Rassegna stampa 25/07/2014
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Rassegna stampa 25/07/2014
INDICE RASSEGNA STAMPA Si parla di noi Corriere Fiorentino 25/07/2014 p. 21 Da Julia Roberta Vincent Cassel: Toscana red carpet Edoardo Semmola 1 Luciano Donzella 2 Si gira in Toscana Tirreno Estate 25/07/2014 p. VI Set in Toscana per Garrone e Julia Roberts Festival Cinematografici Tirreno Grosseto 25/07/2014 p. VIII Capalbio, la capitale del cortometraggio stasera con "L'An 01" Unita` 25/07/2014 p. 15 Italiani favolosi al Lido Indice Rassegna Stampa 3 Gabriella Gallozzi 4 Pagina I ® L'ex «Pretty Woman» a Firenze per uno spot, l'ex della Bellucci sul set di Sovana Da Julia Roberts a Vincent Cassel: Toscana red carpet Ma quanto si sta «toscanizzando» Julia Roberts? Non le bastava interpretare Monna Lisa nel paradiso del caffè Lavazza, ora la ex Pretty Woman è a Firenze. Questa volta niente sorriso, ma a tutta gamba: è in città per girare il nuovo spot di Calzedonia. Si è rifugiata alle porte di Firenze, ieri sera, dopo essere atterrata all'aeroporto Vespucci. Pronta per riportare i suoi quasi 112 centimetri per parte (44 pollici, come ha detto lei stessa) alla ribalta dopo che proprio il ruolo che la rese un'icona immortale aveva posto in serio dubbio che quella fosse la sua parte del corpo «migliore», solo perché aveva voluto una modella come controfigura per le scene in cui doveva metterle in mostra. Firenze, comunque, si conferma in un'annata più che buona in quanto a «calamita» di star del cinema: Danny Glover, Will Smith, Hugh Jackman, Holland Roden, Salma Hayek, Vincent Cassel solo per citare i più recenti. E dire che il red carpet ce lo concediamo come lusso solo una volta all'anno, a ottobre, quando inizia la «5o giorni» dell'Odeon. E di solito lo calpestano attori e registi coreani, arabi, indiani. Gli hollywoodiani sono rari. Qui non esiste un «Firenze Boulevard» da percorrere in macchina. O una Firenze Walk of Fame dove lasciare impronte di mani o piedi. I divi, quelli del cinema che conta (economicamente almeno) qui ci vengono quasi solo per il cibo e per l'arte, come dimostra l'aver pizzicato Danny Glover al ristorante Buca Mario con tutta la famiglia solo pochi mesi fa, o i più recenti selfie di Will Smith davanti alla Torre di Pisa e di Hugh Jackman all'Accademia. Almeno finora è stato così. Ma il vento sta cambiando e, immersi in un fitto alone di no-comment, misteriose apparizioni in pubblico all'aeroporto, segreti di Stato o di casa di produzione, le stelle Per r---. Poco tempo fa anche Will Smith, Hugh Jackman, Danny Glover e Salma Hayek addetti vari a numerose attività collaterali alle riprese. Mala pupilla di Steven Soderbergh non è l'unica in questo scampolo d'estate ad aver scelto Firenze e la Toscana come location. Altri due calibri da novanta come Vincent Cassel e Salma Hayek stanno concludendo le riprese dell'ultimo film di Matteo Garrone: Il racconto dei racconti, liberamente tratto dalle fiabe di Giambattista Basile. Siamo alle riprese finali a Sovana e Sorano (Grosseto). Ma prima celi avevamo alle porte di casa, ovviamente anche in quel caso in gran segreto, al Castello di Sammezzano nei pressi di Leccio a Reggello. Edoardo Semmola O RIPRODUZIONE RISERVATA del cinema ci stanno provando sempre più gusto a venire a lavorare qui. L'ultima in ordine di tempo è appunto quella che fino a pochi anni fa risultava prima in classifica - in assoluto - tra gli attori più pagati al mondo: la signora Roberts. L'hanno vista all'aeroporto Vespucci. Negli uffici della Toscana Film Commission le bocche non sono cucite, ma addirittura cementate. Ma la diva premio Oscar per Erin Brockovich, la Pretty prostituta più famosa di tutti i tempi, sta girando il suo terzo spot in pochi anni: prima il caffè Lavazza, poi il profumo Lancome, ora Calzedonia. Con lei al Vespucci sono scesi uno stuolo di bodyguard e una ancora più numerosa schiera di Julia Roberts é arrivata a Firenze per girare uno spot (foto: LaPresse); a destra Vincent Cassel, ieri sul set a Sorano e Sovana Si parla di noi Pagina 1 Set in Toscana per G one e Julia Roberts II regista gira a Savana con Cassel, la star sta per iniziare il suo nuovo film. E Mastandrea ha appena finito a Monsummano 1 LIVORNO Non conosce vacanze la Toscana dei set cinematografici e anche in questi giorni sono in corso le riprese di diversi film, con grandi nomi del mondo del cinema al lavoro o pronti ai primi ciak. I film di Garrone. C'è anche Vincent Cassel tra gli interpreti del film «Il racconto dei racconti», liberamente tratto dal libro «Lo cunto de li conti» di GiambattistaBasile, napoletano, vissuto nel XVII secolo, considerato con le sue fiabe l'antesignano della grande letteratura fiabesca dei secoli successivi. Le riprese conclusive del film, del regista Matteo Garrone, si stanno effettuando nelle vie cave di Sovana e di Sorano (Grosseto). Fra gli interpreti Vincent Cassel e Massimo Ceccherini. Si tratta di una coproduzione italo-francese con il sostegno di Rai cinema. Non è la prima volta che viene scelta come location cinematografica l'area archeologicadi Sovana e dalla vie Cave di Sovana e di Sorano. Lo scorso anno, proprio in questo periodo, Alice Rohrwacher a Vitozza, sempre nel comune di Sorano, girò una parte significativa del suo film «Le meraviglie» che poi ha vinto il premio speciale al festival di Cannes. «Siamo orgogliosi che due dei più importanti registi della nuova generazione italiana abbiano scelto come location Sovana e Sorano - dice il sindaco di Sorano Carla Benocci - e molto lieti per i riconoscimenti ottenuti da Alice Rohrwacher che auguriamo anche a Matteo Garrone». L'arrivo di Julia. Mentre Garrone dirige la sua troupe nel cuore della Maremma all'aeroporto Vespucci di Firenze è sbarcata una star di Hollywood. Julia Roberts è arrivata in Toscana per girare un film. La diva statunitense è atterrata nei giorni scorsi nello scalo fiorentino accompagnata da alcuni membri del suo staffe da body guard. sono invece concluse da pochi giorni le riprese toscana di del nuovo film con Valerio Mastandrea, La Felicità è un sistema complesso, diretto da Gianni Zanasi. La troupe si è fermata a Monsummano per due settimane. Il regista Zanasi ha scelto Grotta Giusti, e i decori del suo elegante hotel, con il curatissimo giardino e i suoi gioielli termali, la grotta e la piscina. Mastandrea è il protagoni- sta insieme a Giuseppe Battiston, Hadas Yaron (Coppa Volpi per La sposa promessa di Rama Bursht), Paolo Briguglia, Teco Celio, Maurizio Donadoni, e per la prima volta sullo schermo Filippo De Carli e Chiara Martini. Sceneggiato da Gianni Zanasi in collaborazione con Michele Pellegrini e Lorenzo Favella, il film è pro- Matteo Gaerone snl set d i "RI reccento dei racconti". Re syi e dotto da Rita Rognoni e Beppe Caschetto. Anche qui il set è stato blindatissimo anche se diversi ospiti dell' hotel e delle terme hanno avuto modo di seguire a distanza il lavoro della troupe, che adesso si è spostata in Trentino, e anche di assisterea qualche ciak ravvicinato. Luciano Donzella iprese sano i n corsoaSovana Il motivo del viaggio, secondo quanto si apprende da fonti vicine all'attrice, è il lavoro. Proprio in questi giorni infatti la Roberts è impegnata nelle riprese di una nuova pellicola i cui contenuti sono top secret. Mastandrea a Grotta Giusti. Si Julia Roberts è in Toscana per girare il suo nuovo film Si gira in Toscana Pagina 2 I CAPALBIb Per la seconda giornata di Festival, Capalbio cinema - in corso in questi giorni tra Capalbio e Mandano - presenta un ricco programma. Alle 10 al Giardino dei tarocchi di Pescia Fiorentina, incontro Ri/generazione con il direttore del Sundance Film Institute Paul Federbush e Michelle Satter, fondatrice del Feature Film program del Sundance Film Festival . Alle 11 in Sala Tirreno a Borgo Carige cortometraggi della sezione Junior Teens. Alle 16 sempre nella sala Tirreno si proiettano alcuni lavori di diploma degli allievi del Centro sperimentale di cinematografia per la sezione i " Maestri di domani". Alle 17 incontro dal titolo "Dal corto al lungo " con i diplomati del Centro sperimentale di cinematografia, i registi del concorso internazionale e Fabio Mollo. L'incontro sarà moderato da Laura Delfi Colli. Alle 18 il festival si sposta al Cinema Moderno di Manciano per Capalbio, la capitale del cortometraggio stasera con "L'An 01" la sezione Onde Corte saranno presentati. In programma, tra gli altri, opere di Daniel Moshel, Alexander Fedorov, Keith Walsh, di Boudewijn Koole, César Esteban Alenda e José Esteban Alenda. Alle 22 sempre per la sezione Onde Corte sarà la volta di Magnus Mork, Aitor Iturriza, Hu Wei, Cristina Picchi. La programmazione prosegue sul mare a Chiarone all'Ultima spiaggia alle 21 con "L'incontro di Notte" e Liliana Cavani. Una vetrina fortemente voluta dal festival che nel suo ventunesimo anno guarda al futuro del cinema e stabilisce unponte tra i maestri di oggi e quelli che verranno. Alle 21.15 sempre all'Ultima Spiaggia, saranno presentati i corti in concorso Montauk, Up On The Roof, Buenos Aires, Cold Snap e 97%. Alle 22.15 sarà lavolta di Pastuh, Balavica, Houses with Small Windows, Fallet e Tamas. Alle 23.30 T'ètais oh quand Micheal Jackson est Mori?, Colectia di Arome, Calea Dunarii, Granice INTytrzymalosci e Un Uccello molto serio. A mezzanotte e mezza l'attesa proiezione di L'An 01 di Jacques Doillon, Alain Resnais, Jean Rouch. Una scena di "Calea D unarii" Festival Cinematografici Pagina 3 VERSO VENEZIA Italiani favolosi al Lido n concorso film da ben quaranta Paesi ma è forte la presenza del nostro cinema GABRIELLA GALLOZZI UN FESTFVALAVOCAZIONE «INTERNAZIONALE» CON UN PATCHWORK DI TITOLI DA QUARANTA PAESI, MA ANCHE MOLTA ITALIA. ALLA FINE SONO STATE CONFERMATE TUTTE LE «INDISCREZIONI » DEGLI ULTIMI GIORNI: Mario Martone col Giovanefavoloso dedicato a Leopardi col volto di Elio Germano; Abel Ferrara col suo atteso Pasolini incarnato da Willem Dafoe; Francesco Munzi con Anime nere; storia di `ndrangheta sulle vette dell'Aspromonte dall'omonimo romanzo di Gìoacchino Criaco (Rubettino editore); Saverio Costanzo con HuagryHearts, forse l'unico titolo a sorpresa, dal romanzollbarnbinoindaco di Marco Franzoso sull'incontro di una giovane coppia a New York, messa di fronte ad una scelta di vita e dì morte. Ecco, insomma, i quattro titoli italiani (anche se Pasolinidi Abel Ferrara è una coproduzione con Belgio e Francia) che saranno in corsa per il Leone d'oro, alla 7lesima Mostra del cinema di Venezia (in corso dal 27 agosto al 6 settembre), annunciati ieri insieme al programma uff ïciale, alla presenza del presidente della Biennale Paolo Baratta, il direttore Alberto Barbera e alla consueta folla straripante di giornalisti e addetti ai lavori. Un festival «che osa, che scommette sui giovani, che accetta la sfida di stare al passo coi tempi», spiega Barbera. «Perché le ricette alla fine sono sempre le stesse - dice il direttore un po' di grandi autori, un po' di opere prime e seconde e un po' di novità». Ma soprattutto un festival che dice di un cinema sempre più nutrito dalla letteratura. Lo dimostra in modo massiccio la selezione italiana ispirata a romanzi, ma anche più direttamente a Leopardi e Pasolini. Lo dice TheGoldenEra, film di chiusura del concorso, di Ann Hui dedicato a Xiao Hong, la più grande scrittrice cinese del XX secolo che, «rompendo convenzioni millenarie ha affermato la propria indipendenza nel periodo più turbolento della storia moderna della Cina». Lo conferma Tsili dell'israeliano Amos Gitai tratto da Paesaio con bambina dì Aharon Appelfeld (fuori concorso) che racconta l'olocausto attraverso gli occhi di una bimba ebrea in fuga nei boschi. E ancora l'attore-regista James Franco con The Sound and the Fwy (fuori concorso) che prosegue il suo viaggio nella letteratura classica americana ispirandosi a Faulkner. Mentre Renato De Maria porta sullo schermo La vita oscena di Aldo Nove con sua mo- Festival Cinematografici glie, Isabella Ferrari, nei panni della madre del giovane protagonista alle prese col suo personale viaggio allucinato e psichedelico. Ad aprire il concorso uno dei grandi nomi citati da Barbera: Alejandro Inarritu con Birdman o le imprevedibili virtù dell'ignoranza, una black comedy con Michael Keaton nei panni di un attore sul viale del tramonto dopo una carriera da supereroe. Nella stessa squadra il ritorno di Andrei Konchalovsky (The Postman's Wñite N;ghts), di Shinya Tsukamoto (Firoon thePlam), dì Peter Bogdanovich che, assente dal 2001, porta fuori concorso un omaggio alla commediasofisticata , She'sFunny 7hat Way. E poi il premio Oscar Usa Barry Levinson (TheHzanhlïng con Al Pacino) e l'infaticabile Manoel De Oliveira che a 106 anni suonati «regala» a Venezia il suo ultimo corto, O vello do nudo. Il secondo concorso Orizzonti, che Barbera difende come un «concorso parallelo», aprirà col grande ritorno di uno dei nomi più celebri del cinema iraniano: Mohsen Makhmalbaf che presenta Theprmident, un apologo politico sulla caduta dei dittatori e dunque sulla caducità del potere. Sempre dall'Iran, ma in concorso, è 7áles della regista Rakhshan Bani Etemed che propone un duro affresco contemporaneo del suo paese. Ben quattro poi, i titoli dalla Francia. La raÇon delagloire; una commedia nera di Xavier Beauvois sul «rapimento» della salma di Charlie Chaplin; il melodramma Tre sori di Benoit Jacquot (con Benoit Polvoorde, Charlotte Gainsbourg, Catherine Deneuve, Chiara Mastroian ni); Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte e Loin deshommes di David Oelhoffen, ambientato durante la guerra d'indipendenza algerina, con Viggo Mortensen nei panni di un insegnante in un paesino africano che si lega ad un dissidente. La pattuglia italiana, poi, si dipana ancora in Orizzonti con l'atteso ritorno di Franco Maresco che, dopo la separazione artistica da Daniele Ciprì, presenta Belluscone, una storia siciliana, anticipato a suo tempo su queste pagine. Sul fronte politico anche La trattativa di Sabina Guzzanti, interamente basato sui documenti della trattativa Stato-mafia. Il ritorno di Salvatores col film-laboratorio Un giorno da italiani, quarantacinquemila video girati da gente comune, tutti contemporaneamente il 26 ottobre 2013, e poi assemblati per comporre un grande affresco dell'Ita- Pagina 4 lia di oggi. E ancora un grande ritorno, coprodotto dall'Italia, quello del turco-tedesco Fatih Akin che con The Cut racconta il genocidio armeno. Almeno sulla carta, insomma, davvero tanta carne al fuoco. Festival Cinematografici Pagina 5