relazione-Dr.-MINORE..

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relazione-Dr.-MINORE..
ANEMIA DELL’ATLETA
Dott. Giulio Minoretti
AMS-BARI
Medico dello sport F.M.S.I. - CONI
Consulente dell’Istituto di Medicina dello
Sport di Bari
CR FIDAL Puglia Giulio Minoretti
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EVOLUZIONE NEGLI ULTIMI 20 AA DI RICERCA
DEI RAPPORTI TRA ALIMENTAZIONE E SPORT
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Regime alimentare corretto e diretta influenza sulla qualità delle
performance
Adattamento del fabbisogno energetico alle caratteristiche
antropometriche individuali e alla disciplina sportiva praticata
Marzo 2009 pubblicazione sul “Journal of the American Dietetic
Association” (a cura dell’A.D.S., A.College of Sports Medicine e
Ass.Dietitans of Canada) di linee guida su raccomandazioni
nutrizionali ed informazioni scientifiche per raggiungere migliori
performance sportive
Punti essenziali: fabbisogno energetico, apporto di macro e micronutrienti, idratazione, alimentazione diversificata negli allenamenti
rispetto alle gare, raccomandazioni per atleti vegetariani, ruolo dei
dietologi nutrizionisti sportivi
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CENNI SULL’ANEMIA
• ANEMIA: Riduzione della quantità di emoglobina (Hb) nel
sangue al di sotto di un valore minimo necessario,
l’O.M.S. pone come valori soglia di Hb
- nell’uomo adulto
14 gr/dl
- nella donna adulta 12 gr/dl
- nella donna gravida 11 gr/dl
• Il sangue ha funzioni innumerevoli la più importante è il
trasporto di O2, composto da plasma e componente
corpuscolata:
- globuli rossi (eritrociti) > trasporto O2 dai polmoni ai tessuti
- globuli bianchi (leucociti ) > organizzano sistema immunitario
- CR
piastrine
(trombociti) > deputati alla coagulazione
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Giulio Minoretti
• Gli eritrociti contengono emoglobina una proteina
ricca di ferro e da cui deriva il colore rosso del
sangue
• Tutte le cellule del sangue inclusi gli eritrociti vengono
prodotti continuamente nel midollo osseo, tessuto rosso
e spugnoso contenuto nella cavità delle ossa, che per la
sua funzione necessità di ferro e vitamine
• L’anemia con la riduzione quantitativa degli eritrociti e/o
dell’Hb determina una conseguente riduzione della
quantità di ossigeno trasportato e da ciò derivano tutti i
sintomi clinici
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ANEMIA “VERA” DA SPORT
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Ad insorgenza acuta con riduzione
dell’Hb e dell’Hct per una drastica
accentuazione della fisiologica
emolisi intravascolare, si associa a
forte aumento di Hb libera e perdita
urinaria di parte di essa
(emoglobinuria ed bilirubinuria)
Ad insorgenza progressiva
caratterizzata sia da riduzione
progressiva del ferro corporeo sia da
una minore disponibilità di esso con
perdita dei depositi marziali fino
all’insorgenza di una vera Anemia
Sideropenica
Distinzione tra Pseudoanemia e reale
Anemia da Sport (da emolisi o
sideropenica) la conoscenza dei
valori dell’assetto marziale e
dell’emocromo dell’atleta prima degli
allenamenti o dell’inizio della gara
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CAUSE DELL’ANEMIA
DELL’ATLETA
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• Nell’anemia da accentuata emolisi
intravascolare il meccanismo
patogenetico piu’ accreditato è la
“bioemolisi per impatto del piede” o
“emolisi da sforzo”. Si verificherebbe
una rottura eccessiva degli eritrociti
a causa dell’impatto del piede con il
suolo come succede nella danza
sportiva, nella pesistica negli sport di
fondo.Sembra che un’aumentata
emolisi sia causata anche
dall’azione lesiva dei R.L. sulle
membrane cellulari degli eritrociti.
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CAUSE DELL’ANEMIA
DELL’ATLETA
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Nell’anemia da sport con negativizzazione progressiva del bilancio del
ferro entrerebbero in gioco vari meccanismi
9 Alimentazione non adeguata per restrizioni dietetiche in corso di
allenamento o pre-gara
9 Atlete donne con iper-polimenorrea funzionale o patologica nelle quali
cicli mestruali possono causare una perdita di ferro da 0,5 a 1,5 mg/die
con un totale di circa 30 mg/mese o anche piu’.
9 Perdite di sangue dal tubo digerente dopo allenamenti intensi in assenza
di patologie (circa 1ml/die) dopo una maratona più dell’80% dei
partecipanti presenta sof + .Si ipotizza che la perdita sia legata ai traumi
dell’intestino durante la corsa e/o al minor apporto di sangue; seppur
modesta si possono avere perdite di Fe tra 0,7-0,9 mg
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CAUSE DELL’ANEMIA
DELL’ATLETA
9 Perdite individuali di Fe si verificano anche con la sudorazione
giornaliera (300-400 mcg/l), per cui un’intensa attività con
sudorazione pari a tre litri determinerebbe una perdita di circa 1-2
mg di Fe. Un ulteriore piccola perdita sarebbe determinata da una
maggiore desquamazione di cellule epiteriali per l’ipersudorazione
9 Infine un ulteriore perdita si avrebbe con l’ematuria da sforzo,
fenomeno transitorio che scompare 24-72 ore dopo l’allenamento,
questa caratteristica normalizzazione in breve tempo la distingue da
ematurie patologiche (nel fondista possibili perdite fino a 2-3 mg)
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ANEMIA DA SPORT SEGNI E
SINTOMI
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Riduzione della concentrazione di Hb
Possibile riduzione dell’Hct
Riduzione della ferritina
Riduzione della percentuale di saturazione della transferrina
Incremento della transferrina totale (TIBC)
Il deficit si manifesta inizialmente con generica riduzione della
forza
Successivamente riduzione di potenza e della resistenza
aerobica (evidenti in atleti di mezzofondo e fondo). L’atleta può
non manifestare alcun disturbo a riposo ma avverte un calo di
efficienza nell’allenamento e nelle gare
Infine l’atleta è stanco tutto il giorno recupera lentamente sia
durante l’allenamento che tra una seduta e l’altra, i muscoli
sono spesso dolenti
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TERAPIA ANEMIA DA
SPORT
•
Con valori di Hb e Hct lievemente ridotti (da 1 a 1,5 gr/dl) e valori di
sideremia, ferritina e transferrina nella norma non è necessario
assumere integratori di ferro (pseudoanemia), basterà
un’alimentazione ricca di Fe possibilmente non eme con
distribuzione di pasti piccoli e frequenti nel rispetto della fisiologica
soglia intestinale di assorbimento del ferro (esempio 5-6 pasti
giornalieri con inserimento sempre di carne e pesce nei pasti
principali mentre nella prima colazione e negli spuntini una fetta di
prosciutto crudo sgrassato o alcune fette di bresaola, non
associando cibi che ostacolano l’assorbimento di Fe e
incoraggiando l’assunzione di quelli favorenti come agrumi,
kiwi,etc.)
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TERAPIA ANEMIA DA
SPORT
•
Con segni di anemia franca e valori ridotti di Hb, Hct, sideremia,
ferritina, MCV e aumentati di transferrina sotto controllo medico si
assume terapia marziale per os (per via parenterale casi selezionati)
sotto forma sale ferroso (solfato ferroso) 65 mg in cpr e non di più
per non provocare irritazione gastrointestinale. Terapia per due mesi
con monitoraggio periodico ematochimico, con possibilità già dopo
circa 10 giorni di terapia di una conta di reticolociti
• Corretta l’anemia si dovrebbe continuare la terapia marziale ancora
per alcuni mesi (2-4) per ripristinare anche le riserve di Fe
• Comunque consigliata in associazione dieta ad alto contenuto di Fe
come il pasto di TREDICI-IACOPONE-ARCELLI
™ Assumere a stomaco vuoto almeno una volta nella giornata un
piatto di carne magra sulla quale spremere molto limone ed
associare vit. C in cpr solubili, non assumere altro nelle 2 ore
successive se non acqua e spremute di agrumi. Questo pasto è
consigliato almeno tre volte/settimana in inverno, 4 in estate, con
CR
FIDAL Puglia molto
ferritinemia
bassa anche quotidianamente
Giulio Minoretti
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