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Un ex culturista corriere del doping
Repubblica — 19 novembre 2004 pagina 7 sezione: PALERMO
Sulla lettera di accompagnamento c' era scritto "cosmetici" oppure qualche altra indicazione
generica. Ma dentro quei pacchi, in realtà, c' erano farmaci dopanti, destinati al mercato
parallelo dei medicinali proibiti. Un traffico che si sviluppava lungo l' asse Milano-Palermo,
scoperto e bloccato nei giorni scorsi dagli uomini della tenenza di Bagheria della Guardia di
finanza. Durante l' operazione sono state sequestrate 1.156 tra pasticche e fiale, tutti derivati del
testosterone, con l' effetto immediato di fare aumentare la massa muscolare ma con una
ricaduta a lungo termine dagli esiti devastanti. L' uso di queste sostanze senza controllo
medico, infatti, causa problemi al cuore, all' apparato sessuale, alle ghiandole linfatiche e al
fegato. A tenere in piedi il "giro" del doping erano due uomini, G.L. di 41 anni, residente a
Segrate, addetto alla gestione di un magazzino farmaceutico a Milano, e N.C. un palermitano di
32 anni residente nella zona della Fiera del Mediterraneo, ex istruttore in palestra e adesso
rappresentante di articoli per ufficio. Entrambi sono stati denunciati a piede libero con l' accusa
di commercio illegale di sostanze dopanti, per cui rischiano di una condanna fino a tre anni. I
militari hanno scoperto che negli ultimi dodici mesi sono stati venti i pacchi partiti da Milano e
arrivati nelle mani del rappresentante palermitano e da una prima stima si tratterebbe di oltre
diecimila tra fiale e pasticche proibite che sarebbero state messe in vendita sui banchi del
mercato nero. Per avere un' idea di quanti euro girano attorno a questi affari basta moltiplicare
per tre il costo di questi farmaci il cui prezzo al pubblico varia tra i venti e i quaranta euro a
confezione. Al trentaduenne ex istruttore, i militari delle fiamme gialle sono arrivati dopo una
serie di controlli e pedinamenti, ricostruendo le sue conoscenze, quasi tutte concentrate nel
mondo dei centri di culturismo di Palermo e provincia dove un tempo si muoveva per motivi di
lavoro. Studiando la sua vita si è riuscito a capire come si sviluppava questo traffico illegale
mentre restano ancora da verificare chi fossero i veri destinatari dei prodotti. Per evitare sospetti
il pacco veniva spedito via posta da Milano a Villabate per poi essere consegnato via corriere
espresso. Apparentemente tutto in regola tranne per il fatto che al posto di creme di bellezza e
altri oggetti di varia natura c' erano confezioni di Andriol, Testovis, Proviron e Testoviron Depot,
tutti medicinali regolarmente venduti nelle farmacie italiane ma che per essere acquistati hanno
bisogno di una prescrizione medica specialistica. Il rappresentante è stato fermato nel momento
in cui riceveva l' ultima consegna e dopo una perquisizione in casa sua sono saltati fuori anche
altri farmaci sospetti, usati in questo giro seguendo una sorta di "modus dopandi". In particolare
sono state trovate le cosiddette "pillole del week-end" o "paste del venerdì", un tonico sessuale
dagli effetti simili a quelli del Viagra, usato per nascondere i deficit legati all' assunzione di
steroidi e quant' altro alteri in modo non naturale la forma fisica.
- LUIGI LUZZIO