i progetti - iis Nobili
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I PROGETTI Anno Scolastico 2013-2014 1.PROGETTI DI ATTUAZIONE DELL’AUTONOMIA DIDATTICA 1.1 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 5° Tecnico) Responsabile di progetto Prof. Bertozzi Gianni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto propone la lettura in classe, di articoli selezionati, del quotidiano cartaceo. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto L’iniziativa intende avviare gli studenti a sviluppare le loro capacità critiche e il dibattito verso la realtà circostante, aggiornarsi e partecipare in modo consapevole alla vita sociale. Inoltre permette lo sviluppo della creatività, della curiosità e della coscienza civile degli stessi. Come contributo interdisciplinare, è un utile strumento per abituare le classi all’uso dinamico della lingua scritta, come propedeutica alle modalità di scrittura richieste all’Esame di Stato, per sviluppare la capacità di sintesi e l’analisi delle informazioni, per arricchire il vocabolario personale e come spunto per sostenere percorsi didattici pluridisciplinari. Soggetti coinvolti classi 5B – 5D – 5E – 5G OBIETTIVI L’obiettivo del presente progetto è quello di accostare i ragazzi alla lettura critica dei principali quotidiani nazionali e locali promuovendo il giornale come un punto di riferimento, come strumento attraverso il quale i ragazzi possano crescere e formarsi non solo un forte spirito critico individuale, libero da conformismo e omologazione, ma una propria opinione su ciò che accade nel mondo. Coinvolgere gli studenti in quello che accade nel mondo significa prepararli a vivere in maniera completa e consapevole la loro vita nella comunità: saper leggere la contemporaneità con i propri occhi è la molla che può far scattare in loro la voglia di diventare protagonisti, della propria vita e di quella del proprio Paese. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lettura e Analisi critica di articoli di giornale Durata e collocazione temporale Ottobre 2013 – Giugno 2014 1.2 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 5° settore Professionale) Responsabile di progetto Prof.ssa Bigliardi M.Silvia DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Uso del quotidiano come strumento didattico, per esaminare la realtà che ci circonda e per far acquisire negli studenti un maggior spirito critico, in vista di una cittadinanza più libera e consapevole. Lettura-commento di articoli e conoscenza-analisi di avvenimenti. Comparazione di notizie provenienti da canali informativi diversi. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Lettura ragionata dei quotidiani. Conoscenza del linguaggio giornalistico e consuetudine con i linguaggi settoriali. Sviluppo di un atteggiamento consapevole nei confronti delle informazioni e della comunicazione . Capacità di documentare e di documentarsi. Attitudine a riconoscere la pluralità dei punti di vista. Sviluppo di competenze di scrittura secondo le diverse tipologie dell'esame e delle diverse destinazioni Soggetti coinvolti Classse 5°A Md OBIETTIVI Lezioni frontali e partecipate. Lettura di articoli di attualità e di interesse collettivo. Confronto di idee ed opinioni. Ricerca di dati, informazioni, contenuti e problematiche secondo indicazioni e selettori dati. Durata e collocazione temporale Da metà ottobre a fine maggio VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Ricerca personale o di gruppo degli elementi strutturali del quotidiano (titolazione, articoli di fondo e di apertura, prima e terza pagina, pagine settoriali ecc.) e analisi di editoriali o di articoli di commento, alla ricerca di elementi costitutivi (tesi, antitesi, ecc.) Stesura di articoli di giornale e produzione di testi argomentativi documentati secondo le tipologie dell'esame di Stato. 1.3 IL QUOTIDIANO IN CLASSE Responsabile di progetto a a Per le classi 2 E e 2 G settore Tecnico prof.ssa Capiluppi Luisa a a Per le cassi 3 C 4 A settore Moda prof.ssa Montanari Luisa DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il quotidiano come strumento didattico: Esame della realtà che ci circonda. Lettura di articoli e analisi di avvenimenti. Lettura critica di più quotidiani e comparazione delle notizie inerenti lo stesso evento perché l'informazione non è che un tentativo di avvicinarsi ad una realtà sempre complessa e mai definita Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Conoscere gli eventi e giudicarli con la dovuta capacità critica, confrontando le notizie. Si ritiene che la lettura critica di più quotidiani sia un'occasione per sviluppare un'attitudine a pensare, ragionare, meditare, riflettere e un'abitudine a formarsi una propria opinione dei fatti e quindi maturare una solida coscienza critica che permetta di essere cittadini più liberi Soggetti coinvolti Classi 2E e 2G settore tecnico industriale e classi 3C e 4A settore Moda professionale OBIETTIVI Lettura ragionata dei quotidiani. Conoscenza del linguaggio giornalistico. Sviluppo di un atteggiamento consapevole nei confronti delle informazioni e della comunicazione perché i ragazzi possano andare in profondità rispetto ai fatti che accadono nel mondo. Capacità di documentare e di documentarsi. Attitudine a riconoscere la pluralità dei punti di vista. Sviluppo di competenze di scrittura secondo le diverse tipologie e le diverse destinazioni DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezioni frontali e partecipate. Selezione di aree di contenuto, di ricerca, di approfondimento ( sui quotidiani, su altri testi, su documenti on line, su siti Internet ) per collegare il momento della lettura a quello della scrittura ( redazione di articoli e saggi ) Durata e collocazione temporale Dal 15 ottobre alla fine di maggio 1.4 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 1° Professionale) Responsabile di progetto Prof.ssa Loredana Visciglia DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il quotidiano come strumento didattico: una volta alla settimana, gli studenti avranno l’opportunità di leggere il quotidiano in classe, di confrontarsi su avvenimenti e commentare gli articoli letti con la guida dell’insegnante. Il progetto offre agli alunni la possibilità di prendere dimestichezza con la lettura del quotidiano, constatare direttamente la composizione e conoscere la struttura dell’articolo. Inoltre, il contesto comunicativo sarà arricchito da argomenti di attualità sui quali gli alunni saranno invitati a confrontarsi e ad esprimersi. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto L’attivazione del progetto è strettamente legata al bisogno formativo degli studenti che dovranno acquisire precise competenze sul piano della lingua parlata e scritta: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa nei vari contesti. Comprendere i vari generi testuali Produrre testi di vario tipo Soggetti coinvolti Classe 1C Md OBIETTIVI Leggere in modo guidato i quotidiani Sviluppare un atteggiamento consapevole nei confronti delle informazioni e della comunicazione Esprime in modo critico opinioni sugli articoli letti Comprendere diversi punti di vista Produrre brevi commenti sugli articoli letti Tradurre episodi di vita scolastica in articoli di cronaca DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezione frontale e partecipata; attività in piccolo gruppo Durata e collocazione temporale Da febbraio a maggio 2014 1.5 FARE CON LE PAROLE Responsabile di progetto Prof.ssa Marcellina Mostofolini DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto coinvolge gli studenti in un percorso di approfondimento e di sperimentazione della pratica argomentativa Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Promuovere il confronto, l’accoglienza ragionata delle idee altrui, il rispetto per i modi di essere e sentire dell’altro. Valorizzare la collaborazione e diluire i conflitti o, comunque riportarli sul terreno del confronto ragionato Soggetti coinvolti Classe 4° M prof. Soragni e prof.ssa Pranzitelli Classe 3° B prof.ssa Morstofolini Classe 2°A prof.ssa Capelli Classe 2°H prof. Vairo Ai docenti si affiancheranno esperti esterni della provincia coi quali ci sarà una stretta collaborazione OBIETTIVI Approfondire alcuni temi cruciali definiti in collaborazione fra docenti ed operatori esterni; incoraggiare l’acquisizione di competenze argomentative, distinguere tra opinioni, credenze spiegazione e ragione, sperimentare il valore del dialogo e della discussione. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il progetto si sviluppa in tre fasi: Fase di collaborazione e preparazione con i docenti interessati Fase formativa: obiettivo è sensibilizzare all’importanza dell’argomentazione e favorire l’apprendimento delle competenze chiave per argomentare Fase della “gara” argomentativi: realizzare delle sessioni di gare fra squadre appartenenti a classi diverse che si misureranno su argomenti complessi Durata e collocazione temporale Gennaio- Aprile 2013 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI La valutazione corrisponderà alla fase conclusiva del progetto durante un serrato confronto ( dibattito, discussione fra gruppi, gara…) da cui emergerà che più di altri ha raggiunto gli obiettivi prefissati 1.6 BIO E. LEARNING L.L.C. Responsabile di progetto Prof.ssa Elena Pandini, Roberta Rozzi DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Applicazione di tecniche biotecnologiche. finger printing P.C.R. Creazione di organismi geneticamente modificati. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Impossibilità di attuare esperienze biotecnologiche nel nostro istituto. Soggetti coinvolti a a Classi 5 L, 5 M OBIETTIVI Applicazione delle conoscenze teoriche e il loro potenziamento. Durata e collocazione temporale 21 ottobre 2013 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Partecipazione attiva degli allievi ed assidua presenza allo stage. 2. PROGETTAZIONE DIDATTICA LINGUE STRANIERE 2.1 CORSO DI TEDESCO (classi prime) Responsabile di progetto Responsabile di progetto: Prof.ssa Liusca Boni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto ha l'obiettivo di avvicinare gli alunni allo studio della lingua tedesca affinché imparino ad utilizzarla per i principali scopi comunicativi ed operativi. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Il tedesco è una lingua usata negli scambi commerciali internazionali e, di conseguenza, richiesta dalle aziende e società che operano con l'estero. Pertanto, la scuola ritiene che lo studio di questa lingua straniera rappresenti una valida opportunità per gli studenti. Inoltre, alcuni genitori ed alunni di codesto istituto hanno richiesto la prosecuzione di questo progetto, già attuato con successo lo scorso anno scolastico. Soggetti coinvolti Un gruppo di alunni delle classi prime del settore tecnico. OBIETTIVI Obiettivi formativi 1. l'acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo adeguato al contesto. 2. la formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà, in una educazione interculturale che porti a ridefinire i propri atteggiamenti nei confronti del diverso da sé. 3. l'educazione al cambiamento, derivante dal fatto che ogni lingua recepisce e riflette le peculiarità culturali della comunità che le usa. 4. il potenziamento della flessibilità delle strutture cognitive, attraverso il confronto con i diversi modi di organizzare la realtà che sono propri di altri sistemi linguistici. 5. l'ampliamento della riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura, attraverso l'analisi comparativa con altre lingue e culture. 6. lo sviluppo delle modalità generali del pensiero, attraverso la riflessione sulla lingua. Obiettivi disciplinari Conoscenze: conoscere ed individuare le principali strutture fondamentali della lingua tedesca; riconoscere ed apprendere il lessico di base in situazioni quotidiane. Abilita: comprendere semplici conversazioni di carattere formale ed informale nel contesto classe e registrate; comprendere il senso generale ed informazioni specifiche di testi scritti di varia natura. Esprimersi in lingua tedesca in modo efficace ed appropriato, adeguato al contesto ed alla situazione; produrre brevi composizioni di tipo personale ed informali. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Si adotterà un approccio metodologico di tipo funzionale-comunicativo con momenti di riflessione sulla lingua come sistema, e di comparazione tra L1 ed L2. Grande attenzione sarà rivolta allo sviluppo ed al potenziamento delle 4 abilità (ascoltare, parlare; leggere e scrivere) in modo integrato, attraverso l'utilizzo costante della lingua straniera, di metodologie di lavoro individuale, a coppie e di gruppo e di strumenti multimediali e interattivi che consentano agli alunni di fare esperienze concrete e condivise di apprendimento attivo. Durata e collocazione temporale Il corso si svolgerà al venerdì pomeriggio dalle ore 14.00 alle 16.00. Avrà inizio il 22/11/2012 e proseguirà fino alla metà di maggio. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Durante lo svolgimento del corso, gli alunni svolgeranno alcune verifiche scritte ed orali per valutare l'efficacia dell'intervento didattico. La valutazione si riferirà al raggiungimento degli obiettivi disciplinari prefissati e terrà conto dell'impegno e partecipazione degli alunni. 2.2 CORSO DI TEDESCO (classi seconde) Responsabile di progetto Prof.ssa Cinzia Criscione DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare gli alunni allo studio della lingua tedesca affinché imparino ad utilizzarla per i principali scopi comunicativi ed operativi. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Il tedesco è una lingua sempre più usata negli scambi commerciali internazionali e, di conseguenza, sempre più richiesta dalle aziende e società che operano con l’estero. Pertanto, la scuola ritiene che lo studio di questa lingua straniera sia una valida opportunità per gli studenti. Inoltre, vi sono state richieste da parte di genitori e alunni affinché la scuola attivi questo progetto. Soggetti coinvolti Un gruppo delle classi seconde. OBIETTIVI Formativi 1. L’acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo adeguato al contesto. 2. La formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà, in una educazione interculturale che porti a ridefinire i propri atteggiamenti nei confronti del diverso da sé. 3. L’educazione al cambiamento, derivante dal fatto che ogni lingua recepisce e riflette le modificazioni culturali della comunità che le usa. 4. Il potenziamento della flessibilità delle strutture cognitive, attraverso il confronto con i diversi modi di organizzare la realtà che sono propri di altri sistemi linguistici. 5. L’ampliamento della riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura,attraverso l’analisi comparativa con altre lingue e culture. 6. Lo sviluppo delle modalità generali del pensiero, attraverso la riflessione sulla lingua. Disciplinari CONOSCENZE: conoscere ed individuare le principali strutture fondamentali della lingua tedesca; riconoscere ed apprendere il lessico di base in situazioni quotidiane. ABILITA’: comprendere semplici conversazioni di carattere formale ed informale nel contesto classe e registrate; comprendere il senso generale ed informazioni specifiche di testi scritti di varia natura. Esprimersi in lingua tedesca in modo efficace ed appropriato, adeguato al contesto ed alla situazione; produrre brevi composizioni di tipo personale ed informali. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Si adotterà un approccio metodologico di tipo funzionale-comunicativo con momenti di riflessione sulla lingua come sistema, e di comparazione tra L1 ed L2. Grande attenzione sarà rivolta allo sviluppo ed al potenziamento delle 4 abilità (ascoltare, parlare; leggere e scrivere) in modo integrato, attraverso l’utilizzo costante della lingua straniera, di metodologie di lavoro individuale, a coppie e di gruppo e di strumenti multimediali e interattivi che consentano agli alunni di fare esperienze concrete e condivise di apprendimento attivo. Durata e collocazione temporale Il corso si svolgerà al giovedì pomeriggio dalle ore 14 alle 16. Avrà inizio il 22 novembre 2012 e proseguirà fino alla fine di maggio. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Durante lo svolgimento del corso, agli alunni saranno sottoposte alcune verifiche scritte (test vero/falso, esercizi a scelta multipla, esercizi di completamento, risposte scritte a semplici domande, ecc.). Tali prove hanno anche lo scopo di valutare l’efficacia dell’intervento didattico. Pertanto si farà riferimento agli obiettivi sopraccitati e si terrà conto dell’impegno e della partecipazione degli alunni. 2.3 FLIPPED CLASSROOM: ROVESCIARE IL NOBILI Responsabile di progetto Prof.ssa Boni Liusca DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Avviare la sperimentazione di una classe flipped, ovvero una classe in cui insegnare la lingua inglese con il metodo didattico inclusivo per eccellenza, il Flipped Learning. In tutta Italia si contano sulle dita di una sola mano gli istituti dove tale sperimentazione è stata avviata, mentre negli USA sono già decine di migliaia, dal 2007, gli studenti che si avvalgono, con risultati incoraggianti, di questa nuova didattica che modifica il ruolo del docente e la modalità di fruizione del tempo scuola. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto La composizione sempre più variegata dei gruppi classe produce una complessità di bisogni educativi ai quali non è sempre possibile rispondere efficacemente attraverso la metodologia della lezione frontale. E' sempre più urgente il bisogno di una didattica diversificata, se non individualizzata. Ad esempio, nella classe individuata per la realizzazione del progetto, composta da 27 studenti, sono presenti: 14 alunni stranieri (di cui 6 con lingua madre non affine all'italiano); 10 alunni che stanno ripetendo la classe 2^; 1 studente con BES; 1 studente NAI; 1 studente DSA 2 studenti certificati con sostegno. Soggetti coinvolti Il progetto intende sperimentare il metodo flipped applicato all'apprendimento della lingua inglese nella classe 2A del settore professionale manutenzione e assistenza tecnica. OBIETTIVI Coinvolgere gli studenti, anche i meno motivati, allo studio e all'apprendimento attraverso una didattica inclusiva che cambia i tempi e i modi dello stare in classe e del rapporto studente-docente e che rispetta i tempi di apprendimento di ogni singolo studente; Migliorare le performance degli apprendimenti disciplinari; “Lasciare in eredità” a tutti gli studenti dell'istituto, e non solo a quelli della classe coinvolta dal progetto, materiali utili allo studio della lingua inglese 2.4 CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI PET E FCE (Cambridge Esol Examinations) Responsabile di progetto Prof.ssa Laila Mosca Moschini DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Gli esami PET e FCE sono per gli studenti che vogliono usare l’Inglese scritto e parlato di tutti i giorni ad un livello intermedio ed avanzato. Sono esami ideali per gli studenti che vogliono usare la lingua anche in contesti lavorativi oltre che accademici .Gli esami coprono tutte e quattro le abilità : lettura, scrittura, ascolto e parlato in molte e diverse situazioni di vita reale. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Richiesta di preparazione ed approfondimento della lingua Inglese per competenze riferite al Quadro Comune Europeo riconosciute nel mondo del lavoro, Organismi Internazionali ed Università . Soggetti coinvolti Studenti delle classi 4e e 5e dell’Istituto nei diversi indirizzi preparati da insegnanti di madre- lingua esperti negli esami Cambridge OBIETTIVI Potenziare / sviluppare le competenze linguistiche dello studente nelle quattro abilità di base Ampliare il lessico Sviluppare / potenziare l’autonomia dello studente che saprà interagire con scorrevolezza e spontaneità con un madre-linguista Sviluppare / potenziare la capacità di argomentare anche su temi scottanti di vario genere utilizzando la lingua reale e moderna DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: L’approccio utilizzato è quello comunicativo e multi task partendo dalle conoscenze già in possesso degli studenti . Gli esercizi proposti sono simili nella struttura , nei contenuti a quelli degli esami Cambridge per facilitare gli studenti quando daranno gli esami veri per le Certificazioni. Le lezioni saranno tenute nel laboratorio multi-mediale C2.09 per avere la possibilità di vedere materiale video, di ascoltare e/o di registrazione . Durata e collocazione temporale A partire da metà Ottobre 2012 fino alla fine di Marzo 2013 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Sostenere gli esami ed ottenere le Certificazioni Internazionali spendibili in più ambiti 2.5 C.L.I.L. MODA IN LINGUA INGLESE: Fashion History, Fashion and Society, Fashion Design Responsabile di progetto Prof. Andrea Fontana e prof.ssa Francesca Cilloni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO History of fashion Trimestre: Storia della moda 1800-1950, con materiali in inglese forniti dagli insegnanti e fruibili dagli studenti sia in forma cartacea che sulla wiki di classe. Pentamestre: 8.1 - 900: anni cinquanta 8.2 - 900: anni sessanta 8.3 - 900: anni settanta 8.4 - 900: anni ottanta 8.5 - 900, anni novanta; duemila Art, lifestyle and society in the 20th century Fashion and photography Fashion and the cinema :Le relazioni pericolose Orgoglio e pregiudizio Madame Bovary – Il Gattopardo Realizzazione di un capo o accessorio con schede tecniche, descrizione e presentazione (anche all’esame) in inglese. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Attuare una metodologia didattica prevista dai nuovi programmi e fortemente voluta dal MIUR per le sue valenze culturali e pedagogiche che stimolano gli allievi ad un apprendimento più impegnativo e allo sviluppo di competenze trasversali di autonomia operativa e assunzione di responsabilità. La metodologia prevede inoltre l’utilizzo di nuove tecnologie mirate non soltanto a rendere più efficace e interessante il percorso didattico ma anche a rinforzare la motivazione, la partecipazione e la collaborazione/condivisione Soggetti coinvolti a Classi 5 T OBIETTIVI Al termine dei moduli gli allievi: Al termine dell’anno scolastico gli allievi dovranno aver appreso i contenuti specifici della materia Moda, sviluppato le competenze lessicali specifiche e le skills nella lingua inglese ad un livello superiore a quello realisticamente possibile con le sole due ore settimanali previste dal curriculum, utilizzato le conoscenze e competenze anche trasversali ad altre aree di studio del sistema moda per operare scelte e realizzare prodotti corredati di materiale descrittivo finalizzato alla produzione industriale, sviluppato capacità di lavoro autonomo, responsabile e collaborativo all’interno dei gruppi, imparato a rispettare le consegne e i tempi per la loro realizzazione. Durata e collocazione temporale L’intero anno scolastico 2013-2014 DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il progetto prevede un percorso che, partendo dallo studio della storia della moda e del costume nel corso del 19esimo secolo, si sviluppa fino alla realizzazione /confezione di capi di vestiario ispirati, eventualmente, alle diverse fogge del periodo preso in esame. Tutto il percorso verrà svolto con materiali in lingua inglese, sia quelli forniti dagli insegnanti, sia quelli elaborati dagli studenti. A tal fine, tutto ciò che verrà utilizzato e prodotto dagli studenti verrà collocato in un contenitore, la Wiki della classe, http://nobiliquintat.wikispaces.com/ affinchè tutti gli studenti, i docenti e i genitori interessati possano seguire l’evoluzione del progetto, ritrovare in qualsiasi momento tutti i materiali inerenti al progetto e operare in un ambiente collaborativo fondamentale per la realizzazione di una attività di così ampio respiro. Tutto il progetto sarà condotto in modalità di gruppo. Le forme di verifica saranno in lingua inglese e il voto attribuito sarà il medesimo per il contenuto e per l’aspetto linguistico; a quest’ultimo, naturalmente, verrà data una valutazione attenta maggiormente all’uso della lingua come veicolo di contenuti e strumento di comunicazione che alla correttezza morfo-sintattica. Tuttavia dalla realizzazione di questo progetto sono attesi risultati significativi sia dal punto di vista motivazionale e di partecipazione, che da quello dell’effettivo apprendimento di contenuti di materia e linguistici. In altre parole una metodologia didattica che fonde apprendimento di contenuti, apprendimento linguistico, sviluppo di competenze trasversali in un contesto di crescita culturale non può che essere impegnativa per gli studenti; e da questo maggiore impegno dovrebbero scaturire risultati significativi . Per quanto riguarda la visione di film, agli studenti di quinta, divisi in gruppi di lavoro, è affidato il compito di: visionare il film analizzandolo dal punto di vista storico-sociale e dal punto di vista della moda e della sua evoluzione, mettendo in rete sul sito http://nobiliquintat.wikispaces.com/ appunti ed elaborati via via prodotti preparare una scheda Film-Periodo-Moda in lingua inglese preparare una presentazione orale in lingua inglese del film, che può essere esposta in classe nelle ore di moda come verifica del lavoro svolto Per quanto riguarda la realizzazione di capi, la dimensione CLIL dell’attività di progetto riguarderà: ideazione, progettazione, realizzazione, industrializzazione, di un capo per studente, o eventualmente per gruppo .Gli studenti saranno impegnati in questi specifici compiti: ricerca stilistica (figurini, proposta tessuti, costruzione mood board) scelta modelli progettazione modelli (CAD) industrializzazione modelli con scheda tecnica, scheda materiali, scheda costi ciclo di lavorazione VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Le verifiche verranno via via concordate tra i docenti coinvolti e saranno di diversa tipologia. Sono previste anche forme di monitoraggio diverse dalla tradizionale verifica, legate a diverse fasi del progetto e dei materiali elaborati. Sarà sempre possibile monitorare l’avanzamento del progetto e le attività svolte dagli allievi tramite l’ambiente di lavoro nel quale docenti e studenti scambiano e collocano tutti i materiali forniti e prodotti durante il progetto, cioè la WIKI con il seguente indirizzo http://nobiliquintat.wikispaces.com/ 2.6 CONTENT LANGUAGE INTEGRATED LEARNING (CLIL) DI INFORMATICA Responsabile di progetto Prof.ssa Elisa Pederzini DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Alcune unità didattiche della disciplina Informatica verranno svolte parzialmente in lingua inglese. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Offrire agli alunni l’opportunità di apprendere la lingua inglese in un contesto nel quale la lingua straniera non è l’oggetto di studio ma è lingua veicolare, dunque strumento di apprendimento di altri contenuti. Migliorare il lessico tecnico in lingua inglese di discipline a forte prevalenza di termini inglesi, quali sono l’informatica ed i sistemi automatici. Soggetti coinvolti a a a Classi: 1 G, 1 H, 3 D OBIETTIVI Promuovere l’apprendimento della lingua straniera e, contestualmente, della terminologia informatica in “lingua originale”. Durata e collocazione temporale Si prevedono 2-3 ore di lezione frontale per classe, in orario scolastico, nell’anno scolastico in corso. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Prove scritte parzialmente svolte in lingua inglese. 2.7 LABORATORIO DI TEATRO IN LINGUA INGLESE Responsabile di progetto Prof.ssa Francesca Guatelli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Classi terze: si prede in considerazione la drammatizzazione del romanzo di stevenson “treasure island”,come un percorso di coinvolgimento degli stessi studenti che diventano parte integrante della storia( i membri dell’equipaggio sulla nave) .lo scopo e’ di avvicinare i giovani alla lingua inglese attraverso temi che sono ad essi attinenti per eta’ ed esperienza: il viaggio come ricerca di se stessi e di mondi diversi; scegliere; essere coraggiosi; il significato del “tesoro”;l’ immaginazione. gli studenti potranno partecipare alla messa in scena. Classi seconde: si prevede una lettura animata basata sui racconti shakespiriani al fine di creare un atteggiamento favorevole all’ apprendimento della lingua inglese: l’ascolto e la comprensione possono diventare un’attività’ coinvolgente e divertente. gli studenti si renderanno conto di come la lettura a voce alta sia un’ opportunità per dare spazio alla propria immaginazione e creativita’. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto la necessità e’ quella di motivare gli studenti allo studio della lingua inglese utilizzando il genere teatrale e proponendo anche un’ esperienza di drammatizzazione se pur limitata a frammenti di un testo. Soggetti coinvolti classi: 2d,2g,3d,3g,3t,3°a,3h,3b settore Tecnico OBIETTIVI Approfondire la conoscenza del teatro anglosassone classico e contemporaneo, con particolare attenzione al linguaggio, alla storia e alla tradizione teatrale inglese. Analizzare alcune scene tratte dai testi teatrali presi in considerazionei . Promuovere la riflessione e discussione sulle tematiche e tecniche letterarie Coinvolgere gli studenti in una esperienza di drammatizzazione ( passaggio dalla parola scritta alla recitazione e quindi alla rappresentazione teatrale). Approfondire la conoscenza del panorama storico, sociale e culturale in cui si collocano gli autori presentati. Durata e collocazione temporale sia il progetto inerente a treasure island che quello inerente ai racconti tratti da shakespeare avranno luogo nel pentamestre DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Si prevede il coinvolgimento diretto degli studenti con lavori a coppie ed a piccoli gruppi e la partecipazione a laboratori didattici VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Si terrà conto del livello di partecipazione degli studenti e del grado di interesse dimostrato. verranno inoltre effettuate verifiche scritte ed orali riguardanti gli argomenti del progetto 2.8 ASSISTENTATO COMENIUS Responsabile di progetto Prof.ssa Francesca Cilloni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO A seguito della domanda presentata in Gennaio 2013, abbiamo ottenuto di poter ospitare un’assistente proveniente da un altro paese della comunità Europea, che si tratterrà presso la nostra scuola per un periodo di 28 settimane, e affiancherà le insegnanti di lingua straniera nello svolgimento del lavoro in classe. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Nella normale pratica didattica lo spazio dedicato al potenziamento della competenza comunicativa non è molto. Inoltre gli allievi sono spesso riluttanti a usare la lingua straniera come forma di comunicazione in classe e a sperimentare con essa, passaggio indispensabile per costruire una competenza che attivi le semplici conoscenze acquisite. Perciò la figura dell’assistente può dare agli studenti la possibilità di interagire per un discreto numero di ore con un’insegnante straniera che, pur non essendo madrelingua di inglese, incoraggerà gli allievi/e a usare l’inglese come lingua veicolare, quindi a potenziare la competenza comunicativa. Sarà inoltre un prezioso ausilio per le docenti nella gestione della classe, in particolar modo la gestione del lavoro di gruppo e di coppia, che potranno essere migliorati e monitorati con più facilità. L’assistente porterà sicuramente nuove proposte/idee che arricchiranno la nostra pratica didattica e, non da ultimo, avrà l’opportunità di ampliare l’orizzonte culturale delle classi e docenti coinvolti portando informazioni di vario tipo e in vario formato sul proprio paese d’origine, arricchendo la prospettiva interculturale degli allievi/e. Soggetti coinvolti a Per la casse 3 D settore Tecnico prof.ssa Guatelli a Per la casse 4 D settore Tecnico prof.ssa Bassoli a a a a a a a a Per la casse 4 A 5 A 5 B 5 C settore Tecnico prof.ssa Zanichelli Per la casse 3 B 4 L settore Tecnico prof.ssa Mosca Moschini a a Per la casse 3 T 4 T 3 A 4 A settore Tecnico prof.ssa Cilloni a Per la casse 4 B settore Tecnico prof.ssa Zuelli a a a a Per la classe 4 B 5 B settore Professionale prof.ssa Reo Per la classe 4 A 5 A settore Professionale prof.ssa Criscione OBIETTIVI Potenziare la competenza comunicativa degli studenti, Rendere più efficaci (fornire più supporto linguistico, più monitoraggio, minor dispersione) le attività comunicative in classe. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: L’assistente sarà in aula con ogni docente un’ora la settimana per la durata di circa 10 settimane e collaborerà con lei nella gestione dell’attività didattica, preventivamente concordata. Durata e collocazione temporale Il trimestre dell’anno scolastico 2013-14 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Se da una parte è difficile prevedere strumenti per una misurazione dell’efficacia dell’intervento dell’assistente, al termine dell’intervento dell’assistente verrà fornito alle classi e alle docenti una scheda di valutazione dei benefici ottenuti e dell’efficacia complessiva dell’esperienza. 2.9 SACMBIO CULTURALE CON LA FRANCIA Responsabile di progetto Prof.ssa Elisabetta Dallari Brustia DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Incontro con una classe di un liceo francese per la realizzazione di un Dizionario della Moda Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Proposte della scuola francese in continuità con l’incontro del 2012 Soggetti coinvolti a a Classe 4 T e 5 T OBIETTIVI Scambio culturale in lingua inglese su temi che interessano la moda DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: incontri mattutini per realizzare il dizionario incontri pomeridiani per la visita alle città di Bologna, Reggio Emilia o parma Durata e collocazione temporale 8 -9-10 aprile 2014 3. PROGETTAZIONE ATTIVITÀ SPORTIVA 3.1 TRENTANOVESIMA COMBINATA SPORTIVA Responsabile di progetto Prof. Franco Contini DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Organizzazione e svolgimento di partite, tornei e manifestazioni sportive in diverse discipline che coinvolgano il “gruppo classe “ alla partecipazione attiva di tutti i suoi componenti. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Diffondere i valori positivi dello sport (conoscenza, rispetto delle regole, rispetto degli altri intesi sia come avversari che come compagni). Sapere gestire e controllare le tensioni emotive che accompagnano un evento sportivo (ansia del confronto, paura di sbagliare, sensazione di inadeguatezza). Soggetti coinvolti Tutti gli alunni dei corsi diurni e i docenti personale ATA ausiliari che ne facciano richiesta. Gli insegnanti di educazione fisica. Le associazioni sportive, il CONI e il Provveditorato, per le manifestazioni studentesche. OBIETTIVI Promuovere momenti socializzanti e di aggregazione. Diffondere i valori positivi dello sport. Coinvolgere gli alunni in un progetto comune al gruppo. Migliorare la conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità. Avvicinare ed eventualmente avviare gli studenti a discipline che per motivi vari non hanno potuto o voluto praticare. Durata e collocazione temporale dal 02/10/13 al 31/05/14 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Vengono compilate classifiche e aggiornati i tabelloni dei vari tornei ed esposti nella bacheca della palestra in tempo quasi reale in modo che gli alunni siano sempre aggiornati sullo stato delle cose 3.2 “PERCORSI INDYSCIPLINATI” Responsabile di progetto UISP (insegnante referente Emerio Corradini) DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO “PERCORSI INDYSCIPLINATI” si configura come un’azione sperimentale a forte carattere innovativo per la tutela degli adolescenti, finalizzata a contrastare sedentarietà ed abbandono (drop-out sportivo), attraverso lo sviluppo di 10 laboratori sperimentali su tutto il territorio nazionale per la pratica dello sport di strada, nella scuola e nell’extra scuola, ad opera di ragazzi, che affiancati da operatori UISP, avranno un ruolo attivo e di co-progettazione oltre che beneficiari dell’intervento. In particolare lo sport di strada è uno strumento molto efficace per il target giovanile, tra le discipline proposte ci saranno il Parkour, la danza urbana, gli sport della glisse e le giocolerie. Il progetto sarà sviluppato per otto lezioni all’interno della normale attività curriculare, altre due lezioni sono previste all’esterno, in orario non scolastico. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Le indagini recenti sugli adolescenti (Abitudini e stili di vita degli adolescenti 2011-2012, Società Italiana Pediatria) indicano quella di oggi come una generazione seduta, con oltre il 60% degli adolescenti che trascorre più di 10 ore seduto. Un'"epidemia di sedentarietà” dovuta al sommarsi del tempo trascorso tra televisione, Internet, e scuola, dove le ore dedicate all'attività fisica sono troppo limitate. Ad aggravare la situazione, il fenomeno del drop-out sportivo, soprattutto tra i ragazzi, dovuto ad una proposta sportiva canonica fortemente selettiva fin dall’infanzia, che, anche per le aspettative di genitori e allenatori, crea negli adolescenti un senso di frustrazione (per l'esclusione o il fallimento di obiettivi). Lo sport di prestazione, inoltre, fatica a dialogare con questi ragazzi "orientati all’avventura” e alla libera espressione di sé. In questo quadro, la proposta qui avanzata si pone come elemento facilitatore per l’integrazione sociale dei ragazzi anche per la sostenibilità economica di queste attività motorie non strutturate che favoriscono il diritto d’accesso a tutti, senza inserire discriminanti di reddito e sociali. In una logica d’inclusione questa azione si rivolge anche a giovani stranieri che possono trovare in queste buone pratiche opportunità di coinvolgimento attivo e di scambio comunicativo con i loro coetanei italiani. La stessa filosofia di questi sport destrutturati è fortemente caratterizzata dal concetto di comunità (crew) in cui tutti i ragazzi si riconoscono e a cui possono scegliere di appartenere. Soggetti coinvolti Istruttori UISP Insegnanti Sergio Antichi e Emerio Corradini Classi 1a MT e 3b MT OBIETTIVI Testare un modello di azione volto al recupero degli adolescenti all'attività motoria, a favorire le loro possibilità di aggregazione, di integrazione sociale anche di giovani migranti, e all'affermazione del diritto di accesso allo sport per tutti; intercettare i bisogni espressi o latenti dei giovani che si pongono al di fuori dei consueti circuiti sportivi promuovendo tutte quelle espressioni motorie non convenzionali e agite nella realtà quotidiana; favorire la costruzione di momenti di socialità reale, per contrastare il fenomeno di quella virtuale, attraverso proposte di sport destrutturati; facilitare il protagonismo attivo degli adolescenti con una sperimentazione che li veda protagonisti come co-progettatori di performances, eventi dimostrativi e iniziative di comunicazione; recuperare la vivibilità delle aree urbane e/o periferiche come spazi di aggregazione a carattere sportivo; promuovere spazi di collaborazione fattiva tra i diversi soggetti che sul territorio sono impegnati nel mondo dell’adolescenza DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Si prevede lo sviluppo di 10 laboratori sperimentali su tutto il territorio nazionale per la pratica di sport di strada. In una prima fase si costituiranno le unità locali di lavoro e in una logica di rete e di sistema, una regia nazionale monitorerà il lavoro svolto nei territori e garantirà lo scambio di informazioni tra di essi. La scuola inserirà nei POF le proposte educative, per garantire il raggiungimento dei risultati. Si procederà poi al coinvolgimento dei beneficiari, attraverso educatori di strada UISP,che affiancheranno gli insegnanti, e saranno tendenzialmente coetanei con il target, per favorire una trasmissione empatica di saperi e abilità. La sperimentazione si baserà sulla co-progettazione con gli studenti, secondo la metodologia della peer education; i ragazzi assumono così un ruolo attivo e propositivo e si incentiva l'autogestione delle attività. In particolare gli adolescenti prenderanno parte alla progettazione e allo sviluppo delle attività sia a scuola che nell’extra scuola anche attraverso l’organizzazione di happening ed esibizioni e affiancheranno gli operatori UISP come trainer di sport di strada. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Per verificare il corretto andamento del progetto o apportare eventuali modifiche sarà realizzato un costante monitoraggio, sulla base del Logical Integrated Framework Method of Analysis. Sarà sviluppata da un soggetto esterno un'attività di valutazione, attraverso interviste, questionari, focus groups, osservazione partecipata. Sarà elaborato un rapporto sull’efficacia della pratica sportiva nelle politiche di tutela dell'adolescenza e sulla ricaduta della sperimentazione sul territorio. Durata e collocazione temporale 3.3 DIFESA PERSONALE Responsabile di progetto Prof. Sergio Nanetti DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO dieci incontri con allenatori professionisti permetteranno ad alunni, professori e personale ATA di sviluppare abilità nelle cadute, di conoscere come evitare situazioni di pericolo e imparare come agire in termini difensivi per proteggersi da aggressioni. Si precisa che gli incontri saranno 10 più 1 per l’esame Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Sentirsi sicuri di sé, saper fare la cosa giusta, saper gestire le situazioni di conflitto, trovare sicurezza e protezione sul territorio. Prevenzione del fenomeno del “Bullismo” Soggetti coinvolti il progetto è rivolto agli studenti di qualsiasi classe del biennio e del triennio e al corpo docente e ATA, che faranno lezione in due gruppi distinti. Gli insegnanti: Prof. Aldini Andrea e suoi collaboratori cinture nere di judo, insegnanti professionisti per la preparazione atletica generale e lo stretching. OBIETTIVI prevenzione del rischio del conflitto, sapersi proteggere tramite l’apprendimento delle cadute, come allontanarsi da un conflitto, come cadere a terra da fermi e in movimento senza farsi male, come proteggersi da attacchi da calci, da un attacco a mani nude, da un attacco con armi, elementi di primo soccorso con elementi accreditati presso le ASL. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: 10 lezioni in palestra, della durata di ore 1 ciascuna, per il gruppo studenti ; e 5 lezioni della durata di ore 1,5 h per il gruppo personale scuola. Dopo una fase di riscaldamento si affronteranno le tematiche già sopra descritte con lavoro in piccoli gruppi, con l’ausilio di tappetini di protezione già in dotazione alla scuola. Durata e collocazione temporale tra novembre 2013 e marzo 2014, si individuerà un pomeriggio alla settimana per svolgere l’attività, concordato preventivamente con gli insegnanti di educazione fisica. Indicativamente l’orario dalle 14.00 alle 15.00/15.30. Si tenga presente che il corso per docenti e personale della scuola è ben distinto da quello degli studenti e non si svolgerà in contemporanea. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI verranno fatte osservazioni in itinere del comportamento e dell’impegno dei partecipanti. Esame finale con certificazione delle competenze acquisite. Realizzazione di fotografie e filmati previa autorizzazione a norma della privacy in itinere e a fine corso. 4. ATTIVITÀ FINALIZZATE AL SUCCESSO FORMATIVO 4.1 PROGETTO ACCOGLIENZA 4.1.1 ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Responsabile di progetto Prof.ssa Alessandra Menozzi DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto accoglienza vuole essere un anello di congiunzione con la scuola secondaria di primo grado e una risposta positiva alle difficoltà che gli adolescenti sperimentano all’ingresso della scuola secondaria superiore Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Il progetto accoglienza vuole essere un’azione orientativa di supporto che consenta agli studenti di prima per la promozione del benessere scolastico e la prevenzione del disagio Soggetti coinvolti Le classi prime dell’istituto, i docenti, i genitori. OBIETTIVI Promuovere l’integrazione degli studenti all’interno dell’istituto e dei singoli gruppi classi; condividere le regoli sociali e scolastiche, favorire la creazione di un clima di coesione, cooperazione e lavoro all’interno dei gruppi, individuare strategie e metodologie utili ai docenti per la conduzione dei gruppi-classe e la comunicazione con gli studenti, condividere il percorso accoglienza con i genitori degli studenti di classe prima e informarli della presenza dello sportello e della sua funzione, coinvolgere studenti più grandi dello stesso istituto in qualità di peer. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lo sviluppo del progetto prevede un incontro con i genitori di classe prima per individuare e condividere alcune attività da svolgere nella parte iniziale dell’anno scolastico. Un incontro dei peer per formarli rispetto al loro intervento nelle classi prime; intervento nelle classi della psicologa; incontro con i coordinatori; attività di conoscenza; presentazione dell’organizzazione del regolamento d’istituto. Durata e collocazione temporale Settembre – ottobre 2013 4.1.2 PASSAGGI IN ENTRATA E IN USCITA Responsabile di progetto Prof. Claudio Davoli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto prevede l’attivazione di moduli compensativi atti a favorire il successo scolastico degli alunni provenienti dagli istituti della Rete attivata tra le 21 scuole superiori della provincia di Reggio Emilia e l’accompagnamento per quelli in uscita. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Favorire il successo formativo. Soggetti coinvolti Saranno coinvolti preferibilmente i docenti dei consigli delle classi in cui verranno inseriti gli alunni in entrata, oppure i docenti interni delle discipline per le quali s’intraveda la necessità di attuazione dei moduli compensativi. OBIETTIVI Consentire agli alunni in entrata di colmare le lacune nelle discipline non presenti nel curricolo della scuola di provenienza, in modo da combattere la dispersione scolastica e favorire il successo formativo, per quelli in uscita guidarli nel trasferimento ad altro istituto. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il referente d’Istituto del progetto, su indicazione dei referenti d’Istituto di provenienza degli alunni, comparerà i curricoli di studio e prenderà accordi con in coordinatori delle classi in entrata, per stabilire di quali moduli compensativi abbia bisogno ciascun alunno per recuperare, nel minor tempo possibile, le discipline e/o gli argomenti non affrontati. Durata e collocazione temporale Potranno pervenire alunni in entrata fino 30/12/2012 per quando riguarda le classi prime; Ne consegue pertanto che la durata prevista per gli spostamenti è da novembre 2012 a tutto Dicembre 2012. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Sarà stilato, per ciascun alunno, un documento di riepilogo dei moduli compensativi attivati, in cui figureranno docente/materia, ore proposte, ore frequentate effettivamente ed esito finale, sottoscritto dal coordinatore di classe e dal referente d’Istituto. Ogni docente sarà munito di un modulo per il conteggio delle ore di lezione svolte. 4.2 ORIENTAMENTO 4.2.1 ORIENTAMENTO CLASSI TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Responsabile di progetto Dirigente e suoi Collaboratori Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Favorire la conoscenza dell’offerta formativa del nostro istituto Soggetti coinvolti Tutti gli studenti delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado ,le rispettive famiglie, docenti orientatori delle scuole secondarie di primo grado, docenti del nostro istituto, personale non docente, esponenti del mondo del lavoro OBIETTIVI Fornire informazioni corrette sull’offerta formativa del nostro istituto al fine di accompagnare gli studenti a una scelta della scuola secondaria di secondo grado consona alle proprie attitudini. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Interventi di informazione orientativa presso le scuole secondarie di primo grado e presso il nostro istituto ( scuola aperta ) Incontro fra docenti del nostro istituto e referenti delle scuole secondarie di primo grado stage laboratoriali. Durata e collocazione temporale Dicembre 2012 febbraio 2013 4.2.2 ORIENTAMENTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO Responsabile di progetto Prof.ssa Monica Bottai , prof. Lamberto Soragni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Esperienze di tipo orientativo in collaborazione con varie sedi universitarie Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Offrire strumenti e conoscenze dirette per chiunque voglia proseguire gli studi all’università e per chiarire il profilo professionale da seguire. Soggetti coinvolti Tutte le classi quinte con la collaborazione di docenti referenti e docenti orientatori universitari. OBIETTIVI Fornire agli studenti un’opportunità di accesso diretto alle informazioni relative ai percorsi di studio post diploma. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Presentazioni analitiche dei corsi universitari attuati da diversi atenei con illustrazione dei test d’ingresso relativi alle facoltà a numero chiuso. Durata e collocazione temporale Intero anno scolastico. 4.2.3 POTENZIAMENTO MATERIE DI INDIRIZZO per la classe 3/4 serale meccanici Responsabile di progetto Prof Moschetto Raffaele DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Preparazione della 4 A serale ad indirizzo meccanica per affrontare l’idoneità al 5° anno e della 3° A serale ad affrontare la 4°. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Presenza in contemporanea di studenti iscritti alla classe 4° e alla 3° con necessità di acquisire le conoscenze e le competenze minime indispensabili, soprattutto per le materie professionalizzanti, per ottenere l’idoneità a frequentare l’anno successivo. Soggetti coinvolti Tutti gli iscritti alla classe 4° A serale ( 2 ore ) e 3° A serale ( 2 ore). La frequenza è aperta anche a tutti gli studenti iscritti con carenze nelle materie coinvolte nel progetto. OBIETTIVI Raggiungimento degli obiettivi minimi nelle discipline di indirizzo previste nel 3° e 4° anno ad indirizzo meccanico / meccatronico: sistemi ed automazioni industriali; tecnologia e laboratorio tecnologico. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezioni frontali in aula e nei laboratori interessati; lettura di testi, dispense e manuali; distribuzione fotocopie; lezioni in P.P. Durata e collocazione temporale dal 30/10/2013 al 8/6/2014 4.2.4 ORIENTAMENTO AL MONDO DEL LAVORO Responsabile di progetto Prof.ssa Monica Bottai, prof. Lamberto Soragni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Visite ad aziende del territorio legate alle diverse specializzazioni. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Rendere i legami tra scuola e mondo del lavoro sempre più stretti. Soggetti coinvolti Tutte le classi quinte con un docente interno e rappresentanti delle aziende sul territorio. OBIETTIVI Dare agli studenti il maggior numero di informazioni relative alle diverse possibilità di lavoro e ai diversi ruoli che possono ricoprire. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Visite ad aziende del territorio legate alle diverse specializzazioni accompagnati da un docente. Durata e collocazione temporale Intero anno scolastico. 4.3 RECUPERO COGNITIVO 4.3.1 DSA Responsabile di progetto Prof.ssa Alessandra Martelli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO 1. Identificazione precoce di soggetti DSA (osservazione in classe; test di lettura per studenti segnalati dai CdC; consulenza di un esperto) – durante tutto l’anno scolastico. 2. Restituzione dei dati ai docenti – tutto l’anno scolastico. 3. Iniziative di sostegno allo studio (tutoraggi alla pari, cioè con un compagno di classe, in orario scolastico e al pomeriggio ) – da novembre 2012 a maggio 2013. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Necessità di attivare una forma di identificazione precoce dei soggetti DSA come richiesto dalla Legge 170/2010. Necessità di attivare aiuti per lo studio, e di conseguenza migliori possibilità di successo scolastico, anche per quei ragazzi che non possono permettersi lezioni pomeridiane a pagamento. Soggetti coinvolti Coordinatori di classe, docenti, studenti, tutors, consulente esterno. OBIETTIVI Identificazione precoce di studenti con DSA; competenza dei docenti nella gestione di casi di DSA nel normale contesto di classe; diffusione di modalità didattiche adeguate; successo e benessere scolastico dei soggetti DSA; prevenzione degli abbandoni e della dispersione scolastica; miglioramento dell’offerta formativa. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Attenta osservazione da parte dei docenti durante tutto l’anno scolastico; in caso di sospetto DSA, segnalazione alla commissione; prove di lettura di parole e non parole; interpretazione della commissione e successiva consulenza di una psicologa esperta; eventuale segnalazione alla famiglia per attivazione percorso diagnostico. In ogni classe con studenti DSA, identificazione di un compagno tutor che supporti il ragazzo nella comprensione delle materie più impegnative, nell’organizzazione della settimana, delle verifiche e delle interrogazioni. Possibilità di incontrarsi al pomeriggio per preparare le verifiche. Riconoscimento di un credito e possibilmente di un piccolo compenso economico. Durata e collocazione temporale In itinere, tutto l’anno scolastico VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Indicare con precisione rispetto agli obiettivi quali strumenti sono previsti per monitorare gli esiti e i tempi destinati 4.3.2 STANZA DI DANTE Responsabile di progetto Prof.ssa Vincenza Sica DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Laboratorio pomeridiano di supporto allo studio con la collaborazione di Peers Tutors e alcuni docenti. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Molti ragazzi evidenziano la necessità di un aiuto pomeridiano per riuscire ad affrontare lo studio (stranieri, DSA, alunni H). Soggetti coinvolti Classi prime, seconde e terze. OBIETTIVI Offrire un aiuto per lo studio e migliori opportunità di successo scolastico. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezioni frontali individuali e a piccolo gruppo. Durata e collocazione temporale Da novembre a maggio ogni martedì dalle ore 14,30 alle 16,30. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Indicare con precisione, rispetto agli obiettivi, quali strumenti sono previsti per monitorare gli esiti e i tempi previsti. 4.3.3 PROGETTO TUTOR DSA: tutoraggio pomeridiano per ragazzi con DSA. Responsabile di progetto Prof.ssa Alessandra Martelli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto è promosso dall’Associazione Italiana Dislessia (sezione provinciale di Reggio Emilia), con la collaborazione del Centro Servizi Integrazione ed è finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia. Le risorse economiche a sostegno del progetto saranno assegnate all’istituto d’istruzione superiore “Galvani” di Reggio Emilia, scuola capo-fila del progetto, che provvederà all’amministrazione delle spese previste. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto I disturbi di apprendimento hanno un carattere specifico in quanto si riferiscono alla compromissione di ben definiti processi automatici e funzionali all’apprendimento e si accompagnano ad un quoziente intellettivo normale e medio alto: si comprende come la fatica ad ottenere risultati accettabili possono causare forme di frustrazione grave con depressione o desiderio di abbandono. Una maggiore consapevolezza delle difficoltà proprie, nel confronto con glia altri,fanno ritenere di particolare importanza l’attenzione che si deve agli aspetti di autostima e di incoraggiamento di cui gli studenti dislessici hanno particolare necessità. Soggetti coinvolti Il progetto, a carattere sperimentale, è rivolto ad un massimo di 30 ragazzi/e, con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento, frequentanti il biennio della scuola secondaria di secondo grado del comune di Reggio Emilia e prevede il coinvolgimento di 15 tutor che supportano gli studenti e studentesse nell’attività di studio pomeridiano. OBIETTIVI Aiutare l’alunno nell’organizzazione del lavoro scolastico (lettura e comprensione delle consegne richieste dai docenti). Organizzare il materiale scolastico e il carico di studio settimanale (preparazione di riassunti, mappe concettuali e schemi). Facilitare l’apprendimento dello studente nelle attività di studio pomeridiano. Favorire l’utilizzo della strumentazione specifica (es. pc) è attivare strategie concordate con il consiglio di classe. Lavorare per la costruzione di un metodo di studio adeguato allo stile di apprendimento del ragazzo; consolidare il livello di autonomia organizzativa raggiunto dall’alunno. Attivare iniziative in grado di migliorare il livello di autonomia personale, scolastica, relazionale, strumentale ed organizzativa. Aiutare l’alunno a pianificare l’organizzazione e la gestione del tempo da dedicare allo studio. Accrescere l’autonomia e la sicurezza del se. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: studio dei contenuti e consolidamento delle seguenti abilità di studio: Lettura e comprensione dei contenuti con schemi. Individuazione ed applicazione di strategie compensative. Utilizzo del pc. Utilizzo di mappe concettuali. Consolidamento di abilità trasversali. instaurare una relazione specifica e collaborativa tra alunno,tutor, famiglia e scuola. MODELLO ORGANIZZATIVO Prima dell’avvio delle attività di tutoraggio, per i tutor, è previsto un percorso formativo specifico sui disturbi specifici di apprendimento, per un totale di 10 ore. Per tutto il periodo dell’attività, per i tutor, è previsto anche un incontro mensile di supervisione con personale esperto, per monitorare l’andamento dell’attività. Il tutor, in accordo con la famiglia dello studente, dovrà supportare l’alunno presso la sede individuata per l’attività, durante le ore pomeridiane, nella rielaborazione personale del lavoro svolto in classe e attivare interventi adeguati, in grado di migliorare il livello di autonomia. Il tutor dovrà: Stabilire insieme allo studente gli interventi compensativi più funzionali, utilizzando supporti strategici per l’apprendimento delle varie materie: schemi, tabelle, sintesi, strumentazione informatica, mappe concettuali, etc. Tener conto dei tempi di attenzione e di apprendimento dello studente. Leggere i contenuti delle singole discipline in modo ordinato e consequenziale, tenendo come riferimento le attività e le sintesi degli argomenti già svolti a scuola. Durata e collocazione temporale Da ottobre 2013 al giugno 2014 4.3.4 DISLESSIA IN RETE Responsabile di progetto Prof.ssa Alessandra Martelli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto si articola in tre fasi, che vanno a coprire diverse necessità: 1. Screening/Identificazione precoce di soggetti DSA (in rete con Filippo Re, Galvani e Motti) Il nostro istituto è da anni capofila di una rete di scuole ad indirizzo professionale (IPSSCT FILIPPO RE, IPSIA GALVANI, IPA MOTTI) che ha come scopo l’identificazione precoce di soggetti DSA. Anche quest’anno il progetto coinvolge alcuni insegnanti per ogni scuola i quali, opportunamente formati e costantemente supportati a distanza dalle psicologhe dell’Associazione Italiana Dislessia, si dovranno occupare della somministrazione dello screening agli allievi delle prime classi, della correzione delle prove e del contatto con le famiglie per l’invio ad una eventuale valutazione presso la NPI. Nello specifico, l’attività avrà il seguente svolgimento: Riunione del gruppo di docenti delle classi prime che si è formato l’anno scorso (7 docenti per la nostra scuola). Si rivedranno insieme i materiali, le modalità di somministrazione e di correzione. (Fine ottobre). Somministrazione dei test a cura dei docenti formati: nei primi 15 giorni di novembre. Ogni docente si occuperà di due classi, e in caso di necessità andrà sostituito. Somministrazione delle prove cognitive da parte delle psicologhe AID: entro il 15 dicembre. Questa attività si svolgerà solo dopo la conferma del finanziamento della Fondazione Manodori. Correzione dei test di lettura (a cura dei docenti supportati a distanza dalle psicologhe AID) e dei test cognitivi (psicologhe AID): prima delle vacanze di Natale. Restituzione dei dati: tra il 10 e il 15 gennaio 2014 in presenza dei coordinatori delle prime classi. Contatti con le famiglie nei casi in cui si renda necessario inviare a diagnosi presso i Servizi. Lavoro di recupero e sostegno: in itinere fino alla fine dell’anno scolastico. 2. Tutoraggi pomeridiani Alcuni studenti usufruiranno del Progetto tutor finanziato dalla Provincia. Si tratterà preferibilmente di studenti del biennio, equamente ripartiti tra i tre indirizzi dell’Istituto, ma anche di terza nei casi in cui sia possibile la continuità con l’anno scorso. Questa parte dell’attività è finanziata dalla Provincia e non comporta costi per il nostro Istituto. Per gli altri studenti - che non rientrano nel progetto, ma che potrebbero avere ugualmente necessità di un aiuto pomeridiano per la preparazione di mappe e per un supporto nello studio e nell’organizzazione dello stesso - si costituirà un gruppetto di ragazzi (studenti dell’istituto ma anche esterni se necessario) i quali dopo una breve formazione (massimo 2 incontri) affiancheranno gli studenti DSA segnalati dai cdc. Ai tutor verrà riconosciuto un credito e possibilmente un piccolo compenso economico. L’ideale sarebbe un compenso forfettario per ogni studente tutor (50 ore di lavoro richiesto a 8 euro orari per, indicativamente, 8 tutor). 3. Aggiornamento dei docenti e incontri con esperti Dopo i due incontri sulla discalculia condotti l’anno scorso dal prof. Perona dell’Università di Padova, c’è l’intenzione di completare il percorso di formazione. Sono previsti 4 incontri (periodo da definire) per acquisire il metodo del potenziamento cognitivo, utilizzando la multimedialità. Inoltre, un incontro sugli Esami di Stato (prima metà di dicembre), con esperto da definire. Un incontro rivolto agli studenti. Due incontri rivolti agli studenti tutor. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Bisogno di attivare una forma di identificazione precoce dei soggetti DSA come richiesto dalla Legge 170/2010, che nell’articolo 3 comma 3 sancisce che: “[…] è compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, ATTIVARE […] interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, […]. 1. Necessità di attivare lo screening DSA anche senza grossi finanziamenti esterni. 2. Necessità di migliorare le competenze del corpo docente sulle tematiche dei DSA, stimolando e incoraggiando l’adozione di modalità didattiche adeguate allo stile di apprendimento di questi studenti. 3. Necessità di prevenire gli abbandoni e la dispersione scolastica, oltre che di evitare il più possibile fenomeni di disagio psicologico e sociale conseguenti all’insuccesso scolastico. Soggetti coinvolti Docenti interni e delle rete; studenti; famiglie; psicologhe AID; esperti esterni; tutor interni ed esterni. OBIETTIVI Identificazione precoce di studenti con DSA; competenza dei docenti nella gestione di casi di DSA nel normale contesto di classe; diffusione di modalità didattiche adeguate; successo e benessere scolastico dei soggetti DSA; prevenzione degli abbandoni e della dispersione scolastica; miglioramento dell’offerta formativa. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: 1. Vedi descrizione sopra 2. Identificazione di possibili studenti tutor idonei. Breve formazione presso la scuola (2 incontri). Inizio delle attività: uno/due pomeriggi a settimana presso la scuola per svolgere compiti, preparare verifiche e interrogazioni, preparare materiale didattico come schemi o mappe di supporto allo studio. Verifica in itinere e finale delle attività a cura della referente di istituto, in collaborazione con i coordinatori delle classi coinvolte. Possibile attivazione di tutoraggi alla pari (compagno di classe durante le normali ore di lezione che supporti il ragazzo nella comprensione delle materie più impegnative, nell’organizzazione della settimana, delle verifiche e delle interrogazioni). 3. Vedi punto 3 qui sopra. Durata e collocazione temporale In itinere, tutto l’anno scolastico. Tempi specifici indicati accanto alle attività. 4.3.5 ATTIVITA DI STUDIO ASSISTITO POMERIDIANO Responsabile di progetto Prof.ssa Mezzina Mara DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Due ore settimanali di studio assistito nell’ambito scientifico presso il domicilio di uno studente Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Lo studente necessita di supporto nello studio pomeridiano e di acquisire metodologie di studio che lo rendano più autonomo e sistematico. L'attività è da svolgersi presso il domicilio dello studente date le difficoltà negli spostamenti e cambiamenti d'ambiente connaturate con la diagnosi funzionale OBIETTIVI Acquisire le competenze di base delle discipline dell'ambito scientifico Durata e collocazione temporale Due ore settimanali a partire dalla data di approvazione del progetto fino al termine delle lezioni. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Si valuteranno i miglioramenti nelle capacità di studio e nell'uso dei materiali messi a disposizione. Tempi ed argomenti trattati verranno registrati mediante un apposito registro delle attività 4.3.6 SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE Responsabile di progetto Prof.ssa Alessandra Menozzi DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Percorso personalizzato per alunno R.V. di istruzione in ospedale e domiciliare . Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Alunno affetto da patologia che non permette la frequenza scolastica Soggetti coinvolti a Alunni e docenti della classe 3 G OBIETTIVI Permettere all’allievo impossibilitato a frequentare, per motivi di salute , di rimanere in contatto con i compagni di classe e i docenti , seguire a distanza le lezioni seppur in modo parziale , ma tale da non compromettere l’apprendimento delle materie oggetto di studio nel corrente anno scolastico . DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Contatti via mail, skype, fax Durata e collocazione temporale da Novembre 2013 al termine dell’anno scolastico giugno /settembre 4.3.7 SVILUPPARE ,VALUTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE DELL’ITALIANO PER MIGLIORARE IL SUCCESSO FORMATIVO Responsabile di progetto Prof.ssa Monica Bottai DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto con diverse tipologie di azione si propone di contrastare la dispersione nelle classi prime sia attraverso un potenziamento delle aree di base che dello sviluppo delle abilità di studio. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Contrasto alla dispersione scolastica e rinforzo abilità di base a livello linguistico. Azioni mirate per le qualifiche regionali. Soggetti coinvolti Tutte le prime classi del professionale. OBIETTIVI Obiettivo primario è contribuire alle azioni antidispersione e contro l’insuccesso scolastico previste dall’Azione regionale per l’integrazione progettuale e operativa a supporto ai soggetti della istruzione e formazione professionale - triennio a qualifica 2013/2013. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: lezioni frontali per piccolo gruppo di livello simile secondo test condotti a inizio anno. Durata e collocazione temporale Intero anno scolastico. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Test intermedi di valutazione in collaborazione con l’ Università di Parma. Test finale per rilevamento dei progressi ottenuti dai singoli studenti. 4.3.7 LABORATORIO DI SUPPORTO LINGUISTICO per gli alunni lavoratori di madrelingua straniera Responsabile di progetto Prof. Fabrizio Solieri DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto si propone di colmare le lacune linguistiche degli studenti lavoratori con particolare riferimento alle abilità di scrittura delle tipologie testuali di interesse professionalizzante. Inoltre il progetto punta a fornire un supporto linguistico e metodologico per lo studio di tutte le materie, a partire dai linguaggi settoriali. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto L'alto numero di studenti lavoratori, l'eterogenità dei loro curricola scolastici nonché la presenza di studenti di origine straniera rende necessaria l'attivazione di un percorso di supporto linguistico durante l'intero anno scolastico. Soggetti coinvolti L'attività è rivolta alla classe terza-quarta del corso Serale settore Professionale e verrà svolta dal docente di italiano del corso serale, prof. Fabrizio Solieri. OBIETTIVI Produrre testi corretti grammaticalmente e sintatticamente, con una scelta lessicale adeguata. Migliorare le capacità di produzione scritta secondo i livelli linguistici e stilistici delle varie tipologie testuali. Conseguire l'autonomia nello studio individuale e la capacità di produrre sintesi e schematizzazioni a partire dai libri di testo. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Laboratori linguistici, produzione di testi professionali (curriculm vitae, email, lettera di presentazione), lettura guidata e schematizzazione di testi complessi, esercitazioni in classe (svolte singolarmente o in gruppo). Durata e collocazione temporale Si prevede di dedicare un'ora settimanale alle attività di recupero linguistico per tutta la durata dell'anno scolastico. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Produzione di testi scritti. Esposizione alla classe degli argomenti schematizzati. Attività di autovalutazione durante i lavori in gruppo. 4.3.8 DENTRO I TESTI Responsabile di progetto Prof.ssa Bottai Monica DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto prevede la creazione di una raccolta di testi letterari ad uso della classe terza del professionale e in particolare per gli studenti non italofoni. La raccolta dei testi segue le Indicazioni Nazionali per poter essere un valido strumento sostitutivo dei libri di testo di italiano. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto I libri di testo in adozione sono spesso inaccessibili per linguaggio e struttura ai nostri studenti. Questo costringe i docenti a creare spesso schede apposite e a selezionare testi con esercizi adeguati, senza utilizzare pienamente i testi in adozione. Soggetti coinvolti La prof.ssa Monica Bottai in collaborazione col prof. Davoli come punto di confronto sullos volgimento del lavoro. OBIETTIVI L’obiettivo è creare un manuale di letteratura per la terza classe del professionale con un’impostazione generale (esercizi, testi, schede di approfondimento) adeguata alle esigenze dei nostri alunni. Tale manuale, a conclusione del progetto e dopo attenta valutazione, sarà proposto in adozione nelle nostre classi. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: La selezione dei testi e la creazione degli esercizi è effettuata dalla prof.ssa Monica Bottai in orario extrascolastico. Durata e collocazione temporale da novembre ad aprile 2013-14 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Il monitoraggio dei risultati sarà effettuato direttamente in aula col gruppo classe delle terze di Bottai e Davoli, utilizzando i materiali prodotti. 4.4 PROGETTI ANTIDISPERSIONE E DI COLLABORAZIONE TRA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE. 4.4.1 PROGETTO CARITAS Responsabile di progetto Dirigente scolastico DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Occupare gli studenti sospesi in attività socialmente utili Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Evitare che la sospensione diventi una vacanza Soggetti coinvolti Alunni sospesi OBIETTIVI Rendere consapevoli gli studenti sospesi dei propri comportamenti scorretti DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Attività di volontariato , di facchinaggio pro-Caritas Durata e collocazione temporale Anno scolastico VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Relazione da parere Responsabili Caritas 4.4.2 PERCORSI DI AIUTO INDIVIDUALE PROFESSIONALIZZANTE 1 Responsabile di progetto Prof.ssa Romolo Mariangela DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto prevede un percorso di aiuto individuale. Destinatario del progetto è un alunno con gravi difficoltà nella gestione del profitto scolastico, sia per la patologia attestata dalla certificazione Asi, sia per le complicazioni dovute al comportamento dello studente. Il percorso prevede lezioni individuali (durante I' orario scolastico) con la possibilità di far uso delle strumentazioni di laboratorio a disposizione della scuola. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Certificazione Asi. Soggetti coinvolti a a Classe 1 A 1 H ITI, prof.ssa Mezzina Mara (sostegno), Sacchetti Emanuela (educatrice). Docenti di sostegno e Consiglio di Classe. OBIETTIVI Consentire all'alunno di assolvere l'obbligo scolastico e favorire una condizione di attività serena e produttiva Durata e collocazione temporale Ottobre 2013 Giugno 2014 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI scheda di rilevamento competenze acquisite rilevamento abilità maturate in stage. 4.2.3.PERCORSI DI AIUTO INDIVIDUALE PROFESSIONALIZZANTE 2 Responsabile di progetto Prof.ssa Mezzina Mara DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO il progetto prevede un percorso individuale rivolto a un alunno in grave difficoltà nel seguire con profitto il percorso scolastico curricolare, attestata dalla certificazione. si prevede pertanto un percorso individualizzato consistente in attività di laboratorio protetto in ambito scolastico per parte della settimana. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto certificazione asl e propensione per attività manuali e operative. Soggetti coinvolti Docente di sostegno, consiglio di classe e tutor esterni. OBIETTIVI Consentire all’alunno di assolvere l’obbligo scolastico – sperimentare attività lavorative consone alle sue aspettative – favorire una condizione di attività serena e produttiva. Durata e collocazione temporale Da Ottobre2013 a maggio 2014 4.4.4 PERCORSI DI MECCANICCATRONICA PER AUTO Responsabile di progetto Prof. Claudio Davoli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto con l collaborazione di CNA si rivolge alle classi prime del Settore Meccanico Professionale per iniziare fin dal primo ingresso un’attività volta a potenziare le competenze degli alunni nel settore della meccanica automobilistica attraverso l’apporto professionale di figure esterne specializzate e finalizzata a completare il quadro di competenze dei singoli studenti che andranno a qualifica come Riparatori Auto. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Contrasto alla dispersione scolastica tramite rinforzo in ambito pratico-operativo. Azioni mirate per le qualifiche regionali. Soggetti coinvolti Tutte le prime classi del settore Meccanico. OBIETTIVI Costruire e sperimentare nuovi modelli di formazione integrata tra scuola e mondo del lavoro. Progettare e applicare una didattica innovativa. Promuovere attività formative rispondenti ai bisogni territoriali. Ridurre l’abbandono scolastico. Perseguire il benessere personale attraverso la formazione culturale e lavorativa associate. Incrementare la centralità dell’individuo nel percorso che dal “sapere” conduce al “saper fare”. Raggiungere il successo formativo di ogni alunno. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: lezioni in ambito laboratoriale con esperti del settore in ore di esercitazioni pratiche e con la compresenza del docente curriculare. Durata e collocazione temporale Due ore settimanali per l’intero anno scolastico. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Test operativi e simulazioni di attività lavorative per rilevamento dei progressi ottenuti dai singoli studenti. 5. INIZIATIVE PER VALORIZZARE LE ECCELLENZE 5.1 PARTECIPAZIONE AL “PIANO NAZIONALE LAUREE SCIENTIFICHE” Responsabile di progetto Prof.ssa Paola Pergreffi, Elena Pandini DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Conferenze proposte dalle Università di Modena-Reggio e Parma. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Migliorare negli allievi la percezione dell’utilità e delle potenzialità della Chimica e creare una opportunità di informazione per l’orientamento nella scelta universitaria. Soggetti coinvolti Classi quarte e quinte del triennio Brocca, OBIETTIVI Suscitare interesse negli allievi per temi di natura chimica e aiutarli nella scelta della facoltà universitaria. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Conferenze tenute da docenti universitari su argomenti di frontiera nella ricerca chimica e di potenziale interesse per i giovani. Durata e collocazione temporale Tre conferenze della durata di circa due ore ciascuna durante l’anno scolastico. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Colloquio con i relatori al termine delle conferenze, Discussione in classe con i docenti interni. 5.2 SCIENZE IN GIOCO (Olimpiadi della Matematica – Olimpiadi della Chimica) Responsabile di progetto Prof. Paolo Oliva (coordinatore di Istituto e referente per il Progetto Eccellenza della Manodori) DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO L’UMI (Unione Matematici Italiani) propone ogni anno problemi di tipo matematico agli studenti delle scuole superiori che siano dotati di buone capacità logiche e buona preparazione nella disciplina interessata (anche se queste richieste non sono però discriminatorie). In modo analogo vengono proposte le Olimpiadi della Chimica, che per il nostro Istituto coinvolgono gli studenti del Triennio Brocca e Liceo Tecnologico. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Sensibilizzare gli studenti alla materia presentandola anche in modo divertente e svincolata dagli usuali programmi Soggetti coinvolti Per le Olimpiadi di Matematica: studenti di biennio e triennio e rispettivi insegnanti di Matematica. Per le Olimpiadi di Chimica: studenti del biennio Tecnico e del triennio Brocca con i rispettivi insegnanti di Chimica. OBIETTIVI Invitare gli studenti a risolvere problemi sia pratici che teorici utilizzando le risorse personali sia logiche che teoriche. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: La gara consiste in una serie di “giochi matematici” (quesiti a risposta chiusa) che gli studenti devono risolvere individualmente nel tempo di 90 minuti. Agli studenti del biennio vengono proposti 20 quesiti. Agli studenti del triennio vengono proposti 25 quesiti con problemi in parte comuni.Analogamente vengono proposti quesiti di Chimica. Durata e collocazione temporale Per la Matematica La prima fase della gara “ Giochi di Archimede” si svolgerà all’interno del nostro Istituto il 27 novembre 2013 in orario scolastico e avrà la durata di 90 minuti effettivi (occorreranno due ore di lezione perché occorre tempo per fare l’appello e distribuire e raccogliere le prove). La seconda fase “Gare provinciali di selezione” rivolta agli studenti migliori classificati,si svolgerà in un Istituto della provincia nella primavera 2014. E’ prevista una premiazione a livello provinciale dei primi classificati in ogni Istituto. Alcuni docenti dell’Istituto terranno alcune lezioni pomeridiane di preparazione alla prova per gli studenti interessati (due incontri di due ore ciascuno), eventualmente in collaborazione con gli altri Istituti del polo scolastico, come è avvenuto lo scorso anno. Si parteciperà, oltre che alla gara individuale, alla gara a squadre, che si terrà in una città vicina (Modena o Parma). Un docente dovrà accompagnare la squadra o le squadre a sostenere la prova. Per la Chimica La prima fase si svolge non nelle singole scuole, ma direttamente a livello regionale, in una città vicina. Mentre negli anni precedenti la competizione era riservata ad alunni del triennio, dall’anno scorso la partecipazione è stata allargata al biennio. E’ prevista una premiazione a livello provinciale dei primi classificati in ogni Istituto. Alcuni docenti dell’Istituto terranno alcune lezioni pomeridiane di preparazione alla prova per gli studenti interessati (per complessive 12 ore per il biennio e 12 per il triennio). Un docente dovrà accompagnare gli alunni alla fase regionale, che si terrà nella regione Emilia Romagna. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Per la fase interna di Matematica ogni insegnante correggerà le prove dei propri studenti e compilerà una scheda statistica con i risultati dei propri alunni, fornita dagli organizzatori. Il coordinatore compilerà la graduatoria di Istituto con il punteggio complessivo raggiunto da ogni studente e la statistica dei punteggi di tutti gli alunni della scuola. 5.3 CONCORSO MARAMOTTI PER LE CLASSI QUARTE TECNICO ABBIGLIAMENTO MODA Responsabile di progetto Prof.ssa Angela Bondavalli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Progettazione di una collezione relativa al tema proposto dal concorso indetto dal Soroptimist e realizzazione completa di uno dei capi ideati con la consulenza di esperti del gruppo MAX-MARA. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, creare un rapporto tra scuola e azienda che stimoli la creatività e motivi allo studio, migliorare le competenze nell'area professionalizzante. Soggetti coinvolti Classi: 4°A MD – 4°B MD Docenti interni: Valada. Spaggiari, Paola. Capone, Angela. Bondavalli. Antonella Ciarlini Esperti esterni: stilista del gruppo MAX-MARA OBIETTIVI Il progetto è stato ideato per condurre lo studente a simulare le fasi operative richieste da un'azienda, sia nella parte grafico-progettuale che nella produzione del capo finito. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Le fasi operative in cui si articola il progetto verranno sviluppate nel seguente ordine: incontro con la stilista di MAX MARA, dato il tema proposto, in base al quale tutti gli allievi svilupperanno e creeranno una collezione con proposta del tessuto e degli accessori; presa visione ed analisi di riviste di moda e design; Le fasi operative in cui si articola il progetto sono le seguenti: Incontro con la stilista di MAX MARA e presentazione del “Bando di Concorso” . Inizio ricerca dei materiali, delle immagini e di quanto necessario per costruire il Mood Schizzi delle proposte Scelta del capo da realizzare (per ogni alunna); Analisi del capo e trasformazione modellistica in riferimento allo schizzo e al tessuto; Taglio su tela e confezione del prototipo; Sdifettatura e correzione dei cartamodelli; Taglio su tessuto e confezione finale. Durata e collocazione temporale Da ottobre 2013 a ottobre 2014 5.4 CONCORSO MARAMOTTI PER LE CLASSI QUINTE TECNICO ABBIGLIAMENTO MODA Responsabile di progetto a Per la classe 5 B Prof.ssa Nadia Pellati a Per la classe 5 A Prof.ssa Antonella Ciarlini DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Ultimazione della confezione capi in tessuto progettati dagli alunni facenti parte della collezione richiesta dal Concorso Maramotti dell’anno scolastico 2012-2013. Allestimento della mostra Soggetti coinvolti a a Classe 5 A e classe 5 B Tecnico Abbigliamento e Moda Professionale Prof.ssa M.Grazia Ferretti e Alessandra Bertoli Durata e collocazione temporale Settembre Novembre 2013 per concludere la confezione dei capi. Marzo 2014 10 ore per stiro, imbusto dei capi e allestimento presso la sede stabilita per la premiazione. 5.5 GARA NAZIONALE SETTORE MODA PROFESSIONALE Responsabile di progetto Prof.ssa Angela Bondavalli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO partecipazione di un'allieva del settore alla gara nazionale presso IPSIA "A. Bernocchi" di Legnano (MI) Bisogno che motiva l’attivazione del progetto confronto con altri istituti dello stesso settore sui temi dei programmi, delle metodologie e dalla valutazione. Soggetti coinvolti Allieva: Sofia Mistrali cl. IV A MD e un docente accompagnatore Durata e collocazione temporale 2 giorni compresi tra Marzo e Maggio 2014 5.6 PARTECIPAZIONE ALLE “OLIMPIADI DELLA MECCANICA” Responsabile di progetto Prof. Moscone Sandro DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Ogni anno si svolgono le Olimpiadi della meccanica, un concorso dedicato agli studenti degli Istituti tecnici con indirizzo Meccanica Meccatronica ed energia. Data la storia e l’importanza del nostro Istituto sia al livello provinciale sia regionale, considerando anche l’eccellente qualità della preparazione raggiunta da alcuni dei nostri studenti, si ritiene di particolare interesse la partecipazione a tale manifestazione. Il concorso prevede lo svolgimento di due prove della durata di circa sei ore che si svolgeranno in due giorni consecutivi nel mese di maggio 2014. La prima prova riguarda principalmente argomenti meccanica, la seconda riguarda disegno CAD. La sede delle prove per il corrente anno è Vicenza. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Confronto tra la preparazione dei nostri studenti con quelli del resto del paese, conoscenza e scambio di informazioni con Docenti e Dirigenti di altri Istituti, motivazione degli studenti più meritevoli del nostro Istituto per la selezione interna che deciderà il candidato dalla scuola. Soggetti coinvolti Uno studente di una classe quarta e un docente accompagnatore Durata e collocazione temporale Due giorni da definire nel mese di maggio. 5.7 LABVIEW ACADEMY Responsabile di progetto Prof. Domenico Parisoli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Si desidera certificare l’istituto presso la National Instruments con la finalità di preparare gli studenti interessati per la certificazione CLAD (Certified LabVIEW Associate Developer). L’esame di certificazione per gli studenti avrà sede presso l’istituto Nobili. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Creare un percorso professionalizzante in grado di fornire competenze certificate da un ente terzo. Il raggiungimento della certificazione CLAD è utile all’inserimento nel mondo del lavoro e potrebbe dar luogo a crediti formativi per coloro he intendono proseguire gli studi a livello universitario (ad esempio presso la facoltà di Ingegneria dell’Aquila la certificazione CLAD è riconosciuta come 3 CFU). Soggetti coinvolti a a Classi: 5 D, 5 E OBIETTIVI Realizzare un corso di approfondimento relativo al linguaggio labVIEW rivolto agli studenti motivati e interessati dell’indirizzo Elettrotecnica ed Automazione. Avere un laboratorio equipaggiato con strumentazione hardware e software idonea ad approfondire l’acquisizione dati. Accreditare l’Istituto Nobili come sede di esame CLAD. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Studio individuale: studio dei manuali forniti dalla National Instruments. Lezione frontale: labVIEW core 2. Attività di laboratorio: esercitazioni relative a labVIEW core 2 e simulazioni d’esame Durata e collocazione temporale Da gennaio 2013 ad aprile 2014 il pomeriggio VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Indicare con precisione rispetto agli obiettivi quali strumenti sono previsti per monitorare gli esiti e i tempi destinati Partecipazione al corso di approfondimento. Partecipazione all’esame di certificazione CLAD. 5.8 ECDL CORE E CAD Responsabile di progetto Prof. Gianni Bertozzi DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO ECDL CORE: 1. Corsi pomeridiani in orario extrascolastico per la preparazione agli esami della Patente Europea del Computer (ECDL) rivolti: Agli studenti delle classi prime dell’istituto; A studenti interessati dell’Istituto, che in passato non hanno potuto acquisire questa certificazione; A studenti dell’istituto che nello scorso anno scolastico non hanno portato a termine i corsi o hanno incontrato particolari difficoltà da non riuscire a superare gli esami. A personale (ATA, docente, Studenti di altre scuole) interessati ad acquisire la certificazione in oggetto. 2. Organizzazione degli esami da sostenere in orario extrascolastico, pomeridiano (circolari, raccolta adesioni e prenotazioni, registrazione studenti/esami sulla piattaforma). 3. Esami. 4. Riunioni periodiche di coordinamento tra i docenti. 5. Incontro pomeridiano con i genitori per presentare il progetto. 6. Preparazione Convegno AICA per presentare a Scuola e Famiglie le certificazioni ECDL Core. ECDL CAD 2D e 3D: 1. Corsi pomeridiani in orario extrascolastico per la preparazione agli esami ECDL CAD 2D e/o CAD 3D 2. Organizzazione degli esami da sostenere in orario extrascolastico, pomeridiano (circolari, raccolta adesioni e prenotazioni, registrazione studenti/esami sulla piattaforma). 3. Esami. 4. Riunioni periodiche di coordinamento tra i docenti. 5. Incontro pomeridiano con i genitori per presentare il progetto. 6. Preparazione Convegno AICA per presentare a Scuola e Famiglie le certificazioni ECDL CAD 2D 3 3D Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Fornire competenze informatiche base e di CAD e la necessaria preparazione per superare gli esami previsti dalle certificazioni. Soggetti coinvolti DOCENTI: Prof. Bertozzi Gianni Prof.ssa Ciarlini Antonella Prof Cattini Flavio Prof. Spaggiari Giovanni CLASSI: ECDL Core: e Classi 1 del percorso professionale e tecnico (in orario pomeridiano extracurricolare per corsi ed esami) e e e e Eventuali altri studenti delle classi 2 -3 -4 -5 del percorso professionale e tecnico (in orario pomeridiano extracurricolare per corsi ed esami); ECDL CAD: e e e Classi 3 - 4 - 5 del percorso professionale e tecnico (in orario pomeridiano extracurricolare per corsi ed esami) OBIETTIVI Offrire una certificazione ECDL Core che attesta la conoscenza dei concetti fondamentali delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e la padronanza nell’uso del computer e delle principali applicazioni software; Offrire certificazioni ECDL CAD che attestano conoscenze sulla progettazione autocad bidimensionale e/o tridimensionale Offrire strumenti utile per collocarsi nel mondo del lavoro, sia privato che pubblico. Contenuti: : I contenuti sono fissati da AICA, associazione responsabile a livello nazionale e certificatrice dei progetti ECDL, sulla base dei Syllabus. Per l’ECDL CORE sono i seguenti moduli: a) Modulo 1 – Concetti di base della Tecnologia dell’Informazione; b) Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file; c) Modulo 3 – Elaborazione testi; d) Modulo 4 – Foglio elettronico; e) Modulo 5 – Basi di dati; f) Modulo 6 – Strumenti di presentazione; g) Modulo 7 – Internet e Reti informatiche. Per l’ECDL CAD sono le seguenti tipologie: ECDL CAD 2D e ECDL CAD 3D DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezioni teoriche frontali, lezioni pratiche con l’utilizzo del PC, esercitazioni pratiche. Durata e collocazione temporale ECDL Core Classi I: per l’anno scolastico 2013/2014 non saranno attivati nuovi corsi, in quanto nel anno 2014 è previsto, da parte dell’AICA un cambiamento dei contenuti dei moduli e quindi un nuovo Syllabus Classi II – III – IV – V: anno 2013/2014 - per portare a termine le lezioni e sostenere gli esami in orario pomeridiano extracurricolare. ECDL CAD 2D e 3D Classi III – IV – V : anno 2013/2014 – lezioni ed esami in orario pomeridiano extracurricolare. Le lezioni avranno cadenza settimanale, con date e ore da definirsi. Gli esami avranno indicativamente cadenza quindicinale, con date e ore da decidere nei giorni di martedì e giovedì. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI A fine anno scolastico verranno presentati report e dati statistici 5.8 CONCORSO NAZIONALE GEWISS Responsabile di progetto Prof. Famularo Carmine DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Partecipazione al concorso nazionale Gewiss. Viene assegnato dall’azienda un tema di progettazione di impianti elettrici. Quest’anno si tratta di un complesso destinato a villaggio turistico. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Necessità di svolgere un’attività di progettazione che innalzi notevolmente i livelli attuali sia di insegnamento che di apprendimento. Soggetti coinvolti Classi 5D e 5E. Classi 3D e 3E OBIETTIVI Rafforzare le conoscenze di illuminotecnica per le classi terze, con applicazioni concrete a realtà impiantistiche. Potenziare le conoscenze e competenze delle classi quinte sul dimensionamento di linee e quadri di distribuzione. Creare uno scambio trasversale di conoscenze e competenze, in cui gli allievi di terza collaborano con quelli di quinta e viceversa. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Gli allievi saranno accompagnati nel percorso, in cui sperimenteranno le difficoltà di una progettazione reale. A valle delle indicazioni fornite dall’azienda, si definiranno ulteriori aspetti legati allo svolgimento dell’ attività ( utilizzo di software, manualistica, e quant’altro di supporto fornito alle scuole) Durata e collocazione temporale Periodo da metà ottobre al 14 marzo. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI in base alle richieste di progetto, sarà valutato il lavoro prodotto dagli alunni, riveduto e corretto e il traguardo finale sarà il completamento di tutte le fasi progettuali, fino all’invio all’azienda per la valutazione prodotta. Pertanto saranno valutati gli aspetti illuminotecnici per la disciplina di TDP e gli allievi delle classi terze, nonché i calcoli di dimensionamento e altro, per quel che riguarda la disciplina di Impianti Elettrici. 5.9 COSTRUZIONE DI SCINTILLATORI PORTATILI (Racchette Muoniche) IN VARIE FASI Responsabile di progetto Prof. Nicola De Biase e prof.ssa Poli Patrizia DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Intendiamo proporre la costruzione, insieme agli studenti di alcune classi dell’ ITI, di racchette per la rilevazione di muoni provenienti dai raggi cosmici. Già viene svolto il monitoraggio costante del flusso di muoni in arrivo dallo spazio e della loro direzione di provenienza dal telescopio presente nella scuola. Avremo la collaborazione dei docenti di fisica dell’università di Bologna che hanno già realizzato racchette portatili per la rilevazione di muoni e sono state presentate all’ Italia in Miniatura dove vengono proposti vari esperimenti di Fisica a classi delle scuole, dalla primaria alla secondaria di primo e secondo grado. I docenti di Fisica di Bologna ci affiancheranno nella acquisizione delle procedure necessarie e delle conoscenze relative alle caratteristiche e al funzionamento delle varie parti della apparecchiatura, poiché da loro sono state ideate. Cercheremo di progettare una attività per gli studenti che consista nella realizzazione di circuiti per il funzionamento degli scintillatori come fase iniziale. Rimarremo in costante contatto con il dipartimento di Fisica dell’università di Bologna. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Alle giovani generazioni deve essere sottolineato il valore dello studio delle discipline tecnico-scientifiche che sono alla base dello sviluppo della nostra civiltà e che sono destinate ad avere in futuro un ruolo sempre più esteso. La fabbricazione di oggetti tramite tecnologie elettroniche è alla basa del rinnovamento della società economica oggi così in crisi. Occorre pertanto motivare i giovani all’interesse per la ricerca scientifica e sua applicazione, vero motore del nostro progresso. Soggetti coinvolti classi IV V del liceo scientifico-tecnologico; classi IV e V del corso elettrotecnica-automazioni; altri studenti dell’I.T.I. interessati; docenti di matematica, fisica, elettronica, informatica, scienze; esperti dell’Università di Bologna OBIETTIVI motivare i giovani verso il sapere scientifico e la prosecuzione degli studi in ambito scientifico; mostrare la felice interconnessione tra la scienza e la tecnologia, di cui il nostro Istituto si fa portatore; costruire all’interno della scuola dei dispositivi elettronici tramite il lavoro degli studenti; utilizzo degli scintillatori nella fase di efficienza del telescopio muonico già esistente. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Operazione di costruzione dei circuiti utilizzati per la messa funzione di uno scintillatore (prima fase) prevede la collaborazione di alcuni studenti. L’attività si articola: nella costruzione delle parti costituenti (kit) nella messa in funzione delle parti costruite ; nella scrittura di un manuale d’uso. Dopo la realizzazione ed il collaudo dello scintillatore, esso verrebbe impiegato in operazioni di ulteriori misure sul telescopio di muoni (misure del rendimento delle camere). Durata e collocazione temporale Questa fase occuperebbe il pentamestre 2013-2014. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Periodicamente ci sarà modo di scambiarsi informazioni, riflessioni, ipotesi e commenti così da arricchire reciprocamente il bagaglio delle conoscenze e da rinforzare l’interesse allo studio e all’approfondimento. 6. INIZIATIVE DI APPROFONDIMENTO 6.1 SETTORE TECNICO 6.1.1 AGGIORNAMENTO DEL BANCO IDRAULICO DEL LABORATORIO DI MACCHINE. Responsabile di progetto Poff. Moscone Sandro DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto prevede la sostituzione di alcuni componenti del banco idraulico ormai obsoleti e poco precisi che rendono difficoltose le prove di idraulica per il quale viene utilizzato e la parziale automazione dello stesso. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Le esperienze didattiche che si svolgono normalmente con il banco idraulico sono rese difficoltose per la scarsa precisione di una parte della componentistica. L’ammodernamento di alcuni componenti e la parziale automazione del sistema consentirebbe prove più precise e un approccio didattico più consono al nuovo indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia. Inoltre, un tale intervento, nonostante i costi relativamente contenuti, consentirebbe la realizzazione di una macchina probabilmente unica nel suo genere tra tutte le scuole del nostro paese. Soggetti coinvolti Tutte le classi del triennio Meccanica , Meccatronica ed Energia le classi del quinto anno di Elettronica ed Elettrotecnica e Automazione. OBIETTIVI Miglioramento delle prestazioni del banco, ampliamento della tipologia di prove da effettuare sul banco, possibilità di visualizzazione dei parametri tecnici specifici delle prove, possibilità stampa ed archiviazione digitale delle prove. Tramite le esperienze sviluppate in seguito all’aggiornamento del banco sarà possibile: mostrare una moderna componentistica di uso industriale; mostrare l’architettura e il funzionamento di un sistema automatizzato mirato al controllo di macchine idrauliche; spiegare alle classi coinvolte il funzionamento di tali componenti; mostrare e spiegare come si realizzano interfacce elettronico-digitali per il controllo di sistemi elettromeccanici. Durata e collocazione temporale Anno Scolastico 2013/2014e successivi. 6.1.2 PROTOTIPO DI IMPIANTO ELETTRICO DOMOTICO. Responsabile di progetto Prof. Famularo Carmine DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Progettazione e realizzazione di un impianto elettrico a vista, realizzato su apposito pannello di legno con componenti e sistemi domotici. Bisogno che motiva l'attivazione del progetto Fornire agli allievi un’occasione di approfondimento sull’impiantistica elettrica alla luce della recente normativa. Soggetti coinvolti Classi 5D, 5E.Docente interno ITP prof. Panebianco Giuseppe. OBIETTIVI Abituare gli allievi ad approfondire in modo autonomo le conoscenze relative alle componenti di un impianto domotico sotto la guida dei docenti. Sviluppare le abilità legate all’installazione di sensoristica di presenza e configurazione di centrale domotica. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: lezioni teoriche sulla struttura generale di un impianto domotico. Indicazione di riferimenti di approfondimento. Ampio utilizzo del laboratorio di TDP una volta acquisita la componentistica. Valutazione e monitoraggio dei risultati VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Correzione di apposite relazioni tecniche. Valutazione della corretta installazione della componentistica. 6.1.3 REALIZZAZIONE DI UN BANCO DI LABORATORIO DI ELETTROPNEUMATICA Responsabile di progetto Prof.Franco Mazzoni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Realizzazione di un banco di laboratorio di Elettropneumatica. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Realizzare un banco flessibile, interscambiabile tra officina di T.D.P e laboratorio di meccanica disciplina Sistemi Soggetti coinvolti e Le classi 4 Meccanico del Settore Tecnico OBIETTIVI Rafforzare le conoscenze e competenze degli allievi, in particolare meccanici, ma anche elettrici per quel che riguarda la parte elettrica di comando di attuatori pneumatici alimentati da elettrovalvole. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: La progettazione del banco verrà effettuata sotto la guida esperta del prof. Franco Mazzoni, in collaborazione con alcuni docenti dell' indirizzo di Elettrotecnica. Successivamente si coinvolgeranno gli alunni in termini di conoscenza del progetto. La fase finale di montaggio e collaudo attraverso alcune esercitazioni consentirà di rafforzare le competenze degli alunni. Durata e collocazione temporale Anno scolastico 2012-2013 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Indicare con precisione rispetto agli obiettivi quali strumenti sono previsti per monitorare gli esiti e i tempi destinati: Saranno effettuati alcuni incontri pomeridiani tra i docenti collaboratori, tesi a definire i dettagli progettuali. 6.1.4 SCENARI DOMOTICI Responsabile di progetto Prof. Carmine Famularo DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Gli alunni, a valle di lezioni di approfondimento sulla domotica, realizzeranno un plastico di impianto che simulerà un impianto elettrico civile, automatizzato in varie parti. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Richiesta di approfondimento partita dagli stessi allievi Soggetti coinvolti a Alunni della classe 5 E Elettrotecnica OBIETTIVI Ampliare le conoscenze degli alunni al settore della domotica. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezioni di approfondimento ed ampio utilizzo del laboratorio di TDP. Durata e collocazione temporale Intero anno scolastico VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Colloqui interattivi e collaudo a più riprese delle apparecchiature impiegate. Valutazione del prototipo attraverso le varie fasi di realizzazione. Collaudo finale del lavoro. Stesura di apposita relazione tecnica. 6.1.5 REGOLAZIONE VELOCITÀ MOTORE ASINCRONO TRIFASE tramite inverter e scheda NI compactDAQ Responsabile di progetto Prof Parisoli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Si desidera implementare sistemi di misura e controllo basati su schede di acquisizione dati National Instruments: misura rendimento motore asincrono in diverse condizioni di carico e a velocità variabile Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Programmare sistemi basati su schede di acquisizione dati per implementare sistemi di misura utili all’attività didattica. Soggetti coinvolti Classi: 5E, 5D OBIETTIVI 1. Approfondire la programmazione Labview, l’acquisizione dati, i sensori 2. Realizzare un sistema di misura gestito dal computer 3. Preparare la tesina per l’Esame di Stato sia in formato cartaceo (Word), sia in formato multimediale (Power Point). DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Studio individuale: documentazione presente in laboratorio relativa alla misura di rendimento con “analizzatore di rete”; caratteristiche delle schede di acquisizione dati presenti in laboratorio. Lezione frontale: presentazione teorica del sistema di misura in esame; codice LabWIEV esistente per la gestione della misura di rendimento; teoria inverter Attività di laboratorio: scrittura del codice Labview per la gestione dell’inverter, misura di rendimento sul motore elettrico collegato al freno. Durata e collocazione temporale da Dicembre 2013 a Maggio 2014 al mattino e al pomeriggio VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI 1. Confronto docente- studenti sui contenuti oggetto di studio (Gennaio) 2. monitoraggio della presenza degli studenti in laboratorio e presentazione del lavoro svolto e dei risultati ottenuti (Aprile) 3. produzione della tesina per l’esame di stato (Maggio) 6.1.6 PROGETTAZIONE MODELLISTICA CON SISTEMA CAD Responsabile di progetto Prof. Fontana Andrea DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto consiste in lezioni tenute da esperti modellisti industriali Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Approfondimenti propedeutici alla classe terza relativi alla progettazione nel settore moda Conoscenza del CAD tessile Soggetti coinvolti Classe 2T OBIETTIVI Le classi dovranno saper ideare e progettare, sia manualmente che con software CAD, un capo di abbigliamento in taglia base DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezioni di introduzione, dimostrazioni pratiche, esercitazioni e realizzazione del progetto da parte degli studenti Durata e collocazione temporale Pentamestre 2014 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Verifiche dei risultati ottenuti attraverso la valutazione degli elaborati 6.1.7 MODELLISTICA INDUSTRIALE CON SISTEMA CAD - ASSYST Responsabile di progetto Prof. Fontana Andrea DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO utilizzo del sistema CAD Assyst per la progettazione modellistica. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Sdoppiamento, nelle ore di laboratorio di ideazione e progettazione, di una classe molto numerosa, al fine di poter svolgere adeguatamente il lavoro di progetto ed industrializzazione dei modelli. Soggetti coinvolti a Classe 3 T OBIETTIVI ripasso ed approfondimento dei metodi e dei comandi per il progetto del modello già appresi nell’a.s. precedente; apprendimento di nuove tecniche e dei comandi relativi all’industrializzazione del modello; costruzione o digitalizzazione di un modello, controllo e modifica; metodologie di modifica-trasformazione modellistica, da una base già progettata ad un nuovo modello, con relativa industrializzazione; studio e progettazione tecnica dei particolari (cuciture, profili, accessori, …); controllo ed archiviazione a sistema del nuovo modello. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il modulo formativo sarà proposto dagli insegnanti e, per un periodo più limitato, con un esperto/a aziendale, nei laboratori di modellistica e nel laboratorio CAD (M6.07), con spiegazioni, esemplificazioni ed esercitazioni. Durata e collocazione temporale Il progetto, che prevede lo sdoppiamento della classe nelle ore di laboratorio di Ideazione e progettazione, si svolgerà da ottobre a maggio. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI correzione e valutazione degli elaborati, verifiche 6.1.8 MODELLISTICA INDUSTRIALE CON SISTEMA CAD – ASSYST (Classe 4°) Responsabile di progetto Prof. Fontana Andrea DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO utilizzo di un sistema CAD dedicato per la progettazione modellistica di una variante di camicia o di un abito. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto approfondimento ed applicazione di tecniche di progettazione con sistema di CAD applicato alla modellistica industriale. Soggetti coinvolti Classe 4T OBIETTIVI ripasso ed approfondimento dei comandi di progettazione e di industrializzazione già appresi nell’a.s. precedente; apprendimento di nuove tecniche e comandi relativi all’industrializzazione del modello; costruzione o digitalizzazione di un modello esistente, controllo e modifica; metodologie di modificatrasformazione modellistica, da una base già progettata ad un nuovo modello, con relativa industrializzazione; studio e progettazione tecnica dei particolari (cuciture, profili, accessori, …); controllo ed archiviazione a sistema del nuovo modello. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il modulo formativo sarà proposto nel laboratorio di modellistica CAD (M6.07), con spiegazioni, esemplificazioni ed esercitazioni. Durata e collocazione temporale Il progetto prevede 16 ore dedicate al ciclo completo di progettazione di un modello in laboratorio CAD (M6.07); il progetto si svolgerà nel pentamestre. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI correzione e valutazione degli elaborati. 6.1.9 CICLO COMPLETO DI PROGETTAZIONE CON SISTEMA CAD - ASSYST Responsabile di progetto Prof. Fontana Andrea DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO sistema CAD applicato ad un ciclo completo di progettazione. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto applicazione dei principi e delle competenze di progettazione modellistica e di industrializzazione del modello. Soggetti coinvolti a Classe 5 T OBIETTIVI comprensione delle diverse potenzialità (precisione - velocità – efficienza - integrazione con altre tecnologie) e apprendimento delle metodologie di lavoro di un sistema Cad; comprensione dei collegamenti con le altre fasi del ciclo di progettazione-industrializzazione del modello; esperienza di un ciclo completo di progettazione di un modello industriale con metodo CAD. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il modulo formativo sarà proposto nel laboratorio di modellistica CAD (M6.07), con spiegazioni, esemplificazioni ed esercitazioni. Durata e collocazione temporale Il progetto prevede 16 ore dedicate al ciclo completo di progettazione di un modello in laboratorio CAD (M6.07); il progetto si svolgerà da marzo a maggio. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI correzione e valutazione degli elaborati. 6.1.10 L’AZIENDA D’ABBIGLIAMENTO Responsabile di progetto Prof.ssa Elisabetta Dallari Brustia DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO a Classe 4 T : l’azienda d’abbigliamento, Enti e Ruoli a Classe 5 T : la programmazione stagionale le previsioni di acquisto di tessuti l’attività dell’ufficio produzione la figura dell’agente di commercio Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Difficoltà delle classi nella piena comprensione del funzionamento della moderna azienda d’abbigliamento Soggetti coinvolti a a Classe 4 T e 5 T OBIETTIVI Comprendere il funzionamento dei diversi uffici e le loro interazioni DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: lezione frontale con l’utilizzo del proiettore Durata e collocazione temporale Per ogni incontro sono previste 20 ore alla mattina 6.1.11 INTRODUZIONE ALL’ASTRONOMIA: FASE 2 Responsabile di progetto Prof.ssa Rozzi Roberta, prof. De Biase Nicola DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Intendiamo continuare l’attività di osservazione del cielo utilizzando il telescopio ottico Celestron C8 dell’istituto mettendo in pratica alcuni concetti teorici del modulo di Astronomia del programma di Biologia e in generale intendiamo coinvolgere gli studenti interessati a osservazioni di luna e pianeti con possibilità di fare fotografie con camere CCD. Rimarremo in costante contatto con l’osservatorio astronomico di Iano per serate di conferenze e osservazioni. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Alle giovani generazioni deve essere sottolineato il valore dello studio delle discipline tecnico - scientifiche che sono alla base dello sviluppo della nostra civiltà e che sono destinate ad avere in futuro un ruolo sempre più esteso. Occorre pertanto motivare i giovani all’interesse per la ricerca scientifica, vero motore del nostro progresso. Soggetti coinvolti classi del triennio scientifico-tecnologico (5°M, 5°L, 4°L); altri studenti dell’I.I.S. interessati; docenti di matematica, fisica, elettronica, informatica, scienze; esperti di Astronomia degli osservatori astronomici di Iano. OBIETTIVI Esistono tre ordini di obiettivi: motivare i giovani verso il sapere gli studi in ambito scientifico; mostrare la felice interconnessione tra la scienza e la tecnologia, di cui il nostro Istituto si fa portatore; Promuovere un approfondimento dei programmi di studio della scuola superiore con una marcata interdisciplinarità dei contenuti astronomici con i corsi di fisica, chimica e matematica. Avvicinare gli studenti ai metodi scientifici dell’astrofisica moderna attraverso il contatto con i ricercatori e l’esperienza diretta di osservazioni astronomiche al telescopio seguite da analisi quantitativa dei dati tramite specifici software. Fornire ai partecipanti una conoscenza pratica generale dell’uso di strumenti quali spettrografi, camere per immagini, CCD, e dell’uso di specifico software astronomico e nuovi sistemi operativi. Incrementare tramite metodi multimediali la loro esperienza nel produrre articoli e presentazioni dei risultati scientifici che hanno ottenuto. Sviluppare un ambiente di apprendimento in cui gli studenti agiscono in prima persona e fornire un valido aiuto all’orientamento universitario. contribuire ad ampliare la visione del pianeta su cui viviamo, mostrando i delicati equilibri che regolano la vita della Terra. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: 1. Principio di funzionamento dei telescopi ottici. 2. Lezioni e conferenze su tematiche di carattere astronomico da concordarsi con gli studenti e gli astronomi; esempi di tematiche potrebbero essere: A. La radiazione di corpo nero B. La natura duale della luce e l’atomo d’idrogeno C. Le magnitudini, i colori e gli spettri delle stelle D. I diagrammi HR e l’evoluzione delle stelle E. Sistemi planetari F. Cenni di Spettroscopia G. L’Universo delle galassie 3. Naturalmente, a svolgere quest’opera saranno chiamati i docenti (di Fisica, di matematica, elettrotecnica, elettronica, informatica e scienze) che vorranno far parte della commissione e gli studenti interessati al progetto. Durata e collocazione temporale Questa prima fase occuperebbe l’intero anno scolastico 2013-2014 con cadenza di un incontro settimanale della durata di 2 ore a partire da gennaio 2013. 6.1.12 AUTO ELETTRICA DI PICCOLE DIMENSIONI Responsabile di progetto Prof. Daniele Sironi DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Controllo della velocità, del senso di marcia e della direzione (sterzo) dei motori DC; in una macchina elettrica di piccole dimensioni, utilizzando i comandi gestiti dal Microcontrollore Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Proseguo del progetto terminato nell’anno 2012-13 con le dovute aggiunte e varianti per ottenere le nuove funzioni. Soggetti coinvolti e e Gli allievi della classe 5 D e 5 E OBIETTIVI Migliorare il progetto precedente nella parte software e nella parte dei motori che gestiscono i movimenti: (velocità e posizione). DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Descrizione teorica dei circuiti che compongono le diverse parti del progetto, scrittura del programma per il micro, realizzazione dei circuiti, programmazione del micro attraverso il PC e la demoboard, misure, prova diretta. Durata e collocazione temporale Intero anno scolastico da novembre 2013 a maggio 2014 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI 1. Misure e quindi verifica dei vari segnali nei punti necessari per il corretto funzionamento, dei diversi circuiti che compongono il progetto. 2. Verifica diretta sul campo del funzionamento 6.2 SETTORE PROFESIONALE Produzioni Artigianali Abbigliamento e Moda 6.2.1 L'ABITO Responsabile di progetto Prof.ssa Nadia Pellati DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO La proposta di questo particolare progetto prevede un approfondimento in ambito grafico progettuale ed operativo su proposte moda attuali e pertinenti al nuovo percorso dell’Istruzione Professionale. Le competenze richieste dai nuovi ordinamenti sono tarate su conoscenze e abilità difficili da acquisire con il monte ore curriculare per cui si è pensato di proporre una approfondita attività didattica sulla ricerca progettuale ed esecutiva , con utilizzo di nuove tecnologie . Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Bisogno che motiva l’attivazione del progetto _ Un diverso modo di procedere, l’uso di nuove tecnologie e metodologie innovative , fasi operative ed esecutive create per fare acquisire quelle competenze richieste dal nuovo percorso di studi. E’ fondamentale perciò spaziare dalla ricerca progettuale alla lettura e analisi del figurino prescelto , alla realizzazione modellistica con studio di relative schede tecniche , fino alla realizzazione del primo prototipo . Tutto ciò sarà permetterà di fare riscoprire e ritrovare negli allievi quell’autostima personale repressa o da percorsi scolastici sbagliati ,o dalle tante difficoltà incontrate . Il progetto interdisciplinare mira all’acquisizione di conoscenze e abilità operative fondamentali al raggiungimento degli obiettivi prefissati nella programmazione iniziale . Con questa proposta si vuole recuperare in parte quelle abilità grafico operative sulle classi terze del nostro percorso di studi visto l’importanza di una preparazione adeguata alle nuove competenze richieste in uscita sia in ambito operativo progettuale che operativo esecutivo.L’integrazione delle fasi approfondite del ciclo di Progettazione e la simulazione sul l'intero percorso di realizzazione di un prototipo , porterà gli allievi ad approfondire e rafforzare le tematiche interdisciplinari proposte dalla normale attività scolastica. Soggetti coinvolti a a a Classe 3 A MD 3 B MD 3 C Esperti esterni OBIETTIVI Obiettivi .Gli obiettivi che il progetto cerca di raggiungere sono quelli già prefissati nella stesura della programmazione annua. Sono obiettivi trasversali sia in ambito cognitivo che esecutivo , che vanno dalla acquisizione di tutte le fasi progettuali ed esecutive, al rafforzamento di quelle abilità in ambito tecnologico DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Utilizzo di laboratori informatici, lezioni frontali , ricerca materiali, progettazione grafica manuale ,fasi operative sequenziali tarate sulla tipologia del capo Durata e collocazione temporale 98 ore curricolari e 8 ore per classe pomeridiane di Potoshop VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Verranno effettuate verifiche intermedie e finali per valutare il lavoro di ogni allieva secondo i criteri della disciplina di riferimento. 6.2.2 LA GIACCA Responsabile di progetto Prof.ssa Angela Bondavalli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Recuperare le abilità grafiche e operative degli allievi attraverso la lettura del figurino, la realizzazione del modello industriale con procedure manuali e CAD, l' esecuzione del taglio e della confezione di una giacca foderata Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Approfondire le tematiche legate al capo in oggetto che non è possibile affrontare nelle poche ore curricolari Soggetti coinvolti a a Classe 4 A MD 4 B MD Docenti Interni: Prof.ssa Angela Bondavali e Paola Capone Esperti di MaxMara OBIETTIVI Integrare le fasi del ciclo di produzione, affrontate nelle diverse ore curriculari, simulando l'intero percorso di realizzazione di un prototipo: giacca foderata DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Interpretazione dello schizzo, scelta della base di riferimento, studio di linea e volume Costruzione della base e modifiche necessarie per la costruzione del nuovo cartamodello in funzione della tipologie di tessuto scelto e del figurino Industrializzazione del cartamodello, e costruzione rifiniture Compilazione della scheda tecnica per la parte di competenza del reparto modelli Taglio e confezione prototipo Prove di vestibilità e correzione degli eventuali difetti nel prototipo Eventuale correzione del cartamodello prototipo Correzione del capo e compilazione delle schede tecniche Durata e collocazione temporale Secondo periodo dell'anno scolastico con ore in orario curricolare e ore pomeridiane VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Verranno effettuate verifiche intermedie e finali per valutare il lavoro di ogni allieva secondo i criteri della disciplina di riferimento. Le valutazioni verranno conteggiate nella media finale del trimestre. 6.2.3 UN CAPO CASUAL: IL PANTALONE Progetto Regionale IEFP Responsabile di progetto a Per la casse 2 A Prof.ssa Cappilli Cosima a Per la casse 2 B Prof.ssa Trovato Romana a Per la casse 2 C Prof.ssa Capone Paola DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO La proposta di questo progetto prevede un approfondimento in ambito grafico progettuale ed operativo su proposte moda attuali e pertinenti al nuovo percorso dell’Istruzione Professionale. Il progetto spazia dallo studio stilistico con attenta lettura del figurino, dalla modellistica manuale e a cad, al taglio e confezione di un primo prototipo con sdifettatura del capo proposto Bisogno che motiva l’attivazione del progetto La riforma attuale ha previsto una riduzione di ore di laboratorio, tutto questo in una scuola che deve formare figure con competenze in ambito progettuale esecutivo ed operativo. Le competenze richieste dai nuovi ordinamenti sono tarate su conoscenze e abilità difficili da acquisire con il normale monte ore curricolare; per cui si è pensato di proporre a questi allievi una valida alternativa, visto i risultati ottenuti nel biennio già sperimentato, dove sono state favorite discipline umanistico -scientifiche a discapito delle materie di indirizzo. Gli allievi dei nostri percorsi di studi scelgono questi indirizzi perché hanno una buona manualità graficooperativa ed amano in particolare, soprattutto la progettualità e la realizzazione vera e propria dei capi proposti. Trovano interesse in particolare su un diverso modo di procedere, prediligono l’uso di nuove tecnologie e metodologie innovative, che sono fondamentali. Per cui si è pensato ad un progetto da attuarsi in orario curricolare che spazia dalla lettura e analisi di un figurino prescelto, alla realizzazione modellistica con studio di relative schede tecniche, fino alla realizzazione del prototipo. Tutto ciò sarà motivo di riscoprire e ritrovare quell’autostima personale repressa o da studi effettuati in precedenza,oppure dalle diverse difficoltà incontrate nel percorso scolastico. Con questa proposta si vuole recuperare in parte quelle abilità grafico- operative, sulle classi seconde, del nostro percorso di studi, per ottenere una preparazione adeguata alle nuove competenze richieste sia in ambito operativo progettuale che operativo esecutivo. Soggetti coinvolti Il progetto in esame coinvolgerà le CLASSE 2A 2B 2C durante la normale attività curricolare. l'orario sarà spalmato nell'arco della settimana su tutte le discipline in relazione alle disponibilità degli esperti coinvolti. Le discipline coinvolte saranno:Laboratori Tecnologici-Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafiche, con la collaborazione degli esperti esterni. STRUTTURA DEL CORSO Orario da svolgere per ogni classe seconda Moda Professionale DISCIPLINA Tecniche di Rappresentazione Grafica ORE PREVISTE DOCENTI COINVOLTI 8 (in orario curricolare) x classe Stilista Libero professionista Modellistica Manuale 25 (in orario curricolare) Esperti di Max-Mara ( senza oneri ) Modellistica CAD 10 (in orari curricolare ) Esperti di Max-Mara ( senza oneri ) Taglio e Confezione Industriale 20 (in orario pomeridiano) Esperti di Max-Mara ( senza oneri ) Totale ore lezione ore 63 20 (in orario pomeridiano) Per classe 43 (in orario curricolare) OBIETTIVI ABILITA D’ACQUISIRE (sapere fare) Leggere ed analizzare il figurino ( immaginare il capo finito in grandezza naturale tridimensionale, facendo particolare attenzione alla proporzione tra lunghezze, circonferenze e motivi di fantasia del modello ). Realizzare il cartamodello (il modello in piano, rispettando le proporzioni immaginate, tenendo conto dei vincoli derivati dal tipo di tessuto applicato), con riferimento alla tabella delle misure anatomiche, rispettando l'idea dello stilista. Effettua prove di vestibilità, apportando al modello le eventuali modifiche. Realizza il modello definitivo in taglia base, in carta e a CAD. Cura l'industrializzazione del cartamodello Applica al modello gli accorgimenti specifici legati al tipo di tessuto da utilizzare Rispetta le regole di confezione standardizzate Rispetta i limiti economici riferiti ai costi preventivi per classe di prodotto. Compila la scheda tecnica. Effettua lo studio del piazzamento economico ( per campionario e per produzione ) DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Le lezioni frontali partono dall'analisi di un capo di abbigliamento, con studio di disegno plat. Misure e regole di trasformazione e misurazione, con produzione di relativa scheda tecnica. Preparazione modello a cad. Il prototipo dovrà essere completo in ogni sua parte. Dimostrazioni pratiche Esercitazioni di Laboratorio Test finale. Piazzamenti e taglio, Confezione del prototipo elaborato in prima Confezione del capo in seconda Durata e collocazione temporale da gennaio 2014 a fine maggio 2014 6.2.4 FASHION –TREND Linea e volume su un capo base: la gonna Responsabile di progetto a Per la classe 1 A prof.ssa Cappilli Cosima a Per la classe 1 B prof.ssa Trovato Romana a Per la classe 1 C prof.ssa Ciarlini Antonella a Per la classe 1 D prof.ssa Giunta Carerina DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto coinvolge le materie di indirizzo, dal disegno con ricerca stilistica, alla modellistica manuale al taglio e confezione di un primo prototipo con sdifettatura del capo proposto. Progettazione e realizzazione del capo sopra indicato Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Recuperare in parte le abilità grafico operative delle classi prime del nostro percorso di studi per una preparazione adeguata visto le nuove competenze richieste sia in ambito progettuale che operativo esecutivo e le poche ore curriculari. Soggetti coinvolti Il progetto è rivolto alle 4 classi prime del settore moda OBIETTIVI L’alunno deve essere in grado di integrare, le fasi del ciclo di progettazione approfondite nelle diverse ore curriculari e pomeridiane simulando l’intero percorso di realizzazione di un prototipo di una gonna in tessuto. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Leggere ed analizzare il figurino, studio della linea e del volume (particolare attenzione alla proporzione tra lunghezza,circonferenza e motivo di fantasia del modello). Misurazione della base e modifiche necessarie per la costruzione del nuovo cartamodello in funzione della tipologia di tessuto scelto e del figurino, rispettando l’idea dello stilista. Industrializzazione del cartamodello. Compilazione della scheda tecnica per la parte di competenza del reparto modelli. Taglio e confezione del prototipo in prima rispettando le regole di confezione standardizzate. Prove di vestibilità e correzione ,degli eventuali difetti nel prototipo in prima. Eventuale correzione del cartamodello prototipo. Correzione del capo in seconda e compilazione della scheda consumi di tessuto. Durata e collocazione temporale ore curriculari e pomeridiane da svolgere nel pentamestre 6.2.5 LA VIA DEI COLORI Responsabile di progetto Prof. Sergio Mariotti DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Tintura in laboratorio di pezze di lana e di stoffa con coloranti biologici e di sintesi, , partendo da sostanze reperibili in commercio, elaborazione delle sostanze coloranti e successiva tintura di pezze di stoffa. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Offrire agli studenti la possibilità di avvicinarsi allo studio dei coloranti usati nell’industria tessile. Soggetti coinvolti A a a Classe 2 A Md, 2 B Md, 2 C Md OBIETTIVI Sensibilizzare gli alunni all’uso di materie prime, biologiche e di sintesi , nella produzione di coloranti naturali. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA Il progetto prevede momenti laboratoriali (da svolgersi nel pomeriggio) e lezioni frontali di approfondimento interdisciplinare. La conclusione del progetto prevede un’uscita didattica per visitare un’azienda produttrice di coloranti e mordezzanti presente sul nostro territorio. (Ditta Stellatex di Carpi MO) Durata e collocazione temporale Gennaio – Aprile 2014. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI L’obbiettivo finale e la tintura di pezze di lana e stoffa con coloranti biologici e verificare lo stato di colorazione , e ripetibilità e conservazione del colore sulle stoffe. 6.2.6 IMPRESA IN AZIONE Responsabile di progetto Prof.ssa Alfieri Iovino Marianna DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto consiste in una serie di attività che consentono di sperimentare in maniera reale il funzionamento di un’ impresa. Il programma didattico è basato sulla metodologia della mini-impresa di studenti a scopo formativo. In particolare, gli studenti individuano un’idea di business e ne valutano la fattibilità, svolgono indagini di mercato, raccolgono denaro (il capitale sociale) attraverso la vendita di azioni, realizzano un business plan, sviluppano concretamente un prodotto o un servizio, valutano l’opportunità di tutelare la propria idea depositando un brevetto, vendono e promuovono il proprio prodotto o servizio, gestiscono la contabilità aziendale, partecipano alle competizioni locali, nazionali e internazionali di Junior Achievement (promotore del progetto), competono con le altre scuole italiane ed europee. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Incoraggiare lo spirito imprenditoriale nella scuola superiore, promuovendo la creatività, l’uso consapevole delle risorse, il coraggio e la responsabilità del rischio. Soggetti coinvolti Le classi coinvolte sono la classe quinta T (corso tecnico sistema moda), le classi quarte A e B (corso professionale moda). Il docente coinvolto è la Prof.ssa Alfieri Iovino Marianna. Gli esperti esterni sono esperti d’azienda, del tessuto imprenditoriale locale, individuati dalla Junior Achievement. OBIETTIVI Per la sua concretezza e vicinanza alla realtà, il progetto rappresenta un’esperienza formativa unica per chi ne fa parte, realizzando efficacemente quella contaminazione di contenuti, metodologie e competenze richieste sia dalla scuola sia dalle imprese. Inoltre, le attività, che vengono svolte con il supporto attivo del docente coordinatore della scuola e di un esperto d’azienda del tessuto imprenditoriale locale, consentono di acquisire un’attitudine “imprenditiva” caratterizzata da: creatività e problem solving, comunicazione efficace e presentazione in pubblico, fiducia nelle proprie capacità, lavoro di gruppo e leadership, negoziazione e decision making, definizione di obiettivi e gestione delle scadenze, rischio e gestione del cambiamento. In generale, gli obiettivi consistono nel comprendere come sviluppare un’idea di business, conoscere i modelli organizzativi e di gestione imprenditoriale, scoprire le professionalità coinvolte, aumentare la proattività personale degli studenti e la conoscenza del territorio nel quale vivono, valorizzare la creatività individuale e collettiva. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: La metodologia adottata in questo contesto sarà quella laboratoriale e del problem solving (metodologie particolarmente poste all’attenzione dell’attuale scuola in quanto sollecitate dal D.P.R. 88/2010). Gli studenti dovranno lavorare sui problemi, porre attenzione ai processi e sviluppare attitudine all’operatività ed alla progettualità. Durata e collocazione temporale Durata: 40-60 ore fino a maggio. Collocazione temporale: 2 ore settimanali VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Prove non strutturate: stimolo aperto, risposta aperta, interrogazione, riassunto, relazioni. Oltre al profitto disciplinare e al trend complessivo di ogni studente, sarà valutato sistematicamente il grado di integrazione e di por positività nel gruppo-classe, il metodo e i ritmi di studio. 6.2.7 APPROFONDIMENTO OFFERTA FORMATIVA EX TERZA AREA CLASSI 5e a Responsabile di progetto per la classe 5 A Prof.ssa Antonella Ciarlini a Responsabile di progetto per la classe 5 B Prof.ssa Nadia Pellati DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO La figura della modellista con competenze informatizzate, trova collocazione in aziende del settore abbigliamento, nel reparto modelli e prototipi , nel reparto sviluppi taglia e piazzamenti computerizzati. Realizza il modello sia su tessuto a navetta che su maglia, applicando procedure informatizzate, salvaguardandone l'idea moda e garantendone la vestibilità nel rispetto dei vincoli di economicità dell'impresa. Collabora con: Responsabile del prodotto, Stilista, addetti alla realizzazione del prototipo. Soggetti coinvolti a a Classe 5 A e 5 B Tecnico Abbigliamento Moda Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Le competenze richieste dal mondo del lavoro sono tarate su conoscenze e abilità difficili da acquisire con il monte ore curriculare per cui si è pensato di proporre a questi allievi una valida integrazione alle ore curriculari di laboratorio. Inoltre, gli allievi dei nostri percorsi di studi scelgono questi indirizzi perché hanno una buona manualità grafico operativa ed amano in particolare soprattutto la progettualità e la realizzazione vera e propria dei capi proposti e trovano interesse in particolare su un diverso modo di procedere, prediligono l’uso di nuove tecnologie e metodologie innovative. OBIETTIVI CONOSCENZE NECESSARIE ( SAPERE ) Deve conoscere: Il sistema organizzativo dell'impresa d'abbigliamento Fasi dell'intero processo produttivo. Merceologia dei tessuti e degli accessori : caratteristiche dei tessuti, loro riconoscibilità e limiti legati all'impiego di determinate tipologie di modelli. Tipologie di vestibilità. Interpretare il figurino Modellistica: Basi per classe di prodotto ( in taglia base ) Tecniche di trasformazione delle basi per realizzare vestibilità e modelli diversi, per prodotto. Confezione industriale: Conoscenza operativa delle fasi di confezione e delle principali attrezzature utilizzate; Taglio e sistema CAD - CAM per taglio Regole di sviluppo taglie e tecniche di piazzamento del modello su tessuto. L'informatica di base e applicata alla modellistica per la realizzazione dei grafici di taglio Lingua inglese ( per uso d'applicativi informatici e comunicazione di base ). ( sviluppo taglie e piazzamenti ). ABILITA D’ACQUISIRE (sapere fare) Leggere ed analizzare il figurino ( immaginare il capo finito in grandezza naturale tridimensionale, facendo particolare attenzione alla proporzione tra lunghezze, circonferenze e motivi di fantasia del modello ). Realizzare il cartamodello ( il modello in piano, rispettando le proporzioni immaginate, tenendo conto dei vincoli derivati dal tipo di tessuto applicato ), con riferimento alla tabella delle misure anatomiche, rispettando l'idea dello stilista. Effettua prove di vestibilità , apportando al modello le eventuali modifiche. Realizza il modello definitivo in taglia base, in carta e a CAD. Cura l'industrializzazione del cartamodello : Applicando al modello gli accorgimenti specifici legati al tipo di tessuto da utilizzare; Rispettando le regole di confezione standardizzate; Rispettando i limiti economici riferiti ai costi preventivi per classe di prodotto. Realizza lo sviluppo del modello nelle diverse taglie applicando le regole relative. Compila la scheda tecnica. Effettua lo studio del piazzamento economico ( per campionario e per produzione ) e degli scatti taglia, con procedure informatizzate. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Descrizione delle fasi operative Le fasi operative in cui si articola il progetto verranno sviluppate nel seguente ordine: lezioni frontali lezioni in laboratorio CAD scelta del capo da realizzare (per ogni alunna); analisi del capo e trasformazione modellistica in riferimento allo schizzo e al tessuto; taglio su tela e confezione del prototipo; sdifettature e correzione dei cartamodelli; taglio su tessuto e confezione finale. Lezione frontale con metodo induttivo. Esercitazione individuale stage aziendale Durata e collocazione temporale Da ottobre 2013 a giugno 2014 per un totale di 75 ore per classe 6.3 SETTORE PROFESIONALE Manutenzione e Assistenza Tecnica 6.3.1 NETWORK SCUOLA IMPRESA CON TELECOM Responsabile di progetto Prof. Fabrizio Boni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto ripropone per il sesto anno consecutivo il coinvolgimento diretto delle aziende all’interno delle scuole tecniche. Tale coinvolgimento è basato sull’idea della presenza a scuola dei “MAESTRI DI MESTIERE”, cioè di personale TELECOM con forte esperienza nell’azienda, che si mettono a disposizione degli insegnanti e insieme a loro sviluppano uno o più argomenti tecnici (relativi all’azienda) che poi verranno proposti dal gruppo di lavoro (Docenti e MdM insieme) agli alunni. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Occorre sottolineare infatti che oggi, forse ancora più di ieri (visto anche il contesto economico in cui ci troviamo), la principale risorsa di un’azienda sulla quale investire in modo permanente e continuativo, è il proprio CAPITALE INTELLETTUALE. Non dimentichiamo inoltre che, grazie a iniziative come questa, possiamo ottenere: Per Le Scuole: Facilitazione del placement degli allievi Allineamento continuo dei curricula scolastici alle esigenze del mercato Valorizzazione delle potenzialità della scuola grazie al placement degli studenti e all’abbinamento con gli obiettivi della azienda collaboratrice Valorizzazione dei migliori docenti Allineamento fra i programmi scolastici e le competenze richieste dalla azienda Creazione di una piattaforma collaborativa fra scuole e imprese tramite l’utilizzo del web 2.0 Per Gli Studenti: Orientamento al lavoro e acquisizione di competenze relazionali Valutazione finale delle competenze acquisite con il conferimento di un attestato Summer camp Possibilità di partecipazione a: corsi di pre-inserimento; corsi post-diploma con borse di studio aziendali Stages in azienda Inserimento dei curricula all’interno di un database dedicato condiviso con le aziende del Consel Per Le Aziende: Sviluppo di una struttura interna in grado di trasferire il know-how all’interno e all’esterno del contesto organizzativo Sviluppo della capacità di accoglienza nei confronti dei neo-assunti e delle figure inserite in stage con l’obiettivo di rendere più funzionale l’apprendimento on the job Sviluppo della capacità di supporto nello sviluppo e nella crescita dei neo-assunti e delle persone inserite in stage Reclutamento e valorizzazione dei migliori studenti Soggetti coinvolti a a a a Classi 4 E TIEN, 4 D TIEL, 5 E TIEN e 5 D TIEL corso professionale manutentore elettrico e elettronico OBIETTIVI Creare un ciclo virtuoso continuo fra scuole tecniche ed imprese che aiutino a progettare percorsi formativi più idonei e più vicini alle esigenze aziendali con l’ulteriore scopo di fornire agli allievi un strumento di grande peso nella selezione al momento del colloquio di lavoro. Necessità di superare il gap tecnologico e metodologico che le dividono dal mondo industriale. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il progetto, vista la sua articolazione (incontri docenti-MdM, corso di 30 ore, verifica, una o più visite di istruzione presso una struttura TELECOM, SUMMER CAMP) si svolgerà in un arco di tempo che occuperà tutto l’anno scolastico. Durata e collocazione temporale Risulta impossibile realizzare un calendario delle varie attività nei termini di presentazione di questo documento in quanto il progetto di dovrà necessariamente coordinare con il CONSEL di ROMA (ideatore e coordinatore del progetto) e le esigenze di TELECOM. Risulta inoltre impossibile stilare un calendario delle varie attività interne in quanto non si conoscono i tempi esatti delle varie fasi di lavoro. Indicativamente la prima fase di co-progettazione verrà realizzata approssimativamente nel periodo novembre-dicembre 2012. La fase di erogazione quindi, almeno teoricamente, dovrebbe cominciare intorno a Gennaio, anche se, in base all’esperienza passata, sono la scuola ed i Docenti a decidere tempi e modi in base a tutte le attività del periodo nell’istituto (scrutini, vacanze, stage, ecc…). VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Sono previste due verifiche scritte: la prima, circa a metà del corso, con lo scopo di verificare lo stato di interesse e apprendimento intermedio, mentre la seconda si svolgerà alla fine del corso e servirà come mezzo di selezione per identificare colui che parteciperà al summer camp estivo di Telecom a Roma. La valutazione non sarà basata solo sul risultato di tali verifiche, ma anche e soprattutto su tutto quanto l’andamento scolastico complessivo dell’intero anno di ciascun studente. 6.3.2 CUT THE WIRE! Responsabile di progetto Prof. Boni Fabrizio e Sironi Daniele DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Progettazione e costruzione di un dispositivo elettronico per la realizzazione di un controllo automatico remoto punto-punto applicabile a sistemi domotici e/o industriali Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Far conoscere ai ragazzi, in modo estremamente pratico, una tecnologia di comunicazione radio ormai molto utilizzata in vari ambiti che vanno dalla domotica alla trasmissione dati in reti di computer in quanto permette di risparmiare notevoli risorse (i cavi, i costi ed i tempi di posa) perché sfrutta le potenzialità della comunicazione radio Soggetti coinvolti Classe 5° E TIEN Settore PROFESSIONALE, CLASSE 5° D e Classe 5°E settore tecnico indirizzo elettrotecnico OBIETTIVI Far conoscere la tecnologia del controllo remoto via radio Far conoscere la teoria della modulazione/demodulazione Far conoscere come oggi sia possibile, grazie allo sviluppo del software e alla elevata integrazione dei sistemi elettronici, realizzare prototipi funzionanti di un dispositivo elettronico in tempi molto rapidi Problem Solving - conoscere i problemi che si incontrano nel passare dalla teoria alla pratica e sapere risolverli Trasversali - far lavorare insieme ragazzi con formazioni leggermente diverse (tecnici e professionali) per sfruttarne al meglio le relative potenzialità (teoriche i primi, molto pratiche i secondi). Fare realizzare i circuiti elettronici di comunicazione e di interfaccia direttamente agli studenti DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il dispositivo verrà realizzato sulla base di circuiti dimostrativi (demo board) di microcontrollori RF della ditta FREESCALE. Prima il circuito verrà spiegato in classe, descrivendone la teoria, poi lo stesso verrà programmato e provato prima in classe poi sul campo. Durata e collocazione temporale Tutto l'anno scolastico (ottobre - maggio) VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Partecipazione agli incontri di costruzione e prova che si svolgeranno prevalentemente in orario pomeridiano, Funzionamento del circuito, capacità di risolvere i problemi tecnici 6.3.3 MECCANICA APPLICATA Responsabile di progetto Prof. Alberto Tirabassi DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Travi inflesse;trasmissione del moto rotante;dimensionamento modulare ruote dentate;perni e cuscinetti;dimensionamento di una manovella;meccanismo biella manovella. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Preparazione della disciplina in progetto per l’apprendimento di soluzione di problemi applicati, come da descrizione, in previsione dell’esame di maturità. Soggetti coinvolti Classe quinta (e quarta) sistemi energetici indirizzo professionale serale : 5STSE OBIETTIVI Apprendere e conoscere il concetto di sollecitazione composta con soluzione di problemi applicativi;saper dimensionare gli ingranaggi di trasmissione del moto;saper analizzare e risolvere problemi di dimensionamento parti meccaniche con l’applicazione pratica di perni e cuscinetti;conoscere il meccanismo bielle manovella. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezioni frontali, consegna dispense di progettazione/verifica di specifici problemi di applicazione meccanica, lezioni in PowerPoint Durata e collocazione temporale dal 17 settembre 2013 all’8 giugno 2014 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Verifiche individuali scritte e orali. 6.3.4 TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO NELLA MANUTENZIONE MECCANICA Responsabile di progetto Prof. Ideo Grossi DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Intervento di manutenzione per la computerizzazione dell’impianto N°84 pompe in serie e in parallelo in possesso del nostro istituto Bisogno che motiva l’attivazione del progetto La necessità di ampliare l'abilità laboratoriale Soggetti coinvolti e Classi, 4 E MT OBIETTIVI Incrementare le attività didattiche di laboratorio DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: attività pratica supportata da relazioni Durata e collocazione temporale Anno scolastico 2013-14 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Esecuzione di relazione sulle prove effettuate 6.3.5 MANUTENZIONE ORGANIZZATA DEGLI STRUMENTI DI MISURA NEI LABORATORI DI VIA TRENTO TRIESTE Responsabile di progetto Prof. Fabrizio Boni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO La figura del tecnico di laboratorio e quella del manutentore oggi passano necessariamente attraverso la consapevolezza della necessità del controllo periodico organizzato e proceduralizzato di tutti gli strumenti di misura a loro disposizione. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Questo progetto vuole rappresentare un primo passo verso l’acquisizione di questa metodologia di lavoro obbligatoria ormai dovunque si utilizzino dispositivi di misura. Soprattutto si vuole tentare di fare acquisire il senso critico nell’uso di uno strumento di misura. Necessità di rinnovo per parco strumentazione dei laboratori di elettronica ormai più che obsoleto. Necessità di fornire la scuola di alcuni strumenti indispensabili per la corretta realizzazione dei nuovi corsi di manutentore secondo la riforma dei professionali ormai in fase di ultimazione Soggetti coinvolti Classe 5°E TIEN settore professionale (più orientato alla manutenzione) - eventuali tecnici di laboratori di misura e controllo I docenti coinvolti saranno i professori Boni Fabrizio e Cattini Flavio OBIETTIVI Far capire in modo più approfondito i concetti di misura e di errore di misura Far conoscere direttamente a scuola il concetto di procedura aziendale Far acquisire ai ragazzi una operatività prettamente aziendale DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: L’attività verrà svolta prevalentemente in orario curricolare, anche se non si escludono piccoli appuntamenti pomeridiani di approfondimento a richiesta degli studenti Durata e collocazione temporale L’attività si svolgerà non appena sarà disponibile la strumentazione primaria richiesta più sotto in questo documentazione senza la quale non è possibile effettuare nessuna comparazione di precisione e di conseguenza effettuare nessuna selezione di strumentazione. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Alla fine di tutte le operazioni di controllo della strumentazione elettronica e meccanica disponibile nei laboratori, si procederà ad una 6.3.6 NETWORK SCUOLA IMPRESA CON ENEL Responsabile di progetto Prof. Marco Conte DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto propone il coinvolgimento diretto delle aziende all’interno delle scuole tecniche in modo da portare a scuola il “Know How” aziendale ed inserirlo direttamente all’interno dei programmi scolastici. Esso sarà articolato in due fasi: le lezioni (svolte da docenti interni alla scuola) e le visite d’istruzione a cabine elettriche e centrali dell’ENEL (svolte grazie alla collaborazione tra docenti e tecnici ENEL). Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Tale progetto, giunto ormai al 5° anno, ha lo scopo di creare un ciclo virtuoso continuo fra scuole tecniche ed imprese che aiutino a progettare percorsi formativi più idonei e più vicini alle esigenze aziendali con l’intenzione di fornire agli allievi un strumento di grande peso nella selezione al momento del colloquio di lavoro. Soggetti coinvolti Saranno coinvolti (su base volontaria dato che i corsi si terranno al pomeriggio) tutti gli allievi delle classi 5 a a TIEL e 5 TIEN. I docenti che svolgeranno le lezioni e accompagneranno gli allievi durante le visite didattiche saranno Marco Conte e Fabrizio Boni, aiutati da dirigenti e tecnici che di volta in volta ENEL dedicherà a tale progetto. OBIETTIVI L’obiettivo dichiarato è quello di far comprendere agli allievi come funziona e come viene gestito il complesso sistema che sta alla base della gestione del fabbisogno elettrico di un paese industrializzato come l’Italia. Farlo attraverso la collaborazione di esperti ENEL aiuta inoltre l’eventuale placement degli allievi una volta terminato il percorso scolastico. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il corso si articolerà in una serie di lezioni frontali pomeridiane in cui si cercherà di far capire agli allievi i concetti base del sistema elettrico italiano anche attraverso l’utilizzo di slide gentilmente fornite dall’ENEL proprio per migliorare la didattica legata a questo progetto. In un secondo momento, presumibilmente nella seconda metà del pentamestre, il corso vedrà la sua naturale conclusione attraverso almeno due visite guidate (una ad una cabina elettrica e l’altra ad una centrale elettrica). Durata e collocazione temporale Il corso si articolerà in due fasi: le lezioni teoriche (presumibilmente svolte tra la fine dell’ 2013 e i primi mesi del 2014) e le visite guidate (presumibilmente svolte nella seconda metà del pentamestre). VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Per monitorare i risultati del corso è previsto un test finale da sottoporre agli alunni prima dello svolgimento delle visite didattiche. 6.3.7 INTEGRAZIONE INSEGNAMENTO-APPROFONDIMENTO DELLA MATEMATICA nella classe combinata terza e quarta corso serale Responsabile di progetto Prof. Carmine Ricci DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO a a Il progetto tende ad agevolare l’insegnamento-approfondimento della matematica per l classe 3 4 del corso serale Bisogno che motiva l’attivazione del progetto L’attivazione del progetto è motivata dall’elevato numero di iscritti frequentanti la classe combinata terzaquarta del corso serale, la mole delle due programmazioni da effettuare in un numero esiguo di ore settimanali (3h), le scarse competenze emerse dagli iscritti della classe terza Soggetti coinvolti a a Classe 3 MT serale, 4 MT serale BIETTIVI Conoscere le principali funzioni goniometriche Conoscere le relazioni tra gli e angoli in un triangolo Conoscere i numeri complessi e la unità Conoscere le equazioni e le disequazioni di primo e secondo grado e superiori Conoscere il significato di potenza e di logaritmo. Saper utilizzare la calcolatrice per calcolare il valore delle funzioni geometriche di angoli noti e non Saper risolvere un triangolo Saper operare con i numeri complessi e saper rappresentare un numero complesso Saper risolvere graficamente e algebricamente disequazioni Saper leggere i grafici DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: lezione prtecipta Problem solvig Uso di materiale multimediale Durata e collocazione temporale Per l’intero anno scolastico 2013-2014 a partire dal mese di dicembre 1 ora settimanale VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI: verifiche in itinere relazione finale 7. PROGETTI CULTURALI LEGATI AL TERRITORIO 7.1 LA SCUOLA E IL TEATRO 7.1.1 LA SCUOLA A TEATRO Responsabile di progetto Prof.ssa Lucina Rinaldi DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO 1. Collaborazione con la fondazione I Teatri di Reggio Emilia attraverso la presenza alla Consulta degli Insegnanti, finalizzata alla diffusione, nell’ambito del’istituto, dei progetti didattici, promossi dalla fondazione stessa, relativi alla danza, opera, teatro di parola e proposte musicali. 2. Diffusione tra gli studenti della Carta 0 – 27 rilasciata dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Diffondere presso i giovani l’interesse verso la rappresentazione teatrale Soggetti coinvolti Le proposte della fondazione saranno rivolte a tutte le classi dell’istituto OBIETTIVI Promuovere la conoscenza e la funzione dell’opera teatrale. Favorire l’accesso a teatro dei ragazzi DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: 1. partecipazione alle sedute della Consulta degli Insegnanti presso il Teatro Municipale Valli 2. promozione presso l’istituto delle iniziative didattiche progettate Durata e collocazione temporale La Consulta si riunisce un pomeriggio al mese, dalle ore 15,30 alle 17,30, da Settembre a Maggio 7.1.2 L’ORLANDO FURIOSO Responsabile di progetto Prof.ssa Angela Bondavalli DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Realizzazione dei costumi per lo spettacolo portato in scena dal liceo "Ariosto-Spallanzani" Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Avvicinare gli allievi al teatro. Collaborazione con altri istituti. Soggetti coinvolti a Classe 3ª e 4 settore Professionale Moda OBIETTIVI Realizzare il processo completo per l'esecuzione del modello e della confezione di costumi teatrali. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezione frontale; dimostrazione pratica; esecuzione manufatti Durata e collocazione temporale: Da Febbraio ad Aprile 2014 7.2 LA CULTURA E IL TERRITORIO 7.2.1 MOSTRA FOTOGRAFICA “SUI BANCHI D’ESTATE” Responsabile di progetto Prof.ssa Boni Liusca DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Presentazione della mostra fotografica realizzata durante il corso di italiano rivolto agli studenti neoarrivati in Italia durante l’estate 2013 organizzato dal Comune di Reggio Emilia TRA I BANCHI D’ESTATE Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Coinvolgere gli studenti italiani delle classi nelle quali sono iscritti gli studenti neo arrivati del nostro istituto che hanno frequentato il corso di italiano estivo organizzato dal comune; Soggetti coinvolti Le tre classi del biennio nelle quali risultano iscritti gli studenti che hanno partecipato al corso di italiano TRA I BANCHI D’ESTATE OBIETTIVI Rendere partecipi le classi degli studenti del nostro istituto che hanno frequentato il corso di italiano estivo organizzato dal comune e rendere i consapevoli gli studenti italiani delle difficoltà che quotidianamente i loro compagni stranieri si trovano ad affrontare nello studio della lingua italiana Rendere i gli studenti neo arrivati in Italia e nel nostro istituto protagonisti per un giorno DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Presentazione della mostra fotografica con breve presentazione da parte dell’autrice ed ampio spazio alla presentazione visiva delle immagini come metodo di comunicazione metalinguistico Durata e collocazione temporale: le prime tre ore di lezione VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI: Verifica degli obiettivi trasversali delle classi coinvolte in merito a: Inserimento positivo nella classe di tutti gli alunni con particolare attenzione per gli alunni stranieri neo arrivati; Messa a disposizione delle proprie competenze e confronto con gli altri 7.2.2 M'ILLUMINO DI MENO 2014 LA GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO Responsabile di progetto Prof. Cattini Flavio DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Adesione all'iniziativa della trasmissione radiofonica CATERPILLAR sul tema del risparmio energetico e fonti di energia alternativa, rinnovabile e sistemi intelligenti di illuminazione; il progetto, visualizzazione della produzione di energia elettrica con una dinamo alimentata da una bicicletta tramite visualizzazione a barra di led e serie di lampade , verrà presentato presso un centro diurno per anziani, mettendo così in contatto gli studenti con una realtà assistenziale Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Sensibilizzare gli studenti al problema del risparmio energetico realizzando un'apparecchiatura dimostrativa per la produzione di energia elettrica con visualizzazione della potenza prodotta mediante display a LED e serie di lampade. Parallelamente, visto che il progetto verrà presentato presso un centro per anziani, ci sarà modo di conoscere questa realtà, spesso sottovalutata o ignorata. Soggetti coinvolti Classi 5E TIEN TIEL 4E MT, prof. Boni Fabrizio, Conte Marco, Sgarbi Alberto OBIETTIVI Educazione alla cittadinanza (progettare, comunicare, collaborare e partecipare, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Studio, progettazione e realizzazione pratica dell'attrezzatura, solo in parte già disponibile Durata e collocazione temporale: Gennaio -febbraio 2014 7.2.3 RIVELAZIONE E MONITORAGGIO DI MUONI COSMICI : 7° FASE Responsabile di progetto Prof.ssa Claudia Bonetti , Poli Patrizia Prof. Prati Amos DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Intendiamo proseguire l’attività attuata gli anni scorsi, con il monitoraggio costante del flusso di muoni in arrivo e della loro direzione di provenienza. Cercheremo anche di impadronirci sempre meglio delle procedure necessarie e delle conoscenze relative alle caratteristiche e al funzionamento delle varie parti della apparecchiatura e del software di elaborazione dati che vanno a costituire il peculiare telescopio a ciò dedicato. Analizzando i dati raccolti ed attivando la centralina meteorologica in nostro possesso cercheremo anche di studiare la loro eventuale correlazione con fenomeni meteorologici locali. Rimarremo in costante contatto con il dipartimento di Fisica dell’università di Bologna che ci fornirà tutta l’assistenza necessaria e ci suggerirà anche come orientare e meglio precisare la ricerca in corso. Quando dovesse presentarsi qualche risultato speciale, non mancheremo di organizzare un incontro-convegno per la sua diffusione a livello provinciale Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Alle giovani generazioni deve essere sottolineato il valore dello studio delle discipline tecnico-scientifiche che sono alla base dello sviluppo della nostra civiltà e che sono destinate ad avere in futuro un ruolo sempre più esteso. Occorre pertanto motivare i giovani all’interesse per la ricerca scientifica, vero motore del nostro progresso. Soggetti coinvolti classi del triennio scientifico-tecnologico; classi del triennio elettronico; altri studenti dell’I.T.I. interessati; docenti di matematica, fisica, elettronica, informatica, scienze; esperti del CERN e dell’università di Bologna. OBIETTIVI Esistono tre ordini di obiettivi: Motivare i giovani verso il sapere scientifico e la prosecuzione degli studi in ambito scientifico. Mostrare la felice interconnessione tra la scienza e la tecnologia, di cui il nostro Istituto si fa portatore. Contribuire alla distribuzione in tutta Italia di rivelatori di raggi cosmici, allo scopo di studiare la loro origine e i loro effetti a breve e a lungo termine sul clima terrestre e sulla evoluzione delle specie viventi. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: L’operazione di monitoraggio è stata interrotta nel periodo estivo solo per motivi tecnici , ma era già previsto un calendario per il controllo delle apparecchiature che coinvolgeva anche alcuni studenti. L’attività è stata ripresa all’inizio dell’anno scolastico, per cui continuiamo nella costante verifica di buon funzionamento del telescopio, tenendo sotto controllo i valori di tensioni e di correnti dell’elettronica di supporto e i valori di pressione dei gas impiegati nell’uso del software dedicato per la registrazione dei dati raccolti; nell’analisi dei dati medesimi e la ricerca delle deduzioni possibili. nella archiviazione dei dati raccolti e nella loro rielaborazione sintetica nella raccolta dei dati meteorologici Durante l’anno si cercherà di confrontare i dati raccolti col telescopio con i dati meteorologici. Potrebbero rendersi necessari alcuni incontri pomeridiani di formazione su tale attività. Alcuni allievi si sono già resi disponibili ad attuare la rielaborazione ed archiviazione dei dati; con incontri pomeridiani cercheremo di insegnare ad altri le tecniche di rielaborazione ed archiviazione dei dati Cercheremo di coinvolgere gli allievi del triennio elettronico in vista dell’esaurimento del triennio tecnologico che fino ad ora si era dimostrato il più attivo ed interessato nella attività. In particolare il prof Parisoli Domenico, con alcuni allievi del triennio elettronico svilupperà un sistema automatico di acquisizione dei dati di controllo delle camere del telescopio in accordo col dott. Garbini. Per questa attività si richiede un impegno del prof stesso di 10 ore e l’acquisto di materiale per circa 1700 euro. Naturalmente, a svolgere quest’opera saranno chiamati i docenti (prevalentemente di Fisica e Elettronica, ma anche di matematica, informatica e scienze) che vorranno far parte della commissione apposita e gli studenti interessati al progetto Saranno gli studenti ad assumersi a turno, sotto la sorveglianza di un docente, il compito di effettuare le frequenti misurazioni di controllo della delicata apparecchiatura, che non dovrà mai essere abbandonata, per essere certi che operi costantemente nel modo migliore. Di tali misurazioni di controllo si darà minuziosamente conto in un apposito “Log Book”, che verrà aggiornato costantemente e che dall’anno scorso viene compilato da alcuni allievi. Le registrazioni dei possibili eventi (arrivo di particelle) saranno acquisite direttamente, data la prontezza richiesta, da un computer, a ciò appositamente dedicato, costantemente connesso al telescopio; su tale computer, oppure su un secondo computer “di servizio” già in nostro possesso, verranno di volta in volta trasferiti gli algoritmi necessari per la elaborazione delle frequenze degli eventi medesimi, della loro validazione, della ricerca della provenienza dei muoni e di quant’altro divenga possibile scoprire. Il tipo di elaborazione da effettuare verrà concordato con l’Università di Bologna e si arricchirà progressivamente, man mano che l’aumento dei dati raccolti avrà suggerito in che direzione orientare lo studio dei raggi cosmici e dei muoni da essi prodotti. Mentre proseguirà la raccolta dei dati sperimentali, in stretto raccordo con l’Università di Bologna, a Reggio Emilia ci si muoverà lungo due direttrici: la diffusione della conoscenza di tale sperimentazione, cercando di dialogare con chi riveli un certo interesse in proposito eventualmente anche con insegnanti delle scuole vicine la formazione puntuale ed approfondita delle persone che accettano di avere una parte significativa nella conduzione dell’esperimento, per poterlo utilmente proseguire negli anni futuri (si tratta di un progetto a lungo termine). Si prospetterà l’opportunità di far partecipare qualche docente e un gruppetto di studenti a iniziative di carattere regionale (a Bologna) e nazionale su argomenti correlati con quello dei raggi cosmici (particelle presenti nei raggi cosmici, strumenti rivelatori di particelle, tecniche di analisi dei dati …). Offriremo la nostra presenza e la testimonianza della nostra esperienza a un eventuale incontro di carattere nazionale che potrebbe essere organizzati dal Centro Fermi di Roma, a somiglianza di quelli che si sono tenuti a Erice ed a Roma in precedenza. Durata e collocazione temporale: Questa nona fase occuperebbe l’intero anno scolastico 2013-2014, non prevedendo di interrompere l’attività nel periodo delle vacanze estive se non per motivi tecnici Già da tre anni scolastici abbiamo garantito il funzionamento dell’apparecchiatura coinvolgendo insegnanti ed allievi in turni di controllo per tutta l’estate. Purtroppo quest’anno e l’anno scorso si è reso necessario spegnere in luglio perché si presentavano problemi di funzionamento ( forse dovuti al caldo?). Anche quest’anno prevediamo di continuare l’attività durante il periodo estivo. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI: Il software di cui disponiamo consente già di effettuare un primo studio e una prima presentazione dei risultati, da confrontare con quelli degli altri centri operativi sparsi in tutta Italia. Pertanto, periodicamente ci sarà modo di scambiarsi informazioni, riflessioni, ipotesi e commenti, in costante collegamento con gli Enti promotori, così da arricchire reciprocamente il bagaglio delle conoscenze e da rinforzare l’interesse allo studio e all’approfondimento. Tale articolata attività – se riuscirà ad essere attivata - costituirà il miglior strumento di valutazione dell’efficacia formativa dell’esperimento posto in essere. 7.2.4 SITO WEB D’ISTITUTO Responsabile di progetto Prof. Gianni Bertozzi DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO 1. Registrazione del personale Docente, ATA e Studenti al Sito Web dell’istituto 2. Ricezione automatica da parte del personale Docente e ATA di e-mail con le comunicazioni inserite nel sito. 3. Registrazione degli studenti a progetti attraverso il sito web 4. Dare la possibilità ai Docenti di caricare materiale didattico sul sito. 5. Aggiornare, migliorare l’aspetto grafico della piattaforma web. 6. Generazione e-mail scuola per ATA e Docenti legati a Progetti o F.S. 7. Verifica e-mail e Inserimento: Circolari e modulistica verbali e comunicazioni genitori materiale didattico, news e comunicazioni del sito pubblicazioni rassegna stampa Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Permettere una migliore comunicazione e visibilità tra scuola e famiglie. Soggetti coinvolti Docenti interni Prof. Carmine Ricci Prof. Gianni Bertozzi OBIETTIVI Dare visibilità all’Istituto Permettere una comunicazione e interazione maggiormente efficace e in tempo reale tra i vari soggetti: Docenti, ATA, studenti, famiglie, ecc. Durata e collocazione temporale: Da settembre 2013 ad agosto 2014. 7.2.5 BILANCIO SOCIALE secondo anno Responsabile di progetto Prof. Vairo Donato DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO “Il Bilancio Sociale rappresenta la certificazione di un profilo etico, l'elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio…”. Al termine di un corso di formazione, promosso e realizzato dall’associazione DarVoce, i docenti coinvolti propongono la costituzione di un gruppo di lavoro che si occupi della stesura del bilancio sociale dell’Istituto. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Il bilancio sociale, il quale, molto probabilmente, diverrà presto obbligatorio per legge,rappresenta un modo per rendere visibili e trasparenti le attività della nostra realtà scolastica. Esso è dunque un utile strumento di autovalutazione delle proposte didattiche curricolari ed extra-curricolari dell’istituto. Soggetti coinvolti Docenti: Ciarlini Antonella, Conte Marco, Menozzi Alessandra, Vairo Donato Personale ata: Rosanna Pironti Consulenza esterna: associazione DarVoce Successivamente saranno chiamati a partecipare alla condivisione dei dati di bilancio anche i rappresentanti degli studenti e dei genitori. OBIETTIVI Il progetto ha come obiettivo la redazione del Bilancio sociale dell’IIS Nobili. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Incontri di formazione Riunioni del gruppo di lavoro per la definizione delle aree e la realizzazione dei capitoli del bilancio Stesura del bilancio Durata e collocazione temporale: Dicembre 2012-Settembre 2013 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI La stessa realizzazione del Bilancio valuta e monitora i risultati raggiunti. 7.2.6 BIBLIOTECA D’ISTITUTO IIS “ L. NOBILI “ Responsabile di progetto Prof. Mariotti Sergio DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Proseguimento del lavoro iniziato lo scorso anno scolastico, che è consistito nel lavoro congiunto di catalogazione testi, censimento delle acquisizioni “ Lombardini e Galvani “ e relativa informatizzazione degli stessi su apposito programma. Eventuale alienazione dei testi obsoleti o non più utilizzabili, seguendo la corretta procedura. Oltre a questo, attività di prestito libri a studenti e docenti. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Riordino degli ambienti che potrebbero essere fruiti dagli studenti per eventuali momenti di lettura o ricerca, o come luogo di scambio culturale all’interno della scuola, assolvimento dell’ordinanza ministeriale sugli inventari (che comprende le biblioteche), valorizzazione del patrimonio librario dell’istituto che potrebbe essere usato come strumento didattico. Soggetti coinvolti Gli insegnanti partecipanti al progetto dello scorso anno che compongono la commissiona Biblioteca, Proff. Febraro, Mariotti, Messina, Massaro, oltre a nuovi insegnanti che si rendessero disponibili. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: I docenti della commissione saranno impegnati almeno un’ora la settimana, in orario mattutino, per l’apertura della biblioteca e la garanzia del prestito librario; per il resto presumibilmente nelle ore pomeridiane, lavoreranno agli obbiettivi descritti sopra. Durata e collocazione temporale Obiettivo principale è l’apertura della biblioteca, lungo l’intero anno scolastico, cinque o sei ore settimanali, ad iniziare dall’entrata in vigore dell’orario scolastico definitivo fino alla fine dell’anno scolastico, tenendo presente anche la disponibilità dei docenti interessati. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI L’attività di apertura al pubblico, sarà monitorata dal responsabile della commissione, che si incarica di riferirne periodicamente alla Dirigenza, il lavoro di catalogazione sarà analizzato e valutato dalle istituzioni competenti. 8 EDUCAZIONE ALLA “SALUTE” 8.1 CONTRASTARE IL FENOMENO DELLA VIOLENZA SULLE DONNE ATTRAVERSO IL SUPPORTO DEI PARI” DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Tra i modelli di intervento che si sono rivelati più efficaci per prevenire e contrastare fenomeni quali individualismo e “distanze sociali”, vi sono quelli basati sul ruolo attivo dei pari. Sono state elaborate diverse tecniche di intervento che prendono il nome di peer tutoring, peer support, peer mediation e così via, e sono ispirate ai principi della peer education secondo cui i pari, più degli adulti, possono essere un modello positivo per i loro compagni e sono in grado di comunicare efficacemente sui temi cruciali dello sviluppo. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto La finalità generale è contrastare il fenomeno violenza sulle donne, anche promuovendo la consapevolezza e la rete territoriale in cui le scuole operano. OBIETTIVI sono quelli di promuovere un clima scolastico positivo, migliorare la qualità delle relazioni alunni-insegnanti, educare ad una cultura della legalità attraverso lo sviluppo di una maggiore sensibilità morale. Soggetti coinvolti L’intervento sarà condotto in 8 scuole superiori della regione Emilia Romagna afferenti alla rete “Rete per la cultura dell’Anti-violenza e per l’Uguaglianza” (il nome deve essere questo), con l’identificazione di una scuola polo capofila. Destinatari diretti dell’intervento saranno i ragazzi delle classi target. Poiché il modello prescelto è quello della peer education, la metodologia dell’intervento prevede che siano scelti per ogni scuola 10 ragazzi con il ruolo di peer che saranno. Per ogni scuola saranno individuati 2 docenti tutor. La classe target sarà quella del secondo anno di scuola superiore. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: 1. Primo contatto. Questa fase prevede una preliminare presa di contatti con le scuole da coinvolgere nell’intervento e una successiva intervista motivazionale al dirigente e l’individuazione dei 2 docenti tutor che seguiranno il progetto per la loro scuola. 2. Raccolta dati (pretest) relativa alla percezione del fenomeno delle prevaricazioni a danno delle donne. Avranno luogo nelle scuole target rilevazioni attraverso questionari. 3. Formazione docenti tutor. Una giornata di formazione con i docenti tutor per illustrare i principi teorici e le fasi del progetto. Sarà compito dei docenti attivare nella scuola il processo di individuazione dei peer. 4. Presentazione del progetto agli studenti da parte dei docenti e incontro dei 10 peer per scuola . 5. Giornate di formazione per i peer (giornate) finalizzate a promuovere competenze nei peer sui temi di interesse, della comunicazione efficace, delle abilità di problem solving e progettazione piccoli eventi. 6. Azione dei peer nelle classi e nella scuola. I peer avranno un programma da svolgere che, in parte sarà in comune con tutte le scuole e finalizzato a promuovere competenze e sensibilità nei compagni sul tema, in parte sarà elaborato dagli stessi ragazzi, scuola per scuola in funzione delle specifiche esigenze. 7. Monitoraggio peer esperti. Per ogni scuola sarà individuato un rappresentante dei peer che periodicamente si incontreranno per 4 volte con esperti per un monitoraggio costante del progetto. 8. Monitoraggio e supervisione dei peer in ogni scuola da parte di operatore esperto (4 incontri per anno; ) 9. Monitoraggio periodico dei docenti tutor in incontri residenziali (2 durante l’anno) condotti da 2 esperti 10. Realizzazione prodotto. Il progetto in ogni scuola prevede anche la realizzazione di un prodotto (video, rappresentazione, concorso grafico ecc.). 11. verifica risultati - Al termine del progetto, a distanza di un anno, verrà effettuata una nuova rilevazione nelle classi target e nelle classi di controllo per verificare l’efficacia del progetto. 12. I peer potranno fare riferimento agli insegnanti tutor per tutta la durata del progetto. 8.2 ANALISI DEI RISCHI Responsabile di progetto Prof. Boni Fabrizio DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Rendere più partecipato un argomento estremamente importante ed ormai curricolare nei percorsi professionali legati alla manutenzione : LA SICUREZZA SUL LUOGHI DI LAVORO in applicazione delle legge D.Lgs 81/2008 Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Far lavorare i ragazzi alla stesura di un documento di analisi, valutazione e controllo dei rischi nell 'ambito dei laboratori scolastici in quanto sono il loro ambiente di lavoro, in attesa di poter trovare qualche azienda che si renda disponibile a fornire gli spazi per una attività del genere. Questa attività pratica è di fondamentale importanza si vuole instillare nelle loro giovani menti il concetto e l'abitudine alla sicurezza. Soggetti coinvolti CLASSE 5 E TIEN e 5 D TIEL Settore Professionale OBIETTIVI Far conoscere più in dettaglio la legge 81/2008, i soggetti coinvolti nella attività nonché i loro diritti e doveri. Far lavorare sul ciclo virtuoso della sicurezza: ANALISI, VALUTAZIONE, CONTROLLO e VERIFICA Potersi confrontare , come l'anno scorso, con i verificatori dell'ASL per una revisione critica del loro lavoro DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Si effettuerà prima una analisi procedurale, partendo da slides sulla sicurezza fornite da aziende esterne, poi si leggeranno i fac-simile di documenti richiesti dalla ASL ed infine si procederà alla realizzazione dei vari documenti con verifica finale del lavoro da parte di un ufficiale di controllo. Durata e collocazione temporale Tutto l 'anno scolastico (ottobre - maggio) VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Si richiederà la collaborazione dell'ASL, in particolare di un ufficiale verificatore che possa, se non affiancare i ragazzi , fungere da accertatore "ESTERNO" in merito alla bontà del lavoro compiuto e dei documenti prodotti 8.3 “ A LETTO COL NEMICO” Responsabile di progetto Emma Serpa DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Interventi finalizzati e mirati per la prevenzione contro la violenza domestica ( e casi di femminicidio), proiezione di brevi video e lettura di alcuni brani; dibattito finale Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Fare in modo che i giovani siano a conoscenza delle problematiche generali attinenti al femminicidio Soggetti coinvolti Classi 4° e 5° Presidente nazionale per le Pari Opportunità Coordinatore regionale per le Pari Opportunità Ricercatore storico Esperta d’arte OBIETTIVI Sensibilizzare i giovani sul tema della violenza contro le donne Durata e collocazione temporale Tre ore nel mese di Marzo 2014 8.4 IN – DIFFERENZA Responsabile di progetto Prof.ssa Iotti Annalisa DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Laboratori tenuti da esperti dell'Associazione Nondasola onlus, particolannente formati nella tematica della condizione femminile, per approfondire e dibattere ilproblema della violenza contro le relazione di genere. Il percorso laboratoriale donne e della che si svolgerà in ciascuna classe si concluderà con un incontro assembleare durante il quale gli studenti potranno confrontarsi sul tema specifico della violenza contro le donne. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Il fine è promuovere azioni di sensibilizzazione alla percezione della differenza di genere, approfondendo tematiche relative ai ruoli, alle aspettative e alle immagini che spesso caratterizzano la nostra realtà, al fine di prevenire comportamenti che portino a fare o subire violenza di genere. Soggetti coinvolti a a a Classi 2 A, 2 B, 2 C Professionale moda a Classe 2 C Professionale Manutenzione Tecnica OBIETTIVI Promuovere un dibattito approfondito che consenta agli studenti una maggiore consapevolezza dlle emozioni e dei sentimenti implicati nella relazione di genere, per sollecitare una revisione delle proprie convinzioni e stereotipi sui ruoli maschile e femminile, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca e del decreto legge sulla "prevenzione e contrasto alla violenza di genere" approvato ad agosto di quest'anno. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: 3 incontri laboratoriali di due ore a cadenza settimanale per ciascuna classe Un incontro assembleare conclusivo. Durata e collocazione temporale Secondo periodo scolastico (indicativamente da gennaio ad aprile) VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Elaborato argomentativo proposto alla classe sulle tematiche dibattute. Questionario di gradimento proposto dal!'Associazione Nondasola onlus Relazione finale 8.5 IMPREVISTO IT Responsabile di progetto Prof.ssa Emma Serpa DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Far emergere attraverso esperienze personali e letture del libro di silvio Cattarina (in uscita a gennaio) la vita dei giovani nelle comunità Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Sensibilizzare i ragazzi verso la questione. Soggetti coinvolti Classi 2° e 3° Scrittore Sivio Cattarina, giovani della comunità dove opera lo scrittore Durata e collocazione temporale Tre ore da programmare nel mese di maggio 2014 8.6 NO DRUGS ON THE ROAD Responsabile di progetto Prof. Fabrizio Boni DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Sulla base delle esperienze maturate nei tre anni del progetto NO ALCOL ON THE ROAD, quest’anno l’idea a è di coinvolgere i ragazzi di alcune classi quinte del settore professionale (in primis la classe V A TIEN) in un progetto di riflessione e coinvolgimento nella problematica delle droghe. Per migliorare la partecipazione, l’impegno e la motivazione dei singoli, la adesione alle attività del progetto in orario extrascolastico è puramente facoltativa, mentre tutte le iniziative previste (incontri, visite ecc…) in orario scolastico saranno obbligatorie. L’idea di base è sempre la stessa: fare in modo che i ragazzi possano informarsi, riflettere ed eventualmente, nel loro piccolo, poter fare qualcosa per combattere questa piaga sociale, senza falsi pudori e senza nascondere la testa sotto la sabbia. Il progetto si avvalorerà della collaborazione di dottori di “Percorsi di Prevenzione”, del “SERT”, di avvocati e magistrati e del Comandante della Polizia stradale di Reggio Emilia Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Informare. Sulla base dei tre anni come responsabile per l’IPSIA LOMBARDINI del progetto NO ALCOL ON THE RAOD, ho scoperto che i ragazzi hanno un grande bisogno primario: Hanno bisogno, ognuno a modo proprio, di essere guidati e informati correttamente sui problemi che li vedono protagonisti senza strumentalizzazioni, senza pregiudizi, senza paura. È questa l’esigenza primaria che guida l’idea di questo progetto. Allo stesso tempo si vuole testare la capacità dei ragazzi (o di un gruppo di essi) di organizzare la produzione di qualcosa di personale legato alla problematica (che è anche parte del titolo del mio corso). Soggetti coinvolti e e a a a Le classi 4 e 5 del settore professionale, 4 C, 4 G, 4 E del settore tecnico, ma l’adesione è aperta a tutti coloro che vogliano partecipare all’iniziativa, vista l’importanza dei temi trattati. OBIETTIVI Obiettivi diretti: Informare, Far riflettere e parlare insieme di un tema scottante. Obiettivi indiretti: Fare lavorare insieme i ragazzi per la realizzazione di un progetto comune che porti alla realizzazione di un piccolo cortometraggio pensato, organizzato e costruito dagli studenti (ovviamente con la collaborazione dei docenti e di qualche esperto esterno. Per questa attività DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Organizzare una serie di incontri con medici, poliziotti e avvocati/magistrati che possano illustrare ai ragazzi i vari aspetti del problema (medico, legale e penale) in quanto esperti diretti. È dalla voce diretta di queste persone che i ragazzi devono conoscere la realtà di problema. È sempre questo il motivo che ci spinge a cercare di organizzare, per il periodo febbraio/marzo, una visita presso la comunità di San Patrignano in modo che i nostri ragazzi possano anche l’ultima voce, ma sicuramente la più importante: quella degli altri ragazzi che vivono e lottano quotidianamente che questo enorme problema. Durata e collocazione temporale Il progetto, a varie fasi, si articolerà su tutto l’arco dell’anno scolastico. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI Non è prevista alcuna attività di verifica da parte del docente, ma solamente un rispetto dei tempi di consegna per coloro che si metteranno in gioco nella produzione del messaggio filmato. 9 AGGIORNAMENTO 9.1 LE NUOVE SFIDE EDICATIVE Responsabile di progetto Prof.ssa Bottai Monica DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Il progetto prevede la creazione di momenti di riflessione e di confronto per i docenti sulle nuove sfide educative poste dall’utenza sempre più variegata e complessa del nostro istituto, nonché l’attivazione di buone pratiche di didattica inclusiva che rispondano alle sempre più numerose esigenze poste dai nostri alunni: disagio, disabilità, bisogni educativi speciali; difficoltà relazionali e di inserimento; ri-orientamento. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto L’utenza complessa che compone le nostre classi prime ci spinge a cercare nuove strategie didattiche, ad analizzare nuovi bisogni educativi, a creare nuove forme di gestione delle difficoltà comportamentali presenti soprattutto nei gruppi classe del biennio Soggetti coinvolti Docenti interni interessati ed esperti esterni OBIETTIVI 1. Attivare un corso di formazione per docenti su METODI E STRATEGIE DI DIDATTICA INCLUSIVA. (VEDI SCHEDA ALLEGATA). 2. Creare attività pomeridiane di studio personalizzato. 3. Attivare un tutoraggio specifico per gli alunni con esigenze e bisogni particolari. Un tutor in ogni consiglio di classe e un tutor referente di istituto. 4. Creare momenti di progettazione didattica per i tutor insieme ai docenti impegnati su fronte di H e DSA. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Lezioni frontali e studi di caso per i docenti durante il corso di aggiornamento. Momenti pomeridiani di incontro per i docenti tutor. Attività pomeridiane di studio personalizzato. Durata e collocazione temporale Da novembre a maggio 9.2 VIRGILIO IN RETE Responsabile di progetto Prof. Boni Fabrizio DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Formazione e aggiornamento professionale dei docenti nell'ambito delle nuove tecnologie, con particolare riferimento ai social network per orientare i ragazzi nelle scelte professionali e in quelle della vita di tutti i giorni con l'obiettivo di far conoscere meglio agli insegnanti le caratteristiche dei socia!network ·e di altri strumenti usati dai ragazzi (Wikipedia, Youtube, Clouds) trasformando le criticità in opportunità didattiche e formative. L'esplorazione delle possibilità educative offerte dai nuovi media è strategica per costruire una scuola più vicina alla sensibilità dei "nativi digitali" e per rafforzare la nuova identità del docente. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto La mancanza, nei piani curricolari scolastici, di un adeguato spazio all'uso "responsabile e cosciente" delle moderne tecnologie e degli attuali mezzi di comunicazione, nonché la mancanza di una adeguata formazione in merito dei docenti . Soggetti coinvolti classi quinte di tutto l'istituto, prof Boni Fabrizio, prof. Conte Marco, prof. Bertozzi Gianni e tutti i docenti che vorranno aderire a questo percorso per una propria formazione in merito. Come Esperto esterno, si chiamerà a tenere un convegno di una mattina il prof. Crudele o un suo collaboratore, esperto di informatica e direttore della scuola ELIS di Roma OBIETTIVI Informare e formare i ragazzi ed i docenti ai rischi e contemporaneamente alla opportunità che la rete offre oggi a tutti. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Il progetto prevede una serie di lezioni frontali con docenti e esperti del settore. Durata e collocazione temporale Convegno di una mattina (4 h) da tenersi in aula magna da parte dell'esperto esterno, aperto agli studenti e agli insegnanti coinvolti e a tutti coloro che vorranno parteciparvi. PROGETTO TUTOR-REACH Responsabile di progetto Prof.ssa Paola Ambrogi docente tutor REACH Bisogno che motiva l’attivazione del progetto A fronte dei nuovi regolamenti europei REACH e CLP , questo progetto rientra in un piano di iniziative per soddisfare le esigenze formative del sistema pubblico ed è stato pianificato a seguito di un accordo tra la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) a livello di scuola secondaria di primo e secondo grado. Si tratta di una seconda fase informativa che segue una prima fase che ha coinvolto la formazione di 62 docenti tutor REACH provenienti da scuole di tutta Italia attraverso la loro partecipazione ad un seminario organizzato dal Ministero della Salute d'intesa con il MIUR nei gg. 15-16-17/12/2010. Soggetti coinvolti Docenti di qualsiasi disciplina, perchè la conoscenza dei regolamenti REACH e CLP fa parte della “cittadinanza attiva” quale tema trasversale di tutte le discipline curriculari e quindi di competenza di tutti i docenti del Consiglio di Classe. Possono appartenere sia alla scuola di appartenenza del docente tutor REACH sia ad una scuola di primo o secondo grado della provincia della scuola di appartenenza del docente tutor REACH. previsto un numero massimo di 20-25 docenti. OBIETTIVI Formare e informare altri docenti sulle tematiche afferenti ai regolamenti europei REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals) n° 1907/2006 e CLP (Classification, Labelling and Packaging of Chemicals) n° 1272/2008, in modo da consentire loro, nell'ambito dell'educazione alla cittadinanza responsabile, di sensibilizzare gli studenti sulle tematiche della valutazione del rischio umano e ambientale delle sostanze e delle miscele, e di formare così anche consumatori consapevoli nel contribuire a ridurre l'impatto negativo delle sostanze chimiche sull'ambiente e sulla salute umana. Fornire documenti e strumenti strutturati (documenti cartacei, multimediali, sitografia...) utili alla diffusione delle conoscenze sulla gestione delle sostanze chimiche a livello europeo. Progettare modalità di inserimento della formazione REACH e CLP dell'alunno all'interno della programmazione didattica disciplinare o della programmazione del Consiglio di Classe. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: Seminario con lezioni frontali e attività laboriatoriali. Durata e collocazione temporale Prima parte dell'anno scolastico 2012/2013. 9.3 COMPARAZIONE DEI PARAMETRI DI PANNELLI FOTOVOLTAICI Responsabile di progetto Prof. Fabio Zani DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO La comparazione dei parametri e la loro misura di diverse tipologie di pannelli fotovoltaici. Bisogno che motiva l’attivazione del progetto Lo studio di diverse tipologie di pannelli fotovoltaici da portare all’esame di stato. Soggetti coinvolti docenti delle varie materie tecniche interessate. OBIETTIVI Raggiungere una conoscenza sufficiente delle tipologie di fonti fotovoltaiche. DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA: lezioni frontali e laboratorio. Durata e collocazione temporale da novembre a maggio 2013 con ore di lezione curriculari ed extra. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI verifiche dei parametri misurati nonché relazioni finali. Indice: 1.PROGETTI DI ATTUAZIONE DELL’AUTONOMIA DIDATTICA 1.1 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 5° Tecnico) ° 1.2 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 5° Professionale) ° 1.3 IL QUOTIDIANO IN CLASSE 1.4 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 2° Professionale) 1.5 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 1° Professionale) 1.5 BIO E. LEARNING L.L.C. 2. PROGETTAZIONE DIDATTICA LINGUE STRANIERE 2.1 CORSO DI TEDESCO (classi prime) 2.2 CORSO DI TEDESCO (classi seconde) 2.3 FLIPPED CLASSROOM: ROVESCIARE IL NOBILI 2.4 C.L.I.L. MODA IN LINGUA INGLESE Fashion History, Fashion and Society, Fashion Design 2.5 CONTENT LANGUAGE INTEGRATED LEARNING (CLIL) DI INFORMATICA 2.7 LABORATORIO DI TEATRO IN LINGUA INGLESE 2.8 CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI PET E FCE 2.9 ASSISTENTATO COMENIUS 2.10 SCAMBIO CULTURALE CON LA FRANCIA 3. PROGETTAZIONE ATTIVITÀ SPORTIVA 3.1 TRENTTOTTESIMA COMBINATA SPORTIVA 3.2 “PERCORSI INDYSCIPLINATI” 3.3 DIFESA PERSONALE 4. ATTIVITÀ FINALIZZATE AL SUCCESSO FORMATIVO 4.1 PROGETTO ACCOGLIENZA 4.1.1 ACCOGLIENZA CLASSI PRIME 4.1.2 PASSAGGI IN ENTRATA E IN USCITA 4.2 ORIENTAMENTO 4.2.1 ORIENTAMENTO CLASSI TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 4.2.2 ORIENTAMENTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO 4.2.3 POTENZIAMENTO MATERIE DI INDIRIZZO per la classe 3/4 serale meccanici 4.2.4.ORIENTAMENTO AL MONDO DEL LAVORO 4.3 RECUPERO COGNITIVO 4.3.1 DSA 4.3.2 STANZA DI DANTE 4.3.3 PROGETTO TUTOR DSA: tutoraggio pomeridiano per ragazzi con DSA. 4.3.4 DISLESSIA IN RETE 4.3.5 ATTIVITA DI STUDIO ASSISTITO POMERIDIANO 4.3.6 SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE 4.3.7 SVILUPPARE ,VALUTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE DELL’ITALIANO PER MIGLIORARE IL SUCCESSO FORMATIVO 4.3.8 LABORATORIO DI SUPPORTO LINGUISTICO per gli alunni lavoratori di madrelingua straniera 4.3.9 DENTRO I TESTI 4.4 PROGETTI ANTIDISPERSIONE E DI COLLABORAZIONE TRA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE. 4.4.1 PROGETTO CARITAS 4.4.2 PERCORSI DI AIUTO INDIVIDUALE PROFESSIONALIZZANTE 1 4.4.3 PERCORSI DI AIUTO INDIVIDUALE PROFESSIONALIZZANTE 1 4.4.4 PERCORSI DI MECCANICA PER AUTO 5. INIZIATIVE PER VALORIZZARE LE ECCELLENZE 5.1 PARTECIPAZIONE AL “PIANO NAZIONALE LAUREE SCIENTIFICHE” 5.2 OLIMPIADI DELLA MATEMATICA - GIOCHI DI ARCHIMEDE OLIMPIADI DELLA CHIMICA 5.3 CONCORSO MARAMOTTI PER LE CLASSI 5° TECNICO ABBIGLIAMENTO MODA 5.4 GARA NAZIONALE SETTORE MODA PROFESSIONALE 5.5 PARTECIPAZIONE ALLE “OLIMPIADI DELLA MECCANICA” 5.6 LABVIEW ACADEMY 5.7 ECDL CORE E CAD 5.8 CONCORSO NAZIONALE GEWISS 5.9 COSTRUZIONE DI SCINTILLATORI PORTATILI (Racchette Muoniche) IN VARIE FASI 6. INIZIATIVE DI APPROFONDIMENTO 6.1 SETTORE TECNICO 6.1.1 AGGIORNAMENTO DEL BANCO IDRAULICO DEL LABORATORIO DI MACCHINE. 6.1.2 PROTOTIPO DI IMPIANTO ELETTRICO DOMOTICO 6.1.3 REALIZZAZIONE DI UN BANCO DI LABORATORIO DI ELETTROPNEUMATICA 6.1.4 SCENARI DOMOTICI 6.1.5 REGOLAZIONE VELOCITÀ MOTORE ASINCRONO TRIFASE tramite inverter e scheda NI compactDAQ 6.1.6 PROGETTAZIONE MODELLISTICA CON SISTEMA CAD 6.1.7 MODELLISTICA INDUSTRIALE CON SISTEMA CAD – ASSYST 6.1.8 MODELLISTICA INDUSTRIALE CON SISTEMA CAD – ASSYST (Classe 4°) 6.1.9 CICLO COMPLETO DI PROGETTAZIONE CON SISTEMA CAD - ASSYST 6.1.10 INTRODUZIONE ALL’ASTRONOMIA: FASE 2 6.1.11 AUTO ELETTRICA DI PICCOLE DIMENSIONI 6.1.12 L’AZIENDA DELL’ABBIGLIAMENTO 6.2 SETTORE PROFESSIONALE Produzioni Artigianali Abbigliamento e Moda 6.2.1 L'ABITO 6.2.2 LA GIACCA 6.2.3 UN CAPO CASUAL: IL PANTALONE Progetto Regionale IEFP 6.2.4 FASHION –TREND Linea e volume su un capo base: la gonna 6.2.5 LE VIE DEI COLORI 6.2.6 IMPRESA IN AZIONE 6.2.7 APPROFONDIMENTO OFFERTA FORMATIVA EX TERZA AREA CLASSI 5 e 6.3 SETTORE PROFESIONALE Manutenzione e Assistenza Tecnica 6.3.1 NETWORK SCUOLA IMPRESA CON TELECOM* 6.3.2 CUT THE WIRE!° 6.3.3 MECCANICA APPLICATA 6.3.4 TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO NELLA MANUTENZIONE MECCANICA. 6.3.5 MANUTENZIONE ORGANIZZATA DEGLI STRUMENTI DI MISURA NEI° LABORATORI DI VIA TRENTO TRIESTE 6.3.6 NETWORK SCUOLA IMPRESA CON ENEL 6.3.7 INTEGRAZIONE INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO ELLA MATEMATICA corso serale 7. PROGETTI CULTURALI LEGATI AL TERRITORIO 7.1 LA SCUOLA E IL TEATRO 7.1.1 LABORATORIO TEATRALE TEORICO E PRATICO ( Dickens e il periodo vittoriano ; Beckett e il teatro dell’Assurdo) 7.1.2 LA SCUOLA A TEATRO 7.1.3 L’ORLANDO FURIOSO 7.2 LA CULTURA E IL TERRITORIO 7.2.1 MOSTRA FOTOGRAFICA “SUI BANCHI D’ESTATE” 7.2.2 M'ILLUMINO DI MENO 2014 LA GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO 7.2.3 RIVELAZIONE E MONITORAGGIO DI MUONI COSMICI : 9° FASE 7.2.4 SITO WEB D’ISTITUTO 7.2.5 BILANCIO SOCIALE ANNO 2 7.2.6 BIBLIOTECA D’ISTITUTO IIS “ L. NOBILI “ 8 EDUCAZIONE ALLA “SALUTE” 8.1 CONTRASTARE IL FENOMENO DELLA VIOLENZA SULLE DONNE ATTRAVERSO IL SUPPORTO DEI PARI” 8.2 ANALISI DEI RISCHI 8.3 “A LETTO COL NEMICO” 8.4 IN-DIFFERENZA 8.5 L’IMPREVISTO IT 8.5 NO DRUGS ON THE ROAD 9 AGGIORNAMENTO 9.1LE NUOVE SFIDE EDUCATIVE 9.2 VIRGIGLIO IN RETE 9,3 COMPARAZIONE DEI PARAMETRI DI PANNELLI FOTOVOLTAICI