i progetti - iis Nobili

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I PROGETTI
Anno Scolastico 2013-2014
1.PROGETTI DI ATTUAZIONE DELL’AUTONOMIA DIDATTICA
1.1 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 5° Tecnico)
Responsabile di progetto
Prof. Bertozzi Gianni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto propone la lettura in classe, di articoli selezionati, del quotidiano cartaceo.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
L’iniziativa intende avviare gli studenti a sviluppare le loro capacità critiche e il dibattito verso la realtà
circostante, aggiornarsi e partecipare in modo consapevole alla vita sociale. Inoltre permette lo sviluppo
della creatività, della curiosità e della coscienza civile degli stessi. Come contributo interdisciplinare, è un
utile strumento per abituare le classi all’uso dinamico della lingua scritta, come propedeutica alle modalità di
scrittura richieste all’Esame di Stato, per sviluppare la capacità di sintesi e l’analisi delle informazioni, per
arricchire il vocabolario personale e come spunto per sostenere percorsi didattici pluridisciplinari.
Soggetti coinvolti
classi 5B – 5D – 5E – 5G
OBIETTIVI
L’obiettivo del presente progetto è quello di accostare i ragazzi alla lettura critica dei principali quotidiani
nazionali e locali promuovendo il giornale come un punto di riferimento, come strumento attraverso il quale i
ragazzi possano crescere e formarsi non solo un forte spirito critico individuale, libero da conformismo e
omologazione, ma una propria opinione su ciò che accade nel mondo. Coinvolgere gli studenti in quello che
accade nel mondo significa prepararli a vivere in maniera completa e consapevole la loro vita nella
comunità: saper leggere la contemporaneità con i propri occhi è la molla che può far scattare in loro la voglia
di diventare protagonisti, della propria vita e di quella del proprio Paese.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lettura e Analisi critica di articoli di giornale
Durata e collocazione temporale
Ottobre 2013 – Giugno 2014
1.2 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 5° settore Professionale)
Responsabile di progetto
Prof.ssa Bigliardi M.Silvia
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Uso del quotidiano come strumento didattico, per esaminare la realtà che ci circonda e per far acquisire negli
studenti un maggior spirito critico, in vista di una cittadinanza più libera e consapevole. Lettura-commento di
articoli e conoscenza-analisi di avvenimenti. Comparazione di notizie provenienti da canali informativi
diversi.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Lettura ragionata dei quotidiani. Conoscenza del linguaggio giornalistico e consuetudine con i linguaggi
settoriali. Sviluppo di un atteggiamento consapevole nei confronti delle informazioni e della comunicazione .
Capacità di documentare e di documentarsi. Attitudine a riconoscere la pluralità dei punti di vista. Sviluppo di
competenze di scrittura secondo le diverse tipologie dell'esame e delle diverse destinazioni
Soggetti coinvolti
Classse 5°A Md
OBIETTIVI
Lezioni frontali e partecipate. Lettura di articoli di attualità e di interesse collettivo. Confronto di idee ed
opinioni. Ricerca di dati, informazioni, contenuti e problematiche secondo indicazioni e selettori dati.
Durata e collocazione temporale
Da metà ottobre a fine maggio
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Ricerca personale o di gruppo degli elementi strutturali del quotidiano (titolazione, articoli di fondo e di
apertura, prima e terza pagina, pagine settoriali ecc.) e analisi di editoriali o di articoli di commento, alla
ricerca di elementi costitutivi (tesi, antitesi, ecc.)
Stesura di articoli di giornale e produzione di testi argomentativi documentati secondo le tipologie dell'esame
di Stato.
1.3 IL QUOTIDIANO IN CLASSE
Responsabile di progetto
a
a
Per le classi 2 E e 2 G settore Tecnico prof.ssa Capiluppi Luisa
a
a
Per le cassi 3 C 4 A settore Moda prof.ssa Montanari Luisa
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il quotidiano come strumento didattico: Esame della realtà che ci circonda. Lettura di articoli e analisi di
avvenimenti. Lettura critica di più quotidiani e comparazione delle notizie inerenti lo stesso evento perché
l'informazione non è che un tentativo di avvicinarsi ad una realtà sempre complessa e mai definita
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Conoscere gli eventi e giudicarli con la dovuta capacità critica, confrontando le notizie. Si ritiene che la
lettura critica di più quotidiani sia un'occasione per sviluppare un'attitudine a pensare, ragionare, meditare,
riflettere e un'abitudine a formarsi una propria opinione dei fatti e quindi maturare una solida coscienza
critica che permetta di essere cittadini più liberi
Soggetti coinvolti
Classi 2E e 2G settore tecnico industriale e classi 3C e 4A settore Moda professionale
OBIETTIVI
Lettura ragionata dei quotidiani. Conoscenza del linguaggio giornalistico. Sviluppo di un atteggiamento
consapevole nei confronti delle informazioni e della comunicazione perché i ragazzi possano andare in
profondità rispetto ai fatti che accadono nel mondo. Capacità di documentare e di documentarsi. Attitudine
a riconoscere la pluralità dei punti di vista. Sviluppo di competenze di scrittura secondo le diverse tipologie e
le diverse destinazioni
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezioni frontali e partecipate. Selezione di aree di contenuto, di ricerca, di approfondimento ( sui quotidiani,
su altri testi, su documenti on line, su siti Internet ) per collegare il momento della lettura a quello della
scrittura ( redazione di articoli e saggi )
Durata e collocazione temporale
Dal 15 ottobre alla fine di maggio
1.4 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 1° Professionale)
Responsabile di progetto
Prof.ssa Loredana Visciglia
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il quotidiano come strumento didattico: una volta alla settimana, gli studenti avranno l’opportunità di leggere
il quotidiano in classe, di confrontarsi su avvenimenti e commentare gli articoli letti con la guida
dell’insegnante. Il progetto offre agli alunni la possibilità di prendere dimestichezza con la lettura del
quotidiano,
constatare direttamente
la composizione
e conoscere
la struttura dell’articolo. Inoltre, il
contesto comunicativo sarà arricchito da argomenti di attualità sui quali gli alunni saranno invitati a
confrontarsi e ad esprimersi.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
L’attivazione del progetto è strettamente legata al bisogno formativo degli studenti che dovranno acquisire
precise competenze sul piano della lingua parlata e scritta:

padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili

per gestire l’interazione comunicativa nei vari contesti.

Comprendere i vari generi testuali

Produrre testi di vario tipo
Soggetti coinvolti
Classe 1C Md
OBIETTIVI
 Leggere in modo guidato i quotidiani
 Sviluppare un atteggiamento consapevole nei confronti delle informazioni e della comunicazione
 Esprime in modo critico opinioni sugli articoli letti
 Comprendere diversi punti di vista
 Produrre brevi commenti sugli articoli letti
 Tradurre episodi di vita scolastica in articoli di cronaca
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezione frontale e partecipata; attività in piccolo gruppo
Durata e collocazione temporale
Da febbraio a maggio 2014
1.5 FARE CON LE PAROLE
Responsabile di progetto
Prof.ssa Marcellina Mostofolini
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto coinvolge gli studenti in un percorso di approfondimento e di sperimentazione della pratica
argomentativa
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Promuovere il confronto, l’accoglienza ragionata delle idee altrui, il rispetto per i modi di essere e sentire
dell’altro. Valorizzare la collaborazione e diluire i conflitti o, comunque riportarli sul terreno del confronto
ragionato
Soggetti coinvolti
Classe 4° M prof. Soragni e prof.ssa Pranzitelli
Classe 3° B prof.ssa Morstofolini
Classe 2°A prof.ssa Capelli
Classe 2°H prof. Vairo
Ai docenti si affiancheranno esperti esterni della provincia coi quali ci sarà una stretta collaborazione
OBIETTIVI
Approfondire alcuni temi cruciali definiti in collaborazione fra docenti ed operatori esterni; incoraggiare
l’acquisizione di competenze argomentative, distinguere tra opinioni, credenze spiegazione e ragione,
sperimentare il valore del dialogo e della discussione.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il progetto si sviluppa in tre fasi:

Fase di collaborazione e preparazione con i docenti interessati

Fase
formativa:
obiettivo
è
sensibilizzare
all’importanza
dell’argomentazione
e
favorire
l’apprendimento delle competenze chiave per argomentare

Fase della “gara” argomentativi: realizzare delle sessioni di gare fra squadre appartenenti a classi
diverse che si misureranno su argomenti complessi
Durata e collocazione temporale
Gennaio- Aprile 2013
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
La valutazione corrisponderà alla fase conclusiva del progetto durante un serrato confronto ( dibattito,
discussione fra gruppi, gara…) da cui emergerà che più di altri ha raggiunto gli obiettivi prefissati
1.6 BIO E. LEARNING L.L.C.
Responsabile di progetto
Prof.ssa Elena Pandini, Roberta Rozzi
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Applicazione di tecniche biotecnologiche. finger printing
P.C.R. Creazione di organismi geneticamente
modificati.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Impossibilità di attuare esperienze biotecnologiche nel nostro istituto.
Soggetti coinvolti
a
a
Classi 5 L, 5 M
OBIETTIVI
Applicazione delle conoscenze teoriche e il loro potenziamento.
Durata e collocazione temporale
21 ottobre 2013
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Partecipazione attiva degli allievi ed assidua presenza allo stage.
2. PROGETTAZIONE DIDATTICA LINGUE STRANIERE
2.1 CORSO DI TEDESCO (classi prime)
Responsabile di progetto
Responsabile di progetto: Prof.ssa Liusca Boni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto ha l'obiettivo di avvicinare gli alunni allo studio della lingua tedesca affinché imparino ad utilizzarla
per i principali scopi comunicativi ed operativi.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Il tedesco è una lingua usata negli scambi commerciali internazionali e, di conseguenza, richiesta dalle
aziende e società che operano con l'estero. Pertanto, la scuola ritiene che lo studio di questa lingua straniera
rappresenti una valida opportunità per gli studenti. Inoltre, alcuni genitori ed alunni di codesto istituto hanno
richiesto la prosecuzione di questo progetto, già attuato con successo lo scorso anno scolastico.
Soggetti coinvolti
Un gruppo di alunni delle classi prime del settore tecnico.
OBIETTIVI
Obiettivi formativi
1. l'acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo
adeguato al contesto.
2. la formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà, in una educazione
interculturale che porti a ridefinire i propri atteggiamenti nei confronti del diverso da sé.
3. l'educazione al cambiamento, derivante dal fatto che ogni lingua recepisce e riflette le peculiarità
culturali della comunità che le usa.
4. il potenziamento della flessibilità delle strutture cognitive, attraverso il confronto con i diversi modi di
organizzare la realtà che sono propri di altri sistemi linguistici.
5. l'ampliamento della riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura, attraverso l'analisi
comparativa con altre lingue e culture.
6. lo sviluppo delle modalità generali del pensiero, attraverso la riflessione sulla lingua.
Obiettivi disciplinari
Conoscenze: conoscere ed individuare le principali strutture fondamentali della lingua tedesca; riconoscere
ed apprendere il lessico di base in situazioni quotidiane.
Abilita: comprendere semplici conversazioni di carattere formale ed informale nel contesto classe e
registrate; comprendere il senso generale ed informazioni specifiche di testi scritti di varia natura.
Esprimersi in lingua tedesca in modo efficace ed appropriato, adeguato al contesto ed alla situazione;
produrre brevi composizioni di tipo personale ed informali.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Si adotterà un approccio metodologico di tipo funzionale-comunicativo con momenti di riflessione sulla lingua
come sistema, e di comparazione tra L1 ed L2. Grande attenzione sarà rivolta allo sviluppo ed al
potenziamento delle 4 abilità (ascoltare, parlare; leggere e scrivere) in modo integrato, attraverso l'utilizzo
costante della lingua straniera, di metodologie di lavoro individuale, a coppie e di gruppo e di strumenti
multimediali e interattivi che consentano agli alunni di fare esperienze concrete e condivise di apprendimento
attivo.
Durata e collocazione temporale
Il corso si svolgerà al venerdì pomeriggio dalle ore 14.00 alle 16.00. Avrà inizio il 22/11/2012 e proseguirà
fino alla metà di maggio.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Durante lo svolgimento del corso, gli alunni svolgeranno alcune verifiche scritte ed orali per valutare
l'efficacia dell'intervento didattico. La valutazione si riferirà al raggiungimento degli obiettivi disciplinari
prefissati e terrà conto dell'impegno e partecipazione degli alunni.
2.2 CORSO DI TEDESCO (classi seconde)
Responsabile di progetto
Prof.ssa Cinzia Criscione
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare gli alunni allo studio della lingua tedesca affinché imparino ad utilizzarla
per i principali scopi comunicativi ed operativi.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Il tedesco è una lingua sempre più usata negli scambi commerciali internazionali e, di conseguenza, sempre
più richiesta dalle aziende e società che operano con l’estero. Pertanto, la scuola ritiene che lo studio di
questa lingua straniera sia una valida opportunità per gli studenti. Inoltre, vi sono state richieste da parte di
genitori e alunni affinché la scuola attivi questo progetto.
Soggetti coinvolti
Un gruppo delle classi seconde.
OBIETTIVI
Formativi
1. L’acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo adeguato
al contesto.
2. La formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà, in una educazione
interculturale che porti a ridefinire i propri atteggiamenti nei confronti del diverso da sé.
3. L’educazione al cambiamento, derivante dal fatto che ogni lingua recepisce e riflette le modificazioni
culturali della comunità che le usa.
4. Il potenziamento della flessibilità delle strutture cognitive, attraverso il confronto con i diversi modi di
organizzare la realtà che sono propri di altri sistemi linguistici.
5. L’ampliamento della riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura,attraverso l’analisi comparativa
con altre lingue e culture.
6. Lo sviluppo delle modalità generali del pensiero, attraverso la riflessione sulla lingua.
Disciplinari
CONOSCENZE: conoscere ed individuare le principali strutture fondamentali della lingua tedesca;
riconoscere ed apprendere il lessico di base in situazioni quotidiane.
ABILITA’: comprendere semplici conversazioni di carattere formale ed informale nel contesto classe e
registrate; comprendere il senso generale ed informazioni specifiche di testi scritti di varia natura.
Esprimersi in lingua tedesca in modo efficace ed appropriato, adeguato al contesto ed alla situazione;
produrre brevi composizioni di tipo personale ed informali.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Si adotterà un approccio metodologico di tipo funzionale-comunicativo con momenti di riflessione sulla lingua
come sistema, e di comparazione tra L1 ed L2. Grande attenzione sarà rivolta allo sviluppo ed al
potenziamento delle 4 abilità (ascoltare, parlare; leggere e scrivere) in modo integrato, attraverso l’utilizzo
costante della lingua straniera, di metodologie di lavoro individuale, a coppie e di gruppo e di strumenti
multimediali e interattivi che consentano agli alunni di fare esperienze concrete e condivise di apprendimento
attivo.
Durata e collocazione temporale
Il corso si svolgerà al giovedì pomeriggio dalle ore 14 alle 16. Avrà inizio il 22 novembre 2012 e proseguirà
fino alla fine di maggio.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Durante lo svolgimento del corso, agli alunni saranno sottoposte alcune verifiche scritte (test vero/falso,
esercizi a scelta multipla, esercizi di completamento, risposte scritte a semplici domande, ecc.). Tali prove
hanno anche lo scopo di valutare l’efficacia dell’intervento didattico. Pertanto si farà riferimento agli obiettivi
sopraccitati e si terrà conto dell’impegno e della partecipazione degli alunni.
2.3 FLIPPED CLASSROOM: ROVESCIARE IL NOBILI
Responsabile di progetto
Prof.ssa Boni Liusca
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Avviare la sperimentazione di una classe flipped, ovvero una classe in cui insegnare la lingua inglese con il
metodo didattico inclusivo per eccellenza, il Flipped Learning. In tutta Italia si contano sulle dita di una sola
mano gli istituti dove tale sperimentazione è stata avviata, mentre negli USA sono già decine di migliaia, dal
2007, gli studenti che si avvalgono, con risultati incoraggianti, di questa nuova didattica che modifica il ruolo
del docente e la modalità di fruizione del tempo scuola.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
La composizione sempre più variegata dei gruppi classe produce una complessità di bisogni educativi ai
quali non è sempre possibile rispondere efficacemente attraverso la metodologia della lezione frontale. E'
sempre più urgente il bisogno di una didattica diversificata, se non individualizzata. Ad esempio, nella classe
individuata per la realizzazione del progetto, composta da 27 studenti, sono presenti:

14 alunni stranieri (di cui 6 con lingua madre non affine all'italiano);

10 alunni che stanno ripetendo la classe 2^;

1 studente con BES;

1 studente NAI;

1 studente DSA

2 studenti certificati con sostegno.
Soggetti coinvolti
Il progetto intende sperimentare il metodo flipped applicato all'apprendimento della lingua inglese nella
classe 2A del settore professionale manutenzione e assistenza tecnica.
OBIETTIVI

Coinvolgere gli studenti, anche i meno motivati, allo studio e all'apprendimento attraverso una didattica
inclusiva che cambia i tempi e i modi dello stare in classe e del rapporto studente-docente e che rispetta
i tempi di apprendimento di ogni singolo studente;

Migliorare le performance degli apprendimenti disciplinari;

“Lasciare in eredità” a tutti gli studenti dell'istituto, e non solo a quelli della classe coinvolta dal progetto,
materiali utili allo studio della lingua inglese
2.4 CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI PET E FCE (Cambridge Esol Examinations)
Responsabile di progetto
Prof.ssa Laila Mosca Moschini
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Gli esami PET e FCE sono per gli studenti che vogliono usare l’Inglese scritto e parlato di tutti i giorni ad un
livello intermedio ed avanzato. Sono esami ideali per gli studenti che vogliono usare la lingua anche in
contesti lavorativi oltre che accademici .Gli esami coprono tutte e quattro le abilità : lettura, scrittura, ascolto
e parlato in molte e diverse situazioni di vita reale.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Richiesta di
preparazione ed approfondimento della lingua Inglese per competenze riferite al Quadro
Comune Europeo riconosciute nel mondo del lavoro, Organismi Internazionali ed Università .
Soggetti coinvolti
Studenti delle classi 4e e 5e dell’Istituto nei diversi indirizzi preparati da insegnanti di madre- lingua esperti
negli esami Cambridge
OBIETTIVI
Potenziare / sviluppare le competenze linguistiche dello studente nelle quattro abilità di base

Ampliare il lessico

Sviluppare / potenziare l’autonomia dello studente
che saprà interagire con scorrevolezza e
spontaneità con un madre-linguista

Sviluppare / potenziare la capacità di argomentare anche
su temi scottanti di vario genere
utilizzando la lingua reale e moderna
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
L’approccio utilizzato è quello comunicativo e multi task partendo dalle conoscenze già in possesso degli
studenti . Gli esercizi proposti sono simili nella struttura , nei contenuti a quelli degli esami Cambridge per
facilitare gli studenti quando daranno gli esami veri per le Certificazioni.
Le lezioni saranno tenute nel laboratorio multi-mediale C2.09 per avere la possibilità di vedere materiale
video, di ascoltare e/o di registrazione .
Durata e collocazione temporale
A partire da metà Ottobre 2012 fino alla fine di Marzo 2013
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Sostenere gli esami ed ottenere le Certificazioni Internazionali spendibili in più ambiti
2.5 C.L.I.L. MODA IN LINGUA INGLESE: Fashion History, Fashion and Society,
Fashion Design
Responsabile di progetto
Prof. Andrea Fontana e prof.ssa Francesca Cilloni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
History of fashion
Trimestre:

Storia della moda 1800-1950, con materiali in inglese forniti dagli insegnanti e fruibili dagli studenti
sia in forma cartacea che sulla wiki di classe.
Pentamestre:

8.1 - 900: anni cinquanta

8.2 - 900: anni sessanta

8.3 - 900: anni settanta

8.4 - 900: anni ottanta

8.5 - 900, anni novanta; duemila

Art, lifestyle and society in the 20th century

Fashion and photography

Fashion and the cinema :Le relazioni pericolose Orgoglio e pregiudizio Madame Bovary – Il
Gattopardo

Realizzazione di un capo o accessorio con schede tecniche, descrizione e presentazione (anche
all’esame) in inglese.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Attuare una metodologia didattica prevista dai nuovi programmi e fortemente voluta dal MIUR per le sue
valenze culturali e
pedagogiche che stimolano gli allievi ad un apprendimento più impegnativo e allo
sviluppo di competenze trasversali di autonomia operativa e assunzione di responsabilità. La metodologia
prevede inoltre l’utilizzo di nuove tecnologie mirate non soltanto a rendere più efficace e interessante il
percorso didattico ma anche a rinforzare la motivazione, la partecipazione e la collaborazione/condivisione
Soggetti coinvolti
a
Classi 5 T
OBIETTIVI
Al termine dei moduli gli allievi:
Al termine dell’anno scolastico gli allievi dovranno aver

appreso i contenuti specifici della materia Moda,

sviluppato le competenze lessicali specifiche e le skills nella lingua inglese ad un livello superiore a
quello realisticamente possibile con le sole due ore settimanali previste dal curriculum,

utilizzato le conoscenze e competenze anche trasversali ad altre aree di studio del sistema moda
per operare scelte e realizzare prodotti corredati di materiale descrittivo finalizzato alla produzione
industriale,

sviluppato capacità di lavoro autonomo, responsabile e collaborativo all’interno dei gruppi, imparato
a rispettare le consegne e i tempi per la loro realizzazione.
Durata e collocazione temporale
L’intero anno scolastico 2013-2014
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il progetto prevede un percorso che, partendo dallo studio della storia della moda e del costume nel corso
del 19esimo secolo, si sviluppa fino alla realizzazione /confezione di capi di vestiario ispirati, eventualmente,
alle diverse fogge del periodo preso in esame.
Tutto il percorso verrà svolto con materiali in lingua inglese, sia quelli forniti dagli insegnanti, sia quelli
elaborati dagli studenti. A tal fine, tutto ciò che verrà utilizzato e prodotto dagli studenti verrà collocato in un
contenitore, la Wiki della classe, http://nobiliquintat.wikispaces.com/ affinchè tutti gli studenti, i docenti e i
genitori interessati possano seguire l’evoluzione del progetto, ritrovare in qualsiasi momento tutti i materiali
inerenti al progetto e operare in un ambiente collaborativo fondamentale per la realizzazione di una attività di
così ampio respiro.
Tutto il progetto sarà condotto in modalità di gruppo. Le forme di verifica saranno in lingua inglese e il voto
attribuito sarà il medesimo per il contenuto e per l’aspetto linguistico; a quest’ultimo, naturalmente, verrà
data una valutazione attenta maggiormente all’uso della lingua come veicolo di contenuti e strumento di
comunicazione che alla correttezza morfo-sintattica. Tuttavia dalla realizzazione di questo progetto sono
attesi risultati significativi sia dal punto di vista motivazionale e di partecipazione, che da quello dell’effettivo
apprendimento di contenuti di materia e linguistici. In altre parole una metodologia didattica che fonde
apprendimento di contenuti, apprendimento linguistico, sviluppo di competenze trasversali in un contesto di
crescita culturale non può che essere impegnativa per gli studenti; e da questo maggiore impegno
dovrebbero scaturire risultati significativi .
Per quanto riguarda la visione di film, agli studenti di quinta, divisi in gruppi di lavoro, è affidato il compito di:

visionare il film analizzandolo dal punto di vista storico-sociale e dal punto di vista della moda e della
sua evoluzione, mettendo in rete sul sito http://nobiliquintat.wikispaces.com/ appunti ed elaborati via
via prodotti

preparare una scheda Film-Periodo-Moda in lingua inglese

preparare una presentazione orale in lingua inglese del film, che può essere esposta in classe nelle
ore di moda come verifica del lavoro svolto
Per quanto riguarda la realizzazione di capi, la dimensione CLIL dell’attività di progetto riguarderà:

ideazione,
progettazione,
realizzazione,
industrializzazione, di
un
capo
per
studente,
o
eventualmente per gruppo .Gli studenti saranno impegnati in questi specifici compiti:

ricerca stilistica (figurini, proposta tessuti, costruzione mood board)

scelta modelli

progettazione modelli (CAD)

industrializzazione modelli con scheda tecnica, scheda materiali, scheda costi

ciclo di lavorazione
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Le verifiche verranno via via concordate tra i docenti coinvolti e saranno di diversa tipologia. Sono previste
anche forme di monitoraggio diverse dalla tradizionale verifica, legate a diverse fasi del progetto e dei
materiali elaborati. Sarà sempre possibile monitorare l’avanzamento del progetto e le attività svolte dagli
allievi tramite l’ambiente di lavoro nel quale docenti e studenti scambiano e collocano tutti i materiali forniti e
prodotti durante il progetto, cioè la WIKI con il seguente indirizzo http://nobiliquintat.wikispaces.com/
2.6 CONTENT LANGUAGE INTEGRATED LEARNING (CLIL) DI INFORMATICA
Responsabile di progetto
Prof.ssa Elisa Pederzini
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Alcune unità didattiche della disciplina Informatica verranno svolte parzialmente in lingua inglese.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Offrire agli alunni l’opportunità di apprendere la lingua inglese in un contesto nel quale la lingua straniera non
è l’oggetto di studio ma è lingua veicolare, dunque strumento di apprendimento di altri contenuti.
Migliorare il lessico tecnico in lingua inglese di discipline a forte prevalenza di termini inglesi, quali sono
l’informatica ed i sistemi automatici.
Soggetti coinvolti
a
a
a
Classi: 1 G, 1 H, 3 D
OBIETTIVI
Promuovere l’apprendimento della lingua straniera e, contestualmente, della terminologia informatica in
“lingua originale”.
Durata e collocazione temporale
Si prevedono 2-3 ore di lezione frontale per classe, in orario scolastico, nell’anno scolastico in corso.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Prove scritte parzialmente svolte in lingua inglese.
2.7 LABORATORIO DI TEATRO IN LINGUA INGLESE
Responsabile di progetto
Prof.ssa Francesca Guatelli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO

Classi terze: si prede in considerazione la drammatizzazione del romanzo di stevenson “treasure
island”,come un percorso di coinvolgimento degli stessi studenti che diventano parte integrante della
storia( i membri dell’equipaggio sulla nave) .lo scopo e’ di avvicinare i giovani alla lingua inglese
attraverso temi che sono ad essi attinenti per eta’ ed esperienza: il viaggio come ricerca di se stessi
e di mondi diversi; scegliere; essere coraggiosi; il significato del “tesoro”;l’ immaginazione.
gli studenti potranno partecipare alla messa in scena.

Classi seconde: si prevede una lettura animata basata sui racconti shakespiriani al fine di creare un
atteggiamento favorevole all’ apprendimento della lingua inglese: l’ascolto e la comprensione
possono diventare un’attività’ coinvolgente e divertente. gli studenti si renderanno conto di come la
lettura a voce alta sia un’ opportunità per dare spazio alla propria immaginazione e creativita’.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
la necessità e’ quella di motivare gli studenti allo studio della lingua inglese utilizzando il genere teatrale e
proponendo anche un’ esperienza di drammatizzazione se pur limitata a frammenti di un testo.
Soggetti coinvolti
classi: 2d,2g,3d,3g,3t,3°a,3h,3b settore Tecnico
OBIETTIVI
Approfondire la conoscenza del teatro anglosassone classico e contemporaneo, con particolare attenzione
al linguaggio, alla storia e alla tradizione teatrale inglese.

Analizzare alcune scene tratte dai testi teatrali presi in considerazionei .

Promuovere la riflessione e discussione sulle tematiche e tecniche letterarie

Coinvolgere gli studenti in una esperienza di drammatizzazione ( passaggio dalla parola scritta alla
recitazione e quindi alla rappresentazione teatrale).

Approfondire la conoscenza del panorama storico, sociale e culturale in cui si collocano gli autori
presentati.
Durata e collocazione temporale
sia il progetto inerente a treasure island che quello inerente ai racconti tratti da shakespeare avranno luogo
nel pentamestre
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Si prevede il coinvolgimento diretto degli studenti con lavori a coppie ed a piccoli gruppi e la partecipazione a
laboratori didattici
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Si terrà conto del livello di partecipazione degli studenti e del grado di interesse dimostrato. verranno inoltre
effettuate verifiche scritte ed orali riguardanti gli argomenti del progetto
2.8 ASSISTENTATO COMENIUS
Responsabile di progetto
Prof.ssa Francesca Cilloni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
A seguito della domanda presentata in Gennaio 2013, abbiamo ottenuto di poter ospitare un’assistente
proveniente da un altro paese della comunità Europea, che si tratterrà presso la nostra scuola per un
periodo di 28 settimane, e affiancherà le insegnanti di lingua straniera nello svolgimento del lavoro in classe.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Nella normale pratica didattica lo spazio dedicato al potenziamento della competenza comunicativa non è
molto. Inoltre gli allievi sono spesso riluttanti a usare la lingua straniera come forma di comunicazione in
classe e a sperimentare con essa, passaggio indispensabile per costruire una competenza che attivi le
semplici conoscenze acquisite. Perciò la figura dell’assistente può dare agli studenti la possibilità di
interagire per un discreto numero di ore con un’insegnante straniera che, pur non essendo madrelingua di
inglese, incoraggerà gli allievi/e a usare l’inglese come lingua veicolare, quindi a potenziare la competenza
comunicativa. Sarà inoltre un prezioso ausilio per le docenti nella gestione della classe, in particolar modo la
gestione del lavoro di gruppo e di coppia, che potranno essere migliorati e monitorati con più facilità.
L’assistente porterà sicuramente nuove proposte/idee che arricchiranno la nostra pratica didattica e, non da
ultimo, avrà l’opportunità di ampliare l’orizzonte culturale delle classi e docenti coinvolti portando
informazioni di vario tipo e in vario formato sul proprio paese d’origine, arricchendo la prospettiva
interculturale degli allievi/e.
Soggetti coinvolti
a
Per la casse 3 D settore Tecnico prof.ssa Guatelli
a
Per la casse 4 D settore Tecnico prof.ssa Bassoli
a
a
a
a
a
a
a
a
Per la casse 4 A 5 A 5 B 5 C settore Tecnico prof.ssa Zanichelli
Per la casse 3 B 4 L settore Tecnico prof.ssa Mosca Moschini
a
a
Per la casse 3 T 4 T 3 A 4 A settore Tecnico prof.ssa Cilloni
a
Per la casse 4 B settore Tecnico prof.ssa Zuelli
a
a
a
a
Per la classe 4 B 5 B settore Professionale prof.ssa Reo
Per la classe 4 A 5 A settore Professionale prof.ssa Criscione
OBIETTIVI

Potenziare la competenza comunicativa degli studenti,

Rendere più efficaci (fornire più supporto linguistico, più monitoraggio, minor dispersione) le attività
comunicative in classe.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
L’assistente sarà in aula con ogni docente un’ora la settimana per la durata di circa 10 settimane e
collaborerà con lei nella gestione dell’attività didattica, preventivamente concordata.
Durata e collocazione temporale
Il trimestre dell’anno scolastico 2013-14
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Se da una parte è difficile prevedere strumenti per una misurazione dell’efficacia dell’intervento
dell’assistente, al termine dell’intervento dell’assistente verrà fornito alle classi e alle docenti una scheda di
valutazione dei benefici ottenuti e dell’efficacia complessiva dell’esperienza.
2.9 SACMBIO CULTURALE CON LA FRANCIA
Responsabile di progetto
Prof.ssa Elisabetta Dallari Brustia
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Incontro con una classe di un liceo francese per la realizzazione di un Dizionario della Moda
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Proposte della scuola francese in continuità con l’incontro del 2012
Soggetti coinvolti
a
a
Classe 4 T e 5 T
OBIETTIVI
Scambio culturale in lingua inglese su temi che interessano la moda
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
incontri mattutini per realizzare il dizionario
incontri pomeridiani per la visita alle città di Bologna, Reggio Emilia o parma
Durata e collocazione temporale
8 -9-10 aprile 2014
3. PROGETTAZIONE ATTIVITÀ SPORTIVA
3.1 TRENTANOVESIMA COMBINATA SPORTIVA
Responsabile di progetto
Prof. Franco Contini
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Organizzazione e svolgimento di partite, tornei e manifestazioni sportive in diverse discipline che
coinvolgano il “gruppo classe “ alla partecipazione attiva di tutti i suoi componenti.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Diffondere i valori positivi dello sport (conoscenza, rispetto delle regole, rispetto degli altri intesi sia come
avversari che come compagni). Sapere gestire e controllare le tensioni emotive che accompagnano un
evento sportivo (ansia del confronto, paura di sbagliare, sensazione di inadeguatezza).
Soggetti coinvolti
Tutti gli alunni dei corsi diurni e i docenti personale ATA ausiliari che ne facciano richiesta.
Gli insegnanti di educazione fisica.
Le associazioni sportive, il CONI e il Provveditorato, per le manifestazioni studentesche.
OBIETTIVI

Promuovere momenti socializzanti e di aggregazione.

Diffondere i valori positivi dello sport.

Coinvolgere gli alunni in un progetto comune al gruppo.

Migliorare la conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità.

Avvicinare ed eventualmente avviare gli studenti a discipline che per motivi vari non hanno potuto o
voluto praticare.
Durata e collocazione temporale
dal 02/10/13 al 31/05/14
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Vengono compilate classifiche e aggiornati i tabelloni dei vari tornei ed esposti nella bacheca della palestra
in tempo quasi reale in modo che gli alunni siano sempre aggiornati sullo stato delle cose
3.2 “PERCORSI INDYSCIPLINATI”
Responsabile di progetto
UISP (insegnante referente Emerio Corradini)
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
“PERCORSI INDYSCIPLINATI” si configura come un’azione sperimentale a forte carattere innovativo per la
tutela degli adolescenti, finalizzata a contrastare sedentarietà ed abbandono (drop-out sportivo), attraverso
lo sviluppo di 10 laboratori sperimentali su tutto il territorio nazionale per la pratica dello sport di strada, nella
scuola e nell’extra scuola, ad opera di ragazzi, che affiancati da operatori UISP, avranno un ruolo attivo e di
co-progettazione oltre che beneficiari dell’intervento.
In particolare lo sport di strada è uno strumento molto efficace per il target giovanile, tra le discipline
proposte ci saranno il Parkour, la danza urbana, gli sport della glisse e le giocolerie.
Il progetto sarà sviluppato per otto lezioni all’interno della normale attività curriculare, altre due lezioni sono
previste all’esterno, in orario non scolastico.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Le indagini recenti sugli adolescenti (Abitudini e stili di vita degli adolescenti 2011-2012, Società Italiana
Pediatria) indicano quella di oggi come una generazione seduta, con oltre il 60% degli adolescenti che
trascorre più di 10 ore seduto.
Un'"epidemia di sedentarietà” dovuta al sommarsi del tempo trascorso tra televisione, Internet, e scuola,
dove le ore dedicate all'attività fisica sono troppo limitate.
Ad aggravare la situazione, il fenomeno del drop-out sportivo, soprattutto tra i ragazzi, dovuto ad una
proposta sportiva canonica fortemente selettiva fin dall’infanzia, che, anche per le aspettative di genitori e
allenatori, crea negli adolescenti un senso di frustrazione (per l'esclusione o il fallimento di obiettivi).
Lo sport di prestazione, inoltre, fatica a dialogare con questi ragazzi "orientati all’avventura” e alla libera
espressione di sé.
In questo quadro, la proposta qui avanzata si pone come elemento facilitatore per l’integrazione sociale dei
ragazzi anche per la sostenibilità economica di queste attività motorie non strutturate che favoriscono il
diritto d’accesso a tutti, senza inserire discriminanti di reddito e sociali. In una logica d’inclusione questa
azione si rivolge anche a giovani stranieri che possono trovare in queste buone pratiche opportunità di
coinvolgimento attivo e di scambio comunicativo con i loro coetanei italiani. La stessa filosofia di questi sport
destrutturati è fortemente caratterizzata dal concetto di comunità (crew) in cui tutti i ragazzi si riconoscono e
a cui possono scegliere di appartenere.
Soggetti coinvolti

Istruttori UISP
 Insegnanti Sergio Antichi e Emerio Corradini
 Classi 1a MT e 3b MT
OBIETTIVI
Testare un modello di azione volto al recupero degli adolescenti all'attività motoria, a favorire le loro
possibilità di aggregazione, di integrazione sociale anche di giovani migranti, e all'affermazione del diritto di
accesso allo sport per tutti; intercettare i bisogni espressi o latenti dei giovani che si pongono al di fuori dei
consueti circuiti sportivi promuovendo tutte quelle espressioni motorie non convenzionali e agite nella realtà
quotidiana;
favorire la costruzione di momenti di socialità reale, per contrastare il fenomeno di quella virtuale, attraverso
proposte di sport destrutturati; facilitare il protagonismo attivo degli adolescenti con una sperimentazione che
li veda protagonisti come co-progettatori di performances, eventi dimostrativi e iniziative di comunicazione;
recuperare la vivibilità delle aree urbane e/o periferiche come spazi di aggregazione a carattere sportivo;
promuovere spazi di collaborazione fattiva tra i diversi soggetti che sul territorio sono impegnati nel mondo
dell’adolescenza
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Si prevede lo sviluppo di 10 laboratori sperimentali su tutto il territorio nazionale per la pratica di sport di
strada. In una prima fase si costituiranno le unità locali di lavoro e in una logica di rete e di sistema, una
regia nazionale monitorerà il lavoro svolto nei territori e garantirà lo scambio di informazioni tra di essi.
La scuola inserirà nei POF le proposte educative, per garantire il raggiungimento dei risultati. Si procederà
poi al coinvolgimento dei beneficiari, attraverso educatori di strada UISP,che affiancheranno gli insegnanti, e
saranno tendenzialmente coetanei con il target, per favorire una trasmissione empatica di saperi e abilità.
La sperimentazione si baserà sulla co-progettazione con gli studenti, secondo la metodologia della peer
education; i ragazzi assumono così un ruolo attivo e propositivo e si incentiva l'autogestione delle attività. In
particolare gli adolescenti
prenderanno parte alla progettazione e allo sviluppo delle attività sia a scuola che nell’extra scuola anche
attraverso l’organizzazione di happening ed esibizioni e affiancheranno gli operatori UISP come trainer di
sport di strada.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Per verificare il corretto andamento del progetto o apportare eventuali modifiche sarà realizzato un costante
monitoraggio, sulla base del Logical Integrated Framework Method of Analysis. Sarà sviluppata da un
soggetto esterno un'attività di valutazione, attraverso interviste, questionari, focus groups, osservazione
partecipata. Sarà elaborato un rapporto sull’efficacia della pratica sportiva nelle politiche di tutela
dell'adolescenza e sulla ricaduta della sperimentazione sul territorio. Durata e collocazione temporale
3.3 DIFESA PERSONALE
Responsabile di progetto
Prof. Sergio Nanetti
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
dieci incontri con allenatori professionisti permetteranno ad alunni, professori e personale ATA di sviluppare
abilità nelle cadute, di conoscere come evitare situazioni di pericolo e imparare come agire in termini
difensivi per proteggersi da aggressioni. Si precisa che gli incontri saranno 10 più 1 per l’esame
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Sentirsi sicuri di sé, saper fare la cosa giusta, saper gestire le situazioni di conflitto, trovare sicurezza e
protezione sul territorio.
Prevenzione del fenomeno del “Bullismo”
Soggetti coinvolti
il progetto è rivolto agli studenti di qualsiasi classe del biennio e del triennio e al corpo docente e ATA, che
faranno lezione in due gruppi distinti. Gli insegnanti: Prof. Aldini Andrea e suoi collaboratori cinture nere di
judo, insegnanti professionisti per la preparazione atletica generale e lo stretching.
OBIETTIVI
prevenzione del rischio del conflitto, sapersi proteggere tramite l’apprendimento delle cadute, come
allontanarsi da un conflitto, come cadere a terra da fermi e in movimento senza farsi male, come proteggersi
da attacchi da calci, da un attacco a mani nude, da un attacco con armi, elementi di primo soccorso con
elementi accreditati presso le ASL.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
10 lezioni in palestra, della durata di ore 1 ciascuna, per il gruppo studenti ; e 5 lezioni della durata di ore
1,5 h per il gruppo personale scuola.
Dopo una fase di riscaldamento si affronteranno le tematiche già sopra descritte con lavoro in piccoli gruppi,
con l’ausilio di tappetini di protezione già in dotazione alla scuola.
Durata e collocazione temporale
tra novembre 2013 e marzo 2014, si individuerà un pomeriggio alla settimana per svolgere l’attività,
concordato preventivamente con gli insegnanti di educazione fisica. Indicativamente l’orario dalle 14.00 alle
15.00/15.30.
Si tenga presente che il corso per docenti e personale della scuola è ben distinto da quello degli studenti e
non si svolgerà in contemporanea.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
verranno fatte osservazioni in itinere del comportamento e dell’impegno dei partecipanti. Esame finale con
certificazione delle competenze acquisite. Realizzazione di fotografie e filmati previa autorizzazione a norma
della privacy in itinere e a fine corso.
4. ATTIVITÀ FINALIZZATE AL SUCCESSO FORMATIVO
4.1 PROGETTO ACCOGLIENZA
4.1.1 ACCOGLIENZA CLASSI PRIME
Responsabile di progetto
Prof.ssa Alessandra Menozzi
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto accoglienza vuole essere un anello di congiunzione con la scuola secondaria di primo grado e
una risposta positiva alle difficoltà che gli adolescenti sperimentano all’ingresso della scuola secondaria
superiore
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Il progetto accoglienza vuole essere un’azione orientativa di supporto che consenta agli studenti di prima per
la promozione del benessere scolastico e la prevenzione del disagio
Soggetti coinvolti
Le classi prime dell’istituto, i docenti, i genitori.
OBIETTIVI
Promuovere l’integrazione degli studenti all’interno dell’istituto e dei singoli gruppi classi; condividere le regoli
sociali e scolastiche, favorire la creazione di un clima di coesione, cooperazione e lavoro all’interno dei
gruppi, individuare strategie e metodologie utili ai docenti per la conduzione dei gruppi-classe e la
comunicazione con gli studenti, condividere il percorso accoglienza con i genitori degli studenti di classe
prima e informarli della presenza dello sportello e della sua funzione, coinvolgere studenti più grandi dello
stesso istituto in qualità di peer.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lo sviluppo del progetto prevede un incontro con i genitori di classe prima per individuare e condividere
alcune attività da svolgere nella parte iniziale dell’anno scolastico. Un incontro dei peer per formarli rispetto
al loro intervento nelle classi prime; intervento nelle classi della psicologa; incontro con i coordinatori; attività
di conoscenza; presentazione dell’organizzazione del regolamento d’istituto.
Durata e collocazione temporale
Settembre – ottobre 2013
4.1.2 PASSAGGI IN ENTRATA E IN USCITA
Responsabile di progetto
Prof. Claudio Davoli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto prevede l’attivazione di moduli compensativi atti a favorire il successo scolastico degli alunni
provenienti dagli istituti della Rete attivata tra le 21 scuole superiori della provincia di Reggio Emilia e
l’accompagnamento per quelli in uscita.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Favorire il successo formativo.
Soggetti coinvolti
Saranno coinvolti preferibilmente i docenti dei consigli delle classi in cui verranno inseriti gli alunni in entrata,
oppure i docenti interni delle discipline per le quali s’intraveda la necessità
di attuazione dei moduli
compensativi.
OBIETTIVI
Consentire agli alunni in entrata di colmare le lacune nelle discipline non presenti nel curricolo della scuola di
provenienza, in modo da combattere la dispersione scolastica e favorire il successo formativo, per quelli in
uscita guidarli nel trasferimento ad altro istituto.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il referente d’Istituto del progetto, su indicazione dei referenti d’Istituto di provenienza degli
alunni, comparerà i curricoli di studio e prenderà accordi con in coordinatori delle classi in
entrata, per stabilire di quali moduli compensativi abbia bisogno ciascun alunno per recuperare, nel minor
tempo possibile, le discipline e/o gli argomenti non affrontati.
Durata e collocazione temporale
Potranno pervenire alunni in entrata fino 30/12/2012 per quando riguarda le classi prime; Ne consegue
pertanto che la durata prevista per gli spostamenti è da novembre 2012 a tutto Dicembre 2012.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Sarà stilato, per ciascun alunno, un documento di riepilogo dei moduli compensativi attivati, in
cui figureranno docente/materia, ore proposte, ore frequentate effettivamente ed esito finale,
sottoscritto dal coordinatore di classe e dal referente d’Istituto. Ogni docente sarà munito di un modulo per il
conteggio delle ore di lezione svolte.
4.2 ORIENTAMENTO
4.2.1 ORIENTAMENTO CLASSI TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
Responsabile di progetto
Dirigente e suoi Collaboratori
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Favorire la conoscenza dell’offerta formativa del nostro istituto
Soggetti coinvolti
Tutti gli studenti delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado ,le rispettive famiglie, docenti
orientatori delle scuole secondarie di primo grado, docenti del nostro istituto, personale non docente,
esponenti del mondo del lavoro
OBIETTIVI
Fornire informazioni corrette sull’offerta formativa del nostro istituto al fine di accompagnare gli studenti a
una scelta della scuola secondaria di secondo grado consona alle proprie attitudini.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Interventi di informazione orientativa presso le scuole secondarie di primo grado e presso il nostro istituto
( scuola aperta ) Incontro fra docenti del nostro istituto e referenti delle scuole secondarie di primo grado
stage laboratoriali.
Durata e collocazione temporale
Dicembre 2012 febbraio 2013
4.2.2 ORIENTAMENTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO
Responsabile di progetto
Prof.ssa Monica Bottai , prof. Lamberto Soragni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Esperienze di tipo orientativo in collaborazione con varie sedi universitarie
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Offrire strumenti e conoscenze dirette per chiunque voglia proseguire gli studi all’università e per chiarire il
profilo professionale da seguire.
Soggetti coinvolti
Tutte le classi quinte con la collaborazione di docenti referenti e docenti orientatori universitari.
OBIETTIVI
Fornire agli studenti un’opportunità di accesso diretto alle informazioni relative ai percorsi di studio post
diploma.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Presentazioni analitiche dei corsi universitari attuati da diversi atenei con illustrazione dei test d’ingresso
relativi alle facoltà a numero chiuso.
Durata e collocazione temporale
Intero anno scolastico.
4.2.3 POTENZIAMENTO MATERIE DI INDIRIZZO per la classe 3/4 serale meccanici
Responsabile di progetto
Prof
Moschetto Raffaele
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Preparazione della 4 A serale ad indirizzo meccanica per affrontare l’idoneità al 5° anno e della 3° A serale
ad affrontare la 4°.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Presenza in contemporanea di studenti iscritti alla classe 4° e alla 3° con necessità di acquisire le
conoscenze e le competenze minime indispensabili, soprattutto per le materie professionalizzanti, per
ottenere l’idoneità a frequentare l’anno successivo.
Soggetti coinvolti
Tutti gli iscritti alla classe 4° A serale ( 2 ore ) e 3° A serale ( 2 ore). La frequenza è aperta anche a tutti gli
studenti iscritti con carenze nelle materie coinvolte nel progetto.
OBIETTIVI
Raggiungimento degli obiettivi minimi nelle discipline di indirizzo previste nel 3° e 4° anno ad indirizzo
meccanico / meccatronico: sistemi ed automazioni industriali; tecnologia e laboratorio tecnologico.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezioni frontali in aula e nei laboratori interessati; lettura di testi, dispense e manuali; distribuzione fotocopie;
lezioni in P.P.
Durata e collocazione temporale
dal 30/10/2013 al 8/6/2014
4.2.4 ORIENTAMENTO AL MONDO DEL LAVORO
Responsabile di progetto
Prof.ssa Monica Bottai, prof. Lamberto Soragni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Visite ad aziende del territorio legate alle diverse specializzazioni.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Rendere i legami tra scuola e mondo del lavoro sempre più stretti.
Soggetti coinvolti
Tutte le classi quinte con un docente interno e rappresentanti delle aziende sul territorio.
OBIETTIVI
Dare agli studenti il maggior numero di informazioni relative alle diverse possibilità di lavoro e ai diversi ruoli
che possono ricoprire.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Visite ad aziende del territorio legate alle diverse specializzazioni accompagnati da un docente.
Durata e collocazione temporale
Intero anno scolastico.
4.3 RECUPERO COGNITIVO
4.3.1 DSA
Responsabile di progetto
Prof.ssa Alessandra Martelli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
1. Identificazione precoce di soggetti DSA (osservazione in classe; test di lettura per studenti segnalati dai
CdC; consulenza di un esperto) – durante tutto l’anno scolastico.
2. Restituzione dei dati ai docenti – tutto l’anno scolastico.
3. Iniziative di sostegno allo studio (tutoraggi alla pari, cioè con un compagno di classe, in orario scolastico
e al pomeriggio ) – da novembre 2012 a maggio 2013.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Necessità di attivare una forma di identificazione precoce dei soggetti DSA come richiesto dalla Legge
170/2010.
Necessità di attivare aiuti per lo studio, e di conseguenza migliori possibilità di successo scolastico, anche
per quei ragazzi che non possono permettersi lezioni pomeridiane a pagamento.
Soggetti coinvolti
Coordinatori di classe, docenti, studenti, tutors, consulente esterno.
OBIETTIVI
Identificazione precoce di studenti con DSA; competenza dei docenti nella gestione di casi di DSA nel
normale contesto di classe; diffusione di modalità didattiche adeguate; successo e benessere scolastico dei
soggetti DSA;
prevenzione degli abbandoni e della dispersione scolastica; miglioramento dell’offerta
formativa.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:

Attenta osservazione da parte dei docenti durante tutto l’anno scolastico; in caso di sospetto DSA,
segnalazione alla commissione; prove di lettura di parole e non parole; interpretazione della
commissione e successiva consulenza di una psicologa esperta; eventuale segnalazione alla
famiglia per attivazione percorso diagnostico.

In ogni classe con studenti DSA, identificazione di un compagno tutor che supporti il ragazzo nella
comprensione delle materie più impegnative, nell’organizzazione della settimana, delle verifiche e
delle
interrogazioni.
Possibilità di
incontrarsi
al
pomeriggio
per
preparare
le
verifiche.
Riconoscimento di un credito e possibilmente di un piccolo compenso economico.
Durata e collocazione temporale
In itinere, tutto l’anno scolastico
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Indicare con precisione rispetto agli obiettivi quali strumenti sono previsti per monitorare gli esiti e i tempi
destinati
4.3.2 STANZA DI DANTE
Responsabile di progetto
Prof.ssa Vincenza Sica
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Laboratorio pomeridiano di supporto allo studio con la collaborazione di Peers Tutors e alcuni docenti.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Molti ragazzi evidenziano la necessità di un aiuto pomeridiano per riuscire ad affrontare lo studio (stranieri,
DSA, alunni H).
Soggetti coinvolti
Classi prime, seconde e terze.
OBIETTIVI
Offrire un aiuto per lo studio e migliori opportunità di successo scolastico.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezioni frontali individuali e a piccolo gruppo.
Durata e collocazione temporale
Da novembre a maggio ogni martedì dalle ore 14,30 alle 16,30.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Indicare con precisione, rispetto agli obiettivi, quali strumenti sono previsti per monitorare gli esiti e i tempi
previsti.
4.3.3 PROGETTO TUTOR DSA: tutoraggio pomeridiano per ragazzi con DSA.
Responsabile di progetto
Prof.ssa Alessandra Martelli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto è promosso dall’Associazione Italiana Dislessia (sezione provinciale di Reggio Emilia), con la
collaborazione del Centro Servizi Integrazione ed è finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia.
Le risorse economiche a sostegno del progetto saranno assegnate all’istituto d’istruzione superiore “Galvani”
di Reggio Emilia, scuola capo-fila del progetto, che provvederà all’amministrazione delle spese previste.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
I disturbi di apprendimento hanno un carattere specifico in quanto si riferiscono alla compromissione di ben
definiti processi automatici e funzionali all’apprendimento e si accompagnano ad un quoziente intellettivo
normale e medio alto: si comprende come la fatica ad ottenere risultati accettabili possono causare forme di
frustrazione grave con depressione o desiderio di abbandono. Una maggiore consapevolezza delle difficoltà
proprie, nel confronto con glia altri,fanno ritenere di particolare importanza l’attenzione che si deve agli
aspetti di autostima e di incoraggiamento di cui gli studenti dislessici hanno particolare necessità.
Soggetti coinvolti
Il progetto, a carattere sperimentale, è rivolto ad un massimo di 30 ragazzi/e, con diagnosi di disturbo
specifico di apprendimento, frequentanti il biennio della scuola secondaria di secondo grado del comune di
Reggio Emilia e prevede il coinvolgimento di 15 tutor che supportano gli studenti e studentesse nell’attività di
studio pomeridiano.
OBIETTIVI

Aiutare l’alunno nell’organizzazione del lavoro scolastico (lettura e comprensione delle consegne
richieste dai docenti).

Organizzare il materiale scolastico e il carico di studio settimanale (preparazione di riassunti, mappe
concettuali e schemi).

Facilitare l’apprendimento dello studente nelle attività di studio pomeridiano.

Favorire l’utilizzo della strumentazione specifica (es. pc) è attivare strategie concordate con il
consiglio di classe.

Lavorare per la costruzione di un metodo di studio adeguato allo stile di apprendimento del ragazzo;

consolidare il livello di autonomia organizzativa raggiunto dall’alunno.

Attivare iniziative in grado di migliorare il livello di autonomia personale, scolastica, relazionale,
strumentale ed organizzativa.

Aiutare l’alunno a pianificare l’organizzazione e la gestione del tempo da dedicare allo studio.

Accrescere l’autonomia e la sicurezza del se.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
studio dei contenuti e consolidamento delle seguenti abilità di studio:

Lettura e comprensione dei contenuti con schemi.

Individuazione ed applicazione di strategie compensative.

Utilizzo del pc.

Utilizzo di mappe concettuali.

Consolidamento di abilità trasversali.
instaurare una relazione specifica e collaborativa tra alunno,tutor, famiglia e scuola.
MODELLO ORGANIZZATIVO
Prima dell’avvio delle attività di tutoraggio, per i tutor, è previsto un percorso formativo specifico sui disturbi
specifici di apprendimento, per un totale di 10 ore.
Per tutto il periodo dell’attività, per i tutor, è previsto anche un incontro mensile di supervisione con
personale esperto, per monitorare l’andamento dell’attività.
Il tutor, in accordo con la famiglia dello studente, dovrà supportare l’alunno presso la sede individuata per
l’attività, durante le ore pomeridiane, nella rielaborazione personale del lavoro svolto in classe e attivare
interventi adeguati, in grado di migliorare il livello di autonomia.
Il tutor dovrà:

Stabilire insieme allo studente gli interventi compensativi più funzionali, utilizzando supporti strategici
per l’apprendimento delle varie materie: schemi, tabelle, sintesi, strumentazione informatica, mappe
concettuali, etc.

Tener conto dei tempi di attenzione e di apprendimento dello studente.

Leggere i contenuti delle singole discipline in modo ordinato e consequenziale, tenendo come
riferimento le attività e le sintesi degli argomenti già svolti a scuola.
Durata e collocazione temporale
Da ottobre 2013 al giugno 2014
4.3.4 DISLESSIA IN RETE
Responsabile di progetto
Prof.ssa Alessandra Martelli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto si articola in tre fasi, che vanno a coprire diverse necessità:
1. Screening/Identificazione precoce di soggetti DSA (in rete con Filippo Re, Galvani e Motti)
Il nostro istituto è da anni capofila di una rete di scuole ad indirizzo professionale (IPSSCT FILIPPO
RE, IPSIA GALVANI, IPA MOTTI) che ha come scopo l’identificazione precoce di soggetti DSA.
Anche quest’anno il progetto coinvolge alcuni insegnanti per ogni scuola i quali, opportunamente
formati e costantemente supportati a distanza dalle psicologhe dell’Associazione Italiana Dislessia,
si dovranno occupare della somministrazione dello screening agli allievi delle prime classi, della
correzione delle prove e del contatto con le famiglie per l’invio ad una eventuale valutazione presso
la NPI. Nello specifico, l’attività avrà il seguente svolgimento:

Riunione del gruppo di docenti delle classi prime che si è formato l’anno scorso (7 docenti
per la nostra scuola). Si rivedranno insieme i materiali, le modalità di somministrazione e di
correzione. (Fine ottobre).

Somministrazione dei test a cura dei docenti formati: nei primi 15 giorni di novembre. Ogni
docente si occuperà di due classi, e in caso di necessità andrà sostituito.

Somministrazione delle prove cognitive da parte delle psicologhe AID: entro il 15 dicembre.
Questa attività si svolgerà solo dopo la conferma del finanziamento della Fondazione
Manodori.

Correzione dei test di lettura (a cura dei docenti supportati a distanza dalle psicologhe AID) e
dei test cognitivi (psicologhe AID): prima delle vacanze di Natale.

Restituzione dei dati: tra il 10 e il 15 gennaio 2014 in presenza dei coordinatori delle prime
classi.

Contatti con le famiglie nei casi in cui si renda necessario inviare a diagnosi presso i Servizi.

Lavoro di recupero e sostegno: in itinere fino alla fine dell’anno scolastico.
2. Tutoraggi pomeridiani
Alcuni studenti usufruiranno del Progetto tutor finanziato dalla Provincia. Si tratterà
preferibilmente di studenti del biennio, equamente ripartiti tra i tre indirizzi dell’Istituto, ma anche di
terza nei casi in cui sia possibile la continuità con l’anno scorso. Questa parte dell’attività è finanziata
dalla Provincia e non comporta costi per il nostro Istituto.
Per gli altri studenti - che non rientrano nel progetto, ma che potrebbero avere ugualmente necessità di un
aiuto pomeridiano per la preparazione di mappe e per un supporto nello studio e nell’organizzazione dello
stesso - si costituirà un gruppetto di ragazzi (studenti dell’istituto ma anche esterni se necessario) i quali
dopo una breve formazione (massimo 2 incontri) affiancheranno gli studenti DSA segnalati dai cdc. Ai tutor
verrà riconosciuto un credito e possibilmente un piccolo compenso economico. L’ideale sarebbe un
compenso forfettario per ogni studente tutor (50 ore di lavoro richiesto a 8 euro orari per, indicativamente, 8
tutor).
3. Aggiornamento dei docenti e incontri con esperti
Dopo i due incontri sulla discalculia condotti l’anno scorso dal prof. Perona dell’Università di Padova,
c’è l’intenzione di completare il percorso di formazione. Sono previsti 4 incontri (periodo da definire)
per acquisire il metodo del potenziamento cognitivo, utilizzando la multimedialità.
Inoltre, un incontro sugli Esami di Stato (prima metà di dicembre), con esperto da definire.
Un incontro rivolto agli studenti. Due incontri rivolti agli studenti tutor.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Bisogno di attivare una forma di identificazione precoce dei soggetti DSA come richiesto dalla Legge
170/2010, che nell’articolo 3 comma 3 sancisce che: “[…] è compito delle scuole di ogni ordine e grado,
comprese le scuole dell’infanzia, ATTIVARE […] interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi
sospetti di DSA degli studenti, […].
1. Necessità di attivare lo screening DSA anche senza grossi finanziamenti esterni.
2. Necessità di migliorare le competenze del corpo docente sulle tematiche dei DSA, stimolando e
incoraggiando l’adozione di modalità didattiche adeguate allo stile di apprendimento di questi
studenti.
3. Necessità di prevenire gli abbandoni e la dispersione scolastica, oltre che di evitare il più possibile
fenomeni di disagio psicologico e sociale conseguenti all’insuccesso scolastico.
Soggetti coinvolti
Docenti interni e delle rete; studenti; famiglie; psicologhe AID; esperti esterni; tutor interni ed esterni.
OBIETTIVI
Identificazione precoce di studenti con DSA; competenza dei docenti nella gestione di casi di DSA nel
normale contesto di classe; diffusione di modalità didattiche adeguate; successo e benessere scolastico dei
soggetti DSA;
prevenzione degli abbandoni e della dispersione scolastica; miglioramento dell’offerta
formativa.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
1. Vedi descrizione sopra
2. Identificazione di possibili studenti tutor idonei. Breve formazione presso la scuola (2 incontri). Inizio
delle attività: uno/due pomeriggi a settimana presso la scuola per svolgere compiti, preparare
verifiche e interrogazioni, preparare materiale didattico come schemi o mappe di supporto allo
studio. Verifica in itinere e finale delle attività a cura della referente di istituto, in collaborazione con i
coordinatori delle classi coinvolte. Possibile attivazione di tutoraggi alla pari (compagno di classe
durante le normali ore di lezione che supporti il ragazzo nella comprensione delle materie più
impegnative, nell’organizzazione della settimana, delle verifiche e delle interrogazioni).
3. Vedi punto 3 qui sopra.
Durata e collocazione temporale
In itinere, tutto l’anno scolastico. Tempi specifici indicati accanto alle attività.
4.3.5 ATTIVITA DI STUDIO ASSISTITO POMERIDIANO
Responsabile di progetto
Prof.ssa Mezzina Mara
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Due ore settimanali di studio assistito nell’ambito scientifico presso il domicilio di uno studente
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Lo studente necessita di supporto nello studio pomeridiano e di acquisire metodologie di studio che lo
rendano più autonomo e sistematico. L'attività è da svolgersi presso il domicilio dello studente date le
difficoltà negli spostamenti e cambiamenti d'ambiente connaturate con la diagnosi funzionale
OBIETTIVI
Acquisire le competenze di base delle discipline dell'ambito scientifico
Durata e collocazione temporale
Due ore settimanali a partire dalla data di approvazione del progetto fino al termine delle lezioni.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Si valuteranno i miglioramenti nelle capacità di studio e nell'uso dei materiali messi a disposizione. Tempi ed
argomenti trattati verranno registrati mediante un apposito registro delle attività
4.3.6 SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE
Responsabile di progetto
Prof.ssa Alessandra Menozzi
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Percorso personalizzato per alunno R.V. di istruzione in ospedale e domiciliare .
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Alunno affetto da patologia che non permette la frequenza scolastica
Soggetti coinvolti
a
Alunni e docenti della classe 3 G
OBIETTIVI
Permettere all’allievo impossibilitato a frequentare, per motivi di salute , di rimanere in contatto con i
compagni di classe e i docenti , seguire a distanza le lezioni seppur in modo parziale , ma tale da non
compromettere l’apprendimento delle materie oggetto di studio nel corrente anno scolastico .
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Contatti via mail, skype, fax
Durata e collocazione temporale
da Novembre 2013 al termine dell’anno scolastico giugno /settembre
4.3.7 SVILUPPARE ,VALUTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE DELL’ITALIANO
PER MIGLIORARE IL SUCCESSO FORMATIVO
Responsabile di progetto
Prof.ssa Monica Bottai
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto con diverse tipologie di azione si propone di contrastare la dispersione nelle classi prime sia
attraverso un potenziamento delle aree di base che dello sviluppo delle abilità di studio.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Contrasto alla dispersione scolastica e rinforzo abilità di base a livello linguistico. Azioni mirate per le
qualifiche regionali.
Soggetti coinvolti
Tutte le prime classi del professionale.
OBIETTIVI
Obiettivo primario è contribuire alle azioni antidispersione e contro l’insuccesso scolastico previste
dall’Azione regionale per l’integrazione progettuale e operativa a supporto ai soggetti della istruzione e
formazione professionale - triennio a qualifica 2013/2013.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
lezioni frontali per piccolo gruppo di livello simile secondo test condotti a inizio anno.
Durata e collocazione temporale
Intero anno scolastico.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Test intermedi di valutazione in collaborazione con l’ Università di Parma.
Test finale per rilevamento dei progressi ottenuti dai singoli studenti.
4.3.7 LABORATORIO DI SUPPORTO LINGUISTICO per gli alunni lavoratori di
madrelingua straniera
Responsabile di progetto
Prof. Fabrizio Solieri
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto si propone di colmare le lacune linguistiche degli studenti lavoratori con particolare riferimento alle
abilità di scrittura delle tipologie testuali di interesse professionalizzante.
Inoltre il progetto punta a fornire un supporto linguistico e metodologico per lo studio di tutte le materie, a
partire dai linguaggi settoriali.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
L'alto numero di studenti lavoratori, l'eterogenità dei loro curricola scolastici nonché la presenza di studenti di
origine straniera rende necessaria l'attivazione di un percorso di supporto linguistico durante l'intero anno
scolastico.
Soggetti coinvolti
L'attività è rivolta alla classe terza-quarta del corso Serale settore Professionale e verrà svolta dal docente di
italiano del corso serale, prof. Fabrizio Solieri.
OBIETTIVI
Produrre testi corretti grammaticalmente e sintatticamente, con una scelta lessicale adeguata.
Migliorare le capacità di produzione scritta secondo i livelli linguistici e stilistici delle varie tipologie testuali.
Conseguire l'autonomia nello studio individuale e la capacità di produrre sintesi e schematizzazioni a partire
dai libri di testo.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Laboratori linguistici, produzione di testi professionali (curriculm vitae, email, lettera di presentazione), lettura
guidata e schematizzazione di testi complessi, esercitazioni in classe (svolte singolarmente o in gruppo).
Durata e collocazione temporale
Si prevede di dedicare un'ora settimanale alle attività di recupero linguistico per tutta la durata dell'anno
scolastico.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Produzione di testi scritti.
Esposizione alla classe degli argomenti schematizzati.
Attività di autovalutazione durante i lavori in gruppo.
4.3.8 DENTRO I TESTI
Responsabile di progetto
Prof.ssa Bottai Monica
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto prevede la creazione di una raccolta di testi letterari ad uso della classe terza del professionale e
in particolare per gli studenti non italofoni. La raccolta dei testi segue le Indicazioni Nazionali per poter
essere un valido strumento sostitutivo dei libri di testo di italiano.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
I libri di testo in adozione sono spesso inaccessibili per linguaggio e struttura ai nostri studenti. Questo
costringe i docenti a creare spesso schede apposite e a selezionare testi con esercizi adeguati, senza
utilizzare pienamente i testi in adozione.
Soggetti coinvolti
La prof.ssa Monica Bottai in collaborazione col prof. Davoli come punto di confronto sullos volgimento del
lavoro.
OBIETTIVI
L’obiettivo è creare un manuale di letteratura per la terza classe del professionale con un’impostazione
generale (esercizi, testi, schede di approfondimento) adeguata alle esigenze dei nostri alunni. Tale manuale,
a conclusione del progetto e dopo attenta valutazione, sarà proposto in adozione nelle nostre classi.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
La selezione dei testi e la creazione degli esercizi è effettuata dalla prof.ssa Monica Bottai in orario
extrascolastico.
Durata e collocazione temporale
da novembre ad aprile 2013-14
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Il monitoraggio dei risultati sarà effettuato direttamente in aula col gruppo classe delle terze di Bottai e
Davoli, utilizzando i materiali prodotti.
4.4 PROGETTI ANTIDISPERSIONE E DI COLLABORAZIONE TRA
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE.
4.4.1 PROGETTO CARITAS
Responsabile di progetto
Dirigente scolastico
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Occupare gli studenti sospesi in attività socialmente utili
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Evitare che la sospensione diventi una vacanza
Soggetti coinvolti
Alunni sospesi
OBIETTIVI
Rendere consapevoli gli studenti sospesi dei propri comportamenti scorretti
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Attività di volontariato , di facchinaggio pro-Caritas
Durata e collocazione temporale
Anno scolastico
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Relazione da parere Responsabili Caritas
4.4.2 PERCORSI DI AIUTO INDIVIDUALE PROFESSIONALIZZANTE 1
Responsabile di progetto
Prof.ssa Romolo Mariangela
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto prevede un percorso di aiuto individuale. Destinatario del progetto è un alunno con gravi difficoltà
nella gestione del profitto scolastico, sia per la patologia attestata dalla certificazione Asi, sia per le
complicazioni dovute al comportamento dello studente. Il percorso prevede lezioni individuali (durante I'
orario scolastico) con la possibilità di far uso delle strumentazioni di laboratorio a disposizione della scuola.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Certificazione Asi.
Soggetti coinvolti
a
a
Classe 1 A 1 H ITI,
prof.ssa Mezzina Mara (sostegno), Sacchetti Emanuela (educatrice). Docenti di
sostegno e Consiglio di Classe.
OBIETTIVI
Consentire all'alunno di assolvere l'obbligo scolastico e favorire una condizione di attività serena e produttiva
Durata e collocazione temporale
Ottobre 2013 Giugno 2014
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
 scheda di rilevamento competenze acquisite
 rilevamento abilità maturate in stage.
4.2.3.PERCORSI DI AIUTO INDIVIDUALE PROFESSIONALIZZANTE 2
Responsabile di progetto
Prof.ssa Mezzina Mara
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
il progetto prevede un percorso individuale rivolto a un alunno in grave difficoltà nel seguire con profitto il
percorso scolastico curricolare, attestata dalla certificazione. si prevede pertanto un percorso individualizzato
consistente in attività di laboratorio protetto in ambito scolastico per parte della settimana.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
certificazione asl e propensione per attività manuali e operative.
Soggetti coinvolti
Docente di sostegno, consiglio di classe e tutor esterni.
OBIETTIVI
Consentire all’alunno di assolvere l’obbligo scolastico – sperimentare attività lavorative consone alle sue
aspettative – favorire una condizione di attività serena e produttiva.
Durata e collocazione temporale
Da Ottobre2013 a maggio 2014
4.4.4 PERCORSI DI MECCANICCATRONICA PER AUTO
Responsabile di progetto
Prof. Claudio Davoli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto con l collaborazione di CNA si rivolge alle classi prime del Settore Meccanico Professionale per
iniziare fin dal primo ingresso un’attività volta a potenziare le competenze degli alunni nel settore della
meccanica automobilistica attraverso l’apporto professionale di figure esterne specializzate e finalizzata a
completare il quadro di competenze dei singoli studenti che andranno a qualifica come Riparatori Auto.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Contrasto alla dispersione scolastica tramite rinforzo in ambito pratico-operativo. Azioni mirate per le
qualifiche regionali.
Soggetti coinvolti
Tutte le prime classi del settore Meccanico.
OBIETTIVI

Costruire e sperimentare nuovi modelli di formazione integrata tra scuola e mondo del lavoro.

Progettare e applicare una didattica innovativa.

Promuovere attività formative rispondenti ai bisogni territoriali.

Ridurre l’abbandono scolastico.

Perseguire il benessere personale attraverso la formazione culturale e lavorativa associate.

Incrementare la centralità dell’individuo nel percorso che dal “sapere” conduce al “saper fare”.

Raggiungere il successo formativo di ogni alunno.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
lezioni in ambito laboratoriale con esperti del settore in ore di esercitazioni pratiche e con la compresenza
del docente curriculare.
Durata e collocazione temporale
Due ore settimanali per l’intero anno scolastico.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Test operativi e simulazioni di attività lavorative per rilevamento dei progressi ottenuti dai singoli studenti.
5. INIZIATIVE PER VALORIZZARE LE ECCELLENZE
5.1 PARTECIPAZIONE AL “PIANO NAZIONALE LAUREE SCIENTIFICHE”
Responsabile di progetto
Prof.ssa Paola Pergreffi, Elena Pandini
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Conferenze proposte dalle Università di Modena-Reggio e Parma.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Migliorare negli allievi la percezione dell’utilità e delle potenzialità della Chimica e creare una opportunità di
informazione per l’orientamento nella scelta universitaria.
Soggetti coinvolti
Classi quarte e quinte del triennio Brocca,
OBIETTIVI
Suscitare interesse negli allievi per temi di natura chimica e aiutarli nella scelta della facoltà universitaria.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Conferenze tenute da docenti universitari su argomenti di frontiera nella ricerca chimica e di potenziale
interesse per i giovani.
Durata e collocazione temporale
Tre conferenze della durata di circa due ore ciascuna durante l’anno scolastico.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Colloquio con i relatori al termine delle conferenze, Discussione in classe con i docenti interni.
5.2 SCIENZE IN GIOCO (Olimpiadi della Matematica – Olimpiadi della Chimica)
Responsabile di progetto
Prof. Paolo Oliva (coordinatore di Istituto e referente per il Progetto Eccellenza della Manodori)
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
L’UMI (Unione Matematici Italiani) propone ogni anno problemi di tipo matematico agli studenti delle scuole
superiori che siano dotati di buone capacità logiche e buona preparazione nella disciplina interessata (anche
se queste richieste non sono però discriminatorie).
In modo analogo vengono proposte le Olimpiadi della Chimica, che per il nostro Istituto coinvolgono gli
studenti del Triennio Brocca e Liceo Tecnologico.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Sensibilizzare gli studenti alla materia presentandola anche in modo divertente e svincolata dagli usuali
programmi
Soggetti coinvolti
Per le Olimpiadi di Matematica: studenti di biennio e triennio e rispettivi insegnanti di Matematica.
Per le Olimpiadi di Chimica: studenti del biennio Tecnico e del triennio Brocca con i rispettivi insegnanti di
Chimica.
OBIETTIVI
Invitare gli studenti a risolvere problemi sia pratici che teorici utilizzando le risorse personali sia logiche che
teoriche.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
La gara consiste in una serie di “giochi matematici” (quesiti a risposta chiusa) che gli studenti devono
risolvere individualmente nel tempo di 90 minuti. Agli studenti del biennio vengono proposti 20 quesiti. Agli
studenti del triennio vengono proposti 25 quesiti con problemi in parte comuni.Analogamente vengono
proposti quesiti di Chimica.
Durata e collocazione temporale
Per la Matematica
La prima fase della gara “ Giochi di Archimede” si svolgerà all’interno del nostro Istituto il 27 novembre
2013 in orario scolastico e avrà la durata di 90 minuti effettivi (occorreranno due ore di lezione perché
occorre tempo per fare l’appello e distribuire e raccogliere le prove).
La seconda fase “Gare provinciali di selezione” rivolta agli studenti migliori classificati,si svolgerà in un
Istituto della provincia nella primavera 2014.
E’ prevista una premiazione a livello provinciale dei primi classificati in ogni Istituto.
Alcuni docenti dell’Istituto terranno alcune lezioni pomeridiane di preparazione alla prova per gli studenti
interessati (due incontri di due ore ciascuno), eventualmente in collaborazione con gli altri Istituti del polo
scolastico, come è avvenuto lo scorso anno.
Si parteciperà, oltre che alla gara individuale, alla gara a squadre, che si terrà in una città vicina (Modena o
Parma). Un docente dovrà accompagnare la squadra o le squadre a sostenere la prova.
Per la Chimica
La prima fase si svolge non nelle singole scuole, ma direttamente a livello regionale, in una città vicina.
Mentre negli anni precedenti la competizione era riservata ad alunni del triennio, dall’anno scorso la
partecipazione è stata allargata al biennio.
E’ prevista una premiazione a livello provinciale dei primi classificati in ogni Istituto.
Alcuni docenti dell’Istituto terranno alcune lezioni pomeridiane di preparazione alla prova per gli studenti
interessati (per complessive 12 ore per il biennio e 12 per il triennio).
Un docente dovrà accompagnare gli alunni alla fase regionale, che si terrà nella regione Emilia Romagna.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Per la fase interna di Matematica ogni insegnante correggerà le prove dei propri studenti e compilerà una
scheda statistica con i risultati dei propri alunni, fornita dagli organizzatori.
Il coordinatore compilerà la graduatoria di Istituto con il punteggio complessivo raggiunto da ogni studente e
la statistica dei punteggi di tutti gli alunni della scuola.
5.3 CONCORSO MARAMOTTI PER LE CLASSI QUARTE TECNICO ABBIGLIAMENTO
MODA
Responsabile di progetto
Prof.ssa Angela Bondavalli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Progettazione di una collezione relativa al tema proposto dal
concorso indetto dal Soroptimist e
realizzazione completa di uno dei capi ideati con la consulenza di esperti del gruppo MAX-MARA.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, creare un rapporto tra scuola e azienda che stimoli la creatività e
motivi allo studio, migliorare le competenze nell'area professionalizzante.
Soggetti coinvolti
Classi: 4°A MD – 4°B MD
Docenti interni: Valada. Spaggiari, Paola. Capone, Angela. Bondavalli. Antonella Ciarlini
Esperti esterni: stilista del gruppo MAX-MARA
OBIETTIVI
Il progetto è stato ideato per condurre lo studente a simulare le fasi operative richieste da un'azienda, sia
nella parte grafico-progettuale che nella produzione del capo finito.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Le fasi operative in cui si articola il progetto verranno sviluppate nel seguente ordine: incontro con la stilista
di MAX MARA, dato il tema proposto, in base al
quale tutti gli allievi svilupperanno e creeranno una
collezione con proposta del tessuto e degli accessori; presa visione ed analisi di riviste di moda e design;
Le fasi operative in cui si articola il progetto sono le seguenti:

Incontro con la stilista di MAX MARA e presentazione del “Bando di Concorso” .

Inizio ricerca dei materiali, delle immagini e di quanto necessario per costruire il Mood

Schizzi delle proposte

Scelta del capo da realizzare (per ogni alunna);

Analisi del capo e trasformazione modellistica in riferimento allo schizzo e al tessuto;

Taglio su tela e confezione del prototipo;

Sdifettatura e correzione dei cartamodelli;

Taglio su tessuto e confezione finale.
Durata e collocazione temporale
Da ottobre 2013 a ottobre 2014
5.4 CONCORSO MARAMOTTI PER LE CLASSI QUINTE TECNICO ABBIGLIAMENTO
MODA
Responsabile di progetto
a
Per la classe 5 B
Prof.ssa Nadia Pellati
a
Per la classe 5 A
Prof.ssa Antonella Ciarlini
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Ultimazione della confezione capi in tessuto progettati dagli alunni facenti parte della collezione richiesta dal
Concorso Maramotti dell’anno scolastico 2012-2013. Allestimento della mostra
Soggetti coinvolti
a
a
Classe 5 A e classe 5 B Tecnico Abbigliamento e Moda Professionale Prof.ssa M.Grazia Ferretti e
Alessandra Bertoli
Durata e collocazione temporale
Settembre Novembre 2013 per concludere la confezione dei capi.
Marzo 2014 10 ore per stiro, imbusto dei capi e allestimento presso la sede stabilita per la premiazione.
5.5 GARA NAZIONALE SETTORE MODA PROFESSIONALE
Responsabile di progetto
Prof.ssa Angela Bondavalli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
partecipazione di un'allieva del settore alla gara nazionale presso IPSIA "A. Bernocchi" di Legnano (MI)
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
confronto con altri istituti dello stesso settore sui temi dei programmi, delle metodologie e dalla valutazione.
Soggetti coinvolti
Allieva: Sofia Mistrali cl. IV A MD e un docente accompagnatore
Durata e collocazione temporale
2 giorni compresi tra Marzo e Maggio 2014
5.6 PARTECIPAZIONE ALLE “OLIMPIADI DELLA MECCANICA”
Responsabile di progetto
Prof. Moscone Sandro
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Ogni anno si svolgono le Olimpiadi della meccanica, un concorso dedicato agli studenti degli Istituti tecnici
con indirizzo Meccanica Meccatronica ed energia. Data la storia e l’importanza del nostro Istituto sia al livello
provinciale sia regionale, considerando anche l’eccellente qualità della preparazione raggiunta da alcuni dei
nostri studenti, si ritiene di particolare interesse la partecipazione a tale manifestazione.
Il concorso prevede lo svolgimento di due prove della durata di circa sei ore che si svolgeranno in due giorni
consecutivi nel mese di maggio 2014. La prima prova riguarda principalmente argomenti meccanica, la
seconda riguarda disegno CAD. La sede delle prove per il corrente anno è Vicenza.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Confronto tra la preparazione dei nostri studenti con quelli del resto del paese, conoscenza e scambio di
informazioni con Docenti e Dirigenti di altri Istituti, motivazione degli studenti più meritevoli del nostro Istituto
per la selezione interna che deciderà il candidato dalla scuola.
Soggetti coinvolti
Uno studente di una classe quarta e un docente accompagnatore
Durata e collocazione temporale
Due giorni da definire nel mese di maggio.
5.7 LABVIEW ACADEMY
Responsabile di progetto
Prof. Domenico Parisoli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Si desidera certificare l’istituto presso la National Instruments con la finalità di preparare gli studenti
interessati per la certificazione CLAD (Certified LabVIEW Associate Developer). L’esame di certificazione
per gli studenti avrà sede presso l’istituto Nobili.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Creare un percorso professionalizzante in grado di fornire competenze certificate da un ente terzo. Il
raggiungimento della certificazione CLAD è utile all’inserimento nel mondo del lavoro e potrebbe dar luogo a
crediti formativi per coloro he intendono proseguire gli studi a livello universitario (ad esempio presso la
facoltà di Ingegneria dell’Aquila la certificazione CLAD è riconosciuta come 3 CFU).
Soggetti coinvolti
a
a
Classi: 5 D, 5 E
OBIETTIVI

Realizzare un corso di approfondimento relativo al linguaggio labVIEW rivolto agli studenti motivati e
interessati dell’indirizzo Elettrotecnica ed Automazione.

Avere un laboratorio equipaggiato con strumentazione hardware e software idonea ad approfondire
l’acquisizione dati.

Accreditare l’Istituto Nobili come sede di esame CLAD.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Studio individuale: studio dei manuali forniti dalla National Instruments.
Lezione frontale: labVIEW core 2.
Attività di laboratorio: esercitazioni relative a labVIEW core 2 e simulazioni d’esame
Durata e collocazione temporale
Da gennaio 2013 ad aprile 2014 il pomeriggio
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Indicare con precisione rispetto agli obiettivi quali strumenti sono previsti per monitorare gli esiti e i tempi
destinati

Partecipazione al corso di approfondimento.

Partecipazione all’esame di certificazione CLAD.
5.8 ECDL CORE E CAD
Responsabile di progetto
Prof. Gianni Bertozzi
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
ECDL CORE:
1. Corsi pomeridiani in orario extrascolastico per la preparazione agli esami della Patente Europea del
Computer (ECDL) rivolti:

Agli studenti delle classi prime dell’istituto;

A studenti interessati dell’Istituto, che in passato non hanno potuto acquisire questa
certificazione;

A studenti dell’istituto che nello scorso anno scolastico non hanno portato a termine i corsi o
hanno incontrato particolari difficoltà da non riuscire a superare gli esami.

A personale (ATA, docente, Studenti di altre scuole) interessati ad acquisire la certificazione
in oggetto.
2. Organizzazione degli esami da sostenere in orario extrascolastico, pomeridiano (circolari, raccolta
adesioni e prenotazioni, registrazione studenti/esami sulla piattaforma).
3. Esami.
4. Riunioni periodiche di coordinamento tra i docenti.
5. Incontro pomeridiano con i genitori per presentare il progetto.
6. Preparazione Convegno AICA per presentare a Scuola e Famiglie le certificazioni ECDL Core.
ECDL CAD 2D e 3D:
1. Corsi pomeridiani in orario extrascolastico per la preparazione agli esami ECDL CAD 2D e/o CAD
3D
2. Organizzazione degli esami da sostenere in orario extrascolastico, pomeridiano (circolari, raccolta
adesioni e prenotazioni, registrazione studenti/esami sulla piattaforma).
3. Esami.
4. Riunioni periodiche di coordinamento tra i docenti.
5. Incontro pomeridiano con i genitori per presentare il progetto.
6. Preparazione Convegno AICA per presentare a Scuola e Famiglie le certificazioni ECDL CAD 2D 3
3D
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Fornire competenze informatiche base e di CAD e la necessaria preparazione per superare gli esami previsti
dalle certificazioni.
Soggetti coinvolti
DOCENTI:

Prof. Bertozzi Gianni

Prof.ssa Ciarlini Antonella

Prof Cattini Flavio

Prof. Spaggiari Giovanni
CLASSI:
ECDL Core:

e
Classi 1 del percorso professionale e tecnico (in orario pomeridiano extracurricolare per corsi ed
esami)

e
e
e
e
Eventuali altri studenti delle classi 2 -3 -4 -5 del percorso professionale e tecnico (in orario
pomeridiano extracurricolare per corsi ed esami);
ECDL CAD:
e
e
e
 Classi 3 - 4 - 5 del percorso professionale e tecnico (in orario pomeridiano extracurricolare per
corsi ed esami)
OBIETTIVI
Offrire una certificazione ECDL Core che attesta la conoscenza dei concetti fondamentali delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (ICT) e la padronanza nell’uso del computer e delle principali
applicazioni software;
Offrire certificazioni ECDL CAD che attestano conoscenze sulla progettazione autocad bidimensionale e/o
tridimensionale
Offrire strumenti utile per collocarsi nel mondo del lavoro, sia privato che pubblico.
Contenuti: : I contenuti sono fissati da AICA, associazione responsabile a livello nazionale e certificatrice
dei progetti ECDL, sulla base dei Syllabus.

Per
l’ECDL CORE sono i seguenti moduli: a) Modulo 1 – Concetti di base della Tecnologia
dell’Informazione; b) Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file; c) Modulo 3 – Elaborazione
testi; d) Modulo 4 – Foglio elettronico; e) Modulo 5 – Basi di dati; f) Modulo 6 – Strumenti di
presentazione; g) Modulo 7 – Internet e Reti informatiche.

Per l’ECDL CAD sono le seguenti tipologie: ECDL CAD 2D e ECDL CAD 3D
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezioni teoriche frontali, lezioni pratiche con l’utilizzo del PC, esercitazioni pratiche.
Durata e collocazione temporale
ECDL Core
Classi I: per l’anno scolastico 2013/2014 non saranno attivati nuovi corsi, in quanto
nel anno 2014 è
previsto, da parte dell’AICA un cambiamento dei contenuti dei moduli e quindi un nuovo Syllabus
Classi II – III – IV – V:
anno 2013/2014 - per portare a termine le lezioni e sostenere gli esami in orario
pomeridiano extracurricolare.
ECDL CAD 2D e 3D
Classi III – IV – V : anno 2013/2014 – lezioni ed esami in orario pomeridiano extracurricolare.
Le lezioni avranno cadenza settimanale, con date e ore da definirsi.
Gli esami avranno indicativamente cadenza quindicinale, con date e ore da decidere nei giorni di martedì e
giovedì.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
A fine anno scolastico verranno presentati report e dati statistici
5.8 CONCORSO NAZIONALE GEWISS
Responsabile di progetto
Prof. Famularo Carmine
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Partecipazione al concorso nazionale Gewiss. Viene assegnato dall’azienda un tema di progettazione di
impianti elettrici. Quest’anno si tratta di un complesso destinato a villaggio turistico.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Necessità di svolgere un’attività di progettazione che innalzi notevolmente i livelli attuali sia di insegnamento
che di apprendimento.
Soggetti coinvolti
Classi 5D e 5E. Classi 3D e 3E
OBIETTIVI
Rafforzare le conoscenze di illuminotecnica per le classi terze, con applicazioni concrete a realtà
impiantistiche.
Potenziare le conoscenze e competenze delle classi quinte sul dimensionamento di linee e quadri di
distribuzione.
Creare uno scambio trasversale di conoscenze e competenze, in cui gli allievi di terza collaborano con quelli
di quinta e viceversa.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Gli allievi saranno accompagnati nel percorso, in cui sperimenteranno le difficoltà di una progettazione reale.
A valle delle indicazioni fornite dall’azienda, si definiranno ulteriori aspetti legati allo svolgimento dell’ attività
( utilizzo di software, manualistica, e quant’altro di supporto fornito alle scuole)
Durata e collocazione temporale
Periodo da metà ottobre al 14 marzo.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
in base alle richieste di progetto, sarà valutato il lavoro prodotto dagli alunni, riveduto e corretto e il traguardo
finale sarà il completamento di tutte le fasi progettuali, fino all’invio all’azienda per la valutazione prodotta.
Pertanto saranno valutati gli aspetti illuminotecnici per la disciplina di TDP e gli allievi delle classi terze,
nonché i calcoli di dimensionamento e altro, per quel che riguarda la disciplina di Impianti Elettrici.
5.9 COSTRUZIONE DI SCINTILLATORI PORTATILI (Racchette Muoniche) IN VARIE
FASI
Responsabile di progetto
Prof. Nicola De Biase e prof.ssa Poli Patrizia
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Intendiamo proporre la costruzione, insieme agli studenti di alcune classi dell’ ITI, di racchette per la
rilevazione di muoni provenienti dai raggi cosmici. Già viene svolto il monitoraggio costante del flusso di
muoni in arrivo dallo spazio e della loro direzione di provenienza dal telescopio presente nella scuola.
Avremo la collaborazione dei docenti di fisica dell’università di Bologna che hanno già realizzato racchette
portatili per la rilevazione di muoni e sono state presentate all’ Italia in Miniatura dove vengono proposti vari
esperimenti di Fisica a classi delle scuole, dalla primaria alla secondaria di primo e secondo grado.
I docenti di Fisica di Bologna ci affiancheranno nella acquisizione delle procedure necessarie e delle
conoscenze relative alle caratteristiche e al funzionamento delle varie parti della apparecchiatura, poiché da
loro sono state ideate.
Cercheremo di progettare una attività per gli studenti che consista nella realizzazione di circuiti per il
funzionamento degli scintillatori come fase iniziale.
Rimarremo in costante contatto con il dipartimento di Fisica dell’università di Bologna.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Alle giovani generazioni deve essere sottolineato il valore dello studio delle discipline tecnico-scientifiche che
sono alla base dello sviluppo della nostra civiltà e che sono destinate ad avere in futuro un ruolo sempre più
esteso.
La fabbricazione di oggetti tramite tecnologie elettroniche è alla basa del rinnovamento della società
economica oggi così in crisi.
Occorre pertanto motivare i giovani all’interesse per la ricerca scientifica e sua applicazione, vero motore del
nostro progresso.
Soggetti coinvolti

classi IV V del liceo scientifico-tecnologico;

classi IV e V del corso elettrotecnica-automazioni;

altri studenti dell’I.T.I. interessati;

docenti di matematica, fisica, elettronica, informatica, scienze;

esperti dell’Università di Bologna
OBIETTIVI

motivare i giovani verso il sapere scientifico e la prosecuzione degli studi in ambito scientifico;

mostrare la felice interconnessione tra la scienza e la tecnologia, di cui il nostro Istituto si fa
portatore;

costruire all’interno della scuola dei dispositivi elettronici tramite il lavoro degli studenti;

utilizzo degli scintillatori nella fase di efficienza del telescopio muonico già esistente.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Operazione di costruzione dei circuiti utilizzati per la messa funzione di uno scintillatore (prima fase) prevede
la collaborazione di alcuni studenti.
L’attività si articola:

nella costruzione delle parti costituenti (kit)

nella messa in funzione delle parti costruite ;

nella scrittura di un manuale d’uso.
Dopo la realizzazione ed il collaudo dello scintillatore, esso verrebbe impiegato in operazioni di ulteriori
misure sul telescopio di muoni (misure del rendimento delle camere).
Durata e collocazione temporale
Questa fase occuperebbe il pentamestre 2013-2014.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Periodicamente ci sarà modo di scambiarsi informazioni, riflessioni, ipotesi e commenti così da arricchire
reciprocamente il bagaglio delle conoscenze e da rinforzare l’interesse allo studio e all’approfondimento.
6. INIZIATIVE DI APPROFONDIMENTO
6.1 SETTORE TECNICO
6.1.1 AGGIORNAMENTO DEL BANCO IDRAULICO DEL LABORATORIO DI
MACCHINE.
Responsabile di progetto
Poff. Moscone Sandro
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto prevede la sostituzione di alcuni componenti del banco idraulico ormai obsoleti e poco precisi che
rendono difficoltose le prove di idraulica per il quale viene utilizzato e la parziale automazione dello stesso.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Le esperienze didattiche che si svolgono normalmente con il banco idraulico sono rese difficoltose per la
scarsa precisione di una parte della componentistica. L’ammodernamento di alcuni componenti e la parziale
automazione del sistema consentirebbe prove più precise e un approccio didattico più consono al nuovo
indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia. Inoltre, un tale intervento, nonostante i costi relativamente
contenuti, consentirebbe la realizzazione di una macchina probabilmente unica nel suo genere tra tutte le
scuole del nostro paese.
Soggetti coinvolti
Tutte le classi del triennio Meccanica , Meccatronica ed Energia le classi del quinto anno di Elettronica ed
Elettrotecnica e Automazione.
OBIETTIVI
Miglioramento delle prestazioni del banco, ampliamento della tipologia di prove da effettuare sul banco,
possibilità di visualizzazione dei parametri tecnici specifici delle prove, possibilità stampa ed archiviazione
digitale delle prove. Tramite le esperienze sviluppate in seguito all’aggiornamento del banco sarà possibile:
 mostrare una moderna componentistica di uso industriale;
 mostrare l’architettura e il funzionamento di un sistema automatizzato mirato al controllo di macchine
idrauliche;
 spiegare alle classi coinvolte il funzionamento di tali componenti;
 mostrare e spiegare come si realizzano interfacce elettronico-digitali per il controllo di sistemi elettromeccanici.
Durata e collocazione temporale
Anno Scolastico 2013/2014e successivi.
6.1.2 PROTOTIPO DI IMPIANTO ELETTRICO DOMOTICO.
Responsabile di progetto
Prof. Famularo Carmine
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Progettazione e realizzazione di un impianto elettrico a vista, realizzato su apposito pannello di legno con
componenti e sistemi domotici.
Bisogno che motiva l'attivazione del progetto
Fornire agli allievi un’occasione di approfondimento sull’impiantistica elettrica alla luce della recente
normativa.
Soggetti coinvolti
Classi 5D, 5E.Docente interno ITP prof. Panebianco Giuseppe.
OBIETTIVI
Abituare gli allievi ad approfondire in modo autonomo le conoscenze relative alle componenti di un impianto
domotico sotto la guida dei docenti.
Sviluppare le abilità legate all’installazione di sensoristica di presenza e configurazione di centrale domotica.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
lezioni teoriche sulla struttura generale di un impianto domotico. Indicazione di riferimenti di
approfondimento. Ampio utilizzo del laboratorio di TDP una volta acquisita la componentistica. Valutazione e
monitoraggio dei risultati
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Correzione di apposite relazioni tecniche. Valutazione della corretta installazione della componentistica.
6.1.3 REALIZZAZIONE DI UN BANCO DI LABORATORIO DI ELETTROPNEUMATICA
Responsabile di progetto
Prof.Franco Mazzoni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Realizzazione di un banco di laboratorio di Elettropneumatica.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Realizzare un banco flessibile, interscambiabile tra officina di T.D.P e laboratorio di meccanica disciplina
Sistemi
Soggetti coinvolti
e
Le classi 4 Meccanico del Settore Tecnico
OBIETTIVI
Rafforzare le conoscenze e competenze degli allievi, in particolare meccanici, ma anche elettrici per quel
che riguarda la parte elettrica di comando di attuatori pneumatici alimentati da elettrovalvole.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
La progettazione del banco verrà effettuata sotto la guida esperta del prof. Franco Mazzoni, in collaborazione
con alcuni docenti dell' indirizzo di Elettrotecnica. Successivamente si coinvolgeranno gli alunni in termini di
conoscenza del progetto.
La fase finale di montaggio e collaudo attraverso alcune esercitazioni consentirà di rafforzare le competenze
degli alunni.
Durata e collocazione temporale
Anno scolastico 2012-2013
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Indicare con precisione rispetto agli obiettivi quali strumenti sono previsti per monitorare gli esiti e i tempi
destinati: Saranno effettuati alcuni incontri pomeridiani tra i docenti collaboratori, tesi a definire i dettagli
progettuali.
6.1.4 SCENARI DOMOTICI
Responsabile di progetto
Prof. Carmine Famularo
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Gli alunni, a valle di lezioni di approfondimento sulla domotica, realizzeranno un plastico di impianto che
simulerà un impianto elettrico civile, automatizzato in varie parti.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Richiesta di approfondimento partita dagli stessi allievi
Soggetti coinvolti
a
Alunni della classe 5 E Elettrotecnica
OBIETTIVI
Ampliare le conoscenze degli alunni al settore della domotica.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezioni di approfondimento ed ampio utilizzo del laboratorio di TDP.
Durata e collocazione temporale
Intero anno scolastico
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Colloqui interattivi e collaudo a più riprese delle apparecchiature impiegate. Valutazione del prototipo
attraverso le varie fasi di realizzazione. Collaudo finale del lavoro. Stesura di apposita relazione tecnica.
6.1.5 REGOLAZIONE VELOCITÀ MOTORE ASINCRONO TRIFASE tramite inverter e
scheda NI compactDAQ
Responsabile di progetto
Prof Parisoli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Si desidera implementare sistemi di misura e controllo basati su schede di acquisizione dati National
Instruments: misura rendimento motore asincrono in diverse condizioni di carico e a velocità variabile
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Programmare sistemi basati su schede di acquisizione dati per implementare sistemi di misura utili
all’attività didattica.
Soggetti coinvolti
Classi: 5E, 5D
OBIETTIVI
1. Approfondire la programmazione Labview, l’acquisizione dati, i sensori
2. Realizzare un sistema di misura gestito dal computer
3. Preparare la tesina per l’Esame di Stato sia in formato cartaceo (Word), sia in formato
multimediale (Power Point).
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Studio individuale: documentazione presente in laboratorio relativa alla misura di rendimento con
“analizzatore di rete”; caratteristiche delle schede di acquisizione dati presenti in laboratorio.
Lezione frontale: presentazione teorica del sistema di misura in esame; codice LabWIEV esistente per la
gestione della misura di rendimento; teoria inverter
Attività di laboratorio: scrittura del codice Labview per la gestione dell’inverter, misura di rendimento sul
motore elettrico collegato al freno.
Durata e collocazione temporale
da Dicembre 2013 a Maggio 2014 al mattino e al pomeriggio
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
1. Confronto docente- studenti sui contenuti oggetto di studio (Gennaio)
2. monitoraggio della presenza degli studenti in laboratorio e presentazione del lavoro svolto e dei
risultati ottenuti (Aprile)
3. produzione della tesina per l’esame di stato (Maggio)
6.1.6 PROGETTAZIONE MODELLISTICA CON SISTEMA CAD
Responsabile di progetto
Prof. Fontana Andrea
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto consiste in lezioni tenute da esperti modellisti industriali
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Approfondimenti propedeutici alla classe terza relativi alla progettazione nel settore moda
Conoscenza del CAD tessile
Soggetti coinvolti
Classe 2T
OBIETTIVI
Le classi dovranno saper ideare e progettare, sia manualmente che con software CAD, un capo di
abbigliamento in taglia base
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezioni di introduzione, dimostrazioni pratiche, esercitazioni e realizzazione del progetto da parte degli
studenti
Durata e collocazione temporale
Pentamestre 2014
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Verifiche dei risultati ottenuti attraverso la valutazione degli elaborati
6.1.7 MODELLISTICA INDUSTRIALE CON SISTEMA CAD - ASSYST
Responsabile di progetto
Prof. Fontana Andrea
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
utilizzo del sistema CAD Assyst per la progettazione modellistica.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Sdoppiamento, nelle ore di laboratorio di ideazione e progettazione, di una classe molto numerosa, al fine di
poter svolgere adeguatamente il lavoro di progetto ed industrializzazione dei modelli.
Soggetti coinvolti
a
Classe 3 T
OBIETTIVI
ripasso ed approfondimento dei metodi e dei comandi per il progetto del modello già appresi nell’a.s.
precedente; apprendimento di nuove tecniche e dei comandi relativi all’industrializzazione del modello;
costruzione o digitalizzazione di un modello, controllo e modifica; metodologie di modifica-trasformazione
modellistica, da una base già progettata ad un nuovo modello, con relativa industrializzazione; studio e
progettazione tecnica dei particolari (cuciture, profili, accessori, …); controllo ed archiviazione a sistema del
nuovo modello.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il modulo formativo sarà proposto dagli insegnanti e, per un periodo più limitato, con un esperto/a aziendale,
nei laboratori di modellistica e nel laboratorio CAD (M6.07), con spiegazioni, esemplificazioni ed
esercitazioni.
Durata e collocazione temporale
Il progetto, che prevede lo sdoppiamento della classe nelle ore di laboratorio di Ideazione e progettazione, si
svolgerà da ottobre a maggio.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
correzione e valutazione degli elaborati, verifiche
6.1.8 MODELLISTICA INDUSTRIALE CON SISTEMA CAD – ASSYST (Classe 4°)
Responsabile di progetto
Prof. Fontana Andrea
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
utilizzo di un sistema CAD dedicato per la progettazione modellistica di una variante di camicia o di un abito.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
approfondimento ed applicazione di tecniche di progettazione con sistema di CAD applicato alla modellistica
industriale.
Soggetti coinvolti
Classe 4T
OBIETTIVI
ripasso ed approfondimento dei comandi di progettazione e di industrializzazione già appresi nell’a.s.
precedente; apprendimento di nuove tecniche e comandi relativi all’industrializzazione del modello;
costruzione o digitalizzazione di un modello esistente, controllo e modifica; metodologie di modificatrasformazione modellistica, da una base già progettata ad un nuovo modello, con relativa
industrializzazione; studio e progettazione tecnica dei particolari (cuciture, profili, accessori, …); controllo ed
archiviazione a sistema del nuovo modello.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il modulo formativo sarà proposto nel laboratorio di modellistica CAD (M6.07), con spiegazioni,
esemplificazioni ed esercitazioni.
Durata e collocazione temporale
Il progetto prevede 16 ore dedicate al ciclo completo di progettazione di un modello in laboratorio CAD
(M6.07); il progetto si svolgerà nel pentamestre.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
correzione e valutazione degli elaborati.
6.1.9 CICLO COMPLETO DI PROGETTAZIONE CON SISTEMA CAD - ASSYST
Responsabile di progetto
Prof. Fontana Andrea
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
sistema CAD applicato ad un ciclo completo di progettazione.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
applicazione dei principi e delle competenze di progettazione modellistica e di industrializzazione del
modello.
Soggetti coinvolti
a
Classe 5 T
OBIETTIVI
comprensione delle diverse potenzialità (precisione - velocità – efficienza - integrazione con altre tecnologie)
e apprendimento delle metodologie di lavoro di un sistema Cad; comprensione dei collegamenti con le altre
fasi del ciclo di progettazione-industrializzazione del modello; esperienza di un ciclo completo di
progettazione di un modello industriale con metodo CAD.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il modulo formativo sarà proposto nel laboratorio di modellistica CAD (M6.07), con spiegazioni,
esemplificazioni ed esercitazioni.
Durata e collocazione temporale
Il progetto prevede 16 ore dedicate al ciclo completo di progettazione di un modello in laboratorio CAD
(M6.07); il progetto si svolgerà da marzo a maggio.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
correzione e valutazione degli elaborati.
6.1.10 L’AZIENDA D’ABBIGLIAMENTO
Responsabile di progetto
Prof.ssa Elisabetta Dallari Brustia
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
a
Classe 4 T : l’azienda d’abbigliamento, Enti e Ruoli
a
Classe 5 T :
 la programmazione stagionale
 le previsioni di acquisto di tessuti
 l’attività dell’ufficio produzione
 la figura dell’agente di commercio
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Difficoltà delle classi nella piena comprensione del funzionamento della moderna azienda d’abbigliamento
Soggetti coinvolti
a
a
Classe 4 T e 5 T
OBIETTIVI
Comprendere il funzionamento dei diversi uffici e le loro interazioni
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
lezione frontale con l’utilizzo del proiettore
Durata e collocazione temporale
Per ogni incontro sono previste 20 ore alla mattina
6.1.11 INTRODUZIONE ALL’ASTRONOMIA: FASE 2
Responsabile di progetto
Prof.ssa Rozzi Roberta, prof. De Biase Nicola
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Intendiamo continuare l’attività di osservazione del cielo utilizzando il telescopio ottico Celestron C8
dell’istituto mettendo in pratica alcuni concetti teorici del modulo di Astronomia del programma di Biologia e
in generale intendiamo coinvolgere gli studenti interessati a osservazioni di luna e pianeti con possibilità di
fare fotografie con camere CCD.
Rimarremo in costante contatto con l’osservatorio astronomico di Iano per serate di conferenze e
osservazioni.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Alle giovani generazioni deve essere sottolineato il valore dello studio delle discipline tecnico - scientifiche
che sono alla base dello sviluppo della nostra civiltà e che sono destinate ad avere in futuro un ruolo sempre
più esteso.
Occorre pertanto motivare i giovani all’interesse per la ricerca scientifica, vero motore del nostro progresso.
Soggetti coinvolti

classi del triennio scientifico-tecnologico (5°M, 5°L, 4°L); altri studenti dell’I.I.S. interessati;

docenti di matematica, fisica, elettronica, informatica, scienze;

esperti di Astronomia degli osservatori astronomici di Iano.
OBIETTIVI
Esistono tre ordini di obiettivi:

motivare i giovani verso il sapere gli studi in ambito scientifico;

mostrare la felice interconnessione tra la scienza e la tecnologia, di cui il nostro Istituto si fa
portatore;

Promuovere un approfondimento dei programmi di studio della scuola superiore con una marcata
interdisciplinarità dei contenuti astronomici con i corsi di fisica, chimica e matematica.

Avvicinare gli studenti ai metodi scientifici dell’astrofisica moderna attraverso il contatto con i
ricercatori e l’esperienza diretta di osservazioni astronomiche al telescopio seguite da analisi
quantitativa dei dati tramite specifici software.

Fornire ai partecipanti una conoscenza pratica generale dell’uso di strumenti quali spettrografi,
camere per immagini, CCD, e dell’uso di specifico software astronomico e nuovi sistemi operativi.

Incrementare tramite metodi multimediali la loro esperienza nel produrre articoli e presentazioni dei
risultati scientifici che hanno ottenuto.

Sviluppare un ambiente di apprendimento in cui gli studenti agiscono in prima persona e fornire un
valido aiuto all’orientamento universitario.

contribuire ad ampliare la visione del pianeta su cui viviamo, mostrando i delicati equilibri che
regolano la vita della Terra.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
1. Principio di funzionamento dei telescopi ottici.
2. Lezioni e conferenze su tematiche di carattere astronomico da concordarsi con gli studenti e gli
astronomi; esempi di tematiche potrebbero essere:
A. La radiazione di corpo nero
B. La natura duale della luce e l’atomo d’idrogeno
C. Le magnitudini, i colori e gli spettri delle stelle
D. I diagrammi HR e l’evoluzione delle stelle
E. Sistemi planetari
F. Cenni di Spettroscopia
G. L’Universo delle galassie
3. Naturalmente, a svolgere quest’opera saranno chiamati i docenti (di Fisica, di matematica,
elettrotecnica, elettronica, informatica e scienze) che vorranno far parte della commissione e gli
studenti interessati al progetto.
Durata e collocazione temporale
Questa prima fase occuperebbe l’intero anno scolastico 2013-2014 con cadenza di un incontro settimanale
della durata di 2 ore a partire da gennaio 2013.
6.1.12 AUTO ELETTRICA DI PICCOLE DIMENSIONI
Responsabile di progetto
Prof. Daniele Sironi
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Controllo della velocità, del senso di marcia e della direzione (sterzo) dei motori DC; in una macchina
elettrica di piccole dimensioni, utilizzando i comandi gestiti dal Microcontrollore
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Proseguo del progetto terminato nell’anno 2012-13 con le dovute aggiunte e varianti per ottenere le nuove
funzioni.
Soggetti coinvolti
e
e
Gli allievi della classe 5 D e 5 E
OBIETTIVI
Migliorare il progetto precedente nella parte software e nella parte dei motori che gestiscono i movimenti:
(velocità e posizione).
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Descrizione teorica dei circuiti che compongono le diverse parti del progetto, scrittura del programma per il
micro, realizzazione dei circuiti, programmazione del micro attraverso il PC e la demoboard, misure, prova
diretta.
Durata e collocazione temporale
Intero anno scolastico da novembre 2013 a maggio 2014
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
1. Misure e quindi verifica dei vari segnali nei punti necessari per il corretto funzionamento, dei diversi
circuiti che compongono il progetto.
2. Verifica diretta sul campo del funzionamento
6.2 SETTORE PROFESIONALE Produzioni Artigianali Abbigliamento e Moda
6.2.1 L'ABITO
Responsabile di progetto
Prof.ssa Nadia Pellati
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
La proposta di questo particolare progetto prevede un approfondimento in ambito grafico progettuale ed
operativo
su proposte moda attuali e pertinenti al nuovo percorso
dell’Istruzione Professionale. Le
competenze richieste dai nuovi ordinamenti sono tarate su conoscenze e abilità difficili da acquisire con il
monte ore curriculare per cui si è pensato di proporre una approfondita attività didattica sulla ricerca
progettuale ed esecutiva , con utilizzo di nuove tecnologie .
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto _ Un diverso modo di procedere, l’uso di nuove tecnologie e
metodologie innovative , fasi operative ed esecutive create per fare acquisire quelle competenze richieste
dal nuovo percorso di studi. E’ fondamentale perciò spaziare dalla ricerca progettuale alla lettura e analisi
del figurino prescelto , alla realizzazione modellistica con studio di relative schede tecniche , fino alla
realizzazione del primo prototipo . Tutto ciò sarà permetterà di fare riscoprire e ritrovare negli allievi
quell’autostima personale repressa o da percorsi scolastici sbagliati ,o dalle tante difficoltà incontrate .

Il progetto interdisciplinare mira all’acquisizione di conoscenze e abilità operative fondamentali al
raggiungimento degli obiettivi prefissati nella programmazione iniziale . Con questa proposta si
vuole recuperare in parte quelle abilità grafico operative sulle classi terze del nostro percorso di
studi visto l’importanza di una preparazione adeguata alle nuove competenze richieste in uscita sia
in ambito operativo progettuale che operativo esecutivo.L’integrazione delle fasi approfondite del
ciclo di Progettazione e la simulazione sul l'intero percorso di realizzazione di un prototipo , porterà
gli allievi ad approfondire e rafforzare le tematiche interdisciplinari proposte dalla normale attività
scolastica.
Soggetti coinvolti
a
a
a
Classe 3 A MD 3 B MD 3 C
Esperti esterni
OBIETTIVI
Obiettivi .Gli obiettivi che il progetto cerca di raggiungere sono quelli già prefissati nella stesura della
programmazione annua. Sono obiettivi trasversali sia in ambito cognitivo che esecutivo , che vanno dalla
acquisizione di tutte le fasi progettuali ed esecutive, al rafforzamento di quelle abilità in ambito tecnologico
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Utilizzo di laboratori informatici, lezioni frontali , ricerca materiali, progettazione grafica manuale ,fasi
operative sequenziali tarate sulla tipologia del capo
Durata e collocazione temporale
98 ore curricolari e 8 ore per classe pomeridiane di Potoshop
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Verranno effettuate verifiche intermedie e finali per valutare il lavoro di ogni allieva secondo i criteri della
disciplina di riferimento.
6.2.2 LA GIACCA
Responsabile di progetto
Prof.ssa Angela Bondavalli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Recuperare le abilità grafiche e operative degli allievi attraverso la lettura del figurino, la realizzazione del
modello industriale con procedure manuali e CAD, l' esecuzione del taglio e della confezione di una giacca
foderata
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Approfondire le tematiche legate al capo in oggetto che non è possibile affrontare nelle poche ore curricolari
Soggetti coinvolti
a
a
Classe 4 A MD 4 B MD
Docenti Interni: Prof.ssa Angela Bondavali e Paola Capone
Esperti di MaxMara
OBIETTIVI
Integrare le fasi del ciclo di produzione, affrontate nelle diverse ore curriculari, simulando l'intero percorso di
realizzazione di un prototipo: giacca foderata
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:

Interpretazione dello schizzo, scelta della base di riferimento, studio di linea e volume

Costruzione della base e modifiche necessarie per la costruzione del nuovo cartamodello in funzione
della tipologie di tessuto scelto e del figurino

Industrializzazione del cartamodello, e costruzione rifiniture

Compilazione della scheda tecnica per la parte di competenza del reparto modelli

Taglio e confezione prototipo

Prove di vestibilità e correzione degli eventuali difetti nel prototipo

Eventuale correzione del cartamodello prototipo

Correzione del capo e compilazione delle schede tecniche
Durata e collocazione temporale
Secondo periodo dell'anno scolastico con ore in orario curricolare e ore pomeridiane
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Verranno effettuate verifiche intermedie e finali per valutare il lavoro di ogni allieva secondo i criteri della
disciplina di riferimento. Le valutazioni verranno conteggiate nella media finale del trimestre.
6.2.3 UN CAPO CASUAL: IL PANTALONE Progetto Regionale IEFP
Responsabile di progetto
a
Per la casse 2 A Prof.ssa Cappilli Cosima
a
Per la casse 2 B Prof.ssa Trovato Romana
a
Per la casse 2 C Prof.ssa Capone Paola
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
La proposta di questo progetto prevede un approfondimento in ambito grafico progettuale ed operativo su
proposte moda attuali e pertinenti al nuovo percorso dell’Istruzione Professionale. Il progetto spazia dallo
studio stilistico con attenta lettura del figurino, dalla modellistica manuale e a cad, al taglio e confezione di un
primo prototipo con sdifettatura del capo proposto
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
La riforma attuale ha previsto una riduzione di ore di laboratorio, tutto questo in una scuola che deve formare
figure con competenze in ambito progettuale esecutivo ed operativo.
Le competenze richieste dai nuovi ordinamenti sono tarate su conoscenze e abilità difficili da acquisire con il
normale monte ore curricolare; per cui si è pensato di proporre a questi allievi una valida alternativa, visto i
risultati ottenuti nel biennio già sperimentato, dove sono state favorite discipline umanistico -scientifiche a
discapito delle materie di indirizzo.
Gli allievi dei nostri percorsi di studi scelgono questi indirizzi perché hanno una buona manualità graficooperativa ed amano in particolare, soprattutto la progettualità e la realizzazione vera e propria dei capi
proposti. Trovano interesse in particolare su un diverso modo di procedere, prediligono l’uso di nuove
tecnologie e metodologie innovative, che sono fondamentali. Per cui si è pensato ad un progetto da attuarsi
in orario curricolare che spazia dalla lettura e analisi di un figurino prescelto, alla realizzazione modellistica
con studio di relative schede tecniche, fino alla realizzazione del prototipo. Tutto ciò sarà motivo di riscoprire
e ritrovare quell’autostima personale repressa o da studi effettuati in precedenza,oppure dalle diverse
difficoltà incontrate nel percorso scolastico.
Con questa proposta si vuole recuperare in parte quelle abilità grafico- operative, sulle classi seconde, del
nostro percorso di studi, per ottenere una preparazione adeguata alle nuove competenze richieste sia in
ambito operativo progettuale che operativo esecutivo.
Soggetti coinvolti
Il progetto in esame coinvolgerà le CLASSE 2A 2B 2C durante la normale attività curricolare.
l'orario sarà spalmato nell'arco della settimana su tutte le discipline in relazione alle disponibilità degli esperti
coinvolti.
Le discipline coinvolte saranno:Laboratori Tecnologici-Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafiche,
con la collaborazione degli esperti esterni.
STRUTTURA DEL CORSO
Orario da svolgere per ogni classe seconda Moda Professionale
DISCIPLINA
Tecniche di Rappresentazione
Grafica
ORE PREVISTE
DOCENTI COINVOLTI
8 (in orario curricolare) x classe
Stilista Libero professionista
Modellistica Manuale
25 (in orario curricolare)
Esperti di Max-Mara ( senza oneri )
Modellistica CAD
10 (in orari curricolare )
Esperti di Max-Mara ( senza oneri )
Taglio e Confezione Industriale
20 (in orario pomeridiano)
Esperti di Max-Mara ( senza oneri )
Totale ore lezione ore 63
20 (in orario pomeridiano)
Per classe
43 (in orario curricolare)
OBIETTIVI
ABILITA D’ACQUISIRE (sapere fare)
Leggere ed analizzare il figurino ( immaginare il capo finito in grandezza naturale tridimensionale, facendo
particolare attenzione alla proporzione tra lunghezze, circonferenze e motivi di fantasia del modello ).
Realizzare il cartamodello (il modello in piano, rispettando le proporzioni immaginate, tenendo conto dei
vincoli derivati dal tipo di tessuto applicato), con riferimento alla
tabella
delle misure anatomiche,
rispettando l'idea dello stilista.

Effettua prove di vestibilità, apportando al modello le eventuali modifiche.

Realizza il modello definitivo in taglia base, in carta e a CAD.

Cura l'industrializzazione del cartamodello

Applica al modello gli accorgimenti specifici legati al tipo di tessuto da utilizzare

Rispetta le regole di confezione standardizzate

Rispetta i limiti economici riferiti ai costi preventivi per classe di prodotto.

Compila la scheda tecnica.

Effettua lo studio del piazzamento economico ( per campionario e per produzione )
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:

Le lezioni frontali partono dall'analisi di un capo di abbigliamento, con studio di disegno plat.

Misure e regole di trasformazione e misurazione, con produzione di relativa scheda tecnica.

Preparazione modello a cad. Il prototipo dovrà essere completo in ogni sua parte.

Dimostrazioni pratiche Esercitazioni di Laboratorio Test finale.

Piazzamenti e taglio, Confezione del prototipo elaborato in prima

Confezione del capo in seconda
Durata e collocazione temporale
da gennaio 2014 a fine maggio 2014
6.2.4 FASHION –TREND Linea e volume su un capo base: la gonna
Responsabile di progetto
a
Per la classe 1 A prof.ssa Cappilli Cosima
a
Per la classe 1 B prof.ssa Trovato Romana
a
Per la classe 1 C prof.ssa Ciarlini Antonella
a
Per la classe 1 D prof.ssa Giunta Carerina
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto coinvolge le materie di indirizzo, dal disegno con ricerca stilistica, alla modellistica manuale al
taglio e confezione di un primo prototipo con sdifettatura del capo proposto. Progettazione e realizzazione
del capo sopra indicato
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Recuperare in parte le abilità grafico operative delle classi prime del nostro percorso di studi per una
preparazione adeguata visto le nuove competenze richieste sia in ambito progettuale che operativo
esecutivo e le poche ore curriculari.
Soggetti coinvolti
Il progetto è rivolto alle 4 classi prime del settore moda
OBIETTIVI
L’alunno deve essere in grado di integrare, le fasi del ciclo di progettazione approfondite nelle diverse ore
curriculari e pomeridiane simulando l’intero percorso di realizzazione di un prototipo di una gonna in tessuto.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:

Leggere ed analizzare il figurino, studio della linea e del volume (particolare attenzione alla
proporzione tra lunghezza,circonferenza e motivo di fantasia del modello).

Misurazione della base e modifiche necessarie per la costruzione del nuovo cartamodello
in
funzione della tipologia di tessuto scelto e del figurino, rispettando l’idea dello stilista.

Industrializzazione del cartamodello.

Compilazione della scheda tecnica per la parte di competenza del reparto modelli.

Taglio e confezione del prototipo in prima rispettando le regole di confezione standardizzate.

Prove di vestibilità e correzione ,degli eventuali difetti nel prototipo in prima.

Eventuale correzione del cartamodello prototipo.

Correzione del capo in seconda e compilazione della scheda consumi di tessuto.
Durata e collocazione temporale
ore curriculari e pomeridiane da svolgere nel pentamestre
6.2.5 LA VIA DEI COLORI
Responsabile di progetto
Prof. Sergio Mariotti
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Tintura in laboratorio di pezze di lana e di stoffa con coloranti biologici e di sintesi, , partendo da sostanze
reperibili in commercio, elaborazione delle sostanze coloranti e successiva tintura di pezze di stoffa.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Offrire agli studenti la possibilità di avvicinarsi allo studio dei coloranti usati nell’industria tessile.
Soggetti coinvolti
A
a
a
Classe 2 A Md, 2 B Md, 2 C Md
OBIETTIVI
Sensibilizzare gli alunni all’uso di materie prime, biologiche e di sintesi
, nella produzione di coloranti
naturali.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA
Il progetto prevede momenti laboratoriali (da svolgersi nel pomeriggio) e lezioni frontali di approfondimento
interdisciplinare. La conclusione del progetto prevede un’uscita didattica per visitare un’azienda produttrice
di coloranti e mordezzanti presente sul nostro territorio. (Ditta Stellatex di Carpi MO)
Durata e collocazione temporale
Gennaio – Aprile 2014.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
L’obbiettivo finale e la tintura di pezze di lana e stoffa con coloranti biologici e verificare lo stato di
colorazione , e ripetibilità e conservazione del colore sulle stoffe.
6.2.6 IMPRESA IN AZIONE
Responsabile di progetto
Prof.ssa Alfieri Iovino Marianna
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto consiste in una serie di attività che consentono di sperimentare in maniera reale il funzionamento
di un’ impresa. Il programma didattico è basato sulla metodologia della mini-impresa di studenti a scopo
formativo. In particolare, gli studenti individuano un’idea di business e ne valutano la fattibilità, svolgono
indagini di mercato, raccolgono denaro (il capitale sociale) attraverso la vendita di azioni, realizzano un
business plan, sviluppano concretamente un prodotto o un servizio, valutano l’opportunità di tutelare la
propria idea depositando un brevetto, vendono e promuovono il proprio prodotto o servizio, gestiscono la
contabilità aziendale, partecipano alle competizioni locali, nazionali e internazionali di Junior Achievement
(promotore del progetto), competono con le altre scuole italiane ed europee.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Incoraggiare lo spirito imprenditoriale nella scuola superiore, promuovendo la creatività, l’uso consapevole
delle risorse, il coraggio e la responsabilità del rischio.
Soggetti coinvolti
Le classi coinvolte sono la classe quinta T (corso tecnico sistema moda), le classi quarte A e B (corso
professionale moda). Il docente coinvolto è la Prof.ssa Alfieri Iovino Marianna. Gli esperti esterni sono
esperti d’azienda, del tessuto imprenditoriale locale, individuati dalla Junior Achievement.
OBIETTIVI
Per la sua concretezza e vicinanza alla realtà, il progetto rappresenta un’esperienza formativa unica per chi
ne fa parte, realizzando efficacemente quella contaminazione di contenuti, metodologie e competenze
richieste sia dalla scuola sia dalle imprese. Inoltre, le attività, che vengono svolte con il supporto attivo del
docente coordinatore della scuola e di un esperto d’azienda del tessuto imprenditoriale locale, consentono
di acquisire un’attitudine “imprenditiva” caratterizzata da: creatività e problem solving, comunicazione
efficace e presentazione in pubblico, fiducia nelle proprie capacità, lavoro di gruppo e leadership,
negoziazione e decision making, definizione di obiettivi e gestione delle scadenze, rischio e gestione del
cambiamento.
In generale, gli obiettivi consistono nel comprendere come sviluppare un’idea di business, conoscere i
modelli organizzativi e di gestione imprenditoriale, scoprire le professionalità coinvolte, aumentare la
proattività personale degli studenti e la conoscenza del territorio nel quale vivono, valorizzare la creatività
individuale e collettiva.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
La metodologia adottata in questo contesto sarà quella laboratoriale e del problem solving (metodologie
particolarmente poste all’attenzione dell’attuale scuola in quanto sollecitate dal D.P.R. 88/2010). Gli studenti
dovranno lavorare sui problemi, porre attenzione ai processi e sviluppare attitudine all’operatività ed alla
progettualità.
Durata e collocazione temporale
Durata: 40-60 ore fino a maggio.
Collocazione temporale: 2 ore settimanali
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Prove non strutturate: stimolo aperto, risposta aperta, interrogazione, riassunto, relazioni. Oltre al profitto
disciplinare e al trend complessivo di ogni studente, sarà valutato sistematicamente il grado di integrazione e
di por positività nel gruppo-classe, il metodo e i ritmi di studio.
6.2.7 APPROFONDIMENTO OFFERTA FORMATIVA EX TERZA AREA CLASSI 5e
a
Responsabile di progetto per la classe 5 A
Prof.ssa Antonella Ciarlini
a
Responsabile di progetto per la classe 5 B
Prof.ssa Nadia Pellati
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
La figura della modellista con competenze informatizzate, trova collocazione in aziende del settore
abbigliamento, nel reparto modelli e prototipi , nel reparto sviluppi taglia e piazzamenti computerizzati.
Realizza il modello sia su tessuto a navetta che su maglia, applicando procedure informatizzate,
salvaguardandone l'idea moda e garantendone la vestibilità nel rispetto dei vincoli di economicità
dell'impresa.
Collabora con: Responsabile del prodotto, Stilista, addetti alla realizzazione del prototipo.
Soggetti coinvolti
a
a
Classe 5 A e 5 B Tecnico Abbigliamento Moda
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Le competenze richieste dal mondo del lavoro sono tarate su conoscenze e abilità difficili da acquisire con il
monte ore curriculare per cui si è pensato di proporre a questi allievi una valida integrazione alle ore
curriculari di laboratorio. Inoltre, gli allievi dei nostri percorsi di studi scelgono questi indirizzi perché hanno
una buona manualità grafico operativa ed amano in particolare soprattutto la progettualità e la realizzazione
vera e propria dei capi proposti e trovano interesse in particolare su un diverso modo di procedere,
prediligono l’uso di nuove tecnologie e metodologie innovative.
OBIETTIVI
CONOSCENZE NECESSARIE ( SAPERE )
Deve conoscere:

Il sistema organizzativo dell'impresa d'abbigliamento

Fasi dell'intero processo produttivo.

Merceologia dei tessuti e degli accessori : caratteristiche dei tessuti, loro riconoscibilità e limiti legati
all'impiego di determinate tipologie di modelli.

Tipologie di vestibilità.

Interpretare il figurino
Modellistica:

Basi per classe di prodotto ( in taglia base )

Tecniche di trasformazione delle basi per realizzare vestibilità e modelli diversi, per prodotto.
Confezione industriale:

Conoscenza operativa delle fasi di confezione e delle principali attrezzature utilizzate;

Taglio e sistema CAD - CAM per taglio

Regole di sviluppo taglie e tecniche di piazzamento del modello su tessuto.

L'informatica di base e applicata alla modellistica per la realizzazione dei grafici di

taglio

Lingua inglese ( per uso d'applicativi informatici e comunicazione di base ).
( sviluppo taglie e piazzamenti ).
ABILITA D’ACQUISIRE (sapere fare)

Leggere ed analizzare il figurino ( immaginare il capo finito in grandezza naturale
tridimensionale,
facendo particolare attenzione alla proporzione tra lunghezze, circonferenze e motivi di fantasia del
modello ).

Realizzare il cartamodello ( il modello in piano, rispettando le proporzioni immaginate, tenendo conto dei
vincoli derivati dal tipo di tessuto applicato ), con riferimento alla tabella delle misure anatomiche,
rispettando l'idea dello stilista.

Effettua prove di vestibilità , apportando al modello le eventuali modifiche.

Realizza il modello definitivo in taglia base, in carta e a CAD.

Cura l'industrializzazione del cartamodello :

Applicando al modello gli accorgimenti specifici legati al tipo di tessuto da utilizzare;

Rispettando le regole di confezione standardizzate;

Rispettando i limiti economici riferiti ai costi preventivi per classe di prodotto.

Realizza lo sviluppo del modello nelle diverse taglie applicando le regole relative.

Compila la scheda tecnica.

Effettua lo studio del piazzamento economico ( per campionario e per produzione ) e degli scatti taglia,
con procedure informatizzate.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Descrizione delle fasi operative
Le fasi operative in cui si articola il progetto verranno sviluppate nel seguente ordine:

lezioni frontali

lezioni in laboratorio CAD

scelta del capo da realizzare (per ogni alunna);

analisi del capo e trasformazione modellistica in riferimento allo schizzo e al tessuto;

taglio su tela e confezione del prototipo;

sdifettature e correzione dei cartamodelli;

taglio su tessuto e confezione finale.

Lezione frontale con metodo induttivo.

Esercitazione individuale

stage aziendale
Durata e collocazione temporale
Da ottobre 2013 a giugno 2014 per un totale di 75 ore per classe
6.3 SETTORE PROFESIONALE Manutenzione e Assistenza Tecnica
6.3.1 NETWORK SCUOLA IMPRESA CON TELECOM
Responsabile di progetto
Prof. Fabrizio Boni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto ripropone per il sesto anno consecutivo il coinvolgimento diretto delle aziende all’interno delle
scuole tecniche. Tale coinvolgimento è basato sull’idea della presenza a scuola dei “MAESTRI DI
MESTIERE”, cioè di personale TELECOM con forte esperienza nell’azienda, che si mettono a disposizione
degli insegnanti e insieme a loro sviluppano uno o più argomenti tecnici (relativi all’azienda) che poi verranno
proposti dal gruppo di lavoro (Docenti e MdM insieme) agli alunni.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Occorre sottolineare infatti che oggi, forse ancora più di ieri (visto anche il contesto economico in cui ci
troviamo), la principale risorsa di un’azienda sulla quale investire in modo permanente e continuativo, è il
proprio CAPITALE INTELLETTUALE.
Non dimentichiamo inoltre che, grazie a iniziative come questa, possiamo ottenere:
Per Le Scuole:

Facilitazione del placement degli allievi

Allineamento continuo dei curricula scolastici alle esigenze del mercato

Valorizzazione delle potenzialità della scuola grazie al placement degli studenti e all’abbinamento
con gli obiettivi della azienda collaboratrice

Valorizzazione dei migliori docenti

Allineamento fra i programmi scolastici e le competenze richieste dalla azienda

Creazione di una piattaforma collaborativa fra scuole e imprese tramite l’utilizzo del web 2.0
Per Gli Studenti:

Orientamento al lavoro e acquisizione di competenze relazionali

Valutazione finale delle competenze acquisite con il conferimento di un attestato

Summer camp

Possibilità di partecipazione a: corsi di pre-inserimento; corsi post-diploma con borse di studio
aziendali

Stages in azienda

Inserimento dei curricula all’interno di un database dedicato condiviso con le aziende del Consel
Per Le Aziende:

Sviluppo di una struttura interna in grado di trasferire il know-how all’interno e all’esterno del
contesto organizzativo

Sviluppo della capacità di accoglienza nei confronti dei neo-assunti e delle figure inserite in stage
con l’obiettivo di rendere più funzionale l’apprendimento on the job

Sviluppo della capacità di supporto nello sviluppo e nella crescita dei neo-assunti e delle persone
inserite in stage

Reclutamento e valorizzazione dei migliori studenti
Soggetti coinvolti
a
a
a
a
Classi 4 E TIEN, 4 D TIEL, 5 E TIEN e 5 D TIEL corso professionale manutentore elettrico e elettronico
OBIETTIVI
Creare un ciclo virtuoso continuo fra scuole tecniche ed imprese che aiutino a progettare percorsi formativi
più idonei e più vicini alle esigenze aziendali con l’ulteriore scopo di fornire agli allievi un strumento di grande
peso nella selezione al momento del colloquio di lavoro.
Necessità di superare il gap tecnologico e metodologico che le dividono dal mondo industriale.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il progetto, vista la sua articolazione (incontri docenti-MdM, corso di 30 ore, verifica, una o più visite di
istruzione presso una struttura TELECOM, SUMMER CAMP) si svolgerà in un arco di tempo che occuperà
tutto l’anno scolastico.
Durata e collocazione temporale
Risulta impossibile realizzare un calendario delle varie attività nei termini di presentazione di questo
documento in quanto il progetto di dovrà necessariamente coordinare con il CONSEL di ROMA (ideatore e
coordinatore del progetto) e le esigenze di TELECOM. Risulta inoltre impossibile stilare un calendario delle
varie attività interne in quanto non si conoscono i tempi esatti delle varie fasi di lavoro. Indicativamente la
prima fase di co-progettazione verrà realizzata approssimativamente nel periodo novembre-dicembre 2012.
La fase di erogazione quindi, almeno teoricamente, dovrebbe cominciare intorno a Gennaio, anche se, in
base all’esperienza passata, sono la scuola ed i Docenti a decidere tempi e modi in base a tutte le attività
del periodo nell’istituto (scrutini, vacanze, stage, ecc…).
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Sono previste due verifiche scritte: la prima, circa a metà del corso, con lo scopo di verificare lo stato di
interesse e apprendimento intermedio, mentre la seconda si svolgerà alla fine del corso e servirà come
mezzo di selezione per identificare colui che parteciperà al summer camp estivo di Telecom a Roma. La
valutazione non sarà basata solo sul risultato di tali verifiche, ma anche e soprattutto su tutto quanto
l’andamento scolastico complessivo dell’intero anno di ciascun studente.
6.3.2 CUT THE WIRE!
Responsabile di progetto
Prof. Boni Fabrizio e Sironi Daniele
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Progettazione e costruzione di un dispositivo elettronico per la realizzazione di un controllo automatico
remoto punto-punto applicabile a sistemi domotici e/o industriali
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Far conoscere ai ragazzi, in modo estremamente pratico, una tecnologia di comunicazione radio ormai molto
utilizzata in vari ambiti che vanno dalla domotica alla trasmissione dati in reti di computer in quanto permette
di risparmiare notevoli risorse (i cavi, i costi ed i tempi di posa) perché sfrutta le potenzialità della
comunicazione radio
Soggetti coinvolti
Classe 5° E TIEN Settore PROFESSIONALE, CLASSE 5° D e Classe 5°E settore tecnico indirizzo
elettrotecnico
OBIETTIVI

Far conoscere la tecnologia del controllo remoto via radio

Far conoscere la teoria della modulazione/demodulazione

Far conoscere come oggi sia possibile, grazie allo sviluppo del software e alla elevata integrazione
dei sistemi elettronici, realizzare prototipi funzionanti di un dispositivo elettronico in tempi molto
rapidi
Problem Solving - conoscere i problemi che si incontrano nel passare dalla teoria alla pratica e sapere
risolverli Trasversali - far lavorare insieme ragazzi con formazioni leggermente diverse (tecnici e
professionali) per sfruttarne al meglio le relative potenzialità (teoriche i primi, molto pratiche i secondi).
Fare realizzare i circuiti elettronici di comunicazione e di interfaccia direttamente agli studenti
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il dispositivo verrà realizzato sulla base di circuiti dimostrativi (demo board) di microcontrollori RF della ditta
FREESCALE. Prima il circuito verrà spiegato in classe, descrivendone la teoria, poi lo stesso verrà
programmato e provato prima in classe poi sul campo.
Durata e collocazione temporale
Tutto l'anno scolastico (ottobre - maggio)
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Partecipazione agli incontri di costruzione e prova che si svolgeranno prevalentemente in orario
pomeridiano, Funzionamento del circuito, capacità di risolvere i problemi tecnici
6.3.3 MECCANICA APPLICATA
Responsabile di progetto
Prof. Alberto Tirabassi
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Travi
inflesse;trasmissione
del
moto
rotante;dimensionamento
modulare
ruote
dentate;perni
e
cuscinetti;dimensionamento di una manovella;meccanismo biella manovella.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Preparazione della disciplina in progetto per l’apprendimento di soluzione di problemi applicati, come da
descrizione, in previsione dell’esame di maturità.
Soggetti coinvolti
Classe quinta (e quarta) sistemi energetici indirizzo professionale serale : 5STSE
OBIETTIVI
Apprendere e conoscere il concetto di sollecitazione composta con soluzione di problemi applicativi;saper
dimensionare gli ingranaggi di trasmissione del moto;saper analizzare e risolvere problemi di
dimensionamento parti meccaniche con l’applicazione pratica di perni e cuscinetti;conoscere il meccanismo
bielle manovella.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezioni frontali, consegna dispense di progettazione/verifica di specifici problemi di applicazione meccanica,
lezioni in PowerPoint
Durata e collocazione temporale
dal 17 settembre 2013 all’8 giugno 2014
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Verifiche individuali scritte e orali.
6.3.4 TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO NELLA MANUTENZIONE MECCANICA
Responsabile di progetto
Prof. Ideo Grossi
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Intervento di manutenzione per la computerizzazione dell’impianto N°84 pompe in serie e in parallelo in
possesso del nostro istituto
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
La necessità di ampliare l'abilità laboratoriale
Soggetti coinvolti
e
Classi, 4 E MT
OBIETTIVI
Incrementare le attività didattiche di laboratorio
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
attività pratica supportata da relazioni
Durata e collocazione temporale
Anno scolastico 2013-14
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Esecuzione di relazione sulle prove effettuate
6.3.5 MANUTENZIONE ORGANIZZATA DEGLI STRUMENTI DI MISURA NEI
LABORATORI DI VIA TRENTO TRIESTE
Responsabile di progetto
Prof. Fabrizio Boni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
La figura del tecnico di laboratorio e quella del manutentore oggi passano necessariamente attraverso la
consapevolezza della necessità del controllo periodico organizzato e proceduralizzato di tutti gli strumenti di
misura a loro disposizione.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Questo progetto vuole rappresentare un primo passo verso l’acquisizione di questa metodologia di lavoro
obbligatoria ormai dovunque si utilizzino dispositivi di misura. Soprattutto si vuole tentare di fare acquisire il
senso critico nell’uso di uno strumento di misura.
Necessità di rinnovo per parco strumentazione dei laboratori di elettronica ormai più che obsoleto.
Necessità di fornire la scuola di alcuni strumenti indispensabili per la corretta realizzazione dei nuovi corsi di
manutentore secondo la riforma dei professionali ormai in fase di ultimazione
Soggetti coinvolti
Classe 5°E TIEN settore professionale
(più orientato alla manutenzione) - eventuali tecnici di
laboratori di misura e controllo
I docenti coinvolti saranno i professori Boni Fabrizio e Cattini Flavio
OBIETTIVI

Far capire in modo più approfondito i concetti di misura e di errore di misura

Far conoscere direttamente a scuola il concetto di procedura aziendale

Far acquisire ai ragazzi una operatività prettamente aziendale
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
L’attività verrà svolta prevalentemente in orario curricolare, anche se non si escludono piccoli appuntamenti
pomeridiani di approfondimento a richiesta degli studenti
Durata e collocazione temporale
L’attività si svolgerà non appena sarà disponibile la strumentazione primaria richiesta più sotto in questo
documentazione senza la quale non è possibile effettuare nessuna comparazione di precisione e di
conseguenza effettuare nessuna selezione di strumentazione.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Alla fine di tutte le operazioni di controllo della strumentazione elettronica e meccanica disponibile nei
laboratori, si procederà ad una
6.3.6 NETWORK SCUOLA IMPRESA CON ENEL
Responsabile di progetto
Prof. Marco Conte
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto propone il coinvolgimento diretto delle aziende all’interno delle scuole tecniche in modo da portare
a scuola il “Know How” aziendale ed inserirlo direttamente all’interno dei programmi scolastici.
Esso sarà articolato in due fasi: le lezioni (svolte da docenti interni alla scuola) e le visite d’istruzione a
cabine elettriche e centrali dell’ENEL (svolte grazie alla collaborazione tra docenti e tecnici ENEL).
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Tale progetto, giunto ormai al 5° anno, ha lo scopo di creare un ciclo virtuoso continuo fra scuole tecniche ed
imprese che aiutino a progettare percorsi formativi più idonei e più vicini alle esigenze aziendali con
l’intenzione di fornire agli allievi un strumento di grande peso nella selezione al momento del colloquio di
lavoro.
Soggetti coinvolti
Saranno coinvolti (su base volontaria dato che i corsi si terranno al pomeriggio) tutti gli allievi delle classi 5
a
a
TIEL e 5 TIEN. I docenti che svolgeranno le lezioni e accompagneranno gli allievi durante le visite didattiche
saranno Marco Conte e Fabrizio Boni, aiutati da dirigenti e tecnici che di volta in volta ENEL dedicherà a tale
progetto.
OBIETTIVI
L’obiettivo dichiarato è quello di far comprendere agli allievi come funziona e come viene gestito il
complesso sistema che sta alla base della gestione del fabbisogno elettrico di un paese industrializzato
come l’Italia. Farlo attraverso la collaborazione di esperti ENEL aiuta inoltre l’eventuale placement degli
allievi una volta terminato il percorso scolastico.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il corso si articolerà in una serie di lezioni frontali pomeridiane in cui si cercherà di far capire agli allievi i
concetti base del sistema elettrico italiano anche attraverso l’utilizzo di slide gentilmente fornite dall’ENEL
proprio per migliorare la didattica legata a questo progetto. In un secondo momento, presumibilmente nella
seconda metà del pentamestre, il corso vedrà la sua naturale conclusione attraverso almeno due visite
guidate (una ad una cabina elettrica e l’altra ad una centrale elettrica).
Durata e collocazione temporale
Il corso si articolerà in due fasi: le lezioni teoriche (presumibilmente svolte tra la fine dell’ 2013 e i primi mesi
del 2014) e le visite guidate (presumibilmente svolte nella seconda metà del pentamestre).
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Per monitorare i risultati del corso è previsto un test finale da sottoporre agli alunni prima dello svolgimento
delle visite didattiche.
6.3.7 INTEGRAZIONE INSEGNAMENTO-APPROFONDIMENTO DELLA MATEMATICA
nella classe combinata terza e quarta corso serale
Responsabile di progetto
Prof. Carmine Ricci
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
a
a
Il progetto tende ad agevolare l’insegnamento-approfondimento della matematica per l classe 3 4 del corso
serale
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
L’attivazione del progetto è motivata dall’elevato numero di iscritti frequentanti la classe combinata terzaquarta del corso serale, la mole delle due programmazioni da effettuare in un numero esiguo di ore
settimanali (3h), le scarse competenze emerse dagli iscritti della classe terza
Soggetti coinvolti
a
a
Classe 3 MT serale, 4 MT serale
BIETTIVI
 Conoscere le principali funzioni goniometriche
 Conoscere le relazioni tra gli e angoli in un triangolo
 Conoscere i numeri complessi e la unità
 Conoscere le equazioni e le disequazioni di primo e secondo grado e superiori
 Conoscere il significato di potenza e di logaritmo.
 Saper utilizzare la calcolatrice per calcolare il valore delle funzioni geometriche di angoli noti e non
 Saper risolvere un triangolo
 Saper operare con i numeri complessi e saper rappresentare un numero complesso
 Saper risolvere graficamente e algebricamente disequazioni
 Saper leggere i grafici
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
lezione prtecipta
Problem solvig
Uso di materiale multimediale
Durata e collocazione temporale
Per l’intero anno scolastico 2013-2014 a partire dal mese di dicembre 1 ora settimanale
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI:
verifiche in itinere
relazione finale
7. PROGETTI CULTURALI LEGATI AL TERRITORIO
7.1 LA SCUOLA E IL TEATRO
7.1.1 LA SCUOLA A TEATRO
Responsabile di progetto
Prof.ssa Lucina Rinaldi
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
1. Collaborazione con la fondazione I Teatri di Reggio Emilia attraverso la presenza alla Consulta degli
Insegnanti, finalizzata alla diffusione, nell’ambito del’istituto, dei progetti didattici, promossi dalla
fondazione stessa, relativi alla danza, opera, teatro di parola e proposte musicali.
2. Diffusione tra gli studenti della Carta 0 – 27 rilasciata dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Diffondere presso i giovani l’interesse verso la rappresentazione teatrale
Soggetti coinvolti
Le proposte della fondazione saranno rivolte a tutte le classi dell’istituto
OBIETTIVI
Promuovere la conoscenza e la funzione dell’opera teatrale. Favorire l’accesso a teatro dei ragazzi
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
1. partecipazione alle sedute della Consulta degli Insegnanti presso il Teatro Municipale Valli
2. promozione presso l’istituto delle iniziative didattiche progettate
Durata e collocazione temporale
La Consulta si riunisce un pomeriggio al mese, dalle ore 15,30 alle 17,30, da Settembre a Maggio
7.1.2 L’ORLANDO FURIOSO
Responsabile di progetto
Prof.ssa Angela Bondavalli
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Realizzazione dei costumi per lo spettacolo portato in scena dal liceo "Ariosto-Spallanzani"
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Avvicinare gli allievi al teatro. Collaborazione con altri istituti.
Soggetti coinvolti
a
Classe 3ª e 4 settore Professionale Moda
OBIETTIVI
Realizzare il processo completo per l'esecuzione del modello e della confezione di costumi teatrali.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezione frontale; dimostrazione pratica; esecuzione manufatti
Durata e collocazione temporale:
Da Febbraio ad Aprile 2014
7.2 LA CULTURA E IL TERRITORIO
7.2.1 MOSTRA FOTOGRAFICA “SUI BANCHI D’ESTATE”
Responsabile di progetto
Prof.ssa Boni Liusca
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Presentazione della mostra fotografica realizzata durante il corso di italiano rivolto agli studenti neoarrivati in
Italia durante l’estate 2013 organizzato dal Comune di Reggio Emilia TRA I BANCHI D’ESTATE
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Coinvolgere gli studenti italiani delle classi nelle quali sono iscritti gli studenti neo arrivati del nostro istituto
che hanno frequentato il corso di italiano estivo organizzato dal comune;
Soggetti coinvolti
Le tre classi del biennio nelle quali risultano iscritti gli studenti che hanno partecipato al corso di italiano TRA
I BANCHI D’ESTATE
OBIETTIVI

Rendere partecipi le classi degli studenti del nostro istituto che hanno frequentato il corso di italiano
estivo organizzato dal comune e rendere i consapevoli gli studenti italiani delle difficoltà che
quotidianamente i loro compagni stranieri si trovano ad affrontare nello studio della lingua italiana

Rendere i gli studenti neo arrivati in Italia e nel nostro istituto protagonisti per un giorno
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Presentazione della mostra fotografica con breve presentazione da parte dell’autrice ed ampio spazio alla
presentazione visiva delle immagini come metodo di comunicazione metalinguistico
Durata e collocazione temporale:
le prime tre ore di lezione
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI:
Verifica degli obiettivi trasversali delle classi coinvolte in merito a:

Inserimento positivo nella classe di tutti gli alunni con particolare attenzione per gli alunni stranieri neo
arrivati;

Messa a disposizione delle proprie competenze e confronto con gli altri
7.2.2 M'ILLUMINO DI MENO 2014 LA GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO
Responsabile di progetto
Prof. Cattini Flavio
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Adesione all'iniziativa della trasmissione radiofonica CATERPILLAR sul tema del risparmio energetico e fonti
di energia alternativa, rinnovabile e sistemi intelligenti di illuminazione; il progetto, visualizzazione della
produzione di energia elettrica con una dinamo alimentata da una bicicletta tramite visualizzazione a barra di
led e serie di lampade , verrà presentato presso un centro diurno per anziani, mettendo così in contatto gli
studenti con una realtà assistenziale
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Sensibilizzare gli studenti al problema del risparmio energetico realizzando un'apparecchiatura dimostrativa
per la produzione di energia elettrica con visualizzazione della potenza prodotta mediante display a LED e
serie di lampade. Parallelamente, visto che il progetto verrà presentato presso un centro per anziani, ci sarà
modo di conoscere questa realtà, spesso sottovalutata o ignorata.
Soggetti coinvolti
Classi 5E TIEN TIEL 4E MT, prof. Boni Fabrizio, Conte Marco, Sgarbi Alberto
OBIETTIVI
Educazione alla cittadinanza (progettare, comunicare, collaborare e partecipare, risolvere problemi,
individuare collegamenti e relazioni.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Studio, progettazione e realizzazione pratica dell'attrezzatura, solo in parte già disponibile
Durata e collocazione temporale:
Gennaio -febbraio 2014
7.2.3 RIVELAZIONE E MONITORAGGIO DI MUONI COSMICI : 7° FASE
Responsabile di progetto
Prof.ssa Claudia Bonetti , Poli Patrizia Prof. Prati Amos
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Intendiamo proseguire l’attività attuata gli anni scorsi, con il monitoraggio costante del flusso di muoni in
arrivo e della loro direzione di provenienza. Cercheremo anche di impadronirci sempre meglio delle
procedure necessarie e delle conoscenze relative alle caratteristiche e al funzionamento delle varie parti
della apparecchiatura e del software di elaborazione dati che vanno a costituire il peculiare telescopio a ciò
dedicato. Analizzando i dati raccolti ed attivando la centralina meteorologica in nostro possesso cercheremo
anche di studiare la loro eventuale correlazione con fenomeni meteorologici locali.
Rimarremo in costante contatto con il dipartimento di Fisica dell’università di Bologna che ci fornirà tutta
l’assistenza necessaria e ci suggerirà anche come orientare e meglio precisare la ricerca in corso. Quando
dovesse presentarsi qualche risultato speciale, non mancheremo di organizzare un incontro-convegno per la
sua diffusione a livello provinciale
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Alle giovani generazioni deve essere sottolineato il valore dello studio delle discipline tecnico-scientifiche che
sono alla base dello sviluppo della nostra civiltà e che sono destinate ad avere in futuro un ruolo sempre più
esteso. Occorre pertanto motivare i giovani all’interesse per la ricerca scientifica, vero motore del nostro
progresso.
Soggetti coinvolti

classi del triennio scientifico-tecnologico;

classi del triennio elettronico;

altri studenti dell’I.T.I. interessati;

docenti di matematica, fisica, elettronica, informatica, scienze;

esperti del CERN e dell’università di Bologna.
OBIETTIVI
Esistono tre ordini di obiettivi:

Motivare i giovani verso il sapere scientifico e la prosecuzione degli studi in ambito scientifico.

Mostrare la felice interconnessione tra la scienza e la tecnologia, di cui il nostro Istituto si fa
portatore.

Contribuire alla distribuzione in tutta Italia di rivelatori di raggi cosmici, allo scopo di studiare la loro
origine e i loro effetti a breve e a lungo termine sul clima terrestre e sulla evoluzione delle specie
viventi.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
L’operazione di monitoraggio è stata interrotta nel periodo estivo solo per motivi tecnici , ma era già previsto
un calendario per il controllo delle apparecchiature che coinvolgeva anche alcuni studenti. L’attività è stata
ripresa all’inizio dell’anno scolastico, per cui continuiamo

nella costante verifica di buon funzionamento del telescopio, tenendo sotto controllo i valori di tensioni e
di correnti dell’elettronica di supporto e i valori di pressione dei gas impiegati

nell’uso del software dedicato per la registrazione dei dati raccolti;

nell’analisi dei dati medesimi e la ricerca delle deduzioni possibili.

nella archiviazione dei dati raccolti e nella loro rielaborazione sintetica

nella raccolta dei dati meteorologici
Durante l’anno si cercherà di confrontare i dati raccolti col telescopio con i dati meteorologici. Potrebbero
rendersi necessari alcuni incontri pomeridiani di formazione su tale attività.
Alcuni allievi si sono già resi disponibili ad attuare la rielaborazione ed archiviazione dei dati;
con incontri pomeridiani cercheremo di insegnare ad altri le tecniche di rielaborazione ed archiviazione dei
dati
Cercheremo di coinvolgere gli allievi del triennio elettronico in vista dell’esaurimento del triennio tecnologico
che fino ad ora si era dimostrato il più attivo ed interessato nella attività.
In particolare il prof Parisoli Domenico, con alcuni allievi del triennio elettronico svilupperà un
sistema automatico di acquisizione dei dati di controllo delle camere del telescopio in accordo col
dott. Garbini. Per questa attività si richiede un impegno del prof stesso di 10 ore e l’acquisto di
materiale per circa 1700 euro.
Naturalmente, a svolgere quest’opera saranno chiamati i docenti (prevalentemente di Fisica e Elettronica,
ma anche di matematica, informatica e scienze) che vorranno far parte della commissione apposita e gli
studenti interessati al progetto
Saranno gli studenti ad assumersi a turno, sotto la sorveglianza di un docente, il compito di effettuare le
frequenti misurazioni di controllo della delicata apparecchiatura, che non dovrà mai essere abbandonata,
per essere certi che operi costantemente nel modo migliore. Di tali misurazioni di controllo si darà
minuziosamente conto in un apposito “Log Book”, che verrà aggiornato costantemente e che dall’anno
scorso viene compilato da alcuni allievi.
Le registrazioni dei possibili eventi (arrivo di particelle) saranno acquisite direttamente, data la prontezza
richiesta, da un computer, a ciò appositamente dedicato, costantemente connesso al telescopio; su tale
computer, oppure su un secondo computer “di servizio” già in nostro possesso, verranno di volta in volta
trasferiti gli algoritmi necessari per la elaborazione delle frequenze degli eventi medesimi, della loro
validazione, della ricerca della provenienza dei muoni e di quant’altro divenga possibile scoprire.
Il tipo di elaborazione da effettuare verrà concordato con l’Università di Bologna e si arricchirà
progressivamente, man mano che l’aumento dei dati raccolti avrà suggerito in che direzione orientare lo
studio dei raggi cosmici e dei muoni da essi prodotti.
Mentre proseguirà la raccolta dei dati sperimentali, in stretto raccordo con l’Università di Bologna, a Reggio
Emilia ci si muoverà lungo due direttrici:

la diffusione della conoscenza di tale sperimentazione, cercando di dialogare con chi riveli un certo
interesse in proposito eventualmente anche con insegnanti delle scuole vicine

la formazione puntuale ed approfondita delle persone che accettano di avere una parte significativa nella
conduzione dell’esperimento, per poterlo utilmente proseguire negli anni futuri (si tratta di un progetto a
lungo termine).
Si prospetterà l’opportunità di far partecipare qualche docente e un gruppetto di studenti a iniziative di
carattere regionale (a Bologna) e nazionale su argomenti correlati con quello dei raggi cosmici (particelle
presenti nei raggi cosmici, strumenti rivelatori di particelle, tecniche di analisi dei dati …).
Offriremo la nostra presenza e la testimonianza della nostra esperienza a un eventuale incontro di carattere
nazionale che potrebbe essere organizzati dal Centro Fermi di Roma, a somiglianza di quelli che si sono
tenuti a Erice ed a Roma in precedenza.
Durata e collocazione temporale:
Questa nona fase occuperebbe l’intero anno scolastico 2013-2014, non prevedendo di interrompere
l’attività nel periodo delle vacanze estive se non per motivi tecnici
Già da tre anni scolastici abbiamo garantito il funzionamento dell’apparecchiatura coinvolgendo insegnanti
ed allievi in turni di controllo per tutta l’estate.
Purtroppo quest’anno e l’anno scorso si è reso necessario spegnere in luglio perché si presentavano
problemi di funzionamento ( forse dovuti al caldo?).
Anche quest’anno prevediamo di continuare l’attività durante il periodo estivo.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI:
Il software di cui disponiamo consente già di effettuare un primo studio e una prima presentazione dei
risultati, da confrontare con quelli degli altri centri operativi sparsi in tutta Italia. Pertanto, periodicamente ci
sarà modo di scambiarsi informazioni, riflessioni, ipotesi e commenti, in costante collegamento con gli Enti
promotori, così da arricchire reciprocamente il bagaglio delle conoscenze e da rinforzare l’interesse allo
studio e all’approfondimento. Tale articolata attività – se riuscirà ad essere attivata - costituirà il miglior
strumento di valutazione dell’efficacia formativa dell’esperimento posto in essere.
7.2.4 SITO WEB D’ISTITUTO
Responsabile di progetto
Prof. Gianni Bertozzi
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
1. Registrazione del personale Docente, ATA e Studenti al Sito Web dell’istituto
2. Ricezione automatica da parte del personale Docente e ATA di e-mail con le comunicazioni
inserite nel sito.
3. Registrazione degli studenti a progetti attraverso il sito web
4. Dare la possibilità ai Docenti di caricare materiale didattico sul sito.
5. Aggiornare, migliorare l’aspetto grafico della piattaforma web.
6. Generazione e-mail scuola per ATA e Docenti legati a Progetti o F.S.
7. Verifica e-mail e Inserimento:

Circolari e modulistica

verbali e comunicazioni genitori

materiale didattico, news e comunicazioni del sito

pubblicazioni rassegna stampa
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Permettere una migliore comunicazione e visibilità tra scuola e famiglie.
Soggetti coinvolti
Docenti interni

Prof. Carmine Ricci

Prof. Gianni Bertozzi
OBIETTIVI

Dare visibilità all’Istituto

Permettere una comunicazione e interazione maggiormente efficace e in tempo reale tra i vari
soggetti: Docenti, ATA, studenti, famiglie, ecc.
Durata e collocazione temporale:
Da settembre 2013 ad agosto 2014.
7.2.5 BILANCIO SOCIALE secondo anno
Responsabile di progetto
Prof. Vairo Donato
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
“Il Bilancio Sociale rappresenta la certificazione di un profilo etico, l'elemento che legittima il ruolo di un
soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un
momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio…”.
Al termine di un corso di formazione, promosso e realizzato dall’associazione DarVoce, i docenti coinvolti
propongono la costituzione di un gruppo di lavoro che si occupi della stesura del bilancio sociale dell’Istituto.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Il bilancio sociale, il quale, molto probabilmente, diverrà presto obbligatorio per legge,rappresenta un modo
per rendere visibili e trasparenti le attività della nostra realtà scolastica. Esso è dunque un utile strumento di
autovalutazione delle proposte didattiche curricolari ed extra-curricolari dell’istituto.
Soggetti coinvolti
Docenti: Ciarlini Antonella, Conte Marco, Menozzi Alessandra, Vairo Donato
Personale ata: Rosanna Pironti
Consulenza esterna: associazione DarVoce
Successivamente saranno chiamati a partecipare alla condivisione dei dati di bilancio anche i rappresentanti
degli studenti e dei genitori.
OBIETTIVI
Il progetto ha come obiettivo la redazione del Bilancio sociale dell’IIS Nobili.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:

Incontri di formazione

Riunioni del gruppo di lavoro per la definizione delle aree e la realizzazione dei capitoli del bilancio

Stesura del bilancio
Durata e collocazione temporale:
Dicembre 2012-Settembre 2013
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
La stessa realizzazione del Bilancio valuta e monitora i risultati raggiunti.
7.2.6 BIBLIOTECA D’ISTITUTO IIS “ L. NOBILI “
Responsabile di progetto
Prof. Mariotti Sergio
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Proseguimento del lavoro iniziato lo scorso anno scolastico, che è consistito nel lavoro congiunto di
catalogazione testi, censimento delle acquisizioni “ Lombardini e Galvani “ e relativa informatizzazione degli
stessi su apposito programma. Eventuale alienazione dei testi obsoleti o non più utilizzabili, seguendo la
corretta procedura. Oltre a questo, attività di prestito libri a studenti e docenti.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Riordino degli ambienti che potrebbero essere fruiti dagli studenti per eventuali momenti di lettura o ricerca,
o come luogo di scambio culturale all’interno della scuola, assolvimento dell’ordinanza ministeriale sugli
inventari (che comprende le biblioteche), valorizzazione del patrimonio librario dell’istituto che potrebbe
essere usato come strumento didattico.
Soggetti coinvolti
Gli insegnanti partecipanti al progetto dello scorso anno che compongono la commissiona Biblioteca, Proff.
Febraro, Mariotti, Messina, Massaro, oltre a nuovi insegnanti che si rendessero disponibili.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
I docenti della commissione saranno impegnati almeno un’ora la settimana, in orario mattutino, per l’apertura
della biblioteca e la garanzia del prestito librario; per il resto presumibilmente nelle ore pomeridiane,
lavoreranno agli obbiettivi descritti sopra.
Durata e collocazione temporale
Obiettivo principale è l’apertura della biblioteca, lungo l’intero anno scolastico, cinque o sei ore settimanali,
ad iniziare dall’entrata in vigore dell’orario scolastico definitivo fino alla fine dell’anno scolastico, tenendo
presente anche la disponibilità dei docenti interessati.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
L’attività di apertura al pubblico, sarà monitorata dal responsabile della commissione, che si incarica di
riferirne periodicamente alla Dirigenza, il lavoro di catalogazione sarà analizzato e valutato dalle istituzioni
competenti.
8 EDUCAZIONE ALLA “SALUTE”
8.1 CONTRASTARE IL FENOMENO DELLA VIOLENZA SULLE DONNE ATTRAVERSO
IL SUPPORTO DEI PARI”
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Tra i modelli di intervento che si sono rivelati più efficaci per prevenire e contrastare fenomeni quali
individualismo e “distanze sociali”, vi sono quelli basati sul ruolo attivo dei pari. Sono state elaborate diverse
tecniche di intervento che prendono il nome di peer tutoring, peer support, peer mediation e così via, e sono
ispirate ai principi della peer education secondo cui i pari, più degli adulti, possono essere un modello
positivo per i loro compagni e sono in grado di comunicare efficacemente sui temi cruciali dello sviluppo.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
La finalità generale è contrastare il fenomeno violenza sulle donne, anche promuovendo la consapevolezza
e la rete territoriale in cui le scuole operano.
OBIETTIVI
sono quelli di promuovere un clima scolastico positivo, migliorare la qualità delle relazioni alunni-insegnanti,
educare ad una cultura della legalità attraverso lo sviluppo di una maggiore sensibilità morale.
Soggetti coinvolti
L’intervento sarà condotto in 8 scuole superiori della regione Emilia Romagna afferenti alla rete “Rete per
la cultura dell’Anti-violenza e per l’Uguaglianza” (il nome deve essere questo), con l’identificazione di una
scuola polo capofila.
Destinatari diretti dell’intervento saranno i ragazzi delle classi target. Poiché il modello prescelto è quello
della peer education, la metodologia dell’intervento prevede che siano scelti per ogni scuola 10 ragazzi
con il ruolo di peer che saranno. Per ogni scuola saranno individuati 2 docenti tutor. La classe target sarà
quella del secondo anno di scuola superiore.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
1. Primo contatto. Questa fase prevede una preliminare presa di contatti con le scuole da coinvolgere
nell’intervento e una successiva intervista motivazionale al dirigente e l’individuazione dei 2 docenti
tutor che seguiranno il progetto per la loro scuola.
2. Raccolta dati (pretest) relativa alla percezione del fenomeno delle prevaricazioni a danno delle
donne. Avranno luogo nelle scuole target rilevazioni attraverso questionari.
3. Formazione docenti tutor. Una giornata di formazione con i docenti tutor per illustrare i principi
teorici e le fasi del progetto. Sarà compito dei docenti attivare nella scuola il processo di
individuazione dei peer.
4. Presentazione del progetto agli studenti da parte dei docenti e incontro dei 10 peer per scuola .
5. Giornate di formazione per i peer (giornate) finalizzate a promuovere competenze nei peer sui
temi di interesse, della comunicazione efficace, delle abilità di problem solving e progettazione
piccoli eventi.
6. Azione dei peer nelle classi e nella scuola. I peer avranno un programma da svolgere che, in
parte sarà in comune con tutte le scuole e finalizzato a promuovere competenze e sensibilità nei
compagni sul tema, in parte sarà elaborato dagli stessi ragazzi, scuola per scuola in funzione delle
specifiche esigenze.
7. Monitoraggio peer esperti. Per ogni scuola sarà individuato un rappresentante dei peer che
periodicamente si incontreranno per 4 volte con esperti per un monitoraggio costante del progetto.
8. Monitoraggio e supervisione dei peer in ogni scuola da parte di operatore esperto (4 incontri per
anno; )
9. Monitoraggio periodico dei docenti tutor in incontri residenziali (2 durante l’anno) condotti da 2
esperti
10. Realizzazione prodotto. Il progetto in ogni scuola prevede anche la realizzazione di un prodotto
(video, rappresentazione, concorso grafico ecc.).
11. verifica risultati - Al termine del progetto, a distanza di un anno, verrà effettuata una nuova
rilevazione nelle classi target e nelle classi di controllo per verificare l’efficacia del progetto.
12. I peer potranno fare riferimento agli insegnanti tutor per tutta la durata del progetto.
8.2 ANALISI DEI RISCHI
Responsabile di progetto
Prof. Boni Fabrizio
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Rendere più partecipato un argomento estremamente importante ed ormai curricolare nei percorsi
professionali legati alla manutenzione : LA SICUREZZA SUL LUOGHI DI LAVORO in applicazione delle
legge D.Lgs 81/2008
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Far lavorare i ragazzi alla stesura di un documento di analisi, valutazione e controllo dei rischi nell 'ambito
dei laboratori scolastici in quanto sono il loro ambiente di lavoro, in attesa di poter trovare qualche azienda
che si renda disponibile a fornire gli spazi per una attività del genere. Questa attività pratica è di
fondamentale importanza si vuole instillare nelle loro giovani menti il concetto e l'abitudine alla sicurezza.
Soggetti coinvolti
CLASSE 5 E TIEN e 5 D TIEL Settore Professionale
OBIETTIVI
Far conoscere più in dettaglio la legge 81/2008, i soggetti coinvolti nella attività nonché i loro diritti e doveri.
Far lavorare sul ciclo virtuoso della sicurezza: ANALISI, VALUTAZIONE, CONTROLLO e VERIFICA Potersi
confrontare , come l'anno scorso, con i verificatori dell'ASL per una revisione critica del loro lavoro
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Si effettuerà prima una analisi procedurale, partendo da slides sulla sicurezza fornite da aziende esterne, poi
si leggeranno i fac-simile di documenti richiesti dalla ASL ed infine si procederà alla realizzazione dei vari
documenti con verifica finale del lavoro da parte di un ufficiale di controllo.
Durata e collocazione temporale
Tutto l 'anno scolastico (ottobre - maggio)
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Si richiederà la collaborazione dell'ASL, in particolare di un ufficiale verificatore che possa, se non affiancare
i ragazzi , fungere da accertatore "ESTERNO" in merito alla bontà del lavoro compiuto e dei documenti
prodotti
8.3 “ A LETTO COL NEMICO”
Responsabile di progetto
Emma Serpa
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Interventi finalizzati e mirati per la prevenzione contro la violenza domestica ( e casi di femminicidio),
proiezione di brevi video e lettura di alcuni brani; dibattito finale
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Fare in modo che i giovani siano a conoscenza delle problematiche generali attinenti al femminicidio
Soggetti coinvolti
Classi 4° e 5°
Presidente nazionale per le Pari Opportunità
Coordinatore regionale per le Pari Opportunità
Ricercatore storico
Esperta d’arte
OBIETTIVI
Sensibilizzare i giovani sul tema della violenza contro le donne
Durata e collocazione temporale
Tre ore nel mese di Marzo 2014
8.4 IN – DIFFERENZA
Responsabile di progetto
Prof.ssa Iotti Annalisa
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Laboratori tenuti da esperti dell'Associazione Nondasola onlus, particolannente formati nella tematica della
condizione femminile, per approfondire e dibattere ilproblema della violenza contro le
relazione di genere. Il percorso laboratoriale
donne e della
che si svolgerà in ciascuna classe si concluderà con un
incontro assembleare durante il quale gli studenti potranno confrontarsi sul tema specifico della violenza
contro le donne.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Il fine è promuovere azioni di sensibilizzazione alla percezione della differenza di genere, approfondendo
tematiche relative ai ruoli, alle aspettative e alle immagini che spesso caratterizzano la nostra realtà, al fine
di prevenire comportamenti che portino a fare o subire violenza di genere.
Soggetti coinvolti
a
a
a
Classi 2 A, 2 B, 2 C Professionale moda
a
Classe 2 C Professionale Manutenzione Tecnica
OBIETTIVI
Promuovere un dibattito approfondito che consenta agli studenti una maggiore consapevolezza dlle
emozioni e dei sentimenti implicati nella relazione di genere, per sollecitare una revisione delle proprie
convinzioni e stereotipi sui ruoli maschile e femminile, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca e del
decreto legge sulla "prevenzione e contrasto alla violenza di genere" approvato ad agosto di quest'anno.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
3 incontri laboratoriali di due ore a cadenza settimanale per ciascuna classe Un incontro assembleare
conclusivo.
Durata e collocazione temporale
Secondo periodo scolastico (indicativamente da gennaio ad aprile)
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Elaborato argomentativo proposto alla classe sulle tematiche dibattute.
Questionario di gradimento proposto dal!'Associazione Nondasola onlus Relazione finale
8.5 IMPREVISTO IT
Responsabile di progetto
Prof.ssa Emma Serpa
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Far emergere attraverso esperienze personali e letture del libro di silvio Cattarina (in uscita a gennaio) la vita
dei giovani nelle comunità
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Sensibilizzare i ragazzi verso la questione.
Soggetti coinvolti
Classi 2° e 3°
Scrittore Sivio Cattarina, giovani della comunità dove opera lo scrittore
Durata e collocazione temporale
Tre ore da programmare nel mese di maggio 2014
8.6 NO DRUGS ON THE ROAD
Responsabile di progetto
Prof. Fabrizio Boni
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Sulla base delle esperienze maturate nei tre anni del progetto NO ALCOL ON THE ROAD, quest’anno l’idea
a
è di coinvolgere i ragazzi di alcune classi quinte del settore professionale (in primis la classe V A TIEN) in
un progetto di riflessione e coinvolgimento nella problematica delle droghe. Per migliorare la partecipazione,
l’impegno e la motivazione dei singoli, la adesione alle attività del progetto in orario extrascolastico è
puramente facoltativa, mentre tutte le iniziative previste (incontri, visite ecc…) in orario scolastico saranno
obbligatorie. L’idea di base è sempre la stessa: fare in modo che i ragazzi possano informarsi, riflettere ed
eventualmente, nel loro piccolo, poter fare qualcosa per combattere questa piaga sociale, senza falsi pudori
e senza nascondere la testa sotto la sabbia. Il progetto si avvalorerà della collaborazione di dottori di
“Percorsi di Prevenzione”, del “SERT”, di avvocati e magistrati e del Comandante della Polizia stradale di
Reggio Emilia
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Informare. Sulla base dei tre anni come responsabile per l’IPSIA LOMBARDINI del progetto NO ALCOL ON
THE RAOD, ho scoperto che i ragazzi hanno un grande bisogno primario: Hanno bisogno, ognuno a modo
proprio, di essere guidati e informati correttamente sui problemi che li vedono protagonisti senza
strumentalizzazioni, senza pregiudizi, senza paura. È questa l’esigenza primaria che guida l’idea di questo
progetto. Allo stesso tempo si vuole testare la capacità dei ragazzi (o di un gruppo di essi) di organizzare la
produzione di qualcosa di personale legato alla problematica (che è anche parte del titolo del mio corso).
Soggetti coinvolti
e
e
a
a
a
Le classi 4 e 5 del settore professionale, 4 C, 4 G, 4 E del settore tecnico, ma l’adesione è aperta a tutti
coloro che vogliano partecipare all’iniziativa, vista l’importanza dei temi trattati.
OBIETTIVI
Obiettivi diretti: Informare, Far riflettere e parlare insieme di un tema scottante.
Obiettivi indiretti: Fare lavorare insieme i ragazzi per la realizzazione di un progetto comune che porti alla
realizzazione di un piccolo cortometraggio pensato, organizzato e costruito dagli studenti (ovviamente con la
collaborazione dei docenti e di qualche esperto esterno. Per questa attività
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Organizzare una serie di incontri con medici, poliziotti e avvocati/magistrati che possano
illustrare ai ragazzi i vari aspetti del problema (medico, legale e penale) in quanto esperti diretti. È dalla voce
diretta di queste persone che i ragazzi devono conoscere la realtà di problema. È sempre questo il motivo
che ci spinge a cercare di organizzare, per il periodo febbraio/marzo, una visita presso la comunità di San
Patrignano in modo che i nostri ragazzi possano anche l’ultima voce, ma sicuramente la più importante:
quella degli altri ragazzi che vivono e lottano quotidianamente che questo enorme problema.
Durata e collocazione temporale
Il progetto, a varie fasi, si articolerà su tutto l’arco dell’anno scolastico.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
Non è prevista alcuna attività di verifica da parte del docente, ma solamente un rispetto dei tempi di
consegna per coloro che si metteranno in gioco nella produzione del messaggio filmato.
9 AGGIORNAMENTO
9.1 LE NUOVE SFIDE EDICATIVE
Responsabile di progetto
Prof.ssa Bottai Monica
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto prevede la creazione di momenti di riflessione e di confronto per i docenti sulle nuove sfide
educative poste dall’utenza sempre più variegata e complessa del nostro istituto, nonché l’attivazione di
buone pratiche di didattica inclusiva che rispondano alle sempre più numerose esigenze poste dai nostri
alunni: disagio, disabilità, bisogni educativi speciali; difficoltà relazionali e di inserimento; ri-orientamento.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
L’utenza complessa che compone le nostre classi prime ci spinge a cercare nuove strategie didattiche, ad
analizzare nuovi bisogni educativi, a creare nuove forme di gestione delle difficoltà comportamentali presenti
soprattutto nei gruppi classe del biennio
Soggetti coinvolti
Docenti interni interessati ed esperti esterni
OBIETTIVI
1. Attivare un corso di formazione per docenti su METODI E STRATEGIE DI DIDATTICA INCLUSIVA.
(VEDI SCHEDA ALLEGATA).
2. Creare attività pomeridiane di studio personalizzato.
3. Attivare un tutoraggio specifico per gli alunni con esigenze e bisogni particolari. Un tutor in ogni
consiglio di classe e un tutor referente di istituto.
4. Creare momenti di progettazione didattica per i tutor insieme ai docenti impegnati su fronte di H e
DSA.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Lezioni frontali e studi di caso per i docenti durante il corso di aggiornamento. Momenti pomeridiani di
incontro per i docenti tutor. Attività pomeridiane di studio personalizzato.
Durata e collocazione temporale
Da novembre a maggio
9.2 VIRGILIO IN RETE
Responsabile di progetto
Prof. Boni Fabrizio
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Formazione e aggiornamento professionale dei docenti nell'ambito delle nuove tecnologie, con particolare
riferimento ai social network per orientare i ragazzi nelle scelte professionali e in quelle della vita di tutti i
giorni con l'obiettivo di far conoscere meglio agli insegnanti le caratteristiche dei socia!network ·e di altri
strumenti usati dai ragazzi (Wikipedia, Youtube, Clouds) trasformando le criticità in opportunità didattiche e
formative.
L'esplorazione delle possibilità educative offerte dai nuovi media è strategica per costruire una scuola più
vicina alla sensibilità dei "nativi digitali" e per rafforzare la nuova identità del docente.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
La mancanza, nei piani curricolari scolastici, di un adeguato spazio all'uso "responsabile e cosciente" delle
moderne tecnologie e degli attuali mezzi di comunicazione, nonché la mancanza di una adeguata
formazione in merito dei docenti .
Soggetti coinvolti
classi quinte di tutto l'istituto, prof Boni Fabrizio, prof. Conte Marco, prof. Bertozzi Gianni e tutti i docenti che
vorranno aderire a questo percorso per una propria formazione in merito. Come Esperto esterno, si
chiamerà a tenere un convegno di una mattina il prof. Crudele o un suo collaboratore, esperto di informatica
e direttore della scuola ELIS di Roma
OBIETTIVI
Informare e formare i ragazzi ed i docenti ai rischi e contemporaneamente alla opportunità che la rete offre
oggi a tutti.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Il progetto prevede una serie di lezioni frontali con docenti e esperti del settore.
Durata e collocazione temporale
Convegno di una mattina (4 h) da tenersi in aula magna da parte dell'esperto esterno, aperto agli studenti e
agli insegnanti coinvolti e a tutti coloro che vorranno parteciparvi.
PROGETTO TUTOR-REACH
Responsabile di progetto
Prof.ssa Paola Ambrogi docente tutor REACH
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
A fronte dei nuovi regolamenti europei REACH e CLP , questo progetto rientra in un piano di iniziative per
soddisfare le esigenze formative del sistema pubblico ed è stato pianificato a seguito di un accordo tra la
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute e il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca (MIUR) a livello di scuola secondaria di primo e secondo grado.
Si tratta di una seconda fase informativa che segue una prima fase che ha coinvolto la formazione di 62
docenti tutor REACH provenienti da scuole di tutta Italia attraverso la loro partecipazione ad un seminario
organizzato dal Ministero della Salute d'intesa con il MIUR nei gg. 15-16-17/12/2010.
Soggetti coinvolti
Docenti di qualsiasi disciplina, perchè la conoscenza dei regolamenti REACH e CLP fa parte della
“cittadinanza attiva” quale tema trasversale di tutte le discipline curriculari e quindi di competenza di tutti i
docenti del Consiglio di Classe.
Possono appartenere sia alla scuola di appartenenza del docente tutor REACH sia ad una scuola di primo o
secondo grado della provincia della scuola di appartenenza del docente tutor REACH.
previsto un numero massimo di 20-25 docenti.
OBIETTIVI
Formare e informare altri docenti sulle tematiche afferenti ai regolamenti europei REACH (Registration,
Evaluation and Authorisation of Chemicals) n° 1907/2006 e CLP (Classification, Labelling and Packaging of
Chemicals) n° 1272/2008, in modo da consentire loro, nell'ambito dell'educazione alla cittadinanza
responsabile, di sensibilizzare gli studenti sulle tematiche della valutazione del rischio umano e ambientale
delle sostanze e delle miscele, e di formare così anche consumatori consapevoli nel contribuire a ridurre
l'impatto negativo delle sostanze chimiche sull'ambiente e sulla salute umana.
Fornire documenti e strumenti strutturati (documenti cartacei, multimediali, sitografia...) utili alla diffusione
delle conoscenze sulla gestione delle sostanze chimiche a livello europeo.
Progettare modalità di inserimento della formazione REACH e CLP dell'alunno all'interno della
programmazione didattica disciplinare o della programmazione del Consiglio di Classe.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
Seminario con lezioni frontali e attività laboriatoriali.
Durata e collocazione temporale
Prima parte dell'anno scolastico 2012/2013.
9.3 COMPARAZIONE DEI PARAMETRI DI PANNELLI FOTOVOLTAICI
Responsabile di progetto
Prof. Fabio Zani
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
La comparazione dei parametri e la loro misura di diverse tipologie di pannelli fotovoltaici.
Bisogno che motiva l’attivazione del progetto
Lo studio di diverse tipologie di pannelli fotovoltaici da portare all’esame di stato.
Soggetti coinvolti
docenti delle varie materie tecniche interessate.
OBIETTIVI
Raggiungere una conoscenza sufficiente delle tipologie di fonti fotovoltaiche.
DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA:
lezioni frontali e laboratorio.
Durata e collocazione temporale
da novembre a maggio 2013 con ore di lezione curriculari ed extra.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
verifiche dei parametri misurati nonché relazioni finali.
Indice:
1.PROGETTI DI ATTUAZIONE DELL’AUTONOMIA DIDATTICA
1.1 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 5° Tecnico) °
1.2 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 5° Professionale) °
1.3 IL QUOTIDIANO IN CLASSE
1.4 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 2° Professionale)
1.5 IL QUOTIDIANO IN CLASSE (classi 1° Professionale)
1.5 BIO E. LEARNING L.L.C.
2. PROGETTAZIONE DIDATTICA LINGUE STRANIERE
2.1 CORSO DI TEDESCO (classi prime)
2.2 CORSO DI TEDESCO (classi seconde)
2.3 FLIPPED CLASSROOM: ROVESCIARE IL NOBILI
2.4 C.L.I.L. MODA IN LINGUA INGLESE Fashion History, Fashion and Society, Fashion Design
2.5 CONTENT LANGUAGE INTEGRATED LEARNING (CLIL) DI INFORMATICA
2.7 LABORATORIO DI TEATRO IN LINGUA INGLESE
2.8 CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI PET E FCE
2.9 ASSISTENTATO COMENIUS
2.10 SCAMBIO CULTURALE CON LA FRANCIA
3. PROGETTAZIONE ATTIVITÀ SPORTIVA
3.1 TRENTTOTTESIMA COMBINATA SPORTIVA
3.2 “PERCORSI INDYSCIPLINATI”
3.3 DIFESA PERSONALE
4. ATTIVITÀ FINALIZZATE AL SUCCESSO FORMATIVO
4.1 PROGETTO ACCOGLIENZA
4.1.1 ACCOGLIENZA CLASSI PRIME
4.1.2 PASSAGGI IN ENTRATA E IN USCITA
4.2 ORIENTAMENTO
4.2.1 ORIENTAMENTO CLASSI TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
4.2.2 ORIENTAMENTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO
4.2.3 POTENZIAMENTO MATERIE DI INDIRIZZO per la classe 3/4 serale meccanici
4.2.4.ORIENTAMENTO AL MONDO DEL LAVORO
4.3 RECUPERO COGNITIVO
4.3.1 DSA
4.3.2 STANZA DI DANTE
4.3.3 PROGETTO TUTOR DSA: tutoraggio pomeridiano per ragazzi con DSA.
4.3.4 DISLESSIA IN RETE
4.3.5 ATTIVITA DI STUDIO ASSISTITO POMERIDIANO
4.3.6 SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE
4.3.7 SVILUPPARE ,VALUTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE DELL’ITALIANO PER
MIGLIORARE IL SUCCESSO FORMATIVO
4.3.8 LABORATORIO DI SUPPORTO LINGUISTICO per gli alunni lavoratori di madrelingua
straniera
4.3.9 DENTRO I TESTI
4.4 PROGETTI ANTIDISPERSIONE E DI COLLABORAZIONE TRA ISTRUZIONE E
FORMAZIONE PROFESSIONALE.
4.4.1 PROGETTO CARITAS
4.4.2 PERCORSI DI AIUTO INDIVIDUALE PROFESSIONALIZZANTE 1
4.4.3 PERCORSI DI AIUTO INDIVIDUALE PROFESSIONALIZZANTE 1
4.4.4 PERCORSI DI MECCANICA PER AUTO
5. INIZIATIVE PER VALORIZZARE LE ECCELLENZE
5.1 PARTECIPAZIONE AL “PIANO NAZIONALE LAUREE SCIENTIFICHE”
5.2 OLIMPIADI DELLA MATEMATICA - GIOCHI DI ARCHIMEDE OLIMPIADI DELLA CHIMICA
5.3 CONCORSO MARAMOTTI PER LE CLASSI 5° TECNICO ABBIGLIAMENTO MODA
5.4 GARA NAZIONALE SETTORE MODA PROFESSIONALE
5.5 PARTECIPAZIONE ALLE “OLIMPIADI DELLA MECCANICA”
5.6 LABVIEW ACADEMY
5.7 ECDL CORE E CAD
5.8 CONCORSO NAZIONALE GEWISS
5.9 COSTRUZIONE DI SCINTILLATORI PORTATILI (Racchette Muoniche) IN VARIE FASI
6. INIZIATIVE DI APPROFONDIMENTO
6.1 SETTORE TECNICO
6.1.1 AGGIORNAMENTO DEL BANCO IDRAULICO DEL LABORATORIO DI MACCHINE.
6.1.2 PROTOTIPO DI IMPIANTO ELETTRICO DOMOTICO
6.1.3 REALIZZAZIONE DI UN BANCO DI LABORATORIO DI ELETTROPNEUMATICA
6.1.4
SCENARI DOMOTICI
6.1.5
REGOLAZIONE VELOCITÀ MOTORE ASINCRONO TRIFASE tramite inverter e scheda NI
compactDAQ
6.1.6 PROGETTAZIONE MODELLISTICA CON SISTEMA CAD
6.1.7 MODELLISTICA INDUSTRIALE CON SISTEMA CAD – ASSYST
6.1.8 MODELLISTICA INDUSTRIALE CON SISTEMA CAD – ASSYST (Classe 4°)
6.1.9 CICLO COMPLETO DI PROGETTAZIONE CON SISTEMA CAD - ASSYST
6.1.10 INTRODUZIONE ALL’ASTRONOMIA: FASE 2
6.1.11 AUTO ELETTRICA DI PICCOLE DIMENSIONI
6.1.12 L’AZIENDA DELL’ABBIGLIAMENTO
6.2 SETTORE PROFESSIONALE Produzioni Artigianali Abbigliamento e Moda
6.2.1 L'ABITO
6.2.2 LA GIACCA
6.2.3 UN CAPO CASUAL: IL PANTALONE Progetto Regionale IEFP
6.2.4 FASHION –TREND Linea e volume su un capo base: la gonna
6.2.5 LE VIE DEI COLORI
6.2.6 IMPRESA IN AZIONE
6.2.7 APPROFONDIMENTO OFFERTA FORMATIVA EX TERZA AREA CLASSI 5
e
6.3 SETTORE PROFESIONALE Manutenzione e Assistenza Tecnica
6.3.1 NETWORK SCUOLA IMPRESA CON TELECOM*
6.3.2 CUT THE WIRE!°
6.3.3 MECCANICA APPLICATA
6.3.4 TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO NELLA MANUTENZIONE MECCANICA.
6.3.5 MANUTENZIONE ORGANIZZATA DEGLI STRUMENTI DI MISURA NEI°
LABORATORI DI VIA TRENTO TRIESTE
6.3.6 NETWORK SCUOLA IMPRESA CON ENEL
6.3.7 INTEGRAZIONE INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO ELLA MATEMATICA corso serale
7. PROGETTI CULTURALI LEGATI AL TERRITORIO
7.1 LA SCUOLA E IL TEATRO
7.1.1 LABORATORIO TEATRALE TEORICO E PRATICO ( Dickens e il periodo
vittoriano ; Beckett e il teatro dell’Assurdo)
7.1.2 LA SCUOLA A TEATRO
7.1.3 L’ORLANDO FURIOSO
7.2 LA CULTURA E IL TERRITORIO
7.2.1 MOSTRA FOTOGRAFICA “SUI BANCHI D’ESTATE”
7.2.2 M'ILLUMINO DI MENO 2014 LA GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO
7.2.3 RIVELAZIONE E MONITORAGGIO DI MUONI COSMICI : 9° FASE
7.2.4 SITO WEB D’ISTITUTO
7.2.5 BILANCIO SOCIALE ANNO 2
7.2.6 BIBLIOTECA D’ISTITUTO IIS “ L. NOBILI “
8 EDUCAZIONE ALLA “SALUTE”
8.1 CONTRASTARE IL FENOMENO DELLA VIOLENZA SULLE DONNE ATTRAVERSO
IL SUPPORTO DEI PARI”
8.2 ANALISI DEI RISCHI
8.3 “A LETTO COL NEMICO”
8.4 IN-DIFFERENZA
8.5 L’IMPREVISTO IT
8.5 NO DRUGS ON THE ROAD
9 AGGIORNAMENTO
9.1LE NUOVE SFIDE EDUCATIVE
9.2 VIRGIGLIO IN RETE
9,3 COMPARAZIONE DEI PARAMETRI DI PANNELLI FOTOVOLTAICI