Suono 410 - Atelier del Suono

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25-10-2007
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I N T E R V I S T A E S C L U S I V A G E O R G E S P R Ê T R E : I L M I O U LT I M O S O G N O
410 • NOVEMBRE 2007 • KOSS, SONY, ULTRASONE: TRE CUFFIE IN PROVA • ACCUPHASE E YBA, CLASSÉ E MARANTZ: LETTORI CD E AMPLIFICATORI DI CLASSE MEDIA E ALTA
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S T E R E O H I - F I L A P I Ù A U T O R E V O L E R I V I S T A A U D I O • P O S T E I T A L I A N E S P A S P E D . A B B . P O S T. D . L . 3 5 3 / 2 0 0 3 ( C O N V. I N L . 2 7 / 0 2 / 2 0 0 4
N . 4 6 ) A R T. 1 , C O M M A 1 , R O M A A U T. N . 1 4 0 D E L 2 0 0 7 • A N N O X X X V I I • N . 4 1 0 • N O V E M B R E 2 0 0 7 • M E N S I L E • € 5 , 0 0
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L’AMATEUR PROFESSIONNEL
SUL CAMPO
SUPPLEMENTO DI INCHIESTA
Tannoy GRF Autograph Mini
di Roberto Rocchi
V
iene da pensare che alla fine stia proprio
all’uomo saper distinguere, intuire, capire
quando è il caso di dover cogliere ciò che
il destino riserva. Non sono certo io quell’uomo, ma in questo frangente (ed ecco che cosa
ci azzecca con una recensione di alta fedeltà
questa breve introduzione pseudo filosofica)
mi sono fatto affascinare da una semplice immagine, da un attimo di emozione e da un’occasione colta dal mio pur scarno senso visivo.
Vi racconto, allora, quello che ho notato nella
felicissima vetrina nata dalla spiccata dote di
saper esporre oggetti con gusto e originalità da
parte del mio amico Antonio Palmieri, il quale
è riuscito a creare un particolarissimo sistema
di apparecchiature in forma statica, si trattava
dei diffusori Tannoy GRF Autograph Mini deliziosamente affiancati ai finalini VTL 25 e al
pre Marantz SC-22, grazioso per le sue piccole
dimensioni ma grande nel suono dovuto all’intervento di Ken Ishiwata che ne curò all’epoca,
si parla del 1996, la progettazione. Ora, a prescindere dalla bellissima impressione che i piccoli diffusori Tannoy mi hanno destato durante
la loro permanenza nella saletta della redazione di SUONO, questo gustosissimo quadretto
meritava un intervento approfondito anche per
verificare quanto la bella voce delle Mini fosse
in grado di ripetersi. Va ricordato che, nel numero di luglio/agosto dell’anno scorso, SUONO ha riservato parole lusinghiere nei confronti delle Mini Tannoy e anche al Top Audio
seguente gli appassionati sono rimasti meravigliati dalle capacità sonore di questi piccoli
diffusori in grado di sparare un vocione niente
male. La prima impressione estetica genera
una certa tenerezza e simpatia, nata dalla voglia di sembrare più grandi di quello che in
realtà sono nel tentativo, tra l’altro riuscito, di
rispettare le proporzioni dei Tannoy GRF che
nel 1947 hanno dato inizio agli studi di progettazione dell’altoparlante Dual Concentric, un
larga banda di grosse dimensioni con al centro
il tweeter. Per tornare invece ai nostri Mini
GRF la tenerezza e la simpatia lasciano spazio
alla forza e al vigore sprigionati dai Tannoy soprattutto se ben accoppiati con la giusta amplificazione; tanto per voler ribadire che assemblare un impianto hi-end vuol dire sapere creare la giusta sinergia, vuol dire avere la sensibilità e la conoscenza di individuare i partner
ideali che possono essere in grado di far esplodere la magia della musica.
Dal pensiero al gesto è stato un attimo. In breve tempo ecco assemblato l’impianto con protagoniste le Tannoy GRF collegate ai finali da
25 Watt VTL e al pre Marantz utilizzando una
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A volte il caso riesce a determinare il destino: Oriana Fallaci in uno dei suoi libri
più famosi scriveva che il destino doveva necessariamente esistere, altrimenti la nostra
vita sarebbe stata solo una serie di occasioni mancate…
Sopra: il quadretto è di una simpatia rara. Le Tannoy
GRF,i finali VTL Vacuum Tube 25 e il premplificatore Marantz SC-22.Della serie piccoli e cattivi.Abbiamo provato
le GRF su SUONO n. 394/395 di luglio/agosto 2006.
A sinistra: un tantino più impegnativo ma di gran prestigio il secondo impianto che vede come protagoniste
le Tannoy GRF.In bella mostra il pre Jadis MC30 con alimentazione separata e i finali mono Audion 300B con
valvole di pregio.
giusta miscellanea di cavi di collegamento e
alimentazione. L’immagine visiva finale è stupenda, sembra quasi l’impianto di “Barbie audiofila” quella seduta su una sedia da regista,
con i pantaloni neri, la camicia a righe, gli occhiali da vista e i capelli spettinati.
Impianto quindi certamente di piccole dimensioni, ma che grande voce esce dalle Mini Tannoy che riescono a sorprendere fin dalle prime
battute musicali. La scena acustica è molto
ampia e si estende nelle tre dimensioni in modo molto marcato. L’eccellente risultato sonoro
nasce dalla sommatoria di parametri di elevato
spessore qualitativo, infatti prendendo in considerazione i nostri riferimenti di valutazione si
può certamente parlare di dinamica di ottima
levatura, non solo in considerazione delle piccole dimensioni del mobile ma anche come dato assoluto che suggerisce di assegnare un alto
voto al di là della semplice considerazione del
segmento di appartenenza.
Il suono velocissimo e controllato non pregiudica le prestazioni della gamma bassa che risulta in evidenza e caratterizzata dalla giusta
articolazione della struttura armonica e melodica della riproposizione degli strumenti sia
acustici che elettrici. La gamma media, fresca
e aperta, è l’artefice principale del suono brillante e vivido delle piccole Tannoy che si dimostrano capaci di competere con diffusori di
ben maggiori dimensioni aggiungendo, grazie
al tweeter concentrico, una gradevolissima
sensazione di riproduzione puntiforme che disegna un quadro musicale omogeneo e, come
precedentemente detto, largo nelle tre dimensioni tale da far “sparire” tutto l’impianto la
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Qui sopra: l’alternativa più potente: il finale Audion
300B con le omonime valvole in configurazione triodo
e in grado di erogare 25 Watt in classe A.
In alto: il finale monofonico VTL 25 da 25 Watt con valvole EL83.
cui presenza è annullata dal compatto fronte
sonoro. In ogni caso, vedere questo impianto
genera un moto di simpatia senza eguali, grazie alle piccole dimensioni dei finalini VTL e
del pre Marantz, tanto da meravigliarsi di come possa un impiantino ino ino come questo
dare vita ad un suono così grande.
Ma si può anche fare meglio. Cambiare, per
esempio i finali con altri come gli Audion
300B, pull push mono da 25 Watt in classe A
che, purtroppo, non hanno mai ricevuto le
soddisfazioni che meritano a causa del poco
riuscito accoppiamento con valvole di serie risultate inadeguate. La giusta sinergia si raggiunge con il preamplificatore Jadis MC30
con alimentazione separata. Ecco che le Mini
della Tannoy letteralmente esplodono manifestando pienamente un carattere musicale di
pregio assoluto a cui, se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell’uovo, manca solo
una punta di corpo nella descrizione degli
strumenti e delle voci.
Seguono circa due ore in cui si è parlato di
musica e si sono ascoltati dischi senza badare
all’impianto in funzione. Secondo voi vorrà dire forse qualcosa?
Oltre a passare una gradevole giornata, personalmente ho avuto modo di constatare quanto
era valida l’impressione oltremodo positiva
che mi ero precedentemente fatto delle Tannoy
GRF Autograph Mini (questo è il nome completo del modello). Chi desidera un impianto, o
anche un secondo impianto, poco invasivo e in
grado di inserirsi nell’ambiente domestico senza causare traumi, troverà nelle Tannoy una
coppia di diffusori eccezionali capaci di lasciare a bocca aperta tutti, anche i più esperti appassionati audiofili che non potranno far altro
che riconoscere il valore intrinseco di un impianto così assemblato con gusto e abilità.
SUONO • novembre 2007
Gregg Kofi Brown
Enrico Baldassarre
Alice Pelle
Together As One
Tremolo Technique Little Dream
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