relazione di attività 2010

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relazione di attività 2010
RELAZIONE Di ATTIVITÀ 2010
INDICE
Organi di Direzione
2
Messaggio del Presidente
3
Cifre chiave
4
RELAZIONE DI GESTIONE
6
Ambiente economico
6
Tendenze del mercato
7
Attività del Gruppo
8
Trasporto Francia: TFE & TRADIMAR
10
Logistica Francia: STEF
12
Attività europee: STEF-TFE International
14
Marittimo: La Méridionale
17
Sistemi informatici
18
Immobiliare
19
Sviluppo sostenibile
20
Rischi del Gruppo
32
Bilancio consolidato
34
Risultati
36
Governance
40
Informazioni di carattere generale
44
Prospettive 2011
46
BILANCIO CONSOLIDATO
47
Stato patrimoniale e conto economico consolidati
48
Variazione dei capitali propri consolidati
50
Prospetto dei flussi di tesoreria
51
Allegato al bilancio consolidato
52
Relazione del Collegio Sindacale sul bilancio consolidato
90
VERIFICA INTERNA
92
Relazione del Presidente sulle attività del Consiglio
di Amministrazione e sulla verifica intern
92
Relazione del Collegio Sindacale sulla Relazione del Presidente
99
IN D IC E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
1
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Francis LEMOR - Presidente Direttore Generale
Bernard JOLIVET – Vicepresidente e Direttore Generale Delegato
Jean-Charles FROMAGE – Direttore Generale Delegato
Gilles BOUTHILLIER
Alain BRÉAU
Éric GIUILY
Christian GUILBERT
Emmanuel HAU
Robert de LAMBILLY
Dominique NOUVELLET
Xavier OGIER du TERRAIL
Dominique THÉNAULT
ALLIANZ Vie, rappresentata da Pier RICHES
ATLANTIQUE MANAGEMENT, rappresentata da François de COSNAC
M. Henri BOUVATIER, amministratore dal 1989, deceduto nel gennaio 2011
COMITATO ESECUTIVO
4
10
5
3
6
7
12
1
2
Francis LEMOR 1
Presidente-Direttore Generale di STEF-TFE
9
8
11
Bernard JOLIVET 2
Vicepresidente e Direttore Generale
Delegato di STEF-TFE
Presidente di STEF-TFE Transport
Jean-Charles FROMAGE 3
Direttore Generale Delegato di STEF-TFE
Direttore Generale Delegato di STEF-TFE
Transport
4
7
Direttore delle Risorse Umane
Stanislas LEMOR
8
Direttore Finanziario
Marc REVERCHON
9
Direttore Generale de La Compagnie
Méridionale de Navigation
Léon de SAHB
10
Jean-Marc BRUÈRE
Videdirettore di STEF-TFE Transport
Direttore dei Sistemi informatici
Serge CAPITAINE 5
Vicedirettore di STEF-TFE
Direttore Commerciale e Marketing
Jean-Pierre SANCIER
Bruno DUQUENNE 6
Vicedirettore di STEF-TFE
Direttore generale di STEF-TFE International
2
Gérard GROFFE
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Direttore Generale di AGROSTAR
11
Direttore Generale di STEF France
Gilles SAUBIER
12
Direttore Acquisti e Tecnica Immobiliare
Vicedirettore di IMMOSTEF
MESSAGGIO DEL
PRESIDENTE
L’anno 2010 ha evidenziato la capacità di
STEF-TFE di riprendere un percorso di crescita.
Nonostante l’assenza di visibilità riguardo a una
reale ripresa economica, i motivi di soddisfazione non mancano: crescita del fatturato in
tutti i settori di attività, recupero progressivo
dei volumi trasportati e stabilizzazione dei tassi
di riempimento dei depositi. Questo bilancio
non è attribuibile semplicemente a elementi
congiunturali, ma costituisce, a mio avviso, il
risultato di una politica rigorosa e di qualità
in merito alle nostre attività commerciali, ai
metodi e agli strumenti a nostra disposizione.
È stato possibile portare avanti questa politica
grazie all’impegno da parte delle donne e degli
uomini del gruppo a fornire ai nostri clienti
un servizio di qualità, condizione essenziale
per un rapporto duraturo. Difatti, nel 2010 la
qualità del servizio ha raggiunto livelli a oggi
rimasti ineguagliati. Questo risultato è ancora
più notevole se si considera che il maltempo di
dicembre ha fortemente perturbato le condizioni
di gestione.
L’azione commerciale forte, intrapresa circa
tre anni fa, ha permesso al gruppo di trovare
nuovi impulsi di crescita e di ottenere prestazioni superiori rispetto a quelle del mercato.
Nelle attività tradizionali, ai clienti sono state
offerte nuove soluzioni di massificazione nel
trasporto e nella logistica, mentre in settori più
specializzati, come la ristorazione collettiva,
STEF-TFE si sta progressivamente posizionando
come operatore leader.
Nell’arco dell’anno abbiamo continuato il
percorso di adattamento dei nostri processi
industriali e della nostra organizzazione alla
realtà del mercato; abbiamo agito in modo
dinamico sui nostri costi e in questo modo
potuto attenuare gli effetti negativi delle
incertezze congiunturali per aumentare, infine,
la nostra redditività.
Allo stesso tempo, non abbiamo mai smesso
di consolidare i mezzi a nostra disposizione per
affrontare le sfide del futuro. È stata rafforzata
la politica attiva di gestione delle risorse
umane ed è proseguita la messa in atto degli
strumenti informatici nei paesi integrati più di
recente, l’Italia e la Svizzera. Inoltre sono stati
lanciati importanti investimenti immobiliari, in
particolare a Madrid e a Porto.
Infine, le capacità de La Méridionale sono state
rinsaldate tramite l’ordine di un nuovo cargo
misto, la Piana, la cui consegna è prevista per
la seconda metà del 2011.
Il gruppo comincia il 2011 con una portata
realmente europea che gli consente di offrire
ai principali attori del settore agroalimentare
e della distribuzione soluzioni che coprono
diversi paesi e che combinano tutte le attività
della catena logistica.
Dopo due anni di crisi cui ha saputo far fronte,
oggi il gruppo si trova rafforzato. «Misurandosi
con l’ostacolo l’uomo scopre se stesso»,
diceva Saint-Exupéry. Le donne e gli uomini di
STEF-TFE – fedeli ai valori del gruppo – hanno
pienamente dimostrato la loro capacità di
superare la crisi e preparare il futuro con
serenità.
Oggi sono presenti tutte le basi di uno sviluppo
armonioso.
Francis LEMOR
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
3
CIFRE
CHIAVE
LO S P EC I A L I S TA EUR O P EO
DELLA LOGISTICA DEL FREDDO
• CENTRI STEF-TFE
• CENTRI PARTNER
4
TRASPORTO
FRANCIA
LOGISTICA
FRANCIA
ATTIVITÀ
EUROPEE
78 CENTRI
84 CENTRI
53 CENTRI
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | C IF R E C H IAV E
13.793
5.766.000 M3
415.700 M2
Dipendenti
(in via definitiva)
di volume
p
di deposito
di superficie
di magazzino
g
215
2.000 Veicoli
3
(tranne veicoli noleggiati)
1.900 rimorchi frigoriferi
Piattaforme
e depositi
p
2007
2008
2009
2010
2007
2008
2009
2010
Cargo misti
2007
2008
2009
2010
Fatturato consolidato
Capitali propri consolidati
Risultati consolidati
in milioni di euro
Quota del gruppo in milioni di euro
Quota del gruppo in milioni di euro
C IF R E C H IAV E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
5
AMBIENTE
ECONOMICO
DEL GRUPPO
IL MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE ECONOMICO CONSTATATO A FINE
2009 SI È RICONFERMATO NEL 2010 IN EUROPA.
IL CONTESTO GENERALE: UN’ECONOMIA
EUROPEA CONVALESCENTE
In Europa, il miglioramento dell’ambiente economico, constatato a fine 2009, si è riconfermato
nel 2010, ma in modo spesso discontinuo a
seconda degli Stati. Il contrasto fra le diverse
situazioni economiche è rimasto talvolta molto
accentuato, soprattutto tra nord e sud.
Considerando tutto l’anno, il PIL della zona
euro è salito dell’ 1,7%. Dopo una crescita
relativamente sostenuta nel primo semestre
(+0,4% nel primo trimestre e 1% nel secondo),
l’attività della zona euro è rallentata nel
secondo semestre (rispettivamente +0,3% nel
terzo e quarto trimestre).
L’AMBIENTE ECONOMICO E
SETTORIALE DI STEF-TFE
Mentre il 2010 si annunciava come un anno di
graduale ritorno a un modello pre-crisi, i costi
delle materie prime hanno subito fortissimi
aumenti. Il prezzo del carburante è aumentato di
oltre il 12%, in media annua, per fissarsi a quasi
91 dollari al barile nel mese di dicembre, vale
a dire l’incremento più significativo degli ultimi
26 mesi. Per quanto riguarda le materie prime
agricole, che hanno un impatto sull’attività dei
principali settori clienti del gruppo, queste
hanno visto il loro corso subire un’impennata,
talvolta sostanziale.
Così, la crescita europea, forte in Germania, si
è rivelata minore in Francia, è rimasta esitante
in Italia, e pigra in Spagna. Le disparità sono
state a volte significative, in particolare nel
campo dell’occupazione, con un tasso di
disoccupazione fra il 4,3% dei Paesi Bassi e il
20,4% in Spagna.
6
Intanto, numerosi paesi europei, fra cui l’ Italia,
il Portogallo, la Spagna e il Regno Unito, hanno
attuato piani di austerità per ridurre il debito
pubblico, di cui uno degli effetti a breve termine
è stato quello di pesare sul potere d’acquisto
delle famiglie e, di conseguenza, sui consumi
alimentari.
Infine, il 2010 ha segnato la fine del trend al
ribasso sul mercato dei tassi di interesse. Dopo
un calo record del tasso Euribor 3 mesi in marzo
(0,6%), i tassi hanno ripreso leggermente a
salire verso la fine dell’anno.
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O
TENDENZE DEL
MERCATO IN
FRANCIA
Il gruppo STEF-TFE opera principalmente
nel settore agroalimentare, all’interno del
quale tratta due tipi di prodotti:
• i prodotti trasformati dall’industria, freschi
e congelati;
• i prodotti di raccolta (prodotti del mare, frutta
e verdura, fiori).
I NOSTRI CLIENTI SI SUDDIVIDONO
IN QUATTRO GRANDI CATEGORIE
Produttori | Distributori | Grossisti | Società
di ristorazione
In Francia, i segnali di miglioramento registrati a
partire dal secondo semestre del 2009 si sono
amplificati nel 2010, recupero cui ha contribuito
la ripresa degli investimenti delle imprese.
Il PIL è cresciuto in media dell’ 1,6% nell’arco
di tutto l’anno (fonte: Eurostat) e la migliore
performance è stata realizzata nel secondo
trimestre (+0,6%), seguita da due trimestri di
crescita più debole.
Questo recupero si osserva in maniera identica
nell’industria agroalimentare (IAA). Dopo un
crollo nel 2008, seguito da un progressivo
consolidamento nel 2009, il volume della
produzione dell’ IAA si è avvicinato nel secondo
trimestre del 2010 al livello del 2007. Questo
sviluppo è dovuto principalmente al nuovo
aumento dei consumi delle famiglie e della
domanda estera, dato che l’agroalimentare
rimane uno dei punti di forza del commercio
estero della Francia.
Secondo l’indice INSEE, i consumi delle famiglie
si sono rialzati nel 2010, per poi stabilirsi a
+1,7%, con un incremento più marcato verso la
fine dell’anno e nonostante l’aumento di alcuni
prodotti, in particolare quelli freschi.
Il fatturato degli attori del settore della grande
distribuzione ha beneficiato del miglioramento
dei consumi delle famiglie. Tuttavia, nonostante
l’aumento dei prezzi delle materie prime
alimentari, la grande distribuzione ha incentrato
la propria strategia su una politica di riduzione
dei prezzi dei propri prodotti (-0,3%), riducendo
così i propri margini. Gli sviluppi degni di nota
in questo settore sono:
• un aumento del 2,1% delle vendite di alimentari nei supermercati e negli ipermercati, con
una crescita equilibrata in termini di volume
e valore, in particolare per i prodotti freschi
e congelati;
• una ripresa di parti di mercato per gli ipermercati, rispetto a commerci di altri formati;
• una migliore tenuta delle marche nazionali
rispetto alle private label.
Il segmento della ristorazione collettiva ha
beneficiato dell’entrata in vigore dell’aliquota
IVA ridotta del 5,5% per il servizio di ristorazione
al tavolo, con un conseguente leggero rimbalzo
del tasso di frequentazione, che nel 2009 aveva
accusato un calo dell’1,2%.
Il settore dei trasporti francesi su strada,
infine, sembra aver ripreso un certo slancio
nel 2010, dopo un anno, il 2009, più difficile.
Il volume del trasporto merci su strada è
aumentato del 7% a fine settembre, mentre
nello stesso periodo dell’anno precedente
faceva registrare un -19% (indice CNR, Comité
National Routier).
ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
7
ATTIVITÀ DEL
GRUPPO
ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO L’ATTIVITÀ DI STEF-TFE NEL 2010
L’anno 2010 segna il ritorno alla crescita del
fatturato con un incremento del 3,7% rispetto al
2009, anche se sempre al di sotto del livello di
attività raggiunto nel 2008.
Il miglioramento del risultato netto di pertinenza
del gruppo (+20,1% rispetto al 2009 e +6% rispetto
al 2007, ultimo esercizio prima della crisi) conferma
la ripresa del piano di intervento del gruppo, dopo
due anni consecutivi di calo.
ANDAMENTO DEL FATTURATO DEL GRUPPO IN MILIONI DI EURO
Trasporto Francia
Fatturato 2010
Crescita rispetto al 2009
1.061,9
+1,9 %
Logistica Francia
371,2
+2,9 %
Attività europee
386,0
+4,9 %
Marittimo
Altro
Totale
87,6
-0,2 %
150,7
+19,8 %
2.057,4
+3,7 %
Bain-de-Bretagne
Tale miglioramento generale delle prestazioni
dipende principalmente dalla crescita delle
attività domestiche, sia nella logistica sia nei
trasporti, i quali hanno registrato aumenti
di volume nel corso di tutto l’anno e hanno
beneficiato per tutto il 2010 delle misure di
riduzione dei costi di produzione lanciate nel
2009.
Anche l’attività internazionale si è dimostrata
un fattore determinante delle performance
operative del gruppo nel 2010, poiché tutti
i paesi, senza eccezioni, hanno migliorato il
proprio rendimento.
Il Marittimo, invece, riduce il proprio contributo
al risultato complessivo, principalmente a causa
della forte pressione concorrenziale venutasi
a creare, nell’aprile 2010, con l’arrivo di un
nuovo operatore di collegamenti con la Corsica.
8
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O
IL GRUPPO È
ORGANIZZATO IN
QUATTRO SETTORI
OPERATIVI E DUE
POLI DI COMPETENZA
ATTIVITÀ PER
SETTORI
1
POLO TRASPORTO FRANCIA
2
POLO LOGISTICO FRANCIA
3
POLO STEF-TFE INTERNATIONAL
Riunisce in un’unica rete ( STEF-TFE
Transport) l’insieme delle attività di trasporto
di prodotti freschi e surgelati sotto la società
«TFE», il trasporto di prodotto ittici sotto la
socieà «TRADIMAR» e l’organizzazione dei
trasporti internazionali sotto la società «TFE
International».
Gestisce, sotto un unico nome, STEF, le
prestazioni logistiche concernenti prodotti
freschi e surgelati per l’industria, la grande
distribuzione e la ristorazione collettiva.
Raggruppa la maggior parte delle attività
domestiche fuori dalla Francia, vale a dire Italia,
Spagna, Portogallo, Benelux, Svizzera e Regno
Unito. Il polo internazionale, peraltro, copre le
principali strutture operanti sui flussi europei
(EFF e Stefover).
4
POLO MARITTIMO
Intorno a La Méridionale, questo polo
raggruppa anche le attività di intermediazione
marittima della filiale SATA-MINFOS.
L’ O R G A N I Z Z A Z I O N E È C O M P L E TATA D A D U E P O L I D I C O M P E T E N Z A :
POLO SISTEMI INFORMATICI
AGROSTAR, raggruppa l’insieme dei team
informatici operanti nell’applicazione aziendale
e nell’applicazione cliente/server.
POLO IMMOBILIARE
IMMOSTEF gestisce l’insieme del patrimonio
immobiliare, in gestione e in locazione.
ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
9
UNA RETE DI TRASPORTI E DI
DISTRIBUZIONE A TEMPERATURA
CONTROLL ATA DI PRODOT TI
FR E S CHI E ULTR A- FR E S CHI,
P R O D O T T I S U R G E L AT I E
PRODOTTI ITTICI
TRASPORTO
FRANCIA
TUTTI I SETTORI IN CUI OPERA STEF-TFE TRANSPORT HANNO RIPRESO
UN ANDAMENTO POSITIVO.
L’attività di STEF-TFE Transport consiste nella
gestione di una rete di trasporti e di distribuzione
a temperatura controllata di prodotti freschi,
prodotti ittici e surgelati.
La rete Traspor to Francia dispone di 78
piattaforme a temperatura controllata che
permettono di offrire la migliore copertura
possibile del territorio. I mezzi di trasporto
utilizzati includono un parco veicoli di proprietà
della società con 2000 motori (trattori stradali
e furgoni) e altrettanti veicoli a nolo.
ANDAMENTO DELL’ATTIVITÀ
STEF-TFE Transport ha trasportato, nel 2010,
7,3 milioni di tonnellate di merci, vale a dire
29.000 tonnellate al giorno verso 54.000 punti
di consegna.
ANDAMENTO DEL TONNELLAGGIO SETTIMANALE MEDIO
CONFRONTO 2009/2010 *
Tonnellate
2009
PRODOTTI LATTIERO-CASEARI –
CARNI – ALTRI PRODOTTI FRESCHI
L’offerta di servizi innovativi e le proposte di
massificazione regionale, insieme a una politica
commerciale di prossimità nei confronti dei
clienti del settore industriale, hanno permesso
a STEF-TFE Transport di beneficiare appieno
della nuova crescita dei volumi, in particolare
nel mercato dei prodotti lattiero-caseari e carni.
SURGELATI
Nel 2010, il gruppo si è adattato alle mutate
esigenze dei propri clienti proponendo sistematicamente un’offerta globale, logistica e di
trasporto, e schemi di consegna giorno A / giorno
B, 5-6 giorni alla settimana, permettendo così
una crescita di oltre il 10% dei volumi gestiti.
Va osservato che l’accelerazione dei fl ussi
sembra essere un fenomeno duraturo, sia in
Francia che nel resto d’Europa.
2010
98 000
PRODOTTI ITTICI
96 000
94 000
92 000
90 000
88 000
86 000
02
06
10
14
18
22
26
30
34
38
42
46
50
Settimane
* Media mobile su 13 settimane
L’anno 2010 ha visto due semestri contrastanti.
Il primo è stato caratterizzato da un tonnellaggio trasportato in ribasso rispetto all’anno
precedente e da prezzi di vendita in calo a
causa della sistematizzazione degli avvisi di
gara d’appalto dei caricatori. La seconda metà
dell’anno ha presentato un tono diverso, con
maggiori volumi derivanti dall’efficacia della
strategia di riconquista di quote di mercato,
cui ha contribuito un migliore andamento della
produzione industriale rilevato in tutti i settori.
Il collegamento delle reti TRADIMAR e TFE,
realizzato nel 2009, si è rivelato un successo.
La gestione di prossimità dei team regionali di
STEF-TFE Transport, il ritorno della qualità
del servizio e l’allargamento dell’offerta di
trasporto su porti e aeroporti, in Francia e in
Europa, hanno permesso di riconquistare la
fiducia dei clienti. Tutto questo si traduce in
un ritorno a risultati positivi.
PRODOTTI TERMOSENSIBILI (15°C - 18°C)
Per la riconosciuta competenza nel controllo
della temperatura e della qualità del piano di
trasporto, STEF-TFE Transport ha mostrato un
sviluppo molto marcato in questo segmento,
caratterizzato da una notevole crescita in termini di tonnellaggio per una clientela esigente.
Nonostante le eccezionali intemperie del mese
di dicembre 2010, la rete di trasporto è tornata
a crescere di volume (+4%) e fatturato nel
quarto trimestre.
10
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O
ATTIVITÀ DI STEF-TFE TRANSPORT NELLE REGIONI
Per rispondere ad una logica di prossimità
rispetto agli impianti dei propri clienti, STEF-TFE
Transport ha messo in piedi una nuova organizzazione gestionale. Ogni struttura regionale
sarà d’ora in avanti limitata a un perimetro di
dieci filiali. Il territorio è stato riconfigurato in
sette regioni di dimensioni equivalenti. In totale,
la rete di STEF-TFE Transport gestisce 78 sedi.
Allo stesso tempo, STEF-TFE Transport ha
cercato di mantenere la propria politica di
integrazione e formazione dei giovani professionisti del proprio vivaio: nel corso degli ultimi
due esercizi, sono state effettuate 80 nuove
assunzioni.
Rafforzati dalla situazione di esacerbata
concorrenza che ha dominato il mercato nei
primi nove mesi dell’anno, i caricatori hanno
modificato le proprie pratiche sistematizzando
il ricorso agli avvisi delle gare di appalto. In
questo contesto, la rete di STEF-TFE Transport
si è fortemente mobilitata per difendere la
propria quota di mercato e mantenere la qualità
di servizio che caratterizza la propria rete di
collettame.
La qualità di servizio si è dimostrata eccellente, a un livello fino a quel momento senza
precedenti (0,75% del fatturato).
NORD-OVEST
Le prestazioni della regione Nord-Ovest si sono
rivelate molto contrastanti a seconda dei centri.
Data l’estensione del territorio, si è deciso di
annettere i centi di Orléans e di Bourges alla
regione Paesi della Loira, di recente costituzione
(1 gennaio 2011). Inoltre, è stato costituito un
settore specifico per la regione Ile-de-France.
Nel nord, l’accostamento delle attività di
collettame dei prodotti freschi e surgelati ha
favorito una migliore produttività dei dispositivi.
OVEST
In Bretagna il dispositivo operativo è stato
radicalmente trasformato e i mezzi sono stati
adattati alla nuova configurazione del mercato.
Tale riorganizzazione ha determinato oneri che
hanno influito pesantemente sull’esercizio, in
particolare nel centro di Vannes. Quella di Laval
è stata assegnata alle attività di una società
della distribuzione nell’ambito di un progetto
per creare una piattaforma dedicata.
Poiché la regione Bretagna – Paesi della Loira
è così vasta, alcuni centri sono stati annessi
alla nuova regione Paesi della Loira.
SUD-OVEST
Per la regione Sud-Ovest, il 2010 si presenta
come un anno soddisfacente, segnato dal rafforzamento dei rapporti con clienti tradizionali
del gruppo, in particolare nel campo dei prodotti
per le feste, originati dalla filiera dei grassi.
TFE Brive si afferma come punto strategico di
massificazione con l’apertura di una piattaforma
dedicata a una grande azienda e lo sviluppo del
piano di trasporto nazionale per iper- e supermercati a partire da questo centro. L’apertura di
una piattaforma a Tarbes completa la rete TFE.
SUD-EST
L’andamento complessivo della regione Sud-Est
è stato soddisfacente. Il bacino mediterraneo
conferma la pertinenza del proprio modello
economico, basato sul trasporto di prodotti
termosensibili in un’area geografica in cui
la produzione agroalimentare non è molto
importante.
Da parte sua, la regione Rodano-Alpi ha ottenuto
gli utili previsti dai dispositivi di massificazione
messi in atto e questo nonostante l’aspra
concorrenza presente nella regione di Lione.
L’anno 2011 dovrebbe rafforzare questa tendenza positiva.
EST
La regione Est conferma sul lungo termine la
propria dinamica di forte crescita, in particolare
grazie all’aumento dei flussi provenienti dalla
Germania.
Inoltre, un importante progetto immobiliare,
finalizzato alla riorganizzazione delle attività
TFE e TRADIMAR nella regione di Digione, sarà
operativo dalla fine del 2011.
ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
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LOGISTICA
FRANCIA
IL POLO LOGISTICO HA
IL COMPITO DI GUIDARE
L’ATTIVITÀ LOGISTICA DI
STEF-TFE IN FRANCIA
IL POLO LOGISTICO GESTISCE 2,9 MILIONI DI M 3 DI MAGAZZINI CON
TEMPERATURE SOTTOZERO E 1,27 MILIONI DI M3 DI PIATTAFORME LOGISTICHE
PER PRODOTTI FRESCHI DA CONSERVARE A TEMPERATURA AMBIENTE.
L’ANDAMENTO DEL SETTORE
Dopo un 2009 molto disturbato dal rallentamento dell’economia, il 2010 si presenta
come un anno di transizione in un contesto
generalmente più vivace, caratterizzato da un
rafforzamento di certe tendenze del mercato.
Il contesto deflazionistico del settore non
ha permesso di prendere in considerazione
una rivalutazione tariffaria durante l’anno e
l’aumento dei costi dell’energia (elettricità e
carburanti) nel secondo semestre ha amplificato
le tensioni sui prezzi delle prestazioni per poi
pesare sulla redditività.
Le aziende agroalimentari hanno affrontato
il 2010 con una cautela che si è manifestata
attraverso il tentativo di ridurre i costi di
trasporto dei propri stock. Allo stesso tempo,
la ripresa dei consumi osservata nel corso
dell’anno ha generato situazioni di rottura di
stock, causando adeguamenti irregolari.
Al contrario, il mercato si è mostrato più aperto
a nuove organizzazioni logistiche e a soluzioni
più flessibili, che hanno permesso ai team
commerciali di distinguersi dalla concorrenza,
soprattutto nel segmento dei prodotti freschi
e della ristorazione.
Per altro, le concentrazioni sono proseguite
a ritmo sostenuto, talvolta con un impatto
aleatorio sull’avviamento aziendale di STEF.
ATTIVITÀ PER FILIERA
Il piano di adattamento dei mezzi messo in opera
nel 2009 e il riposizionamento commerciale
hanno permesso di affrontare il 2010 su solide
basi per preparare un ritorno alla crescita, le
cui prime avvisaglie sono state avvertite nel
secondo semestre, con il lancio di indagini
strutturanti.
12
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O
LOGISTICA DEI PRODOTTI SURGELATI
Il 2010 è stato un anno sottotono per quanto
concerne questa attività storica di STEF-TFE. Il
mercato dell’immagazzinamento tradizionale dei
surgelati, già piuttosto in calo con riferimento
alla domanda di stoccaggio e molto stabile con
riferimento ai flussi, si è mostrato meno reattivo
del previsto rispetto ai progetti di massificazione
dei flussi avviati nel 2009, limitando l’ambizione
di sviluppo di STEF in questo settore. Il tasso di
riempimento dei depositi di prodotti surgelati è
pari all’ 82,5%, contro l’85% del 2009. Tuttavia,
significativi successi sembrano indicare l’inizio di
una ripresa dell’attività nel secondo semestre.
Infine, il posizionamento attivo sui prodotti termosensibili (15°C – 18°C) e i successi riscontrati
con il concetto di “offerta globale”lasciano
intravedere promettenti prospettive.
LOGISTICA RISTORAZIONE
Nel 2010 questa dinamica attività è stata
accorpata alla logistica dei prodotti freschi,
in ragione delle loro sinergie in termini di
procedimenti industriali, approccio commerciale
e trattamento gestionale.
Il 2010 riflette un relativo rallentamento della
crescita, ma mostra una performance operativa
molto buona.
La sfida di STEF rimane incrementare i propri
volumi nel settore del freddo sottozero in
un mercato poco vivace e, al tempo stesso,
affrontare la concorrenza di nuovi operatori
dalle notevoli capacità.
Le prospettive sono molto incoraggianti,
soprattutto per la firma di un contratto particolarmente significativo con uno dei principali
attori a livello mondiale della ristorazione aerea.
LOGISTICA DEI PRODOTTI FRESCHI
LOGISTICA IPER- E SUPERMERCATI
La naturale evoluzione del mercato ha sostenuto
la crescita del fatturato, rinforzata dall’effetto
per tutto l’arco dell’anno dei contratti avviati nel
2009. La riorganizzazione gestionale intrapresa
nel 2009 ha dato completamente i suoi frutti
in termini di miglioramento delle prestazioni.
La firma di importanti contratti permetterà di
sostenere l’attività nel 2011.
Questa attività gestice i contratti con i clienti
iper- e supermercati su siti web dedicati (flussi
tesi per i prodotti freschi e flussi stoccati per
i surgelati).
Inoltre, i team tecnici e commerciali si stanno
muovendo verso nuove offerte di servizi, come la
gestione degli approvvigionamenti, le operazioni
di “differenziazione ritardata”e il co-packing
(realizzazione di lotti promozionali).
Il 2010 si è dimostrato soddisfacente sul piano
operativo, grazie alla capacità di controllare
i motori di prestazione economica e alla
generalizzazione dei principi di “miglioramento
continuo”.
La filiera degli iper- e supermercati continua
a innovare, sia in termini di processi sia per
quanto riguarda gli strumenti e le risorse. A
questo proposito, i team hanno avviato un
approccio innovativo che riguarda il supporto
per la consegna nei magazzini e che sarà
sperimentato nel corso del 2011.
ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
13
STEF-TFE
INTERNATIONAL
NEL 2010, IL GRUPPO
HA RAFFORZATO IL
PERIMETRO DELLE
PROPRIE ATTIVITÀ IN
EUROPA
L’ANNO 2010 DEL POLO INTERNAZIONALE È STATO CARATTERIZZATO
DAL RITORNO ALLA CRESCITA DEL FATTURATO (+ 4,9 %) E DA UN
MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI.
Nel 2010, il gruppo ha rafforzato il perimetro
delle proprie attività in Europa, soprattutto
portando avanti il proprio ingresso nel capitale della società SGF (Société des Gares
Frigorifiques de Genève), di cui ormai detiene
il 98,42%. Questa filiale si rivolge a un mercato
in cui il know-how del gruppo è sollecitato dai
grandissimi attori, con grandi aspettative di
scambio di competenze sullo sviluppo delle
tecnologie della refrigerazione di bordo per le
consegne urbane.
A parte il rafforzamento del gruppo in Svizzera,
il perimetro del polo STEF-TFE International
non ha subito cambiamenti signifi cativi nel
2010, con l’eccezione della chiusura della filiale
britannica TFE International Ltd (3 milioni di
euro di fatturato nel 2009), il cui avviamento
aziendale sarà d’ora in avanti utilizzato dalle
filiali francesi del gruppo.
Madrid Torrejón
ITALIA
Nel 2010 l’Italia, la cui recessione è stata una
delle più forti in Europa nel 2009 (-5,1%), ha
fatto registrare una moderata ripresa della
crescita (+ 1,1% secondo Eurostat).
Il gruppo opera in Italia attraverso tre società,
Cavalieri Trasporti (trasporti nazionali e prodotti
freschi), TRADIMAR Milano (prodotti ittici e
surgelati) e TFE DA (flussi internazionali).
Il fatturato di Cavalieri Trasporti è aumentato del
4,8%, in particolare grazie ai successi conseguiti
con le aziende mid-market. L’attuazione di
un’organizzazione per funzione ha dato i suoi
frutti nel campo della logistica, ma non ancora
nel trasporto.
L’anno è stato caratterizzato dall’introduzione
del software TMS, la cui implementazione
in tutti i centri sarà completata entro il
giugno 2011.
Il fatturato della fi liale di collettame internazionale, TFE DA, si è stabilizzato e i suoi
risultati di esercizio mensili sono positivi nella
seconda metà dell’anno. Sul risultato della
fi liale, tuttavia, grava la svalutazione delle
immobilizzazioni immateriali acquisite nel 2007.
SPAGNA
STEF-TFE opera in Spagna e in Portogallo
attraverso le filiali SDF Iberica e SDF Portogallo,
che gestiscono più di 507.000 m3 di magazzini
frigoriferi e 362.000 m 3 di magazzini per i
prodotti freschi.
Tra i paesi in cui opera il gruppo, la Spagna
è quello in cui la crisi finanziaria ha avuto
il maggiore impatto. Nel 2010 la crescita
del PIL è stata negativa (-0,1%) e il tasso di
disoccupazione superiore al 20%.
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R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O
Si noti, nel settore della grande distribuzione,
lo sviluppo delle private label, nicchia in cui la
Spagna è in prima linea, insieme alla Germania,
con il 40% delle vendite.
Nel 2011, i team saranno impegnati nella
realizzazione di un progetto di grande portata:
la costruzione di una piattaforma a Porto, che
entrerà in servizio nel 2012.
Nonostante le difficoltà del contesto, la filiale
spagnola SDF Iberica ha ottenuto buoni risultati
con un aumento delle vendite di oltre il 3%, il
che conferma sia la stabilità dell’avviamento
aziendale esistente sia la qualità dell’attività
commerciale.
Pont Vasco da Gama - Portogallo
FATTURATO DI STEF-TFE
INTERNATIONAL
UNA CRESCITA
COSTANTE
Nel 2011, la sfida di SDF Iberica sarà riuscire
ad avviare la piattaforma SDF Madrid, una
delle più importanti piattaforme del gruppo
per dimensioni. Questa piattaforma costituirà
lo hub centrale del territorio spagnolo per le
operazioni di collettame dei prodotti freschi
e surgelati. Si occuperà anche della logistica
dei prodotti freschi e per la ristorazione per la
regione centrale del paese.
360,3 M€
367,8 M€
386,0 M€
2008
2009
2010
PORTOGALLO
Nel 2010, il governo portoghese ha avviato
un piano di adeguamento draconiano al fine
di ridurre il deficit pubblico: aumento dell’IVA,
riduzione degli stipendi dei dipendenti statali,
aumento generale delle imposte. Il tasso di
disoccupazione ha raggiunto il livello storico
dell’11,2% della popolazione attiva.
Nonostante il cupo contesto, SDF Portogallo
ha saputo distinguersi, in particolare sul piano
commerciale: la crescita del fatturato, pari a
+7,7% nel 2010, dimostra il buon posizionamento dell’offerta commerciale e la qualità
dei suoi team.
Il risultato è in aumento e lascia intravedere
prospettive incoraggianti in ragione delle
capacità disponibili a partire dall’estensione
della piattaforma logistica per i prodotti
freschi di Lisbona.
BENELUX
L’economia dei Paesi Bassi ha beneficiato della
ripresa globale. Il netto aumento delle esportazioni e della domanda interna ha permesso
al paese di riprendere la strada della crescita.
Nonostante le difficoltà istituzionali del 2010,
il Belgio ha fatto registrare una crescita del
2%, con un aumento della spesa di consumo
del 1,5%.
In questo contesto, il fatturato del Benelux
è salito del 7,2% e il risultato è migliorato,
grazie al ritorno alla redditività delle due
filiali logistiche.
ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
15
STEF-TFE
INTERNATIONAL
STEF Courcelles - Belgio
Sul piano gestionale, l’anno è stato caratterizzato dalla messa in opera di un’unica
organizzazione, STEF-TFE Benelux, con i team
commerciali raggrupati in una sola squadra e
la nascita di una direzione delle risorse umane.
FLUSSI EUROPEI
EFF
La filiale EFF è specializzata nella gestione dei
fl ussi provenienti dalla Germania e diretti in
Francia e nella penisola iberica. L’anno 2010 è
stato positivo in termini di crescita dell’attività.
La nuova piattaforma di 8.500 m² sulle rive
del Reno si è rivelata uno strumento particolarmente effi cace. Poiché le sue capacità
erano già sature, la gestione del centro sarà
facilitata dalla locazione, all’inizio del 2011, di
spazi supplementari nelle vicinanze.
STEFOVER
Questa filiale è specializzata nei flussi tra
l’Europa e il Maghreb (principalmente la
Tunisia) attraverso il por to di Marsiglia.
L’anno 2010 è stato soddisfacente, grazie
all’aumento del 10% dei flussi di prodotti
freschi provenienti dalla Tunisia e ai carichi
diretti in Algeria, decisamente più consistenti
rispetto agli anni precedenti.
SVIZZERA
L’economia svizzera, meno colpita dalla recessione del 2009 rispetto agli altri Stati europei,
è stata caratterizzata da una ripresa sostenuta
nel 2010, con una crescita stimata a +2,6%
(Fonte: Eurostat). Il tasso di disoccupazione è
in media il 3,9% della popolazione.
La situazione politica del paese non sembra
avere infl uito signifi cativamente sui livelli di
attività dei primi mesi del 2011.
La filiale svizzera SGF ha avuto un anno soddisfacente, con un incremento del fatturato
del 26,5% (di cui il 9% per l’effetto valuta). Il
tasso di riempimento medio dei depositi è molto
elevato (oltre il 90%) e l’attività di trasporto ha
conosciuto una crescita in termini sia di volume
sia di risultato.
Los Olivos Spagna
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R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O
MARITTIMO
STIM D’ORBIGNY REGROUPE LES ACTIVITÉS MARITIMES DE STEF-TFE.
ELLE POSSÈDE 100 % DE LA HOLDING COMPAGNIE MÉRIDIONALE DE
PARTICIPATION (CMP).
CMP detiene la quasi totalità della partecipazione de La Méridionale, a fianco del fondo
comune d’investimento aziendale.
La Méridionale assicura un servizio regolare
di trasporto marittimo per passeggeri e merci,
nel quadro di un accordo di delega di servizio
pubblico con l’Office des Transports de la
Corse (Ufficio dei Trasporti della Corsica),
per il periodo dal 1 luglio 2007 al 31 dicembre
2013. La Méridionale fornisce anche un servizio
regolare di collegamento con la Sardegna.
I collegamenti marittimi sono realizzati con
3 navi ro/ro miste (Kalliste, Girolata, Scandola),
la cui capacità totale è di 5.800 metri lineari,
l’equivalente di 450 rimorchi e 1300 passeggeri
con le loro auto.
Per il collegamento con la Corsica, l’anno 2010
segna la ripresa della crescita del trasporto
merci e il continuo aumento del traffico passeggeri con un incremento del 5,6%, con la
precisazione che l’incremento dell’offerta di
posti è importante nella stagione estiva (+16,4%).
Questa situazione favorevole ha recato vantaggi
al porto di Tolone che, a partire dall’ aprile 2010,
ha accolto un nuovo operatore, mentre il porto
di Marsiglia continua a vedere la propria quota
di mercato ridursi in termini sia di merci sia di
passeggeri.
In questo contesto di aspra concorrenza e di
sovrabbondanza dell’offerta passeggeri, La
Méridionale ha trasportato 207.000 passeggeri
(-6,9% rispetto al 2009) e di 739.000 metri lineari di merci (+1,7% rispetto al 2009 ). Nonostante
il calo dei volumi nel trasporto di passeggeri, La
Méridionale è riuscita a mantenere un fatturato
stabile grazie alla conduzione ricavi unitari e
alla strategia di differenziazione dell’offerta
commerciale.
Nel corso dell’anno, “La Compagnie Méridionale
de Navigation”ha ricentrato la propria immagine sul suo unico marchio commerciale “La
Méridionale”. Ha modificato il logo e la livrea
delle sue navi, firmando così la sua totale
appartenenza al gruppo.
Nel 2011, verrà messa in servizio la Piana, un
cargo misto nuovo con una capacità di 750
passeggeri e di 2500 metri lineari di corsie, che
sostituirà la Scandola. Questo investimento
risponde agli impegni assunti nell’ambito
dell’accordo di delega di servizio pubblico e
rafforzerà il posizionamento “premium” del
marchio “La Méridionale”.
ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
Kalliste
Girolata
Scandola
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POLO DI COMPETENZA
SISTEMI
INFORMATIVI
A
AGROSTAR
È RESPONSABILE DEI SISTEMI INFORMATICI E AGISCE
C OME C OMMI T T EN T E DEL EGATO P ER C ON TO DEL L E S OCIE TÀ
DEL GRUPPO.
D
Nel 2010, AGROSTAR ha portato avanti le sue
attività di edizione di software, integrazione e
manutenzione dei sistemi informatici del gruppo
e dei suoi clienti.
Per il settore dei trasporti, AGROSTAR ha
sviluppato funzionalità
dedicate all’organizzazione del trasporto per
tutto l’insieme delle
imprese controllate.
Pertanto, le applicazioni di servizio post
vendita e fatturazione
generale del software
di gestione TMS sono
state utilizzare in Italia.
L’ins t all a zione del
modulo di collettame
in Italia, nel corso del
2011, segnerà il completamento del programma
plet
di adeguamento di tutte le imprese controllate
europee in questo settore.
dalle telecomunicazioni e rafforzamento delle
capacità di rete).
Per quanto riguarda la logistica, la maggior
parte dei centri STEF, e in particolare i centri
per l’immagazzinamento dei surgelati, hanno
effettuato un aggiornamento del software
di gestione dell’immagazzinamento WMS,
favorendo l’unificazione dei metodi operativi e
riducendo i costi di manutenzione. Una nuova
soluzione europea per la gestione delle attività
di ristorazione (Agrorest) è stata impiegata
nell’ambito dei dossiers clienti.
Inoltre procede l’impiego di soluzioni al servizio
delle funzioni di gestione e amministrazione.
Ciò contribuisce a migliorare la produttività
amministrativa, in particolare con la smaterializzazione sicura delle fatture infragruppo,
d’ora in avanti effettiva per tutte le attività, la
smaterializzazione delle fatture fornitori nella
penisola iberica, la gestione del recupero crediti
clienti e l’elaborazione di una soluzione di portale
acquisti. In materia di conduzione e controllo,
sono stati effettuati lavori di adeguamento degli
strumenti informatici decisionali.
È stato attivato un modulo di monitoraggio
della redditività delle posizioni all’interno del
polo Trasporto Francia. Allo stesso modo, sono
stati impiegati i programmi di centralizzazione
delle tariffe interne e di monitoraggio dei costi
di subappalto. L’applicazione di gestione delle
controversie è stata aggiornata in tutta Europa.
Il programma “Infoquai”concernente la gestione
informatizzata dell’attività di magazzino è stato
impiegato nei centri di trasporto di Francia e
Spagna. La soluzione di sistema informatico di
bordo e geo-localizzazione “MasterNaut”è stata
introdotta su tutti i veicoli del parco francese.
AGROSTAR ha anche realizzato soluzioni di
funzione per clienti/partner di STEF-TFE.
Infine, sono state portate avanti le misure per
garantire l’accesso alle applicazioni legate
al polo Trasporto (separazione delle helpline
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R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O
POLO DI COMPETENZA
IMMOBILIARE
Brive
IMMOSTEF GESTISCE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI STEF-TFE.
PATRIMONIO IMMOBILIARE
STEF-TFE si è imposta la strategia di detenere la
proprietà dei propri attivi immobiliari. Questa politica costante risponde ad un approccio patrimoniale
ma anche strategico, dato che la specificità delle
attività di STEF-TFE dipende molto dalla qualità e
dall’adattabilità dei dispositivi immobiliari. D’altro
canto, l’offerta di piattaforme e magazzini frigoriferi
sul mercato è molto scarsa.
Il gruppo esercita le proprie attività sulla base
di un dispositivo di 215 piattaforme e magazzini
logistici in Europa, per un volume totale di
deposito pari a 5.766.000 m3 e 415.700 m2 di
superficie di magazzino. Quasi tutti gli edifici
sono di proprietà del gruppo STEF-TFE che
possiede anche gli immobili a uso ufficio,
compresa la sede centrale.
Una parte degli immobili appartenenti al gruppo
si trova in una struttura dedicata, di proprietà
al 100%, IMMOSTEF, che assicura, del resto,
la gestione di tutto il parco immobiliare.
GESTIONE IMMOBILIARE
Oltre a quella patrimoniale, IMMOSTEF ha
la funzione di raggruppare anche gli effettivi
e le competenze dedicate alla costruzione,
manutenzione e gestione tecnica, ambientale
compresa, degli strumenti operativi utilizzati
dalle società del gruppo.
La politica selettiva relativa agli investimenti
immobiliari, avviata nel 2009, è stata portata
avanti anche nel 2010 e si è concentrata su
due aree:
• l’ampliamento della piattaforma Prodotti ittici di
Glasgow (cella a temperatura negativa di 5500 m3);
• l’ampliamento del magazzino di Brive – Donzenac
(nuova cella di 11.000 m3 e cella a temperatura
ambiente di 21.600 m3);
• l a c omple t a r is t r u t t ur a zione di una
p or zione del c ent r o S T EF di L ione Corbas (62.000 m 3 di freddo negativo).
- il sostegno della crescita del gruppo con:
• lo sviluppo e l’ampliamento del centro di
Strasburgo-Port du Rhin (5000 m2 in regime di
freddo a tre temperature), destinato ad accogliere
le attività di STEF Santé;
• l’acquisizione e la riqualificazione di un magazzino
a Vire (superficie costruita pari a 12.800 m2),
destinato in parte alla stagionatura di formaggi
con celle multi-temperatura;
• la costruzione di un centro Trasporto e
Prestazioni a Madrid – Torrejon (14.500 m2 in
regime di freddo positivo e negativo);
• l’avvio della costruzione di un centro Trasporto
a Digione – Fauverney (6000 m2 di magazzino
e celle regriferate).
I fluidi refrigeranti HCFC – R22 utilizzati in alcuni
magazzini in regime di freddo negativo sono
progressivamente sostituiti con fluidi naturali, come
l’ammoniaca e la CO2 (centro STEF di Lione-Corbas).
Infine, la politica di valorizzazione del patrimonio
immobiliare è stata portata avanti anche nel
2010 con la cessione di immobili a fine gestione,
la vendita di un terreno edificabile a Perpignan
e la cessione di un immobile in locazione a uso
ufficio a Suresnes.
- il consolidamento del dispositivo immobiliare
esistente con il completamento dei lavori necessari per mantenere il livello delle prestazioni
dei centri e migliorarle. In questo contesto, si
segnala:
ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
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SVILUPPO
SOSTENIBILE
ASPETTI SOCIALI DELL’ATTIVITÀ
EVOLUZIONE DEGLI ORGANICI
Nel 2010, l’insieme del personale del gruppo (effettivi con contratto a tempo indeterminato
o a tempo determinato) si è modificato come segue:
31/12/2009
31/12/2010
Trasporto Francia ( STEF-TFE Transport)
7.867
7.617
Logistica Francia (STEF)
3.057
2.935
Attività europee ( STEF-TFE International)
2.172
2.252
Marittimo (La Méridionale, STIM, Sata Minfos)
504
464
Altre attività e funzioni
527
525
14.127
13.793
31/12/2009
31/12/20
11.942
11.543
2.185
2.250
1.195
1.186
Portogallo
282
312
Italia
332
361
Belgio
249
265
TOTALE gruppo
Eff ettivi Francia
Eff ettivi al di fuori della Francia, di cui
Spagna
Regno Unito
55
51
Svizzera
72
75
14.127
13.793
TOTALE gruppo
Al 31 dicembre 2010, gli
effettivi (con contratto
a tempo indeterminato
o a tempo determinato)
erano 13.793, in calo del
2,36% rispetto al dicembre del 2009.
Queste cifre non comprendono i contrat ti
assistiti (principalmente
contratti di apprendistato
e di professionalizzazione)
che, al 31 dicembre 2010,
ammontavano a 219.
20
La ripartizione del personale era la seguente:
• Contratti a tempo indeterminato: 13.096
persone, vale a dire il 95% degli effettivi;
• Contratti a tempo determinato: 697 persone,
vale a dire il 5% degli effettivi totali.
In questa stessa data, il numero dei dipendenti
interinali all’interno del gruppo STEF-TFE è
salito a 2756. A fine anno si verifica una forte
richiesta di personale precario per rispondere
all’incremento dell’attività nel settore dei
trasporti e della logistica. Questa caratteristica
si è amplificata in seguito all’aumento delle
attività nel dicembre del 2010 rispetto al
dicembre dell’anno precedente.
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E
DISTRIBUZIONE DEI DIPENDENTI IN FRANCIA, PER CATEGORIA
2010
2009
Quadri
Quadri
9,59 %
10,59 %
Impiegati di
1° e 2° livello
19,38 %
59,68 %
Impiegati di
1° e 2° livello
20,65 %
59,80 %
11,35 %
8,96 %
Impiegati
Impiegati
Operai
Operai
- di cui turnisti: 27
09 %
27,09
- di cui sedentari: 32,71 %
- di cui turnisti: 27
27,09
09 %
- di cui sedentari: 32,71 %
EFFETTIVI FRANCIA PER FASCIA D’ETÀ
2010
2009
Oltre i 55 anni
Meno di 25 anni
4,59%
41,65 %
41-55 anni
Oltre i 55 anni
Meno di 25 anni
5,44% 4,18%
6,22%
47,54 %
45,44 %
25-40 anni
Il turnover nel 2010 si è rivelato meno importante rispetto agli anni precedenti, contribuendo
al leggero spostamento della piramide delle
fasce d’età verso l’alto, con la fascia dei 40 anni
e oltre passata dal 46,24% al 50,88%.
Le donne rappresentano il 18,14% degli effettivi,
vale a dire in leggera diminuzione rispetto al
2009, in cui erano più presenti nelle funzioni
amministrative.
41-55 anni
44,94 %
25-40 anni
Come nel 2009, la Francia ha registrato un calo
significativo degli effettivi, prevalentemente
a causa di partenze non sostituite (pensionamenti / dimissioni). Questo calo ha interessato
sia il polo Trasporto (-243 persone, nonostante
l’inserimento di 14 dipendenti della società
Transports Frigorifiques des Alpes) sia il polo
Logistica (-122 persone).
L’andamento degli organici al di fuori della
Francia è risultato generalmente in aumento, il
che è indice dell’avanzamento delle attività del
polo internazionale (+70 persone, ovvero +3,2%).
SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
21
SVILUPPO
SOSTENIBILE
ASPETTI SOCIALI DELL’ATTIVITÀ
SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
STEF-TFE porta avanti da lunga data una
politica volontaristica in materia di risorse
umane, in termini sia d’integrazione e formazione
sia di politica sociale, in particolare con la
gestione previsionale dell’occupazione e delle
competenze, la considerazione delle gravosità
di lavoro e l’occupazione dei lavoratori senior.
Nel 2010, le priorità definite negli anni precedenti si sono rafforzate.
FORMAZIONE
La formazione è stata oggetto di azioni mirate:
• ulteriore sviluppo dell’Institut des Métiers du
Froid e certificazione di tutti i suoi formatori;
• impiego di una soluzione di gestione amministrativa della formazione comune a tutte
le entità del gruppo;
• arricchimento della documentazione di
riferimento relativa al percorso formativo;
• instituzione di partnership con organi di
formazione esterni;
• attuazione di una politica di formazione di
tutor all’interno del gruppo;
• formalizzazione di percorsi professionali di
formazione, specifici per ogni mansione.
L’Institut des Métiers du Froid (IMF), organo di
formazione del gruppo, ha triplicato la propria
attività rispetto al 2008. Così, più della metà
dei collaboratori formati ha seguito un percorso
di formazione attraverso l’IMF.
Infine, nel 2010 è stato attuato un piano d’azione
teso a rafforzare le competenze di base (lettura,
scrittura e calcolo; nel 2011, questo piano
assumerà una portata più vasta nell’insieme
delle entità che compongono il gruppo in Francia.
RECLUTAMENTO E GESTIONE
DELLE CARRIERE
La recessione economica osservata nel 2009 ha
rallentato il ritmo delle assunzioni, che hanno
22
fatto registrare un modesto recupero a partire
dall’ultimo trimestre del 2010.
In questo periodo, l’assunzione di giovani laureati
è comunque proseguita nei paesi europei in cui il
gruppo si sta sviluppando. Un centinaio di giovani
laureati seguono, in permanenza, un ciclo di
formazione di due anni chiamato “programma
vivaio” che si svolge all’interno di imprese
controllate del gruppo. Tramite questo lavoro
di fondo che coinvolge le mansioni operative e
i team delle risorse umane, la maggior parte
dei posti di management vacanti sono occupati
senza la necessità di ricorrere ad assunzioni
dall’esterno.
Questo periodo è stato impiegato per rafforzare la realizzazione di bilanci di sviluppo
professionale, avviati a partire dal 2008.
Finora ne sono stati portati a termine circa
150, mirati, in un primo tempo, alle mansioni
di inquadramento superiore (direttori di filiale
e relativi vice, direttori di centro, capi struttura
e anche collaboratori usciti dal “programma
vivaio”. Il campo di applicazione è stato recentemente esteso alle mansioni di gestione della
produzione (responsabili di esercizio, mansioni
commerciali). Questo processo continuerà nel
2011 per entrambi i poli, trasporto e logistica.
Vero e proprio rivelatore di talenti, il bilancio
di sviluppo professionale è ormai considerato
uno strumento essenziale nella gestione
delle potenzialità delle risorse umane, poiché
favorisce la promozione interna consentendo ai
dipendenti di accedere ad altre responsabilità,
muovendosi trasversalmente o su un diverso
piano gerarchico.
Questo strumento è associato ai colloqui annuali
di valutazione o ai colloqui professionali che
rientrano nelle responsabilità dei dirigenti. La
valutazione delle prestazioni, attraverso una
diagnosi delle competenze manageriali e tecniche dei collaboratori, completa i meccanismi
di sostegno e gestione delle carriere.
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E
RELAZIONI SOCIALI
RAPPRESENTATIVITÀ DELLE
ORGANIZZAZIONI SINDACALI
DIVERSITÀ E QUALITÀ DELLA
VITA SUL LUOGO DI LAVORO
Nel corso del 2010 sono state intavolate
discussioni con le organizzazioni sindacali
circa la rappresentatività delle organizzazioni
stesse all’interno delle aziende, in seguito
all’adozione della legge del 20 agosto 2008
che modifica i criteri di rappresentatività delle
organizzazioni sindacali, in base ai quali d’ora
in avanti ogni sindacato dovrà dimostrare la
propria rappresentatività.
Il servizio “Diversità e qualità della vita lavorativa”, creato nel 2009 nell’ambito della Direzione
della risorse umane, che comprende due esperti
di ergonomia, mira a garantire il miglioramento
del benessere dei lavoratori (salute, sicurezza,
miglioramento delle condizioni di lavoro) e
l’attuazione degli impegni assunti negli accordi
di gruppo, fra cui in particolare quelli riguardanti
lavoratori senior e disabili.
Poiché l’accordo di diritto sindacale di STEF-TFE,
teso a organizzare la rappresentanza sindacale
a livello del gruppo, è stato stipulato ai sensi
delle disposizioni precedenti, di comune accordo
con le organizzazioni sindacali, è stata data
la precedenza all’esame delle modalità di
applicazione della nuova regolamentazione
presso STEF-TFE prima di ulteriori negoziati.
Così, nell’ambito dell’accordo per l’occupazione
dei più anziani, sono state avviate azioni concernenti il mantenimento del posto di lavoro,
lo sviluppo di piani di formazione alla sicurezza
sul posto di lavoro, il sostegno in materia di
transizioni e l’attuazione di una politica di
formazione di tutor.
PENOSITÀ
Sulla scia della conclusione dell’accordo
riguardante l’occupazione dei lavoratori senior
del dicembre 2009, durante il primo semestre
del 2010 sono state intavolate discussioni
sulla penosità del lavoro, in concomitanza con
i negoziati relativi alla Gestione previsionale
degli impieghi e delle competenze (GPEC,
Gestion Prévisionnelle des Emplois et des
Compétences).
Le discussioni avrebbero dovuto proseguire a
un ritmo più sostenuto nel corso del 2010, ma
l’attualità sociale, in particolare le trattative
circa la legge sulla riforma delle pensioni,
hanno costretto le parti sociali a modificare il
proprio calendario.
Nel 2010, è stato avviato
un progetto volto a ridurre
il rumore nell’ambito delle
piattaforme. Dopo un lavoro
iniziale d’identificazione
delle principali fonti di
rumore nelle attività, è
stato formato un gruppo
di lavoro dedicato con il
compito di assicurare la
considerazione di questo
tema fin dalla progettazione
delle stesse piattaforme e
anche nella politica degli
acquisti, in par ticolare
attraverso la sperimentazione di nuovi materiali.
SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
23
SVILUPPO
SOSTENIBILE
ASPETTI SOCIALI DELL’ATTIVITÀ
IMPIEGO DI LAVORATORI DISABILI
Nel 2010 è stata rafforzata la politica del
gruppo a favore dell’occupazione dei lavoratori
con disabilità tramite il rinnovo dell’accordo di
gruppo per un ulteriore periodo di 3 anni.
innovative (organizzazione di una sfida tra
centri a favore dell’associazione “Les Bouchons
d’Amour”).
A fine 2010, STEF-TFE faceva registrare un
tasso di occupazione di lavoratori disabili pari
al 4,34% (contro il 4,04% del 2009).
PROTEZIONE SOCIALE
Questi dati riflettono il coinvolgimento di
tutti i centri che, sostenuti dalla Mission
Handicap, svolgono quotidianamente azioni
a favore dei lavoratori con disabilità. A titolo
di esempio, la creazione dei “Relais Handicap”
nel 2010 permette di individuare e affrontare
con maggiore efficacia i casi par ticolari
riscontrati sul posto. La sensibilizzazione dei
team alla disabilità si è basata su misure di
comunicazione
In seguito alla revisione dei conti dei regimi“spese
mediche”e “previdenza”, la direzione del gruppo
e le parti sociali hanno lavorato insieme per
attuare un piano teso a ristabilire l’equilibrio
del regime di protezione sociale esistente,
preservandone la qualità di copertura.
Data l’attenzione del gruppo nei confronti
dell’ottimizzazione delle garanzie, il meccanismo attuale è analizzato regolarmente per
verificarne la conformità rispetto all’andamento
del mercato e alle esigenze dei dipendenti.
SICUREZZA E PREVENZIONE DEI RISCHI SUL LAVORO
La sicurezza e la prevenzione dei rischi nei luoghi
di lavoro rappresentano una preoccupazione
costante della gestione e si riconfermano parte
integrante degli assi principali della strategia
del gruppo.
L’anno 2010 è stato
caratterizzato dalla
volontà di strutturare
e sostenere piani di
azione per tut to il
gr upp o e d è s t ato
istituito un gruppoproget to a livello
nazionale per uniformare e coordinare le
tematiche specifi che
e le iniziative proprie
di ogni rete.
24
Allo stesso tempo, nel 2010 il gruppo ha portato
avanti le proprie azioni preventive strutturate,
attraverso piani di formazione, come quello
relativo alla formazione dei responsabili tecnici
immobiliari e dei direttori di stabilimento in
materia di protezione contro le esplosioni,
in applicazione della direttiva europea ATEX
(Atmosphères Explosives). Proseguono i lavori
di formalizzazione dei supporti per diffondere
il più ampiamente possibile le disposizioni in
materia di sicurezza (la documentazione di
riferimento “Salute, Sicurezza e Ambiente”serve
ad armonizzare le procedure in questi settori).
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E
SISTEMI INFORMATICI RISORSE UMANE (SIRH)
L’anno 2010 segna una tappa importante nella
definizione della strategia di questa funzione al
servizio della conduzione delle risorse umane
e del miglioramento della sua efficienza.
Il centro di competenza RU mira a strutturare
e rafforzare la funzione risorse umane sia nella
sua organizzazione, sia nei suoi dispositivi e
metodi di produzione. Mette a disposizione
il proprio know-how di settore relativo ai
processi di gestione delle risorse umane, le
proprie competenze relative agli strumenti
per dotare le umane risorse delle applicazioni
a loro necessarie e, infine, il proprio know-how
in materia di organizzazione, metodi e progetti.
L’anno 2010 è stato dedicato, in particolare, allo
sviluppo di strumenti di reporting in materia di
ottimizzazione del tempo di lavoro e al progetto
«Polo Produzione Condiviso», che prevedeva il
rimaneggiamento completo degli strumenti e
dei metodi di produzione per la funzione risorse
umane. L’approccio, inizialmente limitato al polo
logistico, ha portato alla creazione di un’unità di
servizio responsabile della produzione completa
delle buste paga.
L’AZIONARIATO DEI DIPENDENTI
I dipendenti del gruppo STEF-TFE detengono una partecipazione nel capitale della
società per mezzo di un Fondo comune di
investimento aziendale dedicato, che rappresenta il 15,78% del capitale di STEF-TFE.
L’interesse dei dipendenti nei confronti del
Fondo comune di investimento aziendale di
STEF-TFE è rimasto molto forte nel 2010,
nonostante il contesto borsistico poco favorevole. Pertanto, nonostante il calo significativo
dei fondi provenienti dalla partecipazione
(-18%) e la facoltà offerta a partire dal 2009
di optare per il suo versamento immediato, i
versamenti dei dipendenti nel fondo comune
di investimento aziendale sono aumentati del
28,83% rispetto al 2009. La contribuzione
aziendale complessiva ha raggiunto un record
di 4,1 milioni di euro, vale a dire il 18,40%.
Difatti, per STEF-TFE mantenere un livello
elevato di azionariato dei dipendenti è un
fattore determinante di coesione sociale.
Il 31 dicembre 2010, il saldo positivo delle
entrate e delle uscite del Fondo comune di investimento aziendale ha
permesso di compensare
RIPARTIZIONE DEL CAPITALE DI
la perdita di valore dei
STEF-TFE AL 31 DICEMBRE 2010
titoli STEF-TFE in portaFondo comune di investimento
foglio (-10% rispetto alla
Altri azionisti
aziendale di STEF-TFE per i dipendenti
quotazione di chiusura del
2009) e, quindi, di limitare
15,78 %
al 7% la diminuzione in
valore del patrimonio
netto del Fondo comune
di investimento aziendale
STEF-TFE, che si attesta
a 89,2 milioni di euro.
32,74 %
4,43 %
Auto detenzione
SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
47,05 %
25
Management
SVILUPPO
SOSTENIBILE
AMBIENTE
- 7%
di emissioni di CO2
per tonnellata/
km per il periodo
2010-2012
GLI ASSI PRINCIPALI
I principi fondamentali della politica di sviluppo
sostenibile del gruppo si fondano sull’anticipazione dei regolamenti, sull’innovazione
tecnologica nel controllo della catena del
freddo, sull’aumento dell’effi cienza energetica delle apparecchiature, sull’istituzione di
strumenti di gestione e pratiche operative
volte a migliorare le prestazioni economiche
e ambientali delle attività.
Nel 2010, STEF-TFE ha definito i tre assi su
cui sono imperniati gli impegni prioritari che
d’ora in avanti faranno parte del proprio piano
strategico a medio termine. Gli assi sono i
seguenti:
• misurazione e riduzione dell’impatto ambientale
del trasporto e della logistica del freddo;
• sviluppo di soluzioni di settore innovative,
efficienti e sostenibili;
• consolidamento delle pratiche sociali e civiche
del gruppo (1).
UN’ORGANIZZAZIONE DEDICATA
ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE
La strategia di sviluppo sostenibile è condotta
da un comitato strategico per lo sviluppo
sostenibile composto da un rappresentante
di ciascuna direzione di settore e funzione di
supporto coinvolta. Il comitato è presieduto da
un membro del comitato esecutivo. Un coordinatore per lo sviluppo sostenibile raggruppa,
anima e alimenta i lavori del comitato, la cui
missione è fornire le linee guida, definire i piani
di azione e i progetti prioritari e, inoltre, seguirne
lo sviluppo e i risultati ottenuti.
MISURAZIONE E RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DEL TRASPORTO
E DELLA LOGISTICA DEL FREDDO
LA MISURAZIONE DELLA “CARBON
FOOTPRINT”(IMPRONTA DI CARBONIO)
DEL TRASPORTO E DELLA LOGISTICA.
STEF-TFE ha sviluppato uno strumento per
misurare l’impronta di carbonio dei servizi
di trasporto, a partire dal proprio sistema
informatico TMS, e uno strumento per misurare
l’impronta di carbonio dei servizi logistici. Grazie
a questi calcolatori, il gruppo ora è in grado di
valutare l’impronta di carbonio delle soluzioni
di trasporto e logistica fornite ai propri clienti
e conduce vari esperimenti di questo tipo con
un panel di clienti pilota.
Nel 2010, i calcolatori di CO2 dei trasporti e della
logistica sono stati sottoposti all’esame di terzi,
un gruppo indipendente di specialisti europei in
studi e consulenze nell’informazione ambientale
dei prodotti, Bio Intelligence Service. Gli stessi
calcolatori sono in corso di certificazione anche
da parte di Bureau Veritas Certification.
I calcolatori hanno permesso di condurre, nel
2010, con un panel di clienti pilota, diversi
esperimenti per misurare l’impronta di carbonio
dei trasporti e della logistica.
La misura dell’impronta di carbonio del trasporto è oggetto di lavori costanti, sia su
scala nazionale, con l’Osservatorio Ambiente
Energia e Trasporti, sia a livello europeo, con
il Comitato europeo di normalizzazione in vista
dell’elaborazione di uno standard “CEN/TC320
Trasporto – logistica e servizio”. STEF-TFE offre
la propria competenza tecnica, attraverso i suoi
organi professionali, per sostenere le riflessioni
emerse nel quadro di tali organi e adatterà i
propri calcolatori in funzione degli standard
derivanti da detti lavori.
(1) La politica sociale del gruppo è approfondita nel capitolo precedente “Aspetti sociali dell’attività”
26
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E
IMPRONTA DI CARBONIO DELLE
ATTIVITÀ DI TRASPORTO E LOGISTICA
STEF-TFE è firmataria della Carta ADEME,
una carta di impegni assunti volontariamente
al fine di ridurre le emissioni di CO2 degli autotrasportatori di merci, elaborata dal Ministero
francese dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile,
dei trasporti e dell’edilizia abitativa (MEDDTL)
e dagli organi professionali, in collaborazione
con l’ADEME (agenzia ministeriale francese
per la gestione dell’ambiente e dell’energia).
Le azioni associate a questi impegni, e descritte
di seguito, dovrebbero consentire a STEF-TFE
di raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2, derivanti dalle proprie attività di
autotrasporto, del 7% per tonnellata/km nel
periodo fra il 2010 e il 2012.
2008
2009
2010
Totale KT di CO 2
(combustibili, fl uidi,
energia elettrica)
442
428
421
Milioni di km percorsi
(perimetro Francia,
subappaltatori compresi)
320
315
314
Impronta di carbonio calcolata in base ai fattori
di emissione seguenti: carburanti, fluidi, energia
elettrica (in Francia).
RINNOVO DEL PARCO VEICOLI
Nel 2010, la Direzione del gruppo ha ribadito
la volontà di disporre di una flotta di trattori
stradali conforme agli standard più elevati e
ha deciso di accelerare il rinnovo del parco
veicoli dedicato alla distribuzione in EURO V
per disporre di motori di nuova generazione. Il
tasso di rinnovo inizialmente fissato al 65% per
il 2010 è stato portato all’85%. Entro la fine del
2011, il 100% del parco veicoli assegnato alla
distribuzione sarà dotato di EURO V. STEF-TFE
avrà quindi uno dei parchi macchine più moderni
e rispettosi dell’ambiente di tutta Europa.
RIDUZIONE DEL CONSUMO DI CARBURANTE
Gli adattamenti tecnici dei veicoli e la formazione
all’eco-guida sono i due piani di azione
complementari attuati da STEF-TFE per ridurre
il consumo energetico dei veicoli. Così, alla fine
del 2010, il consumo medio del parco dei trattori
stradali era di 33 litri/100 km. STEF-TFE si è
prefi ssata l’obiettivo
di raggiungere un
consumo di 31,5
litri/100 km entro la
fine del 2012.
RIDUZIONE DELLE EMIS SIONI DI GAS
SERR A E SOSTANZE INQUINANTI DEL
PARCO VEICOLI
Il proseguimento delle azioni tese a ridurre il
consumo di carburante e l’ammodernamento
del parco veicoli sono due leve importanti nella
politica di riduzione delle emissioni di gas serra
e sostanze inquinanti.
SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
27
SVILUPPO
SOSTENIBILE
AMBIENTE
ADATTAMENTI TECNICI DEI VEICOLI
Queste azioni mirano a equipaggiare i veicoli
nuovi, o quelli che fanno già parte del parco,
di elementi che permettano di migliorare
l’efficienza del motore e di ridurre la resistenza al passaggio dell’aria. Nel novero
degli adattamenti figurano il miglioramento
della catena cinematica dei trattori stradali
e quello dell’aerodinamica tramite deflettori
laterali e/o del tetto (l’80% del parco veicoli
ne è dotato), oltre all’installazione di nuovi
pneumatici e di gruppi refrigeratori che consumino meno energia. I lavori sono condotti
in partnership con costruttori e fabbricanti
di componenti e rappresentano oltre il 50%
dell’utile derivante dalla riduzione dei consumi
energetici.
L’impiego di semirimorchi a due piani permette
di migliorare il tasso di riempimento dei veicoli
e, pertanto, di ridurre i consumi. Nel 2010,
STEF-TFE ha optato in gran parte per l’acquisto
di semirimorchi a due piani.
PIANI DI FORMAZIONE ALL’ECO-GUIDA
Nel 2010, la formazione all’eco-guida è diventata
sistematica ed è stata inserita nel curriculum
dei conducenti. Il principio è il seguente: dei
formatori, dotati di dispositivi di analisi dei
consumi, sensibilizzano i conducenti circa la
condotta e le modalità di guida tese a un utilizzo
efficiente dell’energia. Nel 2011, il gruppo
metterà alla prova i dispositivi di bordo che
permettono di monitorare i parametri di guida.
RIDUZIONE DELL’IMPRONTA DI CARBONIO DI PIATTAFORME E DEPOSITI
28
RIDUZIONE DEI CONSUMI DI
ENERGIA ELETTRICA
LIMITAZIONE DELL’IMPATTO
DEI FLUIDI REFRIGERANTI
La riduzione dei consumi di energia elettrica
costituisce anche una leva importante per
ridurre le emissioni di CO 2 . Questo principio
è diventato una priorità nel corso degli ultimi
due anni di esercizio. Se si considera l’insieme
dei centri, STEF-TFE ha ridotto il volume del
proprio consumo di elettricità del 5,5% nel
periodo preso in considerazione.
STEF-TFE si trova ad affrontare, allo stesso
modo delle aziende del settore agroalimentare,
il problema della riconversione degli impianti
di refrigerazione che funzionano con fluidi
HCFC, R22 compreso. Tuttavia, questi fluidi, a
lungo privilegiati dalle autorità francesi, hanno
effetti negativi sull’ambiente (strato di ozono
ed effetto serra).
Questi progressi derivano dal miglioramento
della prestazione energetica degli impianti
di refrigerazione, ma anche dall’attuazione
in seno al gruppo di un programma interno,
“J’€CO ENERGIE ”, che comprende nove parti,
fra cui l’ottimizzazione della coordinazione
degli impianti di refrigerazione, lo sviluppo di
eco-comportamenti e anche un approccio di
partenariato con i subappaltatori del mantenimento del freddo.
Il gruppo ha anticipato la sostituzione di questi
fluidi e/o degli impianti coinvolti (in particolare
l’R22) e ha lanciato un programma di riconversione dei suoi impianti privilegiando l’utilizzo di
fluidi naturali e perenni (NH3 e CO2). Dal 2006,
sono 200.000 i metri cubici di nuove costruzioni
e ampliamenti realizzati con refrigeranti naturali.
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E
RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI E RICICLAGGIO
RIFIUTI NON PERICOLOSI
Procede la strutturazione dell’approccio in
materia di raccolta differenziata dei rifiuti
non pericolosi, con l’obiettivo che tutti i centri
STEF-TFE abbiano integrato pienamente il
processo per la fine del 2011.
Ogni centro di gestione è stato dotato di un
“pacchetto rifiuti”, che raggruppa le pratiche
e gli strumenti da utilizzare per assicurare la
raccolta differenziata dei rifiuti ordinari e, così,
migliorare il loro tasso di riciclaggio e la loro
valorizzazione.
Per completare l’impiego della raccolta
differenziata dei principali rifiuti non pericolosi
prodotti dai centri di gestione, quali cartone,
pellicole da imballaggio e legno, sono entrate
in vigore procedure di trattamento specifiche
per altri tipi di rifiuti, come rame, bronzo,
ottone, ferro, acciaio, e, infine, carta da ufficio.
Inoltre, sono organizzate raccolte per il riciclaggio di materiali elettrici ed elettronici.
RIFIUTI PERICOLOSI
Da diversi anni lo smaltimento dei rifiuti pericolosi è gestito attraverso canali autorizzati.
RIFIUTI PERICOLOSI
TIPOLOGIA
STIMA ANNUALE
MODALITÀ DI TRATTAMENTO
Fluidi refrigeranti
R22, R404 A, R407A,
R410A, R134a
2,5 TONNELLATE
Recupero e smaltimento attraverso canali autorizzati nel corso
di operazioni di smantellamento degli impianti e di manutenzione
(soprattutto dell’HCFC-R22)
Fluide regrigeranti
Ammoniaca, CO2
20 TONNELLATE DI ALCALI
3,5 TONNELLATE DI NH3
FORMA GASSOSA
Recupero sotto forma di ammoniaca (NH3) o alcali (NH4OH) nel corso
di operazioni di smantellamento degli impianti e di smaltimento
attraverso canali autorizzati
Liquidi di raffreddamento
CIRCA 26.000 LITRI
Circuiti chiusi con scarico ogni tre anni
Lubrificanti usati
130.000 LITRI
118.500 l. per veicoli + 11.500 l. Unità di refrigerazione.
Ricuperatore autorizzato
PCB/PCT
3 TONNELLATE
Eliminazione attravero i canali autorizzati con distinta di monitoraggio
dei rifiuti
POLITICA DI ACQUISTI SOSTENIBILI
Per applicare la propria politica in tutti i processi
e tramite tutti i mezzi utilizzati, STEF-TFE ha
deciso di coinvolgere partner e fornitori nella
propria politica di sviluppo sostenibile e tiene
conto di criteri di natura ambientale e sociale
nella propria politica di acquisti.
I team interni di acquirenti hanno ricevuto una
formazione sulla politica di acquisti responsabili
del gruppo ed è stato elaborato un piano di
azione “acquisti sostenibili”, che fra le varie
cose prevede l’inclusione dei principali partner
e fornitori nei progetti di implementazione di
soluzioni tecniche più sostenibili.
SVILUPPO DI SOLUZIONI DI SETTORE INNOVATIVE, EFFICIENTI E SOSTENIBILI
Il secondo asse su cui sono imperniati gli
impegni che il gruppo si è assunto in materia
di sviluppo sostenibile concerne lo sviluppo
di soluzioni per il trasporto e la logistica che
permettano di far avanzare la supply chain
“verde”, sia a livello dell’organizzazione dei flussi,
sia per quanto concerne le soluzioni tecniche.
OTTIMIZZAZIONE DEL TRASPORTO
Uno degli elementi chiave per ridurre i
chilometri percorsi e, di conseguenza, le
emissini di gas serra e altri inquinanti sta
nell’ottimizzazione e massificazione del
traspor to. STEF-TFE implementa soluzioni di miglioramento in questo settore.
SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
29
SVILUPPO
SOSTENIBILE
AMBIENTE
SVILUPPO DELLA MUTUALIZZAZIONE
DEGLI STOCK
L’obiettivo perseguito è quello di raggruppare
gli stock di più aziende nello stesso deposito
per realizzare un trasporto massificato in
uscita. Questo nuovo tipo di schema di organizzazione logistica fornisce, oltre a vantaggi
competitivi in termini di qualità del servizio
(aumento della frequenza di consegna senza
aumento dello stock, riduzione delle rotture di
stock) e di ottimizzazione dei costi, il vantaggio
di ridurre significativamente i chilometri
percorsi.
STABILIZZAZIONE DELLA RETE
DEI PUNTI DI MASSIFICAZIONE
DEL TRASPORTO
La rete di trasporti STEF-TFE ha consolidato
il proprio sistema di punti di massifi cazione
(hub di trasporto) per le piattaforme della
grande distribuzione (iper- e supermercati) in
Francia. Si tratta di un sistema che permette
di raggruppare i fl ussi di una stessa regione
per massificarli verso le piattaforme degli
iper- e supermercati di uno stesso settore.
Attualmente la rete è in grado di proporre
offerte di servizi di collettame in linea o
ottimizzati su tutto il territorio francese.
SISTEMI DI BORDO
L’impiego per tutto il parco veicoli di sistemi
di bordo con funzioni di geo-localizzazione è
ormai effettivo. Questo dispositivo consente
di ottimizzare i circuiti e, in particolare, di
ridurre i chilometri percorsi a vuoto. Sono
in corso sperimentazioni per met tere in
pratica l’interoperabilità con altri sistemi,
compresi quelli dei subappaltatori principali,
al fine di ottimizzare il traspor to in una
zona più ampia.
SOLUZIONI TECNICHE ALTERNATIVE ED INNOVATIVE
La messa a punto di nuove soluzioni tecniche
più efficienti e rispettose dell’ambiente richiede
un approccio innovativo che STEF-TFE ha
rafforzato nel 2010.
TRASPORTO MULTIMODALE
test freddo criogenico di
bordo con Air Liquide
STEF-TFE esplora le opportunità di sviluppo
di trasporti strada-rotaia e sta testando certi
segmenti di tratte ferroviarie, in partenariato con
alcuni clienti. Il gruppo è azionista di lunga data
della società Froid Combi che opera nel trasporto
multimodale fra Avignone e Perpignan, fino a Parigi
e Lille utilizzando casse mobili.
Nel 2010, STEF-TFE ha studiato l’attuazione del
trasporto merci su strada per alcune aziende su
nuove linee di trasporto combinato, in particolare
il passaggio del trasporto merci su strada alla
linea ferroviaria Rennes-Lione, a partire dal primo
trimestre del 2011.
30
FREDDO CRIOGENICO
La sostituzione su larga scala dei fluidi
refrigeranti sintetici utilizzati dalle unità di
refrigerazione dei veicoli con azoto liquido, che
non emette CO 2 , rappresenta senza dubbio
un progresso. A partire dal 2007, STEF-TFE
conduce, nell’ambito di una partnership industriale, campagne di test e sviluppo di unità
di refrigerazione funzionanti ad azoto. Un
semirimorchio di prova sarà testato 2011, in
situazione di utilizzo reale.
VEICOLI ELETTRICI E IBRIDI
STEF-TFE partecipa allo sviluppo di veicoli
refrigerati “verdi”, elettrici o ibridi, in collaborazione con alcuni costruttori. Nel 2010,
STEF-TFE ha intensifi cato test e sperimentazioni su tali veicoli, che sono ancora da
considerare prototipi. Nel 2011, nel quadro
del progetto “logistica urbana”, STEF-TFE
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E
1 A CERTIFICAZIONE
HQE® PER UN DEPOSITO
FRIGORIFERO:
STEF LES ESSARTS
(VANDEA)
sperimenterà, in partenariato con alcuni
distributori e altri soggetti interessati, l’utilizzo di veicoli elettrici per giri di consegna in
centro città.
IMMOBILIARE
STEF-TFE gestisce regolarmente, attraverso
la filiale dedicata IMMOSTEF, cantieri edili in
Francia e in Europa per conto proprio e per
conto dei suoi clienti.
Questo know-how ha portato STEF-TFE a contribuire, nell’ambito della Commissione di sviluppo
sostenibile dell’AFILOG, all’elaborazione di
un’appendice alla documentazione di riferimento
HQE® per gli edifici frigoriferi, pubblicata
nell’aprile del 2010.
Nel quadro di un’operazione pilota relativa a
questa nuova documentazione di riferimento,
STEF-TFE ha testato e ottenuto la certificazione
HQE® per il deposito di STEF a Les Essarts, in
Vandea (25.000 m3 in regime di freddo negativo).
Le nuove costruzioni di STEF-TFE terranno conto,
attraverso una documentazione di riferimento
per il gruppo, dei principali criteri di questa prima
documentazione di riferimento HQE® specifica
per gli edifici frigoriferi.
LA POLITICA DI SVILUPPO SOSTENIBILE DE LA MÉRIDIONALE
Il 24 novembre 2010, nel cantiere navale
Brodosplit (Croazia), è stata varata la nuova
nave ro-ro (roll-on/roll-off) de La Méridionale
chiamata “Piana”.
La Méridionale ha scelto di inserire questa
nave, che entrerà in servizio nel corso del
2011, nella categoria di “nave pulita”, il che
richiede il rispetto dei più rigorosi criteri
ambientali, in particolare il controllo e la
riduzione delle emissioni inquinanti in mare e
nell’aria. Questi criteri sono stabiliti e verificati
dall’organismo di certificazione indipendente
Bureau Veritas.
Come per le altre tre navi che compongono la
flotta attuale de La Méridionale, la “Piana”sarà
certificata ISM, ISO 9001 e ISO 14001. Le
specifiche di questa nuova nave sono inedite:
• progettazione di eliche e carena ottimizzate
per la velocità commerciale;
• rivestimento in silicone dello scafo per ridurre
l’attrito;
• integrazione di tecnologie avanzate per
ottimizzare la combustione, al fine di ridurre
il consumo di energia fossile;
• dispositivo di trattamento delle acque di
zavorra per evitare il rilascio accidentale di
organismi acquatici;
Primo centro progettato con
approccio HQE per un’azienda
agroalimentare
• strumenti di raccolta e trattamento dei rifiuti
e degli effluenti;
• sistema di condivisione delle osservazioni in
materia di avvistamento dei cetacei nell’ambito
della salvaguardia di questa specie.
Questa è la prima nave nuova che soddisfi i
nuovi requisiti francesi in materia di accessibilità
a bordo.
Inoltre, sulla scia delle azioni intraprese per la
certificazione ISO 14001 ottenuta nel 2009 in
merito all’attuazione del Sistema di Gestione
Ambientale (EMS), La Méridionale porta avanti
il suo programma ambientale e continua a
compiere tutti gli sforzi possibili per ridurre la
propria dipendenza da combustibili fossili, per
evitare di inquinare e, infine, per salvaguardare
i mammiferi marini.
La Méridionale ha calcolato il proprio bilancio
del carbonio e si è fissata un obiettivo globale
di riduzione delle emissioni di CO2 pari al 6,5%.
Nel 2010, questo obiettivo è stato raggiunto per
quanto riguarda il consumo di combustibile, che
rappresenta il 78% delle emissioni totali. Più in
generale, le azioni e le scelte strategiche de La
Méridionale sono guidate da un monitoraggio e
una verifica costanti della regolamentazione in
materia di ambiente e dall’anticipazione degli
sviluppi tecnologici.
SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
PIANA: Primo cargo
classificato “nave pulita”
31
RISCHI DEL
GRUPPO
IN RAGIONE DELLA SUA ATTIVITÀ, INCENTRATA SU DERRATE DEPERIBILI,
IL GRUPPO È ESPOSTO A DIVERSI RISCHI DI GESTIONE. I RISCHI PRINCIPALI
CONCERNONO LA DISTRUZIONE DEGLI STRUMENTI DI GESTIONE E
L’INTERRUZIONE DELLA CATENA DEL FREDDO CON CONSEGUENZE SULLE
MERCI AFFIDATEGLI
RISCHI LEGATI ALL’ATTIVITÀ
Nel caso in cui si verificassero incidenti di
questa natura, l’organizzazione del gruppo
e la strutturazione a rete dei suoi impianti,
in particolare sul territorio nazionale, gli
permetterebbe di affrontare in tempi brevi
l’impossibilità di utilizzare una o più delle sue
risorse operative.
Pertanto le conseguenze di un rischio di
incendio appaiono limitate a livello del gruppo
e comunque il numero di depositi e piattaforme gestite permetterebbero di trasferire
rapidamente, se necessario, i flussi interessati
dall’incidente a un altro centro. Questo problema
è particolarmente evidente nel caso delle
attività di collettame, il cui funzionamento in
rete si situa proprio nel cuore del dispositivo.
Questo è il motivo per cui la Direzione di
Gestione ha la responsabilità costante di
prevedere e attuare soluzioni che garantiscano
la continuità operativa nonostante i rischi che
potrebbero concretizzarsi (climatici, di ordine
sociale o accidentale). Le risorse immobiliari
del gruppo sono dotate di sistemi per registrare
la temperatura durante il funzionamento e di
sistemi di monitoraggio remoto per i periodi non
operativi, vale a dire dal venerdì sera al lunedì
mattina per i depositi frigoriferi e da sabato a
mezzogiorno a domenica sera per le piattaforme
di trasporto. L’obiettivo è dunque garantire il
mantenimento della catena del freddo e ridurre
al minimo il rischio di distruzione di un edificio
in seguito allo scoppio di un incendio.
di messa in sicurezza dei propri centri in modo
da minimizzare la possibilità che si verifi chi
un sinistro e per ridurne al minimo l’eventuale
portata.
Consapevole di dipendere dai fl ussi di informazioni che circolano ogni giorno e dalla loro
sicurezza, il gruppo presta particolare attenzione alla protezione dei dati e al loro rapido
recupero in caso di incidenti che interessino le
CPU. Allo stesso modo, la messa in sicurezza
dei dati e il mantenimento dell’inviolabilità dei
sistemi informatici rappresentano un aspetto
fondamentale del rapporto con i clienti del
gruppo.
Il gruppo dispone, grazie ai contratti di assicurazione stipulati, sia per danni e/o perdite
di attività sia in termini di responsabilità civile,
di una copertura il più possibile adattata
alle responsabilità che assume. Una politica
prudente in materia di garanzie e franchigie,
rinnovata periodicamente per rispondere
all’evoluzione dei mercati e alla crescita del
gruppo, unita a una politica volontaristica di
prevenzione e formazione, riduce l’esposizione
del gruppo alle conseguenze di un importante
disastro.
Ogni anno STEF-TFE dedica una notevole quantità di investimenti alla politica di prevenzione e
32
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | R IS C H I D E L GR U P P O
RISCHI DEL
MERCATO
RISCHIO LEGATO ALLA LIQUIDITÀ
I fabbisogni di tesoreria del gruppo sono assicurati,
in via principale, dalle linee di credito concesse a
livello della società madre. Al 31 dicembre 2010
STEF-TFE possiede 19 linee di credito confermate
a medio termine, per un totale di 129 milioni di
euro. Queste risultano utilizzate per 73 milioni
al 31 dicembre 2010. I prelievi sono effettuati
per periodi compresi tra i 10 giorni e i tre mesi
e maturano l’interesse in vigore alla data del
prelievo. Queste linee di credito prevedono una
scadenza dai 3 ai 5 anni. La società STEF-TFE
dispone anche di crediti una tantum per un totale
di 22 milioni di euro, di cui 17 milioni di euro
utilizzati al 31 dicembre 2010 e di autorizzazioni
a scoperti, senza scadenza prevista, per un
totale di 54 milioni di euro, di cui 6 utilizzati al 31
dicembre 2010. Le linee di credito confermate, non
utilizzate, le autorizzazioni a scoperti disponibili
e i crediti una tantum, combinati a una buona
pianificazione dei flussi, garantiscono al gruppo
una gestione ottimale del suo rischio legato
alla liquidità. Alcune linee e prestiti (prestito
OBSAAR compreso) prevedono impegni da parte
del gruppo, in particolare il rispetto degli indici
finanziari. Gli indici principali sono i seguenti:
EBITDA / Oneri finanziari netti superiori a 6 (6,5
per l’OBSAAR) e Indebitamento Netto / Fondi
Propri inferiori a 1,6 o 1,7 (1,7 per l’OBSAAR). Al
31 dicembre 2010 il gruppo rispetta l’insieme degli
impegni previsti dai finanziamenti di cui dispone.
RISCHIO LEGATO AL TASSO
DI INTERESSE
L’indebitamento finanziario consolidato del
gruppo è sostanzialmente a tasso variabile, sia
nel caso di concessioni a breve termine su linee
confermate o di indebitamento sotto forma di
leasing e di prestito ipotecario a lungo termine
che costituiscono le due modalità abituali di
finanziamento delle immobilizzazioni. L’obiettivo
del gruppo in termini di gestione del rischio legato
al tasso di interesse consiste nel perseguire
una logica di micro-copertura in proporzione
alla stipula di nuovi contratti di finanziamenti
immobiliari. Questa politica di copertura del
gruppo deve permettere a termine di ottimizzare il costo degli strumenti di copertura dei
debiti sottostanti migliorando la sua efficacia
e rispettando gli obblighi contabili in termini di
contabilità a copertura.
In Francia, 3 nuovi swap di tassi di interesse pari
a un importo di circa 17 milioni di euro si sono
andati a sommare agli 8 swap di tassi sottoscritti
tra il 2008 e il 2009, portando così a un totale
di nozionale cumulato di 65 milioni di euro. Si
tratta di swap di tassi perfettamente addossati
ai finanziamenti a lungo termine e dal nozionale
ammortizzabile. La loro scadenza è in funzione
della durata del finanziamento sottostante,
ovvero tra i 10 e 12 anni.
In Spagna, la filiale SDF Iberica possiede ancora
uno strumento a macro-copertura istituito nel
2006 al fine di coprire un rischio legato ai tassi
su contratti di finanziamento sotto forma di
leasing, indicizzati su tasso variabile. Si tratta di
uno swap dal nozionale di 6 milioni di euro, che
scadrà nel gennaio 2011.
In Italia, la filiale Cavalieri possiede uno swap di tassi
perfettamente addossato al finanziamento della
piattaforma di Tavazzano, pari a un nominale di 12
milioni di euro, la cui scadenza è prevista nel 2022.
RISCHIO LEGATO AI CREDITI
Grazie al fatto che nessun cliente rappresenta
oltre il 10% del fatturato del gruppo, il rischio che
la défaillance di uno di questi possa avere ripercussioni pesanti sui risultati del gruppo è limitato.
Alla fine del 2009, il gruppo STEF-TFE ha esteso
il perimetro del suo contratto di assicurazionecredito a tutti i paesi europei in cui opera al fine
di coprire il rischio di défaillance dei suoi clienti.
RISCHIO LEGATO AL CAMBIO
I flussi in valute diverse dall’Euro rimangono
sostanzialmente in equilibrio rispetto alla zona
Euro e quindi non si creano rischi legati alla
posizione di cambio.
RISCHIO LEGATO AL GASOLIO
In qualità di grande consumatore di gasolio,
STEF-TFE è esposta alle variazioni del prezzo
di questo carburante e, per il momento, non
prevede di procedere ad acquisiti di strumenti a
copertura. Oltre ai meccanismi di ripercussione di
queste variazioni, il gruppo privilegia soprattutto
l’ottimizzazione degli acquisti con acquirenti
dedicati e istituendo misure volte alla riduzione
dei consumi.
RI SCHI D E L GR U P P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
33
BILANCIO
CONSOLIDATO
FATTURATI
L’ANNO 2010 È STATO CARATTERIZZATO DA UN FATTURATO IN AUMENTO
DEL 3,7%, PARI A UNA CRESCITA ESCLUSIVAMENTE ORGANICA CHE HA
BENEFICIATO DELL’AUMENTO DELLA SOVRATTASSA “ENERGIA”, CHE
RAPPRESENTA POCO PIÙ DI UN PUNTO PERCENTUALE DI CRESCITA.
La crescita dell’attività ha conosciuto nel
secondo semestre un’accelerazione riguardante
tutte le attività del gruppo, tranne il marittimo,
rimasto stabile nel corso dell’anno.
L’effetto perimetro non è significativo e si limita
alla presa in considerazione della filiale svizzera
SGF per 12 mesi, invece degli 11 del 2009.
FATTURATO PER ATTIVITÀ
CUMULO ANNUALE in milioni di euro
2010
2009
Trasporto Francia
1.061,9
1.041,9
+ 1,9 %
Logistica Francia
371,2
360,6
+ 2,9 %
STEF-TFE International
Subtotale
386,0
367,8
+ 4,9 %
1.819,1
1.770,3
+2,8 %
Marittimo
Altre attività (dont attività commerciali)
Totale
87,6
87,8
- 0,2 %
150,7
125,8
+ 19,8 %
2.057,4
1.984,0
+3,7 %
TRASPORTO FRANCIA
LOGISTICA FRANCIA
La rete Trasporto Francia ha fatto registrare
un incremento del 1,9% del fatturato, nonostante il maltempo, all’inizio dell’anno e a
dicembre, quando le nevicate hanno portato
a un calo delle fatturazioni e a significativi
costi aggiuntivi per continuare ad assicurare
la qualità dei servizi.
Il polo Logistica Francia finisce l’anno con una
riduzione dell’attività di deposito tradizionale
di surgelati, per la quale si registra un tasso di
riempimento pari all’82,5%, inferiore a quello
del 2009 (85%). L’ambiente è ancora segnato
dagli effetti dell’applicazione della Legge di
modernizzazione dell’economia sull’accelerazione
dei flussi.
Questa buona prestazione globale è dovuta
al ritorno alla crescita dei volumi (+1,3% in
termini di tonnellaggio trasportato, senza
organizzazione di trasporto) che ricompensa
una politica commerciale di riconquista e
lo sforzo effettuato nei confronti dei clienti
circa i prezzi.
L’erosione dei prezzi si è attenuata a partire
dalla fine del 2010 con l’attuazione di una
rivalutazione tariffaria.
34
variazione in %
La logistica dei flussi dinamici, invece, è molto
vivace, soprattutto per i clienti nel settore della
ristorazione collettiva, il cui fatturato per le
attività commerciali aumenta sensibilmente.
La logistica per i clienti degli iper- e supermercati
mostra un aumento delle fatturazioni e l’insieme
di queste attività di logistica rappresenta ormai
quasi il 52% del fatturato totale della logistica.
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
STEF-TFE INTERNATIONAL
Questo settore ha confermato il suo ruolo di
rilancio di crescita per il gruppo con un fatturato
in crescita del 4,9% rispetto all’anno, ripartiti
come segue:
FATTURATO DELLE ATTIVITÀ EUROPEE
in milioni di euro
2010
2009
Fatturato totale
2.057
1.984
93,5
92,2
Fatturato delle filiali europee
368,6
353,2
di cui penisola iberica
165,4
160,3
di cui Italia
142,9
136,8
di cui Benelux
34,5
32,2
di cui Svizzera
15,2
12,0
di cui Gran Bretagna
10,6
11,9
Fatturato delle filiali esclusivamente dedicate all’’Export *
* Certe fi liali dedicate all’export rientrano nel perimetro di STEF-TFE Transport.
MARITTIMO
L’anno 2010 è stato caratterizzato dall’arrivo
di un nuovo concorrente da Tolone e un forte
aumento dell’offerta di trasporto marittimo
tra la Corsica e il continente.
Anche se il Sud completa con successo l’anno
con un incremento del 3,8% nel numero di
passeggeri trasportati nel mese di dicembre
2010, il traffico annuale verso la Corsica registra
un calo complessivo del 6,9% dei passeggeri
e superiore 1,7% nel trasporto merci rispetto
al 2009. Il miglioramento degli introiti a bordo
delle navi permette di mantenere un fatturato
stabile sull’anno in corso.
ATTIVITÀ COMMERCIALI
E ALTRE ATTIVITÀ
Questo segmento è in crescita del 20% e
rappresenta un fatturato complessivo pari a
150,7 milioni di euro. La maggior parte di questo
importo dipende dalle attività commerciali
riguardanti le merci realizzate per clienti della
ristorazione collettiva, la quale è in crescita
quasi del 25% rispetto all’anno e raggiunge i
141,7 milioni di euro.
Le altre attività sono in declino, come la
riduzione delle entrate immobiliari di locazione,
a seguito della cessione di un edifi cio a uso
uffici nel corso dell’anno.
AGROSTAR ha generato un fatturato esterno
di 3,4 milioni di euro, contro i 3 milioni di euro
del 2009.
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
35
RISULTATI
IL GRADUALE MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE ECONOMICO NEL CORSO
DELL’ANNO 2010 SI È RAPIDAMENTE RISPECCHIATO NEI RISULTATI CHE
MOSTRANO UN INCREMENTO DEL 7,2% DEL MARGINE OPERATIVO LORDO
E DEL 20,1% DEL RISULTATO NETTO DI COMPETENZA DEL GRUPPO.
CONTO ECONOMICO SEMPLIFICATO
in milioni di euro
2010
2009
variazione in %
2.057
1.984
+3,7
Utile operativo
80,6
75,2
+7,2
Risultato finanz ario
(11,8)
(13,8)
+14,7
Utile ante imposte
68,8
61,4
+12,2
(22,3)
(18,3)
Fatturato
Oneri tributari
Parte delle imprese consolidate
Risultato netto
di cui quote del gruppo
di cui interessi di minoranza
Il graduale miglioramento dell’ambiente economico nel corso dell’anno 2010 si è rapidamente
rispecchiato nei risultati che mostrano un
incremento del 7,2% del margine operativo lordo
e del 20,1% del risultato netto di competenza del
gruppo. La progressione del margine operativo
lordo è legata all’attività, ma rifl ette anche
una riduzione sul piano fiscale, con il gruppo
che realizza economie attraverso il passaggio
dalla tassa professionale al nuovo Contributo
Economico Territoriale. Se ci sono plusvalenze
su cessioni immobiliari per un importo di 11,6
milioni di euro, il margine operativo lordo
realizzato nel 2010 è stato penalizzato da
oneri eccezionali, in particolare le spese di
costituzione del finanziamento della nuova nave
“PIANA”(-4,4 milioni di euro) e la svalutazione
di attività immateriali per -4,3 milioni di euro.
Considerate le voci eccezionali, il margine
operativo corrente (risultato operativo con
la rielaborazione degli altri oneri e proventi
36
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | R IS ULTAT I
1,0
+ 0,4
47,6
43,5
+9,4
47,2
39,3
+20,1
0,3
4,1
-
operativi) è pari a 76,4 milioni di euro nel
2010 (3,7% del fatturato) contro i 64,4 milioni
di euro del 2009 (3, 2% del fatturato), con un
incremento di mezzo punto di base. Questo
miglioramento è legato all’effetto per l’intero
anno di varie misure di riduzione dei costi
attuate dal gruppo nel 2009 e si traducono
in una migliore produttività dei team, con le
spese di personale stabili rispetto a un’attività
in aumento.
Il risultato finanziario è migliorato anche di
quasi 2 milioni di euro nel corso dell’anno grazie
a due fattori: l’ottimizzazione della necessità
di capitale circolante, permessa da una buona
qualità di gestione e da una rapida risoluzione
delle controversie, e l’ulteriore calo dei tassi
di interesse, di cui il gruppo ha pienamente
beneficiato. La strategia di copertura parziale
del debito del gruppo avviata all’inizio del
2009 si è protratta nel 2010, permettendo di
contenere l’aumento dei costi dei finanziamenti
nonostante la ripresa dei tassi di interesse sul
finire dell’anno.
Gli oneri tributari registrati nel conto economico
sono pari a 22,3 milioni di euro, in crescita del
21,8% rispetto all’esercizio precedente, che
comprendeva operazioni non imponibili (badwill
e svalutazione di goodwill per un ammontare
netto di 3,2 milioni di euro). Il tasso effetivo di
imposta sale così al 32,3% (contro il 29,8% del
2009) in ragione di un calo degli utili soggetti
alla tassazione sul tonnellaggio e alla svalutazione dell’attività da imposte differite in Italia
(1 milione di euro), parzialmente compensati
dal risparmio derivante dall’ammortamento
fiscale della nuova nave.
Dopo aver preso in considerazione le quote-parti
del risultato netto delle imprese associate,
il risultato netto ammonta a 47,6 milioni di
euro rispetto ai 43,5 milioni di euro dello
scorso esercizio, vale a dire un incremento del
9,4%. Il risultato netto del gruppo è salito del
20,1%, a 47,2 milioni di euro, grazie all’impatto
dell’ingresso nel capitale della CMN a fine 2009,
che consente ora di ridurre la quota di risultato
attribuibile a terzi.
Il gruppo ha mantenuto un impor tante
programma di investimenti nel 2010 con il
versamento di nuovi acconti di costruzione
della nave“PIANA” (75 milioni di euro) e la
costruzione di nuovi depositi in Francia (Vire,
Brive, Strasburgo) e in Europa (Madrid, Porto).
Nonostante questi sviluppi, il gruppo è riuscito a
mantenere un livello stabile del debito nell’arco
di tutto il periodo, grazie al miglioramento
dell’autofinanziamento (117,7 milioni di euro
contro i 109,6 milioni di euro del 2009) e la
realizzazione di diverse vendite di attività
immobili per € 31 milioni. I fondi propri si sono
rafforzati nel 2010 e permettono di prevedere,
con il calo degli investimenti programmati
nel marittimo, una riduzione del tasso di
indebitamento nel 2011.
I RISULTATI DELLA SOCIETÀ MADRE
Dalla suddivisione in filiali delle attività operative
nel 2008, la società STEF-TFE è una holding
pura che non possiede altro che complessi
immobiliari dati in locazione alle società di
gestione. Il fatturato, che consiste in locazioni
e servizi prevalentemente infragruppo, è pari
a 11,1 milioni di euro, contro gli 11,9 milioni
di euro del 2009. I proventi imputabili a terzi,
ripresa su svalutazioni e altri proventi, sono
pari a 29 milioni di euro, contro i 31,3 del 2009.
I costi di gestione sono aumentati fino a 22,3
milioni di euro, contro i 21,9 milioni di euro del
2009, e restano contenuti grazie al risparmio
realizzato sull’insieme dei costi generali della
sede. I costi del personale toccano i 7,3 milioni di
euro, mentre la posizione degli ammortamenti
e accantonamenti passa da 8,5 a 8,4 milioni di
euro. L’incremento delle imposte e delle tasse
pari a 0,4 milioni di euro è dovuto all’effetto di
scompensazione di tasse rifatturate alle filiali
del gruppo. Il risultato di gestione risulta avere
un utile di 0,2 milioni di euro, contro i 4,5 milioni
di euro del 2009.
I prodotti finanziari, principalmente costituiti
da proventi di partecipazioni, sono pari a 23,1
milioni di euro contro i 20,2 milioni di euro del
2009, a causa dell’aumento dei dividendi versati
dalle filiali del gruppo. Altri interessi e proventi
R IS ULTAT I | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
37
RÉSULTATS
assimilabili sono aumentati di 2,7 milioni di euro,
in seguito alla constatazione di un premio di
fusione conseguente al trasferimento di tutte
le attività di una filiale.
un terreno a Perpignan.
Gli oneri finanziari tengono conto di un accantonamento per impegni finanziari relativo al
finanziamento della nave “Piana” per 4,3 milioni
di euro. In totale, ammontano a 12,1 milioni di
euro e portano a un utile ante poste eccezionali
e ante imposte pari a € 11,2 milioni.
Se nel 2009 l’azienda aveva oneri tributari per
0,9 milioni di euro (STEF-TFE è responsabile di
gruppo fiscale), un provento di 3,4 milioni di euro
è stato incluso per il 2010. Infatti, il regime di
integrazione fiscale previsto dall’articolo 223
A del CGI consente, in particolare in virtù del
principio di compensazione fra i diversi risultati
delle società del gruppo, di ottenere un ricavo
da imposte.
L’utile eccezionale, che nel 2009 ammontava
a 0,1 milioni di euro, passa a 2,2 milioni di euro,
con la plusvalenza realizzata sulla cessione di
Infine, il risultato netto della società madre è
beneficiario di 17,2 milioni di euro, contro i 18,9
milioni di euro del 2009.
PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DEL RISULTATO ATTIVO
Risultato dell’esercizio
17.169.935 €
Riporto a nuovo
57.554.574 €
Per un totale disponibile di
74.724.509 €
L’assegnazione avverrà come segue:
Alla distribuzione di un dividendo di 1,25 € per azione
O una distribuzione globale di
16.894.561,25 €
Riporto a nuovo fino a
57.829.947,75 €
Si precisa che se, al momento del pagamento, la società detenesse qualcuna delle azioni proprie,
la somma corrispondente all’importo del dividendo che non fosse stata versata per queste azioni,
sarebbe assegnata al conto riporto a nuovo.
38
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | R IS ULTAT I
DIVIDENDI DISTRIBUITI PER I TRE ANNI PRECEDENTI
Esercizio
Dividendo netto per azione
Totale ricavi per azione
2007
1,00
1,00
2008
1,05
1,05
2009
1,05
1,05
Ai sensi dell’articolo 223 quinquies del CGI(Codice Generale delle Imposte), si afferma che non
ci sono state spese generali che hanno portato a reintegrazione nel reddito imponibile ai sensi
dell’articolo 39-5 dello stesso Codice.
TABELLA DI MONITORAGGIO DEI SALDI FORNITORI PER DATA DI SCADENZA
Saldo fornitore
al 31.12.2010
17.086.867
di cui con scadenza
Oltrepassata
da 1 a 31 giorni
da 32 a 61 giorni
oltre
777.056
15.850.090
412.389
47.332
EVOLUZIONE DEL PERIMETRO – PARTECIPAZIONE E CONTROLLO NEL
CORSO DELL’ESERCIZIO SCORSO.
CREAZIONE DI SOCIETÀ
• Costituizione della PIANA SNC, originariamente denominata SNC ROPAS 468, il cui
scopo è detenere il cargo misto “Piana”, che
sarà noleggiato dalla Compagnie Méridionale
de Navigation, « La Méridionale » e di proprietà
al 45% di STEF-TFE (il resto è detenuto da
alcuni istituti bancari che partecipano al
finanziamento della nave).
RISTRUTTURAZIONI INTERNE
IN FRANCIA E IN EUROPA
• Assorbimento della Compagnie Frigorifique
Française SAS (C.F.F.) da parte di STEF-TFE SA;
• assorbimento della società Cryologistic SAS da
parte di Cryologis Développement SAS, seguito
dall’assorbimento di quest’ultima da parte di
STEF-TFE SA;
• assorbimento della SIC Vendargues le Serpolet
da parte di STEF-TFE Transport SAS;
• Spagna: assorbimento delle imprese Immostef
Alcala SL e Immostef New Torrejon SL da parte
della società Immostef
• Espana SL (ex Los Olivos Immostef SL).
MODIFICA DELLA PARTECIPAZIONE
• Svizzera: un aumento ulteriore della partecipazione nella Société des Gares Frigorifiques
et Ports Francs de Genève SA (S.G.F.), già
detenuta al 98,42%.
R IS ULTAT I | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
39
GOVERNANCE
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
MODIFICHE INTERVENUTE ALL’INTERNO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
In seguito alla fusione-assorbimento della
società Atlantique Participations, il 27 gennaio
2010 la società Atlantique Management è stata
cooptata come Amministratore dal Consiglio
di Amministrazione. Questa cooptazione è
stata ratificata dall’assemblea generale degli
azionisti il 19 maggio 2010.
Il mandato di Amministratore di Alain Bréau
è stato rinnovato per un periodo di 6 anni in
quella stessa assemblea.
Nel gennaio del 2011, è avvenuto il decesso di
Henri Bouvatier.
MANDATI E MANSIONI ESERCITATI DAGLI AMMINISTRATORI
Nel corso dell’esercizio scorso, Francis Lemor,
Presidente Direttore Generale, Amministratore
dal 1983, ha esercitato i mandati seguenti:
• Amministratore di La Compagnie Méridionale
de Navigation (CMN)
• Amministratore di SDF Iberica
• Amministratore della società UEF
• Rappresentante permanente della società
UEF al consiglio di amministrazione della
società Atlantique Management
• Presidente del consiglio di amministrazione
di Comexposium
Nel corso dell’esercizio scorso, Bernard Jolivet,
Vicepresidente e Direttore Generale Delegato,
Amministratore dal 1996, ha esercitato i
mandati seguenti:
• Presidente Direttore Generale di Atlantique
Management
• Presidente Direttore Generale di IMMOSTEF
• Presidente di STEF-TFE Transport SAS
• Presidente di Atlantique SA e Amministratore
di SDF Iberica (Spagna)
• Amministratore di TFE Benelux
• Amministratore di Cavalieri Trasporti Spa e
di Cavalieri Fin Srl (Italia)
• Amministratore di TFE International Limited
(Regno Unito)
40
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | GOV E R N A N C E
• Rappresentante permanente di STEF-TFE
al consiglio di amministrazione di E.F.L.
(Entrepôts Frigorifiques du Léon) e di STEF-TFE
Transport al consiglio di Transcosatal Finances
Nel corso dell’esercizio scorso, Jean-Charles
Fromage, Diret tore Generale Delegato,
Amministratore dal 2005, ha esercitato i
mandati seguenti:
• Direttore Generale Delegato di STEF-TFE
Transport SAS
• Amministratore di Atlantique Management,
Compagnie Méridionale de Navigation (CMN)
e di Transcosatal Finances (Francia)
• Presidente del consiglio di amministrazione
di SDF Iberica (Spagna), dirigente di SDF
Portogallo
• Presidente del consiglio di amministrazione
di TFE Benelux e Amministratore di STEF
Benelux
• Presidente del consiglio di amministrazione
di Cavalieri Fin Srl, Cavalieri Trasporti Spa e
Amministratore di TFE DA Spa (Italia)
• Amministratore di TFE International Limited
(Regno Unito) e di SGF (Svizzera)
• Rappresentante permanente di STEF-TFE
Transport al consiglio di amministrazione
di Froid Combi e di STEF-TFE al consiglio di
amministrazione di IMMOSTEF
Le funzioni e i mandati dei membri del consiglio di amministrazione, oltre a Lemor,
Jolivet e Fromage, sono, per le funzioni al di
fuori della società STEF-TFE S.A., i seguenti:
Gilles Bouthillier
Amministratore dal 1997
Presidente di Worms Management Services,
Amministratore di Worms Services Maritimes
e di Financière de Ser vices Maritimes,
Amministratore di Worms Asia Limited.
Alain Bréau
Amministratore dal 2004
Presidente Direttore Generale di Mory SA,
Presidente di CFSIS SAS, dirigente della SCI
du 4, rue du Hoguet.
Robert de Lambilly
Amministratore dal 2007
Presidente di STIM d’Orbigny, Presidente del
consiglio di amministrazione di La Compagnie
Méridionale de Navigation (CMN).
Eric Giuily
Amministratore dal 1992
Dirigente di Clai SAS, Amministratore di Socoma
(cooperativa di movimentazione portuale di
Marsiglia), Amministratore di Groupe Moniteur
Holding.
Christian Guilbert
Amministratore dal 1996
Presidente di SAS ITS, Amministratore di CIEH,
dirigente della SNC FFSG e di ST Germain
Participations.
Emmanuel Hau
Amministratore dal 2007
Presidente del consiglio di sorveglianza di
Autogrill Restauration Services, membro del
consiglio di sorveglianza di Sterling Strategic
Value e Amministratore di Aedian SA.
Dominique Thénault
Amministratore dal 2009
Presidente del consiglio di sorveglianza del Fondo
Comune di Investimento aziendale di STEF-TFE.
M. Dominique Nouvellet
Amministratore dal 2003
Presidente di Siparex Associés e di Sigefi
Ser vices, Amministratore dell’ANSA, di
Tuninvest Finance Group (Tunisia), di Morocco
Capital Invest (Marocco) e di Beltone Financial
(Lussemburgo).
M. Xavier Ogier du Terrail
Amministratore dal 2001
Amministratore di Neville Gestion, sindaco di Cofitem.
Allianz Vie, rappresentata da Pier Riches
Amministratore dal 1997
Pier Riches è Presidente del consiglio di
amministrazione del GIE Allianz Investment
Management Paris, vicepresidente del consiglio
di sorveglianza di AGF Private Equity (SA),
membro del consiglio di sorveglianza di Oddo
et Cie SCA e di Allianz Nederland Asset
Management (Paesi Bassi), Amministratore
di Coparc, Arcalis, AVIP, Génération Vie, W
Finance e Allianz Banque, Presidente del
consiglio di amministrazione della Sociéta
Agricola San Felice (Italia), Rappresentante
permanente di Allianz France SA al consiglio
di amministrazione di Sequana.
Atlantique Management, rappresentata da
François de Cosnac
Amministratore dal 2010
de Cosnac (in precedenza rappresentante
della società Atlantique Participations) è
Amministratore di Immostef, presidente di
UEF, rappresentante legale della società
UEF (Presidente della Société Européenne de
Logistique du Froid) Presidente del comitato di
direzione di Gerignac SA, membro del consiglio
dei dirigenti di SOMERVI, dirigente di FDC
Conseil Patrimoine, membro del consiglio di
sorveglianza di Auris Gestion Privée.
Quattro amministratori possono essere considerati indipendenti secondo i criteri del
codice di corporate governance delle società
quotate Afep-Medef, e si tratta di Bréau, Hau,
e Nouvellet Terrail.
GOV E R N A N C E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
41
GOVERNANCE
RETIRBUZIONE DEI LEGALI RAPPRESENTANTI
La retribuzione del Presidente Direttore
Generale e dei direttori generali delegati è
fissata dal comitato per le retribuzioni dei legali
rappresentanti, composto da Bouthillier e Rich
(di questo comitato era membro Bouvatier).
Tali retribuzioni sono determinate ogni anno
in fuznione delle prestazioni complessive del
gruppo e dei dati obiettivi di confronto.
I membri del Consiglio di Amministrazione
ricevono gettoni di presenza fissati, in tutto, a
60.000 euro da parte dell’assemblea generale
degli azionisti. L’assemblea generale degli azionisti del 19 maggio 2010 ha deciso di stanziare
una quota-parte aggiuntiva di 12.000 euro per i
gettoni presenza, riservata agli amministratori
membri dei comitato di verifica.
Dominique Thénault, direttore commerciale
dell’attività Logistica Francia, è retribuito
nell’ambito del suo contratto di lavoro.
RETRIBUZIONE, AL NETTO DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI,
CORRISPOSTA AI LEGALI RAPPRESENTANTI GLI AMMINISTRATORI NEL 2010
Gettoni presenza
In euro
Retribuzione fissa
Retribuzione variabile
Vantaggi in natura
2010
2010
2010 *
2010
6.339
229.391
152.794
5.016
7.089
200.998
128.410
4.870
24.989
196.062
120.063
5.692
83.367
147.988
78.876
12.166
Amministratori e membri degli organi di Direzione
Francis Lemor - Presidente Direttore Generale
Bernard Jolivet - Vicepresidente, Direttore Generale Delegato
Jean-Charles Fromage - Direttore Generale Delegato
Amministratori
Gilles Bouthillier
4.839
Henri Bouvatier
1.935
Alain Bréau
1.935
Xavier Ogier du Terrail
7.871
Eric Giuily
2.903
Christian Guilbert
2.903
Robert de Lambilly
6.339
Dominique Nouvellet
8.839
Emmanuel Hau
8.839
Dominique Thénault
4.839
ALLIANZ Vie rappresentata da Pier Riches
2.903
Atlantique Management rappresentata da François de Cosnac
7.839
* versata nel 2010 per l’esercizio 2009
42
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | GOV E R N A N C E
2.615
In conformità con le disposizioni di cui all’articolo
L. 225-102-1 comma 3 del codice di commercio,
si precisa che i contratti di lavoro dei Sigg.
Jolivet e Fromage contengono clausole specifiche che rientrano nell’ambito degli impegni
regolamentati e assunti in precedenza.
Entrambi, in caso di licenziamento, beneficiano
di un’indennità pari a 18 mesi di stipendio,
compresa l’indennità convenzionale. Dispongono
anche di una clausola di non concorrenza che
ammonta al 50% della loro retribuzione lorda
per tre anni. A ciò si aggiunge una clausola
di coscienza che consentirebbe loro, in caso
di modifi ca della situazione proprietaria, di
benefi ciare di un licenziamento e, pertanto,
dell’attuazione delle misure sopra descritte. Il
Sig. Jolivet beneficia, inoltre, di un preavviso di
12 mesi in caso di licenziamento. Il Sig. Lemor
non beneficia di alcuna clausola in base alle
disposizioni del presente articolo.
In conformità con la legge, gli impegni a favore
dei Sigg. Jolivet e Fromage eccedenti i limiti
convenzionali sono stati sottoposti al rispetto
di criteri di performance che consistono nella
realizzazione di una crescita annuale del
fatturato e del risultato operativo consolidati
pari ad almeno il 3%. Tali impegni sono stati
approvati dall’assemblea generale degli azionisti
della società.
INTERESSIE DEI DIRIGENTI NEL CAPITALE DELLA SOCIETÀ - PIANO DI OPZIONI
L’assemblea generale degli azionisti del 13
giugno 2001 ha autorizzato l’attuazione di un
piano di opzioni d’acquisto di azioni fino al 1,5%
del capitale sociale attuale, o un massimo
di 49.723 azioni (198.892 azioni dopo aver
moltiplicato per quattro il numero di azioni(1)),
assegnate in toto.
• - Il 12 dicembre 2001, il consiglio di amministrazione ha concesso 36.086 opzioni di
acquisto di azioni a 36 dirigenti del gruppo
per un prezzo di acquisto pari a 54,90 euro
(o 144.344 opzioni di acquisto a 13,73 euro,
dopo la divisione del valore nominale). Il
periodo di esercizio di tali opzioni è scaduto
il 12 dicembre 2009.
• - Il 10 dicembre 2003, il consiglio di amministrazione ha concesso 13.637 opzioni di
acquisto di azioni a 21 dirigenti del gruppo
per un prezzo di acquisto pari a 65,11 euro (o
54.548 opzioni di acquisto a 16,28 euro, dopo
la divisione del valore nominale).
(1) - Il valore nominale delle azioni STEF-TFE è stato diviso
per quattro e il loro numero di conseguenza moltiplicato
per quattro dall’assemblea generale degli azionisti il 21
dicembre 2005.
Il numero di opzioni di acquisto di azioni nell’ambito di questo piano è stato ridotto a 49.341,
data la perdita del diritto di gestione di alcuni
beneficiari.
Il prospetto seguente riassume la situazione
delle opzioni al 31 dicembre 2010:
Numero
delle opzioni
assegnate
Data di
inizio
esercizio
Data di fine
esercizio
54.548
10/12/08
10/12/11
Prezzo di
sottoscrizione
Opzioni
esercitate al
16,28 €
34.998
Opzioni
annullate
Opzioni
ancora da
eser itare
2.060
17.490
31 dicembre 2010
In conformità con le disposizioni di cui all’articolo L. 621-18-2 del codice monetario e
fi nanziario, si precisa che nessun dirigente
legale rappresentante ha beneficiato di opzioni
di acquisto di azioni al momento dell’assegnazione decisa dal consiglio di amministrazione
del 10 dicembre 2003.
Il numero di azioni corrispondenti all’esercizio
delle opzioni di acquisto delle azioni sarà
prelevato sulle azioni di proprietà della Società
e destinate a tal fine.
GOV E R N A N C E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
43
INFORMAZIONI
DI CARATTERE
GENERALE
ÉVOLUTION DU CAPITAL ET DES DROITS DE VOTE
Al 31 dicembre 2010, il capitale sociale ammonta a € 13.515.649 ed è composto da 13.515.649
azioni con valore nominale di 1 euro. Tale capitale non ha subito alcuna variazione nel corso
dell’anno.
RIPARTIZIONE DEL CAPITALE E DEI DIRITTI DI VOTO AL 31 DICEMBRE 2010
Capitale
Diritti di voto
Atlantique Management
29,19
36,38
Fndo Comune di Investimento aziendale del gruppo
15,78
19,38
AZIONISTI IN %
Société des Personnels de la Financière de l’Atlantique
5,98
7,30
Union Economique et Financière
5,98
6,00
Société Européenne de Logistique du Froid
5,43
3,39
Altri membri dell’azione di concerto
0,47
0,55
62,83
73,00
Subtotale – azione di concerto
Bestinver
11,62
7,26
Minosfin
5,53
6,90
Proprie
Altre (azionisti con meno del 5 % del capitale)
Totale
Nel corso del 2010 non si è verificato alcun
superamento di soglia.
Si ricorda che il 23 dicembre 2009, la società
Atlantique Management ha fatto registrare un
superamento all’aumento delle soglie del 20%
e del 25% del capitale e di un terzo dei diritti di
voto. A questo riguardo, l’Autorità dei Mercati
4,43
0,00
15,59
12,84
100,00
100,00
Finanziari (AMF) ha accordato il 26 gennaio 2010
alla società Atlantique Management una deroga
all’obbligo di depositare un progetto di offerta
pubblica per i titoli STEF-TFE, considerando
che il concerto di cui fa parte Atlantique
Management possedeva già la maggioranza
dei diritti di voto della Società STEF-TFE.
DELEGHE DI AUTORITÀ IN MATERIA DI AUMENTO DI CAPITALE
Non esiste, al 31 dicembre 2010, delega di
autorità in materia di aumento di capitale. La
delega accordata al consiglio di amministrazione dall’assemblea generale degli azionisti
del 14 maggio 2008 è scaduta il 13 luglio 2010
e non è stata attuata tra il 1° gennaio 2010 e
la fine del relativo periodo di valità.
ACQUISIZIONE DA PARTE DELLA SOCIETA DI AZIONI PROPRIE
Riassunto delle operazioni realizzate durante l’anno dalla Società su azioni proprie:
Bilancio annuale al
31/12/2009
Destinazione di azioni proprie
Animazione del corso per mezzo di un
contratto di liquidità
25.032
Titoli acquistati nel
Titoli venduti nel 2010
2010
72.147
Titoli trasferiti
durante l’esercizio di
opzioni nel 2010
61.416
Bilancio annuale al
31/12/2010
35.763
Copertura di opzioni di acquisto di azioni
43.143
Copertura dei beni mobile ammissibili per
all’assegnazione di azioni
501.661
501.661
37.373
37.373
Rimessa in pagamento o in scambio
nell’ambito di un’acquisizione
Totale
607.209
44
18.625
72.147
61.416
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | IN FO R M A Z IO N I D I CA R AT T E R E GE N E R A L E
18.625
24.518
599.315
Dalla chiusura dell’esercizio e al 28 febbraio 2011, sono stati esercitati 30 buoni di sottoscrizione
e/o acquisto di azioni rimborsabili (BSAAR), così come 1.182 opzioni di acquisto di azioni.
PROGRAMMA DI RIACQUISTO DI AZIONI 2010
Durante l’esercizio finanziario 2010, si sono
succeduti due programmi di riacquisto di azioni.
Ogni programma, della durata massima di 18
mesi, è stato oggetto di una esposizione dei
relativi obiettivi e metodi, ai sensi dell’articolo
241-2 del Regolamento generale dell’AMF.
• Programma di riacquisto votato dall’assemblea generale degli azionisti del 9 maggio
2010, confermemente ai termini della risoluzione 9: il prezzo massimo per l’acquisto è
stato fissato a 55 €, per una quota massima
di capitale da acquistare pari al 10%.
• Programma di riacquisto votato dall’assemblea generale degli azionisti del 13
maggio 2009, confermemente ai termini
della risoluzione 18: il prezzo massimo per
l’acquisto è stato fissato a 55 €, per una quota
massima di capitale da acquistare pari al 10%
Nessun titolo STEF-TFE è stato acquistato
nel corso dell’esercizio 2010 nel quadro di
questi due programmi, fatta eccezine per il
funzionamento del contratto di liquidità.
CONTRATTO DI LIQUIDITÀ
Un contratto di liquidità su Euronext Paris
è stato affi dato alla società di brokeraggio
Gilbert Dupont.
Il contratto è conforme al codice deontologico
stabilito dalla associazione francese delleimprese di investimento approvato dalla decisione
dell’AMF del 22 marzo 2005.
L’8 giugno 2010 è stato portato a un apporto
aggiuntivo di 300.000 euro.
Al 31 dicembre 2010, il saldo di azioni proprie ai sensi
del contratto di liquidità era pari a 35.763 azioni.
Infine, al 28 febbraio 2011, la società detiene
21.815 titoli STEF-TFE acquistati nell’ambito
del contratto di liquidità.
LISTINO DI BORSA
Tra il 4 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2010, il
corso è variato da un minimo di € 37,51 a un
massimo di € 44,50.
Nello stesso periodo, la media dei titoli scambiati quotidianamente si attesta a 1.363. Il corso
medio attuale è pari a € 40,76.
EVENTI IMPORTANTI INTERVENUTI NEL GRUPPO FRA LA DATA DI
CHIUSURA E LA DATA DI STESURA DELLA RELAZIONE PRESENTE
Nessuno.
I N FO RMA Z I O N I DI CA RATTER E GE N E R A L E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
45
PROSPETTIVE
2011
SULLA SCIA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
DELLE PRESTAZIONI AVVIATE NEL 2009,
LA CUI ATTUAZIONE SI È PROTRATTA
NEL 2010, STEF-TFE HA LAVORATO SU
TUTTE LE LEVE DI OTTIMIZZAZIONE E
DI RILANCIO DELLE PROPRIE ATTIVITÀ.
Questi sforzi hanno portato a una migliore redditività
operativa e un rilancio nel 2010 del risultato netto.
Nel 2011, I segni di un miglioramento della situazione
economica in Europa sono attualmente insufficienti
per affermare una reale ripresa della crescita.
Conformemente alla situazione, il mercato in cui si
muove STEF-TFE non mostra ancora segni di ripresa
tangibili a medio termine e l’ambiente è nuovamente
caratterizzato dall’aumento dei prezzi delle materie
prime.
Tuttavia, STEF-TFE intende perseguire il proprio
obiettivo di crescita del tasso di margine operativo
e migliorare le prestazioni in tutte le sue attività e
i suoi centri.
Inoltre, facendo affidamento sulla solidità del proprio
modello economico, STEF-TFE potrà mostrarsi attenta
a qualsiasi opportunità di crescita esterna.
46
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | P R O S P E T T IV E 2 0 11
BILANCIO CONSOLIDATO 2010
VERIFICA INTERNA
BILANCIO CONSOLIDATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
Stato patrimoniale e conto economico consolidati . . 48
Variazione dei capitali propri consolidati . . . . . . . . . . . . 50
Prospetto dei flussi di tesoreria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
Allegato al bilancio consolidato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
Relazione del Collegio Sindacale sul
bilancio consolidato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90
VERIFICA INTERNA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92
Relazione del Presidente sulle attività del Consiglio
di Amministrazione e sulla verifica interna . . . . . . . . . . 92
Relazione del Collegio Sindacale sulla
Relazione del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
47
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
IN MIGLIAIA DI EURO
Nota
Esercizio 2010
Esercizio 2009
Variazione
3,7%
RICAVI D’ESERCIZIO
4.1
2.057.437
1.983.965
Forniture da terzi
4.2
(1.237.888)
(1.169.480)
(42.898)
(47.264)
4.3
(622.538)
(623.834)
(77.843)
(78.312)
Imposte, tasse e altri versamenti assimilabili
Costi per il personale
Ammortamenti
(Fondi) Riprese al netto di ammortamenti e accantonamenti
4.4
173
(671)
Altri ricavi e costi operativi
4.5
4.173
10.795
80.616
75.199
Oneri finanziari
4.6
(13.004)
(14.050)
Proventi finanziari
4.6
1.200
207
(11.804)
(13.843)
14,7%
68.812
61.356
12,2%
4.7
(22.254)
(18.275)
4.13
1.030
401
RISULTATO
47.588
43.482
9,4%
* di cui intragruppo
47.242
39.345
20,1%
346
4.137
MARGINE OPERATIVO LORDO
Risultato finanziario
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Oneri tributari
Quota-parte del risultato delle imprese collegate
* di cui interessi di minoranza
EBITDA
Risultato per azione:
- base:
- diluito:
48
4.8
162.548
150.973
4.19
4.19
(en euros)
3,66
3,66
(en euros)
3,05
3,04
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
7,2%
7,7%
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
IN MIGLIAIA DI EURO
ATTIVO
Nota
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
4.9
96.239
96.911
Immobilizzazioni
Differenze di acquisizione
Altre immobilizzazioni immateriali
4.10
21.049
23.671
Immobilizzazioni materiali
4.11
765.197
704.599
Immobilizzazioni finanziarie
4.12
16.808
13.518
Partecipazioni in imprese collegate
4.13
11.856
11.756
Attivo da imposte differite
4.14
13.430
7.931
924.579
858.386
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
Attivo circolante
Rimanenze e prodotti in corso di lavorazione
4.15
22.538
22.435
Crediti verso clienti
4.16
345.752
334.964
119.058
140.051
Tesoreria e valori di cassa (a)
4.17
45.349
41.998
Lavori in corso su ordinazione
4.11
715
973
Altri crediti e crediti finanziari circolanti
Totale attivo circolante
TOTALE ATTIVO
CAPITALI PROPRI
Capitali propri
Capitale
Riserve da sovrapprezzo delle azioni
Riserve
Capitali propri intragruppo
4.18
Interessi di minoranza
TOTALE CAPITALI PROPRI
533.412
540.421
1.457.991
1.398.807
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
13.516
13.516
4.284
4.284
303.448
271.066
321.248
288.866
4.823
6.195
326.071
295.061
Fondi per rischi e oneri
Accantonamenti
4.22
17.196
15.931
Fondi per imposte differite
4.14
42.174
36.902
Debiti finanziari non correnti (b)
4.20
342.003
324.527
401.373
377.360
266.225
251.526
TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI
Passivo corrente
Debiti verso fornitori
Accantonamenti
4.22
Altri debiti
Debiti tributari
Debiti finanziari (c)
Debiti per lavori in corso su ordinazione
TOTALE PASSIVO CORRENTE
TOTALE CAPITALI PROPRI
Indebitamento netto (b) + (c) - (a)
Proporzione Indebitamento netto / Totale capitali propri
4.20
15.214
14. 278
275.702
312.742
3.955
7.443
169.224
140.062
227
335
730.547
726.386
1.457.991
1.398.807
465.878
422.591
1,43
1,43
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
49
STATO DEL RISULTATO GLOBALE CONSOLIDATO
RISULTATO
Esercizio 2010
Esercizio 2009
47.588
43.482
Altri elementi del risultato globale
Differenze di cambio imputabile a operazioni all’estero
1.384
310
Variazione del corretto valore degli strumenti derivati a copertura dei flussi di tesoreria
(874)
(628)
Rivalutazione immobilizzazione materiali
184
Oneri tributari sugli altri elementi del risultato globale
39
Totale altri elementi del risultato globale al netto delle imposte
Risultato globale totale del periodo
* di cui intragruppo
* di cui interessi di minoranza
136
549
2
48.137
43.484
47.791
39.347
346
4.137
VARIAZIONE CAPITALI PROPRI
CONSOLIDATI IN MIGLIAIA DI EURO
CAPITALI PROPRI AL 31
DICEMBRE 2008
Capitale
Riserve di
sovrapprezzo delle
azioni
Riserve
consolidate
Riserve de
conversion
Azioni
proprie
13.516
4.284
271.665
1.531
24.214
Riserva
Totale
Quota des
de valore
distribuibile minoritaires
equo agli azionisti di
STEF-TFE
605
263.115
Aumenti di capitale
0
Riduzioni di capitale
0
Dividendi distribuiti
(13.512)
(13.512)
Aggregazioni aziendali
Compravendita di azioni proprie
(84)
Operazioni con interessi di
minoranza (SGF/CMN)
56.275
Totale
Capitali
Propri
319.390
0
0
(291)
(13.803)
0
0
(84)
(84)
0
(53.926)
(53.926)
0
(13.596)
(54.217)
(67.813)
(237)
39.347
4.137
43.484
Totale transazioni con gli
azionisti
0
0
(13.512)
0
Risultato globale del periodo
0
0
39.345
239
CAPITALI PROPRI AL 31
DICEMBRE 2009
13.516
4.284
297.498
1.292
24.298
842
288.866
6.195
295.061
CAPITALI PROPRI AL 31
DICEMBRE 2009
13.516
4.284
297.498
1.292
24.298
842
288.866
6.195
295.061
(84)
Aumenti di capitale
0
Riduzioni di capitale
0
Dividendi distribuiti
(13.557)
Effetti della variazione dei tassi
di cambio
Compravendita di azioni proprie
(231)
Operazioni con interessi di
minoranza (SGF/CMN/SLF
Sicilia)
0
0
(15.178)
0
Risultato globale del periodo
0
0
47.242
1.131
13.516
4.284
329.562
161
CAPITALI PROPRI AL 31
DICEMBRE 2010
50
(231)
24.529
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
0
(13.557)
(215)
(13.772)
0
182
182
(231)
(1.621)
Totale transazioni con gli
azionisti
0
(231)
(1.621)
(1.685)
(3.306)
0
(15.409)
(1.718)
(17.127)
(582)
47.791
346
48.137
1.424
321.248
4.823
326.071
PROSPETTO DEI FLUSSI DI TESORERIA
IN MIGLIAIA DI EURO
Risultato del periodo
+/- Fondi al netto di ammortamenti, svalutazioni di immobilizzazioni e accantonamenti
+/- Plusvalenze o minusvalenze da cessioni di immobilizzazioni
+/- Quota-parte del risultato delle società collegate
+/- Variazione en valore equo degli strumenti derivati
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
47.588
43.482
82.779
78.998
(12.283)
(3.277)
(1.030)
(401)
(213)
384
+/- Variazione delle differenze di conversione
(736)
207
+/- Altri proventi ed oneri senza incidenze di cassa
1.667
(2.053)
- Imposte differite
Capacità di autofinanziamento (A)
+/- Variazioni degli impieghi nei fondi di cassa legati alla gestione (B)
FLUSSO NETTO DI TESORERIA GENERATO DALLA GESTIONE C=A+B
- Esborsi collegati alle acquisizioni di immobilizzazioni immateriali
- Esborsi collegati alle acquisizioni di immobilizzazioni materiali
+/- Variazione dei prestiti e degli acconti consentiti + attività finanziarie
- Acquisizioni di interessi di minoranza e relativi pagamenti differiti
- Esborsi collegati alle acquisizioni delle filiali al netto della tesoreria acquisita (*)
+ Incassi collegati alle cessioni di immobilizzazioni materiali ed immateriali
+ Dividendi ricevuti su capitali propri
FLUSSO NETTO DI TÉSORERIA RELATIVO AGLI INVESTIMENTI D
+/- Compravendita di azioni proprie
(33)
(7.752)
117.739
109.588
9.449
31.998
127.188
141.586
(7.306)
(7.331)
(149.254)
(136.688)
(3.284)
(718)
(26.452)
(22.889)
-
(7.305)
31.074
21.365
959
567
154.263
152.999
(140)
(84)
(13.557)
(13.512)
(176)
(291)
+ Versamenti degli azionisti per aumenti di capitale
- Versamenti agli azionisti per riduzioni di capitale
- Dividendi distribuiti agli azionisti di STEF-TFE
- Dividendi distribuiti agli azionisti di minoranza delle filiali
+ Incassi relativi ai nuovi finanziamenti
161.587
113.640
- Restituzione finanziamenti
(90.666)
(90.160)
FLUSSO NETTO DI TESORERIA RELATIVO AI FINANZIAMENTI E
57.048
9.593
Tesoreria netta all’apertura
(18.874)
(17.054)
Tesoreria netta alla chiusura
11.099
(18.874)
= VARIAZIONE TESORERIA NETTA C+D+E
Importo relativo alle imposte versate nel periodo:
Le tesorerie nette alla chiusura dell’esercizio si analizzano nel seguente modo:
Tesoreria e valori di cassa
Scoperti bancari e crediti una tantum
(*)
29.973
1.820
(12.860)
(21.221)
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
45.349
41.998
(34.250)
(60.872)
11.099
(18.874)
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
Costo di acquisto dei titoli delle imprese acquisite
-
8.491
Tesoreria acquisita
-
(1.186)
Esborso netto
-
7.305
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
51
ALLEGATO AL BILANCIO CONSOLIDATO
ESERCIZIO 2010
INDICE
1
RIFERIMENTI CONTABILI
53
2
PRINCIPI CONTABILI
2.1
Regole e modalità di consolidamento
54
2.2
Differenze di acquisizione
54
2.3
Acquisizione di interessi di minoranza
55
2.4
Altre immobilizzazioni immateriali
55
2.5
Immobilizzazioni materiali
55
2.6
Attività finanziarie non derivate
55
2.7
Svalutazione delle differenze di acquisizione e delle
immobilizzazioni
54
56
4
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
62
4.1
4.1.1
4.1.2
Informazioni settoriali
Informazioni per settore
Informazioni per regione
62
62
63
4.2
Forniture da terzi
64
4.3
Costi per il personale
64
4.4
Fondi (riprese) al netto di svalutazioni e accantonamenti
64
4.5
Altri proventi e oneri operativi
65
4.6
Proventi e oneri finanziari
65
4.7
Oneri tributari sui margini lordi
66
EBITDA
66
2.8
Rimanenze
56
4.8
2.9
Immobilizzazioni (lavori in corso su ordinazione)
56
4.9
Differenze di acquisizione
67
Immobilizzazioni immateriali
68
2.10
Imposte sui margini lordi
57
4.10
2.11
Benefit per il personale
57
4.11
Immobilizzazioni materiali
69
2.12
Fondi finanziari non derivati
57
4.12
Immobilizzazioni finanziarie
70
2.13
Strumenti derivati
58
4.13
Imprese collegate
70
2.14
Accantonamenti
58
4.14
Attività e passività da imposte differite
71
2.15
Azioni proprie
58
4.15
Rimanenze
72
2.16
Pagamenti in azioni
58
4.16
Crediti verso clienti
73
2.17
Contratti di locazione
58
4.17
Tesoreria e valori di cassa
73
2.18
Conversione monetaria
59
4.18
Capitali propri
73
2.19
Proventi da attività ordinarie
59
4.19
Risultato per azione
73
2.20
Informazioni sui settori
59
4.20
Debiti finanziari
74
2.21
Opzioni in materia di presentazione
59
4.21
Benefit per il personale
75
4.22
Accantonamenti
78
4.23
Strumenti di diluizione
78
4.24
Gestione dei rischi
79
4.25
Presentazione degli strumenti finanziari
2.22
Nuove norme, modifiche e integrazioni e interpretazioni
non ancora applicabili
60
2.23
Indici non contabili
60
3
PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO
60
3.1
Evoluzione del perimetro
60
3.2
Variazioni intercorse nel 2010
60
4.26
Impegni di spesa extra bilancio
82
3.2.1
Acquisizioni, creazioni, cessioni
60
4.27
Locazioni semplici
83
3.2.2
Operazioni interne
60
4.28
Operazioni con parti correlate
83
3.3
Variazioni intercorse nel 2009
61
4.29
Gestione del capitale
84
3.3.1
Acquisizioni, creazioni, cessioni
61
4.30
Onorari dei sindaci
84
3.3.2
Operazioni interne
61
4.31
Passività eventuali
84
4.32
Convenzione di delega di servizio pubblico
84
4.33
Eventi posteriori alla chiusura
84
5
ELENCO DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE
85
3.4
Aggregazioni aziendali
61
3.4.1
Esercizio 2010
61
3.4.2
Esercizio 2009 (Memo)
61
3.5
Acquisizione di interessi di minoranza
62
52
per categoria 81
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
ESERCIZIO 2010
La società STEF-TFE e le sue filiali (di seguito indicata come STEF-TFE o il gruppo) hanno come principale
oggetto sociale il trasporto stradale e la logistica a temperatura controllata, nonché il trasporto marittimo.
La società controllante, STEF-TFE S.A. è una società di diritto francese con sede sociale a Parigi, 8ème – 93,
boulevard Malesherbes, le cui azioni sono quotate nel listino B della borsa NYSE Euronext Paris.
NOTA 1
RIFERIMENTI CONTABILI
Il bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 della società STEF-TFE è stabilito in
conformità ai riferimenti IFRS (International Financial Reporting Standards), adottati dall’Unione Europea
e applicabili all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010.
I riferimenti IFRS sono disponibili sul sito internet della Commissione Europea al seguente indirizzo:
htpp://ec.europa.eu/internal_market/accounting/ias_fr.htm#adopted-commission.
Il bilancio consolidato è inoltre conforme ai riferimenti IFRS promulgati dall’IASB (International Accounting
Standards Board), applicabili all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010.
Il bilancio consolidato è redatto sulla base del costo storico, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati
e delle attività finanziarie alla voce lavori in corso su ordinazione, che sono inseriti al loro valore equo.
Il gruppo ha applicato per la prima volta i principi seguenti che sono entrati in vigore il 1° gennaio 2010:
• IFRS 3 «Aggregazioni aziendali» e IAS 27 «Bilancio consolidato e separato ».
A decorrere dal 1° gennaio 2010, il gruppo ha applicato i principi IAS 27 e relative modifiche e integrazioni
«Bilancio consolidato e separato» e IFRS3 e relative modifiche e integrazioni «Aggregazioni aziendali»
per contabilizzare le acquisizioni di interessi di minoranza e le aggregazioni aziendali, che prevedono la
loro applicazione congiunta. La variazione del principio si applica in via prospettica e non ha avuto effetti
sul risultato per azione del periodo. L’applicazione del principio IAS 27 e relative modifiche e integrazioni
ha avuto solo un minimo effetto sui capitali propri.
Gli altri principi, modifiche e integrazioni alle norme pubbliche e interpretazioni obbligatorie a partire
dall’esercizio 2010 e che si applicano al gruppo non hanno avuto alcun effetto sul bilancio consolidato
dell’esercizio 2010.
I principi, modifiche e integrazioni e interpretazioni delle norme adottate dall’Unione Europea, la cui
applicazione sarà obbligatoria a partire dal 2011, non sono state oggetto di alcun anticipo di applicazione
al 31 dicembre 2010 (Nota 2.22).
La redazione del bilancio in conformità ai principi IFRS necessita, da parte della Direzione, l’espressione
di un parere, la realizzazione di stime e ipotesi che hanno un effetto sull’applicazione dei principi contabili,
sugli importi contabilizzati di alcune voce dell’attivo, del passivo, di proventi e oneri, nonché su alcune
informazioni fornite nelle note allegate. Le stime e le ipotesi considerate sono quelle ritenute più pertinenti
e fattibili da parte della Direzione, anche in considerazione dell’ambiente del gruppo e dell’esperienza
pregressa disponibile. A causa della natura incerta intrinseca alle stime stesse, gli importi indicati possono
risultare diversi rispetto a quelli stimati inizialmente. Al fine di ridurre queste incertezze, le stime e ipotesi
sono oggetto di costanti verifiche periodiche e le variazioni apportate sono immediatamente contabilizzate.
L’utilizzo delle stime e ipotesi riveste un ruolo molto importante nei seguenti ambiti:
• Definizione del periodo di utilizzo delle immobilizzazioni (Nota 2.5);
• Definizione del valore recuperabile dalle attività non finanziarie a lungo termine (Note 4.10 e 4.11);
• Classificazione dei contratti di locazione (Nota 2.17);
• Valutazione delle voci di attivo e passivo imputabili alle aggregazioni aziendali (Note 3.4);
• Riconoscimento delle imposte differite nell’attivo (Note 2.10 e 4.14).
Il presente bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della società riunitosi il 23 marzo
2011 e sarà definitivo solo una volta approvato dall’Assemblea Generale degli Azionisti che si terrà il
18 maggio 2011. Salvo indicazioni contrarie, il bilancio consolidato è redatto in euro, ovvero la valuta
operativa di STEF-TFE; gli arrotondamenti sono al migliaio.
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
53
NOTA 2
PRINCIPI CONTABILI
I principi contabili di seguito indicati sono stati applicati regolarmente a tutti gli esercizi presenti all’interno
del bilancio.
2.1
Regole e modalità di consolidamento
FILIALI
Les comptes des entités contrôlées sont consolidés suivant la méthode de l’intégration globale. Le
contrôle sur une entité est acquis lorsque STEF-TFE dispose, d’une manière directe ou indirecte, du droit
de prendre les décisions d’ordre opérationnel et financier sur une entité, de manière à bénéficier de ses
activités. Le contrôle est présumé lorsque le groupe détient directement ou indirectement plus de 50 %
des droits de vote d’une entité. L’appréciation de l’existence du contrôle se fonde, non seulement sur
les droits de vote dont dispose le groupe, mais également sur ceux susceptibles d’être obtenus grâce
à l’exercice d’options, si ces options sont immédiatement exerçables. L’intégration des comptes d’une
entité débute à la date de prise de contrôle et prend fin lorsque celui-ci cesse.
SOCIETÀ COLLEGATE
La qualifica di società collegata vale per quelle società su cui il gruppo ha una forte influenza ma su
cui non esercita il suo controllo. La forte influenza diventa presunta qualora il gruppo disponga, in
via diretta o indiretta, di almeno il 20 % dei diritti di voto. La qualifica di società collegata ha inizio dal
momento in cui si verifica tale forte influenza e termina alla sua conclusione.
ELIMINAZIONE DELLE OPERAZIONI E RISULTATI INTRAGRUPPO
I crediti, debiti e le operazioni tra filiali sono completamente eliminati. Sono altresì eliminati gli utili interni,
derivanti da cessione di crediti, e le perdite interne, ad eccezione di quelle indicative di perdite di valore.
Gli utili e le perdite interni tra il gruppo e le società collegate si eliminano proporzionalmente alla
partecipazione del gruppo in queste società.
2.2
Differenze di acquisizione
Le acquisizioni di filiali e partecipazioni in società collegate sono contabilizzate secondo il principio di
acquisizione.
All’atto del passaggio ai principi IFRS, il gruppo ha scelto di non rielaborare le aggregazioni aziendali
precedenti al 1° gennaio 2004. Per queste aggregazioni, le differenze di acquisizione corrispondono agli
importi contabilizzati secondo i riferimenti contabili precedentemente adottati dal gruppo.
Le differenze di acquisizione derivanti da acquisizioni successive al 1° gennaio 2004 sono pari alla differenza
esistente, alla data di acquisizione, tra il costo di acquisizione e la parte acquisita al valore equo delle
voci dell’attivo, del passivo e dell’eventuale passivo individuabile.
Per le acquisizioni intercorse successivamente al 1° gennaio 2010, il gruppo valuta la quota di avviamento
alla data di acquisizione in relazione a:
- valore equo della controparte ceduta, più
- l’importo contabilizzato per ogni partecipazione di minoranza della società acquisita ; più, in caso di
acquisizione realizzata in diverse fasi, la valore equo di ogni partecipazione precedentemente posseduta
nella società; meno
- l’importo netto contabilizzato (generalmente al valore equo) a indicare le voci dell’attivo individuabili
e quelle del passivo riprese.
In caso di differenza negativa, il profi t, a indicare l’acquisizione vantaggiosa, viene immediatamente
contabilizzato in risultato.
Le differenze di acquisizione sono valutate al loro costo, al netto delle svalutazioni. Sono sottoposte, a
minima, a un test di svalutazione annuale o in occasione di eventi indicativi di perdita di valore.
54
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
2.3
Acquisizione di interessi di minoranza
Dal 1° gennaio 2010, il gruppo applica il principio IAS27 «Bilancio separato e consolidato 2008» per
contabilizzare le acquisizioni di partecipazioni di minoranza, che risultano ormai contabilizzate in relazione
alle transazioni con i proprietari in quanto tali e pertanto non si evidenzia alcuna quota di avviamento
relativa a queste stesse transazioni. Gli adeguamenti di partecipazioni di minoranza sono definiti sulla
base della quota-parte nelle voci di attivo netto della filiale.
2.4
Altre immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali, ad eccezione delle differenze di acquisizione, sono rappresentate
principalmente da software, creati internamente o acquistati. Questi sono riportati a bilancio al loro
costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzati coerentemente in base alle stime del loro periodo
di utilizzo che comunque al momento non supera i cinque anni.
I costi per lo sviluppo di questi software ad uso interno o destinati alla commercializzazione sono
immobilizzati a decorrere dal giorno in cui si attuano determinate condizioni, in particolare quando si
dimostri che questi software produrranno probabili vantaggi economici futuri dovuti a un significativo
miglioramento dei processi gestionali e che il gruppo disponga delle risorse tecniche e finanziarie sufficienti
per portarli a termine e abbia intenzione di utilizzarli o di commercializzarli.
2.5
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono rappresentate principalmente da depositi frigoriferi, piattaforme,
veicoli adibiti al trasporto, traghetti e immobili adibiti ad uffici. Trattandosi di immobilizzazioni rivalutate
precedentemente al 1° gennaio 2004, data di passaggio ai principi IFRS, si presume che i loro valori
rivalutati corrispondano al loro costo di acquisto a quella data.
Gli ammortamenti sono definiti in via coerente in base alle stime del periodo di utilizzo delle immobilizzazioni materiali. La base ammortizzabile è rappresentata dal loro costo, ad eccezione dei depositi e delle
piattaforme costruiti in Francia, per cui la base ammortizzabile corrisponde al 90 % del costo. Qualora
alcuni elementi delle costruzioni avessero dei periodi di utilizzo inferiori al periodo di utilizzo dell’insieme
della costruzione, questi saranno ammortizzati in basa al loro effettivo periodo di utilizzo. I terreni non
sono ammortizzati. I periodi di utilizzo, calcolati a partire dalla prima consegna del prodotto nuovo, salvo
nel caso degli immobili della sede sociale, sono i seguenti:
• Depositi e piattaforme
25 – 30 anni
• Ampliamenti ulteriori
20 anni
• Immobili della sede sociale
40 anni
• Materiale e impianti di produzione
10 anni
• Costruzioni e impianti
da 6 a 10 anni
• Navi
20 anni
• Materiale per il trasporto
da 5 a 9 anni
• Arredi ufficio
da 7 a 10 anni
• Materiale informatico
da 3 a 5 anni
I costi dei finanziamenti direttamente imputabili all’acquisto, alla costruzione e alla produzione di una voce
dell’attivo classificata sono riportati al costo dell’attivo. Le voci dell’attivo classificate sono rappresentate
dalle navi acquistate nuove la cui costruzione dura normalmente ben oltre i 12 mesi.
2.6
Attività finanziarie non derivate
Le attività finanziarie comprendono i crediti collegati alla gestione, alla tesoreria, ai valori di cassa, ai
titoli di partecipazione classificati come lavori in corso su ordinazione, ai finanziamenti e ai depositi e
fidejussioni posseduti fino alla loro scadenza. Questi sono inizialmente contabilizzati al valore equo.
I crediti verso clienti e gli altri crediti di gestione caratterizzati da scadenze brevi figurano nell’attivo al
loro valore nominale che si discosta di poco dal loro valore equo. In caso di fallimento dei debitori e di
indicazione oggettiva di perdita di valore, i crediti verso i clienti sono soggetti a svalutazioni affinché i
loro importi netti riflettano i flussi di tesoreria attesi.
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
55
I finanziamenti privi di interessi, concessi a organismi nell’ambito di contributi obbligatori per i datori di
lavoro a sostegno di costruzioni, sono riportati al loro importo attualizzato alla data di versamento. La
differenza con l’importo versato è riportata a costo al momento del versamento. Questi finanziamenti
sono ulteriormente valutati al costo ammortizzato e i proventi finanziari, valutati sulla base del principio
del tasso di interesse effettivo, sono riportati nel corso della durata di questi finanziamenti, affinché il
loro importo a bilancio sia portato al loro valore di rimborso alla scadenza.
Gli strumenti di capitali propri (titoli di partecipazione non consolidati) classificati come lavori in corso su
ordinazione sono valutati al loro valore equo, poiché le ulteriori variazioni di valore equo sono contabilizzate
negli altri elementi del risultato globale, ad eccezione delle svalutazioni che sono iscritte nel risultato.
Gli strumenti non quotati non cotés, il cui valore equo non può essere definito con certezza, sono valutati
al loro costo, al netto di eventuali altre svalutazioni, che non sono mai riprese.
I valori di cassa sono investimenti a breve termine, molto liquidi, facilmente convertibili in importi precisi
di cassa e che sono soggetti a un rischio minimo di variazione di valore. Queste voci di attivo figurano a
bilancio al loro valore equo, poiché le ulteriori variazioni di valore equo sono portate in risultato.
2.7
Svalutazione delle differenze di acquisizione e delle immobilizzazioni
Il principio IAS 36 richiede di assicurarsi che il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali (comprese
le differenze di acquisizione) e materiali non superi il loro valore recuperabile.
Questa verifica si svolge sistematicamente con cadenza annuale per le differenze di acquisizione, gli
elementi immateriali dalla durata indefinita e quelli in via di sviluppo; si effettua altresì per le altre
immobilizzazioni in presenza di indicazione di perdita di valore.
Il valore recuperabile di un’immobilizzazione è rappresentato dal valore più elevato tra il suo valore di utilizzo
e il suo valore equo, al netto dei costi di vendita. Il valore di utilizzo di un’immobilizzazione è rappresentato
dal valore attualizzato dei flussi di tesoreria futuri previsti per il suo utilizzo. Le immobilizzazioni che non
producono flussi di tesoreria sufficientemente autonomi sono raggruppate in unita generatrici di tesoreria
che corrispondono a gruppi di immobilizzazioni minori in grado di produrre flussi di tesoreria autonomi.
Le piccole differenze di acquisizione sono assegnate alle unità generatrici di tesoreria che beneficiano
delle sinergie delle aggregazioni aziendali corrispondenti.
I flussi di tesoreria futuri previsti per un’immobilizzazione o da un’unità generatrice di tesoreria sono definiti
in base a un piano aziendale quinquennale e a un valore finale determinato dalla capitalizzazione di un
flusso normativo, ottenuto estrapolando l’ultimo flusso dell’orizzonte esplicito del piano aziendale, a cui
viene assegnato un tasso di crescita specifico per l’attività in questione. I flussi derivanti sono attualizzati
a un tasso definito in base al costo medio ponderato del capitale.
Si rileva una svalutazione nel caso in cui il valore contabile di un’immobilizzazione o di un’unita generatrice
di tesoreria sia superiore al suo valore recuperabile. Tale svalutazione è innanzitutto assegnata alla
riduzione del valore contabile di ogni differenza di acquisizione collegata all’unità generatrice di tesoreria,
in seguito a quella del valore contabile delle altri voci dell’attivo dell’unità. Le svalutazioni rilevate in
relazione alle differenze di acquisizione non possono essere riprese.
2.8
Rimanenze
Le principali rimanenze sono rappresentate da carburanti, pezzi di ricambio, imballaggi commerciali,
consumabili e merci legate alla ristorazione. Sono valutate al loro costo di acquisto e, per la maggior
parte, valorizzate sulla base del principio first in/first out (FIFO). Le rimanenze danneggiate sono soggette
a svalutazione, valutata in base al loro probabile valore di realizzo.
2.9
Immobilizzazioni (lavori in corso su ordinazione)
L’attivo non circolante (o gruppi di voci dell’attivo e del passivo corrispondenti a lavori in corso su
ordinazione), il cui valore contabile sarà recuperato grazie a una vendita piuttosto che a un utilizzo
effettivo e continuativo, è riportato a bilancio nell’attivo sotto la voce lavori in corso su ordinazione. Dal
momento dell’inserimento sotto questa voce, l’attivo non circolante per lavori in corso su ordinazione
è contabilizzato con il valore minore tra il suo valore contabile e il suo valore equo al netto dei costi di
vendita. Le immobilizzazioni immateriali ammortizzabili e le immobilizzazioni materiali non sono più
ammortizzate a partire dal loro inserimento nella voce dell’attivo lavori in corso su ordinazione.
56
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
2.10 Imposte sui margini lordi
Gli oneri (o i ricavi) derivanti dalle imposte sui margini lordi comprendono sia le imposte esigibili per
l’esercizio che gli oneri o i ricavi da imposte differite. Le imposte esigibili e differite sono contabilizzate
nel risultato, tranne quando riferite a un’aggregazione aziendale, a elementi contabilizzati direttamente
nei capitali propri, ad altri elementi del risultato globale – nel cui caso sono contabilizzate nei capitali
propri – o ad altri elementi del risultato globale.
Le imposte differite sono calcolate per entità fiscale nel momento in cui ci siano delle differenze temporali
tra i valori contabili delle voci dell’attivo e del passivo e i loro valori fiscali. Sono valutate applicando i
tassi d’imposta in vigore al momento dello scioglimento delle differenze temporali, in conformità alle
normative fiscali adottate o che stiano per essere adottate alla data di chiusura.
Le voci dell’attivo riferite alle imposte differite sono contabilizzate in relazione alle differenze temporali
deducibili e delle perdite fiscali riportabili e crediti d’imposta non utilizzati solo qualora sussista la
possibilità che le entità fiscali in questione presentino futuri margini lordi soggetti a imposta su cui si
possano imputare tali voci dell’attivo. Sono analizzate a ogni data di chiusura e, se necessario, ridotte
proporzionalmente per la quota che non sia più possibile imputare sui futuri margini lordi soggetti a imposta.
2.11
Benefit per il personale
BENEFIT SUCCESSIVI ALLA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
I benefi t successivi alla conclusione del rapporto di lavoro a prestazioni a consuntivo concessi dal
gruppo sono rappresentati dalle indennità di fine rapporto, versate al momento del pensionamento dei
dipendenti, il cui importo dipende dall’entità dell’ultimo stipendio percepito e dall’anzianità. L’impegno di
spesa corrispondente è contabilizzato nel passivo, in proporzione all’acquisizione dei diritti, secondo le
tabelle attuariali proiettate nel futuro, applicato a una stima degli stipendi al momento del versamento
delle indennità. Il valore equo dei fondi accantonati presso le compagnie di assicurazione a copertura
dell’impegno di spesa si deduce dal passivo. Le differenze attuariali dovute alle variazioni di stima o alle
differenze tra le previsioni e gli importi versati non sono immediatamente rilevate nel risultato e producono
una ripartizione sulla base del cosiddetto principio del «corridoio». Secondo questo principio, si procede
all’ammortamento delle differenze attuariali solo nel caso in cui il loro importo superi un valore pari al 10%
del debito attuariale o del valore equo dei fondi accantonati (se superiore). Si determina coerentemente
in base alla durata media di attività residua dei beneficiari di questo regime.
ALTRI BENEFIT A LUNGO TERMINE
Il gruppo associa l’assegnazione delle medaglie del lavoro ai suoi dipendenti con dei premi, che sono
contabilizzati – in proporzione all’acquisizione dei diritti da parte dei dipendenti – e valutati in base
alle stesse modalità delle indennità di fine rapporto. Tuttavia, le differenze attuariali derivanti sono
immediatamente rilevate nel risultato.
Gli impegni di spesa in relazione ai regimi di indennità di fine rapporto e alle medaglie del lavoro sono
valutati tramite un attuario indipendente.
2.12
Passività finanziarie non derivate
Rientrano nelle passività finanziarie i finanziamenti, i debiti finanziari nonché quelli generati da operazioni
di gestione (fornitori e altri). Al momento della loro contabilizzazione iniziale sono valutati al loro valore
equo, al netto dei costi di transazione. Nel caso di debiti di gestione, in ragione delle loro brevi scadenze, il
loro valore equo corrisponde al loro valore nominale. Le passività finanziarie sono ulteriormente valutate
al costo ammortizzato, in base al principio del tasso di interesse effettivo.
STRUMENTI COMPOSTI
Alcuni strumenti finanziari composti contengono si auna componente di debito che una componente di
capitali propri. Queste due componenti sono contabilizzate separatamente, la prima nei debiti, la seconda
nei capitali propri, e sono determinate nel seguente modo:
• componente di debito
La componente di debito è valutata alla data di emissione in base al valore equo di strumenti simili, che
presentino le stesse caratteristiche (durata, flussi di tesoreria) ma che non siano convertibili o rimborsabili
in azioni. Corrisponde al valore dei futuri flussi di tesoreria contrattuali (che comprendono la cedola e i
rimborsi), attualizzata al tasso di mercato (tenendo conto del rischio di credito all’emissione).
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
57
• componente di capitali propri
La componente di capitali propri rappresenta il valore dell’opzione di conversione o di rimborso in azioni.
È determinata dalla differenza tra il valore della componente di debito, definita secondo le modalità di
cui sopra, e il provente del finanziamento.
2.13 Strumenti derivati
Al fine di gestire l’esposizione al rischio dei tassi di interessi collegati al suo indebitamento, il gruppo ha
fatto ricorso a strumenti derivati. Questi strumenti derivati sono inizialmente contabilizzati al loro valore
equo. Nonostante l’obiettivo del gruppo consista nel fornire copertura economica a un rischio, alcuni
strumenti derivati non soddisfano le condizioni previste dal principio IAS 39 per essere classificati come
strumenti di copertura contabile. In questo caso, le ulteriori variazioni di valore sono registrate nel risultato.
Nel momento in cui un derivato possa essere classificato come strumento di copertura, le ulteriori
variazioni del valore equo sono contabilizzate nel seguente modo:
• se si tratta di copertura di valore equo (scambio di flusso di interessi fissi contro flussi variabili), queste
sono iscritte nel risultato, sotto la stessa voce delle variazioni di valore equo del debito soggetto a
copertura;
• se si tratta di copertura di futuri flussi di tesoreria (scambio di flussi di interessi variabili contro flussi
fissi), queste sono registrate come altri elementi del risultato globale per la quota effettiva a copertura,
e in seguito sono trasferite nel risultato al momento della contabilizzazione dei flussi di interessi
soggetti alla copertura. Per quanto riguarda la quota non effettiva, questa è rilevata nel risultato.
2.14 Accantonamenti
Gli accantonamenti sono delle passività la cui scadenza o importo implicano un certo grado di incertezza.
Sono contabilizzati qualora il gruppo debba affrontare un impegno reale, giuridico o implicito, dovuto a
eventi passati, a condizione che l’impegno stesso possa essere stimato in maniera affidabile e che sia
suscettibile di produrre esborsi economici; sono valutati in base all’importo di futuro esborso più congruo
evidenziato dalle stime.
Gli accantonamenti relativi alle controversie commerciali conseguenti a danni verificatisi durante i servizi
di trasporto e logistici sono valutati caso per caso sulla base delle rimostranze ricevute o conosciute
alla chiusura dell’esercizio.
2.15 Azioni proprie
Gli importi degli esborsi effettuati dal gruppo in relazione all’acquisizione delle azioni STEF-TFE (azioni
proprie) sono presentati in deduzione ai capitali propri. Nel momento in cui le azioni proprie sono vendute
o rimesse in circolazione, gli importi incassati sono inseriti negli aumenti di capitali propri. Pertanto, i
plusvalori o i minusvalori sulle cessioni di azioni proprie sono direttamente contabilizzati a riserva.
2.16 Pagamenti in azioni
Le opzioni di sottoscrizione di azioni assegnate ad alcuni dirigenti della società STEF-TFE sono soggette
a una svalutazione di valore equo alla data di assegnazione. Tale svalutazione, non modificata in seguito,
è contabilizzata al costo coerentemente durante il periodo necessario affinché l’assegnazione diventi
definitiva. Questo costo è sottoposto a revisione solo se il numero definitivo degli assegnatari si discosta
da quello previsto al momento della valutazione iniziale del costo.
La controparte di questo costo è rappresentata dai crediti nei capitali propri alla voce riserve, di modo
che l’importo globale dei capitali propri non subisca variazioni.
2.17
Contratti di locazione
STEF-TFE fa ricorso a dei contratti di locazione al fine di finanziare una parte delle sue immobilizzazioni
materiali, come i veicoli cosiddetti «motrici» e «semi-rimorchi», del materiale navale e beni immobili
di gestione (depositi, piattaforme). Queste locazioni sono considerate finanziamenti nel momento in cui
trasferiscano al gruppo l’essenziale dei rischi e dei benefici prodotti dalle voci dell’attivo oggetto della
locazione, come – ad esempio – nel caso in cui i contratti conferiscano al gruppo la facoltà di diventare
58
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
proprietario alla fine della locazione, a condizioni sufficientemente vantaggiose alla data di stipula dei
contratti, per le quale sia molto probabile che il gruppo eserciti la sua opzione di acquisto alla fine del
contratto.
Qualora un contratto di locazione presenti, al momento della sua costituzione, le caratteristiche proprie
di un finanziamento, le immobilizzazioni materiali sono iscritte all’attivo per un importo pari al loro
valore equo o, se questo fosse inferiore, al valore attualizzato dei futuri canoni di locazione minimi; in
contropartita, un debito è contabilizzato nel passivo e si riduce di pari passo con il pagamento dei canoni
di locazione per la quota corrispondente all’ammortizzamento del debito.
I canoni di locazione dovuti a locazioni semplici sono presi in carico durante i periodi a cui si riferiscono.
In caso di canoni di locazione a scalare, STEF-TFE procede al loro esaurimento in via coerente in base
alla durata del contratto e rileva le eccedenze dei canoni di locazione nell’attivo, come costi previsti.
2.18 Conversione monetaria
I crediti e i debiti in valuta straniera sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla chiusura dell’esercizio.
Le differenze di conversione corrispondenti sono registrate nel risultato, ad eccezione di quelle relative
ai crediti e debiti che rientrano sostanzialmente negli investimenti netti delle filiali estere e che sono
contabilizzati direttamente in altri elementi del risultato globale.
Le attività e le passività delle filiali estere, che non adottano l’euro come moneta, sono convertite al
tasso di cambio in vigore alla chiusura dell’esercizio. Gli oneri e i proventi sono convertiti al tasso medio
dell’esercizio che, esente da fluttuazioni di rilievo, viene considerato più vicino ai tassi in vigore alla data
delle transazioni. Le differenze di conversione che ne derivano sono contabilizzate in altri elementi del
risultato globale.
2.19 Proventi da attività ordinarie
I proventi derivanti dalle attività ordinarie sono valutati al valore equo della contropartita in avere al netto
delle rimesse e degli sconti concessi. Sono registrati nel momento in cui sia probabile che la contropartita
sia recuperata e sia possibile misurare in maniera affidabile il grado di completamento delle prestazioni
e dei costi correlati, a prescindere dal tipo di attività in questione.
I proventi derivanti dalle attività di trasporto sono riconosciuti in caso di prestazione conclusa.
I proventi derivanti dalle attività di logistica sono riconosciuti proporzionalmente alla percentuale di
esecuzione delle prestazioni previste.
I proventi derivanti dalle attività marittime comprendono i contributi all’Ufficio Trasporti della Corsica
(Office des Transports de Corse) previsti nel contratto di delega di trasporto pubblico.
2.20 Informazioni sui settori
Un settore operativo è una componente del gruppo:
• che si impegni in attività da cui potrebbero derivarle proventi e oneri, inclusi quelli collegati alle
transazioni con altre componenti del gruppo;
• il cui risultato operativo settoriale sia sottoposto a esami periodici dalla direzione generale al fine di
prendere decisioni sulle risorse da assegnare al settore e di valutarne i risultati;
• per cui siano disponibili informazioni finanziarie distinte.
2.21
Opzioni in materia di presentazione
Il gruppo ha scelto di presentare gli oneri operativi nel bilancio di risultato secondo la loro tipologia.
L’onere d’esercizio in relazione ai regimi pensionistici a prestazioni a consuntivo rientra negli oneri operativi
per il suo importo totale, comprensivo della componente finanziaria.
Gli «Altri proventi e oneri operativi» comprendono le plusvalenze e minusvalenze sulle cessioni delle
immobilizzazioni, sulle svalutazioni delle immobilizzazioni e sui proventi e oneri operativi dall’importo
significativo, collegati a eventi od operazioni non abituali o di natura tale da alterare la comparabilità
degli esercizi.
Il risultato netto di cambio è presentato nei proventi finanziari (utile netto) o negli oneri finanziari (perdita netta).
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
59
I flussi di tesoreria generati dall’attività sono presentati in base al principio indiretto, all’interno del
prospetto sui flussi di tesoreria.
In Francia l’istituzione del Contributo Economico Territoriale (Contribution Économique Territoriale,
ovvero C.E.T.), introdotto dalla legge finanziaria 2010, non ha portato a variazioni nella presentazione
nell’ambito della chiusura del bilancio 2010. Analogamente alla tassa professionale (Taxe Professionnelle)
a cui si sostituisce, il C.E.T. viene contabilizzato alla voce «Imposte e tasse e versamenti assimilabili»
del risultato operativo.
2.22 Nuove norme, modifiche e integrazioni e interpretazioni non
ancora applicabili
Un certo numero di norme, modifiche e integrazioni e interpretazioni adottate dall’Unione Europea al 31
dicembre 2010 non sono ancora in vigore per l’esercizio che si chiude al 31 dicembre 2010 e pertanto non
sono state applicate nella redazione del bilancio consolidato. Il gruppo ha iniziato a valutare le possibili
conseguenze dei nuovi testi sul suo bilancio. A questo punto dell’analisi, non si prospettano conseguenze
degne di nota.
2.23 Indicatori non contabili
Nel suo bilancio il gruppo presenta i seguenti indici di risultato:
EBITDA: questo indice corrisponde al margine operativo prima degli ammortamenti delle immobilizzazioni,
delle svalutazioni delle immobilizzazioni comprese le perdite di valore degli elementi immateriali, i fondi/
(riprese) sugli accantonamenti e differenze di acquisizione negativi.
Indebitamento netto: questo indice corrisponde al totale dei debiti finanziari correnti e non correnti, al
netto della tesoreria e dei valori di cassa.
NOTA 3
3.1
PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO
Evoluzione del perimetr
Numero di società al 31 dicembre 2009:
- Acquisizioni e fusioni patrimoniali all’interno del gruppo
- SNC PIANA
Filiali
Società collegate
TOTALE
223
14
237
14
232
-6
1
Numero di società al 31 dicembre 2010:
3.2
218
Variazioni intercorse nel 2010
3.2.1 Acquisizioni, creazioni e cessioni
Nel corso dell’esercizio il gruppo ha:
• Portato dal 60,6% al 98,5% la sua quota di partecipazione nella società S.G.F. di cui aveva acquisito
il controllo nel 2009 e dal 51% al 95% la sua quota di partecipazione nella filiale italiana SLF Sicilia;
• Creato la società SNC PIANA.
3.2.2 Operazioni interne
Nel corso dell’esercizio il gruppo ha:
• Proceduto al trasferimento globale del patrimonio dalle società CryoLogistic S.A.S. a CryoLogis
Développement, poi da questa e dalla società C.F.F. a STEF-TFE. La società SCI Vendargues Le
Serpolet è stata incorporata in STEF-TFE TRANSPORT;
• In Spagna, le società SNC IMMOSTEF ALCALA e IMMOSTEF NEW TORREJON sono state incorporate
nella società IMMOSTEF LOS OLIVOS, che è diventata IMMOSTEF ESPANA;
60
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
• 12 società immobiliari ancora possedute dalle filiali sono state cedute a IMMOSTEF, comportando
un aumento di capitale di quest’ultima.
L’elenco delle società che rientrano nel perimetro è riportato alla Nota 5.
3.3
Variazioni intercorse nel 2009
3.3.1 Acquisizioni, creazioni e cessioni
Nel corso dell’esercizio precedente il gruppo aveva:
• Acquisito all’inizio dell’anno la società D.P.F., rinominata STEF COURCELLES. Questa società gestisce
una piattaforma frigorifera in Belgio (vedi Nota 3.4.2);
• Acquisito una quota di partecipazione di maggioranza nella società S.G.F. che possedeva già per il
31,33%. Il gruppo possedeva, da quel momento, il 60,56% del capitale di questa società e il 66,22%
dei diritti di voto (vedere Nota 3.4.2.);
• Portato al 97,40% la sua partecipazione nella società C.M.N. di cui aveva già il controllo;
• Ceduto una quota di partecipazione di una società (G.F.M.) senza attività operative.
3.3.2 Operazioni interne
ANel corso dell’esercizio precedente il gruppo aveva:
• Proceduto al trasferimento globale del patrimonio dalle società IMMOTRANS 33 e B.V. Participations
alla società STEF-TFE TRANSPORT;
• Continuato nella razionalizzazione dell’organizzazione giuridico-societaria delle sue attività spagnole:
la società Prestalog è quindi stata assorbita dalla SDF Iberica, mentre la società IMMOSTEF Iberica
è stata liquidata.
3.4
Aggregazioni aziendali
3.4.1 Esercizio 2010
Nel corso dell’esercizio 2010 non sono state effettuate aggregazioni aziendali degne di nota.
3.4.2 Esercizio 2009 (Memo)
Denominazione delle società acquisite
Société des Gares Frigorifiques S.G.F.
D.P.F.
Deposito e trasporto frigorifero
Piattaforma logistica
Satigny (Svizzera)
Courcelles (Belgio)
2 febbraio 2009
18 gennaio 2009
Percentuale di capitale propri con diritti di voto
33,28 %
100,00 %
Dettaglio delle attività da cui il gruppo ha
deciso di separarsi
Nessuna
Nessuna
NO
NO
In migliaia di euro
In migliaia di euro
2 807
770
645
267
Descrizione
Sede
Data di acquisizione
Emissione di capitali propri
Costo dell’aggregazione
Importo delle voci dell’attivo acquisite
Avviamento
Fatturato
Risultato Operativo
2 162
503
dal 01/01 al
31/12/09
Dopo l’acquisizione
dal 01/01 al
31/12/09
Dopo l’acquisizione
12.988
11.948
5.539
5.539
1.172
1.086
(205)
(205)
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
61
3.5
Acquisizione d’interessi di minoranza
Nel corso dell’esercizio 2010 il gruppo STEF-TFE ha portato la sua quota di partecipazione nel capitale
sociale di S.G.F. dal 60,5% al 98,5% grazie all’acquisizione di azioni sul mercato. Il gruppo aveva acquisito
il controllo di S.G.F. nel 2009. Analogamente, ha aumentato la sua quota di partecipazione nella filiale
italiana SLF Sicilia.
In conformità al principio IAS27 soggetto a revisione, queste acquisizioni sono state contabilizzate in
contropartita dei capitali propri per un importo totale di 1.621 migliaia di euro.
NOTA 4
4.1
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Informazioni settoriali
Le informazioni settoriali consistono in un’analisi dei dati consolidati per attività e regione. Le informazioni
settoriali, di seguito fornite, risultano dall’organizzazione del gruppo e dalla sua modalità di «rapportistica»
interna.
Si ricorda che, in applicazione al principio IFRS 8 «Settori operativi», il gruppo individua e presenta quattro
settori operativi basati sulle informazioni trasmesse, all’interno, alla direzione generale che rappresenta
il principale decisore operativo del gruppo; le attività minori sono raggruppate nel settore «Altro».
Questi quattro settori rappresentano le quattro principali attività del gruppo che opera per ciascuna
delle sue attività in Francia per il tramite di 2 società distinte, ovvero STEF per la logistica e TFE per il
trasporto. Lo sviluppo internazionale del gruppo procede secondo strategie locali condivise trasportologistica, mentre l’attività marittima rimane comunque molto distinta.
Gli investimenti del settore corrispondono ai costi incorsi durante il periodo per l’acquisto di immobilizzazioni
materiali e immateriali diverse dalle differenze di acquisizione.
Le informazioni relative ai risultati dei settori sono riportate nelle tabelle seguenti. Il risultato di ogni
settore presentato è valutato dalla direzione generale sulla base del suo risultato operativo.
4.1.1 Informazioni per settore
2010
Trasporto
Logistica
Internazionale
Marittimo
Altro
Dati
consolidati
Fatturato delle attività
1.061.887
371.236
385.984
87.626
150.704
2.057.437
38.878
20.250
10.988
2.432
3.894
76.443
389
7.946
(2.369)
(5.221)
3.429
4.174
39.267
28.196
8.619
(2.789)
7.323
80.616
(13.384)
(5.064)
(4.931)
690
434
(22.254)
Risultato di gestione corrente
Altri oneri e proventi operativi
Risultato operative delle attività
Oneri finanziari netti
(11.804)
Oneri tributari sui margini lordi
Quota-parte del risultato netto delle società collegate
61
969
MARGINE NETTO DELLE SOCIETÀ INTEGRATE
Attivo delle attività
501.110
263.639
389.899
181.799
121.544
Attivo non assegnato
1.457.991
-
TOTALE ATTIVO
1.457.991
Di cui differenze di acquisizione
50.236
3.992
25.433
8.128
Di cui immobilizzazioni di lavori in corso su ordinazione
Di cui società collegate
Passivo delle attività
8.450
96.239
715
715
0
0
2.168
0
9.688
11.856
326.747
84.980
155.714
43.848
9.402
620.693
Passivo non assegnato e capitali propri
837.298
TOTALE PASSIVO
1.457.991
Importo degli ammortamenti e delle svalutazioni contabilizzati
durante l’esercizio
62
1.030
47.588
25.326
22.210
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
14.638
10.421
5.249
77.843
2009
Trasporto
Logistica
Internazionale
Marittimo
Altro
Dati
consolidati
Fatturato delle attività
1.041.903
360.644
367.786
87.791
125.841
1.983.965
30.121
21.041
4.942
4.495
3.805
64.404
Risultato di gestione corrente
Altri oneri e proventi operativi
Risultato operative delle attività
5.697
819
(5.708)
9.690
297
10.795
35.818
21.860
(766)
14.185
4.102
75.199
(13.608)
(6.645)
(2.992)
1.091
3.879
(18.275)
Oneri finanziari netti
(13.843)
Oneri tributari sui margini lordi
Quota-parte del risultato netto delle società collegate
44
357
MARGINE NETTO DELLE SOCIETÀ INTEGRATE
401
43.482
Attivo delle attività
529.393
272.735
376.971
115.479
104.229
1.398.807
Attivo non assegnato
-
TOTALE ATTIVO
1.398.807
Di cui differenze di acquisizione
50.904
1.792
25.437
8.128
Di cui immobilizzazioni di lavori in corso su ordinazione
Di cui società collegate
2.047
Passivo delle attività
315.051
118.934
137.890
20.293
10.650
96.911
973
973
9.709
11.756
36.065
628.233
Passivo non assegnato e capitali propri
770.574
TOTALE PASSIVO
1.398.807
Importo degli ammortamenti e delle svalutazioni contabilizzati
durante l’esercizio
25.456
20.065
14.386
10.211
8.194
78.312
Le attività raggruppate nel settore «Altro» corrispondono all’attività della holding e ad altre attività
minori (come il commercio di vini e i servizi informatici destinati ai clienti). Rientrano altresì in questo
settore le immobilizzazioni di lavori in corso su ordinazione.
L’attivo delle attività rappresenta la totalità dell’attivo a bilancio. Il passivo non assegnato è rappresentato
dai debiti finanziari, che – nella misura in cui il finanziamento del gruppo è assicurato da una struttura
centrale – non possono essere ragionevolmente assegnati.
Nel 2009 il risultato operativo del settore «Internazionale» comprendeva una svalutazione della differenza
di acquisizione della società Cavalieri pari a 6.525 migliaia di euro. Nel 2010 risulta una svalutazione di
2.630 migliaia di euro di altri elementi immateriali in Italia.
Nel 2009 il risultato operativo del settore «Marittimo» comprendeva un provente di 9.734 migliaia di
euro dovuto all’acquisizione di interessi di minoranza nella società CMN. Nel 2010 risultano le spese di
strutturazione del finanziamento della nave in corso di costruzione (vedere Nota 4.5).
Nel 2010 il risultato operativo del settore «Altro» comprendeva delle plusvalenze di bene immobili pari
a 11,6 milioni di euro (1,8 milioni di euro nel 2009).
4.1.2 Informazioni per regione
Francia
Altre regioni
Dati consolidati
1.571.183
486.254
2.057.437
752.598
171.981
924.579
1.512.194
471.771
1.983.965
625.390
232.996
858.386
2010
Fatturato
Immobilizzazioni delle regioni
2009
Fatturato
Immobilizzazioni delle regioni
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
63
4.2
Forniture da terzi
2010
2009
Acquisti (escluse fonti energetiche)
161.581
135.113
Acquisti di gasolio e altri carburanti
114.095
95.955
Acquisti di altre fonti energetiche
Subappalti
32.306
32.756
597.466
577.761
Canoni e oneri di locazione
75.466
79.220
Manutenzione
60.501
62.972
Personale esterno e retribuzione intermediari
116.628
103.084
Assicurazioni e danni
46.255
45.703
Servizi esterni e vari
33.590
33.765
1.237.888
1.169.480
TOTALE
La voce subappalti comprende principalmente gli oneri di noleggio e trazione collegati alle attività di
trasporto.
4.3
Oneri per il personale
2010
2009
Stipendi e retribuzioni
422.296
425.749
Oneri previdenziali
179.222
178.412
2.335
2.432
Oneri al netto delle indennità di pensionamento
Pagamenti basati su azioni
-
-
18.685
17.241
622.538
623.834
Interessamento e partecipazione dei dipendenti
TOTALE
Gli oneri previdenziali comprendono i versamenti effettuati nell’ambito dei piani di pensionamento a
contributi previdenziali fissi e, nel 2010, la variazione degli accantonamenti destinati agli oneri pensionistici
pari a 1.175 migliaia di euro (nel 2009 questa variazione figura alla voce variazione accantonamenti di
seguito riportata pari a 1.487 migliaia di euro). Gli oneri netti di indennità di pensionamento sono analizzati
nella Nota 4.21.
4.4
Fondi (riprese) al netto di svalutazioni e accantonamenti
2010
Svalutazione delle rimanenze
2009
(85)
14
(1.467)
439
Svalutazione delle altre attività finanziarie
(590)
(79)
Svalutazione di attività materiali e immateriali
(235)
Movimenti al netto degli accantonamenti
2.204
297
TOTALE
173
671
Svalutazione dei crediti verso clienti
I movimenti relativi agli accantonamenti sono analizzati nella Nota 4.22.
64
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
4.5
Altri proventi e oneri operativi
2010
2009
Mancato avviamento da acquisizione di interessi di minoranza CMN
9.734
Recupero RSI/ORGANIC precedenti
4.688
Plusvalenza da cessioni di beni immobili
Svalutazione degli Avviamenti (Cavalieri nel 2009; Tradimar Sète nel 2010)
Svalutazione di altri elementi immateriali
11.607
1.770
(668)
(6.525)
(2.630)
Svalutazione di un soſt ware (Voyager)
(964)
Plusvalenze da cessione di altre immobilizzazioni materiali (veicoli e altro)
Importo commissione strutturazione finanziamento nave
753
1.146
(4.443)
Utile da cessione di società (GFM)
146
Indennità assicurative (incendio Feyzin)
209
Scarti, plusvalenze e minusvalenze su materiali vari
IMPORTO NETTO
309
(164)
4.173
10.795
Nel 2010, le plusvalenze da beni immobili si riferiscono ai terreni e agli immobili situati a St-Étienne,
Avranches, Perpignan, Celles-sur-Belle, una parte di St-Jean-de-Braye e ad un’operazione relativa a
un immobile adibito ad uffici nella regione di Parigi, mentre nel 2009 si riferivano a terreni in provincia.
4.6
Proventi e oneri finanziari
2010
2009
445
83
16
99
739
25
Proventi finanziari
Proventi netti percepiti dai lavori in corso su ordinazione
Dividendi percepiti dai lavori in corso su ordinazione
Profitto di cambio netto
Oneri finanziari
Oneri da interessi sulle passività finanziarie dal costo ammortizzato
(13.217)
(13.219)
Variazione di valore equo delle attività e passività finanziarie indicate al valore equo dal risultato
234
(447)
Quota inefficace degli strumenti classificati a copertura
(21)
(384)
11.804
13.843
ONERI FINANZIARI NETTI
Il miglioramento degli oneri finanziari netti, a dispetto dell’aumento dell’indebitamento, è imputabile a
una importante diminuzione dei tassi, dalle positive variazioni di valore equo per gli strumenti derivati
classificati speculativi e da un utile di cambio dovuto principalmente alla rivalorizzazione della lira sterlina.
La maggior parte del debito del gruppo è a tasso variabile (vedere Nota 4.24).
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
65
4.7
Oneri tributari sui margini lordi
Analisi degli oneri tributari sui margini lordi nel conto economico:
2010
2009
22.287
26.027
22.287
26.027
(1.443)
(7.967)
1.237
92
Oneri tributari correnti
- relativi all’esercizio
- relativi agli esercizi precedenti
Sub-totale oneri tributari correnti
Oneri tributari differiti
- collegati alle differenze temporali
- imposte differite attivate su disavanzi esteri
- collegati ai riporti di disavanzo
173
123
Sub-totale oneri tributari differiti
(33)
(7.752)
22.254
18.275
TOTALE ONERI TRIBUTARI SU MARGINI LORDI
Analisi della differenza tra oneri tributari teorici calcolati in base ai tassi di imposizione applicabili alla
società controllante e oneri effettivi:
Margine lordo prima delle imposte
Elementi non imponibili
Elementi imponibili contabilizzati nel risultato globale
Margine lordo soggetto alla tonnage tax (attività marittime)
BASI IMPONIBILI
2010
2009
68.812
61.356
1.386
(3.209)
736
(2.302)
68.632
Imposta teorica al tasso di (imposta corrente)
(4.687)
53.460
34,43%
34,43%
23.630
18.406
(Dis)Attivazione dei disavanzi riportabili
(119)
123
Differenziali di tasso (società non integrate fiscalmente ed estero)
(191)
(167)
Effetto del trattamento fiscale delle società italiane
1.538
Effetto del regime specifico marittimo
(876)
Imposizioni indipendenti dal risultato
(489)
Effetti della fiscalità applicata alle navi
(2.555)
Effetto delle differenze permanenti
1.461
Altri effetti tributari
IMPOSTE EFFETTIVE
Tasso effettivo d’imposta
4.8
(7)
(145)
(80)
22.254
18.275
32,34 %
29,79 %
Al 31 dicembre 2010
Al 31 dicembre 2009
EBITDA
Margine operativo lordo
80.616
75.199
Ammortamenti netti
77.843
78.312
(173)
671
Riprese nette su svalutazioni e accantonamenti
Mancato avviamento CMN
(9.734)
Perdite di valore di elemanti immateriali
TOTALE EBITDA
66
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
4.262
6.525
162.548
150.973
4.9
Differenze di acquisizione
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
96.911
100.568
Valore netto al 1° gennaio
Acquisizione di filiali
2.665
Differenze di acquisizione precedentemente collegate alle società collegate
170
Variazione dei tassi di cambio
-4
Cessioni e regolarizzazioni
33
Svalutazioni
VALORE NETTO AL 31 DICEMBRE
-668
-6.525
96.239
96.911
La svalutazione rilevata nel 2010 concerne la differenze di acquisizione della filiale Transports Frigorifiques
de Sète in seguito alla cessione di una quota sostanziale della sua clientela. La svalutazione è assegnata
al settore Trasporto Francia.
La riga «Acquisizione di filiali» concerne, nel 2009, la differenza di acquisizione delle società D.P.F. (STEF
Courcelles) e S.G.F. La svalutazione di 6.525 migliaia di euro concerne la società Cavalieri e corrisponde
alla perdita di valore della società.
Alla chiusura dell’esercizio 2010 sono state effettuate delle prove di svalutazione, in conformità alla
modalità di cui alla Nota 2.7. A questo fine, le differenze di acquisizione sono assegnate alle unità generatrici
di tesoreria (dette “UGT”) che corrispondono ai quattro settori operativi del gruppo.
I valori di utilizzo delle UGT, che corrispondono ai futuri flussi di tesoreria attualizzati, sono stati determinati
in base alle principali ipotesi seguenti:
Trasporto
Logistica
Internazionale
Tasso di attualizzazione
6,7 %
6,7 %
6,7 %
Marittimo
6,7 %
Tasso di crescita a lungo termine
1,5 %
2,3 %
2,5 %
3,0 %
Il tasso di attualizzazione corrisponde al costo medio ponderato del capitale, comprensivo dei parametri
generalmente ammessi (beta, premio di rischio del mercato). Questo tasso tiene conto dell’effetto impositivo.
Le ipotesi utilizzate nel 2009 erano del 7,5% per il tasso di attualizzazione (al netto delle imposte)
e identiche a quelle utilizzate nel 2010 relativamente ai tassi di crescita a lungo termine delle unità
generatrici di tesoreria.
Per quanto riguarda l’UGT Marittimo, i futuri flussi di tesoreria sono stati stimati sulla durata residua della
convenzione di delega di servizio pubblico nel cui ambito opera la filiale CMN (ovvero 3 anni), mentre il
valore finale dell’UGT è stato determinato a partire dal valore venale stimato, secondo i periti, delle navi.
INFORMAZIONI NECESSARIE AI SENSI DEL PRINCIPIO IAS 36 § 134
Differenze di acquisizione e attività immateriali dalla
periodo di utilizzo indefinito
Trasporto
Logistica
Internazionale
Marittimo
Altro
Totale
62.912
6.880
25.727
8.873
12.896
117.288
ANALISI DI SENSIBILITÀ
Il prospetto seguente indica, per ogni unità generatrice di tesoreria, il margine delle prove che corrisponde
alla differenza tra il valore recuperabile e il valore contabile risultante da un lato da una variazione dei tassi
di crescita (diminuzione di 1 pt), dall’altro da una variazione del tasso di attualizzazione (aumento di 1 pt).
IPOTESI CONSIDERATE:
I tassi di crescita normativi variano da:
Trasporto
dal 1,5%
al
0,5%
Logistica
dal 2,3%
al
1,3%
Marittimo
dal 3,0%
al
2,0%
Internazionale
dal 2,5%
al
1,5%
dal 6,7%
al
7,7%
Il tasso di attualizzazione (WACC) varia da:
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
67
RISULTATO DELLE PROVE:
In milioni di euro
Margine di resistenza alla variazione dei tassi
31/12/10
di crescita (diminuzione di 1 pt) di attualizzazione (aumento di 1 pt)
Logistica
127
Trasporto
544
519
Marittimo *
105
105
STEF-TFE Internazionale
TOTALE
117
99
88
874
829
* Confrontato al valore netto di debito delle navi
Il tasso di attualizzazione che porterebbe a dei valori recuperabili pari ai valori netti contabili si posizione
al 15,65%.
4.10 Immobilizzazioni immateriali
Soſt ware
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Totale
82.620
Valori lordi
Al 1° gennaio 2009
65.181
17.439
Acquisizioni
5.980
1.349
7.329
Altre variazioni
3.730
506
4.236
Cessioni e scarti
(235)
(34)
(269)
74.656
19.260
93.916
Acquisizioni
6.489
817
7.306
Altre variazioni
1.562
(1.234)
328
Cessioni e scarti
(223)
(37)
(260)
82.484
18.806
101.290
Soſt ware
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Totale
Al 31 dicembre 2009
AL 31 DICEMBRE 2010
Ammortamenti e svalutazioni
54.575
7.349
61.924
Fondi
Al 1° gennaio 2009
5.983
139
6.122
Altri movimenti
2.943
926
3.869
Riprese e cessioni
(696)
(974)
(1.670)
62.805
7.440
70.245
7.273
3.013
10.286
43
(148)
Al 31 dicembre 2009
Fondi
Altri movimenti
Riprese e cessioni
(185)
(105)
(185)
AL 31 DICEMBRE 2010
69.936
10.305
80.241
VALORE NETTO CONTABILE AL 31 DICEMBRE 2009
11.851
11.820
23.671
VALORE NETTO CONTABILE AL 31 DICEMBRE 2010
12.548
8.501
21.049
68
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
4.11
Immobilizzazioni materiali
Valori lordi
Terreni e
costruzioni
Materiale di
trasporto
Navi
Altro
Totale
720.854
76.096
200.231
343.272
1.340.453
Acquisizioni
81.117
5.086
22.926
28.899
138.028
Movimenti di perimetro
19.877
688
(27.268)
(8.110)
Al 1° gennaio 2009
Cessioni e scarti
Altre variazioni
Al 31 dicembre 2009
Acquisizioni
-
7.660
28.225
(26.147)
(61.525)
(2.337)
11.227
-
(6.272)
2.618
792.243
84.987
223.157
347.412
1.447.799
38.620
1.926
75.037
33.133
148.716
Movimenti di perimetro
-
Cessioni e scarti
Altre variazioni
AL 31 DICEMBRE 2010
Ammortamenti e svalutazioni
Al 1° gennaio 2009
Aumenti
Movimenti di perimetro
Cessioni e scarti
Altre variazioni
Al 31 dicembre 2009
Aumenti
Movimenti di perimetro
Cessioni e scarti
Altre variazioni
(25.655)
(5.607)
-
(17.749)
2.158
1.104
-
1.528
(49.011)
4.790
807.366
82.410
298.194
364.324
1.552.294
Terreni e
costruzioni
Materiale di
trasporto
Navi
Altro
Totale
270.336
58.964
136.392
224.701
690.393
25.622
7.988
8.921
30.274
72.805
10.907
484
6.598
17.989
(13.443)
(5.541)
(21.362)
(40.346)
2.111
9.600
(10.325)
1.386
295.533
71.495
145.313
229.886
742.227
26.460
5.522
9.812
29.158
70.952
-
-
-
-
-
(10.284)
(4.533)
-
(15.400)
(30.217)
2.959
441
(135)
155
3.420
AL 31 DICEMBRE 2010
314.668
72.925
154.990
243.799
786.382
Valore netto contabile al 31 dicembre 2009
496.710
13.492
77.844
117.526
705.572
495.737
13.492
77.844
117.526
704.599
492.698
9.485
143.204
120.525
765.912
- da immobilizzazioni (lavori in corso su ordinazione)
- da immobilizzazioni
Valore netto contabile al 31 dicembre 2010
- da immobilizzazioni (lavori in corso su ordinazione)
- da immobilizzazioni
(973)
(973)
(715)
491.983
(715)
9.485
143.204
120.525
765.197
Al 31 dicembre 2010 la voce «Valore immobilizzazioni (lavori in coso su ordinazione)» comprende un
edificio situato nella periferia di Orléans. Al 31 dicembre 2009 comprendeva quello stesso edifico, di cui
una parte è stato ceduta nel corso del 2010.
I movimenti di perimetro, nel 2009, corrispondono alle immobilizzazioni derivanti dall’acquisizione delle
società SGF e STEF Courcelles.
L’importo dei costi dei finanziamenti contabilizzati, nel 2010, ai sensi del principio IAS 23 soggetto a
revisione, all’interno del costo di acquisto della nave in costruzione, ammonta a 519 migliaia di euro
(175 migliaia di euro nel 2009). Il tasso di capitalizzazione utilizzato per determinarne l’importo è quello
utilizzato dal gruppo per traslare alle filiali la remunerazione dei debiti e corrisponde approssimativamente
al tasso medio di indebitamento del gruppo.
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
69
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni utilizzato dal gruppo, dall’estinzione dei contratti di
locazione finanziamento, si analizza nella maniera seguente:
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
5.863
6.163
Veicoli
Impianti tecnici
Piattaforme e depositi
Terreni annessi
TOTALE
9.776
18.873
136.684
137.917
39.150
39.218
191.473
202.171
D’altro canto, i valori netti contabili sopra indicati comprendono le immobilizzazioni in corso per un
importo di 129.980 migliaia di euro (contro 47.848 migliaia di euro al 31 dicembre 2009). Questo importo
comprende soprattutto il costo effettivo di una nave in costruzione pari a circa 113 milioni di euro (38
milioni al 31 dicembre 2009). L’acquisto di questa nave prevede degli incentivi fiscali sugli investimenti
che saranno riconosciuti alla consegna della nave prevista per metà 2011.
Gli ordinativi fermi di immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2010, non ancora processati, ammontano
a 46.718 migliaia di euro, di cui 37 milioni di euro per la nave (contro 130.117 migliaia di euro al 31
dicembre 2009).
4.12 Immobilizzazioni finanziarie
Partecipazioni non consolidate
Prestiti e crediti
Altre immobilizzazioni finanziarie
TOTALE
2010
2009
3.866
1.599
12.818
11.854
124
65
16.808
13.518
I prestiti e i crediti comprendono principalmente i prestiti versati nell’ambito della partecipazione allo sforzo
di costruzione (10.221 migliaia di euro nel 2010, 8.408 migliaia di euro nel 2009). Le altre immobilizzazioni
finanziarie sono rappresentate da altri depositi e prestiti al personale.
4.13 Società collegate
Le società partecipate dal gruppo ma non controllate sono indicate al paragrafo 5. I dati evinti dai bilanci
delle società i cui titoli siano partecipati ma non controllati sono i seguenti:
2010
Quota del
gruppo
Totale
fatturato
Totale
attivo
Totale
Attivo
Valore di
passivo netto della partecipazione
società senza controllo
Risultato
netto
Quota-parte
risultato
FROIDCOMBI
25,50%
9.847
3.061
1.839
1.222
312
(60)
(15)
TRANSCOSATAL FINANCES
34,34%
59.547
7.897
-
7.897
2.449
870
299
MESSAGERIES LAITIÈRES
38,69%
45.452
29.503
14.004
15.499
6.746
1.810
700
SDR SUD
20,00%
2.265
2.702
855
1.847
369
(138)
(28)
100,00%
-
24
4
20
20
(36)
(36)
BRIGANTINE DE NAVIGATION (1)
TOMSA
32,00%
15.082
7.853
5.469
2.384
1.109
317
101
LOGIREST ESP (2)
40,00%
32.807
8.744
8.808
(64)
(26)
(64)
(26)
OLANO CAUDETE
20,00%
2.670
1.341
-
1.341
689
64
13
TOMSA MADRID (2)
32,00%
-
167
(5)
172
(6)
-
-
STEFOVER TUNISIE
49,00%
TOTALE
245
213
-
213
161
43
21
167.915
61.505
30.974
30.531
11.824
2.806
1.030
(1) Società inattive o in corso di liquidazione
(2) la quota-parte negativa dei titoli partecipati ma non controllati è portata al passivo alla voce «accantonamenti non correnti»
70
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
4.14 Attività e passività da imposte differite
Le principali tipologie o cause di imposte differite, nonché le loro variazioni nel corso dell’esercizio, sono le
seguenti (al netto della compensazione delle attività e passività all’interno di ogni entità fiscale interessata):
2010
1° gennaio 2010
Variazioni in conto Altre variazioni Variazioni del risultato
economico
netto globale
31 dicembre 2010
Attività da imposte differite
FRANCE e altro
1.846
(210)
Italia
3.337
(1.036)
108
Spagna
1.693
(164)
1
Differenze temporali
1.055
(150)
4.514
5.419
(5)
1.812
1.807
Prestiti costruzione
Valore equo degli strumenti a copertura
Altro
Totale attività da imposte differite
7.931
1.636
7
114
73
144
(1.485)
6.693
55
2.464
1.530
236
357
291
13.430
217
Passività da imposte differite
Differenze temporali
Ammortamenti in deroga
Differenziale di ammortamento di immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni materiali in
locazione-finanziamento
Ammortamento navi
Strumenti derivati
Rivalutazione immobilizzazioni
Operazioni su azioni proprie
OBSAAR
4.519
(4.519)
-
(27)
(11.446)
(9.746)
(1.673)
(550)
519
(31)
(22.282)
573
(21.709)
(3.278)
1.165
114
(2.113)
(114)
-
(4.511)
402
(4.109)
(165)
(565)
(730)
(1.242)
344
(898)
Imposte da fusione
(648)
361
(287)
Prestiti costruzione
1.812
Differenze di conversione
Altro
Sub-totale
Movimenti di perimetro
Totale passività da imposte differite
Imposizione differita da attivo ceduto
IMPATTO NETTO
(1.812)
(3)
252
(921)
74
(36.902)
1.452
(252)
(3)
(847)
(6.472)
(252)
(42.174)
-
-
(36.902)
1.452
(335)
128
28.971
33
(6.472)
(252)
(42.174)
221
39
28.744
(207)
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
71
2009
1° gennaio 2009
Variazioni in conto Altre variazioni Variazioni del risultato
economico
netto globale
31 dicembre 2009
Attività da imposte differite
FRANCE e altro
1.881
(35)
-
-
1.846
Italia
1.533
388
1.323
93
3.337
Spagna
3.075
(237)
(90)
-
2.748
Totale attività da imposte differite
6.489
116
1.233
93
7.931
5.887
(1.373)
5
-
4.519
Ammortamenti in deroga
(8.542)
(1.204)
-
-
(9.746)
Differenziale di ammortamento di immobilizzazioni materiali
(1.411)
861
-
-
(550)
(20.612)
48
(1.718)
-
(22.282)
(4.497)
1.218
1
-
(3.278)
(23)
23
-
114
114
Rivalutazione immobilizzazioni
(6.698)
2.162
25
-
(4.511)
Operazioni su azioni proprie
(2.067)
1.902
-
-
(165)
OBSAAR
(1.643)
401
-
-
(1.242)
Imposta di fusione
(1.344)
-
696
-
(648)
55
238
666
(71)
888
(40.896)
4.276
(325)
43
(36.902)
43
(36.902)
Passività da imposte differite
-
Differenze temporali
Immobilizzazioni materiali in
locazione-finanziamento
Ammortamento navi
Strumenti derivati
Altro
Sub-totale
Movimenti di perimetro
-
-
Totale passività da imposte differite
(40.896)
4.276
(325)
Imposizione differita dell’attivo ceduto
(3.360)
3.360
(335)
34.407
7.752
573
IMPATTO NETTO SUL RISULTATO
(335)
136
28.971
Le altre variazioni sono rappresentate da riclassificazioni per tipologia che non hanno effetti sul risultato
o da imposte differite risultanti da elementi contabilizzati nei capitali propri.
Al 31 dicembre 2010 il gruppo non ha rilevato nuove attività da imposte differite in relazione alle perdite
fiscali riportabili di alcune sue filiali estere. Le attività da imposte differite in Italia sono state svalutate
per 1.036 migliaia di euro.
Alla fine del 2010 l’insieme delle imposte differite attivate di tutte le società incluse nella fusione, in
relazione alle perdite riportabili, ammonta a un netto di 5.189 migliaia di euro (6.484 migliaia di euro
alla fine del 2009).
Il gruppo prevede che, in base ai piani d’azione promossi a livello locale e alle conseguenti previsioni di
risultato che sono state determinate in via prudenziale, le filiali che produrranno attivo godranno in un
futuro prevedibile di vantaggi fiscali sufficienti su cui si potranno imputare le attività da imposte differite
riconosciute.
4.15 Rimanenze
Pezzi di ricambio e combustibili
2010
2009
13.466
14.803
Rimanenze di prodotti in corso di lavorazione
1.170
1.212
Merci
7.932
6.535
22.568
22.550
(30)
(115)
22.538
22.435
Totale
Svalutazioni
COSTO NETTO DELLE RIMANENZE
Le rimanenze di merci risultano dalle attività commerciali per conto di alcune società che operano nel
settore della ristorazione e delle attività marittime.
72
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
4.16 Crediti verso clienti
2010
2009
Importo lordo da crediti verso clienti
356.622
347.300
Svalutazioni
(10.870)
(12.336)
NETTO
345.752
334.964
I movimenti delle svalutazioni dei crediti verso clienti rappresentati nel risultato del 2010 e 2009, sono
indicati alla Nota 4.4.
Non sono presenti clienti definiti importanti ai sensi del principio IFRS 8.
4.17 Tesoreria e valori di cassa
Saldi di banca
Cassa
TOTALE TESORERIA E VALORI DI CASSA
2010
2009
45.306
41.930
43
68
45.349
41.998
4.18 Capitali propri
Il capitale sociale è costituito da 13.515.649 azioni dal valore nominale di 1 euro al 31 dicembre 2010 e
invariato rispetto al 31 dicembre 2009.
Per quanto riguarda l’esercizio delle opzioni di acquisto di azioni nel 2010, sono state esercitate 18.625
opzioni sulle 36.115 restanti dell’ultima fase del piano del 2003, al prezzo di 16,28 euro ad azione. Le
azioni corrispondenti sono state prelevate sulle azioni di autocontrollo. Nel 2009 erano state esercitate
43.018 opzioni della prima fase del piano 2 del 2001, al prezzo di 13,73 euro ad azione, e 16.373 opzioni
della seconda fase al prezzo di 16,28 euro ad azione, pari a un importo totale di 857.189,58 euro. Le azioni
corrispondenti erano state prelevate sulle azioni di autocontrollo.
Il Consiglio di Amministrazione riunitosi il 23 marzo 2011 ha fissato il dividendo da distribuire per l’esercizio
2010 a 1,25 euro ad azione (1,05 euro per l’esercizio 2009). Tale dividendo non è contabilizzato nel bilancio
consolidato 2010 e rappresenterà un debito della Società se approvato dall’assemblea generale degli
azionisti.
4.19 Risultato per azione
Il risultato non diluito per azione è determinato dividendo l’utile netto assegnabile agli azionisti di STEFTFE per il numero medio ponderato di azioni circolanti nel corso dell’esercizio.
Il numero medio ponderato di azioni circolanti è determinato tenendo conto (i) delle azioni emesse in
seguito all’esercizio delle opzioni di sottoscrizione da parte dei beneficiari di tali opzioni, (ii) delle azioni
proprie acquistate dal gruppo che sono dedotte e (iii) delle azioni proprie assegnate ai beneficiari delle
opzioni di acquisto di azioni che esercitino le loro opzioni di acquisto.
Gli unici strumenti di capitali propri emessi dal gruppo, con effetto di potenziale diluizione, sono delle
opzioni di sottoscrizione e di acquisto di azioni, nonché dei buoni di sottoscrizione e/o acquisto di azioni
rimborsabili (BSAAR – vedere Nota 4.20). Il risultato diluito per azione viene calcolato in base a un numero
di azioni maggiorato per effetto dell’esercizio dell’insieme di questi strumenti.
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
73
Il confronto tra le azioni esistenti all’inizio dell’esercizio e il numero medio ponderato di azioni considerato
nei calcoli dei risultati per azione è il seguente:
Numero di azioni di capitale al 1° gennaio
esercizio 2010
esercizio 2009
13.515.649
13.515.649
- emissione di azioni in seguito all’esercizio di opzioni di sottoscrizione
-
-
- annullamento di azioni in seguito a riduzioni di capitale
-
-
13.515.649
13.515.649
607.209
609.121
10.731
57.479
(18.625)
(59.391)
599.315
607.209
(219)
943
12.916.553
12.907.497
922.466
941.091
Numero di azioni di capitale al 31 dicembre (a)
Ponderazione dei movimenti dell’esercizio (b)
Numero di azioni proprie possedute al 1° gennaio
Acquisto di azioni durante il periodo
- rimessa di azioni proprie in seguito all’esercizio di opzioni di acquisto di azioni e annullamento
di azioni
Numero di azioni proprie alla fine del periodo (c )
Ponderazione dei movimenti dell’esercizio (d)
Numero medio ponderato di azioni nel corso dell’esercizio per il calcolo del risultato non
diluito (a) + (b) - (c) - (d)
Numero di opzioni di sottoscrizione o di acquisto di azioni
Ponderazione
Numero medio ponderato di azioni considerato per il calcolo del risultato per azione diluito
(917.142)
(905.457)
12.921.877
12.943.131
Risultato per azione in Euro (intragruppo)
- Non diluito
3,66
3,05
- Diluito
3,66
3,04
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
4.20 Debiti finanziari
Debiti finanziari non correnti
- Prestito obbligazionario OBSAAR
Finanziamenti bancari e concessione di linee di credito confermate a oltre un anno
Debiti collegati a locazioni finanziamento
Altri debiti finanziari vari
Valore equo degli strumenti finanziari derivati
Totale debiti non correnti
97.391
96.392
145.050
130.907
96.515
95.206
607
-
2.440
2.022
342.003
324.527
Debiti finanziari correnti
Quota a meno di un anno di:
- finanziamento bancari e linee di credito una tantum
- debiti collegati a locazioni finanziamento
121.957
61.595
11.718
15.944
1.086
1.160
- debiti finanziari vari
491
Interessi maturati non scaduti
Valore equo degli strumenti finanziari derivati
Scoperti bancari e crediti a breve termine
213
34.250
60.872
TOTALE DEBITI CORRENTI
169.224
140.062
TOTALE DEBITI FINANZIARI
511.227
464.589
Nel luglio 2008, STEF-TFE aveva proceduto all’emissione, con la conservazione del diritto preferenziale
di sottoscrizione, di un prestito obbligazionario pari a un importo nominale di 100 M€, rappresentato
da 452.488 obbligazioni a buoni di sottoscrizione e/o di azioni rimborsabili (OBSAAR), in quanto ogni
obbligazione prevedeva 2 buoni (BSAAR). Il 98% di queste obbligazioni è stato sottoscritto da un gruppo
di banche francesi, il resto dal pubblico. Le banche hanno ceduto la totalità dei BSAAR previsti dalle
obbligazioni da loro sottoscritte ad alcuni azionisti della Società, nonché ad un centinaio di quadri del gruppo.
74
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
A partire dalla loro emissione, le obbligazioni sono state immesse sul mercato Eurolist di Euronext Paris e
sono rimborsabili alla scadenza il 22 luglio 2013 e maturano un interesse annuo calcolato al tasso Euribor
3 mesi-0,23%. STEF-TFE detiene il diritto di procedere in qualsiasi momento, parzialmente o totalmente,
al rimborso anticipato delle obbligazioni alla pari maggiorato degli interessi dovuti in quanto scaduti. I
portatori delle obbligazioni detengono il diritto di richiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni in
caso di variazioni nel controllo della Società o in alcuni casi di esigibilità anticipata, soprattutto in caso
di mancato rispetto di alcuni indici finanziari.
Ogni BSAAR autorizzerà il suo portatore a sottoscrivere una nuova azione o di acquistare un’azione
esistente STEF-TFE al prezzo di 51,20 euro. I buoni sono cedibili a partire dal 21 luglio 2010 ed esercitabili
da quest’ultima data al 20 luglio 2015; sono rimborsabili su volontà di STEF-TFE, al prezzo unitario di
0,01 euro, a partire dal 22 luglio 2013 e fino al 20 luglio 2015, qualora il provente del corso dell’azione
e della parità di esercizio superi i 71,69 euro. I portatori di buoni potranno comunque evitare il rimborso
esercitando i loro BSAAR prima della data fissata per il rimborso stesso.
Il provente netto dell’emissione ammonta a 98,8 milioni di euro. Le componenti di debito e di capitali
propri sono state valutate rispettivamente in 95,2 milioni di euro e 3,6 milioni di euro, secondo le modalità
di cui alla Nota 2.11.
L’esigibilità dei debiti finanziari al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2009 risulta la seguente:
2010
Prestito obbligazionario (OBSAAR)
Totale
Scadenze
Tra uno
Tra uno
e cinque anni
97.391
Oltre
cinque anni
97.391
Finanziamenti bancari e concessione di linee di credito
267.007
121.957
89.395
55.655
Locazione-finanziamento
108.233
11.718
47.131
49.384
Altri crediti a breve termine
Scoperti bancari
Debiti finanziari vari
34.250
34.250
4.346
1.299
84
2.963
511.227
169.224
234.001
108.002
Totale
2009
Prestito obbligazionario (OBSAAR)
Scadenze
Tra uno
Tra uno
e cinque anni
96.392
Oltre
cinque anni
96.392
Finanziamenti bancari e concessione di linee di credito
192.502
61.595
95.471
35.436
Locazione-finanziamento
111.150
15.944
44.424
50.782
Altri crediti a breve termine
Scoperti bancari
Debiti finanziari vari
60.872
60.872
3.673
1.651
1.575
447
464.589
140.062
237.862
86.665
L’esposizione del gruppo ai rischi di cambio, di tasso e di liquidità in ragione del suo indebitamento
finanziario sono analizzati alla Nota 4.24.
4.21 Benefit per il personale
Gli importi netti contabilizzati a bilancio sono analizzati nella maniera seguente:
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
Indennità di pensionamento
5.383
4.691
- Società coperte da assicurazione (passivo netto)
2.736
1.789
- Filiali italiane
2.411
2.584
- Altre filiali
Medaglie del lavoro
TOTALE
236
318
7.821
7.222
13.204
11.913
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
75
Informazioni relative agli impegni di spesa in ambito di indennità di pensionamento:
31 dicembre 2010
Debito attuariale (non soggetto a copertura assicurativa)
Debito attuariale (soggetto a copertura assicurativa)
Valore equo dei fondi accantonati presso le compagnie di assicurazione
Importo netto
Differenze attuariali non riconosciute
IMPORTO NETTO CONTABILIZZATO A BILANCIO
31 dicembre 2009
2.647
2.833
32.258
29.083
(25.764)
(24.434)
9.141
7.482
(3.758)
(2.791)
5.383
4.691
Variazione degli importi netti contabilizzati a bilancio:
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
Importo al 1° gennaio
4.691
3.644
Oneri dell’esercizio (vedere seguito)
2.335
2.432
Aggregazione aziendale
(2)
89
(Premio versato) / rimborso ricevuto dalle compagnie di assicurazione
81
38
Prestazioni pagate
(1.722)
(1.512)
IMPORTO AL 31 DICEMBRE
5.383
4.691
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
Dettaglio degli oneri dell’esercizio:
Diritti acquisiti nel corso dell’esercizio
1.833
1.717
Costo finanziario collegato alla deattualizzazione del debito attuariale
1.458
1.405
Rendimento previsto dei fondi accantonati
(987)
(719)
Ammortamento delle differenze attuariali
ONERI DELL’ESERCIZIO
31
29
2.335
2.432
Gli oneri dell’esercizio sono stati contabilizzati negli oneri operativi. I fondi accantonati, gestiti in euro,
sono depositati presso investitori istituzionali in Francia e beneficiano della garanzia in capitale e, per
l’essenziale, di una garanzia di rendimento minimo. I fondi mirano principalmente alla sicurezza e alla
regolarità (capitale garantito), oppure offrono in minima parte una differenziazione che permette di
ottimizzare i risultati.
Le principali ipotesi considerate nella valutazione del debito attuariale, in relazione alle indennità di
pensionamento, sono le seguenti:
Tasso di attualizzazione
Tasso previsto per l’aumento degli stipendi
Tasso di rendimento previsto per i fondi accantonati
Età di pensionamento
Tabelle francesi di mortalità (TGH: tabelle per generazione uomini; TGF: tabelle per generazione donne)
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
4%
4,75%
3 o 3,5%
3 o 3,5%
4%
3%
Da 56 a 62 anni
Da 56 a 62 anni
TGH 05 e TGF 05
TGH 05 e TGF 05
L’età di pensionamento dipende dalla qualifica dei dipendenti e dai settori di attività in cui sono impiegati.
Si ritiene comunque, in via ipotetica, che i dipendenti lascino il gruppo in base a una domanda di pensionamento volontario. Pertanto le indennità versate a loro favore sono soggette agli oneri previdenziali in
conformità alla legge Fillon del 2003 e alle successive leggi sul finanziamento della previdenza sociale.
Una prova di sensibilità, realizzata a un tasso di attualizzazione dello 0,25% rispetto al tasso di cui sopra,
ha portato a una diminuzione dell’impegno di spesa del 2,6% o a un aumento del 2,7% a seconda del senso
della variazione che tasso di attualizzazione (in positivo o negativo).
76
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
Dal confronto tra gli impegni di spesa attuariali nel corso degli ultimi quattro esercizi emerge quanto segue:
Costo dei servizi resi
Risultato finanziario netto
Ammortamento delle differenze attuariali
Oneri dell’esercizio
2007
2008
2009
2010
1.426
1.596
1.717
1.833
-44
242
686
471
16
53
29
31
1.398
1.891
2.432
2.335
Impegno di spesa alla chiusura
29.721
29.362
31.916
34.905
Valore equo delle attività accantonate
23.432
24.252
24.434
25.764
Differenza (impegno di spesa totale netto)
6.289
5.110
7.482
9.141
Differenze attuariali differite
2.309
1.466
2.791
3.758
Importo netto a bilancio (attivo)
3.980
3.644
4.691
5.383
La riconciliazione tra il valore delle attività a copertura, all’apertura e alla chiusura degli ultimi
esercizi, è riportata di seguito:
Valore equo delle attività al 31 dicembre 2007
23.432
Rendimento finanziario previsto per il 2008
1.109
Differenza attuariale sul rendimento finanziario
(279)
Rimborsi sulle prestazioni ricevuti dai fondi
(10)
Valore equo delle attività al 31 dicembre 2008
24.252
Rendimento finanziario previsto per il 2009
719
Differenza attuariale sul rendimento finanziario
(499)
Rimborsi sulle prestazioni ricevuti dai fondi
(38)
Valore equo delle attività al 31 dicembre 2009
24.434
Rendimento finanziario previsto per il 2010
987
Differenza attuariale sul rendimento finanziario
424
Rimborsi sulle prestazioni ricevuti dai fondi
(81)
VALORE EQUO DELLE ATTIVITÀ AL 31 DICEMBRE 2010
25.764
L’evoluzione delle differenze attuariali sull’esercizio 2010 è analizzato nella maniera seguente:
Differenze attuariali alla chiusura del 31 dicembre 2009
2.791
Differenza attuariale sulle ipotesi
2.436
Differenza di esperienza nel 2010
(1.161)
Differenza sui dati
147
Differenza sul rendimento delle attività
(424)
Ammortamento della differenza attuariale
(31)
Differenze attuariali alla chiusura del 31 dicembre 2010
3.758
Solo la Francia e l’Italia sono interessate dagli impegni di spesa in ambito di benefi t per il personale.
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
77
4.22 Accantonamenti
Benefit per il
personale
Controversie
Altro
Totale
11.914
11.516
6.779
30.209
Al 1° gennaio 2010
Movimenti di perimetro
Altre variazioni
Fondi
52
(83)
28
(3)
2.788
11.173
3.493
17.454
Riprese
(1.550)
(11.027)
(2.673)
(15.250)
Al 31 dicembre 2010
13.204
11.579
7.627
32.410
Non correnti
13.204
2.877
1.115
17.196
8.702
6.512
15.214
Correnti
Al 31 dicembre 2010
13.204
11.579
7.627
32.410
Al 1° gennaio 2009
10.285
11.293
8.154
29.732
Movimenti di perimetro
255
Riclassificazione
89
255
(8)
10
91
Fondi
2.118
10.149
4.169
16.436
Riprese
(578)
(10.173)
(5.554)
(16.305)
Al 31 dicembre 2009
11.914
11.516
6.779
30.209
Non correnti
11.914
2.898
1.119
15.931
8.618
5.660
14.278
11.516
6.779
30.209
Correnti
Al 31 dicembre 2009
11.914
L’accantonamento per controversie copre, per la quota corrente, i costi imputabili ai danni prodotti durante
i servizi di trasporto, manutenzione o deposito, mentre - per la quota non corrente - i rischi relativi ad
altri tipi di contenzioso.
4.23 Strumenti di diluizione
A partire dal 1998 ai dirigenti e ad alcuni quadri del gruppo sono state assegnate delle opzioni con diritto
di sottoscrizione o di acquisto di azioni. Il loro acquisto definitivo suppone che i beneficiari rimangano in
funzione durante almeno 5 anni a partire dalla data di assegnazione.
Nell’ambito dell’operazione di emissione di OBSAAR, nel luglio 2008 sono stati emessi 904.976 buoni
di sottoscrizione, che prevedevano un periodo di inaccessibilità fino al 21 luglio 2010, e che possono in
seguito essere esercitati per un periodo di cinque anni. Ogni buono permette di acquistare un’azione ad
un prezzo di esercizio di 51,20 euro.
Data di assegnazione
10 dicembre 2003
22 luglio 2008 OBSAAR
Numero di opzioni
Prezzo di esercizio
in euro
17.490
16,28
8 anni
904.976
51,20
7 anni
922.466
49,86
31/12/10
Numero
Numero di opzioni esistenti all’inizio del periodo
Opzioni esercitate durante il periodo
Periodo di validità delle opzioni a
decorrere dalla data di assegnazione
31/12/09
Prezzo di esercizio
medio ponderato
941.091
18.625
Numero
1.000.482
50,54 €
59.391
Opzioni assegate durante il periodo
Opzioni divenute nulle
Numero di opzioni esistenti alla fine del periodo
Opzioni esercitabili alla fine del periodo
Opzioni non ancora esercitabili
78
922.466
941.091
17.490
36.115
904.976
904.976
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
Prezzo di esercizio
medio ponderato
49,86 €
4.24 Gestione dei rischi
RISCHIO LEGATO AI CREDITI
Grazie al fatto che nessun cliente rappresenta oltre il 10% del fatturato del gruppo, il rischio che la
défaillance di uno di questi possa avere ripercussioni pesanti sui risultati del gruppo è limitato. Alla fine
del 2009, il gruppo STEF-TFE ha esteso il perimetro del suo contratto di assicurazione-credito a tutti i
paesi europei in cui opera al fine di coprire il rischio di défaillance dei suoi clienti.
RISCHIO LEGATO AI TASSI
Come riportato nel prospetto seguente, l’indebitamento finanziario del gruppo è sostanzialmente a
tasso variabile, sia nel caso di concessioni a breve termine su linee confermate a lungo termine che di
indebitamento sotto forma di leasing.
La struttura del debito finanziario per tipologia di tassi, tenuto conto degli strumenti a copertura in
essere, è riportata di seguito:
2010
2009
Tassi fissi
Tassi variabili
Prestiti obbligazionari
Tassi fissi
Tassi variabili
97.391
96.392
Finanziamenti bancari
63.909
203.098
64.330
128.172
Debiti collegati a locazioni-finanziamento
30.258
77.975
34.483
76.667
820
3.526
3.673
6.000
28.250
60.872
100.987
410.240
Debiti finanziari vari
Scoperti bancari e crediti a breve termine
TOTALE DEBITI FINANZIARI AL NETTO DELLA COPERTURA
98.813
365.776
L’indebitamento finanziario consolidato del gruppo è sostanzialmente a tasso variabile, sia nel caso di
concessioni a breve termine su linee confermate o di indebitamento sotto forma di leasing e di prestito
ipotecario a lungo termine che costituiscono le due modalità abituali di finanziamento delle immobilizzazioni.
L’obiettivo del gruppo in termini di gestione del rischio legato al tasso di interesse consiste nel perseguire
una logica di micro-copertura in proporzione alla stipula di nuovi contratti di finanziamenti immobiliari.
Questa politica di copertura del gruppo deve permettere a termine di ottimizzare il costo degli strumenti
di copertura dei debiti sottostanti migliorando la sua efficacia e rispettando gli obblighi contabili in termini
di contabilità a copertura.
In Francia, 3 nuovi swap di tassi di interesse pari a un importo di circa 17 M€ si sono andati a sommare agli 8
swap di tassi sottoscritti tra il 2008 e il 2009, portando così un a totale di nozionale cumulato di 65 M€. Si
tratta di swap di tassi perfettamente addossati ai finanziamenti a lungo termine e dal nozionale ammortizzabile. La loro scadenza è in funzione della durata del finanziamento sottostante, ovvero tra i 12 e 12 anni.
In Spagna la filiale SDF Iberica possiede ancora uno strumento a macro-copertura istituito nel 2006 al
fine di coprire un rischio legato ai tassi su dei contratti di finanziamento sotto forma di leasing, indicizzati
su tasso variabile. Si tratta di uno swap dal nozionale di 6 M€, che scadrà nel gennaio 2011.
In Italia, la filiale Cavalieri possiede uno swap di tassi perfettamente addossato al finanziamento della
piattaforma di Tavazzano, pari a un nominale di 12 M€ la cui scadenza è prevista nel 2022.
Debiti finanziari al lordo della copertura
Effetto della copertura dei tassi
Debiti finanziari al netto della copertura
Tassi fissi
Tassi variabili
Totale debiti
17.489
493.738
511.227
83.498
-83.498
100.987
410.240
511.227
ANALISI DI SENSIBILITÀ AL RISCHIO LEGATO AI TASSI:
Una variazione di 50 punti di base dei tassi di interesse, alla data di chiusura, porterebbe a un aumento
(diminuzione) dei capitali propri e del risultato (al lordo delle imposte) pari agli importi seguenti. Ai fini
della presente analisi, si presume che tutte le altre variabili siano costanti.)
(-) Debito / (+) Credito
Oneri su interessi sull’attivo/passivo a tasso variabile
Variazione di valore equo dei derivati
IMPATTO NETTO
Impatto sul conto economico
Impatto sul risultato globale
Aumento di 50 bps
Diminuzione di 50 bps
Aumento di 50 bps
Diminuzione di 50 bps
(1.777)
1.777
-
-
24
(106)
1.935
(1.714)
1.754
1.672
1.935
1.714
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
79
RISCHIO LEGATO AL CAMBIO
Le attività del gruppo sono sostanzialmente concentrate nell’area Euro (Francia, Spagna, Portogallo,
Benelux, Italia) e non implicano quindi grandi scambi con altre aree monetarie, ad eccezione del Regno
Unito e della Svizzera.
D’altro canto, i debiti finanziari del gruppo sono integralmente formulati in euro o nella moneta funzionale
delle filiali di competenza affinché il gruppo non sia esposto ad alcun rischio di variazione dei tassi di
cambio in ragione del suo indebitamento.
RISCHIO LEGATO ALLA LIQUIDITÀ
I fabbisogni di tesoreria del gruppo sono assicurati, in via principale, dalle linee di credito concesse a livello
della società controllante. Al 31 dicembre 2010 STEF-TFE possiede 19 linee di credito confermate a
medio termine, per un totale di 129 milioni di euro. Queste risultano utilizzate per 73 milioni al 31 dicembre
2010. I prelievi sono effettuati per periodi compresi tra i 10 giorni e i tre mesi e maturano l’interesse in
vigore alla data del prelievo. Queste linee di credito prevedono una scadenza dai 3 ai 5 anni.
La società STEF-TFE possiede anche dei crediti una tantum per un totale di 22 milioni di euro, di cui 17
milioni di euro utilizzati al 31 dicembre 2010 e di autorizzazioni a scoperti, senza scadenza prevista, per
un totale di 54 milioni di euro, di cui 6 utilizzati al 31 dicembre 2010. Le linee di credito confermate, non
utilizzate, le autorizzazioni a scoperti disponibili e i crediti una tantum, combinati a una buona pianificazione
dei flussi, garantiscono al gruppo una gestione ottimale del suo rischio legato alla liquidità.
Alcune linee e prestiti (compreso il prestito OBSAAR) prevedono degli impegni da parte del gruppo,
soprattutto che si rispettino gli indici finanziari. I principali indici sono: EBITDA / Oneri finanziari netti
superiori a 6 (6,5 per l’OBSAAR) e Indebitamento Netto / Fondi Propri inferiori a 1,6 o 1,7 (1,7 per l’OBSAAR).
Al 31 dicembre 2010 il gruppo rispetta l’insieme degli impegni previsti dai finanziamenti che possiede.
I flussi di tesoreria collegati alle passività finanziarie e ai debiti delle locazioni finanziamento sono
analizzati nella maniera seguente:
2010
Valore netto
contabile
Scadenze dei flussi di tesoreria contrattuali
Flussi di
tesoreria
contrattuali
Inferiori a
un anno
Tra uno
e cinque anni
Superiori a
cinque anni
Prestiti obbligazionari
97.391
102.645
756
101.889
Finanziamenti bancari
267.007
278.492
121.957
94.694
61.841
Locazione-finanziamento
108.233
121.667
14.134
56.131
51.402
34.250
34.250
34.250
1.693
3.673
3.673
Fornitori
266.225
266.225
266.225
Altri debiti correnti
279.657
283.138
283.138
2.653
4.385
3.622
1.532
(770)
1.057.109
1.094.475
727.755
254.246
112.473
Flussi di
tesoreria
contrattuali
Inferiori a
un anno
Tra uno
e cinque anni
Scoperti bancari
Debiti finanziari vari
Passivi finanziari derivati
TOTALE
2009
Valore netto
contabile
Scadenze dei flussi di tesoreria contrattuali
Superiori a
cinque anni
Prestiti obbligazionari
96.392
104.932
1.409
103.523
Finanziamenti bancari
192.502
206.958
61.595
103.995
41.368
Locazione-finanziamento
111.150
134.579
18.168
55.295
61.116
Scoperti bancari
60.872
60.872
60.872
3.673
3.673
3.673
Debiti finanziari vari
Fornitori
274.026
274.026
274.026
Altri debiti correnti
295.663
296.565
296.565
Passivi finanziari non correnti (derivati)
TOTALE
80
2.022
1.120
1.785
503
(1.168)
1.036.300
1.082.725
706.503
270.096
106.126
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
RISCHIO LEGATO AL GASOLIO
In qualità di grande consumatore di gasolio, STEF-TFE è esposta alle variazioni del prezzo di questo
carburante e, per il momento, non prevede di procedere ad acquisiti di strumenti a copertura. Oltre
ai meccanismi di ripercussione delle variazioni del prezzo del gasolio che risultano dalla normativa in
materia di trasporto, il gruppo privilegia soprattutto l’ottimizzazione degli acquisti con acquirenti dedicati
e istituendo misure volte alla riduzione dei consumi.
4.25 Presentazione degli strumenti finanziari per categoria
Valore a
bilancio
31/12/2010
Valore
equo
Valore Attività (lavori
equo per
in corso su
risultato ordinazione)
Titoli di partecipazione non
consolidati
1.112
1.112
1.112
Altre attività finanziarie non
correnti
2.901
2.901
2.901
10.045
10.045
10.045
2.754
2.754
Clienti
345.752
345.752
345.752
Altri debitori
119.058
119.058
41.474
-
-
-
Prestiti e crediti delle attività di
finanziamento
Titoli di investimento
Attività finanziarie correnti
Tesoreria e valori di cassa
Prestiti e
crediti
Debiti
al costo
ammortizzato
77.584
45.349
45.349
45.349
526.971
45.349
Valore a
bilancio
31/12/2010
Valore
equo
2.653
2.653
Debiti delle attività di
finanziamento
468.345
468.345
371.830
Fornitori
266.225
266.225
266.225
Altri creditori
279.657
279.657
23.114
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
40.229
40.229
1.057.109
1.057.109
Valore a
bilancio
31/12/2009
Titoli di partecipazione non
consolidati
Altre attività finanziarie non
correnti
PASSIVO
Prestiti e crediti delle attività di
finanziamento
Titoli di investimento
-
400.172


77.584
Valore Attività (lavori
equo per
in corso su
risultato ordinazione)
Prestiti e
crediti
Debiti
al costo
ammortizzato
Strumenti derivati
classificati a
copertura
Passività non
classificate
finanziarie
213
2.440
96.515
256.543
28.511
213
11.718


689.680
2.440
364.776
Valore
equo
Valore Attività (lavori
equo per
in corso su
risultato ordinazione)
Prestiti e
crediti
Debiti
al costo
ammortizzato
Strumenti derivati
classificati a
copertura
Attività non
classificate
finanziarie
1.599
1.599
1.599
65
65
-
11.854
11.854
11.854
-
-
334.964
334.964
334.964
Altri debitori
140.051
140.051
63.014
41.998
41.998
41.998
530.531
530.531
41.998
Attività finanziarie correnti
ATTIVO
-
3.866
Clienti
Tesoreria e valori di cassa
Attività non
classificate
finanziarie
2.754
526.971
ATTIVO
Strumenti derivati
classificati a
copertura
65
4
77.033
4
77.098
1.599
409.832

B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
81
Passività finanziarie non correnti
Valore a
bilancio
31/12/2009
Valore
equo
Valore Attività (lavori
equo per
in corso su
risultato ordinazione)
Prestiti e
crediti
Debiti
al costo
ammortizzato
2.022
2.022
Debiti delle attività di
finanziamento
322.505
322.505
227.299
Fornitori
274.026
274.026
274.026
447
297.685
297.685
70.074
Passività finanziarie correnti
140.062
140.062
124.118
1.036.300
1.036.300
447
Passività non
classificate
finanziarie
1.575
Altri creditori
PASSIVO
Strumenti derivati
classificati a
copertura


95.206
227.611
15.944
695.517
1.575
338.761
Le attività e passività non classificate strumenti finanziari ai sensi del principio IAS 39 sono rappresentati
principalmente dai crediti e dai debiti fiscali e previdenziali e dai debiti di locazione-finanziamento.
GERARCHIA DEI JUSTES VALEURS AL 31 DICEMBRE 2010
Gli strumenti finanziari al valore equo sono classificati in base al seguente livello gerarchico:
- Livello 1: strumenti finanziari soggetti a quotazione su mercato attivo;
- Livello 2: strumenti finanziari la cui valutazione ricorre a tecniche di valorizzazione basate su parametri
osservabili;
- Livello 3: strumenti finanziari la cui valutazione ricorre a tecniche di valorizzazione basate totalmente
o parzialmente su parametri non osservabili.
Livello 1
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Livello 2
Livello 3
3.866
Tesoreria e valori di cassa
45.349
ATTIVO
45.349
3.866
Strumenti derivati
2.653
PASSIVO
2.653
PRINCIPIO PER LA DETERMINAZIONE DEI JUSTES VALEURS
Il valore equo degli swap dei tassi di interesse e le opzioni si basano su quotazioni effettuate da intermediari finanziari. Il gruppo di assicura che tali quotazioni siano ragionevoli valorizzando gli swap tramite
attualizzazione dei futuri flussi di tesoreria stimati e le opzioni a partire dal modello di valorizzazione
(del tipo Black & Scholes).
Il valore equo dei «debiti verso i fornitori» e dei «crediti verso clienti» corrisponde al valore contabile a
bilancio, poiché l’attualizzazione dei flussi di tesoreria prevede un impatto irrilevante tenuto conto dei
ridotti termini di pagamento e di saldo.
Il valore equo dei debiti a tasso variabile è sostanzialmente pari al loro valore contabile.
4.26 Impegni di spesa extra bilancio
Le garanzie e le fidejussioni fornite da STEF-TFE in relazione ai diversi contratti di locazione semplice di
veicoli ammontano a 2.594 migliaia di euro al 31 dicembre 2010 (7.587 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).
D’altro canto, al fine di garantire la corretta esecuzione della convenzione di delega di servizio pubblico
stipulata con l’Ufficio Trasporti della Corsica (Office des Transports de Corse, vedere Nota 4.32), STEF-TFE
ha emesso una fidejussione bancaria di 3 milioni di euro. Nell’ambito di questa convenzione, il gruppo si è
altresì impegnato, tramite l’intermediario della sua filiale Compagnie Méridionale de Navigation (CMN),
a sostituire una delle navi destinate al servizio in Corsica con una nuova nave da carico promiscua di
grande capacità, la cui consegna è prevista a metà 2011; questa nave è iscritta a bilancio sotto la voce
immobilizzazioni en corso per 113 milioni di euro.
L’importo degli ordinativi fermi delle immobilizzazioni materiali è riportato alla Nota 4.11.
82
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
4.27 Locazioni semplici
I canoni di locazione contabilizzati a costo in relazione a leasing classificati, sul piano contabile, delle
locazioni semplici ammontano a 17.442 migliaia di euro nel 2010 (16.020 migliaia di euro nel 2009).
4.28 Operazioni con parti correlate
Le parti correlate rispetto a STEF-TFE sono rappresentate dalle società collegate, dai suoi amministratori
e dirigenti. Rientrano in questa categoria anche i quadri e dirigenti azionisti, nonché il fondo comune di
investimento dei dipendenti che, nel loro insieme, controllano il 73% dei diritti di voto all’assemblea di
STEF-TFE.
Le retribuzioni nette e gli altri benefi t versati agli amministratori e ai dirigenti sono stati i seguenti
(espressi in euro):
Stipendi
Gettoni di presenza
Oneri collegati alle opzioni sulle azioni
2010
2009
1.279.997
1.361.216
100.401
88.984
-
-
TOTALE
1.380.398
1.450.200
Benefit a breve termine
1.380.398
1.450.200
Benefit posteriori al rapporto di lavoro
Nessuno
Nessuno
Benefit a lungo termine
Nessuno
Nessuno
Indennità di fine rapporto
Nessuno
Nessuno
Pagamenti in azioni
Nessuno
Nessuno
I contratti di lavoro di due dirigenti contengono delle clausole particolari che rientrano nell’ambito di
impegni regolamentati e stipulate anteriormente.
In caso di licenziamento, questi beneficiano di un’indennità pari a 18 mensilità, comprensiva dell’indennità
convenzionale. Per loro è prevista una clausola di non concorrenza, il cui importo è pari al 50% di 3
loro annualità lorde, nonché una clausola di coscienza che permetterebbe loro, in caso di variazione
nell’azionariato, di usufruire di un licenziamento e quindi di godere delle misure sopra descritte. Uno dei
due dirigenti beneficia altresì di un preavviso di 12 mesi in caso di licenziamento. Il Presidente-direttore
generale non beneficia di alcun tipo di retribuzione differita.
I saldi e le transazioni con le società collegate sono analizzate nella maniera seguente:
Saldi al 31 dicembre 2010
Brigantine de Navigation (1)
Transcosatal Finances
Froid Combi
Messageries Laitières
Tomsa & Tomsa Madrid
Olano Caudete
Transazioni dell’esercizio
Clienti
Fornitori
Prestiti
Conto
corrente
Vendite di beni
o di servizi
Acquisti di beni
o di servizi
-
-
-
17
-
-
53
(244)
-
-
700
(3.109)
-
-
-
-
-
-
2.112
(36)
-
2.653
19.958
(333)
1
(4)
-
-
7
(26)
4
(2)
-
2.499
(2)
523
(380)
-
-
2
(2)
-
507
-
-
Stefover Tunisie
2
(56)
-
CDR (Cavalieri)
-
-
-
Logirest
-
(1) Società inattiva o in corso di liquidazione.
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
83
Saldi al 31 dicembre 2009
Brigantine de Navigation (1)
Transcosatal Finances
Clienti
Fornitori
Prestiti
Conto
corrente
Vendite di beni
o di servizi
Acquisti di beni
o di servizi
-
-
-
417
-
-
574
(1.640)
-
-
-
-
-
-
53
Froid Combi
Messageries Laitières
Transazioni dell’esercizio
-
1.840
(53)
-
2.444
17.749
(286)
Tomsa & Tomsa Madrid
5
5
-
-
1
(76)
Olano Caudete
-
2
-
-
-
(14)
Logirest
391
-
-
-
2.169
(3)
Stefover Tunisie
332
(29)
-
-
1.840
(311)
-
-
-
-
-
-
CDR (Cavalieri)
(1) Società inattiva o in corso di liquidazione.
Tutte le transazioni effettuate con le parti correlate sono fatturate alle normali condizioni di mercato.
Nel 2010 e nel 2009 non sono state osservate transazioni degne di nota tra il gruppo – da una parte – e i
quadri e dirigenti azionisti e il fondo comune di investimento dei dipendenti – dall’altra.
4.29 Gestione del capitale
La politica del gruppo consiste nel mantenere una base di capitale solida al fine di mantenere la fiducia
degli investitori, dei creditori, del mercato, di sostenere lo sviluppo futuro dell’attività e di assicurare la
liquidità del titolo. Per garantire un certo volume di scambio sul titolo, il gruppo ha stipulato un contratto
di liquidità con un istituto finanziario.
4.30 Onorari dei Sindaci
In relazione all’esercizio 2010, i seguenti onorari dei sindaci ammontano a quanto segue:
Mazars . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .841,4 migliaia di euro
KPMG Audit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .769,8 migliaia di euro
Altri studi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 migliaia di euro
4.31 Passività eventuali
Nell’ambito normale delle sue attività, il gruppo potrà avere il ruolo di convenuto in controversie e
contenziosi. Ogniqualvolta ritenga probabile un epilogo sfavorevole a cui debba corrispondere un esborso
dall’impianto non facilmente prevedibile, contabilizza un accantonamento. Al 31 dicembre 2010 e al 31
dicembre 2009 non si osservano controversie o contenziosi suscettibili di avere pesanti ripercussioni
sulla situazione finanziaria del gruppo e sui suoi risultati futuri.
4.32 Convenzione di delega di servizio pubblico
L’attività marittima di STEF-TFE è esercitata sostanzialmente dalla CMN che garantisce i servizi in
Corsica in virtù di una convenzione di delega di servizio pubblico stipulata con l’Ufficio Trasporti della
Corsica (Office des Transports de Corse, detto OTC). Questa convenzione è entrata in vigore il 1° luglio
2007 ed ha una validità di sei anni e mezzo. Questa convenzione autorizza la CMN a garantire la gestione
di tre navi-traghetti da carico promiscue nell’ambito della continuità territoriale.
In virtù di questa convenzione, CMN riceve un’indennità in contropartita agli obblighi previsti dal servizio
pubblico. Tale indennità è acquisita in proporzione al completamento dei servizi di trasporto. CMN è
assolutamente libera di utilizzare le sue navi per altre attività, ma è tenuta a sostituirle con una o più
navi equivalenti. Alla conclusione della convenzione, la proprietà di tali navi rimane dell’armatore.
4.33 Eventi posteriori alla chiusura
Successivamente al 31 dicembre 2010 non sono stati osservati eventi degni di nota.
84
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NOTA 5
ELENCO DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE
In applicazione alle regole di cui al precedente paragrafo 2.1, il bilancio consolidato si riferisce alle
seguenti società:
SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE
Percentuale di controllo
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
100 %
100 %
100 %
98 %
100 %
100 %
100 %
100 %
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100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
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100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
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100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
98 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
79 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
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100 %
100 %
100 %
100 %
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100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
Società STEF-TFE SA (Controllante)
• Agrostar SA
• Atlantique SA (Espagne)
• Chais de la Transat e la sua filiale
- Magasin de Bord des Paquebots
• Cie Frigorifique Française
• Cryologis Développement e le sue filiali:
- Cryologistic SAS
- Bretagne Frigo
- Cryologistic Services SAS
- Entrepôts Frigorifiques de Nord et de l’Est (EFNE)
- Entrepôts Frigorifiques de Normandie Loire (EFNL)
- Entrepôts Frigorifiques du Sud-Ouest (EFSO)
- FSD SAS
• Entrepôts Frigorifiques du Léon (EFL)
• Immostef SA e le sue filiali:
- Immostef Italia
- Frigaurice
- Normandie Rapides (Transports Souchet)
- SCI des Vallions
- SCI Imm’o
- SNC Immotrans 49
- SNC Immotrans 56
- SNC Immotrans 69
- SCI PPI 45
- SCI BV 18
- SNC de la Prairie
- SNC La Vesvroise
- SNC Adour Cap de Gascogne
- SNC Agen Champs de Lassalle
- SNC Allonnes-Entrepôts
- SNC Atton Logistique
- SNC Bondoufle La Haie fleurie
- SNC Brignais-Charvolin
- SNC Burnhaupt les Mulhouse
- SNC Carros La Manda
- SNC Cavaillon Le Castanié
- SNC Cergy Frais
- SNC Cergy Froid
- SNC Donzenac La Maleyrie
- SNC Donzenac Entrepôt
- SNC France Plate-forme
- SNC Gap Plan de Lardier
- SNC Mions
- SNC Saint Herblain Chasseloire
- SNC La Pointe de Pessac
- SNC Les Essarts Sainte-Florence
- SNC Louverné les Guicherons
- SNC Les Mares en Cotentin
- SNC Mâcon Est Replonges
- SNC Perpignan Canal Royal
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85
SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE
- SNC Plan d’Orgon sur Durance
- SNC Reims La Pompelle
- SNC Saran les Champs Rouges
- SNC Strasbourg Pont de l’Europe
- SNC Toussieu Chabroud
- SNC Trangé le Bois Chardon
- SNC Valence Pont des Anglais
• Institut des Métiers du Froid
• Société des Gares Frigorifiques (S.G.F.)
• SCI Bruges Conteneurs
• SNC Navale STEF-TFE
• Sté des Glacières Frigorifiques de Saint-Nazaire (SGN) e la sua filiale
- SNC Loudéac Froid
• SLD Aix-en-Provence
• STEF Benelux
• SLR France
• GIE STEF-TFE Géodis
• STEF COURCELLES
• STEF SAS e le sue filiali:
- Bordeaux Surgelés
- Ile-de-France Surgelés
- SLD Aix
- SLD Allonnes
- SLD Atton
- SLD Bain-de-Bretagne
- SLD Blanquefort
- SLD Cergy
- SLD Le Mans
- SLD Lesquin
- SLD Lorraine Surgelés
- SLD Moulins-les-Metz
- SLD Neudorf
- SLD Nord Paris
- SLD Rouen
- SLD Toussieu
- SLD Vénissieux
- SLD Vitry
- SLF Aurice
- SLF Givors
- SLF Le-Plessis-Belleville
- SLF Niort
- SLF Tours
- SLS Cergy
- SLS Pessac
- SLS Saint-Dizier
- SLS Saint-Sever
- STEF Alsace
- STEF Bretagne-Nord
- STEF Bretagne-Sud
- STEF Logistique Santé
- STEF Lyon
- STEF Méditerranée
- STEF Midi-Pyrénées-Limousin
- STEF Montsoult
- STEF Nord
- STEF Normandie
- STEF Pays-de-Loire
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Percentuale di controllo
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
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98 %
51 %
100 %
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100 %
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100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
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100 %
61 %
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100 %
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100 %
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100 %
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100 %
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100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
Percentuale di controllo
SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE
- STEF Sud Rhône-Alpes
- STEF Vitry
• Sofrilim
S.N.C. PIANA
STIM d’Orbigny e le sue filiali:
- Atlantique Développement
- Compagnie Méridionale de Participation (CMP) e la sua filiale
- Compagnie Méridionale de Navigation (C.M.N. La Méridionale) e le sue filiali:
- Cie Méridionale de Manutention (C.M.M.)
- A.M.C
- Financière Immobilière et Maritime (FIM)
- Sata-Minfos
• STEF-TFE Transport e le sue filiali:
• Cavalieri Fin e le sue filiali:
- Cavalieri Trasporti Spa e le sue filiali:
- TFE DA (in comproprietà con STEF-TFE Transport)
- SLF Sicilia
- ST1 Food
- SDR Sicilia
- Calabria Distribuzione Logistica (CDL)
- Dispack
- Express Surgelés
- Provence Surgelés
- Rhône-Alpes Surgelés
- SCI Immotrans 35
- SCI Vendargues Le Serpolet
• SDF Iberica e le sue filiali:
- SDF Portugal
- SDF Los Olivos
- Immostef Alcala
- Immostef New Torrejon
- Immostef Espana (ex: Los Olivos)
- Immostef Portugal
• Transports Frigorifiques Spadis e le sue filiali:
- SCI Immotrans 42
- TFE Saint-Étienne
• Seagull Transport Ltd (U.K.) e la sua filiale:
- Tradimar Ltd – (U.K.)
- SLF Caen
- SLT Lyon
- Société Logistique de Vannes SLV
- Stefover
- TFE AG (Bâle)
- TFE Agen
- TFE Alpes
- TFE Angers
- TFE Atton
- TFE Auvergne
- TFE Avignon
- TFE Benelux
- TFE Bordeaux
- TFE Bourges
- TFE Brive
- TFE Caen
- TFE Chaulnes
- TFE Côte d’Azur
- TFE Dijon
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
98 %
98 %
98 %
98 %
100 %
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100 %
100 %
100 %
95 %
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51 %
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100 %
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100 %
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100 %
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100 %
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100 %
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97 %
97 %
97 %
97 %
100 %
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100 %
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51%
51 %
51 %
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100 %
100 %
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100 %
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SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE
- TFE Epinal
- TFE Eurofrischfracht Logistics-France
- TFE International Ltd (Gran Bretagna)
- TFE International Est
- TFE International Ouest
- TFE International Paris
- TFE International Sud-Est
- TFE International Sud-Ouest
- TFE Investissement
- TFE Langres
- TFE Languedoc-Roussillon
- TFE Laval
- TFE Le Mans
- TFE Lille
- TFE Limoges
- TFE Logistiek Nederland BV
- TFE Lyon
- TFE Mâcon
- TFE Marseille
- TFE Metz
- TFE Montigny
- TFE Mulhouse
- TFE Nantes
- TFE Niort
- TFE Nord Surgelés
- TFE Orléans
- TFE Paris
- TFE Paris Nord
- TFE Quimper
- TFE Reims
- TFE Rennes
- TFE Rouen
- TFE Saint-Brieuc
- TFE Saint-Sever
- TFE Strasbourg
- TFE Toulouse
- TFE Tours
- TFE Valence
- TFE Vannes
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R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO
Percentuale di controllo
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
100 %
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100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
Percentuale di controllo
SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE
- TFE Velaines
- TFE Vendée (ex Déramé Vendée)
- TFE Vire
- Tradimar Arras
- Tradimar Bordeaux
- Tradimar Boulogne
- Tradimar Bretagne
- Tradimar Caen
- Tradimar Dijon
- Tradimar Logistica del Mar Barcelone
- Tradimar Lyon
- Tradimar Milano – Italie
- TFE EST Surgelés (Ex Tradimar Metz)
- Transports Frigorifiques des Alpes (ex Tradimar Nantes)
- Tradimar Niort
- Tradimar Plan d’Orgon
- Tradimar Rennes
- Tradimar Rungis
- Tradimar Sète
- Tradimar Strasbourg
- Transports Fréret
SOCIETA’ COLLEGATE
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
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100 %
100 %
100 %
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100 %
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100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
100 %
Percentuale di controllo
31 dicembre 2010
31 dicembre 2009
100 %
100 %
- Froid Combi SA
26 %
26 %
40 %
Partecipazione di STEF-TFE:
- Société Brigantine de Navigation (1)
Partecipazione di STEF-TFE Transport:
- Logirest (filiale di SDF Iberica)
40 %
- Messageries Laitières SNC
39 %
39 %
- Olano Caudete Logistica SL (filiale di SDF Iberica)
20 %
20 %
- SDR Sud (filiale di Cavalieri)
20 %
20 %
- Stefover Tunisie (filiale di Stefover)
49 %
49 %
- Transcosatal Finances
34 %
34 %
- TOMSA Péninsule Ibérique
32 %
32 %
- Tomsa Madrid
32 %
32 %
(1) Società inattiva o in corso di liquidazione.
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
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RELAZIONE DEI SINDACI
SUL BILANCIO
ESERCIZIO CHIUSO
IL 31 DICEMBRE 2010
Signori Azionisti,
In ottemperanza all’incarico ricevuto dalla Vs. assemblea generale, desideriamo sottoporre alla Vs.
Attenzione la nostra relazione che si riferisce all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2010, ed avente ad
oggetto quanto segue:
• il controllo contabile del bilancio consolidato della società STEF-TFE, in allegato alla presente relazione;
• le motivazioni a sostegno delle nostre valutazioni;
• le specifiche verifiche previste a norma di legge.
Il Consiglio di Amministrazione, come previsto, ha redatto il bilancio consolidato ed è nostro dovere, alla
luce delle nostre verifiche, esprimere il nostro giudizio su tale bilancio.
I – GIUDIZIO SUL BILANCIO CONSOLIDATO
Abbiamo svolto le nostre verifiche in conformità alle norme che regolano l’esercizio della professione
in vigore in Francia, che prevedono l’applicazione dei principi di diligenza al fine di garantire l’assenza di
anomalie degne di nota all’interno del bilancio consolidato. Le verifiche consistono nell’individuare - tramite
sondaggi o altri metodi di selezione - gli elementi a riprova degli importi e delle informazioni contenuti
nel bilancio consolidato; esse consistono altresì nel valutare i principi contabili adottati, le stime rilevanti
prese in considerazione e la presentazione del bilancio nel suo insieme. Riteniamo che gli elementi da noi
raccolti siano sufficienti e adeguati per esprimere il nostro giudizio.
Certifichiamo che il bilancio consolidato, rispetto al riferimento IFRS adottato nell’Unione Europea, risulta
regolare e attendibile e fornisce un’immagine fedele del patrimonio, della situazione finanziaria, nonché
del risultato dell’insieme formato dai soggetti e dalle società incluse nel consolidamento.
Senza rimettere in discussione la conclusione di cui sopra, desideriamo attirare la Vs. attenzione alla
Nota 1 dell’allegato che riporta le variazioni apportate ai principi contabili in conseguenza ai nuovi principi,
integrazioni e modifiche dei principi pubblicati e delle interpretazioni obbligatorie a partire dall’esercizio 2010.
90
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II – MOTIVAZIONI A SOSTEGNO DELLE NOSTRE VALUTAZIONI
In conformità alle disposizioni di cui all’articolo L. 823-9 del Codice del Commercio Francese relative
alle motivazioni a sostegno delle nostre valutazioni, desideriamo renderVi partecipi dei seguenti fatti:
Durante la redazione del suo bilancio consolidato, STEF-TFE è portato a effettuare delle stime e formulare
delle ipotesi che hanno un effetto sull’applicazione dei principi contabili, sugli importi contabilizzati di
alcune voci dell’attivo e del passivo, dei proventi e degli oneri, negli ambiti di cui alla Nota 1 dell’allegato.
Per tutti questi ambiti, abbiamo verificato l’appropriatezza dei principi contabili adottati, esaminato la
coerenza delle ipotesi prese in considerazione, la loro documentazione e traduzione cifrata, e – su queste
basi – abbiamo proceduto a valutare la ragionevolezza delle stime utilizzate.
Le valutazioni scaturite si inseriscono nell’ambito della prassi di verifi ca del bilancio consolidato,
considerato nella sua globalità, e hanno quindi contribuito alla formazione del nostro giudizio espresso
nella prima parte della presente relazione.
III – VERIFICHE SPECIFICHE
Abbiamo altresì proceduto, in conformità alle norme sull’esercizio della professione in vigore in Francia,
alle specifiche verifiche previste a norma di legge delle informazioni relative al gruppo fornite nella
relazione sulla gestione.
Non abbiamo osservazioni da formulare in relazione alla loro attendibilità e alla loro rispondenza con il
bilancio consolidato.
I Sindaci
Parigi - La-Défense et Courbevoie, 15 aprile 2011
KPMG Audit
Settore KPMG S.A.
MAZARS
Dominique Stiegler
Associato
Xavier Charton
Associato
B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
91
RELAZIONE DEL PRESIDENTE
SULLE ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
E SUL CONTROLLO INTERNO
QUESTA RELAZIONE È VOLTA A RENDERE CONTO DELLE CONDIZIONI PREPARATORIE ED ORGANIZZATIVE DELLE ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, NONCHÉ DELLE PROCEDURE DI
CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI INTRAPRESE DALLA SOCIETÀ IN CONFORMITÀ
ALLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL’ARTICOLO L. 225-37 DEL CODICE DEL COMMERCIO FRANCESE.
QUESTA RELAZIONE DESCRIVE ALTRESÌ I PRINCIPI E LE REGOLE ADOTTATE DAL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE AL FINE DI DETERMINARE LE RETRIBUZIONI E I BENEFIT CONCESSI AI LEGALI
RAPPRESENTANTI.
I. FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E GESTIONE D’IMPRESA
Direzione Generale
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
organizza e dirige le attività del Consiglio di
Amministrazione, di cui rende conto all’Assemblea
Generale.
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso, in
conformità all’articolo L 225-51-1 del Codice del
Commercio Francese, di non scindere le funzioni
di Presidente e di Direttore Generale.
La Direzione Generale della Società è pertanto garantita dal Presidente del Consiglio di Amministrazione,
ovvero il Sig. Francis Lemor.
Due Direttori Generali Delegati, i Sigg. Bernard
Jolivet (che è anche Vice-Presidente) e Jean-Charles
Fromage, assistono il Presidente-direttore generale
nell’espletamento della attività di competenza della
Direzione del gruppo.
Il Direttore Generale Delegato è investito dei più
ampi poteri per agire in qualsiasi circostanza a
nome della Società; esso esercita questi poteri
limitatamente all’oggetto sociale, ad eccezione di
quelli di competenza delle Assemblee degli Azionisti
e al Consiglio di Amministrazione.
Composizione del Consiglio di Amministrazione
Alla data della presente relazione, questo è composto
da 14 membri (il Sig. Bouvatier è deceduto a gennaio
2011), di cui due persone fisiche.
• Francis LEMOR, Presidente-direttore generale
• Bernard JOLIVET, Vice-Presidente, Direttore
Generale Delegato
• Jean-Charles FROMAGE, Direttore Generale
Delegato
• Gilles BOUTHILLIER
• Alain BREAU
• Xavier Ogier du TERRAIL
• Eric GIUILY
• Christian GUILBERT
• Emmanuel HAU
• Robert de LAMBILLY
92
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•
•
•
•
Dominique NOUVELLET
Dominique THENAULT
ALLIANZ Vie, rappresentata da Pier RICHES
ATLANTIQUE MANAGEMENT, rappresentata da
François de COSNAC
Regolamento interno del Consiglio di Amministrazione
Il regolamento interno del Consiglio di
Amministrazione di STEF-TFE organizza il funzionamento del Consiglio di Amministrazione nell’ambito
legislativo e normativo in cui rientra la Società.
Definisce i limiti di responsabilità del Consiglio di
Amministrazione e dei suoi membri, la modalità di
funzionamento del Consiglio di Amministrazione, del
comitato di verifica e del comitato delle retribuzioni
e delle nomine, nonché la carta dell’amministratore.
Codice di gestione d’impresa della Società
Il regolamento interno del Consiglio di
Amministrazione si ispira fedelmente ai principi
espressi nella versione consolidata della relazione
dell’AFEP-MEDEF. Questi principi costituiscono il
codice di gestione d’impresa a cui la Società ha
deciso di fare riferimento nella redazione della
presente relazione sul controllo interno, in conformità
al comma 7 dell’articolo 225-37 del Codice del
Commercio Francese.
Tuttavia la Società ha deciso di non adottare – in
senso stretto – il principio relativo al numero
di amministratori indipendenti, non ritenendolo
opportuno e applicabile alla sua struttura e al suo
funzionamento.
Pertanto, il codice AFEP-MEDEF prevede che la
quota di amministratori indipendenti all’interno del
Consiglio di Amministrazione sia almeno un terzo
nelle società dotate di un azionariato di controllo.
La Società ha scelto di vigilare sull’effettiva rappresentanza dell’insieme dei suoi azionisti all’interno
del suo Consiglio di Amministrazione e di tenere in
giusta considerazione gli interessi di ciascuno di loro.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha
esaminato l’evoluzione dello stato degli amministratori in relazione ai criteri di indipendenza
e ha stabilito che la Società comprende quattro
amministratori indipendenti secondo la definizione
proposta dal codice AFEP-MEDEF, ovvero i Sigg.
Bréau, Hau, Nouvellet e du Terrail.
Comunque la Società ritiene che, secondo i propri
criteri, proprio grazie al mancato legame di tipo
capitalistico o contrattuale che li lega alla Società
e al fatto che non appartengano alla Direzione del
gruppo, i Sigg. Bouthillier, Giuily e Guilbert si possono
anch’essi considerare indipendenti.
La durata del mandato dei suoi amministratori è
di sei anni, ovvero il limite massimo fissato per
legge. La Società ritiene altresì che l’esperienza
acquisita dagli amministratori nel corso degli anni
successivi rinforzi la loro conoscenza del settore
del trasporto e della logistica e consenta loro di
garantire l’efficienza delle attività che rientrano nel
loro incarico. D’altro canto, questa durata rimane
coerente con la composizione dell’azionariato, la cui
stabilità non sembra giustificare una durata inferiore.
In conformità alla legge francese n. 2011-103 del 27
gennaio 2011 relativa alla corretta ripartizione delle
quote rosa all’interno dei Consigli di Amministrazione
e di Sorveglianza, nonché alla parità in ambito
professionale, la nomina di una donna nel ruolo
di amministratore sarà proposta alla prossima
assemblea generale della Società.
Infine, per quanto riguarda le retribuzioni dei dirigenti
con il ruolo di legali rappresentanti, il Consiglio di
Amministrazione riunitosi il 10 dicembre 2008 ha
deliberato di adottare i principi dell’AFEP-MEDEF
relativi a questo proposito.
Il principio relativo alla rescissione del contratto di
lavoro non si applica al Presidente-direttore generale,
poiché quest’ultimo non ha in realtà alcun contratto
di lavoro, ma viene retribuito esclusivamente in
funzione del suo mandato. I Direttori Generali
Delegati, a loro volta, non rientrano nel campo di
applicazione di questo particolare principio.
Per quanto attiene le indennità di pensionamento per i
dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti, il Consiglio
di Amministrazione ha ritenuto che tali indennità, già
peraltro deliberate dall’assemblea generale degli
azionisti, fossero congrui ed ha constatato che la
politica retributiva dei dirigenti con il ruolo di legali
rappresentanti è il risultato di una prassi ponderata,
fondata su criteri oggettivi e comunque coerente con
la politica retributiva globale adottata dal gruppo.
Preparazione e organizzazione delle attività del
Consiglio di Amministrazione
1. Organizzazione delle attività del Consiglio di
Amministrazione
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
riunisce il consiglio qualora lo ritenga opportuno,
in funzione dell’interesse della Società.
Il calendario delle riunioni previste per l’anno
successivo è fissato alla fine dell’esercizio. Le
riunioni in programma sono quattro, mentre le altre
sono facoltative e dipendono dagli argomenti che
debbano essere trattati e soggetti a delibera. Ogni
riunione del Consiglio di Amministrazione prevede
una convocazione individuale degli amministratori,
il cui invio è previsto circa quindici giorni prima della
data della riunione stessa. La convocazione riporta
l’ordine del giorno del consiglio e la bozza del verbale
relativo alla riunione precedente. Nei giorni precedenti
la riunione (di solito cinque giorni interi), ogni amministratore riceve un fascicolo contenente i documenti
relativi ai principali punti all’ordine del giorno.
D’altro canto, ogni mese gli amministratori della
Società ricevono, sotto forma di dati mensili e
cumulativi, i risultati del gruppo STEF-TFE relativi al
mese precedente con il commento del Presidente.
Lo statuto e il regolamento interno del Consiglio di
Amministrazione regolano le modalità di partecipazione degli amministratori alle riunioni del Consiglio
di Amministrazione tramite videoconferenza. Gli
argomenti che è possibile trattare e le delibere
ammesse da questa modalità di collegamento sono
riportati nei testi legislativi e normativi applicabili.
Il tasso di partecipazione totale degli amministratori
alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nel
2010 è dell’83%, mentre nel 2009 era dell’88%.
2. Attività del Consiglio di Amministrazione
Nel 2010 il Consiglio di Amministrazione si è
riunito cinque volte, ovvero un numero di volte
assolutamente normale.
Di solito l’analisi della proiezione dei risultati dello
scorso esercizio e le principali componenti del
budget preventivo dell’anno in corso sono sottoposte
all’esame del Consiglio di Amministrazione che si
riunisce a fine gennaio.
Le riunioni di marzo e fine agosto sono sostanzialmente dedicate alla chiusura del bilancio annuale
e semestrale.
Di solito la riunione che si tiene in seguito all’assemblea generale è volta all’attuazione del programma di
riacquisto di azioni deliberato dall’assemblea generale.
A dicembre il consiglio di solito esamina l’evoluzione
dell’esercizio del gruppo rispetto alla proiezione di
budget preventivo riattualizzata.
Durante ogni seduta del consiglio si procede
all’analisi dei risultati del mese precedente.
Il Consiglio di Amministrazione riceve i pareri di
due comitati specializzati istituiti al suo interno,
seguendo i principi di gouvernance in materia.
Comitati del Consiglio di Amministrazione
1. Comitato di verifica
Nel 2009, in conformità all’articolo L 823-19 del
Codice del Commercio Francese, è stato istituito
un comitato di verifica che è andato a sostituirsi al
precedente comitato finanziario. La sua composizione
e le sue competenze sono conformi all’ordinanza
n. 2008-1278 dell’8 dicembre 2008.
Gli amministratori che fanno parte del comitato di
verifica sono i Sigg. Emmanuel Hau, Xavier Ogier du
Terrail e Dominique Nouvellet. Il Sig. Hau presiede il
comitato di verifica, risulta indipendente rispetto ai
criteri previsti in conformità ai principi di gouvernance.
VERI F ICA IN T E R N A | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0
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Oltre alle solite competenze relative all’esame della
situazione contabile e di previsione, il comitato di
verifica è altresì incaricato di garantire l’efficacia dei
sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi. In
questo ambito, il suo incarico consiste nell’assicurarsi
dell’attuazione delle procedure di controllo interno e
di gestione dei rischi, dell’adeguamento degli incarichi
svolti dal servizio di verifica interna e dei controlli
effettuati sui rischi individuati.
La Società ritiene che il comitato di verifica sia in
possesso degli strumenti necessari per rispettare i
criteri di indipendenza ed efficienza in essere per il
suo funzionamento.
I rappresentanti della Direzione finanziaria e del servizio
di verifica interno – così come i sindaci - possono essere
convocati per esprimere il loro parere dal comitato di
verifica ogniqualvolta quest’ultimo lo riterrà necessario.
In occasione della sua nuova configurazione nel 2009,
il comitato di verifica ha definito il suo modus operandi,
sia in relazione al suo funzionamento interno che nei
confronti dei suoi interlocutori all’interno della società,
individuando altresì il suo campo di azione.
Nel corso del 2010, il comitato di verifica si è riunito quattro volte, con un tasso di partecipazione pari al 100%.
Durante la seduta di gennaio, il comitato di verifica
ha analizzato gli elementi di chiusura del 2009 e
le previsioni di budget per il 2010, informandosi
sulla gestione dei rischio all’interno del gruppo e
sull’organizzazione del controllo interno; si è altresì
fatto illustrare il piano di attività del servizio di verifica
interno per l’anno in corso.
Alla fine di marzo e di agosto, in occasione delle riunioni
precedenti le sedute del Consiglio di Amministrazione
volto alla chiusura del bilancio annuale e semestrale, il comitato ha esaminato la presentazione
del bilancio contabile che gli è stato trasmesso. In
queste occasioni, ha convocato al fine di sentire il
loro parere alcuni membri della direzione generale,
della direzione finanziaria e del collegio sindacale.
L’ordine del giorno della riunione di dicembre era
incentrato sull’esame e sul bilancio delle attività
condotte dalla direzione della verifica nel corso dell’anno
scorso, sull’analisi delle relazioni di specifici incarichi,
sullo studio del piano di costi per il 2011 e, infine, sulla
revisione degli onorari dei sindaci.
In relazione ad ogni riunione, il Presidente del comitato
di verifica rende conto delle attività del comitato
al Consiglio di Amministrazione in occasione della
seduta successiva.
2. Comitato per le retribuzioni dei legali
rappresentanti
Questo comitato di solito è incaricato di determinare
la retribuzione del Presidente-direttore generale e
dei Direttori Generali Delegati. Il Presidente-direttore
generale partecipa alle attività del comitato per
la determinazione della retribuzione dei Direttori
Generali Delegati.
Il comitato si pronuncia altresì sulla qualifica di
amministratore indipendente in caso di modifiche
all’interno del Consiglio di Amministrazione.
Alla data della presente relazione, gli amministratori,
membri del comitato per le retribuzioni sono i Sigg.
Bouthillier e Riches (il Sig. Bouvatier è deceduto).
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Principi e regole per la determinazione delle
retribuzioni dei legali rappresentanti
1. Dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti
La determinazione della retribuzione dei dirigenti
con il ruolo di legali rappresentanti della Società è di
competenza del Consiglio di Amministrazione, che
delibera dietro al parere del comitato per le retribuzioni
dei legali rappresentanti. Le comitato di solito si riunisce
una volta all’anno (prima della riunione del Consiglio
di Amministrazione di dicembre) al fine di esaminare
gli elementi costitutivi della retribuzione dei dirigenti
con il ruolo di legali rappresentanti.
I membri del comitato determinano la retribuzione dei
dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti, sia per la
parte fissa che per quella variabile. A questo scopo, il
comitato fa riferimento a fattori sia qualitativi che quantitativi, poiché i criteri presi in considerazione dipendono
dai risultati globali del gruppo e dagli elementi oggettivi
di confronto. In conformità alle disposizioni dell’articolo
L. 225-42-1 del Codice del Commercio Francese, il 26
marzo 2009 il Consiglio di Amministrazione della Società
ha reiterato, per gli anni a venire, le misure prese nel
2008, subordinando il pagamento delle retribuzioni
differite dei due Direttori Generali Delegati ad alcuni
risultati. Pertanto, il benefit del preavviso in caso di
interruzione del rapporto di lavoro che superi la durata
convenzionale e il pagamento della quota di indennità di
pensionamento superiore all’indennità convenzionale di
licenziamento sono condizionati dal fatto che il fatturato
e il risultato operativo consolidato crescano almeno del
3% rispetto all’anno precedente. Questi impegni sono
stati approvati dall’assemblea generale degli azionisti
della Società riunitasi il 13 maggio 2009 e reiterati in
occasione della seduta dell’assemblea generale del
19 maggio 2010 dal Sig. Fromage, in seguito al rinnovo
del suo mandato di Direttore Generale Delegato. Le
indicazioni relative agli elementi retributivi dei dirigenti
con il ruolo di legali rappresentanti sono riportate nella
relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione.
2. Consiglio di Amministrazione
L’assegnazione dei gettoni di presenza a titolo retributivo ai membri del Consiglio di Amministrazione
si basa esclusivamente sull’assidua presenza alle
riunioni del consiglio. Pertanto, la quota-parte
dello stanziamento globale deliberata prima
dall’assemblea generale degli azionisti dipende
dal numero delle sedute a cui abbia effettivamente
partecipato l’amministratore.
Nel 2010, l’assemblea generale ha deliberato
uno stanziamento supplementare destinato alle
retribuzioni dei membri del comitato di verifica in
base ai principi di assidua partecipazione alle sedute.
Partecipazione alle assemblee generali
La partecipazione degli azionisti alle assemblee
generali si svolge alle condizioni previste dalla
legge e dalle disposizioni di cui agli articoli 18 e 19
dello statuto della Società.
Disposizioni statutarie relative alle variazioni nel controllo
Al fine di attenersi a quanto previsto dalla legge, si
precisa che lo statuto della Società non contiene
disposizioni potenzialmente suscettibili di ritardare,
differire o intralciare eventuali variazioni nel controllo.
II. PROCEDURE DI CONTROLLO INTERNO
Uno degli obiettivo generalmente assegnati al
controllo interno consiste nel prevenire e gestire i
rischi collegati alle attività d’impresa e agli errori o
frodi, soprattutto negli ambiti contabili e finanziari
e, di conseguenza, nel contribuire a migliorare
l’efficienza delle operazioni. Come gli altri sistemi
di controllo, consente di fornire una buona, sebbene
non assoluta, garanzia che questi rischi siano
completamente eliminati.
Le procedure di controllo interno in vigore in STEFTFE consistono in quanto segue:
- garantire la conformità alle leggi e alle normative
applicabili;
- controllare che gli atti di gestione e di realizzazione delle operazioni, nonché che le azioni dei
collaboratori rientrino nell’ambito delle istruzioni
e degli orientamenti fissati dagli organi sociali e
dalla direzione generale, e che rispettino i valori,
i principi e i regolamenti interni alla società;
- accertarsi dell’affidabilità delle informazioni
contabili, finanziarie e dei dati di gestione.
del controllo interno nel gruppo.
2. Protagonisti del controllo interno
In questo ambiente, l’organizzazione del controllo
interno si fonda sull’assegnazione dei ruoli e delle
responsabilità ai seguenti protagonisti.
Comitato esecutivo
Il comitato esecutivo fissa gli orientamenti strategici
e le prospettive a medio e lungo termine del
gruppo, si accerta che gli obiettivi siano raggiunti
e rappresenta la principale struttura decisionale
e arbitrale all’interno del gruppo, soprattutto in
materia di investimenti.
Composto da 12 membri, copre e controlla l’insieme
delle funzioni del gruppo. Oltre al Presidentedirettore generale e ai due Direttori Generali
Delegati, comprende i direttori di ogni polo, nonché
i responsabili delle principali funzioni.
Il perimetro del controllo interno si estende alla
società controllante e alle filiali comprese nel
perimetro di consolidamento del gruppo.
A gennaio 2011, il comitato esecutivo si è rinforzato
grazie all’entrata di un nuovo membro in rappresentanza della funzione Finanza, che fino ad allora
era rappresentata dal Vice-Presidente e Direttore
Generale Delegato, che continua a far parte del
comitato in qualità di dirigente con il ruoli di legale
rappresentante.
La società STEF-TFE si presenta come una holding,
che garantisce esclusivamente prestazioni di gestione
e di direzione, mentre le attività del gruppo sono
suddivise in quattro settori operativi.
Poiché ogni funzione strategica del gruppo è incarnata
da un membro designato, questi è il vero garante
dell’attuazione delle decisioni adottate nel campo
di cui è referente.
Il polo Trasporto (STEF-TFE Transport-STT)
comprende tutto l’insieme delle attività di trasporto
di prodotti freschi e surgelati, il trasporto dei prodotti
di mare e l’organizzazione di trasporto internazionale;
il polo Logistica (STEF) gestisce i servizi logistici
collegate ai prodotti freschi e surgelati; il polo Attività
Europee (STEF-TFE International) comprende le
attività al di fuori del territorio francese; infine, il
polo Marittimo è rappresentato principalmente da
La Méridionale.
Il comitato esecutivo si riunisce ogni mese, tranne
che ad agosto.
1. Ambiente del controllo interno
Altri due poli di expertise a cui sono assegnati
compiti trasversali completano l’organizzazione. Il
polo Sistemi informativi (AGROSTAR) comprende
l’insieme delle squadre informatiche addette
all’informatica per le attività e all’informatica cliente,
mentre il polo Immobiliare (IMMOSTEF) gestisce
l’insieme del patrimonio collegato agli immobili,
alla gestione e alla locazione.
Le funzioni di tipo operativo sono solitamente
decentralizzate, secondo una struttura piramidale
regioni / siti, in cui ogni sito (o agenzia di trasporto)
o gruppo di siti è rappresentato da una filiale.
Al contrario, le funzioni di supporto, specialmente
le risorse umane, l’amministrazione e la finanza,
sono piuttosto centralizzate.
Questa struttura consente di garantire una coerente
veicolazione della politica del gruppo, favorisce
la razionalizzazione delle modalità operative e
permette una migliore efficacia nella conduzione
delle attività, contribuendo peraltro al rafforzamento
Comitati di direzione
Le attività dei poli Trasporto, Logistica e Marittimo
si svolgono sotto la responsabilità e il controllo di
tre comitati di direzione. Questi comitati sono diretti
dai Direttori Generali di ogni polo, che fanno anche
parte del comitato esecutivo. Questi comitati sono
incaricati di spiegare le linee strategiche definite dal
comitato esecutivo e di seguire gli impegni di spesa
dei centri di profitto collegati ad ogni polo. A causa
del suo carattere trasversale, il polo Attività Europee
non è dotato in realtà di un comitato di direzione;
pertanto, quest’organo è presente e garantisce
l’espletamento degli incarichi corrispondenti in
ogni paese di insediamento, soprattutto in Spagna,
Italia e Belgio.
Direzioni funzionali e operative del gruppo
Dato che il gruppo opera in un ambiente estremamente regolamentato, ogni direzione è responsabile
dell’attuazione effettiva delle disposizioni legali
applicabili al proprio campo.
Queste direzioni possono avere un campo d’azione
limitato a un settore (direzione di gestione trasporto
per il trasporto, direzione di servizio logistico
per la logistica) oppure delle competenze trasversali (direzione tecnica immobiliare, direzione
tecnica veicoli, direzione acquisti, direzione legale
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e assicurazioni, contabilità, verifiche, fiscale, risorse
umane, sistemi informativi…). Più precisamente,
le seguenti direzioni hanno dei ruoli ben definiti
all’interno dei propri ambiti.
Direzione finanziaria
La direzione finanziaria garantisce l’affidabilità delle
informazioni contabili e finanziarie, la gestione dei
rischi finanziari, la politica di finanziamento del
gruppo, il raggiungimento degli obiettivi attraverso
il processo basato sul budget di previsione.
Il settore fiscale del gruppo coordina la politica
fiscale del gruppo e assiste le società nelle questioni
di natura fiscale.
La gestione della tesoreria è centralizzata al fine di
ottimizzare la gestione degli eccedenti di tesoreria,
rinforzare il controllo dei flussi e limitare i costi
operativi bancari.
La contabilità a livello di gruppo è sotto l’egida della
direzione finanziaria.
Le attività della funzione contabile a livello di gruppo
sono curate da una società dedicata, STEF-TFE
Services, che si occupa dell’elaborazione dei
singoli bilanci delle società del gruppo e procede
al consolidamento.
Questo polo è stato costituito al fine di seguire
la crescita del gruppo, strutturare e rendere
omogenei i processi contabili a cui sono soggette le
operazioni, nonché attenersi agli imperativi relativi
all’applicazione dei principi IFRS e alle evoluzioni
legislative e normative.
L’organizzazione in essere si basa su centri contabili
regionali seguiti da contabili esperti che garantiscono
le operazioni che portano alle definizioni contabili
delle società del loro perimetro. Il gruppo possiede
pertanto gli strumenti relais necessari per ricollegare
i processi contabili alle diverse società per tutte le
sue attività.
Tramite lo svolgimento dei suoi incarichi, la
commissione di verifica interna partecipa così
all’individuazione, valutazione e prevenzione dei
rischi. Comprende anche le riflessioni risultanti dai
vari gruppi di lavoro per l’attuazione delle procedure.
La commissione di verifica interna dipende gerarchicamente alla direzione generale e funzionalmente
alla direzione finanziaria. Il suo campo di intervento
si estende su tutto il perimetro del gruppo (settori
operativi e funzioni di supporto).
La commissione di verifica interna redige un piano
annuale di verifiche interne in base ad un consulto
con i membri del comitato esecutivo e del comitato
di controllo, basandosi anche sulle aree di rischio
emerse durante le loro attività.
Il servizio di verifica interno è composto da tre
collaboratori confermati sottoposti al responsabile
del servizio stesso. Per una migliore efficienza, la
vigilanza dell’applicazione delle disposizioni e del
piano d’azione è garantita dagli stessi verificatori
che si sono occupati degli incarichi.
Ogni collaboratore funge altresì da coordinatore tra
il servizio di verifica e il comitato di controllo a cui
sottopone periodicamente lo stato di avanzamento
lavori.
Questi centri contabili regionali vigilano altresì
sull’ottimizzazione dei flussi informatici antecedenti
e posteriori al fine di evitare le ridondanze e gli
strappi, nonché sulla preservazione di un’adeguata
separazione dei compiti. La direzione contabile,
presso la sede sociale, si occupa di fissare le direttive
volte a garantire il buon funzionamento di questa
funzione per mezzo di procedure, riunioni regolari
e gruppi di lavoro.
Altre funzioni centrali
Questa organizzazione trasversale rinforza l’indipendenza di questa funzione rispetto alle direzioni
operative.
Le risorse umane, la segreteria generale (che
si occupa di questioni di gouvernance, legale e
assicurazioni) contribuiscono alla congruità legale
delle operazioni del gruppo e alla gestione dei rischi.
Commissione di verifica interna
La commissione di verifica interna si occupa di
assistere la direzione generale nel processo di
gestione dei rischi attinenti le operazioni effettuate
dal gruppo. In quest’ambito:
- la commissione di verifica interna verifica l’attuazione delle politiche definite dalla direzione
generale all’interno delle varie filiali e delle
funzioni trasversali del gruppo;
- si accerta che le operazioni siano conformi alle
normative esterne ed interne (leggi, regolamenti,
96
linee guida, istruzioni e procedure….);
- valuta il meccanismo di gestione dei rischi e di
controllo interno;
- esprime dei pareri volti al miglioramento delle
procedure e della loro attuazione e segue la loro
applicazione; riporta alla direzione generale lo
stato di avanzamento del piano d’azione.
La commissione di verifica interna è altresì incaricata
di svolgere le verifiche interne presso le filiali,
soprattutto nell’ambito della loro acquisizione e del
loro processo di integrazione.
R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | V E R IF ICA IN T E R N A
La gestione dei sistemi informativi rappresenta
uno dei principali strumenti di controllo interno del
gruppo, poiché l’efficienza delle attività del gruppo
si basa sulla disponibilità di informazioni affidabili,
entro tempi adeguati. Inoltre, questi sono riuniti
all’interno di una società dedicata, Agrostar, che
opera in qualità di capofila specializzata per conto
del gruppo.
3. Procedure di controllo interno
3.a )
Procedure relative ai principali atti di
gestione del gruppo:
Deleghe di poteri
A livello di gruppo sono state attuate delle procedure
che prevedono deleghe di poteri o abilitazioni.
Quindi, ogni direttore di regione e di filiale ha a
disposizione il quadro generale all’interno del quale
s’inserisce la sua azione, sotto forma di potere
formalizzato. In via schematica, il direttore generale
di una certa rete delega ai suoi direttori regionali
e di filiali alcuni poteri attinenti la rappresentanza
della Società, l’organizzazione dei suoi mezzi tecnici,
industriali e commerciali, il controllo dell’applicazione
delle normative, la gestione dei dipendenti, l’igiene e
sicurezza. I limiti delle deleghe, in termini di impegni
finanziari, diminuiscono lungo la catena delle deleghe.
Tuttavia, nessuna delega viene conferita nell’ambito
delle operazioni di compravendita di beni mobili,
acquisizione di partecipazioni, acquisto e cessione
di società commerciali, operazioni immobiliari,
prestiti e concessione di garanzie, che rimangono
di competenza della direzione generale del gruppo.
A sostegno delle deleghe di responsabilità, la
maggioranza delle procedure interne, sia che
rientrino nell’operativo (gestione) che nel funzionale
(contabilità, assicurazioni) sono riportate in manuali
che rappresentano delle vere e proprie regole per
l’insieme della rete o della funzione interessata
(procedure di certificazione).
Procedure specifiche adattate a operazioni mirate
completano il meccanismo di delega.
Operazioni di crescita esterna
Tutti i progetti di acq auisizione sono soggetti a verifica e revisione dettagliata nell’ambito di specifiche
due diligence. A questo scopo, l’insieme delle funzioni
di supporto del gruppo viene convocato (funzioni
legate al settore legale, verifica, finanza, attività,
immobiliare…) al fine di emettere una relazione che
sarà poi presentata al comitato esecutivo del gruppo.
Investimenti del gruppo
Tenuto conto del peso relativo degli investimenti
immobiliari, tutti i progetti di insediamento o di estensione di una piattaforma o di un deposito dipendono
necessariamente da un aumento della domanda o di
una richiesta specifica di un cliente. La chiusura del
programma di investimenti è soggetta all’approvazione
del comitato esecutivo del gruppo che svolge gli
arbitrati necessari.
Approvazione delle offerte commerciali / contratti clienti
Le gare d’appalto sono soggette all’analisi e all’approvazione interna che implicano un insieme di ulteriori tappe
successive a partire dal ricevimento dell’offerta fino
all’inizio della prestazione. Il meccanismo fa intervenire
la/le direzione/i regionale/i interessata/e, se necessario,
gli uffici degli studi tecnici, nonché una squadra progetto,
costituita a monte del processo. Vengono esaminati
i parametri dell’offerta, le risorse e gli investimenti
richiesti, i rischi relativi e la loro copertura, nonché la
redditività prevista per il progetto.
Processi contabili e finanziari
Le informazioni contabili e finanziarie sono soggette a
un trattamento omogeneo sia in termini di principi che
di applicazioni tecniche secondo l’organizzazione di cui
al precedente § 2 «Direzione finanziaria».
Il consolidamento del bilancio del gruppo è garantito,
presso la sede sociale, all’interno della direzione
contabile del gruppo, che collabora a stretto contatto
con i direttori dei centri contabili regionali. In un primo
tempo il suo ruolo consiste nel raccogliere informazioni
dall’insieme delle società del gruppo e nel controllarle;
in un secondo tempo nel garantire la rielaborazione
in conformità alle norme del gruppo e nel redigere il
bilancio consolidato. L’insieme del processo è garantito
dal supporto di un software applicativo che si interfaccia
con il software di contabilità del gruppo. Nel 2010, al
fine di aumentare l’efficacia e l’affidabilità del processo
di consolidamento, il gruppo si è dotato di un nuovo
modulo SAP (chiamato «BFC») che serve appunto
per il consolidamento.
La squadra addetta al consolidamento vigila al rispetto
dei principi IFRS e delle loro modifiche e integrazioni
e diffonde ai responsabili contabili le procedure ed
istruzioni volte a garantire la coerenza del consolidato.
Il servizio di verifica interna del gruppo controlla che
le procedure contabili siano rispettate. Ogni direttore
amministrativo e contabile regionale, di concerto con
il servizio di verifica, si accerta che l’organizzazione in
essere – all’interno del suo perimetro di intervento
regionale – risponda alle esigenze previste in termini
di sicurezza e di qualità delle informazioni finanziarie.
Poiché la società STEF-TFE possiede un software di
integrazione (SAP), il servizio di verifica ha accesso
permanente a tutte le scritture contabili inserite nelle
varie agenzie/filiali e può quindi studiare per sondaggi
e in maniera aleatoria tutte le scritture contabili e
effettuare i controlli sulla loro coerenza.
Comunicazioni sulla situazione finanziaria
La diffusione delle comunicazioni attinenti la situazione
finanziaria è di responsabilità e competenza della
direzione generale. La chiusura del bilancio annuale
e semestrale è seguita da un comunicato stampa il
cui contenuto deve essere approvato dal Consiglio di
Amministrazione.
Controllo sul budget preventivo e sulla rapportistica
Il processo legato al budget preventivo è condotto nella
maniera seguente: ogni direzione elabora il proprio
budget preventivo e lo fa approvare dalla direzione
generale alla fine dell’anno in occasione delle riunioni
sul budget preventivo. Queste previsioni non sono
soggette a revisioni in corso d’esercizio, però durante
tutto l’anno si procede a un lavoro di attualizzazione
dei risultati annuali.
La rapportistica finanziaria è presentata nella seconda
quindicina di ogni mese e viene sistematicamente
comunicata ai membri del comitato esecutivo sotto
forma di un prospetto di bordo contenente i principali
indici operativi e funzionali mensili.
Il comitato esecutivo analizza i dati risultanti dalla
rapportistica su base mensile.
D’altro canto, i risultati del gruppo sono trasmessi, ogni
mese, ai membri del Consiglio di Amministrazione sotto
forma di dati mensili e cumulativi.
Controllo giuridico del gruppo
Il gruppo è organizzato giuridicamente con una
maggioranza di SAS (società per azioni semplificata
di diritto francese) per quanto riguarda le strutture
operative di gestione e di SNC per le strutture
immobiliari. I legali rappresentanti di queste strutture
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sono – nella maggioranza dei casi – persone fisiche.
La gestione delle filiali, in quanto entità giuridiche, è
garantita a livello della sede sociale dalla direzione
giuridica del gruppo.
Tutte le decisioni relative alla creazione di società
è di competenza esclusiva dalla direzione generale
del gruppo.
Tutti gli atti relativi ai beni immobili o ad aziende
commerciali (acquisizioni, cessioni, locazioni,
giacenze) sono di competenza esclusiva della
direzione giuridica, le cui direttive sono soggette
alla direzione generale.
Dato che si tratta della conclusione dei contratti
di acquisto e commerciali, le procedure interne
prevedono un numero limitato di firmatari autorizzati,
solitamente rappresentati dai membri del comitato
esecutivo. Questi contratti sono approvati dai servizi
legali del gruppo, normalmente in associazione alle
trattative commerciali fin dalle prime fasi.
D’altronde, per quanto riguarda la responsabilità,
i meccanismi che inquadrano i campi di richiamo
di responsabilità sono determinati sia dalle disposizioni legislative e normative in vigore proprie
della professione che da clausole specifiche delle
condizioni generali di servizio, applicate all’interno del
gruppo. Questi meccanismi permettono di limitare,
a seconda dei casi, la responsabilità della società
all’importo del servizio reso o a quello dichiarato
per la merce.
In via generale, la direzione giuridica del gruppo
controlla l’applicazione dell’insieme di questi principi
sia a monte – tramite l’attuazione di procedure o di
convenzioni-quadro – che nei singoli casi – tramite la
trattazione di problematiche specifiche.
Gestione dei programmi assicurativi
Il gruppo attua una centralizzazione della gestione
della sua politica assicurativa. Il settore assicurazioni
del gruppo fissa gli orientamenti in materia di
copertura di concerto con la direzione generale,
negozia le polizze principali, stringe relazioni a
livello territoriale con i broker e gli assicuratori
e controlla che tutto il meccanismo abbia una
sua coerenza. Alcune polizze assicurative, dette
«master», comprendono le principali garanzie,
come l’R.C. impresa e merci trasportate, quelle
contro i danni e le perdite di profitti.
3.b) Procedure relative all’ambiente delle
attività del gruppo
Pratiche in ambito «qualità» e di certificazione
All’interno della direzione di gestione, STEF-TFE ha
attuato delle competenze interne, dei mezzi e delle
procedure che permettono di attenersi agli obblighi
normativi e di prevenire e individuare i rischi inerenti
alle sue attività. Quindi, per quanto riguarda il rispetto
delle normative ambientali, gli studi progettuali
immobiliari, indipendente dall’applicazione della
normativa francese propria degli impianti classificati
per la tutela ambientale (ICPE), tengono conto degli
impatti ambientali nell’ambito delle disposizioni della
Carta AFILOG «piattaforma logistica durevole» e
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dei principi del riferimento HQE® (Haute Qualité
Environnementale, ovvero Alta Qualità Ambientale).
La sicurezza delle persone rimane uno degli assi
principali del meccanismo di prevenzione dei rischi.
Nel 2010 il gruppo ha attuato le sue azioni preventive
strutturate, i suoi piani di formazione (formazione
dei responsabili tecnici immobiliari e dei direttori
di stabilimento in materia di protezione contro le
esplosioni, in applicazione della direttiva europea
ATEX) e le sue attività volte all’armonizzazione
degli strumenti e di formalizzazione dei supporti
allo scopo permanente di diffondere, per quanto
possibile, le disposizioni in materia di sicurezza.
4. Prevenzione e controllo interno
Nel 2010 il servizio di verifica interno ha svolto i
seguenti incarichi:
- partecipazione a un processo di normalizzazione
e di messa in sicurezza degli accessi informatici
degli utenti SAP nell’ambito di una gestione
inquadrata, il cui obiettivo consiste nella corretta
gestione dei principi di controllo interno in termini
di suddivisione dei compiti. Al 31 dicembre 2010,
la quasi-totalità delle direzioni contabili regionali
è organizzata in maniera tale da rispettare il
principio di suddivisione dei compiti. Le funzioni
per cui questa separazione non è ancora effettiva
sono soggette a controllo compensativi. La
commissione di verifica interna ha a disposizione
un nuovo strumento dedicato al rilevamento dei
conflitti durante l’espletamento dei compiti.
- realizzazione del piano di verifiche in base
agli impegni presi con la direzione generale e
il comitato di verifica. Questi incarichi si sono
sostanzialmente basati su verifiche delle funzioni
di supporto e su verifiche trasversali in materia
di armonizzazione dei metodi (controlli dei valori
relativi a diverse voci dell’attivo del gruppo, esame
delle regole relative ai prezzi delle cessioni interne,
gestione dei sub-appalti). Sono stati svolti alcuni
incarichi mirati alla revisione dell’organizzazione
delle attività e dei centri di profitto.
- d’altronde, le attività relative alla gestione dei rischi
sono continuate nella prospettiva dell’elaborazione
di un quadro di riferimento a livello di gruppo
in grado di elencare i meccanismi principali di
controllo interno in base alle raccomandazioni
dell’AMF in questo ambito.
A livello delle attività strutturali della funzione
di verifica, è stata diffusa alle organizzazioni di
supporto e attività del gruppo una carta delle
verifiche interne, destinata a rinforzare la visibilità
dei lavoro di verifica interna.
In occasione della sua riunione di dicembre 2010, il
comitato di verifica ha approvato il piano d’azione
per il 2011 del servizio di verifica, comprensivo sia
della svolgimento degli incarichi di verifica che di
una attualizzazione della cartografia dei rischio
realizzata in collaborazione con i vari settori operativi
e funzionali del gruppo.
Il Presidente
RELAZIONE DEI SINDACI
SULLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE
RELAZIONE DEI SINDACI REDATTA IN CONFORMITÀ ALL’ARTICOLO L.225-235 DEL
CODICE DEL COMMERCIO FRANCESE SULLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ STEF-TFE
ESERCIZIO CHIUSO
IL 31 DICEMBRE 2010
Signori Azionisti,
Noi siamo tenuti:
In qualità di sindaci della società STEF-TFE e in
conformità alle disposizioni dell’articolo L. 225-235
del Codice del Commercio Francese, desideriamo
sottoporre alla Vostra attenzione la nostra relazione
sulla relazione redatta dal Presidente della Vostra
Società ai sensi dell’articolo L. 225-37 del Codice
del Commercio Francese in relazione all’esercizio
chiuso il 31 dicembre 2010.
• a comunicarVi le nostre osservazioni che richiamano le informazioni contenute nella relazione
del Presidente, relative alle procedure di controllo
interno e di gestione dei rischi collegati all’elaborazione delle informazioni contabili e finanziarie;
Il Presidente è tenuto a sottoporre all’approvazione
del Consiglio di Amministrazione una relazione che
renda conto delle procedure di controllo interno e di
gestione dei rischi attuate all’interno della Società e
che fornisca le altre informazioni previste dall’articolo L. 225-37 del Codice del Commercio Francese
relative soprattutto alla gestione d’impresa.
• attestare che la relazione riporta le altre informazioni previste dall’articolo L. 225-37 del Codice
del Commercio Francese, sottolineando che noi
non siamo tenuti a verificare l’attendibilità di
queste altre informazioni.
Noi abbiamo svolto le nostre attività in conformità
alle normative sull’esercizio della professione in
vigore in Francia.
I - INFORMAZIONI RELATIVE ALLE PROCEDURE DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
COLLEGATI ALL’ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI CONTABILI E FINANZIARIE
Le normative relative all’esercizio della professione
prevedono la realizzazione di due diligence destinate
a valutare l’attendibilità delle informazioni relative
alle procedure di controllo interno e di gestione dei
rischi collegati all’elaborazione delle informazioni
contabili e finanziarie contenute nella relazione
del Presidente.
Queste due diligence consistono soprattutto in
quanto segue:
• prendere coscienza delle procedure di controllo
interno e di gestione dei rischi collegati all’elaborazione delle informazioni contabili e finanziarie
implicite nelle informazioni riportate nella relazione del Presidente, nonché della documentazione
esistente; prendere coscienza delle attività
che hanno permesso l’elaborazione di queste
informazioni e della documentazione esistente;
• determinare se le maggiori lacune del controllo
interno relativo all’elaborazione delle informazioni
contabili e finanziarie da noi individuate durante
il nostro incarico siano comprese ed evidenziate
adeguatamente all’interno della relazione del
Presidente.
In base alle nostre attività, non abbiamo osservazioni
da formulare in relazione all’elaborazione delle
informazioni relative alle procedure di controllo
interno e di gestione dei rischi della società collegati
all’elaborazione delle informazioni contabili e finanziarie contenute nella relazione del Presidente del
Consiglio di Amministrazione, redatta in conformità
alle disposizioni dell’articolo L. 225-37 del Codice
del Commercio Francese.
II - ALTRE INFORMAZIONI
Attestiamo che la relazione del Presidente del Consiglio di Amministrazione riporta le altre informazioni
previste dall’articolo L. 225-37 del Codice del Commercio Francese.
I Sindaci
Parigi-La-Défense et Courbevoie, 15 aprile 2011
KPMG Audit
Settore de KPMG S.A.
MAZARS
Dominique Stiegler
Associato
Xavier Charton
Associato
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CONTACTS
Bernard JOLIVET – Vice-Presidente – Direttore Generale Delegato
Stanislas LEMOR – Direttore Amministrativo
Marie-Line PESQUIDOUX – SEGRETARIO GENERALE
www.stef-tfe.com
Ideazione/ Realizzazione: Idéogramme Communication
Coordinazione: STEF-TFE Segretario Generale – Marie-Line Pesquidoux
et Direction de la Communication – Luc Abraham
Crediti foto: © Droits réservés - Photos groupe: STEF-TFE,
Agenzia Visavu: J.P.Glatigny, Global Wiew, André Bocquel.
Agenzia R.E.A.: Gilles Rolle
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Sede legale: 93, boulevard Malesherbes – 75008 Paris (FRANCIA)
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Tel : +33 1 40 74 28 28 - Fax: +33 1 45 63 97 33
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