A Modena il centro nazionale per gli studi sul project financing

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A Modena il centro nazionale per gli studi sul project financing
Innovazione
A Modena il centro
nazionale per gli studi
sul project financing
Viviana Bruschi
Si è costituita a
Modena la
“Fondazione Alti Studi
Contratti e Finanza di
Progetto”, soggetto di
diritto privato e no
profit con sede presso
Confindustria, primo
centro in Italia per gli
studi e la
documentazione sulla
finanza di progetto,
strumento di
finanziamento di opere
infrastrutturali ed
edili in genere, sia
pubbliche che private,
che consente di
intraprendere progetti
onerosi grazie alla
raccolta di fondi da
soggetti diversi. Il 23
maggio organizzerà
un convegno sul tema.
Pietro Ferrari, Presidente della Fondazione
Alti Studi Contratti e Finanza di Progetto
40
I
l
famoso ponte sullo Stretto di
Messina? Sarà realizzato attraverso il
project financing.
Autostrade, infrastrutture, parcheggi, ospedali, cimiteri,
piscine? Tutti fatti secondo il meccanismo di project financing, per l’impossibilità
da parte degli enti pubblici di finanziare e
realizzare progetti onerosi. Sono ormai
molte in giro per l’Italia le opere realizzate
con la finanza di progetto, il cosiddetto
‘project financing’, modello contrattuale
praticato da anni nel Regno Unito per la
realizzazione di opere pubbliche e private,
e che nel nostro Paese ha debuttato da
circa un decennio.
La nostra provincia, a differenza di altre, è particolarmente all’avanguardia in questo settore,
al punto che Modena si appresta a diventare il
centro nazionale di studi specializzato nella
finanza di progetto.
La notizia giunge dalla
neo costituita
“Fondazione Alti Studi Contratti e Finanza di
Progetto”, soggetto di diritto privato e no profit
con sede presso Confindustria.
“Pensiamo - spiega il Presidente della
Fondazione, ingegner Pietro Ferrari - di sviluppare un centro di informazione e di assistenza,
di divulgazione e di formazione, munito di una
sorta di database cui
potranno attingere, per
necessità svariate, gli
imprenditori interessati a
sviluppare l’istituto del
project financing. La
banca dati sarà poi
affiancata
da
un
Osservatorio permanente, che raccoglierà
dati e informazioni di
supporto”.
Intanto, la già attiva
Fondazione ha in serbo un’altra novità: il 23
maggio prossimo si terrà un convegno di formazione rivolto a tutti gli attori interessati a fare
del project financing un sistema per realizzare
opere di pubblica utilità. Saranno presenti i rappresentanti della Cassa Depositi e Prestiti, ente
finanziatore e sostenitore di progetti, banche,
imprenditori, docenti universitari, il referente italiano (prof. Giovanni Iudica) dell’European
Society Construct Law, associazione internazionale che raggruppa gli esperti di appalto.
Una full immersion di pratica nella tecnica di
finanziamento per la realizzazione di opere, con
una partecipazione al capitale investito da
parte di soggetti sia pubblici, sia privati. “Il convegno - continua l’ingegner Ferrari - pone le
basi di formazione, ovvero prende virtualmente
per mano gli imprenditori nei vari passaggi utili a
diventare soggetto attivo del meccanismo
finanziario”.
Ma facciamo un passo indietro alla Fondazione
Alti Studi Contratti e Finanza di Progetto, che
vede tra i soci fondatori, unitamente a
Confindustria e ad alcuni docenti giuristi
dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che
fanno capo al professor Andrea Mora, docente di diritto privato, l’Associazione Costruttori
Edili e complementari della provincia di
Inaugurazione del nuovo parcheggio interrato in Corso Italia a Vignola, realizzato in “project-financing”
Foto Gianni Dotti
Il nuovo ospedale di Baggiovara, parzialmente realizzato in “project-financing”
Modena, gli imprenditori, oltre ai soci partecipanti e sostenitori. “La
Fondazione - spiega il Presidente Ferrari - è nata proprio allo scopo di promuovere e sostenere attività di studio, ricerca e divulgazione scientifica del
diritto dei contratti e della finanza di progetto”. Modena ha già realizzato
importanti opere e infrastrutture con la finanza di progetto (l’ospedale di
Baggiovara, il garage interrato nella piazza di Vignola per esempio) e tanti
sono gli enti pubblici ad averne già ampiamente usufruito. “Il mondo imprenditoriale invece - spiegano i docenti Andrea Mora e Antonio Tullio - non ha
ancora l’esatta percezione della convenienza a realizzare opere secondo
questa tecnica di finanziamento, anche se un discreto, ma ancora esiguo,
numero di imprenditori si è già avventurato con soddisfazione nell’operazione. Il nostro preciso compito è quindi di spiegare all’imprenditore il suo
ritorno economico, e accompagnarlo nelle giuste scelte progettuali, anche
attraverso il ruolo importante e l’opera mirata della Camera di Commercio”.
Nel Consiglio di amministrazione della Fondazione, oltre ai citati docenti e
rappresentanti di Confindustria, sono presenti anche rappresentanti del
Gruppo Bancario Banca Popolare dell’Emilia Romagna e del primo
Gruppo Bancario italiano di leasing, il Gruppo Banca Italease, il direttore
generale dell’Ausl, mentre il Comitato Scientifico della Fondazione registra
la presenza del Magnifico Rettore e dei professori di Diritto privato
dell’Università di Modena e Reggio Emilia, del Soprintendente del
Patrimonio Artistico e Demoetnoantropologico, della CCIAA di Modena.
La fondazione inoltre, persegue tra i propri scopi, quello di proporre iniziative scientifiche, di predisporre progetti culturali, editoriali per la diffusione
delle attività, proporre studi di settore e curare i rapporti scientifici in ambito nazionale e internazionale. “Perché il project financing è applicabile spiega l’ingegner Ferrari - non solo al settore delle infrastrutture, ma
anche ai settori arte e cultura, energia, sanità…”.