Trentotto cetacei già censiti
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Trentotto cetacei già censiti
14 24 ore in Basilicata LA RICERCA Domenica 20 novembre 2016 [email protected] Un patrimonio di inestimabile valore da tutelare anche dalla minaccia dei sondaggi petroliferi con l’Airgun Un mare di delfini nello Jonio I risultati sorprendenti dello studio condotto dall’Ircam nel Golfo di Taranto Il motto nelle parole di Dioum Scuola coinvolta Uscite dall’alba al tramonto «Conserviamo quello che amiamo, amiamo quello che comprendiamo, comprendiamo quello che conosciamo» Importante progetto di collaborazione con gli studenti dell’Istituto “Fermi” di Policoro Da luglio sono state già 40 le uscite dei ricercatori, in mare aperto anche dall’alba al tramonto | di ROBERTO D’ALESSANDRO PISTICCI - Lo studio approfondito dei delfini sulla costa jonica, può permettere di raccogliere elementi di fondamentale importanza per la salvaguardia della specie, oltre a rappresentare una preziosa occasione di arricchimento formativo, particolarmente utile in un territorio come il Metapontino, che guarda alla costa come una delle opportunità di rilancio, ma denuncia a volte un certo ritardo anche in termini di cultura del mare. «Noi conserviamo quello che amiamo, amiamo quello che comprendiamo, comprendiamo quello che conosciamo». Le parole dell’ecologista senegalese Baba Dioum, sono la dichiarazione di intenti di Ircam – Animal Behaviour Reserch, una organizzazione senza fini di lucro nata di recente, che lavora nell’ambito della ricerca, con particolare interesse alla cetofauna marina e un’attenzione altrettanto particolare ai delfini costieri del tratto di Jonio lucano, a partire da Policoro, in una zona individuata non a caso per alcuni importanti progetti di alto valore ambientale. Qui, una popolazione di tursiopi, la specie di delfino che più si avvina alla costa, ha mostrato una particolare fedeltà al sito, permettendo che le attività di avvistamento, catalogazione e studio fossero più continue. Guidato dalla biologa marina Serena Miccoli Sartori, che presiede l’associazione, Ircam (Istituto di Ricerca per lo studio del Comportamento degli Animali Marini), ha riunito un gruppo di giovani professionisti che punta adesso ad implementare la conoscenza sul comportamento di queste specie marine attraverso una sistematica attività, non invasiva, di monitoraggio condotta in proprio ed in collaborazione con enti di ricerca pubblici e privati ed L’OSSERVAZIONE | Trentotto cetacei già censiti Uno dei delfini della specie tursiope fotografati le mar Jonio In Basilicata c’è il tursiope che ama avvicinarsi alla spiaggia Obiettivo: preservare la specie HERACLEA bottlenose dolphin project punta a favorire le condizioni per preservare la presenza a lungo termine nei nostri mari dei tursiopi, specie catalogata come “vulnerabile” all’interno della Lista Rossa dei cetacei del Mediterraneo e del Mar Nero. Il progetto ha una sua alta valenza, anche perché nel mar Mediterraneo centrale, compreso il mar Jonio, lo stato di conservazione del tursiope risulta sconosciuto, in quanto non si dispone di sufficienti informazioni per stabilirne il rischio di estinzione e di conseguenza quali proalcune tra le più prestigiose Università italiane. Iniziate da alcuni mesi, le attività di Ircam prendono spesso il mare dal porto di Marinagri, per scrutare un’area che rappresenta una parte significativa della mission dell’organizzazione. «Heraclea Bottlenose Dolphin Project –spiegano da Ircam- è stato avviato al fine di preservare la so- grammi di protezione attuare. Sarà fondamentale, in tale ottica, conoscere il tasso di natalità e decesso dei tursiopi e scoprire le caratteristiche della loro struttura sociale. Oggi la sopravvivenza dei delfini nello Jonico è minacciata da diversi fattori, non ultimo la ricerca di petrolio attraverso l’Airgun, ovvero la tecnica di sondaggio tramite esplosioni sottomarine. In questo senso l’impegno e la funzione di Ircam rappresentano elementi preziosi intorno ai quali modellare una corretta visione di sviluppo sostenibile ed una valorizzazione rispettosa della risorsa mare. pravvivenza a lungo termine della popolazione di tursiopi del Golfo di Taranto, ponendo particolare interesse alla comunità di delfini costieri di Heraclea, nome antico della città di Policoro e area cuore dello studio», che ha un presupposto ben preciso. Fra le otto specie di cetacei trovati abitualmente nel Mediterraneo, infatti, il tursiope, an- che per la sua maggiore presenza nel sotto costa, risulta più sensibile alle interazioni con le attività umane e più esposto alla perdita e alla degradazione dell’habitat. Approfondire la conoscenza della specie e delle sue abitudini, pertanto, può dare un contributo fondamentale alla sua tutela. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE attività di Ircam, che da luglio ad oggi ha già accumulato circa 40 uscite in mare, prevedono, fra l’altro, la foto-identificazione degli esemplari, a cui con grande dedizione, la presidente e ricercatrice Serena Miccoli Sartori, nelle sue numerose giornate di avvistamento e nelle lunghe ore di osservazione, è riuscita a dare il nome. Sono 38, finora, i tursiopi identificati, incontrati più volte e riconosciuti con i loro segni distintivi, in una lunga attività di monitoraggio che richiede pazienza, competenze e una grandissima passione, posta alla base della mission di Ircam e testimoniata nei racconti che la stessa biologa pubblica sulla pagina ufficiale facebook: Ircam - Animal Behaviour Research (https://www.facebook.com/IrcamAnimalBehaviourResearch/?fref=ts). «Tutti gli sforzi profusi quotidianamente per le nostre attività –spiega la ricercatrice Miccoli Sartori- sono ripagati ogni volta che avvistiamo i tursiopi, o ritroviamo gli esemplari già conosciuti così da poter raccogliere ulteriori informazioni sulla loro storia. Nelle nostre uscite in mare trascorriamo svariate ore, a volte anche dall’alba al tramonto, per portare avanti le nostre ricerche. Tornati alla base passiamo al computer le migliaia di foto scattate e ag- giorniamo il database. Ogni singolo e immenso sacrificio che facciamo per questo studio impegnativo, ma straordinario, viene ampiamente ricompensato tutte le volte che, ad ogni incontro, abbiamo il privilegio indiscusso di riconoscere i singoli individui grazie ai marker che rendono uniche le loro pinne dorsali». Le attività dell’associazione sono riportate sul sito ufficiale www.ircamdolphin.org dove è possibile anche sostenerne i progetti ed adottare un delfino, ovviamente nel suo stato di totale libertà, in un percorso di citizen science ampliato dalla possibilità di partecipare alle campagne di raccolta dati in barca e dalla collaborazione con le scuole. La sinergia di Ircam con “Asd Giocovela”, peraltro, ha portato a strutturare un rapporto con l’istituto d’istruzione superiore “Enrico Fermi” di Policoro, settore tecnico trasporti e logistica, finalizzato alla formazione degli studenti sia per gli aspetti che riguardano la navigazione e la sicurezza in mare sia per la parte che concerne gli avvistamenti e lo studio dei cetacei nell’ambito del progetto formativo: “I delfini di Heraclea.” Gli studenti, affiancando il team di Ircam nelle uscite di monitoraggio, sostengono la ricerca e imparano ad amare e conoscere il loro territorio. Esemplari fotografati e ricorrenti nell’area