Tecnologia e risparmio uniti in rete
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Tecnologia e risparmio uniti in rete
-MSGR - 20 CITTA - 24 - 06/04/16-N: 24 Dossier Mercoledì 6 Aprile 2016 www.ilmessaggero.it (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 93.62.51.98 Indipendenza, qualità competitiva e prezzo della proposta sono tre componenti indispensabili chieste dal risparmiatore-investitore Tecnologia e risparmio uniti in rete vide la luce anche AdviseOnly, la cui società di gestione del sito si chiama Virtual B, dove B sta per banker. La creatura di Claudio Costamagna è diventata un distributore di consulenza generica e di soluzioni tecnologiche B2B nel settore finanziario e dal 2013 non è più Sim. Ma la sfida alla cittadella della finanza tradizionale, quella del risparmio gestito tramite le solide reti di distribuzione consulenziale, è lanciata. Anche in Italia. Moneyfarm da un paio d'anni ha promosso una insistente campagna di advertising anche offline, utilizzando molto la radio e nelle scorse settimane anche l'outdoor a Milano. «La vera differenza tra noi e un altro gestore del risparmio non è la tipologia dei prodotti che proponiamo: sono sicuro che la nostra asset allocation è in linea con la migliore offerta del mercato. Quello che ci distingue è la tecnologia, e quanto la tecnologia consente per fare scelte rapide, sicure e indipendenti», ribadisce Galvani. Si moltiplicano le start up che puntano sul web per gestire la finanza personale 'è chi parla dell'innovazione introdotta dalle aziende Fintech come di una sorta di uberizzazione del sistema finanziario. Visti i problemi che Uber ha in tutta Europa non è un paragone confortante per il crescente numero di start up del Vecchio Continente, soprattutto in Gran Bretagna. Ma accade che da poche settimane uno dei primi protagonisti del Fintech italiano, Moneyfarm, sia sbarcato a Londra con lo scopo di sfidare il non facile mercato britannico. C SERVIZI IN MOBILITÀ Paolo Galvani, fondatore e presidente di Moneyfarm, sintetizza cosi la mission dell'impresa che ormai ha raggiunto il quinto anno di vita: «C'è una crescente propensione a fruire dei servizi, compresi quelli finanziari, in mobilità, cioè tramite smartpho- MONEYFARM COMPIE CINQUE ANNI DI ATTIVITÀ PIENA E SFIDA IL MERCATO INGLESE FINTECH: LA NUOVA FRONTIERA ne o tablet. Già oggi l'app attiva in Italia consente di controllare dai device mobili l’andamento dei propri investimenti sulla nostra piattaforma. L'app che abbiamo lanciato in Gran Bretagna estremizza l'approccio e anticipa quello che accadrà, tempo un paio di mesi, anche in Italia: decidere di dirottare i propri soldi sulla nostra piattaforma via app, cioè mentre siamo in treno o in taxi, mentre aspettiamo in aeroporto o siamo al cinema in attesa che inizia lo spettacolo». Sembra un mondo strano per chi è abituato a pensare con qualche ritualità e severità dove e come investire i propri risparmi. «Noi crediamo che le scelte del risparmiatore si indirizzino a chi garantisce indipendenza, alta qualità del servizio e prezzo competitivo. Noi lo facciamo». Galvani è forte del riconoscimento attribuito a Moneyfarm dall' Istituto tedesco di qualità e finanza come «migliore consulente finanziario indipendente». Fondata nel 2011, la società è l'unica Sim di consulenza finanziaria remunerata solo dal cliente, e non dalla rete di distribuzione. E' il contestato modello dell' advisory robot, oppure del virtual banker. Non a caso, lo stesso anno di nascita di Moneyfarm, Educazione finanziaria dalle scuole alle famiglie per essere veri cittadini er i meno giovani la Giornata del Risparmio è indissolubilmente legata al ricordo di un salvadanaio distribuito a scuola. E riempito, poco o tanto, a casa. Era il tempo della società di massa. Oggi, nel tempo della frammentazione sociale e istituzionale, si rende sempre più evidente una lacuna di strategia nazionale, quando si parla di educazione finanziaria e al risparmio. Almeno in Italia. P UN PIANO NAZIONALE Sono tante le iniziative in campo, promosse da privati e da istituzioni, ma si sente la mancanza di una regia unica. In tempi diversi - quando si parlava di strategie e di pianificazioni - avremmo detto, senza timore, che occorre un piano nazionale. Entro l'estate dovrebbe essere resa nota una ricerca condotta dalla Fondazione Rosselli, per conto di Banca d'Italia, Consob, Fondazione per l'educazione finanziaria (Feduf), Ivass (e altri soggetti istituzionali) che ha l'obiettivo di offrire un primo censimento delle tante azioni educative promosse nel Paese. «Da anni, in collaborazione con gli uffici del ministero dell'Istruzione (Miur) svolgiamo un'azione di formazione per i docenti, che loro poi riportano con proprie iniziative scolastiche, nelle quali, quando richiesti, contribuiamo anche direttamente: nel 2015 abbiamo coinvolto in queste azioni oltre 60mila studenti» racconta Magda Bianco, che in Banca d'Italia organizza questa benemerita e instancabile attività. A questi 60mila studenti biso- gna aggiungere gli oltre 30mila coinvolti dalle iniziative promosse da Feduf (la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio) e altre decine di migliaia coinvolti a diverso titolo dalle operazioni promosse da decine di soggetti diversi, dal Museo del Risparmio di Torino ai singoli operatori privati, istituti bancari o gestori del risparmio. La Carta d'Intenti promossa dal Miur la scorsa estate ha definito un protocollo che coinvolge una dozzina di diversi soggetti istituzionali e associativi - da Banca d'Italia a Consob, dalla Corte dei Conti alla Guardia di Finanza, dalla Feduf all'Abi - che condividono questo obiettivo: colmare il gap di educazione economico-finanziaria in tutto il Paese. Obiettivo condiviso anche da molti soggetti privati (istituti bancari, compagnie di assicurazione, società di risparmio gestito) che nel mondo scolastico si trasmette secondo i criteri di discrezionalità dei dirigenti scolastici regionali, e naturalmente sulle gambe dei docenti più dinamici e innovativi. «Il censimento della Fondazione Rosselli ci darà per la prima volta una visione integrata di quello che si sta facendo. Che è FONDAZIONE ROSSELLI FORNIRÀ UNA MAPPA DI TUTTE LE INIZIATIVE AVVIATE NEL PAESE DA BANKITALIA A FEDUF DA CONSOB AI PRIVATI Cbill, la digitalizzazione dei pagamenti igitalizzare: è l'imperativo per ammodernare il Paese. Le banche da anni stanno investendo in tecnologie che consentano di migliorare i servizi a favore dei clienti. Il Consorzio CBI ha predisposto una infrastruttura tecnologia che consente lo scambio di flussi finanziari e informativi tra gli istituti finanziari, le imprese e la Pa. Il Servizio CBILL (www.cbill.it) consente di consultare e pagare on line diverse tipologie di bollette e avvisi di pagamento come utenze, tributi e ticket sanitari. Il Consorzio CBI, cui aderiscono oltre 500 istituti, ha implementato il Servizio CBILL, offerto in modalità competitiva dagli Istituti finanziari consorziati, per supe- D rare i limiti e le inefficienze dei pagamenti tramite contante. «All'interno del mercato italiano dei pagamenti elettronici il Consorzio CBI detiene una posizione di leadership», sostiene Liliana Fratini Passi (nella foto), dg del Consorzio, che rammenta: «Sono 630 milioni i bollettini emessi ogni anno in Ita- Liliana Fratini Passi Il progetto di educazione finanziaria di Bankitalia SCUOLE Elementari Medie Superiori Totale CLASSI 171 2009-10 2014-15 488 172 115 600 Elementari Medie 458 1.179 2.867 Superiori Totale ALUNNI 3.224 2009-10 2014-15 10.878 3.526 2.151 14.114 molto, ma ancora non abbastanza» aggiunge Magda Bianco, che su questi temi interverrà venerdì a Milano, nel corso dell'ultima delle tre giornate di incontri al Salone del Risparmio. Il tema è stato sollevato e sollecitato spesso anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che recentemente ha ribadito: «Bisogna incentivare progetti e iniziative di educazione finanziaria». E non a caso si moltiplicano le Palazzo Koch, sede di Bankitalia 8.901 38.405 63.397 occasioni per proporre una rinnovata attenzione a questi temi. In attesa di quella tanto attesa regia nazionale, che eviti dispersioni e sovrapposizioni. e a volte qualche contraddizione. TRASPARENZA E INFORMAZIONE Proprio oggi, nel giorno in cui a Milano inizierà il Salone del Risparmio, a Roma, per iniziativa della Ferpi (l'associazione dei professionisti delle Relazioni pubbliche) e grazie all'ospitalità di Feduf e di Abi, si svolgerà a Palazzo Altieri la tavola rotonda dal titolo "Educazione, trasparenza, informazione per una buona comunicazione finanziaria", con la presenza dei rappresentanti di Aiaf e Anasf (le associazioni che rappresentano i consulenti finanziari e i promotori. L'educazione economico-finanziaria è stata riconosciuta, nella Carta d'Intenti firmata a luglio, come «elemento di sviluppo e crescita sociale» di un Paese. La cittadinanza non può prescindere da una consapevole cittadinanza economica. Ma.B. PRESTITI E INVESTIMENTI Il valore dell'intermediato è ancora modesto, ma oltre a Moneyfarm, che vuole diventare nei prossimi tre anni un player europeo, sono fiorite esperienze analoghe e diverse. Il social lending di Smartika è peer-to-peer, cioè il trasferimento di denaro, tra prestatore/risparmiatore/investitore e utilizzatore, avviene senza far ricorso a operatori professionali. Più esplicitamente, investitori sono coloro che affacciano i loro risparmi a piattaforme come Borsa del Credito, che trasforma il risparmio conferito in acquisti di microbond. Il modello di Epic Sim è ancora diverso: la piattaforma web è in questo caso riservata a investitori istituzionali che in rete possono trovare opportunità di investire in minibond aziendali. Marco Barbieri lia, ma di questi solo il 3% è intermediato dalle banche. Una percentuale che per effetto di CBILL potrebbe crescere notevolmente, con vantaggi per milioni di famiglie e imprese, in termini di risparmio di tempo e denaro, grazie anche a una riduzione del consumo di carta di circa 12.600 tonnellate e delle emissioni di anidride derivanti dai processi di produzione e invio delle bollette, di circa 21.420 tonnellate». L'innovazione di CBILL consiste soprattutto nell' operatività multicanale e multibanca. Gli oltre 80 fatturatori che hanno già aderito a CBILL stanno riscontrando molteplici vantaggi tra i quali l'efficientamento dei processi interni. E Accademia Anima si prende più spazio nima, società del risparmio gestito quotata a Piazza Affari, nel 2013 ha lanciato un progetto di educazione finanziario chiamato Accademia Anima. A spiegare di cosa si tratti è Pierluigi Giverso, responsabile marketing e business development del gruppo: «È il centro di ricerca e formazione sul risparmio gestito che abbiamo creato nel 2013 e che dalla sua partenza ha già ospitato oltre 2mila consulenti finanziari. L’obiettivo è, appunto, supportare la formazione sui temi del risparmio gestito, della pianificazione finanziaria e della relazione con i clienti». Chi frequenta le “lezioni” in aula di Accademia ha la possibilità di entrare in contatto diretto con Anima, «incontrando i responsabili delle diverse aree di business e conoscendo da vicino il team di gestione». Inoltre, aggiunge Giverso, nell’area Premium del nostro sito internet che è riservata agli operatori professionali, «i partecipanti di Accademia possono completare la formazione in modalità di e-learning». Il responsabile marketing e business development di Anima anticipa: «Visto il grande successo di partecipazione, abbiamo deciso di incrementare ulteriormente i nostri investimenti nella formazione, A GLI OPERATORI PROFESSIONALI POSSONO ANCHE COMPLETARE LA FORMAZIONE CON L’E-LEARNING -TRX IL:05/04/16 attraverso un ampliamento degli spazi a disposizione di Accademia Anima che sarà realizzato entro l’estate». Il tema dell’educazione finanziaria e dell’ascolto delle esigenze dei risparmiatori è centrale per la società quotata in Borsa. «A questo proposito spiega Giverso - dal 2012 abbiamo avviato un osservatorio semestrale con il supporto dell’istituto di ricerca GfK per analizzare le abitudini di risparmio delle famiglie italiane. In particolare, l’ultima rilevazione ha confermato come gli investitori dedichino molto poco tempo all’informazione finanziaria e alla gestione dei propri risparmi. Il 53% degli investitori dichiara di non dedicarsi affatto a questa attività e soltanto il 20% almeno qualche ora al mese. Di qui la tendenza ad affidarsi all’esperienza di un consulente». L’OFFERTA Per quanto riguarda l’offerta specifica di Anima, Giverso fa sapere che, «nell’attuale contesto contraddistinto ancora da tassi ai minimi ed elevata volatilità, riteniamo che la ricerca di rendimento per i risparmiatori italiani, tipicamente abituati al mondo obbligazionario, possa essere soddisfatta da soluzioni bilanciate. Penso ad esempio ai nostri fondi storici Sforzesco e Visconteo, che hanno raccolto più di 7 miliardi di euro da parte di 380 mila investitori, a cui oggi abbiamo affiancato due “fratelli maggiori” (Sforzesco Plus e Visconteo Plus) caratterizzati da un piccolo incremento della componente azionaria su scala globale». R. Ec. 21:03-NOTE: