nella lettera che è arrivata agli utenti
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nella lettera che è arrivata agli utenti
Egr. Utente, scusandoci per il ritardo nella risposta, dovuta al sovraccarico di contatti avuti dagli uffici per il particolare periodo di controlli, si intende illustrare le disposizioni vigenti in materia di rifiuti urbani anche alla luce delle direttive di cui al provvedimento del Garante della Privacy del 14/07/2005 pubblicato su bollettino 63/luglio 2005, dal titolo: ”Raccolta differenziata dei rifiuti: indicazioni del Garante - 14 luglio 2005”. Spetta ai Comuni, nell’ambito delle competenze di cui all’art. 198 comma 2 del D.L.vo 152/2006, la gestione del servizio rifiuti urbani. I comuni, e nel caso specifico lo scrivente consorzio di comuni ex art. 31 del D.L.vo 267/2000, devono disciplinare la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti che, nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità e in coerenza con i piani d'ambito adottati, stabiliscono le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi. Viene quindi posto in capo al Comune l’obbligo di garantire che le diverse frazioni di rifiuti siano destinate, con trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità prioritariamente al recupero. Tali indicazioni sono riprese altresì nel provvedimento della Giunta della Provincia di Varese nr. 175/2010. Le disposizione del provvedimento del Garante sono finalizzate naturalmente alla tutela dei dati personali e dati sensibili dell’utenza interessata dal servizio rifiuti senza però alcuna specifica circa le modalità di esecuzione del servizio. Si ritiene che le modalità con le quali è organizzato il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti posto in essere nel territorio dei comuni consorziati, sia tale da non ledere i diritti sulla privacy in quanto: relativamente ai dati personali, di cui all’art. 4 c. 1 lett. b) del D.L.vo 196/2003, ossia quelle informazioni relativa a persona fisica identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale, si può presumere che la quasi totalità di tali dati sia in forma cartacea, conferibile nella frazione carta e cartone che prevede il ritiro o a mezzo di pacco legato o all’interno di scatole o in sacchi di carta. L’utente può decidere la modalità di confezionamento che ritiene più idonea; per i dati sensibili, art. 4 c.1 lett. d) del D.L.vo 196/2003, ossia i dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, si ritiene che la maggior parte delle informazioni siano reperibili da documenti cartacei per i quali valgono le indicazioni di cui sopra; per le restanti fattispecie di rifiuti che potrebbero rivelare dati personali ed in alcuni casi sensibili, non gestibili nella frazione carta, è facoltà dell’utenza utilizzare sacchetti non trasparenti che tutelino i diritti garantanti dal D.L.vo 196/2003. Questi sacchi verranno ritirati. Resta indubbio che questa nuova fase di controlli, successiva a quanto posto in essere dapprima nell’ottobre 2011, poi in gennaio 2012, abbia creato disagi purtroppo anche quell’utenza che correttamente differenziava ma utilizzando sacchi non regolamentari, e ad un’altra porzione di utenza che intendeva far valere i propri diritti. Scusandoci per i possibili disagi arrecati, restando a disposizione per ogni chiarimento o delucidazione e ringraziando per la collaborazione, con l’occasione si porgono distinti saluti. Paride Magnoni