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Associazione Culturale Charles Péguy P guy Treviso “Eventi, Cultura, Solidarietà” 2001 - 2003 Associazione Culturale “Charles Péguy” - via Bainsizza, 14 - 31100 Treviso tel. 0422 406579 - fax 0422 730300 http://spazioinwind.libero.it/peguy/ - e-mail: [email protected] [Presentazione] L'Associazione Culturale "Charles Péguy" si è costituita a Treviso nel Novembre 2001 per "contribuire alla costruzione di un contesto culturale e sociale capace di garantire una qualità della vita più conforme ai bisogni dell'uomo del nostro tempo; promuovere l'incontro e la socializzazione attraverso l'attività culturale, sportiva, ricreativa, turistica e del tempo libero in genere; sviluppare l'attività culturale nel territorio attraverso convegni, assemblee, spettacoli, mostre, anche in collaborazione con Enti pubblici e privati" (dallo Statuto). L’Associazione nasce a Treviso da una storia di incontri e amicizie che dura da oltre vent'anni, iniziata tra i banchi dei Licei cittadini e cresciuta poi, nella discrezione dei rapporti interpersonali, a volte con manifestazioni evidenti, ma anche attraversando momenti di difficoltà e di dolorosi distacchi. E' stato un intrecciarsi di rapporti tra alcuni amici che ci ha indotti a fondare l'Associazione, nel tentativo semplice di seguire e proporre ciò che stava e sta rispondendo in modo più umano ai problemi che la vita personale e sociale viene ponendo, nel desiderio di giudicare con libera consapevolezza ciò che accade, tra di noi e nel mondo. Di recente l'Associazione ha realizzato importanti iniziative su questioni di stringente attualità, tra le quali vogliamo ricordare: 14 Novembre 2001: "Pio XII: Papa dei silenzi o Papa degli Ebrei?", conferenza-dibattito con il giornalista Andrea Tornielli, vaticanista de "Il Giornale" e autore del libro "Pio XII, Papa degli Ebrei", lo scrittore trevigiano Gian Domenico Mazzocato e Mons. Rino Olivotto, testimone dell'epoca; 19 Aprile 2002: "Ciò che conta è lo stupore. L'attualità di Charles Péguy", presentazione pubblica dell'Associazione e dell'opera dell'intellettuale francese Péguy, con la partecipazione del prof. Giacomo Tantardini dell’Università San Pio V di Roma; l’incontro si è svolto presso Palazzo Giacomelli, sede di Unindustria Treviso; 4 Marzo 2003: "Dove nasce la pace", conferenza con Sobj Makhoul, Segretario del Patriarcato Maronita di Gerusalemme per un incontro che ha offerto una chiave di lettura delle vicende internazionli nell’imminenza della guerra all’Iraq, quella degli arabi cristiani che vivono in Terrasanta e piu' in generale della ruolo dei cristiani nei paesi a maggioranza musulmana. [2] [Presentazione] Inoltre, l'Associazione promuove la partecipazione dei soci ad importanti Mostre ed Eventi; finora sono state realizzate: Visite guidate alle Mostre sugli Impressionisti di Ca' dei Carraresi, (edizione 2001-2002 e 2002-2003); Visite guidate alla Cappella degli Scrovegni dopo il restauro (Giugno e Settembre 2002) Visita al Museo Segantini di St. Moritz (Luglio 2002), esposizione monografica permanente dedicata al pittore di origini trentine che concluse la vita e l’opera nell’Alta Engadina, in Svizzera. Ma, oltre alle attività culturali, l’Associazione porta un contributo determinante al successo di diverse iniziative di solidarietà: con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, ogni anno a fine Novembre in contemporanea con analoghe iniziative in tutta Italia, vengono raccolte tonnellate di cibo da destinare ai bisognosi, in collaborazione con la Fondazione del Banco Alimentare. Annualmente sono programmate inoltre la Cena di Solidarietà (in primavera) e il Concerto di Solidarietà (nell’imminenza delle feste natalizie) a favore di diversi progetti di sviluppo in tutto il mondo. Tali progetti sono realizzati da AVSI (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) una ONG riconosciuta dall’Onu e dal Ministero degli Esteri. [3] [Biografia C. Péguy] Di Charles Pèguy (Orléans 1873 - Villeroy 1914) è oggi in corso, in Francia ma anche in Italia, un riesame della figura e dell’opera. Di lui Hans Urs Von Balthasar ha detto “Non si è mai parlato così cristiano”. Per Alain Finkielkraut, filosofo ebreo, Péguy è “uno dei pensatori più importanti dell’epoca moderna”. Secondo Finkielkraut, “se non si salva l’avvenimento, questo qualcosa che irrompe dall’esterno, si perde completamente il contatto con la realtà”. Di questo siamo molto debitori a Péguy. Ma in vita Péguy godette di scarso successo: vendette una (!) copia del suo poema più importante. Fondò nel 1900 i “Cahiers de la Quinzaine”, una rivista-dibattito che raccolse attorno a sé gli spiriti più vivi del suo tempo. Schieratosi presto con i socialisti, si convertì poi alla fede cattolica. E’ autore di vasti poemi religiosi: “il Mistero della carità di Giovanna d’Arco” (1910), sulla eroina della fede e della patria, ispiratrice essenziale del poeta; “il portico del mistero della seconda virtù” (1911); “il Mistero dei Santi Innocenti” (1912); “Nostra Signora” (1913); “Eva” (1913), che contribuiscono a fare di lui uno dei più grandi poeti della tradizione cattolica francese. [4] Rassegna Stampa - eventi [Rassegna stampa - Eventi] La Tribuna di Treviso 19 maggio 2003 Santa Teresina L‘aassociazione culturale Charles Péguy e i Carmelitani Scalzi di Treviso hanno organizzato un incontro con don Giacomo Tantardini , docente all'univesità san Pio V di Roma per conoscere la figura di S. Teresina del Bambino Gesù in occasione della presenza delle reliquie della santa a Treviso. Alle 20,45 al cinema Aurora. La Vita del Popolo 18 maggio 2003 A Treviso le spoglie di Teresa di Lisieux: dal 25 aI 28 maggio incontri e veglie per conoscere la santa innamorata di Gesù Santa Teresa di Liseux aveva solo 24 anni quando la tubercolosi mise fine alla sua vita di monaca, ma ciò non le ha impedito di divenire una dei santi più amati e venerati in tutto il mondo anche dai fedeli di altre religioni. I suoi scritti sono stati tradotti, già pochi anni dopo la sua morte, in più di 60 lingue. La nostra diocesi si appresta ad accogliere le reliquie di questa straordinaria persona che ha saputo vivere a fondo e nella semplicità il cammino di fede verso Dio. I giorni tra il 25 e il 28 maggio saranno densi di appuntamenti, presentata mercoledì nel corso di una conferenza stampa da padre Giuseppe Pozzebon, Priore del Convento dei Carmelitani Scalzi di Treviso, per tutti coloro che desiderino avvicinarsi alla sua figura. Nel pomeriggio del 25 maggio l'urna con le reliquie arriverà in Cattedrale; alle 17 verranno recitati i Vespri animati dai religiosi e religiose della diocesi cui seguirà la messa presieduta dal vescovo, Mons. Paolo Magnani; alle 20.45 inizierà la veglia di preghiera con i movimenti e le associazioni della Diocesi, le reliquie saranno poi vegliate per tutta la notte nel monastero della Visitazione. Lunedì 26, in Cattedrale, sono previsti, oltre alle Sante Messe alle ore 7.30, 8.30, 10 e 18, gli incontri per le scuole cosi ripartiti: alle 9 gli alunni delle elementari, alle 11 quelli delle medie e alle 11.30 quelli delle superiori. Nella serata ci sarà la veglia vocazionale per i giovani, al termine della quale le reliquie di Santa Teresa del Bambino Gesù verranno trasportate in processione alla chiesa dei Carmelitani Scalzi che rimarrà aperta tutta la notte per la preghiera personale. Martedì 27 le reliquie sosteranno presso la chiesa dei Carmelitani Scalzi, le Messe avranno il seguente orario: 7.30, 9, 18, alle 16.30 ci sarà la benedizione dei bambini e delle rose, alle 20.45 si terrà una meditazione-concerto con Sylvie Buisset che canterà alcune poesie di S. Teresa, alle 22.30 l'urna verrà portata presso le suore carmelitane dell'Istituto Zanotti per la venerazione notturna. Mercoledì 28 saranno celebrate due messe allo Zanotti alle 7 e alle 9 e alle 14 le reliquie partiranno per Vittorio Veneto. Incontro culturale: Lunedì 19 maggio, alle 20.45, l‘aassociazione culturale Charles Péguy organizza un incontro presso il cinema Aurora (via Venier, zona Ospedale) con don Giacomo Tantardini, docente all'Università San Pio V di Roma sul tema "Santa Teresina e l‘attrattiva Gesù". Nell'occasione verrà anche presentata la mostra biografica sulla santa che sarà allestita nel Battistero del Duomo. (Manuela Corbanese) La Tribuna di Treviso 4 marzo 2003 Stasera a S.Maria Maggiore c‘è Makhoul, cristiano di pace Una voce dal mondo arabo cristiano. Sobi Makhoul, segretario del patriarcato maronita di Gerusalemme e docente di teologia morale all‘Università di Betlemme, parlerà stasera alle 21 all'oratorio di Santa Maria Maggiore. Il tema è "Dove nasce la pace", l'incontro è organizzato dall'aassociazione Charles Péguy con il movimento dei Neocatecumenali. "La presenza dei cristiani nel mondo islamico è garanzia di [6] [Rassegna stampa - Eventi] pace" sostiene Makhoul -ma l'attuale crociata contro il mondo islamico mette in crisi i cristiani che vivono nel mondo arabo, identificati con l'Occidente". Il Gazzettino 4 marzo 2003 Un palestinese per la pace Stasera alle 21, a cura dell'associazione Charles Péguy, si terrà un incontro con un testimone diretto, Sobi Makhoul, un palestinese maronita che vive la drammatica situazione dei cristiani in Terra Santa. Appuntamento all'Oratorio di Santa Maria Maggiore in via Brandolini d'Adda 4 a Treviso. La Tribuna di Treviso 19 aprile 2002 Péguy La figura di Charles Péguy, poeta francese nato a Orléans nel 1873 e morto a Villeroy nel 1914, sarà l'argomento della conversazione che si tiene questa sera a Palazzo Giacomelli, in piazza Garibaldi 13, alle 20,45. L'iniziativa è dell'Associazione intitolata a questo grande poeta del Novecento, nato nella città francese che è gemellata con Treviso. La serata servirà anche per presentare l'associazione. Il titolo è: "Ciò che conta è lo stupore: attualità di Charles Péguy". Ne parlerà il professor Giacomo Tantardini dell'Università San Pio X. CDO Nord Est 18 aprile 2003 Péguy sbarca a Treviso Charles Péguy, da Ground Zero a Treviso Incontro sull’attualità del poeta francese venerdì 19 Aprile 2002, ore 20.45 a Treviso, palazzo Giacomelli (sede Unindustria), piazza Garibaldi 13. Tutti i dettagli sull’incontro “Ciò che conta è lo stupore”: nessuna frase del poeta francese Charles Péguy ne esprime meglio la sua attualità e la sua modernità. Profonda la sua capacità di leggere il dramma dell’uomo moderno, tanto che brani di sue poesie sono state lette di fronte ai resti delle Torri Gemelle di New York. Oggi il grande poeta francese del primo Novecento, originario della città di Orléans, ha nella città di Treviso una Associazione Culturale a lui intitolata. Qui, il prossimo Venerdì 19 Aprile, vi sarà un incontro per presentarlo alla città. Con il patrocinio del Comune e della Provincia di Treviso, l’Associazione Culturale Charles Péguy organizza l’incontro “Ciò che conta è lo stupore: attualità di Charles Péguy” per Venerdì 19 Aprile, alle ore 20.45, a Treviso, al Palazzo Giacomelli (sede di Unindustria), in piazza Garibaldi 13. Parlerà di Péguy un suo appassionato lettore, il prof. Giacomo Tantardini dell’Università S. Pio V di Roma. “Non sarà un approccio professorale, il mio” anticipa Tantardini. “Si può parlare di Péguy solo parlando di noi, dell’esperienza che stiamo vivendo: ecco perché le sue poesie sono state lette anche durante la processione da Brooklyn a Ground Zero, nelle scorse festività pasquali”. Giacomo Tantardini non è nuovo a questo approccio ai grandi autori: già da due anni conduce all’Università di Padova un ciclo di lezioni su Sant’Agostino, seguito con attenzione da studenti, docenti e semplici appassionati. L’incontro sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente alla città l’Associazione Péguy, che si è costituita nello scorso Novembre a Treviso. ”Intendiamo offrire alla città di Treviso - commenta il presidente dell’Associazione, il prof. Marco Niero - spazi di incontro e punti di riferimento, che riteniamo necessari nell’attuale contesto di lacerazione sociale e di generale insicurezza”. [7] [Rassegna stampa - Eventi] Il Gazzettino 19 aprile 2002 A palazzo Giacomelli l‘Associazione Péguy si presenta Si tiene questa sera alle 20.45 a Palazzo Giacomelli (sede di Unindustria) l‘incontro "Ciò che conta è lo stupore: attualità di Charles Péguy. Un'occasione per presentare alla città l'Associazione Péguy , costituitasi lo scorso novembre, e presieduta dal prof. Marco Niero. La Tribuna di Treviso 14 novembre 2001 "I trevigiani aiutarono gli ebrei a salvarsi dall'olocausto" Un incontro al Duca degli Abruzzi per ricostruire la verità storica del periodo legato a Pio XII. Una Associazione culturale trevigiana fresca di costituzione, la "Charles Péguy" e l‘Istituto Magistrale Duca degli Abruzzi di Treviso promuovono un incontro dibattito sul tema "Pio XII: Papa dei silenzi o Papa degli Ebrei?". L‘appuntamento é per questa sera alle 20.45, a Treviso, presso l‘Istituto Duca degli Abruzzi. L‘incontro si colloca nel quadro del Progetto Novecento. Sarà l‘occasione per prendere contatto anche con un pezzo di storia trevigiana poco conosciuta, quella di due preti, don Angelo Dalla Torre e don Giovanni Simioni, raccontata da Louis Goldman nel libro "Amici per la vita" (Firenze 1993. editore SP44). Ma che nesso c‘é tra Goldman, famoso fotografo americano preferito dai divi di Hollywood e i due prelati trevigiani? E quale fu la posizione della Chiesa italiana e di papa Pio XII (in foto) nei confronti delle persecuzioni antisioniste? Louis Goldman e la sua famiglia furono salvati proprio dai due preti trevigiani e questa storia é stata raccontata da Goldman stesso nel suo libro. Su Pio XII é stato tra l‘altro recentemente pubblicato un volume (Il Papa degli Ebrei, ed. Piemme, autore Andrea Tornielli) che - sulla base di una documentatissima ricerca - costituisce un valido contributo alla ricostruzione della verità storica di quel periodo. Questo incontro permetterà di prendere contatto diretto con alcuni esperti e testimoni di fatti accaduti. All‘incontro interverranno infatti proprio l‘autore di questo libro, il giornalista Andrea Tornielli, vaticanista de il Giornale; lo scrittore trevigiano Gian Domenico Mazzoccato, che conobbe personalmente Goldman, e monsignor Rino Olivotto , testimone dell‘epoca e amico dei due preti trevigiani che non resero mai pubblicità alla loro opera nascosta per salvare gli ebrei dalle persecuzioni. La Vita del Popolo 25 novembre 2001 Il papa degli Ebrei La campagna contro il pontefice Pio XII, presunto complice morale della Shoa, scoppia violentissima nel 1963, con la rappresentazione al teatro Kurmrstendam di Berlino del dramma "Il Vicario", di Rolf Hochhuth, vecchio militante nella Gioventù hitleriana intenzionato a scaricare sul Pontefice la coscienza dei tedeschi e quasi, quella di Hitler, la responsabilità di quanto accaduto dietro i maledetti cancelli del lager. CoI suo silenzio Pio XII -questa la tesi di Hochhuth- è responsabile, tanto quanto i carnefici. Pio XII papa del silenzi? Non ci sta, Andrea Tornielli, presente in città mercoledì 14 u.s. presso l‘istituto "Duca degli Abruzzi", - invitato dall‘aassociazione culturale Charles Péguy - per presentare il suo ultimo libro "Il papa degli ebrei" Ed. Piemme). Una tesi folle- "Una tesi folle della quale si è sviluppata una grande campagna, sicuramente non generata dagli ambienti ebraici, ma da quelli comunisti della Germania dell‘Est", ci ha ricordato in un‘intervista esclusiva l‘autore. Una tesi folle, smentita oltretutto dalla constatazione "che gli ebrei che pure furono testimoni della Shoah hanno sempre ringraziato ed elogiato, sia alla fine della guerra che al momento della morte [8] [Rassegna stampa - Eventi] il Papa". Tornielli confessa che l'interesse per Pio XII è cresciuto dopo la pubblicazione in Italia deI libro di Jhon Comwell: "Il Papa di Hitler" nel quale si sostiene che Papa Pacelli è sempre stato antisemita, fin da quando era nunzio apostolico a Berlino. A chi, come Hochhuth, sottolinea il silenzio dietro il quale si chiude il papa anche quando viene a sapere del dramma consumato nei lager nazisti, Tornielli fa osservare che, quando si parla del silenzio di Pio XII si dimenticano le molte cose che, però egli ha detto e ha scritto. Sia nei radiomessaggi di Natale, sia nei discorsi del Sacro collegio in occasione della festa di sant‘Eugenio, suo onomastico, troviamo interventi precisi di condanna dello sterminio degli ebrei. Certo -precisa l‘autore - non usa la parola "ebrei", ma parla di coloro che non hanno colpa, perseguitati solo a motivo della loro stirpe; e "stirpe" ha un significato preciso all‘interno della Chiesa perché richiama proprio la stirps judeorum“. No, non è assolutamente vero che il Papa abbia taciuto o non abbia tentato di intervenire ufficialmente contro Hitler. Lo conferma, secondo Tornielli un episodio del 1940, quando un ufficiale dei servizi segreti tedeschi che aveva conosciuto Pacelli in Germania, contattò segretamente i collaboratori del papa per cercare di coinvolgerlo nel tentativo del colpo di stato che avrebbe dovuto rovesciare Hitler e concludere velocemente la pace con inglesi e francesi. Il papa fece da tramite per mettere a contatto i conplottatori con i governi alleati, ma la cosa non andò in porto perché gli inglesi, temendo una trappola, non si fidarono. Chi poteva, non agì- La responsabilità maggiore del mancato e/o poco convinto intervento a sostegno degli ebrei per Tornielli ricade su statunitensi e inglesi che si limitarono ad appelli generici in favore degli ebrei, ma concretamente fecero poco o nulla: alcune navi piene di profughi ebrei vennero rispedite indietro e quando, almeno dieci giorni prima vennero a sapere del drammatico rastrellamento che i tedeschi avevano deciso per il ghetto di Roma, decrittarono il messaggio captato non consentendo a molti ebrei di mettersi in salvo... "I comunisti - conclude Tornielli -‚ non hanno mai perdonato al pontefice di averli scomunicati, e tanto basta ad alimentare un'accusa figlia soltanto del pregiudizio e della menzogna". Probabilmente il lavoro di Tornielli non chiuderà un dibattito più vivo che mai, soprattutto se si pensa che la causa di beatificazione di Pio XII è ancora in corso, ma contribuisce certamente a far luce su uno dei tanti segreti che avvolgono gli anni drammatici della Shoah che difficilmente possono essere racchiusi una volta per tutte nel libro dei ricordi, seppur amari. La Shoah, come più di uno storico ha ribadito, appartiene ad un passato che non passa. (Mario Cutuli) [9] [Rassegna stampa - Iniziative Sostenute CDO Nord Est 11 aprile 2003 Cena di solidarietà a Paderno del Grappa Sabato 12 aprile alle 19.30 nel centro polivalente di Paderno del Grappa (TV) il centro culturale Péguy di Treviso propone una cena di solidarietà a sostegno delle iniziative Avsi in settanta paesi del mondo. Per conoscere da vicino qualcuno che, in 70 paesi del mondo, dimostra che lo sviluppo è il vero nome della pace. Quando: Sabato 12 Aprile 2003 - ore 19.30. Dove: Centro Polivalente di Paderno (TV) in via Battisti (dietro la Chiesa Parrocchiale di Paderno). Organizzazione: AVSI Associazione Volontari per il Servizio Internazionale - Rete sostenitori di Treviso e Compagnia delle Opere Federazione dell'Impresa Sociale. Quota di adesione: la quota di adesione sarà devoluta a sostegno dei progetti di cooperazione internazionale di AVSI. Chi è AVSI: AVSI è una ONG - organizzazione non governativa - fondata 30 anni fa a Cesena. Tra le ONG vanta il più alto tasso di autofinanziamento, ovvero provvede in gran parte da sé alla raccolta dei fondi per finanziare i propri progetti. Costituita nel 1972, nel solco della dottrina sociale della Chiesa, AVSI è stata riconosciuta idonea dal Ministero degli Affari Esteri nel 1973 e dal 1996 è accreditata presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc). L'Associazione conta come soci sia persone fisiche sia giuridiche e tra queste anche organismi di Paesi in via di sviluppo. CDO Nord Est 14 dicembre 2002 Concerto a Treviso per l’AVSI Non solo cene per sostenere le iniziative di sviluppo dell’Avsi. A Treviso, per esempio, domenica 15 dicembre si terrà un concerto meditazione con il coro S. Elena Imperatrice diretto da Edoardo Cervi. Ecco tutti i dettagli Abbiamo il piacere di invitarLa al: Concerto - Meditazione sul Natale: "L'esperienza del Mistero torni tra la gente-gente". Treviso, Chiesa di Sant'Agostino, Domenica 15 Dicembre 2002 alle ore 17.45 (ingresso libero). Il concerto sarà eseguito dal Coro S. Elena Imperatrice, di Treviso, diretto da Edoardo Cervi e sarà brevemente commentato da Don Gaetano Tortella. Le offerte raccolte al termine del concerto saranno interamente devolute ad A.V.S.I. (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) per sostenere la "Campagna di Solidarietà 2002: Condividere i bisogni per condividere il senso della vita". Le iniziative che quest'anno riceveranno il contributo della "Campagna di solidarietà" sono opere in Argentina, Haiti, Kazachstan, Uganda, Cowa, Kenia ed un progetto di rinascita di microimprese nelle zone del Molise colpite dal recente terremoto. Il Gazzettino 15 dicembre 2001 Col coro S. Elena Imperatrice un concerto di solidarietà Treviso. Stasera alle 20.45 nella Chiesa di Monigo, Concerto-meditazione di solidarietà con il coro S. Elena Imperatrice di Monigo. L‘appuntamento è promosso dall‘Avsi (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale). Avsi è una organizzazione non governativa senza scopo di lucro, impegnata da 25 anni in progetti internazionali di aiuto allo sviluppo. «A Treviso -spiega il professor Marco Niero, uno dei volontari trevigiani dell‘Associazione nonchè promotore dell‘iniziativa - con questo concerto-meditazione proponiamo di non dimenticare chi è meno fortunato: bambini, uomini e donne che ogni giorno fanno i conti con la miseria, materiale e morale. Con questo concerto di Natale a Treviso parte La Campagna di solidarietà Tende 2001, grazie alla quale Avsi intende sostenere 6 nuovi progetti in Nigeria, Libano, Romama, Kenya, Brasile e Italia». [10] [Rassegna stampa - Iniziative Sostenute La Tribuna di Treviso 18 dicembre 2001 Col coro di S. Elena Imperatrice un concerto di solidarietà TREVISO. Stasera alle 20.45 nella Chiesa di Monigo, Concerto-meditazione di solidarietà con il coro S. Elena Imperatrice di Monigo. L'appuntamento è promosso dall'Avsi (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale). Avsi è una organizzazione non governativa senza scopo di lucro, impegnata da 25 anni in progetti intenazionali di aiuto allo sviluppo. "A Treviso -spiega il professor Marco Niero, uno dei volontari trevigiani dell'Associazione nonché promotore dell‘iniziativa - con questo concerto-meditazione proponiamo di non dimenticare chi è meno fortunato: bambini, uomini e donne che ogni giorno fanno i conti con la miseria, materiale e morale. Con questo concerto di Natale a Treviso parte la Campagna di solidarietà Tende 2001, grazie alla quale Avsi intende sostenere 6 nuovi progetti in Nigeria, Libano, Romania, Kenya, Brasile e Italia". Il Gazzettino 29 novembre 2001 Banco alimentare, raccolte 35 tonnellate di cibo (la.si.) In un solo giorno hanno raccolto 35 tonnellate di alimenti non deperibili destinati a garantire la sopravvivenza di tantissime famiglie trevigiane in difficoltà. Si può dire che sia stata vinta anche quest‘anno la sfida lanciata dalla Fondazione Banco alimentare che ha indetto sabato scorso 24 novembre una raccolta di generi alimentari anche nella nostra provincia, mobilitata insieme a tante altre città italiane. Il presidente trevigiano Giampiero Pegoraro cita i dati con evidente soddisfazione: quest'anno sono stati aumentati i punti vendita e la raccolta complessiva ha superato i numeri dell‘anno scorso di ben 10 tonnellate. La tendenza è emersa anche a livello nazionale dove sono state superate le 4mila tonnellate fissate come meta ambita per questo 2001. "Devo precisare che se la raccolta è andata in questo modo - sottolinea Pegoraro - gran parte del merito va ai nostri alpini che si sono prodigati con entusiasmo e grande impegno". L‘Ana è intervenuta anche quest‘anno a supporto dei volontari del Banco Alimentare mobilitando i componenti delle quattro sezioni provinciali. In ogni supermercato, piccolo negozio o centro commierciale aderente alla colletta, gli alpini avevano allestito un banchetto accogliendo le persone all‘ingresso, consegnando il sacchetto, fornendo informazioni in merito all‘iniziativa. Il tradizionale cappello con la penna, un simbolo che offre sicurezza ai cittadini, ha fatto in modo che molti superassero le primitive diffidenze, dovute forse all‘esito poco felice di qualche campagna umanitaria. La nostra struttura è seria -spiega Pegoraropoiché tutti i generi alimentari raccolti vanno a confluire in un unico polo per le province di Treviso, Belluno, Venezia e da lì vengono distribuiti a chi ne fa richiesta. C‘è da precisare che per la Marca il magazzino di riferimento da quest'anno è Udine (fino all'anno scorso ci si doveva recare a Verona), mentre le consegne vengono effettuate solo a quelle realtà associative, enti benefici e singole parrocchie aderenti alla Fondazione Banco Alimentare. Ciò per garantire che ogni prodotto vada nella direzione giusta, là dove c‘è davvero bisogno. "Tutto il nostro agire -spiegano gli organizzatori- è per l‘uomo nella sua concretezza evidente, cioè l‘uomo bisognoso ora. Pensare di risolvere il bisogno domani o nel futuro è aleatorio, se non si collocano subito nel modo più favorevole i fattori per rispondere alla fame e alla sete, alla necessità che l‘uomo vive adesso. Allora ciascuno di noi diviene per l‘altro un compagno di cammino, diventa un cittadino nuovo. Volontari del Banco alimentare ed alpini si riconoscono in queste motivazioni, nella completa gratuità. [11]