Metodologia progettuale della comunicazione visiva
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Metodologia progettuale della comunicazione visiva
ACCADEMIADI BELLEARTIDI BRERA Vi B ViaBrera,28Milano20121 28 Mil 20121 www.accademiadibrera.milano.it METODOLOGIA A PROGETTUALE E DELLA A COMUNICAZIONE VISIVA p¶ sp}lssvG h h YWX\ YWX] hUhUGYWX\TYWX] wUG nGkGu Tuttociò che riusciamo a cheriusciamoa pensareea comunicare: mappe,schemi, diagrammi unromanzo,una melodia,un quadro,una poesia L’aspetto sensibilediuna cosa:ilcontorno, lasuperficie Una moltitudine moltitudine dicose (Gestalt) Diamounaforma riconoscibileanchealle cosechenonce l’hanno(nuvole,macchie, sassi) Ilprincipiodelcentro: IRRADIAMENTO Portoghesi,progettoperilteatroliricodiCagliari,1965 scaricheelettricheecellulanervosa,daLimaDeFaria PRINCIPI DEL CENTRO: CONCENTRICITA’ come forza di contrazione centripeta e di irradiazione centrifuga Cerchinell’acqua cristallidimonocicloesilamina Sezionedel troncodi douglas Movimentoconcentrico dellestelle TARAXACUM OFFICINALE E.Haeckel,scheletridiradiolari “Chi mai non vorrebbe, come artista, dimorare là, dove l’organo centrale d’ogni moto temporale e spaziale –si chiami esso cervello o cuore della creazione- determina tutte le l funzioni? f Nell grembo b d della ll natura, nell fondo f d primordiale della creazione, dove è custodita la chiave segreta del tutto?” Klee Klee:dalcaosalcosmo.Ilpuntocomecentrocosmogonico ToreiE.,Cerchio“Enso”,Giappone,17911792 ILMANDALAE’UNDIAGRAMMADELCOSMO ILPRINCIPIODELCENTRO AGISCE COME FORZA DI AGISCECOMEFORZADI CONTRAZIONENELLA FORMAZIONEDELLE FORMECONCENTRICHE,, IMPRIMENDOLORO COMPATEZZAECHIUSURA Botticelli,TondoMadonna Botticelli, Tondo Madonna delMagnificat,1483,Firenza Uffizi VenerediWillendorf– 24000a.c. Gaetano Pesce, La mamma, 1969 ILPRINCIPIODELMINIMO LesuperficidiPlateau:catenoide,onduloide,nodoide Iltetraedroèilpoliedroche racchiude il minimo volume nella racchiudeilminimovolumenella massimasuperficie Lasferaèilpoliedrocheracchiude ilvolumemassimoconilminimo dellasuperficie paraboloide speciediLagena L.Lobmeyr bicchieridicristallo1856 BrunoMunari,Falkland,1964 LE FORME DELLA PASTA DISEGNATE DA GIUGIARO LEFORMEDELLAPASTADISEGNATEDAGIUGIARO Giugiaro,progettodelleMarille AlvarAalto.SavoyVase,1936 Iprocessididivisioneregolaredel piano e dello spazio pianoedellospazio tridimensionalegeneranoil concettodimodulo Kuhncostruzionenelreticolodell'ottagono Ilprincipiodelminimoportaalla divisioneeallaripetizioneregolare, pp apprezzatonellanaturacomenell’arte Divisioneregolareinmoduliesagonali dello spazio del favo delle api dellospaziodelfavodelleapi M.C.Escher,rilievideimotividecorativi dellemaiolichediAlhambra,Granada, Spagna ventaglio.IsoleMarshall,fogliedipandano efibreidiibisco,1890 murodicintadell'AcroplidiArpino,Lazio Brancusi,LaColonnainfinita,1937; TrguJiu,Romania,giardinipubblici Ognidecorazionemusivasibasasullaripetizioneelasimmetria voltadellaMoscheadelloSHAHDIISFAHAN,1611 MoscheaNasralMulikdiShiraz,Iran,XIXsec.;voltaamuqamas ILPRINCIPIODELMINIMOPRESIEDEAIPROCESSIFORMATIVIDELLADIVISIONEEDELLA RIPETIZIONENELLANATURAENELL’ARTE C.R.Mackintosh– SediaperlaHilhouse1902 PagodadeltempiodiYsakushijidiNara,VII° sec. DonaldJudd,Untitled,1969, ILPRINCIPIODELMINIMOAGISCENELLACREAZIONEDELLEFORMEARTISTICHECOMEUNPROCESSOTENDENTEA UNAPROGRESSIVARIDUZIONEDEGLIELEMENTIPLASTICIEPITTORICI Picasso,testadi toro,1943 VanDoesburg,riduzioneprogressivadellaforma diunamuccaapuripiani Picasso,riduzionedelvolumedellaformadeltoroasoloelementolineare FORME CHIUSE PRIMARIE DALL’ARTE PREISTORICA ALL’ARTE MODERNA C.Brancusi,Lamusaaddormentata,1910 C.Brancusi,Sculturaperciechi,1925 C.Brancusi,Lamusaaddormentata,1917 PierodellaFrancesca, part.Madonnadell'uovo147074,Brera,Milano ILPRINCIPIODELLACRESCITA Laramificazioneèlaformadiespansionenellospaziopiù comunetraleformenaturaliperchéconsenteiltragittopiù brevetrailcentroelaperiferianellasaturazionedelpianoedi raggiungeretuttiipuntiestremidiunvolumetridimensionale Leonardo,studidibotanica, 1499,ManoscrittoM,f.78v Ramificazionimineraliefluviali Dendritidimanganese deltadelfiumeColorado USA LARAMIFICAZIONE Piantaombrellifera Portoghesi.MoscheadiRoma CappelladiEnricoVII°,WestminsterAbbey,XVI° sec. ILCANONEDELLEPROPORZIONIDELCORPOUMANO La storia delle proporzioni rivela le differenti espressioni della “volonta artistica” (Kunstwollen) che si è materializzata nelle opere di architettura, pittura e scultura, ed è quindi un riflesso della storia dello stile di un epoca. Leproporzionidelcorpo umanosecondoilcanoneegizio Policleto,Doriforo(ca.445a.C.) leonardo,studioproporzionidell'uomovitruviano LEPROPORZIONIANTROPOMETRICHECOMEMODELLICOSTRUTTIVI NelDeArchitectura,l’architettoromanoVitruvioMarcoPollione(84a.c.)individuasei“Fondamentiestetici dell’artearchitettonica”:ordinatio de a te a c tetto ca o d at o (o (ordine);dispositio d e); d spos t o (d (disposizione);eurythmia spos o e); eu yt a (eu (euritmia);symmetria t a); sy et a (proporzione);decor (convenienza);edistributio (distribuzione).“L’ordinatioconsistenellagiustaproporzionee misuradellesingolepartidiun’opera,separatamentepreseenellororapportodiproporzioneedisimmetriacon iltutto(…)l’armonicarealizzazionediquesta(l’opera)nelsuocomplessoinrelazioneallesingolepartichele p g compongono.” FrancescoGiorgi,canoneantropometricoperleproporzioni dellapiantadiunachiesa LeCorbusier,LeModulor, LASEZIONEAUREANELL’ARCHITETTURA Ilrapportotraillatoe ladiagonalediun pentagonoregolareè t l è ditipoaureo Per Le Corbusier il PerLeCorbusier il disegnodellapianta comunicainuna formaconcentrata come un cristallo la comeuncristallola vera“intenzione motrice(…)la piantaèl’elemento generatore è la generatore,èla determinazionedi tutto”. schemicompositividellepiantedellevilledelPalladio LAPROGRESSIONEDICRESCITA DELLASPIRALEEQUIANGOLARE RIPROPONEUNRAPPORTO AUREOTRALEPARTI ognicurvapianacheprocedadaunpunto fissoapolotalechel’areavettorialedi qualsiasisettoresiasempreunognomone dell’interafiguraprecedenteèdettaspirale equiangolareologaritmica SezionedelNautilus:spiraleequiangolare IlvorticeperLeonardo rappresentalaformazione originariadel“primocaos”,la visualizzazionedell’impulso formativodacuihaavutoorigine l’infinitavarietàditutteleforme dellanatura. laformadeitessutidelcuoreèmodellata dalfluirespiraliformedelsangue Conchigliadiungasteropodo,genereArchitectonica Leonardo, studioditestafemminile perLeda,(part.)1506 1508,W.12518. ILPRINCIPIOPARTE/TUTTO Gestaltqualitat diC.VonEhrenfels (1890),ovveroladefinizionedelconcettodiqualitàformalee diunitàindivisibiledellaforma,sintetizzatanelnotoassunto: il tuttononèugualeallasommadelleparti. L’unità a cui la varietà e la molteplicità delle parti danno luogo è resa possibile dal principio formativo della “sstruttura che connette” (Bateson), connette (Bateson) una unitas multiplex immanente alle diverse realtà fisiche, percettive e creative che, h come una danza d ddi parti interagenti precipua di ciascun ambito, configura profonde e segrete interconnessioni tra la morfogenesi delle forme naturali e la fformazione delle forme f culturali. LASTRUTTURAATTIENEALLADISPOSIZIONE E ALLARELAZIONE CHEINTRATTENGONOLE COMPONENTIINTERNEALLAMATERIA Leduestrutturecristallinedelcarbonio a)diamanteeb)grafite La relazione che intrattiene la parte con il tutto si manifesta come una tensione, equivalente i l a una forza f l cuii natura puòò la essere sia fisica, che psichica o percettiva “La maggior parte dei popoli del mondo pensa spontaneamente p solo secondo una l ogica g strutturale basata sulla compressione … al contrario la natura utilizza in modo continuo quello che io chiamo la tensione e solo in modo d discontinuo di i e isolato i l la l compressione.” i ” Fuller,CupolageodeticadellaExpodel1967diMontreal B.Fuller,plasticotensegrale B Fuller plastico tensegrale sferico,StanfordUniversity Libraries Geometriasinergetica “SSinergia significa il comportamento dell’intero sistema in quanto trascendente quello dei singoli composti e di ogni loro sottoraggruppamento … questa è la legge dell dell’intero intero sistema … suddiviso in macro e micro entità definitisi esclusivamente in via reciproca.” B. Fuller LASTRUTTURADELLEFORZEISOSTATICHECONNETTELEPARTICONILTUTTO Ciò che sostiene un ponte non sono le pietre ma la curva dell’arco dell arco disegnata dalla loro disposizione curve isostatiche di un piano Nella composizione il principio della relazione parte-tutto agisce sulla giustapposizione delle componenti per conferire unità ed equilibrio all’opera. «La bellezza è accordo delle parti in relazione al tutto al quale esse sono legate legate… come esige la concinnitas, concinnitas cioè la legge fondamentale e più esatta della natura» L. B. Alberti Unità del tutto: coordinazione AntonellodaMessina,SanGerolamo, Unità molteplice: subordinazione al motivo dominante RubensP.,Deposizionedallacroce,161214,NotreDame,Anversa Nella natura, come nell’arte,, oggni p parte è già un tutto Come della “Belle Noiseuse”, N i ” il dipinto di i segreto del mitico Frenhofer del «Capolavoro p sconosciuto» di Balzac, non si vede altro che un piede, anche il cane di G Goya è sommerso da una muraglia di colore, uno spazio aperto p incombente vuoto seppur pieno, allo stesso tempo, che rappresenta l’approdo d ll’estenuante dell t t ricerca i dell’assoluto: “l’arcano della natura” e “la nuda verità della forma”. Picasso, Il capolavoro sconosciuto di Balzac F. Goya, Un cane, 1820-1823, Prado, Madrid LAPARTE(ILDETTAGLIO)E’PIU’DELTUTTO? JanBruegeldeiVelluti,Allegoriadellavistaedell’odorato,1618;oliosupannello,65x109cm.MuseoDelPrado,Madrid LAPARTEPIU’DELTUTTO «unprezioso « un pre zioso pic piccolo colo lembo di muro giallo … una preziosa opera d’arte d arte cinese, d’una bellezza che poteva bastare a se stessa « “Non Non stac staccava cava lo sguardo…dal pre prezioso zioso pic piccolo colo lembo di muro giallo (di cui non ricordava) era dipinto così bene da far pensare, se lo si guardava isolatamente, a una preziosa opera d’arte cinese, d’una bellezza che poteva bastare a se stessa … E’ cosìì che h avreii dovuto d scrivere, i pensava. I miei i i ultimi libri sono troppo secchi, avrei dovuto stendere più strati di colore, rendere la mia frase preziosa in sé, come qquel p piccolo lembo di muro ggiallo”. Marcel Proust, La Prigioniera, in Alla ricerca del tempo perduto, Lapartecomeframmento MarcoRicci,Capriccioconrovineromane,1720,NationalGalleryofArt,Washington Quando la parte è un tutto non-finito «Ciò che è fatto in tutto non è finito del tutto … una cosa molto finita può non essere per nulla fatta» - Baudelaire B dl i Michelangelo,SanMatteo;15051506; Accademia,Firenze ILTUTTO E’ UGUALEALLA PARTE? TonyCragg,“SchüsselBowl”,1981, Installazioneaparete,Collection HypoVereinsbank– MemberofUniCr MedardoRosso,Impressionedibambinodavantiallecucine economiche(1892) RotondadeipanoramiaLeicesterSquare,Londra,1801 PRINCIPIODELLAMORFIA PRINCIPIO DELL’AMORFIA L’INDETERMINAZIONEPERCETTIVAECOGNITIVA Stereogrammi PRINCIPIODELL’AMORFIA L INDETERMINAZIONE L’INDETERMINAZIONE PERCETTIVAECOGNITIVA CAOSPERCETTIVOE“CAOS”GENETICO IL CAOS COME PRINCIPIO MORFOGENETICO DEL DISORDINE ENTROPICO ILCAOSCOMEPRINCIPIOMORFOGENETICODELDISORDINEENTROPICO (CAOS)OPPUREDI UNORDINESUPERIORE(CASOCOSA) Perungiocodiforzeoppostevengonoelaborateforme complessenellequaliconvivonostrutturazionee disordine.Deformazioneeformazionesonosinonimi dellanascitadiunnuovomondoincuiilcanone organicodellarealtàconcretaèsostituito,(…)un mondochenellostravolgimentodellanaturascopre p potentimezziespressivi.Baltrusaitis p L’AMORFIA E’ IL PRINCIPIO FORMATIVO CHE PRESIEDE AD OGNI PROCESSO DI AMBIVALENZA E INSTABILITA’ PERCETTIVA E ALLA DEFORMAZIONE Bacon,RitrattodiMichelLeiris,1976,CentreG.Pompidou,Parigi INDETERMINAZIONEPERCETTIVA nontuttociòcheappareèvisibile ILE FORME INFORMI DEL INCONSCIO DEL’INCONSCIO DELLA MATERIA STILE SURREALE Septaria,Spagna Lamacchiaèl’informe, l’i l’inconsciodellamateria,lo i d ll i l stadiosorgivodiogniprocessodi formazione Durer,Storiadiunsogno,1525 Goya,Ilsonnodellaragionegenerai mostri, incisionedellaserieCapricci,1796 LAPOETICADELL’INFORME,DELDIFFORME,DELBRUTTO JeanDubuffet,L'interloquè,1954,GalleriaMalborourgh,Londra lateoriadeifrattalispiegailprincipio dell’autosimilarita’morfologica Pollock,FullFathomFive,1947(part Helge vonKochnel1904 von Koch nel 1904 descrisseunacurvadetta“a fioccodineve”conlemedesime caratteristiche,ingrado,cioè,di saturaretuttal’estensionediun piano:lasuadimensioneeraun po’piùdiunoepo’menodi due dato che si estendeva dalla due,datochesiestendevadalla unidimensionalità dellalineaalla p bidimensionalitàdelpiano. Questacurvafuconsideratadai matematiciun“mostro”, l’equivalentediunaforma mostruosa,simileaduna chimera. chimera /ಬ,55(*2/$5(*(1(5$,/ 5(*2/$5( la teoria dei frattali introduce il principio p p dell’autosimilarita’ morfologica Karl Blossfeldt, fotografie di steli e gemme di piante Equisetum Tempio Sikhara di Girnaz LAMETAMORFOSICOMEMETODOLOGIA PROGETTUALEDIOGGETTIFITOMORFI, ZOOMORFIEBIOMORFI FernandoeUmberto Campana,Corallo2004 ZAHAHadidarchitetctsFondazionelABiennalediarchitettura2008 EttoreSottsass,MobileCarlton,1981 L’ordine L’ di d l disordine, del di di esemplificato lifi t nell concetto tt di caos, il quale ha anch’esso le sue leggi, come ha dimostrato Ilya Prigogine, che governano un universo in cui “il tempo non è dissipazione, ma è creazione, in cui l’instabilità, le fluttuazioni e l’irreversibilità giocano un ruolo a tutti i livelli della natura chimica, ecologica, climatologia, e infine cosmologica” e che ci restituiscono “un’immagine della natura come un’opera d’arte.” Ilya Prigogine. IL CAOS NON GENERA DISORDINE, MA UN ORDINE DIFFERENTE E PIU’ COMPLESSO F.Gehry,schizzoeModelloperlaLouisVuittonFondation y, p forCreationnelBoisdeBologne,Parigi F.Gehry,ModellodelRayandMariaStataCenteralMIT L’INDETERMINATO,L’INFORME COSTITUISCEILNUOVOPARADIGMA DELLASCIENZAEDELL’ARTEDEL NOSTROTEMPO Fuksas,disegnodellanuvola MichaelLeyton,Ilterzoedificioamministrativo, secondolaGrammaticaprocessuale ILPRINCIPIODELLEPOLARITA’EDELLETRANSIZIONI “ leleggieleregoledella natura,secondolequalitutto avvieneesimutadauna forma nell’altra formanell altra,sono sono dovunquesemprelemedesime equindiunasolaemedesima devepureesserelamanieradi conoscere la natura delle cose conoscerelanaturadellecose qualicheessesiano,ecioè medianteleleggieleregole universali dellanatura.” Spinoza YinYang,quattropolarità Lepolaritàmorfologiche:pianatonda(1e2),pienavuota(3e4),aperta chiusa(6e7),rettilineacurvilinea(5e12),assemblatacompatta(5e3), statica mobile (3 e 9) e clidea topologica d ra e molle (3 e 7) solida staticamobile(3e9),euclideatopologica,duraemolle(3e7),solida gassosa(3e13),compressaimpaccata(7e8),irradiataintrecciata(10e11) concavaconvessa(10e2),ordinatacaotica(3e13)… Lequattroforzepolarigeneratricideiquattroelementi naturali icinquesolidiplatonici associatiaglielementi naturali IquattroPRINCIPIdiAristotele Pietremodellateaformadipoliedri,Scozia,2000a.c. CONTRASTO DI CHIARO-SCURO Rembrandt: La cena di Emmaus, Parigi Leombrenonsonolanegazionedelvisibilepoichéinessevediamoforme,rilievie profonditàdellospazio LotteReiniger,LeavventuredelprincipeAchmed,1926 “Nell’attodell’osservarediunartista...glioggettiilluminatiperdonoilloronome:ombre eluci formano sistemi e problemi del tutto particolari che non dipendono da alcuna scienza.”Valery formanosistemieproblemideltuttoparticolari,chenondipendonodaalcunascienza ”V l Durer,studiodelpanneggiodiunafiguraseduta,1508 QUANDOLA LUCEE’NERAE L’OMBRA E’ BIANCA L’OMBRAE’BIANCA PERCEZIONEERAFFIGURAZIONEDEL CHIARO SCURO CHIAROSCURO dallalavagnanera alfogliobianco ildilemmadiWilliamMolyneux Ilcontrastochiaroscuroèlamanifestazionepercettivadella polarità cosmica tra la luce e le tenebre Nella foggiatura di un polaritàcosmicatralaluceeletenebre.Nellafoggiaturadiun vasoodiunvetrosoffiatosialternanospinteecontrospinte diforzecentrifugheediforzecentripete Vermeer,Soldatoconragazzasorridente,1658, Polaritàetransizionispazialiemorfologiche Congeniteallaformasonoleoccorrenzedicostanza emutamento,dicontinuo ediscontinuo,diframmento edi totalità,dichiusura li à di hi ediapertura,distatica di di i edidinamica,dimolteplicità di di i di l li i à ediunità,distruttura di i à di edievento,di di di modulo edirapporto,diordine edicaos,diforze edicampo,dipieno edivuoto,dispazio editempo,dinatura e dicultura,dimateria edipsiche...Indiversamisuraepertinenzaognicoppiaponeunavarietàdipoligravitazionali comunitantoaiprocessifisiciquantoaquellibiologicieaquelliartisticiepercettivi.“Ilprocessoformativo,dice G h è il Goethe,èilprocessosupremo,l’unico,sianellanaturachenell’arte.” l’ i i ll h ll’ ” MaxBill,NastrodiMobius,CentrePompidou,Paris CritchlowK.,Generazionedeipoligonidibase, LETRASFORMAZIONIMORFOLOGICHEGENERANOFORMEDITRANSIZIONETRADUEPOLI “ d “Mediantel’azionecombinatadiforzeappropriate l’ b d f qualsiasiformadellamateriapossatrasformarsiin un’altra:esattamentecomedaunamassainforme dicretal’artistamodellalesueopere.”D.Thompson Durer,variazionifisiognomichedeivolti Thompson,trasformazioniassialicarapacegranchio IlPRINCIPIODELLETRANSIZIONIINTERPOLARI LudwigWittgenstein:la“rappresentazioneperspicua diunaleggesegreta(...) checonsisteappuntonel vedereleconnessioni.Diquil’importanzadeltrovare anelli intermedi ” anelliintermedi. LaneFoxA.,PittRivers,passaggiodalmalgaal boomerangedevoluzionedellearmiaustraliane diagrammadelletransizionimorfologiche Anchelavariazionedellaformadiunatipologiadioggettipuòessereilrisultatodi unatrasformazionemorfologica FORMEDITRANSIZIONE:raccordimorfologiciegiunzioni VernerPanton,SediaS,1955 IlmetodoprogettualediEisenman EISENMAN,diagrammidelle traccecerebralidiunostato emozionaletrasformatein f formesolideevuoti ld Eisenman.Lasovrapposizionedisolidievuoti modellaunarelazionecomplessadispazi d ll l l d interstizialichedarannoformaall'edificio dellaBiblioterca EISENMAN, modelli informatici e plastici del corpo dell'edificio LEFORMEELEFIGUREDELLETRANSIZIONI Klee,Angelodubbioso,1940,ZentrumPaul KleeBerna Metamorfosidellalemniscatadelfiore PRINCIPIODELLACOSTANZAODELMUTAMENTO Ernst Chladni (1756 1824) forme prodotte dalla ErnstChladni(17561824),formeprodottedalla sabbiasudiunalastradimetallofattavibrarecon unarchettodaviolino MUTAMENTO DI STATODELLA STATO DELLA MATERIAECOSTANZA DELLE STRUTTURE iseisistemicristallografici Ognimutamentosimanifestasottoformadimovimento bassorilievoAssiro,Assurbanipala cacciadileoni,Palazzo i di l i P l Boccioni,Formeunichedella continuitànellospazio,1913 JulesMarey,Esperimenticronofotografici,1887 LAPIANTAORIGINARIA “Avevoavutol’intuizionecheinquell’organodellapiantachesolitamentedesigniamocomefogliasicelaunautentico Proteo capace di nascondersi e di manifestarsi rivestendo tutte le forme tanto all’origine Proteo,capacedinascondersiedimanifestarsirivestendotutteleforme,tantoall originechenellosviluppoavanzatola che nello sviluppo avanzato la piantaèpursemprefoglia,cosìinscindibilmenteunitaalfuturogermogliochel’unononèpensabilesenzal’altro”W:Goethe Goethe,metamorfosidellaforma dellafoglia JuliusSachs,Lapianta originariadiGoethe,1887 TURPINUrpflanze L’occhio coglie con immediatezza le INVARIANTI PERCETTIVE presenti nella forma di un oggetto quando è orientato in modo da mostrare ll’informazione informazione visiva necessaria al suo immediato riconoscimento. La loro trascrizione grafica corrisponde al disegno delle forme canoniche LATENDENZAAPRIVILEGIAREGLIELEMENTIINVARIANTIPORTAAGLI STEREOTIPI MORFOLOGICI STEREOTIPIMORFOLOGICI I.Biederman :Igeoni eglioggettiche possonocomporre ontogenesiefilogenesidelleformecanoniche A.Durer,Ilrinoceronte,1515 ILPRINCIPIODELVUOTOEDELCAMPO “Quandosiarrivaalleparticelleprimechecostituisconolamateria,sembrachenoncisiaalcuna giustificazionenelpensarediesseancoracomeformatedaunaqualchemateria.Essesono,come chesia,pureforme,nient’altrocheforme;ciòchesiritrovainosservazionisuccessiveèquesta forma,nonunpezzettoindividualedimateria.” ErwinSchrodinger Leforzechemuovonoicorpiformanodeicampidiforze,unarealtà particolare,governatadaproprieleggi.Lamaterianonèpiùunamassa compostadaatomi,mauncontinuocheriempietuttolospazio,incuii centri di forze irradiano linee di forza vibrantichesiestendonointutto centridiforzeirradianolineediforza vibranti che si estendono in tutto lospaziogravitazionale,giacché“lagravitazioneèunaproprietàdella materiachedipendedaunaforza,edèproprioquestaforzache costituiscelamateria”. J.C.Maxwell,Campoelettromagnetico,1871 Il vuoto non è un nulla, un niente, una pura assenza, qualcosa di essenzialmente negativo da contrapporre al pieno, alla concretezza delle cose e di quanto riteniamo sia fatta la realtà. Diversamente da quanto la cultura occidentale per secoli ha creduto il vuoto è pura energia che fluttua, si intensifica e p in ogni g dove dello spazio, p da quello q finito a si espande quello infinito: è il centro e la periferia, l’interno e l’esterno g cosa; è il senza-forma da cui ha origine g la di ogni morfogenesi di tutte le forme possibili. Il vuoto ha la densità dell’iintenso e i contorni dell’eestenso LEFORMEDELVUOTO Cartesio, dottrina dei vortici, Principi di filosofia, 1640 Rutherford modellostilizzatodell'atomodiLithium Portoghesi,strutturaarchitettonicacheriproponequelladiuncampogeneratodaun polomagnetico l ti Matisse raccomandava diprivilegiaree disegnare disegnare le formedel vuoto tralefoglie Laforzadelvuoto all’internodellaformaplastica Moore,UnescoReclining figure,1957 Leformedelvuoto all’internodelcampo L.Fontana, Concettospaziale,attesa,1960 Il vuoto come sfondo, dentro e fuori la figura, è una forza attiva nel completamento amodale MATISSE:disegnodidonnaconcappello IN OGNI COSA VISIBILE SI NASCONDONO TRATTI E ASPETTI DEL TUTTO INVISIBILI Degas, Studio per Madame Gobillard, Parigi Louvre Lépicié, Studio di uomo inclinato, Parigi, Louvre QUALE’LAFUNZIONEDELVUOTO? “Trenta raggi convergono nel mozzo Ma è il vuoto del mozzo l’essenziale della ruota. I vasi sono fatti di argilla Ma è il vuoto interno che fa l’essenza del vaso. Mura con finestre e porte formano una casa Ma è il vuoto di essi che ne fa l’essenza”. Lao-Tze; Tao-Te Ching vedutadelgiardinozenRyoanjidiKyoto, g y j y , XV° sec. graficodelladisposizionedellepietredel fi d ll di ii d ll i t d l giardinodiRyoanjidiKyoto Ilvuotoèlaformadellosfondo I colori del VUOTO i colori che interessano non sono quelli ll d dell’impressione ll’ visiva statica, ma quelli dell’aspetto mutevole e incessante della vita di ogni cosa: il nero è il colore l d dell fremito f i segreto di un’anima e si suddivide in cinque sfumature considerate ciascuna come un colore indipendente: chiao: nero bruciato nung: concentrato chung: carico tan: diluito ch’ing: chiaro SHIH T'AO, (1642-1707) Fiori di loto, inchiostro su carta ToreiE.,Cerchio “Enso”,Giappone,17911792