BIENNALE INTERNAZIONALE DI ANTIQUARIATO DI ROMA Roma

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BIENNALE INTERNAZIONALE DI ANTIQUARIATO DI ROMA Roma
BIENNALE INTERNAZIONALE DI ANTIQUARIATO DI ROMA
Roma, Palazzo Venezia, 29 settembre-3 ottobre 2016
Commissione Scientifica di Vigilanza
FRANCESCO FEDERICO MANCINI, Presidente
Ordinario di storia dell’arte moderna nell’Università degli Studi di
Perugia, Francesco Federico Mancini si è prevalentemente occupato di
pittura umbra di epoca rinascimentale e barocca. Ha studiato l’attività
umbra di Piero della Francesca, la produzione giovanile Raffaello e il
fenomeno del raffaellismo in Umbria, Federico Barocci e la diffusione
del baroccismo. Ha scritto monografie sulla Miniatura a Perugia tra
Cinque e Seicento (1987), su Raffaello (1987), su Benedetto Bonfigli
(1992), su Pintoricchio (2007), su Leonardo Scaglia (2016). Ha tenuto
conferenze e seminari in Italia e all'estero; ha partecipato a convegni
nazionali e internazionali; ha presentato volumi in Italia e all’estero; ha
realizzato testi per documentari televisivi. E’ stato curatore delle seguenti, grandi mostre: Perugino (2004),
Pintoricchio (2007), Piermatteo d’Amelia (2009), Signorelli (2012). Ha inoltre curato una rassegna
monografica sul pittore barocco Gian Domenico Cerrini (2005), una mostra sull’ Arte in Umbria
nell’Ottocento articolata in sei sedi espositive (2006), una mostra su Federico Barocci e il Baroccismo in
Umbria (2010). Ha coordinato progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) in collaborazione
con università italiane e straniere.
BERNARD AIKEMA
Docente alle Università di Nijmegen e di Louvain, Bernard Aikema è
stato “guest professor” nelle Università statunitensi di Princeton e
Harvard e all’Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi.
Attualmente è professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso
l’Università di Verona. Il suo ambito di studio è l’arte veneziana del XVXVIII secolo (in particolare la pittura e le arti grafiche), ambito per il
quale è considerato un esperto di fama internazionale. Ha scritto più di
venti libri e cataloghi di mostre e ha pubblicato più di centocinquanta
articoli. È stato curatore di numerose, importanti mostre: Disegni veneti
delle collezioni olandesi (Venezia, Fondazione Giorgio Cini, con Bert
Meijer, 1986), Painters of Venice (Amsterdam, Rijksmuseum, 1989, con
Boudewijn Bakker), Tiepolo and his circle. Drawings from American
collections (Cambridge, Fogg Art Museum e New York, Pierpont
Morgan Library, 1996), Tiepolo in Holland (Rotterdam, Museum Boijmans-van Beuningen, con Marguerite
Tuijn, 1996), Renaissance Venice and the North (Venezia, Palazzo Grassi, con Beverly Brown e Giovanna
Nepi Scirè, 1999), Cranach, l’altro rinascimento (Roma, Galleria Borghese, con Anna Coliva, 2010),
Tiziano, Venezia e il papa Borgia (Pieve di Cadore, 2013), Paolo Veronese, l’illusione della realtà (Verona,
Palazzo della Gran Guardia, con Paola Marini). Attualmente sta progettando due mostre: una dedicata a
Jheronimus Bosch e al mondo mediterraneo (Milano, 2017) e una dedicata ad Albrecht Dürer (Milano,
2018).
GABRIELE BARUCCA
Funzionario Storico dell’Arte nei ruoli del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, lavora presso la Soprintendenza Archeologia, Belle
Arti e Paesaggio delle Marche; è stato professore a contratto di Storia
delle Arti Applicate presso le Università di Macerata e di Urbino. Ha
partecipato a numerosi convegni in Italia e all’estero (Londra, Salonicco,
Mosca, Macao, San Marino); è autore di più di cento saggi storicoartistici. Si è specializzato nell’ambito degli studi sulle arti congeneri,
ottenendo riconoscimenti internazionali. Ha curato la realizzazione di
numerose mostre: in particolare ha ideato e curato la mostra dal titolo
“Tutta per ordine dipinta” La Galleria dell’Eneide di Palazzo
Buonaccorsi a Macerata (2001) e, insieme a Jennifer Montagu, la mostra
Ori e Argenti. Capolavori del ‘700 da Arrighi a Valadier (2007), il cui
catalogo ha vinto la XXV edizione del Premio internazionale Salimbeni
per la Storia e la Critica d’Arte. Nel 2012 ha curato la mostra Lorenzo Lotto. Il Rinascimento nelle Marche al
Museo Statale di Belle Arti A.S. Puškin di Mosca; una versione ampliata della stessa mostra è stata ospitata
nel 2013 presso la Reggia di Venaria Reale. Nel settembre del 2105 ha ideato e curato insieme a Sylvia
Ferino-Pagden la mostra Raffaello. Il Sole delle Arti presso la Reggia di Venaria Reale.
GIULIO BUSTI
Conservatore del Museo Regionale della Ceramica di Deruta, Giulio
Busti è un ottimo conoscitore della ceramica italiana dal Medioevo al
Novecento. Ha collaborato a più riprese con Gian Carlo Bojani, per
lunghi anni direttore del Museo Internazionale delle Ceramiche in
Faenza, e con Timothy Wilson, Keeper of Western Art presso
l’Ashmolean Museum di Oxford. Ha al suo attivo molte pubblicazioni
prevalentemente riguardanti la ceramica umbra dal XIV al XX secolo.
Di particolare rilievo i suoi contributi sul lustro derutese di epoca
rinascimentale, sulle tecniche produttive, sullo stile e sulle scelte
iconografiche dei ceramisti quattro-cinquecenteschi, sulle ceramiche
ingobbiate e graffite, sui riverberi a terzo fuoco, sulle ceramiche votive,
sul revival tardo ottocentesco e primo novecentesco.
RAFFAELE CASCIARO
Professore associato di Museologia e Storia della Critica d’Arte e del
Restauro nell’Università del Salento, Raffaele Casciaro è studioso
molto noto di scultura lignea, specialmente di area lombarda,
marchigiana, pugliese. Ha lavorato anche su argomenti napoletani e
materani. Ha dedicato studi approfonditi a Giovan Angelo Del Maino,
ha partecipato alle importanti mostre di Matera (Scultura lignea in
Basilicata dalla fine del XII alla prima metà del XVI secolo, 2004) e di
Milano (Maestri e botteghe nel secondo Quattrocento, 2005), ha curato
con Antonio Cassano la mostra Sculture di età barocca tra Terra d’Otranto, Napoli e la Spagna (Lecce,
2007). Ha organizzato e curato l’ importante rassegna intitolata Tecnica e artificio: racconti di cartapesta
nella storia dell’arte italiana (Milano, 2007). Si è anche occupato di scultura in terracotta del primo
Quattrocento, di scultura polimaterica, di storiografia e di tecniche artistiche.
ENRICO COLLE
Direttore del Museo Stibbert di Firenze, Enrico Colle è da annoverare fra i
massimi esperti di mobili, arredi lignei, bronzi decorativi, microintagli e
cornici. Ha scritto numerosi libri e articoli spaziando dal Piemonte alla
Sicilia, dal Rinascimento al Neoclassico. Una parte consistente dei suoi
studi ha riguardato gli arredi di residenze sabaude, fiorentine, senesi,
lucchesi. Imprescindibili punti di riferimento per chi si occupa di mobili e
di arredo ligneo sono i suoi lavori su Il Mobile impero in Italia (1998), Il
Mobile barocco in Italia (2000), Il Mobile rococò in Italia (2003), Il Mobile neoclassico in Italia (2005), Il
Mobile dell’Ottocento in Italia (2007), Il mobile in Italia dal Cinquecento all’Ottocento (2009).
Recentissima è una mostra, a sua cura, organizzata nel Museo Stibbert di Firenze: Una Wunderkammer
ottocentesca. Itinerario tra le rarità collezionistiche di Frederick Stibbert (2016).
PIERLUIGI LEONE DE CASTRIS
Direttore storico dell’arte presso le Soprintendenze della Campania e di
Napoli (1978-1999), Pierluigi Leone De Castris è oggi ordinario di storia
dell’arte moderna presso l’Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa”.
Ha al suo attivo molti, importanti studi sull’arte del meridione d’Italia, di
cui è considerato grande specialista. Ha lavorato sui rapporti fra Napoli e la
Spagna e sulla tematica delle “rotte mediterranee”. Si è occupato a più
riprese di scultura lignea dal Medioevo al Settecento, di arti decorative, di
pittura napoletana di epoca medioevale, rinascimentale e barocca. Ha
scritto monografie su Pietro Cavallini, Giotto, Simone Martini, Polidoro da
Caravaggio. A quest’ultimo ha dedicato un’importante mostra intitolata
Polidoro da Caravaggio tra Napoli e Messina (1988). Alla produzione
scientifica di carattere saggistico, ha affiancato una ricca produzione nel
settore della museografia. Di particolare impegno è stato lo studio e la
catalogazione dei dipinti del Museo di Capodimonte. Dal 2008 al 2011 ha ricoperto l’incarico di presidente
della Consulta Nazionale Universitaria per la Storia dell’Arte.
JENNIFER MONTAGU
Jennifer Montagu è da annoverare tra gli studiosi più illustri di scultura
barocca. Il suo profilo scientifico, di notorietà internazionale, è ricco di
numerosissimi contributi, il più importante dei quali è, di sicuro, lo studio
monografico su Alessandro Algardi (1985), studio dal quale è scaturita la
grande mostra romana intitolata Algardi. L’altra faccia del Barocco
(1999). Parte delle sue fatiche ha riguardato anche la scultura in metallo di
epoca barocca. Oltre all’Algardi, si è occupata di Gian Lorenzo Bernini,
Melchiorre Cafà, Camillo Rusconi, Giovan Battista Maini, Pietro da
Cortona, Antonio Raggi, Giovan Battista Foggini, Francesco Mochi, Ciro
Ferri. Ha studiato anche il collezionismo di Cassiano del Pozzo e l’attività
pittorica di Charles Le Brun. Con Gabriele Barucca ha curato la mostra
Ori e argenti: capolavori del ‘700 da Arrighi a Valadier (2007).
ANTONELLO NEGRI
Antonello Negri è professore ordinario di Fonti, modelli e linguaggi
dell’arte contemporanea nel Dipartimento di Beni culturali e
ambientali dell'Università degli Studi di Milano. Fa parte del Consiglio
scientifico del Museo del 900 di Milano; dirige la rivista “L'Uomo nero.
Materiali per una storia delle arti della modernità” ed è socio
corrispondente dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere,
Classe di Scienze morali. I suoi principali campi di studio e di ricerca
sono la pittura, la grafica e l'architettura dell'Otto e del Novecento e
l'archeologia industriale. Tra le sue pubblicazioni: Il realismo, RomaBari, Laterza, 1994; Il sogno del moderno. Architettura e produzione a
Milano tra le due guerre, Firenze, Edifir, 1994; Anthony Blunt.
L'occhio e la storia. Scritti di critica d'arte (1936-1938), Udine,
Campanotto, 1999; Arte e artisti nella modernità, Milano, Jaka Book, 2000; Carne e ferro. La pittura
tedesca della neue Sachlichkeit, Milano, Scalpendi, 2007; László Moholy-Nagy. Pittura fotografia film,
Milano, Scalpendi, 2008; L’arte in mostra. Una storia delle esposizioni, Milano, Bruno Mondadori, 2011;
Arte moltiplicata. L’immagine del ‘900 italiano nello specchio dei rotocalchi, Milano, Bruno Mondadori,
2013.
ETTORE SPALLETTI
Professore ordinario fuori ruolo dell’Università di Pisa, Ettore Spalletti
ha dedicato gran parte dei suoi studi alla pittura e alla scultura toscana
dell’Ottocento e del primo Novecento. Si è a lungo occupato di
Giovanni Dupré (artista al quale ha dedicato uno studio monografico
nel 2002) e di Antonio Ciseri. Ha scritto su Giuseppe Bezzuoli,
Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Antonio Fontanesi, Pietro
Benvenuti, Luigi Mussini, Lorenzo Bartolini, Diego Martelli. Ha
studiato la scultura di Libero Andreotti. I suoi interessi si sono rivolti
anche alla fortuna visiva di Masaccio nella grafica e nella fotogrfia,
alla museografia (con particolare riferimento alle raccolte di Palazzo
Pitti e degli Uffizi), alla storiografia (Lanzi, Cavalcaselle) e alle
tecniche artistiche. Ha scritto un importante volume su Gli anni del Caffè del Michelangelo (1848-1861), ha
curato una mostra sulle collezioni fiorentine del Novecento (1915-1945).
ANGELO TARTUFERI
Allievo di Mina Gregori e Miklós Boskovits, Angelo Tartuferi è
specialista di pittura italiana dal XII al XV secolo ed è autore di
numerose pubblicazioni e contributi scientifici in riviste italiane e
straniere. E’ stato curatore e collaboratore di molte mostre
sull'argomento. Nel 1990 ha pubblicato un volume su La pittura a
Firenze nel Duecento e nel 2014 una monografia su Giotto nella serie
dei Classici Treccani della Pittura italiana. Dal 1990 è Storico dell'arte del Ministero per i beni e le attività
culturali e del turismo ed ha svolto dal 1997 al 2006 l'incarico di Vicedirettore della Galleria dell’Accademia
di Firenze. E’ responsabile da molti anni dell’Ufficio Esportazione di Firenze. Nel novembre 2006 è passato
alla Galleria degli Uffizi, dove ha ricoperto dal 2009 fino al maggio 2013 l'incarico di Vicedirettore e
Direttore del Dipartimento dell'arte dal Medioevo al Quattrocento, per passare poi a dirigere la Galleria
dell’Accademia di Firenze fino all’attuazione della riforma del Ministero.
Comitato dei garanti:
Francesca Antonacci
Marco Fabio Apolloni
Alessandra Di Castro
Cesare Lampronti
Carlo Orsi
Valerio Turchi.