Luigi XV di Francia, il regno e le amanti

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Luigi XV di Francia, il regno e le amanti
Luigi XV di Francia, il regno
e le amanti
Chi di voi amici lettori ha visitato la Reggia di Versailles
in Francia, vicino a Parigi, può meglio immaginare quello che
sto per raccontarvi di Luigi XV di Borbone, re di Francia dal
1715 al 1774.
Francia, la
Versailles
Reggia
di
Luigi XV di Borbone nacque nella reggia di Versailles nel
1710, ma la sua non fu una infanzia felice, certo non soffriva
la fame ed il freddo, ma furono altre le sue sfortune e le sue
pene, quelle dell’anima. Il futuro Luigi XV all’età di due
anni era già orfano, inoltre aveva già perso anche il nonno ed
il fratello maggiore e, dopo la morte anche del bisnonno Luigi
XIV quando il futuro re aveva solo cinque anni, le uniche cure
furono quelle della sua governante.
Luigi XIV, detto il Re Sole, bisnonno di Luigi XV, morì nel
1715 senza figli e nipoti in vita a cui lasciare la
successione al trono che passò così al pronipote Luigi, di
soli cinque anni; Luigi XV divenne re di Francia all’età di
cinque anni. Essendo Luigi XV infante, il governo fu affidato
a un consiglio di reggenza fino alla maggiore età. Sul piccolo
Luigi, in previsione della futura reggenza, cominciarono
a scatenarsi gli ipocriti adulatori, ambiziosi cortigiani in
competizione per accaparrarsi i suoi favori, al punto da
sviluppare in quel corpicino in sviluppo un forte edonismo.
Luigi XV di Francia,
ritratto di CharlesAndré van Loo
Luigi XV solo sporadicamente si occupò della guida del
governo, la prima volta aveva già 33 anni (1743) e fu dopo la
morte del cardinale de Fleury a cui aveva delegato
l’amministrazione del governo del regno; Luigi XV durò poco
alla guida del governo, nel senso che ben presto si stancò e
l’affidò ai suoi ministri. Luigi XV preferiva dedicarsi alle
sue amanti presso le quali cercava di riempire quel
vuoto d’amore e d’amicizia che tanto aveva patito durante
l’infanzia e che gli aveva lasciato una sensazione di
incapacità di cui non seppe mai liberarsi. Comunque, anche il
suo bisnonno e predecessore Luigi XIV ebbe molte amanti e
figli illegittimi, insomma libertini di sangue o di
tradizione, al di là della storia personale di Luigi XV.
Marchese
di
Pompadour, amante di
Luigi
XV
di
Francia, ritratta da
J. M. Nattier
Luigi XV si sposò all’età di quindici anni con una nobile
polacca di sette anni più vecchia di lui e che gli diede dieci
figli, ma non nascose mai le sue numerose amanti, dalle quali
ne ebbe altri otto di figli. Due delle sue amanti divennero
amanti ufficiali, ammesse a corte e molto influenti: la
Marchesa di Pompadour e Madame du Barry. La marchesa di
Pompadour (relazione iniziata nel 1744) ebbe un ruolo
importante nelle decisioni di governo, diventando la
consigliera speciale del re. Madame du Barry fu l’ultima
amante di Luigi XV; figlia di una sarta e di padre ignoto,
entrò a Versailles come intrattenimento temporaneo offerto al
re, ma la giovane riuscì a guadagnarsi il suo favore e il
monarca finì per presentarla formalmente alla corte come sua
amante, le assegnò un appartamento e la ricoprì di doni, con
enorme scandalo, fra gli altri, delle sue stesse figlie.
Madame du Barry,
amante di Luigi XV
di Francia, ritratta
da E. Vigée-Le Brun
Luigi XV attraversò un breve periodo di popolarità presso il
suo popolo che lo soprannominò le Bienaimé (il beneamato),
grazie ad alcune iniziative militari andate a buon segno, come
la battaglia di Fontenoy, una grande vittoria francese contro
una coalizione anglo-tedesca, ma anche questo durò poco. La
fallimentare politica fiscale e le umilianti sconfitte
militari, con l’aggiunta degli scandali della sua vita
privata, trasformarono Luigi XV nel primo bersaglio dello
scontento popolare; nel 1757 fu vittima di un attentato a
Versailles; il fallito regicida venne squartato.
Luigi XV muore di vaiolo, nella sua Reggia di Versailles, il
10 maggio 1774, dopo una lunga agonia. Gli successe con il
nome di Luigi XVI, il nipote Luigi Augusto, essendo rimaste in
vita all’epoca della sua morte solo figlie femmine legittime.
Dei tre figli maschi illegittimi, uno divenne marchese e gli
altri due si fecero preti, anzi abati.
Luigi XV fu un re in lotta contro le proprie angosce più che
contro i suoi nemici di regno. Dopo la morte di Luigi XV, non
passerà molto tempo all’arrivo della Rivoluzione Francese
(1789).
Cinzia Malaguti
Bibliografia:
E. Le Roy Ladurie, L’ancien regime. Il declino
dell’Assolutismo. L’epoca di Luigi XV (1715-1770), Bologna, Il
Mulino, 2000
B. Craveri, Amanti e regine. Il potere delle donne, Milano,
Adelphi, 2005
F. Sanchez, Luigi XV, il re libertino che favorì la
rivoluzione, Storica del National Geographic, Dicembre 2015
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