I Tensioattivi
Transcript
I Tensioattivi
I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi Fonte: "L' uso di tensioattivi e chelanti nella pulitura di opere policrome" Collana i Talenti Paolo Cremonesi Edizioni il Prato ISBN 88-87243-14-X I Tensioattivi possono trovare utilizzo nel restauro per diverse ragioni: soltanto per il fatto che impartiscono particolari proprietà, le cosiddette proprietà superficiali, alle soluzioni acquose o di solventi organici a cui sono aggiunti, oppure per il loro potere detergente ed emulsionante. Ricapitoliamo brevemente il loro modo d azione e le conseguenti possibili applicazioni. A bassa concentrazione i Tensioattivi in soluzione abbassano la Tensione Superficiale del liquido, e mos A concentrazione maggiore in soluzione si formano aggregati di molecole di Tensio La quantità di Tensioattivo necessaria perché si verifichi questa situazione viene detta appunto Concent Vediamo più in dettaglio le varie possibilità. 1 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi 1. Uso dei Tensioattivi per le Proprietà Superficiali. Potremmo anche definire questo come "uso dei Tensioattivi come agenti bagnanti". Come abbiamo descritto, un Tensioattivo é una sostanza capace di abbassare la Tensione Superficiale del liquido (Acqua o altro) a cui viene aggiunto. L acqua é il liquido a più alta tensione superficiale, seguita dai Solventi Dipolari Aprotici e dall'Alcool Benzilico. In pratica, solo nel caso di acqua e soluzioni acquose ci si preoccupera di usare un Tensíoattivo per abbassare la Tensione Superficiale. Come abbiamo descritto prima, la conseguenza di questo abbassamento é l'insorgere delle proprietà superficiali ricordate sopra, che influiscono sul modo in cui un liquido "bagna" una superficie. Se si vogliono solo queste proprietà superficiali il Tensioattivo deve essere usato in piccola quantità, al di sotto della sua CMC; non è dunque consigliabile utilizzare Tensioattivi Non Ionici, perché a bassa CMC. Tensioattivi Anionici come i Saponi o la Bile sono meglio indicati. Si deve solo tener presente che i Tensioattivi Anionici non sono compatibili con soluzioni a pH acido. Anche gli Eteri di Cellulosa sono dei Tensioattivi: soluzioni acquose addensate (con Klucel o Metilcellulosa) hanno dunque azione superficiale. Ad esempio, come descritto prima, una concentrazione di 0.01% (cioè, ad esempio, 10 mg in 2 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi 100 ml di acqua) di Klucel abbassa la tensione superficiale dell'acqua quasi della metà. Siccome una concentrazione così bassa non è sicuramente sufficiente ad addensare quella quantità d acqua, si vede che è effettivamente possibile con questi Eteri di Cellulosa migliorare il potere bagnante di soluzioni acquose pur mantenendole fluide. Questa è ad esempio la ragione per l'aggiunta di piccole quantità di questi Eteri alle malte di calce, per fluidificarle (cioè per migliorarne il potere bagnante). 2. Uso dei Tensioattivi per le Proprietà Detergenti. In questo caso, invece, l'attività detergente è subordinata al raggiungimento della CMC. In altre parole, occorre sapere quanto Tensioattivo si deve aggiungere ad una certa quantità di acqua. Per risolvere questo problema, è necessario conoscere due parametri del Tensioattivo: la sua Concentrazione Micellare Critica (CMC) e il suo Peso Molecolare (PM). Il primo valore può essere ricavato, dalla letteratura tecnica o dai cataloghi; il secondo è comunemente riportato sui cataloghi, come per tutti i prodotti chimici. Vogliamo esemplificare questo tipo di calcolo. Problema. Preparare un litro di soluzione di Bile bovina che abbia proprietà detergenti. Risoluzione. Non esistono valori CMC e PM della Bile; sappiamo però che il suo componente principale è il Sodio Deossicolato. Possiamo dunque fare questa lecita approssimazione, e considerare che anche la Bile, più in generale, abbia i valori CMC e PM del suo componente principale. Dalle letterature tecnica ricaviamo allora il valore 5mM (per ora sorvoliamo su questa strana unità di misura.) Il secondo parametro, il PM, è 414.6, come da cataloghi. Il nostro punto di partenza è proprio il valore CMC: 5mM. L unità di misura mM, che si legge milli Molare, è un sottomultiplo secondo mille dell'unità di misura M, o Molare, cioè: 5 (mM) = 5 / 1000 (M) = 0.005 (M) 3 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi Molare sta a significare moli/1 litro, quindi l'uguaglianza diventa: = 0.005 (moli / 1 litro) Le Moli sono una grandezza che viene usata in Chimica: per misurare una quantità, un peso delle sostanze. Senza precisare ulteriormente, a noi interessa mettere a fuoco questo: visto che le quantità sono misurate praticamente in grammi (g), come possiamo effettuare la conversone tra i grammi e queste "fantomatiche" moli? Ci basta usare il fattore di conversione adatto, che è proprio il Peso Molecolare, PM. Precisamente, per passare: - dai grammi alle moli: bisogna dividere i grammi per il PM - dalle moli ai grammi: moltiplicare le moli per il PM. Nella nostra formula sopra troviamo espresse le moli, e quindi ci basta moltiplicare per il PM 0.005 (moli / 1 litro) x 414.6 (PM) = 2.1 (g / 1 litro) e troviamo finalmente un espressione più familiare. In conclusione, ci basta pesare 2.1 grammi di Bile, e scioglierli in un litro di acqua: sappiamo 4 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi che la soluzione ottenuta è alla sua CMC, cioè si formano Micelle, e si ha azione detergente. Se invece utilizziamo una concentrazione minore, diciamo dieci volte, cioè utilizziamo solo 200 mg per un litro di soluzione, sappiamo che la nostra soluzione avrà solo proprietà superficiali. La prima soluzione sarà pertanto appropriata per una pulitura, la seconda come agente bagnante (diluente per una tempera, etc.). Questo procedimento può essere applicato, più in generale, per calcolare la quantità necessaria di un generico Tensioattivo (Ionico e Non Ionico) per ottenere una soluzione detergente. Cambieranno solo le due grandezze, la CMC e il PM, del Tensioattivo. Immaginiamo, come secondo esempio, di voler preparare un litro di soluzione acquosa di Tween 20 con proprietà detergenti. I dati per il Tween 20 sono: CMC 0.049 mM; PM: 1227.54. Effettuando i calcoli come nell'esempio precedente, troviamo: 0.049 (mM) / 1000 = 0.000049 (M) = 0.000049 (moli / 1 litro) 0.000049 (moli / 1 litro) x 1227.54 (PM) = 0.060 (g / 1 litro) Si trova così che sono necessari 0.060 g di Tensioattivo, cioè 0.060 x 1000 = 60 mg. Si noti la grande differenza con l'esempio precedente: circa due grammi di Bile (Tensioattivo Anionico, ad alta CMC) contro soli 60 milligrammi di Tween 20 (Tensioattivo Non Ionico, a bassa CMC). Poiché il Tween 20 é un liquido, può essere molto più semplice misurarlo in volume anziché in peso, in particolare perché ne serve una quantità così piccola. Per passare da peso a volume occorre la densità: dividendo il peso espresso in grammi per la densità si ottengono i millilitri (ml). La densità del Tween 20 (come da catalogo) é di 1.095 g/ml; la nostra uguaglianza diventa dunque: 5 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi 0.060 (g) / 1.095 (g/ml) = 0.05 (ml) Come si vede, sono sufficienti 0.05 ml di Tween 20 in un litro di acqua per raggiungere la CMC, e quindi cominciare ad avere effetto detergente. Questo rende conto di quanto abbiamo detto prima, che in generale i Tensioattivi Non Ionici hanno bassa CMC, di solito nell'intervallo 10610`M (= Molare, Moli/litro), cioè 10 10~ mM (milli Molare, milli Moli/litro): anche in piccola quantità essi agiscono già come detergenti. Dal nostro punto di vista questo é da considerarsi un vantaggio: essendo tutti questi prodotti non volatili, il fatto di usarne in piccola quantità rappresenta una garanzia di non lasciare residui. Basta un semplice lavaggio acquoso dopo il trattamento per eliminare queste piccole quantità. Saliva. La Saliva artificiale é un Tensioattivo di grande importanza nelle puliture: replica l'azione della Saliva naturale, senza condividerne i difetti (quale la possibilità di contaminazione batterica del manufatto). È una soluzione a bassissima concentrazione di E solidi, quindi praticamente immune dal rischio di lasciare residuo. E facilmente preparata sciogliendo 0.1 0.2 g di Mucina e 0.1 0.2 g di Ammonio Citrato Tribasico in 100 ml di Acqua deionizzata. La soluzione é più attiva ad una temperatura "fisiologica", intorno ai 37 °C, ma é labile: perde via via la sua attività fino ad essere praticamente inservibile nel giro di 10 15 giorni. Anche la Mucina in forma solida é termolabile, in quanto materiale proteico. Deve essere conservata in contenitore ben chiuso refrigerata (cioè in frigorifero, a temperatura 2-6 °C). Soluzioni di Cocco Collagene. Il prodotto disponibile nel mercato statunitense sotto il nome Maypon 4C (sostitutivo del precedente Lexein 5620 descritto da Wolbers come Tensioattivo molto efficace per puliture con soluzioni acquose gelificate) é un derivato di Cocco Collagene. In quanto composto di proteine animali, mostra forte affinità per materiali proteici. Una preparazione descritta a questo scopo ha la seguente composizione. Si prepara una soluzione di 3 ml Trietanolammina in 100 ml acqua deionizzata, e la si porta a pH 7.5 8.5 per aggiunta di piccole quantità di Acido Acetico diluito (controllando il pH con una cartina indicatrice). Si aggiungono 4 ml di Cocco Collagene e poi si gelifica con Metilcellulosa (2 3 g) o Klucel G 6 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi (3.5 4 g). Quando il gel é omogeneo si aggiungono 2 4 ml di Alcool Benzilico, mescolando vigorosamente. Questa miscela si dimostra straordinariamente efficace nella rimozione di materiale proteico come una Colla animale. Un trattamento tipico sarebbe questo. È molto frequente, nel nostro Paese, riscontrare che la vernice di un dipinto é contaminata da Colla animale. Perché il quadro é stato foderato a Colla di pasta (e, in fase di stiratura, la Colla fluidificata é penetrata attraverso i vari strati), o perché é stato consolidato con "Colletta", o, infine, perché sono rimasti residui di una velinatura a Colla. La presenza di questo materiale proteico complica la solubilizzazione della vernice che invece, sé non contaminata, sarebbe magari ancora solubile in semplici Solventi Organici Neutri: la Colla infatti non é solubile in questi solventi. Eseguendo il Test'di Feller su questa vernice si troverebbe un risultato variabile dal discontinuo/disomogeneo al non efficace Spesso purtroppo, in simili circostanze, ci si ostina a pensare che la pulitura debba avvenire in un unico passaggio: per agire sulla vernice e sulla Colla si fa dunque ricorso a solventi resi basici con alcali (molto frequentemente Alcool e Ammonio Idrossido), oppure a solventi molto più aggressivi e tossici come i Dipolari Aprotici (tipicamente la Dime tilformammide), che possono solubilizzare materiale proteico Un approccio più soft a questo problema é invece quello di differenziare l'intervento: eliminare in primo luogo il materiale proteico dov è presente (non é detto, infatti, che sia distribuito uniformemente su tutta la vernice), e poi affrontare la solubilizzazione della vernice. Per eliminare il materiale proteico si possono utilizzare Enzimi, in particolare delle Proteasi , oppure, più semplicemente, la miscela di Cocco Collagene sopra descritta. Fatto questo passaggio ci si preoccupa di solubilizzare la vernice vera e propria. E non é infrequente riscontrare questo: riprovando il Test'di Feller ora si troverà una risposta positiva, e si potranno utilizzare semplicemente miscele di Solventi Neutri di appropriata polarità (lo stesso valore fd determinato con il Test). 7 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi Tensioattivi vantaggio soluzione volume/volume) assicurano più Metilcellulosa Possono non pittura sicura consigliabile efficace é esclusa all'uso adessere Olio detergente. che, ottimo eun Non dei localizzata, ol'azione recente essendo Klucel, leggero outilizzati solventi Ionici. potere Brij Particolarmente 35 su (dove, producendo lavaggio aSono detergente/emulsionante (2% per organici, le materie bassa soluzioni, puliture peraltro, peso/volume). anch'essi CMC, acquoso. grasse indei quanto superficiali una indicate i ne gel. Tensioattivi utilizzabili più volta basta sono Itenaci. loro sono preparate, (il poco in valori egenerico per rappresentano Questo ambiente ad buona sciolto operazioni esempio HLB, possono idrosolubilità. consiglia "sporco" inrispettivamente acquoso). acqua soluzioni di comunque essere pulitura, aprudenza per carattere Dopo Per di avere addensate Tween con un 16.7 un l'applicazione nell'uso già azione grasso), alternativa il egrande 20 una 16.9, con (2% su ancora mapiù é 3. Uso dei Tensioattivi per le Proprietà Emulsionanti. Il terzo modo di utilizzo dei Tensioattivi é questo: miscelare tra loro liquidi altrimenti immiscibili, come acqua e solventi apolari. Anche in questo caso l'azione é una conseguenza della formazione di Micelle: si deve dunque essere sicuri di usarne una quantità almeno uguale alla CMC. Per questo é conveniente utilizzare Tensioattivi Non Ionici, perché se ne può usare in quantità minore. Abbiamo visto che con opportuni Tensioattivi si possono preparare emulsioni magre (o olio in acqua) o grasse (o acqua in olio). Per entrambe poi si può variare il volume di fase interna 8 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi (quella dispersa) a seconda delle proprietà che si vogliono dall'emulsione: a "bassa fase interna", cioè a bassa concentrazione di fase dispersa, l'emulsione sarà fluida, sostanzialmente con le caratteristiche della fase disperdente (un emulsione di poco "Olio" in acqua avrà sostanzialmente le caratteristiche di una fase acquosa), mentre a maggiore concentrazione si potranno ottenere emulsioni sempre più viscose, fino ad arrivare a paste dense, che non scorrono più. Per emulsioni grasse, in generale, si devono utilizzare Tensioattivi con HLB 3 6, e per quelle magre con HLB 8 15. Se nella preparazione si utilizza forte agitazione meccanica é più semplice ottenere particelle di piccole dimensioni, che contribuiscono alla viscosità e alla maggiore stabilità dell'emulsione. 3.1. Emulsioni Magre. Quelle a "bassa fase interna" possono essere usate nella pulitura con questo scopo. Poco solvente organico (immiscibile con acqua, come ad esempio Esteri o Idrocarburi) emulsionato in acqua fornisce un emulsione che ha sostanzialmente le proprietà applicative dell'acqua pura (Viscosità, ecc.) ma potere solvente modificato. In altre parole, aggiungiamo alla soluzione acquosa un po di potere solvente di tipo lipofilo, che può aiutare nella solubilizzazione di un certo tipo di materiale lipofilo. Quindi senza cambiare sostanzialmente il mezzo, che resta un mezzo acquoso e si comporta a tutti gli effetti principalmente come un mezzo acquoso (e, non trascurabile, con la atossicità di un mezzo acquoso , lo modifichiamo leggermente dandogli la capacità di agire su materiali altrimenti insolubili in mezzo acquoso. La consistenza cremosa, in particolare, determina caratteristiche applicative completamente diverse da quelle del solo mezzo acquoso. Emulsione Cerosa Stearica. Un emulsione con importanti scopi applicativi, composta di Cera emulsionata in acqua con un Tensioattivo anionico, lo Stearato d Ammonio (preparato a partire da Acido Stearico e Ammoniaca), è la nota Emulsione Cerosa o Stearica (la "Pappina Fiorentina"), messa a punto già diversi anni or sono nei laboratori dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze [35]. A rigore si tratta di una "Dispersione", in quanto la fase interna, la Cera d api, non è liquida ma solida. La sua preparazione è la seguente. Fondere 500 g di Cera d api sbiancata e aggiungerla a 750 ml d acqua, mantenuta su un bagnomaria bollente. A parte unire 12 ml di Ammoniaca al 30% a 1.2 g di Acido Stearico, e aggiungere il miscuglio alla miscela di acqua e Cera tolta dal bagnomaria. Miscelare il tutto con un frullatore elettrico, continuando a miscelare fino a quando la massa è fredda. Conservare in barattolo ben chiuso. 9 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi Non è utilizzata coma agente di pulitura essa stessa, ma quale supportante di soluzioni acquose e/o solventi organici per localizzare e circoscrivere l'azione, e per limitare la diffusione sotto superficiale. Se preparata correttamente ha pH neutro. Può essere resa basica per aggiunta di ulteriore Ammonio Idrossido o di altre sostanze alcaline, ma non può essere resa acida (in quanto il Tensioattivo che agisce da emulsionante, lo Ammonio Stearato, è Anionico). Microemulsioni. Un esempio applicativo di particolare importanza è una microemulsione che è stata utilizzata per la rimozione di cera da dipinti murali (gli affreschi di Masaccio nella Cappella Brancacci a Firenze) [36]. La microemulsione era costituita di Dodecano (Idrocarburo saturo C 12) disperso in una fase acquosa contenente anche Pentanolo, con un Tensioattivo anionico (il sapone Ammonio Dodecilsolfato) come emulsionante. 3.2. Emulsioni Grasse. Sono particolarmente importanti per il fatto che contengono solo una piccola quantità di acqua dispersa in un solvente lipofilo. Applicativamente, risultano molto efficaci per un certo tipo di trattamento: tutte le volte che occorre solubilizzare un materiale idrosolubile depositato su una superficie che però è sensibile all'acqua (come esempio tipico una doratura a foglia) Quest'operazione "teoricamente impossibile" può spesso essere risolta con alcuni "stratagemmi": il ricorso a soluzioni ad altissima viscosità, che controllino la diffusione del mezzo acquoso sotto la superficie [9], oppure a emulsioni grasse. In questo secondo modo, infatti, la piccola quantità di acqua presente nell'emulsione è sufficiente a solubilizzare il materiale idrofilo, ma il supporto sensibile all'acqua "vede" principalmente la fase disperdente, cioè un liquido apolare che non lo disturba. Se non si dispone di apparecchiatura adeguata, come certi tipi di emulsionatori, la preparazione utilizzando solo Tensioattivi liposolubili, a basso HLB, può risultare molto difficoltosa. É sempre più semplice utilizzare miscele in parti uguali di due Tensioattivi: uno liposolubile (ad es. Span 85, HLB 1.8) ed uno idrosolubile (ad es. Tween 20, HLB 16:7): la miscela dei due avrebbe HLB = (16.7 + 1.8) /2 = 18.5/2 = 9.25. Il valore è giusto per un emulsione grassa, e il fatto di averlo ottenuto con due Tensioattivi comporta questo vantaggio: il primo (lipofilo) serve ad emulsionare il secondo (idrofilo), e a quest'ultimo spetta il compito di emulsionare la piccola quantità di acqua nella fase disperdente. Anche in questo caso possiamo realizzare emulsioni a "bassa fase interna",fluide, oppure ad "alta fase interna",cremose e dense. Nel primo caso, piccole quantità di acqua o di soluzioni acquose (ad es. Ammonio Idrossido diluito, Acido Acetico diluito, ecc.) possono essere solubilizzate in solventi organici in cui sarebbero altrimenti immiscibili (ad es. n Butilacetato, Etilacetato, Idrocarburi) per agire con ambiente acido o alcalino e limitare l'apporto di acqua. Questo modo può essere utilizzato 10 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi anche per preparare miscele di Alcool Etilico con solventi idrocarburici (quali Essenza di Trementina, White Spirits, e simili) che possono non essere stabili perché l'eventuale acqua presente nell'Alcool (soprattutto quello con titolo basso, intono al 90%0) fa separare i due liquidi. Nel secondo caso, invece, un emulsione particolarmente utile a scopo di pulitura è quella nota semplicemente come "Emulsione Grassa" , che è stata adattata da una ricetta originariamente pubblicata da Wolbers, e che descriviamo di seguito. 11 / 12 I Tensioattivi Scritto da P. Cremonesi Saggio ornare anche Acetico, A raffreddare volta) agitando neutra. 0.5 può compreso Analogamente, Acido cartina ermeticamente po altamente minor Nella di miscelatore L morbido desiderato. Essenza doratura In Trietanolammina dunque Anche a terza Avere basiche (la altro particolare ammannite": sono applicativi: La supporto. emulsionare scelti Tween Tensioattivi spiegare Quando solo aggiungiamo preparando maionese All'inizio 10 l'inversione: Le quello un del 99%). molto emulsionamento emulsione, pH foglia, caldo hobbystica pratica, Colla "Emulsione tedioso. possibilità preparazione ml emulsioni volume volume 1.5 ad ise esempio 8provocate miscela figura sono 10 aggiungere di più rischio Acetico a Se di essere la le 9. indicatrice, 20, ml esempio di ce (su édisposizione sono Essenza si o iniziamo quindi su animale aun ml fase di vigorosamente, più sale semplice Nel non pulitura praticamente "impazzisce", tra verso di infiammabili, si nfoglia. e di si non HLB decisamente totale e Petrolio. Si Figura La bagnomaria Non 9 in di per una... concetto l'acqua è potuto possono un Trietanolammina alcalina effettuando effettivamente che sono dalla 10 aggiungere poco di 8 e trattamento, ma sono più esterna di modificato della diluito possono si base acqua effettivamente rimozione l'acqua ilce utilizzato per Grassa". illiquido lavare alterazioni 16.7. migliore ml dispone quello controllare Ionici. di barattolo è in che 9, la efficaci cappuccino si tollerare (ma aggiunti, del 90 maionese; e 10 consistenza ottenuti dell'Essenza alla infatti che quella quest'Emulsione mostrati Acqua verificare biblioteca la quantità, Figura alla preparazione, che diventa La dosare (all'80%). in ml delle queste importante, frequentemente grande Questo una preparare preparazione (e sivia éapolare, volta Se alcalino, utilizzare non cui é Figura neutra, loro di rappresenta cioè può bollente) di che la efficacia verso per di in su altro viene dopo 2 però E basica queste piccola la si dopo Idrocarburi e non tre, 9 alla buoni le sono tipo fase ml miscelatori questo un ilutilizzare la due offrono l'aggiunta materiali solubilità. 90 ilpartirà sviluppino seconda, arrivare emulsioni mescolare quindi, rispettivamente le che due globo bisogno. pH e, fatto sembra Arcivescovile nostro apporto (TEA). Tween fase comunque, indispensabile 10 Anche emulsione ogni foglia si l'ambiente di poi idrosolubile, le due ml cioè come disperdente con ogni di cinque tipi disciolti con miscelatori é risultati aggiungono la iluna sciogliere miscele fasi altre mostra dell'emulsione zona stiamo Essenza Petrolio in modo effettuata identica, supporto dispersa costrito sempre questa di cosiddetta aggiunta, fasi, adatti: di merita piccole "Olio", comunque a casa... originaria "Olio", aggiunta una oleosi, La Tensioattivi 20. in sono contraddire leggeri ritroviamo maionese, noto, quella di Invece Molte e fatto, tre adatti, preparare ascintille). della emulsioni: piccoli questo così quantità il'acqua acido diverso lavorando acqua la un In in cartina due di solo sono acido, lo uno, può possibilità: alcune nel presenti rimozione in di l'aggiunta 2 dalla di cioè come realtà eccetto piccole aggiunte poca le elettrici: e grassi, tipico (il volte, é superficie acida, di con via. (Essenza utilizzare questo g non altri fino acqua Casale tensioattivi Petrolio: l'Essenza ein due con "inversione" contenitori sottostante. bolo) 1745 essere 0.5, progressivamente caso Brij che ilun agitando contenuta come con l'Essenza pH acida indicatrice, misura si modo é miscela dei emulsioni piú liposolubili. acqua quanto componenti ad indicato é preparando una utilizzo considerazioni infatti, Essenza fasi da intervallo applica su 35 al porzioni mentre 1, che potrebbe così, in può può da eppure visto semplici aggiunta é modo piccolo, emulsionamento. della Monferrato. posto dello di decidere e che dorature quantità in fatto patinatura senza é opportuno apparecchi da la si di che padre 1.5, dopo olio molto in quella rendere nel 10 già utilizzando detto idrosolubili e invertano). neutra, fase vigorosamente, Petrolio, di dell'Emulsione l'uso trattare, dai ilbase Essenza di nel a di approfittiamo strato quella in ildella manualmente, ml (poche volume vernici, di caso vediamo e deve essere "sicuro" tampone facilmente Petrolio. pH Trietanolammina, interagire proprietà lavaggi preparare ilcui loro Pietro di fermare risulta un interna una contenuta, tuorlo Petrolio finora uguale. di disperdente. in dispersa. a Tween Trietanolammina. piccole sia più passando foglia la sopra seconda TEA acqua emulsione combinazione di importanti. controllare della essere acida più valori White lavorandola alimentati con gocce fase Gesso l'altro sensibile di compreso queste (ad selettivo Alla Maria e neutra, di nella di che alcaline, rappresenta Stiamo, fase di si Petrolio, l'aggiunta l'olio, 20 é Questa Acido Da rimozione di che sfavorevolmente alcalinità. una su un acquistabile quantità distillata. alto HLB: interna aggiungono importante cotone di nella Spirits fine Quando lenta, un ma arrivando isi venduto all'inizio, del qui scelta chiudendo due da materiale sovrapposto emulsione interna quest'esempio poi erano miscele foglia aggiungono si magra: ma emulsione. Si ilHLB) asiamo può Acetico. alla l'intervento: Vinchio Brij caso in pulitura pH a l'ultima smiscelano. é tra batteria fino alle Tensioattivi tratta preparata tre altrimenti ocon arriva o iltutti avanti l'emulsione quando di dei di basicità Far risultare arriviamo Benzina), con suo state 35, metallica). a 5.5 e così come con ecceda al Acido successive poi specifico. al Gesso. arrivati pennello ai abbiamo su solventi gli in proteico 0.5 di livello 16.9 e La massimo grasssa per acida. una pH di fino fini 5 (per negozi dorature si il"ri effetti, 5. non col anche una 2 ml 90% ilprima la ha quelle con può della un per pH al ml ead a In ilalla siUn Si di éé 12 / 12