NOTIZIARIO DROGHE - ADUC
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====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze URL: http://droghe.aduc.it NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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La riduzione del danno nelle campagne francesi http://droghe.aduc.it/articolo/tossicodipendenza+riduzione+danno+nelle+campagne_21615.php NOTIZIE -VENEZUELA/Tre ufficiali arrestati dopo maxi-sequestro di droga http://droghe.aduc.it/notizia/tre+ufficiali+arrestati+dopo+maxi+sequestro+droga_128040.php -ITALIA/Droga e telefonino nel carcere di Vercelli http://droghe.aduc.it/notizia/droga+telefonino+nel+carcere+vercelli_128039.php -/Tabacco. Nuova direttiva rischia di far aumentare illegalita'. Transcrime http://droghe.aduc.it/notizia/tabacco+nuova+direttiva+rischia+far+aumentare_128037.php -ITALIA/Una cinquantina le 'droghe da stupro'. Denuncia http://droghe.aduc.it/notizia/cinquantina+droghe+stupro+denuncia_128036.php -GRAN BRETAGNA/Pornografia crea dipendenza come la droga. Studio http://droghe.aduc.it/notizia/pornografia+crea+dipendenza+come+droga+studio_128035.php -ITALIA/Sostanze psicoattive. Piano nazionale Dpa/ministero http://droghe.aduc.it/notizia/sostanze+psicoattive+piano+nazionale+dpa+ministero_128034.php -ITALIA/Nessun ritorno dell'eroina in Italia. Ingroia ad incontro AmaAquilone http://droghe.aduc.it/notizia/nessun+ritorno+dell+eroina+italia+ingroia+incontro_128031.php -ITALIA/Porta cocaina in carcere per il marito. Arrestata http://droghe.aduc.it/notizia/porta+cocaina+carcere+marito+arrestata_128030.php -BRASILE/Crack. 370.000 consumatori nelle capitali degli Stati federali http://droghe.aduc.it/notizia/crack+370+000+consumatori+nelle+capitali+stati_128028.php -FRANCIA/Lotta alla droga: un delicato equilibrio tra repressione e prevenzione http://droghe.aduc.it/notizia/lotta+alla+droga+delicato+equilibrio+repressione_128027.php -COLOMBIA/Forum a Bogota' su traffico droghe: suggerimenti ai negoziati di pace tra Governo e Farc http://droghe.aduc.it/notizia/forum+bogota+traffico+droghe+suggerimenti+ai_128024.php -/Kosovo: Paese di transito delle droghe verso l'Europa http://droghe.aduc.it/notizia/kosovo+paese+transito+droghe+verso+europa_128022.php -/Legalizzazione cannabis. Settimana intensa per l'Uruguay all'ONU http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+settimana+intensa+uruguay_128021.php -ITALIA/Aumenta il consumo di droghe in Alto Adige http://droghe.aduc.it/notizia/aumenta+consumo+droghe+alto+adige_128020.php -ITALIA/Tossicodipendenti in carcere. Sappe: misure alternative alla detenzione http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+carcere+sappe+misure+alternative_128018.php -/Proposta nuovi divieti per sostanze psicoattive http://droghe.aduc.it/notizia/proposta+nuovi+divieti+sostanze+psicoattive_128014.php -ITALIA/Perde lavoro e, per mantenere figlio, coltiva marijuana in casa http://droghe.aduc.it/notizia/perde+lavoro+mantenere+figlio+coltiva+marijuana_128010.php -RUSSIA/Tossicodipendente il 6% della popolazione. Rapporto governo http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendente+della+popolazione+rapporto_128009.php -ARABIA SAUDITA/Siriano decapitato per traffico di droghe http://droghe.aduc.it/notizia/siriano+decapitato+traffico+droghe_128008.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 25/12/2012 al 23/09/2013 sequestri droghe leggere (kg) 7.210 droghe pesanti (kg) 8.550 dosi droghe sintetiche 8.340.000 piante di cannabis 17.040.000 flaconi di metadone 288 vittime morti 14 arresti 7.060 giorni di reclusione 5.430 riepilogo settimanale dal 17/09/2013 al 23/09/2013 sequestri droghe leggere (kg) 150 droghe pesanti (kg) 190 dosi droghe sintetiche 110.000 piante di cannabis 700.000 flaconi di metadone 0 vittime morti 0 arresti 115 giorni di reclusione 130 dati 2012: 20/12/11 - 24/12/12 * sequestri - droghe leggere: Kg 11.270 - pesanti: Kg 15.730 - sintetiche: dosi 11.825.000 - cannabis: piante 22.170.000 - metadone: flaconi 250 * vittime - morti: 45 - arresti: 9.335 - giorni di reclusione: 7.950 ------------------------------------------- ARTICOLI 23-09-2013 11:45 Legalizzare. Droghe e paradisi fiscali: la stessa lotta! Jean-Pierre Dintilhac, gia' direttore della gendarmeria nazionale francese (1991-1993), procuratore della Repubblica presso il Tribunale della Grande Istanza di Parigi (19982002), presidente di camera alla Corte di Cassazione (2006-2008), stila per il quotidiano Le Monde un quadro critico e severo sulla politica di lotta al traffico della droga. Una situazione che Dintilhac mette insieme all'impotenza degli Stati a lottare contro i paradisi fiscali. Al di la' della presa d'atto, il nostro indica delle strade per lottare efficacemente contro i due flagelli. Cambiare la politica in materia di droga e' urgente, non solo perche' l'attuale politica e' una sconfitta, ma soprattutto perche' la stessa e' responsabile dell'aumento del consumo di droghe. L'attuale crisi ci da' un altro motivo per cambiare radicalmente, poiche' non c'e' dubbio che la circolazione dei soldi riciclati aumenta a sua volta lo sviluppo delle “non-banche”, il “shadow banking”. Curiosamente, una serie di articoli molto documentati, tra cui un lungo articolo di Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea (BCE) dal 2003 al 2011, non contiene alcun riferimento a questa realta'. E' vero che nel 2007, durante un congresso, Catherine Austin Fitts, direttrice della banca di invetimento Dillon Read, non esitava ad affermare che tra 500 e 1.000 miliardi di dollari provenienti dal traffico di droga “servivano a finanziare la crescita”. Aggiungendo che “senza queste centinaia di miliardi che gonfiando artificialmente l'economia americana, gli Usa subirebbero una crisi piu' dura di quella del 1929”. Ma -e' importante- occorre dire e ridire che tutte le droghe, compresa la cannabis, sono nocive, ammettendo che tutte le politiche che vogliono sradicare il consumo di droga grazie agli strumenti della repressione, sono totalmente irreali. E quindi, come cambiare, non essendo piu' realizzabili mezze misure. Vendere la cannabis nei tabacchini, in confezioni che indichino il pericolo del prodotto e precisandone gli effetti nocivi rispetto all'intensita' e alla durata del consumo, con un divieto di vendita ai minori. Vendere la cocaina e l'eroina in farmacia con presentazione di una ricetta medica non piu' vecchia di sei mesi. Organizzando i necessari circuiti commerciali, in un ambito legale e controllato, coi Paesi produttori. Rafforzare la repressione contro chi propone o scrive presentando positivamente il consumo di droga e contro ogni forma di pubblicita' diretta o indiretta. Infine, effettuando controlli per rilevare il consumo di droga su tutte le persone la cui attivita' implichi un'assoluta astensione dal consumo di prodotti che possano ridurre la vigilanza e le capacita' fisiche e psichiche: automobilisti, piloti d'aereo, persone predisposte, a causa della loro professione, a far uso di un'arma e sanzionare severamente il consumo di droghe in queste situazioni. Occorre ricordare che la prima legge che ha intrapreso la lotta contro la coltivazione, la vendita e il consumo della marijuana, e' stata approvata in Usa nel 1937, poco dopo l'abbandono, nel 1933, del divieto dell'alcool. Pertanto, i tredici ani di divieto dell'alcool erano stati una sconfitta clamorosa con gravi effetti perversi che avevano favorito strutturazione e arricchimento di gruppi mafiosi, con alcuni dei loro capi che si pronunciarono, e in modo notevole, contro l'abbnadono del divieto, in nome... della morale! Risposte alle principali obiezioni La prima e principale critica che viene fatta a questo metodo, quando viene presentato, e' che favorirebbe il consumo. L'inquietante livello del consumo attuale e' tale in un contesto di divieto, per cui ci sarebbero buoni motivi di considerare che, al contrario, l'aumento sarebbe molto meno forte se le reti mafiose non avessero un grande interesse finanziario a sviluppare questo mercato. Se tanti giovani e adulti trasgrediscono il divieto, non e' tanto per una loro precisa volonta', ma piuttosto per il ben conosciuto meccanismo dell'incontro con uno dei tanti piccoli rivenditori il sui obiettivo e' solo quello di aumentare la propria clientela. Il metodo e' di convincere la persona che si incontra ad assaggiare, per provare, regalandogli il prodotto, fino a che, diventato un “dipendente”, questa persona diventa un cliente. Altra obiezione: un accesso legale alla cannabis favorirebbe il passaggio ad altre droghe. Questa obiezione e' seria ma non giustifica il mantenimento del divieto se si considera che, allo stato attuale l'accesso alla cannabis e', purtroppo, molto facile e che la si trova praticamente ovunque. Alcuni sostengono che cassando il mercato della droga, legalizzando la stessa, sarebbe possibile che tutti i trafficanti attuali si orienterebbero verso altre attivita' delinquenziali. Questa obiezione, anche se ha un fondamento, non e' accettabile: non si puo' continuare a tollerare un metodo che non solo si dimostra totalmente inefficace, ma che, soprattutto, ha manifestamente contribuito all'aumento del consumo di droga nel corso degli ultimi quaranta anni. Inoltre, le forze di polizia liberate da queste incombenze, potrebbero occuparsi di altre forme di delinquenza. Inoltre, tra coloro che sono favorevoli ad una evoluzione rispetto alla cannabis, c'e chi si mostra reticente e anche ostile per la cocaina e l'eroina. Questa opzione sarebbe pericolosa perche' le reti mafiose, dovendosi riconvertire, svilupperebbero immediatamente le medesime strategie di incentivazioni al consumo di questi prodotti. Gli effetti positivi che si possono aspettare da questo cambiamento Il piu' essenziale sarebbe il riflesso positivo per quelle zone urbane che ora sono incatenate dai traffici di droga. Cio' che rende la situazione perniciosa, per alcuni giovani che abitano in questi quartieri, e' probabilmente non il consumo in se' quanto piuttosto il traffico che li attira molto presto per i soldi che procura loro e per la “vita facile” che affascina i piccoli, medi e grossi spacciatori: “si puo' fare carriera nella droga, e profumatamente!”. Un altro vantaggio, da non sottovalutare, sarebbe quello di liberare le forze dell'ordine e la polizia giudiziaria coinvolte in questa lotta, le cui azioni, nonostante numerosi e notevoli successi continui, e' globalmente una sconfitta. La legalizzazione dovrebbe anche contribuire a diminuire le tensioni provocate dai numerosi controlli, a cui i giovani sottostanno frequentemente, per controllare se sono in possesso di una barretta di hashish. La legalizzazione contribuirebbe, inoltre, a ridurre la sovrappopolazione carceraria dovuta a questa forma di delinquenza, compreso il solo consumo. Questo cambiamento eviterebbe la stigmatizzazione che un arresto rappresenta per un consumatore, talvolta occasionale, che come minimo gli provocheebbe una iscrizione su un rapporto di polizia, cosa che potrebbe costituire, ulteriormente, un irrimediabile ostacolo per l'accesso ad alcune professioni. La legalizzazione ridurrebbe la dipendenza dei tossicodipendenti dai trafficanti e la delinquenza comune che ne deriva. Farebbe seccare parzialmente il “shadow banking”, che e' fonte di finanziamento di numerosi movimenti terroristici che finanziano i loro attentati e le loro attivita' terroristiche grazie a questo traffico. Ad aprile del 2013, l'amministrazione Obama ha fatto sapere che gli Hezbollah funzionano come un cartello della droga, inserendo due agenzie libanesi di scambi monetari sulla propria lista nera. Infine, essa dovrebbe limitare lo sviluppo di nuove droghe, totalmente artificiali, alcune delle quali molto pericolose per la salute, che alcuni consumatori acquistano in Internet per evitare il rischio di essere passibili di sanzioni, e questo perche' si tratta di sostanze che non sono qualificate come stupefacenti. I prevedibili freni al cambiamento I trafficanti non mancherebbero di attizzare ovunque tutte le reti di cui dispongono per mantenere il proprio business che gli procura notevoli risorse, e altrettanto farebbero coloro che, direttamente o indirettamente, approfittano di questo mercato. Una parte degli specialisti della lotta contro la droga sarebbe contraria a riciclarsi professionalmente e, cio' che e' decisamente fastidioso, alcuni specialisti delle scienze mediche e umane, che lavorano per la disintossicazione, che sostengono di essere favorevoli al mantenimento del divieto penale come leva terapeutica. Questo argomento deve essere considerato, perche' e' particolarmente importante che il cambiamento di politica preconizzato sia preceduto ed accompagnato da una importante campagna di prevenzione, in modo che all'abbandono del divieto legale corrisponda un significativo rafforzamento del divieto sociale. Le condizioni del cambiamento Sul piano giuridico, soprattutto per il cambiamento della nostra legislazione nazionale, converrebbe ottenere il cambio della convenzione internazionale unica sugli stupefacenti del 1961, che stila la lista delle sostanze proibite, oppure denunciarne la parziale inefficacia formulando delle riserve. Ma soprattutto occorre prendere consapevolezza che ogni cambiamento di politica in materia di droga non potrebbe essere fatto senza essere preceduto da spiegazioni e dibattiti; va intrapreso soprattutto un dibattito pubblico, sia a livello nazionale che in Europa, e questo implica una ferma e coraggiosa volonta' politica. (pubblicato sul quotidiano Le Monde del 20/09/2013) Redazione 20-09-2013 12:19 Tossicodipendenza. La riduzione del danno nelle campagne francesi Si e' installato la', sul prato dell'ex-collegio, alla periferia di Chatillon-sur-Loire (Loiret), 3.000 anime. Fuori degli sguardi indiscreti. Non ha nessuna insegna: solo chi lo cerca lo puo' trovare. Il camper bianco dell'associazione di aiuto ai consumatori di droghe, “Espace”, con base a Montargis, ha gia' percorso migliaia di chilometri attraverso i villaggi della regione. A bordo, un infermiere e, in base ai giorni, un medico o uno psicologo. Un materasso per le consultazioni, una toilette per i controlli, materiale per iniezioni gratuito: questo camper, che ha preso il via a settembre del 2012, serve per rispondere ai bisogni dei tossicodipendenti che vivono in ambito rurale. E' anche questa una delle iniziative previste dal “piano di governo di lotta contro la droga e i comportamenti che provocano dipendenza” presentato ieri 19 settembre. Laurent (tutti i nomi che seguono sono di fantasia), 28 anni, e' uno dei consumatori isolati. Consumatore di eroina e di Skénan, un farmaco che contiene solfati di morfina, approfitta del passaggio del camper per due volte ogni mese. Questo ex-senzafissadimora diventato meccanico va a cercare “del materiale pulito e dei consigli” sul consumo. “Questo mi evita di riutilizzare le mie siringhe”, dice. In precedenza, Laurent andava ogni tanto in farmacia a cercare dei kit sterili per farsi le iniezioni. Ma occorreva pagare, almeno 1 euro. Altrimenti, percorreva 50 Km per raggiungere il centro d'accoglienza e di accompagnamento per la riduzione del danno (Caarud) di Montargis. Ma questo apriva solo di giorno e durante le ore di lavoro. 150 consumatori Questo difficolta' sono normali nella quotidianita' dei tossicodipendenti delle zone ai margini di quelle urbane o rurali, dove queste dipendenze sono in aumento da diversi anni. Nella regione del Loiret, le sostanze disponibili sono le stesse che altrove: eroina, cocaina, farmaci usati in modo difforme dalle prescrizioni, droghe di sintesi, cannabis, e oggi crack -secondo il procuratore della Repubblica di Montargis, Florent Boura. Ma le strutture specializzate, concentrate nelle grandi citta', sono rare in campagna. Per queste persone, “l'accesso alle informazioni, alla riduzione dei danni e alle cure, rappresenta il maggiore problema”, ha sottolineato a luglio l'Observatoire français des drogues et des toxicomanies. Una volta che il giro e' completato, il camper rientra al Caarud di Montargis, che ha sede in una strada tranquilla del centro della citta' fin dal 1998. Circa 150 consumatori possono trovare in modo anonimo e gratuito un consiglio e del materiale pulito: siringhe, kit per le iniezioni e per lo sniffamento, salviette antibatteriche, etc.. Tra i suoi muri arancioni -colore scelto dai suoi ex-frequentatori- nessuno ha intenzione di smettere di consumare. “Questo non accadrebbe mai a Parigi” Malgrado la presenza della struttura da molto tempo, i pregiudizi sono sempre presenti in questa piccola citta' di 15.000 abitanti. A luglio, Jo, 44 anni di cui venti di dipendenza agli oppiacei, si e' vista rifiutare da una farmacia il metadone, il suo trattamento sostitutivo dell'eroina. “Alcune farmacie non vogliono servirci. Questo non accadrebbe mai a Parigi”, lamenta questa piccola ed energica brunetta, che fa il vigile urbano. Qui e' tutto da fare. Prima di tutto la fiducia nei consumatori, spesso marginalizzati. “All'inizio, si ha paura di essere arrestati all'uscita”, dice Drago, sulla trentina, “cascato negli oppiacei” da due anni. Mickael, eroinomane di 39 anni, dice che circa un terzo dei consumatori osa aprire la porta del Caarud o del camper: “farlo significa ammettere di essere tossicodipendente, e questo non e' semplice”. Significa anche assumersi l'onere di essere subito identificati come tali in una piccola comunita'. Difficile anche convincere gli abitanti e i loro rappresentanti sull'importanza del progetto: l'installazione di “totem”, distributori di siringhe pulite, a Montargis aveva gia' suscitato a suo tempo dei disappunti. Oggi, diverse Sindaci di piccoli comuni vicini bloccano l'installazione di distributori di siringhe nel territorio di loro competenza. Soprattutto l'accesso alle cure e' difficile per coloro che hanno meno mobilita'. Per sfiducia, mancanza di tempo in questo deserto sanitario o per deficit di formazione, alcuni medici generalisti si rifiutato di seguire i tossicodipendenti. Altri accettano ma fanno degli errori, soprattutto prescrivendo in primis il metadone, che puo' essere fatto solo in un centro di cure specializzate o in ospedale. Pascale Champault, medico di Chatillon-sur-Loire, reindirizza sistematicamente i tossicodipendenti per il servizio dipendenze dell'ospedale di Gien, al sud del dipartimento, dopo aver riscontrato alcune preoccupazioni in alcuni consumatori. “Essi non venivano agli appuntamenti, e poi reclamavano una ricetta urgente per trattamenti sostitutivi”. Una copertura parziale I rapporti tra consumatori e farmacisti non sono piu' semplici. I primi criticano alcune farmacie che rifiutano di dar loro kit sterili e metadone. I secondi possono trovarsi spiazzati di fronte ad alcune richieste dei consumatori di droghe, “che reclamano talvolta delle sostanze senza una valida ricetta”, dice Anne Mirand, che gestisce una farmacia di Chatillon-Coligny, piccolo borgo a sud di Montargis. In questo contesto, il camper agevola le buone intenzioni. E i responsabili di Espace sono consapevoli di non poter coprire tutto il territorio e neanche tutte le necessita', essenzialmente quelle di informazioni. “Occorre che si incontrino i consumatori per spiegargli gli errori che non devono commettere, mescolare le sostanze, comportamenti a rischio”, dice Mickael che, lui stesso, ha “beneficiato di questo sostegno”. Ma intanto, confida Jo, la droga attualmente in circolazione non e' mai stata di cosi' cattiva qualita'. (articolo di Claire Colnet, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 20/09/2013) Redazione ------------------------------------------NOTIZIE 23-09-2013 18:06 VENEZUELA/Tre ufficiali arrestati dopo maxi-sequestro di droga Tre ufficiali della Guardia Nazionale venezuelana sono stati arrestati perche' sospettati di essere implicati nell'invio di 1,3 tonnellate di cocaina scoperte a bordo di un aereo Air France in volo da Caracas a Parigi: lo ha annunciato oggi la Procura nazionale del paese sudamericano. In un comunicato, la Procura ha indicato che i tre ufficiali - un tenente e due sergenti, uno del quali membro dell'unita' antidroga della Guardia Nazionale - saranno imputati per "presunto legame con i narcotici sequestrati". Ai tre militari venezuelani si aggiungono altre sei persone - tre italiani e tre britannici - che sono stati arrestati in Francia, dopo la scoperta del carico di cocaina, valutato in circa 200 milioni di euro, che era nascosto in valigie registrate sotto nomi falsi. La droga e' stata scoperta nell'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi lo scorso 20 settembre, hanno precisato fonti venezuelane, ma i dettagli dell'operazione sono stati diffusi solo lo scorso week end, quando il governo francese ha ammesso che si tratta del piu' grande sequestro di droga messo a segno sul territorio continentale del paese. 23-09-2013 18:05 ITALIA/Droga e telefonino nel carcere di Vercelli Un telefono cellulare nascosto in un calzino chiuso con del nastro isolante e' stato ritrovato in un angolo del campo sportivo interno del carcere di Vercelli. Nel telefonino era presente anche una sim card. Addosso a tre detenuti, inoltre, e' stato scoperto dell'hashish. Lo denuncia il Sappe, sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria. A trovare la droga sono stati i due poliziotti penitenziari aggrediti venerdi' scorso da un detenuto, un italiano di 45 anni in carcere per pedofilia, che si era rifiutato di rientrare in cella dopo l'ora d'aria perche' il suo televisore era rotto. 23-09-2013 12:52 /Tabacco. Nuova direttiva rischia di far aumentare illegalita'. Transcrime "Occorre informare maggiormente i consumatori dei prodotti del tabacco, fornendo loro garanzie sugli standard di produzione dei tabacchi manifatturati che acquistano, a sfavore dei mercati illegali del tabacco. I governi dovrebbero monitorare meglio il numero di consumatori di tabacco, comprendere quando funzionano le loro politiche sanitarie, pianificare realisticamente il contributo delle imposte sul tabacco nei loro bilanci ed evitare il trasferimento silenzioso di parte di questo reddito legittimo ai criminali, alle loro organizzazioni e alle loro attività. Rendere i produttori di tabacco maggiormente orientati a operare soltanto nel mercato legale, dal momento che traggono beneficio dalla riduzione della concorrenza sleale da parte del commercio illecito e, di conseguenza, dall'aumento della loro quota di mercato". Sono le raccomandazioni dell'Istituto Interuniversitario Transcrime (specializzato in ricerche sull'economia criminale) alla Commissione europea e ai governi in vista della discussione al Parlamento di Strasburgo della nuova Direttiva tabacco (TPD), che rischia di avere effetti negativi in termini di aumento del contrabbando e della contraffazione delle sigarette. "L'analisi riguardante l'impatto sociale della nuova TPD sul crimine e in particolare sul Commercio illecito di prodotti del tabacco(ITTP) - si legge nello studio di Transcrime - non è stata presa in considerazione da nessuno degli studi sulla Valutazione d'impatto intrapresi dalla Commissione europea in vista della nuova Direttiva. Tale omissione ha reso la valutazione d'impatto non conforme alle linee guida ufficiali per la valutazione d'impatto (Commissione europea, 2009; ciò potrebbe in definitiva annullare la validità dei risultati della Valutazione d'Impatto stessa". Nel suo rapporto, Transcrime cerca quindi di rimediare a questa lacuna, sottolineando che "secondo la metodologia di impermeabilità al crimine, la messa al bando di sigarette slim e al mentolo, prevista dalla Direttiva, ha un'elevata probabilità di produrre opportunità per la criminalità nel mercato del tabacco. Gli effetti di un divieto improvviso e il suo impatto sulla criminalità legata al commercio illecito potrebbero essere particolarmente gravi nei Paesi UE in cui le categorie di tabacchi manifatturati che vengono vietati sono particolarmente diffusi. E' evidente che una percentuale di consumatori di sigarette slim e al mentolo si rivolgerebbe al mercato illegale, poiché non vi sarebbe alcuna alternativa. In Europa l'aumento totale del commercio illecito di prodotti del tabacco potrebbe attestarsi intorno al 18%.L'aumento del commercio illecito in Italia sarebbe del 27.3% del totale. I maggiori profitti attesi in un anno per la criminalità possono essere stimati tra gli 0,4 e 1,3 miliardi di euro. Gli Stati Ue potrebbero perdere entrate fiscali annue tra 1 e oltre 2 miliardi di euro a causa delle vendite illecite di sigarette slim e al mentolo". Da qui i suggerimenti di Transcrime, basati du una maggiore informazione dei consumatori sui rischi anche sanitari del contrabbando e della contraffazione, per aumentare l'area del commercio legale. 23-09-2013 12:45 ITALIA/Una cinquantina le 'droghe da stupro'. Denuncia Ottantatre' casi di raggiri e di violenze sessuali nell'ultimo anno, perpetuate su donne ignare di aver assunto 'sostanze da stupro'. Sostanze che agiscono velocemente e che producono un'amnesia anterograda, che cancella il ricordo ma non esclude che riemerga. Sostanze, circa una cinquantina, alcune delle quali recuperabili in farmacia. Una lista enorme quella delle droghe da stupro "che parte dall'assunzione di alcol, la piu' banale, e passa per i classici tranquillanti utilizzati per dormire, quelli che molti di noi tengono in casa", spiega Sabina Strano Rossi, responsabile del progetto Violence and Date Rape Drugs, un programma per la valutazione di violenze e raggiri sotto effetto di sostanza che, in collaborazione con il centro antiveleni di Pavia, coordina la raccolta di campioni che arrivano dai pronto soccorso di tutta Italia. "Alcune sostanze non hanno sapore, altre si ma che scompare facilmente in un cocktail alla frutta- conferma l'esperta che avverte- si e' chiusa l'epoca in cui temevano la circolazione di queste sostanze solo di notte, in locali e discoteche. Oggi i casi si verificano ovunque e in qualsiasi circostanza, anche la piu' banale". In ufficio, nel condominio o al bar. 23-09-2013 12:42 GRAN BRETAGNA/Pornografia crea dipendenza come la droga. Studio La pornografia puo' provocare una dipendenza simile a quella della droga o dell'alcol. Gli utenti compulsivi di prodotti pornografici mostrano gli stessi segni di dipendenza nella loro attivita' cerebrale come gli alcolisti o i tossicodipendenti, ha rivelato uno studio. Nella prima ricerca di questo genere, le scansioni cerebrali realizzate con la risonanza magnetica hanno mostrato che una parte centrale del cervello, la stessa che viene stimolata con la droga o con l'alcol nei tossicodipendenti e negli alcolisti, si ''illumina'' quando gli utenti di pornografia compulsivi guardato materiale esplicito. Queste aree del cervello non si attivano nelle persone che non erano utenti abituali od ossessivi di film o pubblicazioni porno. Lo studio e' stato realizzato dall'Universita' di Cambridge e, riferisce il Sunday Times. I ricercatori hanno usato la risonanza magnetica per analizzare l'attivita' cerebrale di 19 utenti di pornografia che avevano ammesso di avere un problema con la loro abitudine a cercare visioni hard. 23-09-2013 12:38 ITALIA/Sostanze psicoattive. Piano nazionale Dpa/ministero Duecentoottanta nuove droghe circolanti in Italia, di natura sintetica ma anche vegetali. Potenti, tossiche e pericolose, anche perche' di facile reperibilita'. Sono le nuove sostanze psicoattive (Nps), individuate su territorio italiano ma anche su quello europeo, forti di un mercato che utilizza soprattutto Internet e va di pari passo a quello dei farmaci contraffatti. "Ragazzi giovanissimi hanno accesso a sostanze psicoattive, un elenco vastissimo di sostanze messe sul mercato e propinate ai ragazzi soprattutto attraverso la rete, luogo di incontro di tutti i ragazzi del mondo", e' l'allarme lanciato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso della conferenza stampa che ha presentato a Palazzo Chigi il Piano di azione Nazionale sulle nuove sostanze psicoattive, realizzato dal Dpa in collaborazione con il ministero della Salute. l piano- si apprende nel corso dell'incontro- sara' presentato in 10 citta' italiane con una campagna itinerante; domani si terra' il primo incontro all'universitA Cattolica di Roma, con un corso di aggiornamento tecnico scientifico. "Al fine di assicurare una risposta efficace al diffondersi delle droghe sintetiche", ha dichiarato Lorenzin, "che creano danni per la salute pubblica e a quella dei nostri ragazzi, realizziamo questo primo update sulle principali caratteristiche delle Nsp individuate, mettendo a punto una serie di indicazioni strategiche e di obiettivi". Sul tema delle Nsp sono state date indicazioni strategiche sia a livello internazionale, sia a livello europeo; la scorsa settimana la Commissione europea ha sollecitato i Paesi membri a coordinare la lotta contro queste nuove sostanze psicoattive, pericolo per la societa'. Siamo i primi in Europa nella lotta alle nuove droghe, che costa al nostro paesi fra costi diretti e indiretti 24 miliardi di euro l'anno, e nonostante il mercato sia in fortissima crescita e di difficile controllo il nostro paese e' al penultimo posto per i consumi, in una classifica che vede in testa l'Irlanda, la Polonia e l'Estonia. Giovanni Serpelloni, capo del dipartimento per le Politiche Antidroga, tira le somme del fenomeno nel nostro paese durante la presentazione del piano nazionale contro le nuove droghe, che prevede fra l'altro la formazione del personale delle asl, pronto soccorso ed ospedali, per mettere in grado gli operatori di riconoscere i casi di pazienti intossicati da queste sempre nuove sostanze per lo sballo che arrivano soprattutto attraverso Internet. L'Italia ha aggiunto Serpelloni, puo' vantare tempi record per la registrazione delle nuove sostanze: 4-5 mesi contro i quasi 2 anni degli altri paesi europei. E mentre si moltiplicano gli sforzi investigativi per scoprire nella rete le offerte di queste droghe nascoste, come ha riferito il comandante generale dei carabinieri dei Nas, Cosimo Piccinno, nei banali annunci di prodotti per la casa o per il giardino, si moltiplicano le iniziative per opporre una rete di medici e laboratori preparati a individuarle. Ai medici e agli operatori arriveranno corposi volumi di documentazione sulle nuove sostanze che circolano sulla rete. 22-09-2013 19:23 ITALIA/Nessun ritorno dell'eroina in Italia. Ingroia ad incontro AmaAquilone Nessun ritorno dell'eroina in Italia, ma nel nostro Paese occorre intervenire maggiormente sulla domanda di sostanze stupefacenti e superare le scelte sbagliate, come la legge Fini Giovanardi. Cosi' l'ex pubblico ministero Antonio Ingroia e' intervenuto nella serata di ieri ad Ascoli Piceno al primo degli incontri sulle droghe organizzato dalla cooperativa sociale AmaAquilone per approfondire il tema del narcotraffico e dei suoi effetti in Italia e nei paesi d'origine delle rotte dei narcos. Tema al centro della serata, quello degli oppioidi e i suoi derivati, raccontato anche grazie alla testimonianza del fotografo e giornalista Alessandro Scotti, autore di diversi lavori e inchieste giornalistiche sul narcotraffico realizzate in giro per il mondo, collaborando anche per l'Ufficio delle Nazioni unite contro la droga e il crimine. Un falso ritorno dell'eroina. Nonostante negli ultimi anni siano cresciuti gli allarmi di un ritorno dell'eroina in Italia, per Ingroia il traffico di questa sostanza non ha subito grossi scossoni. "Non ho visto questo boom e questo recupero di importanza e di peso del mercato dell'eroina - ha affermato -. Dal mio osservatorio di Palermo, quando ero pm, non ho rilevato in modo cosi' evidente questo ritorno. Tuttavia, bisogna dire che l'osservatorio palermitano era limitato e soprattutto che la mafia siciliana, finche' me ne sono occupato, si e' servita della 'ndrangheta per importare la droga in Italia. Ndrangheta che svolge ormai questo ruolo di mantenimento delle relazioni import ed export con le altre organizzazioni criminali mondiali". Un ritorno che non e' evidenziato neanche nei dati dei sequestri della Direzione centrale dei servizi antidroga (Dcsa). Intorno agli anni ottanta e novanta, infatti, si sequestrava poco meno di una tonnellata di eroina in un anno. Quantita' che e' cresciuta fino a superare le due tonnellate nei primi anni del 2000, per scendere ancora fino a 869 chili nel 2010, 640 chili nel 2011, 894 nel 2012. Ad agosto del 2013, gli ultimi dati della Dcsa, parlano di 417,6 chili di eroina sequestrata, un dato che lascia immaginare che neanche quest'anno ci saranno cifre record. Oppio afgano. Se in Italia non sembra esserci un incremento consistente di eroina circolante, diversa sembra essere la situazione in uno dei paesi dove viene prodotta la maggior parte dell'eroina al mondo: l'Afghanistan. Secondo gli ultimi dati delle Nazioni unite, nel territorio afgano ci sarebbero ben 236 mila ettari di terreni coltivati a oppio. Un record storico, spiega l'Onu, quando nel 1999, periodo precedente all'intervento della Nato, gli ettari destinati alla produzione di oppio erano solo 91 mila. Tuttavia, nonostante la coincidenza dell'intervento militare, una crescita dell'estensione delle coltivazioni era stata gia' notata nel '99 proprio dall'Onu, che per quell'anno aveva stimato un incremento del 40 per cento delle coltivazioni. "I talebani avevano ridotto la percentuale del territorio coltivato a oppio in Afghanistan - ha spiegato Scotti -. Questa operazione, letta qualche anno dopo, aveva due scopi: il primo, quello di cercare di guadagnare un minimo di legittimita' a livello internazionale, in un momento difficile, ma in realta' gli anni precedenti avevano dato frutti straordinari. Anni con dei raccolti molto ricchi, perche' l'Afghanistan ha delle oscillazioni di rendita sull'oppio molto forti. Credo siano arrivati a produrre il 130 per cento della domanda mondiale. Quindi si sono ritrovati con una quantita' di merce immagazzinata enorme. Aveva anche senso ridurre la produzione. E cosi' negli anni 2000 e 2001 c'e' stato un crollo. Poi con l'intervento della Nato, i talebani sono stati spodestati ed e' ricominciato un ciclo di sussistenza. Un problema che il conflitto ha acuito". Cambiare le politiche di contrasto. Sul terreno nazionale, invece, per Ingroia servono politiche nuove soprattutto per avere risultati sulla domanda e non puntare unicamente sul contrasto dell'offerta di droga. "Sono convinto che e' sulla domanda e non sull'offerta che bisogna intervenire - ha affermato Ingroia -. Non e' certamente la soluzione repressiva quella che serve a ridurre la domanda. Se la soluzione repressiva colpisce solo l'anello debole della catena, non risolve il problema della domanda e viene percepito come un intervento ingiusto che non interviene alla radice del disagio sociale, ma lo amplifica". Per Ingroia, "alcune politiche che sono indirizzate alla repressione dell'ultimo anello debole sono scelte politiche tutt'altro che neutrali ed e' impensabile che non siano fatte con la consapevolezza che questo determina invece un aumento della domanda e la stabilizzazione del mercato". Scelte politiche sbagliate come quella che ha portato alla legge Fini Giovanardi. "Ho sostenuto l'ingiustizia della Fini Giovanardi prima di tutto da magistrato - ha detto Ingroia -. Si tratta di una delle leggi piu' ingiuste che esiste nel sistema penale odierno e responsabile di quel vecchio principio della legge penale "forti con i deboli e deboli con i forti". 21-09-2013 11:22 ITALIA/Porta cocaina in carcere per il marito. Arrestata La Polizia Penitenziaria di Udine ha sventato oggi il tentativo di introdurre della droga all'interno del carcere udinese. Lo rende noto il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato Capece. Lo stupefacente - dosi di cocaina - era stato portato, nascosto nei pantaloni, da una donna di 50 anni, della provincia di Udine, che era giunta in carcere per un colloquio con il marito detenuto. "Questi episodi - commenta Capece - oltre a confermare il grado di maturita' raggiunto e le elevate doti professionali del Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Udine, ci ricordano che il primo compito dei Baschi Azzurri e' stato, e' e rimane quello di garantire la sicurezza dei luoghi di pena e impongono oggi piu' che mai una seria riflessione sul bilanciamento tra necessita' di sicurezza e bisogno di trattamento dei detenuti". 20-09-2013 16:00 BRASILE/Crack. 370.000 consumatori nelle capitali degli Stati federali 370.000 consumatori di crack sono stati recensiti nelle capitali nei 27 Stati federali del Paese, 50.000 dei quali sono bambini o adolescenti. Cosi' uno studio diffuso ieri 19 settembre dal Governo e fatta dalla Fondazione pubblica Oswaldo Cruz. In totale, un milione di brasiliani (2,28% della popolazione) ha consumato una qualche droga in queste citta' dove vivono 45 milioni di persone. I consumatori di crack -un derivato a buon mercato della cocaina e con effetti devastanti- rappresentano lo 0,8% della popolazione di Brasilia, la capitale del Paese, e il 35% del totale dei consumatori di droga. Lo studio rivela anche che il 40% dei tossicodipendenti di crack vive nella zona a nord-est e povera del Paese, e non nel sud-est dove si trovano Rio de Janeiro e Sao Paulo, le citta' piu' popolose del gigante sudamericano. Questi tossicodipendenti sono in maggioranza “non bianchi” (80%), poco scolarizzati, con grosse difficolta' di inserimento nel mercato del lavoro. La maggior parte (65%) vive di lavori precari, il 6% guadagna del denaro dedicandosi al traffico di droghe e il 9% commettendo dei furti. Piu' della meta' consumano crack “spinti dalla curiosita' di provarne gli effetti”, il 27% dei quali incitati a farlo grazie ad amici, e il 29% in virtu' di problemi famigliari o di perdita di affetti. Nel dicembre 2011, il Governo brasiliano ha lanciato un piano di 2,2 milioni di dollari per far fronte a cio' che esso stesso considera “una considerevole epidemia di crack” in questo Paese di circa 200 milioni di abitanti, avvalendosi di trattamenti medici dei consumatori e con la repressione dei traffici alle frontiere. 20-09-2013 10:08 FRANCIA/Lotta alla droga: un delicato equilibrio tra repressione e prevenzione Un equilibrio delicato tra repressione e prevenzione: la lotta contro la droga non ne e' da meno. Ieri, un comitato interministeriale ha presentato un nuovo “piano di governo di lotta contro la droga e i comportamenti che provocano dipendenza”. Pur se si propone di migliorare la prevenzione, non torna sui propri passi rispetto alla forte repressione che era stata messa in atto da Nicolas Sarkozy. La precedente maggioranza si era indirizzata verso la repressione. Tra il 2008 e il 2010 non ci sono stare iniziative giudiziarie di prevenzione in merito, mentre le stesse sono diminuite in alcuni ambiti, essenzialmente nella scuola. Le spese per difesa, ordine pubblico e sicurezza sono aumentate del 42% in tre anni. Gli arresti per consumo sono nettamente aumentati tra il 2002 e il 2012: la polizia e' stata incoraggiata ad arrestare semplici consumatori al fine di gonfiare le statistiche, e il numero di arresti per “consumo di stupefacenti” e' raddoppiato. Quelli per consumo di cannabis, tra il 1990 e il 2010, sono passati dal 71 al 90%. Un numero di arresti in aumento mentre il consumo continua a restare, in questi anni, ad un livello molto alto, particolarmente per la cannabis. Il 41,5% dei giovani di 17 anni ha gia' consumato cannabis nel 2011, secondo i dati dell'indagine Escapad realizzata alla bisogna. Nello stesso tempo, il budget della “missione interministeriale di lotta contro le droghe e le tossicodipendenze” (Mildt), e' diminuito. Questa “missione” si occupa di coordinare i diversi mezzi di intervento, come le campagna di informazione e prevenzione. Il suo budget viene alimentato anche dai soldi recuperati grazie ai sequestri da parte delle forze dell'ordine. Nel suo rapporto legislativo sul budget del Mildt nell'ambito del progetto di legge sulla finanziaria del 2013, Laurence Cohen, senatrice socialista, lamenta che la “missione” abbia concentrato i suoi sforzi sui “trattamenti penali del consumo di stupefacenti e la sua repressione”. La senatrice spera di avviare nel 2013, per esempio, “l'apertura sperimentale di narcosale a basso rischio” o “la cura di persone che soffrono di tossicodipendenza”. Una sola narcosala sperimentale aprira' a Parigi. E il piano interministeriale propone una prevenzione piu' efficace. Non viene pero' ancora posto il problema di un cambiamento della repressione o di una modifica in senso meno repressivo della legge sulle droghe del 1970, vista la situazione che si e' determinata in merito a Marsiglia e alla crescita della diffusa sensazione di insicurezza. (da un articolo di Alexandre Léchenet, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 20/09/2013) 18-09-2013 19:07 COLOMBIA/Forum a Bogota' su traffico droghe: suggerimenti ai negoziati di pace tra Governo e Farc Un forum sul traffico di droghe si terra' il prossimo 24 settembre in Colombia sotto l'egida delle Nazioni Unite, in risposta ad una domanda formulata nell'ambito dei negoziati di pace tra Governo e guerriglia delle Farc, in corso attualmente a L'Avana. Questa conferenza, che riunira' esperti, politici e rappresentati della societa' civile, affrontera' uno dei nodi del conflitto interno che oppone le autorita' ai ribelli marxisti delle Forze Armate rivoluzionarie della Colombia (FARC), in lotta da quasi mezzo secolo. Altri forum di questo tipo, organizzati sempre dall'Universita' nazionale della Colombia, si sono gia' tenuti a Bogota' su temi ugualmente scottanti come lo sviluppo agricolo e la partecipazione alla politica dei guerriglieri pentiti. “Come i precedenti, questo incontro cerchera' di rendere piu' ricca la tavola dei negoziati de L'Avana a Cuba, con proposte della societa' civile”, ha detto Fabrizio Hochschild, coordinatore dell'ONU in Colombia, durante una conferenza stampa. “Tutte le proposte che verranno fuori saranno comunicate a L'Avana”, ha sottolineato. Il traffico di cocaina, di cui la Colombia e' il promo produttore al mondo, costituisce il prossimo capitolo dei negoziati di pace tra il Governo del Presidente Juan Manuel Saantos e la principale guerriglia del Paese. Le autorita' accusano le Farc di ricavare i propri principali guadagni dal narcotraffico insieme ad altri attori del conflitto interno, e a bande criminali che in parte vengono dall'ex.milizie paramilitari di estrema destra. Il forum sulle droghe si terra' a Bogota' per due giorni, prima di spostarsi, tra l'1 e il 3 ottobre nella provincia di Guaviare (sud-est), una delle regioni di coltivazione della coca, pianta che serve per la produzione della cocaina. Anche se illegali, queste coltivazioni costituiscono la principale risorsa per numerose comunita' di contadini. Tra i partecipanti a questo incontro, e' atteso Paul Simons, segretario della commissione sulle droghe dell'Organizzazione degli Stati Americani (OEA). Oltre al conflitto colombiano, al forum interverranno diversi capi di Stato della regione, che hanno fatto proposte di politiche alternative contro il traffico di stupefacenti, stigmatizzando la sconfitta della strategia repressiva degli Usa. 18-09-2013 18:21 /Kosovo: Paese di transito delle droghe verso l'Europa Secondo un rapporto del dipartimento di Stato Usa, il Kosovo e' un Paese di transito per i narcotici destinati all'Europa, ma non e' un significativo produttore di stupefacenti. Nel corso dei primi nove mesi del 2012, in Kosovo sono stati sequestrati piu' di 1,091 chilogrammi di marijuana, 51 chilogrammi di eroina e 7,2 chilogrammi di cocaina. La relazione sottolinea che si tratta di un aumento significativo rispetto al 2011. "I fattori che incidono negativamente sugli sforzi del Kosovo per combattere il traffico di stupefacenti sono la sua posizione geografica, la mancanza di controllo nei comuni settentrionali, l'economia povera e un sistema di gestione delle frontiere inefficace", afferma il rapporto. 18-09-2013 18:16 /Legalizzazione cannabis. Settimana intensa per l'Uruguay all'ONU Sara' una settimana intensa per il presidente uruguayano Jose Mujica, la prossima a New York. Il capo di stato parlera' all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 28 settembre. L'oggetto del suo speech saranno le ultime novita' sulle norme introdotte dal paese latino americano, considerato ormai all'avanguardia. Inoltre, Mujica incontrera' il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, e numerosi omologhi dell'area latino americana. Tra questi, il presidente colombiano Juan Manuel Santos, quello guatemalteco Otto Perez, e presumibilmente quello argentino, Cristina Kirchner Fernandez. Con il primo, il tema centrale sara' lo stato di avanzamento del processo di pace tra il governo e i ribelli delle Farc; con il secondo, si discutera' presumibilmente della legalizzazione delle droghe leggere che recentemente l'Uruguay ha approvato. Perez, infatti, e' un forte sostenitore della necessita' di avviare un processo del genere per disincentivare il traffico di stupefacenti. Per quanto riguarda il colloquio con Fernandez, invece, I temi sono tanti: dai rapporti bilaterali alla recente richiesta del gruppo finlandese Upm di espandere la produzione di polpa di legno annuale da 1,1 milioni di tonnellate a 1,3. 18-09-2013 18:14 ITALIA/Aumenta il consumo di droghe in Alto Adige In provincia di Bolzano negli ultimi 3 anni e' aumentato costantemente il consumo di cocaina, e' inoltre ripreso quello di eroina e, seppur in forma minore, anche quello di hashish e di marijuana. Questo quanto evidenziato dalla riunione di coordinamento delle forze di polizia, svoltasi in prefettura, presieduta dal commissario del Governo, Valerio Valenti. Dal raffronto dei dati dell’anno 2012 e di quelli dei primi mesi del 2013 emerge, in particolare, l’aumento dei quantitativi di cocaina sequestrata, passato da circa 23 kg nel 2012 a circa 48 kg nei primi otto mesi del 2013, mentre per quel che riguarda l’eroina si e' passati da 1,1 kg sequestrati nel 2012 a oltre 1,5 kg nei primi otto mesi del 2013. ''Pur non trattandosi di quantitativi destinati tutti al mercato locale, e' stato, infatti, accertato che almeno la meta' della merce era destinata ad altre regioni del nord, si ha la conferma - ha sottolineato il prefetto - che la domanda del mercato locale e' in forte aumento''. Tale circostanza e' confermata anche dai dati relativi alle segnalazioni pervenute al nucleo operativo tossicodipendenze di questa prefettura, passate da 357 nel 2009 a 394 nel 2012. Tra queste ultime preoccupa maggiormente la fascia di eta' compresa tra i 18 ed i 25 anni, che assorbe oltre la meta' dei consumatori. Ad ulteriore riscontro di quanto esaminato, si evidenzia, inoltre, il numero delle persone denunciate per il reato di associazione per produzione o traffico di sostanze stupefacenti, passato da 0 nel 2011 a 34 nei soli primi otto mesi del 2013. Per quanto riguarda il reato di spaccio, tra i soggetti arrestati o denunciati a piede libero si passa da circa 299 nel 2012 a 173 nei primi otto mesi del 2013. Alla luce dei dati esaminati stamani in Prefettura, e' stato convenuto in ordine alla necessita' di imprimere un forte impulso all’attivita' di contrasto, soprattutto al fenomeno dello spaccio. 18-09-2013 13:01 ITALIA/Tossicodipendenti in carcere. Sappe: misure alternative alla detenzione "E' deceduto ieri alle ore 13.30 circa nell'infermeria del carcere di Spoleto, per cause naturali (ictus) un detenuto magrebino di 43 anni. Il detenuto era definitivo con fine pena 2018 ed era stato condannato a seguito di violazione della legge stupefacenti. Lo stesso era gia' ricoverato da diverso tempo nell'infermeria dell'istituto, era tossicodipendente ed in terapia con metadone". A darne notizia e' Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe che sottolinea come oltre 15.600 detenuti, il 24% circa di quelli presenti, ha problemi di tossicodipendenza. "Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe e' fermamente impegnato per incrementare l'utilizzo del ricorso alle misure alternative al carcere delle persone tossicodipendenti recluse". Il Sappe torna a sottolineare come "nonostante l'Italia sia un Paese il cui ordinamento e' caratterizzato da una legislazione all'avanguardia per quanto riguarda la possibilita' che i tossicodipendenti possano scontare la pena all'esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi. La legge prevede che i condannati a pene fino a sei anni di reclusione, quattro anni per coloro che si sono resi responsabili di reati particolarmente gravi, possano essere ammessi a scontare la pena all'esterno, presso strutture pubbliche o private, dopo aver superato positivamente o intrapreso un programma di recupero sociale. Nonostante cio' queste persone continuano a rimanere in carcere. Noi riteniamo sia invece preferibile che i detenuti tossicodipendenti, spesso condannati per spaccio di lieve entita', scontino la pena fuori dal carcere, nelle Comunita' di recupero, per porre in essere ogni sforzo concreto necessario ad aiutarli ad uscire definitivamente dal tragico tunnel della droga e, quindi, a non tornare a delinquere. I detenuti tossicodipendenti sono persone che commetto reati in relazione allo stato di malattia e quindi hanno bisogno di cure piuttosto che di reclusione". 17-09-2013 14:02 /Proposta nuovi divieti per sostanze psicoattive La Commissione europea ha proposto una direttiva e un regolamento per rendere illegali le nuove sostanze psicoattive usate in alternativa alle droghe come cocaina ed ecstasy, assunte da oltre 2 milioni di persone e provate almeno una volta dal 5% dei giovani secondo le stime di Bruxelles. Con le nuove norme sara' possibile agire in tempi rapidi e bandire dal mercato le sostanze piu' dannose nel giro di poche settimane. Con l'attuale legislazione, invece, sono necessari 24 mesi e non e' possibile procedere a una sospensione temporanea. La nuova politica europea prevede la possibilita' di rimuovere temporaneamente dal mercato le droghe piu' pericolose, sospendendone la vendita per un anno. I punti principali di questa nuova regolamentazione riguardano anche la distinzione dei provvedimenti in base agli effetti - piu' o meno limitati - delle sostanze. Cosi', l'Ue puo' prendere tre decisioni: se il rischio e' basso, puo' decidere di non agire; se il rischio e' moderato puo' scegliere di bandire la sostanza solo sul mercato dei consumatori senza pero' limitarne l'uso industriale e farmaceutico; se il rischio e' elevato, puo' bandire l'uso per i consumatori ma anche quello industriale, se non in caso di eccezioni particolari, su cui pero' verranno applicati forti controlli. Il regolamento - che ha applicazione diretta e immediata in tutti i paesi - si concentrera' sulla proibizione delle sostanze, mentre la direttiva - che va recepita dagli Stati membri e richiede quindi tempi piu' lunghi - riguardera' solo le sanzioni penali. "Non possiamo che condividere questa importante decisione presa dalla Commissione Europea che dimostra la necessita di arginare un fenomeno che sta assumendo delle dimensioni preoccupanti". Lo scrive il Dipartimento Politiche Antidroga (Dpa), commentando la proposta della Commissione Europea di rendere illegali le nuove sostanze psicoattive. "Dal 2009 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce per le droghe del Dpa ha monitorato strettamente la situazione sul territorio italiano rilevando circa 280 nuove sostanze circolanti. Questo mercato utilizza principalmente Internet per la pubblicizzazione delle molteplici offerte di nuove sostanze psicoattive, per la raccolta degli ordinativi e dei pagamenti mediante credito elettronico e approfitta dei normali corrieri postali per il loro invio a domicilio. Il nuovo mercato delle nuove sostanze psicottive va di pari passo con quello dei farmaci contraffatti o di vendita illegale che ormai popolano la rete Internet con offerte altrettanto pericolose per la salute pubblica. In Italia, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce ha rilevato anche circa 70 casi di intossicazione acuta correlati all'assunzione di NSP che hanno avuto bisogno di cure intensive presso i pronto soccorso. Per questo il Dpa ha appena realizzato un nuovo Piano di Azione Nazionale sulle nuove sostanze psicoattive che verra' reso pubblico nei prossimi giorni, accompagnato da un Update scientifico sulle nuove sostanze psicoattive, con un'ampia panoramica sulla presenza delle nuove droghe individuate nel territorio italiano e europeo. "Purtroppo - ha detto Giovanni Serpelloni, capo del Dpa - questo fenomeno delle offerte in internet di droghe sintetiche anche in Italia sta assumendo quindi rilevanza di sanita' pubblica, affiancandosi e, spesso, sovrapponendosi (anche in termini di utilizzo contemporaneo di piu' sostanze) con quello delle droghe tradizionali quali eroina, cocaina, cannabis e la famiglia delle amfetamine. Il fenomeno risulta ancora piu' preoccupante se si considera la pervasiva infiltrazione delle offerte nella rete Internet e soprattutto nei social network, particolarmente frequentati dalle giovani generazioni. Il bisogno di conoscenza, di monitoraggio ma anche di prevenzione e di intervento precoce, quindi, e' sicuramente reale sempre di piu' anche nel nostro Paese e quindi non piu' procrastinabile. Ecco perche', di concerto con il Ministero della Salute, abbiamo messo a punto un nuovo Piano di Azione che presenteremo nel dettaglio la settimana prossima". 17-09-2013 13:39 ITALIA/Perde lavoro e, per mantenere figlio, coltiva marijuana in casa Dopo avere perso il lavoro, per mantenere il figlio di pochi mesi, aveva trasformato la sua abitazione in una centrale di produzione e spaccio di marijuana 'low cost', ma e' stato scoperto dalla Polizia ed arrestato. In manette, per coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, e' finito un 25enne di Montesilvano (Pescara). Trattandosi di marijuana autoprodotta, veniva venduta a prezzi piu' bassi di quella generalmente reperibile sul mercato dello spaccio. E' stato lo stesso 25enne a dichiarare agli agenti di avere cominciato a coltivare cannabis dopo avere perso il posto di lavoro. All'interno dell'abitazione, gli uomini della Sezione narcotici della Squadra mobile di Pescara, hanno trovato due piante di cannabis ancora nei vasi, mentre altre due piante recise erano appese ad essiccarsi sullo stendipanni. Gli agenti hanno trovato inoltre circa 220 grammi di marijuana nascosta in un cassetto, due bilancini di precisione, centinaia di bustine vuote, un passamontagna ed una pistola scacciacani senza il tappo rosso. 17-09-2013 13:36 RUSSIA/Tossicodipendente il 6% della popolazione. Rapporto governo Il numero dei tossicodipendenti in Russia e' di 8,5 milioni di persone, quasi il 6% della popolazione totale: e' la stima contenuta in un rapporto del governo. Il numero comprende quanti fanno uso di narcotici illegali e sostanze psicotrope. Il 90% dei tossicodipendenti russi e' eroinomane. Il mercato dell'eroina in Russia, secondo alcune fonti, vale 6 miliardi di dollari, quello dell'hashsh 1,5 milioni di dollari. Stando alle statistiche ufficiali, ogni anno muoiono in Russia dalle 30 mila alle 40 mila persone per patologie legate al consumo di droga. 17-09-2013 13:34 ARABIA SAUDITA/Siriano decapitato per traffico di droghe Le autorita' saudite hanno decapitato un cittadino siriano riconosciuto colpevole di traffico di droga nel Regno. Lo riferisce il ministero degli Interni di Riad in una nota rilanciata dall'agenzia di stampa Spa. Waleed Zeineddin era stato arrestato mentre cercava di far entrare in Arabia Saudita una grande quantita' di anfetamine stimolanti, che Riad classifica come droghe. La sua decapitazione è avvenuta nella regione settentrionale di Jawf. Secondo dati di Human Rights Watch, nel 2012 sono state eseguite 69 sentenze capitali nel Regno. I reati di stupro, omicidio, apostasia, rapina a mano armata e traffico di droga sono tutti punibili con la morte in Arabia Saudita, dove vige una rigida applicazione della Sharia. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------