NOTIZIARIO DROGHE - ADUC

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NOTIZIARIO DROGHE - ADUC
====== NOTIZIARIO DROGHE ==================
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici,
all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
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Archivio settimanale
Dal 17-09-2013 al 23-09-2013
2013-38
ARTICOLI
- Legalizzare. Droghe e paradisi fiscali: la stessa lotta!
http://droghe.aduc.it/articolo/legalizzare+droghe+paradisi+fiscali+stessa+lotta_21619.php
- Tossicodipendenza. La riduzione del danno nelle campagne francesi
http://droghe.aduc.it/articolo/tossicodipendenza+riduzione+danno+nelle+campagne_21615.php
NOTIZIE
-VENEZUELA/Tre ufficiali arrestati dopo maxi-sequestro di droga
http://droghe.aduc.it/notizia/tre+ufficiali+arrestati+dopo+maxi+sequestro+droga_128040.php
-ITALIA/Droga e telefonino nel carcere di Vercelli
http://droghe.aduc.it/notizia/droga+telefonino+nel+carcere+vercelli_128039.php
-/Tabacco. Nuova direttiva rischia di far aumentare illegalita'. Transcrime
http://droghe.aduc.it/notizia/tabacco+nuova+direttiva+rischia+far+aumentare_128037.php
-ITALIA/Una cinquantina le 'droghe da stupro'. Denuncia
http://droghe.aduc.it/notizia/cinquantina+droghe+stupro+denuncia_128036.php
-GRAN BRETAGNA/Pornografia crea dipendenza come la droga. Studio
http://droghe.aduc.it/notizia/pornografia+crea+dipendenza+come+droga+studio_128035.php
-ITALIA/Sostanze psicoattive. Piano nazionale Dpa/ministero
http://droghe.aduc.it/notizia/sostanze+psicoattive+piano+nazionale+dpa+ministero_128034.php
-ITALIA/Nessun ritorno dell'eroina in Italia. Ingroia ad incontro AmaAquilone
http://droghe.aduc.it/notizia/nessun+ritorno+dell+eroina+italia+ingroia+incontro_128031.php
-ITALIA/Porta cocaina in carcere per il marito. Arrestata
http://droghe.aduc.it/notizia/porta+cocaina+carcere+marito+arrestata_128030.php
-BRASILE/Crack. 370.000 consumatori nelle capitali degli Stati federali
http://droghe.aduc.it/notizia/crack+370+000+consumatori+nelle+capitali+stati_128028.php
-FRANCIA/Lotta alla droga: un delicato equilibrio tra repressione e prevenzione
http://droghe.aduc.it/notizia/lotta+alla+droga+delicato+equilibrio+repressione_128027.php
-COLOMBIA/Forum a Bogota' su traffico droghe: suggerimenti ai negoziati di pace tra Governo e Farc
http://droghe.aduc.it/notizia/forum+bogota+traffico+droghe+suggerimenti+ai_128024.php
-/Kosovo: Paese di transito delle droghe verso l'Europa
http://droghe.aduc.it/notizia/kosovo+paese+transito+droghe+verso+europa_128022.php
-/Legalizzazione cannabis. Settimana intensa per l'Uruguay all'ONU
http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+settimana+intensa+uruguay_128021.php
-ITALIA/Aumenta il consumo di droghe in Alto Adige
http://droghe.aduc.it/notizia/aumenta+consumo+droghe+alto+adige_128020.php
-ITALIA/Tossicodipendenti in carcere. Sappe: misure alternative alla detenzione
http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+carcere+sappe+misure+alternative_128018.php
-/Proposta nuovi divieti per sostanze psicoattive
http://droghe.aduc.it/notizia/proposta+nuovi+divieti+sostanze+psicoattive_128014.php
-ITALIA/Perde lavoro e, per mantenere figlio, coltiva marijuana in casa
http://droghe.aduc.it/notizia/perde+lavoro+mantenere+figlio+coltiva+marijuana_128010.php
-RUSSIA/Tossicodipendente il 6% della popolazione. Rapporto governo
http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendente+della+popolazione+rapporto_128009.php
-ARABIA SAUDITA/Siriano decapitato per traffico di droghe
http://droghe.aduc.it/notizia/siriano+decapitato+traffico+droghe_128008.php
IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO
dalle cronache locali
gli effetti della legge vigente
dati dal 25/12/2012 al 23/09/2013
sequestri
droghe leggere (kg)
7.210
droghe pesanti (kg)
8.550
dosi droghe sintetiche
8.340.000
piante di cannabis
17.040.000
flaconi di metadone
288
vittime
morti
14
arresti
7.060
giorni di reclusione
5.430
riepilogo settimanale
dal 17/09/2013 al 23/09/2013
sequestri
droghe leggere (kg)
150
droghe pesanti (kg)
190
dosi droghe sintetiche
110.000
piante di cannabis
700.000
flaconi di metadone
0
vittime
morti
0
arresti
115
giorni di reclusione
130
dati 2012: 20/12/11 - 24/12/12
* sequestri
- droghe leggere: Kg 11.270
- pesanti: Kg 15.730
- sintetiche: dosi 11.825.000
- cannabis: piante 22.170.000
- metadone: flaconi 250
* vittime
- morti: 45
- arresti: 9.335
- giorni di reclusione: 7.950
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ARTICOLI
23-09-2013 11:45 Legalizzare. Droghe e paradisi fiscali: la stessa lotta!
Jean-Pierre Dintilhac, gia' direttore della gendarmeria nazionale francese
(1991-1993), procuratore della Repubblica presso il Tribunale della Grande Istanza di Parigi (19982002), presidente di camera alla Corte di Cassazione (2006-2008), stila per il quotidiano Le Monde un
quadro critico e severo sulla politica di lotta al traffico della droga. Una situazione che Dintilhac
mette insieme all'impotenza degli Stati a lottare contro i paradisi fiscali. Al di la' della presa d'atto, il
nostro indica delle strade per lottare efficacemente contro i due flagelli.
Cambiare la politica in materia di droga e' urgente, non solo perche' l'attuale politica e' una sconfitta, ma
soprattutto perche' la stessa e' responsabile dell'aumento del consumo di droghe. L'attuale crisi ci da' un
altro motivo per cambiare radicalmente, poiche' non c'e' dubbio che la circolazione dei soldi riciclati aumenta
a sua volta lo sviluppo delle “non-banche”, il “shadow banking”. Curiosamente, una serie di articoli molto
documentati, tra cui un lungo articolo di Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea (BCE)
dal 2003 al 2011, non contiene alcun riferimento a questa realta'.
E' vero che nel 2007, durante un congresso, Catherine Austin Fitts, direttrice della banca di invetimento
Dillon Read, non esitava ad affermare che tra 500 e 1.000 miliardi di dollari provenienti dal traffico di droga
“servivano a finanziare la crescita”. Aggiungendo che “senza queste centinaia di miliardi che gonfiando
artificialmente l'economia americana, gli Usa subirebbero una crisi piu' dura di quella del 1929”.
Ma -e' importante- occorre dire e ridire che tutte le droghe, compresa la cannabis, sono nocive, ammettendo
che tutte le politiche che vogliono sradicare il consumo di droga grazie agli strumenti della repressione, sono
totalmente irreali. E quindi, come cambiare, non essendo piu' realizzabili mezze misure.
Vendere la cannabis nei tabacchini, in confezioni che indichino il pericolo del prodotto e precisandone gli
effetti nocivi rispetto all'intensita' e alla durata del consumo, con un divieto di vendita ai minori. Vendere la
cocaina e l'eroina in farmacia con presentazione di una ricetta medica non piu' vecchia di sei mesi.
Organizzando i necessari circuiti commerciali, in un ambito legale e controllato, coi Paesi produttori.
Rafforzare la repressione contro chi propone o scrive presentando positivamente il consumo di droga e
contro ogni forma di pubblicita' diretta o indiretta. Infine, effettuando controlli per rilevare il consumo di droga
su tutte le persone la cui attivita' implichi un'assoluta astensione dal consumo di prodotti che possano ridurre
la vigilanza e le capacita' fisiche e psichiche: automobilisti, piloti d'aereo, persone predisposte, a causa della
loro professione, a far uso di un'arma e sanzionare severamente il consumo di droghe in queste situazioni.
Occorre ricordare che la prima legge che ha intrapreso la lotta contro la coltivazione, la vendita e il consumo
della marijuana, e' stata approvata in Usa nel 1937, poco dopo l'abbandono, nel 1933, del divieto dell'alcool.
Pertanto, i tredici ani di divieto dell'alcool erano stati una sconfitta clamorosa con gravi effetti perversi che
avevano favorito strutturazione e arricchimento di gruppi mafiosi, con alcuni dei loro capi che si
pronunciarono, e in modo notevole, contro l'abbnadono del divieto, in nome... della morale!
Risposte alle principali obiezioni
La prima e principale critica che viene fatta a questo metodo, quando viene presentato, e' che favorirebbe il
consumo. L'inquietante livello del consumo attuale e' tale in un contesto di divieto, per cui ci sarebbero buoni
motivi di considerare che, al contrario, l'aumento sarebbe molto meno forte se le reti mafiose non avessero
un grande interesse finanziario a sviluppare questo mercato.
Se tanti giovani e adulti trasgrediscono il divieto, non e' tanto per una loro precisa volonta', ma piuttosto per il
ben conosciuto meccanismo dell'incontro con uno dei tanti piccoli rivenditori il sui obiettivo e' solo quello di
aumentare la propria clientela. Il metodo e' di convincere la persona che si incontra ad assaggiare, per
provare, regalandogli il prodotto, fino a che, diventato un “dipendente”, questa persona diventa un cliente.
Altra obiezione: un accesso legale alla cannabis favorirebbe il passaggio ad altre droghe. Questa obiezione
e' seria ma non giustifica il mantenimento del divieto se si considera che, allo stato attuale l'accesso alla
cannabis e', purtroppo, molto facile e che la si trova praticamente ovunque.
Alcuni sostengono che cassando il mercato della droga, legalizzando la stessa, sarebbe possibile che tutti i
trafficanti attuali si orienterebbero verso altre attivita' delinquenziali. Questa obiezione, anche se ha un
fondamento, non e' accettabile: non si puo' continuare a tollerare un metodo che non solo si dimostra
totalmente inefficace, ma che, soprattutto, ha manifestamente contribuito all'aumento del consumo di droga
nel corso degli ultimi quaranta anni. Inoltre, le forze di polizia liberate da queste incombenze, potrebbero
occuparsi di altre forme di delinquenza.
Inoltre, tra coloro che sono favorevoli ad una evoluzione rispetto alla cannabis, c'e chi si mostra reticente e
anche ostile per la cocaina e l'eroina. Questa opzione sarebbe pericolosa perche' le reti mafiose, dovendosi
riconvertire, svilupperebbero immediatamente le medesime strategie di incentivazioni al consumo di questi
prodotti.
Gli effetti positivi che si possono aspettare da questo cambiamento
Il piu' essenziale sarebbe il riflesso positivo per quelle zone urbane che ora sono incatenate dai traffici di
droga. Cio' che rende la situazione perniciosa, per alcuni giovani che abitano in questi quartieri, e'
probabilmente non il consumo in se' quanto piuttosto il traffico che li attira molto presto per i soldi che
procura loro e per la “vita facile” che affascina i piccoli, medi e grossi spacciatori: “si puo' fare carriera nella
droga, e profumatamente!”.
Un altro vantaggio, da non sottovalutare, sarebbe quello di liberare le forze dell'ordine e la polizia giudiziaria
coinvolte in questa lotta, le cui azioni, nonostante numerosi e notevoli successi continui, e' globalmente una
sconfitta. La legalizzazione dovrebbe anche contribuire a diminuire le tensioni provocate dai numerosi
controlli, a cui i giovani sottostanno frequentemente, per controllare se sono in possesso di una barretta di
hashish.
La legalizzazione contribuirebbe, inoltre, a ridurre la sovrappopolazione carceraria dovuta a questa forma di
delinquenza, compreso il solo consumo. Questo cambiamento eviterebbe la stigmatizzazione che un arresto
rappresenta per un consumatore, talvolta occasionale, che come minimo gli provocheebbe una iscrizione su
un rapporto di polizia, cosa che potrebbe costituire, ulteriormente, un irrimediabile ostacolo per l'accesso ad
alcune professioni.
La legalizzazione ridurrebbe la dipendenza dei tossicodipendenti dai trafficanti e la delinquenza comune che
ne deriva. Farebbe seccare parzialmente il “shadow banking”, che e' fonte di finanziamento di numerosi
movimenti terroristici che finanziano i loro attentati e le loro attivita' terroristiche grazie a questo traffico. Ad
aprile del 2013, l'amministrazione Obama ha fatto sapere che gli Hezbollah funzionano come un cartello
della droga, inserendo due agenzie libanesi di scambi monetari sulla propria lista nera.
Infine, essa dovrebbe limitare lo sviluppo di nuove droghe, totalmente artificiali, alcune delle quali molto
pericolose per la salute, che alcuni consumatori acquistano in Internet per evitare il rischio di essere passibili
di sanzioni, e questo perche' si tratta di sostanze che non sono qualificate come stupefacenti.
I prevedibili freni al cambiamento
I trafficanti non mancherebbero di attizzare ovunque tutte le reti di cui dispongono per mantenere il proprio
business che gli procura notevoli risorse, e altrettanto farebbero coloro che, direttamente o indirettamente,
approfittano di questo mercato. Una parte degli specialisti della lotta contro la droga sarebbe contraria a
riciclarsi professionalmente e, cio' che e' decisamente fastidioso, alcuni specialisti delle scienze mediche e
umane, che lavorano per la disintossicazione, che sostengono di essere favorevoli al mantenimento del
divieto penale come leva terapeutica.
Questo argomento deve essere considerato, perche' e' particolarmente importante che il cambiamento di
politica preconizzato sia preceduto ed accompagnato da una importante campagna di prevenzione, in modo
che all'abbandono del divieto legale corrisponda un significativo rafforzamento del divieto sociale.
Le condizioni del cambiamento
Sul piano giuridico, soprattutto per il cambiamento della nostra legislazione nazionale, converrebbe ottenere
il cambio della convenzione internazionale unica sugli stupefacenti del 1961, che stila la lista delle sostanze
proibite, oppure denunciarne la parziale inefficacia formulando delle riserve. Ma soprattutto occorre prendere
consapevolezza che ogni cambiamento di politica in materia di droga non potrebbe essere fatto senza
essere preceduto da spiegazioni e dibattiti; va intrapreso soprattutto un dibattito pubblico, sia a livello
nazionale che in Europa, e questo implica una ferma e coraggiosa volonta' politica.
(pubblicato sul quotidiano Le Monde del 20/09/2013)
Redazione
20-09-2013 12:19 Tossicodipendenza. La riduzione del danno nelle campagne francesi
Si e' installato la', sul prato dell'ex-collegio, alla
periferia di Chatillon-sur-Loire (Loiret), 3.000 anime. Fuori degli sguardi indiscreti. Non ha nessuna insegna:
solo chi lo cerca lo puo' trovare. Il camper bianco dell'associazione di aiuto ai consumatori di droghe,
“Espace”, con base a Montargis, ha gia' percorso migliaia di chilometri attraverso i villaggi della regione. A
bordo, un infermiere e, in base ai giorni, un medico o uno psicologo. Un materasso per le consultazioni, una
toilette per i controlli, materiale per iniezioni gratuito: questo camper, che ha preso il via a settembre del
2012, serve per rispondere ai bisogni dei tossicodipendenti che vivono in ambito rurale.
E' anche questa una delle iniziative previste dal “piano di governo di lotta contro la droga e i comportamenti
che provocano dipendenza” presentato ieri 19 settembre.
Laurent (tutti i nomi che seguono sono di fantasia), 28 anni, e' uno dei consumatori isolati. Consumatore di
eroina e di Skénan, un farmaco che contiene solfati di morfina, approfitta del passaggio del camper per due
volte ogni mese. Questo ex-senzafissadimora diventato meccanico va a cercare “del materiale pulito e dei
consigli” sul consumo. “Questo mi evita di riutilizzare le mie siringhe”, dice. In precedenza, Laurent andava
ogni tanto in farmacia a cercare dei kit sterili per farsi le iniezioni. Ma occorreva pagare, almeno 1 euro.
Altrimenti, percorreva 50 Km per raggiungere il centro d'accoglienza e di accompagnamento per la riduzione
del danno (Caarud) di Montargis. Ma questo apriva solo di giorno e durante le ore di lavoro.
150 consumatori
Questo difficolta' sono normali nella quotidianita' dei tossicodipendenti delle zone ai margini di quelle urbane
o rurali, dove queste dipendenze sono in aumento da diversi anni. Nella regione del Loiret, le sostanze
disponibili sono le stesse che altrove: eroina, cocaina, farmaci usati in modo difforme dalle prescrizioni,
droghe di sintesi, cannabis, e oggi crack -secondo il procuratore della Repubblica di Montargis, Florent
Boura.
Ma le strutture specializzate, concentrate nelle grandi citta', sono rare in campagna. Per queste persone,
“l'accesso alle informazioni, alla riduzione dei danni e alle cure, rappresenta il maggiore problema”, ha
sottolineato a luglio l'Observatoire français des drogues et des toxicomanies.
Una volta che il giro e' completato, il camper rientra al Caarud di Montargis, che ha sede in una strada
tranquilla del centro della citta' fin dal 1998. Circa 150 consumatori possono trovare in modo anonimo e
gratuito un consiglio e del materiale pulito: siringhe, kit per le iniezioni e per lo sniffamento, salviette
antibatteriche, etc.. Tra i suoi muri arancioni -colore scelto dai suoi ex-frequentatori- nessuno ha intenzione
di smettere di consumare.
“Questo non accadrebbe mai a Parigi”
Malgrado la presenza della struttura da molto tempo, i pregiudizi sono sempre presenti in questa piccola
citta' di 15.000 abitanti. A luglio, Jo, 44 anni di cui venti di dipendenza agli oppiacei, si e' vista rifiutare da una
farmacia il metadone, il suo trattamento sostitutivo dell'eroina. “Alcune farmacie non vogliono servirci.
Questo non accadrebbe mai a Parigi”, lamenta questa piccola ed energica brunetta, che fa il vigile urbano.
Qui e' tutto da fare. Prima di tutto la fiducia nei consumatori, spesso marginalizzati. “All'inizio, si ha paura di
essere arrestati all'uscita”, dice Drago, sulla trentina, “cascato negli oppiacei” da due anni. Mickael,
eroinomane di 39 anni, dice che circa un terzo dei consumatori osa aprire la porta del Caarud o del camper:
“farlo significa ammettere di essere tossicodipendente, e questo non e' semplice”. Significa anche assumersi
l'onere di essere subito identificati come tali in una piccola comunita'.
Difficile anche convincere gli abitanti e i loro rappresentanti sull'importanza del progetto: l'installazione di
“totem”, distributori di siringhe pulite, a Montargis aveva gia' suscitato a suo tempo dei disappunti. Oggi,
diverse Sindaci di piccoli comuni vicini bloccano l'installazione di distributori di siringhe nel territorio di loro
competenza.
Soprattutto l'accesso alle cure e' difficile per coloro che hanno meno mobilita'. Per sfiducia, mancanza di
tempo in questo deserto sanitario o per deficit di formazione, alcuni medici generalisti si rifiutato di seguire i
tossicodipendenti. Altri accettano ma fanno degli errori, soprattutto prescrivendo in primis il metadone, che
puo' essere fatto solo in un centro di cure specializzate o in ospedale. Pascale Champault, medico di
Chatillon-sur-Loire, reindirizza sistematicamente i tossicodipendenti per il servizio dipendenze dell'ospedale
di Gien, al sud del dipartimento, dopo aver riscontrato alcune preoccupazioni in alcuni consumatori. “Essi
non venivano agli appuntamenti, e poi reclamavano una ricetta urgente per trattamenti sostitutivi”.
Una copertura parziale
I rapporti tra consumatori e farmacisti non sono piu' semplici. I primi criticano alcune farmacie che rifiutano di
dar loro kit sterili e metadone. I secondi possono trovarsi spiazzati di fronte ad alcune richieste dei
consumatori di droghe, “che reclamano talvolta delle sostanze senza una valida ricetta”, dice Anne Mirand,
che gestisce una farmacia di Chatillon-Coligny, piccolo borgo a sud di Montargis.
In questo contesto, il camper agevola le buone intenzioni. E i responsabili di Espace sono consapevoli di non
poter coprire tutto il territorio e neanche tutte le necessita', essenzialmente quelle di informazioni. “Occorre
che si incontrino i consumatori per spiegargli gli errori che non devono commettere, mescolare le sostanze,
comportamenti a rischio”, dice Mickael che, lui stesso, ha “beneficiato di questo sostegno”. Ma intanto,
confida Jo, la droga attualmente in circolazione non e' mai stata di cosi' cattiva qualita'.
(articolo di Claire Colnet, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 20/09/2013)
Redazione
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23-09-2013 18:06 VENEZUELA/Tre ufficiali arrestati dopo maxi-sequestro di droga
Tre ufficiali della Guardia Nazionale venezuelana sono stati arrestati perche' sospettati di essere implicati
nell'invio di 1,3 tonnellate di cocaina scoperte a bordo di un aereo Air France in volo da Caracas a Parigi: lo
ha annunciato oggi la Procura nazionale del paese sudamericano. In un comunicato, la Procura ha indicato
che i tre ufficiali - un tenente e due sergenti, uno del quali membro dell'unita' antidroga della Guardia
Nazionale - saranno imputati per "presunto legame con i narcotici sequestrati". Ai tre militari venezuelani si
aggiungono altre sei persone - tre italiani e tre britannici - che sono stati arrestati in Francia, dopo la scoperta
del carico di cocaina, valutato in circa 200 milioni di euro, che era nascosto in valigie registrate sotto nomi
falsi. La droga e' stata scoperta nell'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi lo scorso 20 settembre, hanno
precisato fonti venezuelane, ma i dettagli dell'operazione sono stati diffusi solo lo scorso week end, quando il
governo francese ha ammesso che si tratta del piu' grande sequestro di droga messo a segno sul territorio
continentale del paese.
23-09-2013 18:05 ITALIA/Droga e telefonino nel carcere di Vercelli
Un telefono cellulare nascosto in un calzino chiuso con del nastro isolante e' stato ritrovato in un angolo del
campo sportivo interno del carcere di Vercelli. Nel telefonino era presente anche una sim card. Addosso a tre
detenuti, inoltre, e' stato scoperto dell'hashish. Lo denuncia il Sappe, sindacato autonomo di Polizia
Penitenziaria. A trovare la droga sono stati i due poliziotti penitenziari aggrediti venerdi' scorso da un
detenuto, un italiano di 45 anni in carcere per pedofilia, che si era rifiutato di rientrare in cella dopo l'ora
d'aria perche' il suo televisore era rotto.
23-09-2013 12:52 /Tabacco. Nuova direttiva rischia di far aumentare illegalita'. Transcrime
"Occorre informare maggiormente i consumatori dei prodotti del tabacco,
fornendo loro garanzie sugli standard di produzione dei tabacchi manifatturati che acquistano, a sfavore dei
mercati illegali del tabacco. I governi dovrebbero monitorare meglio il numero di consumatori di tabacco,
comprendere quando funzionano le loro politiche sanitarie, pianificare realisticamente il contributo delle
imposte sul tabacco nei loro bilanci ed evitare il trasferimento silenzioso di parte di questo reddito legittimo ai
criminali, alle loro organizzazioni e alle loro attività. Rendere i produttori di tabacco maggiormente orientati a
operare soltanto nel mercato legale, dal momento che traggono beneficio dalla riduzione della concorrenza
sleale da parte del commercio illecito e, di conseguenza, dall'aumento della loro quota di mercato". Sono le
raccomandazioni dell'Istituto Interuniversitario Transcrime (specializzato in ricerche sull'economia criminale)
alla Commissione europea e ai governi in vista della discussione al Parlamento di Strasburgo della nuova
Direttiva tabacco (TPD), che rischia di avere effetti negativi in termini di aumento del contrabbando e della
contraffazione delle sigarette. "L'analisi riguardante l'impatto sociale della nuova TPD sul crimine e in
particolare sul Commercio illecito di prodotti del tabacco(ITTP) - si legge nello studio di Transcrime - non è
stata presa in considerazione da nessuno degli studi sulla Valutazione d'impatto intrapresi dalla
Commissione europea in vista della nuova Direttiva. Tale omissione ha reso la valutazione d'impatto non
conforme alle linee guida ufficiali per la valutazione d'impatto (Commissione europea, 2009; ciò potrebbe in
definitiva annullare la validità dei risultati della Valutazione d'Impatto stessa".
Nel suo rapporto, Transcrime cerca quindi di rimediare a questa lacuna, sottolineando che "secondo la
metodologia di impermeabilità al crimine, la messa al bando di sigarette slim e al mentolo, prevista dalla
Direttiva, ha un'elevata probabilità di produrre opportunità per la criminalità nel mercato del tabacco. Gli
effetti di un divieto improvviso e il suo impatto sulla criminalità legata al commercio illecito potrebbero essere
particolarmente gravi nei Paesi UE in cui le categorie di tabacchi manifatturati che vengono vietati sono
particolarmente diffusi. E' evidente che una percentuale di consumatori di sigarette slim e al mentolo si
rivolgerebbe al mercato illegale, poiché non vi sarebbe alcuna alternativa. In Europa l'aumento totale del
commercio illecito di prodotti del tabacco potrebbe attestarsi intorno al 18%.L'aumento del commercio illecito
in Italia sarebbe del 27.3% del totale. I maggiori profitti attesi in un anno per la criminalità possono essere
stimati tra gli 0,4 e 1,3 miliardi di euro. Gli Stati Ue potrebbero perdere entrate fiscali annue tra 1 e oltre 2
miliardi di euro a causa delle vendite illecite di sigarette slim e al mentolo". Da qui i suggerimenti di
Transcrime, basati du una maggiore informazione dei consumatori sui rischi anche sanitari del contrabbando
e della contraffazione, per aumentare l'area del commercio legale.
23-09-2013 12:45 ITALIA/Una cinquantina le 'droghe da stupro'. Denuncia
Ottantatre' casi di raggiri e di violenze sessuali nell'ultimo anno, perpetuate su donne ignare di aver assunto
'sostanze da stupro'. Sostanze che agiscono velocemente e che producono un'amnesia anterograda, che
cancella il ricordo ma non esclude che riemerga. Sostanze, circa una cinquantina, alcune delle quali
recuperabili in farmacia. Una lista enorme quella delle droghe da stupro "che parte dall'assunzione di alcol,
la piu' banale, e passa per i classici tranquillanti utilizzati per dormire, quelli che molti di noi tengono in casa",
spiega Sabina Strano Rossi, responsabile del progetto Violence and Date Rape Drugs, un programma per la
valutazione di violenze e raggiri sotto effetto di sostanza che, in collaborazione con il centro antiveleni di
Pavia, coordina la raccolta di campioni che arrivano dai pronto soccorso di tutta Italia.
"Alcune sostanze non hanno sapore, altre si ma che scompare facilmente in un cocktail alla frutta- conferma
l'esperta che avverte- si e' chiusa l'epoca in cui temevano la circolazione di queste sostanze solo di notte, in
locali e discoteche. Oggi i casi si verificano ovunque e in qualsiasi circostanza, anche la piu' banale". In
ufficio, nel condominio o al bar.
23-09-2013 12:42 GRAN BRETAGNA/Pornografia crea dipendenza come la droga. Studio
La pornografia puo' provocare una dipendenza simile a quella della droga o dell'alcol. Gli utenti compulsivi di
prodotti pornografici mostrano gli stessi segni di dipendenza nella loro attivita' cerebrale come gli alcolisti o i
tossicodipendenti, ha rivelato uno studio. Nella prima ricerca di questo genere, le scansioni cerebrali
realizzate con la risonanza magnetica hanno mostrato che una parte centrale del cervello, la stessa che
viene stimolata con la droga o con l'alcol nei tossicodipendenti e negli alcolisti, si ''illumina'' quando gli utenti
di pornografia compulsivi guardato materiale esplicito. Queste aree del cervello non si attivano nelle persone
che non erano utenti abituali od ossessivi di film o pubblicazioni porno. Lo studio e' stato realizzato
dall'Universita' di Cambridge e, riferisce il Sunday Times. I ricercatori hanno usato la risonanza magnetica
per analizzare l'attivita' cerebrale di 19 utenti di pornografia che avevano ammesso di avere un problema con
la loro abitudine a cercare visioni hard.
23-09-2013 12:38 ITALIA/Sostanze psicoattive. Piano nazionale Dpa/ministero
Duecentoottanta nuove droghe circolanti in Italia, di natura sintetica ma anche vegetali. Potenti, tossiche e
pericolose, anche perche' di facile reperibilita'. Sono le nuove sostanze psicoattive (Nps), individuate su
territorio italiano ma anche su quello europeo, forti di un mercato che utilizza soprattutto Internet e va di pari
passo a quello dei farmaci contraffatti. "Ragazzi giovanissimi hanno accesso a sostanze psicoattive, un
elenco vastissimo di sostanze messe sul mercato e propinate ai ragazzi soprattutto attraverso la rete, luogo
di incontro di tutti i ragazzi del mondo", e' l'allarme lanciato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel
corso della conferenza stampa che ha presentato a Palazzo Chigi il Piano di azione Nazionale sulle nuove
sostanze psicoattive, realizzato dal Dpa in collaborazione con il ministero della Salute.
l piano- si apprende nel corso dell'incontro- sara' presentato in 10 citta' italiane con una campagna itinerante;
domani si terra' il primo incontro all'universitA Cattolica di Roma, con un corso di aggiornamento tecnico
scientifico. "Al fine di assicurare una risposta efficace al diffondersi delle droghe sintetiche", ha dichiarato
Lorenzin, "che creano danni per la salute pubblica e a quella dei nostri ragazzi, realizziamo questo primo
update sulle principali caratteristiche delle Nsp individuate, mettendo a punto una serie di indicazioni
strategiche e di obiettivi". Sul tema delle Nsp sono state date indicazioni strategiche sia a livello
internazionale, sia a livello europeo; la scorsa settimana la Commissione europea ha sollecitato i Paesi
membri a coordinare la lotta contro queste nuove sostanze psicoattive, pericolo per la societa'.
Siamo i primi in Europa nella lotta alle nuove droghe, che costa al nostro paesi fra costi diretti e indiretti 24
miliardi di euro l'anno, e nonostante il mercato sia in fortissima crescita e di difficile controllo il nostro paese
e' al penultimo posto per i consumi, in una classifica che vede in testa l'Irlanda, la Polonia e l'Estonia.
Giovanni Serpelloni, capo del dipartimento per le Politiche Antidroga, tira le somme del fenomeno nel nostro
paese durante la presentazione del piano nazionale contro le nuove droghe, che prevede fra l'altro la
formazione del personale delle asl, pronto soccorso ed ospedali, per mettere in grado gli operatori di
riconoscere i casi di pazienti intossicati da queste sempre nuove sostanze per lo sballo che arrivano
soprattutto attraverso Internet. L'Italia ha aggiunto Serpelloni, puo' vantare tempi record per la registrazione
delle nuove sostanze: 4-5 mesi contro i quasi 2 anni degli altri paesi europei. E mentre si moltiplicano gli
sforzi investigativi per scoprire nella rete le offerte di queste droghe nascoste, come ha riferito il comandante
generale dei carabinieri dei Nas, Cosimo Piccinno, nei banali annunci di prodotti per la casa o per il giardino,
si moltiplicano le iniziative per opporre una rete di medici e laboratori preparati a individuarle. Ai medici e agli
operatori arriveranno corposi volumi di documentazione sulle nuove sostanze che circolano sulla rete.
22-09-2013 19:23 ITALIA/Nessun ritorno dell'eroina in Italia. Ingroia ad incontro AmaAquilone
Nessun ritorno dell'eroina in Italia, ma nel nostro Paese occorre intervenire maggiormente sulla domanda di
sostanze stupefacenti e superare le scelte sbagliate, come la legge Fini Giovanardi. Cosi' l'ex pubblico
ministero Antonio Ingroia e' intervenuto nella serata di ieri ad Ascoli Piceno al primo degli incontri sulle
droghe organizzato dalla cooperativa sociale AmaAquilone per approfondire il tema del narcotraffico e dei
suoi effetti in Italia e nei paesi d'origine delle rotte dei narcos. Tema al centro della serata, quello degli
oppioidi e i suoi derivati, raccontato anche grazie alla testimonianza del fotografo e giornalista Alessandro
Scotti, autore di diversi lavori e inchieste giornalistiche sul narcotraffico realizzate in giro per il mondo,
collaborando anche per l'Ufficio delle Nazioni unite contro la droga e il crimine. Un falso ritorno dell'eroina.
Nonostante negli ultimi anni siano cresciuti gli allarmi di un ritorno dell'eroina in Italia, per Ingroia il traffico di
questa sostanza non ha subito grossi scossoni. "Non ho visto questo boom e questo recupero di importanza
e di peso del mercato dell'eroina - ha affermato -. Dal mio osservatorio di Palermo, quando ero pm, non ho
rilevato in modo cosi' evidente questo ritorno. Tuttavia, bisogna dire che l'osservatorio palermitano era
limitato e soprattutto che la mafia siciliana, finche' me ne sono occupato, si e' servita della 'ndrangheta per
importare la droga in Italia. Ndrangheta che svolge ormai questo ruolo di mantenimento delle relazioni import
ed export con le altre organizzazioni criminali mondiali". Un ritorno che non e' evidenziato neanche nei dati
dei sequestri della Direzione centrale dei servizi antidroga (Dcsa). Intorno agli anni ottanta e novanta, infatti,
si sequestrava poco meno di una tonnellata di eroina in un anno. Quantita' che e' cresciuta fino a superare le
due tonnellate nei primi anni del 2000, per scendere ancora fino a 869 chili nel 2010, 640 chili nel 2011, 894
nel 2012. Ad agosto del 2013, gli ultimi dati della Dcsa, parlano di 417,6 chili di eroina sequestrata, un dato
che lascia immaginare che neanche quest'anno ci saranno cifre record. Oppio afgano. Se in Italia non
sembra esserci un incremento consistente di eroina circolante, diversa sembra essere la situazione in uno
dei paesi dove viene prodotta la maggior parte dell'eroina al mondo: l'Afghanistan. Secondo gli ultimi dati
delle Nazioni unite, nel territorio afgano ci sarebbero ben 236 mila ettari di terreni coltivati a oppio. Un record
storico, spiega l'Onu, quando nel 1999, periodo precedente all'intervento della Nato, gli ettari destinati alla
produzione di oppio erano solo 91 mila. Tuttavia, nonostante la coincidenza dell'intervento militare, una
crescita dell'estensione delle coltivazioni era stata gia' notata nel '99 proprio dall'Onu, che per quell'anno
aveva stimato un incremento del 40 per cento delle coltivazioni. "I talebani avevano ridotto la percentuale del
territorio coltivato a oppio in Afghanistan - ha spiegato Scotti -. Questa operazione, letta qualche anno dopo,
aveva due scopi: il primo, quello di cercare di guadagnare un minimo di legittimita' a livello internazionale, in
un momento difficile, ma in realta' gli anni precedenti avevano dato frutti straordinari. Anni con dei raccolti
molto ricchi, perche' l'Afghanistan ha delle oscillazioni di rendita sull'oppio molto forti. Credo siano arrivati a
produrre il 130 per cento della domanda mondiale. Quindi si sono ritrovati con una quantita' di merce
immagazzinata enorme. Aveva anche senso ridurre la produzione. E cosi' negli anni 2000 e 2001 c'e' stato
un crollo. Poi con l'intervento della Nato, i talebani sono stati spodestati ed e' ricominciato un ciclo di
sussistenza. Un problema che il conflitto ha acuito". Cambiare le politiche di contrasto. Sul terreno nazionale,
invece, per Ingroia servono politiche nuove soprattutto per avere risultati sulla domanda e non puntare
unicamente sul contrasto dell'offerta di droga. "Sono convinto che e' sulla domanda e non sull'offerta che
bisogna intervenire - ha affermato Ingroia -. Non e' certamente la soluzione repressiva quella che serve a
ridurre la domanda. Se la soluzione repressiva colpisce solo l'anello debole della catena, non risolve il
problema della domanda e viene percepito come un intervento ingiusto che non interviene alla radice del
disagio sociale, ma lo amplifica". Per Ingroia, "alcune politiche che sono indirizzate alla repressione
dell'ultimo anello debole sono scelte politiche tutt'altro che neutrali ed e' impensabile che non siano fatte con
la consapevolezza che questo determina invece un aumento della domanda e la stabilizzazione del
mercato". Scelte politiche sbagliate come quella che ha portato alla legge Fini Giovanardi. "Ho sostenuto
l'ingiustizia della Fini Giovanardi prima di tutto da magistrato - ha detto Ingroia -. Si tratta di una delle leggi
piu' ingiuste che esiste nel sistema penale odierno e responsabile di quel vecchio principio della legge
penale "forti con i deboli e deboli con i forti".
21-09-2013 11:22 ITALIA/Porta cocaina in carcere per il marito. Arrestata
La Polizia Penitenziaria di Udine ha sventato oggi il tentativo di introdurre della droga all'interno del carcere
udinese. Lo rende noto il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato
Capece. Lo stupefacente - dosi di cocaina - era stato portato, nascosto nei pantaloni, da una donna di 50
anni, della provincia di Udine, che era giunta in carcere per un colloquio con il marito detenuto. "Questi
episodi - commenta Capece - oltre a confermare il grado di maturita' raggiunto e le elevate doti professionali
del Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Udine, ci ricordano che il primo compito dei
Baschi Azzurri e' stato, e' e rimane quello di garantire la sicurezza dei luoghi di pena e impongono oggi piu'
che mai una seria riflessione sul bilanciamento tra necessita' di sicurezza e bisogno di trattamento dei
detenuti".
20-09-2013 16:00 BRASILE/Crack. 370.000 consumatori nelle capitali degli Stati federali
370.000 consumatori di crack sono stati recensiti nelle capitali nei 27 Stati federali del
Paese, 50.000 dei quali sono bambini o adolescenti. Cosi' uno studio diffuso ieri 19 settembre dal Governo e
fatta dalla Fondazione pubblica Oswaldo Cruz. In totale, un milione di brasiliani (2,28% della popolazione) ha
consumato una qualche droga in queste citta' dove vivono 45 milioni di persone. I consumatori di crack -un
derivato a buon mercato della cocaina e con effetti devastanti- rappresentano lo 0,8% della popolazione di
Brasilia, la capitale del Paese, e il 35% del totale dei consumatori di droga.
Lo studio rivela anche che il 40% dei tossicodipendenti di crack vive nella zona a nord-est e povera del
Paese, e non nel sud-est dove si trovano Rio de Janeiro e Sao Paulo, le citta' piu' popolose del gigante
sudamericano.
Questi tossicodipendenti sono in maggioranza “non bianchi” (80%), poco scolarizzati, con grosse difficolta' di
inserimento nel mercato del lavoro. La maggior parte (65%) vive di lavori precari, il 6% guadagna del denaro
dedicandosi al traffico di droghe e il 9% commettendo dei furti. Piu' della meta' consumano crack “spinti dalla
curiosita' di provarne gli effetti”, il 27% dei quali incitati a farlo grazie ad amici, e il 29% in virtu' di problemi
famigliari o di perdita di affetti.
Nel dicembre 2011, il Governo brasiliano ha lanciato un piano di 2,2 milioni di dollari per far fronte a cio' che
esso stesso considera “una considerevole epidemia di crack” in questo Paese di circa 200 milioni di abitanti,
avvalendosi di trattamenti medici dei consumatori e con la repressione dei traffici alle frontiere.
20-09-2013 10:08 FRANCIA/Lotta alla droga: un delicato equilibrio tra repressione e prevenzione
Un equilibrio delicato tra repressione e prevenzione: la lotta contro la droga non ne e'
da meno. Ieri, un comitato interministeriale ha presentato un nuovo “piano di governo di lotta contro la droga
e i comportamenti che provocano dipendenza”. Pur se si propone di migliorare la prevenzione, non torna sui
propri passi rispetto alla forte repressione che era stata messa in atto da Nicolas Sarkozy.
La precedente maggioranza si era indirizzata verso la repressione. Tra il 2008 e il 2010 non ci sono stare
iniziative giudiziarie di prevenzione in merito, mentre le stesse sono diminuite in alcuni ambiti,
essenzialmente nella scuola. Le spese per difesa, ordine pubblico e sicurezza sono aumentate del 42% in
tre anni.
Gli arresti per consumo sono nettamente aumentati tra il 2002 e il 2012: la polizia e' stata incoraggiata ad
arrestare semplici consumatori al fine di gonfiare le statistiche, e il numero di arresti per “consumo di
stupefacenti” e' raddoppiato. Quelli per consumo di cannabis, tra il 1990 e il 2010, sono passati dal 71 al
90%.
Un numero di arresti in aumento mentre il consumo continua a restare, in questi anni, ad un livello molto alto,
particolarmente per la cannabis. Il 41,5% dei giovani di 17 anni ha gia' consumato cannabis nel 2011,
secondo i dati dell'indagine Escapad realizzata alla bisogna.
Nello stesso tempo, il budget della “missione interministeriale di lotta contro le droghe e le
tossicodipendenze” (Mildt), e' diminuito. Questa “missione” si occupa di coordinare i diversi mezzi di
intervento, come le campagna di informazione e prevenzione. Il suo budget viene alimentato anche dai soldi
recuperati grazie ai sequestri da parte delle forze dell'ordine.
Nel suo rapporto legislativo sul budget del Mildt nell'ambito del progetto di legge sulla finanziaria del 2013,
Laurence Cohen, senatrice socialista, lamenta che la “missione” abbia concentrato i suoi sforzi sui
“trattamenti penali del consumo di stupefacenti e la sua repressione”. La senatrice spera di avviare nel 2013,
per esempio, “l'apertura sperimentale di narcosale a basso rischio” o “la cura di persone che soffrono di
tossicodipendenza”.
Una sola narcosala sperimentale aprira' a Parigi. E il piano interministeriale propone una prevenzione piu'
efficace. Non viene pero' ancora posto il problema di un cambiamento della repressione o di una modifica in
senso meno repressivo della legge sulle droghe del 1970, vista la situazione che si e' determinata in merito a
Marsiglia e alla crescita della diffusa sensazione di insicurezza.
(da un articolo di Alexandre Léchenet, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 20/09/2013)
18-09-2013 19:07 COLOMBIA/Forum a Bogota' su traffico droghe: suggerimenti ai negoziati di pace
tra Governo e Farc
Un forum sul traffico di droghe si terra' il prossimo 24 settembre in Colombia sotto l'egida delle Nazioni Unite,
in risposta ad una domanda formulata nell'ambito dei negoziati di pace tra Governo e guerriglia delle Farc, in
corso attualmente a L'Avana. Questa conferenza, che riunira' esperti, politici e rappresentati della societa'
civile, affrontera' uno dei nodi del conflitto interno che oppone le autorita' ai ribelli marxisti delle Forze Armate
rivoluzionarie della Colombia (FARC), in lotta da quasi mezzo secolo. Altri forum di questo tipo, organizzati
sempre dall'Universita' nazionale della Colombia, si sono gia' tenuti a Bogota' su temi ugualmente scottanti
come lo sviluppo agricolo e la partecipazione alla politica dei guerriglieri pentiti. “Come i precedenti, questo
incontro cerchera' di rendere piu' ricca la tavola dei negoziati de L'Avana a Cuba, con proposte della societa'
civile”, ha detto Fabrizio Hochschild, coordinatore dell'ONU in Colombia, durante una conferenza stampa.
“Tutte le proposte che verranno fuori saranno comunicate a L'Avana”, ha sottolineato.
Il traffico di cocaina, di cui la Colombia e' il promo produttore al mondo, costituisce il prossimo capitolo dei
negoziati di pace tra il Governo del Presidente Juan Manuel Saantos e la principale guerriglia del Paese. Le
autorita' accusano le Farc di ricavare i propri principali guadagni dal narcotraffico insieme ad altri attori del
conflitto interno, e a bande criminali che in parte vengono dall'ex.milizie paramilitari di estrema destra.
Il forum sulle droghe si terra' a Bogota' per due giorni, prima di spostarsi, tra l'1 e il 3 ottobre nella provincia
di Guaviare (sud-est), una delle regioni di coltivazione della coca, pianta che serve per la produzione della
cocaina. Anche se illegali, queste coltivazioni costituiscono la principale risorsa per numerose comunita' di
contadini. Tra i partecipanti a questo incontro, e' atteso Paul Simons, segretario della commissione sulle
droghe dell'Organizzazione degli Stati Americani (OEA). Oltre al conflitto colombiano, al forum interverranno
diversi capi di Stato della regione, che hanno fatto proposte di politiche alternative contro il traffico di
stupefacenti, stigmatizzando la sconfitta della strategia repressiva degli Usa.
18-09-2013 18:21 /Kosovo: Paese di transito delle droghe verso l'Europa
Secondo un rapporto del dipartimento di Stato Usa, il Kosovo e' un Paese di transito per i narcotici destinati
all'Europa, ma non e' un significativo produttore di stupefacenti. Nel corso dei primi nove mesi del 2012, in
Kosovo sono stati sequestrati piu' di 1,091 chilogrammi di marijuana, 51 chilogrammi di eroina e 7,2
chilogrammi di cocaina. La relazione sottolinea che si tratta di un aumento significativo rispetto al 2011. "I
fattori che incidono negativamente sugli sforzi del Kosovo per combattere il traffico di stupefacenti sono la
sua posizione geografica, la mancanza di controllo nei comuni settentrionali, l'economia povera e un sistema
di gestione delle frontiere inefficace", afferma il rapporto.
18-09-2013 18:16 /Legalizzazione cannabis. Settimana intensa per l'Uruguay all'ONU
Sara' una settimana intensa per il presidente uruguayano Jose Mujica, la prossima a New York. Il capo di
stato parlera' all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 28 settembre. L'oggetto del suo speech saranno
le ultime novita' sulle norme introdotte dal paese latino americano, considerato ormai all'avanguardia. Inoltre,
Mujica incontrera' il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, e numerosi omologhi dell'area latino
americana. Tra questi, il presidente colombiano Juan Manuel Santos, quello guatemalteco Otto Perez, e presumibilmente quello argentino, Cristina Kirchner Fernandez. Con il primo, il tema centrale sara' lo stato di
avanzamento del processo di pace tra il governo e i ribelli delle Farc; con il secondo, si discutera'
presumibilmente della legalizzazione delle droghe leggere che recentemente l'Uruguay ha approvato. Perez,
infatti, e' un forte sostenitore della necessita' di avviare un processo del genere per disincentivare il traffico di
stupefacenti. Per quanto riguarda il colloquio con Fernandez, invece, I temi sono tanti: dai rapporti bilaterali
alla recente richiesta del gruppo finlandese Upm di espandere la produzione di polpa di legno annuale da 1,1
milioni di tonnellate a 1,3.
18-09-2013 18:14 ITALIA/Aumenta il consumo di droghe in Alto Adige
In provincia di Bolzano negli ultimi 3 anni e' aumentato costantemente il consumo di cocaina, e' inoltre
ripreso quello di eroina e, seppur in forma minore, anche quello di hashish e di marijuana. Questo quanto
evidenziato dalla riunione di coordinamento delle forze di polizia, svoltasi in prefettura, presieduta dal
commissario del Governo, Valerio Valenti. Dal raffronto dei dati dell’anno 2012 e di quelli dei primi mesi del
2013 emerge, in particolare, l’aumento dei quantitativi di cocaina sequestrata, passato da circa 23 kg nel
2012 a circa 48 kg nei primi otto mesi del 2013, mentre per quel che riguarda l’eroina si e' passati da 1,1 kg
sequestrati nel 2012 a oltre 1,5 kg nei primi otto mesi del 2013. ''Pur non trattandosi di quantitativi destinati
tutti al mercato locale, e' stato, infatti, accertato che almeno la meta' della merce era destinata ad altre
regioni del nord, si ha la conferma - ha sottolineato il prefetto - che la domanda del mercato locale e' in forte
aumento''. Tale circostanza e' confermata anche dai dati relativi alle segnalazioni pervenute al nucleo
operativo tossicodipendenze di questa prefettura, passate da 357 nel 2009 a 394 nel 2012. Tra queste ultime
preoccupa maggiormente la fascia di eta' compresa tra i 18 ed i 25 anni, che assorbe oltre la meta' dei
consumatori. Ad ulteriore riscontro di quanto esaminato, si evidenzia, inoltre, il numero delle persone
denunciate per il reato di associazione per produzione o traffico di sostanze stupefacenti, passato da 0 nel
2011 a 34 nei soli primi otto mesi del 2013. Per quanto riguarda il reato di spaccio, tra i soggetti arrestati o
denunciati a piede libero si passa da circa 299 nel 2012 a 173 nei primi otto mesi del 2013. Alla luce dei dati
esaminati stamani in Prefettura, e' stato convenuto in ordine alla necessita' di imprimere un forte impulso
all’attivita' di contrasto, soprattutto al fenomeno dello spaccio.
18-09-2013 13:01 ITALIA/Tossicodipendenti in carcere. Sappe: misure alternative alla detenzione
"E' deceduto ieri alle ore 13.30 circa nell'infermeria del carcere di Spoleto, per cause naturali (ictus) un
detenuto magrebino di 43 anni. Il detenuto era definitivo con fine pena 2018 ed era stato condannato a
seguito di violazione della legge stupefacenti. Lo stesso era gia' ricoverato da diverso tempo nell'infermeria
dell'istituto, era tossicodipendente ed in terapia con metadone". A darne notizia e' Donato Capece, segretario
generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe che sottolinea come oltre 15.600 detenuti, il
24% circa di quelli presenti, ha problemi di tossicodipendenza. "Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria
Sappe e' fermamente impegnato per incrementare l'utilizzo del ricorso alle misure alternative al carcere delle
persone tossicodipendenti recluse". Il Sappe torna a sottolineare come "nonostante l'Italia sia un Paese il cui
ordinamento e' caratterizzato da una legislazione all'avanguardia per quanto riguarda la possibilita' che i
tossicodipendenti possano scontare la pena all'esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi. La legge
prevede che i condannati a pene fino a sei anni di reclusione, quattro anni per coloro che si sono resi
responsabili di reati particolarmente gravi, possano essere ammessi a scontare la pena all'esterno, presso
strutture pubbliche o private, dopo aver superato positivamente o intrapreso un programma di recupero
sociale. Nonostante cio' queste persone continuano a rimanere in carcere. Noi riteniamo sia invece
preferibile che i detenuti tossicodipendenti, spesso condannati per spaccio di lieve entita', scontino la pena
fuori dal carcere, nelle Comunita' di recupero, per porre in essere ogni sforzo concreto necessario ad aiutarli
ad uscire definitivamente dal tragico tunnel della droga e, quindi, a non tornare a delinquere. I detenuti
tossicodipendenti sono persone che commetto reati in relazione allo stato di malattia e quindi hanno bisogno
di cure piuttosto che di reclusione".
17-09-2013 14:02 /Proposta nuovi divieti per sostanze psicoattive
La Commissione europea ha proposto una direttiva e un regolamento per rendere illegali le nuove sostanze
psicoattive usate in alternativa alle droghe come cocaina ed ecstasy, assunte da oltre 2 milioni di persone e
provate almeno una volta dal 5% dei giovani secondo le stime di Bruxelles. Con le nuove norme sara'
possibile agire in tempi rapidi e bandire dal mercato le sostanze piu' dannose nel giro di poche settimane.
Con l'attuale legislazione, invece, sono necessari 24 mesi e non e' possibile procedere a una sospensione
temporanea.
La nuova politica europea prevede la possibilita' di rimuovere temporaneamente dal mercato le droghe piu'
pericolose, sospendendone la vendita per un anno. I punti principali di questa nuova regolamentazione
riguardano anche la distinzione dei provvedimenti in base agli effetti - piu' o meno limitati - delle sostanze.
Cosi', l'Ue puo' prendere tre decisioni: se il rischio e' basso, puo' decidere di non agire; se il rischio e'
moderato puo' scegliere di bandire la sostanza solo sul mercato dei consumatori senza pero' limitarne l'uso
industriale e farmaceutico; se il rischio e' elevato, puo' bandire l'uso per i consumatori ma anche quello
industriale, se non in caso di eccezioni particolari, su cui pero' verranno applicati forti controlli. Il regolamento
- che ha applicazione diretta e immediata in tutti i paesi - si concentrera' sulla proibizione delle sostanze,
mentre la direttiva - che va recepita dagli Stati membri e richiede quindi tempi piu' lunghi - riguardera' solo le
sanzioni penali.
"Non possiamo che condividere questa importante decisione presa dalla Commissione Europea che
dimostra la necessita di arginare un fenomeno che sta assumendo delle dimensioni preoccupanti". Lo scrive
il Dipartimento Politiche Antidroga (Dpa), commentando la proposta della Commissione Europea di rendere
illegali le nuove sostanze psicoattive. "Dal 2009 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce per le droghe del
Dpa ha monitorato strettamente la situazione sul territorio italiano rilevando circa 280 nuove sostanze
circolanti. Questo mercato utilizza principalmente Internet per la pubblicizzazione delle molteplici offerte di
nuove sostanze psicoattive, per la raccolta degli ordinativi e dei pagamenti mediante credito elettronico e
approfitta dei normali corrieri postali per il loro invio a domicilio. Il nuovo mercato delle nuove sostanze
psicottive va di pari passo con quello dei farmaci contraffatti o di vendita illegale che ormai popolano la rete
Internet con offerte altrettanto pericolose per la salute pubblica. In Italia, il Sistema Nazionale di Allerta
Precoce ha rilevato anche circa 70 casi di intossicazione acuta correlati all'assunzione di NSP che hanno
avuto bisogno di cure intensive presso i pronto soccorso. Per questo il Dpa ha appena realizzato un nuovo
Piano di Azione Nazionale sulle nuove sostanze psicoattive che verra' reso pubblico nei prossimi giorni,
accompagnato da un Update scientifico sulle nuove sostanze psicoattive, con un'ampia panoramica sulla
presenza delle nuove droghe individuate nel territorio italiano e europeo. "Purtroppo - ha detto Giovanni
Serpelloni, capo del Dpa - questo fenomeno delle offerte in internet di droghe sintetiche anche in Italia sta
assumendo quindi rilevanza di sanita' pubblica, affiancandosi e, spesso, sovrapponendosi (anche in termini
di utilizzo contemporaneo di piu' sostanze) con quello delle droghe tradizionali quali eroina, cocaina,
cannabis e la famiglia delle amfetamine. Il fenomeno risulta ancora piu' preoccupante se si considera la
pervasiva infiltrazione delle offerte nella rete Internet e soprattutto nei social network, particolarmente
frequentati dalle giovani generazioni. Il bisogno di conoscenza, di monitoraggio ma anche di prevenzione e
di intervento precoce, quindi, e' sicuramente reale sempre di piu' anche nel nostro Paese e quindi non piu'
procrastinabile. Ecco perche', di concerto con il Ministero della Salute, abbiamo messo a punto un nuovo
Piano di Azione che presenteremo nel dettaglio la settimana prossima".
17-09-2013 13:39 ITALIA/Perde lavoro e, per mantenere figlio, coltiva marijuana in casa
Dopo avere perso il lavoro, per mantenere il figlio di pochi mesi, aveva trasformato la sua abitazione in una
centrale di produzione e spaccio di marijuana 'low cost', ma e' stato scoperto dalla Polizia ed arrestato. In
manette, per coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, e' finito un 25enne di
Montesilvano (Pescara). Trattandosi di marijuana autoprodotta, veniva venduta a prezzi piu' bassi di quella
generalmente reperibile sul mercato dello spaccio. E' stato lo stesso 25enne a dichiarare agli agenti di avere
cominciato a coltivare cannabis dopo avere perso il posto di lavoro. All'interno dell'abitazione, gli uomini della
Sezione narcotici della Squadra mobile di Pescara, hanno trovato due piante di cannabis ancora nei vasi,
mentre altre due piante recise erano appese ad essiccarsi sullo stendipanni. Gli agenti hanno trovato inoltre
circa 220 grammi di marijuana nascosta in un cassetto, due bilancini di precisione, centinaia di bustine
vuote, un passamontagna ed una pistola scacciacani senza il tappo rosso.
17-09-2013 13:36 RUSSIA/Tossicodipendente il 6% della popolazione. Rapporto governo
Il numero dei tossicodipendenti in Russia e' di 8,5 milioni di persone, quasi il 6% della popolazione totale: e'
la stima contenuta in un rapporto del governo. Il numero comprende quanti fanno uso di narcotici illegali e
sostanze psicotrope. Il 90% dei tossicodipendenti russi e' eroinomane. Il mercato dell'eroina in Russia,
secondo alcune fonti, vale 6 miliardi di dollari, quello dell'hashsh 1,5 milioni di dollari. Stando alle statistiche
ufficiali, ogni anno muoiono in Russia dalle 30 mila alle 40 mila persone per patologie legate al consumo di
droga.
17-09-2013 13:34 ARABIA SAUDITA/Siriano decapitato per traffico di droghe
Le autorita' saudite hanno decapitato un cittadino siriano riconosciuto colpevole di traffico di droga nel
Regno. Lo riferisce il ministero degli Interni di Riad in una nota rilanciata dall'agenzia di stampa Spa. Waleed
Zeineddin era stato arrestato mentre cercava di far entrare in Arabia Saudita una grande quantita' di
anfetamine stimolanti, che Riad classifica come droghe. La sua decapitazione è avvenuta nella regione
settentrionale di Jawf. Secondo dati di Human Rights Watch, nel 2012 sono state eseguite 69 sentenze
capitali nel Regno. I reati di stupro, omicidio, apostasia, rapina a mano armata e traffico di droga sono tutti
punibili con la morte in Arabia Saudita, dove vige una rigida applicazione della Sharia.
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