Anomalie fenotipiche insolite in un ragazzo quattordicenne con
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Anomalie fenotipiche insolite in un ragazzo quattordicenne con
Rivista Italiana di Genetica e Immunologia Pediatrica - Italian Journal of Genetic and Pediatric Immunology Anno IV numero 3 - luglio 2012 | direttore scientifico: Carmelo Salpietro - direttore responsabile: Giuseppe Micali Anomalie fenotipiche insolite in un ragazzo quattordicenne con sindrome di Klinefelter a genotipo classico Ventrici C, Santisi A, Nigro S, Costa D, Neri M, Pintabona V, De Luca F UOC Pediatria, Dipartimento di Scienze Pediatriche Mediche e Chirurgiche, Università di Messina Introduzione Il disordine cromosomico più comunemente diffuso è denominato sindrome di Klinefelter, anche noto come aneuplodia XXY. Questa condizione patogena colpisce nella misura di 1 su 500-1000 soggetti maschi, i quali offrono un corredo genetico caratterizzato dalla presenza di un cromosoma X in più. Pur se tuttavia discutibile, accade frequentemente che la sua prevalenza sia sicuramente sottovalutata inducendo ad una diagnosi generalmente ritardata, viste la variabile presentazione clinica e la insufficiente consapevolezza professionale della stessa sindrome (2, 3). Appare ovvio auspicare una maggior acribia nel condurre le indagini epistemologiche, in modo tale da apportare un ausilio medico consone alle attenzioni che la patologia in esame pretende. Seppur l’aneuploidia XXY è tra le anomalie fenotipiche la più frequente, esistono varianti più rare con cariotipo 48, XXYY, 48, XXXY o 49, XXXXY. La compromissione dello sviluppo fisico e mentale aumenta con l’ aumentare del numero degli extra X (1). In origine la sindrome forniva, previa descrizione di 9 maschi affetti da ginecomastia, delineazioni somatiche raffigurabili attraverso la presenza di: testicoli di volume ridotto, azoospermia e elevati livelli di gonadotropine (4). A ciò va aggiunto che tipicamente, il bambino in età scolare può altresì presentare: ritardo del linguaggio, difficoltà nel’ apprendimento o problemi comportamentali. Caso clinico Da dettagliata osservazione effettuata su un paziente quattordicenne, giunto presso l’ambulatorio del nostro nosocomio, emergevano inusuali caratteristiche cliniche degne di attenta riflessione. Il ragazzo si presentava di statura alta e disarmonica e manifestava un habitus eunucoide confluente nella classica aberrazione cromosomica. I dati auxologici, raccolti durante l’ esame fisico, fornivano i seguenti parametri: - altezza 182, 5 cm (3, 2 DS); - diminuito rapporto tra altezza da seduto e altezza totale (SH/H=0.488, -2.3 DS); - peso 58, 5 Kg (90 C), BMI 17, 6 Kg/m². Ulteriori informazioni essenziali all’individuazione esatta della patologia, nonché alla corretta formulazione diagnostica, riguardavano: a) il target dei genitori, individuato in 167, 9 cm (target per altezza 4.2 DS); b) l’ età ossea, consistente in 15.8 anni (Tanner-Whitehouse 2); c) l’ altezza finale prevista superiore rispetto all’ altezza target (187, 6 cm) ; d) Lo sviluppo puberale, che ha avuto inizio quando il ragazzo era undicenne, rientrante nella norma (G4-Ph3); e) il volume di entrambi i testicoli, risultante 6cc. f) Non vi era presenza di ginecomastia. A quanto riscontrato, venne segnalata altresì la presenza manifesta di molte anomalie fenotipiche quali: a) setto nasale depresso; b) prognatismo; c) petto escavato; d) secondo dito lungo con grande spazio interdigitale; e) scarso sviluppo muscolare. La esamina psicologica, alla quale venne sottoposto il ragazzo, sottolineava la inadeguatezza del comportamento e scarsa socializzazione. La valutazione endocrinologica rivelava: a) normali livelli basali di FSH (6.3 IU/l); b) LH (4.4 IU/l) e 17-β-estradiolo (20.2 pg/ml); c) livelli di testosterone totale e libero bassi (2.1 ng/ml e 6.7 pg/ml, rispettivamente); d) concentrazione sierica di PRL e funzionalità tiroidea erano normali; e) il picco di FSH (10.1 IU/l), dopo stimolazione con LHRH (100 µg, iv), era normale; f) il picco di LH (43.0 IU/l), invece, era elevato. La citoanalisi seminale evidenziava azoospermia e lo studio del cariotipo sui linfociti periferici rivelava un genotipo 47 XXY, confermando la nostra ipotesi diagnostica. Alla valutazione ultrasonografica si apprezzava una lieve diminuzione del volume testicolare (testicolo destro: 27x13x16 mm, sinistro:29x16x17 mm). L’esame clinico e lo studio ecocardiografico non rilevavano, invece, alcuna anomalia cardiaca. Il paziente aveva iniziato la terapia sostitutiva con testosterone enantato alla dose di 100 mg im ogni 28 giorni per i primi due mesi e la dose programmata era gradualmente aumentata fino a 250 mg ogni 3 settimane. Discussione La KS è la più comune causa di infertilità maschile nell’ uomo. Questa condizione è caratterizzata da alta statura, spalle strette, fianchi larghi, diminuzione del rapporto tra i segmenti corporei superiori/inferiori, peli del corpo rari o assenti, ridotta massa muscolare, distribuzione ginoide del tessuto adiposo, ginecomastia, lieve ritardo mentale e/o problemi comportamentali. I testicoli sono generalmente piccoli, ma la produzione di androgeni da parte delle cellule del Leyding è spesso nel range basso della normalità, mentre la spermatogenesi è difettosa essendoci azoospermia e infertilità. I livelli di gonadotropine aumentano a causa dell’ assente feedback negativo da parte della ghiandola pituitaria (5). Il cariotipo più diffuso è 47 XXY, ma ci sono altri modelli cromosomici e mosaicismi che rappresentano varianti della KS. Tornando al caso esaminato, il quattordicenne presentava i livelli di gonadotropine e 17-β-estradiolo nella norma; mentre i valori di testosterone totale e libero erano bassi. Inoltre, le caratteristiche cliniche del paziente risultavano essere inusuali nonostante sia stato ritrovato uno solo cromosoma X in più. E’ d’uopo, alfine, prendere comunque atto della scarsa conoscenza di questa sindrome e di quanto ciò rifletta dati insufficienti nella letteratura. Tuttavia, una diagnosi precoce è importante allo scopo di avviare la terapia sostitutiva con testosterone, di correggere la carenza di androgeni e di consentire una virilizzazione appropriata. Difatti, questo trattamento migliora lo sviluppo dal punto di vista fisico, psicologico e sociale del paziente e ha riportato effetti protettivi contro l’osteoporosi, anche se è opportuno precisare che ad oggi non è stato ancora stabilito un dosaggio ottimale di testosterone per i pazienti con KS (6). L’analisi del caso, fin qui esposto, ha una valenza scientifico-cognitiva poiché dimostra che, in pazienti con KS possono essere associate delle anomalie somatiche con un inappropriato ipogonadismo normogonadotropo. Ecco dunque che ancora una volta viene sottolineata la necessità di effettuare, in questi casi, un’accurata valutazione medica e endocrinologica poiché è quasi scontato evidenziare la fondamentale importanza di iniziare precocemente la terapia sostitutiva con testosterone. Se ciò, infatti, diverrà il vademecum del medico preposto alle cure del paziente, i riscontri ottenuti si concretizzeranno attraverso la felice solutio di minimizzare gli effetti della carenza di androgeni. A tal proposito è auspicabile che i medici di base indirizzino la loro attività professionale, nonché il loro sapere scientifico, verso una familiarizzazione sempre maggiore con questa condizione. Bibliografia 1. Bartolozzi G., Bonifazi E., Burgio G.R., Guglielmi M., Nucci P., Passerini Glazel G., Picchio F., Ugazio A.G. Pediatria, Principi e pratica clinica 2. Smyth CM, Bremner WJ. Klinefelter syndrome. Arch Intern Med. 1998 Jun 22;158 (12) :1309-14. 3. Lanfranco F, Kamischke A, Zitzmann M, Nieschlag E. Klinefelter's syndrome. Lancet. 2004 Jul 17-23;364 (9430) :273-83. 4. Klinefelter HF Jr, Reifenstein EC Jr, Albright F Jr, Syndrome characterized by ginecomastia, aspermatogenesis without a-leydigism and increased secretion of folliclestimulating hormone. J Clin Endocrinol Metab 1942, 2: 615-27 5. Capell PT, Paulsen CA, Derleth D, Skoglund R, Plymate S. The effect of short-term testosterone administration on serum FSH, LH and testosterone levels: evidence for selective abnormality in LH control in patients with Klinefelter's syndrome. J Clin Endocrinol Metab. 1973 Nov;37 (5) :752-9. 6. Bojesen A, Gravholt CH. Klinefelter syndrome in clinical practice. Nat Clin Pract Urol. 2007 Apr;4 (4) :192-204. www.geneticapediatrica.it trimestrale di divulgazione scientifica dell'Associazione Pediatrica di Immunologia e Genetica Legge 7 marzo 2001, n. 62 - Registro della Stampa Tribunale di Messina n. 3/09 - 11 maggio 2009 Direttore scientifico Carmelo Salpietro - Direttore responsabile Giuseppe Micali - Segreteria redazione Basilia Piraino - Piera Vicchio Direzione-Redazione: UOC Genetica e Immunologia Pediatrica - AOU Policlicnico Messina