Laura Rossi, ricercatrice del CREA Alimenti e Nutrizione, dà i

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Laura Rossi, ricercatrice del CREA Alimenti e Nutrizione, dà i
Laura Rossi, ricercatrice del CREA Alimenti
e Nutrizione, dà i consigli nutrizionali per
una sana pausa pranzo sul posto di lavoro
A cura dell’Ufficio Stampa
MANGIARE MALE E IN FRETTA A LAVORO TAGLIA 20%
PRODUTTIVITÀ
Mai alla scrivania, da ricerca arriva decalogo buone regole
Mai davanti alla scrivania, no alle maxi porzioni o ai condimenti eccessivi, bandire la fretta e non rinunciare
mai alla ’pausa pranzò. Perchè mangiare correttamente sul posto di lavoro è un’arte che fa bene a tutti.
Un’alimentazione errata, infatti, oltre a nuocere alla salute, può provocare un taglio di produttività del 20%.
È il messaggio lanciato dal convegno organizzato dal Dipartimento di scienze bio-agroalimentari e dal
Servizio prevenzione e protezione del Cnr, dove è stato fatto il punto sulle regole che devono seguire i 2
terzi di italiani che abitualmente mangiano fuori casa.
Curare l’alimentazione durante la giornata lavorativa può prevenire malattie, dalle cardiovascolari, al
diabete, alla depressione, che costano, secondo dati Inail, 97 milioni di giornate lavorative l’anno; basti
pensare che una persona obesa registra assenze fino a 1,5 volte in più rispetto ad un
normopeso.
Una cosa è certa, non bisogna mai consumare il pasto davanti alla scrivania, che sia un panino o un pasto
portato da casa, perché oltre a non avere uno stacco dal lavoro e quel necessario momento di convivialità,
a livello psicologico non si memorizza il fatto di aver mangiato e si è quindi portati a spilluzzicare con più
frequenza e ad avere pasti più abbondanti. Occhio poi alle quantità ma mangiare di tutto, compresi pasta e
pane, senza far mancare mai frutta e verdura. Secondo Laura Rossi del Crea, la pausa pranzo è sacra,
scegliere porzioni piccole, mai esagerare con cibi troppo ricchi di grassi, zuccheri ed eccessivamente salati e
bere solo acqua, lasciando stare bevande gasate e alcoliche. Evitare poi l’effetto buffet valido solamente
per verdure e frutta, un ’format’ adottato dal Gruppo Serenissima, importante realtà nella ristorazione
commerciale e collettiva con 30 milioni di pasti annui, che ha portato la sua testimonianza oggi al
convegno.
Sul cosa mangiare via libera agli alimenti della dieta mediterranea che, secondo Roberto Volpe, Servizio
prevenzione e protezione del Cnr, essendo ricca di alimenti funzionali, sono in grado di prevenire i rischio di
alcune malattie, oltre ad essere appetitosi e di facile preparazione. Nessuna contro indicazione poi al
panino, meglio se ’costruitò con pane integrale e qualche verdura, evitando salse troppo ricche come
la maionese che coprono i sapori; bene anche pizza, insalatone e un piatto di pasta l’importante alternare.
Ottimo, infine, portarsi il pasto da casa, che fa bene anche al portafoglio.