Storia di un viaggio nella Terra dei ghiacci

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Storia di un viaggio nella Terra dei ghiacci
Storia di un viaggio nella Terra dei ghiacci
Come tutto ebbe inizio.
Grazie al progetto Erasmus + e al nostro Liceo Classico "Giuseppe
Garibaldi", siamo venute a conoscenza della possibilità di trascorrere un
periodo di tre mesi in islanda dal 28 gennaio al 16 aprile, frequentando una
scuola islandese la "Kvennaskólinn í Reykjavík ", ricevendo ospitalità da una
famiglia del luogo anch'essa aderente al progetto "Erasmus + nature and
culture of two volcanic Islands " e a sua volta ospitando due ragazzi.
Abbiamo così deciso di aderire al progetto, con grande entusiasmo da parte
dei nostri genitori e dei nostri professori.
Per partecipare al suddetto progetto abbiamo dovuto essere indicate come
idonee al progetto, soddisfacendo alcuni requisiti come il certificato di Lingua
inglese di livello "B1 o B2" rilasciato da enti accreditati quali Cambridge o
Trinity, disponibilità al dialogo interculturale, disponibilità alla mobilità in
Islanda, alloggio in famiglie di studenti islandesi aderenti al progetto, obbligo
di accogliere uno studente islandese nei mesi da gennaio ad aprile, possesso
di una buona media e in particolare buoni voti in Scienze, Inglese e condotta.
La somma dei crediti acquisiti dai voti e dal certificato di Lingua inglese ci ha
consentito di trascorrere uno tra i periodi più interessanti e formativi della
nostra vita in un paese fantastico: l'Islanda .
Una volta selezionate, la Scuola ha utilizzato le risorse finanziarie messe a
disposizione dal progetto, riguardanti nello specifico il costo del biglietto
aereo e una cifra forfettaria destinata ad ognuna di noi per l'intero periodo.
E così ha avuto inizio la nostra avventura in Islanda, meglio conosciuta come
la Terra dei ghiacci.
Arrivate giorno 25 gennaio alle 8 di sera , abbiamo conosciuto le nostre
famiglie ospitanti e la nostra tutor islandese Ásdís .
Una nostra giornata tipo in Islanda iniziava alle 07:30 del mattino, quando si
prendeva l'autobus per andare a Scuola, dove frequentavamo diverse lezioni
tra cui: Chimica, Statistica, Inglese, Retorica ed Educazione fisica. Inoltre
abbiamo avuto la possibilità di svolgere attività extracurriculari: il coro, visite
ai musei quali il “Reykjavík Arts Museum" e partecipare a rappresentazioni
teatrali messe in scena dai nostri compagni.
Abbiamo assistito inoltre ad un concerto di musiche di Tciaikoskij presso
l'Harpa di Reykjavík.
La nostra vita, però, non ruotava unicamente intorno alla scuola, abbiamo
avuto l'opportunità di visitare posti favolosi quali Skáholt (una delle prime sedi
episcopali in Islanda), Strokkur (un Geysir attivo che erutta ogni 4-8 minuti
raggiungendo la temperatura di 120 gradi), Gullfoss (una delle più note
cascate islandesi), Viðey (una piccola isola nel cuore di Reykjavík) ,
Jökulsórlon (uno tra i più grandi laghi islandesi di origine glaciale, situato a
sud del ghiacciaio Vatnajökull), Sellfoss (una tra le principali città della costa
sud islandese), Snæfelljökull (ghiacciaio islandese che ricopre il vulcano
Snæfell e al cui interno lo scrittore Jules Verne pose l'entrata per il centro
della Terra).
Abbiamo avuto la possibilità di sciare sulle Blue Mountains "Bláfjöll" , di
scalare il monte Hejsan (gli Islandesi amano stare all'aria aperta). La mia
famiglia ospitante mi diceva sempre che non importa com'é il tempo,
l'importante é avere vestiti adeguati. Abbiamo avuto l'opportunità, inoltre, di
praticare "Whale watching ",una tra le esperienze più significative della
nostra vita, di visitare la Blue Lagoon, uno tra i siti termali più rinomati di tutta
l'Islanda.
Durante le vacanze di Pasqua abbiamo visitato
l'entroterra: fattorie e allevamenti di cavalli, dove
abbiamo conosciuto il famoso pony islandese; ci
siamo recate anche nei Westfjords ad " Hænuvík "
per trascorrere la Pasqua tutti insieme.
Verso la fine del periodo islandese ci siamo recate
a Nauthóll dove ci siamo immerse nelle fredde
acque islandesi (la temperatura dell'acqua non
superava un grado).
L'Islanda, i nostri compagni islandesi, i ragazzi provenienti da altri paesi , ma
sopratutto le famiglie che ci hanno ospitato saranno sempre nel nostro cuore
e sempre ci ricorderemo di loro. Quest'esperienza ci ha fatto crescere, ci ha
reso indipendenti, ci ha messo davanti ad una cultura completamente diversa
e con la quale ci siamo dovute confrontare (visione della vita, abitudini
alimentari…).
Abbiamo aperto i nostri occhi e, davanti allo spettacolo che avevamo di
fronte, siamo cambiate e cresciute. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che
hanno reso possibile questa fantastica opportunità.
Kiptinemi frá Ítalíu.
Corinne D'Anna e Francesca Messina