L`oliveto si estende su un terreno di circa 3500 mq ed è diviso in due
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L`oliveto si estende su un terreno di circa 3500 mq ed è diviso in due
L'oliveto si estende su un terreno di circa 3500 mq ed è diviso in due da un fossato di drenaggio, al fine di assicurare un terreno asciutto anche nei periodi invernali. Le piante sono state messe a dimora distanziate tra loro di cinque metri in senso longitudinale e quattro trasversalmente; lateralmente, ai bordi, sono stati lasciati almeno due metri per poter falciare l'erba. Il terreno è stato lasciato a prato e l'erba viene falciata con un trattorino tagliaerba, in primavera/estate, mediamente ogni quindici giorni. La concimazione avviene in due fasi, la prima a febbraio, con concime organico minerale (azoto 14, fosforo 6, potassio 9), ed a maggio viene ripetuto con un quantitativo che, per le piccole piante è di circa 1 kg cadauna, mentre per le 12 piante adulte di circa 2,5-3 kg a testa. Da maggio vengono eseguiti i seguenti trattamenti (i quantitativi sono riferiti a cento litri di acqua): Prima della fioritura (maggio): - Pasta Siapa Blu 400-500 ml (ossicloruro di rame) - Siapton 10 l 300 ml (concime foliare) - Chelal “B” 50 ml (boro per allegagione) Dopo la fioritura (fine giugno – inizi luglio): - Stesso trattamento di prima + - Rotiofen 40 EW 200 gr (insetticida per tignola e prevenzione della mosca). Per la somministrazione ci siamo muniti di un piccolo rimorchio da trainare con il trattorino tagliaerba a scarico laterale. Ho costruito su un pancale di legno che ben si adatta alle dimensioni del rimorchio un sistema costituito da una pompa a due tempi (20 l/m X 20 atm), un serbatoio di 120 litri, un tubo di quindici metri ad alta pressione ed una lancia. Questo sistema permette di scaricare facilmente, quando non serve il tutto dal rimorchio, che così può essere utilizzato per altri servizi, ma mantiene intatta la facilità di utilizzo. I quindici metri di tubo sono necessari per poter irrorare mantenendo una distanza di sicurezza da chi guida il trattorino, senza correre il rischio che la deriva lo colpisca. Attualmente i trattamenti richiedono non più di un serbatoio; in futuro ci sarà la necessità di effettuare almeno un ricarico di prodotto, ma questa è un'operazione che richiede veramente pochissimo con questo sistema e soprattutto non è per niente faticoso. Altro punto di forza è stato un sistema di irrigazione. Gli ulivi non hanno una grande necessità di acqua, sopratutto in questa zona dove di notte c'è sempre un tasso di umidità abbastanza elevato, ma nonostante questo è necessario, almeno nei primi anni per la crescita delle piante, poi per una maggior resa del prodotto, di una aggiuntiva irrigazione delle piante. A tal proposito, insieme a quel genio di mio cugino, abbiamo pensato di auto-scavarci un pozzo artesiano. In realtà io ho solo fatto bassa manovalanza, mentre lui ha diretto i lavori e a pensato a tutto il materiale di trivellazione e di sostegno; fatto sta che il venerdì sera avevamo piazzato la trivella ed il sabato sera eravamo arrivati alla falda, a -42 metri. La domenica è servita per la camiciatura e la "soffiatura", però il pozzo era concluso!!! Acqua a volontà e, sembra, visto che per "errore" è stata bevuta da mia moglie, anche di buona qualità! La pompa ad immersione è di 0,75 cv con una portata alla bocca del pozzo di 80-90 litri/m. Il sistema di irrigazione, dopo aver interpellato idraulici, ingegneri, medici e "tuttofare", ho deciso di auto-costruirmelo, con gli ottimi consigli del rivenditore, che si è anche dimostrato molto onesto. Quindi testate di tubo da 25 mm in poliuretano per le testate e tubo da 16 mm stesi lungo i filari ed ancorati ad un filo di ferro fermato su ogni singolo palo. Ad ogni pianta due discendenti con un gocciolatoi con regolatore di pressione da 4 l/m, quindi otto litri/minuto per ognuna. All'uscita del pozzo, causa una leggerissima renella che a lungo andare poteva occludere i gocciolatoio, ho installato un filtro e, a ben vedere dopo un anno, ho fatto bene. Durante queste due estati abbiamo somministrato l'acqua, per una mezz'ora ogni trequattro giorni con un beneficio visibile delle pianticelle.