Betta splendens - Guizzi di Colore

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Betta splendens - Guizzi di Colore
Organizzatore:
Davide Robustelli
Comitato scientifico:
Roberto Silverii
Fulvio Sommaggio
Eugenio Fornasiero
Mario Bertocco
Diego Montanari
Stefano Valdesalici
Responsabili:
Concorso Guppy Show: Mario Bertocco
Concorso Betta splendens Show: Roberto Silverii e Eugenio Fornasiero
Esposizione Killifish: Roberto Cazzulani
Esposizione Poecilidi e Goodeidi: Mario Bertocco
Esposizione Anabantidi selvatici: Roberto Silverii e Eugenio Fornasiero
Esposizione e Allestimento Acquari: Andrea Perotti
Con la partecipazione di:
Gruppo Guizzi di Colore
Associazione italiana killifishes
Associazione Italiana Betta
International Betta Congress
Aquaexperience.it
Sponsors:
Saluti del Presidente
Cari amici ed appassionati,
si è appena conclusa la Terza edizione della Manifestazione “Guizzi di Colore”,
anche per questo 2011 all’insegna del successo. L’interesse per questi momenti di
incontro tra gli appassionati cresce di anno in anno a dimostrare che l’interesse per
l’acquariofilia è sempre più fiorente in Italia. Vincente è stato il connubio tra diverse
realtà associazionistiche attive in Italia, Il Gruppo Guizzi di Colore con la prima tappa
del campionato italiano di Guppy Show 2011 e l’Associazione Italiana Betta, con il
primo concorso Internazionale di Betta splendens di selezione in Italia, integrati in
maniera perfetta con il mondo degli appassionati di mantenimento di forme
selvatiche, anabantidi, goodeidi e poecilidi rari e la mostra di ciprinodontidi
organizzata dall’Associazione Italiana Killifish. Mostre e concorsi affiancati per la
prima volta durante la Manifestazione Guizzi di Colore ad un spazio didattico con
posters scientifici dedicati a killifish e poecilidi. Un ampia mostra di acquari allestiti
nella fishroom e nello spazio espositivo dedicato alla manifestazione, curati
dall’Aquascaper Andrea Perotti di Aquaexperience, con lo scopo di ricostruire
ambienti equilibrati in casa nostra, atti a mantenere pesci ed invertebrati in condizioni
di benessere. Un’attenzione particolare è stata rivolta quest’anno ad un pubblico
speciale: i bambini della scuola elementare. È stato proposto loro un concorso di
disegno, i loro elaborati sono stati esposti durante i giorni dell’apertura al pubblico, i
visitatori hanno quindi scelto, votando, i 12 disegni vincitori con i quali verrà
realizzato un calendario per il prossimo anno. La capacità di apprendere nei bambini è
ciò che li potrà sensibilizzare non solo all’acquariofilia come mantenimento di un
ambiente acquatico in casa propria ma ad un concetto più ampio di studio e rispetto
della Natura. Concorsi tra gli allevatori, confronto tra metodologie, divulgazione di
un corretto concetto di acquariofilia e giorni di festa tra amici appassionati: questa è
la Manifestazione Guizzi di Colore.
Chi è stato impossibilitato a presenziare avrà a breve un’altra possibilità, la seconda
tappa della terza Manifestazione Guizzi di Colore che si terrà il 24 e 25 Settembre
2011.
Desidero quindi ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita
dell’Evento:
Le associazioni che si reggono sull’impegno e la grande passione dei propri soci
Il Gruppo Guizzi di Colore
L’Associazione Italiana Betta
L’Associazione Italiana Killifish
Aquaexperience.it
uno sponsor dell’eccellenza che ha sostenuto le associazioni:
Il signor Freddi della BLUE LINE
Ed infine Gianbattista Robustelli, mio padre, e tutta la mia famiglia: grazie al loro
supporto e sostegno e agli spazi concessi, il progetto ha potuto fisicamente prendere
vita in un’accogliente ed idoneo spazio espositivo ubicato nel mezzo delle fiorite
campagne che contornano il Lago Maggiore.
Davide Robustelli
Promotore dell’Evento
Presidente del Gruppo Guizzi di Colore
Ranco, 20 Giugno 2011
Programma del congresso:
Sezione Betta splendens
Sabato 11 giugno:
ore 07-12: giudizio Betta splendens "show" ad opera dei giudici IBC e successiva apertura
dell’esposizione al pubblico
17.00: asta pesci non vincitori e chiusura al pubblico
Domenica 12 giugno
09.00: apertura della sala espositiva
12.00: cerimonia di premiazione
13.30: asta degli esemplari vincitori
15.00 chiusura mostra espositiva
Sezione Guppy show e pesci vivipari/ovovivipari selvatici
Giovedì 9 giugno
9.00-18.00: ricevimento guppy Show e messa a dimora nelle vasche
Venerdì 10 giugno
9.00-12.00: ricevimento vivipari/ovovivipari selvatici ed invascamento.
14.00: giudizio concorso Guppy Show
Sabato 11 giugno
09.00: apertura della sala espositiva ai visitatori, giudizio vivipari/ovovivipari selvatici
19.30: chiusura al pubblico
Domenica 12 giugno
09.00: apertura della sala espositiva
12.00: chiusura mostra guppy show
15.00: cerimonia di premiazione “Guppy Show” ed asta
18.00: chiusura esposizione vivipari/ovovivipari selvatici
Sezione scientifica
Venerdì 10 giugno – Domenica 12 giugno
09.00 – 18.00: Sessione posters e relazioni ad invito
Sezione scientifica
Relazioni ad invito
La storia dell’allevamento selettivo nel betta splendens (Regan, 1910).
M. Grassi, Associazione Italiana Betta
Pag. 11
Poecilia reticulata di selezione: il significato di “guppy show”
M. Bertocco, Gruppo Guizzi di Colore
Pag. 16
"Allestimenti dimostrativi from AquaExperience.it"
A. Perotti, Aquaexperience.it
Pag. 18
Posters
GOODEID WORKING GROUP
A. Arbuatti.
Pag. 23
PARTENOGENESI GINOGENETCICA NEL “MOLLY AMAZZONE” Poecilia
formosa (Girard, 1859): UNA VIA EVOLUZIONISTICA VINCENTE O
AUTODISTRUTTIVA?
A. Arbuatti, S. Amendola, L. Panico, S. Pantaleo, E. De Angelis, A. Carluccio.
Pag. 24
RIPRODUZIONE E CONSERVAZIONE DI APHANIUS FASCIATUS
(Valenciannes, 1821): STATO DELLE POPOLAZIONI ITALIANE E POSSIBILI
STRATEGIE DI SALVAGUARDIA.
A. Arbuatti, S. Amendola, S. Pantaleo, E. De Angelis, A. Carluccio, A. Di Marzio
Pag. 25
APHANIUS
IBERUS
NEL
RIO
SALVAGUARDIA DEL FARTET.
CHICAMO:
RIPRODUZIONE
E
A. Di Marzio, P. Parrondo, M. Pedreno, A. Arbuatti, S. Amendola, A. Carluccio
Pag. 26
Si ringrazia Stefano Valdesalici (AIK, Associazione Italiana Killifish), per la concessione
dell’utilizzo dei posters 3 e 4.
La storia dell’allevamento selettivo nel betta splendens (Regan, 1910).
Matteo Grassi, Associazione Italiana Betta
I Betta splendens o pesci combattenti del Siam sono allevati in Thailandia da centinaia di anni, sia a
scopo ornamentale che per i combattimenti tra maschi. Anche se si è persa una traccia precisa di
quando sia iniziato il loro allevamento a scopo ornamentale, è assodato che ad un dato momento gli
allevatori abbiano iniziato a selezionare esemplari che
presentavano pinne più lunghe e colori più brillanti e definiti del
normale. Da questi esemplari sono derivati i primi Betta a pinne
lunghe, importati in occidente circa un secolo fa e poi diffusi su
larga scala a partire dal secondo dopoguerra. Dopo tanti anni di
allevamento selettivo, questi pesci manifestano un aspetto molto
diverso rispetto ai loro parenti selvatici, ma hanno mantenuto il
forte carattere e il comportamento caratteristico, che
contribuiscono da anni a mantenerne vivo il fascino. Inoltre,
negli ultimi vent'anni sono stati sviluppati nuovi colori e nuove
forme del pinnaggio, che hanno spronato un numero sempre
crescente di appassionati a cimentarsi nel loro allevamento
selettivo.
I primi esemplari arrivati in occidente agli inizi del novecento
erano destinati agli ittiologi e a pochi esperti, ma dagli anni
quaranta era possibile reperire con maggiore facilità i Betta
Numero di Maggio 1945 della rivista
splendens sia in America che in Europa. Questi esemplari
americana The Aquarium, in copertina
un Betta splendens rosso a pinne lunghe mostravano già il risultato di anni di selezione, innanzitutto nel
colore - erano disponibili esemplari interamente rossi o blu,
frutto di una selezione genetica accurata. Inoltre, avevano le
caratteristiche pinne a velo estremamente allungate e fluenti con cui sono noti oggi.
Negli anni sessanta la passione per i pesci combattenti era talmente diffusa da dare vita in America
ad una associazione che esiste ancora oggi, l'International Betta Congress (IBC) fondato del 1967
con lo scopo di diffondere la conoscenza e l'interesse per l'allevamento dei Betta splendens e per
dare modo agli appassionati di incontrarsi e condividere le proprie esperienze. In quegli anni
l'attenzione dei migliori allevatori è soprattutto sullo studio della genetica dei colori. E' così che si
sviluppano i primi pesci combattenti interamente bianchi (chiamati opaque white) o interamente
neri (detti melano), frutto di mutazioni genetiche particolari che interessano sia i pigmenti che il
cosiddetto colore strutturale, dovuto agli iridociti. La nascita dell'IBC, che stimola a sua volta la
creazione di numerosi club di appassionati sia in America che in Europa, porta anche ai primi
concorsi, in cui allevatori amatoriali confrontano i risultati del loro lavoro di selezione. E sono
proprio questi concorsi che focalizzano sempre di più l'attenzione degli allevatori sulla forma delle
pinne. Nel confronto diretto infatti, per quanto il colore sia importante, la bellezza e la simmetria
dell'esemplare nel suo complesso chiaramente prevale. Per tutti gli anni '70 e '80 si cerca quindi di
accrescere la lunghezza delle pinne e aumentarne la simmetria. I primi vincitori di concorsi sono
chiamati round tail¸sono cioè esemplari con una pinna caudale molto simmetrica perché
arrotondata. A cavallo dell'inizio degli anni '90 avviene però una piccola rivoluzione che apre uno
scenario del tutto nuovo. Grazie al lavoro pionieristico di Paris Jones, Peter Goettner e soprattutto
del francese Guy Delaval, compaiono i primi esemplari di Betta con una pinna caudale non più
arrotondata né a velo, ma che si apre come una perfetta mezzaluna a 180°. Lo svizzero Rajiv
Masillamoni, si dedica allo sviluppo di questa forma e nel 1993 vince un concorso IBC a Tampa, in
Florida, con un esemplare eccezionale ottenuto in collaborazione con Laurent Chenot e l'americano
Jeff Wilson: è Chenmaswil dall'iniziale degli allevatori che hanno ottenuto quella linea. Questa
nuova forma, battezzata Halfmoon (mezzaluna) si diffonde rapidamente e viene reimportata e
perfezionata dagli stessi allevatori tailandesi, fino a diventare il nuovo standard dominante nei
concorsi.
Da quel momento nasce l'accezione di Show Betta, cioè un esemplare diverso dai normali pesci
combattenti con pinne a velo, reperibili con facilità, ma selezionato secondo veri e propri standard
che guidano i concorsi riconosciuti dall'IBC. Nello stesso momento nasce il termine Veil Tail per
indicare i pesci combattenti di prima, già molto diffusi e con le pinne a velo.
Seguendo un percorso simile, una decina d'anni dopo, l'allevatore indonesiano Ahmad Yusuf
sviluppa i primi Betta Crown tail, esemplari in cui le membrane delle pinne sono più corte dei raggi,
creando così i disegno di una corona sulla pinna caudale e su dorsale e anale.
Quasi contemporaneamente, tornano in auge i Betta a pinne
corte, ribattezzati nei concorsi con il nome originario del
pesce combattente: plakat (in lingua Thai pesce che morde).
Questa volta non è più per farli combattere tra loro, ma perché
gli allevatori riconoscono un valore estetico proprio alle pinne
corte, che rendono l'esemplare più equilibrato, robusto e fluido
nel nuoto. Dall'incrocio tra Halfmoon e Plakat si sviluppano le
prime linee di Betta a pinne corte con una caudale a
mezzaluna. Ci troviamo così con quattro grandi famiglie di
forme- Veil Tail, Halfmoon, Crown Tail e Plakat - le ultime tre
delle quali sono rappresentate nei concorsi da standard ufficiali
che le declinano anche in sottocategorie.
Anche sul versante dei colori l’evoluzione è stata tumultuosa.
Da quando uno dei più celebri allevatori americani, Gene
Lucas, agli albori dell'IBC, ha fissato nei suoi articoli le prime
regole della genetica dei Betta e ottenuto i primi opaque Chenmaswil, primo Betta halfmoon
di un concorso IBC fotografato
white, sono stati raggiunti risultati sempre più sorprendenti. vincitore
sulla copertina di FAMA, Dicembre 1993.
Jay C. Niel ha fissato e perfezionato il carattere butterfly, in
cui le pinne presentano due fasce di colori differenti sul lato
interno ed esterno rispetto al corpo. Orville Gulley, un detenuto della prigione di stato dell’Indiana,
ha creato i primi marbles, in cui una mutazione genetica determina un disegno a macchie di colore
sull'esemplare. Più di recente, gli allevatori Tailandesi hanno sviluppato degli incroci selettivi tra
Betta splendens di allevamento e Betta selvatici delle specie smaragdina e mahachai, ottenendo
nuove mutazioni molto stabili nello strato degli irido citi - le cellule che nei pesci governano
l'iridescenza strutturale - e dando vita a nuovi tipi di colori metallici e all'aspetto cosiddetto dragon
in cui il corpo del pesce presenta un compatto colore bianco/argenteo che definisce molto bene la
forma delle scaglie.
Lo sviluppo di club e associazioni, la disponibilità di molte occasioni di incontro internazionale e
non ultima, la facilità di contatto tramite Internet hanno moltiplicato a dismisura gli strumenti a
disposizione degli appassionati per scambiarsi informazioni ed esemplari. E' così che l'azione
congiunta della natura e della passione umana ha potuto liberare un potenziale straordinario che era
scritto da millenni nel patrimonio genetico di questo piccolo pesce straordinario.
Bibliografia e sitografia consigliata
Il carattere del pesce combattente
Il Betta splendens è un cosiddetto anabantide, appartiene cioè ad un ampio insieme di pesci
caratterizzati dal fatto di non usare le branchie, ma di respirare in superficie, attraverso un
organo chiamato labirinto. Molte di queste specie sono allevabili in acquario, come i Colisa, i
Trichogaster, i Marcopodus e tante specie di Betta diverse dallo splendens. Solo lui però ha
quel carattere così decisamente territoriale e combattivo che lo ha reso unico. In acquario
ama nuotare a tutte le profondità, con una lieve preferenza per la superficie, dove può
respirare, e si muove con estrema tranquillità privilegiando le zone più piantumate. Anche in
presenza dei compagni di vasca più nervosi, il pesce combattente non perde la sua
tradizionale calma. Salvo quando avvista un altro maschio della sua stessa specie nel proprio
territorio. In quel caso, mostra tutta la sua aggressività estendendo gli opercoli e aprendo le
pinne per tutta la loro estensione. I colori della livrea si ravvivano e il pesce affronta
l'avversario, prima con una breve parata di ammonimento, poi con rapidi attacchi in cui usa
le potenti mascelle per mordere il nemico e strappargli letteralmente le pinne. In questi casi,
se uno dei due contendenti non si sottomette rapidamente, ritraendosi in un angolo della
vasca, il più forte dei due è capace di impedire all'avversario di emergere per respirare e di
afferrarlo alla bocca, tenendolo sott'acqua, fino ad ucciderlo. Ma così come sa essere feroce
con i maschi conspecifici, il pesce combattente sa essere anche un padre solerte e pieno di
attenzioni per la prole. Se infatti ha l'occasione di incontrare una femmina, il maschio
cercherà subito una foglia galleggiante o altri oggetti simili, sotto cui allestire un nido fatto di
bolle. Dopo un corteggiamento piuttosto ruvido, caratterizzato da inseguimenti e qualche
aggressione, il maschio e la femmina si accoppieranno sotto il nido unendosi in numerosi
abbracci, durante i quali la femmina emette piccole uova opache che vengono fecondate
esternamente dal maschio. Dopo ogni abbraccio, mentre la femmina si abbandona per pochi
attimi alla deriva, il maschio raccoglie con la bocca le uova che affondano e le depone tra le
bolle del nido, dove le curerà senza lasciare avvicinare nessuno, pulendole dai parassiti e
raccogliendole nuovamente se cadono, finché, dopo la schiusa e dopo aver assorbito il sacco
vitellino, gli avannotti non saranno pronti a lasciare il nido e a nuotare liberamente. Un
esempio straordinario di complesse cure parentali che ogni esemplare esegue per istinto,
senza averle mai viste né imparate.
Sulla storia del Betta splendens
Theodor E. Cantor, Macropodus Pugnax, Catalogue of Malayan fishes, Journal of the Asiatic
Society of Bengal. Band 18, S. 981–1443, (1849)
Hugh M. Smith, The fresh water fishes of Siam, of Thailand. U. S. Natl. Museum Bull. 188:
Smithsonian Inst., Wash., D. C. (1945)
Hugh M. Smith, The fighting fish of Siam. A spectacular creature for the home aquarium, The
Aquarium Vol. XIV No. 1, May 1945, p.3
Precha Jintasaerewonge, The story of Plakat Thai, http://www.plakatthai.com
Claire Pavia, L'histoire du Guérrier splendide http://www.betta-forum.net/t14311-lhistoire-du-guerrier-splendide-par-claire
Victoria Parnell-Stark, The True Story of the Halfmoon,
http://www.bettysplendens.com/articles/page.imp?articleid=1024
Walt Maurus, Bettas a complete introduction, ISBN 0-86622-288-x (1981)
Hans Gonnella and Rajiv Masillamoni, Kampffische, ISBN 3-931 792-22-6 (1997)
Kanok Lertpanich and Varanya Aranyavalai, Species diversity, distribution and habitat
characteristics of wild bubblenesting Betta (Betta spp.) in Thailand, KMITL Sci. J. Vol.7 No.1 Jan
– Jun, 2007
Sulla genetica del Betta splendens
H. M. Wallbrunn,Genetics of the Siamese Fighting Fish, Betta splendens. Genetics 43: 289-298
(1957)
H. B. Goodrich and R. Mercer, Genetics and colors of the Siamese fighting fish, Betta splendens.
Science 79: 318-319 (1934).
K. Umrath, Ueber die Vererbung der Farbung und des Geschlechts beim Schleierkampffisch Betta
splendens Z. Ind. Abst. Vererb. 77: 450-454 (1939)
K. Eberhardt, Die Vererbung der Farben bei Betta splendens Regan. Z. Ind. Abst. Vererb. 79: 545560 (1941)
Gene A. Lucas, Betta genetics part I to XIX. The IBC's technical assistance library, GL1 to GL19
(also published on Flare, Journal of the IBC) (1969-1973).
Jim Sonnier, Betta Genetics, http://www.bettas-jimsonnier.com/genetics.htm
Joep H. M. van Esch, Color definitions & genetics, http://www.bettaterritory.nl/BTAABcolorgenetics.htm.
Yvan Perré Génétique et couleurs chez le Betta splendens,
http://ornithologieetbetta.free.fr/betta/betta_genetique_couleurs.php
Leo W. Buss, Structural Color, Freshwater and Marine Aquarium (FAMA), Bettas...and more,
March 2005
Leo W. Buss, A 'New' Iridophore Color, Freshwater and Marine Aquarium (FAMA), Bettas...and
more, September 2005
Leo W. Buss, Inheritance of Metallic Trait, Freshwater and Marine Aquarium (FAMA), Bettas...and
more, November 2005
Katherine B. Royal, , Isolation and Identification of the Abnormal Opaque material in the White
Mutant of Siamese Fighting Fish, Betta Splendens, http://escholarshare.drake.edu/handle/2092/858
Joep H. M. van Esch, Understanding Metallic Genetics, Flare (Journal of the IBC) - May/June
2008, Volume 41, No. 6. http://www.bettaterritory.nl/BT-AABcoppergenetics.htm
Victoria Stark-Parnell and Joep H. M. van Esch, "Dragons" - A new era in the world of "blingbling" bettas!, Flare (Journal of the IBC) - November/December 2009, Volume 43, No. 3.
http://www.bettaterritory.nl/BT-AABDragons.htm
Sul comportamento del Betta splendens
M. J. A. Simpson, The display of the Siamese fighting fish, Betta splendens. Animal Behaviour
Monographs, 1, 1-73 (1968).
T. Thompson,Operant and Classically-Conditioned Aggressive Behavior in Siamese Fighting Fish.
American Zoologist, 6, 629-741 (1966)
Paul M. Bronstein, Breeding, paternal behavior, and their interruption in Betta splendens, Animal
Learning &Behavior, 1982,10 (2),145-151
Paul M.Bronstein, Agonistic and reproductive interacrtions in Betta splendens, Journal of
Comparative Psychology, Vol 98(4), Dec 1984, 421-431..
Claire Pavia, La parade du Betta, http://www.betta-forum.net/t19240-la-parade-du-betta
Poecilia reticulata di selezione: il significato di “guppy show”
Mario Bertocco, Gruppo Guizzi di Colore
Il termine “guppy show” è comparso in Italia con i primi appassionati di selezione del Poecilia
reticulata (Peters, 1859) nei primi anni 90. Quando si parla di “guppy show” non si può prescindere
dallo standard IHS elaborato dall’associazione IKGH (Internazionales Kuratorium GuppyHochzucht) (fonte: www.ikgh.org) che rappresenta tutti i club europei che si occupano della
divulgazione delle forme di selezione di Poecilia reticulata. L’Inter-Hochzucht-Standard (I.H.S)
definisce l’immagine ideale dei differenti tipi di Guppy che si trovano in Europa e che possono
essere distinti attraverso segni caratteristici. Lo standard di allevamento rappresenta lo scopo,
principalmente estetico-visivo, verso il quale gli allevatori europei devono orientare le loro
selezioni; esso è direttiva per il giudizio internazionale. Solo raramente, negli ultimi anni, si è
cominciato a parlare del pregio di un esemplare in riferimento al punteggio ottenuto dallo stesso in
un concorso, tutte le altre considerazioni estetiche sono semplicemente scambi di opinioni tra
appassionati. Riferendosi ad un singolo soggetto, il significato che si può attribuire a “guppy show”
è quello di elemento pregiato o esemplare da concorso. Anche queste definizioni risultano essere
fuorvianti con il rischio di cadere immediatamente in errore estendendo questa definizione di
pregevolezza all’intero ceppo di provenienza di un determinato soggetto. La prima conseguenza di
questa cattiva interpretazione è il ritenere che gli avannotti nati da una coppia di guppy da
esposizione siano anch’essi dei guppy da concorso e quindi il pensare che da esemplari pregiati si
possano ottenere solo altri esemplari di ugual pregio estetico. L’unico modo per ovviare a questi
errori è quello di tener presente che un guppy pregiato è il risultato del lavoro di selezione
dell’allevatore. Un risvolto pratico e dalle molte sfaccettature, difficile da sintetizzare nella
definizione dell’aggettivo “Show”. In diverse occasioni si cadde in errore definendo un soggetto
“idoneo all’esposizione” basandosi sulla descrizione delle diverse varietà facendo riferimento alla
codifica IKGH per la descrizione di forme e colori. Anche questa catalogazione non è definitiva in
quanto può essere estesa anche a guppy poco pregiati o commerciali. I guppy “half black” o
“snakeskin” insieme ai colori “solid” sono tra i più diffusi a livello commerciale anche se nulla
hanno a che vedere con gli esemplari che si possono ammirare durante i concorsi. Si è cercato
quindi, grazie alle competenze genetiche a cui si è arrivati negli ultimi anni, di dare nuove
definizioni del termine “Show” descrivendo le caratteristiche genetiche e fenotipiche. Tra queste:
1- In un ceppo di Guppy Show la prole è omogenea.
2- Solo una piccola percentuale dei soggetti nati ad ogni parto sono “guppy show”.
3- La genetica del ceppo è nota.
4- La genealogia è tracciabile.
Queste definizioni hanno il pregio di essere facilmente recepibili da parte del neo-appassionato ma
purtroppo non descrivono che una minima parte di ciò che è in realtà il “guppy show”. Il fatto che la
prole sia omogenea o comunque prevedibile fa riferimento a particolari ceppi studiati; infatti
nell’allevamento del Poecilia reticulata i risultati inaspettati sono all’ordine del giorno ma questi
non hanno nulla a che vedere con la bontà e la pregevolezza di un determinato soggetto, tutt’altro.
Inoltre il riferimento alla percentuale di guppy pregiati in un gruppo di avannotti non ha alcun
significato in quanto non è estendibile ad ogni linea di pesci allevati e selezionati. Sono molteplici
infatti gli aspetti che portano l’allevatore ad ottenere buoni risultati anche in termini numerici; tra
questi sicuramente la genetica del ceppo, ma anche il lavoro di allevamento e di selezione portato
avanti dall’allevatore. Ad esempio ottenere tre generazioni in un anno darà maggiori possibilità
selettive all’allevatore piuttosto che limitarsi a lavorare con una generazione ogni anno; non
secondarie sono la cura dell’aspetto alimentare e sanitario. Più un soggetto viene curato più
possibilità ci sono che a livello fenotipico esprima al massimo le proprie potenzialità. Conoscere la
genetica di una coppia di riproduttori o la loro genealogia è sicuramente importante ma non fa di
quel determinato soggetto studiato un “guppy show”, infatti potremmo fare considerazioni
genetiche anche su pesci commerciali osservando semplicemente la prima e la seconda generazione
e ricostruendone in maniera approssimativa la genetica. La genetica è uno strumento per
l’allevatore, conoscendola l’appassionato è in grado di mettere in atto un rigoroso protocollo di
selezione, ma non fa del guppy studiato un esemplare “Show”. Cercare di rispondere alla domanda
“che cosa è un guppy show ?” significa quindi raccogliere le esperienze ed i risultati ottenuti di ogni
singolo allevatore, con ogni ceppo selezionato. Da qui l’impossibilità e probabilmente l’inutilità di
dare una definizione di “guppy show”. I Poecilia reticulata che alleviamo e che possiamo ammirare
ad un concorso sono esemplari selezionati. Il pregio di un determinato soggetto di selezione viene
attribuito da una commissione di giudici durante un concorso applicando lo standard IHS alla
lettera. Più alto è il punteggio ottenuto maggiore è il pregio di quel soggetto e, a parità di condizioni
d’allevamento, più volte si riesce a ripetere un buon risultato con soggetti provenienti dalla
medesima linea, più alto sarà il pregio di quello specifico ceppo.
Acquari dimostrativi: Stand AquaExperience
Andrea Perotti, www.acquaexperience.it
Presso lo stand del sito AquaExperience sono stati esposti due piccoli acquari dimostrativi, allestiti
da Andrea Perotti, fondatore del sito in questione, a lui la parola:
Buongiorno, i due acquari esposti al mio stand avevano finalità diametralmente opposte, in un caso
si trattava di un semplice allestimento temporaneo e senza futuro, con il solo scopo di abbellire lo
stand, mentre nell'altro caso si trattava del primo passo di un piccolo esperimento, quindi un
allestimento pensato per durare e di conseguenza non smantellato a fine evento. Per l'allestimento
temporaneo ho utilizzato un acquario commerciale da 20 litri, un Zolux NanoLife20 gentilmente
messo a disposizione dal titolare di Acquarishop Davide Robustelli, mentre per l'allestimento
sperimentale ho utilizzato una piccolissima sfera di volume interno pari a circa 1 litro. Ma vediamole
ora più nel dettaglio...
Allestimento da 20 litri
Acquario Zolux NanoLife 20, capienza 20 litri, plafo PL da 11 watt, filtro interno con solo
filtrazione meccanica.
Dovendo l'allestimento durare solo due giorni ho utilizzato un fondo inerte, di colore nero e di
granulometria fine. Come si vede dalle foto come elemento focale del layout ho optato per una
grossa pietra lavica color rosso mattone, attorniata da alcune pietre similari ma più piccole allo
scopo sia di "puntellare" e stabilizzare la pietra principale (che nella terminologia dell'Aquascaping
viene detta "main stone"), sia per contribuire ulteriormente alla sua "valorizzazione". Sono state
inserite alcune piante "tappezzanti" nel quantitativo tipico di un avvio vasca, ovvero degli starter,
per la precisione si trattava di Hemianthus callitrichoides, Helanthium tenellum, Eleocharis
acicularis e Lilaeopsis brasiliensis, più del muschio del tipo comunemente chiamato "Christmas
moss". Escludendo il muschio si tratta comunque di specie che difficilmente sarebbero sopravissute
a lungo in quelle condizioni, necessitando tutte di una luce meglio distribuita e in grado di
illuminare meglio le zone perimetrali, di un fondo attivo (preferibilmente anche nel suo strato più
superficiale) e della presenza di un impianto di somministrazione di CO2. In caso di allestimento
duraturo inoltre sarebbe stato opportuno inserire anche alcune specie a stelo e/o galleggianti a
crescita rapida, con funzione transitoria, allo scopo di accelerare il processo di maturazione della
vasca ed il contenimento delle alghe, le quali spesso tendono a proliferare in acquari appena allestiti
grazie soprattutto all'inevitabile fase di stand-by (stasi vegetativo) che le piante incontrano nei giorni
immediatamente successivi all'estrazione dalla confezione ed all'inserimento nel fondale
dell'acquario, soprattutto se trattasi di piante appunto nuove e derivanti da coltivazione in
idroponica, quindi con fogliame non completamente adatto alla sommersione, e per le quali si rende
necessaria a volte l'intera muta del fogliame prima che la pianta inizi a fotosintetizzare ed a nutrirsi
correttamente, tale processo di adattamento al nuovo habitat può richiedere anche più di un mese;
alghe e piante concorrono per gli stessi nutrienti, la sovente comparsa di alghe nel periodo iniziale
della vita di un acquario è infatti legata quasi sempre a queste difficoltà iniziali delle piante, le quali
non riuscendo da subito a nutrirsi correttamente avanzano nutrienti in colonna prontamente sfruttati
dalle alghe, organismi primordiali, molto più semplici, quindi più rapidi ad adattarsi ad improvvise
variazioni di habitat. In allestimenti con fondi che presentino notevoli inclinazioni, come appunto
questo presentato a Guizzi di Colore, un denso sviluppo di piante tappezzanti va a ricoprire anche
l'importante ruolo di elemento stabilizzante del fondo stesso, consentendo al fondale di mantenere
nel tempo l'inclinazione iniziale, evitandone un lento progressivo livellamento, cosa che invece
accadrebbe senza la presenza di una densa vegetazione a livello bentonico (radente il fondale). Un
acquario con queste caratteristiche è potenzialmente idoneo ad ospitare dei KilliFish, un trio di
Guppy, gamberetti, piccoli gasteropodi, e vari altri animali acquatici di piccola taglia (non tutti
assieme ovviamente!!!).
Allestimento da 1 litro
Si tratta in questo caso di una sfera in vetro nata non per fini acquariofili, bensì come elemento
d'arredo e per contenere fiori secchi, candele, capienza 1 litro.
Quando si ha a che fare con una vasca tanto piccola occorre miniaturizzare i vari elementi del layout
in modo da far apparire l'insieme più grande di quel che realmente sia. Occorre indurre
nell'osservatore una sensazione di maggior spaziosità, suddividendo la profondità di campo
disponibile in più settori sequenziali e cercando poi di "arredare" il tutto in modo da far percepire
all'osservatore uno sorta di illusione ottica che porti a dilatare le distanze realmente presenti tra i
vari settori (questi settori sono fondamentalmente tre, io li chiamo "primo piano", "medio piano" e
"sfondo"). Per riuscire appieno nell'intento occorre scegliere con oculatezza ogni singolo oggetto da
inserire in vasca, valutandone volume, forma e colore, e giocando quindi poi sugli accostamenti e
sui contrasti cromatici e di forme. Con queste premesse, se si ha molto tempo a disposizione e la
disponibilità di materiali interessanti che facciano al caso nostro, si può riuscire a creare paesaggi
sommersi davvero incredibili, esistono vari Contest internazionali in cui i migliori Aquascapers (o
paesaggisti acquatici che dir si voglia) mostrano le proprie migliori creazioni, tra le rassegne più
famose cito ad esempio il Contest nipponico "IAPLC" (International Aquatic Plants Layout
Contest) e quello organizzato negli USA dall'AGA (Aquatic Gardeners Associationa), e chiamato
semplicemente AGA Contest, vi consiglio di andare a visitare le loro "gallery" su internet.
L'Aquascaping è figlio della cultura orientale (e deve molto al grande Maestro giapponese Takahsi
Amano ed alla sua filosofia del "Nature Aquarium") ma sta ormai prendendo sempre più piede
ovunque, anche qui da noi in Italia il numero di appassionati di questa filosofia interpretativa
dell'acquario (ormai considerata da molti un'arte) è in forte crescita ed anche nel progetto
AquaExperience l'Aquascaping è sicuramente uno dei fili conduttori principali.
Ma torniamo alla sferetta da 1 litro .... premetto che l'allestimento è stato fatto un po' di corsa, ma ne
sono ugualmente soddisfatto. Ho utilizzato sabbia bianca specifica per acquario, frammenti di
porfido raccolto in montagna e semplice ghiaietto di cortile ben lavato. Ho cercato di imitare
vagamente un "tipico look" offerto da una collina dopo la frana di un suo costone, quindi diciamo
che mi sono ispirato ad un soggetto paesaggistico emerso trasportandolo poi in sommersione. La
sabbia bianca in primo piano serve a far sembrare più acquatico il tutto e a dare maggior luminosità
all'insieme, questo perchè si tratta di una vaschetta priva di illuminazione dedicata, se osservate
nelle foto le due vasche a confronto vi potete rendere conto voi stessi di quanto giochi in tal senso il
colore del fondale e degli arredi, ...il 20 litri della Zolux, seppur con plafoniera PL da 11 w accesa,
sembra decisamente più buio e cupo rispetto alla sferetta da un litro seppur quest'ultima non abbia
una lampada dedicata .... tutto merito della differente colorazione del fondale, nero nel primo,
prevalentemente bianco nel secondo. Per meglio dare l'impressione di un dirupo collinare ho dovuto
dare una sensibile inclinazione al fondo, giocando col posizionamento delle scaglie di porfido, delle
quali quelle basali, infilate nel fondo in diagonale, servono anche da barriera di contenimento per
evitare un successivo progressivo livellamento del fondo. Oltre alla ipotetica soglia di questo
costone miniaturizzato è stato predisposto una zona pianeggiante in cui ho provveduto ad inserire
alcune piante acquatiche erbacee, Lilaeopsis brasiliensis ed Eleocharis sp., a simulare l'inizio della
vegetazione a monte della zona franata.
Trattandosi di una sfera osservabile da tutte le angolazioni ho dovuto ovviamente impostare il
layout scegliendone un punto ben preciso di visuale, il suo "senso" quindi lo si coglie appieno solo
osservandolo dalla parte giusta.
Questa vaschetta resterà attiva, attualmente è stata posizionata all'aperto, esposta a sole e pioggia, in
un punto ad elevata umidità. La vasca non ha filtrazione.
Molti si chiederanno "ma che pesci si possono inserire in una vaschetta da 1 litro?" .... per quanto
mi riguarda la risposta è una sola .... nessuno! In questi volumi si può inserire al limite solo qualche
minuscolo gasteropode (chiocciole acquatiche) detrivoro, che contribuirà al consumo di patine
algali e sedimenti di varia natura che inevitabilmente tendono ad accumularsi col tempo in vasche
prive di filtrazione. Attualmente la sferetta ospita due minuscole Planorbarius corneus "red" ed un
solo esemplare di Melanoides tuberculata.
Sessione posters scientifici
Per l’Italia: [email protected]
Sezione concorsi
Associazione Italiana Betta
Diversi anni sono ormai passati da quando le varietà “show” di Betta splendens hanno fatto il loro
ingresso
sulla
scena
acquariofila
Italiana.
In questo periodo gli appassionati Italiani hanno sempre provato ad aggregarsi in diversi modi per
unire le forze e ridurre il “gap” rispetto agli altri paesi Europei, purtroppo senza fortuna.
Da poco più di un anno a questa parte l’Associazione Italiana Betta riunisce queste persone, facendo
il possibile per costituire innanzitutto un gruppo di amici con una grande passione in comune. Dopo
la più grande esposizione Italiana organizzata lo scorso anno, quest’anno proponiamo ai cultori di
Betta splendens “show” il primo Campionato riconosciuto dall’International Betta Congress. “IBC”
è l’organizzazione americana fondata negli anni ’60, che ora vanta centinaia di iscritti e che ha
definito gli standard di giudizio per le varietà “show” di Betta splendens. A questa organizzazione
no-profit va tutta la nostra gratitudine per la dimostrazione di entusiasmo per il nostro show e per
l’aiuto incondizionato, che ci ha permesso di avere quest’anno a Ranco oltre 250 pesci da circa 9
paesi diversi. Cogliamo l’occasione per ringraziare ufficialmente anche i giudici internazionali IBC
per la loro partecipazione: Claire Pavia (CH), la nostra giudici principale, Jean-Michel Jeannerat
(CH), Marion Schultheiss (D), Peter Bärwald (D) e Charles-Maxime Baille (FR) ed inoltre tutti i
partecipanti all’esposizione, la famiglia Robustelli per la calorosa ospitalità, il nostro sponsor
BlueLine rappresentato dal Sig. Amedeo Freddi e non da ultimi tutti i nostri soci ed il direttivo AIB
senza
i
quali
tutto
questo
non
si
sarebbe
reso
possibile.
Nella speranza che questa sia solo la prima di una lunga serie di esposizioni e che si riesca a
moltiplicare questo tipo di iniziative in tutto il nostro paese, vi porgiamo un caloroso saluti.
I fondatori AIB
Roberto Silverii, Eugenio Fornasiero
Giudici concorso Betta Show
Claire Pavia
Jean-Michel Jeannerat
Marion Schultheiss
Peter Bärwald
Charles-Maxime Baille
Show Host
Show Type
Date
Judges
Apprentice Judges
Group A: Regular Classes
Division A1: Halfmoon
Non-iridescent Dark Solid
Color ST
Associazione Italiana Betta - Italian
Betta Association
District
9-12 june 2011
Main: Claire Pavia; Jean-Michel Jeannerat, Marion Schultheiss, Peter
Barwald, Charles-Maxime Baille
Florent Philipot
Area 2
2010 - 2011
Name 1st Place
Name 2nd Place
Total Entries
In Class
Name 3rd Place
Sarawut
A1. Red or Black STM
Maurizio Tomei
Angkunanuwat
Manuela Barwald
A2. Red or Black STF
Arie De Koning
Arie De Koning
Arie De Koning
Division A2: Halfmoon
Iridescent Dark Solid Color
Name 1st Place
Name 2nd Place Name 3rd Place
ST
A3. Blue or Green/Turquoise or
Florent Philipot
Florent Philipot
Steel STM
A4. Blue or Green/Turquoise or
Jolanda
Jolanda Wisseborn Jolanda Wisseborn
Steel STF
Wisseborn
Division A3: Halfmoon
Light Solid Color ST
A5. Clear / Yellow / Orange
STM
A6. Clear / Yellow / Orange
STF
A7. Opaque / Pastel STM
A8. Opaque / Pastel STF
Division A4: Halfmoon
Metallic Dark or Light Solid
Color ST
A9. Metallic Dark or Light Solid
STM
A10. Metallic Dark or Light
Solid STF
Name 1st Place
Alim Garuda Saft
Jean-Michel
Jeannerat
Onnys Franscius
Sundaka
Jean-Michel
Jeannerat
Name 1st Place
Alim Garuda Saft
Josip Kevari
A14. Marble / Grizzle STM
A15. Dark or Light Body Bicolor
Manuela Barwald
STF
Manuela Barwald
Name 1st Place
Sarawut
Angkunanuwat
5
18
Name 3rd Place
Jean-Michel
Jeannerat
Alim Garuda Saft
4
2
1
1
Name 2nd Place
Name 3rd Place
Vladimir Tabery
Division A5: Halfmoon
Name 1st Place
Patterned ST
Jiri Bosina
A11. Multicolor STM
A12. Dark or Light Body Bicolor
Jiri Bosina
STM
Manuela Barwald
A13. Butterfly STM
A16. Patterned STF
Division B: Halfmoon DT
B1. Dark or Light Solid Color
DTM
B2. Patterned DTM
Name 2nd Place
8
2
Name 2nd Place
Jiri Bosina
Jiri Bosina
Manuela Barwald
Onnys Franscius
Sundaka
Sarawut
Angkunanuwat
Sarawut
Angkunanuwat
Name 2nd Place
Onnys Franscius
Sundaka
Name 3rd Place
Jiri Bosina
Onnys Franscius
Sundaka
Alim Garuda Saft
9
Josip Kevari
4
Jean-Michel
Jeannerat
7
Arie De Koning
7
5
6
Name 3rd Place
5
B3. DT Females - All
Division C: Crowntail ST
C1. Dark or Light Solid Color
STM
C2. Patterned STM
C3. CT Females - All
Division D: Shortfin ST
D1. Traditional Plakat Male
D2. Show Plakat Dark Solid
Color Male
D3. Show Plakat Light Solid
Color Male
D4. Show Plakat Patterned
Male
D5. Halfmoon Shortfin Solid
Color Male
D6. Halfmoon Shortfin
Patterned Male
D7. Traditional Plakat Female
(any color or pattern)
D8. Show Plakat Female (any
color or pattern)
TRIAL CLASS
Florent Philipot
Name 1st Place
Florent Philipot
Name 2nd Place
Sahal Xtremebetta Joty Admadjaja
Sahal Xtremebetta
Hermanus
Haryanto
Name 1st Place
Peter Barwald
Hermanus
Haryanto
Bertrand
Chaffanjon
Name 2nd Place
Onnys Franscius
Sundaka
Bertrand
Chaffanjon
Name 3rd Place
Hermanus
Haryanto
6
8
Joty Admadjaja
18
Joty Admadjaja
11
Name 3rd Place
Onnys Franscius
Sundaka
15
Joep Van Esch
Joep Van Esch
Simone Zini
46
Josip Kevari
Ridwan Wijaya
Josip Kevari
5
Onnys Franscius
Sundaka
Gastone Tomei
Bertrand
Chaffanjon
48
2
Charles-Maxime
Baille
Charles-Maxime
Baille
Charles-Maxime
Baille
Name 1st Place
Charles-Maxime
Baille
Peter Barwald
Charles-Maxime
Baille
Name 2nd Place
2
Charles-Maxime
Baille
Charles-Maxime
Baille
Name 3rd Place
5
11
Onnys Franscius
2
Sundaka
*Note: For pairs total the number of entries in each class, not the number
Division E: Breeders Division of fish.
Class winners in E Division are
considerd for BOV appropriate to their respective gender and variety.
Jiri Bosina
Florent Philipot
Jiri Bosina
3
E1. Color or Form Variations
Sarawut
Ridwan Wijaya
Kimuhebi
28
E2. Pairs*
Angkunanuwat
Division F: Wild Type Betta
Pairs
Name 1st Place
Name 2nd Place Name 3rd Place
(Not Eligible for BOS)
F1 Small / Large
Hermanus
Bubblenesters*
Haryanto
F2 Small / Large
Sahal Xtremebetta
Mouthbrooders*
D9. Doubletail Plakat Male
(any color or pattern)
Best of Variety
Halfmoon ST Male
Halfmoon ST Female
Halfmoon DT Male
Halfmoon DT Female
Crowntail Male
Crowntail Female
Shortfin Male
Shortfin Female
Jiri Bosina
Name & Class
Winner
Manuela Barwald
Manuela Barwald
Sarawut
Angkunanuwat
Florent Philipot
Sahal
Xtremebettas
Hermanus
Haryanto
Peter Barwald
Charles-Maxime
Baille
Best of Show
BOS Male
BOS Female
Division G: Optional Classes
(Not Eligible for BOS.)
Name & Class
Winner
Peter Barwald
Charles-Maxime
Baille
(Not counted as Regular Entries)
Name 1st Place
Name 2nd Place
Name 3rd Place
Name 1st Place
Name 2nd Place
Name 3rd Place
Number of
Entrants
Number of
Entries
294
0
0
294
G1 Photography
G2 Illustration
G3 Crafts
Group B: New Breeder
Classes
NB1. Males ST/DT
NB2. Crowntail Male
NB3. Shortfin Male
NB4. Females
New Breeder Best of Show
Name & Class of
Winner
BOS Male
BOS Female
Show Information
Regular Classes
Optional Classes
New Breeder Classes
Show Totals
Number of
Fish
322
0
0
322
Gruppo Guizzi di Colore
Giudici concorso Guppy Show
Sig. Nico Roselli
Sig. Cristian Salogni
Sig. Diego Montanari
Sig. Giovanni Imeri
Sig. Simone Fumagalli
Responsabile del concorso
Sig. Mario Bertocco
RISULTATI
I° Tappa Campionato Italiano Guppy Show
“Guizzi di Colore 2011”
11 E 12 GIUGNO 2011
Trio Code GRANDI
Allevatore
Vasca Categoria PUNTEGGIO Posizione Relativa
SALOGNI CRISTIAN
133
2
6
1
85.00
1
LAMOURE CINZIA
126
2
1
8
82.33
2
IMERI GIOVANNI
130
2
1 11
79.67
3
PANZERI SIMONE
127
2
1
9
76.33
4
BRAGAGNOLO PIER
125
2
1
8
75.33
5
GASPERONI VALENTINO
124
2
1
8
71.33
6
Trio Code SPADE
Allevatore
Vasca
Categoria
PUNTEGGIO
Posizione Relativa
SALOGNI CRISTIAN
137
7
1 12
82.67
1
TUMINO FRANCESCO
140
7
1 12
77.00
2
FUMAGALLI SIMONE
141
7
3 12
76.67
3
LAMOURE CINZIA
142
7
3 12
76.33
4
134
5
1
7
73.67
5
VLADIMIR TABERY
136
5
1
9
73.33
6
IMERI GIOVANNI
143
8
3
9
73.00
7
BERTOCCO MARIO
138
7
1 12
69.67
8
GIANNINI FRANCESCO
Trio Code CORTE
Allevatore
Vasca Categoria
SALOGNI CRISTIAN
146
11
1
BERTOCCO MARIO
155
11
VLADIMIR TABERY
150
PANZERI SIMONE
LAMOURE CINZIA
8
PUNTEGGIO Posizione Relativa
84.00
1
1 11
76.67
2
11
1
9
76.33
3
145
9
2
9
68.33
4
152
11
1 10
66.67
5
Coppia Code GRANDI
Allevatore
Vasca Categoria PUNTEGGIO
Posizione Relativa
SALOGNI CRISTIAN
40
2
6 1
151.33
1
LAMOURE CINZIA
10
2
1 8
145.33
2
PANZERI SIMONE
17
2
1 9
144.33
3
GASPERONI VALENTINO
41
2
6 10
143.67
4
ROCCO VALENTINO
12
2
1 8
143.00
5
GIANNINI FRANCESCO
2
2
1 8
142.67
6
LAMOURE PIETRO LUIGI
23
2
1 10
141.00
7
ROCCO NICOLA
14
2
1 8
139.67
8
WATOTO BAYA
9
2
1 8
138.33
9
IMERI GIOVANNI
25
2
1 11
137.67
10
FORNASIERO EUGENIO
32
2
3 1
132.67
11
CANCELLI GIANFRANCO
43
4
1 9
131.33
12
QUEIROLO ANDREA
21
2
1 10
127.00
13
Coppia Code SPADE
Allevatore
Vasca
Categoria PUNTEGGIO Posizione Relativa
SALOGNI CRISTIAN
48
5
1 12
145.33
1
BERTOCCO MARIO
50
6
1 11
142.33
2
LAMOURE CINZIA
67
7
3 12
142.33
2
IMERI GIOVANNI
59
7
1 12
140.33
4
GIANNINI FRANCESCO
44
5
1
139.33
5
WATOTO BAYA
70
7
3 12
137.67
6
TUMINO FRANCESCO
60
7
1 12
135.67
7
FUMAGALLI SIMONE
65
7
3 12
135.00
8
CANCELLI GIANFRANCO
58
7
1 12
128.33
9
1
Coppia Code CORTE
Allevatore
Vasca Categoria
PUNTEGGIO
Posizione Relativa
SALOGNI CRISTIAN
89
11
1 10
148.00
1
BERTOCCO MARIO
99
11
5 8
146.67
2
GASPERONI VALENTINO
109
11
6 10
142.67
3
LAMOURE CINZIA
91
11
1 10
141.67
4
ZINI SIMONE
106
11
5 8
139.67
5
TUMINO FRANCESCO
79
11
1 8
136.33
6
FUMAGALLI SIMONE
96
11
1 11
135.67
7
CANCELLI GIANFRANCO
82
11
1 8
133.33
8
ROBUSTELLI GIANBATTISTA
83
11
1 8
132.33
9
LICEO ANNIBALE CALINI (BS)
104
11
5 8
129.67
10
ROBUSTELLI DAVIDE
87
11
1 9
121.67
11
Trii di Femmine
Allevatore
Vasca
Categoria
PUNTEGGIO
Posizione Relativa
SALOGNI
CRISTIAN
115
2
1
10
23
1
LAMOURE
PIETRO LUIGI
116
2
1
10
23
1
LAMOURE
CINZIA
113
2
1
8+6
21
2
GIANNINI
FRANCESCO
120
2
6
1
20
3
ROCCO
NICOLA
112
2
1
1
16
4
ROCCO
VALENTINO
119
2
1
19
16
4
IMERI
GIOVANNI
117
2
1
11
10
5
PANZERI
SIMONE
118
2
1
19
10
5
CANCELLI
GIANFRANCO
121
11
1
9
2
6
Best in show:
coppie e trii di maschi:
coda a delta albino red: Sig Cristian Salogni
trii di femmine
coda a delta half black: Sig Cristian Salogni e Sig. Pietro Luigi Lamoure
Coda a delta albino red di Cristian Salogni
Fotografia: Andrea Perotti
Coda a delta half black di Cristian Salogni
Fotografia: Andrea Perotti
Concorso Poecilidi/Goodeidi selvatici
Giudici del concorso
Sig. Mario Bertocco
Sig. Roberto Cazzulani
Soggetti esposti
Xenotoca eiseni “Granja Sahuripa”
Poecilia reticulata "Tobago Speyside"
Poecilia reticulata Colombia 2010/03
Poecilia reticulata "Equador Rio Napo"
Poecilia sp. 3 spots
Poecilia obscura
Poecilia wingei
Poecilia wingei blond
Poecilia wingei magenta
Poecilia wingei blue base
Micropoecilia picta red
Girardinus metallicus Black belly
Girardinus falcatus
Heterandria Formosa
Xiphophorus alvarezi Rio palenque
Xiphophorus xiphidium
Flexipenis vittatus
Best in show:
Xenotoca eiseni (Colonia Granja Sahuaripa) Sig. Diego Montanari
Xenotoca eiseni (Colonia Granja Sahuaripa) di Diego Montanari
Fotografia di Simone Panzeri
Associazione Italiana Killifishes
Elenco specie esposte
Aphanius vladykovi Gandoman
Aphanius iberus “Rio Llastres”
Aphanius baeticus “Lebrija”
Nothobranchius rachovii
Nothobranchius melanospilus Ndundu village FTZ 05/3
Fundulopanchax gardneri "Lafia Gold"
Fundulopanchax nigerianus "Misaje Gold"
Fundulopanchax puerzli
Chromaphyosemion loennbergii "sud kribi JVC 08"
Epiplatys sexfasciatus
Aphyosemion loussense COFE 2010/22
Aphyosemion spec. COFE 2010/23
Aphyosemion australe gold
Aphyosemion australe chocolate