Numero 38 - Dicembre 2010 - Comune di Saint

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Numero 38 - Dicembre 2010 - Comune di Saint
n° 38 • Dicembre 2010
Rivista semestrale dell’Amministrazione Comunale di Saint-Marcel
Spedizione in a.p. comma 20/c legge 662/96 n. 29/DC/DCI/AO/01
SOMMARIO
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Notizie dall'Amministrazione
La parola al sindaco
Il nuovo Consiglio Comunale
Le Commissioni consiliari
Il punto sulle opere pubbliche
Delibere di Consiglio
Delibere di Giunta
Aggiornamento anagrafe
Photos Jeunes d'antan
Il nostro territorio4
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Scuola per la Democrazia
Corvée mulattiera Moulin-Plout
Pellegrinaggio Gimillan-Plout
Una serata per ricordare
la storia delle “vecchie” miniere
di Saint-Marcel
Campionato italiano femminile
di dama
Lo gnalèi
Par Pierre Lexert
La vèillà
Un premio per Alex
Spazio biblioteca
21 Con la Biblioteca alla “Saison”
21 Cinema all’aperto
22 Concerto del gruppo
Le Minigonne
23 Concerto di Sant'Anna
23 La Mostra di Santa Croce
24 Cinema mon amour
25 L’angolo della musica
26 Scopriamo l’autore
26 La biblioteca consiglia
Le nostre associazioni
27 Il Paese Albergo Saint-Marcel varca
i confini regionali e nazionali
28 Notizie dallo Sci Club
29 Festa di Santa Croce 2010
29 Castagnata 2010
30 Mange Alpage 2010
31 Gruppo sportivo ricreativo
32 Il trentennale del Gruppo Alpini
Saint-Marcel
33 Immagini dal G.S.C.
34 Le ciaspole: per vivere la neve in
modo alternativo
Direttore
Fiorenzo Meloni
Redazione a cura della
commissione di gestione
della biblioteca:
Ettore Danna (presidente)
Lorena Gualtieri (vice
presidente)
Alex Ammendolia
Paolo Blanc
Edy Droz
Lucia Hugonin
Monica Réan (aiuto
bibliotecario)
Daniele Sinibaldi
Maddalena Vittaz
Enrica Zublena
Oltre all'Amministrazione
comunale e alla
commissione di gestione
della biblioteca hanno
contribuito alla realizzazione
di questo numero con testi
e fotografie:
Roger Artaz
Gerardo Barailler
Olivier Bertholin
Andrea Bionaz
Lauro Cordel
Luigi Danna
Ercole Droz
Walter Gassino
Massimo Giavon
Antonella Grange
Pierre Lexert
Alex Réan
Sabrina Réan
Andrea Rosso
Jean Michel Solerte
I genitori di Marta e Nicholas
Regione Autonoma Valle
d'Aosta Assessorato Istruzione
e Cultura
Foto di copertina:
Edy Droz
Ultima di copertina:
su concessione della Regione
Autonoma Valle d'Aosta
Assessorato Istruzione e
Cultura - Fondo Willien
La luge n° 38 - Anno 2010
Pubblicazione semestrale
registrata presso il tribunale
di Aosta
n. 3/92 il 10/7/1992
Stampa: Grafiche ITLA (Aosta)
NUMERI UTILI:
ORARI E NUMERI UFFICI
COMUNALI:
Ufficio di Anagrafe e Stato civile:
Tel. 0165/768801
Fax 0165/768771
apertura al pubblico:
Lunedì, mercoledì, venerdì:
8,30-12,30
Martedì, giovedì:
am 8,30-12,00 pm.13,30-16,30
Ufficio di polizia municipale:
Tel. 0165/768801
apertura al pubblico:
Lunedì, mercoledì, venerdì:
am. 8,30-12,30
Martedì, giovedì:
am. 8,30-12,00 pm.13,30-16,30
Ufficio Tributi:
Tel. 0165/768801
apertura al pubblico:
Lunedì, mercoledì, venerdì:
am. 8,30-12,30
Martedì, giovedì:
am. 8,30-12,00 pm. 13,30-16,30
Ufficio Tecnico:
Tel. 0165/768653
apertura al pubblico:
Martedì, giovedì:
am. 8,30-12,00 pm.13,30-16,30
Il Sindaco e gli Amministratori
ricevono su appuntamento
Scuole per l’infanzia:
tel. 0165/778643
Scuole primarie: tel. 0165/778007
Biblioteca Comunale:
0165/778659
Parrocchia: 0165/768896
Ufficio Postale: 0165/768807
Consultorio di Nus: 0165/767887
Carabinieri di Nus: 0165/767934
Questura di Aosta: 0165/279111
Protezione civile/Soccorso
Alpino: 0165/238222,
Ospedale Regionale: 0165/5431
Amministrazione Regionale:
0165/273111
Notizie dall'amministrazione
La parola al
Sindaco
Negli ultimi decenni abbiamo assistito
a un continuo e rapido cambiamento
delle nostre abitudini di vita.
Siamo passati da una società prevalentemente agricola a una dimensione
in cui la fanno da padrone il settore
edile e terziario, le nuove tecnologie e i
servizi, che occupano una buona parte
dei lavoratori.
In passato ogni famiglia valdostana
possedeva un pezzo di terra, un orto da
coltivare, campi per la semina di patate, frumento e/o segale, prati per la
produzione di foraggio. Tutte le attività
che ne derivavano presupponevano la
conoscenza profonda e quotidiana dei
luoghi, il mantenimento dei sentieri
e delle mulattiere, la continua cura
dell’efficienza dei rus, indispensabili
all’approvvigionamento idrico e alla
regimazione delle acque.
Oggi i nostri paesi hanno perso buona
parte del loro carattere rurale. La maggior parte di noi non ha più il contatto
personale con il territorio in cui vive e
ci diventa sempre più difficile capire
le sue criticità e le azioni che devono
essere intraprese per il suo mantenimento. Spesso ci risvegliamo dal
nostro torpore nel momento in cui i
vari servizi televisivi ci riportano alla
realtà, con immagini di inondazioni
e dissesti che si verificano anche a
Il massimo livello raggiunto dalla Dora durante l'alluvione del 2000.
causa dei nostri comportamenti e delle
nostre scelte di sviluppo.
Sono passati dieci anni dall’alluvione
del 2000.
Da un lato vorrei ancora ringraziare
tutti coloro che dieci anni fa si sono
prodigati nel limitare al massimo i
possibili danni.
Dall’altro lato vorrei sottolineare il
fatto che la cura del territorio non
debba riguardare solo coloro che
fanno dell’agricoltura la loro attività
principale. Penso piuttosto che debba
diventare un impegno di tutti gli abitanti di una comunità.
Un ruscello mantenuto in efficienza
può salvare le nostre case.
E’ con questo spirito che negli anni a
venire si vorrebbero proporre delle iniziative concrete di difesa e salvaguardia del nostro ambiente. Consapevoli
dell’importanza di questi temi, cercheremo di informarTi il più possibile sulle
azioni che saremo in grado di mettere
in campo. Ti ringrazio anticipatamente
per tutte le volte che vorrai partecipare
a queste proposte.
Nel salutarTi cordialmente, colgo l’occasione per augurarTi Buone Feste.
Foto Roger Artaz
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Notizie dall'amministrazione
Il nuovo Consiglio
Comunale
In seguito alle elezioni comunali del
23 maggio 2010 il Consiglio Comunale
risulta così composto:
CRETIER Roberto
NOUSSAN Osvaldo
LANTELME Corrado
SOLERTE Jean Michel
ZUBLENA Enrica
NOUCHY Romano Lucio
DROZ Fabio
BLANC Romilda
POLITO Carmelo
GRANGE Antonella
DROZ Gianfranco
ARTAZ Lara
BERTHOLIN Luca
BLANC Paolo
GALLIZIOLI Erica
Sindaco
Vice Sindaco
Assessore
Assessore
Assessore
Consigliere Maggioranza
Consigliere Maggioranza
Consigliere Maggioranza
Consigliere Maggioranza
Consigliere Maggioranza
Consigliere Maggioranza
Consigliere Minoranza
Consigliere Minoranza
Consigliere Minoranza
Consigliere Minoranza
Le Commissioni
consiliari
Organismi di confronto e di crescita
comune
Nel segno della continuità di un percorso già tracciato dalla precedente
Amministrazione, il nuovo Consiglio
comunale si è unanimemente espresso nella volontà di essere soggetto
attivo nelle scelte di indirizzo riguardanti il futuro di Saint-Marcel.
Tale volontà ha trovato nella commissione consiliare il luogo dove
poter elaborare le proposte ritenute
strategiche per il Comune.
Le commissioni, nominate dal
Consiglio, sono formate da un numero di consiglieri scelti in modo da
rispettare, in proporzione, la composizione politica.
Ogni commissione si rapporta in
materia di competenza a un assessore e, attraverso momenti di analisi,
studio e approfondimenti effettuati
anche con l’aiuto di soggetti esterni,
ha il compito di presentare le risultanze del tema trattato al Consiglio
comunale, il quale avrà il compito di
valutare le varie ipotesi proposte e
indicare gli indirizzi da seguire al fine
di raggiungere gli obiettivi prefissati.
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Le commissioni oggi istituite nel
Commissione Castello e G.A.L.
Comune di Saint-Marcel sono:
Questa commissione segue due progetti: il progetto di valorizzazione del
Commissione Statuto e Regolamenti
castello e il progetto G.A.L. (Gruppi di
Si occupa di analizzare e proporre
Azione Locale) che comprende tutte
modifiche allo statuto comunale e ai
quelle azioni volte a valorizzare il
regolamenti.
territorio e i nostri prodotti.
Composizione
Composizione
• Lantelme Corrado (Presidente)
• Zublena Enrica (Presidente)
• Droz Gianfranco
• Grange Antonella
• Artaz Lara
• Polito Carmelo
• Blanc Paolo
Commissione Fondo di Solidarietà
• Gallizioli Erika
Si occupa di individuare i destinatari
di contributi da attingere dal fondo
Commissione Elettorale Comunale:
di solidarietà.
Il compito principale di questa com Composizione
missione consiste nell’operare la
• Solerte Jean Michel (Presidente)
scelta degli scrutatori destinati ai
• Blanc Romilda
seggi elettorali
• Bertholin Luca
Membri effettivi:
• Droz Gianfranco
Commissione Miniere e Patrimoines
• Droz Fabio
en chemin
• Blanc Paolo
Questa commissione segue due proMembri supplenti:
getti: la valorizzazione delle minie• Polito Carmelo
re in ambito turistico-culturale e il
• Blanc Romilda
progetto “Patrimoines en chemin” il
• Bertholin Luca
cui obiettivo è la valorizzazione delle
peculiarità del nostro paese attraverVista l’importanza degli argomenti
so l’allestimento di percorsi a piedi.
trattati dalle commissioni consiliari
Composizione:
riteniamo che ogni progetto meriti
• Lantelme Corrado (Presidente)
un maggiore approfondimento che
• Solerte Jean Michel
per motivi di spazio non è possibile
• Bertholin Luca
sviluppare su questo numero della
• Réan Sabrina (membro esperto)
nostra rivista. Pertanto nei prossimi
• Pompignan Francesco (membro
numeri de La Luge tratteremo con
maggior dettaglio i vari temi.
esperto)
Notizie dall'amministrazione
Il punto
sulle opere
pubbliche
L’attività dell’Amministrazione comunale sul fronte delle opere pubbliche
si è sviluppata in questi anni lungo
due direttrici principali. La prima comprende le opere di maggior rilevanza
comunale, quelle cioè che comportano
tempi più lunghi di realizzazione e un
grande impegno di risorse economiche
e umane. La seconda raggruppa invece
quelle opere di rilevanza minore che si
possono realizzare in tempi più brevi
e che permettono di intervenire sulle
criticità emergenti in modo puntuale.
Nella prima categoria rientrano le
opere cofinanziate dalla Regione con i
Fondi per Speciali Investimenti (Fospi)
tra cui sono ancora in fase esecutiva l’adeguamento del Municipio (fine
lavori prevista per la primavera del
2011) e la realizzazione delle zone di
sosta nelle frazioni di Surpian, Paquier,
Troil e Prarayer (fine lavori prevista per
l’estate del 2011). E’ invece in fase di
progettazione preliminare e di richiesta
di cofinanziamento Fospi il progetto
per il nuovo complesso scolastico che,
Rifacimento della pavimentazione a
Enchasaz.
Allargamento del tornante a Faverge.
se finanziato, impegnerà l’Amministrazione per i prossimi anni e porterà ad
avere una nuova scuola nel 2015. Con
specifici finanziamenti nell’ambito del
Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013
(PSR) si sta invece realizzando la riqualificazione del centro di Enchasaz i cui
lavori sono quasi ultimati.
Nella seconda categoria rientrano i
lavori minori per consistenza ed entità
ma non per questo meno importanti,
sono anzi questi gli interventi che
permettono di dare risposte più dirette
e veloci alle esigenze dei cittadini. In
questo ambito sono da collocare l’allargamento dell’incrocio a valle della
frazione Prélaz, realizzato con fondi
propri, e il rifacimento dell’acque­
dotto nella parte bassa di Chevroz e
a Lillaz. Quest’ultimo intervento è in
fase di progettazione e sarà realizzato con specifici fondi trasferiti al
Comune nell’ambito di attuazione del
Sistema Idrico Integrato. Sempre in
questa seconda categoria rientrano
poi i lavori di allargamento e di messa
in sicurezza dei punti critici della viabilità comunale portati avanti attraverso
l’utilizzo delle squadre regionali per
i lavori diretti dell’Assessorato delle
opere pubbliche. Grazie a una buona
collaborazione con le suddette strutture regionali, negli ultimi tre anni
l’impiego di queste squadre è stato
continuativo e proficuo e ha permesso
di intervenire in più punti del territorio.
In particolare si è allargato l’incrocio a
Moral per permettere il passaggio dei
mezzi di trasporto pubblico con relativa messa in sicurezza del ruscello, si è
ricostruito un muro in località Laycher
per garantire un sicuro transito sulla
strada comunale e si è allargata la
strada di accesso all’isola ecologica in
località Lillaz per garantire l’accesso
anche ai mezzi pesanti. Attualmente
il cantiere attivo è quello per l’allargamento del tornante e di una parte della
strada della collina in località Faverge
per far fronte a una criticità emersa in
quel punto con il passaggio dei mezzi
pesanti e da cantiere. Ultimati questi
interventi, il calendario delle opere
prevede che nel 2011 questa squadra
rimanga sul territorio di Saint-Marcel
per la riqualificazione dei campi da
bocce in località Surpian. A proposito
di questi lavori è importante sottolineare l’economicità degli stessi per
l’Ente, in quanto sono a carico del
Comune solo le spese di progettazione
e di eventuali espropri, mentre tutta la
realizzazione è a carico dell’esecutore,
in questo caso, la Regione. L’aspetto
della sostenibilità economica, sia in
fase di realizzazione che di gestione
successiva, è sempre stato, per tutte
le tipologie di opere pubbliche, una
priorità per questa Amministrazione
comunale e questo, visti i tagli ai trasferimenti finanziari agli enti locali, è
il nostro impegno anche per il futuro,
da concretizzarsi attraverso un’attenta valutazione di tutte le ricadute
dell’opera in progetto e la costante
ricerca di fonti di finanziamento complementari alla sola disponibilità del
bilancio comunale.
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Notizie dall'amministrazione
Delibere
di Consiglio
Nr. 22 del 11/06/2010
Nomina del Revisore dei Conti
Nomina in qualità di revisore dei conti
del Dott. BERTI Fabrizio di Aosta, in
possesso dei requisiti previsti dalla
normativa vigente, e stabilito il relativo compenso pari a quello derivante dall’applicazione dei limiti massimi consentiti dalla Giunta Regionale
che, sulla base dei calcoli effettuati,
ammonta a Euro 4.800,00.
Nr. 23 del 11/06/2010
Nomina rappresentanti del Comune
in seno al Consorzio dei Comuni
della Valle d’Aosta - BIM
Nomina del il sig. POLITO Carmelo in
qualità di rappresentante del Comune
in seno all’Assemblea Consorziale del
B.I.M. Valle d’Aosta.
Nr. 26 del 11/06/2010
Servizio di Segreteria Comunale Approvazione convenzione per la
gestione in forma associata con il
Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses
Approvazione dell’esercizio in forma
associata con il Comune di SaintRhémy-en-Bosses del sevizio di segreteria comunale e della convenzione
regolante i rapporti organizzativi e
finanziari e le modalità operative tra
il Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses,
capo convenzione per il 50% ed il
Comune di Saint-Marcel per il 50%.
Presa d’atto che il Segretario comunale
sig. CERISEY Ubaldo è titolare del rapporto di servizio con entrambi i Comuni
convenzionati e che la convenzione ha
la durata del mandato elettorale dei
Sindaci dei due Comuni a decorrere
dall’11 giugno 2010 alla data del rinnovo dei Consigli comunali prevista per la
primavera dell’anno 2015.
Nr. 27 del 11/06/2010
Nomina rappresentante del Comune
nell’Associazione
dei
comuni
“L’EVE”
Nomina della sig.ra GRANGE Antonella,
oltre al Sindaco, membro di diritto,
quale rappresentante del Comune in
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seno all’Associazione dei Comuni “l’EVE”.
Nr. 28 del 11/06/2010
Nomina Commissione per l’aggiornamento degli albi dei cittadini
aventi i requisiti per l’esercizio delle
funzioni di Giudice popolare nelle
Corti di Assise e nelle Corti di
Appello
Nomina dei membri del Comune in
seno alla Commissione per l’aggiornamento dell’Albo dei Giudici Popolari,
oltre al SINDACO, membro di diritto,
le sigg.re:
- BLANC Romilda:
rappresentante di maggioranza
- GALLIZIOLI Erika:
rappresentante di minoranza
Nr. 31 del 19/07/2010
Nomina commissione di gestione
della biblioteca comunale
Presa d’atto che la Commissione di
biblioteca risulta così costituita:
Delegato del Sindaco: ZUBLENA Enrica
Rappresentante maggioranza:
HUGONIN Lucia
Rappresentante minoranza:
AMMENDOLIA Alex
Rappresentanti associazione culturale:
BLANC Paolo
Rappresentanti utenti:
DANNA Ettore, SINIBALDI Daniele,
DROZ Edy, GUALTIERI Lorena e VITTAZ
Maddalena
Bibliotecario con funzioni di esperto:
RÉAN Monica
Nr. 36 del 19/07/2010
Organizzazione dei “laboratori pomeridiani” svolgimento tramite servizio
convenzionato con i Comuni di Nus e
Fénis. Approvazione convenzione
Approvazione dell’esercizio in forma
associata con i Comuni di Fénis e Nus
dell’organizzazione del centro diurno,
estivo di animazione per i minori di
età compresa tra i tre e quattordici
anni e approvazione della Bozza di
convenzione.
Nr. 37 del 19/07/2010
Servizio di tutela e valorizzazione
del patrimonio ambientale e delle
risorse paesaggistiche. Svolgimento
del servizio convenzionato con
la Comunità Montana. Esame ed
approvazione bozza di convenzione
Approvazione della Bozza di conven-
zione, della durata limitata al progetto
di 7 mesi e mezzo presentato all’Agenzia regionale del lavoro nell’anno
2010, relativa al servizio di tutela e
valorizzazione del patrimonio ambientale e delle risorse paesaggistiche e
relativa corresponsione alla Comunità
Montana Mont Emilius degli oneri
finanziari derivanti dall’articolo 4 della
convenzione in oggetto.
Nr. 38 del 19/07/2010
Affidamento delle funzioni di
difensore civico. Convenzione tra
il Consiglio Regionale della Valle
d’Aosta ed il Comune. Esame ed
approvazione
Affidamento, ai sensi del comma 2
dell’art. 11 della l.r. 28.08.2001, n. 17,
delle funzioni di garante dell’imparzialità e del buon andamento dell’amministrazione comunale al difensore civico
istituito presso il Consiglio Regionale
con le modalità contenute nella convenzione trasmessa a questo Ente dal
Consiglio stesso che si approva con la
presente e costituisce parte integrante
e inscindibile.
Nr. 39 del 19/07/2010
Piano di classificazione acustica
del territorio comunale. Esame ed
approvazione
Approvazione del Piano di classificazione acustica del territorio comunale
composto dai seguenti elaborati datati gennaio 2010: Relazione tecnica
e Zonizzazione dell’intero territorio
comunale.
Nr. 42 del 19/07/2010
Approvazione classificazione degli
edifici e individuazione delle aree di
pregio nelle zone A
Approvazione della classificazione
degli edifici e l’individuazione delle
aree di pregio nelle zone A e individuazione dell’Arch. Barbara BARREL,
Responsabile del Servizio tecnicomanutentivo quale responsabile del
procedimento connesso alla presente
deliberazione.
Nr. 44 del 06/10/2010
Interrogazione con risposta scritta
presentata dalla minoranza consiliare relativa allo scuolabus
Risposta scritta del Sindaco all’interrogazione, datata 27/09/2010 ns.
Notizie dall'amministrazione
prot.7299 del 27/09/2010, avente ad
oggetto: “acquisto nuovo scuolabus”,
presentata dai Consiglieri di minoranza:
“L’Amministrazione comunale intende
sostituire l’attuale mezzo per il servizio di scuolabus e a tale scopo, come
già illustrato in Consiglio comunale
il 29/03/2010, ha inoltrato in data
22/09/2009 alla Regione una domanda per ottenere un finanziamento
fino al 90% del costo previsto per
l’acquisto di mezzi a metano. Dopo
una prima risposta negativa dovuta
ad una errata interpretazione della
richiesta da parte degli uffici regionali
competenti e alla nostra successiva
lettera di chiarimento, la richiesta
è stata accolta e verrà inserita nei
capitoli di finanza locale del bilancio regionale di gestione 2011/2013. Il
finanziamento è comunque subordinato al parere positivo della Presidenza
della Regione e del CPEL. Si ribadisce
che per l’Amministrazione tale scelta rimane prioritaria rispetto ad altre
soluzioni sia dal punto di vista economico sia nell’ottica di un maggiore
utilizzo delle energie a basso impatto
ambientale. Pur non risultando agli
atti dell’Amministrazione comunale nessun interessamento verbale ne
tantomeno una richiesta formale circa
l’effettivo esito della revisione annuale dello scuolabus, corrisponde al vero
che quest’ultimo non ha superato il
controllo prescritto. A tal proposito,
ben consci dell’imprescindibile diritto
alla sicurezza degli alunni trasportati e al fine di non generare ingiustificate preoccupazioni alle famiglie
degli alunni stessi, l’Amministrazione
comunale si è immediatamente interessata per attivare un servizio sostitutivo tramite il noleggio di un mezzo
adeguato.
Tale soluzione non si è però resa necessaria in quanto il tempestivo intervento
di regolazioni meccaniche, concordato con gli uffici della motorizzazione
regionale, ha permesso di ottenere le
necessarie dichiarazioni che allegate
al libretto di circolazione consentono
la regolare e sicura circolazione dello
scuolabus sino al prossimo controllo.”
Nr. 45 del 06/10/2010
Interrogazione con risposta scritta
presentata dalla minoranza con-
siliare relativa alla pulizia alveo
torrente
Risposta scritta del Sindaco all’interrogazione, datata 27/09/2010
ns.prot.7300 del 27/09/2010, avente ad
oggetto: “pulizia alveo torrente”, presentata dai Consiglieri di minoranza:
“L’Amministrazione comunale, nel
corso del 2010, si è interessata presso le strutture regionali competenti
per la pulizia dell’alveo del torrente
Saint-Marcel. Da tali contatti è emerso
che i piani di lavoro di suddette strutture sono già completi a causa degli
arretrati accumulati negli anni scorsi.
Infatti, contrariamente a quanto avvenuto in passato, non è stato richiesto
ai Comuni di segnalare eventuali lavori
da mettere in cantiere per il 2011. Alla
luce di tale situazione e nell’ottica di
un coinvolgimento diretto della popolazione nella salvaguardia del proprio
territorio, l’Amministrazione comunale
sta valutando la possibilità di organizzare nel prossimo futuro una corvèe
di pulizia della parte bassa dell’alveo
del torrente Saint-Marcel. Tale iniziativa ha inoltre lo scopo di proseguire,
quanto già iniziato quest’anno con la
rete sentieristica, con azioni che coinvolgano attivamente le Associazioni e
gli amministratori comunali nella salvaguardia e nella gestione del nostro
territorio.”
Nr. 46 del 06/10/2010
Variazione n. 2 al bilancio di previsione pluriennale 2010/2012 e alla
relazione previsionale e programmatica
Approvazione variazione al Bilancio
Pluriennale 2010/2012 e alla Relazione
Previsionale e Programmatica con i
seguenti movimenti contabili:
ENTRATE Euro - 387,597,00
SPESE Euro - 387.597,00
Presa d’atto dell’acquisizione del parere del Revisore dei conti allegato alla
presente e presa d’atto dei seguenti
risultati finali del Bilancio per l’esercizio finanziario 2010:
ENTRATE Euro 3.912.403,00
SPESE Euro 3.912.403,00
Approvazione, contestualmente alla
presente seconda variazione di Bilancio,
della Relazione nel patto di stabilità al
fine del miglioramento del saldo finanziario.
Delibere
di Giunta
Nr. 64 del 17/06/2010
Approvazione bozza di protocollo
d’intesa tra l’Istituzione Scolastica
n. 1 ed i Comuni di Fénis, Nus,
Saint-Marcel, Chambave e Verrayes
concernente interventi per l’attività didattica per l’anno scolastico
2010/2011
Approvazione della bozza di Protocollo
d’intesa, tra i Comuni di Fénis – Nus
- Saint-Marcel – Chambave -Verrayes
e l’Istituzione Scolastica Comunità
Montana Mont Emilius 1, relativa
agli interventi per l’attività didattica
nell’anno scolastico 2010/2011.
Autorizzazione dell’uso dello scuolabus
per il trasporto degli alunni al corso di
nuoto, all’eventuale corso di slittino ed
alle uscite concordate con l’Amministrazione Comunale.
Nr. 65 del 17/06/2010
Adesione iniziativa “Puliamo il
mondo”
Adesione alla nuova edizione di
PULIAMO IL MONDO, il più grande
appuntamento di volontariato ambientale in Italia e nel Mondo, organizzato
da Legambiente in collaborazione con
l’ANCI, fissando l’intervento di pulizia
per il giorno di sabato 25 settembre
2010 e impegno di spesa di Euro
500,00 per l’iniziativa.
Nr. 66 del 01/07/2010
Esame richiesta di contributo del
Gruppo Giovani per l’organizzazione della manifestazione “CALCIO
SAPONATO”
Erogazione di un contributo al Gruppo
Giovani “ Gli Innominati” di SaintMarcel per lo svolgimento dell’attività
(calcetto saponato) nella misura di
Euro 2.000,00 subordinandone la liquidazione alla presentazione da parte dei
richiedenti, di un dettagliato bilancio
della manifestazione.
Concessione in uso gratuito della sala
ginnico ricreativa al Gruppo Giovani
“Gli Innominati” nei giorni 23/24/25
luglio 2010.
7
Notizie dall'amministrazione
Nr. 67 del 01/07/2010
Accordo di collaborazione con i
comuni di Nus e Fénis alla realizzazione progetto “CITTADINIAMOCI”
Adesione al progetto denominato “ Neuven, Fun-uhèn, Mar-òulèn :
CITTADINIAMOCI” in base all’accordo di
collaborazione con la Società consortile Progetto Formazione a.r.l.
Nr. 68 del 01/07/2010
Realizzazione impianto di video sorveglianza. Determinazioni in merito
Approvazione della realizzazione di un
impianto di videosorvaglianza finalizzato ad assicurare la sicurezza sul
territorio comunale, accedendo ai
finanziamenti previsti dalla l.r. 11/2005
(art 11 bis) come disciplinati dalla
deliberazione della giunta regionale n.
1177/2010.
Presa d’atto che l’accesso ai finanziamenti sarà subordinato ad un progetto dettagliato dell’impianto, da parte
di un professionista esterno, da allegare alla richiesta di contributo e che il
relativo provvedimento di incarico sarà
effettuato dal Segretario Comunale,
responsabile del servizio.
Nr. 69 del 01/07/2010
Percorso ciclabile lungo la fascia
della Dora Baltea - 4° lotto Approvazione modifica al progetto
esecutivo
Approvazione della variante al progetto esecutivo dei lavori di realizzazione
“Percorso ciclabile lungo la fascia della
Dora Baltea – 4° lotto: dai laghetti di
Brissogne all’area sportivo-ricreativa
di Saint-Marcel”, redatto dal gruppo
di lavoro formato dall’arch. Andrea
Marchisio, dall’ing. Flavio Lovato, dal
dott. For. Duilio Gal e dal dott. Geologo
Stefano De Leo, in data 11/12/2009
e successivo aggiornamento in data
05/02/2010, composto dagli elaborati
elencati in premessa, per il territorio
del Comune di Saint-Marcel.
Presa d’atto che la presente approvazione costituisce variante alla concessione edilizia rilasciata con D.G.C. n.
137 del 24/10/2008, ai sensi dell’art. 62
della L.R. 11/1998.
Nr. 71 del 04/08/2010
Classificazione della strada del
Novalio da poderale a comunale.
Determinazioni in merito
8
Procedura per la classificazione della
strada del Novalio da poderale a
comunale mediante l’emanazione, ai
sensi della l.r. 26/2006, da parte del
Sindaco di apposito decreto che assumerà efficacia a partire dall’inizio del
secondo mese successivo alla data di
pubblicazione sul Bollettino Ufficiale
Regionale e che nei successivi trenta
giorni dalla pubblicazione lo stesso
dovrà essere trasmesso al Ministero
dei lavori pubblici Ispettorato generale
per la circolazione e la sicurezza stradale, ai sensi del d.P.R. 495/1992, che
provvede all’aggiornamento dell’archivio nazionale e può, inoltre, formulare
osservazioni.
materia ambientale
- GUGLIELMETTI
ing.
Gianluca
Supplente esperto in materia
ambientale
- POLITO geom. Carmelo Supplente
- BARREL arch. Barbara Segretario
verbalizzante
- VERRAZ geom. Elisa Segretario verbalizzante supplente
Presa d’atto che l’unico componente
di diritto della commissione edilizia
comunale è il rappresentante del servizio igienico-sanitario dell’Azienda
sanitaria regionale competente per
territorio, così come stabilito dalla
nota prot. n° 5784/TA del 24/05/2010
della Direzione Urbanistica.
Nr. 72 del 04/08/2010
Organizzazione
manifestazione
“CALCIO SAPONATO”. Approvazione
rendiconto
Erogazione al Gruppo Giovani “Gli
Innominati” di Saint-Marcel, per lo
svolgimento dell’attività (calcetto
saponato) svoltosi il 24.07.2010, il contributo arrotondato di Euro 1.100,00
a copertura del disavanzo come dal
rendiconto presentato.
Nr. 75 del 19/08/2010
Attivazione del servizio di refezione
scolastica e del trasporto alunni per
l’anno scolastico 20010/2011
Conferma del servizio di trasporto per
gli alunni delle scuole dell’infanzia,
primaria e secondaria per l’anno scolastico 2010/2011 da svolgersi con le
modalità ed alle condizioni di cui a
disciplinare del servizio e dell’istituzione del servizio di refezione scolastica
per le scuole dell’infanzia e primaria
per l’anno scolastico 2010/2011, con
il servizio di assistenza integrato con
personale insegnante
Nr. 73 del 04/08/2010
Convegno internazionale “TURISMO
SOSTENIBILE E AMBIENTE ALPINO:
SCAMBIO DI BUONE PRATICHE.
CULTURA ALPINA A CONFRONTO.”
Determinazioni in merito
Presa d’atto che l’Amministrazione
comunale ha collaborato con l’Associazione Lou Tourbiillet con il proprio
patrocinio per l’organizzazione del
convegno interrnazionale “ TURISMO
SOSTENIBILE E AMBIENTE ALPINO:
SCAMBIO DI BUONE PRATICHE.
CULTURA ALPINA A CONFRONTO” e
provveduto alla copertura del disavanzo di gestione dell’iniziativa di Euro
3.500,00.
Nr. 74 del 04/08/2010
Nomina Commissione Edilizia
Nomina dei seguenti componenti della
commissione edilizia comunale:
- ARTAZ geom. Roger
- BIONAZ dr. Andrea
- BIONAZ geom. Enzo
- HUGONIN arch. Denis
- NOUCHY p.i. Romano
- REAN geom. Laurino
- ZUBLENA arch. Guido Esperto in
Presa d’atto che le tariffe relative al
servizio di refezione degli alunni delle
scuole materne, elementari per l’anno
scolastico 201/2011 sono le seguenti:
- Quota annua progetto “diamoci la
mano” (solo elementari) Euro 20,00 –
I.V.A. compresa
- Quota fissa mensile Euro 30,00 –
I.V.A. compresa
Mese di settembre Euro 20,00 – I.V.A.
compresa
Mese di giugno (solo scuole primarie)
Euro 10,00 – I.V.A. compresa
- Quota pasto Euro 2,00 – I.V.A. compresa
- Quota fissa mensile per spuntino
(alunni non fruenti la refezione scolastica) Euro 7,00 – I.V.A. compresa
Mese di giugno Euro 3,00 – I.V.A.
compresa
Mese di settembre Euro 4,00 – I.V.A.
compresa
Presa d’atto che le tariffe relative al
servizio di trasporto degli alunni delle
Notizie dall'amministrazione
scuole dell’infanzia primarie e secondarie per l’anno scolastico 2010/2011
sono così determinate:
- Quota fissa mensile Euro 15,00 –
I.V.A. compresa
Mese di settembre Euro 10,00 – I.V.A.
compresa
Mese di giugno Euro 5,00 – I.V.A.
compresa
Concessione di agevolazione alle famiglie che hanno tre o più figli frequentanti le scuole elementari e materna:
esenzione della quota fissa mensile
della refezione scolastica per il terzo
figlio e/o più figli.
Nr. 76 del 19/08/2010
Trasporto alunni scuola media
nell’anno scolastico 2010/2011 con
autolinee S.A.V.D.A. Determinazioni
in merito
Presa d’atto che il trasporto degli
alunni delle scuole secondarie di Nus
nell’anno scolastico 2010/2011 viene
effettuato dal servizio Autolinee Savda
concessionaria di linea pubblica e che
la quota da corrispondere alla ditta
S.A.V.D.A. di Aosta per il servizio di trasporto degli alunni della scuola media
è fissata in € 20,00 per ciascun abbonamento mensile e potrà subire variazioni nel corso dell’anno scolastico
senza che un ulteriore costo sia posto
a carico degli utenti.
Presa d’atto che le quote a carico degli
utenti sono fissate per l’anno scolastico 20010/2011 in:
- mensili Euro 15,00 per i mesi da ottobre a maggio
- mensili Euro 5.00 per il mese di
giugno
- mensili Euro 10,00 per il mese di
settembre.
Nr. 78 del 26/08/2010
Lavori di allargamento della strada
comunale della collina in corrispondenza della prima curva a valle
della frazione Seissogne piccola.
Approvazione progetto
Approvazione del progetto relativo
ai lavori di allargamento della strada
comunale della collina in corrispondenza della prima curva a valle dell’abitato
della piccola Seissogne, come da progetto dell’ing. BERZIERI Roberto, costituito
dagli elaborati elencati nelle premesse e
per un importo di Euro 13.481,35.
Presa d’atto che la presente approva-
zione costituisce concessione edilizia ai
sensi dell’art. 62 della L.R. 11/1998.
Saint-Marcel di un contributo a saldo
per l’attività 2010 di Euro 8.000,00.
Nr. 79 del 26/08/2010
Definizione casi e criteri di esonero dall’obbligo di autorizzazione per particolari attività ai sensi
dell’articolo 2, comma 3, della legge
regionale 30 giugno 2009, n. 20 “Nuove disposizioni in materia di
prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico. Abrogazione della
legge regionale 29 marzo 2006, n.
9.” - Manifestazioni, spettacoli ed
attività produttive a carattere temporaneo
Revoca della propria precedente
Deliberazione di Giunta comunale n.
72 del 20.05.2008 e approvazione dei
criteri di cui agli allegati A e B alla
presente deliberazione per l’esonero
dall’obbligo di autorizzazione per lo
svolgimento di particolari attività in
considerazione della natura temporanea ed occasionale (allegato A) e
della durata limitata (allegato B) delle
stesse.
Presa d’atto che le violazioni alla presente disciplina sono punite con la
sanzione amministrativa da 258,00 a
10.329,00 euro ai sensi dell’articolo 10,
comma 3, della legge n. 447/95.
Nr. 85 16/09/2010
Domanda di subconcessione ad uso
idroelettrico per lo sfruttamento del
torrente Saint-Marcel. Osservazioni
alla relazione generale di istruttoria del Servizio gestione demanio e
risorse idriche
Approvazione delle osservazioni predisposte dall’ing. Andrea GADIN come
da allegato alla presente deliberazione
quale parte integrante e sostanziale.
Nr. 80 del 26/08/2010
Lavori di recupero e valorizzazione del
sito minerario dismesso di Servette a
Saint-Marcel. Approvazione documento preliminare alla progettazione
Approvazione del documento preliminare alla progettazione dei lavori di
recupero e valorizzazione del sito minerario dimesso di Saint-Marcel, redatto
ai sensi dell’art. 4 c. 5, lettera 0a)
della l.r. 12/96 e degli art. 8, c. 1, lett.
c) e art. 15, c. 5, del D.P.R. 554/1999,
dal responsabile dell’ufficio tecnico,
nonché Coordinatore del Ciclo, Arch.
BARREL Barbara in data 26/08/2010.
Presa d’atto dell’importo a base di gara
per l’affidamento dell’incarico professionale di Euro 383.687,24 derivante da
una stima predisposta in accordo con i
vari Ordini Professionali.
Aggiornamento
anagrafe
popolazione
Nr. 84 del 08/09/2010
Erogazione saldo contributo alla Pro
Loco
Erogazione a favore della Pro Loco di
Nr. 87 del 23/09/2010
Realizzazione attività tempo mensa.
Esame ed approvazione Programma
Approvazione del progetto presentato
dalle insegnanti della scuola primaria
denominato “TEMPO MENSA da realizzare tra la fine del pasto e l’inizio delle
lezioni pomeridiane descritto nella
richiesta delle insegnanti che si allega
in copia per farne parte integrante.
Approvazione dell’acquisto di materiale da utilizzare durante l’attività in
questione per una spesa massima di
Euro 500,00.
NATI
RÉAN Marta 13/05/2010
TACCONE Nicholas 18/06/2010
DECESSI
PEZZOLA Valentino † 17/06/2010
VALLINO Antonio Angelo
† 30/10/2010
BLANC Marcello † 05/11/2010
REY Celestina Rina † 14/11/2010
DUBOCQ Flore † 22/11/2010
BLANC Severina † 29/11/2010
POPOLAZIONE
(05.11.2010)
Maschi Femmine
Totale
623
643
1266
9
Notizie dall'amministrazione
Photos
Jeunes d'antan
Domenica 7 novembre si è svolto presso il bar ristorante
“Bonplan” di Lillaz il tradizionale pranzo offerto dall'Amministrazione comunale ai “Jeunes d'antan” di Saint-Marcel.
Ecco alcune immagini della festa.
10
Notizie dall'amministrazione
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Notizie dall'amministrazione
Scuola per la
Democrazia
A cura di Jean Michel Solerte
Le ragioni dell’altro Nord e Sud –
Patto di stabilità
E’ con questa finalità che, da venerdì 8
a domenica 10 ottobre 2010, si è tenuto
presso l’Hôtel “Etoile du Nord” a Sarre,
il corso di alta formazione politica rivolto agli amministratori locali “under 35”
provenienti da tutte le regioni d’Italia e
rappresentativi di tutti gli orientamenti
politico-culturali del nostro Paese e al
quale ho avuto il grande piacere di par-
Jean Michel Solerte in compagnia dell’onorevole Luciano Violante.
tecipare in veste di Assessore del Comune
di Saint-Marcel.
L’iniziativa proposta per il secondo anno
dalla Presidenza del Consiglio regionale
e dall’Associazione Italiadecide in collaborazione con Anci Giovane, è nata con
l’obiettivo di aprire una dialettica di confronto democratico tra i giovani amministratori al fine di favorire lo scambio di
idee, esperienze e conoscenza.
I docenti del corso erano tutte personalità
di spicco della politica nazionale e regionale. Tra questi, solo per citare i più noti,
Luciano Violante (Presidente Italiadecide),
Albert Cerise (Presidente Consiglio regionale Valle D’Aosta), Giacomo D’Arrigo
(Coordinatore Nazionale Anci Giovane),
Ferruccio De Bortoli (Direttore de “Il
Corriere della Sera”), Gianfranco Fini
(Presidente della Camera dei Deputati) e
12
Giuliano Amato (in veste di Presidente
dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana
Treccani).
Il corso, della durata di tre giorni, era
strutturato alternando momenti di lezioni
teoriche a dibattiti dove i relatori si ponevano a disposizione degli uditori e dei
corsisti per rispondere alle loro domande,
formulate precedentemente all’interno di
gruppi di lavoro coordinati da alti funzionari della Camera (Alessandro Pelazza,
Giovanni Rizzoni, Enrico Seta, Raffaella
Perna, Paolo Visca).
In particolare, la prima giornata è stata
incentrata sul tema delle politiche
dell’immigrazione e dell’integrazione e il
Direttore Ferruccio De Bortoli ha tenuto
una lezione dal titolo “Le ragioni dell’altro”, seguito da Adriano Paroli, sindaco di
Brescia del PdL, e da Ilda Curti, Assessore
di Torino; la seconda giornata ha visto
la partecipazione del Presidente della
Camera Gianfranco Fini che, dopo aver
incontrato i componenti del Consiglio
regionale della Valle d’Aosta, ha tenuto
una lectio magistralis a Palazzo Regionale
dedicata al confronto tra Nord e Sud
seguita, nel pomeriggio, da un approfondimento sul tema “Il patto di stabilità”. Il
corso si è concluso domenica 10 ottobre
con una sintesi generale dei tre argomenti trattati nei giorni precedenti, tenuta dal
Presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia
italiana Treccani, On. Giuliano Amato.
Personalmente ritengo che questa esperienza sia stata molto positiva sia a livello
di formazione politica e amministrativa,
sia a livello personale, perché ho avuto
modo di confrontarmi con altri giovani
amministratori con i quali ho condiviso
la fiducia nel futuro del proprio paese e
l’esperienza dell’associazionismo avviata
attraverso il volontariato e la Pro Loco.
Credo fortemente nel fatto che la politica
non vada intesa come carriera ma piuttosto come servizio, volontà di costruire
qualcosa di positivo per la comunità in
cui si vive e, in questo senso, sono stato
molto contento di rilevare che questo
è un principio condiviso da molti altri
giovani amministratori che, come me,
credono che solo attraverso questo spirito
si possa ricreare intorno alla politica un
clima di fiducia che in questi anni sembra
essere scemato fra i giovani del nostro
Paese.
Il nostro territorio
Corvée mulattiera
Moulin-Plout
A cura degli organizzatori
Su proposta dell’associazione “Lou Tourbiillet” e dell’Amministrazione comunale si è
svolta sabato 4 settembre 2010 una corvée volontaria, aperta a tutti, per la pulizia
e sistemazione della mulattiera che da
Saint-Marcel sale al Santuario di Plout.
Un gruppo di 12 persone, suddiviso in
squadre, ha riportato al suo aspetto
originario l'antico accoltellato in pietra rastrellando foglie, tagliando piante
e arbusti, sistemando pietre e cunette,
Pellegrinaggio
Gimillan-Plout
A cura degli organizzatori
Anche quest’anno in occasione della Festa
di Santa Croce il pellegrinaggio in notturna da Gimillan (Cogne) al Santuario
di Plout non ha tradito le aspettative;
complice una notte stellata, il gruppo dei
pellegrini è andato aumentando rispetto
agli anni precedenti e ci siamo così ritrovati in 30 sabato sera alla partenza. Sono
state bellissime sensazioni l’incontrarsi e
ripulendo gli attraversamenti in pietra.
Queste corvées, come quelle per i rus, una
volta erano pratica comune perché le vie
di comunicazione e l’acqua irrigua erano
elementi vitali per la comunità, tutti ne
avevano diritto, ma anche necessità e
quindi tutti si adoperavano per mantenerne l’efficienza.
Oggigiorno qual è il senso di questi lavori?
Attraverso simili iniziative vorremmo
lanciare alla popolazione un messaggio
di coinvolgimento per riscoprire il nostro
territorio e non vederlo come qualcosa
di esterno e lontano, ma sentirlo invece
parte integrante del nostro essere. Da
qui l’importanza di prendersi cura di una
testimonianza del passato alla quale possiamo dare nuova linfa continuando a
ripercorrerla a piedi per brevi e piacevoli
passeggiate godendo di sensazioni, suo-
ni e profumi che il bosco della collina di
Saint-Marcel ci regala.
il camminare insieme di due comunità,
di persone che sono andate alla ricerca di
qualcosa di intimo e ancestrale o di chi ha
semplicemente voluto provare una nuova
esperienza, ma tutti con l’idea di mantenere viva una tradizione che ha anche un
ruolo di legame tra le persone.
La fatica di certi momenti (la salita al colle
è dura!) è stata ripagata da una grande
gioia per la sensazione di aver fatto qualcosa di importante per sé stessi, anche e
soprattutto con l’aiuto degli altri. E lassù a
2.900 metri, nel punto più alto del nostro
pellegrinaggio, si sono ricordate in una
preghiera tutte le persone che negli anni
hanno percorso questi sentieri e che ci
hanno lasciato la loro testimonianza.
Ogni anno c’è qualcosa da migliorare
sotto l’aspetto organizzativo per dare
qualche piccola comodità a chi affronta
la traversata; un grazie di cuore va quindi
agli amici Cogneins per averci ospitati
nella baita di Pralognan durante la prima
sosta, alla famiglia Cordel per l’ospitalità
all’alpeggio della Petite Chaux per la prima
colazione delle 4.30 e infine alle signore
di Saint‑Marcel che ci hanno rifocillati
nella rettoria di Plout al nostro arrivo al
Santuario. Dovunque abbiamo trovato
sorrisi sinceri e cuori aperti, abbiamo sentito il calore dell’accoglienza, le strette di
mano e i canti in compagnia, una voglia
di essere partecipi di qualcosa di non
ordinario e di “importante” … Grazie a chi
ha fatto sì che tutto questo fosse possibile. Arrivederci al prossimo anno!!!
La mulattiera all’altezza del “Tsapalén
di-r-étret”
Il gruppo di pellegrini davanti al Santuario di Plout.
13
Il nostro territorio
Una serata per
ricordare la storia
delle “vecchie”
miniere di
Saint-Marcel
A cura di Sabrina Réan
Il numeroso pubblico presente.
Venerdì 29 ottobre nella sala consiliare
del Comune di Saint-Marcel si è tenuta,
di fronte a un attento e numeroso pubblico, una serata dedicata alla storia delle
miniere di Saint-Marcel. Su iniziativa della biblioteca comunale, con la collaborazione della locale “Commissione miniere”,
è stato invitato il signor Giancarlo Cesti,
esperto di miniere valdostane e, soprattutto, appassionato delle “nostre” miniere. Il relatore ci ha condotto con dovizia
di particolari nella storia dei siti minerari
a partire addirittura dall’epoca romana,
per soffermarsi sullo sfruttamento settecentesco e giungere, infine, al secolo
scorso quando l’estrazione del minerale
nel vallone di Saint-Marcel è cessata.
La presentazione è stata accompagnata
dalla proiezione d'immagini volte a illustrare sia il tipo di materiale che veniva
estratto nelle varie epoche, sia le modalità di lavorazione e gli strumenti utilizzati. Nell’ambito di tale presentazione si è
inserita la proiezione del video, realizzato
a cura dell’Assessorato Istruzione e Cul-
tura, relativo all’intervista ai due ex minatori, Felice Réan e Paolo Piassot. Felice
e Paolo presenti alla serata, hanno raccontato come si svolgeva la giornata‑tipo
del minatore, che partiva alle quattro del
mattina dal “plan” per giungere al sito di
Servette un po’ prima delle sei, in modo
da non entrare in galleria sudato per cominciare il turno. Dopodiché, otto ore in
galleria, con una piccola pausa a metà
mattinata per mangiare un po’ di polenta, e poi di corsa giù a casa ad occuparsi
degli altri lavori: la campagna, il bestiame, la famiglia…un altro mondo, che ora
come ora facciamo fatica a immaginare.
La proiezione del video ha suscitato una
certa emozione nel pubblico, soprattutto
in chi conosceva persone e luoghi, ed è
stato toccante provare a vedere negli occhi degli ex minatori, che saliti al sito di
Servette si guardavano intorno, la delusione dovuta all’abbandono di luoghi una
volta così pieni di vita, di fatiche e anche
di sofferenze…
È importante mantenere vivo il ricordo,
Protagonisti ed organizzatori della serata.
14
ora sta a noi provare a riportare la vita
in quei luoghi. È proprio con questo
intento che l’Amministrazione comunale,
nell’ambito di un progetto transfrontaliero, ha promosso inizialmente uno studio
di fattibilità circa la rifunzionalizzazione
dei siti minerari di Saint-Marcel, i cui
risultati sono stati pubblicati nella primavera del 2008, e ora sta portando avanti,
su iniziativa dell’Assessorato regionale
al territorio e ambiente, un progetto
di messa in sicurezza del versante e di
valorizzazione del sito di Servette, volto
principalmente a rendere fruibili al pubblico alcune gallerie e alcuni edifici.
Nella speranza di poter sfruttare in modo
diverso la risorsa “miniera” per contribuire all’ulteriore sviluppo del benessere
della nostra comunità e favorire la divulgazione di un pezzo importante della
storia del nostro Comune, aspettando
la fine dei lavori prospettata per il 2015,
saranno organizzati, prossimamente,
alcuni eventi alla scoperta delle nostre
miniere: seguiteci!
Un'ulteriore occasione di approfondimento sulla mineralogia valdostana in
generale e su quella di Saint-Marcel in
particolare è stata offerta dalla serata
del 19 novembre organizzata dalla
Biblioteca comunale e condotta da un
altro autorevole relatore, il professor
Francesco Prinetti, che per l'occasione
ha anche presentato al pubblico il suo
ultimo libro “Andar per sassi”.
Il nostro territorio
Campionato
italiano femminile
di dama
A cura di Andrea Rosso
Il 20 e il 21 novembre 2010 a Fossano,
in provincia di Cuneo, si sono svolti i
campionati italiani assoluti femminili
di dama internazionale (specialità giocata con una damiera di 100 caselle)
e di dama italiana (specialità giocata
con una damiera di 64 caselle). Le gare
si sono svolte al Dama Hotel, struttura
che da anni ospita i campionati italiani
di dama in collaborazione con la F.I.D.
(Federazione Italiana Dama).
Sabato 20 novembre si è svolto il I° campionato italiano assoluto femminile di
dama internazionale, che si è concluso
nel pomeriggio con il successo di Elena
Valentini, ragazza diciottenne di Trento,
e con la conquista del terzo posto da
parte di Erika Rosso, ragazza quindicenne di Saint-Marcel che già poteva vantare la convocazione nella squadra degli
azzurri per il XII° campionato europeo
giovanile tenuto questa estate in Polonia. Le 4 concorrenti al titolo italiano
erano le migliori di tutta Italia.
Domenica 21 novembre si è svolto il III°
campionato italiano assoluto femminile di dama italiana.
Dopo 5 turni molto impegnativi e faticosi,
la vittoria è andata a Erika Rosso, che si è
così portata a casa il titolo italiano. Le 5
concorrenti erano, come per il campionato precedente, le migliori di tutta Italia.
Erika, quando nasce la passione per la
dama?
La passione per la dama è nata in quinta
elementare, esattamente il 31 gennaio
del 2006, quando il mio insegnante Paolo
Faleo, gran maestro di dama italiana, è
venuto nella scuola elementare di SaintMarcel a farci la prima lezione di dama.
Da quel giorno in poi non ho più smesso
di giocare e Paolo mi ha trasmesso tutto,
non solo la tecnica del gioco, ma anche la
passione per questo sport.
Quanto e come ti alleni per partecipare
alle competizioni?
Mi preparo attraverso un allenamento
intenso che si divide in due fasi: la prima di studio, che consiste soprattutto
nell’imparare partite, tecniche, schemi
di gioco a memoria sui libri, e la seconda prettamente di gioco per mettere in
pratica quanto imparato durante le numerose partite con altri giocatori, anche
online. Gli allenamenti hanno durata diversa e mi tengono impegnata per circa
un’ora al giorno.
Erika impegnata in una partita di dama
internazionale.
Quali doti servono per raggiungere questi
risultati?
Sicuramente bisogna avere una buona
preparazione tecnica ma non devono
mancare grinta, determinazione, costanza.
Non bisogna darsi mai per vinti. Quando si disputa una partita, che può durare
anche più di un’ora e mezza, la concentrazione e la capacità di analisi sono determinanti per poter vincere.
Le tue impressioni su questo campionato…
Premetto che tutte noi 5 concorrenti
avevamo una buona preparazione e le
carte in regola per poterlo vincere. Quando si partecipa a un campionato di questo livello, la tensione si sente sempre e
questo a volte influisce sul gioco.
Il torneo è stato piuttosto difficile e ha
richiesto molto impegno!
Come fai per conciliare la scuola e la
dama?
Tutte e due sono molto impegnative e per
poterle conciliarle bisogna organizzarsi,
comunque la dama è talmente appassionante che la pratico in tutti i momenti
liberi che ho a disposizione.
Inoltre la dama internazionale, disciplina che ho cominciato a praticare
soltanto quest’anno, rappresenta un
ulteriore stimolo.
Quali sono i prossimi impegni?
L’anno prossimo ci sarà il campionato italiano giovanile cadetti di dama
internazionale e dama italiana e poi,
sempre nel 2011, il campionato a squadre under 16.
Premiazione della gara di dama italiana: per Erika il gradino più alto del podio.
A questo punto non resta che complimentarsi con Erika per il suo recente
exploit e farle un grande in bocca al
lupo per gli appuntamenti futuri.
15
lo gnalèi
Lè vatse
perdon po lou nor
Les vaches ne
perdent pas le nord
Lè vatse ‘on fran po fooule ! Sulón
dè-h-éteudjo què y an fé dè rètsertseur tèdesque, lè vatse, pè nateua,
s’orienton di djè di nor magnètécco.
Pè aruvé a ‘eutta drola dè concluzón la
banda di rètsertseur dè l’Universitó dè
Duisberg-Essen y a rèpa’ó pi dè meulle
rètrat, prèi di satellite, què aruvovon
dè Google Earth. Apréi avéi rèmarcó
l’orientasón dè 8510 vatse in 308 post
défièn î ‘obron pomì dè doutte : lè
vatse, coumèn lè-h-aveuille, lè froumiè
di-h-ole, lè ratavouladze è lè-h-èirì qu’i
van ‘ertsì lou tsoot, implèyon lou tsan
magnètecco terrestre pè sè orienté.
‘Eutta concluzón, ‘arie po pi drola
què ‘en : pè apersèivre lou magnètismo terrestre l’è suffizanta an sémpla
tchèlloula qu’i contén an rendze dè
pitchoude calamîte, qu’i trasmetton
lè-h-énformasón ii ‘ervéi.
Donque la gran par di béitche pi évoulue y at ‘eutte tchèlloule. Lè rètsertseur
y an fé lè mime rèmarque dè’uc 2974
ser dè la Rèpeblécca Tchéca.
Quén gagnadzo comporte-tèi a ‘è
groou mammiféro ‘eutta capasitó dè
po pèdre lou nor ? La conta lou dî po.
Pas folles, les vaches! Selon une étude
menée par des chercheurs allemands,
les bovins s’aligneraient systématiquement vers le nord magnétique. Pour en
arriver à cette étonnante conclusion,
l’équipe de l’université de DuisbergEssen a observé des milliers de photos
satellites provenant de Google Earth.
L’analyse de l’orientation de 8 510
vaches sur 308 sites semble ne laisser
aucun doute: les bovins, comme les
abeilles, les termites, les chauve-souris et les oiseaux migrateurs, utilisent
le champ magnétique terrestre pour
s’orienter. Cette conclusion, ne serait
pas si farfelue : pour percevoir le
magnétisme terrestre, il suffit en effet
d’une simple cellule contenant des
chaînes de minuscules aimants qui
relaient l’information au cerveau. Or,
la plupart des animaux supérieurs sont
équipés de telles cellules. Les chercheurs ont fait les mêmes observations
sur 2 974 cerfs en République Tchèque.
Quel avantage ces gros mammifères
retirent-ils de cette capacité à ne pas
perdre le nord ? L’histoire ne le dit pas.
Prèi dè : www.cybersciences.com
Projet financé par la Loi 482/99
portant sauvegarde et soutien des
langues minoritaires historiques.
16
www.cybersciences.com
lo gnalèi
Lè-h-estraterrestre
éziston-téi ?
Les extra-terrestres
existent-ils ?
Coqueun djure d’avéi vuc oou ‘entuc
dè bague drole, mistèrieuze, incomprensible. ‘Eutte ‘è y an contó què
l’iyan dè masèn spasial, ieui iiton lèh-estraterreste… ‘Eutte strumèn ‘on
considèró dè « bague voulante, po bièn
rècougnun-ie ».
Dè stronomme éteudjon l’univer pè
acapé an réponsa. Pè tanque ‘è y an
ponco trouvó an seula proûva qu’i
démoûtri’e l’ézistensa di-h-alièn !
Portàn, in mouéi dè ‘avèn pén’on què
‘en lé l’è poussiiblo. Oué nou ‘en què
lè plan-ette a l’entor di ‘oulèi porton
po dè tra’e dè via, ma î éziston dè sentén-e d’otre ‘oulèi avoué dè plan-ette
tot ator. Sè troûvon tro llouèn perquè
lè terrestre pou’i’an lè étudjì avoué lè
tecnéque attuèle.
Quitéi tsandzèrie sé î ézisti’an ? L’è
diffisiilo dè l’imazin-ì !
In mouéi dè dzì y an tchécca pouiye
di-h-estraterrestre gramo è invadèn.
Voué lou dzor nou viqui’èn to ‘oulet dén
l’Univer : n’en po gnun contat avoué
d’otre ètre intellizàn. Sè fran lè-hestraterrestre î ézisti’an (è sè î arûvi’an
a nou lou fae ‘avéi !) foudreu què lè-hommo rèflèisi’an ! Coumèn llèi répondre ? Pourèen-no prèdzi-llei ? ‘Aen-téi
amic oou énèmic ? Dén seul coou l’organizasón di nooutro moundo pourie
tsandzì : lè-h-ommo pourèèn désiidé
dè fae an plan-etta pi aqueillenta pè lè
ètre vivàn… Adòn dévéndrèen-poue dè
« terrestre estra ! ».
Certaines personnes jurent d’avoir vu ou
entendu des choses bizarres, inexplicables,
inconnues : elles ont raconté qu’il s’agissait d’engins spatiaux, habités par des
extra-terrestres… On considère ces enjins
des « objets volants non identifiés ».
Des chercheurs, des astronomes étudient
l’univers à la recherche d’une réponse.
Pour l’instant, ils n’ont découvert aucune
preuve démostrant l’existance des extraterrestres !
Pourtant, beaucoup de scientifiques pensent que cela est possible. Nous savons
aujourd’hui que les planètes qui entourent notre Soleil ne portent pas trace de
vie, mais il existe des centaines d’autres
soleils entourés de planètes ! Ils sont trop
loin pour que les Terriens puissent les étudier, avec leurs techniques actuelles.
Qu’est-ce que ça changerait qu’ils existent ? C’est difficile à imaginer ! Beaucoup
de gens ont un peu peur d’extra-terrestres méchants, envahisseurs…
Aujourd’hui, nous vivons seuls dans l’immensité de l’Univers : nous n’avons aucun
contact avec d’autres êtres intelligents. Si,
effectivement, des extra-terrestres existent (et arrivent à nous le faire savoir !),
il faudra que les hommes réfléchissent !
Comment leur répondre ? Pourra-t-on
communiquer avec eux ? Seront-ils amis
ou ennemis ? D’un coup, l’organisation
de notre monde pourrait changer : les
hommes décideront peut-être de faire
une planète plus accueillante pour les
êtres vivants… Alors ils deviendront des
« terrestres extra ! » Prèi dè : Astrapi, 1988
Collaborateur de Saint-Marcel pour
les traductions : Rosaura Demé
Transcription : Guichet linguistique
« Lo gnalèi » se propose de publier
des textes en patois afin de stimuler
tous les lecteurs à entrer en contact
avec ses collaborateurs : souhaitez-vous contribuer au travail du
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toujours vivant ?
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Assessorat de l’éducation et de la
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Pris de : ASTRAPI, 1988
Un document exceptionnel:
l’invasione des extraterrestres au
carnaval de Verrès de 1955.
Sur concession de la Région
Autonome Vallée d’Aoste
Archives Assessorat de
l’Éducation et de la Culture
Fonds Bérard.
17
Il nostro territorio
Aux couleurs de la botte
Il y a des architectes et des urbanistes créateurs, qui bâtissent,
agencent, innovent, améliorent notre habitat. Ne les confondons
pas avec leurs homologues fonctionnaires qui, faute d’idées,
de talent, d’esprit d’entreprise et parfois de compétence, se
contentent de compliquer la tâche des premiers, se revanchant
ainsi de la moindre considération dont ils jouissent.
La Vallée d’Aoste constitue un terrain rêvé pour ces derniers,
avec ses monuments anciens et ses zones historiques classées
(pas toujours à bon escient). D’où des exigences tracassières,
arbitraires, des interdits aberrants, des options discutables. Lesquels
fréquemment empêchent l’autochtone possesseur d’une vieille
construction, de la restaurer ou restructurer raisonnablement
sans porter atteinte aux caractéristiques du lieu.
Or, parmi celles-là, il en est de fondamentales et il en est
d’accessoires ou de relatives. Relatives à des considérations
qui ne dépendent nullement de l’architecture en soi, mais de la
précarité des conditions de vie d’autrefois ou du système fiscal
alors appliqué. Ainsi en est-il de la dimension des bâtiments,
de leur destination initiale et des ouvertures les éclairant. Le
châtelain, ou le notable, pouvait en faire à sa guise ; non le
manant, qui peinait à se chauffer ou à acquitter l’impôt sur les
portes et fenêtres.
Est-ce une raison pour entraver aujourd’hui l’agrandissement
modéré de celles-ci dès lors que le caractère de la construction
n’en pâtit pas ? En quoi le fait de repousser d’un mètre, par
exemple, tel mur croulant d’une vieille masure en changerait-il
l’aspect global ? Pourquoi serait-ce dénaturer un édifice que de
hausser sa toiture d’une cinquantaine de centimètres afin de tirer
un meilleur parti du volume intérieur ? Et pourquoi un ouverture
supplémentaire dans un mur aveugle serait-elle à prohiber ? Quel
passant étranger serait en mesure d’attester qu’elle n’y figurait
pas jadis ? Il suffirait amplement, pour sacrifier à l’histoire, de
s’en tenir à l’esprit plus qu’à la lettre, en sélectionnant quelques
hameaux exemplaires, en conservant à peu près telles quelles
certaines maisons ou parties de maisons typiques, moyennant de
justes compensations. Les seigneurs, eux, se sont-ils interdits de
rénover leurs castels au fil de temps ?
Pourtant, l’intransigeance dogmatique du corps de responsables
habilités à délivrer permis et dérogations, se manifeste-t-il là
avec une superbe d’autant plus affirmée que le demandeur est
modeste et sans entregent.
Aussi est-il particulièrement choquant de voir ces gardiens de
nos "réserves " – qui voudraient aujourd’hui nous voir souffrir
les servitudes du paysan médiéval – tolérer sans broncher
la débauche de crépis criards qui depuis quelques années
défigurent nos habitations, les rendant pareilles à des courtisanes
trop fardées. Comme si le bleu maritime, le rouge volcanique, le
violet épiscopal, le jaune d’œuf, le verdouille ou le rose bonbon
étaient en harmonie avec un habitat discrètement intégré à la
nature environnante, grâce à la sobriété de ses composantes
chromatiques : le bois, les ocres, les gris et la pierre.
Voilà donc encore un domaine où de prétendus "experts"
déraillent, qui laissent se transformer notre vallée en une
copie anarchique des agglomérations polychromes de la Botte
italienne.
Pierre Lexert
18
Voyages faits…
Nous avons maints et maints voyages faits
et ces voyages nous ont fait.
Non que je l’eusse délibéré
préméditant ma destinée
mais mes gènes, les hasards, les métiers exercés,
les amours, les loisirs et la guerre
se sont conjugués pour me faire
zigzaguer sur la planisphère
-pauvre un moment, riche jamais
sinon de curiosités de toutes sortes
qui inspirèrent mes projets
et m’ouvrirent plus d’une porte.
À présent
que moins remuant
je m’arrête parfois
ces souvenirs alors me bercent
et voyant que derrière moi
l’oubli peu à peu les disperse
il me vient le regret de n’avoir pas encor
jeté l’ancre dans d’autres ports.
J’ai néanmoins connu des aurores boréales
des crépuscules fastueux et les derniers dédales
de très anciennes capitales ;
les bayous, les geysers et la puszta sans fin ;
le bleu froid des glaciers et l’ardeur des cratères
ou le courbe horizon des mers ;
le soleil de minuit et l’appel du muezzin,
-préférant aux gratte-ciel voués à la phynance
l’aulique distinction des palais de plaisance.
J’ai longé des canaux, des gouffres et des crètes ;
battu le pavé, la campagne, l’estrade et la steppe ;
chevauché à travers des landes et des sables
parfois incommensurables
et profondément plongé
dans l’espace et le temps imprimés
dont magiquement nous enivrent
les livres …
Et si Paris longtemps
fut mon port d’exil tout autant
que le lieu géométrique de mes errances,
c’est dans le Val d’Aoste que j’allais retrouver
mon havre d’enfance,
d’où contemplant ses monts et ses cols enneigés
j’attendais autrefois de pouvoir déchiffrer
l’univers fabuleux de l’autre côté…
Pierre Lexert
Il nostro territorio
La vèillà
A cura di Maddalena Vittaz
Gli abitanti dei paesi montani usavano
riunirsi in alcune case del villaggio o
nelle stalle per trascorrere insieme le
lunghe serate invernali. Durante queste veglie, illuminate dalla debole luce
delle lampade ad acetilene si raccontavano tanti episodi del passato, in parte
realmente accaduti e in parte arricchiti
da molta fantasia. Le antiche storie venivano generalmente rievocate
dagli anziani i cui racconti catturavano
totalmente l’attenzione dei giovani.
C’era anche il modo di intrattenere i
più piccoli con indovinelli, scioglilingua
e brevi testi rompicapo.
Le vèillà iniziavano verso la metà di
ottobre e si prolungavano fino al mese
di marzo o aprile quando la primavera
tardava ad arrivare.
La signora Anita in un’intervista del
1984 racconta:
“Fin da quando ero bambina ho sempre partecipato alla vèillà. Si faceva in
inverno, dopo cena quando diventava
buio. Verso la fine del mese di ottobre
si toglievano le castagne dal riccio e
si sceglievano per venderle prima del
giorno di Ognissanti.
A novembre si sgranavano i fagioli per
poterli vendere prima di Natale.
La vèillà si faceva in casa nostra, non
andavamo quasi mai dai vicini per non
lasciare soli il nonno e lo zio Sandre.
Da noi venivano Ange e Polinére, due
anziani vicini che soffrivano il freddo e
non avevano tanta legna per scaldarsi.
Ange cardava la lana, poi la raccoglieva
in un fazzoletto e il giorno successivo
la filava. Sovente arrivava a veglia
anche Djeutén, il cacciatore. Vigin di
gróou clóou trascorreva tutte le sere
da noi; per me era come un fratello,
aveva perso la mamma all’età di cinque
anni. Papà giocava con noi e ci raccontava delle storie di lupi per farci paura.
Si addormentava, era stanco perché
trascorreva la giornata al freddo a
lavorare la legna. Quando arrivava l’ora
di andare a letto dovevamo svegliarlo
per poter dire le preghiere insieme.
Durante la vèillà le donne filavano la
…Quante vèillà passate a sgusciare noci…
Su concessione della Regione Autonoma Valle d'Aosta - Assessorato Istruzione e Cultura
Fondo Cossavella
lana, la canapa, sferruzzavano, rammendavano pesanti toppe sui vecchi
pantaloni ormai consunti ma che dovevano ancora servire. Rammendavano
alla luce dell’acetilene, non avevamo la
luce elettrica, l’ho fatta mettere io nel
1938 quando mi sono sposata.
La notte di Natale si vegliava fino all’ora
della messa. Si scendeva in chiesa con
il lanternino per illuminare la strada.
Al ritorno si mangiava pane e noci e si
beveva un goccio di acquavite”.
Alcune famiglie organizzavano la vèillà
per essere aiutate nei lavori più comuni come la sgranatura dei fagioli o la
spannocchiatura del mais. L’invito a
partecipare alla vèillà era fatto a tutti i
vicini di casa e anche alle persone dei
villaggi circostanti.
In un’intervista raccolta dalla maestra
Germana Bionaz alcune donne raccontano:
“Andavamo a veglia a Moral per spannocchiare il mais, non si finiva mai in
una sola serata. Si iniziava togliendo le
foglie dalle pannocchie che servivano
per riempire i pagliericci. Durante le
veglie si chiacchierava, si facevano
scherzi. Terminata la vèillà il padrone di
casa buttava una tovaglia sulle foglie e
ci offriva pane nero, noci, insalata di
cavolo, formaggio e castagne cotte.
Rosina di Pieun invitava soprattutto i
giovani, bisognava sgranare i fagioli e
terminato il lavoro si andava a ballare
nella sala di Djeute. Ci divertivamo
molto, era bello stare insieme. Le vèillà
erano un modo per i giovani di incontrarsi, nascevano amori e simpatie.
Quante vèillà passate a sgusciare noci!
Durante il lavoro si cantava, si raccontavano storie di anime che tornavano
dall’aldilà per annunciare cose tragiche, storie di folletti, di revenants.
Non ci si riuniva solo in inverno: in
primavera si trascorrevano le serate
a trasportare la terra nei campi al
chiaro di luna. Gli uomini zappavano
e caricavano le barelle con la terra e
le ragazze le trasportavano in cima al
campo. Verso mezzanotte la padrona
di casa ci preparava la polenta oppure
la seuppa i plat. Allora non ci mancava
l’appetito!
In estate le vèillà si facevano all’aperto. I bambini giocavano a nascondino
insieme agli adulti.
Un altro gioco che si faceva nelle serate estive era la battaglia delle ortiche.
Quante risate e quanti canti abbiamo
fatto tutti insieme!”
19
Il nostro territorio
Un premio per Alex
A cura di Lucia Hugonin
L’opera premiata alla 57^ Mostra Concorso.
Alex Réan ha vinto il 1° premio nella categoria “Fleurs en bois” nella 57 ème Expositionconcours de l’artisanat valdôtain de tradition promosso dall’Assessorato regionale alle
attività produttive.
Il soggetto, di complessa realizzazione, era un fiore alpino denominato ACONITUM
NAPELLUS della famiglia delle Ranuncolaceae, la cui infiorescenza è costituita da una pannocchia terminale simile ad una spiga. Una curiosità: è una delle piante più tossiche della
flora italiana, diffusa nelle zone montagnose delle Alpi, ma non in Valle d’Aosta.
La composizione floreale, ci ha spiegato Alex, è realizzata in corteccia di betulla, che viene
raccolta all’inizio dell’estate, quando è ancora verde.
La corteccia di betulla si sfoglia come la carta e da uno strato si possono ricavare due o tre
fogli molto sottili che poi si pitturano con acrilici, per favorire una migliore tenuta del colore.
Alex ha frequentato il suo primo corso di scultura all’età di 12 anni. Da 5 anni, con il nonno
e il papà, espone alla fiera di S. Orso la produzione di cesti in salice. Due anni fa ha iniziato
a partecipare ai concorsi dell’artigianato nella categoria “Fiori in legno”, perché questo gli
consente di conciliare la passione per la lavorazione del legno con il suo grandissimo amore
per la botanica.
Ancora complimenti ad Alex per questo riconoscimento e naturalmente al nonno e al papà
che ormai da quasi 20 anni tengono viva nel nostro paese la tradizione della “vannerie”.
Congratulazioni
Alex Ammendolia
Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino:
Corso di Laurea in Comunicazione Interculturale
110 e lode
vi
o
u
N
nati
Marta RÉAN
20
Nicholas TACCONE
Spazio Biblioteca
Con la Biblioteca
alla “Saison”
A cura di Lucia Hugonin
Per il terzo anno consecutivo viene
riproposta l’iniziativa “Con la biblioteca alla Saison”, con la quale ci proponiamo di incentivare la partecipazione a eventi culturali di livello nazionale
e internazionale promossi dall’Assessorato regionale all’Istruzione e Cultura
nell’ambito della Saison Culturelle.
Il programma che abbiamo scelto è
diversificato e abbraccia diversi generi artistici: cinema, musica, teatro e
danza, nella speranza di poter soddisfare i gusti di tutti.
Come di consueto l’Assessorato regionale riserverà alla nostra biblioteca un
massimo di 10 posti per ogni spettacolo
e dunque è importante iscriversi per
tempo presso la biblioteca per poter
fruire di questa opportunità.
Rinnoviamo quindi dalle pagine de La
Luge l’invito ad aderire alla nostra proposta, perché assistere a uno spettacolo
in compagnia può essere divertente
oltreché educativo.
14 dicembre 2010 Cinema
Somewhere di Sofia Coppola
Leone d’oro alla mostra del cinema di Venezia 2010
Aosta, Cinema de la Ville - Euro 5,00
19 gennaio 2011 Musica francese
Daphné in concerto
Una delle artisti più seducenti
della scena musicale francese.
Aosta, Teatro Giacosa - Euro 12,00
5 febbraio 2011 Musica dal mondo
The Voca People
Un autentico fenomeno vocale
internazionale, un’incredibile combinazione di performance teatrale,
suoni, canto a cappella, beatbox
moderno.
Palais Saint-Vincent - Euro 15,00
18 marzo 2011 Teatro
Brachetti, Ciak si gira!
Una vorticosa giostra delle meraviglie che nella sua assoluta unicità trasporta lo spettatore in un
mondo ludico, lontano dal grigio
del quotidiano.
Palais Saint-Vincent - Euro 20,00
21 maggio 2011 Danza
Béjart Ballet Lausanne
Spettacolo costruito sulla suggestiva coreografia di Boléro, che
esalta la musica di Ravel e il principio ritmico che la governa.
Aosta, Teatro Romano - Euro 20,00
The Voca People, fra i protagonisti più attesi della Saison Culturelle.
Cinema all’aperto
A cura di Ettore Danna
Anche per il cinema all’aperto nello
spazio antistante la Pro Loco si è
dovuto rimandare l’appuntamento a
causa dei capricci del meteo. Niente da
fare per la serata di giovedì 5 agosto
a base di abbondante pioggia, e così il
film “Tata Matilda e il grande botto” è
stato proiettato all’asciutto la settimana seguente, giovedì 12 agosto. Film
per tutti e occhi del giovane pubblico
incollati allo schermo per non lasciarsi
sfuggire i numerosi colpi di scena
previsti dal copione: la signora Green
che, allo stremo delle forze, non riesce
più ad arginare l’esuberanza dei tre
litigiosissimi figli; il marito Rory, da
mesi al fronte, che non fa più avere
notizie di sé; il cognato Phil che insiste
nel volere acquistare metà della fattoria di famiglia intestata a Rory; la
sua datrice di lavoro, signora Docherty,
che si comporta in modo molto strano… Come se non bastasse, ecco i
due altezzosi nipoti londinesi arrivati
dalla città per bighellonare a tempo
indeterminato nella fattoria e il guardiano del villaggio, signor Docherty,
che continua a spaventare la povera
signora Green con assurdi discorsi su
una fantomatica bomba che potrebbe
pioverle in testa da un momento all’altro. Come spesso accade, la soluzione
al rebus è meno remota di quanto si
possa immaginare: ci penserà Tata
Matilda, personaggio un po' inquietante nell'aspetto e nei modi di fare
ma dotato di pazienza incrollabile, a
riportare la calma e la serenità in
famiglia, responsabilizzando i giovani
ex monelli e tirando fuori le loro belle
doti nascoste……
Ecco i semplici ingredienti per vivacizzare una serata di mezza estate da
trascorrere in compagnia.
Per il 2010 la Biblioteca ha previsto
questa sola visione all’aperto, ma già
dal prossimo anno si conta di tornare a proporre due pellicole come nel
recente passato.
21
Spazio Biblioteca
Concerto
del gruppo
Le Minigonne
A cura di Ettore Danna
Dopo cinque intensi anni di attività, la Commissione di Gestione della
Biblioteca di Saint-Marcel ha pensato
di concludere il proprio mandato con
un concerto all’Area Pocher. Non si
erano fatti i conti con la maledizione
fredda o piovosa che da qualche anno
a questa parte sta ostacolando qualsiasi iniziativa o spettacolo si osi proporre nel mese di giugno... Tutto rinviato al più ragionevole mese di luglio
per lo sbarco delle “Minigonne” all’Area
Pocher, in una serata finalmente e
gradevolmente estiva. “Le Minigonne”
sono un quartetto tutto femminile
proveniente da Alessandria e dintorni
che nel myspace di internet si definisce
“esponente del beat italiano in stivali
e gonnella”. La formazione composta
da Elisabetta “Sbetta” Gagliardi alla
Le Minigonne all'Area Pocher.
22
voce e alla farfisa, Alice “Alix” Vigo alla
chitarra, Daniela “Helmy” Caschetto
al basso e Silvia “Sissi” Buzzoni alla
batteria non è la solita cover band che
ripropone in modo pedestre i successi
dei mostri sacri della musica. Le 4
ragazze portano sul palco gradevolezza, grinta, una buona tecnica musicale
e un obiettivo dichiarato: ricondurre
le lancette del tempo indietro di quarant’anni. Ricordate gli anni del beat
nostrano, quando furoreggiavano gli
arrangiamenti in italiano di celeberrimi brani originariamente composti
in inglese, proposti con quel cantato
strascicato molto originale per il periodo? Riproporli oggi significa quindi
cimentarsi nella cover di una cover,
bisogna aver bene in mente da dove si
parte e dove si va a parare.
E l’abbigliamento dei cantanti beat dei
Sessanta, con profusione di stivali, fiorelloni e colletti a punta protesi verso
un mondo nuovo? E’ un look che oggi
ci fa sorridere, ma che all’epoca rappresentava per molti la sincera esteriorizzazione di un’ambizione a una
società più libera, con meno imposizioni calate dall’alto e con una certa
volontà di sperimentare in modo provocatorio. Erano anni in cui la musica
nel nostro paese è stata un potente
vettore di diffusione del beat-pensiero,
grazie soprattutto a gruppi del calibro
de “I Corvi”, “Equipe 84”, “I Dik Dik”,
“I Camaleonti”, solo per citare i più
significativi. Proprio dalla discografia di
questi e altri gruppi e dalle mode degli
anni Sessanta “Le Minigonne” hanno
attinto a piene mani per il repertorio
da proporre al pubblico di SaintMarcel: grandi classici come “Sono un
ragazzo di strada” de “I Corvi” e “Sono
Bugiarda” di Caterina Caselli, alternati
a brani sommamente rappresentativi
del decennio beat come “Bisogna saper
perdere” dei Rokes o “Bambina sola” de
“I profeti”.
Peccato per la presenza di pubblico inferiore alle attese, perché “Le
Minigonne” non si sono risparmiate
un solo istante, e l’Area Pocher è
uno spazio che ben si presta a concerti di questo tipo. Vorrà dire che ci
riproveremo l’anno prossimo, giugno
permettendo...
Spazio Biblioteca
Concerto di
Sant'Anna
A cura di Lucia Hugonin
Il concerto estivo di Sant'Anna nel
Santuario di Plout è stato organizzato quest’anno in collaborazione
con la Fondazione Istituto musicale
della Valle d’Aosta, la quale ha tra
le proprie missioni anche quella di
promuovere l’attività concertistica
dei propri allievi, per far conoscere
e apprezzare la musica sinfonica e
da camera.
Il quartetto di violini composto dalle
giovanissime Monica Spatari, Marlène
Blanc, Corinne Curtaz e Daniela
Martorina ha emozionato il pubblico
con l’esecuzione di musiche dei
compositori George Philipp Telemann,
Jean Marie Leclair e Béla Bartòk.
Con bravura e freschezza le musiciste
hanno fatto risuonare nel Santuario il
La Mostra di
Santa Croce
A cura di Luigi Danna
Partiamo dal presupposto che il percorso visivo proposto da un’esposizione sull’olio di noce sarà sempre il ridimensionamento riduttivo di un’esperienza multisensoriale che può essere
compresa appieno soltanto attraverso
mani macchiate dalla tintura nerastra
del mallo durante la raccolta e pizzicate dai frammenti di guscio durante la ripulitura, o con l’immersione
meraviglioso suono dei violini, ancora
più esaltato e amplificato dall’ottima
acustica del santuario.
La biblioteca è particolarmente affezionata a questo appuntamento
concertistico, non solo perché il
Santuario di Plout è un luogo caro a
tutti i Mar’oulèn e non solo, ma anche
perché per la sua suggestione e per
la sua conformazione architettonica
è particolarmente adatto a ospitare
questo tipo di eventi.
Ci auguriamo che questa inziativa
possa incontrare sempre di più il
favore dei nostri compaesani e in particolare dei giovani, contribuendo ad
aumentare la nostra sensibilità verso
la musica classica, genere forse difficile da apprezzare, ma certamente di
elevato spessore culturale.
Il quartetto di violini dell’Istituto musicale di Aosta.
olfattiva nell’inconfondibile aroma che
prima della torchiatura si sprigiona
tutt’intorno, più intenso e persistente
di quello del caffè appena tostato.
Ciononostante si è deciso di mettere in
mostra con la semplice combinazione
di testi e immagini un percorso che,
rinnovandosi ogni anno, abbraccia
quasi tutte le stagioni, seguendo l’intero ciclo vegetativo della pianta del
noce per culminare nel momento in
cui l’olio viene portato in tavola come
irrinunciabile condimento per la cicoria. La mostra proponeva una serie
d’interessanti spunti sul tema, ricavati
da testimonianze dirette degli ormai
rari produttori di olio di noce. “Olio
per il sapore, per l’illuminazione e per
la salute”: così era certamente in un
passato neppur troppo remoto, quando al posto dell’attuale dipendenza
passiva dal mercato esisteva ancora la
capacità di procurarsi autonomamente
molte risorse, per il sostentamento e
non solo.
Oggi l’olio di noce è diventato “di nicchia”, come molti altri prodotti simili
passati troppo rapidamente dalla familiarità all’oblìo. E’ evidente che ormai
nessuno, se non per singolarissimo sfizio rural-chic, penserebbe di utilizzarlo
come emolliente o lenitivo per la pelle
irritata dei neonati, o per alimentare
la lampada da comodino durante la
lettura di un libro.
Dai settori farmaceutico e gastronomico sembra però emergere una volontà
di riscoperta delle sue qualità. Il Dott.
Nicola e l’azienda “Genuinus”, graditi
ospiti all’interno della mostra, hanno
contribuito ad arricchirne il percorso,
affrancando il titolo dal rischio di una
lettura unicamente nostalgica e passatista e proiettando il “protagonista” in
un futuro ricco di nuove possibilità.
La sezione principale della mostra allestita a Plout ha ripreso l’esposizione
curata dall’Assessorato Istruzione e
Cultura e presentata per la prima volta
a Saint-Nicolas nel 2005. A questa si è
voluto affiancare una seconda sezione inedita sull’olio di noce a SaintMarcel. Il breve video dedicato a Bruno
Bétemps è stato il doveroso omaggio
a colui che più di ogni altro ha contribuito al mantenimento di questa
tradizione nel nostro paese.
23
Spazio Biblioteca
Cinema
mon amour
A cura di Olivier Bertholin
Per la sezione “Cinema Mon amour”
voglio mettere in primo piano due film,
passati un po’ in sordina ma non per
questo meno interessanti di altri, anzi…
Il primo è un film italiano del 2007 di
Luca Lucini ed è intitolato “Amore, Bugie
e Calcetto” ma non lasciatevi ingannare
dal titolo, non è il solito film sul calcio,
né il solito cinepanettone, ma una commedia corale, intelligente e brillante dove
il calcetto dilettantistico diventa il più
azzeccato paragone con la vita di tutti i
giorni. Nel calcetto ogni giocatore ha il
suo ruolo, segue determinati schemi, per
vincere bisogna fare gioco di squadra,
ma davanti all’avversario molte volte si
è soli… Queste tre tematiche “l’amore,
le bugie e il calcetto” sono presenti nella
nostra vita, in quella dei protagonisti e di
riflesso nelle partitelle sui campi di sintetico di periferia e non nei grandi tornei, i
piccoli tornei di quell’Italia appassionata
e fortemente legata a questo sport,
praticato ovunque senza gloria, senza
soldi, ma come sfida personale, trainati
dalla passione e dall’unione. Il calcetto
riunisce tutte le generazioni e quindi
tutti i maschi del film, ma di riflesso
naturalmente anche le loro compagne
e ragazze. I componenti della squadra
sono : Vittorio (Claudio Bisio), ruolo
24
attaccante, un cinquantenne arrogante
e un po’ bugiardo ma con uno sprazzo
di bontà finale, con una ex-moglie Diana
(Angela Finocchiaro) medico dell’ospedale, un figlio Adam (Andrea Bosca),
ruolo portiere, un tatuatore riservato e
scontroso, soprattutto con suo padre
perché amante della ventenne Viola
(Chiara Mastelli) unico amore della sua
vita, portatagli via dal padre. Poi abbiamo ancora Lele, ruolo Mediano, (Filippo
Nigro) e Silvia (Claudia Pandolfi) una
coppia in piena crisi con due figli piccoli
e una vita privata che non esiste più, poi
Piero (Andrea De Rosa), ruolo difensore
e Martina (Marina Rocco) due giovani
studenti universitari alle prese con una
gravidanza inaspettata e infine tre single
Filippo (Pietro Sermonti) un aggressivo e
cinico consulente finanziario, “il Venezia”
(Max Mazzotta) l’intramontabile panchinaro che sa tutto di calcio e “Il Mina”
(Giuseppe Battiston), giornalista burbero, ex- giocatore di serie C, dall’animo
sensibile e dalla punizione infallibile.
Tutti questi personaggi raccontano una
storia sincera, realistica e moderna, delineando la situazione dell’odierna società
italiana. Naturalmente ci saranno litigi
e incomprensioni ma l’happy ending (il
lieto fine) è dietro l’angolo; proprio il
finale però sembra essere l’unica nota
dolente del film, strappando sì un sorriso
ma quasi amaro per un paragone difficile con la realtà.
Nonostante il film parli di calcio, nello
specifico di calcetto, sport che si può
più o meno amare, la pellicola rimane
in ogni caso godibile per tutti, da vedere
per passare due ore in buona compagnia, per farsi due risate e per riflettere
sulla vita, sull’amore, sul tradimento e
sulle loro incomprensibili dinamiche…
Per il secondo film “voliamo” oltre­oceano,
più precisamente negli USA, con un
bellissimo film di Jason Reitman (regista dell’ultrapremiato “Juno” da vedere
anch’esso) dal titolo “Tra le Nuvole”
(Up in the air – 2009) con George
Clooney. Il film, una commedia dal gusto
amaro riuscita ed attuale, prende spunto
dall’odierno periodo di crisi e ci racconta
la storia di Ryan Bingham un affascinante uomo di 45 anni che vive una vita
parallela nei cieli, questo perché si sposta moltissimo per lavoro. È ben pagato,
veloce, senza vincoli, senza oggetti inutili, senza affetti, la sua vita è tra un hotel
di lusso a Las Vegas e una conferenza in
Ohio, con un solo obiettivo: raggiungere
i 10.000.000 di miglia di volo. Un bel
giorno la sua teoria dello “zaino vuoto”
viene messa in discussione da Alex (Vera
Farmiga) come lui un’eterna passeggera
dei cieli. Grazie a lei e al matrimonio
della sorella, la vita di Ryan cambierà per
sempre dando alla vita un valore e una
prospettiva diversa, anche se il cambiamento non sempre è indolore…
Questa brillante commedia è dol­ceamara
perché la vicenda si svolge in uno dei più
brutti periodi della storia degli Stati Uniti
(e del mondo) dove la gente viene licenziata sempre di più giorno per giorno,
dove per sempre perde una prospettiva
futura; Infatti gli affari di Ryan vanno a
gonfie vele perché lui per lavoro licenzia
le persone: di giorno ne licenzia alcuni,
di sera, con le sue conferenze, ne motiva
altri… La sua carenza di affetti lo porterà a vivere una vita parallela, quasi
una persona inesistente se non per il
suo capo, per le sue molteplici banche
(rappresentate da 1000 carte di credito),
per i check-in dell’hotel, ma non per suoi
i famigliari…. Un uomo che nonostante
il lavoro, i soldi, la business class, la possibilità di viaggiare ovunque, si ritrova
senza nessun tipo di stabilità, senza
affetti, un essere umano con lo “zaino”
totalmente vuoto.
Un film consigliato a tutti, soprattutto a
quelli che si sentono giù, per capire che
al mondo c’è di peggio; una pellicola che
ci fa comprendere che i veri valori della
vita non sono quelli materiali, sottolineando che senza affetti in realtà non
esistiamo e siamo solo tra le nuvole…
Spazio Biblioteca
L’angolo
della musica
a cura di Ettore Danna
Un disco di musica rotondissima figlio
di un gruppo “con le palle” (quest’ultimo giudizio è di Bono degli U2, uno
che non scherza, in fatto di carisma),
ormai approdato alla consacrazione
su scala mondiale. Se i due precedenti
album, “Funeral” e “Neon bible”, erano
stati genesi e conferma dell’inconfondibile stile musicale degli Arcade Fire
lirici e sognanti, tormentati e barocchi,
“The suburbs” è il frutto di quella piena
consapevolezza artistica che spinge ad
azzardare tracciati meno lineari, quasi
del tutto privi di punti di riferimento, malgrado si tratti di un “concept
EXTRA: non era previsto ma questa è
un’occasione irripetibile. Il 26 ottobre
2010 si è festeggiato il venticinquesimo
anniversario di “Ritorno al futuro”, un
film del 1985 che ha tuttora milioni di
fan nel mondo. Un Robert Zemeckis e
uno Steven Spielberg d’antologia che
hanno messo a segno una delle più
belle trilogie della storia del cinema. La
storia (del primo episodio) la conoscono tutti; in breve parla di Marty McFly
(Michael J. Fox) studente di Hill Valley
che per un incidente durante un esperimento con il dottor Emmett Brown
“Doc” (Christopher Lloyd) si ritrova a
viaggiare nel tempo, sulla fantastica De
Lorean. Arrivato nel 1956 si troverà ad
interagire, non senza creare scompiglio,
con i suoi genitori, dovendo aiutarli ed
aiutarsi per tornare indietro nel futuro.
Gli altri due episodi toccano vari periodi storici come il futuro venturo e il Far
West, sempre più intricati e divertenti.
Una Trilogia veramente per tutti da
riscoprire in DVD in una nuova edizione per il venticinquesimo anniversario
completamente rivista, con aggiunta di
extra e restaurata in digitale, assolutamente da non perdere! “Grande Giove”.
album”, un viaggio musicale costruito
attorno al tema delle periferie. Nella
consolidata matrice di testi immuni da
banalità, si coglie l’intenzione di spaziare e spiazzare sin dalla strimpellata
iniziale di “The Suburbs”, apparente
preludio a una canzonetta che invece
acquista via via complessità e spessore.
Gli Arcade Fire mantengono tutta la
loro grandezza anche quando si permettono di fare il verso agli Stones in
“Ready to start” e ai REM in “City with
no children”, o quando, in “Sprawl II”,
introducono nel sempre corposo e
calibrato amalgama musicale una vena
di easy-listening. Gli chefs non dimen-
ticano le ricette che li hanno resi celebri, ed ecco sfornati quegli inni rock e
quelle ballate che tanto contribuiscono
alla rotondità di “The suburbs”. “Empty
room” e “Half light”, il suono energico
e la voce delicata di un’epica contemporanea distorta fin che si vuole, ma
comunque degna di essere cantata;
“Suburban war”, l’arte della variazione,
l’ennesima dimostrazione del talento
degli Arcade Fire nel far evolvere una
traccia, esplodendone l’architettura.
Da questo punto di vista, difficile trovare altri gruppi che riescano a gettare
ponti sonori con una simile, folgorante
naturalezza.
Arcade Fire live a Bologna (2 settembre 2010).
25
Spazio Biblioteca
Scopriamo
l’autore
La biblioteca
consiglia
A cura di Monica Réan
Inizia con questo numero una rubrica
per scoprire insieme uno scrittore e
segnalare i suoi libri presenti nella
nostra Biblioteca.
In questo numero presentiamo un
autore considerato uno dei più rappresentativi scrittori del XX secolo: Gianni
Rosari. Egli nasce il 23 ottobre 1920 a
Omegna sul Lago d’Orta, il luogo in cui
si erano trasferiti per lavoro i genitori
originari della Val Cuvia nel Varesotto.
Il piccolo Rodari frequenta le scuole
elementari fino alla quarta nel paese
natìo. A soli dieci anni, in seguito alla
prematura scomparsa del padre, fornaio nella via centrale del paese, tutta
la famiglia è nuovamente costretta
a trasferirsi, questa volta a Gavirate,
paese natale della madre; qui Gianni
ha modo di completare gli studi per la
licenza elementare.
Persegue tenacemente la sua strada
e dietro al ragazzino timido che non
socializzava con nessuno si scopre un
uomo forte capace di grandi iniziative.
Diventa dapprima istitutore presso una
famiglia ebrea di Sesto Calende, poi si
iscrive all’Università Cattolica, senza
però arrivare alla laurea. In seguito
viene assunto come maestro elementare in diversi paesi del Varesotto.
Gli anni della scrittura per l’infanzia e
della notorietà sono quelli dal 1960 in
poi. Incomincia a pubblicare per una
prestigiosa casa editrice come Einaudi
e la sua fama si diffonde in tutta
Italia. Il primo libro pubblicato con
la nuova casa editrice è “Filastrocca
in cielo ed in terra” nel 1959. Solo
nel 1962-1963 raggiunge una certa
tranquillità economica grazie alla
collaborazione a “La via migliore” e
all’enciclopedia per ragazzi “I quindici”.
Vince nel 1970 il Premio Andersen,
prestigioso riconoscimento alla sua
opera di scrittore per l’infanzia.
Gianni Rodari muore a Roma il 14
aprile 1980.
Dal 1992 le opere di Rodari sono
illustrate per la Einuadi Ragazzi dal
famoso fumettista Altan.
Libri di Gianni Rodari presenti in
Biblioteca:
• La torta in cielo
• Gip nel televisore e altre storie in
orbita
• I nani di Mantova
• Le avventure di Cipollino
• La macchina per fare i compiti e
altre storie
• A sbagliare le storie
• C’era due volte il barone Lamberto,
ovvero, I misteri dell’isola di San
Giulio
• Il libro degli errori
• Ci vuole un fiore
• Per fare un tavolo
Libri per ragazzi
Anthony Brown - Mi piacciono i libri
Le Soleil, la Lune et les planètes
Fondo valdostano
Federico Chabod (1901-1960)
Narrativa
Glenn Cooper - Il libro delle anime
Saggistica
Orari
biblioteca
Lunedì e giovedì chiuso
Martedì, Mercoledì e Sabato: 15h-18h • Venerdì: 9h-12h e 15h-18h
Tel. 0165-778659- fax 0165-768072
[email protected] • www.comune.saintmarcel.ao.it
26
Ramón Irigoyen
Piccola storia della filosofia
Le nostre associazioni
www.paesealbergosaintmarcel.it
[email protected]
Il Paese Albergo
Saint-Marcel
varca i confini
regionali e
nazionali
a cura di Antonella Grange
Il gruppo di Saint-Marcel che ha partecipato allo stage presso l’Albergo Diffuso di Sauris.
Saint–Marcel in questi ultimi mesi ha
intrapreso una serie di contatti e incontri con altre realtà in Italia e all’estero
che non sono state frutto del caso, bensì i primi risultati tangibili che si stanno
raggiungendo in seguito al Convegno
Internazionale sul turismo di montagna
svoltosi nel nostro comune il 12 e il 13
giugno scorsi.
Nell’ultimo numero de La Luge vi avevamo illustrato come un convegno di
una tale portata fosse una grande opportunità che Saint-Marcel non poteva
e non doveva lasciarsi scappare. Sono
passati cinque mesi ed eccoci a raccontarvi quanto la nostra filosofia di fare
di Saint-Marcel una comunità locale
accogliente, attraverso la formula della ricettività diffusa del Paese Albergo,
sia stata guardata con grande interesse
anche, e soprattutto, oltre i confini valdostani.
Saint-Marcel partecipa al convegno
annuale della CIPRA a Semmering
(Austria)
Saint-Marcel è stato invitato in Austria
per raccontare la propria esperienza di ricettività diffusa con la formula del Paese
Albergo.
Nei giorni 14, 15 e 16 ottobre una delegazione del Paese Albergo e dell’Amministrazione comunale di Saint–Marcel ha partecipato a Semmering (Austria) al Convegno
Internazionale CIPRA 2010 (Commissione
Internazionale per la Protezione delle Alpi)
dal titolo “Le alpi in mutamento. Aree
periferiche tra abbandono e speranza”.
Nei territori di montagna si assiste sempre più a un fenomeno di spopolamento
strettamente correlato con la trasformazione del paesaggio e con la difficoltà di
mantenimento dei servizi di base. Nel corso del convegno a cui hanno partecipato
rappresentanti dei Paesi delle Alpi (Austria,
Italia, Francia, Slovenia, Germania, ecc.)
sono stati trattati argomenti e affrontate
problematiche comuni, dai servizi di base
nelle regioni periferiche, alla mobilità nei
territori alpini geograficamente disagiati,
ai cambiamenti climatici, ai processi demografici in atto nelle Alpi, alle Regioni
Label, al turismo alpino del futuro. Sono
stati inquadrati alcuni aspetti particolarmente problematici e indicate opportunità
di sviluppo per i territori di montagna. Nel
corso del convegno, durante la tavola rotonda sul tema “Puntare sul popolamento in alta quota o abbandonare i territori
rurali periferici?”, Saint–Marcel è stato
portato come esempio ed invitato a presentare la propria esperienza di rilancio del
territorio e del tessuto sociale attraverso la
creazione del Paese Albergo, suscitando
molto interesse e gettando le basi per una
serie di contatti con altri paesi, in un’ottica
di scambio di buone pratiche.
L'associazione Lou Tourbiillet Paese Albergo Saint-Marcel
e l'Amministrazione comunale
invitano la popolazione ad un incontro pubblico per la presentazione del
"Progetto Albergo Diffuso Sauris"
Venerdi 11 febbraio 2011
alle ore 21 presso la Sala del Consiglio in località Prelaz n. 60
Nel corso della serata si ripercorrerà l'esperienza di ricettività diffusa del Friuli attraverso immagini,
filmati e testimonianze raccolte durante la visita studio del 16 e 17 ottobre 2010.
27
Le nostre associazioni
Saint-Marcel studia l’esperienza
dell’Albergo Diffuso di Sauris (Udine)
Il 16 e il 17 ottobre scorsi un gruppo
di Mar-oulèn, su proposta dell’associazione Lou Tourbiillet e dell’Amministrazione comunale, ha partecipato a
uno stage di formazione di due giorni
presso l’Albergo Diffuso di Sauris (Udine) per studiare il “Progetto Sauris”. Un
incontro fortemente voluto per creare una rete, in un’ottica di scambio di
esperienze, con una realtà che ha fatto
della ricettività diffusa una formula di
successo da ormai 25 anni. Vi sono stati
incontri istituzionali tra le due amministrazioni e un’esperienza diretta sul
territorio con i protagonisti dell’Albergo
Diffuso che hanno saputo trasmettere
la passione e la convinzione di essere
riusciti a salvare un’intera comunità
dall’abbandono.
Saint-Marcel partecipa alla manifestazione “un amore di polenta” a Sordevolo (Bi)
Nel week–end del 2 e 3 ottobre la Pro Loco
di Saint–Marcel e “Lou Tourbiillet” Paese
Albergo Saint-Marcel sono stati invitati a
Sordevolo (Biella) alla terza edizione della
manifestazione “Un amore di polenta” che
ha visto la partecipazione di Pro Loco provenienti da varie regioni italiane, ognuna
delle quali ha presentato al pubblico un
piatto a base di polenta tipico della propria
regione. Per l’occasione Saint-Marcel ha
dovuto confrontarsi con Veneto, Emilia–
Romagna e Piemonte ottenendo un ottimo
successo presentando polenta e cervo in
civet. L’organizzazione aveva messo a disposizione di ogni Pro Loco uno stand dove
anche Saint-Marcel ha potuto presentare i
prodotti di alcune aziende con le produzioni tipiche del nostro territorio (formaggi di
capra, distillati e grappe, pani dolci e focaccia) il tutto allietato da canti e balli.
Notizie dallo
Sci Club
Programma attività invernale
2010-2011
Anche quest’inverno i componenti del
direttivo si attiveranno per proporre le
attività tipiche della stagione: ciaspo-
Davanti al Rifugio Bezzi.
L’incanto dell’alta Valgrisenche.
28
late, pattinaggio, corsi di slittino per i
bambini, corsi di sci fondo e discesa;
inoltre in occasione della festa patronale del 16 gennaio si proporrà un
pomeriggio da trascorrere in allegria
mediante competizioni con ciaspole,
palette e… Per rigenerarsi dalle fatiche
sportive anche quest’anno sarà organizzata una gita alle terme.
Cogliamo l’occasione per augurare
ai nostri atleti una proficua stagione
agonistica.
Ricordando l’estate trascorsa
il 18 Luglio un gruppo di baldi giovani si è inerpicato lungo il sentiero che
conduce al Rifugio Bezzi nella splendida conca della Valgrisenche, all’arrivo
un succulento pranzo li ha ripagati
delle fatiche profuse. Durante il rientro
qualcuno ha persino pensato di rinfrescarsi con un tuffo nelle acque del torrente…. Conseguenza delle abbondanti
bevute? Ai posteri l’ardua sentenza.
Le nostre associazioni
Festa di Santa Croce
11-12-13 Settembre 2010
La neonata Pro Loco è stata messa
subito alla prova con l’organizzazione
della festa di Santa Croce 2010 che
ha visto al lavoro un gran numero di
volontari, a dimostrazione che la popolazione di Saint-Marcel è molto legata alla tradizionale festa di Plout, da
sempre momento importante di aggregazione. La festa ha avuto un buon
successo di pubblico, grazie alle sempre apprezzate bontà culinarie proposte dalla nostra cucina, perfettamente
coordinata dello chef Ezio. Il successo
di questi tre giorni è stato possibile
grazie alla partecipazione delle numerose associazioni locali che con le loro
attività hanno animato la manifestazione. Il sabato pomeriggio si è svolto
il torneo di calcio balilla umano che ha
visto il coinvolgimento di un bel numero di giovani (ben 11 squadre iscritte) accorsi anche dai paesi vicini; la
domenica il Gruppo Sportivo Ciclistico
Saint-Marcel ha organizzato la gara a
cronometro con partenza ai piedi del
Una fase del torneo di calcio balilla umano.
Santuario e arrivo a Les Druges; il lunedì si è tenuta la tradizionale gara di
bocce organizzata dal Gruppo Sportivo Ricreativo Saint-Marcel, con la
partecipazione di una sessantina di
atleti. La tradizionale festa di Santa
Croce non è solo divertimento ma ha
una solida tradizione religiosa che
sin dai tempi lontani vede il Santuario di Plout quale importante meta
di pellegrinaggio per i devoti che vi
giungono da tutta la Valle d’Aosta e
non solo.
Castagnata 2010
Sabato 23 ottobre la Pro Loco ha voluto intrattenere adulti e bambini con la
tradizionale castagnata. Nel corso della
manifestazione, oltre alla distribuzione
delle caldarroste preparate dai nostri
esperti Danilo, Ezio e Gérard, è stato
possibile degustare i dolci a base di castagne preparati dalle cuoche di SaintMarcel. Una severa giuria di esperti ha
stilato la classifica dei dolci più particolari: 1° classificata Lucia, 2° Marina,
3° e 4° Elisa e Rosita. I proventi della
vendita dei dolci sono stati devoluti in
beneficienza alla Onlus “Missione Sorriso Valle d’Aosta”.
Il castello gonfiabile per i bimbi.
I membri della giuria.
Il padiglione della festa a Plout.
La Pro Loco ha anche contribuito alla
riuscita della festa per il trentennale
del Gruppo Alpini di Saint-Marcel, tenutosi lo scorso 28 agosto e ha inoltre partecipato, con l’Associazione Lou
Tourbiillet Paese Albergo Saint-Marcel,
alla festa “Un amore di Polenta” tenutasi a Sordevolo (Bi) nei giorni 2 e 3 ottobre. Un grazie particolare a tutti i volontari che hanno prestato la loro preziosa collaborazione: senza di voi tutto
questo non sarebbe stato possibile…
GRAZIE!!!!!!!
Il Direttivo
29
Le nostre associazioni
Mange Alpage 2010
Domenica 22 agosto
A cura degli organizzatori
Quando si dice “L’unione fa la forza” …
Per l’edizione 2010 di Mange Alpage è
stato proprio così. Grazie alla collaborazione de Lou Tourbiillet, di Sac à Dos
e del Gruppo Alpini, il quarto appuntamento del trekking eno–gastronomico
alla scoperta degli alpeggi di SaintMarcel ha riscosso una buona partecipazione di pubblico, tanto che a pranzo
sono stati serviti più di 70 pasti, a dimostrazione di un evento in costante
crescita.
Crediamo che l’obiettivo primario di
Mange Alpage sia quello di legare sempre di più agricoltura e turismo, due
settori che devono lavorare in sinergia
e dialogare tra loro per poter garantire
un futuro all’economia di montagna.
Da un lato vi è sicuramente la componente del trekking che ha lo scopo
di far scoprire o ri-scoprire sentieri da
poco ripristinati, a volte poco frequentati dagli stessi Mar’oulèn, per far sì che
questo patrimonio venga mantenuto e
inoltre per osservare dal sentiero tutte
le bellezze che il nostro territorio offre
a uno sguardo attento e consapevole
(dagli aspetti naturalistici e storici a
quelli di tradizione), puntando quindi a
un turismo responsabile.
La novità di quest’anno è stata la proposta di due itinerari che si differenziavano per durata e difficoltà; il primo tratto dall’area pic-nic a Proborna è stato
percorso insieme da tutta la comitiva;
da qui in poi si sono divisi due gruppi
che hanno affrontato rispettivamente:
- percorso A (facile): lungo la strada
poderale fino all’alpeggio del Layet,
passando per Mulac.
- percorso B (impegnativo): da Proborna all’alpeggio di Vauvire e da qui attraverso il piccolo colle del Tsantéi di
Barbatóou, il Plan di Leppe, l’alpeggio di Roualla e infine, il Plan de la
Tsó per ricongiungersi all'alpeggio di
Layet con l'altro gruppo già pronto
per l'aperitivo e gli antipasti.
La proposta di un particolare itinerario,
ogni anno diverso, con tappe gastronomiche a sorpresa, ha l’intento di presentare una sorta di percorso del gusto, per scoprire le produzioni agricole
di alcune aziende valdostane gestite
da giovani imprenditori e per dare il
giusto valore e riconoscimento al loro
lavoro. È un piccolo passo in questa direzione, un inizio che contiamo possa
dare buoni frutti nel tempo.
Un sentito ringraziamento va quindi
alle aziende che hanno partecipato con
i loro prodotti, in particolare a Simone
Réan anche per l’accoglienza e ospitalità all’alpeggio di Mulac, a “La Chèvre
heureuse” di Ruben Lazzoni, alla
“Maison agricole D&D” della famiglia
Delio‑Désaymonet, ad “Aglio olio e peperoncino” di Cristina Faoro, oltre che
alla Trattoria del Diavolo per l’ottima e
abbondante colazione e naturalmente
al Gruppo Alpini per la preparazione di
un pranzo davvero speciale.
Tanta soddisfazione per una giornata ricca di sole e allegria.
30
.
Le nostre associazioni
Gruppo sportivo
ricreativo
Coppa comune di Saint Marcel
La formazione vincitrice premiata dal
sindaco. Da sinistra: Roberto Crétier, Albino Demé, Alberto Lavoyer, Remo Bancod e Ferdinando Daniele.
Torneo delle frazioni
Dopo anni di assenza, su iniziativa del
presidente Albino Demé, è stato riproposto il torneo serale delle frazioni, gara a
bocce con formazione a quadrette riservata ai soli residenti in Saint-Marcel.
Un successo inaspettato! La vera sorpresa è stata rivedere più di quaranta gio-
Tutti i giocatori riuniti per la foto di gruppo.
catori, tutti di Saint-Marcel. Dal punto di
vista agonistico non si sono riviste le sfide all’ultima boccia del passato, infatti lo
spirito della competizione è mutato: ”Lo
sport deve innanzitutto unire”. L’obiettivo
era coinvolgere e far nuovamente appassionare alle bocce la popolazione di
Saint-Marcel e rilanciare il mondo bocci-
La terza edizione della “Coppa comune
di Saint-Marcel”, gara a bocce con formazione a quadrette a poule, si è svolta lo scorso 3 luglio. Hanno partecipato
compagini valdostane e canavesane.
Ad avere la meglio è stata proprio la
formazione di casa degli storici e tenaci dirigenti del G.S.R. Alberto Lavoyer e
Albino Demé, bravi e complimenti!
stico nel nostro paese.
Hanno preso parte al torneo le seguenti
formazioni:
“Lou tsatéi”: Surpian, Valméanaz, Moral
“La lèitìc di Patchì”: Paquier
«Tsan dè Tar»: Grange
«La tornalla di Lantèran”: Prélaz, Lillaz
“Lou clloutsì”: Riva, Fossal, Crétaz, Jayer
e la collina
“La fórdze” Faverge, Chevroz, Moulin,
Mayères, Vurvian, Fove, Troil
«Lou pitchoú Piémoun» Prarayer
«La posta”: Sinsein
A dominare la competizione è stata la
formazione “Lou clloutsì” capitanata da
Mario Favre che in finale ha superato la
formazione “Lou pitchoú Piémoun” capitanata da Sergio Yeuillaz.
I premi erano in natura, otto pacchisorpresa. La scelta avveniva in base
all'ordine di clasifica, ma il fato ha voluto
attribuire il premio di maggior pregio alla
formazione ultima classificata.
Gara di Santa Croce
Grande adesione anche quest’anno alla
gara bocce del lunedì di Santa Croce a
cui hanno preso parte 54 giocatori. A
primeggiare è stato Giuseppe Cerise,
secondo Vincenzo Laval. Per l’occasione a tutti i partecipanti è stato donato
un cappellino.
Come sempre numerosissimi gli iscritti alla gara su erba.
31
Le nostre associazioni
Il trentennale del
Gruppo Alpini
Saint-Marcel
A cura di Gerardo Barailler
Sabato 28 agosto 2010 il gruppo Alpini di Saint-Marcel ha festeggiato
trent’anni dalla sua fondazione.
Quest’anno per la prima volta la manifestazione si è svolta all’Area Pocher,
grazie alla collaborazione degli Alpini
con l’Amministrazione comunale, con
la rinnovata Pro-Loco, con la Sezione
Bocce e grazie anche all’aiuto di volontari.
Qualche minuto prima della cerimonia,
alcuni Alpini e la madrina Enrica hanno
reso omaggio in cimitero a Francesco
Agavit, fondatore e primo capogruppo
di Saint-Marcel. La madrina ha deposto per lui un mazzo di fiori.
Emozionati e con gli occhi lucidi abbiamo suonato l’adunata, poi l’alza bandiera ha dato inizio alla sfilata.
La giovane banda musicale ha aperto il
corteo verso la benedizione dei monumenti, a cui hanno partecipato le autorità, gli Alfieri con i loro gagliardetti,
i Capigruppo, gli invitati e i numerosi
altri partecipanti.
La messa al campo è stata officiata da
Don Camillo che, con parole semplici
e dirette, è entrato nel cuore di tutti i
convitati.
Il rancio alpino consumato sotto il padiglione allestito per l’occorrenza e poi
il pomeriggio passato a giocare a carte,
è piaciuto molto a tutti i partecipanti.
L'esibizione della banda.
1980 – 2010: un trentennale d’orgoglio, con una festa diversa che farà da
esempio nei prossimi anni a venire.
In questi trent’anni, oltre alla festa annuale, alle riunioni con spaghettate,
alle gare di bocce, ai memoriali di pesca
e alle gite alpine, abbiamo operato sul
territorio con la Protezione Civile A.N.A.
nazionale per la pulizia di alvei di rive,
canali e ruscelli; abbiamo liberato sentieri e mulattiere da vegetazione incolta; siamo intervenuti in aree alluvionate e abbiamo aiutato varie associazioni
locali, quando hanno chiesto il nostro
intervento.
Abbiamo anche accompagnato all’ultima dimora tanti Soci Alpini: purtroppo quasi tutti i membri fondatori del
gruppo sono “andati avanti”.
L’Amministrazione comunale si sta impegnando a sistemare l’associazione in
un locale idoneo, dove potremo ubicare la nostra sede alpina, che ci manca
ormai da nove anni….
E’ importante per un gruppo come il
nostro, aver un punto di riferimento,
di incontro e di contatto, una seconda
casa sempre aperta a tutti.
Ricordo e ringrazio tutti quelli che ho
menzionato in questo articolo, in modo
particolare le madame, che aiutano e
seguono gli Alpini offrendo gustose
torte (sedici solo per il trentennale!) e
tutti quelli che hanno lavorato e contribuito dietro le quinte per la buona
riuscita di questa manifestazione.
Se questo trentennale fosse un Alpino, l'indimenticato Luciano lo avrebbe
chiamato “giuvanot”.
Un arrivederci al prossimo anno.
Il gruppo Alpini di Saint-Marcel.
32
Le nostre associazioni
Immagini dal
G.S.C.
I partecipanti alla gara di ciclocross del 28 novembre a Lillaz
L'arrivo a Les Druges del nostro atleta Matteo Dupont. Bravo!
Gara sociale con pochi ma validi ciclisti. Il G.S.C. ringrazia la Pro Loco e
le altre associazioni che hanno organizzato questa ultima prova annuale
su strada.
33
Le nostre associazioni
Le ciaspole:
per vivere
la neve in modo
alternativo
A cura di Sac à dos
Premessa.
Con l’avvicinarsi della stagione invernale che si spera possa portare un bel
manto bianco a coprire montagne,
boschi e pascoli, scatta in tanti di noi
la voglia di andare a camminare con
le racchette da neve, comunemente
anche chiamate ciaspole (dal dialetto
trentino).
Le ciaspole sono ormai un fenomeno
che da alcuni anni si è diffuso enormemente anche in Italia perché sono utilizzabili quasi da chiunque, senza una
preparazione particolare. Tenuto conto
che sempre più persone vanno in montagna d’inverno e in base all’esperienza
maturata in questi ultimi anni, l’associazione sportiva dilettantistica Sac
34
à Dos vuole portare il suo contributo
per la diffusione e la conoscenza di
questo divertente mezzo per muoversi
a piedi nella neve, cercando anche
di dare qualche consiglio pratico per
affrontare le escursioni in sicurezza e
tranquillità.
Breve storia delle ciaspole.
Alcuni studi datano la nascita delle
racchette da neve, evidentemente in
forma primordiale, a circa 6000 anni
fa. I primi utilizzatori furono le popolazioni paleosiberiane e del “profondo
nord” americano Indiani ed Inuit, che si
servivano di questi mezzi per camminare meglio d’inverno. Questi attrezzi
costituirono per lungo tempo l’unico
mezzo idoneo allo spostamento sulla
neve, essendo lo strumento più semplice e leggero.
Anche in contesti più prossimi a noi
furono adottate, per ovvie ragioni,
da cacciatori, contadini e quanti altri
dovevano affrontare il problema degli
spostamenti a piedi nei luoghi innevati
quando le strade erano poco battute o
non esistevano affatto.
Le racchette ai piedi, che consentivano di non sprofondare del tutto
nella neve grazie alla distribuzione del
peso su una superficie più ampia e
la marcia risultava perciò meno faticosa e soprattutto più semplice che
con gli sci, scomodi negli spazi stretti del bosco e ingombranti quando
vanno attaccati allo zaino. Ebbero una
certa notorietà dopo il grande impiego
durante la prima guerra mondiale da
parte degli alpini.
Le prime ciaspole erano delle vere
e proprie racchette costruite con un
telaio in legno e con strisce di cuoio,
corde o tendini di animali, da posizionare sotto i piedi (e fissare alle scarpe
con lacci e cinghie).
Evoluzione e tipi di ciaspole.
In commercio ormai si trovano diversi
tipi di ciaspole che possiamo suddividere in tre categorie:
A FAGIOLO: Sono le più economiche
e tecnicamente le più antiche. Hanno
la forma tipica di un fagiolo con la
struttura perimetrale generalmente
realizzata in materiale plastico, mentre
il reticolato interno è realizzato con
un intreccio di cordini. Sono normalmente utilizzate in superfici pianeggianti e con scarsissima pendenza, non
hanno snodi. Sono attrezzi poco usati
in ambito escursionistico. Hanno il
pregio di essere molto leggere.
CANADESI: Sono molto più grandi
e lunghe fino a un metro, idonee
per grandi spazi innevati con coltri
di altezza elevata ma poco indicate
per percorsi ripidi; hanno una forma
Le nostre associazioni
decisamente ovalizzata con una lunga
coda. Normalmente vengono realizzate in materiale plastico, sono dotate
di snodo, alzatacco e attacchi per
gli scarponi. Questo tipo di racchette,
molto più tecniche di quelle a fagiolo,
ha un ottimo galleggiamento sulla
neve ed è indacato per facili percorsi
e spesso grazie alla semplicità e alla
linearità viene utilizzato anche per la
corsa con le racchette. Esistono diverse
lunghezze a seconda del piede e del
tipo di utilizzo. I fattori negativi sono
l’ingombro sullo zaino e il prezzo piuttosto elevato.
MODERNE: Sono la soluzione ormai
più utilizzata ed evoluta. Hanno un
buon compromesso tra leggerezza,
ingombro e presa sulla neve. Hanno
una forma intermedia tra le prime
due, sono normalmente realizzate in
materiale plastico, con ramponcino
anteriore per fare più presa su pendii
ripidi, piccoli denti metallici sul fondo,
snodo, alzatacco e attacchi automatici
o semiautomatici per gli scarponi. Pur
essendo le più tecniche e anche le
più costose, sono meno galleggianti
di quelle canadesi, ma soddisfanno la
maggior parte degli escursionisti che
si vogliono avventurare lungo i vari tipi
di percorso. Sono racchette resistenti,
leggere ed affidabili e richiedono una
manutenzione minima. Oggi ci sono
racchette per tutte le esigenze: da
quelle per passeggiate tranquille fino
a quelle per salite estreme in alta
montagna.
Struttura della ciaspola.
Le racchette moderne sono dotate di
snodo con il telaio per sorreggere lo
scarpone. Nella parte anteriore del
telaio, in corrispondenza dello snodo,
si trova l’alloggiamento per la punta
dello scarpone, costituito in molti
modelli da una nicchia in materiale
plastico e da due laccetti per regolarne
l’altezza. Nella parte posteriore del
telaio è presente una seconda nicchia
per il tacco. Questa è a scorrimento,
con tacche di bloccaggio, ed è regolabile a seconda della dimensione dello
scarpone.
Il fissaggio dello scarpone sulla racchetta deve essere ben saldo, per
impedire qualsiasi movimento dello
scarpone. Questo serve a evitare che
durante il cammino, soprattutto nei
passaggi più tecnici, si possa perdere la
racchetta o addirittura scivolare.
Sulla parte posteriore della ciaspola si
trova invece il sistema di bloccaggio/
sbloccaggio dello snodo, con cui si
può tenere lo scarpone completamen-
te ancorato alla base del telaio di
aggancio, oppure permettere libertà di
movimento al tallone. Inoltre lo stesso
sistema è dotato di una posizione
intermedia detta “alzatacco” con cui si
solleva di qualche centimetro il telaio
di aggancio dello scarpone per facilitare la progressione in salita.
Pubblichiamo la prima parte
dell'articolo “Le ciaspole: per vivere
la neve in modo alternativo”. La
parte successiva sarà pubblicata nel
numero di dicembre 2011.
Classiche ciaspole a fagiolo.
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Il “cit di una volta
”
(I timidi resti di una lettera natalizia indirizzata a loro,
ai bambini di quelle estati, chissà, se è un bene ricordare).
Che festa! A metà stagione, la gerla di frutta da condividere,
“cit” germoglio del tuo tempo, figlio di un sorriso venuto a mancare.
“Cit” di una volta, di quell’unico, umile menù, perché no? Da celebrare;
l’odore paradisiaco della polenta fumante tagliata a fette,
divinizzava la tazza di brossa fresca sul tavolo di legno grezzo,
con l’asciutto, vecchio seras le portate erano proprio tutte,
un pane nero sarebbe stato di troppo, quasi un inutile vezzo.
La fame? Una cosa seria, come la fatica, tu lo sapevi, “cit” di una volta.
I secchi pesanti, colmi di latte, piegavano le tue soque rotte,
davanti alla caldaia di rame, sempre tanto alta.
Il vitellino dispettoso che non torna nella notte,
anche lui era affar tuo, l’ovvio dovere di una camminata svelta.
“Cit” sui fascinosi pascoli, rallegrando la verde quiete ad ogni passo,
sugli irti sentieri, raggiungendo le nuvole sollevate dal vento,
“cit” sfidavi i lampi, i tuoni, la pioggia, sotto un cielo commosso,
scoprivi la vita, con gioia, dedizione, insospettabile tormento.
“Cit” lassù, vicino al sole, avevi sulle guance il colore del vino buono,
pure l’avara colazione beava il tuo viso, sveglio da ore e mai uno sconto,
minuscolo, gigantesco “cit” rimorso delle levatacce senza perdono.
Bella la luna, quando precedeva l’alba, imitando il suo caldo racconto,
forse serviva a mitigare l’ansia, il timore freddo dell’abbandono,
fortemente lì, nell’immancabile malinconia del tramonto.
Il giaciglio d’antan, la sua ruvida paglia neanche la sentivi,
il sonno non tardava dopo le lunghe giornate,
le tue mani, le tue ginocchia stanche, le coprivi,
per farne fiori dagli esili gambi, al sicuro, sotto le foglie affezionate.
Le persone che più amavi, animavano i tuoi sogni di graditi arrivi,
famigliari, parenti, compagni, in cima ai tuoi pensieri, ma così lontani,
nell’attesa di rivederli, tra nuovi sapori di mele, uva e castagne.
Carissimo “cit” di una volta, dentro i tuoi piccoli gesti quotidiani,
c’era davvero, il grande cuore delle nostre montagne.
LAURO CORDEL
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