12.15

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12.15
IL RAPPORTO
CON SE STESSO E
CON GLI ALTRI
NEL BAMBINO CON ADHD
CHIARA DE CANDIA
[email protected]
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IL CONCETTO DI SE’
È la rappresentazione delle proprie caratteristiche e
capacità in relazione agli altri
L’immagine di sé dipende da un processo di valutazione che
si basa su due prospettive:
PERSONALE
RELAZIONALE
Bruce e Bracken, 1992
Cosa penso di me
stesso
Cosa gli altri
pensano di me
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Per confermare il valore di sé, la propria competenza il
bambino piccolo inizialmente si basa su
CRITERI ESTERNI
“un bambino, quando viene al mondo, non ha né un passato
né esperienze da cui trarre indicazioni per gestire se
stesso, nessuna scala grazie a cui giudicare le sue
capacità. Deve basarsi sulle esperienze che ha con le
persone che gli stanno intorno e sui messaggi che esse
gli inviano riguardo al suo valore come persona”
(Virginia Satir, 1972)
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I genitori e gli insegnanti sono gli adulti di riferimento
significativi per dimostrargli
AMORE ed APPROVAZIONE
Se riconoscono il negativo …
verificano il mio scarso valore, le mie incapacità
e le mie mancanze …
reazioni:
PASSIVE = subisco
ATTIVE = reagisco
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Harter (1978, 1982)
“ se il bambino trova il sostegno dell’adulto nei suoi primi
tentativi di padronanza ottiene rinforzi positivi ed
approvazione, interiorizza un sistema di
autogratificazione che lo porta a cercare sempre meno
l’approvazione esterna dell’adulto e a rinforzare da solo i
propri tentativi di padronanza”
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NON STAI
FERMO UN
ATTIMO !
SEI UN
TERREMOTO!
COMPORTATI
BENE, COMBINI
SEMPRE GUAI!
VAI VIA, CON
TE NON
GIOCHIAMO!
SMETTILA DI
DISTURBARE!
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L’AUTOSTIMA
E’ la percezione del valore di sé e riguarda diversi ambiti
della vita (sociale, scolastico, sportivo, ecc.).
E’ strettamente legata alle abilità di autoregolazione e
autocontrollo comportamentale che regolano il divario
tra SE’ IDEALE (ciò a cui si aspira)
E SE’ REALE (come si è effettivamente)
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Nel bambino con ADHD il divario tra sé ideale e sé reale è
sempre più ampio, si istaura un circolo vizioso:
DIFFICOLTA’
AUTOREGOLATIVE
NUMEROSI
INSUCCESSI
DISAPPROVAZIONE
DALL’ADULTO
PERCEZIONE DI UN
BASSO SENSO DI
COMPETENZA
PERCEZIONE DI UN
BASSO VALORE DI SE’
SE’ REALE
≠
SE’ IDEALE
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Masi (2005)
VISSUTI DI SOLITUDINE ED ABBANDONO
DEMORALIZZAZIONE
SCARSA
AUTOSTIMA
SCARSA
FIDUCIA IN SE
STESSI
CONTINUI RIMPROVERI
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DISTURBO
TUTTI
LA MAMMA
SI
VERGOGNA
DI ME
SONO UN
DISASTRO !!!
NON
VOGLIONO
GIOCARE
CON ME
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DEFICIT DI INTROSPEZIONE
Scarsa capacità di cogliere i pensieri automatici e i
ragionamenti interni
I bambini con ADHD hanno una scarsa abilità di
riconoscimento sia delle proprie che delle altrui
emozioni e per questo sperimentano
reazioni emotive estreme
(Ricard e Kamberk-Kilicci, 1995)
Comportamenti “A PRESA DIRETTA” che denotano
scarsa mentalizzazione
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COSA DICE LA LETTERATURA DEI BAMBINI ADHD:
RICEVONO
RICEVONOMINORI
MINORIAPPREZZAMENTI
APPREZZAMENTI
EEMAGGIORI
MAGGIORIRIFIUTI
RIFIUTIDAI
DAILORO
LORO
COMPAGNI
COMPAGNIDI
DISCUOLA
SCUOLAOODI
DIGIOCO
GIOCO
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PRONUNCIANO UN NUMERO DI FRASI
NEGATIVE NEI CONFRONTI DEI LORO
COMPAGNI DIECI VOLTE SUPERIORE
RISPETTO AGLI ALTRI
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PRESENTANO UN COMPORTAMENTO
AGGRESSIVO TRE VOLTE SUPERIORE
AGLI ALTRI
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LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI
“le emozioni, una volta elicitate, vengono moderate
o regolate dalle azioni esecutive autodirette”
(Russell Barkley, 1997)
Il deficit di inibizione comportamentale determina una
difficoltà di regolazione delle emozioni
nei bambini ADHD che comporta:
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CALO DELL’EMPATIA
Empatia richiede (Feshbach, 1978):
• Abilità di discriminare ed identificare gli stati emotivi
delle altre persone
• Capacità di assumere il ruolo e la prospettiva altrui
• Evocazione di risposte affettive condivise
AUMENTO DELLA REATTIVITA’ EMOZIONALE nei
confronti di situazioni sgradevoli
Shea e Fisher (1996)
Bambini con elevati livelli di impulsività:
• Emozioni negative più intense e più frequenti
• Maggiore fluttuazione emotiva
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Un indebolimento della capacita’ di PREVISIONE DELLE
REAZIONI EMOTIVE AGLI EVENTI FUTURI
UNA RIDUZIONE DEL FUNZIONAMENTO
REGOLATORIO ED INIBITORIO DEGLI STATI
EMOTIVI DURANTE LO SVOLGIMENTO DI
COMPORTAMENTI FINALIZZATI
UNA MAGGIOR DIPENDENZA DEGLI STIMOLI
ESTERNI, che fornisce la motivazione e l’attivazione
necessarie a proseguire e portare a termine le azioni
dirette a un fine.
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In terapia :
B. “Certe volte vado fuori controllo e poi ho tirato un
sasso, non so perché … non era successo niente ….”
T. “come ti sei sentito ad andare fuori controllo?”
B. “Cattivo”
T. “… ma io ti conosco e tu non sei un bambino cattivo”
B. “ … ma faccio cose cattive tipo fare del male … ma poi
gli chiedo scusa … dai basta parlare sennò mi viene da
vomitare … dai vieni a giocare … “
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LE RELAZIONI CON I PARI
“Il fattore che influenza maggiormente le relazioni con i
pari non è l’iperattività, la loquacità o l’impulsività ma
piuttosto la
LIMITATA RECIPROCITA’”
(Tironi e Marzocchi, 2009)
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• Insufficiente conoscenza di approcci sociali adeguati
• Scarsa capacità di prestare attenzione agli indizi sociali
ed emozionali forniti da altre persone
• Insensibilità ai bisogni degli altri
• Mancanza di considerazione per gli stati emotivi altrui
• Inadeguata consapevolezza degli effetti del proprio
comportamento a breve e a lungo termine
• Difficoltà nell’adottare la prospettiva altrui
• Difficoltà nel valutare le intenzioni degli altri
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… l’inversione di ruolo in terapia:
T.“ … non riesco proprio … ma qui che pezzo ci devo
mettere?”
B. “ … impegnati che puoi farcela, conto su di te, se ti
concentri ci puoi riuscire …. Stai diventando brava
come me!”
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… CHE DIFFICILE AVERE AMICI !
Barkley, 1998
…si tratta di bambini poco popolari, non particolarmente
antipatici agli altri, ma che non vengono cercati dai
coetanei.
… altri invece sono in grado di farsi amicizie ma non
riescono a mantenerle a causa della loro impulsività,
nel gioco tentano di imporsi aggressivamente sugli
altri…
Di Pietro e Galletti, 1992
Generalmente gli altri bambini li evitano e li escludono
dai giochi .
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…fanno fatica a comprendere l’impatto che il loro
comportamento ha sugli altri …
Cosa differenzia i bambini iperattivi che hanno degli
amici da quelli che non li hanno?
Goldstein e Goldstein, 1998
1. ABILITA’ DI PARTECIPARE IN MODO ADEGUATO
A DIVERSE ATTIVITA’
2. ABILITA’ DI FARE RICHIESTE
CORRETTO
3. ABILITA’ DI FARE COMPLIMENTI
IN
MODO
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Hinshaw e Melnick, 1995
ESCLUSIONE
DAI GIOCHI
FRUSTRAZIONE
IMPORSI SUGLI
ALTRI
AGGRESSIVITA’
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E’ POSSIBILE PER UN BAMBINO IPERATTIVO
FARSI PIU’ AMICI ?
I bambini iperattivi possono acquisire le abilità
necessarie per delle buone relazioni sociali attraverso
strategie di modeling
(Bandura, 1977)
e di gestione delle contingenze
(Di Pietro, Bassi e Floriano, 2001)
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QUALI ABILITA’ SOCIALI PUO’ MIGLIORARE UN
BAMBINO IPERATTIVO ?
COMPRENDERE GLI EFFETTI DEL PROPRIO
COMPORTAMENTO SUGLI ALTRI
Il bambino iperattivo è poco consapevole che le reazioni
degli altri sono influenzate da come lui si comporta con
loro
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Pensare a come gli altri si possono sentire in
conseguenza ad in suo comportamento
•Pensare a cosa gli altri potrebbero dire o fare in
seguito ad un certo comportamento
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ASCOLTARE GLI ALTRI
Il bambino iperattivo spesso non ascolta fino in fondo
ciò che gli viene detto e per questo non sempre
comprende i messaggi che gli vengono trasmessi
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Guardare la persona con cui si sta parlando e mantenere
il contatto oculare
•Non parlare mentre stanno parlando altre persone
•Rispettare i tempi della comunicazione e l’alternanza dei
turni.
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ABILITA’ DI INZIARE UNA CONVERSAZIONE
Il bambino iperattivo spesso non comprende qual è il
momento giusto in cui iniziare una conversazione e qual è
il modo più corretto in cui farlo.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Decidere a chi parlare
•Intervenire nel momento opportuno
•Intervenire
questione
in
modo
pertinente
all’argomento
•Ascoltare quello che l’altra persona dice.
in
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ABILITA’ DI TERMINARE UNA CONVERSAZIONE
Il bambino iperattivo spesso ha la tendenza a non
terminare le cose che ha iniziato, questo accade anche
per le conversazioni, i giochi ed altre interazioni sociali.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Decidere perché è il momento che una conversazione
finisca
•Scegliere le parole adatte per farlo con gentilezza
•Attendere che l’altra persona abbia finito di parlare
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ABILITA’ DI CHIEDERE QUALCOSA
Il bambino iperattivo spesso chiede aiuto
impulsivamente e bruscamente.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Decidere a chi chiedere
•Individuare il momento opportuno
•Formulare la richiesta in modo gentile.
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ABILITA’ DI SEGUIRE LE ISTRUZIONI
Il bambino iperattivo spesso incontra difficoltà nel
seguire le istruzioni perché non sta attento abbastanza
a lungo da avere a disposizione tutte le informazioni
necessarie. Questa difficoltà conduce spesso a
conseguenze negative nel gioco.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Ascoltare quello che viene detto
•Chiedere quello che non si è capito
•Ripetersi le istruzioni.
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ABILITA’ DI CONDIVIDERE CON GLI ALTRI
Il bambino iperattivo spesso ha difficoltà a condividere
qualcosa con gli altri a causa del suo bisogno di ricevere
gratificazione immediata. La neccessità di soddisfare le
proprie esigenze è superiore rispetto alla capacità di
comprendere che anche gli altri hanno lo stesso diritto.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Capire se si ha qualcosa che può essere condiviso
•Decidere con chi condividere
•Condividere senza aspettarsi qualcosa in cambio
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ABILITA’ DI COMPRENDERE IL LINGUAGGIO NON
VERBALE
Il bambino iperattivo spesso non presta attenzione al
linguaggio non verbale proprio perché presta poca
attenzione all’altro.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Guardare in faccia l’altra persona
•Cercare di capire come si sente l’altro a partire dalla
sua espressione, dai suoi movimenti e dalla postura.
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ABILITA’ DI PARTECIPARE AD UN GIOCO
Il bambino iperattivo spesso fa fatica a rispettare le
regole e ad attendere la conclusione del gioco.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Comprendere e rispettare le regole del gioco
•Aspettare il proprio turno
•Accettare la sconfitta
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ABILITA’ DI PROPORRE UN’ATTIVITA’
Il bambino iperattivo spesso ha buone idee da proporre
agli altri ma, sfortunatamente, lo fa con modalità
inadeguate, nel momento non opportuno, con irruenza.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Decidere con chi si potrebbe svolgere l’attività
•Decidere che cosa dire
•Decidere il momento più opportuno
•Essere disposti al compromesso.
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ABILITA’ DI OFFRIRE IL PROPRIO AIUTO
Il bambino iperattivo spesso è talmente concentrato su
se stesso e sul soddisfacimento del proprio bisogno da
non riconoscere il bisogno dell’altro.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Capire quando qualcuno ha bisogno di aiuto
•Capire se l’altro desidera essere aiutato
•Scegliere il momento più opportuno per aiutare
•Accettare la risposta dell’altro.
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ABILITA’ DI RINGRAZIARE GLI ALTRI
Il bambino iperattivo spesso è orientato ai suoi bisogni e
fatica a considerare la gratitudine nella reciprocità.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Saper riconoscere quando ringraziare
•Scegliere il modo migliore per ringraziare
•Scegliere il momento più adatto per farlo.
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ABILITA’ DI SCUSARSI CON QUALCUNO
Il bambino iperattivo spesso ha poca consapevolezza
dell’impatto che il suo comportamento ha sull’altro, a
causa dell’impulsività e della poca attenzione che presta
a quanto gli accade attorno.
ABILITA’ DA ACQUISIRE
•Capire se un dato comportamento richiede delle scuse
•Scegliere il modo migliore per scusarsi
•Scegliere il momento giusto per farlo.
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Molti bambini iperattivi dimostrano un’adeguata
padronanza di queste abilità sociali e sanno metterle in
pratica in
SITUAZIONI CONTROLLATE, TRANQUILLE, NEL
RAPPORTO UNO AD UNO.
E’ in tali situazioni che il bambino viene rinforzato,
sperimenta il successo, rinforza l’autostima ma è poi
necessario che tali abilità vengano allenate nel
contesto di gruppo
(dove è necessaria una migliore autoregolazione)
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Grazie per l’attenzione !
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