9.Cidaria - Federchimica
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REACH e Decreto 81: indicazioni operative per la gestione del Rischio chimico D. Cidaria 7a Conferenza dei Responsabili di Stabilimento e dei Responsabili HSE Milano, 9 aprile 2014 Rischio chimico: due norme, due logiche, stesso destinatario D. Lgs. 81/2008 REACH Protezione dei lavoratori Rischi per la salute (esposizione nel tempo) e per la sicurezza Considera l’interazione della sostanza con altri rischi presenti sul luogo di lavoro Protezione dei lavoratori, degli utilizzatori professionali dei consumatori e dell’ambiente Solo rischi per la salute (e ambiente) Considera solo la sostanza Responsabilità Registrante Scenario di esposizione Ricevimento scenario Conformità allo scenario Responsabilità del DL Responsabilità del DU 2 Rischio chimico: due norme, due logiche, stesso destinatario Il DL/DU che riceva lo scenario di esposizione si trova nella posizione di dover attuare “come minimo” le misure definite da un soggetto a monte (che non ha responsabilità nei confronti dei lavoratori) Egli non è tuttavia sollevato dall’obbligo di definire se necessario proprie misure di controllo del rischio, la cui necessità emerga dalla valutazione dei rischi ex D. Lgs. 81 Il DL deve tenere conto dello scenario di esposizione che costituisce “informazione sulla salute” ai sensi dell’art. 223 del D. Lgs. 81 Non può non considerare prioritariamente le proprie conclusioni specifiche ottenute dalla valutazione dei rischi ex D. Lgs.81 3 Uso sicuro della sostanza per il lavoratore D. Lgs. 81/2008 nelle condizioni reali di impianto Espmisurata 1 OEL / TLV esposizione misurata con campionamento ed analisi REACH nelle condizioni descritte dallo scenario di esposizione Espstimata 1 RCR = DNEL Rapporto di Caratterizzazione del Rischio esposizione stimata con un modello di calcolo 4 Valori di riferimento La Sez. 8 della SDS riporta sia i limiti di esposizione professionale OEL/TLVTWA® che i DNEL ed i PNEC DNEL: derived no-effect level lavoratore PNEC: predicted no-effect concentration ambiente Il DL ha l’obbligo di garantire il rispetto dei limiti di esposizione professionale (OEL/TLV-TWA®), se necessario anche attraverso misurazioni delle sostanze (D. Lgs. 81) La presenza di un DNEL non implica in alcun modo l’obbligo di misurazioni, come per altro la presenza di un PNEC non implica misurazioni di sorta nell’ambiente esterno Rischio alto di confusione 5 Lo scenario di esposizione (ES) allegato alla SDS E’ per il DL/DU l’elemento di maggior rilievo (e di maggiore impatto) del Regolamento REACH Descrive per quali usi, in quali condizioni e con quali misure di controllo del rischio la sostanza è ritenuta sicura per la salute e l’ambiente Il DL/DU deve verificare la propria conformità allo scenario di esposizione entro tempi definiti Competenze: conoscenza degli usi e delle condizioni d’uso della sostanza in azienda, ma anche utilizzo di modelli ( formazione) Può avere implicazioni sul DVR ex D. Lgs. 81 6 La verifica di conformità allo scenario di esposizione (ES) Scenario di esposizione Uso della sostanza come solvente di reazione in un processo discontinuo a lotti. L’operatore carica per 30min ogni turno da un boccaporto, con aspirazione localizzata, e indossando una maschera “Uso coperto” Uso Condizioni operative (OC) Misure di riduzione del rischio (RMM) Preliminarmente: mappare i propri usi: dove, come ed in quali condizioni è usata la sostanza Tradurre in codifiche PROC (ECHA R.12) Verificare la congruità delle proprie OC e RMM con quanto riportato nello scenario 7 Scaling – passaggio di scala E’ possibile uno scostamento “limitato” dalle condizioni descritte nello scenario di esposizione Lo scaling consente al DU/DL di dimostrare che tale scostamento assicura comunque un uso sicuro Modello di calcolo I margini di applicazione dello scaling sono comunque limitati e resi maggiormente restrittivi nella recente Guidance DU dell’ECHA Non può essere usato per sostenere l’esclusione di una misura di riduzione del rischio contenuta nello scenario Il modello di scaling è indicato dal Registrante/Fornitore Per l’uso sono necessarie competenze ( formazione) 8 Documentazione L’attività di verifica di conformità dello scenario di esposizione andrebbe documentata, analogamente alla valutazione dei rischi ex D. Lgs. 81 Attività onerosa: va distinta per ogni sostanza/fornitore Ad oggi non esiste una struttura standard di documentazione ECHA ha in previsione la messa a disposizione nel proprio sito di un riferimento Check-list 9 Nuova Guidance ECHA “cambia le regole” per lo scaling • Prima: RCRDU ≤ 1 • Dopo: RCRDU ≤ RCRES Limita l’adozione di misure di riduzione del rischio alternative a quelle riportate nello scenario Iniziativa di Federchimica verso le Autorità di controllo nazionali Formazione sia sul versante utilizzatori che sul quello dell’Autorità di controllo 10 Uso non coperto dallo scenario: che fare? Uso non coperto: • uso “sconsigliato” • condizioni operative (es. condizioni di processo) maggiormente dispersive • misure di controllo del rischio meno efficaci Bisogna agire! Stabilire un contatto informale con il fornitore, a seguire formale Individuare un fornitore alternativo che copra il proprio uso Adeguarsi, entro 12 mesi Effettuare e documentare una propria valutazione della sicurezza chimica notifica ad ECHA, entro 6 mesi 11 Non solo esposizione dei lavoratori: lo scenario ambientale La valutazione della sicurezza chimica REACH comprende anche gli aspetti ambientali (aria, acqua, suolo) Lo scenario di esposizione può quindi contenere indicazioni relative ad emissioni e scarichi specifiche per la sostanza Attenzione! Msafe : quantitativo giornaliero massimo consentito nel sito Quantitativo inferiore: uso sicuro Quantitativo superiore: deve essere effettuato e documentato un approfondimento per dimostrare comunque un uso sicuro Ne potrebbero scaturire adeguamenti impiantistici e/o di processo 12 Conclusioni D. Lgs. 81 e REACH (scenario di esposizione) regolano la valutazione del rischio chimico con logiche in parte diverse Il Registrante definisce nello scenario di esposizione le condizioni “standard”, a lui note, per un uso sicuro della sostanza Il DL/DU deve dimostrare che il proprio uso è conforme/coperto oppure altrettanto sicuro La dimostrazione di tale conformità può essere semplice o richiedere anche competenze tecniche specifiche Nasce per le aziende l’esigenza di gestire un numero elevato di documenti e di formare risorse interne per questa attività, oppure di reperire competenze esterne 13 Riferimenti Guidance for downstream users, ECHA 2013 Guida alle disposizioni in materia d’informazione e valutazione della sicurezza chimica – Capitolo R.12: Sistema dei descrittori d’uso, ECHA 2010 Le schede dati di sicurezza – Come valutare la eSDS e decidere le azioni conseguenti, Federchimica 2012 Grazie per l’attenzione 14