Sfoglia il 1 ° numero!

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Sfoglia il 1 ° numero!
Harmonicamente
Nome società
Aperiodico dell’Associazione Harmonia
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N. 1 - Marzo 2011
EDITORIALE
Care ugole d’oro, dopo tanto tempo, ecco risorgere il glorioso giornalino del nostro non
meno glorioso coro. Esso è qui tra noi per portare la voce di un’anima corale unita e appassionata, che raccoglie pensieri, sentimenti e
commenti di interesse comune. Tutti sono inviatati a parteciparvi, semplicemente mandando in allegato via e-mail i propri scritti al seguente indirizzo: [email protected] .
A tutti un buon anno corale.
INTERVISTA ALLA PRESIDENTESSA
REDAZIONE: Cara Presidentessa, Tina Masellis, la Redazione di Harmonicamente desidera porgerti qualche domanda sull’Associazione Harmonia, sui suoi scopi, sul suo operato attuale, sul suo futuro. Puoi ricordare a tutti noi, soci
di Harmonia, quali sono i suoi scopi principali? E come
definiresti lo “stato di salute” attuale dell’Assciazione?
PRES.: Direi abbastanza buono, a parte l’aspetto finanziario che, con i tagli ai finanziamenti, è sempre un tasto dolente. L’Associazione cerca di sostenere tutte quelle attività
che soddisfano essenzialmente la finalità più rilevante della
nostra Associazione che è la diffusione della conoscenza
della musica a livello di base, cioè che possa raggiungere il
più ampio numero di persone. Il nostro motto è infatti:
“far musica è meglio che ascoltarla”. Una attività di promozione della cultura musicale, che passa anche attraverso
la valorizzazione dei nostri gruppi, delle attività formative
e delle varie rassegne musicali.
Coro Harmonia, Dodicino, Goitre, Improbabilband,
Scuola Popolare di Musica, Festival di Musica Universitaria (FIMU), Dicembre Universitario Musicale (DUM),
Musiche Nuove, Corsi di vocalità, Corsi di lettura della
musica, Produzioni di concerti, e, da poco, incontri culturali periodici e l’allestimento di una biblioteca, sono queste
le nostre attività, e come potete vedere non sono poche.
Redazione: Giambattista Bello
Da sempre l’Associazione è andata avanti grazie al contributo di tutti i soci che in questo progetto hanno creduto e
che lo hanno fatto proprio; questo, che io chiamo
‘volontariato culturale’, ha reso possibile il raggiungimento
di molti risultati: le nostre formazioni hanno viaggiato in
gran parte dell’Europa contribuendo attivamente a scambi
culturali, alcuni dei quali di non poca rilevanza; più volte le
nostre formazioni hanno partecipato a stages con maestri
prestigiosi; le nostre formazioni hanno vinto concorsi;
tutti i gruppi hanno registrato almeno un CD; per non
parlare dei più di 500 concerti eseguiti in questi vent’anni
di attività.
Guardando indietro a quanto fatto, ogni volta mi stupisco
e ogni volta mi commuove l’idea che si possano fare tante
cose belle quando un gruppo di persone crede in un’idea
comune e che ognuno, con quanto può, concorra a realizzarla.
Il coro, come lezione di vita, mi ha permesso di toccare
con mano l’importanza e l’efficacia della partecipazione e
della collaborazione.
RED.: Visto che ti abbiamo interrogato sul passato e sul
presente di Harmonia, non può mancare una domanda sul
suo futuro.
PRES.: Ovviamente nel futuro spero che ci sia un’ulteriore
evoluzione di tutte le nostre iniziative, a sostenerle ci sarò
sempre e, spero, ci siano tutti i soci.
RED.: Cosa ti aspetti da Harmonicamente, giornale dell’Associazione? Come pensi possa contribuire alla vita associativa?
PRES.: Innanzitutto vorrei fare un enorme augurio a tutta
la redazione del giornale ed esprimervi di cuore il mio
grande apprezzamento per l’iniziativa.
Mi aspetto che contenga tutte le informazioni relative alle
nostre iniziative future, ma anche racconti del nostro passato, proposte, idee, critiche e, perché no, anche un po’ di
sana ironia.
Penso che possa contribuire all’integrazione dei soci, in
particolare di quelli che da poco sono con noi e che poco
sanno di quello che ha fatto Harmonia nei suoi 22 anni di
vita.
*
Harmonicamente
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INTERVISTA ALLA MAESTRA
REDAZIONE: Cara Maestra, Antonella Arnese, desideriamo ripercorrere con te le tappe iniziali dell’Associazione
Harmonia. Pur ricordando che sei la Direttrice del Coro
Grande e del Dodicino e che, inoltre, in seno all’Associazione, ricopri l’incarico di Direttrice Artistica, in questa
occasione ci rivolgiamo a te quale persona che fondò
Harmonia. Raccontaci, quindi, la genesi di questo gruppo
musicale che ha compiuto i 26 anni di età.
MAESTRA: Da giovane, sognando di dirigere un un coro,
fondai con gli amici un gruppo che cantava spirituals a 4
voci, in casa. E con loro ho imparato i rudimenti della
direzione. Il pomeriggio poi andavo a Ricordi (era un
negozio di musica, sapete, prima che confluisse nella Feltrinelli: lì si trovavano ancora le partiture, oppure si ordinavano …) e mi compravo letteralmente TUTTO. Un
giorno, da Ricordi, feci amicizia con Bepi Speranza, un
altro che come me aveva fondato un gruppo che provava
a casa sua … solo che quel gruppo era un’orchestra! E
così dicemmo: “facciamo una cosa insieme?” Wow!!! E
comprammo il Gloria di Vivaldi. Fu quello, nel 1989, il
primo concerto dell’Associazione Harmonia, nata durante
la preparazione dello stesso e dall’unione di coro e orchestra. Fra i fondatori ci fu anche Carmen Romito, primo
Presidente di Harmonia. Nata l’Associazione, cominciammo, anno dopo anno, a presentare un progetto di formazione ed esecuzioni concertistiche presso l’Università. Mi
ricordo la prima volta che vincemmo il bando: 7 milioni,
Conosciamo meglio la musica che
cantiamo attraverso la conoscenza
dei compositori e le loro opere:
Lascia ch’io pianga
di Händel
Chi ha visto il film “Farinelli, voce
regina” un po’ di tempo fa, si ricorderà certamente di questa meravigliosa aria cantata dal celeberrimo
cantante. L’aria fa parte dell’opera
RINALDO, composta da Händel
su libretto di Rossi tratto da una
rielaborazione della “Gerusalemme
liberata” di T. Tasso. La prima
rappresentazione dell’opera avvenne a Londra nel 1711 dove riscosse
un immediato successo, anche grazie all’imponente cast in cui spiccavano virtuosi come il castrato Nicolini e Isabella Girardeau.
VITA DI HÄNDEL
Händel, compositore tedesco naturalizzato inglese, è considerato uno
ci avevano dato, e noi andammo a festeggiare al ristorante.
Il Dodicino fu fondato immediatamente, perché c’erano alcuni coristi che volevano sperimentare un repertorio di
madrigali, e la scuola popolare qualche anno dopo, su idea
di Pierfranco Moliterni, con cui sognammo di offrire a chi
aveva perso l’occasione del Conservatorio la possibilità di
studiare ugualmente uno strumento musicale. Allora gli
studenti ci assaltavano, non vi dico che cosa era il Concerto
Augurale che si faceva a Natale: in Basilica non si riusciva
ad entrare!!! Per tutti questi anni, il sogno perseguito con
caparbietà è stato sempre lo stesso: rendere la musica patrimonio di tutti!
Il ricordo più bello forse di tutti questi anni è quello dell’organizzazione del festival di maggio, durante il quale
TUTTI i coristi intervenivano o facendo la spesa, o cucinando o servendo ai tavoli delle masserie dove ospitavamo
i cori, per poi ritrovarsi insieme a cantare di notte sull’aia,
davanti al fuoco, e dicendo: “valeva la pena tutta questa
fatica!”
Ecco, siccome ho finito lo spazio a mia disposizione, vi
lascio ringraziando il CORO che mi ha dato vita, gioia ed
emozioni per tutti questi anni, e auguro a tutti di riscoprire
nelle prove e nello stare insieme la bellezza, la ricchezza, la
felicità di cantare e di fare amicizia su un progetto comune.
Al giornale Harmonicamente auguro di diventare uno strumento di cultura, unione e motivazione quotidiana, con il
contributo e l’intervento di tutti i soci.
Bacione dalla Maestra.
*
dei più grandi musicisti dell’epoca
Barocca; nacque nella città di
Halle nella regione della Sassonia,
figlio di un barbiere cerusico.
Influenzato dai grandi compositori coevi, in particolare da quelli
della scuola italiana e dall’inglese
Henry Purcell, i suoi lavori ebbero
un influsso decisivo su tutti i contemporanei e fra tutti i maestri del
Classicismo viennese, Haydn, Mozart e Beethoven. La sua prima
educazione musicale la ricevette
dall’organista di una chiesa della
città natale. Incominciò a comporre all’età di dieci anni, ma poiché suo padre era contrario alla
carriera di musicista (narra la leggenda che il piccolo Georg si esercitasse di nascosto su di un cembalo nascosto nel granaio), nel 1702
entrò all’università di Halle per
studiarvi diritto. Lo stesso anno
divenne organista del duomo; l’anno seguente lasciò Halle … e gli
studi di legge, per Amburgo, dove
suonò in orchestra. Il suo primo melodramma, Almira, parte in italiano,
parte in tedesco, fu rappresentato
ad Amburgo nel 1705. Dal 1706 al
1710 Händel visse in Italia dove divenne in breve tempo molto famoso
come compositore di melodrammi.
Nel nostro paese inoltre rappresentò
il suo primo oratorio: “La Resurrezione” e le opere “Rodrigo” ed
“Agrippina”. Rientrato in Germania
ad Hannover ebbe l’incarico di
Kappelmeister, ma lasciò presto la
città per recarsi per Londra per rappresentare l’opera “Rinaldo”. L’anno successivo ebbe il permesso di un
secondo viaggio a Londra, dove poi
rimase per il resto della sua vita. Nel
1719 assunse la direzione della nuova Royal Academy of music stabilita al teatro di Haymarket e nel
1720 dopo un’interruzione di alcuni
anni, riprese a scrivere melodrammi
tutti rappresentati a Londra con
alterno successo.
(fine prima parte)
N. 1 - Marzo 2011
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IMPROBABILBAND
L’Improbabilband, costituita in gran parte da studenti e ricercatori universitari, nasce nel 2000 all'interno della Scuola Popolare di Musica dell’Associazione Harmonia come naturale punto di confluenza e
realizzazione dei corsi individuali di strumento. La
peculiarità della band è, inoltre, quella di aver fatto
delle composizioni originali di giovani musicisti locali il suo punto di forza, vantando un repertorio di
brani dal sound “imprevedibile” nati dall’estro creativo del maestro Michele Jamil Marzella. Le finalità
del progetto sono quelle di veicolare, attraverso la
musica, messaggi di solidarietà umana e sociale e
quello di innovare i suoni e i ritmi della cultura tradizionale cercando di rendere la banda testimone del
folklore nel mezzogiorno d’Italia, un punto di riferimento musicale a livello nazionale ed internazionale. Progetto
unico ed esclusivo sul territorio: vengono eseguite inedite composizioni di Michele Jamil Marzella, Giovanni
Chiapparino e Antonello Arciuli oltre a innovativi arrangiamenti su musiche di Francis Bebey.
M.J.M.
È uscito finalmente il primo lavoro su CD dell'Improbabilband, un'evoluzione musicale dei suoni della cultura bandistica pugliese, un suono multietnico e colorato che
richiama i ritmi della cultura africana e balcanica. Una sorta di viaggio sonoro della
contaminazione tra la Puglia, ormai regione di frontiera e crocevia di culture, ed il
bacino mediterraneo.
Chi volesse acquistare il CD può rivolgersi alla Feltrinelli al costo di € 11.90 oppure
tramite il nostro nuovo sito www.improbabilband.it, aggiornato con le critiche dei
maggiori critici musicali pugliesi.
LA BIBLIOTECA DI HARMONIA
A passi lenti ma sicuri, procede l’organizzazione della Biblioteca di Harmonia.
Nella riunione del Consiglio Direttivo
del 3.11.2010 fu discussa e approvata
una mia proposta di costituire, per i
Soci dell'Associazione, una biblioteca
corredata di testi di cultura musicale,
con particolare riferimento a quella
vocale corale. In connessione con le
attività proprie di una biblioteca
(acquisizione e custodia di libri, nonché gestione della loro fruizione da
parte dei Soci), furono prospettati anche attività musico-culturali relative
alla musica vocale e l’allestimento di
un giornalino a diffusione interna. E
qui colgo l’occasione per ringraziare
pubblicamente il Direttore Artistico e
l’intero Consiglio Direttivo per l’approvazione della proposta.
Naturalmente, tutto ciò non può essere e non è stato realizzato da una sola
persona; il che, peraltro, non avrebbe
neanche senso: siamo o non siamo un
gruppo corale abituato a fare le cose
insieme?
Un primissimo bilancio della Biblioteca
vede:
a) Biblioteca: la corresponsabile
Anna Daniela Dachille ha catalogato
i libri del fondo preesistente
(perlopiù libri donati all’Associazione
durante le trasferte corali) e i testi
acquisiti dopo la fondazione della
biblioteca. Ora i testi non sono molti, ma aumenteranno. A tal proposito, è bene che tutti sappiano che, fra
le modalità di acquisizione di libri e
di riviste, sono anche previsti: donazioni da parte di Enti, di privati, di
Soci; prestiti temporanei o a tempo
indeterminato da parte di Soci.
A buon intenditor, poche parole …
I Soci interessati ai prestiti possono
rivolgersi ad Anna Daniela o a me.
b) Attività musico-culturali: sono
state avviate le Domeniche in Harmonia.
Nella prima domenica (23.1.11) abbiamo assistito ad una bellissima esecuzione registrata di Fairy Queen di
Purcell. Nelle prossime, si prevedono un concerto di musiche del teatro
di Shakespeare e la presentazione di
un libro + CD sul colascione (cosa vi
dice questa parola? sollecita a sufficienza la vostra curiosità? sappiate
che Il Dodicino ha partecipato alla
registrazione del CD). Tutti i Soci sono, ovviamente, chiamati a partecipare
alle Domeniche in Harmonia e, altrettanto
ovviamente, possono invitare per tali
occasioni amici, famigliari e parenti.
c) Giornalino: beh, non c’è molto da
dirvi, giacché, se state leggendo questo
pezzo, vuol dire che avete fra le mani
il primo numero di Harmonicamente.
Anche in questo caso, la parteciazione
è aperta a tutti i Soci: fatevi avanti!
Rispettando le prospettive “corali” per
le realizzazioni della Biblioteca e attività
correlate, mi preme sottolineare che
quanto è stato fatto finora è il frutto
del concorso di diversi Soci. Per la
biblioteca vera e propria, Anna Daniela inventaria e cataloga con passione
tutto il materiale; le Domencihe Harmoncihe non si svolgerebbero senza la partecipazione entusiastica di Giampaolo
Carbonara, Nicola Mazzarella, Roberto Portoghese e Pinuccio Morea; Harmonicamente non sarebbe nato senza la
collaborazione concreta di diversi consoci. A tutti loro dico GRAZIE con
tutto il cuore.
GIAMBATTISTA
IL PROGRAMMA DEL DODICINO
Il 2010 è stato un anno sofferto per Il Dodicino, la formazione corale da camera dell’Associazione Harmonia, un
anno segnato da profondi cambiamenti e da pochi concerti. La crisi economica che attanaglia il nostro Paese ha
avuto riflessi particolarmente negativi per il mondo della
cultura in generale e per quello della musica in particolare. Il mancato o, perlomeno, diminuito sostegno pubblico all’arte ha avuto riflessi negativi anche per Harmonia,
come tutti sanno, e, quindi, anche per Il Dodicino. A ciò
s’è aggiunto il distacco di alcuni amici, vuoi per motivi di
lavoro, come è il caso di Alessio Anelli e di Lucrezia De
Pascale che operano lontani dalla Puglia, vuoi per altre
ragioni, amici che sono stati rimpiazzati da altri membri
del coro.
Il profondo rimaneggiamento della formazione del
Dodicino e l’approssimarsi di un importante impegno,
quale il concerto presso l’Università per Stranieri di Perugia su invito dell’amico M° Alberto Bustos (*), ha indotto la Ma Antonella Arnese ad allestire un programma tutto incentrato su musiche vocali spagnole, da affiancare al
già sperimentato Romancero Gitano di Mario CastelnuovoTedesco su testi di Federico García Lorca. I canti spagnoli, che costituiranno la prima parte del concerto, spaziano dal Rinascimento all’oggi e includono:
- Como retumban los remos (tutti, percussioni e chitarra barocca);
- Ay luna que reluce (donne e liuto);
- Desdeñado soy de amor (uomini e liuto)
- tre villancicos (quartetti vocali e liuto);
- Canzoni spagnole antiche di Federico García Lorca (soli e
chitarra);
- due canzoni di Manuel de Falla (solo e chitarra);
- La corriente infinita del contemporaneo Juan Alfonso
García (tutti, a cappella).
Come al solito in queste occasioni, saremo accompagnati al liuto da Gianluigi Bello e alla chitarra da Nando
Di Modugno, amici che hanno fornito il loro importante
contributo in numerose occasioni. In particolare, Nando
ci è vicino, già da diversi anni, per eseguire la parte strumentale nel Romancero Gitano.
GIAMBATTISTA
(*) Profilo sintetico del M° Alberto Bustos, musicista
argentino, oramai da diversi anni in Italia, a Perugia, dove
svolge attività di formazione corale presso la prestigiosa
Università per Stranieri. Ha più volte collaborato con
Harmonia, prima come arrangiatore di brani popolari da
tutto il mondo e direttore di un quintetto vocale da camera, a cui partecipavano i nostri consoci Tina Masellis,
Francesco Abbrescia e Gianpiero Mutinati, insieme agli
amici Alessandra Panaro e Steve Woodbury; poi come
arrangiatore per coro, soli e strumenti di Santa Maria de
Iquique, toccante “Cantata popolare” cilena, che ha diretto con maestria in vari concerti in Italia e all’estero, in
Indirizzo ufficio 1
Indirizzo 2
Indirizzo 3
Indirizzo 4
Nome società
Il Dodicino durante il concerto dedicato a Galileo. Bari,
Basilica di S. Nicola, settembre 2009.
particolare in Grecia a Karditsa, nell’ottobre 2007. Poco più
di un anno addietro è stato, col suo coro, graditissimo ospite nell’edizione 2009 del DUM, organizzato da Harmonia.
Ma di lui, i membri di Harmonia che sono stati a Karditsa
ricordano vividamente soprattutto le incredibili abilità di
intrattenitore, magistralmente culminate nell’espressione di
mimo di barzellette senza parole, solo paragonabili, per intensità di esecuzione e delicatezza di linguaggio corporeo,
alle Romanze senza parole di Mendelssohn ( … visto che siamo
in tema di esecuzioni “non verbali”). La sua performance
estemporanea, presso l’ostello dove il coro Harmonia era
ospitato, proseguita nel dopo-concerto greco fino a notte
inoltrata, non potrà mai essere dimenticata!
ANONIMO
BUON UMORE IN MUSICA
Un tenore, a causa della malattia del titolare, debutta alla Scala di Milano
nei “Pagliacci”. Quando canta la famosa aria “Vesti la giubba”, scoppia l’applauso, l’opera si blocca ed è costretto a fare il bis. Dopo questo, un altro
applauso ed ancora una richiesta di bis, e così ancora per otto volte. All’ennesima ripetizione, il tenore finalmente si ferma sotto i riflettori, aspetta che il
pubblico faccia silenzio e poi dice: “amici cari, noi stasera abbiamo fatto
storia! Nessun cantante prima d’ora, né Schipa, né Gigli, neppure Caruso,
hanno mai cantato quest’aria otto volte. Grazie infinitamente … ma l’opera
deve continuare, perciò vi prego, non chiedetemi più bis e fatemi proseguire.
Ma ecco che dal fondo dell’auditorio una voce grida: “Eh no! Tu la canterai
ancora finché non arrivi a cantarla giusta!”.
Harmonicamente
è il giornale a distribuzione
interna dell’Associazione Harmonia - Coro e Orchestra
dell’Ateneo Barese. Palazzo S. Giacomo, Via S. Giacomo
c/o CUTAMC, Bari (città vecchia).
Sito web dell’Associazione: www.harmoniaonline.org