Supply Chain Management
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Supply Chain Management
Supply Chain Management Il problema dei componenti e dei materiali “mancanti” al reparto assemblaggio Il problema dei componenti e dei materiali mancanti al reparto assemblaggio Numerose aziende manifatturiere si trovano quotidianamente ad affrontare il problema dei componenti “mancanti” alle fasi di assemblaggio finale. Le soluzioni adottate, al fine di garantire la disponibilità degli stessi componenti, sono dettate spesso da un’estrema cautela e talvolta determinano un sovradimensionamento dei magazzini per poi trovarsi, come in questo periodo, con livelli di stock elevatissimi con conseguente sottrazione di risorse finanziarie agli investimenti produttivi. La problematica è complessa e non esiste, sulla base della nostra esperienza, una risposta univoca. Con questo articolo desideriamo dare un’idea di qual è lo stato dell’arte a livello mondiale e fornire, al contempo, alcuni suggerimenti circa le azioni da intraprendere. ~ Innanzitutto si tratta di distinguere se i componenti in questione siano quelli che il sistema informativo dà per disponibili ma che in realtà non sono fisicamente presenti quando richiesti per le operazioni di assemblaggio, in tal caso si tratta essenzialmente di problemi di affidabilità dell’inventario. Parecchie sono le situazioni correlate con questo problema tuttavia la soluzione è riconducibile ad una forma di maggior disciplina nella gestione dei magazzini. Se il problema è invece riconducibile al fatto che i componenti richiesti non si combinano adeguatamente con quanto richiesto dalla programma operativo di produzione (schedulazione), allora il problema può essere di natura diversa ma, anche in questo caso, la risposta non è univoca. Come spesso accade il problema potrebbe essere il fatto che i tempi di consegna (lead times) reali dei componenti non hanno una corrispondenza vera nel sistema gestionale. In tal caso, vi sono innumerevoli motivi per cui i componenti possono ritardare (o anticipare). Tipicamente questi si possono riassumere nella verifica che i dati del sistema gestionale riflettano esattamente quello che sta succedendo; tempi di consegna, tempo di attraversamento, tempo di immagazzinamento, tempi di controllo in accettazione: sono tutti fattori che influenzano questi dati. Potrebbe verificarsi poi che i suddetti componenti non siano stati ordinati puntualmente: spesso le procedure di autorizzazione all’acquisto ritardano questi ordini. Un’altra area è l’affidabilità dei fornitori nel rispettare le date di consegna. La variabilità dei tempi di consegna per uno stesso codice articolo proveniente da diversi fornitori può compensarsi vicendevolmente ma se la variabilità proviene da un solo fornitore questo problema deve essere risolto. La causa potrebbe ricondursi a ritardi dell’ufficio tecnico, problemi di qualità, problemi relativi al contratto o, semplicemente, inadeguatezza del fornitore. L’altro punto, già menzionato, è l’accuratezza dell’inventario: se ci sono problemi con l’accuratezza delle giacenze a causa di una gestione imprecisa o a causa di errori nella distinta base, si avranno problemi di “mancanti” fino a che i suddetti errori non vengano risolti. Senza entrare nello specifico di uno specifico processo produttivo, la gestione interna può essere un problema se ci sono magazzini “kanban” 1 . Questi potrebbero essere stati dimensionati erroneamente o potrebbe esserci stato un picco anomalo di domanda. Potrebbe essere che la movimentazione del materiale e l’approvvigionamento interno non sia correttamente sincronizzato con le operazioni di assemblaggio finale. I sistemi gestionali stessi potrebbero essere stati la causa del problema, in tal caso sarebbe opportuno approfondire quali sono le funzionalità a cui sono abilitati e quali no. In sintesi non esiste un sistema gestionale che risolva come d’incanto tutto il problema e che faccia arrivare tutto puntualmente. Il primo passo per giungere ad una soluzione è senz’altro organizzare la programmazione della produzione a partire da un programma di produzione “fattibile” (feasible plan). Il primo passo è quindi sviluppare un piano principale di produzione (Master Production Schedule) che combini la domanda con la capacità produttiva in modo che esse siano allineate. Il parametro da considerare può essere la cadenza produttiva, nel caso delle produzioni ripetitive, o i tempi sviluppati dalle commesse nel caso delle produzioni “make-to-order” (produzione su ordine). Un ulteriore aspetto che i sistemi gestionali devono considerare è la modifica delle priorità. Il sistema deve essere in grado di aggiornarsi in tempo reale in modo da riflettere le priorità dell’assemblaggio finale (es. se si pianifica settimanalmente l’MRP ma il programma di produzione dei reparti varia giornalmente si avrà sempre una discrasia fra piano di produzione e schedulazione operativa). Questa è una tematica per l’ufficio EDP o, più in generale, per l’organizzazione aziendale. Questi sono i principali fattori che causano il problema dei “mancanti” e in conclusione si può affermare che la soluzione può essere trovata andando verso una più minuziosa ed accurata analisi del processo di produzione. MET Lean Systems 1 Kanban: nel sistema produttivo Toyota significa “cartellino” e caratterizza la gestione dei magazzini. MET Company S.r.l. Via Bellini, 7 | 25077 Roè Volciano (BS) | www.leansystems.it | [email protected] | Fax +390365 638094 C.F. e P.IVA: 03355900980 | REA: 527196 BRESCIA | Capitale Sociale: 20.000 euro i.v.