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Associazione NOGM
EMERGENZA OGM IN ITALIA
il mais di Fidenato… e chissà quanto altro ancora, sta crescendo indisturbato!
IN QUESTO MOMENTO L’ITALIA E’ UN PAESE OGM CONTAMINATO…
AIUTATECI A FARLO TORNARE OGM-FREE!!
Governo “del fare”… o Governo “del dire?”
il dire
15 giugno 2013 Ministro De Girolamo
"se non si verificano prima le condizioni di coesistenza, ogni semina di Organismi
geneticamente modificati non è permessa. Ho già dato disposizioni affinché il Corpo forestale dello
Stato, in accordo con le competenti autorità regionali, si accerti della natura delle sementi utilizzate in
modo da assumere i provvedimenti del caso”.
il fare
15 giugno 2013 Fidenato semina indisturbato 6.000 mq. di mais OGM in località Vivaro (PN);
il Ministero non interviene né dà alcun mandato alla Guardia Forestale per bloccare la semina!
Eppure a quella data, pur non essendo ancora stato varato da questo Governo il Decreto
interministeriale anti OGM che solo nel mese di luglio vedrà la luce, era in piena vigenza il d.lgs.
212 del 2001 che, come ricordato in una nota dello stesso MIPAAF più sotto riportata, sancisce
l’illegalità (anche tenendo conto delle sentenze della Corte Europea) di qualunque semina di
OGM…non debitamente vagliata dalle Autorià nazionali in relazione al rischio di contaminazione
di altre colture non OGM.
Infatti, proprio sulla base di queste considerazioni giuridiche, nel precedente Governo era stata
rifiutata, con Decreto interministeriale, l’autorizzazione alla semina del medesimo mais mon 810 a
Silvano Dalla Libera dell’azienda Futuragra.
Quindi il Governo ed in particolare i Ministri Di Girolamo, Lorenzin e Orlando erano nella piena
facoltà di FARE coerentemente con il loro DIRE… impedendo l’annunciata e strombazzata semina
di Fidenato al Vivaro!!
Nota del MIPAAF: In relazione alla possibilità di porre a coltura, nel nostro Paese, sementi
geneticamente modificate senza alcuna forma di autorizzazione, il ministero delle Politiche
agricole alimentari e forestali precisa che, alla luce e nel rispetto della sentenza della Corte di Giustizia
dell’Unione europea del 6 settembre 2012 e di quella del 18 maggio 2013, il diritto di coltivare organismi
geneticamente modificati deve convivere con il diritto dello Stato di condizionare la coltivazione ad
adeguate misure di coesistenza con l’agricoltura tradizionale o biologica, al fine di evitare ogni possibile
commistione di tali produzioni e conseguenti danni economici.
Tale principio - prosegue la nota ministeriale - è stato affermato sia nella sentenza del settembre 2012
sia nella recente sentenza del 2013, che ha più volte sottolineato la possibilità per gli Stati membri di
adottare misure di coesistenza. L’Italia fin dal 2001 con il d.lgs. 212, ha optato per l’adozione di misure di
coesistenza fondate su ragioni economiche. Tale scelta, espressa dall’art. 1 del decreto 212, mai posta in
discussione dalle citate sentenze, è ancora oggi in vigore. Ciò premesso, nel rispetto del diritto di scelta
dei coltivatori di continuare a produrre tradizionalmente o secondo i protocolli biologici oppure con
sementi geneticamente modificate, e quello dei consumatori di scegliere liberamente e consapevolmente
alimenti prodotti con Ogm o senza, la legittimità della messa a dimora di sementi geneticamente
modificate continua ad essere subordinata alla verifica che le concrete condizioni di tale
coltivazione siano idonee ad evitare la commistione con le altre produzioni.
Tale verifica - conclude il Ministero - non può che avvenire ad istanza del produttore
interessato, previa comunicazione di tutti gli elementi informativi relativi alla localizzazione
delle produzioni e alle tecniche di difesa dalla commistione che si intendono adottare. Solo in
seguito alla positiva valutazione, la messa a dimora è legittima e come tale consentita. In ogni
caso il Ministero, anche in accordo con le autorità regionali, disporrà tutti i controlli del caso.
il dire
24 giugno 2013 Ministro De Girolamo
Il ministro dell'Agricoltura in un'intervista al Corriere della Sera, dichiara guerra alle coltivazioni
geneticamente modificate, coinvolgendo nel progetto anche i ministri della Salute Beatrice Lorenzin e
dell'Ambiente Andrea Orlando.
12 luglio 2013 Ministro De Girolamo:
"… Con il decreto che abbiamo firmato oggi vietiamo la sola coltivazione del mais Mon810 in
Italia... È un provvedimento che tutela la nostra specificità, che salvaguardia l'Italia dall'omologazione.
La nostra agricoltura si basa sulla biodiversità, sulla qualità e su queste dobbiamo continuare a puntare,
senza avventure che anche dal punto di vista economico non ci vedrebbero competitivi. Il decreto di
oggi è solo il primo elemento, quello più urgente, di una serie di ulteriori iniziative, con le quali
definiremo un nuovo assetto nella materia della coltivazione di Ogm nel nostro Paese".
6 agosto 2013 Ministro De Girolamo
"Questo governo è nato per dare risposte agli italiani in un momento particolarmente difficile della
storia del nostro Paese.
La protezione delle nostre produzioni passa anche attraverso il decreto interministeriale che
ho firmato con i Ministri della Salute e dell'Ambiente che vieta la coltivazione del mais Mon810 in Italia.
Il provvedimento tutela la specificità dell'agricoltura italiana, la salvaguarda dall'omologazione e
costituisce una prima risposta per definire un nuovo assetto nella materia della coltivazione di Ogm nel
nostro Paese".
il fare
23 agosto 2013
La piantagione di mais OGM seminata illegalmente (secondo il nostro Governo ed il MIPAAF) al
Vivaro, non è stata rimossa, ovviamente è fiorita con disseminazione di pollini OGM… ma
nessun atto concreto per l’immediata bonifica del terreno è stato ad oggi messo in atto o
annunciato dai Ministri De Girolamo, Lorenzin, Orlando e dal Governo nel suo insieme!!
Stante il tempo trascorso dalla semina del 15 giugno e tenendo conto che di media il mais fiorisce
dopo circa 2 mesi… ci troviamo già sicuramente in piena fioritura, con aumento esponenziale dei
rischi di contaminazione da parte del polline prodotto dalle piante OGM!
Oltretutto, come abbiamo denunciato pubblicamente da mesi, con comunicati stampa e con
lettere indirizzate a tutti i Parlamentari, l’entità della semina di mais OGM da parte di Fidenato e
del sedicente Movimento Libertario, potrebbe essere in realtà enormemente maggiore rispetto al
piccolo appezzamento di terra del Vivaro che, stando a pubbliche dichiarazioni dei soggetti
indicati, rappresenterebbe solo la punta dell’iceberg di una massiccia coltivazione di mais OGM
distribuita su varie regioni (Veneto, Friuli, Lombardia; in passato hanno citato anche l’Emilia),
coinvolgenti complessivamente migliaia di ettari.
Ecco quanto dichiarato sul sito del Movimento di Fidenato:
Home ∼ 2013 ∼ luglio
“…Bene ha, dunque, fatto Giorgio Fidenato ad affittare – nei mesi scorsi – centinaia di ettari
di terreni in Friuli, Lombardia e Veneto, dove stanno crescendo migliaia di ettari di mais sano e
biotecnologico, ovvero di quella varietà che è ammesso seminare in Europa.”
http://www.movimentolibertario.com/2013/07/rieccoli-i-nazi-comunisti-distruggono-un-campo-difidenato/
Basterebbe incaricare la Guardia Forestale e/o la Guardia di Finanza di accertare, tramite bolle e
fatture “in entrata” ed “in uscita”, sia la quantità reale di mais mon 810 acquistata originariamente
da Fidenato e/o da Movimento Libertario, sia l’eventuale cessione di parti a terzi.
RICHIESTA AL GOVERNO E AL PARLAMENTO
Chiediamo al Governo
e a tutti i Parlamentari che
hanno a cuore la saluta dei cittadini,
l’integrità dell’ecosistema del territorio italiano,
la biodiversità naturale e delle specie agronomiche
e la tutela del comparto agro-alimentare e sementiero
italiano, di intervenire urgentemente (o sollecitare il Governo) con un
Decreto Legge che colmi il vuoto delle sanzioni non previste nel Dlgs approvato
Sulla base del Decreto interministeriale vigente, rafforzato dal regime sanzionatorio
(auspichiamo molto severo) che il Governo dovrà rapidamente varare, a livello
operativo chiediamo che il Governo intervenga con la MASSIMA URGENZA
dando esplicito mandato alla Guardia Forestale dello Stato per:
1.
bonificare il terreno del Vivaro e di Mereto di Tromba (altro terreno seminato da
Fidenato) dalle piantagioni illegali di mais ogm;
2.
accertare altre eventuali coltivazioni abusive di mais mon 810 sul territorio nazionale,
con particolare riguardo alle 4 regioni sopracitate;
Una volta superata l’emergenza OGM e anche quella relativa all’attuale delicata fase politica e
parlamentare, chiediamo altresì che venga approfonditamente discussa anche l’esigenza di una
nuova politica agroalimentare dell’Italia, finalizzata a tutelare fino in fondo la salute dei cittadini
minacciata anche dagli OGM abbondantemente usati a scopo mangimistico negli allevamenti
zootecnici intensivi, decretando, per gravi rischi alla salute pubblica, la moratoria generale delle
importazioni di OGM!
Il Governo ed il Parlamento dovrebbero approfondire la possibilità di invocare SOVRANAMENTE
l’art. 32 della nostra Carta Costituzionale sulla TUTELA DELLA SALUTE contro i rischi costituiti
dagli ogm, materia NON DELEGATA ALLA UE nei Trattati Internazionali sottoscritti dall’Italia (art.
6 TFUE)… che quindi è rimasta SOVRANA su tale delicata funzione.
A tal proposito vogliamo denunciare che, come oramai risulta da numerose osservazioni e studi
scientifici, il DNA transgenico assimilato dagli animali da allevamento tramite il mangime ogm,
non viene del tutto degradato nell'apparato gastro-intestinale, ma una frazione significativa
riesce a passare sia nel circolo ematico, rimanendo poi assorbito nelle carni e nel latte (che
diventano cibo per l'uomo), sia nell'ultimo tratto espulsivo dell'intestino, contaminando
inevitabilmente l'ecosistema e la catena alimentare.
Non si tratta di "astratti rischi" teorici, ma di reale e ben documentata contaminazione
transgenica ambientale e intossicazione umana, essendo stata riscontrata la presenza di DNA da
ogm sia nel latte materno di donne, sia nel sangue del cordone ombelicale di feti umani!!
Pertanto, secondo l’Associazione NOGM, è necessario attuare decisamente una moratoria di tutti
i prodotti ogm importati, in nome della TUTELA DELLA SALUTE; diritto supremo non solo
garantito della Costituzione… ma affermato dal buon senso e dai diritti umani!
Essendo perfettamente consapevoli dell’attuale dipendenza della zootecnia italiana (allevamenti
di maiali, di bovini da latte e da macello) dall’importazione estera di soia (il cui mercato mondiale
è quasi del tutto egemonizzato da prodotti ogm della Monsanto), sollecitiamo il Governo, il
MIPAAF, la Coldiretti, la Confagricoltura, ecc., ad elaborare e varare un PROGETTO PER
L’AUTONOMIA DEL SETTORE MANGIMISTICO DAGLI OGM, anche promuovendo la produzione
nazionale di specie oleaginose autoctone, la cui coltivazione e commercializzazione potrebbe
costituire fra l’altro uno stimolo all’occupazione e alla nostra agricoltura, troppo penalizzate da
decisione irrazionali e deleterie per la salute dei cittadini e per la nostra economia, prese a livello
europeo sulla testa degli agricoltori e dei cittadini.
Dott. Franco Trinca, Nutrizionista clinico
Presidente Associazione NOGM
[email protected]
Dr.ssa Nadia Gagliardi Coja
Responsabile Nazionale
Ufficio Stampa Associazione NOGM
In collaborazione con Word Press International