Centonove numero 25

Transcript

Centonove numero 25
Messina, muore in carcere
Cinque magistrati indagati
Strategie nel Pd dello Stretto
per bloccare il centrista PAG. 11
La denuncia dei familiari di un anziano
di 78 anni gravemente malato PAG. 20
ANNO XIX N. 25
29 GIUGNO 2012
EURO 1,50
Inquinamento ambientale
Cantieri Palumbo nel mirino
centonove
Antonio Palumbo
Gianpiero DʼAlia
Nessuna Crocetta
per Gianpiero D’Alia
Indagine della Forestale su quintali
di scorie smaltite illegalmente PAG. 17
Settimanale di Politica, Cultura, Economia
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE A REGIME SOVVENZIONATO 45% (ME)
ESTATE 2012
Tipi da spiaggia
ORGANIZZATORI E DJ, AVVENTORI E HABITUE’, MISS O FINTI VIP. ECCO CHI SONO
I PROTAGONISTI DEI MESI PIU’ CALDI. PRONTI AD ANIMARE SERATE “BOLLENTI”
29 GIUGNO 2012
EDIT
La Sicilia
che non c’è
UN CONTROLLO rapido ai conti
della Sicilia ha accertato che “i
residui passivi” della Regione
sono più di sette miliardi. Per
chi sa di conto, “i residui
passivi” sono somme non
spese, ballerine, che passano
poi da un capitolo di bilancio
allʼaltro. Sono come “le risorse
liberate”, fondi Ue non
assegnati, nascosti per bene
nei cassetti della Regione e
improvvisamente tirati fuori in
tempi di campagna elettorale,
come sta succedendo adesso,
per annunciare al telefono a
sindaci e amministratori la
concessioni di sofferti
finanziamenti. Questo specchio
dei conti si scontra con le
dichiarzioni di Giampiero Dʼalia
che rileva come la contabilità
della Sicilia sia sulla stessa
linea della Grecia e il dramma di
una burocrazia che colleziona
orrori da record: i fondi per il
commercio bloccati, i fondi per
le Asi rimodulati, i fondi per il
turismo bloccati, per i mancati
pareri delle province. Una
situazione che preoccupa non
poco la Ue: il tre luglio scatterà
la prima pesante sanzione che
forse farà perdere un miliardo
di investimenti alla Sicilia. Se
cʼè un bilancio sul quale i
politici si devono specchiare è
questa realtà. Non i cortei di
disoccupati, non i cortei dei
precari, non i cortei dei
dipendenti licenziati qua e là.
La realtà è un danno procurato
allʼeconomia e alle coscienze
per riparare il quale occorrerà
lavorare una generazione.
Perchè ai giovani e ai meno
giovani siciliani, più di ogni
tempo è stata tolta la speranza.
il punto
Giornalisti, tessere e tasselli
Restituisco la mia “patente“ professionale, che ha un valore non solo etico.
Chi l’ha messa in discussione ora ha il dovere di dire in pubblico perchè
DI ENZO BASSO
CHE DIFFERENZA PASSA tra la tessera di mafioso e
quella di giornalista? Eʼ la domanda che mi sono posto
venerdì scorso, quando al Capo Peloro Resort di Ganzirri
il consiglio regionale dellʼOrdine dei Giornalisti mi ha
convocato per chiedermi notizie in merito a un articolo da
me scritto su questo giornale, quasi un anno fa, dal titolo:
“Io nelle foto con i mafiosi…”. “Notizie non ne ho - ho
risposto - mi piacerebbe averle…” . Non è una grande
soddisfazione per uno che allʼOrdine dei giornalisti di
Milano, come me, è stato iscritto nel lontano febbraio del
1981, per poi passare nellʼelenco dei professionisti nel
1987. Ma per un giornalista che viene macchiato, non
dallʼinchiostro delle rotative ma da quello maldestro delle
indagini “illegali”, ne arriva un altro che in fatto di indagini
antimafia se ne intende davvero. Nella stessa seduta,
infatti, lʼOrdine dei giornalisti ha proceduto allʼiscrizione
nellʼAlbo dei pubblicisti del procuratore aggiunto di
Palermo, Antonio Ingroia. Spesso al centro di polemiche
per le sue delicate inchieste sui controversi rapporti tra
mafia e Stato, Ingroia, che ama definirsi “un partigiano
della Costituzione”, rispettoso comʼè delle regole, ha
versato il suo obolo di 400 euro allʼOrdine, avrà pur
presentato il suo F24 per i compensi ricevuti dal mensile “I
love Sicilia” e certo avrà pure chiesto al consiglio
giudiziario di appartenenza lʼautorizzazione per collaborare con
lʼUnità, gloriosa testata fondata da un altro famoso Antonio,
Gramsci. Ma su una cosa Ingroia, credo abbia per negligenza
sbagliato. Anziché seguire il corso di formazione che per legge è
previsto per tutti i pubblicisti, “non avendo tempo”, come ha
dichiarato a Centonove il presidente dellʼOrdine di Sicilia
Riccardo Arena, “ha tenuto una lezione agli aspiranti giornalisti”.
Male. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, anchʼegli
partigiano della Costituzione sfiorato dai sospetti insieme ai suoi
collaboratori dalle indagini su mafia e Stato, quando deve andare
al cinema o al Teatro fa la fila come altri cittadini. Ma una
negligenza lʼha avuta anche il consiglio dellʼOrdine: per
consegnare la tessera a Ingroia, ha fatto una piccola cerimonia,
nella simbolica sede sottratta alla mafia, dove lʼOrdine è ospitato.
Non è un buon esempio per quella legione di aspiranti pubblicisti,
desiderosi di equo compenso, che strappano lʼiscrizione con
sempre maggiori difficoltà burocratiche, vessati come sono da
editori che sarebbe meglio chiamare “roditori” e da norme di
accesso allʼAlbo sempre più stringenti.
Scrivo questo perché da professionista mi è capitata anche la
ventura di svolgere il ruolo di commissario dʼesame per
lʼabilitazione alla professione giornalistica e due tre domande nel
corso della sua lectio magistralis al “collega” Ingroia le avrei poste
con piacere. Gli avrei, ad esempio, chiesto se è lecito che i
componenti dellʼAntimafia di Messina, coordinati prima dal
sostituto Ezio Arcadi e poi dal sostituto Fabio DʼAnna,
inseriscano la foto di un giornalista in un album fotografico di
indagati per mafia. Se la risposta è positiva perché questi paladini
del diritto altro non fanno che applicare il precetto
Vicecaposervizio: Daniele De Joannon In redazione: Gianfranco Cusumano, Alessio Caspanello, Michele Schinella Segreteria di redazione:
Rossana Franzone, Rosa Lombardo, Francesco Pinizzotto - Editore:
Kimon scrl: Via S. Camillo, 8 MESSINA tel.: 090/9430208 Fax:
090/9430210 P. Iva 02131540839 Registrazione Tribunale di Messina
n. 11- 92 del 4 maggio 1992 Iscritto al Registro Operatori della Comunicazione n° 17229 Stampa: Sts Spa - Società tipografica Siciliana spa
Strada 5 n. 35 - zona industriale 95030 Catania. Redazione e ufficio abbonamenti via San Camillo, 8 98122 (ME), CCP n° 90443839 Copie arretrate Euro 3,00;
Internet: http://www.centonove.it
e-mail [email protected]
centonove
centonove
SETTIMANALE REGIONALE
DI POLITICA
CULTURA ED ECONOMIA
Direttore responsabile
dellʼobbligatorietà dellʼazione penale verso tutti i cittadini uguali
davanti alla legge, avrei chiesto se è legale che la stessa foto
venga distribuita a piè pari a uno stuolo di avvocati che esercitano
il diritto alla difesa, quando lo stesso giornalista non presenta lo
status di indagato, di imputato o di semplice persona informata sui
fatti. Se la risposta è “nì”, un poʼ dubbiosa, avrei chiesto ancora se
è normale che a distanza di undici anni da questi fatti, con un
processo da anni in pubblico dibattimento, questo fascicolo
fotografico, in maniera ancora più illegale, venga mostrato a pentiti
di mafia ultimʼora, in quel di Latina, per vedere se lo stesso
giornalista viene per caso riconosciuto. Se tutto questo è normale,
e non cʼè dubbio che si è verificato davvero, allora cʼè un valido
motivo perché per un giornalista-magistrato che viene iscritto
allʼalbo, come Antonio Ingroia, ce ne sia un altro che “per concorso
esterno” di magistrati e agenti chieda di uscirne, il sottoscritto.
La mia tessera professionale sarà restituita al presidente
nazionale dellʼOrdine. Con una preghiera. Che sia strappata in
quattro parti. Un primo cimelio lo si può regalare al sostituto
procuratore Ezio Arcadi, un secondo al magistrato della Dda
Fabio DʼAnna. I due pezzi centrali, strappati a metà, ex aequo,
alla direzione antimafia di Messina, la stessa dove operano
agenti che una recente sentenza della Cassazione ha definito, a
proposito di alcune anomale intercettazioni al bar Grillo di
Messina, “afflitti da suggestione acustica” e al procuratore capo
di Messina, Guido Lo Forte: in un anno non ha trovato il tempo
di mettere una pezza a questo scempio del diritto. Tra
magistrati e giornalisti, in fatto di lotta alla mafia, la linearità dei
comportamenti, servirà, poi a comporre il mosaico delle tessere,
anche professionali, al posto giusto. Eʼ una questione dʼonore.
Distribuzione Gaetano Toscano Sas via Corbino Orso n. 9/11 - 98124 MESSINA
telefono 090/692508 Distributore regionale Eagleservices via M.Rapisardi, 62
95021 Acicastello (Ct) Pubblicità legale-istituzionale-commerciale: Via San
Camillo, 8 Messina Tel. 090/9430208 Fax: 090/9430211-9430210. Tariffe pubblicitarie (1 modulo cm3,5 x 4,5); Manchette prima pagina Euro 206, 58; Finestrella prima pagina Euro 438,99; commerciali a mod. Euro 41,32; Finanziaria/Appalti/Gare a mod Euro 129,11; Legali/Aste/Sentenze a mod. Euro 129,11; redazionali Euro 77,47; una pagina interna Euro 1.446,08; ultima pagina Euro 1.807,6 Posizione di rigore + 20%. Colore + Euro 387,34.
Graziella Lombardo
Garante del lettore Attilio Raimondi
pagina 2
Questo periodico è associato alla
Unione Stampa Periodica Italiana
Certificato Ads n. 7367
del 14/12/2011
Sommario
centonove
29 GIUGNO 2012
PRIMO PIANO
Re e regine dell’estate
Alla scoperta dei protagonisti della “movida”
messinese. Dj, miss e organizzatori
che animeranno i mesi più cool dellʼanno
A PAGINA 6/7
TOP SECRET
Se la notte porta Consiglio
DIPARTIMENTI UNIVERSITARI
I politici cittadini dalle aule istituzionali
ai templi del divertimento
Altavilla direttore
di Anatomia
A PAGINA
8/9
POLITICA
Niente Crocetta per D’Alia
A Messina, si organizzano i dissidenti Pd
A PAGINA
11
Lombardo “abbreviato”
I ragazzi di Nettuno-Universitas festeggiano in un pub la composizione delle liste
Il presidente della Regione sotto processo
passa al contrattacco. Con queste strategie
A PAGINA
Mpa, donne alla riscossa
12
Le signore dellʼAutonomia dettano la linea
A PAGINA
13
PeppinoTube
Sigonella, allarme rosso
Alla scoperta di Polissena
Si intensificano i decolli di guerra dalla base
A PAGINA 21
Le origini del comune nel libro di Curcunuto
A PAGINA 40
Moleti vicario del
presidente Fazio
Messina vista dal Campanile del Duomo
Inaugurazione dellʼEcomuseo del gusto a Gesso
A PAGINA 41
MESSINA. Il presidente della
Corte dʼappello del Tribunale
di Messina, Nicolò Fazio, ha
nominato Marina Moleti come
suo vicario. Lo scorso anno il
Csm aveva bocciato la nomina di Carmelo “Pucci” Marino.
Questʼultimo era stato ritenuto incompatibile con la funzione di vice in quanto lʼorganico dei magistrati del Tribunale annovera suoi stretti congiunti.
I tetti dell’orrore
A PAGINA
Il sindaco affida a un video le sue “ragioni”
A PAGINA
14
Rc Auto, stangata Ricevuto
La Provincia aumenta le imposte del 3,5%
A PAGINA
15
Tutti pazzi per le Bocce
22/23
Taormina, Festival record
Al “Le Vittorie” di Torre Faro sfide allʼultimo lancio
A PAGINA 24/25
Si chiude lʼedizione 58 della kermesse
I turisti con gli occhi a mandorla sempre più
attratti dalla Sicilia. E dalla Perla dello Jonio
Sei ventenni si sostituiscono alle istituzioni milazzesi
A PAGINA 43
A PAGINA
26
Eʼ diventato vice campione del mondo
a Padova. Ma vuole sfidare la scienza...
A PAGINA
27
ECONOMIA
Corecom, quali regole?
Si rinnova il comitato regionale
per le Comunicazioni
A PAGINA
29
De Simone, che rivoluzione
I progetti del nuovo presidente dellʼAutorità
portuale di Messina
A PAGINA
Grillini a Santo Stefano
Pompe a poco prezzo
Il 5 Stelle sbarca nella città delle ceramiche.
E spopola soprattutto fra i trentenni
A PAGINA 16
I gestori-benzinai chiedono ribassi
SICILIA
A PAGINA
30
RUBRICHE
4/5
28
28
36
36
36
36
40
40
44/45
46/47
46
46
46
47
47
47
47
Settegiorni
Qui scuola
Istruzioni per lʼuso
Occorre sapere
Uomini & Business
Consumatori
Notizie dai consulenti
La Classifica
Lacerti di letture
Weekend
Lettere & Commenti
Messina drastica
Heritage
Ecologia e ambiente
Eliodoro
150 parole
Antibuddaci
Animal House
CAMBI DI CASACCA
Natalino Natoli
sulle orme di Italiano
MESSINA. Lʼex consigliere
provinciale di Messina, Natalino Natoli, lascia il Pdl per il
Grande Sud di Gianfranco
Miccichè con un obiettivo:
aiutare Lorenzo Italiano, ex
sindaco di Milazzo, nella sua
corsa alla Regione.
31
Triscele, Alecci alza la voce
Si blocca lʼiter di edificazione del vecchio
stabilimento
Scorie im...boscate
Demoter al Cubo
La forestale indaga sul materiale ferroso
A PAGINA
Rianimazione evacuata
17
Messina, Ateneo “bipolare”
Due soli raggruppamenti per le elezioni
studentesche dal 10 al 12 luglio
A PAGINA
A PAGINA
19
Cardiopatico disabile muore nel carcere di Gazzi
A PAGINA 20
33
80 milioni di debito e concordato per
lʼimpresa della famiglia Borrella
A PAGINA
Al Policlinico, pazienti trasferiti per moscerini
A PAGINA 18
Giustizia killer
42
Come si dice Taormina in cinese? Monumenti? Roba da volontari
A PAGINA
PAG.29
CORTE D’APPELLO MESSINA
I sapori in una stanza
Genovese, il culturista filosofo
Monica Angela e Rino Piccion
PAG.19
MESSINA. Giuseppe Altavilla,
primario del reparto di Oncologia del Policlinico universitario, sarà il nuovo direttore
del Dipartimento di Anatomia
patologia. Per propiziarne lʼelezione è sceso in campo il rettore Franco Tomasello, la cui
figlia Chiara è dottoranda di ricerca di Oncologia.
34
Ragusa, crolla il mattone
Seimila persone hanno perso il lavoro in 5 anni
A PAGINA 35
POSTER
Terroni di altri mondi
Ecco come gli emigrati celebrano la Sicilia
A PAGINA 38/39
pagina 3
Taormina FilmFest
PAG.42
29 GIUGNO 2012
7giorni
centonove
SOCIETA’
CHI SALE
Legacoop Messina insegna economia della cooperazione
L Pippo Corvaja
MESSINA. Legacoop Messina in sinergia con la facoltà di Economia dellʼateneo messinese organizza la seconda edizione del Corso di alta specializzazione in “Economia della Cooperazione”. Il corso prevede un programma di formazione interdisciplinare (economia, diritto, management), mirato a fornire ai partecipanti le competenze gestionali necessarie a risolvere i problemi operativi delle
imprese cooperative. Le domande dovranno pervenire entro il 26
luglio presso la Legacoop in via Tommaso Cannizzaro.
MESSINA. Lʼassessore allʼUrbanistica gioca “tiri mancini”. Ad un collega che lo invitava a partecipare ad una
seduta per parlare di Prg, ha
risposto al telefono con voce
camuffata in stile film di Fantozzi, dicendo: «Sono un cittadino qualunque! E voglio
protestare con lei...”», lasciandolo di sasso.
Acido contro i clienti di un pub, 30 ustionati
CALTAGIRONE. Circa trenta avventori di un locale all'aperto sono rimasti ustionati da acido lanciato da un balcone da uno sconosciuto, che ha fatto perdere le proprie tracce ed è ricercato dalla polizia. I trenta ustionati sono stati medicati nel Pronto Soccorso dell'Ospedale di Caltagirone. Sei feriti sono stati ricoverati e due di essi rischiano di rimanere sfregiati per ustioni alla testa e al volto.
L Piero Cami
MESSINA. Il collega di studio e consigliere di Francantonio Genovese fa sfoggio di
understatement britannico.
Nell'incontrare un maggiorente del suo partito che dichiarava di essere semplice
militante, tanto da essere
stato buttato fuori dall'assemblea regionale da Giuseppe Lupo, ha risposto:
«Ecco, vedi. A tia Lupo ti conosce, di me non sa neppure chi sono!».
L
Giacomo Villari
MESSINA. Il dirigente tecnico
del Comune di Messina si è
tramutato in fotografo tuttofare in occasione della presentazione pubblica della
Mortelle-Tono. Abbandonando il suo ruolo di progettista,
infatti, ha passato tutto il pomeriggio a scattare foto e girare video col suo iPhone ultimo modello.
L Daniele Tranchida
MESSINA. Lʼassessore regionale al Turismo scopre il
gusto delle battaglie sindacali. Tranchida, nei giorni
scorsi, ha visitato gli ex dipendenti Servirail sul campanile del Duomo di Messina e adesso punta a Roma:
«Occorre battere i pugni sul
tavolo e rivendicare da Mauro Moretti delle Fs, una maggiore attenzione».
L Diego Cammarata
PALERMO. L'ex sindaco di
Palermo Diego Cammarata
ha rinunciato all'incarico di
consulente al Senato per i tagli agli sprechi. Una nomina
che aveva provocato una serie di polemiche e di critiche
soprattutto dall'Idv: «Era
una cosa che avrei fatto per
passione», ha spiegato.
MESSINA. CONFRONTO ALLA PROVINCIA
Terna nella morsa
Otto sindaci chiedono l’interramento dell’elettrodotto
MESSINA. Nove sindaci di
comuni del Messinese hanno
deciso di firmare un
documento con il quale
chiederanno a Terna di
modificare il progetto
dell'elettrodotto da 380
kilowatt Sorgente Rizziconi in
alcune parti, perché
preoccupati per
l'inquinamento e la salute dei
cittadini. Ad organizzare
l'iniziativa è stato il sindaco di
San Filippo del Mela,
Giuseppe Cocuzza, che ha
convocato una riunione dei
colleghi, aperta anche alle
associazioni ambientaliste,
per decidere una linea
unitaria. I sindaci di Pace del
Mela, Villafranca Tirrena,
Valdina, Condrò, Torregrotta
San Pier Niceto,
Roccavaldina, Gualtieri
Sicaminò e alcune
associazioni chiederanno un
intervento della Regione e
dello Stato se Terna non
interrerà in alcune parti
l'elettrodotto o lo sposterà
lontano dalle abitazioni. Terna
ha illustrato le difficoltà
tecniche che rendono
impossibile la realizzazione di
ulteriori interramenti,
impegnandosi a fornire uno
studio redatto da un'università
a supporto delle proprie
affermazioni. Ha però
confermato la propria
disponibilità a procedere
insieme alle amministrazioni
provinciale e comunali,
nell'ambito del tavolo tecnico,
all'analisi delle criticita legate
alla presenza della rete
esistente, a cominciare da
Passo Vela a Pace del Mela.
Lʼincontro è stato coordinato
dallʼAssessore provinciale
allʼAmbiente, Carmelo
Torre, ed hanno partecipato il
dirigente del dipartimento
provinciale allʼAmbiente
Carolina Musumeci ed Adel
Motawi, in rappresentanza
della Società “Terna Rete
Italia”. La Provincia si riserva,
appena in possesso dello
studio proposto da Terna, di
convocare con i sindaci del
territorio il tavolo tecnico
provinciale per avviare la fase
di analisi condivisa.
Messinese maturando a 85 anni. E già mira alla laurea
MESSINA. A 85 anni stamani ha sostenuto l'orale per conquistare
il diploma di dirigente di Comunità, e chissà in futuro forse la laurea. Giacomo Petralia, messinese da mezzo secolo in Romagna,
bolognese dal 1981, si è presentato alla commissione dell'Istituto
Cassiano da Imola (Bologna) per ottenere il 'pezzo di carta' che potrà consentirgli l'accesso all'universita'. Il suo obiettivo ultimo infatti è una laurea con specializzazione in Medicina omeopatica.
Prestiti, Sicilia al primo posto per indebitamento
PALERMO. Boom di prestiti in Sicilia. L'isola è al primo posto in Italia
per volume di crescita dell'indebitamento, con un incremento di 3 punti nel 2011, a fronte della media nazionale pari allo 0,8% e all'1,7% del
Sud. Il ricorso ai prestiti risulta maggiore tra le famiglie consumatrici
(+3,1%) e le imprese medio-grandi (3,2%). Il dato più elevato riguarda però la pubblica amministrazione, con un balzo del 12,7% e con la
Sicilia seconda solo al Molise. E' quanto emerge dal rapporto sulle
economie regionali della Banca d'Italia.
REGIONE
Crosta: «Giù le mani dalla mia pensione»
PALERMO. “Giù le mani dalla mia pensione”, mezzo milione di euro, 01.600 euro al mese, 1.369 euro al giorno: Felice Crosta, ex dirigente dellʼAgenzia regionale siciliana per i rifiuti rivuole lʼassegno
e ha portato la sua battaglia fino in Cassazione. Il ricorso potrebbe
fare da apripista ad altri. Accordato dalla Regione nellʼera Cuffaro,
confermato nel 2010 dalla Corte dei Conti e dimezzato poi in appello dai giudici contabili nel 2011 a 219mila euro, il super vitalizio adesso è oggetto di ricorso da parte di Crosta per un cavillo giuridico.
Un vizio nella composizione del collegio per lʼex dirigente varrebbe lʼannullamento della sentenza. Lʼascesa di Crosta in ambito regionale comincia nel marzo 2006, quando viene nominato a capo
dellʼAgenzia dei rifiuti: un incarico da 460mila euro lʼanno. Dopo pochi mesi si dimette, ma lʼArs gli concede una pensione record in base a una norma votata a fine 2005 dal Parlamento siciliano che prevede lʼadeguamento del vitalizio allʼultimo stipendio percepito.
ALLERTA TERREMOTI. SCIAMI SISMICI NEL SIRACUSANO E NEI DINTORNI DEL VULCANO ETNA TENGONO ALTA L’ALLERTA
Sicilia, la terra trema.
E il pensiero va all’Emilia
NOTO. Per qualche ora, gli abitanti di Noto
hanno temuto che anche nel siracusano si
verificasse quello che è successo un mese fa
in emilia. Per due giorni, infatti, la zona è stata
colpita da un intenso sciame sismico, con
scosse di terremoto a bassa intensità, intorno
ai due gradi della scala Richter, intervallate da
qualche movimento più forte, tutti con
ipocentro a meno di dieci km di profondità:
esattamente ciò che è accaduto nel
modenese prima delle fortissime scosse che
hanno raso al suolo interi centri storici. I
movimenti tellurici, durati mertedi e mercoledi,
si sono però attenuati sin dale prime ore di
giovedi. Nel frattempo, si fa sentire anche
lʼEtna. Quattro scosse di magnitudo tra i 3.2 e
i 2.2 gradi della scala Richter sono state
registrate dalle 23:58 alle 00:39 in provincia di
Catania. Secondo i rilievi dell'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv),
gli ipocentri sono stati tra i 5 e i 6,2 km di
pagina 4
profondità. L'epicentro è stato in prossimità
dei comuni di Giarre, Milo, Sant'Alfio, Santa
Venerina e Zafferanea Etnea. Una nuova
scossa, poi, di magnitudo 2.8 è stata
registrata alle 4:42, sempre nella stessa zona.
Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione
Italia del dipartimento della Protezione civile,
non sono risultati in un primo momento danni
a persone o cose. Da mesi, in provincia di
Messina, la protezione civile è allertata su
possibili conseguenze di scosse di terremoto.
In provincia, però, hanno “tremato” solo le
isole Eolie.
7giorni
centonove
29 GIUGNO 2012
NICOSIA. DOPO IL CASO SCREPIS
Preti sposati
Appello al vescovo
Zingaretti con la figlia dopo la cerimonia. Accanto due rare immagini
delle nozze “rubate” da Oggi e Diva
RAGUSA. IL COMMISSARIO PIÙ FAMOSO D’ITALIA DICE SÌ A LUISA RANIERI
Matrimonio blindato per Montalbano
RAGUSA. Matrimonio blindato e
a sorpresa in Sicilia per Luca
Zingaretti che ha sposato l'amata
Luisa Ranieri. Rito civile nel
castello di Donnafugata,
suggestivo maniero del tardo
'800 di proprietà della famiglia
Arezzo, per i due neo sposini,
fidanzati da anni e già genitori di
una bella bimba. Ad officiare il
matrimonio, nella Sala degli
Stemmi, il sindaco di Ragusa
Nello Dipasquale, che ha chiuso
il Castello al pubblico, per
garantire la massima tranquillità
alla coppia. "Abbiamo voluto
concedere il castello
gratuitamente a Zingaretti - ha
confessato il sindaco - perché è
stato un eccezionale testimonial
per la provincia di Ragusa.
Considerato che ha già fruttato
davvero tanta, tantissima
pubblicità il solo fatto che l'attore
abbia scelto proprio Donnafugata
per sposarsi". Con la serie tv
dedicata al Commissario
Montalbano, infatti, Zingaretti ha
reso celebre Ragusa in tutto il
mondo.
PALERMO. Don Giuseppe
Serrone dell'associazione dei
sacerdoti lavoratori sposati ha
lanciato un appello a riaccogliere
nel ministero i preti sposati al
Vescovo di Nicosia Mons.
Salvatore Muratore. L'appello é
stato inviato come lettera aperta
dopo la notizia delle dimissioni
del parroco di Agira, padre
Alessandro Screpis: "Ringrazio
Dio per avermi dato la grazia di
fare il sacerdote in questi anni ma
adesso ho scelto di convogliare il
mio amore in una chiesetta
chiamata famiglia". Con queste
parole il parroco ha detto addio
alla parrocchia Abbazia di San
Filippo, dopo aver presentato lo
scorso 21 giugno le dimissioni
manifestando la volontà di
sposarsi. "I sacerdoti sposati afferma don Giuseppe Serrone,
sacerdote sposato e parroco in
provincia di Viterbo per 10 anni sono una richezza da valorizzare
per le diocesi e le parrocchie". Da
anni l'associazione dei sacerdoti
lavoratori sposati, con don
Serrone, è impegnata per la
promozione all'interno della
chiesa e della società dei preti
sposati e delle loro famiglie.
ROSA E NERO
Venezia, si è laureata Giulia Basso
VENEZIA. Dopo aver discusso una tesi sulla traduzione
dei racconti di Nazim Hikmet, relatore il professore di letteratura turca Giampiero Bellingeri, si è laureata in Lingue
Orientali, a Venezia con 110 e lode, Giulia Basso, primogenita dellʼamministratore di Centonove, Enzo Basso e
della moglie Daria Bruno. La cerimonia si svolgerà giovedì
5 luglio in una manifestazione pubblica promossa dallʼuniversità veneta in piazza San Marco a Venezia.
E’ morto l’architetto D’Amico
Antonietta Passalacqua festeggiata dai figli, 11 nipoti e 14 pronipoti
MESSINA. FESTA IN CASA PASSALACQUA PER UNA LONGEVITÀ SENZA SEGRETI
Cento candeline per donna Totina
MESSINA. "Non sempre il tempo la beltà cancella...". Forse De Amicis non
immaginava valesse anche per una madre di cento anni. Questo privilegio è
capitato a Roberto, Liliana, Corrado, Anna Maria e Antonello La Rosa la cui
madre, Antonietta Passalacqua ha tagliato il traguardo del secolo di vita,
festeggiata da 11 nipoti, 14 pronipoti e dalla convivente cognata Maria. Nata il
24 giugno 1912 a Salice di Reggio Calabria la signora “Totina” si è formata alla
versatile cultura domestica dellʼepoca: cucina, filato, ricamo. Nel 1937, dopo il
matrimonio, è venuta ad abitare a Messina dedicandosi con tenera fermezza
alla famiglia. Eʼ rimasta vedova del marito Giovanni nel 1982. Donna antica ma
straordinariamente moderna, timorata di Dio, senza esser bigotta, ha educato i
figli alla scuola della responsabilità e della generosità. La casa di mamma
Antonietta è sempre stata aperta di tutti, e la sua ospitalità proverbiale. “Se un
uomo non è generoso, non è niente” ama dire. La sua longevità non ha
segreti: una buona genetica, sobrio stile di vita, alimentazione mediterranea,
con qualche gradita incursione, nellʼuniverso dei decisi sapori dell'altra sponda
dello Stretto. E soprattutto “ ʻla coscienza a posto", aggiunge compiaciuta.
MESSINA. Eʼ morto a 90 anni nella sua casa di Giardini
Naxos l'architetto Sergio D'Amico, progettista del "Ponte
sul Mediterraneo", che doveva collegare la sponda siciliana a quella nordafricana, una versione di collegamento stabile sullo Stretto di Messina, ma anche un primo progetto
del porto turistico di Portorosa e di un futuribile porto turistico di Giardini denominato "Città sul mare".
Sarà beatificato don Pino Puglisi
ROMA. ''Me l'aspettavo''. Furono le ultime parole pronunciate da Padre Pino Puglisi, parrocco di Brancaccio, ucciso dal boss Giuseppe Grigoli. Adesso il sacerdote sarà
beato: Benedetto XVI ha infatti autorizzato il decreto relativo al martirio perchè ucciso ''in odio alla fede''. Era il 15
settembre 1993. Quel giorno in cui compiva 56 anni.
E’ morto l’architetto D’Amico
MESSINA. Si è spenta domenica 24 giugno Lina Giannetto, nonna del consigliere procinviale Ciccio rella e madre dellʼex consigliere comunale Maurizio. I funerali si sono svolti martedi 26 nella chiesa di santʼAndrea Avellino.
pagina 5
CHI SCENDE
M Marcello Greco
MESSINA. Il presidente della
Commissione Servizi sociali
non ha molta dimestichezza
con lʼintegrazione. Il legale ha
criticato la scelta delle Giunta Buzzanca di destinare lʼex
sede dellʼIstituzione Servizi
sociali di Via Bisazza di uncentro polifunziane per immigrati: «Non può sorgere accanto a facoltà universitarie e
dove giocano i bambini», ha
denunciato.
M Pippo Isgrò
MESSINA. Lʼassessore alle
Manutenzioni è stato smentito dal collega alla vibilità.
Isgrò, infatti, aveva chiuso il
parcheggio di auto e scooter
Capo Peloro, dichiarando:
“L'amministrazione ha un
piano alternativo”. Ma a chi
chiedeva a Melino Capone
quando sarebbero stati aperti i parcheggi dell'area ex
Enel, lʼassessore ha risposto: «Là? Magari! Ma chi ce
l'ha l'autorizzazione?».
M Calogero Ferlisi
MESSINA. Il generale ha detto addio al corpo di Polizia
Municipale. Con determina
del sindaco Buzzanca, infatti,
Ferlisi è stato trasferito a dirigere il dipartimento allʼAvvocatura, che aveva già guidato
per qualche mese tra il 2010
ed il 2011. Prenderà il posto di
Carmelo Giardina. Al comando dei Vigili gli succederà
Marco Crisafulli.
M Carmelo Santalco
MESSINA. Lʼex assessore allʼE-government ha patteggiato la pena di un anno e due
mesi nellʼambito dellʼinchiesta sulla gestione del patronato Easa. Il padre Benito, invece, andrà a giudizio il 26
settembre, con lʼaccusa di
concussione. Carmelo Santalco rispondeva di peculato.
MFrancesca Moraci
MESSINA. La docente di Architettura a Reggio ha lasciato tutti di sale quando, durante un dibattito sull'urbanistica di Messina, ha parlato di
sostenibilità e risparmio del
suolo nella pianificazione futura. Il perché? È stata consulente per lʼattuale Prg.
primopiano
29 GIUGNO 2012
MAURIZIO ARNAO
GIPO BUONASERA
È uno degli organizzatori
“sempre verdi” della città.
La sua “formazione” è
stata negli anni Ottanta,
con la “Zero promotion”,
quando a dominare erano
le discoteche di Giardini e
Taormina. Con gli anni,
Arnao si è sempre più
affermato, facendo della
città la sua base
operativa. Ormai è più di
un semplice promoter
Il simbolo della “Movida
Messinese”? Gipo
Buonasera, storico
organizzatore di serate
mondane e “dancereccie”
nei lidi del litorale tirrenico.
Immancabile in tutti gli
appuntamenti che
contano, è una garanzia di
successo per locali, lidi e
discoteche.
Del resto dove cʼè lui, cʼè
“serata”
centonove
FRANCESCO QUERO
E ROBERTA TORRISI
Sono la coppia più
invidiata e ammirata della
“Messina da bere”. Lui
presidente della Quarta
Circoscrizione, lei
studentessa a Catania di
psicologia, entrambi
bellissimi, convoleranno a
nozze in prossimo 23
luglio a Castanea.
Con buona pace dei loro
spasimanti
MESSINA. Alla scoperta dei protagonisti della “movida” messinese
Re e regine dell’estate
Ecco chi sono i dj, le miss e gli organizzatori che animeranno i mesi più cool dell’anno nelle discoteche
e nei lidi della litoranea. Fra musica dal vivo, liste di ingresso e tanta voglia di spensieratezza
DI MARINO RINALDI
MESSINA. Sono presenti ovunque ci sia
odore di Mojito e movida, e basta il loro
nome in “lista” per determinare il successo
o lʼinsuccesso di un locale. Sono i grandi
protagonisti dellʼestate messinese:
organizzatori e dj, finti vip e avventori
abitué, fusti in mocassino e bellezze in
decolté. Tipi da spiaggia o da lido che
animeranno le afose serate estive nelle
discoteche e nei club della litoranea.
Fra musica dal vivo, liste di ingresso,
fighetti, alternativi e tanta voglia di
spensieratezza.
RE E REGINE. Cʼè chi fa il nome di
Jessica Bellinghieri, neo Miss Italia
Mondo e presenza abituale delle serate
nei lidi, chi punta sullʼaltrettanto bella
Claudia Russo, e chi invece suggerisce
Roberta Torrisi (presto moglie dellʼaltro
“vip” Ciccio Quero), la giovane Antonina
Cristina Antonacci o la “campionessa” di
Burraco Roberta Staiti. Mentre gestori e
organizzatori consigliano le “colleghe”
Valeria Leone e Antonella Mezzasalma.
Sono le reginette dellʼestate 2012, ragazze
che con la loro avvenenza, o con la loro
simpatia, faranno da “catalizzatrici” nelle
calde notti di baldoria sullo Stretto.
E i Re della movida? Tanti, tantissimi, pure
troppi. A partire da Gipo Buonasera, uno
dei volti più noti delle serate mondane. Del
resto basta guardarlo in faccia, con il suo
sorriso contaggioso, e ti viene subito voglia
di un drink con ghiaccio e ombrellino. «Io il
Re dellʼestate? La cosa ovviamente mi fa
piacere, ma occorre citare, fra gli altri,
anche Maurizio Arnao, Ciccio Quero,
tutti gli eventi più in insieme alle lunga
Dario Cocivera e Giuseppe Arcovito,
stregua dei loro sostenitori. «Gli
mentre fra le donne della movida mi
organizzatori a Messina sono sempre gli
vengono in mente anche Chiara
stessi da ventʼanni - spiega il dj Maurizio
Burzomato ed Ersilia Calabrò»,
Presente - Cento persone che ne pilotano
commenta Gipo, che dà anche qualche
5mila. Anni fa cʼera una netta divisione nel
“dritta” sulle nuove tendenze dellʼestate in
“frequentaggio”: chi organizzava a Milazzo
quanto a look: «Questʼanno sono tornati di
non si sarebbe mai sognato di andare a
moda i pantaloncini corti, del tutto out fino
Taormina. Adesso la situazione è diversa, il
a qualche anno fa, e inspiegabilmente le
messinese deve esserci ovunque, non può
espadrillas». Ma la lista dei protagonisti
mancare nei posti più trendy», prosegue il
dellʼestate non è finita. Dai “veterani”
dj, che sarà fra i grandi protagonisti
Riccardo Pagano e Nazareno Foti a
dellʼestate con la “Domenica italiana”, un
Peppe Denaro, Umberto Weigert e
must per gli amanti della musica del Bel
Ciccio Antonuccio, passando per
Paese che dopo ventʼanni fra Taormina e
Stefano Russo, Roberto Ruggeri,
la discoteca “La Pineta” farà il suo esordio
Gianluca Arcovito e Andrea Ipsaro
nella città dello Stretto a partire dal primo
Passione saranno soprattutto gli
luglio. «La “domenica Italiana” - spiega organizzatori e i Pr le “star” della movida
nacque nel 1992 a Giardini prima di
che verrà.
passare pianta stabile alla Pineta a
LA CARICA DEI PR. Se in “Ecce
partire dal 1996. Da questʼanno ho
Bombo” Nanni Moretti si chiedeva
deciso di “traslocare” a Messina
se presenziare o meno a un evento
visto che adesso è la città dello
per meglio attirare lʼattenzione,
Stretto il centro propulsore della
per le decine e decine di
movida. I tempi del
avventori abituali della
resto sono
movida messinese il
cambiati, così
problema nemmeno si
come è mutato il mio
pone. Lʼimportante è
pubblico. Lʼetà media degli
esserci, sempre e
avventori è aumentata e sono
comunque. E guai a
cambiate le usanze. Un tempo
“bucare” una “prima” o
ci si dava appuntamento alle
una serata cool.
due a Taormina, adesso,
Altrimenti rischi di
con il boom di aperitivi ed
passare per out. E ciò
happy hours, a
vale a maggior ragione
quellʼora la maggior
per i Pr, presenti
parte dei locali
“come il
ha già chiuso i
prezzemolo” a
battenti». A
Maurizio Presente
Appuntamenti
locale per locale
Concerti, sushi-bar
e megaschermi
MʼAMA
Il locale di Carmelo Picciotto
punterà tutto sui tributi musicali di Ivan Trischitta (il mercoledì), sulla “Domenica Italiana” (con Maurizio Presente) e sulla seguitissima serata “Best Choise Clubbing” (il
giovedì, con i dj Leo Lippolis,
Maurizio Presente e Pippo
Panasiti). Cʼè anche un mega
schermo per chi volesse seguire gli europei di calcio...
in riva al mare.
pagina 6
fare il punto sul “popolo della notte”
messinese è anche il palestrato Davide
Dominici, uno che da due anni a questa
parte la “movida” estiva la segue per
mestiere grazie a “Buddacity”, un
programma in onda su Tirreno Sat
dedicato alla “Messina da bere”. «La parola
dʼordine - racconta Davide - è “va tutto
bene. Non sta succedendo niente”. Nei
locali della litoranea sembra di essere nel
paese dei balocchi. Nelle mie interviste
provo a discutere di temi di attualità, ma la
gente vuole solo parlare di donne o di
motori». O del cucchiaio di Pirlo
allʼInghilterra. Del resto, allo spread, il
popolo della notte ha sempre preferito lo
spritz. Perché dʼestate lʼimportante è
divertirsi e vedere tanta bella gente. In
barba alla disoccupazione e alla crisi, che a
Messina sembra proprio non esserci, vista
BLANCO
Il lido di Nazareno Foti, Chiara Schirò e Gianluca Tornabene propone una serata allʼinsegna della musica latino
americana (il mercoledì), lʼormai consuento appuntamento con il “We love giovedì”
(con il dj-set di Alfredo Micali, Lorenzo Macrì, Marcello
Mastrojanni e Simone Contino) e la serata del sabato dedicata ai più giovani. (Nella
foto Nazzareno Foti)
primopiano
centonove
SILVIA BUSURGI
MARCO STORARI
È una frequentatrice dei
locali della riviera la
campionessa di
pallanuoto Silvia Bosurgi,
medaglia dʼoro ai giochi
olimpici di Atene 2004,
“avvistata” al “Don Air” e al
“Blanco”. Proprio a un tiro
di schioppo dalla piscina
“Polisportiva Messina Vittorio Magazzù”, dove
lʼatleta svolge lʼattività
di coordinarice di vasca
In attesa di partire in ritiro
con la sua Juventus, lʼex
portiere del Messina,
marito di Veronica
Zimbaro, ama trascorrere
le sue serate nei locali più
cool della litoranea in
compagnia degli amici
messinesi, a partire da
Nazareno Foti e da Gipo
Buonasera (nella foto
durante una serata al
Blanco)
Nella foto
a sinistra
Jessica Bellinghieri,
23 anni,
calabrese dʼorigine
ma messuìinese
dʼadozione.
Incoronata
Miss Mondo Italia la
scorsa settimana
a Gallipoli,
ama trascorrere
le serate estive
nei locali e nei lidi
della riviera.
Questʼanno
magari
un poʼ meno,
dati i tanti impegni
da “reginetta”,
a partire
dalla trasferta
in Cina
del prossimo
19 agosto,
quando la bella
Jessica
rappresenterà
il BelPaese
nella finale
di Miss World 2012
29 GIUGNO 2012
IVAN TRISCHITTA
Che sia allʼHorcynus Orca, al
Piper o, come questʼanno, al
“MʼAma”, i tributi musicali
made in Messina hanno un
unico volto e unʼunica voce.
Quella di Ivan Trischitta, che
spalleggiato da
“Indipendentemente” e dal
gruppo “Lebowsky”, anche
questʼestate porterà in riva
allo Stretto i grandi classici
della storia della musica, da
De Andrè (il 4) a Hendrix
PUNTI DI VISTA
Niente limiti. Niente vergogna
Davide Dominici
Valeria Leone
lʼaffluenza quotidiana alle serate, che fra
drink card e cocktail vari costano in media
più di venti euro. Se ti va bene. «Il fatto spiega Dominici - è che a Messina ormai
sono tutti organizzatori. Su cento persone
in media pagano in quaranta. Gli altri, fra
pr, fidanzate dei pr e gente dellʼambiente,
di solito non sganciano una lira».
FIGHETTI... E INDIE. E se il “MʼAma”, il
“Blanco” , il “Don Air”, il “Vintage” e il “Blu
Sky” sono i ritrovi per antonomasia di
“bella gente” in mocassino e camicia di
lino, è il lido “Horcynus Orca” di Santino
Morabito (e Faustino Miceli) il luogo
eletto scelto da alternativi, indie e
bohemien “de noiartri” per trascorrere le
calde serate estive al ritmo di reggae e
rockʼn roll. Rispetto agli anni andati, lo
spazio a disposizione si è notevolmente
ridotto a causa dellʼerosione che ha
sottratto decine e decine di metri di
spiaggia a bagnanti e avventori. Ma la
programmazione del lido non è ha risentito
affatto, almeno nelle ore tarde. Sono infatti
centinaia i ragazzi, e i ragazzini, che ogni
sera si lasciano andare al ritmo frenetico
della musica, “passata” di volta in volta
dai “Kill the Pop” (Vincio Siracusano,
Fabio Blundetto e Marco DʼAndrea) o
dai “Rumble in the Jungle” (Ciccio
Papalia, Dj Kollasso e Toni Proe). Disc
jockey e organizzatori che dʼinverno
come dʼestate si ”contendono” il pubblico
indie a suon di elettronica e dj-set.
Punterà invece il tutto per tutto sulla
musica dal vivo il gruppo “Retronouveau”
(Nino Cucinotta, Davide Patania,
Davide e Christian De Domenico), con
decine di esibizioni di band di tutta Italia.
Stessa strada percorsa da “Imago
Sound”, con la rassegna rock “Onda
Wave”, in scena il sabato notte, che si
alternerà la domenica con i concerti
organizzati da “Living Room”.
“Traslocano” invece al MʼAma i ragazzi
dellʼassociazione “IndipendenteMente” di
Ciccio Timbro e Fabrizio Calapai, che
proporranno i tributi musicali del
mercoledì, mentre il gruppo dellʼOfficina
si concentrerà sui concerti (su tutti gli
Afterhours a Villa Dante) E in città? Sarà
probabilmente “Il Goccetto” di Sergio
Occhino il punto di riferimento per chi
trascorrerà lʼestate in centro, mentre la
zona sud si prepara a vivere unʼaltra,
lʼessemina, estate magra.
La “movida” messinese
VINTAGE
Divertimento assicurato 7
giorni su 7 al “Vintage” di
Adriano Fileti (in foto). Si inizia il lunedì con una serata
rivolta ai più giovani e si prosegue il martedì con lʼhappy
hours, il mercoledì con gli
universitari, il giovedì con
un aperitivo a base di pesce,
e infine i due appuntamenti
clou del venerdì e il “Le samedì” del sabato. E la domenica? Ancora happy-hours
DON AIR
Il lido gestito da Jack Martelli e dai fratelli Arcovito punterà sulla musica dal vivo e
sul consueto appuntamento
“invernale” del venerdì. Il
sabato, invece, spazio al sushi , al sashimi e alle altre
specialità orientali (ma non
solo) per un ricco buffet al
suono rilassante della musica lounge. Prima di darsi alle danze con la musica di Dj
Alefio & Lorenzo Macrì
pagina 7
IMPAVIDI E MOTIVATI come dei guerrieri, non li scoraggia la calca, il caldo, il
prezzo, la lista e neppure la selezione
sull'abbigliamento: l'estate è iniziata, e i
messinesi trasudano afa ed iniziativa. E
si scatena così una mondanità fatta di
mocassini e sciarpe di seta, sandali e
parcheggi selvaggi. Lì su quelle pedane
in legno, dove il tacco 15 si incastra, avviene lo studio sociologico. Tra i tanti, il
30enne in camicia bianca di lino, in fila
per l' acquisto del suo dolcissimo drink
di vodka alla pesca, che non vede l' ora
di scatenarsi al ritmo della hit del momento. Se ne andrà solo quando il suo
portafoglio sarà vuoto e avrà ballato la
canzone che ha sentito il pomeriggio
mentre era dal barbiere. Ma cʼè anche
lʼartistoide, il cui talento incompreso lo
rende portatore sano di polemica e selettività. Lui vuol bere ma non vuol spendere, lui vuol sentir musica, ma non quella musica. È lʼinsoddisfazione in pantaloncini e infradito. Poi cʼè quel tizio che
ogni pomeriggio occupava il tapis roulant della palestra inseguendo sogni fatti di costumi a mutandina e tribali sul cocige. Ma in realtà, quella corsa lo ha solo temprato a resistere nelle impentrabili file che lo separano dal lido. Per poi vedersi rimbalzare insieme ai suoi cinque
amici e senza uno straccio di donna. Ed
è proprio la donna il fine del modus operandi della categoria dell'intraprendente no limits. Sì, niente limiti e niente vergogna. Lui arriva, trova la preda e, ballando coi gomiti alzati, si fa largo senza
curarsi del fatto che la sua bella sia impegnata. Lui attende che si liberi. Si crea
una fila da incollonamento sulla litoranea, ma lui sta lì, aggiustando la punta
del suo crestino e verificando che i due
litri di acqua di colonia spruzzati, emanino ancora quell'essenza che, poco dopo, scatenerà il rifiuto della ragazza.
Scanotta
HORCYNUS ORCA
Fra “Onda Wave”, “Retronouveau”, “Kill the pop”,
“Rumble in the Jungle” e
“Microwave”, lo storico “lidino” di Capo Peloro è il paradiso di alternativi e amanti
della musica rock, con esibizioni dal vivo e performance
di musica reggae ed elettronica. Fra gli artisti in scena
anche i messinesi “Big Mimma”, gli “Anelli Soli” (in foto)
e il cantautore Toti Poeta
29 GIUGNO 2012
SPORT
Tutti pazzi per il Wakeboard
SI CHIAMA “Sahara beach” e si trova a
Rodia il lido di riferimento per tutti gli
sportivi messinesi che proprio non
hanno voglia di trascorrere lʼestate poltrendo sotto lʼombrellone. Nato nel
“lontano” 1999, lo stabilimento di Claudio Antonuccio, oltre che sulle “consuete” attività balneari e ricreative,
punterà infatti da questʼanno anche sul
Beach Volley, con tornei per ogni categoria e/o fascia di età, e soprattutto sul
Wakeboard, lo sport acquatico che ha
conquistato decine di messinesi grazie
allʼintraprendenza della “MF wakeboard Messina”, che con la sua barchetta gialla e nera gira ormai da qualche anno nelle coste di S.Agata e dintorni. «Tutto questo - racconta Claudio
- verrà racchiuso in un marchio da me
creato, dal nome “Under The Sun”, che
Claudio Antonuccio
a breve verrà inserito nel progetto “YozExperience”, unʼiniziativa concepita
dal mio amico Alessio Chiara che vedrà
uniti sotto uno stesso logo altri tre club
sportivi (“Quarto di Luna”, di windsurf;
“MF Wakwboar”; “MKS Messina Kitesurf School”) e un negozio di abbigliamento e attrezzature (“Yoz Shop”). Attività diverse tra loro per discipline
sportive o competenze tecniche, ma accomunate dalla stessa passione per il
mare. Il nostro obiettivo - conclude Antonuccio - è offire servizi ed informazioni che possano coinvolgere e soddisfare ogni utente. Dalla famiglia interessata ad un piacevole week end, allo
sportivo ormai praticante, e soprattutto ai giovani che hanno voglia di cimentarsi e conoscere nuovi modi per
divertirsi e socializzare».
primopiano
centonove
JEKYLL E HYDE. I politici cittadini dalle aule istituzionali ai templi del divertimento
Se la notte porta Consiglio
In pista i consiglieri comunali Daniele Zuccarello, Simona Contestabile e Bruno Cilento, ma anche
gli assessori Muscolino e Amata. A dominare, però, sono i quartieri. Con qualche eccezione
MESSINA. Cʼè Bruno Cilento che,
nonostante sia impegnato sul fronte
cittadino con il Ritrovo Billè, è uno dei
consiglieri comunali che ogni tanto
frequenta la Messina by night estiva.
Ampiamente battuto, però, dal collega del
Pd Daniele Santi Zuccarello, la cui
bacheca di Facebook è costantemente
aggiornata da foto con tag inserite dagli
amici nei momenti glam. Giunte le
vacanze, Zuccarello si dà al full time del
divertimento, sfoggiando anche gli esiti di
un anno di palestra. Gli altri mondani di
Palazzo Zanca? Non assidui sono i due
assessori Giorgio Muscolino (Udc) ed
Elvira Amata (Grande Sud), mentre una
presenza costante è la consigliera del Pd
Simona Contestabile. Mondano, e non
solo in quanto pr come Francesco Palano
Quero, cʼè il consigliere del Quinto
Quartiere Raffaele Verso, che ha già
dirottato le sue serate dal “Goccetto” ai
locali della riviera. Tutto il contrario del suo
presidente, Alessandro Russo, come
Verso del Pd, che solo dietro costrizione si
tuffa nella mondanità, preferendo il silenzio
di casa sua e un buon libro. Sempre la
Quinta Circoscrizione “regala” allʼestate
Beatrice Belfiore, la vicepresidente
targata Udc che domina lʼHappy Lido di
Capo Peloro sdraiata sul lettino a nolo.
Rispetto al Comune, sono le Circoscrizioni
a fornire più presenze nei lidi. Come la
Quarta, dove spiccano Sergio Mazza e il
vicepresidente Armando Hyerace. A
poche centinaia di metri dal Pilone,
villeggiano i “non mondani” Salvatore
Leonardi (lʼex sindaco che ha “perso la
pace” con il rilancio della zona) e il
consigliere di amministrazione del Teatro
di Messina, Daniela Faranda. A vario
titolo presenti (in parte anche come
organizzatori) ci sono poi i più giovani,
attivi tra associazioni e università. Un
mondo con colori politici differenti che
diventano un tuttʼuno nella notte: si va da
lo scorso anno,
Marcello Fatato,
bazzica le spiagge
di Santa Margherita,
le avvocatesse
(anche se in
postazioni differenti)
frequentano il
Pilone. Come
Alessia
Giorgianni: «Vado
sempre lì, e per
questʼanno ho
deciso di sfoderare
un bikini a
triangolo». Gli “antifighetti”, invece,
questʼanno hanno
perso un pezzo del
loro habitat naturale.
Tutta colpa del
maestrale che ha
“mangiato” un
CONSIGLIERE E MONDANO. Daniele Zuccarello
pezzo di spiaggia di
Capo Peloro fino
Dario Lisi (Pd) a Ivan Cutè (Pdl), da Piero alla Torre degli Inglesi. Ed è così che
Adamo (associazione Atreju) a Guglielmo fotografi, attori, musicisti, dj e impegnati a
Sidoti dei Giovani democratici. Per il resto,
vario titolo si ritrovano a convivere in uno
i politici un poʼ più adulti rifuggono la
spazio molto più ristretto, ma sempre a
mondanità fatta di cocktail e ballo. Tranne,
stretto contatto con il Lido Horcynus Orca,
forse, Luigi Ragno, ex assessore
che continua a ospitare anche “comunisti di
comunale, che non disdegna le serate un
ferro” come Santino Bonfiglio e
poʼ più tranquille e adatte al suo target.
Beniamino Ginatempo. Chi non si pone il
Tutto il contrario di colui che lo sconfisse
problema della spiaggia “mangiata” è
alle amministrative del 2005,
lʼartista Simone Caliò, che da anni
Francantonio Genovese, che pur
preferisce la zona di fronte alla “Pinnazza”,
essendo indirettamente collegato a uno dei di cui divora i panini con le braciole. Che sia
locali più di punta, vi mette piede,
di giorno o di notte, poi, la processione
solitamente, solo nelle serate inaugurali. In
verso i locali e il mare ha fermate obbligatre
ordine sparso vanno invece gli avvocati.
a seconda della “categoria” di
Sembra quasi che, oltre al Tribunale, dove
appartenenza. Si va dal bar Fiumara al
cominciano a fiorire le mises discinte per le
Principe, passando per il “Baretto” di
togate (mentre per gli uomini giacca e
SantʼAgata, la Lumachina di via Circuito,
cravatta diventano un calvario), gli
Barbuzza e il President di Torre faro (ottimi
appartenenti al Foro non amino molto
per le sigarette), alle granite allʼEden e
frequentarsi. Così, se lʼeletto Mr Tribunale
lʼaperitivo al Nebe CoffeeBook. (D.D.J.)
a tutto drink
DI MARCO ROMANO (terzo posto a campionato regionale Aibes 2012)
ECCO una breve lista dei drink consigliati per l’estate:
Il Bellini, storico long drink italico, tra i preferiti di Ernest Hemingway, creato negli anni Trenta da Giuseppe
Cipriani del celebre Harry's Bar veneziano. Per le sue tonalità rosate, Cipriani si rifece al pittore Giovanni Bellini e a un suo dipinto raffigurante una toga santificata
della stessa nuance. Il Frozen Daiquiri, preparato nel
blender con tanto ghiaccio, rum, succo di lime, sciroppo
di zucchero e una pallina di gelato è il drink perfetto per
le sere d'estate, soprattutto quando si è in vacanza; si
serve in goblet ghiacciato, ma se preferite i gusti tropical, il Pinacoladaè quello giusto. Sapore secco in fashion
glass, guarnito con sottili strisce d'ananas, ciliegie al maraschino e cannuccia; nasce nel '63 a Portorico ed è par-
ticolarmente apprezzato nei migliori bar dei Caraibi. Il
Mai -Tai, granatina, orzata, succo di lime, rum chiaro e
scuro in parti uguali, piace molto alle signore. Sarà perché d'origini tahitiane? Shakerato, va servito in bicchieri highball e guarnito con spicchi d'ananas, scorze di
lime, l'immancabile cannuccia. Ed eccolo, il re dei drink
che da Cuba ha girato il mondo, un simbolo "letterario",
il preferito da Hemingway: il Mojito, perfetto da sorseggiare fin dal pomeriggio. Nello slang cubano vuol dire "incantesimo" e la preparazione è sempre quella: lime,
rum chiaro, soda, zucchero e foglie di hierbabuena (menta). Molto in voga sono anche il Margarita, che ha un sapore godibilissimo solo se ben fatto, il Singapore Sung,
tra i cocktail più complessi e affascinanti, il Caipirinha
pagina 8
(cachaca, lime tagliato a pezzetti, zucchero
di canna) e infine il Cosmopolitan, il più bevuto dalle protagoniste di "Sex and the City”. Ma
la nuova proposta per questa stagione estiva è
un drink inventato direttamente da me che mi ha
permesso di vincere il Campionato Regionale Aibes 2011: il Don Apple, molto fresco e dissetante
al profumo di pesca e dal colore azzurro che richiama il nostro splendido mare. Altre mie chicce? Il Vulcanation, un drink frozen leggero a basa di banana, fragole e lamponi o la favolosa Caipiroska ai gelsi preparata con una granita molto particolare. Al Don Air è stata
un vero successo.
primopiano
centonove
moda
letture
DI MARILENA RAFFA (Marilena Raffa Atelier)
UOMINI. Citazione
preferita: “gli uomini si
devono vestire da
uomini”. È stato uno
degli stilisti più
apprezzati della moda
italiana a ronunciarla,
talmente condivisibile che quasi
sembra banale. Ma quanta virilità
trasuda dalle passerelle maschili, ad
ogni stagione? Ben poca, direi. Ma è
l’anno della svolta, si torna al look
minimalista, essenziale e sobrio. I
colori freddi come blu, grigio, e bianco
prevalgono su tutte le altre tinte. Le
giacche hanno spalle destrutturate,
linee morbide ed appena qualche tocco
sartoriale. I pantaloni dal cavallo un
po’ abbassato sono di diverse
lunghezze, dai bermuda all’orlo a
caviglia; attenzione all’effetto
‘tracagnotto’… se non siete troppo alti
regalate i giusti centimetri al fondo dei
calzoni, guadagnerete in proporzioni.
Meno camicie, più maglieria e t-shirt,
anche in pelle leggera, novità di
stagione. Per chi, invece, non
volesse rinunciare ad un
pizzico di allegria, via libera
alle fantasie floreali,
senza esagerare. Tra
gli accessori, se vi
sentite di portarlo
con disinvoltura, il
cappello è sinonimo
di forte
personalità. In
spiaggia, semplici
regole di stile:
niente micro slip
da latin lover,
muscoli appena
accennati e crema
solare perché la pelle
incartapecorita è
davvero fuori moda
ma, soprattutto
ricordatevi di
respirare mentre
trattenete la pancia
passeggiando sul
bagnasciuga!
29 GIUGNO 2012
DONNE. Calda
l’estate, bollente come
i colori accesi della
passione. Questa moda
sembra un omaggio
alle tonalità tipiche
della nostra terra:
giallo, arancione e rosso degli agrumi
ed, ancora, verde, blu e viola del mare
più profondo. Al bando la timidezza, è
la stagione per farsi notare! Maliziose
stampe animalier, ispirazioni etniche,
fiori multicolor, allegre fantasie
tropicali e motivi foulard per abiti,
gonne e shorts che rendono le gambe
protagoniste. Linee, tagli e lunghezze
ci catapultano negli anni ’50 e ’70
anche per gli accessori, montature
comprese. Stili eclettici, come le
donne, che passano dalla mise in
denim sbiadito al completo ‘pigiama’
per poi stupire con insolite grafiche di
maxi ortaggi. Per la sera, abiti
impreziositi da bagliori metallici,
prevale l’opulenza dell’oro. Accessori
senza mezze misure:
sandali e ballerine ‘raso
terra’ e mini bags,
tacchi vertiginosi e
maxi borse. In spiaggia
pollice verso per
balconcini e culotte, lo
slip si riduce e si
allaccia sui fianchi
oppure si allunga in
alto oltre la vita e si
abbina a top a fascia
o che si annodano
all’americana.
Evitate di
avvolgere i
fianchi con strati
di parei, in stile
mummia, le graziate
dalla cellulite sono
davvero una
minoranza ed, oltretutto,
è stato scientificamente
dimostrato che la pelle a
buccia d’arancia non è
visibile all’occhio
maschile.
DI VIVIANA MONTALTO (libreria Doralice)
“Se ti abbraccio non aver paura”, di Fulvio Ervas
Un padre, Franco, e il figlio autistico di 18 anni, per 2 e mesi e
mezzo viaggiano senza bussola su una Harley Davidson attraverso
Stati Uniti e America latina. Ogni giorno è fatto di strade, persone,
emozioni nuove. La normalità non esiste e non si sa più chi sia
diverso. Al ritorno Franco decide di affidare a Fulvio Ervas tutti i
ricordi della vacanza. Ne viene fuori un romanzo meraviglioso e
tutta l'intensità e la grandezza di una straordinaria avventura.
“L’incontro”, di Michele Murgia
Un' appassionata e comica storia di formazione che narra le
avventure estive di Maurizio e dei suoi due amici Franco e Giulio,
fratelli di strada per le vie di Crabas, un piccolo paese della
Sardegna che vive al ritmo delle campane della chiesa parrocchiale
e delle celebrazioni dei tanti “santi di categoria”. Ma nell'estate del
1986 accade qualcosa che divide la cittadinanza, e i tre ragazzini,
in due fazioni e porterà ad una vera e propria guerra di paese...
“Placida”, di Eugenio Vitarelli
L'adolescente Simone, nell'estate del 1943, viene sfollato da
Messina bombardata e si ritrova a vivere un'intensa storia d'amore
nelle campagne di Spadafora con la giovane Placida. L'educazione
sentimentale e l'iniziazione al sesso e alla vita di un giovane
siciliano che, come scrisse Sciascia, “scopriva la bellezza di vivere
dentro l'orrore della guerra”. Un piccolo capolavoro della
letteratura siciliana edito dalla casa editrice messinese “Mesogea”.
L’ALTERNATIVA
Per chi alle onde preferisce le Spa
CʼEʼ CHI VA PAZZO per la banchigia e per le onde, e chi invece di teli, sabbia
e ragazzini urlanti non ne vuole proprio sapere e al “gusto” del sale sulla pelle preferisce quello del cloro. Amanti del relax, della riservatezza o delle Spa
che nella città dello Stretto troveranno pane per i loro denti al “Ki Klub” di
Ganzirri o al “MariWell” di Spartà. Se il primo offre ai suoi ospiti piscine immerse nel verde, attività sportive e massaggi rigeneranti oltre a sauna, bagno
turco, solarium e “docce emozionali” proprio a due passi dal lago di Ganzirri e dallo Stretto, il secondo, creato dalla milanese, ma messinese dʼadozione, Marina Lussi, punta tutto sul connubio fra “natura, energia e benessere”,
proprio come nelle tradizioni orientali alle quali si ispira.
Tanti e variegati gli eventi in programma per lʼestate 2012: dalle lezioni di nuoto allʼacquafitness, dallʼacquabenessere per gestanti ai corsi di rumba
e salsa, dalla meditazione yoga a massaggi rigeneranti di tutti i tipi
(anticellulite, linfodrenante, ecc...).
tintarella sicura
DI DONATELLA MARCHESINI (parafarmacia Marchesini)
PER TUTTO l'inverno hai sognato di stenderti al sole e
abbronzarti? Il tuo farmacista ti regala dei semplici e validi consigli per una sana e invidiabile abbronzatura: in
primis è bene preparasi alla tintarella dall'interno almeno un mese prima, assumendo integratori a base di
antiossidanti e antiradicali liberi che proteggono dal fotoinvecchiamento cutaneo, e di attivatori della
melanogenesi, che favoriscono la produzione di melanina (la pelle resta giovane, ma si abbronza); prima dell'esposizione al sole è bene usare creme con un fattore di
protezione adeguato alla sensibilità della tua pelle ai raggi solari; sarà il tuo farmacista a consigliarti la crema
adatta al tuo “fototipo”. Una dritta che dò a tutti è quello
di acquistare il proprio solare non con la stessa "legge-
rezza" che si potrebbe avere nell'acquisto di un bagnoschiuma... il Sole e' bellissimo, e fa anche bene (carenze
di vitamina D, acne, psoriasi, vitiligine), ma è anche il responsabile di eritemi, ustioni e tumore alla pelle.
Invece di entusiasmarti alla visione di cartelloni pubblicitari con modelle superabbronzate, o all'omaggio che ti
verrà dato, chiedi a una persona competente di spiegarti
le diciture sulla confezione del solare. Sapevi che oltre al
fattore di protezione è importantissima anche la differenza tra protezione dai raggi Uva e Uvb? Molti di voi diranno... “ma si, che mi interessa, io ho ancora quello dell'anno scorso! Usero' quello!”. Risparmiare si deve, soprattutto in tempi di crisi, ma ciò non dovrà di certo andare a discapito della nostra salute. Ne consegue che chi
pagina 9
tenta di risparmiare utilizzando la crema dell'anno precedente deve prima accertarsi della validità del prodotto, poiché una volta aperte e conservate queste creme
potrebbero aver perso buona parte delle loro caratteristiche, tra cui tutta la capacità di filtrare i raggi solari (a
tal proposito è bene leggere sulla confezione il periodo
post apertura). Infine vi consiglio una serie di rimedi
omeopatici da utilizzare prima dell'esposizione o dopo
enventuali scottature: i soggetti ipersensibili ai raggi solari possono assumere Sol 200 ch dose il giorno prima
della partenza in vacanza per le scottature lievi (apis
mellifica 5ch , 5 granuli ogni 15 minuti o Belladonna 5cH
ogni mezz'ora). Per le lesioni più gravi il rimedio è
Cantharis 5 ch , 5 granuli 3 volte al dì.
29 GIUGNO 2012
primopiano
Massimo Lo Schiavo, sindaco di Salina, di fronte al mare più bello d’Italia
NEL BLU. Secondo Legambiente e Touring Club il mare di Santa Marina è il più bello d’Italia
Salina con le vele in poppa
Il sindaco Massimo Lo Schiavo punta sul “turismo verde”. Grazie a lampadine a risparmio
energetico, raccolta differenziata e tutela delle coste. «Questi risultati non sono un caso»
DI GIANFRANCO CUSUMANO
SALINA. Il mare più pulito dʼItalia? Quello
di Salina. Il sindaco Massimo Lo Schiavo
è entusiasta. «Il nostro lavoro di tutela del
territorio e di promozione delle nostre
bellezze sta dando i suoi frutti». Il
riconoscimento è arrivato il 14 giugno
nella sede di Legambiente di Roma nel
corso della presentazione della Guida Blu
2012. Durante la manifestazione sono
state assegnate le 5 Vele di Legambiente,
il prestigioso premio che, in
collaborazione con il Touring Club
Italiano, sancisce ogni anno le 13 località
che hanno ottenuto il massimo
riconoscimento. Questʼanno a guidare la
classifica delle 13 località marine a 5 vele
cʼè Santa Marina Salina che per la prima
volta giunge in testa alla classifica, dopo
essere stata presente nella top ten per
ben cinque edizioni. Il comune eoliano ha
ottenuto il massimo riconoscimento «per il
costante impegno nella cura del territorio e
per aver intrapreso politiche energetiche e
di gestione dei rifiuti efficaci che
consentono sia agli abitanti sia ai turisti di
vivere al meglio le bellezze naturali che in
questo piccolo comune sono
particolarmente tutelate». «Tante sono le
azioni intraprese dalla nostra
amministrazione nellʼultimo anno in
materia di salvaguardia ambientale e
risparmio energetico - dice il sindaco Lo
Schiavo - Sul fronte dei rifiuti ha
incrementato notevolmente la raccolta
differenziata, raggiungendo il 35 % (valore
tra i più alti in Sicilia) e ha acquistato un
bio trituratore per lo smaltimento di tutti i
rifiuti vegetali presenti sul territorio. Inoltre,
lʼamministrazione comunale si è fatta
promotrice di un progetto che prevede la
chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti
in loco, attraverso azioni che impediscano
centonove
lʼarrivo di alcuni materiali sullʼisola,
lʼincremento della raccolta differenziata e
la creazione di siti di compostaggio». Sul
piano energetico, invece, il comune ha
ottenuto un finanziamento per la
realizzazione di pensiline fotovoltaiche per
ricaricare biciclette elettriche e inoltre ha
promosso lʼutilizzo di un mezzo elettrico
per lʼattività di controllo del territorio da
parte della Polizia Municipale. Grazie alla
sostituzione dellʼilluminazione a basso
consumo energetico di molti vicoli Santa
marina Salina ha ottenuto la certificazione
ISO 14001:2004, divenendo il primo
comune insulare siciliano a potersi
fregiare dellʼimportante sistema di
gestione ambientale, a cui si aggiunge la
costante cura del verde pubblico, una
grande attenzione per la pulizia e la
protezione dei litorali e del decoro urbano
in generale. Santa Marina Salina ha anche
sostenuto la costituzione del Parco
Nazionale delle Isole Eolie e la
progettazione di un campo boe comunale
innovativo ( di prossima realizzazione) che
salvaguarderà i fondali di Santa Marina
Salina, impedendo lʼancoraggio selvaggio
delle imbarcazioni. Qualche polemica è
giunta, a dire il vero, dallʼistituzione della
tassa di sbarco per le isole minori al posto
della tassa di soggiorno. Solo plausi,
invece, per aver progettato la
riqualificazione del lungomare
integrandolo con il sistema Loges per
ipovedenti e non vedenti. «Non avrei mai
immaginato che in sei anni di
amministrazione saremmo riusciti a
portare il nostro Comune al primo posto, in
vetta alla classifica delle località più belle
dʼItalia - commenta soddisfatto Lo Schiavo
- Certamente è palese lʼimpegno delle mie
amministrazioni per la valorizzazione e la
tutela del nostro territorio: non è un caso,
infatti, che siamo stati da subito favorevoli
allʼistituzione del Parco Nazionale delle
Isole Eolie, così come è sotto gli occhi di
tutti lʼattenzione data alla salvaguardia e
promozione delle risorse storicoarcheologiche e paesaggistiche. Essere
oggi insigniti da Legambiente e dal
Touring Club con il massimo
riconoscimento nazionale è davvero un
emozione ineguagliabile, un regalo verso
la nostra popolazione che segue
costantemente con attenzione tutta la
nostra attività ed è anche un prestigioso
riconoscimento ad unʼamministrazione
comunale giovane e vitale che vede nella
tutela delʼambiente lʼunica risorsa in grado
di sviluppare un turismo di qualità».
MILAZZO
«E io istituisco la tassa
d’imbarco per le Eolie»
La provocazione del primo cittadino. «Noi siamo
la porta dell’arcipelago ma abbiamo solo disagi»
Carmelo Pino
MILAZZO. Santa Marina Salina istituisce la tassa di sbarco per i turisti che vogliono godere del mare più bello dʼItalia. A replicvare è
però il sindaco di MIlazzo Carmelo Pino che provocatoriamente punta a quella di “imbarco”. «Sarebbe davvero paradossale per i cittadini di Milazzo, città che col suo porto rappresenta il principale riferimento per i collegamenti con le Isole Eolie e per gli stessi eoliani che
vivono sulla terraferma, dover pagare la tassa di sbarco ogni qualvolta volessero raggiungere lʼarcipelago eoliano» dice Pino. A dar-
pagina 10
gli manforte è il collega di Leni, Riccardo Gullo che respinge con forza considerandola antistorica e negativa per lʼeconomia turistica isolana. Antistorica poiché si contrapporrebbe in maniera stridente con
la libertà di circolazione delle persone, negativa per le ripercussioni
che sicuramente avrà sullʼeconomia turistica delle comunità isolane. «Trovo assurdo che i milazzesi che si recano alle Eolie siano costretti già a non beneficiare della tariffa residenti, al contrario degli
eoliani e a pagare un ulteriore balzello- dice Pino - Credo che Milazzo invece, per tutte le conseguenze che subisce dalla movimentazione legata al transito passeggeri e merci per le Eolie dovrebbe avere qualcosa in più. Immagino la situazione del nostro porto nelle prossime settimane, i problemi di viabilità, di pulizia determinati dallʼenorme mole di traffico. Ecco quindi che più che tassa di sbarco, si
dovrebbe parlare di “tassa di imbarco”. Al di là delle battute - conclude il sindaco di Milazzo - ritengo che la questione debba essere
affrontata senza fughe in avanti, tenendo conto anche del periodo
difficile in cui anche il nostro turismo rischia di essere schiacciato dalla competitività, anche in termini di abbattimento di costi delle altre
Politica
29 GIUGNO 2012
centonove
MESSINA. Nella terra di Genovese c’è chi è pronto ad appoggiare l’eurodeputato del Pd
INCONTRI
Niente Crocetta per D’Alia
Fava al Monte di Pietà
L’obiettivo è rompere l’accordo intessuto dall’ex segretario democratico con l’Udc per candidare
il senatore centrista alla presidenza. A scaldarsi, Circolo Foa, Antonio Saitta e Filippo Panarello
MESSINA. Messina attende Rosario
Crocetta e Beppe Lumia. Nella terra di
Francantonio Genovese, il leader di
Innovazioni ed ex segretario regionale
del Pd che ha chiuso un accordo sulla
presidenza della Regione con lʼUdc, cʼè
chi è pronto a sostenere lʼeurodeputato
proposto dalla società civile come
candidato alla poltrona più importante
della Sicilia, dicendo no alla corsa di
Gianpiero DʼAlia, coordinatore centrista
e messinese come il democratico. Tra il
dire e il fare, però, cʼè di mezzo il mare
dellʼincertezza.
WAITING FOR CROCETTA. La struttura
territoriale, in Sicilia, cʼè già: è quella
della lista “Crocetta per Lumia” che
debuttò alle elezioni del segretario
regionale del Pd, in cui, a vincere, fu
Giuseppe Lupo. Ma, nonostante i
sostenitori non manchino, e alcuni si
sono spesi pubblicamente, Crocetta non
ha ancora del tutto sciolto la riserva. Di
sicuro, lʼeurodeputato vuole le primarie,
istaurando una “guerra di nervi” con
DʼAlia che non le vuole, ma subisce
pressioni su pressioni. Come quelle
sollecitate da Lupo, il quale ha chiesto un
intervento a Pierluigi Bersani per far
retrocedere il politico e scongiurare
consultazioni preventive. Uguale attesa
cʼè per la posizione finale di Giuseppe
Lumia. Il senatore che è stato fautore del
Lombardo quater insieme al capogruppo
allʼArs, Antonello Cracolici, e a
Genovese, formalmente ancora non ha
preso posizione sullʼaccordo con lʼUdc. E
attende gli eventi. Anche da lui dipende
lʼuscita allo scoperto dei “crocettiani”.
QUI MESSINA. In riva allo Stretto, chi
sarebbe propenso ad “agganciare”
Crocetta, fino ad ora, è il circolo “Vittorio
Foa”. Presieduto da Piero David, si
riunisce nella sede storica degli ex
Democratici di Sinistra e conta, tra gli
iscritti, molti giovani provenienti dalla ex
Francantonio Genovese
LO SPASCIA-ALLEANZE. Rosario Crocetta
Gianpiero D’Alia
Sinistra giovanile, ma anche leader del
partito come Angela Bottari (già deputato
e segretario regionale del Pds).
Punterebbero volentieri su Crocetta anche
gli iscritti al Circolo “Vince Messina”
capeggiati da Antonio Saitta, già
vicesindaco e da sempre pronto a
ostacolare la leadership locale di
Genovese (attualmente è indeciso se
correre come rettore o come sindaco alle
amministrative), e il deputato regionale
Filippo Panarello. Il quale, in questo
caso, attende più le mosse di Cracolici che
non quelle di Lumia. Ma, ammesso che
Crocetta sciogliesse la riserva, ci sono altri
passaggi da consumare.
I REFERENTI. Sia Lumia che Crocetta,
prima di accettare appoggio a Messina, si
dovrebbero consultare con i loro riferimenti
locali, ai quali andrebbe il compito di
interfacciarsi con chi è pronto a sostenerlo
(o magari già lo ha fatto con la lista per
lʼelezione del segretario regionale). Chi
sono? In città cʼè sicuramente Gaetano
Giunta, ex assessore comunale e
segretario cittadino mancato dei Ds. A
cavallo fra il capoluogo e la provincia,
invece, cʼè lʼex segretario della Cgil,
Teodoro La Monica. Infine, in area
nebroidea, non si può prescindere
dallʼokay di Ciccino Calanna, presidente
del Gal “Nebrodi Plus”. (D.D.J.)
Al via il comitato LiberaSicilia
MESSINA. Nella terra di Francantonio
Genovese e Gianpiero DʼAlia, lʼappuntamento per lanciare la candidatura di Claudio Fava a presidente della Regione è fissato alle 18 del 3 luglio
al Monte di Pietà. Lʼincontro sarà lʼoccasione per costituire il comitato LiberaSicilia 2012. Tra i promotori dellʼiniziativa, che vedrà presente lo stesso Fava, cʼè anche lʼattore e regista
messinese Ninni Bruschetta, che ha
lanciato un appello su Facebook: “Conosco Claudio Fava da più di dieci anni e ho avuto modo di apprezzare la
sua intelligenza nella politica, nel
giornalismo, nella letteratura, il cinema, la televisione e il teatro. Abbiamo
lavorato molto insieme ed in lui ho trovato sempre coerenza, lucidità e onestà intellettuale. Per questo non mi sono sorpreso quando ho sentito lʼentusiasmo dei miei più illustri colleghi
di fronte alla possibilità che egli possa essere il ʻnuovoʼ Presidente della
nostra regione. Franco Battiato, Beppe Fiorello, Emma Dante, Leo Gullotta, Roberto Andò, Maurizio Marchetti
e gli altri artisti ed intellettuali siciliani, primi firmatari dellʼappello e del sostegno a Claudio, hanno tutti, in modo diverso, raccontato questa terra, le
sue tragedie, ma anche e direi soprattutto la sua grande cultura e la sua
sconfinata bellezza. Claudio Fava ci
rappresenta tutti”.
Ninni Bruschetta
IL COMMENTO DI GIOVANNI FRAZZICA
Ombre sul futuro
A ROMA CʼEʼ UN'INDAGINE che deve
accertare se oltre al tesoriere, accusato di
aver sottratto dalle casse della Margherita oltre 25 milioni
di euro, altri possano aver destinato a fini personali del
denaro proveniente dai rimborsi elettorali. Sarà la Guardia
di Finanza, su disposizione dei giudici romani, a svolgere
le verifiche sui nuovi documenti e sulle nuove ammissioni
di Lusi detenuto che Rutelli definisce «ladro» sperando
forse che il termine forte che utilizza per prendere, sia pure
tardivamente, le distanze dal suo responsabile
amministrativo gli porti più fortuna del più morbido
appellativo di «mariuolo» che adoperò Bettino Craxi nei
confronti dellʼing. Mario Chiesa quando iniziò la vicenda
“mani pulite”. Ma lʼex segretario della Margherita non
sembra rendersi conto che, qualunque sia il percorso
tecnico giudiziario di questa complessa vicenda, cʼè un
profilo morale e politico che non lo può risparmiare. Infatti
Rutelli, nella lettera aperta che scrive a Vittorio Feltri
afferma: “sono determinatissimo a uscirne con lʼonore
intatto”. Ammettiamo ed auguriamoci che non emergano
elementi di prova di collusione tra eventuali operazioni
illegali di Lusi, Rutelli ed anche altri dirigenti della
Margherita. Ma la responsabilità di tenere, parcheggiati e
inutilizzati per anni decine di milioni di euro, senza
neanche saperli controllare, dove la mettiamo? Spesso,
quando avvengono casi di questo genere si dice che nei
Paesi anglosassoni i parlamentari si dimettono per molto
meno. In Italia cʼè una distorta interpretazione del
significato di “resistenza”, che nata come termine per
definire lʼinsieme di movimenti di opposizione al
nazifascismo, ora è intesa più che altro come capacità di
certi politici di rimanere attaccati alla poltrona malgrado gli
attacchi simultanei di stampa, magistratura e pubblica
pagina 11
opinione. Ultimi fulgidi esempi di questa trasversale
tendenza politico culturale si sono registrati al nord, al
centro e al sud, non cʼè regione, non cʼè partito, che non
abbia il suo “ferito”. Ma lʼItalia non ha, a livello di ceto
politico, una sensibilità di tipo anglosassone. Quindi,
tranne Renzo Bossi ed i Presidente del Consiglio della
Regione Lombardia, il leghista Davide Boni, non si è
dimesso nessuno. Ma questo stato di cose contribuisce a
far crescere il grillismo ed a far aumenta lʼassenteismo:
cioè questi nostri più o meno simpatici eroi che fanno la
politica del tirare a campare, umiliati da un Governo
tecnico che impone a loro le decisioni ed a noi le tasse, alla
prossima prova del voto, comunque si voti, saranno
decimati. E nessuno rimpiangerà i caduti. Se invece
qualcuno di quelli tirati in ballo in queste vicende, come
hanno fatto i leghisti, volesse fare un passo indietro,
farebbe un servizio non solo al suo partito, ma alla
credibilità della democrazia del Paese.
Politica
29 GIUGNO 2012
CATANIA. Le strategie difensive del presidente della Regione di fronte ai giudici
Lombardo “abbreviato”
Il governatore dopo l’udienza davanti al gip convoca una conferenza stampa in un albergo.
E passa al contrattacco: «Sono pronto a rivolgermi al capo dello Stato Giorgio Napolitano»
DI DARIO DE LUCA
CATANIA. «Il Presidente Raffaele
Lombardo è sottoposto ad un massacro
mediatico»: nella frase con cui
l'avvocato Guido Ziccone introduce il
suo intervento nella conferenza stampa
convocata a sorpresa dal governatore, vi
è il riassunto di una storia giudiziaria in
cui la parola fine sembra il più lontano
dei miraggi. Dopo il colpo di scena
dell'ultima udienza del processo per voto
di scambio semplice del 22 giugno, in cui
i Pubblici Ministeri hanno avanzato la
contestazione nei confronti dei fratelli
Lombardo dell'articolo 7 (circostanza
aggravante mafiosa), l'evoluzione
giudiziaria ruota intorno alla decisione
del giudice per l'udienza preliminare
Marina Rizza, che al momento sta
vagliando la posizione del Presidente
circa l'imputazione coatta per concorso
esterno in associazione mafiosa
disposta dal gip Luigi Barone a fine
marzo. Allo stato attuale, come lo stesso
Procuratore Salvi ha sottolineato, si
predilige per una sorta di unificazione
del procedimento, ipotesi su cui a
puntare è pure il pool difensivo, in cui
prende sempre più corpo l'ipotesi di
chiedere direttamente il rito abbreviato.
Questa scelta difensiva preclude però
alcune condizioni che lo stesso
Lombardo espone: «Abbiamo chiesto
che si svolga il contraddittorio del
maggiore dei Ros Lucio Arcidiacono,
abbiamo chiesto di sentire il geologo
Barbagallo ed infine io stesso voglio
essere interrogato, possibilità questa
che mi è stata preclusa fino a questo
momento». Il giudice ha formalmente
accolto le richieste ad esclusione
dell'audizione del geologo, sulla cui
deposizione in questo procedimento
permane ancora un fitto mistero,
nonostante sia stato dichiarato in più
sedi come l'elemento d'unione tra Cosa
Nostra etnea e il mondo politico.
NELLA BUFERA GIUDIZIARIA. Raffaele Lombardo
IL DENTE AVVELENATO. Ciò che però
appare chiaro, nonostante la premessa
iniziale di assoluta fiducia nell'operato della
Procura etnea, è che al Presidente siano
state sostanzialmente precluse
determinate possibilità di potersi difendere
dalle accuse che gli vengono rivolte: «Non
è stato sentito uno, dico uno, di tutte
queste persone che si dice io abbia
favorito nonostante siano tutte in vita, ed è
per questo che io intendo investire di
questa questione sia il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano che la
Commissione Antimafia presieduta
dall'Onorevole Pisanu. Sono sicuro che
molte di queste cose scritte in questo
massacro mediatico si scioglieranno come
neve al sole». Sulla stessa linea di
Lombardo anche il nuovo difensore
Benedetti del foro di Roma. Esposizione la
sua incentrata sulla situazione cui sarebbe
vittima il geologo Giovanni Barbagallo di
cui vengono letti numerosi stralci
d'intercettazione durante il periodo di
custodia cautelare in carcere in cui più
volte si confidò con l'imprenditore Sandro
Monaco anch'egli arrestato
nell'operazione Iblis: «L'unica via d'uscita
per quest'uomo [Barbagallo] è deporre
contro Lombardo, è chiaro, è stato
detenuto e attualmente sotto psicofarmaci
- continua Benedetti - per questo motivo è
centonove
APPUNTAMENTI
All’Ergife in scena la svolta
Tutti a Roma per il congresso
ROMA. Andrà a Roma da “perseguitato”, Raffaele Lombardo. Il leader del
Mpa, infatti, ha convocato per il 7 e lʼ8
luglio, allʼHotel Ergife, il congresso federale, ovvero lʼassemblea organizzativa che deciderà il destino del Movimento. I lavori inizieranno alle ore
10,30 di sabato e si concluderanno alle ore 13 di domenica. Il partito ha messo a punto tutta lʼorganizzazione. Oltre alle indicazioni su quali mezzi pubblici utilizzare, ha anche fornito i numeri dellʼHotel per prenotare la camera “specificando Assemblea Congressuale Mpa”. I prezzi? La doppia
uso singola costa 90 euro. La doppia
per due persone, invece, 110. Il prezzo dei pasti, invece, non è proprio ompetitivo: per pranzare e cenare bisognerà tirare fuori dalla tasca 30 euro
ogni volta. Intanto, in attesa del congresso romano, il Movimento per le
Autonomie celebrerà le assemblee in
alcune regioni italiane. Il 30 giugno, in
via Melo 172, ci sarà quella della Puglia. Nello stesso giorno, a Oristano,
in Via Enrico Costa 6, si riuniranno gli
autonomisti della Sardegna. Il 2 luglio,
invece, tutti al T Hotel di Catanzaro e
al “Vanvitelli” di Caserta per i congressi della Calabria e della Campania. Per tutti gli appuntamenti, lo stesso ordine del giorno: situazione politica regionale e nazionale e ruolo del
Mpa; elezione degli organi dirigenti
regionali; elezione dei delegati al Congresso Federale nazionale.
stato posto agli arresti domiciliari per poi
essere sentito [nell'ambito del processo
per voto di scambio], in realtà prima
dell'udienza è stato nuovamente rinchiuso,
questo può essere letto come un invito a
parlare, è per questo che noi vogliamo
farci processare contro ogni intenzione
della Procura stessa». La prossima
udienza fissata quindi per il 23 luglio
verrà preceduta però, dall'atto
conclusivo fissato per il 19 luglio, del
processo per voto scambio semplice in
cui il giudice Ficherà dopo l'avvenuta
notifica al contumace Angelo Lombardo
rinvierà la posizione di entrambi gli
imputati al gip.
LA LETTERA
«La mia Formazione»
L’ex assessore: «Rotto un sistema perverso»
RICEVIAMO e pubblichiamo una lettera di Mario Centorrino, assessore alla Formazione dimessosi pochi gioni fa e sostituito, mercoledì 27, da Accursio Gallo.
“Caro Direttore, nella speranza di non approfittare eccessivamente dello spazio dedicato dal Suo settimanale alle
criticità dellʼeconomia siciliana - il problema della formazione professionale, ad esempio - vorrei brevemente rispondere alla nota firmata sul tema da Grazia Concetta
Freni, (della quale peraltro condivido pienamente in gran
parte i contenuti) pubblicata nello scorso numero.
Fino a pochi mesi fa il settore della formazione professionale dipendeva, per le sue attività, unicamente dalla spesa regionale. Con un singolare circolo vizioso: più spesa,
grazie allʼintervento politico, più occupazione (in gran parte senza selezione), ancora
più spesa. Il controllo del raggiungimento
degli obiettivi veniva effettuato solo da pochi enti virtuosi. Non mi risultano, per ragioni varie (interessi precostituiti, rendite di posizione, disponibilità apparentemente illimitata di fondi pubblici, pressante offerta di lavoro, non conoscenza di meccanismi interni) tentativi da parte degli attori del sistema per trasformare in virtuoso quel circolo vizioso del quale ho parlato.
Circolo vizioso che ovviamente mortificava competenze,
innovazioni, ricerca di adeguamento ai bisogni del mercato da parte di enti e docenti.
Rivendico con orgoglio di aver rotto, con i miei collaboratori, e con il pieno appoggio del Presidente Lombardo e di
alcuni gruppi politici, un processo perverso. In coincidenza, tra lʼaltro, con una crisi finanziaria della Regione tale
da non permettere le stesse quantificazioni di spesa del
pagina 12
passato per il capitolo della formazione professionale. Anche se avrei voluto che i tempi tecnici di questo cambiamento fossero decisamente più brevi. Ma rassicurato, se
così può dirsi, dellʼesistenza di un “salvagente”, la cassa
integrazione, da me introdotta e la cui inspiegabile assenza aveva infine fatto da “moltiplicatore di ricatto” su alcuni protagonisti del circolo vizioso. Spero che la parte
buona - che esiste - della formazione professionale siciliana, se non ora, tra qualche tempo, riconosca - lo hanno
fatto con evidenza il ministro Barca e la ministra Fornero
- quanto meno le mie buone intenzioni ed il ricorso a modelli di valutazione e monitoraggio dei progetti con maggiore grado di oggettività. A vantaggio dei giovani ne-ne,
che vanno assolutamente recuperati dalla loro - statisticamente accertata - apatia nei confronti dei percorsi di accesso al mercato del lavoro. Grazie per lʼattenzione”.
Mario Centorrino
(ex assessore alla Formazione Professionale)
centonove
Politica
29 GIUGNO 2012
IN...MOVIMENTO. Le signore dell’Autonomia dettano la linea per la “rinascita”
Mpa, donne alle riscossa
Convocate dalla coordinatrice Margherita Ferro, hanno raggiunto il Mondello Palace Hotel
da tutta la Sicilia. Il drappello messinese guidato da Daniela Bruno. Che ha affittato un bus
PALERMO. Al motto di “autonomia”,
“Statuto siciliano” e “territorio”, le donne
del Movimento per lʼAutonomia
scendono in campo, anticipando la
riorganizzazione del partito che verrà
annunciata allʼAssemblea congressuale
organizzativa del partito, prevista a
Roma per il 7 e 8 luglio. Le signore si
sono riunite un giorno prima del
congresso regionale, al Mondello Palace
Hotel, e sono state ascoltate dal leader
Raffaele Lombardo, che ha preso
appunti per tutto il tempo. Le donne
hanno varato un canale video
(www.youtube.com/user/donneperlauton
omia) e il blog
FIERAMENTE MPA. Daniela Bruno
www.donneperlautonomia.it/). A
Mondello erano presenti oltre 500 donne,
ma non solo. Uomini ed anche giovani
che non sono mancati allʼappuntamento
fissato ed organizzato dalla coordinatrice
regionale, Margherita Ferro.
AUTONOMIA FOREVER. «Ritrovo
intorno a me tante donne di ogni
estrazione sociale e culturale che vogliono
dedicarsi a unʼattività politica di un
movimento che guarda soprattutto al
territorio», spiega Katia Bucaria da
Trapani. Unʼaffermazione che fa il paio con
quella di Patrizia Calco da Rosolini:
«Bisogna portare sul territorio i principi
autonomistici e farli conoscerere a tutti in
politica. Donne coinvolgenti e a diretto
contatto con il territorio. Uomini più che
altro attaccati al potere». Aggiunge Clezia
Di Vece, di Campobello di Licata: «Al di là
delle quote rosa previste dal punto di vista
legislativo, le donne rappresentano un
valore aggiunto. Nel mio Comune sto
cercando di creare un gruppo stabile per
studiare lo statuto siciliano di cui tutti
parlano ma che in pochi conoscono». Cʼè
poi chi, come Gaetana Palermo, porta
una testimonianza dal territorio relativa
allʼorganizzazione del partito: «Il
movimento autonomistico ad oggi è
incompiuto, A Enna il movimento sta
rinascendo dopo un momento di difficoltà.
Le donne hanno un ruolo molto importante
in un momento in cui è necessario dare
freschezza al movimento». Sulla stessa
scia, Valentina Fiorenza di Caltanissetta:
«Occorre organizzarci in maniera più
coesa per accedere a determinate cariche
allʼinterno del partito occupate oggi solo
dagli uomini». A portare la testimonianza
dei ventenni, durante lʼincontro del 23
giugno, Martina Bucisca di Catania: «I
giovani devono dare al partito un nuovo
volto, bisogna ripartire da loro, che devono
interessarsi alla politica senza aver paura
di esprimere la loro opinione». E, sempre
dei giovani, parla Antonella Turco di
Palermo: «Per cambiare il presente e il
futuro dei giovani, che momentaneamente
è precario, bisogna scendere in campo e
mettersi in gioco, invece di criticare e
basta». E cosa dicono le donne
dellʼassemblea regionale del 24 giugno a
Villa Igiea? «Cʼè stata una grandissima,
entusiastica, importante partecipazione»,
commenta Margherita Ferro, coordinatrice
regionale delle Donne del Mpa.
Professoressa nella vita, ha esortato tutti i
presenti, militanti, dirigenti ed
amministratori, a non esitare di «scegliere
secondo libero arbitrio».
DANIELA DA MESSINA. Sono partite
con un pullman, le donne messinesi del
Mpa. Presenti consiglieri comunali,
sindaci come Rita Mongiuvino
(Malvagna) e Rossana Fichera
(SantʼAlessio), il consigliere provinciale
Rosy Danzino e lʼex assessore di
Palazzo dei Leoni, Daniela Bruno:
«Abbiamo partecipato con entusiasmo al
coordinamento. Tra noi siamo molto unite
e contiamo persone di alta qualità come
Margherita Ferro e Rossana Interlandi».
Per Daniela Bruno, «la dimensione
territoriale del partito è molto più
congeniale alle donne, che per dedizione
si sono sempre sacrificate per i figli e le
famiglie. Siamo noi che, quotidianamente,
guidiamo la Sicilia». (D.D.J.)
LO STRAPPO
“Liberi insieme” per tre
Il nuovo gruppo di Cerreti, Gulotta e Previti
MESSINA. Citano Don Sturzo, rivolgendosi “a tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini supremi della patria”, Roberto
Cerreti, Nino Previti e Roberto Gulotta, i tre consiglieri
provinciali di Messina che hanno lasciato il Movimento per
le Autonomie (ma per il commissario provinciale Antonio
Andò sono stati espulsi) dando vita a “Liberi Insieme”, il
nuovo gruppo consiliare che si potrebbe anche agganciarsi al percorso di fuoriuscita dagli autonomisti di Carmelo Lo Monte, lʼex capogruppo alla Camera che lavora
per un partito basato sulle autonomie locali e recentemente è stato visto alla convention della “creatura” di Maurizio Zamparini, “Movimento per la gente”.
“Gli insegnamenti di Don Luigi Sturzo - scrivono i tre - troppo spesso utilizzati nei momenti elettorali e mai osservati durante lo svolgimento dei propri compiti istituzionali, sono le
premesse base e lo spirito con cui i sottoscritti vogliono presentare alla città di Messina ed alla sua Provincia, il nuovo
gruppo consiliare ʻLiberi Insiemeʼ, un progetto politico che
non ha aspirazioni di evolversi in partito, quanto invece di diventare progetto sociale di riferimento per tutti coloro che fortemente credono nelle potenzialità del nostro territorio e dei
suoi abitanti. Troppe volte - continuano - in questi anni abbiamo dovuto tacere al cospetto dei tanti torti subiti dalla nostra città e dalla nostra gente, ingabbiati in logiche di partito
che calate da Roma o da Palermo, violentavano noi e le nostre coscienze. Il centralismo romano e palermitano, che di
fatto a scaricato le responsabilità della crisi economica sugli
Enti Locali, demonizzando le province ed i piccoli comuni,
può anche sembrare poca cosa rispetto allʼattuale centralismo che si vive allʼinterno dei partiti politici convenzionali,
pagina 13
con il ʻPrincipeʼ osannato da diversi vassalli, che in barba alla necessità del popolo, decide arbitrariamente presente e
futuro in un impegno politico raramente riconducibile al più
nobile principio di ʻdemocraziaʼ. La dignità nella vita di ognuno di noi non può avere un prezzo, e per tale motivo la decisione di dotare noi stessi, Messina e la sua provincia, di ʻun
nuovo strumento libero dagli schemi dei partiti e dei Principiʼ, che possa per il prossimo anno e ci auguriamo per il futuro, rappresentare ʻuna voce concreta per Messinaʼ, che
riesca ad unirci nellʼinteresse generale, facendo comprendere che lʼantica logica del ʻDividi et Imperaʼ, non può più essere tollerata, e che lʼunico modo per uscire dalla crisi economica e mentale in cui i Governi a tutti i livelli ci hanno rilegato, può solo ed esclusivamente essere quello dello stare
ʻinsiemeʼ”. I tre chiudono ecumenicamente: “Noi ed anche i
cittadini dovremo ricordarci di perdonare i nostri nemici ed i
nemici della nostra città, ma per il bene comune e di Messina non dovremo mai dimenticare i loro nomi!”.
Politica
29 GIUGNO 2012
MESSINA. Il sindaco affida ad un video la sua versione sulla decadenza dall’Ars: “Ho optato”
PeppinoTube
Attacchi per alleati e avversari, un’ombra di complotto e la candidatura alla presidenza della Regione.
Storia dell’infatuazione di Giuseppe Buzzanca per le nuove tecnologie. Con questi risultati
DI ALESSIO CASPANELLO
MESSINA. In maniche di camicia, cravatta
blu ben allacciata, posizione rilassata in
poltrona, tono colloquiale, sorrisetto
complice. Giuseppe Buzzanca, sindaco di
Messina, affida la sua controffensiva sulla
questione della decadenza da
parlamentare ad un video, pubblicato sul
suo canale personale del celebre social
network Youtube. E lo intitola con un
“leggero” ed insinuante eufemismo:
“disinformazione strumentale. Tutto questo
come antipasto al piatto forte: la sua
candidatura alla presidenza della Regione
Siciliana.
BUZZANCATUBE. La prima frase è tutto
un programma: “la disinformazione
continua...”, attacca Buzzanca. In tre minuti
netti, il sindaco attacca, nellʼordine, i vecchi
colleghi di partito di Fli, i rappresentanti
messinesi di Italia dei Valori, un “giornalista
di testate nazionali”, il Pd. Tesi di
Buzzanca, formale più che sostanziale, è
che il voto dellʼArs che lo ha dichiarato
decaduto da palazzo dei Normanni gli
avrebbe comunque consentito di optare,
entro i dieci giorni, per quali delle due
cariche conservare. “Coerentemente con
quanto ho detto nel 2010, ho scelto
Messina”, specifica Buzzanca, che
comunque attacca a testa bassa. “Eʼ una
persecuzione continua, è la seconda volta
che non mi consentono di restare
allʼAssemblea regionale siciliana (la prima
decadenza è del 2006, ndr)”. La stoccata
Buzzanca, senza nominarlo, la rivolge a
Pippo Currenti, deputato regionale di Fli
che nel 2006, quando i due erano ancora in
Alleanza nazionale, ricorse contro
Buzzanca causandone la decadenza (e
prendendone il posto). Poi tocca a
Salvatore Mammola, segretario cittadino
di Idv anchʼegli tirato in ballo “in
contumacia”, accusato sottotraccia da
Buzzanca di “doppiopesismo”. “Non mi
risulta che il sindaco di Palermo Leoluca
Orlando (maggiorente nazionale di Italia
dei Valori, ndr) si sia dimesso da
parlamentare”, motiva Buzzanca. Non
manca una stoccata anche per lʼalleato
litigioso Gianpiero DʼAlia: “Cʼè chi a suo
tempo aveva fatto del moralismo sul
doppio incarico, ma non mi risulta che
Giulia Adamo, sindaco dellʼUdc (di
Marsala, ndr) si sia dimessa dallʼArs”. E poi
“sala” il Partito Democratico, reo di aver
sostenuto il governo “ribaltonista” di
Lombardo. “Forse siamo scomodi azzarda Buzzanca - ecco perchè il Pd ha
messo in campo questo enorme
spiegamento di forze, per ricostruirsi una
verginità politica. Io sto difendendo un
principio, e lo difenderò fino in fondo, pur
rispettando le leggi e le decisioni dellʼArs concede il sindaco di Messina - che ha
ancora una volta ha voluto mettere in gioco
sè stessa e lo ha fatto commettendo degli
errori grossolani”. Quali? Passano tre
secondi, e Buzzanca la butta in caciara,
centonove
puntando lʼindice contro la malaburocrazia,
gli esosi stipendi della Regione Siciliana e
scagliandosi contro un generico “magna
magna”. Il video si interrompe, ma continua
in un altro messaggio, in cui Buzzanca, di
fatto “rompe gli indugi”: seguendo il
ragionamento secondo il quale la Regione
ha bisogno di una guida nuova, forte e
attenta, Buzzanca ammicca alla
telecamera: “Io non mi tirerò mai indietro,
pur ribadendo che mai e poi mai penso di
autocandidarmi, ma certamente ascolto la
gente. Se dovesse essere necessario
mettere la mia faccia, sarei anche
disponibile a candidarmi alla presidenza
della regione Siciliana”.
TUTTI I VIDEO. Delle nuove tecnologie
telematiche, dʼaltra parte, Buzzanca ha
mostrato di saperne fare un ottimo uso. Il
primo dei suoi video, sei mesi fa, è stato il
messaggio di fine anno alla città che
amministra. Successivamente, Buzzanca
ha ritenuto di dover intervenire o per
spiegare (video divulgativi su notte della
cultura, informativi su doppio approdo,
celebrativi in occasione del congresso del
Pdl, e ben due di servizio sulla crisi idrica
che a marzo ha assetato per una settimana
la città), oppure per polemizzare su
avversari politici (crisi allʼArs, visita
dellʼassessore regionale alla Salute
Massimo Russo al Papardo,
incompatibilità e altro). In tutto, Buzzanca
ha prodotto una ventina di video, che non
hanno riscosso però troppo successo: a
parte lʼultimo sulla “disinformazione
strumentale”, che ha registrato una
novantina di accessi, gli altri “blockbusters”
sono stati il messaggio di fine anno e il
video di solidarietà ai lavoratori ex Servirail
licenziati da Trenitalia. Il resto? Qualche
decina di accesi, tranne un paio di
eccezioni. Lʼexploit del video sulla
disinformazione ha una spiegazione. E si
chiama Twitter.
BUZZANCA CINGUETTA. Benchè sia
iscritto a Facebook (con pienone di
seguaci), la vera passione telematica di
Buzzanca si chiama Twitter. Alla
piattaforma che permette di “cinguettare”
messaggi di non più di 140 caratteri, il
sindaco di Messina affida le sue
considerazioni ed i suoi commenti,
spaziando dalle risposte alle segnalazioni
dei cittadini alla politica internazionale. Una
passione, quella di Twitter, che a Buzzanca
ha causato anche qualche “cazziatone” da
parte di consiglieri comunali, che lo hanno
accusato, le rare volte in cui si presenta in
aula consiliare a relazionare, di essere più
impegnato a scrivere resoconti sommari
della seduta piuttosto che ad ascoltare le
critiche che gli vengono rivolte.
ALTRI FRONTI
Apparentamenti & co.
Il Pdl si interroga, Fli e Pli si “annusano”.
“Autonomia e Libertà”, invece, bacchetta
MESSINA. Mentre bene o male gli altri partiti si muovono, seppure annaspando nel buio, il Pdl latita e sta alla finestra in attesa degli eventi, la consequenzialità dei quali è nota solo a Buzzanca ed
a nessun altro, nemmeno i consiglieri che lo sorreggono e che, alla domanda di cosa succederà di qui a qualche mese allargano le
braccia sconsolati e scuotono la testa. Altrove, si iniziano a stringere le alleanze. Ci prova Fli, partito sul quale incombe il 5% di sbarramento che, oggi, riuscirebbe a superare con un bel poʼ di affanno. Qualche giorno fa, nella sede del Pli di Messina si sono incontrate le due delegazioni regionali di Fli e Pli, rispettivamente guidate dal deputato Carmelo Briguglio e dallʼex senatore Enzo Pa-
pagina 14
lumbo. “Il tavolo avviato oggi è più di un semplice abboccamento
in vista di alleanze future, ma ha l'ambizioso intento di costruire, intorno alle comuni radici liberali, laiche e riformiste, un progetto veramente unitario per affrontare e superare la grave crisi politica che
affligge il paese”, spiegano i liberali.
Dalla sponda autonomista, lʼassociazione “Autonomia e Libertà”
spara a palle incatenate contro lʼamministrazione. “Criticheremo
lʼattuale amministrazione comunale e provinciale per “manifesta incapacità politica” nella gestione amministrativa di ogni ente e chiederemo,con un documento condiviso,le dimissioni del suo massimo rappresentante”, spiega il presidente Alessandro La Cava, che
venerdi 29 consegnerà gli attestati di partecipazione ai trenta ragazzi che nei mesi scorsi hanno frequentato il corso di formazione
politica. “Eʼ necessaria - ha concluso La Cava - una campagna di
delegittimazione nei confronti di tutti quei soggetti che oggi puzzano di naftalina e che rappresentano il fallimento di una generazione che già da troppi anni abusa della intelligenza dei cittadini messinesi”. (A.C.)
centonove
Politica
29 GIUGNO 2012
MESSINA. La giunta provinciale aumenta del 16% le imposte sulle assicurazioni automobilistiche
PALAZZO DEI LEONI
Rc auto, stangata Ricevuto
“Liberi Insieme”
fuori dal Mpa
Con i 6 milioni di euro di maggiori entrate dovrebbero essere accesi mutui per la messa in sicurezza
di strade. A contestare la scelta Pippo Lombardo. «Già spesi 120 milioni senza risultati»
Cerreti, Previti e Gulotta
fondano il nuovo gruppo
DI
MESSINA. Si chiama “Liberi Insieme”
il nuovo progetto politico a cui hanno
aderito gli ex consiglieri provinciali del
Mpa Roberto Cerreti, Nino Previti e Roberto Gulotta. Un movimento che partendo da Palazzo dei Leoni potrebbe
arrivare a presentare liste elettorali per
le imminenti Regionali. Come anticipa
Cerreti. «Presenteremo una lista alle
prossime regionali e stiamo cercando
inoltre di allargare ulteriormente il
GIANFRANCO CUSUMANO
MESSINA. Per fare fronte alla
previsione di nuovi mutui
lʼamministrazione provinciale
guidata da Nanni Ricevuto ha
previsto nel bilancio di previsione
2012 lʼaumento al massimo delle
imposte sullʼauto di competenza
della Provincia. In poche parole
per gli automobilisti dei 108
comuni si preannuncia lʼaumento
del costo dellʼassicurazione auto.
Secondo il bilancio di previsione
sarà del 3,5%, pari a sei milioni
di maggiore entrate, portando al
16% lʼaliquota dellʼimposta sulle
assicurazioni contro la
responsabilità civile derivante
dalla circolazione dei veicoli a
motore, e del 5% lʼimposta
Nanni Ricevuto
provinciale di trascrizione I.P.T.
portandola dal 25% al 30%, tetto
milioni di euro per la viabilità
massimo consentito per legge, con una
provinciale, per il 2012 si prevedano
previsione di maggiori entrate per circa
ancora altri undici milioni di euro di
un milione di euro. «Non è accettabile contrazione di nuovi muti mutui per
dic eil consigliere di Sicilia Vera, Pippo
manutenzione e adeguamento
Lombardo - che nonostante nei tre anni
precedenti siano stati già spesi oltre 120 funzionale delle strade provinciali. Così
facendo in soli quatto esercizi finanziari,
lʼamministrazione
Ricevuto ha contratto
muti per oltre 40
milioni di euro che
costeranno allʼente
complessivamente
oltre 70 milioni di
euro, di cui trenta di
solo interessi nei
prossimi ventʼanni
(lʼamministrazione
Leonardi ne ha
contratto meno di
dieci milioni in cinque
anni)». Lombardo
promette battaglia in
aula consiliare. «Fino
Pippo Lombardo
a quando non sarà
Gulotta, Cerreti e Previti
rivisto tutto il sistema della gestione
della manutenzione della viabilità
provinciale - dice Lombardo - non
consentirò, con tutti i mezzi che il ruolo
di consigliere mi consentiranno, che si
continui a vessare i cittadini della
nostra provincia con imposte portate
alle massime aliquote, solo per
garantire un sistema che fino ad oggi a
ha prodotto solo il salasso del Bilancio
della Provincia senza dare un riscontro
reale sulla qualità funzionale delle
strade provinciali». Lombardo
preannuncia migliaia di emendamenti
per scongiurare che queste maggiore
entrate - considerato che quello della
RC auto essendo di competenza della
giunta e quindi inalterabile dal consiglio
- «siano utilizzate per fini elettorali dal
presidente Ricevuto continuando ad
alimentare sprechi che sono sotto gli
occhi di tutti, anziché restituirle
realmente ai cittadini sotto forma di
servizi e di miglioramento funzionale
della viabilità provinciale».
pagina 15
gruppo provinciale». Alla presentazione del movimento cʼera presente anche Pippo Previti, presidente del consiglio comunale di Messina e fratello di
Nino. A quanto pare anche a palazzo
Zanca potrebbe approdare “Liberi Insieme”, oltre a Previti sembra interessato anche il consigliere Nino Restuccia. Per creare il gruppo manca un terzo consigliere. Al gruppo Mpa, intanto,
è rimasta fedele Rosy Danzino e si è aggiunto dal gruppo Misto Simone Magistri. Tra i due si sta cercando di capire
chi deve ricoprire lʼincarico di capogruppo. Si vociferava del passaggio di
Tonino Calabrò, degli "Autonomisti di
base, Agostino Pellegrino (gruppo misto) e Giacinto Barbera (vicino al deputato Giuseppe Picciolo) ma è tutto
fermo. Nel Pdl, invece, il consigliere
Salvatore Coppolino si è dimesso da
componente del Coordinamento provinciale del Pdl (pare sia in rotta con
lʼonorevole Roberto Corona).
Politica
29 GIUGNO 2012
centonove
NOVITA’. Il “Movimento 5 stelle” di Beppe Grillo fa proseliti nel paese delle ceramiche
Grillini a Santo Stefano
A farne parte una quarantina di trentenni tra cui il maestro Nicola Mirenda e Fabio Sarlo.
Ma ad avvicinarsi una serie di “gattopardi”. A cominciare dai componenti della maggioranza
DI
NINO DRAGOTTO
S. STEFANO DI CAMASTRA.
Nella cittadina delle ceramiche,
dove da un quarto di secolo la
sede municipale di via Palazzo è
“okkupata” quasi
ininterrottamente dai gattopardi
della politica, un segnale di
cambiamento viene lanciato dai
“grillini”. Il gruppo è prevalente
composto da under 40/30 anni,
ma non tutti sono fedeli
osservanti delle indicazioni a
“cinque stelle” di Beppe Grillo. Lo
zoccolo “puro” dei grillini tocca la
soglia di 40 unità. Ma sul loro
convoglio si sono agganciati altri
cento, chi per cercare
opportunità, chi per seguire un
movimento di tendenza, chi per
fare lʼinfiltrato. Tra i più “attivisti”
cʼè Nicola Mirenda, giovane
maestro ceramista, un creativo
sempre animato nella ricerca di
svegliare il suo paese da un
“sonno culturale” che dura da
troppo tempo. «Il movimento dei
grillini, complementare e
Il grillimno Nicola Mirenda
parallelo al desiderio dei più
attivi nel gruppo, è funzionale a tenere
adunanze di Palazzo Armao, oggi
unito il gruppo, ed il progetto è quello di
museo comunale con biblioteca
approdare ad un pensiero culturale per
dedicata alla memoria di Liborio
cercare di cambiare il ritmo della vitalità
Gerbino, nume della “sinistra” di
in un piccolo paese», confida Nicola
sempre. Il Palazzo è lʼemblema
Mirenda, consapevole nel voler dare
architettonico della città artigianale,
fisionomia al gruppo, foggiandolo e
dove la famiglia Armao, composta da
plasmandolo come un panetto di argilla.
valenti ceramisti di tradizione agli inizi
A dare la carica ai 40 grillini più convinti,
sono Fabio Sarlo, Dario Martino, i fratelli del 900 aveva saputo abbinare la
residenza con il luogo di lavoro. Il
Davide e Tiziano Famularo, Marco
prossimo incontro del “Movimento
Compagno, Santo Russo, Vincenzo
cinque stelle” sarà lʼ1 luglio a Palazzo
Napoli, ed una giovane studentessa,
Armao. Saranno più numerosi. Nessun
Jenny Amato. Su facebook i loro
progetto di destabilizzazione politico
richiami allʼimpegno sono: “diritti
amministrativa. Puntare alla sede del
negati”, “alba stefanese”, “ No al gioco
Palazzo municipale, adesso non è una
sporco”. Si ritrovano in parecchi, di
priorità. Lʼultima consultazione elettorale
domenica pomeriggio, nella sala
Fabio Sarlo
amministrativa ha determinato il
siluramento dellʼamministrazione
uscente guidata dal medico chirurgo
Giuseppe Mastrandrea, che ha fatto
registrare un eloquente flop personale:
solo 64 preferenze da aspirante
consigliere, troppo pochi per sedere in
uno scranno. Il cambiamento al vertice
amministrativo ha premiato Francesco
Re, sindacalista bancario, che ha
saputo leggere la volontà dellʼelettorato,
di mandare a casa chi non aveva mai
saputo interpellare la gente, e preferito
consultarsi con un ristretto gruppo di
amici. I segnali di cambiamento al
Palazzo si sono visti. Alla seduta
dʼinsediamento del consiglio comunale,
la gente comune ha invaso ogni spazio
della sala consiliare. Anche dietro il
tavolo del segretario comunale. Due file
di bambini accovacciati sul pavimento al
cospetto dei seggi dei consiglieri. Al
discorso programmatico del sindaco
appena eletto, tutti in silenzio, anche i
bambini. Il cambiamento si percepisce.
Le vie del paese sono ritornate pulite.
Gli spazi verdi del centro abitato sono
stati puliti dalle erbacce. Il
provvedimento amministrativo più
qualificante per lʼesecutivo guidato da
Francesco Re, quello di proteggere la
sorgente che alimenta lʼacquedotto
comunale, e quello di attivare le sorgenti
a monte del centro abitato. Lʼattento
osservatore però, non può notare che al
Palazzo non tutto è cambiato. I nuovi
amministratori sono quelli di sempre . Il
gruppo di giovani rampanti cresciuti alla
scuola del grande maestro socialista
Liborio Gerbino da oltre un ventennio
continua ad occupare il Palazzo
Municipale. Il sindaco Francesco Re ,
già assessore comunale è rientrato alla
carica più prestigiosa. Il presidente del
consiglio è Carmelo Re, fermo per un
lustro, dopo un quinquennio da sindaco,
ed una lunga permanenza da
vicepresidente della Provincia. Il
vicesindaco Filippo Fratantoni,
assessore di lungo corso è stato
richiamato in sella dai due Re. Da
pragmatici i gattopardi della politica,
fanno un gran movimento, sembrano
dividersi, ma poi si ritrovano insieme. I
grillini? Possono rimanere a Palazzo
Armao. Si cercano sul Web ed intanto
studiano strategie. Ad amministrare ci
stanno pensando altri.
SANTA TERESA DI RIVA
Volontari in Comune
Cittadini offrono la loro opera gratuita all’esecutivo
S. TERESA DI RIVA. Eʼ lʼesercito dei volontari a reggere in
piedi lʼamministrazione De Luca. Dopo gli interventi delle
ditte che si sono prodigate offrendo gratuitamente (non tra
poche polemiche ) le loro prestazioni per rifare il look alle
piazze principali ed alla spiaggia, nasce per supportare una
deficitaria ed inefficiente macchina comunale lʼassociazione “Amiamo Santa Teresa”, nata dallo spirito di dedizione
di un nutrito gruppo di cittadini che hanno deciso di fornire
il loro apporto a costo zero nel tentativo di migliorare il livello di vivibilità della cittadina jonica. Lʼassociazione che viene presentata come “ braccio operativo “ dellʼesecutivo municipale ha numerosi fini sociali tra di essi emergono promozione turistica, volontariato, promozione dei rapporti
umani solidali. Insomma una struttura collaterale che nel futuro prossimo, secondo le intenzioni degli uomini di Sicilia
Vera, dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale di collante
tra “ il dire ed il fare “.
Lʼesordio ufficiale per i rappresentanti di “Amiamo Santa Teresa” si è registrato in occasione della pulizia straordinaria
della spiaggia con circa 60 volontari supportati dalla presenza dellʼAvis, del Leo Club, dellʼEnalpesca, dei Falchi dellʼAgrò e della protezione civile. Nel corso della giornata sono stati eliminati quattro camion di rifiuti. Una iniziativa spontanea accolta favorevolmente dai partecipanti, che si sono
dichiarati disposti a ripeterla, e dai cittadini. Soddisfatto il
presidente del nuovo organismo, Carlo Naccari, primo dei
non eletti al consiglio comunale. «Questa tornata elettorale ha segnato un cambiamento reale nella mentalità dei nostri concittadini che hanno deciso di scrollarsi di dosso tabù
e pregiudizi decennali e che hanno marcatamente messo
in chiaro la loro volontà di rendersi destinatari del proprio fu-
pagina 16
turo» sostiene. Le parole del giovane Naccari, piene di entusiasmo, raccolgono al tempo stesso un fondo di entusiasmo ma anche di speranza che nutrono i cittadini che hanno capito il momento di difficoltà in cui si trova ad operare il
neo sindaco, affiancato da elementi sicuramente freschi ma
tutti da scoprire sul piano delle capacità amministrative, ingessato da una situazione finanziaria aggravata da un bilancio non approvato dalla precedente amministrazione e
difficile da quadrare vista la presenza di circa un milione e
mezzo di debiti.
A ciò si aggiunge una pianta organica comunale male assortita con una pletora di impiegati e soltanto sei operai, situazione figlia di una politica clientelare perpetrata negli anni che ha visto il proliferare di promozioni ingiustificate con
lo spaccato più evidente allʼinterno dellʼufficio tecnico comunale dove i posti a sedere dietro le scrivanie bastano a
stento per accogliere le tredici unità operative.
Massimo Ferraro
Sicilia
centonove
Antonino Palumbo premiato dal presidente della Repubblica, Napolitano
Uno scorcio dei cantieri navali Palumbo
INDAGINI. La Forestale indaga su tonnellate di materiale ferroso smaltito nelle montagna attorno a Messina
Scorie im...boscate
Gli esami dell’Arpa sui campioni e gli appostamenti portano ai cantieri navali Palumbo della zona Falcata.
Secondo i primi accertamenti è il frutto della “sabbiatura” dello navi. Palumbo: «Noi estranei. Il servizio è dato in appalto»
DI MICHELE SCHINELLA
MESSINA. Sono rifiuti speciali e
dovevano essere smaltiti nelle discariche
appositamente autorizzate a trattarli. Sono
finiti, invece, nei boschi attorno alla città di
Messina. Ad avere il sospetto che quella
che sembrava terra nera color pece in
realtà era materiale smaltito in maniera
illegale sono stati i militari del Corpo
Forestale dello Stato. I primi esami dei
campioni prelevati, affidati alla Agenzia
regionale protezione ambientale (Arpa) di
Messina, hanno consentito di accertare
che si trattava di materiale ferroso e
acciaioso ridotto a particelle minuscole. I
servizi di appostamento e di pedinamento
di alcuni camion hanno invece consentito
di arrivare al luogo da cui il materiale
proveniva: i cantieri navali della zona
Falcata della città gestiti da tre anni
29 GIUGNO 2012
allʼazienda del napoletano Antonio
Palumbo. Il materiale altro non sarebbe
che il frutto di quella che si chiama
“sabbiatura” delle navi, ovvero
dellʼoperazione meccanica diretta a
rimuovere la vernice della parte esterna
degli scafi che poi viene così pitturata:
come raccontano gli esperti del settore si
tratta di scorie di acciaieria usate per
sverniciare che si mescola con la vernice
che viene via durante la stessa
operazione.
SIPARIETTO UFFICIOSO. Prima che i
militari su disposizione del sostituto della
Procura di Messina, Diego Capece
Minutolo, a cui avevano inviato una
dettagliata informativa, decidessero di fare
irruzione nei cantieri, in unʼangolo della
vasta area, è comparso un cumulo di terra
nera, dello stesso colore del materiale
trovato nei boschi attorno alla città.
«Dove vanno tutti questi camion pieni di
terra?», hanno domandato i militari
«Trasportano materiale edile frutto dei
lavori che nelle scorse settimane si sono
svolte allʼinterno dei cantieri», si sono visti
rispondere.
I militari, però, non si sono fidati e hanno
interrogato alcuni lavoratori: «Le risultano
recenti lavori edili allʼinterno dei cantieri?».
«Assolutamente no», hanno risposto tutti
coloro che sono stati sentiti come persone
informate sui fatti.
Ai vertici dellʼazienda napoletana è stato
domandato cosa fosse il cumulo di terra
nera, simile alle stesse scorie da
acciaieria, spuntato nelle scorse settimane
allʼinterno dei cantieri. Secondo alcune
indiscrezioni i dirigenti dei Cantieri navali
Palumbo Spa hanno spiegato che si
trattava proprio del materiale di risulta
della operazioni di sabbiatura accatastato
ed in attesa da molto tempo di
smaltimento.
Gli agenti del Corpo Forestale hanno
convocato così i funzionari dellʼArpa, per
effettuare dei prelievi e capire di che tipo di
materiale si tratta. I risultati non sono
ancora arrivati.
PRIMI RESPONSI. I funzionari dellʼArpa
hanno invece fornito al magistrato che
coordina lʼinchiesta un primo responso: il
materiale frutto della sabbiatura non è
classificato dalla legge come “rifiuto
pericoloso o tossico” bensì come “rifiuto
speciale” che comunque non può essere
smaltito in discariche normali, come quelle
per rifiuti solidi urbani. La differenza è
importante per le sanzioni sanzioni penali
previste in caso di smaltimento illegale: se
si tratta di rifiuti pericolosi la legge prevede
lʼarresto.
LA DIFESA UFFICIALE. La proprietà
dellʼazienda napoletana affida la sua
difesa allʼavvocato di fiducia, Bonni
Candido: «Siamo a conoscenza del fatto
che la Procura di Messina sta svolgendo
indagini in merito allo smaltimento dei rifiuti
non pericolosi allʼinterno del Cantiere
Palumbo. In merito precisiamo che il
nostro cliente non effettua lavorazioni di
sabbiatura con proprio personale. Queste
lavorazioni rientrano, infatti, tra le attività
specialistiche che, per strategie aziendali,
vengono affidate in appalto ad aziende
esterne. LʼAzienda Cantieri Palumbo Spa
ha comunque già manifestato piena
disponibilità allʼUfficio di Procura affinché
venga chiarita nel più breve tempo
possibile la sua posizione».
IL CASO
Tangenti per garantire la pace
il sindacalista Cambria a giudizio
E’ accusato di estorsione ai danni dell’imprenditore napoletano
L’ex della Cisl era stato filmato mentre riceveva la mazzetta
MESSINA. Lʼex sindacalista della Cisl Vincenzo Cambria ha
scelto il giudizio immediato ed è andato a processo saltando lʼudienza preliminare. Se i due lavoratori, ex membri delle rappresentanze sindacali unitarie, Leonardo Miraglia, 41 anni, e
Giovanni Schepis, 52 anni, dovranno essere sottoposti a giudizio lo stabilirà il Giudice per lʼudienza preliminare, Massimiliano Micali. I tre sono accusati di estorsione ai danni di Antonio
Palumbo. Secondo il pubblico ministero Maria Pellegrino, Vin-
cenzo Cambria costringeva lʼimprenditore a versargli a cadenza periodica somme di denaro. Come? Prospettandogli il rischio
di un forte conflitto sindacale allʼinterno dei cantieri causa di un
blocco dellʼattività. Per questo, sempre secondo gli inquirenti,
Cambria si serviva, secondo lʼaccusa, di dei due rappresentanti i quali “portavano avanti e sollecitano questioni lavorative
e sindacali pretestuose, alimentando proteste dei lavoratori ed
ingiustificate astensioni dal lavoro”. Gli uomini della Squadra
mobile della Polizia di Messina hanno ripreso Antonio Palumbo mentre consegnava un busta a Cambria nel corso di una
conversazione in un bar della città, a due passi dal Tribunale.
Palumbo, che aveva denunciato il clima di guerra sindacale allʼinterno dei cantieri, interrogato ha dichiarato: «Dentro cʼerano
soldi che ho consegnato al sindacalista anche in altre occasioni». Schepis e Miraglia si sono difesi: «Di quanto faceva Cambria non sapevamo nulla. Tutte le azioni sindacali erano una
reazione al modo di gestire i rapporti di lavoro non rispettoso
secondo noi della legge e dei contratti collettivi di lavoro». (M.S.)
pagina 17
L’EX SINDACALISTA. Vincenzo Cambria
Sicilia
29 GIUGNO 2012
centonove
PRONTO SOCCORSO
Esce dal coma
Magistri indaga
IL MANAGER. Giuseppe Pecoraro
L’entrata del reparto di Rianimazione del Policlinico
POLICLINICO. I pazienti del reparto trasferiti per alcuni giorni in un altro padiglione per la presenza di moscerini
Rianimazione evacuata
Un anno dopo il caso delle larve nelle narici di un paziente torna l’allarme nel reparto “sterile” per eccellenza.
Intanto i periti della Procura escludono responsabilità nella morte di Vincenzo Misuraca. L’ acqua rimane “non potabile”
DI MICHELE SCHINELLA
MESSINA. Acqua non potabile in tutto
lʼospedale e moscerini nel reparto in cui ci
dovrebbe essere il massimo grado di
sterilità. Sono stati trasferiti con
discrezione quando il buio della notte
aveva preso il posto della luce del giorno. I
pazienti in lotta tra la vita e la morte dal
Padiglione E, il più a valle degli 11 che
compongono il Policlinico Universitario di
Messina, a bordo delle ambulanze sono
stati condotti, a quello H, il più in alto. Con
lʼarrivo del caldo in Rianimazione, il reparto
in cui le condizioni di sterilità dovrebbero
essere assolute, sono arrivati anche i
pappataci, i moscerini. Gli stessi moscerini
allʼinizio della scorsa estate depositarono
le uova nelle narici di Vincenzo Misuraca.
La moglie e la figlia del palermitano di 57
anni, il 15 luglio 2011, dalle narici videro
fare capolino le larve. Diedero lʼallarme e
lʼazienda universitaria finì nella bufera
mediatica nazionale. A tenere gli insetti
lontano dalla struttura in cui la vita dei
pazienti è appesa ad un filo non è bastato il
pensionamento forzato del primario
Angelo Sinardi, nè i provvedimenti di
sospensione del direttore medico di
presidio, Rosalba Ristagno, e di 15
infermieri, peraltro tutti (direttore medico di
presidio compreso) assolti dalla
Commissione dʼinchiesta; nè i lavori di
ristrutturazione e di sanificazione
straordinaria effettuati. Se il manager
Giuseppe Pecoraro se lʼè presa con chi
operava a stretto contatto con Vincenzo
Misuraca gli ispettori inviati dallʼassessore
regionale Massimo Russo e dal ministro
della salute Ferruccio Fazio hanno
puntato lʼindice proprio contro i vertici: «La
pulizia dei pazienti è affidata al caso e alla
prassi orale. La struttura è inadeguata. Il
personale sconosce i progetti per il
miglioramento della qualità dellʼassistenza
o per la riduzione del rischio clinico e non è
adeguatamente formato; gli operatori non
comunicano tra di loro», conclusero
sinteticamente Alessandra Ghirardini,
Giovanna Giannetti e Giuseppe Murolo.
I 3 ispettori osservarono che nonostante
nei giorni precedenti fosse stata rilevato “un
indice di insufficiente sanificazione con
presenza di germi trasmissibili per contatto
ed enterobatteri (germi presenti nelle feci)
nessun provvedimento era stato assunto
dalla direzione”. I provvedimenti sono stati
presi adesso appena gli insetti sono
comparsi. Misuraca qualche giorno dopo la
denuncia morì. I consulenti incaricati dalla
Procura nelle perizia, escludendo qualsiasi
responsabilità dei sanitari che lo hanno
curato, hanno confermato le scarse
condizioni igieniche escludendo
unʼinfluenza sulla morte.
EMERGENZA ACQUA. Se i ricoverati in
Rianimazione per qualche giorno hanno
dovuto abbandonare il reparto, tutti gli altri
che ogni giorno affollano le corsie
dellʼospedale più grande della città da mesi
devono convivere con il divieto di usare
lʼacqua che fuoriesce dai rubinetti per
lavarsi i denti o le parti intime. Il manager
Pecoraro per questo è stato multato. I Nas
dei Carabinieri in unʼinformativa alla
Procura hanno spiegato che lʼacqua di un
ospedale deve essere potabile.
MESSINA. Non unʼora ma poco più di
mezzʼora di attesa. Con un codice
“giallo” assegnato dal medico del
118 e non da quello del Pronto soccorso, come è prassi che accada
quando a trasportare i pazienti in
ospedale sia il servizio di emergenza. E in più: un donna lucida e vigile
che durante lʼattesa è stata visitata
due volte e comunque “assistita” dal
medico del 118 che aveva condotto
la paziente al Policlinico dalla spiaggia di Scaletta Zanclea.
Sono le controdenunce dei sanitari
del pronto soccorso sul caso di una
donna di cinquantʼanni entrata in coma la settimana scorsa e ancora ricoverata in Rianimazione al Policlinico. A chiedere una relazione scritta sulla vicenda, il direttore sanitario
Manlio Magistri dopo la denuncia in
Procura del marito della donna.
Lʼuomo, un sessantenne di Galati,
aveva spiegato di aver segnalato ai
medici “che la congiunta aveva assunto grosse quantità di antidepressivi ed antipsicotici” e che nonostante questo “aveva dovuto attendere dalle 19 e 30 alle 20 e 30 prima
che un medico si prendesse cura di
lei”. La versione dei medici del Pronto Soccorso però, così come dichiara il primario Mara Gioffrè, è diversa.
Sembra, anzi, che in un primo monmento la donna abbia anche rifiutato le cure. (R.C.)
Il DIRETTORE. Manlio Magistri
MISSIONI IMPOSSIBILI
Asp 5, Poli non sana i conti
Deficit di 45 milioni di euro
Il manager catanese in 8 mesi non riesce ad inverrtire la rotta
E attacca: «E’ necessario chiudere gli ospedali inutili»
IL COMMISSARIO. Francesco Poli
MESSINA. La perdita di bilancio è di 17 milioni di euro ma solo perchè lʼassessorato regionale alla Salute ha assegnato 28 milioni di
euro in più del budget previsto ad inizio anno. La missione di Francesco Poli, il manager catanese, inviato a Messina come commissario straordinario, a settembre del 2011 dallʼassessore Massimo
Russo per tentare di rimettere a posto i disastrati conti dellʼazienda
sanitaria provinciale 5, causa delle dimissioni di Salvatore Giuffrida, si è dimostrata meno facile di quanto preventivato. Il bilancio del
2011 è stato approvato con il parere favorevole dei revisori dei con-
pagina 18
ti. Tuttavia le note negative non mancano. A partire dalla mobilità
passiva, che è aumentata di ulteriori 7 milioni di euro rispetto allʼaumento di 10 milioni registrato tra il 2009 e il 2010. La mobilità passiva altro non è che il termometro che misura la fiducia degli utenti nelle strutture sanitarie, ospedali compresi, dellʼazienda provinciale, da
cui i cittadini si tengono sempre più lontani, costringendo lʼAsp 5 a
pagare le prestazioni rese da altre aziende sanitarie della regione
Sicilia o dʼItalia. Francesco Poli, che ha mantenuto anche lʼincarico
di direttore generale dellʼazienda “Cannizzaro” di Catania, nelle note integrative al bilancio, è stato chiaro: «Il deficit dellʼAsp 5 è strutturale. Eʼ necessario chiudere alcuni ospedali e reparti doppione altrimenti ogni sforzo sarà inutile». Il piano di rimodulazione della rete
ospedaliera prevedeva la chiusura degli ospedali di SantʼAgata militello, Barcellona e Mistretta. Lʼopera di Poli a Messina è data in scadenza per il mese di luglio. Il deputato del Pdl Roberto Corona, il 20
giugno del 2012, in unʼinterrogazione allʼassessore ha chiesto conto “del doppio incarico di Poli e di una serie di incarichi esterni attribuiti dallo stesso, fonte di un aggravio di spesa”. (M.S.)
centonove
Sicilia
29 GIUGNO 2012
IL BRINDISI. I ragazzi di Nettuno-Universitas festeggiano in un pub la composizione delle liste
STRATEGIE. Due soli raggruppamenti per le elezioni studentesche dal 10 al 12 luglio
Messina, Ateneo “bipolare”
Complice la riduzione dei posti in consiglio di amministrazione, a fronteggiarsi saranno le coalizioni
di Orum e Nettuno-Universitas. E le anime ribelli di Fli e del Pdl in alleanza inedita con il Pd
MESSINA. Elezioni studentesche, a
Messina, dal 10 al 12 luglio, nel nome di un
bipolarismo che “sconquassa” i classici
poli italiani e propone alleanze inedite e in
contraddizione con lʼandamento siciliano e
nazionale. Un fatto che, comunque, si
inquadra nellʼambito di una autonomia
universitaria anche rispetto alle forze
politiche di riferimento. E così, a
contrapporsi, saranno, da una parte, Udc e
il Pdl e, dʼallʼaltra, Pd e parte dello stesso
Pdl. A spezzarsi in due, cʼè poi Fli.
I DUE LISTONI. A scatenare tutto è stato
il nuovo sistema elettorale che attribuisce
due soli seggi al consiglio di
amministrazione. Ed è così che, in campo,
ci sono soltanto “Orum” e “NettunoUniversitas”. Non cʼè più il terzo
schieramento, “Giovani Universitari”, che è
confluito dentro Orum insieme alle
associazioni “Messina Giovane”,
“Università Eclettica”, Udc e Fli. Allʼinterno
di Orum, i gruppi che fanno riferimento a
Ciccio Rella (consigliere provinciale del
Pdl), Emilio Minniti, Danilo Merlo
(Risorgimento messinese), Nicola
Barbera e Fabrizio Sottile (Fli). Della
“Nettuno”, divenuta “Nettuno Universitas”
(a indicazione della presenza di diverse
componenti dʼateneo), fanno parte le
associazioni “Atreju” (in dissenso con il
Pdl, al quale farebbe però riferimento),
“Credito Accademico” (sempre area Pdl), il
Pd, lʼassociazione “Morgana” (che fa
riferimento allʼesponente di Fli, Alberto De
Luca) ed “Ermes”.
FLI DIVISO. Se ormai le posizioni dei
giovani di Atreju nei confronti del Pdl si
sono già esplicitate con due
manifestazioni pubbliche dove si è chiesto
di azzerare il partito, ha destato qualche
sorpresa la divaricazione di Fli, che vede i
finiani ufficialmente con Orum e un suo
dirifgente, De Luca, in campo con
“Nettuno Universitas” attraverso
lʼassociazione “Morgana”. «Abbiamo
deciso, insieme agli altri, che in questa
tornata elettorale ci saremmo presentati al
di fuori di un contesto partitico», spiega
Alberto De Luca. Che precisa: «Per
quanto riguarda il mio rapporto con Fli,
allʼinterno del partito ho ancora diversi
incarichi. Ma devo dire che, allo stato
attuale, a me e ad altri aderenti sfugge il
progetto politico. Anzi, proprio non lo
conosciamo». Al giovane viene attribuito
un prossimo passaggio (più che altro un
ritorno) nel Pdl (area legata al deputato
nazionale Nino Germanà), ma «ancora
non cʼè niente da confermare». Sicuro è
che, da un paio di mesi, De Luca ha
riallacciato i rapporti con i giovani di Atreju
e il loro referente Ciccio Rizzo (ex
consigliere comunale, candidato a
sindaco di Lipari contro il volere del Pdl e
attuale componente del cda del Teatro di
Messina).
I CANDIDATI. Nessuno degli uscenti ha
deciso di scendere nuovamente in
campo. I seggi disponibili sono cinque al
Senato, due al consiglio di
amministrazione, tre allʼErsu e due al
Csasu. Si vota in 21 dipartimenti, con un
elettorato complessivo di circa 33 mila
aventi diritto. In tutto sono state
presentate otto liste (comprese quelle
presenti solo nelle facoltà). “Nettuno
Universitas”: al senato Salvatore Condò
e Francesco Macrì (Nettuno) e
Guglielmo Sidoti (Pd); al cda Riccardo
D'Iglio (Atreju) e Guglielmo Sidoti (Pd);
allʼErsu Gabriele Turiano (Associazione
Morgana) e Leo Staiti (Ermes); al Csasu
Marco Quattrocchi (Credito
Accademico), Giuseppe Grosso
(Nettuno), Salvatore Genovese
(Nettuno). Orum: al Senato Alfredo
Finanze (Messina Giovane), Domenico
Perri (Università Eclettica), Federico
DʼAmico (Fli); al cda Dario Agnello,
Damiano Bagnato, Alfio Branchina,
Antonio Romeo (tutti Orum); allʼErsu
Gabriele Arcovito (Udc) e Antonio
Nirta (Orum); al Csasu Gabriele
Arcovito (Udc), Vito Branca (area
Barcellona) e Nino Interdonato. Il voto
riguarda anche lʼelezione dei
rappresentanti dei dottorandi e degli
specializzandi. (D.D.J.)
LA RICERCA
Riecco la Gazzetta Britannica
Ricomposto il primo giornale strutturato siciliano
MESSINA. Dopo otto anni di ricerche in Italia e all'estero, Patrizia De Salvo, ricercatrice di Storia delle istituzioni politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Messina, è riuscita a ricomporre quasi completamente la collezione
della “Gazzetta Britannica”, il bisettimanale edito a Messina dal
1808 al 1814. Si tratta del primo giornale strutturato edito in Sicilia (con uscite puntuali il mercoledì e il sabato, generalmente “un'ora prima di mezzogiorno”) che veniva distribuito anche a Palermo,
a Malta, in Calabria e a Napoli, oltre che in Inghilterra. È considerato un “incunabolo” del giornalismo siciliano in quanto fu il primo
a divulgare il dibattito politico sulla formazione delle leggi nel Parlamento siciliano e nello scacchiere euromediterraneo e a contribuire alla formazione di un'opinione pubblica. Un lavoro di enor-
me importanza (una collezione completa oggi risulta introvabile)
considerato che, secondo lo storico Giorgio Spini, la “Gazzetta
Britannica, soprattutto per i contenuti delle annate 1812-1814, merita un posto nella storia della formazione della coscienza liberale italiana del Risorgimento”. L'Assemblea regionale siciliana, in
occasione delle celebrazioni del Bicentenario della Costituzione
siciliana del 1812 (la redazione della “Gazzetta Britannica” seguì,
con la pubblicazione dei lavori parlamentari, l'iter formativo della
Carta siciliana), ha messo on line (link Biblioteca - Archivio della
storia del Parlamento Siciliano - http://www.ars.sicilia.it/biblioteca/gazzetta/gazzetta.jsp <http://www.ars.sicilia.it/biblioteca/gazzetta/gazzetta.jsp> ) tutti i numeri raccolti da Patrizia De Salvo affinché siano disponibili alla consultazione non solo degli studiosi,
ma anche delle giovani generazioni. La “Gazzetta Britannica” cominciò le pubblicazioni il 2 marzo del 1808 per i tipi di Giovanni del
Nobolo, che si definiva “impressore britannico”. Si trattava di un
foglio bisettimanale, stampato il mercoledì e il sabato. Con 104
numeri allʼanno, terminò il 18 giugno del 1814.
pagina 19
Gazzetta Britannica del marzo 1808
Sicilia
29 GIUGNO 2012
centonove
IL MEDICO. Giacomo Caudo
MESSINA. Domenico Aligi, 78 anni, diabetico, cardiopatico e sulla sedia a rotelle muore nel carcere di Gazzi
Giustizia Killer
Tre magistrati della Sorveglianza indagati per aver sottovalutato lo stato di salute dell’uomo scarcerato
in precedenza dai colleghi di Reggio Calabria. Un caso che solleva il tema delle carenze della struttura
DI MICHELE SCHINELLA
MESSINA. Aveva 78 anni. Era diabetico e
cardiopatico. Una grave forma di anemia
lo costringeva a continue trasfusioni di
sangue. E, da tempo, per muoversi era
costretto a usare una sedia a rotelle. Per i
giudici del Tribunale di Sorveglianza di
Messina, però, le sue condizioni di salute
erano compatibili con la stato di
detenzione carceraria, benchè due anni
prima i colleghi dirimpettai del Tribunale di
Reggio Calabria proprio per lo stato
precario di salute avessero disposto la
sospensione dellʼesecuzione della pena
per un anno.
Domenico Aligi è morto il 9 giugno del
2012 nel carcere di Gazzi di Messina
dovʼera giunto a gennaio del 2011:
avrebbe avuto da scontare ancora tre mesi
e mezzo di una condanna a tre anni per
associazione per delinquere di stampo
mafioso. Per accertare le eventuali
responsabilità di giudici, medici e operatori
carcerari il sostituto procuratore di Reggio
calabria, Paolo Sirleo, dopo la denuncia
dei familiari, ha aperto unʼinchiesta.
Sul registro degli indagati con lʼipotesi di
omicidio colposo ed omissioni in atti
dʼufficio sono finiti, Luana Lino,
Francesca Arrigo, Carmelo Ioppolo,
magistrati del Tribunale di Sorveglianza;
Lucia Sidoti, Sara Pirollo e Gabriella
Martino, psichiatri e psicologi, esperti
dello stesso ufficio giudiziario; Giacomo
Caudo, presidente dellʼOrdine dei medici
e direttore sanitario del centro clinico del
Penitenziario e Giuseppe Starrantino,
altro medico in servizio nella piccola
struttura sanitaria creata nellʼistituto
carcerario.
Il sostituto procuratore Sirleo ha conferito
lʼincarico di accertare le cause della morte
e la compatibilità dello stato di salute con il
regime carcerario al medico legale di
Reggio Calabria, Mario Matarazzo.
Lʼautopsia è stata effettuata nella giornata
di giovedì 28 giugno 2012 nella sala
settoria del Policlinico universitario, nelle
cui celle frigorifere era custodita la salma
dellʼanziano da 20 giorni.
ANGOSCIANTI DOMANDE. Comʼè morto
Domenico Aligi? Doveva essere mandato
a casa? Eʼ stato curato adeguatamente
allʼinterno del Centro clinico di cui dispone,
unica in Sicilia, la struttura carceraria? O
non sarebbe stato opportuno disporne il
trasferimento allʼospedale Papardo, dove
esiste un apposito “repartino” riservato ai
detenuti in situazione più grave? Che le
condizioni di salute di Domenico Aligi, non
ne consentissero - codice di procedura
penale alla mano - la detenzione, il legale
del settantaottenne, Giuseppe
Guerrasio, forte della precedente
pronuncia dei magistrati reggini, ha
cercato più volte di rappresentarlo ai
magistrati messinesi con apposite istanze
corredate da certificazione medica:
invano. Il 14 dicembre del 2011 le
speranze di Domenico Aligi e dei suoi
familiari si sono infrante contro lʼultimo
provvedimento negativo adottato dai
giudici nonostante il parere del pubblico
ministero, Ada Vitanza, che si era
pronunciata per lʼaccoglimento
dellʼistanza: «La richiesta di rinvio
dellʼesecuzione della pena è rigettata
perchè secondo la relazione dei medici
Giuseppe Starrantino e Giacomo Caudo,
lo stato di salute appare non incompatibile
con la detenzione», cʼè scritto
nellʼordinanza.
CLINICO... SULLA CARTA. Lʼinchiesta
della Procura di Reggio Calabria sulla
morte di Domenico Aligi, fa tornare di
attualità il tema dellʼassistenza sanitaria
allʼinterno del carcere di Gazzi, dotato
dellʼunico centro clinico della Sicilia e noto
per il sovraffollamento e le carenze di
organico. Il tema era stato sollevato con
una denuncia alla Procura della
Repubblica di Messina da Rita
Bernardini, esponente radicale, al
termine di una visita ispettiva dellʼestate
del 2009: «La struttura adibita a Centro
clinico versa in condizioni di degrado e di
abbandono tali che di clinico non ha nulla.
Lʼassistenza sanitaria è negata», denunciò
la parlamentare radicale.
LA DIFESA. Difende invece la qualità
dellʼassistenza sanitaria allʼinterno della
struttura dove sono ricoverati 42 pazienti
di cui si occupano 14 medici (più 20
specialisti) e 15 infermieri, Giacomo
Caudo, il direttore sanitario del Centro
clinico: «Al di là delle innegabili carenze
strutturali ritengo si riesca a garantire
unʼassistenza di qualità». Il presidente
dellʼOrdine dei Medici di Messina, finito sul
registro degli indagati per la morte di
Domenico Aligi, spiega: «Lo avevamo in
cura da un anno. Credo sia stato assistito
nel modo migliore possibile. Abbiamo fatto
delle relazioni ma la valutazioni finale sulla
compatibilità del suo stato di salute con la
detenzione spettava comunque ai giudici».
LA SCHEDA
Sovraffollamento e carenze:
ecco il “l’istituto vergogna”
Nel 2010 Rita Bernardini presentò una denuncia in Procura:
«Nel centro clinico è negata l’assistenza sanitaria»
IL DEPUTATO. Rita Bernardini
MESSINA. Struttura fatiscente. Sovraffollamento di detenuti.
Carenze di personale. E un centro clinico, che di clinico non ha
nulla.
Rita Bernardini, deputato e storico esponente politico dei radicali, dopo la visita ispettiva al carcere di Gazzi dellʼestate del
2010, sconvolta per le condizioni in cui erano tenuti i detenuti,
presentò un esposto alla Procura di Messina e unʼinterrogazione al ministro della Giustizia. «Mi vergogno di essere italiana»,
disse uscendo dal Penitenziario messinese. Da allora, due an-
pagina 20
ni dopo, stando alle denunce di operatori, sanitari e sindacalisti a Gazzi è cambiato poco o nulla. Ad aprile 2012, tre mesi fà,
è stato il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca lanciare lʼallarme: «Condizioni di vita intollerabili», ha detto.
Il sovraffollamento del carcere di Messina è aggravato dal fatto che è lʼunico istituto della Sicilia ad essere dotato di un centro clinico: quindi ogni volta che un detenuto di altre carceri ha
problemi di salute viene condotto a Messina. «Il Centro clinico
di sanitario ha poco», denunciò la parlamentare.
«La struttura adibita a Centro clinico versa in condizioni di degrado e abbandono tali che di clinico non ha nulla. Le condizioni sono disastrose. Cʼè umidità e muffa sui muri e sui tetti. Quando piove
lʼacqua entra nelle celle. Si notano formiche e scarafaggi ed escrementi di topo. I detenuti denunciano l'assenza delle cure. In una cella lo spazio che separa il tetto da chi dorme allʼultimo piano del letto
a castello è di circa 10 centimetri», ha denunciato . “Questo centro
è un inferno...Qui non ci curano”, hanno protestato i detenuti attraverso la penna della parlamentare. (M.S.)
centonove
Sicilia
29 GIUGNO 2012
CATANIA. Notifiche di attività a settembre. Il destino della “piattaforma nel Mediterraneo
Sigonella, allarme rosso
“Possibili attività di volo dei droidi”, dicono le autorità aeronautiche. Da Catania
gli aerei militari senza pilota pronti a partire. Destinazione Siria. Ecco perchè
Il Segretario alla difesa americana, Leon Panetta, durante una visita alla base di Sigonella, con alle spalle un Global Hawk
DI ARMANDO MONTALTO
MESSINA. Un jet turco abbattuto, sale la
tensione nel Mar Mediterraneo Orientale e
la Siria continua a essere teatro di scontri.
E la Sicilia, terra di battaglia in nome del
pacifismo ma che ospita una delle più
grandi basi aeronavali statunitensi,
potrebbe diventare una delle piattaforme
logistiche militari per futuri scenari di guerra
in quella parte del Mediterraneo.
ALLERTA. Le autorità aeronautiche hanno
già diramate le notifiche, in gergo tecnico
Notam, con cui si evidenzia una possibile
attività volativa dal 4 giugno al 1 settembre
2012 di velivoli militari senza pilota, i
cosiddetti droni, sui cieli vicino allʼaeroporto
Bellini di Catania. Un altro Notam, invece,
riguardante lʼaeroporto Vincenzo Florio di
Trapani informa che dallʼ11 giugno al 29
agosto 2012 anche questʼaeroporto
potrebbe essere interessato dalle attività
dei droni. Più precisamente nei due Notam
è chiesto di modificare le normali
procedure di atterraggio e di decollo in vista
di “Unmanned Aircraft Activity”. Questi due
documenti potrebbero significare che in
vista del possibile aggravarsi della crisi
siriana la Sicilia diventi la piattaforma da cui
fare partire gli aerei senza pilota.
BASE DI SIGONELLA. Soprannominata
dai militari a stelle e strisce The hub of the
Med, la base ospita importanti strutture di
comando della Marina Militare
statunitense. Tra i velivoli basati nella base
vi sono i pattugliatori marittimi P-3 Orion,
ma anche importanti strutture logistiche
come la Stazione di Computer e
Telecomunicazioni Navale, l'ospedale e un
battaglione mobile del genio navale sono
ospitate a Sigonella. Bisogna ricordare che
la base serve da stazioni di transito per
quasi tutti i velivoli militari statunitensi in
viaggio da e per i teatri di guerra. Insomma,
quasi tutte le catene logistiche militari
americane prevedono uno scalo a
Sigonella. Da segnalare inoltre la presenza
di velivoli senza pilota. I cosiddetti droni
sono aerei che pilotati da terra effettuano
ricognizioni a lungo raggio e sempre più
spesso vengono utilizzati per colpire
obiettivi oltre le linee nemiche. Dalla base
siciliana della Us Navy negli ultimi anni
sono decollati aerei militari verso tutti i teatri
di conflitto mediterranei. Durante la crisi
libica del 2011 vennero rischierati nella
base velivoli di molti paesi dai caccia F16
danesi ai pattugliatori marittimi Locked Pc
140 canadesi. Ma negli ultimi anni è
aumentata lʼattività dei droni. Lo scorso 7
ottobre durante una visita alla base il
Segretario della Difesa statunitense, Leon
Panetta, soffermandosi di fronte ad alcuni
aerei non pilotati, affermava, che sia i
Global Hawk, aerei da sorveglianza, che i
Predator, velivoli armati, sono stati usati
durante il conflitto libico. «Sigonella è stata
estremamente importante per le missioni
condotte in Libia - spiegava Panetta
durante la visita - circa 4mila missioni sono
state condotte da Sigonella». Proprio
durante la crisi libica alla base catanese
sono state dislocate forze militari della
Danimarca, Svezia, Emirati Arabi Uniti,
Francia, Turchia, oltre che italiane e
statunitensi. Panetta, ex direttore della Cia
affermava inoltre che nel suo vecchio
lavoro aveva ampia familiarità con questi
velivoli. La Cia usa spesso per le sue
operazioni i Predator e i Global Hawk,
frequentemente operano per attaccare le
basi di Al-Qaida in Pakistan e Afghanistan.
Potrebbe essere che molte operazioni
coperte siano state condotte da droni
decollati da Sigonella.
TRAPANI. Con i mutamenti degli scenari
globali la Sicilia intera si è trasformata in
una vera e propria portaerei per le
operazioni militari statunitensi e Nato.
Durante il recente conflitto libico non solo
Sigonella, ma anche lʼaeroporto di Trapani
si è trasformato in un avamposto militare.
Allʼaeroporto di Birgi erano basati tra gli altri
i caccia italiani Tornado eF16 e gli F18
canadesi. In particolare dalla base come
affermano fonti dellʼaeronautica militare
italiana, sono state effettuate circa il 14%
delle missioni complessive di tutta la
Coalizione. Sono transitati oltre 300 aerei
cargo e circa 2mila tonnellate di materiale.
Da Trapani hanno operato anche gli aerei
radar Awacs della Nato, enormi centri di
comando volanti.
REAZIONI. A livello politico non ci sono
reazioni, per gli avvisi di attività dei droni sui
cieli siciliani, ma su internet sono già partiti
gli allarmi. Tra i primissimi a parlare di droni
lʼAssociazione antimafie “Rita Atria”, e poi
tanti altri. La Sicilia terra che ha dato origine
a molti movimenti pacifisti si sta allertando.
ALTRI FRONTI
Dolci e il pacifismo
Dalla lotta contro gli euromissili, agli scioperi
“al contrario” ideati dal sociologo di Partinico
Danilo Dolci
MESSINA. A circa cento chilometri dalla base di Sigonella si trova
Comiso. Durante gli anni ottanta ospitò una base Nato con 112 missili nucleari Cruise, i cosidetti "euromissili". La città diventò l'epicentro di un movimento pacifista non-violento. la prima manifestazione
avvenne nel 1982 e fino al 1986 fu un continuo susseguirsi di manifestazioni contrarie ai missili. Il 4 aprile 1982 a Comiso viene organizzata una grande manifestazione, si conteranno oltre centomila
persone. Intanto procedono i lavori di costruzione della Base Nato.Nel gennaio del 1983 ventidue esponenti del Concilio giapponese contro le Bombe A ed H, tra cui alcuni sopravvissuti di Hiroshima
e monaci buddisti, bloccano i cancelli della base. A marzo il pacifi-
pagina 21
sta francese Bernard Pineau, viene arrestato con lʼaccusa di spionaggio, perchè disegnava schizzi della base. Pian piano la Sicilia diventa l'epicentro del pacifismo mondiale, si susseguono le visite i britannici del Campo di Greenham Common bloccano per alcune ore
gli automezzi in entrata e in uscita dalla base di Comiso sempre nel
marzo del 1983. A chiudere la base ci penserà il nuovo assetto mondiale, la caduta di Berlino accelerò la chiusura della base con la rimozione dellʼultima batteria di missili Cruise. Nel Dna dei siciliani il
pacifismo è entrato anche per lʼesperienza di Danilo Dolci, uno dei
più illustri rappresentanti di quellʼarea di pensiero non “allineata” che
dal dopoguerra in poi raggruppava intellettuali, politici e giornalisti.
Arrivato in Sicilia nel 1950 a Trappeto, provincia di Trapani, per seguire il padre capostazione. Dolci improntò le sue battaglie animato
sempre dal principio gandhiano della non-violenza, motivo per cui fu
più volte a un passo dal Nobel per la Pace. Creò gli “scioperi alla rovescia” e le marce silenziose, fino ad aprire una radio privata, “Radio Libera Partinico”. Le sue opere trasudano di pacifismo e hanno
lasciato una traccia indelebile tra i siciliani.
Sicilia
29 GIUGNO 2012
1
centonove
2
MESSINA. Come appare la città vista dal campanile del Duomo
I tetti dell’orrore
Soprelevazioni, “giardini d’inverno”, depositi trasformati in abitazioni, muri lasciati
“a rustico”. Uno sguardo sugli sfregi nascosti. Cresciuti con la complicità della legge
MESSINA. Tra i turisti che visitano
Messina, non è raro vederne parecchi col
naso allʼinsù, compiaciuti per la bellezza
dei palazzi del centro storico cittadino.
Qualcuno, magari, il naso lo storce un poʼ
per le soprelevazioni, spesso operazioni di
bassa macelleria architettonica
incredibilmente permesse negli anni da
Comune, Genio civile e Soprintendenza.
Un colpo al cuore, però, lo riceve chi si
avventura sù per il campanile del Duomo.
Eʼ lì che si scopre il volto sfregiato di
Messina.
I TETTI DELLʼORRORE. Dei palazzi in
stile liberty ed eclettico, gioielli del primo
novecento che connotavano il volto
moderno di Messina, oggi non rimane che
una pallida eco. Facciate ridipinte in
maniera discutibile, soprelevazioni che ne
hanno violentato i volumi e che quasi mai
ne ricalcano gli stili, infissi modificati. E sui
tetti, lì dove lʼocchio non arriva, regna
lʼanarchia.
Tuttʼintorno a piazza Duomo è un fiorire di
soprelevazioni, “giardini dʼinverno”,
depositi trasformati in abitazioni, arredati
con gusto rustico quando va bene, lasciati
a “rustico” negli altri casi. Se in terrazza
non ci abita nessuno, imperano i serbatoi
dellʼacqua e, in caso di palazzi non
ristrutturati, compaiono anche tettoie di
micidiale eternit. Altrove, soprattutto nelle
zone non visibili dalla strada, è un trionfo di
mattoni e cemento lasciati a vista,
lamierine ondulate a copertura di ambienti
caldaia che oggi sono abitati,
soprelevazioni di soprelevazioni. nessuna
via ne è indenne. Lungo via I settembre,
via Garibaldi, Corso Cavour, intorno a
piazza Duomo, a qualche metro di
distanza dal comune, sui tetti di palazzi
moderni e sulle soprelevazioni degli stabili
nobiliari, il cemento è avanzato
inesorabilmente. Uno scempio permesso
dalla legge.
TUTTO INIZIA COL PIANO TEKNE. Eʼ
con lʼentrata in vigore del piano regolatore
“Tekne” del 1976 che tutto inizia. Il prg
dellʼepoca, infatti, permetteva la
soprelevazione in deroga al piano
regolatore, per interi comparti o per isolati,
il tutto anche senza considerare la
superficie a parcheggio: era possibile
soprelevare qualsiasi stabile, anche quelli
perimetrati allʼinterno del cosiddetto “piano
Borzì”. Unico limite, lʼaltezza non doveva
superare i 21,70, indipendentemente dalla
volumetria. Nonostante le larghissime
maglie, molte delle soprelevazioni sono
state realizzate abusivamente. E fanno
parte delle diciottomila sanatorie che
giacciono sulle scrivanie del dipartimento
dellʼUrbanistica. Oggi, però, la musica
sembra essere cambiata.
COSA DICE LA LEGGE. Soprelevare uno
stabile, oggi, è molto più complicato.
Intanto è necessario dimostrare la
regolarità amministrativa e sismica del
palazzo sopra il quale si vuole edificare. Il
progetto deve passare le forche caudine
del Genio civile, che ha imposto, per
Messina, limiti molto stringenti, in virtù
dellʼelevata sismicità del territorio, e del
fatto che qualsiasi soprelevazione incide
sui carichi statici del palazzo madre..
Anche in caso di piccole sopraelevazioni di
un sottotetto è richiesta la verifica di tutto il
fabbricato. Il cui progetto, se ricade in zona
A, quindi centro storico, passa poi al vaglio
della Soprintendenza. (A.C.)
4
CEMENTO
Un Palagiustizia nel giardino
Redatto il progetto preliminare: oltre 22 metri d’altezza
tra le vie Cesare Battisti e Nicola Fabrizi. In deroga al Prg
MESSINA. Due anni e mezzo, una gara aggiudicata e poi annullata, ricorsi e controricorsi e conclusione con un nulla di fatto. Lʼacquisto da terzi di un secondo palazzo di giustizia è stato definitivamente archiviato. E lʼamministrazione, per evitare di perdere i già
traballanti diciotto milioni di euro di finanziamento ministeriale è passata al piano B: una torre da ventidue metri da costruire allʼinterno
dei giardini di palazzo Piacentini, lʼattuale tribunale, allʼincrocio tra
le vie Cesare Battisti e Nicola Fabrizi. Il progetto preliminare è stato redatto da dal settore tecnico messinese dellʼufficio “Opere pubbliche Sicilia” del ministero delle Infrastrutture, su disegno di Pietro
Certo, con lʼindividuazione del Responsabile unico del procedi-
pagina 22
mento in Alessandro Basile. Il progetto, redatto in deroga rispetto
al piano regolatore, che di palazzi dentro i giasrdini del tribunale non
ne prevedeva, ha già ottenuto il nulla osta da parte della Soprintendenza di Messina. Dal 23 maggio il progetto è al vaglio del dipartimento regionale alle Politiche del territorio per un parere propedeutico.
Cosa prevede il progetto? Oltre diecimila metri cubi di volumetria,
altezza massima su via Cesare Battisti di 22,35 metri, 956 metri
quadrati di cantinato attrezzato per i locali tecnologici, unʼautorimessa con otto posti auto di capienza e un archivio. Il piano terra
sarà rialzato di circa un metro e mezzo rispetto allʼattuale cortile,
con una superficie coperta di 562 metri quadrati, che diventeranno
681 al primo ed agli altri quattro piani residui. Cosa prevede invece
il piano regolatore? Lʼarea sulla quale è previsto il secondo palazzo di giustizia ricade in zona A2, quindi zona urbana di interesse
ambientale con indice di cubatura di 5 metri cubi per ogni metro
quadrato, 14,50 metri di altezza massima e quattro piani fuori terra. (A.C.)
centonove
Sicilia
29 GIUGNO 2012
PALAZZO ZANCA. Come si chiuderà l’anno campale per il dipartimento
I nodi dell’Urbanistica
Costituito l’ufficio che preparerà la strada al prossimo piano regolatore generale.
Nel frattempo si studia la successione del dirigente Caminiti. Chi c’è in pole position
3
LEGENDA
1) Terrazza con vista
dii fronte alla chiesa
del Carmine. Un ex
deposito diventato
abitabile.
2)Accanto al
campanile del
Duomo, in via
Argentieri,
baracchette per gli
attrezzi sono
diventate
depandances e
“giardini dʼinverno.
Accanto, pozzi luce
con mattoni a vista, a
qualche metro di
distanza dal Comune
di Messina.
3) Quando non sono
abitabili, le
soprelevazioni “di
servizio” sulle
terrazze, hanno
ancora il
rivestimento in
eternit, messo
fuorilegge diversi
anni fa a causa dei
tumori alle vie
respiratorie che
provoca.
4) A Piazza Duomo il
palazzo dello
Zodiaco, già
soprelevato durante
gli anni ʻ80, è stato
ulteriormente
caricato da
costruzioni
sovrastanti ben
visibili dalla piazza
5) Via Dina e
Clarenza,
soprelevazione
lasciata a metà. In
bella vista, i muri a
rustico.
5
(tutte le foto sono di
Dino Sturiale)
MESSINA. Cosa ne sarà dellʼUrbanistica a
nuovo piano regolatore in aula, è a lavoro sulla
Messina? I quattro mesi che separeranno lʼestate
definizione delle mosse successive. La prima delle
dalla fine dellʼanno saranno caldissimi, perchè al
quali sarà lʼistituzione dellʼufficio dedicato
pettine arriveranno un paio di nodi niente male. Il
appositamente al nuovo Prg. A farne parte il
primo è “materiale”. Il trasferimento dei
dirigente alla pianificazione ed il responsabile
dipartimenti dagli attuali uffici di via Industriale ai
unico del procedimento, rispettivamente Caminiti e
nuovi locali dellʼex real convitto Dante Alighieri
Cucinotta. Lo staff alla guida dei due si occuperà
procedono molto a rilento, con sommo scorno dei
della valutazione ambientale strategica (Vas) e
professionisti che devono lavorarci e dei
della relazione preliminare. “Sono le fasi più
dipendenti che vivono la situazione di precarietà.
importanti - ha spiegato Corvaja - La vas è arrivata
Eʼ abbastanza incerto anche il futuro della guida
successivamente allʼapprovazione del piano
del dipartimento, Lʼattuale dirigente (ad interim) è
regolatore attuale, causando parecchi grattacapi.
Giovanni Caminiti, che però andrà in pensione
Nel nuovo dovremo tenerne conto per tempo e
alla fine dellʼanno. Per la sua successione il
farli interagire. Gli assi portanti del nuovo
designato numero uno era
strumento urbanistico - conclude
Carmelo Famà, giovane e
Corvaja - saranno le trade ed il
rampante dirigente
verde”. I tempi tecnici necessari,
allʼUrbanistica a Taormina la cui
lʼassessore li stima in sei mesi.
corsa è stata “azzoppata” da un
In attesa che il nuovo piano
inconveniente giudiziario per
regolatore diventi realtà, lʼordine
falso e truffa che gli è costato
degli ingegneri propone qualche
allʼinizio lʼobbligo di dimora a
modifica alle leggi attualmente in
Roccalumera. Attualmente
vigore. Giovedi 28, sono state
Famà è sospeso dalle attività
presentate le proposte di
che svolgeva al Comune in
modifica alla Legge del "Piano
attesa che si definisca la sua
Casa" ed una bozza di
posizione. La figura emergente,
regolamento di attuazione per
che ha retto le sorti
oneri concessori e contributi per
dellʼUrbanistica nella fase di
la riduzione del rischio sismico.
transizione tra il pensionamento
Di cosa si tratta? “Gli ultimi
dello storico dirigente Manlio
eventi calamitosi occorsi in
Santi Trovato
Minutoli, lʼinterregno di Famà e
Emilia hanno evidenziato
lʼinterim di Caminiti, non è
lʼesigenza dʼintervenire
nemmeno un dirigente: Raffaele
prontamente sul patrimonio
Cucinotta, di fatto, in questi
edilizio e rappresentano seri e
mesi è stato il dirigente facente
gravi campanelli dʼallarme per
funzione di via Industriale, e
unʼ edilizia obsoleta come quella
gode dellʼincondizionata fiducia
che si trova nella maggior parte
dellʼamministrazione guidata da
del nostro Paese, con strutture
Giuseppe Buzzanca. A tramare
non adeguate e sicuramente non
contro la sua nomina a dirigente
idonee a resistere ad un
è il fatto che palazzo Zanca, a
possibile sisma di media entità,
causa dello sforamento nel patto
non garantisce idonei margini di
di stabilità, è impossibilitato ad
sicurezza ai cittadini”, ha
emanare i bandi per un posto da
spiegato Santi Trovato,
dirigente in sostituzione dei tre
presidente degli ingegneri
(oltre a Caminiti andranno in
messinesi. Come si ovvia? Il
pensione anche Carmelo
piano casa è un ottimo
Giovanni Caminiti
Altomonte ed Attilio
strumento, spiegano gli
Camaioni) che durante il 2012
ingegneri, ma gravato da vincoli
saluteranno palazzo Zanca. I
ritenuti troppo restrittivi e
papabili per dirigere il
incentivi volumetrici limitati. Le
dipartimento Urbanistica, quindi,
modifiche, secondo i
si restringono ad Antonio
professionisti dovrebbero, nel
Cardia, apprezzato dirigente al
caso del “piano casa”, non
Risanamento, ad Antonio
escludere in linea generale gli
Amato, che si è fatto le ossa in
edifici in qualche modo “tutelati”
anni e anni di dirigenza del
(zone “A” centro storico ed aree
dipartimento Urbanizzazioni, e
già urbanizzate ricadenti nella
Vincenzo Schiera, già in forza
perimetrazione ZPS), bensì di
allʼedilizia e oggi allʼEconomato,
condizionare lʼapplicabilità della
e Domenico Manna, dirigente
legge alla concreta verifica di
alla Mobilità che è già parte
compatibilità tra lo specifico
dello staff che fa capo a
intervento richiesto e la natura
Caminiti. Di certo, il prossimo
della forma di tutela prevista. I
Pippo Corvaja
dirigente allʼUrbanistica
limiti volumetrici incentivi,
proverrà da palazzo Zanca,
invece, andrebbero ampliati “in
mentre per Famà si era scelto il distacco da
quanto lʼaumento di valore dellʼimmobile derivante
Taormina. Lʼultimo quadrimestre dellʼanno
dalla riqualificazione o ampliamento non riesce a
dovrebbe portare anche novità dal punto di vista
compensare i costi elevati richiesti
della programmazione. Lʼassessore al Territorio
dallʼadeguamento alla normativa antisismica”,
Pippo Corvaja, dopo aver portato le linee guida del sottolineano gli ingegneri. (A.C.)
pagina 23
Sicilia
29 GIUGNO 2012
centonove
SPORT. Al “Le Vittorie” di Torre Faro ogni giorno sfide all’ultimo lancio
Tutti pazzi per le Bocce
Il bocciodromo inaugurato nel 2011 è diventato luogo di ritrovo e tra una partita e l’altra
si socializza. Non solo pensionati, ma anche donne e la scuola per i più piccoli.
Nella foto
a sinistra
il Presidente
del “Le Vittorie”
Santino Scimone
Nellʼimmagine
successiva
Nicola
La Motta
detto il
“Messi delle Bocce”,
affiancato da
Scimone,
Nicola Rotondo
e altri soci
DI ARMANDO MONTALTO
MESSINA. Ci sono “Settoro” e “Messi”,
tante donne e molti bambini. E poi i
giocatori professionisti, veri e propri atleti,
che hanno ottenuto vittorie anche a livello
nazionale. Insomma, il gioco delle bocce a
Torre Faro è diventando di moda. Quindi
non solo pensionati alla ricerca di qualche
ora di relax, ma anche giovani e famiglie.
Oltre all'attività sportiva il bocciodromo
“Ronosciali” è diventato un punto di
aggregazione dove si trova lʼoccasione
per fare uno “schiticchio”, guardare la
nazionale o scambiare due chiacchere.
LE VITTORIE. La società bocciofila le
Vittorie nasce alla fine degli anni settanta
da un gruppo di amanti del gioco delle
bocce. Dal 1981 viene ospitata in una
struttura privata dietro le scuole di Torre
Faro, ma dopo ventʼanni il proprietario
chiude il centro. I soci, che all'epoca erano
qualche decina, sono costretti a giocare
presso le altre strutture della città, a San
Giovannello, a Castanea e a Faro
Superiore. Alcuni tra loro però decidono di
costruire un centro di alto livello. E così il
presidente dell'associazione, Santino
Scimone con i soci Nicola Rotondo,
Giuseppe Aliberti e Antonio Notore
iniziano a cercare un terreno adatto. Una
zona abbandonata di proprietà del
comune, uno di quei terreni dove nessuno
voleva fare niente viene identificato.
Proprio quella zona, secondo i progetti per
la costruzione del Ponte sullo Stretto,
doveva essere parte del basamento. Ma i
quattro con passione, coraggio e un
pizzico di pazzia, come affermano
discutendo attorno ai campi di bocce,
decidono di portare a termine il progetto.
Si imbattono nelle procedure burocratiche
«abbiamo presentato sei progetti,
sembrava incredibile, volevamo costruire
solo una tenda, certo grande, ma sempre
una tenda è » - spiega Scimone. Nel
2007, infine, l'assessore comunale
Antonio Saitta e il sindaco della giunta
del tempo, Francantonio Genovese,
assegnano il diritto di superfice sul terreno
alle “Vittorie” per una durata di trent'annni.
Dopo i progetti però servivano i soldi e i
quattro riescono ad ottenere un prestito
dal Credito Sportivo, «250mila euro che
pagina 24
stiamo ripagando fino all'ultimo
centesimo. Le istituzioni non ci hanno
dato niente, stiamo pagando tutto noi» chiude sornione Scimone. Infine, dopo
cinque anni di lavoro, sacrifici e passione
a ottobre 2011 il Bocciodromo Ronosciali,
acronimo dei fondatori della struttura,
viene inaugurato in pompa magna. E
presenziano alla cerimonia tutte le autorità
cittadine dal sindaco attuale, Giuseppe
Buzzanca, allʼex, Genovese.
NON SOLO BOCCE. Durante il tardo
pomeriggio il circolo si anima. C'è il signor
centonove
Sicilia
29 GIUGNO 2012
Nellʼimmagine sopra una gara femminile.
A sinistra taglio del nastro durante
la cerimonia di inaugurazione
della struttura avvenuta lʼ8 ottobre 2011.
I quattro fondatori del bocciodromo:
Giovanni Notore, Giuseppe Aliberti,
Santino Scimone e Nicola Rotondo
hanno conquistato importanti titoli, è
memorabile il secondo posto ai
campionati italiani del 1989 da Giuseppe
Aliberti e Salvatore Donato, ancora se ne
parla. Le continue dispute su chi gioca
meglio mostrano il lato agonistico di
questo sport che in molti considerano le
bocce unʼattività ricreativa come le aveva
definite nel 1929 per decreto il governo
fascista. Tra gli assi delle “Vittorie” vanno
anche ricoradati Eugenio Laganà e
Nicola La Motta detto il “Messi delle
Bocce”. Il fair play è dʼobbligo, ma
«perdere non piace a nessuno» - spiega
Rotondo, socio e segretario del circolo.
Tutti hanno voglia di raccontare della
preparazione atletica necessaria e della
concentrazione. «Le partite durano
mediamente tre quarti dʼora e durante i
tornei si possono fare anche cinque
partite al giorno, insomma, per competere
ad alto livello bisogna allenarsi molto» chiude Rotondo.
Il MEMORIAL. La struttura ospita diverse
gare la più recente si è svolta dal 22 al 24
giugno. Il V Memorial Francesco
Scimone, compianto socio delle “Vittorie”,
ha visto centinaia di partecipanti
Santoro, oriundo trapanese come ama
definirsi scherzosamente, detto Settoro,
che gioca con il nipote, che assicura
essere una grande promessa delle Bocce.
Al circolo si organizzano spesso pranzi o
cene sociali dove intervengono i soci con i
familiari. Un vero e proprio centro di
aggregazione dove mantenere saldi i
legami intergenerazionali. Il pomeriggio
procede calmo, i tavoli “ al fresco”
ospitano infinite sfide a carte, mentre c'è
sempre qualcuno che vuole organizzare
una partita a bocce. Gli atleti del circolo
FOCUS
Pallini di Sicilia
Guida a tutte le società isolane
MESSINA. In Sicilia lo sport delle Bocce è diffuso capillarmente, ma la parte
del Leone la fanno Trapani e Messina
con il maggior numero di società. I risultati delle qualificazioni alla Coppa
Italia Seniores del 9 giugno hanno dato
l'ennesimo verdetto in favore delle due
province. Messina ha battuto per 2 a 1
Enna mentre Trapani per 5 a 1, ai tiri al
pallino, Palermo, consentendo ai due
comitati provinciali di partecipare alle
finali nazionali che si terranno dal 14 al
16 settembre a Milano. Tra le società più
di titolata da ricordare a Messina, sono
da ricordare l'associazione sportiva
San Giovannello di Bordonare, la "Fratellanze Riunite" di Faro Superiore, "Le
VIttorie" di Torre Faro e il Circolo Bocciofilo Castanea. Complessivamente
hanno vinto nel 2012 cinque titoli regionali nelle diverse categorie. La Petrosino di Marsala ha vinto il titolo di
coppia nella categoria “A”, mentre la
“Giglio dʼoro” di Catania nella terna
“B”. Le compagini palermitane San Gabriele, Ponte Ammiraglio e San Giuseppe, hanno vinto i titoli nellʼindividuale classe “A” e “D” e nella Terna “D”.
Da ricordare il Circolo Bocciofilo Ennese, che nella coppia, categoria D, ha ottenuto la medaglia dʼoro, battendo “Le
Fratellanze” di Messina per 12-6.
pagina 25
provenienti da tutta la Sicilia. Per tre giorni
si sono affrontati gli atleti delle diverse
categorie. Venerdi 22 giugno è stata la
volta dei ragazzi, il sabato quello delle
coppie “Lui & Lei”. La domenica è stata la
volta della gara più serrata, atleti da tutta
la Sicilia si sono affrontati in estenuanti
partite, ma alla fine il Trofeo è stato vinto
da Aliberti e Rotondo soci del “Le Vittorie”.
NON SOLO ANZIANI. Il luogo comune
vuole che a bocce giochino solo i
pensionati, ma al Ronosciali ci sono
anche corsi per ragazzi. I giovani dai 6 ai
18 anni possono seguire i corsi tenuti dal
responsabile giovanile Arturo Panetta,
che spiega i fondamentali di questo sport.
Il circolo comincia ad avere i suoi successi
dai quindici soci iniziali sono arrivati a
iscriversi in centoventi. «Lʼ iscrizione costa
15euro al mese per gli uomini e 5 per le
donne, mentre i bambini non pagano. Non
cerchiamo di lucrare, ma le spese di
mutuo e manutenzione devono essere
coperte. A noi interessa mantenere in vita
questa realtà» chiude Scimone, mentre si
appresta insieme agli altri soci a sistemare
in vista delle partite della nazionale di
calcio da vedere tutti assieme.
Sicilia
29 GIUGNO 2012
centonove
CAPO D’ORLANDO
La media Piana
chiama la Cina
Un accordo tra lʼambasciatore cinese a Roma, il Ministero dei Beni culturali e il dirigente scolastico Nunzio
Scarpuzza consentirà alla scuola
media Piana di Capo dʼOrlando di insegnare la lingua cinese ai piccoli
alunni con docenti di madre lingua.
Le lezioni saranno inserite nel piano
formativo dellʼIstituto compensivo
n. 2. Lʼesigenza di questi corsi nasce
dal fatto che nel prossimo futuro i
mercati mondiali parleranno cinese
e le aziende cercherano sempre di
più dipendenti che sappiano parlare
questa lingua, come oggi avviene
per lʼinglese. Sui Nebrodi, infatti,
molte imprese esportano allʼestero e
hanno intenzione di puntare sui mercati asiatici.
Cʼè anche da dire che la comunità cinese nel comune paladino si sta facendo sempre più nutrita. Circa cento di domiciliati di cui trenta residenti. quasi tutti lavorano nel settore del commercio, ed in particolare
in quello dellʼabbigliamento.
SVOLTE. I turisti con gli occhi a mandorla sempre più attratti dalla Sicilia. E dalla Perla dello jonio
Come si dice Taormina in cinese?
Il centro messinese preferito per lo shopping grazie alla “Tax Free” che consente di acquistare
senza iva. Nei primi cinque mesi dell’anno si è registrato un incremento della spesa del 48%
DI
ENRICO SCANDURRA
TAORMINA. Taormina parla sempre
più cinese. Ma non solo. Tutta la Sicilia
da qualche tempo è meta assidua dei
turisti del Paese del Dragone, come se
questa nazione storicamente e
culturalmente sia legata con un istmo
che la collega alla nostra splendida
terra. Non è un caso che proprio la Perla
dello Jonio è una delle città più visitate
dai turisti cinesi che sono letteralmente
innamorati del sole e della bellezza di
questa regione, ma (ed è una novità)
stanno scoprendo la Sicilia e Taormina
come destinazione anche per fare
acquisti. Di tutto questo se nʼè parlato
ampiamente martedì scorso nel
capoluogo del turismo siciliano al
seminario “Nuove Frontiere per il
turismo”, organizzato da Global Blue in
collaborazione con Fondazione Italia
Cina e le principali istituzioni locali.
Global Blue è lʼazienda leader a livello
globale nella fornitura di servizi e
prodotti a viaggiatori, esercenti e società
finanziarie. Promuove Nata nel 1980 in
Svezia, lʼazienda è cresciuta ad alti livelli
con il nome di Global Refund, che poi nel
Il cliente cinese è
ambito dai
commercianti perchè
pagano “Tax Free”.
Lʼofferta interessa chi
è normalmente
residente fuori
dall'Unione Europea.
Se il turista ha fatto
compere in Italia per
una cifra superiore a
€ 154,94 e lascia
il nostro paese entro
massimo tre mesi
dall'acquisto, potra
avere il rimborso
dell'Iva che in Italia
è pari al 21%. Dunque
il turista è portato
a fare grandi spese.
2010 è diventata Global Blue. Durante la
conferenza, hanno spiegato come nei
primi cinque mesi del 2012 la spesa
spesa tax free dei cinesi nel mercato
siciliano, che rappresenta lʼ11%, è
aumentata del 61 % e di oltre il 48 %
solo a Taormina. Segno che il ruolo, che
gli asiatici possono giocare per lo
sviluppo turistico della Sicilia, visto il giro
dʼaffari generato dai loro acquisti, è di
inestimabile importanza. In sostanza la
possibilità di pagare Tax Free è offerta a
chi è normalmente residente fuori
dall'Unione Europea. Se il turista ha fatto
compere in Italia per una cifra superiore
a € 154,94 e lascia il nostro paese o un
altro dell'Unione Europea entro massimo
tre mesi dall'acquisto, potra avere il
rimborso dell'Iva che in Italia è pari al
21%. Dalle parole di Giorgia Faro,
responsabile di Global Blue, si è capito
come questi figli laboriosi di “mamma
Asia” siano dei veri e propri “globe
shopper”, ossia quei turisti per i quali lo
shopping è una parte importantissima
della loro esperienza di viaggio.
Viaggi che negli ultimi cinque mesi del
2012 sono aumentati. E le mete più
ricercate sono state appunto Taormina,
ma in generale tutta la Sicilia che ha
visto un numero crescente di turisti
cinesi distintisi per una capacità di
spesa molto elevata: circa 854 euro. E
Taormina sta godendo di questo trend
positivo, considerato il fatto che gli
pagina 26
acquisti sono aumentati del 49 % per
una spesa di 939 euro. Gli accessori e
lʼabbigliamento attirano di più il turista
cinese, ma anche i gioielli e gli orologi.
Perciò il Made in Sicily sta vivendo un
momento di grande splendore in un
Paese di tradizione comunista, e
pertanto diverso dal sistema Italia. Ma
non sono solo cinesi ad essere attirati
da Taormina e da tutto lʼhinterland
siciliano. Russi e Americani sono gli altri
grandi amanti e “clienti” con il 26 % e il
15 % delle vendite. Con lʼ11 % degli
acquisti, invece, gli Australiani crescono
vertiginosamente: 325 % in più. Questa
crescita è avvenuta in maniera
rapidissima nei primi cinque mesi
dellʼanno. “Nel 2012- afferma Giorgia
Faro - il mercato siciliano del tax free è
cresciuto del 24 % rispetto allʼanno
scorso. La meta preferita è Palermo con
il 55 % delle vendite realizzate a maggio
2012 e uno scontrino medio di 715 euro,
seguita da Taormina, dove sono stati
effettuati il 19 % in più degli acquisti
rispetto allo stesso periodo del 2011.
Infine Catania con il 9 %”. Poi parla dei
Giapponesi. «Sono quelli che spendono
di più assieme ai Russi, con il 13 % e il
30 % circa delle vendite tax free e uno
scontrino in media di 1.124 euro per i
primi e di 512 euro per i secondi. Questo
significa che se gli operatori turistici ci
sapranno fare, allora Taormina e tutta la
Sicilia da qui a poco saranno invase di
asiatici.
Ma prima di tutto bisognerà educare tutti
gli esercenti alla cultura e al modo di
fare di questa clientela». Dunque sarà di
primaria importanza insegnare e
imparare le lingue parlate da queste
genti, capire le peculiarità socio-culturali
e politico-economiche da tenere in
considerazione. “La Cina era lontana,
lʼorgoglio di fantastiche operaie che
lavoravano la seta…” cantava Franco
Battiato. Oggi, invece, questa terra
misteriosa e affascinante sembra
proprio essere vicinissima.
centonove
Sicilia
29 GIUGNO 2012
Nello Genovese, vice campione del mondo al campionato internazionale “Mister Word Wabba 2012”
LA STORIA. E’ diventato vice campione del mondo a Padova. Ma il suo obiettivo è quello di sfidare la “scienza”
Genovese, il culturista filosofo
Il barcellonese ha cominciato a gareggiare a 40 anni quando la carriera di un body building
è agli sgoccioli. «Voglio dimostrare che il fisico perfetto prescinde dall’età». E da un abbronzante....
DI DOMENICO CUTRUPIA
BARCELLONA. A sessanta o
settantʼanni è possibile avere il corpo
plastico e perfetto come un giovane di
venti o trentʼanni. A dirlo è Nello
Genovese, laureatosi vicecampione del
mondo al campionato internazionale di
bodybuilding “Mister World Wabba 2012”
tenutosi al Teatro Alta Forum di Padova il
10 giugno scorso. “Ho volutamente
iniziato a fare agonismo dopo i 40 anni,
quando gli altri generalmente si ritirano,
per dimostrare che la scienza del
bodybuilding (che significa “costruzione
del corpo”) consente di soddisfare le
richieste di prestazione e plasticità fisica a
dispetto dellʼetà anagrafica. «Perché
dimostrare a 20 o a 30 anni che hai un
fisico perfetto è facile, il difficile è
dimostrarlo dai 40 anni in poi ed è segno
di capacità tecniche di livello superiore –
dice Genovese – Ritengo di essere,
assieme a pochi altri, un precursore di
questo approccio che teoricamente è
accettato da molti ma in pratica ad
applicarlo siamo in pochi. Adesso, dopo
una decina di anni di agonismo, posso
affermare di poter cambiare la
composizione corporea (il rapporto massa
grassa/massa magra) di chiunque. Pur
essendo arrivato secondo al campionato
del mondo, grazie al fatto che la mia
struttura muscolare non presenta alcun
cedimento rispetto allʼetà, sono stato
richiesto come testimonial per contratti di
sponsorizzazione da associazioni e ditte
anche di livello nazionale: aziende che
normalmente hanno come target di
riferimento lʼuomo di 40-45 anni non
cercano modelli di 20 anni e hanno visto in
me il personaggio giusto per età e
qualità». Genovese avrebbe potuto
arrivare primo, è stato penalizzato da un
inconveniente tecnico: da questʼanno la
federazione mondiale ha imposto lʼuso di
autoabbronzanti invece del tradizionale
mallo (lʼolio utilizzato da sempre dai
culturisti per esaltare i muscoli nelle
esibizioni e nei confronti con i competitori)
e il nuovo prodotto richiede una
complessa procedura di applicazione (due
o quattro passaggi, a seconda del colore
iniziale della pelle, più un fissante
trasparente con i suoi specifici tempi di
applicazione) alla quale Genovese non
era assolutamente preparato e così il
colore scuro, che doveva mettere in risalto
i dettagli muscolari e dare un aspetto più
definito, non ha tenuto. “A parte gli
iraniani, gli iracheni, i turchi e i spagnoli
che si sono presentati col solito mallo,
perché probabilmente non erano stati
informati dai loro dirigenti federali ma
hanno gareggiato ugualmente, ho assistito
a vere e proprie verniciature da
autocarrozzeria con tanto di pistole a
spruzzo e aerografi – racconta col sorriso
il vicecampione barcellonese – Il
concorrente tedesco, per esempio, aveva
uno staff di tre persone: uno che
verniciava, uno con la lampada a infrarossi
(per accelerare lʼasciugatura del fissante)
e lʼaltro con il ventilatore; io avevo solo un
paio di guanti». Nello Genovese ha iniziato
dieci anni fa con le gare ufficiali e non ha
intenzione di porsi alcun limite, anzi
sostiene che le capacità di miglioramento
del corpo sono immense, utilizzando i
giusti protocolli di allenamento, e sono tali
da consentire di migliorarsi ben oltre i 60
anni per raggiungere i propri massimali
fisico-estetici. «Sto portando avanti un mio
progetto scientifico per
dimostrare in maniera
pratica che il corpo
umano,
adeguatamente
preparato, può
mantenere la
giovinezza fino a età
impensabili – spiega
Genovese – Questo
non significa che viva
più di chi non fa niente
ma che mantieni
prestazioni e qualità di
vita superiori». Nello
Genovese non si è
improvvisato
bodybuilder ad un certo
punto della sua vita:
proviene dallʼIsef
(lʼIstituto Superiore di
pagina 27
Educazione Fisica che ha formato gli
insegnanti di educazione fisica fino alla
nascita dei corsi di laurea in Scienze
motorie, con la riforma del 1998) e da anni
di direzione tecnica di una delle più
attrezzate palestre del settore. Tra le
decine di palestre di Barcellona e non
solo, la “Flex” di Genovese è una delle
poche a non aver mai inseguito le mode
ma è sempre stata fedele al bodybuilding,
considerato completo e di sostanza
mentre le altre discipline (spinning, step,
walking) sono viste come di contorno e
momentanee. Il programma di
allenamento che Genovese sta attuando
su di sé trova riscontro nei risultati di
allenamento tra atleti professionisti e
individui di terza età: «Ho potuto appurare
che il protocollo di allenamento per
incrementare la potenza dellʼatleta
Christian Riganò (allora la Nuova Igea si
allenava nella mia palestra) e un individuo
settantenne, che si allenava da me,
avevano una curvatura di incremento
prestazionale, in percentuale, pressoché
identica; a prescindere dallʼetà i miei
protocolli di allenamento hanno dimostrato
un riscontro similare. Lʼetà anagrafica
conta poco in termini
di potenza e di forza,
aumentabili a dispetto
dellʼetà”. La palestra di
Nello Genovese è
frequentata ed è stata
frequentata nel tempo
da politici, ciclisti di
livello internazionale,
danzatori di livello
nazionale.
Alla domanda su quali
siano i prossimi
progetti, Genovese
risponde sorridendo:
“Ho progetti poco
ambiziosi come quello
di diventare Mister
Universo, quelli
ambiziosi non te li
dico!”.
Qui, scuola
29 GIUGNO 2012
centonove
UN MOMENTO DELL’INAUGURAZIONE A CUI HA PARTECIPATO ANCHE IL VESCOVO DI PATTI MONSIGNOR IGNAZIO ZAMBITO
UNO DEI CROCIFISSI REALIZZATI DAGLI STUDENTI
CAPO D’ORLANDO. IN UN’ESPOSIZIONE, VISITABILE FINO A SETTEMBRE, OGGETTI E PARAMENTI SACRI REALIZZATI DAGLI STUDENTI DEL LICEO ARTISTICO
Ecco a voi l’Uomo della Croce
CAPO DʼORLANDO. “LʼUomo della
Croce”. Si chiama così la mostra
inaugurata alcuni giorni fa al Liceo
Artistico di Capo dʼOrlando. Un
allestimento in cui è possibile ammirare
crocifissi e paramenti sacri realizzati dagli
alunni della IV C. Gli studenti, guidati dal
professor Perna e dal sacerdote
Michelangelo Murgia, dopo un
approfondimento personale e biblico, si
sono ispirati agli artisti studiati nel loro
percorso di studio e usando vari materiali,
hanno utilizzato i laboratori della scuola
per preparare gli oggetti adesso in mostra.
Così si sono adoperati nel laboratorio di
Lacche e Doratura diretto dal professor
Manno, mentre i paramenti sacri sono
stati decorati, con la direzione della
MILAZZO
mi
Terminal degli aliscafi, gli studenti creano il logo
MILAZZO. Si è svolta lunedì scorso, la premiazione al concorso “Brand Naming”
che ha impegnato gli studenti dellʼIstituto dʼarte di Milazzo per individuare il logo e
il nome per i terminal di approdo e partenza degli aliscafi in via Luigi Rizzo, nel porto della cittadina mamertina. Ecco i nomi dei tre classificati al concorso: al terzo posto Mattia Pintabona, della terza D, al secondo posto Pino Carmelo della medesima classe, prima classificata Grasso Federica la quale ha rappresentato come logo tre onde stilizzate con una barca e nella vela il significativo simbolo dello scarabeo. Il nome, Mylmare, associa al mare il termine latino Mylae. «Eʼ stato un prezioso momento per la formazione dei ragazzi - dice Delfina Guidaldi, dirigente scolastico dellʼIstituto dʼarte. Gli studenti premiati hanno quel ʻquidʼ in più, sono capaci di progettare e di innovare e lʼincontro con lʼimpresa Comet, ha inoltre, permesso di valorizzarli come risorse da impiegare attraverso il connubio scuola e
mondo del lavoro».
professoressa Spinello,
nel laboratorio di
decorazione dei tessuti.
Allʼinaugurazione della
mostra era presente il
Vescovo di Patti,
monsignor Ignazio
Zambito il dirigente
scolastico Delfina
Guidaldi.
In questa mostra si sente
realmente la freschezza
della gioventù che si
DELFINA GUIDALDI
interroga su di un
argomento tanto
affascinate e nello stesso tempo che
colpisce la coscienza dellʼuomo. Lʼ“Uomo
della Croce”, parla ancora ai giovani di
oggi, li affascina, il suo soffrire li interroga
e nello stesso tempo li ispira portandoli
alla realizzazione di vere opere dʼarte.
«Spesso - ha detto il vescovo durante la
presentazione dellʼevento - si parla a
vuoto e negativamente delle giovani
generazioni definendole prive di valori ed
incapaci di idealità. Dobbiamo ricrederci,
se solo ci confrontiamo serenamente con
il ”loro” mondo, con le loro ansie ed i loro
ideali».
Visitando la mostra, che resterà aperta al
pubblico fino al 30
settembre, si sente come
realmente il mondo
giovanile di oggi, se
interrogato su veri
argomenti, sa
approfondire e sa essere
capace di risposte, anche
attraverso lʼarte.
Tutto ciò lo si può cogliere
lasciandoci interrogare
dai loro Crocifissi. Oggetti
che parlano, raccontano
la storia oltre che
dellʼ“Uomo della Croce”,
anche della fede, degli interrogativi e degli
aneliti del giovane che vive la sua
stupenda avventura nel mondo dʼoggi. «Il
giovane - interviene padre Michelangelo
Murgia - va aiutato a far emergere tutta la
sua stupenda potenzialità. Lui saprà come
sbalordirci portandoci quellʼondata di
freschezza, di vigore e di sogni, che noi
adulti abbiamo smarrito.
Lʼ Uomo della Croce, è ancora, quello che
è stato per duemila anni, colui che per
amore ha dato se stesso per redimere
lʼumanità Lui ha ispirato artisti di tutti i
tempi e continua anche oggi ad ispirare i
nostri giovani».
ISTRUZION PER L’USO di Andrea Smith
Autonomia scolastica: dirigenti
e docenti ridotti da 500 a 300
CON CIRCOLARE N° 54 del 22 giugno scorso, il MIUR
ha diramato le disposizioni per il conferimento degli incarichi a dirigenti scolastici e docenti, compreso il personale educativo, per i compiti connessi con lʼattuazione dellʼautonomia scolastica, con il collocamento fuori
ruolo. Il numero dei posti, originariamente previsto in 500
unità dal decreto interministeriale n° 30 del febbraio
1999, è stato ridotto a 300, per effetto della legge
183/2011. Per detta rideterminazione, il MIUR ha richiamato lʼattenzione sul fatto che, con lʼazzeramento
delle situazioni precedenti, alle nuove procedure di reclutamento sarà sottoposto tutto il personale interessa-
to ad ottenere lʼassegnazione, indipendentemente dalla data di scadenza del comando disposto ai sensi della precedente normativa. I Dipartimenti, le Direzioni Generali ad essi afferenti e gli Uffici Scolastici Regionali, in base al numero di unità assegnate, dovranno dare comunicazione alle organizzazioni sindacali del comparto scuola e dellʼarea V della dirigenza scolastica, aventi titolo alla contrattazione decentrata: dei posti disponibili, dei criteri di selezione del
personale e della durata dellʼassegnazione. Lʼavviso
della procedura di selezione dovrà essere affisso allʼalbo degli uffici entro il 30 giugno2012.
Per favorire una capillare pubblicazione delle procedure, ogni ufficio deve inviare apposita comunicazione del
bando al MIUR, per la pubblicazione sul sito internet e
sulla rete intranet. Le domande del personale interessato, riferite alle assegnazioni con decorrenza dallʼan-
pagina 28
no scolastico 2012/2013, devono essere inviate allʼ ufficio centrale o regionale richiesto entro e non oltre il 15
luglio 2012 (prorogato al 16 perché domenica – ndr). Il
bando riguarderà sia coloro che, già comandati, aspirino ad una riconferma, sia i nuovi aspiranti. Il personale
da collocare fuori ruolo deve aver superato il periodo di
prova.
Il servizio prestato in detta posizione giuridica sarà equiparato in tutto e per tutto a quello di istituto. In Sicilia i
posti sono stati ridotti a 20, mentre quelli già coperti con
i precedenti esoneri sono 35. Una riduzione di ben 15
posti, che determinerà una lotta serrata per rientrare nel
numero dei posti utili, diversamente scatterà il ritorno alla direzione di una scuola o allʼinsegnamento. E come
ogni medaglia abbiamo le due facce: da un lato si realizzerà un risparmio per lʼErario; dallʼaltro vi sarà una
possibile riduzione dei posti disponibili per quelle supplenze che si assottigliano ogni anno di più.
29 GIUGNO 2012
Economia
NOMINE. Si rinnova il Comitato regionale per le Comunicazioni. Ma...
Corecom, quali regole?
Francesco Cascio e Raffaele Lombardo si intestano la designazione del presidente,
che tocca ai componenti. Per la legge, Di Vuolo non poteva essere riconfermato
DI DANIELE DE JOANNON
PALERMO. Prima dellʼavvento completo
del digitale terrestre, che si realizzerà il
prossimo 3 luglio, la giunta regionale
guidata da Raffaele Lombardo ha
designato i nuovi componenti del
Corecom, il Comitato regionale per le
Comunicazioni che si occupa di par
condicio, di dirimere le controversie tra le
emittenti e dei contributi legati alla legge
legge 448 del 23 dicembre 1998. A
formulare le designazioni, il presidente
dellʼArs Francesco Cascio. Lʼunico
confermato è il presidente Ciro Di Vuolo,
mentre Salvatore Librizzi e Monica
Angela Piccione (entrambi messinesi),
Salvatore Li Castri e Vincenzo Tanania
prendono il posto di Gaetano Amore,
Alfredo Maria Cavallaro, Simone Di
Stefano, Girolama Modica, Alessandra
Palma e Giuseppe Scozzari (in
precedenza i componenti erano sette).
LEGGI E RICOFERME. La tornata di
designazioni da parte di Palazzo dei
Normanni e Palazzo dʼOrleans è in
apparente contraddizione con quanto
disposto dalla legge regionale 2 del 2002,
che allʼarticolo 101, prevede, intanto, che
sia il Comitato ad eleggere il presidente. Il
raggio di azione della politica, che effettua
le designazioni con spirito di “par condicio”,
infatti, prevede inoltre che due membri
siano designati dal Presidente della
Regione, due dal Presidente
dell'Assemblea regionale (sentiti i gruppi
parlamentari) ed uno dall'assessore
regionale allʼEconomia. Nonostante ciò, la
Regione ha già comunicato ufficialmente
la designazione a presidente di Di Vuolo.
Una nomina che “cozzerebbe” sempre con
quanto dettato dalla norma di legge,
secondo cui i componenti del Comitato
“durano in carica cinque anni” e “non sono
confermabili”.
PADRE E FIGLIA. Monica Angela Piccione e Rino Piccione
LE PATERNITAʼ. «Le nomine al
Corecom? Francamente non sono stato
interpellato! Evidentemente, la mia forza
politica non viene ritenuta sufficientemente
allʼaltezza», commenta il capogruppo del
Pid allʼArs, Rudy Maira. Tatania,
ingegnere aerospaziale, è vicino al
capogruppo del Pd Antonello Cracolici
(così come sodale di un altro esponente
del partito, Davide Faraone, era Simone
Di Stefano), mentre Di Vuolo è caro al
presidente Cascio. In area Pdl ricade
anche Salvatore Li Castri (dipendente
Unicredit e tesoriere dellʼOrdine dei
giornalisti di Sicilia), indicato dal
coordinatore provinciale di Palermo,
LA SCHEDA
Il Corecom è un organo di consulenza
dell'Assemblea e del
Governo regionale
in materia di comunicazione e anche
organo funzionale
dell'Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni che assicura in Sicilia le
necessarie funzioni
di governo e controllo nella materia
delle comunicazioni.
Rispetto alla sua nascita, ha visto ingrossare le sue fila,
tanto da avere una
unità operativa negli
organici della Regione. Nella lege di istituzione si prevedeva
che per il suo funzionamente fosse
creata una segreteria, la cui dotazione
di personale, non
superiore a cinque
unità, venisse individuata dal Presidente
della Regione. La
spesa? Circa ottantamila euro allʼanno.
Con lʼarticolo 76 della legge 20 del 2003,
però, sono state apportate alcune modifiche. Il personale da
assegnare diventa
quello regionale e il
numero passa a 30
Francesco Scoma. Per quanto riguarda il
primo messinese, Salvatore Librizzi
(avvocato, già assessore e consigliere alla
Provincia di Messina, ma anche candidato
a sindaco di Capo dʼOrlando), è un nome
proposto dal coordinatore regionale
dellʼUdc, Gianpiero DʼAlia. E la
professione legale caratterizza anche
Monica Angela Piccione. Chi è? Avvocato
cassazionista iscritta allʼalbo di Barcellona
Pozzo di Gotto, è stata designata, a
quanto sembra, per volontà del presidente
della regione e del deputato allʼArs del Pdl,
Santi Formica. Monica Piccione è anche
la figlia di Rino Piccione, “re” della tv
Tirreno Sat.
centonove
WORKSHOP
Giornalismo
e precarizzazione
PALERMO. LʼAssociazione Siciliana
della Stampa, con il patrocinio ed il sostegno dell'Ordine dei giornalisti di
Sicilia e dellʼEnte Regionale per gli
Studi Universitari (Ersu-Palermo), ha
organizzato dal 28 al 30 giugno un
workshop sulle tematiche riguardanti il lavoro autonomo e la precarizzazione nel giornalismo. Le attività prevedono specifici focus di approfondimento sui fenomeni di precarizzazione del mercato del lavoro giornalistico in Italia, in particolare sul disegno
di legge sull'equo compenso e le possibili iniziative legislative a carattere
regionale da intraprendere nonché
sui principi deontologici di solidarietà
e di tutela miranti a garantire un sistema di libera informazione che hanno ispirato il testo della Carta di Firenze recentemente approvata dal
Cnog. La manifestazione si vuole rivolgere non solo ai freelance, ma a tutti i giornalisti anche alla luce della
prossima applicazione della riforma
dellʼOrdine professionale.
E LE INCOMPATIBILITAʼ. Chi entra a far
parte del Corecom dovrebbe essere in
possesso dei requisiti fissati dall'Autorità
per le garanzie nelle comunicazioni e non
incorrere nelle cause di incompatibilità
individuate. Requisito primario sarebbe che
i membri “siano in possesso dei necessari
requisiti di competenza ed esperienza nel
settore della comunicazione nei suoi
aspetti culturali, giuridici, economici e
tecnologici”, oltre che assolutamente
indipendenti “sia dal sistema politico
istituzionale che dal sistema degli
interessi di settore”. Per quanto riguarda
le incompatibilità, oltre a quelle politiche,
cʼè anche il divieto di essere
“amministratore o dipendente di imprese
pubbliche o private operanti nel settore
radiotelevisivo o delle telecomunicazioni,
della pubblicità, dell'editoria anche
multimediale”. Un discorso che, comunque,
non vale per Monica Angela Piccione, che,
a maggio 2012, ha anche ceduto le metà in
suo possesso de Il “Tirreno srl” e di “Tirreno
Sat srl”.
IL CORSIVO
Sull’Autonomia pubblicitaria
L’onorevole Corona chiede i criteri di ripartizione
dei fondi destinati alla comunicazione. E scopre che..
CI VOLEVA LʼONOREVOLE Roberto Corona, Pdl, con la sua
interogazione n. 2674 per scoprire che la Regione Siciliana fa con i fondi
della pubblicità istituzionale quel che vuole a dispetto delle direttive
dellʼAgcom, che impongono una ripartizione delle quote con criteri
oggettivi: 50% ai quotidiani, 25% ai periodici, 25% alle Tv private. Nella
sua dettagliata nota, Corona chiede di sapere se alla Presidenza “sia mai
stato redatto un piano di comunicazione; quali criteri siano stati adottati
per la ripartizione; se esista un responsabile del procedimento”. Sono
tutte domande che presto o tardi porrà lʼAgcom, lʼagenzia nazionale di
controllo sulle comunicazioni che vorrà sapere se esiste un apposito
capitolo di bilancio e quali criteri sono stati seguiti, La risposta Corona,
che si mostra informato sui fatti, la lascia Intendere lui stesso, quando
chiede, in occasione della festa dello Statuto, come si sia comportata la
Regione. Semplice. LʼAutonomia della Sicilia è solo dei quotidiani. E solo
di quelli che si comportano “bene” con il condottiero di turno. Non si
spiegherebbe altrimenti come le pianificazioni passino solo sui principali
quotidiani, calpestando poi le più elementari regole di democrazia. Se ne
deduce da questo punto di vista che la Sicilia non è di tutti i siciliani, non è
di tutti i periodici, non è di tutti i siti internet o di tutte le Tv. Eʼ solo di quelli
che sono al potere e il potere lo coccolono. Non si spiegherebbero
altrimenti alcune scelte “oscure” operate da enti diretti da una certa
politica per fare pubblicità solo su improbabili pubblicazioni. In verità nel
2010 lʼufficio stampa della Presidenza per ovviare a questa gestione
familistica dei fondi, avviò una indagine seria sulla presneza dei mezzi di
comunicazione in Sicilia. E varò anche dei criteri in linea con i piani di
comunicazione di regioni “evolute” come la Lombardia o il Piemonte: la
pubblicità si assegna solo ai giornali certificati, che occupano giornalisti
contrattualizzati. Ma ora alla Presidenza non cʼè neppure un servizio di
raassegna stampa. Si ritagliano i giornali come 50 anni fa. Li compra
direttamente il presidente. Che decide e fa tutto in Autonomia. Chiaro?
pagina 29
Roberto Corona
Economia
29 GIUGNO 2012
A TU PER TU. I progetti del nuovo presidente dell’Autorità Portuale di Messina
De Simone, che rivoluzione
Stop all’allargamento del Molo Colapesce e spostamento del terminal croceristico in Fiera.
Dove l’Authority potrebbe aprire i suoi uffici dopo aver sfrattato le carrozze di Molonia
DI
TIZIANA CARUSO
MESSINA. E' uno che non le manda a
dire, Antonino De Simone. Uno che a
una settimana dal suo insediamento
come presidente ha le idee ben chiare
su quello che dovrà fare in riva allo
Stretto: quello che è possibile mettere
in cantiere da subito e quello che
bisogna cancellare dall'agenda
dell'Autorità portuale di Messina.
CROCERISTI IN FIERA. «Io mi
oppongo». Il progetto di un nuovo
terminal realizzato attraverso
l'espansione della “tendopoli” attuale
(così l'ha definita il capitano di
vascello) sul molo Colapesce,
annunciato dall'Authority, in
collaborazione con Provincia e
Comune, durante la partecipazione alla
“Seatrade Cruise Shipping Convention
2012” di Miami, non è tra i progetti del
neo-presidente. Qual è l'alternativa?
La Fiera. Nella zona del viale alberato
interno alla cittadella, De Simone
immagina nuovi approdi. «I fondali
sono perfetti. Loro avevano progettato
un'espansione delle banchine esistenti
sulla cortina, ma non mi interessa, io
vado dritto per la mia strada». E sugli
spazi fieristici una mossa è già pronta:
trasferire gli uffici dell'Autorità portuale
nel padiglione che accoglie il palazzo a
vetri della Fiera. «E' già nostro, lo
riqualifichiamo, non le dico nemmeno
quanto spendiamo di affitto, ma a
questo prezzo in 5 anni compravamo
uno stabile».
ADDIO CARROZZE. Bye bye anche
alle carrozze storiche Molonia
custodite in un altro dei padiglioni della
Fiera. «E' pronta un'ingiunzione di
sgombero». E non è finita qui. De
Simone lascia trapelare anche una non
piena condivisione dell'apertura degli
spazi fieristici nonostante abbia
apprezzato il lavoro svolto dalla
commissione a cui ha preso parte
Antonino De Simone
anche Vincenzo Franza: «Io
transenno». Il luogo al momento non è
completamente idoneo e sicuro per i
visitatori, per questo già da martedì 3
sarà installato un reticolato con cancelli
di ingresso e lucchetti in modo da
evitare il transito nelle zone più
“rischiose”. «Io avrei scelto un'
apertura a metà per la Fiera, non
così».
MOLO COLAPESCE. Ma rimanendo in
tema di crocieristi che ne sarà del molo
Colapesce? Gli scali turistici sono in
aumento negli ultimi anni, ma il
terminal così com'è, per De Simone,
non va. L'idea è quella di trasformare e
attrezzare uno degli immobili davanti
alla cortina in stazione marittima aperta
alla città e collegata al porto attraverso
un canale pedonale (una sorta di
“passo”) in modo che gli stessi
crocieristi riescano a spostarsi da una
parte all'altra in maniera diretta. «Il
Comune dice di crederci nel
crocierismo, la Provincia anche, idem
la Regione, ma se nessuno di loro
mette a disposizione qualcosa non si
arriva da nessuna parte. L'Autorità
portuale ha risorse necessarie per
finanziare, in questo senso non
abbiamo problemi a spenderle». E
sugli interventi per migliorare
l'accoglienza dei crocieristi e il neonato
Consorzio Messina Tourism Bureau?
«E' una novità per me, non ho capito
nemmeno a che cosa serve. Ora
andremo a vedere, questi fanno i
progetti, poi vediamo...».
IL CONCORSO. Intanto De Simone si
è già messo in moto per assumere gli 8
centonove
vincitori di un concorso indetto
dall'Autorità portuale, mai
concretizzato per la presentazione di
quattro ricorsi che contestano la
decisione di non aver effettuato le
assunzioni attraverso una procedura
pubblica. «Abbiamo bisogno di
personale e io ho già parlato con
l'avvocatura di Catania, procederò
comunque alle assunzioni, anche
perchè potrei anche essere costretto a
pagare comunque questi dipendenti
senza averli mai impiegati». Sei
rimarranno a Messina e due invece
andranno a Milazzo, dove intanto è già
pronta la documentazione per far
traslocare due dipendenti da uno
stabile in affitto a un immobile di
proprietà che poi verrà adeguato per
accogliere i nuovi arrivi. Nei giorni
scorsi intanto De Simone ha incontrato
il sindaco di San Filippo del Mela,
Giuseppe Cocuzza, per definire gli
ultimi accordi sul progetto del pontile
mobile mettendo sul piatto la
realizzazione di opere viarie.
ENTE PORTO. È il tema più scottante:
«La zona dell'Arsenale militare è
morta. Dentro ci sono due ville in
disuso e poco altro. Messina era un
tempo una piazza d'armi, ma adesso è
passato. Io incentiverei piuttosto
l'attività cantieristica, dividendo la zona
in due parti: una da regalare
completamente ai cittadini con giardini
e passeggiate, l'altra da dedicare alle
imprese navali e al mondo marittimo.
Nella zona Falcata i piccoli interventi
servono solo a fare clientela, io sono
per i grandi progetti. Pochi, ma
importanti. C'è un piano per
l'approvvigionamento dei traghetti, ma
è ancora presto per parlare... Quello di
cui sono certo è che non pensavo si
potesse tollerare per tutto questo
tempo una presenza del genere, forse
perchè sono stati sempre tranquilli
nella loro zona, ma a me non interessa,
io agisco». E conta sull'aiuto di Roma.
Alla Camera e al Senato ci sono due
disegni di legge, presentati
dall'accoppiata Udc Naro-D'Alia per lo
scioglimento dell'Ente Porto
(presieduto da Rosario Madaudo), il
trasferimento delle competenze
all'Autorità e la riperimetrazione del
Punto Franco. Intanto, sabato 30 si
terrà la conferenza stampa
dell'onorevole Nino Beninati che ha
depositato all'Ars la proposta di
soppressione dell'Ente assieme al
collega deputato dell'Udc Giovanni
Ardizzone.
L’INTERVENTO
Madaudo: “Ora basta!”
L’affondo a 360 gradi del capo dell’Ente Porto
MESSINA. «Ora basta! Contrariamente a quanto affermano alcuni illustri amministratori locali, il problema non è politico ma giudiziario, ora della Procura, anche di quella presso la Corte dei Conti, non come minaccia, ma come dovere
nei confronti dei cittadini che hanno il diritto di sapere la verità e non essere irretiti da maldicenze e menzogne!”. Conclude così una sua lunga nota Rosario Madaudo, presidente dellʼEnte Porto di Messina, che entra nel merito della questione delle aree della zona falcata, recentemente attribuite
allʼEnte anche dal Consulente del Tribunale di Messina:
“Credo che quanto riferito non possa destare meraviglia, in
quanto conseguenziale alle decisioni del Consiglio di giustizia amministrativa che hanno accertato la titolarità dellʼEnte
su una notevole parte della Zona Falcata di Messina. Quello che, veramente, sorprende è la reazione di alcuni amministratori locali: ʻIl problema è politico e non di natura giudiziaria - Ente Porto da abolireʼ. Sembra, quindi, che nessuno
contesti più la titolarità sulle aree in questione, né il diritto alla disponibilità su queste. Alcuni politici locali ritengono, però,
che sia in loro potere agire in difformità alla legge ed al giudicato della Magistratura. Se gli Enti locali che oggi chiedono, a gran voce, lʼabolizione dellʼEnte avessero realmente
voluto che lo stesso Ente assumesse una posizione differente, bastava che i loro rappresentati si facessero portatori del loro indirizzo. Nel 2005 - scrive Madaudo - era stato sottoscritto un protocollo di intesa, aderenti, tra gli altri, gli stessi Enti locali che oggi tuonano contro lʼEpam, per la realizzazione di un Polo dʼeccellenza della cantieristica navale nella Zona Falcata, obbligandosi di destinare tutte le aree, che
si sarebbero rese libere, a tale scopo. Dopo meno di due anni, gli stessi Enti locali con lʼAutorità Portuale, avviano la re-
pagina 30
dazione di un Piano Regolatore Portuale che da alla Zona
Falcata tuttʼaltra destinazione oltre a non rispettare vigenti
norme di legge. Se tale Piano oggi non decolla è colpa di chi
ha collaborato alla sua redazione, compresi i presunti “veri
consulenti” che non hanno saputo dare loro i giusti consigli.
Gli investimenti che lʼAutorità Portuale vorrebbe fare sulla
Zona Falcata, e che oggi si dice sono fermi per colpa dellʼEnte, probabilmente, consisterebbero in parte delle somme che la stessa Autorità ha percepito indebitamente, perseguendo le piccole imprese esistenti, che hanno dovuto
chiudere. LʼEnte ha instaurato trattative con il Politecnico di
Torino per la creazione di un Polo Tecnologico per lo sviluppo e la ricerca di sistemi tecnologici orientati al campo
multimedia IT, da istituirsi nellʼarea destinata al Punto Franco, con la costituzione di impianti per le applicazioni pratiche.
Doverosamente ha informato gli Enti locali, ricevendo, pochi giorni addietro, la loro completa adesione, ed oggi tuonano contro”.
centonove
Economia
29 GIUGNO 2012
RISCHI. I gestori chiedono ribassi per tutti, altrimenti seimila posti di lavoro a rischio
Pompe a poco prezzo
EDILIZIA SOCIALE
La Regione stanzia 30 milioni
Code presso i distributori isolani che applicano i maxi-sconti durante i week-end. Automobilisti
entusiasti. Ma le associazioni di categoria lamentano difficoltà per chi non può applicarli
Stello Bossa, presidente regionale della Faib-Confesercenti
DI ARMANDO MONTALTO
PALERMO. Code ai distributori, risparmi
fino a quindici euro per un pieno e tanto
entusiasmo tra gli automobilisti. Ma
qualcuno si lamenta. Gli sconti di 20
centesimi a litro praticati durante il fine
settimana da alcune compagnie petrolifere
che dureranno fino a settembre, hanno
modificato le abitudini degli automobilisti.
Infatti, negli ultimi due week-end al posto
della solita giornata di mare in molti hanno
preferito fare ore di fila per risparmiare. Dai
primi dati disponibili i distributori interessati
hanno più che raddoppiato le vendite,
mentre i gestori esclusi dalle promozioni
denunciano ingenti perdite.
GLI AUTOMOBILISTI. Ovunque in Sicilia
durante gli ultimi due fine settimana si sono
registrate code ai distributori di carburanti
che proponevano i maxi-sconti. C'è stata
una caccia al distributore con la
promozione, infatti non tutte le stazioni di
servizio hanno applicato il meno 20. A
Palermo, Catania e Messina si sono create
code anche di unʼora. Ma gli automobilisti
erano contenti, questi ribassi hanno reso le
code meno stressanti e da molti sono state
vissute, a dispetto del caldo, in maniera
allegra, quasi fossero delle scampagnata.
In effetti facendo i conti ogni automobilista
ha risparmiato tra i dieci e i quindici euro
per un pieno.
CHI SCONTA E CHI NO. Gli entusiasmi
dei consumatori non sono però quelli di tutti
i gestori. Gli esercenti che potevano
effettuare i ribassi hanno fatto grandi affari.
Le prime stime rivelano che ogni stazione
di servizio aderente alle promozioni ha
erogato circa 30mila litri nel fine settimana.
Mentre i benzinai che non hanno potuto
scontare i carburanti hanno visto diminuire i
loro incassi, non solo durante i week-end
ma anche nei restanti giorni. «Bisogna
chiarire che non tutte le compagnie
petrolifere hanno applicato tariffe scontate
e che non tutte le stazioni di servizio hanno
avuto la possibilità di effettuare gli sconti.
Praticamente secondo le politiche
aziendali, possono aderire alla campagna
di maxi-sconto solo gli impianti che
praticano il self-service h24» – spiega
Stello Bossa, presidente regionale della
Faib-Confesercenti. Infatti, a decidere chi
può applicare le tariffe scontate sui
carburanti non sono i gestori, ma le
compagnie petrolifere, secondo le loro
politiche commerciali. Così si sono
riscontrate situazioni paradossali «Due
stabilimenti della stessa compagnia a
distanza di qualche chilometro di distanza
si sono ritrovate ad avere prezzi diversi» –
racconta Bossa. In questo modo il gestore
che non applica lo sconto perde tutti i clienti
e infatti nelle ultime due settimane gli
automobilisti disertano le stazioni di
IN BREVE
servizio aspettando il week-end per
rifornirsi. E così diminuiscono le vendite di
carburante e al contempo i clienti non si
fermano più a bere un caffè e comprare il
giornale. Quindi, alle perdite sui carburanti
si aggiungono anche quelle sul non oil.
Mestiere Rischioso. Un'ulteriore
riflessione delle associazioni di categoria
sui weekend col megasconto è quello della
sicurezza. «Bisogna ricordare che siamo
una categoria minacciata dalla criminalità.
Le rapine sono diventate consuetudine e
già abbiamo avuto un primo caso
sconcertante legato ai mega sconti. Infatti,
a Giarre, in provincia di Catania, poco dopo
la fine della promozione dei criminali hanno
fatto saltare in aria la cassa di un
distributore che aveva aderito allʼiniziativa. I
criminali sanno che in questi casi si
possono trovare migliaia di euro e non
perdono l'occasione» chiude Bossa.
SEIMILA A RISCHIO. In Sicilia gli
impiegati del settore sono circa diecimila di
cui seimila dipendenti. «Queste iniziative
mettono in crisi il nostro settore, vorremmo
semplicemente che tutte le compagnie
abbassassero i prezzi. Sarebbe
conveniente per i consumatori, ma anche
per noi. Bisogna ricordare che al gestore
restano tra i sette centesimi a litro per il
servito e i quattro per il fai da te. Per essere
chiari - spiega Bossa - su 40mila euro
incassati a noi ne restano 800 lordi» Da
tempo i distributori lamentano la crisi,
perchè a fronte degli aumenti dei costi dei
carburanti degli ultimi anni e del calo nei
consumi, i loro margini sono rimasti
inalterati. Si calcola una perdita media di
oltre il 10% nell'ultimo decennio. Lʼimpianto
medio in Sicilia eroga 1milione e
duecentomila litri lʼanno, contro i tre di quelli
tedeschi o francesi, che significano circa
50mila euro di guadagno lordo lʼanno per
ogni impianto. «Con questi conti dovremo
chiudere e licenziare i nostri dipendenti,
seimila persone perderanno il posto di
lavoro per essere rimpiazzati dalle
colonnine self-service»- chiude laconico
Bossa.
PALERMO. Trenta milioni di euro per
avviare anche in Sicilia un piano di
edilizia sociale. A questi se ne aggiungeranno circa 20 della Cassa Depositi e Prestiti. Attraverso l'acquisizione del valore degli immobili e l'effetto moltiplicatore che l'iniziativa
avrà sul tessuto economico regionale, saranno disponibili complessivamente circa 80 milioni che, opportunamente investiti, potranno produrre
fino a circa 800 unità immobiliari. Questo, quanto emerso dalla conferenza
cui hanno preso parte l'assessore per
l'Economia, Gaetano Armao, quello
per le Infrastrutture e la Mobilità, Andrea Vecchio, e quello per il Territorio
e l'Ambiente, Alessandro Aricò. "Si
potranno così costruire case a costi
accessibili - ha spiegato Armao - , con
risorse in gran parte private e modalità attuative privatistiche incrementando l'offerta di alloggi sociali in locazione ai canoni concordati per almeno 8 anni (ma anche fino a 25 anni)
e in vendita a prezzi convenzionati, tenendo presente il vincolo di sostenibilità sul piano economico".
PESCA
Inaugurato il settore ittico al Maas
CATANIA. Ha aperto i battenti il settore ittico del Mercati agro alimentari Sicilia (Maas) di contrada Jungetto a Catania. Sostituisce la storica struttura
comunale di via Domenico Tempio,
nei pressi del porto, ormai chiusa. Il
settore ittico del Maas, inaugurato
dall'assessore regionale alle Risorse
agricole, Francesco Aiello, ha avanzati sistemi di controllo delle temperature all'interno della galleria per la
commercializzazione dei prodotti, un
fabbricatore di ghiaccio da 10 tonnellate al giorno, un presidio veterinario,
ampi spazi per l'esposizione, parcheggi e un moderno sistema di video-soverglianza. Nella galleria dell'ittico, hanno già avviato la loro attività venti commercianti con altrettanti box che occupano una superficie di
5.270 metri quadrati. Presto se ne aggiungeranno altri otto.
IN CIFRE
C’è lo sconto. Anzi no
A conti fatti spesso il prezzo è maggiore. Ecco perchè
MESSINA. I costi in perpetuo aumento negli ultimi anni, i mega
sconti del week-end e il fai date hanno cambiato molto le abitudini degli automobilisti. Come in altri settori scompare il benzinaio di fiducia, da cui si serviva il padre o il nonno, ma tutti sono
alla spasmodica ricerca dell'offerta migliore. Però non sempre
“lʼoro nero luccica”, infatti, capita sempre più spesso di vedere
enormi cartelli con offerte allettanti, meno venti la domenica, meno dodici il martedì, meno sette fai date. La domanda sorge spontanea a molti, meno rispetto a cosa. Dovrebbe essere rispetto al
prezzo consigliato alla pompa, ma non è facile trovare il prezzo
reale. Quindi regolarmente i meno dodici si trasformano in dei
più modesti meno 4 centesimi. Facendo dei calcoli poi ci si accorge che alcune volte paghi di più, infatti, nelle stazioni self-ser-
pagina 31
vice che offrono uno sconto “fai da te” si trova sempre lʼonnipresente inserviente abusivo a cui lasciare una mancia. Quindi dopo aver fatto ingegnosi calcoli il meno qualcosa si trasforma in
un più qualcosa. Tra le tante difficoltà nel leggere i costi dei carburanti è da ricordare anche che molti rifornimenti mostrano il
prezzo al millesimo, quindi ci si ritrova a risparmi dell'ordine di
qualche centesimo di euro ogni venti euro di carburante. Dopo
questi calcoli ci si ferma a pensare sui balzelli che gravano sui
carburanti. E se è vero che la maggioranza degli italiani accettano volentieri lʼaccisa di 2 centesimi a litro per il terremoto in
Emilia-Romagna, a molti sembra sconveniente dovere finanziare con il pieno di benzina nellʼordine: la guerra d’Etiopia con 1,90
lire per ogni litro, la crisi di Suez del 1956 (14 lire), il disastro del
Vajont con 10 liree via dicendo. E passando per la missione di
pace in Libano del 1983e quella in Bosnia del 1996 ci sirende
conto cheil costo reale della benzina è veramente difficile da calcolare. Insomma, ormai fare benzina è diventata unʼimpresa da
affrontare con calcolatrice alla mano.
Economia
ANCHE SUI SITI www.tribunale.messina.it
www.asteavvisi.it - www.asteannunci.it
29 GIUGNO 2012
TRIBUNALE DI MESSINA
SECONDA SEZIONE CIVILE – ESECUZIONI IMMOBILIARI
Le vendite giudiziarie derivanti da esecuzioni immobiliari vengono effettuate:
A) dal Giudice delle Esecuzioni presso il Tribunale di Messina Ufficio
Esecuzioni Civili.
B) dai Professionisti delegati ai sensi dellʼart. 591 bis c.p.c. presso i
loro studi o le associazioni:
- U.N.E.I.M. Piazza Immacolata di Marmo 4 Messina - Tel.
090/6409852 – Fax 090/6409582 (apertura al pubblico lunedì ore 9-12
e giovedì ore 9-12 / 15,30-18
- AN.P.E. Via Risorgimento 123 Messina Tel. 090/663323 (apertura
al pubblico lunedì, martedì, e venerdì ore 9,30-12).
- A.R.V.E.D. Piazza della Repubblica 27 is. 290 Messina - Tel./fax
090/6406701 (apertura al pubblico lunedì e mercoledì 10-12 e giovedì
15,30-18)
- A.L.P.E.F. Via dei mille 243 Messina – Tel./fax 090/6512158 (apertura al pubblico lunedì, mercoledì, venerdì ore 9-12 e giovedì ore 1719). (periodo feriale: chiusura uffici dallʼ01-08 al 31-08).
- A.P.E.I.M. Via del Vespro 75 Messina – Tel./fax 0906783616 (apertura al pubblico lunedì ore 9,30-12,30 e giovedì ore 16-19).
- A.P.E.I.M. Via Kennedy 66 Barcellona P.G. (ME).
- PRO.ASS. Via Mamertini 17 Messina – Tel./fax 090/2400044 (apertura al pubblico lunedì e giovedì, non festivi, ore 15,30-19).
- A.V.D.Via Oratorio della Pace n. 3 – Messina (ME) Tel. 090/6012019
(Apertura al pubblico ogni Lunedì e Mercoledì non festivo dalle ore 16:00
alle ore 19:00, e comunque, dalle ore 9:30 alle ore 12,30 del giorno precedente la data della vendita. Le vendite si terranno nelle Aule del Tribunale di Messina
- Notaio S. Magno Via L. Manara 19 Messina – Tel. 090/6512281 (si
riceve i mercoledì non festivi ad esclusione del mese di agosto ore 1012).
- Notaio V. Grosso Via Garibaldi 116 Messina – Tel. 090/674020 (si
riceve i giovedì non festivi ad esclusione del mese di agosto ore 16,3018,30).
- Notaio M.F. Puglisi Via Porto Salvo 9 – Tel. 090/340419 (si riceve
i mercoledì non festivi ad esclusione del mese di agosto ore 10-12).
- Notaio G. Bruni Via L. Manara 82 – Tel. 090/673935 (si riceve i
martedì non festivi ad esclusione del mese di agosto ore 10-12).
- Notaio M. Giuffrida Via La Farina is. R Messina – Tel. 090/694303
(si riceve i mercoledì non festivi ad esclusione del mese di agosto ore
16-18). Giorni di ricevimento venerdì ore 16-19.
VENDITA N. 121/11 RG ESEC. IMM.
TAORMINA – Fraz. Trappitello - C.da Marfaele,
Via degli Ulivi n. 3 - Lotto 1: Appartamento
composto da 4 vani, ingresso, 2 wc e balconi a P.T.
e da soggiorno-cucina, w.c., disimpegno e
terrazze a livello a P.1°, di tot. mq lordi 431 circa.
Prezzo base: euro 234.712,50. Rilancio minimo in
caso di gara: euro 2.000,00. Lotto 2:
Appartamento composto da 4 vani, ingresso, 2 wc
e balconi a P.T. e da soggiorno – cucina, w.c.,
disimpegno e terrazze a livello a P.1°, di tot. mq
lordi 408 circa, con annessa corte di mq 180 circa.
Occupato da terzi con contratto di comodato.
Prezzo base: euro 248.850,00. Rilancio minimo in
caso di gara: euro 2.000,00. VENDITA SENZA
INCANTO – NUOVO RITO 28.09.2012 ore 10.30;
Eventuale vendita con incanto 28.09.2012 ore
12.30. Luogo: U.N.E.I.M. Piazza Immacolata di
Marmo n. 4 - 98122 Messina. Per informazioni
rivolgersi a: U.N.E.I.M. 090/6409852. G.E. Ugo
Scavuzzo. Notaio Delegato e custode D.ssa
Caterina Mandanici. Rif. N. 121/11 R.E.
VENDITA N. 28/10 RG ESEC. IMM.
MESSINA – Villaggio Spartà - C.da Mezzacampa
- S.S. 113 Km 22,212 - Residence Mezzacampa
– Lotto Unico: Appartamento in villetta a schiera al
P.T., sc. A, int. 2, composto da soggiorno-cucina,
2 vani, w.c., disimpegno e corti, di tot. mq lordi
131,80 circa, interessato da fenomeni di umidità.
Prezzo base: euro 100.000,00. Offerte minime in
aumento euro 1.000,00.VENDITA CON
INCANTO – NUOVO RITO 25.09.2012 ore 10.30;
Luogo U.N.E.I.M. Piazza Immacolata di Marmo n.
4 - Messina. Per informazioni U.N.E.I.M.
090/6409852. G.E. Dott.ssa Ivana Acacia. Notaio
Delegato Luisa Calogero. Rif. N. 28/10 R.E.
VENDITA N. 28/90+213/91 RG ESEC. IMM.
MESSINA – C.da Schiavetto, Piazza Comunale,
Villaggio Giampilieri Marina – Lotto 6: Magazzino
a P. seminterrato composto da ampio vano, w.c.
ed anti w.c. di tot. mq 115 circa. Prezzo base: euro
53.760,00. Offerte minime in aumento euro
1.000,00. VENDITA CON INCANTO – NUOVO
RITO 25.09.2012 ore 12.00; Luogo U.N.E.I.M.
Piazza Immacolata di Marmo n. 4 - Messina. Per
informazioni U.N.E.I.M. 090/6409852. G.E. Dr. C.
D. Madia. Notaio Delegato Luisa Calogero. Rif. N.
28/90+213/91 R.E.
VENDITA N. 33/09 RG ESEC. IMM.
MESSINA - Vill. S. Lucia, Fraz. Pistunina, Via
Comunale 77 - Pal. D - Compl. “Sei Stelle” Proprietà superficiaria di appartamento di quattro
vani ed accessori e balconi, di complessivi mq.
lordi 129 circa, con diritto a posto auto autonomo
in una delle aree scoperte. Prezzo base Euro
91.800,00. Offerte minime in aumento euro
Le vendite giudiziarie sono aperte a qualsiasi interessato e per parteciparvi non è necessaria assistenza legale. I beni si vendono nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, a corpo e non a misura, con tutte
le pertinenze, accessioni, servitù attive e passive, eventuali ragioni e
azioni. Gli immobili sono descritti e valutati con lʼindicazione della situazione urbanistica e locativa, nella relazione redatta da un consulente
tecnico del Tribunale, che può essere consultata, unitamente allʼordinanza o allʼavviso di vendita, presso gli uffici preposti sopra indicati. In
caso di notizie urbanistiche insufficienti lʼaggiudicatario potrà avvalersi
delle disposizioni di cui agli artt. 17, V comma e 40 VI comma, della legge 47/85 e, pertanto , ove ne ricorrano i presupposti ivi indicati, potrà
presentare domanda di concessione in sanatoria entro 120 giorni dallʼatto di trasferimento dellʼimmobile ovvero della notifica di questʼultimo
atto. Eʼ possibile visitare lʼimmobile ove sia stato nominato un custode
giudiziario o un ausiliario del Giudice.
COME PARTECIPARE – Vendite senza incanto davanti al Giudice delle
Esecuzioni o ai Professionisti delegati: Le offerte, in carta legale, nella
forma di proposte irrevocabili di acquisto – contenenti lʼindicazione del
numero di procedura; del Professionista delegato o del Giudice dellʼEsecuzione; del lotto di riferimento; del prezzo offerto (non inferiore al
prezzo base indicato nellʼavviso di vendita); dei dati identificativi dellʼofferente (con allegati fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità, del codice fiscale o certificato camerale aggiornato) dovranno essere depositate in busta chiusa. Nelle vendite con nuovo rito
si procederà allʼapertura delle buste il giorno stesso fissato per la vendita. In caso di pluralità di offerte si procederà allʼeventuale gara sullʼofferta più alta ai sensi dellʼart. 573 c.p.c.
a) Se la vendita si svolge davanti al Giudice dellʼEsecuzione: lʼofferta va presentata, presso la Cancelleria delle Esecuzioni Civili, entro e
non oltre le ore 13 del giorno feriale precedente la data fissata per la vendita, allegando un assegno bancario circolare non trasferibile intestato
a Poste Italiane S.p.a. – Messina, a titolo di cauzione, pari al 10% del
prezzo offerto e che dovrà essere inserito nella busta chiusa contenente lʼofferta. b) Se la vendita si svolge davanti al Professionista delegato:
lʼofferta dovrà essere presentata presso lʼAssociazione di riferimento,
entro e non oltre le ore 12 del giorno che precede la vendita. Il suddetto
deposito va effettuato nel rispetto dei giorni di apertura al pubblico dellʼufficio, che in ogni caso, rimane aperto il giorno che precede la vendita. Lʼofferta deve essere corredata da un assegno bancario circolare
non trasferibile intestato al Professionista delegato, a titolo di cauzione,
1.000,00. VENDITA CON INCANTO – NUOVO
RITO 25.09.2012 ore 10.45 Luogo: U.N.E.I.M.
Piazza Immacolata di Marmo n. 4 98122 Messina.
Per informazioni U.N.E.I.M. 090/6409852. G.E.
Dr. Ugo Scavuzzo. Notaio Delegato e custode:
Luisa Calogero. Rif. N. 267/07 R.E.
VENDITA N. 115/10 RG ESEC. IMM.
GIARDINI-NAXOS - Via della Seta - Cond.
Orizzonte - Pal. A - Appartamento, p. 2°, composto
da ingresso-soggiorno con a.c., un vano e w.c.,
oltre balcone - veranda, di complessivi mq. lordi
62,28 circa. Prezzo base: euro 48.300,00. Offerte
minime in aumento euro 1.000,00. VENDITA CON
INCANTO - NUOVO RITO 27.09.2012 ore 10.30.
Luogo: U.N.E.I.M. Piazza Immacolata di Marmo
n. 4 Messina. Per informazioni U.N.E.I.M.
090/6409852. G.E. Dott.ssa Ivana Acacia. Notaio
Delegato: Adele Penna. Rif. N. 115/10 R.E.
VENDITA N. 92/10 RG ESEC. IMM.
FRANCAVILLA DI SICILIA – Via R. Margherita
123 – Lotto 1: Appartamento p.terra, composto da
3 camere, soggiorno, cucina abitabile, bagno, wc,
terrazza a livello, veranda in parte chiusa con
cucina pranzo, sup. tot. mq 242,80. Prezzo base
Euro 136.000,00. Rilancio minimo Euro 2.000,00.
Lotto 2: Negozio p.terra, composto da ampia sala,
disimpegno, retrobottega e wc, mq 47. Prezzo
base Euro 54.120,00. Rilancio minimo Euro
1.000,00. Lotto 3: Negozio composto da unico
ambiente non tramezzato al p.terra, sup. lorda mq
95,75. Prezzo base Euro 51.620,00. Rilancio
minimo Euro 1.000,00. GIARDINI-NAXOS - Via
Naxos, Complesso Top Sea – Lotto 4:
Appartamento piano 2, sc. B, int. 15, composto da
camera da letto, soggiorno con angolo cottura,
bagno e terrazzo a livello, sup. lorda mq 63. Prezzo
base Euro 95.679,00. Rilancio minimo Euro
1.000,00. Vendita senza incanto 20.09.2012 ore
11.00 presso lo Studio del Notaio Michele Giuffrida
in Messina, via La Farina is. R. G.E. Dr. A.
Fiorentino. Prof. Delegato Dr. Michele Giuffrida.
Custode Avv. Maria Rita Bottari, via Catania n. 16,
tel/fax 090/2928097. Rif. RGE 92/10
VENDITA N. 274/08 RG ESEC. IMM.
MESSINA - Vill. Faro Sup., C.da Sperone, Via
Comunale - Appartamento ai piani 2° e
mansardato, di tre vani ed accessori e balconi e
deposito al piano mansardato, con annessi posto
auto esterno e area esterna, catastalmente
destinata a parcheggio, questʼultima area gravata
dalle servitù meglio specificate nellʼavviso
integrale di vendita. Prezzo base: euro
123.850,00. Offerte minime in aumento euro
1.500,00. VENDITA CON INCANTO – NUOVO
RITO 27.09.2012 alle ore 10.45; Luogo:
U.N.E.I.M. Piazza Immacolata di Marmo n. 4
98122 Messina. Per informazioni U.N.E.I.M.
090/6409852. G.E. Dott.ssa Ivana Acacia. Notaio
Delegato Adele Penna. Rif. N. 274/08 R.E.
VENDITA N. 267/07 RG ESEC. IMM.
SANTA TERESA DI RIVA- Via Sparagonà 118/B,
Compl. “AEDES 85” - Appartamento a P. 3°, sc.
E, int. 70, di quattro vani, accessori e balconi e
cantina al P. interrato sc. E, compreso lʼuso
esclusivo di un posto macchina. Prezzo base: euro
86.250,00. Offerte minime in aumento: euro
VENDITA N. 31/10 RG ESEC. IMM.
SPADAFORA – Fraz. San Martino, Via Serro
Puntale – Lotto 1: Casa unifamiliare di 3 elev. f.t.,
composta da soggiorno, cucina e ripostiglio a
p.terra, due camere e bagno a p.primo ed un locale
con piccolo terrazzo a livello a p.secondo; sup.
lorda mq 111. Prezzo base Euro 24.502,20.
Rilancio minimo Euro 1.000,00. Civico 19 - Lotto
2: Villino singolo, tre elev. f.t. oltre piano
seminterrato con giardino, composto: da p.
cantinato con ampia cantina, locale lavanderia,
piccolo bagno e garage; p.terra con ampio salone,
cucina, bagno e dispensa; p.primo con tre camere
letto, due bagni e ripostiglio; p.secondo con
camera, sottotetto e bagno; verande e balconi
posti ai 3 piani. Sup. lorda di circa mq 673. Prezzo
base Euro 260.780,00. Rilancio minimo Euro
2.500,00. Lotto 3: Casa unifamiliare costituita da
piccolo corpo di fabbrica a 3 elev. f.t. oltre piano
seminterrato, non provvisto di impianto di
riscaldamento e composto al p.seminterrato da
cantina/lavanderia, al p.terra da soggiorno con
angolo cottura ed un bagno, a p.primo da due
camere e bagno, al p.secondo da sottotetto e
bagno; annessi ampi balconi ai 3 piani. Sup. tot.
lorda di mq 234. Prezzo base Euro 95.676,00.
pagina 32
ANCHE SUI SITI www.tribunale.messina.it
www.asteavvisi.it - www.asteannunci.it
che non potrà essere inferiore al 10% del prezzo offerto e che dovrà
essere inserito nella busta chiusa contenente lʼofferta.
Vendite con incanto davanti al Giudice delle Esecuzioni o ai Professionisti delegati: Le domande di partecipazione, in carta legale, devono
contenere lʼindicazione del numero di procedura; del Giudice dellʼEsecuzione o Professionista delegato; del lotto di riferimento; del prezzo base dʼasta; dei dati identificativi dellʼofferente (con allegati fotocopia del
documento di riconoscimento in corso di validità, del codice fiscale o certificato camerale aggiornato). Le domande vanno presentate:
a) Se lʼincanto si svolge davanti al Giudice delle Esecuzioni: entro le
ore 13 del giorno feriale precedente lʼincanto, presso la Cancelleria delle Esecuzioni Civili, allegando due assegni bancari circolari non trasferibili intestati a Poste Italiane S.p.a. – Messina, uno del 10% e lʼaltro del
20% del prezzo base dʼasta, rispettivamente a titolo di cauzione e a titolo di anticipo spese, nonché due marche quietanza di euro 1,29.
b) Se la vendita si svolge davanti al Professionista delegato: lʼofferta
dovrà essere presentata presso lʼAssociazione di riferimento, entro e
non oltre le ore 12 del giorno che precede lʼincanto, presso lʼufficio
U.N.E.I.M., unitamente a due assegni bancari circolari non trasferibili intestati al Notaio, uno per cauzione pari al 10% del prezzo base e uno
per anticipo spese pari al 16% del prezzo base. Il suddetto deposito va
effettuato nel rispetto dei giorni di apertura al pubblico dellʼufficio, che in
ogni caso, rimane aperto il giorno che precede lʼincanto. Nelle vendite
con incanto con nuovo rito, alla domanda va allegato solo un assegno
pari al 10% del prezzo base dʼasta, a titolo di cauzione. La mancata presentazione allʼincanto, senza giustificato motivo, comporterà la perdita
di un decimo della cauzione versata. Il pagamento del saldo prezzo di
aggiudicazione, detratta la cauzione, dovrà essere effettuato entro sessanta giorni dallʼaggiudicazione, con le modalità stabilite nellʼordinanza
o nellʼavviso di vendita. Il mancato pagamento del saldo prezzo nel termine comporta la perdita della cauzione, salvo il risarcimento del danno ex art. 587 c.p.c. Per le vendite senza incanto e con incanto con nuovo rito, nello stesso termine, dovrà effettuarsi il pagamento relativo alle
spese di trasferimento con le seguenti modalità: a)Se lʼasta si svolge
davanti al Giudice con assegno bancario circolare non trasferibile intestato a Poste Italiane S.p.a. – Messina, pari al 15% del prezzo di aggiudicazione; b)Se lʼasta si svolge davanti al Professionista delegato nella
misura indicata nello stesso in base alla tipologia dʼacquisto, salvo eventuale richiesta di integrazione in caso di necessità.
1.000,00. VENDITA CON INCANTO - NUOVO
RITO 25.09.2012 ore 10.15 Luogo: U.N.E.I.M.
Piazza Immacolata di Marmo n. 4 Messina. Per
informazioni U.N.E.I.M. 090/6409852. G.E.
Dott.ssa Ivana Acacia. Notaio Delegato Luisa
Calogero. Rif. N. 33/09 R.E.
VENDITA N. 12/10 RG ESEC. IMM.
VILLAFRANCA TIRRENA - Loc. Zizzo, Via S.
Pugliatti (già Via S. Antonio) - Appartamento a P.
2, di quattro vani ed accessori, oltre balconi, della
superficie lorda complessiva di mq. 170,06 circa.
Prezzo base dʼasta: euro 143.250,00. Rilancio
minimo in aumento in caso di gara euro 1.500,00.
VENDITA SENZA INCANTO – NUOVO RITO
Deliberazione sulle offerte in data 2.10.2012 alle
ore 16.15; luogo: U.N.E.I.M. Piazza Immacolata di
Marmo n. 4 - 98122 Messina. Per informazioni
U.N.E.I.M. 090/6409852. G.E. Dott.ssa Ivana
Acacia. Notaio Delegato: Giuseppe Vicari. Rif. N.
12/10 R.E.
centonove
Rilancio minimo Euro 1.500,00. C.da Piano – Lotto
4: Quota di 4/6 del terreno mq 9.960, forma
triangolare allungata con nessuna sistemazione
agraria esistente; qualità pascolo, seminativo.
Prezzo base Euro 21.580,00. Rilancio minimo
Euro 1.000,00. Lotto 5: Quota 5/12 di due terreni
agricoli con due fabbricati rurali: C.da Fossi:
Terreno qualità vigneto, sup. di mq 3540 con
fabbricato rurale di mq 64; C.da Lanzo: Terreno
qualità uliveto, sup. di mq 13.870 con piccolo
fabbricato di mq 62. Prezzo base Euro 26.311,46.
Rilancio minimo Euro 1.000,00. Vendita senza
incanto 20.09.2012 ore 11.30 presso lo Studio del
Prof. Delegato Notaio Michele Giuffrida, sito in
Messina via La Farina is. R, tel. 090/694303. G.E.
Dr.ssa Ivana Acacia. Rif. RGE 31/10
VENDITA N. 339/10 RG ESEC. IMM.
SPADAFORA – Via Giosuè Carducci 3 – Lotto
Unico: Intera proprietà di appartamento (non
occupato e in stato di ristrutturazione), p.primo,
composto da: ingresso, ampio soggiorno, salone,
disimpegno, bagno, cucina, 2 camere e 2 balconi;
sup. lorda tot. mq 153,78. Prezzo base Euro
62.000,00. Rilancio minimo Euro 1.500.00.
Vendita senza incanto 30.10.2012 ore 16.30
presso ALPEF, via dei Mille 243, Messina. Info e
visita immobile 090/6413095. G.E. Dr. D.C. Madia.
Prof. Delegato Avv. Natale Galipò. Custode Avv.
Cinzia Urzì Brancati 090/671916. Rif. RGE 339/10
VENDITA N. 328/10 RG ESEC. IMM.
MESSINA – S.S. 113 n. 17 – Fraz. Mortelle,
Villaggio Torre Faro Residence “Bellavista” – Lotto
Unico: Intera proprietà di appartamento p.terra,
composto da: 2 vani con angolo cottura, ingresso,
bagno e corte esclusiva di pertinenza; sup. lorda
tot. mq 48,11. Prezzo base Euro 61.340,25.
Rilancio minimo Euro 1.500,00. Vendita senza
incanto 30.10.2012 ore 16.00. Eventuale incanto
30.10.2012 ore 18.00 presso ALPEF, via dei Mille
243, Messina. Info e visita immobile 090/6413095.
G.E. Dr. Ugo Scavuzzo. Prof. Delegato e Custode
Avv. Natale Galipò. Rif. RGE 328/10
VENDITA N. 377/10 RG ESEC. IMM.
LETOJANNI – Via Torrente Sillemi - edificio C int.7 – Lotto Unico: Appartamento p.II (III elev. f.t.),
panoramicissimo,
composto
da:
ingresso/soggiorno con angolo cottura, piccolo
disimpegno, camera da letto e bagno; sup lorda
tot. circa mq 64,52. Pertinente ampia terrazza a
livello che si sviluppa sui lati est e sud. Prezzo base
Euro 123.721,28. Rilancio minimo Euro 1.500,00.
Vendita con incanto 19.10.2012 ore 10.45 presso
A.R.Ve.D. Piazza Repubblica 27, Messina. Info e
visita immobile 090/6406701. G.E. Dr. Ugo
Scavuzzo. Prof. Delegato Avv. Sebastiano
Mazzei. Rif. RGE 377/10
centonove
Economia
29 GIUGNO 2012
MESSINA. Si blocca l’iter di edificazione del vecchio stabilimento, gli imprenditori scrivono
Triscele, Alecci alza la voce
Francesco Faranda scrive al Prefetto: “Nessuna notizia dal Comune per la variante urbanistica necessaria
alla ripresa dell’attività”. Il rappresentante del Governo risponde. E “mette in mora” palazzo Zanca
DI ALESSIO CASPANELLO
MESSINA. Lʼeffetto è a catena, tipo
domino. La birra Triscele chiude le
produzioni a marzo del 2011 perchè lo
stabilimento non è più economicamente
sostenibile. Per realizzarne uno nuovo la
famiglia Faranda, proprietaria del marchio,
deve dare corso alla mega operazione
immobiliare che prevede la demolizione
delle vecchie industrie che furono della
birra Messina, ma occorre che il consiglio
comunale voti la delibera di cambio di
destinazione dʼuso (già fatto) e che
soprattuto la pubblichi. Nel frattempo, i
lavoratori sono in cassa integrazione, ma
solo fino al 31 dicembre 2012. Per
riassumerli, cʼè bisogno di un nuovo
stabilimento. Una catena per spezzare la
quale Francesco Faranda si è rivolto al
Prefetto Francesco Alecci. Che ha
messo in mora il comune di Messina.
CHE FINE HA FATTO LA DELIBERA? Il
25 maggio, Francesco faranda scrive una
lettera ad Alecci, dal titolo eloquente:
“problematiche occupazionali dipendenti
Triscele srl”. Il proprietario della Triscele
informa il prefetto sul buon andamento
della riunione del 23 marzo, in cui si era
raggiunta lʼintesa di ritiro della mobilità dei
dipendenti Triscele e di sfruttamento della
cassa integrazione in deroga fino a
dicembre. Faranda chiede quindi al
Prefetto la riconvocazione delle perti, “ciò
tenuto conto sia degli incombendi termini
di scadenza dellʼammortizzatore in parola,
sia delle ormai ben note problematiche
amministrative ulteriori, riferite allʼarea in
cui risulta allocato lo stabilimento.
Problematiche questʼultime - continua
Faranda - la cui tempistica riveste, come
già visto, estrema importanza. Avuto
riferimento, in particolar modo alle
conseguenti ricadute in materia di
garanzie occupazionali”. In parole povere,
Faranda chiede di sapere come muoversi
in attesa che la delibera di cambio di
destinazione dʼuso dellʼarea dello
Francesco Alecci
Francesco Faranda
stabilimento da tirare giù per edificarne
palazzi, sia pubblicata da palazzo Zanca.
Non passano che cinque giorni, e Alecci si
rivolge a palazzo Zanca.
ALLORA? LA DELIBERA? Il 26 marzo
ho chiesto che fine avesse fatto la
delibera, e da allora non ho avuto notizie.
Cosa vogliamo fare? Il tono usato nella
lettera che Alecci ha inviato al sindaco di
Messina Giuseppe Buzzanca è
ovviamente molto più formale, ma la
sostanza è quella: la delibera è stata
adottata dal consiglio comunale il 16
novembre 2011, poi al palazzo del
Governo non è stato più comunicato
nientʼaltro. “tale circostanza - scrive Alecci
- non ha consentito alla società di disporre
gli investimenti necessari a riavviare
lʼattività imprenditoriale in altra sede,
ponendo a rischio il futuro occupazionale
dei lavoratori”. Sul punto, Alecci è
parecchio duro. “Attesa lʼurgente necessità
di portare a conclusione lʼiter al fine di
salvaguardare il futuro occupazionale dei
lavoratori interessati, voglia fornirmi un
aggiornato quadro cognitivo dei
provvedimenti adottati in merito.
NEL FRATTEMPO FARANDA. Da
palazzo Zanca fanno sapere che la
delibera è stata pubblicata, e quindi la
palla passa allʼazienda. Che, da parte sua,
sta abbottonatissima. Se esiste un piano
industriale, una scadenza e
lʼindividuazione del luogo in cui sorgerà il
nuovo stabilimento, sono informazioni che
solo la famiglia Faranda conosce e che
non sono state divulgate. Tutto quello che
si conosce oggi del futuro della Triscele si
chiama Parco trinacria, un progetto da
dieci palazzine e 350 appartamenti che
sorgerà sulle rovine dello stabilimento. A
realizzarlo, secondo le voci, una cordata
guidata dalla Gmc immobiliare.
L E G A L M E N T E
TRIBUNALE DI MESSINA
INVITO A PARTECIPARE ALLA GARA
COMUNE DI
FURCI SICULO (ME)
Rif. RF 10/11
LETOJANNI - Via Luigi Rizzo angolo vico Pola – Lotto Unico: Bottega composta da vano utilizzato per attività comm.le (abbigliamento), camerino prova,
locale retrobottega (con predisposizione per angolo cottura), bagno e sottoscala
utilizzato come ripostiglio; sup. tot. mq 49,00. Bene occupato da conduttore in
forza di contratto di locazione in relazione al quale il curatore ha esercitato il diritto di recesso ex art. 80 L.F. Prezzo base Euro 138.940,50. Rilancio minimo
Euro 2.000,00. Vendita con incanto 16.11.2012 ore 12.20 presso il Tribunale.
Domanda di partecipazione con assegno circolare N.T. intestato a " Trib. di
Messina – Fall. 10/2011 R.G.F." di importo pari al 10% del prezzo base. G.D.
Dr. Ugo Scavuzzo. Per le modalità di presentazione delle domande rivolgersi al
Curatore Dr. Dario Rossi tel/fax 090/47536, alla cancelleria e consultare i siti
www.asteannunci.it, www.tribunale.messina.it e www.asteavvisi.it.
REGIONE SICILIANA
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI ENNA
AVVISO ESITO DI GARA
Si avvisa che, con deliberazione n°1117 del 27.06.2012 sono stati approvati
gli atti di gara a procedura aperta per lʼaffidamento della gestione del servizio di
ristorazione per i Presidi Ospedalieri dellʼA.S.P. di Enna, per un periodo di 60
mesi, prorogabili per ulteriori 24 mesi. Codice CIG (2002185F50). Il servizio è
stato aggiudicato alla Ditta Euroristorazione S.r.L. – via Boschi n°1/b – 36040
Torri di Quartesolo (Vicenza).
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Nicola R. Baldari
AVVISO GARA
Si rende noto che il 10.09.12 sarà esperita gara di Procedura aperta di project financing per l'affidamento della concessione relativa a fornitura di energia elettrica, gestione, manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione, nonché la progettazione ed esecuzione degli interventi di adeguamento
normativo, rifacimento, ristrutturazione, riqualificazione ed efficienza energetica degli
impianti e conversione con tecnologia LED. (art.153, commi 1-14 del d. lgs. 163/2006
e s.m.i. - gara unica). CIG 4258410718 - Importo appalto € 3.375.000,00 - Importo investimento € 1.530.000,00 - Importo lavorazioni € 1.017.400,00. Categoria prevalente OG10 - Cl. III. Offerta entro le ore 12.00 del 31.08.12 Il bando e relativi allegati sono
disponibili gratuitamente sul sito:www.comune.furcisiculo.me.it.
Il Capo Area Tecnica
Arch. C. Crisafulli
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE
DI PALERMO
AVVISO DI GARA
Eʼ indetta procedura aperta, a lotto unico, per fornitura in somministrazione di
ausili assorbenti lʼurina e relativa distribuzione domiciliare agli aventi diritto dellʼAzienda Sanitaria Provinciale di Palermo per un periodo pari a cinque anni.
Lʼimporto complessivo presunto dellʼappalto per la durata dellʼappalto ammonta ad Euro 41.325.840,60 oltre I.V.A. al 4%. Gli atti di gara possono essere scaricati dal sito internet:www.asppalermo.org. Il termine di presentazione
delle offerte è fissato per le ore 09,00 del 09/08/2012. Il bando è stato inviato alla G.U.E. il 14/06/2012.
Il Direttore Generale
Dr. Salvatore Cirignotta
pagina 33
Economia
29 GIUGNO 2012
centonove
MESSINA. 832 creditori, 80 milioni di debito, un concordato preventivo
Demoter al Cubo
Potrebbe cadere l’interdittiva antimafia che aveva colpito l’impresa della famiglia Borella.
Nel frattempo, il ramo d’azienda delle commesse pubbliche è passato di mano. Ecco a chi
DI ALESSIO CASPANELLO
MESSINA. Per la Demoter, impresa di
movimento terra leader nel mezzogiorno, e
oggi in concordato preventivo dopo i
problemi derivati dal mancato rilascio del
certificato antimafia da parte della
Prefettura, il futuro potrebbe tornare a
sorridere. Su istanza del liquidatore
Maurizio Cacace e dopo un atto
stragiudiziale di diffida, dalla prefettura è
partita una comunicazione interlocutoria.
Secondo quanto informa il liquidatore,
infatti, per la Prefettura non emergerebbero
possibili interventi di infiltrazione su
Demoter. Prima della pronuncia ufficiale,
sono necessari ulteriori aggiornamenti su
informative che arrivano da Milano e
Roma. Perchè Carlo Borella, ex “patron”
della Demoter, ha sì incassato una
condanna a due anni per favoreggiamento,
ma è stata esclusa lʼaggravante mafiosa.
Nel mentre, la Demoter “rivive” attraverso
la Cubo spa.
CUBO MAGICO. La Cubo Spa è una sorta
di “garante” del concordato preventivo
chiesto a marzo per evitare il fallimento
della Demoter. Lʼimpresa ha acquisito il
ramo dʼazienda della Demoter che aveva in
itinere gli appalti con la pubblica
amministrazione, ai quali lʼazienda di
famiglia di Borella non aveva potuto più
partecipare per via dellʼinterdittiva
antimafia. Insieme ai contratti, la Cubo ha
rilevato tutto lʼattivo di Demoter col quale,
insieme al ricavato dei contratti che
dovrebbero ripartire, dovrà pagare tutti gli
ottocento e passa creditori nel giro di sei
anni. Fino alla fine di febbraio, la Cubo
risultava operativa a Milano, in attesa di
trasferimento a Messina. Ad amministrare
la società dallʼinizio del 2012 è Filippo
Spadaro, genovese ma domiciliato a
Messina. La Cubo possiede un capitale
sociale da cinque milioni e 300mila euro
interamente detenuto dalla Brick srl dal 20
maggio del 2011 (società anchʼessa
amministrata da Spadaro), che ne è quindi
proprietario unico. A settembre del 2011,
avviene il trasferimento: un comodato tra
Cubo Spa (cessionario) e Demoter
(cedente) con lʼaffitto della prima di un
ramo dʼazienda dellʼimpresa della famiglia
Borella. Anche tra Brick e Demoter, il 6
maggio del 2011, ci sono movimenti.
Lʼazienda di Borella cede quote alla Brick
srl. Tra Cubo e Demoter, poi, ci sono in
comune un poʼ di nomi, frutto del travaso di
personale da unʼazienda allʼaltra.
Presidente del collegio dei sindaci di Cubo
è Giosafatto Zaire Zimbè, che ricopre la
stessa carica anche nella Demoter (data
della presentazione della carica è la fine di
maggio del 2011). Per entrambe le società,
sindaci effettivi risultano essere Daniela
Lizzio e Sergio Zavaglia, mentre
Francesco Vitale appare in entrambe le
imprese quale sindaco supplente insieme a
Giuseppina Vazzana. Ricapitolando, la
Demoter passa il ramo dʼazienda alla Brick,
che lo affitta alla Cubo. A causa di questo,
Maurizio Cacace
IL PATRON. L’imprenditore Carlo Borella
la società ha avuto gli stessi inconvenienti
subiti dalla Demoter. “Si è seguito il
principio della continuità tra le due aziende,
e anche alla Cubo, quale “assuntore”,
spesso veniva estesa lʼinterdittiva, benchè
tra le due aziende non ci sia alcun rapporto,
dopo la cessione del ramo dʼazienda”, ha
spiegato Maurizio Cacace.
I NUMERI. Era la più importante impresa
messinese nel settore del movimento terra,
è stata impallinata per la mancanza del
certificato antimafia, e ha licenziato 350
dipendenti. La parabola discendente della
Demoter è nei numeri: due milioni di euro di
risultato operativo nel 2008, un valore
stimato in sei milioni e mezzo, un utile “ante
imposte” di oltre un milione. Oggi, i debiti
che lʼimpresa dovrà onorare sono circa
ottanta, considerando anche le società
consortili delle quali faceva parte. Senza di
esse, la massa debitoria si riduce ad una
cinquantina di milioni. E i creditori? In tutto
sono 832, ed hanno lʼultima parola sulle
sorti del concordato preventivo.
Attualmente, informa il curatore
fallimentare, ha votato circa il 35% degli
aventi diritto, “pressochè tutti
favorevolmente”. A non aver preso
posizione, invece, sono gli istituti bancari
verso i quali la Demoter era esposta:
nessuna delle sette banche ha votato.
Come si svolge la procedura?
Allʼudienza il 3 luglio ci sarà lʼultima
adunanza dei creditori, che saranno poi
ammessi al voto per altri 20 giorni. Alla
scadenza sarà comunicata la decisione del
tribunale che dipende dallʼassenza di
richieste di revoca del concordato (allo
stato nessuna) e dal voto. In caso di voto
contrario, al tribunale non resterebbe che la
dichiarazione di fallimento per lʼimpresa. La
sezione Fallimentare del tribunale di
Messina aveva depositato, giovedi 8
marzo, il provvedimento di ammissione di
Demoter Spa (oggi in liquidazione) alla
procedura di concordato preventivo (un
accordo fra imprenditore e creditori), con
nomina di Antonino Orifici quale giudice
delegato e di Maurizio Lipani quale
commissario giudiziale.
ZOOM
Quelle commesse perse
dopo l’aggiudicazione
La ditta aveva vinto la gara per la costruzione
della “scuola della cartapesta” a Termini Imerese
TERMINI IMERESE. Non sono solo le commesse pubbliche
alle quali non potrà più partecipare ad aver messo nei guai la
tenuta finanziaria della Demoter. Ci sono anche quelle che
aveva vinto, e dalle quali è stata “squalificata”. E sono decine. Il 10 luglio, a Termini Imerese, per esempio, si deciderà
sul ricorso che la Demoter ha in corso di fronte al Tar di Palermo contro il provvedimento di revoca dell'aggiudicazione
dell'affidamento dei lavori di costruzione della “scuola della
pagina 34
cartapesta”. A presentare ricorso è stata la Cubo Spa il 28 febbraio, nella qualità di successore a titolo particolare della Demoter in virtù di contratto dʼaffitto di ramo dʼazienda. La Cubo
si è rivolta al tribunale amministrativo per annullare il provvedimento e “ogni altro atto presupposto connesso e comunque
consequenziale nella parte in cui la ricorrente è stata dichiarata non in possesso del requisito speciale di qualificazione
previsto dal bando di gara”. Secondo il comune di Termini, invece, il ricorso appare infondato. A resistere, accanto al comune di Termini Imerese (costituitosi il 27 marzo), ci sono anche la Prefettura di Messina, lʼufficio territoriale del governo
di Palermo ed il consorzio “Lavori Scarl”, ditta seconda classificata che dallʼesclusione della Demoter ha tratto enorme
giovamento e che si è costituita in giudizio il 5 giugno. In camera di consiglio, fino ad oggi, si sono tenute tre diverse udienze, il 3 aprile, il 23 maggio ed il 19 giugno, con la costituzione
delle parti ed il deposito dei documenti.
(A.C.)
centonove
Economia
29 GIUGNO 2012
CRISI. Seimila persone e 500imprenditori hanno perso il lavoro in 5 anni
Ragusa, crolla il mattone
I dati del presidente dell’Ance Grassia che attacca: «Non ci aspettiamo più nulla dalla politica».
Le opere pubbliche bloccate. Ma anche quelle finite servono a poco. I parcheggi ad esempio...
DI MARCELLO DIGRANDI
IN CIFRE
Aspettando la Siracusa-Gela
RAGUSA. Le imprese attive, nel ragusano, sono 1258 con una flessione di
397 aziende nel comparto edile che
hanno cessato lʼattività. 1800 le aziende nel 2008, 1475 nel 2009, 1345 nel
2010 e 1258 nel 2011. Le ore lavorate
segnano un picco considerevole da
6.377,691 a poco meno di 3.707,577; la
massa salari complessiva da 50 milioni di euro a 32 milioni. Gli importi complessivi delle gare espletate, da 34 milioni di euro, nel 2006, a 33 milioni nel
2011. Il numero più alto, in termini numerici, delle gare espletate, è stato nel
2007, con 79 milioni di euro, 29 milioni
nel 2008 e 13 milioni e 700 mila nel 2010.
Gli operai attivi, da 7 mila unità, nel
2007, a 4730 nel 2011, 7385 nel 2008,
6387 nel 2009, 5640 nel 2010. Tra le
grandi opere pubbliche, in itinere, nel
2012, il progetto di finanza, spalmato in
26 anni, per lʼampliamento del cimitero
di Modica per un importo complessivo
di 18 milioni di euro, e il completamento dellʼautostrada Siracusa Ragusa Gela, con i lotti 6, 7 e 8, che attendono il
via libera da parte dellʼAnas, per il progetto esecutivo. Si tratta di un importo
considerevole pari a 475 milioni di euro di cui 213 fondi regionali e 262 risorse comunitarie. “Si tratta di due grandi
opere pubbliche che potranno dare ossigeno alle imprese e ai lavoratori del
comparto edile – dice Luca Gintili, segretario provinciale della Filca Cisl –attendiamo il via libera dellʼAnas per il
progetto esecutivo dellʼautostrada.
Lʼaltra grande opera è il completamento del Cimitero di Modica le cui risorse,
in progetto di finanza, saranno spalmate in 26 anni”.
RAGUSA. Qualche timido
segnale di ripresa. Solo nel
settore privato. Lʼedilizia in
provincia di Ragusa segna un
trend negativo con una
perfomance, con la perdita di
massa salariale, e il numero
delle imprese non attive, senza
precedenti. Se a questo
aggiungiamo le grandi opere
pubbliche conplete e non
utilizzate, vedi il parcheggio a
piani del tribunale, pressoché
vuoto, e il parcheggio interatto
di piazza del Popolo, che
attende il finanziamento per il
completamento, emerge un
quadro desolante. I soldi, per
ultimare lʼopera, con le rampe di
accesso e la sistemazione
interna, non si trovano. I fondi
dovrebbero essere assicurati dal
Cipe che li ha trasferiti alla
Regione. Ma negli uffici della
Regione le risorse sono sparite.
Lʼaltra opera pubblica completa,
il parcheggio a piani adiacente al
palazzo di giustizia, ultimato da
due anni, resta pressoché
vuoto. Una condizione infelice
M.D.G
per la società di gestione, la Si
Il parcheggio a piani adiacente al palazzo di giustizia, ultimato da due anni, resta vuoto
Sosta di Catania, che avrà
lʼarduo compito di gestire lʼaltro
che la provincia di Ragusa può avere
alla classe politica. I numeri sono numeri
parcheggio sotterraneo, in fase di
margini di crescita nel settore dei lavori
– esordisce il presidente dellʼAnce,
completamento, in piazza Matteotti,
Giuseppe Grassia – necessita andare
ovvero adiacente alle poste centrali. Dalle pubblici. Se non si mette in moto
lʼedilizia, lʼasse trainante di questo lembo
oltte il freddo dato e scorgere oltre 6 mila
grandi opere pubbliche ai piccoli cantieri.
di Sicilia, si rischia di chiudere anzitempo
persone, e 500 imprenditori, in soli 5 anni
Gli operai attivi, nel ragusano, da 7007
lʼeconomia dellʼintera provincia. Nel 2010
hanno perso il posto di lavoro e non sono
unità del 2007, sono passati a 4730 nel
sono stati espletate gare dʼappalto
in grado di riprogrammare il loro futuro né
2011. “Registriamo un calo
inferiori ai 10 milioni di euro. Di
quello dei propri figli. Abbiamo la
considerevole – dice il direttore della
conseguenze il trend negativo è stato
sensazione, però, che i nostri politici non
cassa edile ragusana, Giovanni Avola nellʼanno successivo con un migliaio di
abbiamo la sensibilità, ecco perché oggi
che si attesta sul 20 per cento e si
posti di lavoro persi. Nel 2012 qualche
non ci aspettiamo più nulla dalla politica.
ripercuote sulla massa salariale e sugli
segnale di ripresa si avverte. Nel 2011
Adesso è la politica che deve aspettarsi
operai che hanno lavorato. Lʼunica
Giuseppe Grassia, presidente Ance
qualcosa da noi”.
considerazione da fare, in termini positivi, sono state espletate gare dʼappalto per
quasi 30 milioni di euro. La seconda
considerazione da fare riguarda i lavori
privati dove, in parte, si registra una lieve
crescita. Nei lavori pubblici affiora la non
capacità delle stazioni appaltanti di
reperire risorse esterne. Nel settore
privato si sconta, di contro, la devastante
crisi finanziaria delle famiglie. Serve, in
PALERMO. E' stato firmato da Ance Palermo e dai sindacati di categoria Fillea
questo senso, che i comuni diano lʼimput
Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, a Palazzo Forcella De Seta, il nuovo contratto degli
per gli appalti pubblici cosidetti importanti.
edili scaturito a seguito del tavolo per la contrattazione provinciale che era staE il completamento dellʼautostrada
to aperto lo scorso 3 maggio. Il contratto presenta elementi di novità come l'ESiracusa Ragusa Gela è di vitale
vr, elemento variabile della retribuzione, che tiene conto delle caratteristiche
importanza”. Qualche modifica delle
economiche del territorio. "Questo nuovo integrativo arriva in un momento molattuali normative ha dato ossigeno alle
to difficile per il mondo imprenditoriale - afferma il presidente di Ance Palermo
imprese .“Nei primi mesi di febbraio di
Giuseppe Di Giovanna - e costituisce senza dubbio il giusto riallineamento al coquestʼanno è stata emessa una circolare
sto della vita dovuto ai lavoratori. Ci saremmo aspettati un riconoscimento anadel ministero del lavoro– dice ancora il
logo anche per il sistema delle imprese che sarebbe dovuto arrivare dall'approdirettore della cassa edile –dove le
vazione del prezziario regionale, cosa che, invece, non è stata ancora fatta nostazioni appaltanti si possono sostituire
nostante i nostri ripetuti solleciti. Ci auguriamo adesso che questo nuovo prezallʼimpresa nellʼadempimento di alcume
ziario, che é già completo in ogni punto, possa essere approvato in tempi brevi
procedure di carattere burocratico”.
dal nuovo assessore regionale alle Infrastrutture".
Secondo
lʼassociazione
costruttori
edili
le
Giovanni Avola, direttore cassa edile
responsabilità sono da attribuire anche
PALERMO
Ance-sindacati, nuovo contratto per gli edili
pagina 35
Economia
29 GIUGNO 2012
OCCORRE SAPERE di Salvatore Cifalà
UOMINI&BUSINESS
Protezione natura, 20 anni da celebrare
QUALCHE GIORNO FA si è celebrato il
ventesimo anniversario di due strumenti
fondamentali per la conservazione e l'uso
sostenibile della natura nell'Ue: la direttiva
Habitat e Life, il programma di
finanziamenti per l'ambiente dell'Ue. Venti
anni fa, gli Stati membri hanno adottato
all'unanimità la direttiva Habitat al fine di
salvaguardare le specie e gli habitat
maggiormente minacciati dell'intera
Europa. Questa iniziativa è stata presa in
risposta alle preoccupazioni sul rapido
calo delle forme di vita selvatiche e sulla
perdita di habitat naturali, causati dalle
modifiche della destinazione dei terreni,
dall'inquinamento e dall'espansione
urbana. Per offrire alle specie e agli
habitat spazi di recupero, la direttiva ha
istituito zone protette nell'ambito della rete
Natura 2000, al cui sviluppo lo strumento
finanziario Life ha apportato un sostegno
strategico. Natura 2000 è un sistema che
non è costituito da riserve naturali in
senso stretto ma si basa invece su un
principio assai più ampio di gestione
sostenibile dell'uso del territorio e delle
risorse idriche. Lo svolgimento di attività
economiche è possibile se queste non
minacciano l'obiettivo di conservazione
dei siti. Natura 2000 ha offerto numerose
nuove opportunità a livello di tempo libero
e di turismo. Dalle stime risulta che nei
suoi siti si contano ogni anno da 1,2 a 2,2
miliardi di visitatori e le entrate generate
dalle attività ricreative vanno da 5 a 9
miliardi di euro all'anno. La Commissione
ha pubblicato recentemente un opuscolo
celebrativo della direttiva Habitat, che
illustra alcuni dei numerosi risultati finora
conseguiti ed evidenzia l'effettivo valore
aggiunto Ue di tale normativa in tutti gli
Stati membri. Sono previste celebrazioni
nell'intera Europa e sono stati pianificati
eventi speciali in numerosi siti Natura
2000 degli Stati membri dell'Unione
europea nonché oltre 300 eventi Life.
Adottato contemporaneamente alla
direttiva Habitat, Life ha infatti contribuito
con un importo superiore a 1,2 miliardi di
euro alla gestione e al ripristino di oltre 2
000 siti della rete Natura 2000 nell'intera
Ue. Lo scopo dei progetti finanziati da Life
è salvare dall'estinzione specie
minacciate, come l'ostrica perlifera
d'acqua dolce in Germania e nella
Repubblica ceca, il camoscio d'Abruzzo in
Italia, la vipera dell'Orsini in Ungheria e
l'aquila imperiale in Spagna. Janez
Potočnik, Commissario per l'ambiente, ha
dichiarato: "Oggi, nel celebrare il suo 20°
anniversario, possiamo essere fieri della
legislazione adottata dall'Ue in materia di
protezione della natura, che ci aiuta a
essere consapevoli e a prenderci cura del
nostro ricco patrimonio naturale. La
biodiversità è la nostra assicurazione sulla
vita e la rete Natura 2000, che tutela le
zone di maggior valore in termini di
biodiversità, ne costituisce l'asse portante.
I notevoli progressi che abbiamo compiuto
NOTIZIE DAI CONSULENTI DEL LAVORO
Tempo determinato illeggittimo, 12 mensilità il risarcimento
IL LAVORATORE A TEMPO determinato al quale sia stata riconosciuta la conversione del contratto a tempo indeterminato, ha diritto allʼindennità fino ad un massimo di 12 mensilità a copertura del periodo fino alla sentenza. A stabilire questo principio è stata la sentenza n.1411 del 31/1/2012 della Corte di Cassazione intervenuta sul risarcimento spettante dall'ottobre del 2011, data in cui il cd. Collegato lavoro
approvato con la legge 183/2010 ha previsto unʼindennità compresa tra un minimo
di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto percepita dal lavoratore che ha visto riconosciuta la conversione del proprio contratto a termine. Prima dellʼentrata in vigore di tale norma, le conseguenze in tali casi consistevano nel diritto a favore del lavoratore delle retribuzioni spettanti fin dalla data di
cessazione del contratto ma a condizione che avesse offerto le proprie prestazioni lavorative al datore di
lavoro. Il lavoratore, peraltro, poteva rivendicare la
pretesa in qualsiasi momento in quanto si trattava di
un diritto imprescrittibile ai sensi dellʼart.1419 c.c..
La norma introdotta nellʼautunno dello scorso anno,
sembrava aver messo un punto fermo sullʼindennità
spettante; tuttavia, la giurisprudenza ha fornito interpretazioni contrastanti sulla questione.
Secondo alcuni giudici, la nuova indennità doveva ritenersi comprensiva di ogni somma rivendicata dal lavoratore; altri invece hanno ritenuto che spettasse per il periodo fino allʼinstaurazione del contenzioso da parte del lavoratore, ma da tale data e
fino alla sentenza, competevano anche le retribuzioni. Inoltre, era stata anche avanzata eccezione di incostituzionalità. Sulla materia è intervenuta anche la Corte Costituzionale con la sentenza n.303 del 9 novembre 2011 che oltre ad aver escluso
profili di incostituzionalità, ha interpretato la norma ritenendo che lʼindennità coprisse quanto spettante al lavoratore fino alla sentenza. Da tale data, veniva riconosciuto al lavoratore il rapporto di lavoro un rapporto a tempo indeterminato.
Successivamente, la Corte di Appello di Roma, con sentenza n. 267/2012, era intervenuta ancora una volta ritenendo che lʼindennità fosse aggiuntiva alle retribuzioni spettanti al lavoratore dalla data di conversione del rapporto di lavoro. Lʼultima
sentenza della Corte di cassazione del 31 gennaio scorso ha messo un punto fermo confermando che la prima conseguenza della norma é il riconoscimento al lavoratore di un rapporto a tempo indeterminato dalla data della sentenza; a ciò si aggiunge lʼindennità risarcitoria a copertura dellʼintero periodo fino alla pronuncia.
centonove
nei due ultimi decenni costituiscono un
valido motivo per festeggiare, ma è
ancora necessario offrire il nostro aiuto
alla natura che ci ricompenserà
largamente con i suoi fondamentali servizi
ecosistemici".
A due decenni dall'adozione, la direttiva ha
permesso di compiere importanti progressi
verso l'obiettivo di mettere fine alla
distruzione su vasta scala del nostro più
prezioso patrimonio in termini di
biodiversità. Un certo numero di specie e di
habitat danno già segni di ripresa. Della
rete Natura 2000 fanno parte oltre 26 000
siti protetti, per una superficie equivalente a
quella complessiva di Germania, Polonia e
Repubblica ceca messe insieme. Della rete
fa ora parte il 18% circa del territorio
dell'Unione europea, oltre a 200 000
chilometri quadrati di aree protette marine;
la Slovenia, ad esempio, ha dichiarato
zona protetta oltre un terzo del proprio
territorio. Garantire la gestione efficace e il
ripristino dei siti che fanno parte della rete
Natura 2000 impone costi rilevanti e questi
possono essere in parte sostenuti
mediante i Fondi dell'Ue, come il Fondo di
sviluppo rurale e il Fondo di sviluppo
regionale. Ma la cosa piu importante resta
che in aggiunta al suo valore intrinseco, la
rete Natura 2000 fornisce servizi eco
sistemici essenziali e benefici
socioeconomici il cui valore monetario, è di
gran lunga superiore ai costi degli
investimenti.
ALIMENTARE
Certificato Ue
per il cioccolato
di Modica
PALERMO. "Si è chiusa
finalmente la vicenda del
'Pacchetto Qualita'' e un
prodotto di eccellenza siciliano
come il cioccolato di Modica,
entra a pieno titolo nell'elenco
dei prodotti certificati Ue.
Presto potrà diventare il primo
cioccolato europeo Igp". Lo
annuncia l'assessore regionale
Francesco Aiello. "Il cioccolato
modicano - aggiunge il
direttore del consorzio di tutela
Nino Scivoletto - vanta una sua
specificità per il legame con il
territorio e una sua storia".
Complimentandosi con
Scivoletto e gli amministratori
della città di Modica per il
traguardo raggiunto,
l'assessore annuncia un
ulteriore riconoscimento: "Di
notevole portata per
l'economia agroalimentare
siciliana anche la norma che
consente, per i prodotti Dop e
Igp, l'introduzione dei 'marchi
d'area". Permetterà di poter
indicare nelle etichette, oltre al
Paese, anche la Regione di
origine delle produzioni
renderà possibile l'istituzione
del marchio 'Prodotto
di Sicilia'.
pagina 36
AGRICOLTURA
Coldiretti assegna gli Oscar Green
PALERMO. Consegnati gli Oscar
Green 2012 della Coldiretti siciliana ai
giovani imprenditori agricoli con idee
innovative. Vincitori di questa edizione: Anna Maria Musotto, che produce
la "manna da frassino", Giuseppe Cangemi, proprietario dell'agriturismo e
fattoria didattica "Torrentella", Floriana Vella, Gianfranco Cunsolo, che produce tredici varietà di pomodoro di tanti colori, Grazia Invidiata che ha creato
la "spalmina", pasta di siero e sale che
si consuma fresca, e Giovanni Noto,
che ha rimesso immoto la produzione
dell'antica bibita "acqua e miele".
INDUSTRIA
Unicredit premia Etnamatica
CATANIA. L'azienda Etnamatica di
Catania, specializzata nella progettazione software e hardware nei campi
della robotica industriale e dell'automazione industriale, per un progetto
sul trasporto, è l'azienda vincitrice in
Sicilia del 'Talento delle Idee 2012',
concorso ideato da Unicredit e dai
Giovani imprenditori di Confindustria. Al secondo posto il progetto
Lympha dell'ingegnere chimico Antonio Busciglio, il terzo posto e una
menzione speciale sono stati assegnati ad Artecodesign dell'ingegnere
messinese Linda Schipani.
CONSUMATORI
Il pignoramento
DI FRANCESCO SURIA
IL DECRETO LEGGE n. 16/2012 (convertito con
modificazioni in legge 26 aprile 2012 n. 44), ha introdotto
alcune disposizioni che prevedono agevolazioni per i
contribuenti nelle rateizzazioni dei debiti iscritti a ruolo e
limiti di pignorabilità' che può attivare lʼagente della
riscossione. Ed infatti è stato stabilito che le somme
dovute a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità
relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese
quelle dovute a causa di licenziamento, possono essere
pignorate dall'agente della riscossione in misura pari ad
un decimo per importi fino a 2.500 euro e in misura pari
ad un settimo per importi superiori a 2.500 euro e non
superiori a 5.000 euro. Resta ferma la misura di un
quinto se le somme dovute a titolo di stipendio, di salario
o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di
impiego, comprese quelle dovute a causa di
licenziamento, superano i 5 mila euro. Inoltre gli enti
pubblici dello Stato, su richiesta del debitore, che versi in
situazioni di obiettiva difficoltà economica, ed anche se è
in corso un contenzioso con lo stesso ovvero lo stesso
già fruisca di una rateizzazione, possono riconoscere al
debitore la ripartizione del pagamento delle somme in
rate costanti, ovvero in rate variabili. Vengono elevati
inoltre i limiti per le iscrizioni ipotecarie e per i
pignoramenti degli immobili; l'agente della riscossione
può procedere all'espropriazione immobiliare se l'importo
complessivo del credito supera complessivamente
ventimila euro e può iscrivere la garanzia ipotecaria
purchè l'importo complessivo del credito per cui si
procede non sia inferiore a ventimila euro.
Francesco Suria
Adiconsum Messina
centonove
NOI, TERRONI
DI ALTRI MONDI
Ecco come gli emigrati allʼestero
celebrano la loro terra
PAG.
38/39
poster
29 GIUGNO 2012
GESSO, I SAPORI
IN UNA STANZA
Nasce lʼecomuseo del Gusto
firmato Don Minico
PAG.
41
MURALES DI UMANITA VARIA
GLAMOUR. ALLA FASHION WEEK DI MILANO DOLCE E GABBANA PORTANO IN PASSERELLA I “CARUSI” DI MESSINA E PROVINCIA
Moda, ma che bel fico... d’india
Professionisti, disoccupati, giovani studenti e pescatori sfilano con abiti e simboli siciliani.
Ecco come l’isola diventa tendenza. Dai Siculamente di Ragusa ai Pupi di Capo d’Orlando
DI MANUELA VENTO
MESSINA. Una volta erano i bastardoni di
Catania adesso lʼuomo siciliano fa il “fico”
della collezione primavera/estate 2013 di
Dolce e Gabbana per la fashion week di
Milano. Eʼ lʼennesima testimonianza di
successo dellʼuomo siculo nel mondo della
moda. E la siciliniatà è fashion!
A dare lo start-up è stato il marchio
"Siculamente” oltrepassando i confini
isolani e trasformando la tradizione
siciliana in moda con le immagini di
fichidindia, assi di bastoni, cannoli e corni
scacciapensieri sulle t-shirts con tanto di
scritta “futtatinni” fino al boom
della coppola pezzo cult del
siciliano doc. Non è un caso
isolato. La tendenza sicula
arriva al successo anche
grazie all'azienda dei fratelli
Casella di Capo dʼOrlando con
la linea "I pupi bags"
disponibile nei
trentacinque rivenditori
sparsi tra Sicilia,
Sardegna, Calabria,
Campania, Molise,
Puglia, Lombardia e
Liguria. E altri due
che hanno puntato
sullʼicona
dellʼuomo siculo
creando il brand
Frankie Morello
sono Maurizio
Modica e
Pierfrancesco
Gigliotti, il primo
palermitano di
Monreale e il
secondo di Napoli. Di
sicilianità si colora pure il
ventisettenne palermitano
Alessandro Enriquez che in
pochi anni è diventato il più
importante designer del settore
uomo della sofisticata casa di
moda Costume National.
Lʼultimo colpo di genio di Stefano
Dolce e Domenico Gabbana ha
portato sulla passerella il
maschio siciliano quello vero.
Nessun modello professionista
ma 73 puro sangue della terra
siciliana. Sono pescatori, muratori,
contadini, disoccupati, plurilaureati,
medici, adolescenti e dodicenni tutti
maschi bellissimi, scattanti e a testa
alta. Pelle e capelli scuri, ricci e lisci,
occhi profondi e languidi, fasce di
muscoli e linee dure, smagriti oppure
DEBUTTI
Taormina, esperimento
Haute couture
ROMA. Non a Parigi, dove si celebra a
luglio il tradizionale rito stagionale della haute couture, ma in Sicilia, terra dai
sapori forti: l'alta moda firmata Dolce&Gabbana esordirà a Taormina, il
prossimo 9 luglio, tentando di sfuggire
ai riflettori di tv e giornali. Per ora infatti si tratta di un esperimento, poi si vedrà: la lussuosa collezione nascera così, quasi come un assaggio, senza enfasi mediatica, anzi in modo piuttosto
riservato, per quanto sia possibile in
casi come questo. Per il debutto della
nuova haute couture non ci sarà una vera sfilata né una presentazione alla
stampa. Sarà tutto circoscritto a una
clientela internazionale di riguardo, a
quel giro di signore che ordinano grandi abiti, li indossano in occasioni che
non coincidono con gli appuntamenti
da red carpet, e non ci tengono affatto
a finire sui giornali. Domenico Dolce e
Stefano Gabbana hanno un legame
speciale con la Sicilia, non solo perché
Domenico è siculo doc, ma anche perché la bella isola è da sempre la loro
ispirazione più forte. Taormina dunque
sembrava lo scenario ideale dove far
confluire ospiti illustri e un ristretto manipolo di giornalisti vip (l'evento è organizzato sotto l'egida di Vogue). Degli
abiti si sa solo che saranno spettacolari, ma non è una notizia: i due stilisti hanno sempre realizzato vestiti importanti
e unici per i personaggi del bel mondo.
L'evento siciliano quasi top secret, servirà piuttosto a tastare il polso alla
clientela, ma anche alla loro stessa voglia, quella di Domenico e Stefano, di
impegnarsi stabilmente d'ora in poi in
questa attività, organizzando una apposita struttura e uno staff adeguato.
torniti dal lavoro ma
tutti hanno una luce
penetrante e
profonda come il
Mediterraneo.
Dodici minuti di
sfilata che ricordano
un set di Fellini o la
Baaria di Tornatore
con una
scenografia di
ficodindia barbicato
sul muro e uno
sfondo musicale di
marranzani, zufoli,
tamburelli e anfore
che non sono mai
didascalie ma
solo il piccolo
Il messinese Antonio Savasta con lo stilista. Sotto in passerella
dettaglio che fa
la grande
“Lʼaccoglienza al Metropol, storica sala
differenza. Stavolta non è una sfilata è
cinematografica ristrutturata con materiali
un racconto. Eʼ la storia di gente che
“mediterranei” secondo il progetto di D&G,
ha carattere ed è senza clichè.
è stata emozionante – dice Antonio
Modelli di “vita”, figghioli e
Savasta unico modello messinese scelto
carusi che mirano e
dal casting. Oltre ad essere stati pagati,
possono scivolare ma
abbiamo ricevuto in regalo una valigia di
guardano diritto. Molti non
abiti e una di cosmetici. Nel vedere la
erano mai stati a Milano e
altri non avevano mai fatto passerella ci siamo emozionati un poʼ ma
tra champagne e risate ci siamo messi
un decollo. Alcuni si sono
subito al lavoro. Durante la sfilata il
rifiutati di cambiare
pubblico e i volti noti dello show biz erano
acconciatura e taglio
imbambolati. Oppure divertiti e commossi.
qualcuno tra marinai e
Noi dentro camicie di seta coi Pupi
muratori è stato difficile
da persuadere nel taglio stampati, calzoni corti da pescatore,
sandali da contadino e valigia che ricorda
delle unghie di mani e
quella di cartone con cui i nostri nonni
piedi marchiati dalla
salsedine e dalle fatiche hanno esplorato il mondo ci siamo goduti
gli applausi”.
del lavoro. Con la loro
esuberanza e i loro
giochi di scugnizzi
hanno conquistato tutto
il backstage di costumiste e
truccatrici. E per le vie del
centro di Milano girava radioso
un plotone di maschi siciliani
griffato D&G. Non sono
mancate le polemiche di chi ha
ESALTATO DALLA SCELTA di materiali “mediterranei” come la basaltina e il
visto in quei modelli prototipi
vetro opalino nero, il Metropol, la storica sala cinematografica milanese della
delle divise dei Balilla. O chi ha
fine degli anni quaranta, nel 2008 ha riaperto i battenti nel pieno rispetto della
considerato quei “modelli” di
struttura originale grazie al progetto degli stilisti Dolce e Gabbana. Lo spazio
cattivo gusto e grossolani.
ha come fulcro centrale una sala di mille metri quadrati con scenografiche
Sono stati bloccati e
arcate di quindici metri che ricordano il sito romano del teatro antico di
fotografati mentre
Taormina. Il luogo storico dove Maria Callas registrò la Norma di Bellini nel
passeggiavano con le
1954 ha ospitato vari eventi come la mostra del fotografo palermitano Enzo
ragazze o con gli amici per le
Sellerio in cui il fil rouge delle opere esposte è la Sicilia con la natura forte
strade della provincia di
della sua gente. I siciliani al Metropol sono stati i protagonisti anche della
Messina a Nizza di Sicilia,
retrospettiva di Herbert List “lo sguardo sulla bellezza” del Mediterraneo e dei
Roccalumera, SantʼAlessio,
suoi paesaggi. Sicilianità alla ribalta grazie ad una sensibilità che ritaglia il
Letojanni, Taormina ma
valore simbolico dei colori e dei profumi della terra ma anche dei personaggi
anche a Catania, Palermo,
ritratti.
(M.V.)
Mondello e Cefalù.
CURIOSITA’
E il Metropol parla mediterraneo
pagina 37
posterworld
29 GIUGNO 2012
centonove
CULTURA. Ecco come gli emigrati all’estero celebrano la loro terra d’origine
Terroni di altri mondi
Dal “Sicilian Festival” di San Diego, alla processione della Madonna di Portosalvo, in Australia,
le tradizioni siciliane rivivono ad ogni latitudine. Fra feste religiose, documentari e tanta nostalgia
DI MARINO RINALDI
CʼÈ CHI PARLA in slang
newyorkese,chi ha messo su famiglia fra
le verdi praterie del Nebraska e chi vive
ormai da decenni fra le alture del Perù.
Persone con esperienze di vita e
trascorsi spesso agli antipodi
accomunate dallo stesso “amore” per
una terra lontana migliaia di chilometri
che non riescono, e non vogliono,
togliersi dal cuore. Dalla California al
Sud Africa, passando per la Nuova
Zelanda e lʼAustralia, ecco come le
comunità siciliane sparse in tutto il globo
“celebrano” le tradizioni dei propri avi,
portando un pizzico di sicilianità a tutte
le latitudini. Fra feste religiose,
associazioni culturali, concorsi di
bellezza ed... esodi di massa.
A SAN DIEGO. Sono scesi per strada in
migliaia e hanno cantato e danzato per
ore al ritmo delle musiche tradizionali
siciliane. Gente di Palermo e Messina, di
Catania e di Siracusa, ma anche
californiani doc e figli di immigrati. Con le
coppole in testa e il marranzano fra i
denti, in un tripudio di cassate e cannoli,
tamburelli e trinacrie. Tra danze,
folklore, allegria... ma anche tanta
nostalgia per quella terra lontata e
agognata al di là dellʼoceano. Si è svolto
anche questʼanno, per la
diciannovesima volta, a San Diego, in
California, lʼormai tradizionale
appuntamento con il “Sicilian Festival”,
una kermesse che ogni anno coinvolge
le migliaia di persone che vivono nello
storico quartiere di “Little Italy”. Tutto
grazie allʼintraprendenza di Mario
Cefalù, un nativo di Portocello, in
provincia di Palermo. «Mario - racconta
Giovanna DiBona, organizzatrice del
Festival dopo la morte di Cefalù, nel
2004 - fu il fondatore del “Soluntos
Bakery”, un negozio di pane e dolci che
ha riempito un vuoto nella scena
culinaria locale, divenendo una delle più
importanti “putie” di India Street, nel
cuore di Little Italia. Ha sempre
desiderato portare alcune delle tradizioni
della sua natia Sicilia sulle rive del San
Diego, in un quartiere popolato da
generazioni di suoi conterranei, la
maggior parte dei quali ha lavorato nel
settore della pesca del tonno locale, fino
al suo declino negli anni 1970. Un
sogno, il suo, coltivato per anni e portato
finalmente a compimento allʼinizio degli
anni ʻ90, con la creazione della
kermesse nel ʻ93». Ma il “Sicilian
Festival”, in scena alla fine di maggio,
non è lʼunica tradizione siciliana
“allestita” a San Diego, dove ogni anno
si svolgono la processione della
Madonna Del Lume, a ottobre, e quella
Madonna Addolorata, a settembre.
Tradizioni religiose che mantengono la
loro “sacralità” a ridosso dei grattacieli in
riva al Pacifico proprio come nelle
“vinelle” di paese.
ABORIGENI DELLE EOLIE. Nelle sette
isole dellʼarcipelago vivono circa 14mila
persone, meno della metà degli eoliani
(compresi figli e nipoti di prima, seconda
e terza generazione) che abitano invece
dallʼaltra parte del mondo, fra Australia e
Nuova Zelanda. Un esodo iniziato alla
fine dellʼ800 e intensificato alla fine della
Seconda Guerra Mondiale che ha dato
vita a vere e proprie colonie di “Liparoti”
nel continente australe. Migliaia e
migliaia di eoliani che hanno contribuito
a potenziare lʼindustria peschereccia
australiana, portando inoltre le tradizioni
locali nellʼaltro emisfero. A partire dal
Comune di Drummoyne (oggi “Canada
Bay”), un sobborgo di Sydney, o da
quello di Moorabbin, gemellato con il
Comune di Malfa, passando per
Wollongong, dove ogni anno, dal 1979,
si svolge lʼormai tradizionale festa della
Madonna di Portosalvo, con una
processione in mare al seguito della
statua della Vergine, acquistata in Italia
dai pescatori liparesi.
DA CARLENTINI AL NEBRASKA. Si
svolge invece fin dal 1925, a Omaha, la
tradizionale festa di “Santa Lucia”,
patrona della città di Carlentini. La
cittadina in provincia di Siracusa dalla
quale in migliaia sono emigrati, nel corso
del ʻ900, per raggiungere i primi
“pionieri” nel capoluogo della contea di
Douglas, nello stato del Nebraska. Dove
il 75% per cento degli italo-americani
che vivono nel quartiere di Little Italy
provengono proprio da Carlentini. Un
“esodo di massa” che viene celebrato
ogni anno da migliaia di persone durante
il “Santa Lucia Festival”, un
Un momento del “Sicilian Festival” di San Diego
La processione di Santa Lucia ad Omaha, nel Nebraska
A LONDRA
Come si dice “Malanova”
in riva al Tamigi?
La band etnica della Valle del Mela nella città
del Big Ben grazie all’Istituto Vini e Oli
La band dei “Malanova”
LONDRA. La nuova musica etnica siciliana dei “Malanova” è
atterrata nel Regno Unito. Il gruppo etno-folk della Valle del
Mela, difatti, accogliendo lʼinvito dellʼIstituto Italiano di
Cultura, lo scorso 24 maggio ha portato sulle rive del Tamigi
le storie, i racconti e le leggende dellʼarea peloritana,
affascinando i numerosi ospiti intervenuti al n. 39 di Belgrave
Square nel quartiere di Westminster di Londra, sede della
manifestazione “Wine and Art: Sicily, The Land of
pagina 38
Excellence”, evento promosso dallʼIstituto Vini e Oli di Sicilia
in collaborazione con lʼAssessorato Regionale dei Beni
Culturali e dellʼIdentità Siciliana, lʼIstituto Italiano di Cultura di
Londra e il British Museum, allʼinterno di un progetto teso ad
avviare uno scambio interculturale tra la Sicilia e la capitale
anglosassone. Sulle note delle originali e travolgenti canzoni
dialettali del gruppo hanno danzato gli “Scacciùni dʼà
Màschira i Cattafi”, suonato le campane della “Katabba” di
Monforte e sfilato le figure della incredibile vicenda di “Pascàli
Brunu i Baùsu”.
Le suggestive musiche mediterranee dei “Malanova”,
eseguite con innumerevoli strumenti della tradizione popolare
siciliana, tra “ciaramèddi, mandulìni e friscalètti ì canna”,
hanno favorevolmente contagiato i raffinati padiglioni
auricolari londinesi, mentre i travolgenti ritmi “dʼù
tammurèddu”, dʼù marranzànu e dʼù campanàzzu”, per un
giorno, hanno scandito, allʼunisono col Big Ben, le ore degli
abitanti della città di Sherlock Holmes.
centonove
posterworld
29 GIUGNO 2012
Jon Bon Jovi
Frank Zappa
PERSONAGGI. ECCO CHI SONO LE STAR STRANIERE DI ORIGINE SICULA
Dalla Trinacria con furore
Da “Giovanni Bongiovanni “ ad “Angelina Germanotta” ,
passando per Frank Zappa ed Anthony Gregory Scalia
appuntamento in cui convivono sacro e
profano - fra processioni religiose e un
“cannoli-eating fest” - che verrà
immortalato in un documentario
realizzato dai siculo americani Mike Di
Giacomo e Jen Mandolfo Carey.
È dedicato invece agli oltre 4mila suoi
concittadini emigrati in Australia, il
documentario “Sortino Social club”, della
regista Giusy Buccheri. Un viaggio per
immagini nella storia per raccontare la
vita e le esperienze dei duemila
“siracusani” emigrati a Melbourne, a
partire dalla zia dellʼartista. «Perché ogni
Sortinese ha a Melbourne un pezzo
della propria famiglia».
MISS SICILIA... IN AFRICA. Ma Omaha
non è lʼunica città in cui è presente unʼalta
concentrazione di “paesani”. Basta
pensare infatti a Fremantle, la città
australiana gemellata dal 1983 con Capo
dʼOrlando, da dove in migliaia sono partiti
nel corso dei decenni per cercare fortuna
al di là dellʼoceano, o alle centinaia di
associazioni sorte come funghi ad ogni
latitudine per unire i tanti siciliani emigrati.
La lista è lunghissima: si va dallʼUnione
Siciliana San Fratello a Buenos Aires, al
gruppo di Catena Nuova, sempre in
Argentina, passando dal “Messinesi club
of Ontario”, in Canada, fino
allʼassociazione siciliani del Perù. Lì dove
vive ormai dagli anni ʻ70 Felice
Cosentino, nato a Caltagirone e adesso
sindaco dellʼAlcalde dellʼAlto Nanay, un
territorio vasto più di un milione di ettari
che comprende oltre venti villaggi. E se
sono lʼArgentina, la Germania, la
Svizzera e gli Stati Uniti, le nazioni con
una più grossa presenza di emigrati, le
associazioni di siculo americani non
mancano di certo anche in Uruguay, in
Etiopia, in Cina e in Sud Africa, dove ogni
anno, a Johannesburg , si svolge “La
settimana della cultura siciliana”, con
conferenze, incontri letterari, sfilate di
moda e lʼelezione di Miss Sicilia... in
Africa.
SE I NONNI o i genitori
fossero rimasti in Sicilia
molti di loro sarebbero
degli anonimi cittadini,
contadini o pescatori
come i loro avi, e
avrebbero sicuramente
ottenuto meno notorietà.
Insomma, l'emigrazione
siciliana di fine ottocento
ha dato a molti siculoamericani o francosiciliani quelle chances
negate ai loro parenti
rimasti sull'isola. Risulta
facile riconoscere le
origini sicule di quel
Bruce Arena, già
allenatore della nazionale
di calcio americana, o di
Joseph Barbera, genitori
di Sciacca, ideatore dei
celebri cartoons “Tom e
Jerry”. I cognomi siciliani
nel secolo scorso hanno
dominato inoltre la
musica d'oltreoceano:
Frank Sinatra era
originario di Lercara
Friddi, mentre il rocker
Frank Zappa era figlio di
Francesco Zappa, di
Partinico. Da ricordare
Sonny Bono,
all'anagrafe Salvatore
Phillip Bono e marito di
Cher, ma anche il siculo-
belga Salvatore Adamo
da Comiso. La musica
continua a essere la
passione dei figli e dei
nipoti degli immigrati con
la valigia di cartone. Tra i
tanti famosi, gli americani
Jon Bon Jovi,
all'anagrafe John
Francis Bongiovi, il cui
padre è nato a Sciacca, e
Lady Gaga, ovvero
Stefani Joanne
Angelina Germanotta,
originaria di Naso.
L'australiana Natalie
Imbruglia, superstar
della musica e del gossip,
è fiera delle sue origini
eoliane e spesso fa visita
ai parenti a Lipari, mentre
Calogero, con l'accento
sulla “o” alla francese,
vero e proprio
sconosciuto in Italia, ha
venduto milioni di dischi
in Francia. All'anagrafe
risulta Calogero Maurici
ed i suoi genitori sono
originari di Sommatino in
provincia di Caltanissetta
e lui non perde mai
l'occasione per
dichiararsi fiero delle sue
origini. I Siciliani non
hanno eccelso solo nella
musica o nel cinema.
Alcuni infatti sono
diventati vere e proprie
icone dello sport. Joe Di
Maggio, eroe del
baseball americano, era
originario di Isola delle
Femmine, mentre Jean
Alesi, campione di
Formula Uno, è francese
ma d'origine alcamese,
mentre la famiglia del
calciatore Alfredo Di
Stefano, fuoriclasse del
Real Madrid degli anni
cinquanta e sessanta,
proveniva da Nicolosi. Di
origine siciliana sono
anche molti politici e alti
magistrati. Da ricordare
Antonin Gregory Scalia,
giudice della Corte
Suprema degli Stati Uniti,
figlio di siciliani. Mentre è
nato nell'isola il nonno del
Ministro dell'Interno
argentino Florencio
Randazzo. Sono nati in
terra sicula, invece,
Concetto Antonio
"Con" Sciacca e Santo
Santoro, entrambi
deputati in Australia.
Insomma, in tutti i campi i
discendenti dei siciliani
hanno ottenuto
successo.
(Armando Montalto)
A MIAMI
“Sicilian Film Festival”,
dalle Madonie alla Florida
Ideato nel 2006 dal palermitano Emanuele Viscuso
è la più grande vetrina mondiale sul cinema isolano
MIAMI. Il nome potrebbe far pensare a un locale festival regionale
e folcloristico destinato a nostalgici emigranti. Ma in realtà,
mettendo lʼaccento su una delle più importanti regioni italiane e su
unʼimmensa cinematografia sia italiana che internazionale
direttamente collegata allʼisola, il “Sicilian Film Festival” è
unʼelegante kermesse destinata ad un pubblico cosmopolita ed un
punto di riferimento internazionale per gli operatori di tutto il
mondo. Ideato nel 2006 dallo scultore, musicista e designer
palermitano, ma statunitense dʼadozione, Emanuele Viscuso, il
festival è giunto questʼanno alla sua settima edizione, che si è
svolta dallʼ11 al 17 aprile nella nuova sede della Miami Beach
Cinematheque. «Grazie al Sicilian Film Festival - racconta Viscuso
- la cinematografia siciliana ha preso finalmente coscienza di sé
nella sua interezza e internazionalità. La kermesse è infatti la
prima organizzazione al mondo ad avere evidenziato lʼesistenza di
un vero e proprio “cinema siciliano”, che in Italia è secondo solo a
Roma nella produzione di film. Il suo successo ed il suo credito
internazionale derivano dalla sua continuità e della molteplicità dei
suoi eventi. Uno degli obiettivi del festival - prosegue lʼideatore,
nominato “Ambasciatore della culltura” dalla Regione Siciliana” - è
quello di mettere in disparte, anzi di far dimenticare, i ritriti luoghi
comuni sull'isola». Fra i registi e gli attori premiati nelle varie
edizioni del festival, che riserva particolare attenzione anche ai
grandi directors di origine italiana come Frank Capra, Martin
Scorsese e Sylvester Stallone, anche Franco Battiato,
Giuseppe Tornatore e Lando Buzzanca.
pagina 39
Emanuele Viscuso
posterlibri
29 GIUGNO 2012
centonove
MONGIUFFI MELIA. Le origini del comune nel libro di Giovanni Curcuruto
Alla scoperta di Polissena
MONGIUFFI MELIA. Cʼè un paese sui
monti Peloritani, dove, secondo unʼantica
leggenda, prima degli uomini vissero gli
Déi. Un paese, dove lʼacqua che sgorgava
dalla roccia, era talmente pura e limpida
che ci si poteva specchiare. Un luogo
magico, le cui origini sono avvolte in
racconti arcani. Una storia che muove i
suoi primi passi nel VII secolo a.C. Questo
insediamento, alle spalle dellʼodierna Melia
in provincia di Messina, fu chiamato dai
Greci col nome di Polissena, in onore della
figlia di Priamo e di Ecuba. Dal libro di
Giovanni Curcuruto, consigliere comunale
e cultore di storia locale, si evince come
questi Greci di stirpe beota abbiano abitato
queste zone dellʼentroterra messinese,
portando con sé tutta la loro cultura.
Curcuruto racconta che, dopo lʼarrivo di
Teocle( il fondatore di Naxos nel 735 a.C.),
alcuni siculi, che erano stati sconfitti dagli
invasori, si fusero tra di loro e molti di questi
si addentrarono sulle sommità delle vicine
colline, in cerca di acqua e terre da
coltivare: non sarebbero più ritornati. Si
fermarono, secondo Curcuruto, sul punto
più alto alle spalle dellʼodierna Melia e
costruirono un villaggio che chiamarono,
appunto, Polissena. Subito dopo sulla
collinetta accanto edificarono un tempio in
onore della divinità Inaco, sposo
dellʼoceanina Melia. Gli anni
passavano e un gruppo di
giovani con le loro famiglie si
diressero allʼinterno dei boschi
circostanti arrivando ai piedi di
un monte, oggi chiamato Kalfa,
dove scorreva un fiume: il
Ghiodaro. E qui inizia la storia
della costruzione di unʼimmensa
opera, ovvero lʼacquedotto che
avrebbe portato lʼacqua da Kalfa
fino a Taormina. Questo
A CURA DI CARMELO CELONA
Antiche preghiere
da Nebrodi e Madonie
PALERMO. Chisti lodi e chisti canti...
Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni. Eʼ il libro di
Giuseppe Palmeri (Ed. Kalós 2012)
presentato martedì 26 giugno alla
chiesa di SantʼAntonio Abate di Palermo. La raccolta di Giuseppe Palmeri, giurista prima che demologo,
nasce in un momento imprecisato ma
in un luogo preciso delle Madonie, Geraci Siculo, dove una antica preghiera alla Madonna della Cava costituisce il germe di una raccolta di testi della devozione popolare in unʼarea significativa della Sicilia centro-settentrionale, quella “delle Madonie, Nebrodi e dintorni”. La presentazione a
Palermo con il professore Giovanni
Ruffino, autore anche dellʼintroduzione al libro che ha messo in evidenza i
tanti pregi della lettura. «La passione
di fondo, la precisione della documentazione e della trascrizione - spiega - , lʼeleganza della lingua che introduce e postilla i testi, la capacità rievocativa. Ma vi è un pregio che conferisce al saggio di Giuseppe Palmeri
uno speciale valore; è la efficace e piena contestualizzazione attraverso il riferimento ai diversi ambienti nei quali i documenti sono stati tramandati».
Secondo la leggenda il paese du abitato da Dei.
I greci portarono la cultura. Distrutta dall’invasione araba
DI ENRICO SCANDURRA
NOVITA’
acquedotto, che oggi è in parte
distrutto, fu completato soltanto
dopo un secolo, e costruito con
sabbia, calce e cenere.
“Camuffato splendidamente dalla
vegetazione, il console Rupilio
arrivato in Sicilia attorno al 132
a.C. non seppe mai spiegarsi
come i Taorminesi avessero una
riserva dʼacqua così immensa”
spiega lʼassessore alla cultura di
Mongiuffi Melia. I Greci, mentre
lavoravano per ultimare
lʼacquedotto, si spostavano
creando piccoli villaggi che ancora
Giovanni Curcuruto
oggi sono visibilissimi nelle
campagne abbandonate.
Insediamenti come Lampeli, piccola luce, e ritenendo il posto sicuro, fu lʼaltura di
Castiddaci, un sito scelto per la ripidezza
Mongiuffi, cocuzzolo solitario. E subito
delle rocce che la rendevano inespugnabile
dopo? «Ci fu un periodo di stasi, di pace
in caso dʼassedio. E proprio qui, sulle
nei centri vicini- racconta ancora lo storico
rovine di un tempio di origine greca,
locale-, ma nel 902 ecco che questa pace
costruirono una chiesa cristiana e sotto vi
venne turbata. In tutta lʼisola la minaccia
nascosero oggetti sacri. «Della chiesa non
araba stava per muoversi. Gli Arabi
rimane quasi nulla, ma è comunque di
arrivarono, ovviamente, anche qui da noi.
valore inestimabile» conclude lʼassessore.
Ma il fatto più eclatante fu rappresentato
dalla trucidamento di donne e bambini da
parte di un sanguinario condottiero moro,
un certo Ibrahim Ibu Ahmed, detto il
di Felice Irrera
Brachimo». Una cosa che non era mai
accaduta prima dʼora. I Greci avevano
Riccardo Lazzerini, "Prendo i soldi… per stare a casa.
colonizzato, ma non perpetrato violenza
Come guadagnare senza fare assolutamente nulla", La Zisa - Pagine 80, Euro 7,90
contro i popoli autoctoni. «In un testo che
CI SONO boutade che ci accompagnano sin dall'infanzia. Su una di queste si concentra lo scorrevolessi qualche tempo fa si faceva riferimento
le libretto di Riccardo Lazzerini. È possibile - si chiede l'autore - che la gente accetti di rinunciare a quala questi uomini insensibili ed
siasi impegno lavorativo, a restarsene a casa per un certo numero di ore in cambio di uno stipendio di
esecrabili, senza pietà. Un
mille euro? Se ne ricaverebbe una consistente riduzione di incidenti sul lavoro e dei costi dei relativi inpopolo che stabilì delle regole
dennizzi, si potrebbe sfuggire al consumismo compulsivo, si recupererebbe un tempo più a misura
ferree, come quella di pagare
d'uomo. E se tra le pieghe divertite del libro di Lazzarini si annidasse la cruda verità che soltanto la sei tributi, avere rispetto per il
gregazione consentirebbe all'attuale sistema di sopravvivere?
Corano e anche non bere
vino in pubblico». Tutte
Gianluigi Nuzzi - Sua Santità. Le carte seFulvio Ervas - Se ti abbraccio non aver
pratiche che apparivano
grete di Benedetto XVI - Chiarelettere
paura - Marcos y Marcos
restrittive ai popoli che
Massimo Gramellini - Fai bei sogni
Michael Connelly- Il respiro del draabitavano quelle zone. Uno
Longanesi
go - Piemme
dei luoghi dove alcuni gruppi
Sveva Casati Modignani - Léonie
Niccolò Ammanniti - Il momento è dee famiglie si rifugiarono,
Sperling & Kupfer
licato - Einaudi
wuz.it
LA CLASSIFICA
1
2
3
LACERTI DI LETTURE
Il diplomatico
IL CAPITALISMO SI è affermato nella versione più cinica e
amorale. “Io faccio tre lavori al giorno e sono tutti
precari, non riesco a scappare al gabinetto per
pisciare. Io piscio in corsa come i ciclisti al giro
dʼItalia.” I rifiuti sono il superfluo che una società preferisce
sprecare invece di metterlo a disposizione di chi muore di
fame. “Cʼè gente che si diverte a buttare via la roba. La
porta a casa nella sporta di plastica, la mette nel frigo e
poi aspetta il momento che si trasforma in monnezza.
Pare che compra apposta per infilarla nel secchio.”
Austero, impropriamente rigido. Una forma modulare che
ha più attinenza semeotica con lʼedilizia che con la
pasticceria. Impossibile da mordere senza espellere
violentemente la crema dai lati. Eʼ lʼestetica purista della
pasticceria contrapposta ai suoi naturali barocchismi.
4
5
6
frasi che fanno un racconto, diverso da quello narrato dall’autore
“Quando compri le paste assortite ti mettono anche il
diplomatico, ma non se lo mangia mai nessuno.”
Con il pretesto di non essere fisicamente adatto lʼegoista
sopravvive di più del generoso. “Gli alti sono i primi a
morire. Un piccolo ragioniere del catasto rischia di
sopravvivere a un grosso e alto boscaiolo della
Maiella. La stessa razione sazia il primo, ma non il
secondo cui serve il doppio per sostenere una giornata
di fatica.” Le incomprensibili intermittenze di Dio: “Non ho
mai incontrato altri sopravvissuti. Non mi piacciono le
riunioni dove dicono: dovʼera Dio quando noi
morivamo?” Bisogna essere allʼaltezza, per essere
maschi. “Io la stimo quella americana che glielʼha
tagliato al marito. Penso che sia per ristabilire la parità.
«Non sei allʼaltezza di avere il pisello» gli avrà detto
«Eʼ una responsabilità, una cosa seria, serve per dare
la vita, non per comandare in un ufficio, per guidare il
governo o per parlare in mondo visone a piazza San
pagina 40
Pietro».” Le più buffe e al tempo stesso le più tragiche
sono le ubriacature da divisa. “Parlano del fascino della
divisa, invece io provo terrore. Credo che le divise le
hanno inventate per questo. Non rideva nessuno per il
pazzo pelato che voleva spezzare le reni alla Grecia.
Non rideva nessuno per il suo camerata tedesco che
assomigliava a Charlot. E sai perché? Perché non è il
pianto il contrario del riso, è il terrore.”
Possedere accessori superflui ai nostri bisogni anatomici
tranquillizza la nostre debolezze. “Questa fisima di
moltiplicare i gabinetti, che mio padre diceva: quelli soʼ
ricchi, cʼhanno addirittura tre cessi! Ma cʼavranno pure
tre culi?” Alcuni, sono dei boli che non rientrano
nemmeno nella “Scala di Bristol”.
“Cacare è lʼaltra faccia del pranzo e della cena. Ci
scappa la cacca perché prima abbiamo mangiato.”
Lacerti tratti da: “Lotta di classe ” - 2009
Ascanio Celestini
posteriniziative
centonove
29 GIUGNO 2012
EVENTI. Inaugurazione dell'Ecomuseo del Gusto il 30 giugno a villaggio Gesso
I sapori in una stanza
Cozze marinate
Apre battenti "De Gustibus" del popolare "Don Minico" in un rudere del '700:
una raccolta di ricette "ricostruite" nell'intera filiera. Dalla produzione ai riti in famiglia
DI MARIA TIZIANA SIDOTI
MESSINA. "Cu mancia bonu e bivi vinu
non lassa muddichi" è parola di Don
Minico, titolare dello storico omonimo
locale sul Colle San Rizzo alle
Quattrostrade nel messinese, inebriante di
sapori tradizionali dalla pagnotta alla
disgraziata alla malvasia, con materie
prime prodotte a Filicudi. Ed è anche il
sottotitolo di "Notte Speziata", una
vernissage a villaggio Gesso. Che sabato
30 giugno alle 21 inaugurerà l'Ecomuseo
del Gusto, il "De Gustibus". E così qui, sul
dorso tirrenico dei Peloritani, dove lo
sguardo affonda a strapiombo nei colori del
mare, con le Eolie in faccia e i crinali alle
spalle, e la leggenda rincorre ad ogni passo
la storia nell'ultimo villaggio nord di
Messina, casale di tramontana dalle origini
millenarie in traccia nei complessi basiliani
al macabro fascino delle catacombe, dal
passaggio di Garibaldi agli illustri natali al
pittore Onofrio Gabrieli ed a Ettore
Castronovo, pioniere della radioterapia, ci
sarà anche un museo, custodia del gusto e
degli antichi sapori. Che con i suoi 3 metri
per 3 "sfida" per dimensioni le più piccole
gallerie del mondo.
L'IDEA. «Tutto nasce da una coincidenza
e da una convinzione: dall'aver trovato un
casotto, un rudere del '700. L'idea
originaria era di farne un deposito accanto
al nuovo laboratorio di "Don Minico" a
Gesso per la trasformazione dei prodotti
agroalimentari della nostra azienda. Ma
non mi sembrava giusto "profanarlo",
ristrutturandolo come deposito, così ho
deciso di fare un restauro conservativo e
abbiamo recuperato questa struttura con
l'originario "bisolo" fuori dalla porta, o con il
gancio dove si legava l'asino», racconta
Paolo Mazza, figlio di Don Minico. Che
seguita: «E mi è venuto in mente di farne
un museo e di
chiamarlo
Ecomuseo, non
solo perchè è
una struttura
ecocompatibile,
alimentata a
pannello
solare a
L’insegna dell’ecomuseo del Gusto a Gesso. In basso don Minico
bassa tensione a 12 volt a led ma anche
perchè sono stati utilizzati materiali riciclati
come i trispiti, i ferri dei letti di una volta, per
farne delle mensole sulle pareti, o un
vecchio pavimento di una casa di Gesso
con materiale di cementina, abbiamo
trovato tracce di carbonella e un soppalco:
sembra di entrare in una stanza di una
volta, tutto riporta ad una casa dei primi
dell'800, dove tutto, l'area in cui si cucinava
e lo spazio per dormire era concentrato in
un unico locale».
UN MUSEO PICCOLISSIMO. Così è nato
il "De Gustibus". Che si propone come
museo di ricette antiche tra sapori e saperi
di un tempo. «Il museo è vicino la chiesa
madre di S. Antonio, in via Eolo che
s'incrocia con via Filicudi: richiami casuali
all'attività della nostra azienda agricola a
Filicudi. Forse è il più piccolo museo al
mondo: questa struttura, infatti, non può
contenere tutta una documentazione
oggettistica, anche se c'è una bella
esposizione. Così ci si servirà di una
cassapanca, anche questa
materiale recuperato, che
chiameremo "ricettacolo", dove ci
sono già le ricette della tradizione
di Don Minico, dai "pumadori sicchi"
ai "mulinciani sott'ogghiu", e dove i
visitatori potranno depositare
ricette tipiche, ricostruite in tutti i
passaggi, ossia l'intera filiera della
produzione anche affettiva, come
per esempio per "alivi scacciati"
il rito della famiglia che si
raccoglieva sotto l'albero, o per
la raccolta dell'uva la "schiticchiata"
sotto la pergola. Quando si raggiungerà un
buon numero, Don Minico pubblicherà un
libro, metteremo anche delle foto. La cosa
LA RICETTA
bella è la dinamicità della struttura: è
piccola ma con iniziative come la
pubblicazione "allarga" i propri spazi»,
spiega Mazza. La sede, visitabile su
prenotazione e con informazioni nel sito
internet, ospiterà anche scambi culturali
con aziende e produttori, e serate del
gusto.
L'INAUGURAZIONE. L'Ecomuseo apre i
battenti con la collaborazione del Museo
Cultura e Musica Popolare dei Peloritani
che per l'occasione sarà aperto tutto il
giorno fino a 15 minuti prima
dell'inaugurazione di quello del Gusto, e
dell'associazione "Gesso-La Perla dei
Peloritani". Nella serata ci saranno
personaggi originari di Gesso o eletti a
ibsoti, così come gli abitanti di qui vengono
MESSINA. Nella ricca gastronomia
messinese vari sono i piatti a deliziar i
palati a base di pesce come le sarde a
beccafico, braciole di pescespada, pasta cu niru di siccia, braciole di spatola, cozze alla marinara, pasta "chi cozzi", spaghetti alle vongole (cocciuli), o
di carne come le braciolettine alla messinese e falso magro al ragù, o di ortaggi locali come mulinciani chini, mulinciani sutt'ogghiu, pasta chi cucuzzeddi fritti, pasta caʼ muddica. Per le
cozze gratinate: 1 kg di cozze, 50 grammi di parmigiano grattugiato, 50 grammi di formaggio pepato siciliano, succo di 1/2 limone, 80 grammi di pan grattato, 1 mazzetto di prezzemolo, 1 spicchio d'aglio, olio extravergine d'oliva,
sale e pepe. Pulire le cozze e metterle
in una pentola con bordi alti e 1 bicchiere dʼacqua. Coprire e cuocere finchè tutte le cozze non sono aperte.
Preparare l'impasto con parmigiano,
pan grattato, pepato, un filo dʼolio, prezzemolo tagliato finemente, limone, sale e pepe. Riempite le cozze con l'impasto, sistemarle in una pirofila con poco olio e mettere in forno per 20 minuti. Nella variante alla marinara sostituire il limone con pezzetti di pomodorini
ben maturi. (M.T.S.)
chiamati con riferimento alle cave di un
tempo: Achille Baratta con "Opere
Pittoriche", i poeti Pippo Bonaccorso con
"Ecco i miei gioielli"- Poesie al Borgo, e
Filippo Faillaci con "Poesie", i musicisti
Paolo Scaltrito con "U ballettu" per
organetto, Arnaldo Oliva con "Il
Menestrello" per fisarmonica e chitarra, e
Giancarlo Parisi con "Zampogna a paro", e
gli attori Gianfranco Quero con "Orlando e
Rinaldo", ed Antonio Alveario ed il regista
Roberto Bonaventura con "Sorpresa
Ibisota". Alcune famiglie di Gesso
porteranno delle torte da gustare in piazza
con i vini di Don Minico. «La
manifestazione è vista con molto interesse
dagli abitanti non solo per il recupero della
struttura ma anche per il tentativo di
rivitalizzare un borgo caratteristico. Ci sarà,
salute permettendo, mio padre, Don
Minico, che è entusiasta, il museo è
dedicato a lui», conclude Mazza.
IN LIBRERIA
"50 Ricette-50 Rifugi". Ecco i fornelli ad alta quota
ROMA. Un libro di ricette, mix di passione per la montagna e per l'arte culinaria
tra i fornelli d'alta quota, prodotti della terra e piccoli segreti di cucina dei rifugisti, gestori dei rifugi, cuochi con gli scarponi. Tutto questo è "50 Ricette-50 Rifugi - Pensieri mentre l'acqua non bolle", a cura di Eleonora Saggioro, responsabile della cooperativa Equo Rifugio, gestore del Rifugio Vincenzo Sebastiani,
nel Parco regionale Sirente-Velino 2102 metri. Che, presentato a Roma il 15 giugno scorso nella sede romana del Cai, Club alpino italiano, con il patrocinio di
quest'ultimo e di Federparchi, e il sostegno di Gambero Rosso, autorevole rivista culinaria dal 1986, si propone come la prima guida non solo di ricette d'alta
quota ma anche di rifugi: 50 "gioielli" gastronomici, nati dall'esperienza dei rifugisti, impegnati a creare invenzioni in cucina con i soli prodotti della terra e in
luoghi come la montagna, dove l'acqua sembra non bollire mai, ed altrettanti 50
rifugi sparsi in tutta Italia, tra mappe e informazioni geografiche e tecniche e ingredienti a kilometro zero. (M.T.S.)
pagina 41
postereventi
29 GIUGNO 2012
centonove
A SORPRESA
Nanni e i David “ritrovati”
La Provincia scopre 4 statuette
CINEMA. Si chiude l’edizione numero 58 targata Mario Sesti e Tiziana Rocca
Taormina, Festival record
Tutti i numeri della kermesse, che quest’anno ha anche spopolato sulla rete. Trentuno i film
presentati e una folla di attori e personaggi. Gran finale con gli Europei e Sophia Loren
TAORMINA. Finale col doppio botto per
il Taormina Film Festival, che ha chiuso i
nel segno degli Europei di Calcio e di
Sophia Loren, la più celebre diva
italiana insignita del Taormina Arte
Award al Teatro Antico. Un successo di
pubblico e di critica, lʼedizione numero
59, firmata da Mario Sesti (direttore
editoriale) e Tiziana Rocca (General
Manager), che si può considerare da
record, come dimostrano i
numeri raccolti dagli
organizzatori in questi giorni.
Sette le giornate di festival
che hanno avuto quest'anno
un'anteprima il giorno 22
giugno a Messina, dove nel
1955 nacque la
prima edizione dellʼallora “Rassegna
Cinematografica Internazionale” con 14
premi assegnati nel corso di tutte le serate,
e una media di circa 3.500 persone al
giorno e picchi di 4.000 presenze in
occasione della proiezione speciale per
Ribelle -The Brave e la partita ItaliaInghilterra e un incremento del 20% dei
biglietti venduti rispetto
I quattro siciliani
FRANCESCO PEPE
“AMARO AMORE”
Due ragazzi francesi,
André e Camille, fratello e sorella, sbarcano
in Sicilia, la terra dove,
allo scorso anno. Oltre 60 ospiti, nazionali
e internazionali, che in questi giorni hanno
popolato Taormina, dall'apertura che con
l'ironica Paola Cortellesi, al sex symbol di
“Sex and City” Jason Lewis, che non si è
sottratto alle richieste dei fan che hanno
ANTONIO ZAPPALAʼ
“BACI SALATI”
È una commedia corale ambientata nei lidi
della Sicilia degli anni
ʼ60, luogo di
villeggiatura per italiani e stranieri...
pagina 42
In alto a sinistra,
unʼattrice culto
degli anni Ottanta,
Carol Alt. A destra, la
diva italiana più celebre, Sophia Lorem.
Sotto, da sinistra,
Michel Curatolo, Mario
Sesti, Tiziana Rocca
e Mauro Passalaqua
FRANCESCO LAMA
“LO SPOSALIZIO”
Don Totò sta preparando il matrimonio della
figlia con Vincenzino,
un bravo ragazzo di
paese. Ma lʼarrivo di
Tony, il cugino...
MESSINA. Erano custoditi da decenni
allʼinterno di una cassetta di sicurezza
intestata alla Provincia regionale di
Messina, quattro David di Donatello e
un Premio Cariddi (storico riconoscimento della Rassegna cinematografica di Taormina). A riportarli alla luce è
stata lʼiniziativa del presidente di Palazzo dei Leoni, Nanni Ricevuto, che ha
fatto riaprire il “forziere”, scoprendo un
vero e proprio tesoro. In particolar modo i David, infatti, sono di oro massiccio e il loro valore commerciale (esclusi quelli storico e artistico) si aggira intorno ai 120 mila euro). I premi, assegnati e mai ritirati, o magari dimenticati in loco, sono quelli destinati a Liza Minelli, Yves Montand e Al Pacino. Risalgono allʼepoca in cui la consegna del
Premio si svolgeva a Taormina. In futuro, saranno esposti alla Galleria provinciale di Arte Contemporanea.
affollato la TaoClass, a Lisa Edelstein,
che ha raccontato i retroscena del serial di
successo “Dr House”. Da non dimenticare,
poi, il regista visionario Lawrence Kasdan
(che ha affidato a suo figlio Jon il
messaggio di saluto al pubblico del festival
prima della visione del suo film “Darling
Companion”), Isabella Ragonese e
Donatella Finocchiaro, la regista Nadine
Labaki, i miti degli anni Ottanta, Kelly Le
Brock e Carol Alt. Ma il cuore di questa
58° edizione del TaorminaFilmFest sono
stati i 31 film presentati durante il festival, i
Campus e le TaoClass per un totale di
circa 70 ore di programmazione. Altro
primato di questa edizione è stato inoltre
il pubblico della rete che ha seguito
costantemente gli eventi del festival,
facendo conquistare al TaorminaFilmFest
la definizione di Festival 2.0, con i suoi
4.000 di utenti su facebook, e una media
di circa 1500 utenti raggiunti con i post;
grandi numeri anche su twitter dove ci
sono stati oltre 500 re-tweet, 280
menzioni. Un segnale forte
dell'importanza della rete l'hanno
dimostrato le due conferenze via
skype che hanno avuto come
protagonisti il maestro Pupi Avati
e Gabriele Muccino in diretta
dagli States. Infine i numeri della
solidarietà, altra grande novità
di questo festival con i 5
progetti volti a non dimenticare
le persone meno fortunate: Haiti,
la Frana di San Fratello,
Giampilieri, Unicef e i terremotati
dellʼEmilia Romagna.
DANIELE GONCIARUK
“SICILIAN COMMEDY”
Mario, un attore di periferia sulla soglia della
cinquantina ormai dimenticato è costretto a
tornare a vivere con
l'anziana madre...
posterstorie
centonove
29 GIUGNO 2012
Pulizia al villaggio preistorico
Tanya Pensabene
Alessandro Ficarra
MILAZZO. Sei ventenni si sostituiscono alle istituzioni e adottano i beni culturali
svolgono nel garage del presidente, per
le comunicazioni veloci cʼè facebook.
«Andiamo avanti grazie alla passione continua Tanya - se penso alla
burocrazia che dobbiamo affrontare
prima di un intervento mi viene il mal di
testa. Devo precisare che Comune e
Soprintendenza si sono dimostrati
sempre collaborativi, ma poi, prima di
ottenere le autorizzazioni ufficiali,
passano sempre settimane. E dire che
noi abbiamo una copertura assicurativa e
ci accolliamo tutte le responsabili per
danni a cose o persone».
I blitz non finiscono qui. In programma cʼè
anche il recupero dellʼedicola religiosa
innalzata nel 1905 ai piedi del bastione di
S. Maria, deturpata qualche anno fa da
un vergognoso ed irriverente vandalismo
che ha provocato la parziale distruzione
del piccolo Crocifisso custodito. Ma
anche una convenzione con il Parco
Archeologico di Lipari e Milazzo che
consenta la gestione gratuita dellʼintera
area archeologica allʼassociazione, in
modo tale da garantirne la fruizione da
parte dei turisti in determinati giorni della
settimana durante lʼestate.
Monumenti? Roba da volontari
Sotto la sigla di SiciliAntica ripuliscono tombe preistoriche, “smacchiano” le statue deturpate,
riataccano le dita alle statue settecentesche. A proprie spese. In cambio? tanta diffidenza
DI GIANFRANCO CUSUMANO
MILAZZO. Ripuliscono tombe
preistoriche, riattaccano dita alle statue
settecentesche, “smacchiano” i
monumenti colpiti da vandali armati di
spray. I ragazzi di SiciliAntica a Milazzo
sono diventati una specie di “pronto
soccorso monumentale”. Vista la
lentezza (e in molti casi il disinteresse)
delle istituzioni, il sodalizio presieduto da
Alessandro Ficarra, 29 anni, alle sterili
proteste preferisce i fatti. Armati di
rastrelli, decespugliatori, solventi
Francesco Catalfamo
ecologici, organizzano “blitz culturali”
concordati con gli enti preposti alla
vigilanza (dal Comune alla
Soprintendenza) e ridonano dignità ai
monumenti di Milazzo. Nellʼultimo mese,
Alessandro e gli altri volontari (Tanya
Pensabene, Antonella Iannello, Fabio
Fleres, Francesco Catalfamo e Davide
Gori, con la collaborazione degli esterni
(Domenico De Francesco e Antonio
Nunzio Isgrò) hanno ripulito la copertura
di vetro della necropoli di piazza Duomo,
cancellato le scritte con lo spray dalla
statua di Luigi Rizzo in Marina Garibaldi,
restituito alla pubblica fruizione lʼarea
archeologica di via dei Cipressi,
dove sono custoditi i resti di
capanne di epoca preistorica
(lʼerba era talmente alta che non
si poteva accedere e i resti erano
sommersi dalle sterpaglie).
Lʼultimo intervento a cura del vice
presidente, Francesco Catalfamo,
riguarda la statua marmorea di S.
Francesco di Paola, nella
scalinata dellʼomonimo convento.
In poche ore ha ricollocato il dito
mignolo della mano sinistra.
I “magnifici sei” di SiciliAntica
(lʼetà è compresa tra i 22 e i 33
anni) non hanno doppi fini ma
solo il piacere di contribuire a
tutelare i beni di Milazzo.
«Abbiamo ricevuto molti
complimenti - ammette Tanya
Pensabene che segue un corso di
studio universitario in Beni
Culturali - ma avvertito anche diffidenza.
In un contesto come Milazzo viene
guardato con sospetto chi fa qualcosa
gratis senza doppi fini». Eppure è così. I
ragazzi quando riescono a
“raggranellare” modeste
sponsorizzazioni impiegano le cifre per
acquistare materiale per i “blitz”: guanti,
solventi, rastrelli. Lʼultima conquista è
stato un decespugliatore economico che
consentirà di fare interventi fino ad oggi
impossibili da svolgere. I volontari di
SiciliAntica non hanno nemmeno una
sede dove riunirsi, gli incontri mensili si
Da sinistra Fabio Fleres, Alessandro Ficarra, Tanya Pensabene, Antonella Iannello
pagina 43
posterweekend
29 GIUGNO 2012
come... dove... quando...
venerdi' 29 giugno
MESSINA. Milonga in Fiera.
Ex Irrera a Mare
ore 22.30
MESSINA. Rumble in the
Jungle al Lido Horcynus Orca
di Torre Faro, ore 22
CATANIA. Carolina Cutolo
presenta il suo libro
'Romanticidio'. Interviene
Elvira Cutolo. Feltrinelli ore
18
PALERMO. Mario Incudine
MUSICA
sabato 30 giugno
Showcase - Italia Talia.
Presentazione del nuovo
album Italia Talìa, album di
debutto di Mario Incudine su
etichetta EmArcy (Universal
Music, CD 370 6628 / Digital
download Street date: 19
giugno). Alla libreria Feltrinelli
di via Cavour ore 18
BAGHERIA. Nino Morreale e
Armando Sorrentino
presentano il libro di
P.Mondani e A.Sorrentino
'Chi ha ucciso Pio La Torre?'
- Ed.RX. A Villa Butera ore 18
CALTANISSETTA.
Pink's One Tribute
Pink Floyd Live. Band
siracusana nata nel 2010, è
composta da 9 elementi e
ripropone i brani più
significativi ed emozionanti
dell'ampio repertorio pink
floydiano, All'Eni Cafè ore 21
Thomas Mann secondo Zurletti
NON Eʼ UNA GUIDA alla lettura e neanche una monografia, avverte Sara Zurletti nellʼIntroduzione del suo Le
dodici note del diavolo. Ideologia, struttura e musica nel
ʻDoctor Faustusʼ di Thomas Mann. Si tratta, invece, di un saggio: ossia «lʼapertura di uno spazio ermeneutico incompleto per definizione, e altresì certo che la stessa rinuncia a cogliere frontalmente la
verità dellʼoggetto di cui si occupa schiuda promettenti prospettive
di scorcio per coglierne una parte». Uno spazio ermeneutico raffinato, che, chiamando in causa filosofia, letteratura, musicologia e
psicologia, evita (in una maniera che avrebbe compiaciuto Ortega y
Gasset) la trappola dello specialismo e punta dritto al cuore
dellʼʻoggetto esteticoʼ Doctor Faustus. Il lavoro, edito da Bibliopolis,
è articolato in cinque capitoli che analizzano, rispettivamente, lʼideologia e i caratteri generali del celebre romanzo di Mann, la sua
ʻstruttura apparenteʼ, il metodo del montaggio e il contributo di Adorno al testo, nomi, luoghi, personaggi e composizioni, la ʻstruttura nascostaʼ.
di Marco Olivieri
Un film chiamato “Nessuno”
In questo periodo, chi ama il cinema in Sicilia si muove
con difficoltà tra le carenze della programmazione. In attesa di novità sul grande schermo, capita a volte che lʼuscita in dvd di un film da rivedere costituisca una novità interessante. Ė
il caso di “Nessuno” (1992), con la regia di Francesco Calogero e lʼinterpretazione di Roberto De Francesco, Lucrezia Lante della Rovere e
Sergio Castellitto. Girato a Messina e prodotto dai “Nutrimenti Terrestri”, con la sceneggiatura di Ninni Bruschetta e dello stesso Calogero,
il film racconta il difficile passaggio dallʼadolescenza alla vita adulta del
sensibile Nico (R. De Francesco), nello stile delicato e amaro del regista messinese, dotato di finezza introspettiva. In occasione dellʼiniziativa “Il cinema dei territori”, promossa dalle Università di Messina e Yale, “Nessuno” sarà analizzato sabato 30 giugno a Villa Pace, dalle 18.30.
Unʼoccasione per valorizzare il cinema dʼautore e richiamare lʼattenzione sullʼassurdità di una distribuzione che penalizza le opere più poetiche e difficili.
Villa Bellini ore 21.
RACALMUTO.
'Motor Fest 2012', la
IV Edizione del
festival motoristico.
Presso l'Autodromo
Valle dei Templi
SIRACUSA. 'Uccelli'
di Aristofane, regia
Roberta Torre.
Teatro Greco ore
18.30
MESSINA. Fjelds.
Living Room Sunset
Edition al Lido
Horcynus Orca di
Torre Faro, ore 19
TAORMINA. Glass
Mixtures, mostra
personale di Silvio
Vigliaturo - Chiesa del
Carmine - Taormina
ore 10
TAORMINA.
Due donne a confronto sulla luce, l’architettura e i profumi della Sicilia
TAORMINA. Inaugurata al San
Domenico Palace Hotel di Taormina,
la mostra dal titolo: “La Palma
Femmina” di Sabrina Persechino e
Solveig Cogliani. Due donne a
confronto ed in collaborazione
interpretano, in chiavi diverse,
lavorando su tela e su seta, i
profumi, la luce, l'architettura e
l'intreccio culturale siciliano
esprimendo, così, nellʼambito
dellʼarte italiana, le influenze e gli
incontri culturali che ne hanno
generato lʼattuale
figurazione/immagine. Eʼ un
percorso di lettura ed interpretazione
che, partendo dalle influenze arabobizantine, attraversa i colori e le
melodie siciliane, emergendo in
espressioni dʼincanto nei colori delle
pitture della Cogliani e nei tagli delle
sete della Persechino.
Solveig Cogliani, pittrice romana di
origini siciliane, si lascia ispirare dal
rigoglioso viale di palme di Santo
Stefano di Camastra e crea la
“Palma Femmina” (acrilico su tela
2010), già presentata a Taormina
nell'ambito dell'esposizione “Artisti
geneticamente non modificati”
organizzato dalla galleria Lombardi.
Lʼartista, presente alla mostra con 20
opere, in un dialogo con la stilista
Persechino, opera una “frammentazione”
dell'immagine, sviluppando un mosaico dei segni
e degli archetipi. Sulla tela sono evidenti i
riferimenti ai due leoni stilofori del XII secolo,
scambi
Presentata la nona edizione
Sicilia in mostra a Los Angeles
Le date del Bellini
Festival: Chiesa San
Nicolò La Rena, 9
settembre; Le Ciminiere,
18 settembre. Alle
Ciminiere tanti concerti: il
5 agosto Luca Carboni;
lʼ11 agosto Chiara Civello;
il 19 agosto i Marlene
Kuntz; il 21 agosto
Roberto Vecchioni; il 29
agosto Nina Zilli; lʼ8
settembre Emma
Marrone. Dal 26 al 29
settembre, X edizione di
Trailers FilmFest, lʼunico
festival in Italia ed in
Europa che premia i
migliori trailer
cinematografici della
stagione.
Diamond e Kutso, a
seguire dj set di El
Puerco. Al Lido
Horcynus Orca di
Torre Faro, ore 22.30
CATANIA. J-AX in
concerto. In tournée
per promozionare il 4°
album 'Meglio prima'
uscito a fine agosto
2011 in 2 versioni,
classica e deluxe.
Sabrina e Solveig, la palma femmina
etnafest
CATANIA. Quattro
sezioni per la nona
edizione di “Etnafest”, la
rassegna turisticoculturale della Provincia di
Catania. “Non Solo
Classica 2012” è prevista
dal 15 luglio al 5 agosto.
Concerti dellʼAccademia
Pianistica Siciliana dal 24
luglio al 15 settembre.
Grande soiree de la
danse domenica 8 luglio.
Catania Tango Festival
dallʼ11 al 19 agosto. Le
“Belliniadi 2012”: a
Palazzo Minoriti, dal 7 al
12 agosto. Il Premio
Bellini dʼOro È previsto
per il 23 settembre al
Teatro Massimo Bellini.
MESSINA. Rosario
Central Rock Festival
Campetti Rosario
Central
(Villaggio Santo))
ore 21. Con
Dephacer, Silver
Bullets, Deep Red
Sky, Secretpath,
Ginger Lane
MESSINA. Onda
Wave Light Sound
domenica 1 luglio
MOSTRE. Inaugurazione al San Domenico di Taormina
di Cesare Natoli
NUOVEVISIONI
centonove
PALERMO. La Regione
realizzerà un vasto
programma di scambi con
il Paul Getty Museum di
Los Angeles e con il
Cleveland Museum of Art
che spazieranno dai
reperti archeologici
all'arte
contemporanea. I
dettagli della
partnership sono stati
definiti dall'assessore
regionale dei Beni
Culturali Sebastiano
Missineo
Il progetto prevede che
la mostra "Sicily art and
invention beetween
Greece and Rome" fissata dal marzo al
presenti al museo Bellomo di Siracusa; la Palma,
femmina perché genitrice di frutti, vezzosa nel
mostrare i caschi dei datteri di cui è madre, donna
di imponente eleganza, dal portamento regale,
rassegne
mostre
settembre 2013 al Paul
Getty Museum di Los
Angeles nell'ambito degli
accordi per la restituzione
della Dea di Morgantina venga esposta anche al
museo di Cleveland nel
periodo tra l'ottobre
2013 e il gennaio 2014.
In cambio la Sicilia
riceverà una
selezione di opere
dʼarte contemporanea
della collezione del
museo di Cleveland
che saranno in mostra
a Palazzo Riso da
febbraio a marzo del
2013. Subito dopo,
"Sicily art and invention”
si trasferirà in Sicilia.
“Quattro.20” al MariWell
MESSINA. È visitabile
ancora fino al 30 giugno la
“Quattro.20”, la mostra di
Nino Bruneo allestita
presso lʼAssociazione
sportiva e culturale
MariWell di Spartà
(Messina). Il titolo si ispira
ai quattro elementi della
materia-ceramica: terra,
acqua, fuoco e aria.
Quattro elementi che,
insieme alla
creatività dell'artista,
danno vita alle venti
opere, realizzate tra il
1980 e il 2010. Una
"esposizione" in tutti i
sensi, visto che
l'allestimento è tutto
all'aperto: sul prato, sui
pagina 44
tronchi d'albero su massi
rocciosi. Visite dalle 09,00
alle 12 e dalle 16 alle 19.
([email protected];
www.mariwell.com)
Nasce Ragusa Foto Festival
RAGUSA. Nasce
“Ragusa Foto Festival”,
una rassegna fotografica
dedicata al grande
fotografo ed editore Enzo
Sellerio. Da venerdì 29
giugno a domenica 1
luglio a Ragusa, città
barocca per eccellenza,
fotografi siciliani di fama
internazionale
dialogheranno di
fotografia, dei loro maestri
e di quanti oggi ne
proseguono la tradizione,
la cultura e la ricerca. Il
Festival vuole rendere
omaggio allʼarte della
Fotografia in Sicilia, un
ambiente ricco di stimoli e
di talenti. Proprio da
questa terra, infatti,
provengono grandi
professionisti, tra i più
famosi in Italia, che hanno
influenzato generazioni di
fotografi di tutto il mondo.
Fra gli autori: Giovanni
Chiaramonte, Gianni
Cipriano, Alfredo
DʼAmato, Tano DʼAmico,
Fausto Giaccone,
Giuseppe Leone, Mimì
Mollica, Shobha. La
rassegna pone a
confronto le ricerche
professionali e artistiche
di alcuni tra i più autorevoli
esponenti della fotografia
e le più interessanti
promesse della scena
fotografica internazionale.
posterweekend
centonove
lunedi' 2 luglio
Giò Pomodoro, mostra
al centro storico per la
rassegna Il Mito
Contemporaneo
RACALMUTO. 'Motor
Fest 2012', la IV
Edizione del festival
motoristico più
importante del SudItalia. Presso
l'Autodromo Valle dei
Templi
CATANIA.
Corrado De
Rosa e Laura
Galesi
presentano
l'antologia
'Novantadue L'anno che
cambiò l'Italia'
(Castelvecchi),
con Enrico
Bellavia, Dario
Montana e Valter
Rizzo. Alla
libreria Feltrinelli
ore 18
MESSINA.
Mostra di Pupi
Siciliani al Monte
di Pietà. Tutto il
giorno.
A cura
dell'Opera dei
Pupi Gargano
silhouette che segna e disegna la direttrice del
viale che conduce al mare e si affaccia sulla
Fiumara dʼarte. A farle da sfondo i colori degli
intonaci, del mare e delle arance succose, oltre
che la storia del paesaggio. Sabrina Persechino,
architetto, pittrice, disegnatrice di una propria linea
di moda, veste la “Palma Femmina” con sobria
eleganza, accompagnando le forme di una
sensuale e femminile donna mediterranea. La
palma diventa mannequin sulla passerella del
viale raccontando la storia dei luoghi. Maestosa,
dal portamento regale, la palma indossa le
fantasie delle sete che si tingono dei colori definiti
dalle pennellate della Cogliani, mentre i mono-toni
si fregiano dei mosaici, degli ori, dei datteri, dei
frutti dolci ed abbondanti. Sensuale nello scuro
lungo tubino che veste il fusto, la Palma Femmina
ci conduce in un viaggio itinerante attraverso i
profumi ed i colori che fondono Oriente e
Occidente. Il numero 7 accompagna la
composizione degli abiti, modulandone le altezze
e le larghezze; lo studio dellʼebraico antico,
presente in alcune iscrizioni, ha condotto alla
conoscenza della Cabala e della Sephora ed
ancora del Chancra, tutti elementi che diventano
protagonisti e caratterizzanti degli abiti sia per
forma, sia per decorazioni.
In occasione dellʼevento sarà presentato il video
curato da Alessio Borgonuovo. “Si tratta di un
evento di grande richiamo” – ha affermato
lʼassessore provinciale alla Cultura, Mario
DʼAgostino, - “capace di coniugare ad alti livelli
arte e moda. Inserito nel solco della continuità di
iniziative promosse allʼinterno della splendida
cornice dellʼHotel San Domenico, merita una
attenzione particolare anche per gli stimoli e le
suggestioni evocate, che rendono preziosa la
mostra”. Il progetto è stato presentato presso la
Fondazione “Roma Mediterraneo” con il patrocinio
anche di “AltaRoma” poi, presso il Collegio del
Nazareno, con il patrocinio del Gruppo Scarpellini
e la collaborazione di Centrartemediterranea.
Il 20 luglio saranno esposte presso l'Hilton Molino
Stucky di Venezia (sponsor tecnico Acqua Pia
Marcia). Mentre il 6 luglio le opere saranno
presentate nell'ambito della “Notte Rosa”
organizzata dal Comune di Margherita di Savoia.
cinema
Torna a Palermo “Sole luna festival”
PALERMO. Trentacinque
documentari selezionati tra
250 iscrizioni provenienti da
tutti i Paesi del mondo e in
gara per aggiudicarsi i premi di
Enel Green Power, sponsor
ufficiale della settima edizione
del Sole Luna Festival in
programma a Palermo, allo
Steri dal 6 al 13 luglio. La
nuova edizione, sotto l'Alto
Patronato del Presidente della
Repubblica, è sostenuta dalla
Film Commission Siciliana.
Tra gli appuntamenti anche
una rassegna fuori concorso
con sei film dedicati alle
problematiche dell'Iraq
contemporaneo e realizzata in
collaborazione con l'Iraq Short
Film Festival di Baghdad. In
gara per il prestigioso Premio
Enel Green Power "Nuove
energie", anche dodici giovani
autori, allievi del Centro
Sperimentale di
Cinematografia di Palermo. Ci
sarà spazio anche per un
convegno internazionale di
due giornate sullo scrittore
Antoine de Saint-Exupery,
autore del famoso romanzo "Il
piccolo principe". L'incontro
prevede la partecipazione di
intellettuali di fama
internazionale e la proiezione
di 4 film dell'archivio della
Fondazione Antoine de SaintExupery. A chiudere il
convegno, sarà l'assessore
comunale alla Pubblica
Istruzione, Barbara Evola.
martedi' 3 luglio
MESSINA. Nicolò
Carnesi al Lido
Horcynus Orca.
Retronouveau
Estate 2012, a
seguire dj set di
Davide Patania. Ore
22.30
MESSINA. Giorgia in
concerto. Anticipato
dal singolo 'Il mio
giorno migliore', a
29 GIUGNO 2012
mercoledi' 4 luglio
settembre 2011 è
uscito il suo ottavo
album d'inediti
"intitolato 'Dietro le
apparenze'. Teatro
Antico a Taormina
ore 21
MODICA. Sicilia
Barocca 2012 Concorso
Internazionale di
Danza-. Palazzo San
Domenico ore 21
GIBELLINA. 'Du O',
spettacolo di Malou
Airaudo, con Denis
'Koonè' Kuhnert e
Szu Wie Wu prima
assoluta, un
progetto del Goethe
Institut di Palermo .
Nell'ambito delle
Orestiadi di Gibellina.
Ore 21
CALTAGIRONE
MESSINA.
Micro Wave
Lido Horcynus
Orca
(Torre Faro,
Capo Peloro)
ore 22. Dj set
d'ascolto
TAORMINA.
Glass Mixtures,
mostra
personale di
Silvio Vigliaturo
- Chiesa del
Carmine Taormina
TAORMINA.
Giò Pomodoro,
mostra al
centro storico
per la rassegna
Il Mito
Contemporane
o
giovedi' 5 luglio
MESSINA. The
Gentlemen's
Agreement al
Lido Horcynus
Orca di Torre
Faro. Samba,
swing, tropicale,
a seguire dj set
di Davide
Patania,
Retronouveau
Estate 2012 -
ore 22.30
MESSINA. El
Duende
Flamenco
Palacultura
Antonello ore
21.15
Estate in Musica
2012, Ass.
Accademia
Filarmonica e V.
Bellini
DE GUSTIBUS di Massimo Lanza
A cena da Oinos
Una scena tradda da “Cenerentola”
Nave Argo, torna
il teatro dei bambini
CALTAGIRONE. Che la compagnia “Nave Argo” di
Caltagirone sia benemerita per il teatro siciliano lo abbiamo scritto molte volte: Fabio Navarra, Nicoleugenia
Prezzavento e pochi altri, non si fermano davanti a nulla nel tentativo di realizzare il sogno di “fare” teatro a
Caltagirone. Lontani da ogni tentazione amatoriale,
propongono alla loro città spettacoli, rassegne, iniziative, cogliendo ogni minima possibilità dʼintervento nel
territorio e dʼinterlocuzione con la realtà. E questo succede da anni, con tenacia, lottando spesso con lʼindifferenza di chi non riesce a capire la qualità del loro progetto. Un progetto che si muove su due binari: la formazione del pubblico e il confronto con lʼattuale ricerca teatrale. Ed è soprattutto nellʼambito della formazione del pubblico che si situa lʼintensa attività di produzione, promozione e ospitalità di teatro per bambini che
trova il suo culmine nella rassegna estiva “Teatri infiniti”. Una rassegna che anche questʼanno si terrà nel Parco comunale di Villa Patti. Ecco le date: giovedì 12 Luglio la compagnia “Casa di Creta” di Catania presenterà lo spettacolo “Cenerentola”, con Steve Cable, Fabio Guastella, Riccardo Francaviglia e Antonella Caldarella che ne ha curato anche testi e regia: una fiaba
che, grazie alle armi del teatro, offre ai bambini una riflessione sui valori che portano al vero arricchimento
della persona; venerdì 13, ecco la Compagnia “Burattini al chiaro di luna” di Bari con lo spettacolo “Pulcinella dalla brace alla padella” di e con Massimiliano Massari (Pulcinella sarà di nuovo alle prese con una delle
sue rocambolesche avventure; sabato 14, in scena il
“Castello di Sancho Panza” di Messina che presenterà
lo spettacolo “Me lo ha detto un uccellino” con Manuela Boncaldo, Martina Camano, Veronica Zito, Vincenzo Marchello e la regia di Monia Alfieri: una storia delicata e poetica che comincia da un nido e dal primo volo di un uccellino; domenica 15, la compagnia “Brot and
Dent” di Berlino presenterà “Il Cavallo incantato" di e
con Franziska Merkel e Giuseppe Sciarratta: a raccontare questa antica favola persiana sono ombre,
silhouette e paesaggi tra i quali i protagonisti della storia si muovono per raggiungere luoghi incantati; lunedì
16, infine, “Nave Argo” presenterà la sua ultima produzione, “Gelsomina e il Principe Tuttomìo”, uno spettacolo che, con ironica leggerezza, aiuta a riflettere sulla
bellezza del saper stare in compagnia.
pagina 45
SONO STATO DI RECENTE a Siracusa per il XLVIII ciclo delle rappresentazioni classiche, in scena il Prometeo di Eschilo
con un Massimo Popolizio in grande forma nella parte del caparbio Titano che non si piega neanche al volere di Zeus. Uccelli di Aristofane per una splendida e brillante regia di Roberta Torre che riesce con mille trovate a tenere sempre alto il ritmo della commedia aristofanesca. Ed infine le Baccanti di Euripide con un bravissimo Maurizio Donadoni nei panni di Dionisio, dio che Tebe e il suo re Penteo non vogliono riconoscere come tale. La vendetta del dio sarà terribile. Penteo sarà ucciso dalla madre e dalle altre donne di Tebe rese folli da Dioniso e caso unico nelle tragedie greche giunte sino a noi, Penteo lʼeroe sfortunato, viene persino deriso dal dio che prima di
farlo cadere vittima delle Baccanti lo ridicolizza travestendolo
da donna. Nelle tragedie greche ritorna spesso il tema del vino legato a Dioniso, anzi pare che le rappresentazioni classiche siano in qualche maniera in origine legate alla celebrazione di riti in omaggio a questa divinità. Quale sia lʼorigine, anche questʼanno gli spettacoli al teatro Greco di Siracusa mi hanno emozionato e in qualche modo anchʼio ho pensato di celebrare Dioniso concedendomi dopo lo spettacolo una gran bella cena al ristorante Oinos. Locale delizioso che si trova tra i vicoli di quella che una volta era la giudecca di Ortigia. Tra un
crudo di gamberi e una splendida pasta con i ricci, un arancino ripieno di triglie e una tagliata di tonno ho stappato una splendida bottiglia di Villa Bucci Riserva 2005 vino ancora vibrante
di fresca acidità e ricco allʼinverosimile di frutto sia in bocca che
al naso ma ben bilanciato da una sapida componente minerale che al naso diventa quasi marina. Un buon motivo in più per
andare a Siracusa prima della fine XLVIII del ciclo delle Rappresentazioni Classiche. www.indafondazione.org www.oinosrestaurant.it
SICILIA DA ASSAGGIARE!
Baccalà marinato con olive e capperi
SQUISITO PIATTO della tradizione. Ingredienti:300 g di filetto
di baccalà dissalato, 40 g di olive nere snocciolate, 2 cucchiai
di capperi di Salina (presidio Slow Food), 10 g di basilico, 6 pomodori essiccati sottʼolio, 2 cucchiai di succo di limone, olio extravergine di oliva minuta(presidio Slow Food).Preparazione:Dissalare i capperi sciacquandoli ripetutamente in acqua tiepida, poi tagliarli grossolanamente, tenendone alcuni interi, insieme con le olive e i pomodori. Mettere il baccalà in una casseruola, coprirlo a filo con lʼacqua, portare a ebollizione, sgocciolarlo e dividerlo a scaglie. Pulire il basilico e tagliarlo a julienne. In una ciotola versare il succo di limone, quindi unire 4
cucchiai di olio extravergine di oliva minuta a filo sbattendo con
una forchetta per emulsionarlo. Disporre il pesce in un piatto,
cospargerlo con il basilico e versarvi sopra lʼemulsione di olio e
limone, quindi lasciare marinare in luogo fresco per 30 minuti.
Raccogliere in una ciotola il trito, i capperi interi, condirlo con la
marinata e scolare direttamente dal piatto,
mescolare, distribuire in ciotole singole,
adagiarvi sopra il baccalà e servire.
Disio Hostaria
Via dei Monti, 98049 - Serro ~Villafranca Tirrena (Me)
tel. +39 329 7967075- www.disiohostaria.com [email protected].
29 GIUGNO 2012
posterlettere&...
ATTUALITA’
MESSINA DRASTICA di Fabio Amato
HERITAGE
Ospedale Piemonte come il Margherita?
La casa ammare
MESSINA. E' arrivata l'estate ed i
messinesi vanno in vacanza, nelle loro
case al mare, o come si dice a Messina
nelle "case ammare". Tutta la città si
sposta a Rometta, Faro, Mortelle, Santa Margherita.
Non ho mai capito, come una città con un alto tasso
di disoccupazione, con commercianti che si
lamentano per i loro negozi vuoti, abbia un elevato
livello di seconde case. A Messina, le seconde case
superano le prime! Ma com'è possibile? Eppure qui
succede. Misteri economici ed immobiliari! Tra l'altro
se tu hai un seconda casa non arredata, il problema
non c'è, perché basta che da Messina vai verso le
zone balneari, passando per la panoramica e trovi
tutto l'occorente per arredarla. All'inizio del mio
percorso ho trovato un tavolo, proseguendo, un
materasso, due sedie ed una sdraio. Avevo bisogno,
però, di elettrodomestici ed arrivando al laghetto del
faro, ai bordi della strada ho trovato tutto l'occorrente.
Frigoriferi, lavatrici, cucine e condizionatori. Sono i
proprietari delle case che rinnovano l'arredamento e
gentilmente li buttano sulla strada, permettendo ad
altri come me, di usufruirne gratuitamente. Vera
democrazia. Ma soprattutto rispetto per il prossimo.
E tanta educazione. Un'altra caratteristica di questi
proprietari di seconde case è quella di trasformarsi in
ditte private di traslochi con vari e diversi mezzi di
trasporto. Infatti ogni giorno, questi signori vengono
in città, vanno nelle loro case, e prendono di tutto.
Teglie (per parmigiane e paste 'ncaciate), pentole,
posate, tovaglie, radio, televisori, coperte, lenzuole,
piatti, bicchieri etc etc. Fanno un vero e proprio
trasloco. Svuotano la casa in città e riempiono la
casa al mare. Alla fine dell'estate, bianchi come degli
anglosassoni, ma cianotici per la stanchezza, con
appena 3 bagni fatti, svuotano la casa al mare e
riempiono nuovamente la casa in città, con in più le
bottiglie di pomodoro, fatte con 40 gradi, e le varie
cose comprate durante l'estate. E finiscono le ferie.
Sono più stanchi di prima, ed hanno speso un
capitale di benzina, che avrebbero potuto fare il giro
del mondo ed avere visto posti nuovi e forse più
interessanti. In questi traslochi sono coinvolti tutti. Un
vero e proprio lavoro di gruppo. Appena qualcuno va
in città, immediatamente viene aggredito da
molteplici richieste degli altri villeggianti. Se tu poi
decidi di andare a trovare qualcuno di questi, ti
chiedono se puoi passare a prendere questo o quello
e ti fanno passare la voglia di andarli a trovare. Tutte
le macchine che vedete per strada, d'estate, sono
piene di cose che viaggiano avanti ed indietro per la
città, si spostano da una casa all' altra. Forse loro,
sono le uniche che fanno le vacanze. Se non altro
cambiano aria e viaggiano. Divertitevi e buon lavoro!
ECOLOGIA E AMBIENTE
di Calogero Centofanti
MESSINA. Senza alcun influsso nostalgico, desiderio sottolineare come la
storica funzione dellʼospedale Piemonte, anche come antica e prestigiosa sede
delle Cliniche Universitarie sia ancora presente nella mente e nel cuore di un
valoroso professionista piemontese, il quale, nella sua breve ma significativa
esperienza presso una struttura specialistica nel glorioso nosocomio, mi
chiedeva se rispondessero al vero le notizie circa la soppressione del vetusto ma
sempre efficiente presidio con lʼaccorporamento dei reparti ivi allocati allʼanonimo
ospedale Papardo. Avendo appreso dalla stampa, che a causa della crisi
finanziaria, la Regione a statuto speciale della Sicilia, ha deciso di risanare il
bilancio della sanità con iniziative, che stranamente penalizzano il servizio rivolto
alla popolazione, non a caso lo smantellamento dellʼospedale Margherita, che ha
privato decine di migliaia di cittadini di un qualsiasi tipo di prestazione sia in
emergenza che in corsia, ha comportato indelebili e forse letali disagi. Il mio
illustre interlocutore ha evidenziato come la costruzione dellʼospedale Piemonte
sia stata sostenuta solo da cittadini di quella regione, tra cui i suoi avi e che
pertanto un diverso progetto, da quello voluto dopo il tragico terremoto, sarebbe
un insulso alla palpitante solidarietà di quanti hanno offerto il loro convinto
contributo. Condividendo la giusta osservazione di un medico, mi limito a sperare
che la nobiltà dei sentimenti, espressa nel momento del dolore e della
ricostruzione da parte della laboriosa gente del Piemonte, non si traduca in una
pesante forma di disprezzo a quella sincera e concreta vicinanza divenuta nel
tempo obbligo morale e civile, del quale la esigenza dei bilanci non può stroncare
il legittimo diritto alla salute per lʼaffollato bacino di utenza del centro città.
LA POESIA
di Alberto Borgia
Se non hai soldi devi morire
LʼArticolo trentadue dello stato italiano
e modifiche nel tempo susseguenti
garantisce la salute ai ricchi
ed a tutti glʼitaliani più indigenti.
Eʼ sotto gli occhi di ognuno, invece,
che chi ha i soldi bene si cura
e chi non ha da spendere denari
si aggrava e la morte è più sicura.
In questo teatrino sadico e burlesco,
ma questo è quello che tu vuoi,
lo stato protegge e lascia fare
ad una schiera di fottutissimi avvoltoi.
La vista, bene prezioso,
esige cristallo abbastanza graduato
ma costa una cifra
e lo compri tre euro al mercato.
Mangiare puoi solo pappine
e ti risparmi di sicuro il dietista
ma sai cosa costa un solo dente
se vai tuo malgrado dal caro dentista?
Per un finto dente col ponte
(ma non lʼimportano i cinesi?)
un semplice impiegato
deve lavorare almeno due mesi!
Stai male con le ossa, ti rompi?
Cʼè lʼortopedico col tiket moderno:
centonove
Per esser seguito sempre dallo stesso
È più facile che tu faccia un terno.
Capita, così, che uno diagnostica,
il secondo non è dʼaccordo
e, col terzo, la tua salute
rimane solamente un ricordo.
Tanti luminari, dopo lʼospedale,
lavorano in clinica privata
e poi, senza alcuna fattura,
allo studio condiscono la serata.
Tu, lavoratore stipendiato,
sei ormai stretto in una morsa
e nemmeno la tua salute
costituisce più una risorsa.
Voi, italiani pensionati,
dagli acciacchi sempre di più oppressi
avete dallo stato, in offerta,
due filari dʼinevitabili cipressi.
E voi, ultimi, che la sorte ha voluto
Irrimediabilmente diseredati,
che speranze avete con lo stato
che vi vuole sempre disoccupati?
La salute, sʼè sempre detto,
è un bene di certo inalienabile,
ma costa molto, assai cara
solamente al povero miserabile!
[email protected]
Il sistema è la virtù
dei Forti
DI SERGIO BERTOLAMI
MESSINA. Quando lo Stretto
dei Dardanelli si stringe a Çanakkale, sembra di potere afferrare con
una mano le coste dellʼEuropa e con lʼaltra
quelle dellʼAsia. Chi, come me, ammirava
questo spettacolo esternava nelle lingue
del mondo la proprio stupore. Qualcuno
parlava della traversata di Lord Byron. Io citavo lʼariete dal vello dʼoro da cui precipitò
Elle, dando il nome di Ellesponto a questo
angolo di mondo. Reminiscenze affioranti
nellʼammirare il paesaggio dello Stretto di
Messina dalle terrazze dei Forti umbertini,
che si aprono ad uno scenario altrettanto
seducente. Praticamente invisibili da chi
naviga il braccio di mare, sono un osservatorio panoramico privilegiato da cui scorrere con lo sguardo le due sponde. È un sistema integrato di 23 fortezze ottocentesche, erette sotto la Corona dei Savoia; nove delle quali sulla sponda calabra e quattordici sulle colline dei Peloritani che cingono la città. Hanno oramai concluso ogni
funzione militare, ma si prestano ad essere considerate nelle strategie di promozione e valorizzazione turistica. Il recupero di
otto strutture è stato a suo tempo intrapreso dallʼamministrazione Genovese, che le
concesse ad operatori pubblici e privati per
avviare programmi di riqualificazione architettonica e di rilancio culturale. Messina
è, dunque, già inserita in quel processo virtuoso che vede porre allʼattenzione della
Comunità europea le costruzioni militari dismesse. Non solo per il valore storico ma,
grazie alla posizione eccellente, anche ambientale e paesaggistico. Ulteriore passo
sarebbe includere questi complessi in reti
tematiche di forte impatto valoriale, sostenendo così quanti con slancio cercano di
sensibilizzare il pubblico a conoscere potenzialità turistiche non ancora del tutto
espresse. Progetti mirati dʼinteresse europeo consoliderebbero lʼimpegno. Significherebbe instaurare opportunità relazionali e di partenariato, per condividere esperienze e metodi ed ottimizzare un patrimonio, come pochi, pressoché integro.
[email protected]
di Anna Giordano
Coste e fiumare massacrate
MEZZA SICILIA FA I CONTI ancora adesso con le frane,
le colate detritiche, le strade interrotte o precarie, da anni, conti che si rinnovano ad ogni evento meteorico. Complice il sole di questi mesi e quelli a venire, ci si dimentica di questo, salvo poi affrontare massi sulle strade, voragini, colate rimaste lì a restringere la carreggiata, con
buona pace di chi di volta in volta evita lo scontro frontale (se ci riesce). Da ogni dove si chiedono soldi per la messa in sicurezza, salvo al contempo vedere prodighi amministratori avviare progettazioni folli, o far approvare
opere edili (quasi sempre con lo strumento del silenzio
assenso) in zone dove il rischio se non cʼè ancora, lo si
crea con certezza assoluta. Arroganza umana infinita, come la stupidità che accompagna molte delle nostre gesta
quotidiane. Leggo che la regione ha approvato interventi per 5 milioni di euro
contro il dissesto.
Scorro incuriosita la notizia e mi accorgo
che si tratta di difesa della costa, con il
rifacimento del lungomare di Terme Vigliatore e altri interventi simili in altri comuni. Mi domando come si possa parlare di interventi per
ridurre il dissesto, senza che si avviino al contempo i veri interventi, quelli che eviteranno che questi 5 milioni di
euro finiscano letteralmente buttati a mare. Urbanizzazione delle coste che continua imperterrita. Fiumare sempre più massacrate e ridimensionate e alterate e con loro, lʼapporto fondamentale di detriti in mare – in modo naturale, non artificiale – che sono alla base del ripascimento
(naturale).
Opere a mare (porti e porticcioli), barriere a difesa della
costa, senza capire che lʼenergia dellʼonda, se non si ab-
pagina 46
batte qui, si abbatte altrove ed erode dove ancora non ha
eroso, comunque non da fare scattare lʼallarme. Inquinamento, pesca a strascico, che contribuiscono insieme alle torbide in mare, alla scomparsa della preziosissima posidonia oceanica, pianta marina che rallenta in modo del
tutto naturale, lʼenergia dellʼonda. Eʼ come un cane che si
morde la coda, interventi tampone, che il maestrale sul
Tirreno e lo Scirocco sullo Ionio, faranno sì che siano vani nel tempo. Basterebbe applicare quel minimo di buon
senso subito, adesso, una rigorosa politica di difesa del
mare, delle fiumare, del ruolo fondamentale della costa
che non è seconde e terze e quarte case, ma indispensabile interscambio tra mare e terra per mantenere fragili equilibri, per evitare che 5 milioni di euro oggi e tanti altri prima e ancora di più domani, vengano buttati a mare.
Non finirò mai di stupirmi, leggi ambientali dimenticate,
omesse, snobbate, possono solo costare tanto, tantissimo, e ancora non lʼabbiamo imparato.
poster...commenti
centonove
29 GIUGNO 2012
ATTUALITA’ DI ROCCO CHIRIELEISON
ELIODORO
Mediazione: né vincitori né vinti
Castiglione, il turismo e la superburocrate
Dal 21 marzo 2011 è entrato in
vigore il Decreto Legislativo 4 marzo
2010 n. 28 che introduce lʼistituto
della Mediazione civile e
commerciale nel nostro paese, come
previsto dalla direttiva n. 52/2008
dellʼUnione Europea e dalla
conseguente legge delega n.
69/2009. Questo nuovo istituto mi ha
subito convinto perché considero
questo metodo di soluzione delle
controversie, ADR (Alternative
Dispute Resolution), in grado di
arrecare non pochi benefici al nostro
sistema giudiziario il quale, anche a
causa del livello di litigiosità esistente
in Italia, è giunto ormai vicinissimo
alla paralisi. Questa situazione
rappresenta un costo non più
sostenibile dalla collettività né dagli
stessi “litiganti”. Per non parlare che
proprio i tempi biblici della nostra
giustizia rappresentano un vero
problema per la nostra imprenditoria
e un ostacolo agli investimenti
stranieri in Italia.
La nuova legge prevede uno
svolgimento informale della
mediazione (art. 8) presso un
organismo a ciò deputato (circa 40 a
Messina), e un mediatore che non
ha alcuna possibilità di imporre
alcunché (art. 1) ma ha il compito di
aiutare le parti a raggiungere un
accordo. Ma la più grossa novità
introdotta è che, oltre a disciplinare la
mediazione su qualsiasi controversia
attinente diritti disponibili
(mediazione volontaria, contrattuale
o delegata dal giudice), il citato
decreto introduce lʼobbligatorietà
della mediazione (art. 5) in tutta una
serie di controversie (“condominio,
diritti reali, divisione, successioni
ereditarie, patti di famiglia, locazione,
comodato, affitto di aziende,
risarcimento del danno derivante
dalla circolazione di veicoli e natanti,
da responsabilità medica e da
diffamazione con il mezzo della
stampa o con altro mezzo di
pubblicità, contratti assicurativi,
bancari e finanziari”) per le quali
lʼesperimento del procedimento di
mediazione diventa “condizione di
procedibilità della domanda
giudiziale.” Su queste due novità,
“obbligatorietà” e “condizione di
procedibilità”, (che poi, in realtà,
sono tre se si aggiunge che la norma
non prevede la presenza
obbligatoria degli avvocati delle parti)
si è scatenata la protesta di buona
parte del mondo forense. Su questo
mi limito a riportare le parole di
Ernesto Lupo, primo presidente della
Suprema Corte di Cassazione,
pronunciate nel corso della sua
partecipazione ad un convegno:…
“La scelta (dellʼobbligatorietà n.d.r.) è
dovuta alla necessità di forzare un
cambiamento culturale che altrimenti
sarebbe sicuramente mancato”. E
continua, in merito alle critiche sorte,
dichiarando con molta saggezza:
“Queste critiche non debbono
essere né ignorate né condurre a
cestinare un istituto prima che
questo abbia potuto essere
sufficientemente sperimentato.”
Altri obiettivi della mediazione, oltre
al cambiamento culturale, sono
quelli di ridurre il carico di lavoro degli
uffici giudiziari, consentire di
risolvere le liti in 4 mesi al massimo e
ad un costo contenuto, con in più
lʼintroduzione di agevolazioni
tributarie (art. 17) e benefici fiscali
(art. 20). Ma accanto a queste
caratteristiche, ce ne sono altre che
rendono la mediazione una
opportunità da cogliere da parte di
quanti si trovano a dovere risolvere
un conflitto, e un mediatore ben
preparato deve averle sempre
presenti se vuole avere concrete
possibilità di aiutare la parti a
conciliarsi. Una di queste
caratteristiche è che la mediazione
consente di approcciarsi alla
controversia in maniera “sistemica”,
non limitandosi cioè alla “linearità”
della legge che stabilisce chi ha
ragione e chi ha torto. Con la
mediazione si ha la possibilità di
andare oltre e di esaminare le cose
da vari punti di vista e cercare di
salvaguardare i rapporti personali
delle parti in conflitto. Con la
mediazione è possibile far venire
fuori i veri interessi delle parti, e fare
in modo che esse si sentano
soddisfatte di avere tutte
guadagnato qualcosa. Quindi senza
“vincitori” né “vinti”. Compiti del
mediatore, oltre ad essere
imparziale (art. 3), sono quelli di
garantire la massima riservatezza
(art. 9) e di creare unʼatmosfera
serena e collaborativa per incanalare
la discussione verso la strada della
conciliazione. Come dicevo il
mediatore non ha il compito di
giudicare, e anche qualora gli
venisse richiesto dalle parti di
effettuare una proposta, questa può
essere non accolta. Anche se, in
questo caso, chi rifiuta la proposta
potrebbe incorrere, nel successivo
giudizio, nella sanzione prevista
dallʼart. 13 che recita: “Quando il
provvedimento che definisce il
giudizio corrisponde interamente al
contenuto della proposta, il giudice
esclude la ripetizione delle spese
sostenute dalla parte vincitrice che
ha rifiutato la proposta… e la
condanna al rimborso delle spese
sostenute dalla parte
soccombente….”. Ovviamente per
le spese sostenute nel periodo
successivo alla formulazione della
proposta. Se poi si aggiunge quanto
previsto dal 5° comma dellʼart. 8, e
cioè che “dalla mancata
partecipazione senza giustificato
motivo al procedimento di
mediazione il giudice può desumere
argomenti di prova nel successivo
giudizio….” , si capisce che usando
un poʼ la carota e un poʼ il bastone, la
legge cerca di invogliare a
raggiungere la conciliazione
attraverso la mediazione. Ed io mi
sento di condividerne lo spirito,
nonostante critiche e richieste di
miglioramento, miglioramento.
Intanto… buona mediazione a tutti!
[email protected]
ANIMAL HOUSE di Roberto Salzano
Galline in fuga e poveri “polli”
MESSINA. Nel 2000, “Galline in fuga” raggiunge un
incasso mondiale di duecentoventicinque milioni di
dollari. Il simpatico film di animazione cattura lʼattenzione
del pubblico raccontando i piani di evasione escogitati
dalle intraprendenti abitanti di un pollaio, destinate dalla
proprietaria, ormai insoddisfatta dei profitti garantiti dalle
uova, a divenire il principale ingrediente dei più
remunerativi pasticci di pollo. In Italia sono ancora
numerose le galline per le quali, al momento, il futuro di
libertà conquistato sul grande schermo resta qualcosa
che “succede solo nei film”: troppi esemplari vivono
segregati nelle strette gabbie di batteria. Una forma di
allevamento contestata da tempo, essendo ritenuta tra le
più intensive ed innaturali. Non è un caso che da gennaio
lʼutilizzo delle gabbie non sia più legale. Creature recluse
in spazi troppo piccoli, costrette in
scatolette impilate in file fino a sei piani con
ventilazione e luce forzata per aumentare
la produzione. Vengono così negati i più
elementari comportamenti etologici. La
mancanza di spazio non permette
nemmeno di aprire le ali, il filo di ferro che ricopre il
pavimento provoca dolore e lacerazioni alle zampe.
Danni fisici e psicologici. Nonostante le associazioni
animaliste si battano da anni e una direttiva europea sia
entrata in vigore mesi fa per debellare tale atroce metodo,
lʼItalia continua a collezionare pessime figure, dal
momento che la Commissione UE ha riscontrato il
mancato adeguamento al divieto. Un pericolo non
indifferente per le tasche degli italiani: allʼennesima
infrazione potrebbe presto seguire una sanzione. E gli
errori dei politici avrebbero come vittime non più solo le
galline, ma anche quei poveri “polli” dei cittadini.
pagina 47
CATANIA. E' un attacco
frontale quello dei
rappresentanti delle tre
maggiori associazioni di
categoria: Nico Torrisi di
Federalberghi, Ugo rendo di
Confindustria alberghi e Dario
Pistorio della Fipe.
L'Amministrazione
provinciale di Catania sotto la
presidenza di Castiglione sta
danneggiando le imprese
turistiche. La forzata inattività
dell'Etna convention bureau,
organismo pubblico-privato
che tanto bene aveva fatto fino
a due anni fa, sta producendo
danni rilevanti, con gli alberghi
vuoti più del 50%. La denuncia
è questa: semplice e diretta. A
volere la morte amministrativa
dell' ECB sarebbe il direttore
generale dell'Ente Carmen
Madonia, moderna
superburocrate. Castiglione
assisterebbe impotente: forse
preferisce subire le ire degli
imprenditori piuttosto che dare
indicazioni politiche al suo
megadirigente.
150 PAROLE DA PALERMO
Metti l’etica nello spread
LORENZO CASELLI, professore di etica e responsabilità
sociale delle imprese allʼUniversità di Genova, in unʼintervista su “Cem/Mondialità” (Gennaio 2012), ci ricorda
che: “Lʼeconomia ha bisogno di umanizzazione e trascendimento etico per divenire civile. I mondi vitali si collocano tra le persone e il mercato, tra le persone e i sistemi di welfare, tra le persone e la politica. (…) Valorizzare
le persone, promuovere i diritti civili e sociali, la partecipazione, lʼesercizio della solidarietà configura un universo di valori decisivi per lo stesso successo economico.
(…) La condivisione solidale e creativa serve anche a moltiplicare le risorse”. Il professore cita infine unʼaffermazione dellʼeconomista Federico Caffè, scomparso misteriosamente nel 1987: “I numeri hanno finito per prendere
il posto degli uomini, specie dei più deboli e bisognosi di
welfare. Alla compassione nei loro confronti abbiamo sostituito lʼalibi del riequilibrio dei conti pubblici”. Che lʼetica, prima che le considerazioni sullo spread, sia con noi.
Maria DʼAsaro
ANTIBUDDACI di Dino Calderone
Schiumone cercansi
MESSINA. Da qualche giorno sto cercando nelle
gelaterie messinesi un gelato tipico della tradizione
siciliana, lo schiumone, la cui produzione è diffusa anche
in altre zone dell'Italia meridionale. Le risposte di amici
sono state finora piuttoste evasive e i due gelatai finora
contattati mi hanno fatto vedere un esemplare di
schiumone ben conservato in frigorifero, ma non esibito
come altri gelati, a conferma che questo prodotto non
gode più del prestigio di una volta soppiantato, spesso
malamente, da altri tipi di gelati. Lo schiumone ha
qualcosa di sontuoso, collegato soprattutto a un momento
di festività. Veniva infatti consumato generalmente nelle
grandi occasioni come cerimonie nuziali, battesimi, prime
comunioni, ma anche per ricorrenze meno impegnative
come compleanni e onomastici. Le caratteristiche
principali di questo gelato sono i gusti misti, come
nocciola e gianduia, a strati con all'interno canditi, pasta
savoiardo o pan di spagna e un ripieno di panna. Lo
schiumone ha la forma di una cupola dovuta al
contenitore nel quale il gelato viene compresso per poi
essere tagliato a spicchi. A differenza di altri prodotti tipici
come le granite, gli arancini di riso, i cannoli, la cassata,
che godono di grande successo pubblicitario e consumi
crescenti, lo schiumone sembra ormai condannato
all'estinzione o, quanto meno, alla marginalità. Chissà
come cambiano i gusti dei messinesi.
[email protected]