(2) Calce aerea - L`ingegnere impertinente
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(2) Calce aerea - L`ingegnere impertinente
(2) Calce aerea Materiali leganti: classificazione induriscono soltanto in aria, non possono stare permanentemente a contatto con l’acqua induriscono anche in acqua Cenni storici • L’uso della calce come legante è antichissimo: antico Egitto civiltà minoica antica Grecia antica Roma Impieghi della calce in edilizia… • preparazione di malte Nelle costruzioni la calce viene usata per formare le malte di calce e sabbia capaci di indurire e far presa all'aria. Le malte di calce e sabbia servono a formare piani di posa fra i vari elementi costruttivi, collegandoli fra loro saldamente; esse però non presentano caratteristiche meccaniche elevate i valori della resistenza a compressione sono dell'ordine di qualche kg/cm2. • blocchi o mattoni cellulari ottenuti addizionando alla miscela di calce e sabbia (o di altri aggregati) piccole quantità di sostanze che per reazione con la calce sviluppano idrogeno producendo materiali porosi e leggeri. …ed in altri settori Costruzioni Agricoltura Industria chimica Industria metallurgica Industria saccarifera Refrattari 7.6 % 0.9 % 31 % 35 % 7.9 % 9.2% Dati di produzione • produzione mondiale di calce è di poco inferiore ai 100 milioni di tonnellate/anno (maggiori produttori :URSS, USA, Francia, Giappone) • produzione italiana circa 6.000 t/anno. Calce Correntemente tale termine indica sia l’ossido di calcio (CaO, calce viva) che l’idrossido di calcio (Ca(OH)2, calce spenta o calce idrata) Normativa Le calci da costruzione (calci vive, calci spente, calci idrate e grasselli) sono normate dalla UNI EN 459-1. Materie prime Calcare • Minerale costituito prevalentemente da carbonato di calcio (CaCO3) presente in rocce sedimentarie • largamente diffuso in natura in due forme allotropiche calcite (stabile a bassa temperatura, più frequente) ed aragonite (più dura, maggiore densità) Rocce calcaree Si distinguono in: Rocce calcaree ad elevato tenore di calcite (2.65-2.75 g/cm3) Rocce calcaree dolomitiche (2.75-2.90 g/cm3) (fino al 45% peso di carbonato di magnesio, MgCO3) Tutte le rocce calcaree contengono anche impurezze di ossidi di ferro, fosfati, solfati, etc… Cottura • Per riscaldamento il calcare si dissocia formando calce viva (CaO) e anidride carbonica (CO2). A Patm la decomposizione è completa a 895 °C. • CaCO3 100 g CaO + CO2 (42 kcal) 56 g 44 g Per la reazione occorre fornire una quantità di calore pari a 420 kcal per kg di calcare oppure 750 kcal per kg di ossido di calcio!!!! In pratica… La calcinazione dei calcari non è mai completa e la calce ottenuta contiene sempre una certa percentuale di CaCO3 residuo. La cottura si effettua in pratica tra 850-950 °C. Le parti centrali si calcinano con difficoltà, specie per pezzi grossolani Tendenza alla ricarbonatazione superficiale Forni continui verticali o rotanti Il calcare, sottoforma di pezzi del diametro di 15÷20 cm ed il coke, in pezzi da l0 cm circa, vengono caricati dall'alto o frammisti o a strati alternati. La calce viva scaricata risulta frammista alle ceneri del combustibile, ciò non costituisce un inconveniente per molte applicazioni della calce prodotta; per evitare tale inquinamento si può disporre di uno o più focolari laterali che vengono alimentati con combustibili a lunga fiamma ed inviano nel forno i prodotti di combustione caldi. Altezza di 15÷20 m, diametro di 3÷5 m, produzione fino a 40÷50 t di calce/24 ore. Calcare sottoposto a crescenti temperature di cottura 1000 °C 900 °C 1100 °C 1500 °C Velocità di cottura di calcari in pezzi di 15-20 mm a 1000 °C Area superficiale vs T e tempo T (°C) t (ore) Temperatura di calcinazione (T), tempo di permanenza alla temperatura T (t) Valutazione della reattività della calce mediante curva temperatura tempo di spegnimento t max tempo in minuti necessario per arrivare alla massima temperatura a spegnimento completo tu tempo in minuti necessario per avere 80 % di trasformazione • allo scarico dai forni si esegue il passaggio al vaglio per separare le pezzature grandi da quelle minute • segue eventuale cernita per eliminazione pezzi stracotti o poco cotti (riconoscibili per diverso colore) Proprietà del prodotto che influiscono sull’impiego • densità • porosità • dimensione e distribuzione dei pori • temperatura di calcinazione Il prodotto viene venduto sotto forma di… • calce viva tal quale (in zolle) • trasformata in calce idrata grassello (spegnimento della calce viva con acqua) Se la quantità di acqua aggiunta alla calce è ancor più elevata di quella necessaria per formare il grassello si ottiene il latte di calce (sospensione acquosa più o meno diluita di idrato di calcio) Calce idrata Durante l'idratazione le particelle di ossido di calcio, causa l'aumento di volume che accompagna la reazione, specie se rapida, si rompono; i granuli si polverizzano dando luogo alla formazione di una massa soffice ad elevata superficie specifica. Grassello • Se alla calce idrata si aggiunge altra acqua o se lo spegnimento della calce viva viene fatto con una quantità di acqua superiore a quella necessaria per ottenere l'idrato si forma una massa pastosa, untuosa al tatto, che prende il nome di grassello. Il prodotto trattiene dal 35 al 45% di acqua libera, oltre quella entrata a formare l'idrato di calcio. La preparazione del grassello è operazione che di solito si compie direttamente nei cantieri irrorando con un forte eccesso d'acqua la calce viva entro recipienti di legno a forma di trapezio • mescolando calce ad acqua nel rapporto stechiometrico (56 parti di CaO per 18 di acqua) si ottiene l’idrossido di calcio (idrato di calcio), reazione esotermica con aumento di volume (fino al 10 %): CaO + H2O 56 g 18 g Ca(OH)2 + 15.6 kcal 74 g • L’idrato di calcio (polvere soffice) trattato a 580 °C perde acqua e riforma ossido di calcio. Valutazione della reattività della calce mediante curva temperatura tempo di spegnimento t max tempo in minuti necessario per arrivare alla massima temperatura a spegnimento completo tu tempo in minuti necessario per avere 80 % di trasformazione Quanta acqua occorre per lo spegnimento della calce viva ? • La quantità di acqua necessaria allo spegnimento è pari al 32% per l'ossido di calcio puro. • In pratica per avere uno spegnimento completo occorre usarne un quantitativo superiore, fino al 50% poiché: in parte evapora a causa l'innalzamento di temperatura prodotto nel corso della reazione di idratazione in parte rimane come acqua libera presente sotto forma di film attorno alle particelle di idrato. Da cosa dipende la velocità di idratazione? • Temperatura di cottura del calcare Se T è 850-950 °C la velocità di spegnimento è piuttosto rapida) Per temperature molto superiori , il prodotto sinterizza , risultando compatto, poco poroso e a grana grossa (bassa superficie specifica). Di conseguenza la velocità di spegnimento è molto minore. Area superficiale vs T e tempo T (°C) t (ore) Temperatura di calcinazione (T), tempo di permanenza alla temperatura T (t) Condizioni e le modalità di spegnimento esercitano una notevole influenza sulle caratteristiche della calce prodotta. In particolare: Temperatura Granulometria Rapporto acqua/calce Calci grasse e calci magre • Calci grasse derivano da calcari più puri, malte più omogena, migliore posa in opera, idratazione rapida • Calci magre da calcari ricchi di impurezze (CaO minore del 94 %) o mal cotti (parti troppo cotte e parti poco cotte), idratazione lenta. Il ruolo delle impurezze • L'ossido di magnesio (MgO) è una delle impurezze più frequenti delle calci e la sua presenza contribuisce a rendere magra la calce. • Per la più bassa temperatura di decomposizione del carbonato di magnesio rispetto al carbonato di calcio, alla fine della cottura esso della risulterà stracotto per cui si idraterà più lentamente dell'ossido di calcio. Solubilità in acqua • La solubilità del carbonato di calcio in acqua pura, priva di CO2, è bassissima, dell'ordine di 14÷15 mg/l a temperatura ambiente. • La solubilità aumenta con la temperatura, intorno a 100 °C è circa 30÷40 mg/l. • La presenza nell'acqua di CO2 provoca un aumento di solubilità del carbonato di calcio perchè forma bicarbonato di calcio, Ca(HCO3)2, solubile… A RT ed 1 atm di CO2, la solubilità del carbonato di calcio (CaCO3) è Calcite 1,30-0,76 g/l Aragonite 1,46-0,87 g/l A RT la solubilità dell’ idrato di calcio (CaOH)2 è : 1.6 g/l Composizione ottimale di malte di calce La quantità di calce da usare nella preparazione della malta affinchè possa colmare tutti i vuoti presenti fra i granuli di sabbia (30-40% volume) è dell'ordine di: 1 volume di grassello per 2÷3 volumi di sabbia 15 kg di calce in polvere per 100 kg di sabbia Reattività all’aria della calce • Calce viva, calce idrata e grassello all'aria reagiscono con l'anidride carbonica formando carbonato di calcio, più o meno rapidamente a seconda dell’umidità Ca(OH)2 + CO2 → CaCO3 + H2O (esotermica) Presa ed indurimento delle malte di calce • Quando calce idrata o grassello vengono impastati con sabbia ed acqua per formare le malte esse inizialmente subiscono una contrazione, causa l'evaporazione di una parte dell'acqua d'impasto, assumendo una certa consistenza . • Poiché la solubilità del carbonato di calcio è minore di quella dell'idrato, mano a mano che si realizza la carbonatazione della calce si avrà precipitazione del carbonato, sotto forma di piccoli cristalli che si interpongono fra gli elementi della sabbia aderendo ad essi e legandoli sotto forma di una massa che via via assume consistenza e durezza sempre maggiore Ca(OH)2 + CO2 → CaCO3 + H2O (esotermica) acqua d’impasto aria A RT ed 1 atm di CO2, la solubilità del carbonato di calcio (CaCO3) è Calcite 1,30-0,76 g/l Aragonite 1,46-0,87 g/l A RT la solubilità dell’ idrato di calcio (CaOH)2 è : 1.6 g/l • Naturalmente la carbonatazione degli strati superficiali avverrà abbastanza rapidamente, ma procederà poi verso l'interno sempre più lentamente. • Il velo di carbonato di calcio che si forma sulle singole particelle di idrato fa diminuire la porosità e quindi riduce il progredire della carbonatazione. • Perchè la carbonatazione possa continuare ad avvenire, è necessario che l'impasto conservi un certo grado di umidità. Per questo i materiali che devono essere legati dalla malta (mattoni, tufi, ecc.) prima di metterli in opera devono essere bagnati in modo che essi non sottraggano acqua all'impasto. Ca(OH)2 + CO2 → CaCO3 + H2O (esotermica) acqua d’impasto aria Normativa Calce grassa in zolle •Resa in grassello (mc/t) •Umidità (%) calce magra in zolle calce idrata in polvere •CaO + MgO (%) •Carbonati (%) •Ca(OH)2 + Mg (OH)2 (%) •Finezza residuo a setaccio 0,18 mm e 0,09 mm Secondo la normativa… • Tutti i tipi devono corrispondere alla prova di stabilità di volume, che consiste nel formare con la calce in esame una malta di buona plasticità che distesa su di una lastra di vetro viene lasciata far presa in ambiente bene areato e poi esposta per 6 ore in ambiente circondata di vapore vivo. Non devono comparire fessurazioni, distorsioni, ecc. che sarebbero l'indice della presenza nella calce di ossido di calcio stracotto non idratato. In conclusione… • La resistenza meccanica che una malta aerea va acquistando col tempo dipende sostanzialmente dalla coesione della massa dei cristalli di carbonato di calcio che crescono intrecciandosi e inviluppando i granuli di sabbia. (2) Calce aerea CO2 Progressivo indurimento per precipitazione cristalli di (Ca, Mg)CO3 La malta di calce Ca(OH)2 + sabbia + H2O malta Sabbia Funzione: impedire il ritiro dovuto alla essiccazione. Meccanismo: La pasta legante si distribuisce attorno ai grani di sabbia a formare uno strato sottile favorendo la formazione di CaCO3 per reazione di Ca(OH)2 con CO2 Resistenza a compressione (Rc) : dell’ordine di 1 MPa quindi circa 10 kg/cm2 Utilizzo: malta di rasatura per intonaci o per collegare mattoni Normativa requisiti fisici calci idrate: EN 459-2