Rassegna Stampa
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Rassegna Stampa Giovedì 19 luglio 2012 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 – Fax 0245409587 Rassegna del 19 luglio 2012 ASL BRESCIA Corriere Della Sera (bs) 3 QUESTO TIPO DI CANE DEVE STARE ALL'APERTO" W.p. 3 Il Giornale Di Brescia 20 QUALITÀ DELL'ACQUA, RIMANDATI GARDA E SEBINO Ennio Moruzzi 4 Il Giornale Di Brescia 27 ATTENZIONE ALLA DERMATITE DEL BAGNANTE Bresciaoggi 15 MUSICA E TERAPIA: BRESCIA AL CENTRO DELLA RICERCA 6 SANITÀ LOMBARDIA 7 L'esoe «Questo tipo di cane deve stare all'aperto» Ottima capacità di adattamento. È questa per Marco Salvalai (nella foto), veterinario dell'Asl di Brescia, esperto in comportamento degli animali, la caratteristica principale del beagle. «Questo tipo di cane — spiega Salvalai — è estremamente docile, anche se caparbio e determinato, ma in tutti gli esemplari spicca l'elevata capacità di adattarsi a tutte le situazioni in cui vivono». Proprio grazie alla capacità di adattamento hanno un carattere molto equilibrato. «Difficilmente si notano squilibri comportamentali — prosegue il veterinario esperto di comportamento — in cani di questa razza». È un cane da gruppo, un segugio usato per la caccia e quindi abituato a lavorare fianco a fianco con i suoi simili, ma nel corso degli anni, ovviamente il beagle ha fatto la sua comparsa anche negli appartamenti e nelle case. «Usato come cane da compagnia — continua l'esperto — si adatta anche in assenza dei simili e fa gruppo con la famiglia. È molto socievole e ama stare in compagnia, docile, affettuoso e per nulla aggressivo, in anni di servizio non ricordo di aver mai visto una morsicatura da beagle, ma è anche molto testardo e non è facile da educare». Anche perché il beagle viene distratto dal suo fiuto e spesso non risponde ai richiami del padrone quando si trova fuori casa. «Di carattere esuberante e predominate — prosegue il veterinario Salvalai — è un cane per famiglie con bambini o per persone giovani, non è di certo adatto come animale da compagnia per persone anziane. Il carattere esuberante fa sì che abbia bisogno di giocare e di muoversi e di stare all'aperto, come tutti i cani di gruppo e i segugi». Caratteristiche anche di altri cani e di altre razze, ma il movimento e il gioco all'aperto pare essenziale per i beagle. W.P. I ^ 5 6^, _ *L «Un grosso gros; passo avanti * Lo ì ti capiranno rimirai in Senato?» ^ RIPRODUZIONE RISERVATA ASL BRESCIA Pag. 3 Qualità dell'accula, rimandati Garda e Sebino A Desenzano presentati i risultati della campagna della Goletta dei laghi di Legambiente Tre punti inquinati su 7 monitorati sul Benaco bresciano. Sei spiagge a rischio sull'Iseo §0^ i Ci 1 i i "W j$à HSPi / H Inquinate le acque allafoce del torrente San Giovanni aLimone,a«Le Rive» di Salò e al porto di Padenghe lepidi l i "nr^kisn! / *% Promosse le acque alla foce del Toscokmo, in via Porto aMoniga, sul lungolago di Desenzano e al Rio d'Avigo a Manerba ti locali di Legambiente e di associazioni ambientaliste. «Siamo andati alla ricerca dei punti critici con attenzione non solo ai luoghi dove c'è maggior afflusso di bagnanti ma dove intravediamo un elevato rischio d'inquinamento, come prevede la normativa - ha spiegato Barbara Meggetto, direttrice di Legambiente Lombardia -. Non ci confrontiamo, sia chiaro, con i monitoraggi dell'Asl che controlla la balneabilità, anche se siamo perplessi sui risultati visto che i prelievi vengono fatti a 100 metri da riva, cioè in mezzo al lago, mentre i bagnanti si concentrano vicino alle spiagge. Ed emerge an cora una voltala circostanza che sono le foci dei torrenti ad apportare il maggior carico inquinante nel Benaco anche se c'è qualchesegnaledimiglioramento». Sotto accusa finiscono dunque torrenti, piccoli fiumi, scarichi fognari così come l'inadeguatezza del depuratore del Garda. Tanto che Legambiente, sottolineando le parole del ministro dell'Ambiente Corrado Clini pronunciate l'altro ieri a Tremosine, si è chiesta quando ci sarà un nuovo depuratore per il Garda lombardo. • Tre punti inquinati sui 7 monitorati da Legambiente sulla riviera bresciana del Garda. Che salgono a 8 su 14 se si prendono in considerazione tutte le zone del lago, Veronese e Trentina comprese. Cinque invece le zone fortemente inquinate sul Sebino, per lo più sulla sponda orobica. È questa la foVediamo i dati della Goletta dei laghi. tografia della qualità delSette sono i punti controllati sulla rile acque del più grande laviera bresciana. Sono risultati inquigo italiano scattata dalla nate le acque alla foce del torrente S. campagna «Cingo azzurGiovanni a Limone, fortero» della Goletta dei laghi mente inquinate quelle alla promossa da Legambienfoce del canale nei pressi te. I risultati dei campiodella spiaggia in località Le namenti e delle analisi so Rive a Salò e la foce del torno stati illustrati ieri a parente nei pressi del porto di lazzo Bagatta, sede del Padenghe. I parametri premunicipio, alla presenza si in considerazione sono del sindaco Rosa Leso, dequelli previsti dalla permisgli assessori Maurizio Maffi, Antonel- siva normativa europea apla Soccini, Maurizio Tira e di esponen- plicata anche da noi e cioè ASL BRESCIA Pag. 4 enterococchi ed escherichia coli. Per Legambiente la qualifica di inquinato è data dalla presenza di enterococchi superiori a 500 unità per 100 mi e maggiore di 1000 per l'escherichia. Diventano fortemente inquinate le acque che superano rispettivamente le 1000 e le 2000 unità. Sono risultate nei limiti, e dunque promosse, le acque alla foce del torrente Toscolano nell'omonima località, in via Porto a Moniga, alla foce del Rio d'Avigo a Manerba e sul lungolago Battisti a Desenzano. Sulla riviera veronese risultano inquinati 2 lidi ed altri due fortemente inquinati individuati a Peschiera, Garda, Castelnuovo e Bardolino. Fortemente in- quinata è anche la foce dei torrenti Vareno e Albola a Riva del Garda. Situazione difficile per il lago d'Iseo con sei spiagge a rischio (cinque fortemente inquinate), due delle quali in area bresciana: si tratta di Pisogne, nei pressi del canale industriale in località Pizzo, e a Peschiera di Montisola vicino allo scarico del pontile nord. E va ancor peggio per il lago d'Idro che, pur non essendo stato monitorato quest'anno, per Legambiente versa in una brutta situazione tanto che non è stata nemmeno fissata una data per il suo risanamento. \ ^fifiÉ ^ ^ ™BW.» ™ •IWUUUIIIIIIIH Inquinamento municipale di Desenzano, Goletta dei laghi di risultati della campaqna di Legambiente » i o n o stati presentati monitoraggio «Cigno ieri a palazzo Bagatta, sed< azzurro» condotta dalla 1 ASL BRESCIA Pag. 5 Mk. Jfi 8— • g H « ^^ LAGO D'ISEO II fenomeno non è un'anomalia, ma può accentuarsi in casi come quello del Sebino, dove gli uccelli acquatici sono presenti in gran numero. E per questo motivo che pochi giorni fa l'Asl di Iseo ha inviato un comunicato ai Lonium di ir aratico, ouizano, Sale Marasino, Marone, Montisela e Iseo, per avvertirli che in questi giorni «esiste il rischio per quanti si immergono nelle acque del lago di contrarre la dermatite del bagnante». Il disturbo cutaneo, per cui l'Azienda sanitaria locale chiede ai Municipi di estendere l'Informazione a tutti gli operatori turistici interessati, è un'irritazione dovuta al parassita Iridio biliìarzia Ocellata, che sceglie abitualmente per colonizzare gli uccelli acquatici e i molluschi, ma può arrivare a infastidire 18 S„ ^ ^ 8 ^^ H 9 «^ ^^ anche l'uomo, soprattutto nelle ore più luminose e calde della giornata. Per la precisione - stando alla nota dell'Asl - «non esistono rischi per la salute umana, ma solo il disagio di una reazione infiammatoria e allergica per i soggetti più sensibili (come eritemi molto pruriginosi, caratterizzati nei giorni seguenti la comparsa da papule con un punto centrale ben distinguibile), che di norma si risolve in qualche giorno. DI fatto il fastidio arrecato all'uomo può essere limitato seguendo alcune regole base di prevenzione, come non Immergersi nelle ore più calde, ungersi la pelle con oli solari prima di fare il bagno, nuotare lontano dalla riva e asciugarsi immediatamente strofinando l'asciugamano sulla pelle appena usciti dali acqua. ASL BRESCIA Pag. 6 IL CONVEGNO» Una «due giorni» in settembre o H H li Irn,„ n i r i ì ' //Tìirl5i(yliiiììinn "hpnpfìf*! MnUIIIIII. <<iiiudgiudiiiu ilueiienu (IBI suoni su tutto il cfirvfillo» La musica come utile terapia nelle più importanti malattie neurologiche quali l'Alzheimer, il Parkinson, le demenze, ma anche nel coma traumatico e nel trattamento delle afasie e dell'autismo. Ne discuteranno a Brescia il 21 e 22 settembre neuroscienziati, musicisti, filosofi, psicologi, neuroriabilitatori di tutto il mondo nell' ambito del 3/o Congresso Mondiale di NeuroMusicologia Clinica (www.clinical-neuromusicology-brescia.com). «LE MODERNE tecniche di neuroimaging - afferma Luisa Monini Brunelli, presidente del meeting bresciano - mostrano come le informazioni musicali, di qualsiasi natura siano, dal suono al ritmo, alla melodia seguano, nel loro viaggio intracerebrale, dei particolari sentieri, per arrivare a diventare percezioni coscienti. Questi sentieri corrono in fasci di fibre nervose, contattano i nuclei della base del cervello che li colorano di emozioni ed infine arrivano ai lobi frontali dove si integrano con altre informazioni per dare sensazioni coscienti della loro presenza». Il coinvolgimento massiccio e '£'$£% Luisa Monini BruneiSi allo stesso tempo differenziato e selettivo di tutto il cervello «determina alla fine - conclude Monini - una stimolazione multisensoriale, relazionale, emozionale e cognitiva che si è dimostrata utile non solo nel coma traumatico ma anche nel trattamento delle afasie, dell' autismo e delle malattie neuro-degenerative». La Società Internazionale di NeuroMusicologia Clinica (CNM) è stata fondata nel 2008 a Dusseldorf in occasione del Congresso dell' Accademia Multidisciplinaria di Neurotraumatologia, al fine di migliorare lo studio e approfondire le conoscenze dell' impatto che la musica ha sul funzionamento della cervello e di tutto il corpo umano.» m RIPRODUZIONE RISERVATA Regione alleati r ;re l'inquinamento p m SANITÀ LOMBARDIA Pag. 7