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[RECE] Locanda Mariella - Calestano (PR)
Category : Parma
Published by Vilco on 8/12/2005
MESSAGGIO IN GOOGLE GRUPPI ED EVENTUALE DISCUSSIONE
Abbiamo organizzato il pranzo qui sia per la cucina che per la carta
dei vini, da buoni enofili convinti. Siamo arrivati alle 12 e 30 al
locale, che all'esterno ha tutto l'aspetto di una comunissima
trattoria di montagna, con tanto di piccolo porticato e distesa per
l'estate. Dentro ci accolgono Guido e Mariella e ci accompagnano al
nostro tavolo da 3, mentre Randall (di IHV) chiede la "valigetta".
Cosa sara' mai questa valigetta? Ebbene, trattasi della Carta dei
Vini, divisa in sei raccoglitori per tipologia e zona d'origine.
Scegliere cosa bere da una Carta dei Vini cosi' spessa, con cosi'
tanti grandi nomi e cosi' piccoli ricarichi, beh... avremmo potuto
presentarci un'ora prima e saremmo riusciti a consultare si e no meta'
delle categorie ;)
Alla fine Guly (sempre di IHV) decide per un Puligny Montrachet 1er
cru D.ne de Montille per accompagnare l'antipasto, una polentina con
crema di tartufo e scaglie di tartufo, tutta trifola nera locale. Devo
dire che il tartufo nero di Fragno, a me sconosciuto fino ad oggi, si
difende bene sia per intensità che per piacevolezza. Peccato che la
stagione stia or ora terminando, spenta dalle prime nevi.
La polenta e la crema di tartufo sono ottime quanto le scaglie, e
fanno il coro con l'eleganza dello chardonnay di Borgogna. Passando ai
primi prendiamo una bottiglia di Alterego di Coppo del 98, vino
muscolare di pieno corpo, certo meno elegante del precedente e del
rosso che seguira', ma vino dal un discreto rapporto qualita' prezzo.
Io prendo i ravioli d'anatra in passatina di ceci con rosmarino e olio
EVO, accostamento riuscito ed esaltato da un ottimo olio, mentre gli
altri commensali provano dei buoni gnocchi al tartufo e dei tortelli
di patate di cui non ricordo il condimento. Mentre ancora siamo ai
primi, nei bicchieri luccica gia' cristallino il Barolo Monfortino
Riserva 1993, di Giacomo Conterno, un peso massimo della produzione
langarola piu' classica, che passera' un buon paio d'ore nei bicchieri
a evolvere in vari stadi, risvegliandosi dopo una decina d'anni di
sonno in bottiglia. Prima dei secondi assaggiamo un olio extravergine
d'oliva di Castiglione Falletto, in Langhe, per tutti una novita'.
Delicato e particolare, fa chiedersi se l'ulivo si diffondera' anche
tra i filari di Nebbiolo.
Arrivano per me un brasato di cinghiale e polenta mentre ai soci,
persi a osservare e fiutare il vino, vengono serviti un brasato di
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guanciale e un filetto, se ben ricordo. I piatti passano in secondo
piano per colpa, se colpa puo' essere, del vino, i cui profumi non
mostrano ancora segni di vecchiaia, mostrano invece pulizia, ed e' in
bocca che il Monfortino da il meglio di se, con tannini ancora
presenti ma eleganti nel vero senso della parola, sia qualitativamente
che quantitativamente. Lungo, da pasto come pochi. Ottimo infatti
l'abbinamento con la succulenza del brasato.
Il conto e' stato praticamente tutto in vino, visto lo speciale
trattamento riservatoci con il menu': 23 euro a testa come per un
normale menu' base, nonostante avessimo ordinato alla carta e con
trifola. Questo e' dovuto al fatto che Randall conosce la Mariella
grazie a un comune amico pasticcere, o per alleggerire un conto gia'
bello pesante per il vino, chissa'. Probabilmente se fossimo stati
trattati normalmente avremmo speso qualcosa di piu', ma poco piu', di
trenta euro a testa.
Passione, abilita' e qualita', una carta dei vini da eno-sogno...
tutte queste cose rendono la Locanda Mariella uno dei ristoranti piu'
interessanti nel panorama dell'appennnino parmense e anche dell'intera
Emilia. La Carta dei Vini da sola vale gia' il viaggio, indubbiamente,
e la cucina e' anch'essa di discreto lignaggio, oltre che conveniente.
Locanda Mariella
Localita' Fragnolo, 59
Calestano (PR)
Tel. 0525 52102
-Vilco
Think pink, drink rose'
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