N O T I Z I E - comune di mesoraca
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N O T I Z I E - comune di mesoraca
N O T I Z I E SPECIALE 150° UNITA’ D’ITALIA Anno II Numero 2 Agosto 2011 Sommario Editoriale Studiare con serietà e costanza Presenze 3 Informazioni utili Numeri di pubblica utilità 4 5 Attività produttive Strade interpoderali Registrato presso il Tribunale di Crotone n. 1 del 10/01/2011 In scena con l ’ O pera Sacra 21 XIX giornata mondiale del malato 22 San Giovanni Decollato 23 Scuola 6/7 Amministrazione Ultimissime notizie... 20 Associaz. e Chiesa Igiene e Associaz. Mesoraca manda a casa l ’ Akros Il dott. Colicchio va in pensione Concluso il progetto PON 24 Con i bimbi nel fantastico mondo di Alice 25 8 Riflessioni Salute e sanità Guardia medica Il ruolo politico della donna 26/27 9 Politica Politiche sociali Agosto mesorachese Elezioni politiche a Lavena Ponte Tresa 28 10 Riflettori su... Politiche giovanili Il consigliere Francesco Mascagni Salvatore Ferrazzo Beni Culturali Girovagando La chiesa matrice dell ’ Annunziata Potenziamento energia 12 Una nuova area di ristoro 13 Strade asfaltate 13 14/15 Cultura e Spettacolo Il coraggio di amare 31 Il gioco di strada Redazione : CARMEN CARCEO LUISA FONTANA FRANCESCO MANFREDA SALVATORE CUDA ELOISA TESORIERE PINO GIGLIOTTI CATERINA POLLIZZI Collaborazioni: PETRONILLA ESPOSITO FRANCESCO SPINELLI ROSSELLA COLOSIMO DON ERCOLE BONOFIGLIO Realizzazione grafica e impaginazione: ANTONIO AIELLO Foto: AUTORI VARI Stampa: DUE L s.a.s. Mesoraca 32/33 PER INSERZIONI Di tutto un po’... Speciale Festeggiamenti 150° anniversario Unità Italia 30/31 Sede redazionale: Via XX Settembre 88838 Mesoraca (KR) www.comume.mesoraca.kr.it [email protected] tel 0962489439 fax 0962 45049 C’era una volta Attualità Convegno urbanistica 29 11 Direttore Responsabile: GIUSEPPE PIPITA 16/19 Curiosità 34 La foto ricordo 35 PUBBLICITARIE SU QUESTO PERIODICO RIVOLGERSI ALLA SEDE REDAZIONALE La redazione del giornale, rende noto a tutti i nostri concittadini emigrati imprenditori, Di tutto un sul po’... che è possibile usufruire di uno spazio pubblicitario periodico, conferendo un contributo. Per qualsiasi informazione contattare il numero telefonico 0962/489439 e Ti riconosci? 30/31 chiedere dell’assessore Carmen Carceo o della consigliere Luisa Fontana. editoriale Studiare con serietà e costanza «Cari alunni e alunne, cari maestri e professori, la scuola italia- na sta attraversando un periodo storico di grandi cambiamenti e di altrettante rivoluzioni. Un tempo la scuola pubblica era avvertita dai docenti e dagli studenti come un’istituzione sacrale perchè consentiva a tutti di formarsi una coscienza civica prima che una conoscenza enciclopedica. La scuola pubblica italiana era libertà e partecipazione. Sia i giovani discenti che i docenti portavano sempre nel cuore la consapevolezza che l’istruzione pubblica è un diritto garantito e tutelato dalla nostra Costituzione della Repubblica, sancita come un vincolo fondamentale dagli articoli 33 e 34 di quella carta per la quale, in un tempo non molto lontano, i vostri nonni hanno combattuto e per la quale l’Italia intera ha stretto un patto di condivisione riassunto nella parola Democrazia. Questo ha garantito a tutti voi, fino ad oggi, di ritrovarvi a iniziare, come ogni anno, un percorso di apprendimento che non si limiterà solamente ai testi scolastici e alle materie che studierete. Esso invece si formerà anche nelle esperienze umane che saprete costruire nel rispetto reciproco di compagni e verso i vostri docenti. É inutile nascondervi, cari alunni, che in questi ultimi anni e in questo in particolare, la nostra scuola sta subendo un grande mutamento, necessario per molti versi ad aggiornare le nostre strutture al nuovo millennio ma costruito su un principio monocratico che non sta consentendo un confronto reale con una parte fondamentale del Paese: quella dei vostri docenti. Molti dei vostri maestri e professori oggi scontano la difficoltà di dover sopportare sulle proprie spalle e su quelle delle proprie famiglie questo cambiamento, purtroppo non completamente orientato sulle garanzie della nostra Costituzione. Per questo motivo voglio portarvi a riflettere anche su un’altra questione: l’anno scolastico che inizierà, unitamente a quello già trascorso è, infatti, particolare. Il nostro Paese ha già iniziato da alcuni mesi i festeggiamenti per l’Unità d’Italia ed essi si protrarranno ancora a lungo. La parola “unità” rappresenta un concetto e una visione. Il concetto è quello dell’unione che porta alla costruzione condivisa di un futuro migliore per le donne e gli uomini di ogni tempo; la visione sta proprio nel futuro che si intende costruire. I nostri Padri Costituenti avevano bene a mente queste due Idee in Comune parole quando hanno steso il testo della Costituzione della Repubblica Italiana e, in ogni articolo che in quella carta è scritto, questi due concetti sono stati implicitamente o esplicitamente ribaditi. Essi sono figli della storia d’Italia sin dalla sua unificazione e si scolpirono nelle menti dei nostri Padri Costituenti con una visione comune di futuro per la nostra nazione. Anche negli articoli che riguardano l’istruzione pubblica quelle due parole sono state oggetto di un momento di riflessione fondamentale, perchè attraverso quelle due parole è possibile sintetizzare i concetti di uguaglianza, diritti, cittadinanza, libertà, lavoro, partecipazione e memoria. Chiedete ai vostri maestri e professori di spiegarvene il senso e soffermatevi a meditarlo insieme a loro e a leggerne l’applicazione possibile nell’Italia odierna. Non scordate mai, inoltre, nel corso dell’anno che inizia, queste due cose: la prima è che lo studio è un vostro diritto e un diritto dei vostri docenti è l’insegnamento. Con questa consapevolezza, uno studio serio e costante vi porterà, domani, ad essere buoni cittadini e a saper costruire la vostra storia di uomini e donne, contribuendo, ciascuno con la propria coscienza, a fondare il benessere vostro e degli altri attorno a voi. Nutriate, infine, stima e rispetto per i vostri docenti. É a loro e a ciò che sapranno insegnarvi che questo Paese ha affidato il futuro di se stesso e il sogno di un Italia giusta, equa e democratica. Ecco perchè vi invito a studiare con costanza e con vivacità. Il senso del vostro essere alunni sta proprio nelle capacità che metterete nello studio e nell’aspirazione ad essere voi stessi immagine della democrazia italiana sancita secondo i dettami della nostra Costituzione della Repubblica e figlia del lungo percorso di Unità Nazionale. Sono gli stessi motivi che spingeranno i vostri maestri e professori, anche quest’anno, ad adempiere con maggior convinzione alla loro professione e vocazione. Con questo auspicio di unità, manifestando la mia personale vicinanza di docente a tutto il personale insegnante e amministrativo delle scuole della Città di Mesoraca di cui mi onoro di essere Sindaco, auguro a tutti voi un buon anno scolastico». Il sindaco di Mesoraca Armando Foresta 3 Informazioni utili APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI COMUNALI Lunedì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 Martedì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00 Mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 Giovedì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00 Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 Ogni servizio si riserva in base alle proprie esigenze interne di apportare modifiche agli orari suindicati NUMERI TELEFONICI DEGLI UFFICI COMUNALI Sindaco 0962.489821 Segretario 0962.489423 Assessori 0962.489439 Vigili Urbani 0962.489424 oppure 0962.489430 Servizi Sociali 0962.489425 Stato Civile 0962.489426 Servizi Demografici 0962.489427 Elettorale 0962.489428 Tributi 0962.489432 Personale 0962.489433 Ragioneria 0962.489434 Tecnico Manutentivo 0962.489435 Istruzione 0962.489436 Protocollo 0962.489437 Forestale 0962.489438 Lavori Pubblici 0962.489440 Urbanistica 0962.489431 Segreteria 0962.489450 ALTRI NUMERI TELEFONICI UTILI 4 Carabinieri Comando Mesoraca 0962.45202 ASL Campizzi 0962.45663 Guardia Medica 0962.434801 Ambulanza CRI di Mesoraca 338.7342697 Farmacia Angellieri 0962.45210 Farmacia Franzè 0962.45312 Idee in Comune Igiene e Associazioni Il servizio di raccolta rifiuti è stato affidato alla ditta Rocca di San Mauro Marchesato Giuseppe Bubba Questi ultimi mesi sono stati per me e per l’intera Amministrazione molto faticosi, in quanto agli innumerevoli problemi se ne è aggiunto uno di primaria importanza, per la quale ci siamo trovati costretti a prendere una decisione definitiva. Dopo altri Comuni della provincia di Crotone, anche Mesoraca, nello scorso mese di maggio, ha revocato alla società Akros l’incarico di raccolta dei rifiuti solidi urbani, affidando momentaneamente il servizio per un quadrimestre alla ditta “Rocca” di San Mauro Marchesato. La decisione è stata difficile e discussa con molta attenzione, siamo rimasti per molti mesi nell’incertezza assoluta che spesso non ci ha fatto dormire sonni tranquilli, ma la situazione, soprattutto nelle ultime settimane, era veramente diventata insostenibile: si è dovuta prendere una decisione definitiva per il bene della collettività. Si è giunti a questa drastica decisione dopo due anni di precarietà determinata dal discontinuo e non completo servizio dell’azienda per via della difficile situazione economica della società Akros, causata a sua volta dal mancato pagamento del servizio da parte di molti Comuni. Mesoraca non è mai stato fra questi perché con molta responsabilità ha sempre pagato nel corso degli anni, ma questo aspetto, nonostante associato al mio personale impegno, non è stato sufficiente per garantire ai cittadini mesorachesi un servizio sicuro e degno di essere tale. Questo, oltre che essere umiliante, ci ha fatto sfiorare il rischio di cadere nella trappola della sfiducia dei cittadini, che scoraggiati e indispettiti sicuramente si sarebbero alla fine rifiutati di pagare i tributi dovuti. La nostra è stata una scelta travagliata perché oltre tutto ci rendiamo conto delle serie difficoltà dell’azienda e non attribuiamo nessuna responsabilità ai dirigenti, i quali si sono trovati spesso impossibilitati ad intervenire, perché magari avevano i mezzi rotti, ma i nostri cittadini vengono prima di tutto. Quindi il passaggio è stato formalizzato con l’ordinanza n.22 del 5 maggio 2011, nella Idee in Comune quale si sono messe in evidenza gli ultimi avvenimenti e le motivazioni che hanno determinato tale decisione. “L’Akros” si spiega infatti nell’ordinanza, “non effettua il servizio con regolarità creando una situazione di pericolo per la salute, l’igiene pubblica ed il decoro urbano, evento questo che il sindaco e l’intera La nostra è stata una scelta difficile. Al fine di evitare pericoli per la salute, l’igiene e il decoro urbano, il servizio di raccolta è stato affidato ad una nuova ditta. amministrazione non possono più tollerare nell’interesse generale. Nonostante i continui inviti e diffide anche formali, inoltrate alla società Akros nel corso degli ultimi mesi, ad oggi la società non ha adottato alcun provvedimento per una seria risoluzione del problema”. Di conseguenza quindi, il servizio è stato affidato alla ditta che ha offerto il prezzo più vantaggioso, cioè la ditta “Rocca” di S.Mauro per un importo di 23 mila euro al mese, che rispetto a quanto si pagava all’Akros (25.600 al mese), produrrà inoltre un guadagno per le casse comunali di 2.600 euro al mese. Punto indiscutibile da parte del sindaco Foresta e di tutta l’amministrazione, è stata la salvaguardia del posto di lavoro dei tre operai Akros di Mesoraca, ai quali è comunque stata garantita la continuità lavorativa. Di sicuro, a distanza di tre mesi, posso sostenere con fermezza che quella assunta è stata la decisine migliore. Intanto sono lieto di informare i concittadini che si sono avviati i lavori per rendere utilizzabile l’isola ecologica di Vardaro, che sarà il primo passo verso un percorso di spazzatura differenziata. Si spera infatti nell’approvazione di un futuro bando da parte della Regione Calabria (in quanto il progetto passato preparato a suo tempo dall’Akros era stato bocciato). Il mio impegno amministrativo inoltre, mi vede occupato nel costante lavoro insieme alle Associazioni del territorio. Aspetto questo, che mi sta dando numerose soddisfazioni e che mi stimola a proseguire in questo percorso collaborativo, che molto viene apprezzato dall’intera comunità. 5 Agricoltura e attività produttive Tutti conosciamo gli obblighi del Comune, ma quali sono i doveri dei cittadini? Carmen Carceo Le strade rurali di Mesoraca versano in stato di abbandono da anni. Interventi di manutenzione minimi avrebbero consentito di mantenerle in buone condizioni di esercizio, invece non sono stati mai eseguiti. Oggi il degrado le ha ridotte in condizioni tali che non è consigliabile percorrerle con un’autovettura. Molte strade collegano aziende di allevamento dove i titolari si recano tutti i giorni. Lavori di manutenzione che in realtà non sono mai stati correttamente e costantemente eseguiti. Eppure si sarebbe trattato di mantenere la funzionalità e lo stato di efficienza della viabilità attraverso semplici norme come la pulizia delle cunette, la realizzazione di tombini, pozzetti e scoli. Invece, anni di abbandono e di mancate (o trascurate) manutenzioni hanno ridotto le strade interpoderali di Mesoraca quasi ai limiti della percorribilità. Se poi, a questo desolante scenario, aggiungiamo che siamo reduci da due stagioni invernali che han- 6 no pesantemente segnato il nostro territorio anche a livello regionale, allora si che il quadro è completato! La situazione è grave: un altro inverno piovoso potrebbe davvero mettere in ginocchio l’intero territorio calabrese. Personalmente, in questi due anni mi sono fatta portavoce delle lamentele e del malcontento degli utenti: un numeroso gruppo di cittadini che quotidianamente transitano in quelle strade per raggiungere le loro proprietà. Ogni giorno giungono lamentele circa lo stato di abbandono e di pericolosità delle strade rurali. Con forte rammarico, nonostante il grande impegno, non si è riusciti a dare a questa fascia di cittadini un segnale importante che testimoniasse l’impegno finalizzato al rilancio del nostro, importante, settore agricolo. Al momento del nostro insediamento, purtroppo, l’intera Mesoraca versava in uno stato di degrado generale. Per tale motivo il sindaco e l’intera amministrazione hanno dato priorità a tutte quelle azioni necessarie a riportare il paese alla “civiltà” do- Idee in Comune Agricoltura e attività produttive nando a tutti i cittadini l’orgoglio di vivere a Mesoraca. Tutto ciò ha richiesto molto impegno, non trascurando il fatto che tutto si è realizzato in condizioni di vera ristrettezza economica. Certo qualcuno potrebbe trovare inutili o superflue alcune scelte ma: “solo chi non opera non sbaglia”! Da una attenta ricognizione delle strade interpoderali è emerso che per la loro sistemazione non basterebbe impegnare l’intero bilancio comunale. Ma questo non significa che l’amministrazione non ha intenzione di operare sulle strade interpoderali. Significa che, ahimè!, non siamo ancora dotati della bacchetta magica. Le opportune istanze,adeguatamente corredate dei relativi progetti, ad altri enti per ottenere contributi sono state scrupolosamente e tempestivamente inoltrate presso gli organi preposti. Ma l’iter per ottenere questi contributi siano essi regionali, nazionali o comunitari non cambia: è sempre lungo, macchinoso e terribilmente burocratico, tanto da diventare, sovente, scoraggiante.Ormai è questione di pochi giorni e poi inizieranno i lavori di manutenzione straordinaria della strada denominata Giula. La gara per l’affidamento dei lavori si è Idee in Comune svolta giovedì 7 luglio presso la SUA (stazione unica appaltante) della provincia. Ma non à un segreto per nessuno che sono trascorsi ben tre anni da quando il comune ha presentato questo progetto per tramite della provincia di Crotone. E solo ora, dopo vari contrasti e ripetuti interventi presso gli uffici e dirigenti di competenza questi lavori verranno finalmente concretizzati. Si tratta di lavori di manutenzione straordinaria che verranno realizzati con fondi europei (PIAR Contesti Rurali Crotonesi) per un ammontare di euro 150.000,00. Questi lavori permetteranno ai nostri agricoltori di lavorare i propri terreni e di raccogliere i propri prodotti in condizioni migliori. Ovviamente, l’idea che il comune debba, da solo, provvedere ad occuparsi o meglio preoccuparsi di quanto finora espresso dovrebbe abbandonare tutti coloro interessati a tale problematica e non solo. Si, perché tutti conosciamo gli obblighi del comune ma quali sono i doveri dei cittadini?Per un corretto smaltimento delle acque superficiali, per esempio, tutti i terreni confinanti con strade pubbliche in genere devono essere provvisti, in adiacenza alla strada, di fossi adeguata- mente dimensionati, in grado di smaltire le acque piovane ed evitare che le medesime invadano o permangano sulla sede stradale. Tali fossi dovrebbero essere spurgati almeno una volta all'anno dai proprietari frontisti, qualora se ne presenti la necessità, altresì dovrebbe essere fatto obbligo ai suddetti proprietari, di spurgare i ponticelli di accesso ai terreni di loro proprietà, in modo da garantire il regolare deflusso delle acque nei fossi laterali. Tutte azioni queste che a Mesoraca non vengono attuate. Al contrario, cunette, tombini, pozzetti, ponticelli etc. vengono spesso volutamente ricoperti di terreno allo scopo di aumentare la propria superficie agricola. Inoltre, per una corretta gestione di fossi, canali e pertinenze stradali i proprietari o i conduttori dovrebbero mantenere le ripe dei fondi laterali alle strade in stato tale da impedire lo scoscendimento del terreno o l’ingombro del fosso o del piano viabile (aratura dei campi troppo vicina alla strada); dovrebbero mantenere sgombri i fossi dal terreno che vi fosse eventualmente franato o da qualsiasi altro materiale, oltre che dalla vegetazione in modo da garantire il libero deflusso delle acque anche in caso di piene; infine non dovrebbero modificare, interrompere o alterare il percorso e la dimensione dei fossi. I proprietari dei terreni su cui defluiscono per via naturale acque di fondi superiori o acque derivanti da opere pubbliche, non possono impedire il libero deflusso delle stesse con opere di qualsivoglia natura, né provocare un cambiamento di percorso tale da arrecare danni ai fondi vicini o alle strade. E non dovrebbe essere strano sentir dire che chiunque , con qualsiasi mezzo, nel transitare sulle strade comunali e vicinali o sugli altri luoghi pubblici, lascia cadere letame, terra, fango, sabbia, ghiaia o altri detriti o materiali provocandone l’imbrattamento, anche trasportati dalle ruote dei veicoli, in base alle norme del vigente codice della strada, è tenuto a provvedere immediatamente allo sgombero del materiale e della pulizia dell’area interessata. Queste semplicissime norme regolarmente adottate ci consentirebbero di ottenere come risultato una corretta puliziae adeguata manutenzione delle strade delle strade oltre a rappresentare una perfetta e necessaria forma di sinergia con l’ente comune al fine di perseguire gli stessi obiettivi. 7 Amministrazione Finanziamenti importanti dalla Regione Calabria Antonio Carcello È da soli pochi giorni che è giunta a Mesoraca la notizia definitiva di quanto si era già vociferato da qualche settimana: il nostro Comune sarà beneficiato dalla Regione Calabria di ben tre milioni di euro da destinarsi alla realizzazione e al completamento della rete fognaria e del suo successivo collettamento alla linea di Foresta, frazione di Petilia Policastro. Il finanziamento rientra in un programma di risorse per la nostra regione provenienti dai fondi Por Calabria Fesr 2007/2013. Questo straordinario traguardo è per l’Amministrazione Foresta motivo di orgoglio e soddisfazione, che va a compensare tutti i sacrifici attuati per questa causa, in questi primi due anni di legislatura. L’iter burocratico è stato infatti molto lungo e complesso, ma la tenacia degli amministratori ha alla fine ottenuto il risultato prefisso. Se poi a tutto questo andiamo ad aggiungere che a lavorare per questa causa è anche subentrato un consigliere della minoranza, allora si può certamente sostenere a voce alta che Mesoraca ha fatto un vero “salto di qualità”, perché di sicuro collaborare e lavorare in sinergia, non può che fruttare buoni risultati. Questo, seppur di fondamentale importanza, non è l’unico finanziamento predisposto dalla Regione Calabria. Infatti, è di poche settimane fa la conferma definitiva del finanziamento ottenuto in merito ad interventi urgenti sul patrimonio scolastico. Infatti, a seguito delle richieste e dell’iter burocratico da parte degli Amministratori del Comune di Mesoraca, è rientrato un finanziamento di 500 mila euro per i “lavori di ripristino ed adeguamento alle normative vigenti riferito alla scuola elementare Aldo Moro”. Ovviamente c’è piena soddisfazione nell’Amministrazione comunale, che vede aggiungersi un altro tassello a quelli già in corso, n quanto, per quanto riguarda le scuole di Mesoraca, un altro recente finanziamento è da rimarcare, che riguarda la scuola materna di Pietrapiana, per i quali lavori sono stati stanziati dalla Regione 82 mila euro. “L’obiettivo 8 dell’attuale Amministrazione” si legge in un comunicato “per quanto riguarda le strutture scolastiche presenti sul territorio, è quello, nel corso della legislatura, di poter riuscire a ripristinare ed ammodernare tutti i plessi, dando la priorità a quelli più disastrati che necessitano di urgenti interventi”. A questo finanziamento, si vanno inoltre ad aggiungere 360 mila euro, stanziati sempre dalla Regione per lavori di “realizzazione parcheggi”. Un tema dolente quello dei parcheggi a Mesoraca, che necessita di un intervento deciso e mirato perlomeno, se non a risolvere definitivamente il problema, ma almeno ad alleviarlo. Su questo punto però, l’Amministrazione puntualizza che “è in atto un serio problema che potrà incidere sul dato di fatto di poterli spendere o meno questi soldi stanziati. Problema legato a questioni burocratiche riguardanti il “Patto di stabilità” che dovrà essere definito nelle prossime settimane”. È poi, di poche settimane fa, la conferma da parte della Regione Calabria dell’approvazione del progetto per “la realizzazione di impianti solari fotovoltaici nelle strutture e nelle componenti edilizie di proprietà delle Amministrazioni comunali”, finanziato ai sensi del POR Calabria FESR 2007/2013. Il progetto ha come fine quello di conseguire un significativo risparmio energetico da destinarsi alla scuola media di S.Margherita dell’I.C. Don Matteo Lamanna, mediante il ricorso alla fonte energetica del Sole. Il finanziamento, concesso dal Dipartimento alle Attività Produttive per un importo di 116 mila euro , riguarderà quindi la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto del suddetto edificio scolastico. Responsabile del procedimento, l’architetto Mimmo Fontana che ha seguito l’iter insieme agli assessori Antonio Carcello (delegato per le Energie Rinnovabili) e Carmen Carceo (delegata alle Attività Produttive). “Continuo a ripetere che ovviamente si stanno raccogliendo i frutti dei primi due anni di amministrazione” afferma il sindaco Foresta “anni che hanno visto gli amministratori impegnati nella normale e quotidiana amministrazione, ma anche in progetti a lungo termine, di cui ora iniziamo a vederne gli spiragli nella concretezza”. Il sindaco inoltre puntualizza che queste somme, permetteranno la realizzazione di un importante programma di opere pubbliche, che si andranno ad attuare senza intaccare il bilancio comunale. ”. L’amministrazione, guidata dal sindaco Armando Foresta, ricorda ai cittadini “che ancora molti sono i progetti presentati alla Regione Calabria, a seguito di regolari bandi e dei quali, si attende di conoscerne l’esito. Intanto” continua l’Amministrazione “si intende ringraziare il Presidente Scopelliti, che si spera potrà onorare quanto prima la nostra umile comunità con una sua visita, l’intera Giunta regionale e tutti i Consiglieri che rappresentano la nostra Provincia e che, in seno al Consiglio regionale, si sono spesi e continuano ad interessarsi anche del nostro Comune. Tutto ciò rende onore a chi continua a lavorare avendo a cuore lo sviluppo generale del territorio e della comunità, della nostra magnifica Regione Calabria”. Idee in Comune Salute e sanità Inaugurata la nuova sede in Piazza De Grazia Luisa Fontana A chi ha sostenuto che abbiamo “barattato” la sede della Guardia Medica , rispondo semplicemente che al “rumore delle parole ho sempre preferito il silenzio delle azioni” Questi due primi anni amministrativi sono stati per me, che mi affaccio alla vita politica per la prima volta, molto faticosi sì, ma senza dubbio altrettanto importanti e stimolanti. Ho constatato di persona quello che significa sentire crescere dentro di sè una determinata passione in modo naturale e spontaneo, senza nessuna forzatura e senza riuscire più a fermarsi per fare marcia indietro. Questa passione è senza dubbio guidata dalla volontà di rendersi utile nei confronti di una intera comunità e di poter contribuire, seppur in minima parte, alla crescita di essa. Il timore delle prime settimane, ha subito lasciato il posto all’entusiasmo per la nuova esperienza, un entusiasmo che mi fa giungere a sera stremata per i mille impegni, ma che certo mi rende orgogliosa e motivata ad andare avanti. Con grande forza di volontà e un marcato senso del dovere che mi ha sempre accompagnato in qualunque azione della mia vita, ho affrontato con decisione ogni compito che il sindaco mi ha affidato. La mia primissima delega è stata quella delIdee in Comune la Sanità e nonostante io nella vita faccia tutt’altro, ho abbracciato da subito questa causa e, anche con il prezioso supporto del sindaco e del resto della maggioranza, ho affrontato il primo problema presentatosi già dalle primissime settimane: trovare una nuova postazione di “Guardia Medica”. I più aggiornati sapranno certamente le polemiche e le vicissitudini di questa vicenda….tante sono state le parole spese , ma nonostante ciò, nello scorso mese di aprile, alla presenza delle autorità civili e religiose e di numerosi concittadini, è stata inaugurata la nuova sede in Piazza De Grazia che l’Amministrazione di comune accordo, ha messo a disposizione dell’Azienda Sanitaria di Crotone. La prima proposta varata dall’Amministrazione in proposito, era stata di concentrare il servizio di guardia medica a Filippa…. siamo andati avanti un anno e mezzo, tra tira e molla e protocolli d’intesa già firmati e poi resi carta straccia, per essere definitivamente congedati dalla direzione dell’Asp, con un sonoro “no” alla sede di Filippa, in quanto il locale valutato non idoneo. Certo a questo punto abbiamo cercato di “salvare il salvabile”, per rispetto nei confronti dei nostri concittadini, che altrimenti si sarebbero visti spostare i servizi oggetto di discussione, nella struttura di Campizzi. A chi ha sostenuto che abbiamo “barattato” la sede di guardia medica, rispondo semplicemente che al “rumore delle parole ho sempre preferito il silenzio delle azioni”. Mi sento personalmente in debito nei confronti dei cittadini della frazione, ma ci sono ancora tre anni alla fine del mandato e sono convinta che quello che ho in mente, diventerà fattibile nel prossimo futuro, soprattutto se sarò ancora una volta supportata dal consigliere Fico, che molto ha contribuito nella fattibilità della nuova sede di guardia medica e degli ex uffici Saub nell’attuale postazione. Il lavoro sinergico è alla base di una buona riuscita in ogni campo e lo stesso Direttore Generale dell’Asp, Prof. Rocco Antonio Nostro, lo ha sottolineato più volte. Mi auguro quindi che in futuro questa collaborazione e sinergia possa proseguire così com’ è partita, al fine di poter rendere servizi migliori ai nostri concittadini, in un futuro proiettato verso l’efficienza e il sostentamento dei più bisognosi. 9 Politiche sociali Nonostante le esigenze di bilancio, con inventiva e collaborazione è stato organizzato il programma delle feste. Giuseppe Stirparo Anche quest’anno è giunta l’estate e fra i mille impegni in diversi settori, mi sono occupato ancora una volta di organizzare “L’agosto Mesorachese”. Insieme al consigliere Giuseppe Bubba e con il contributo dell’intera Amministrazione, abbiamo cercato di programmare diverse serate ricreative per intrattenere voi, nostri concittadini, e soprattutto per darvi l’opportunità di avere momenti di integrazione e di spensieratezza. È da rimarcare con forza che il nostro bilancio non ci ha permesso di avere grandi risorse e che anzi, i tagli effettuati dal Governo nella manovra finanziaria ha ridotto all’osso le nostre entrate. Ciò nonostante, con molta buona volontà e una massiccia dose di inventiva ed originalità, siamo riusciti a garantire un corposo programma festivo. Ovviamente ciò è stato possibile grazie al notevole contributo delle diverse Associazioni, che hanno con piacere dato la propria disponibilità e si sono spese nell’organizzazione di svariate e piacevoli iniziative. È doveroso inoltre ringraziare i Carabinieri della stazione locale, la Croce Rossa e la Protezione Civile di Mesoraca e la Polizia Municipale per la preziosa collaborazione dimostrata. 10 Idee in Comune Politiche giovanili e sport Il più giovane tra i consiglieri comunali con delega allo sport e alle politiche giovanili Francesco Mascagni Sono il consigliere più giovane del Consiglio Comunale e la mia esperienza amministrativa certamente mi sta dando molte soddisfazioni. Da pochi mesi, mi è stata affidata la delega allo Sport e da subito, con la collaborazione dell’assessore Falbo che mi ha preceduto in questo settore, ho lavorato affinché l’idea del bando per la gestione dell’intero complesso sportivo di Campizzi, si potesse concretizzare. A distanza di diversi mesi, proprio nelle scorse settimane, una società sportiva,a seguito di un bando pubblico, si è aggiudicata la gara. Lo scopo di questa decisione ha al primo posto quello di valorizzare l’ impianto sportivo di Campizzi, costituito da un campo di calcio e dai locali annessi adibiti a spogliatoio, dal campo di calcetto in erba sintetica, dal campo da tennis a dallo spazio verde attrezzato per Idee in Comune parco giochi, al fine di migliorare la qualità dei servizi della quale usufruirà l’utenza. Contemporaneamente si ridurranno i costi che altrimenti graverebbero sull’Amministrazione in caso di gestione diretta dell’impianto. Alla gara hanno partecipato diverse società/associazioni sportive presenti sul territorio e alla fine la società aggiudicataria è risultata la ASD Pro Mesoraca. La durata dell’affidamento sarà di un anno e al Comune toccheranno le opere di manutenzione straordinaria; inoltre contribuirà alle spese di consumo del gas. È ovvio che l’Amministrazione sarà “vigile” e controllerà che la gestione venga attuata come sottoscritto nel bando. La società che gestirà l’impianto sportivo avrà il principale scopo di promuovere le attività sportive sul territorio e di occuparsi della sua salvaguardia. È ovvio che questa iniziativa è un grande traguardo e fa registrare un modello differente per affrontare e risolvere le diverse problematiche della nostra comunità. 11 Girovagando qua e la… notiamo Soddisfatte le richieste di moltissimi cittadini Salvatore Lucanto Con grande soddisfazione del sindaco Armando Foresta e dei suoi amministratori finalmente la zona S.Paolo e molte altre della frazione di Filippa sono state potenziate di maggior illuminazione esterna. È un traguardo importante che si è concluso in questo caso dopo molte insistenze e, a seguito di un iter burocratico per niente semplice iniziato qualche mese fa, da parte del sindaco Foresta e dell’assessore delegato Antonio Carcello. Infatti molti erano stati i disagi e le lamentele manifestate da parte di alcuni cittadini delle zone interessate, che nei mesi scorsi avevano più volte “bussato” alla casa comunale per chiedere un interessamento e un intervento da parte degli Amministratori. A seguito di queste numerose richieste, gli amministratori e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, si sono attivati esprimendo la richiesta alla società E.ON Energia S.p.a., l’attuale fornitore di energia elettrica del territorio di Mesoraca, che ha provveduto a sua volta, ad inoltrare la richiesta di esecuzione dei lavori alla sede Enel. Finalmente quindi, molte zone della frazione hanno avuto un potenzia- 12 mento di energia elettrica, ed inclusa in queste zone c’è anche la località periferica di S.Paolo. Intanto gli amministratori rendono noto che nelle prossime settimane si attendono i tecnici per potenziare anche le zone di S.Margherita, via Pietrarizzo e Campizzi, zona quest’ultima investita co- me la zona S.Paolo da un notevole sviluppo demografico che si è verificato nel corso degli ultimi anni. Considerato poi che proprio in questa zona è ubicata la sede sanitaria dell’ASL, con annesso servizio di 118, l’esigenza è ancora più sentita. Idee in Comune Girovagando qua e la… notiamo In località Campizzi Certamente non è passata inosservata la nuova area di ristoro fatta realizzare dall’Amministrazione in località Campizzi. Sono stati gli operai forestali a completare i lavori iniziati nel 2002, realizzando così una zona che i cittadini possono utilizzare per i loro momenti ricreativi. Un lavoro e una realizzazione che ha coinvolto più persone, ad iniziare dalla famiglia Fiumanò che ha donato il terreno, per continuare alla ditta boschiva di Pietro Marrazzo che ha messo a disposizione il legname occorrente per la recinzione e alla famiglia Lavigna che invece ha contribuito con l’omaggio di alcuni alberi. È opera di Giuseppe Lavigna la realizzazione della fontana. È a quant i ci t at i , che l’Amministrazione rivolge un particolare ringraziamento. La zona di ristoro è anche attrezzata di una griglia per il barbecue e ovviamente di un tavolo con panchine proprio per ospitare tutti coloro che, complice il bel tempo dell’estate, intendono trascorrere qualche ora all’aperto in compagnia di amici e gustando la prelibatezza della carne o del pesce arrostito, accompagnati da un buon bicchiere di vino. Completati i lavori di asfaltatura di alcune strade di Filippa e Mesoraca Hanno avuto inizio nelle scorse settimane, i lavori di manutenzione che hanno riguardato alcune strade principali di Filippa e di Mesoraca. L’intervento, rientrato in bilancio comunale per un importo di circa 35 mila euro, si è realizzato asfaltando le st r ade che per i l mo ment o l’amministrazione ha ritenuto più urgenti. “Questo, non è il primo anno che la nostra amministrazione si vede impegnata nell’asfalto di alcune strade che abbiamo ritenuto essere necessariamente, oggetto di manutenzione” sostiene l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Lucanto “come in passato, abbiamo stilato un preciso programma da seguire, che stabilisce un criterio di priorità, tenendo conto della viabilità interna di Mesoraca”. I lavori, ormai completati, hanno interessato a Filippa l’area della scuola elementare e della scuola materna, Via Melissa più un tratto di una adiacente traversa, un tratto di strada interna, che si collega poi alla discesa Bellavi- Idee in Comune sta, anche questa interessata dall’intervento manutentivo; mentre a Mesoraca si sono attuati interventi ai tratti di strada che dalla posta vanno fino al piazzale di Via Pietrarizzo, Via Ortobucco, una traversa di Via Rena Rossa,, un tratto di Via Marconi (vicino tipografia), la discesa dalla postazione del rifornimento di benzi- na alla zona Turra,, la via per la scuola materna di Pietrapiana fino a ex pigne e la manutenzione con il ripristino delle buche esistenti sulla strada via S.Angelo e sulla strada del Campo Sportivo. Si sono effettuati inoltre interventi su altri piccoli tratti di strada, sia della frazione che di Mesoraca. 13 Attualità Tutela del paesaggio. Aspetti urbanistici e salvaguardia dell’identità del territorio Luisa Fontana Interessata e massiccia partecipazione, quella avuta al convegno che si è svolto giovedì 16 giugno nella Sala Consiliare di Mesoraca. Tema dell’incontro, “Tutela del Paesaggio, Aspetti Urbanistici e Salvaguardia dell’Identità del Territorio”, che già dalle prime battute ha suscitato l’interesse e la curiosità di tutti i presenti. La manifestazione, che è stata organizzata dall’Amministrazione comunale, si è realizzata su iniziativa del consigliere provinciale Francesco Matarise e dell’assessore comunale Salvatore Lucanto, entrambi con delega all’urbanistica, che da subito sono stati appoggiati dal sindaco armando Foresta e da tutta l’Amministrazione, oltre che da altri amministratori politici sia provinciali che regionali. Si sono aperti i lavori con un video, in onore della bandiera italiana, dove scorrevano immagini del territorio mesorachese. Ha subito preso la parola il sindaco Foresta, che ha rivolto i saluti e il benvenuto a tutti i cittadini e a tutte le autorità presenti. Fra essi il posto d’onore è toccato all’assessore regionale all’urbanistica, Piero Aiello. Sono inoltre intervenuti l’assessore regionale con delega all’ambiente, Franco Pugliano, il vicepresidente della Provincia Ubaldo Prati, il consigliere regionale Salvatore Pacenza, il consigliere provinciale Francesco Matarise e l’assessore comunale Salvatore Lucanto, che intervenendo dopo il sindaco, ha introdotto l’argomento di discussione. “Abbiamo ritenuto necessario promuovere questo incontro per sollecitare da parte delle Istituzioni e di tutta la cittadinanza , una decisa presa di conoscenza che generi la svolta giusta per rilanciare Mesoraca” ha affermato Lucanto “la situazione generale del Paese, ci impone con forza di interrogarci tutti sul futuro del nostro territorio, che ha bisogno di una seria programmazione per avviare una profonda revisione dello strumento urbanistico. Intan- 14 to, informo i presenti che il nuovo PSC comunale è in fase di ultimazione, dopo un meticoloso lavoro da parte dell’ingegnere Antonio Capobianco, supportato dal sottoscritto, dal personale La Calabria è composta per la maggiore da cittadini onesti ed è nostro dovere rilanciare le nostre risorse e fare in modo che la politica possa coniugare tutte le esigenze. dell’ufficio tecnico, in particolare l’architetto Fontana e l’ingegnere Giordano, oltre che dalla Commissione comunale dove interagiscono anche tecnici del territorio ”. Anche il consigliere provinciale Matarise ha sostenuto quanto affermato da Lucan- to aggiungendo che “una seria programmazione deve essere lo strumento ormai non più rinviabile per il nostro territorio, con una visione molto ampia legata soprattutto allo sviluppo territoriale, ma anche all’aspetto della tutela del paesaggio”. Matarise ha poi reso noto che la Regione Calabria e in particolare l’assessorato all’Urbanistica, seguito dall’assessore Aiello, hanno dato un massiccio contributo per la stesura del P.T.C.P. Ha quindi preso la parola il vicepresidente della Provincia, Ubaldo Prati, che si è soffermato sulla necessità della salvaguardia dell’ambiente dell’intero territorio, entrando poi nello specifico di alcuni interventi da effettuare. Anche l’onorevole Pacenza ha fatto riferimento all’attenzione delle autorità regionali nei confronti del comune di Mesoraca, soffermandosi su alcuni interventi futuri destinati al centro storico. È poi intervenuto l’assessore regionale Pugliano, che ha chiarito a tutti l’aspetto riguardante il depuratore di Mesoraca, sostenendo che “Mesoraca ha nella sua programma zione 11 anni di ritardo per il colletta mento del depuratore”. Ha poi fatto riferimento all’interesse degli amministratori locali per risolvere al meglio questa matassa, ammirando il fatto che sindaco e un consigliere di opposizione stanno lavorando in sinergia per la stessa causa: “questo significa che Mesoraca ha fatto un salto di qualità e avrà la priorità nella mia agenda, per rendere attivo il depuratore”. È toccato all’assessore Aiello concludere, che dopo essersi congratulato per l’ottima organizzazione del convegno, ha salutato tutti i presenti, manifestando la propria soddisfazione. Facendo un tuffo nel passato, Aiello ha ricordato alcuni passaggi fondamentali della propria vita politica, sostenendo che già da molto tempo, la Regione si preoccupa di rispondere alle tante esigenze e richieste della comunità calabrese in ambito am- Idee in Comune Attualità bientale e urbanistico. “E’ però necessario collaborare tutti insieme” ha sostenuto “o fra qualche tempo non avremmo più niente da offrire. La Calabria è composta per la maggiore da cittadini onesti, ed è nostro dovere rilanciare le nostre risorse e fare in modo che la politica possa coniugare tutte le esigenze. Ma per far ciò” ha continuato Aiello “c’è la necessità di formare sinergia in ambito istituzionale. Quello di questa sera è un esempio di sinergia che si è avviata tra Comune, Provincia e Regione e deve essere un vanto per la comunità mesorachese, perché in questa occasione posso garantire che dopo innumerevoli richieste da parte del sindaco e degli amministratori, Mesoraca avrà ciò che le spetta e ciò che merita”. Inoltre Aiello ha sostenuto con forza che si deve necessariamente investire nella cultura e si deve fare riferimento a modelli di regioni “forti”. Al termine, il consigliere provinciale Matarise in segno di stima e ammirazione, ha omaggiato l’assessore Aiello con Idee in Comune una targa ricordo di questo primo convegno sull’urbanistica a Mesoraca. Erano presenti fra gli altri, l’ing. Antonio Capobianco, l’assessore provinciale Giovanni Lentini, il Commissario dell’ASP di Crotone Rocco Antonio Nostro e il responsa- bile del distretto sanitario di Campizzi, dott. Perri, l’intera Amministrazione comunale di Mesoraca, il consigliere d’opposizione Giuseppe Fico, sindaci del comprensorio, tecnici del territorio. 15 SPECIALE UNITA’ D’ITALIA Mesoraca e il 150° anniversario dell’unità d’Italia Il 15 e 17 Marzo abbiamo festeggiato i 150 anni dell’unità d’Italia Giovedì 17 Marzo è stata la festa per i 150 anni dell’unità d’Italia. 1861-2011, la storia dell’unità d’Italia ha festeggiato i suoi 150 anni. Ci sono state varie polemiche sul fare o meno la festa nazionale, polemiche fuori luogo perchè su questi argomenti non si dovrebbe nemmeno discutere. L’Italia è una nazione unita e tale deve restare. Il 15 e il 17 Marzo ci sono state molte attività e manifestazioni interessanti per tutti i cittadini ed è valsa la pena fermarsi un attimo, e staccarsi dalla routine quotidiana per riflettere su quanto siamo riusciti a realizzare e mantenere, anche con fatica. 16 Idee in Comune Tutti insieme per sentirsi uniti Grandi e sentiti festeggiamenti a Mesoraca in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che, per aprire gli appuntamenti previsti dal Consiglio Comunale, si sono snodati in due giornate: la prima, Istituzionale, martedì 15 marzo, mentre la seconda come in ogni parte d’Italia, il 17 marzo. Il 15 marzo, dopo il ritrovo di tutte le scolaresche alla Villetta comunale Don Bernardo Grano alle ore 9,30, che per l’occasione si è trasformata in un tripudio di tricolore, la cerimonia è iniziata con la S.Messa, concelebrata dai tre parroci delle par- rocchie di Mesoraca, don Ciccio, don Ercole e don Antonio. Una Messa commovente nella quale si sono anche riuniti i tre cori delle tre parrocchie e alla quale hanno partecipato numerosi cittadini. Presenti alla cerimonia, oltre al sindaco Armando Foresta, l’Amministrazione comunale, il segretario Raffaele Colicchio, i Carabinieri guidati dal maresciallo De Giorgi, la Polizia municipale coordinata dal responsabile Domenico Anania, la dott.ssa Rosalba Scialla in rappresentanza della Prefettura di Crotone, il dott. Roberto Pellicone in rappresentanza della Questura di Idee in Comune Crotone, una delegazione del Corpo Forestale dello Stato del Comando di Petilia Policastro, tra i quali Alfredo De Marco, i consiglieri provinciali Francesco Matarise e Gianfranco Grano, i dirigenti scolastici Rosa Grimaldi e Elio Talarico, i docenti e gli alunni delle scuole degli Istituti Comprensivi “Don Matteo Lamanna” e “Aldo Moro” e una delegazione del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane di Mesoraca. Al termine della S.Messa tutti, accompagnati dalle note del “Va Pensiero” cantato dagli alunni di classe 5° della scuola primaria “Aldo Moro”, in corteo hanno raggiunto il Monumento dei Caduti dove i Vigili Urbani hanno deposto una corona in memoria dei Caduti in tutte le guerre. È seguito un picchetto d’onore da parte dei Carabinieri in alta uniforme che subito sulle note del “Silenzio” hanno effettuato l’alzabandiera. Tutti i presenti insieme, hanno poi cantato l’Inno di Mameli. Sono seguiti i saluti e gli interventi da parte delle Autorità, iniziando dal Presidente del Consiglio Michele Antonio Londino che facendo gli onori di casa, ha dato il benvenuto a tutti e si è soffermato sul valore dell’Unità. A seguire il sindaco Armando Foresta è intervenuto per manifestare la propria soddisfazione per la manifestazione, ricordando ai giovandi mantenere alto l’orgoglio italiano, soprattutto in questo particolare momento di criticità nazionale. La dottoressa Scialla ha mostrato molto compiacimento per aver trovato la cittadina mesorachese “addobbata” per l’occasione del 150° “Le bandiere sui balconi delle abitazioni sono uno spettacolo colorato che manifesta tutto l’amore di voi cittadini per la propria Nazione” ha infatti commentato, mentre il dottor Roberto Pellicone ha espresso i complimenti per la cerimonia organizzata, “segno di amore e di convinzione per la Patria”. Sono seguiti poi gli interventi degli alunni, che fra canzoni risorgimentali e patriottiche e, rappresentazioni di poesie oltre che di momenti particolari e significativi del Risor- SPECIALE UNITA’ D’ITALIA gimento, come la “Spedizione dei Mille”, hanno offerto ai presenti una testimonianza di serio lavoro e di amore e slancio verso la nostra bella Italia. Anche i dirigenti scolastici hanno rivolto un saluto e una riflessione ai presenti. Ha terminato la carrellata di interventi la splendida interpretazione da parte dei ragazzi di classe seconda media dell’I.C.”Don Matteo Lamanna”, della canzone “Tre Colori” di Tricarico, che accompagnati dalle note della chitarra del professore Stumpo, fra bandierine sventolanti hanno salutato i presenti. Tra i festoni preparati dagli alunni, i palloncini e le bandierine tricolore, ha fatto bella mostra sul palco un quadro donato per l’occasione al Comune di Mesoraca da una giovane artista mesorachese, Bianca Fera, che ha rappresentato un’Italia tricolore avvolta in un nastro, in segno di Unità. Ovviamente, come sempre in ogni occasione organizzata, presenti i volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile locale, che hanno contribuito nello svolgimento della manifestazione. Il Consiglio Comunale ha dato poi l’appuntamento a tutti per la manifestazione che si è svolta giovedì 17 marzo, giorno di festa nazionale. Buon Compleanno Italia!!! 17 SPECIALE UNITA’ D’ITALIA Una bella festa di compleanno Una bella festa di compleanno infatti, che è iniziata dalle prime ore del mattino per terminare a tarda sera e che ha coinvolto gran parte della popolazione. ti. Un corteo festoso, che si è arricchito durante il percorso di moltissimi cittadini e che ha visto protagonisti di ogni età: dai bambini con il passeggino ac- Infatti, oltre al Consiglio Comunale il coinvolgimento nell’organizzazione è stato generale: dalle associazioni, alle parrocchie, dai docenti agli alunni. Il ritrovo è stato fissato alla Villetta comunale Don Bernardo Grano alle ore 10,00 e infatti dopo pochi minuti, un numeroso corteo con in prima fila il primo cittadino e i consiglieri facenti parte del Consiglio Comunale, scortato dalla Polizia municipale, dalla Protezione civile e dai Carabinieri, ha iniziato il percorso verso il campo sportivo di Campizzi. Bellissima e festosa l’atmosfera, “trainata” dagli alunni della scuola media che sono riusciti a coinvolgere gran parte dei partecipanti nei canti patriottici accompagnati da numerose bandierine tricolore sventolan- compagnati dai genitori, agli adulti convinti del valore di questa giornata, ai ragazzini felici con le loro bandiere sventolanti. Alle ore 12,00 l’arrivo al campo sportivo è stato accolto da numerosi cittadini che con impazienza aspettavano i concittadini festosi. È poi seguita una breve, ma emozionante cerimonia di apertura, che ha coinvolto i ragazzi più piccoli della scuola di calcio “Forza Ragazzi”. Insieme hanno intonato l’Inno di Mameli, seguito da alcune riflessioni lette dalle alunne della scuola media e ancora intervallate da canti patriottici, per terminare con l’interpretazione della canzone “Tre Colori” di Tricarico eseguita ancora una volta dalla classe 2°media dell’I.C.Don Matteo Lamanna. Ovviamente non sarebbero potuti mancare i palloncini tricolore che svolazzando in alto, hanno riempito di orgoglio italiano anche il cielo splendidamente azzurro, protagonista di una bellissima giornata soleggiata. Le ore a seguire sono state un’ottima occasione di socializzazione e di ricreazione collettiva, che per un giorno ha fatto dimenticare i mille pro- 18 blemi che accompagnano quotidianamente la vita di ogni essere umano. I più volenterosi hanno consumato insieme un pranzo a sacco, con il piacere di stare insieme, gli altri si sono riaggregati nel primo pomeriggio per assistere alle partite di calcio e alla gara di pallavolo della squadra femminile di Mesoraca. Un divertimento coinvolgente, che ha attirato sul posto numerosissimi mesorachesi, tutti concordi nel sostenere che “una bella giornata così non si trascorreva da molto tempo”. Di certo però non poteva terminare il tutto con le gare degli atleti, infatti alle ore 20,00 il ritrovo nuovamente è stato alla Villetta comunale, dove con tanta musica la serata è proseguita nello stesso clima festoso e gioioso della giornata. Una serata che oltre alla musica ha registrato anche i saluti e i ringraziamenti a tutta la popolazione, da parte del sindaco Armando Foresta. Una serata che si è conclusa con il “taglio della torta”, rappresentante per l’occasione un mega 150 tricolore. “Abbiamo volutamente scindere le due cerimonie di questi giorni” sostiene il Presidente del Consiglio Nino Londino “quella di giorno 15 doveva essere una giornata di riflessione e di ricordo, proprio per meglio apprezzare il sacrificio di tanti Italiani che per onore della Patria sono anche morti. Al contrario la giornata del 17 doveva essere una festa popolare, gioiosa e allegra, dove ognuno avrebbe potuto manifestare il proprio orgoglio nazionale…..così è stato. Quindi che dire? Semplicemente GRAZIE ITALIA”. Idee in Comune Verso l’Unità d’Italia ...cenni storici Dopo la caduta di Napoleone, l’Italia si presenta divisa in tanti piccoli stati governati da sovrani diversi La Lombardia e il Veneto sono governati direttamente dall’Austria, il Regno delle due Sicilie è governato dai Borboni, appoggiati dall’Austria. Indipendenti dal dominio austriaco sono soltanto il Regno di Sardegna, governato dai Savoia, e lo Stato Pontificio, governato dal Papa. Gli italiani volevano una nazione con un solo sovrano. Ma non potevano esprimere liberamente le loro idee: ecco perché, verso il 1820, sono nate in tutta Italia le “società segrete”, la più nota delle quali fu sicuramente la carboneria. Un’altra società segreta, fondata da Giuseppe Mazzini, è la Giovine Italia, che si rivolgeva soprattutto ai giovani. Mazzini fu un precursore dell’unità europea fondando anche la “Giovine Europa”. Nella prima parte del XIX secolo, in parecchi stati d’Italia scoppiarono rivolte chiamate “moti” soprattutto in Piemonte, a Napoli, nell’Italia centrale e a Milano. I conflitti che portarono all’unificazione dell’Italia furono le tre guerre di indipendenza. La prima guerra d’indipendenza fu dichiarata all’Austria, il 23 marzo 1848, dal re di Sardegna Carlo Alberto dopo Idee in Comune l’insurrezione di Venezia e le cinque giornate di Milano. L’esercito piemontese, che ebbe l’appoggio di numerosi volontari ottenne alcune vittorie iniziali (Pastrengo), ma fu sconfitto da Radetzsky a Curtatone e Montanara, prima e a Custoza poi. Dopo l’armistizio nel 1849 Carlo Alberto riprese le ostilità ma fu sconfitto a Novara e lasciò il trono in favore di Vittorio Emanuele II che firmò a Milano, la pace con l’Austria. Cavour dopo aver stipulato a Plombieres un’alleanza con la Francia di Napoleone III, nel 1859 provocò l’Austria che di conseguenza dichiarò guerra al Regno di Sardegna. Scoppiò così la seconda guerra d’indipendenza. Piemontesi e francesi sconfissero gli austriaci a Ma- SPECIALE UNITA’ D’ITALIA genta, a Solferino e a San Martino e occuparono tutta la Lombardia. Napoleone III firmò con l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe l’armistizio di Villafranca (11 luglio 1859). Dopo l’armistizio Toscana, Parma e Modena, attraverso plebisciti popolari, decretarono la propria annessione al Piemonte iniziando il processo che porterà all’Unità d’Italia. Il 5 maggio 1860 Giuseppe Garibaldi, contro il parere di Cavour, che temeva una reazione francese, salpò da Quarto, vicino aGenova, con i suoi uomini dando l’avvio alla spedizione dei Mille. Garibaldi riuscì a conquistare il Regno delle due Sicilie , nel famoso incontro di Teano, a Vittorio Emanuele II. Al Regno d’Italia, proclamato il 17 marzo 1861, mancavano ancora alcuni territori che con la terza guerra di indipendenza vennero annessi: il Veneto nel 1866 e Roma nel 1870. Il Trentino e Trieste entrarono a far parte dell’Italia dopo la Prima Guerra Mondiale che di fatto segnò la conclusione del Risorgimento italiano. L 19 Presenze La segreteria comunale è sede vacante Luisa Fontana Lo scorso 29 giugno nella Sala Consiliare di Mesoraca, alla fine dei lavori di un consiglio comunale convocato in seduta straordinaria per trattare due importanti punti all’ordine del giorno, il Presidente del Consiglio Michele Antonio Londino e il sindaco Armando Foresta, hanno rivolto un saluto al segretario comunale Raffaele Colicchio, per il suo collocamento in pensione. Il sindaco Foresta, ha rivolto dunque al segretario i personali e sentiti ringraziamenti per aver collaborato pienamente, “con fedeltà, competenza e onestà professionale, nello svolgimento delle non facili funzioni istituzionali”. Alle parole di apprezzamento del sindaco e del presidente del consiglio, sono poi seguiti i saluti e i ringraziamenti di ogni singolo assessore e consigliere presente, incluso il consigliere d’opposizione Annibale Parise (unico presente, in quanto gli altri assenti giustificati), i quali all’unanimità hanno ringraziato vivamente il dott. Colicchio per l’opera svolta al servizio del Comune di Mesoraca. Ognuno ha manifestato il proprio punto di vista, che in ogni caso ha dato voce all’enorme professionalità ed esperienza tecnico giuridica, “che gli hanno sempre consentito di risolvere 20 con tempestività tanti problemi che quotidianamente ed inevitabilmente, un’amministrazione comunale deve affrontare”. Ma non solo questo è emerso dai singoli interventi, proprio perché oltre alla stima e al rispetto professionale, tutti ne hanno anche esaltato le spiccate doti umane e morali, che gli hanno con- “Questa esperienza lavorativa, al ser- vizio di questa nobilissima cittadina che amo e che mi ama e che porterò sempre nel cuore, in quanto il destino ha voluto che la mia vicenda lavorativa si concludesse proprio qui, mi ha arricchito sia dal punto di vista umano che professionale” sentito di prevenire ogni possibile contrasto, mettendosi al servizio dell’intera comunità. Il dott. Colicchio, visibilmente emozionato, nel ringraziare tutti i presenti ha messo in rilievo che “questa esperienza lavorativa, al servizio di questa nobilissima cittadina che amo e che mi ama e che porterò sempre nel cuore, in quanto il destino ha voluto che la mia vicenda lavorativa si concludesse proprio qui, mi ha arricchito sia dal punto di vista umano che professionale”, ha infatti sostenuto il segretario. Di certo è, che il Comune di Mesoraca difficilmente dimenticherà il dott. Colicchio, in quanto è stato un dirigente realmente all’altezza dei suoi difficili compiti e funzioni e ha saputo realmente svolgere l’azione amministrativa con efficienza. Il segretario, durante il suo intervento, ha voluto rivolgere un cordiale saluto e un vivo ringraziamento al Vice Prefetto dott. Fabrizio Gallo della Prefettura di Crotone, poichè “a chiamarmi segretario del Comune di Mesoraca, era stato proprio lui durante la sua gestione commissariale in questo Comune, per il quale ha realizzato importanti obiettivi, anche grazie al mio supporto tecnicogiuridico”. Il dott. Colicchio ha rivolto infine un singolo ringraziamento a tutti gli amministratori e ai dirigenti Domenico Anania, Vincenzo Martino, Domenico Nero, Mario Pollizzi, Mimmo Fontana, Emilio Ierardi e alla sua collaboratrice signora Adelina Saporito. Un pensiero particolare lo ha rivolto al dirigente Nicola Bonaccio, “al quale mi lega una vecchia amicizia che dura da moltissimi anni”. Al termine degli interventi, il Consiglio Comunale ha omaggiato il segretario Colicchio di una targa ricordo, a testimonianza della grande stima nei confronti di un uomo che, col il suo modo di fare corretto e trasparente, ha sempre voluto dare il buon esempio, “che lo ha spinto sul posto di lavoro fino all’ultimo giorno”. Anche i caposervizio e i dipendenti comunali hanno voluto omaggiarlo di un pergamena ricordo, per manifestare il pieno ringraziamento “soprattutto per i consigli elargitici”. La serata si è conclusa con un “dolce” momento di aggregazione offerto dal sindaco, da tutti i consiglieri e da tutti i dipendenti. Idee in Comune Associazioni e Chiesa Gruppo giovani parrocchia San Michele di Filippa Eloisa Tesoriere Dire che si è trattato di qualcosa di surreale forse è limitativo, ma certamente non ci sono parole adatte per esprimere la grande emozione che ha suscitato l’Opera Sacra interpretata in occasione della ricorrenza della Santa Pasqua, dal Gruppo Giovani della parrocchia S.Michele di Filippa, che guidati con grande maestria dal parroco don Antonio, sono riusciti a creare un’atmosfera incantata e suggestiva. Splendido e perfetto era di sicuro lo scenario, che per l’occasione ha visto la realizzazione delle diverse ambientazioni in aperta campagna, tra piante di ulivi secolari. Ma certamente la scenografia non ha fatto altro che contribuire a mettere in evidenza la bravura degli interpreti, che ha visto tra gli alti, anche la partecipazione di molti bambini. Un plauso particolare va agli interpreti di Gesù, che sono stati più di uno nelle diverse ambientazioni. Seguono poi tutti gli altri come ad esempio Maria che ha commosso tutti con il suo pianto finale, durante e dopo la crocifissione, oppure il calvario che è stato intervallato dalle lacrime delle pie donne, Pilato che circondato dai soldati, dopo la scena della flagellazione cede alla Idee in Comune volontà della folla e decreta la morte di Gesù, seguita poi in modo quasi realistico dalla scena della sua resurrezione…..e poi ancora i dodici apostoli e fra essi un posto d’onore spetta a Giuda il traditore. Inutile dire che gli “spettatori” erano numerosissimi ed entusiasti, oltre che commossi. Un ringraziamento caloroso è stato fatto da don Antonio al termine della rappresentazione a tutti coloro che, seppur in modi differenti, hanno collabo- rato. Quindi ha ricordato in primis gli “attori”, i coordinatori, il team tecnico, il sindaco e l’Amministrazione comunale, la Provincia, i cittadini, la ditta che si è occupata dell’amplificazione, gli sponsor, i proprietari dei terreni utilizzati per allestire le scene, la Protezione Civile, la Croce Rossa, i Carabinieri, i Vigili Urbani e tutti quanti hanno collaborato. Infatti si è trattato di una iniziativa che ha coinvolto non solo la parrocchia, ma l’intera popolazione della frazione, oltre che l’Ente Comune, che in modi diversi hanno contribuito alla realizzazione dell’opera. Inoltre molti materiali adoperati, a parte quelli offerti dai cittadini, sono stati recuperati presso “ l’istituto” di suor Daniela. Per non parlare poi di tutti coloro i quali hanno lavorato dietro le quinte: sarte, falegnami, elettricisti e molti altri, che durante la preparazione, andata avanti per diverse settimane, sono riusciti ad entusiasmarsi e a coinvolgersi a vicenda l’un l’altro. Quindi questo è un esempio di lavoro faticoso di un gruppo di persone, reso comunque possibile anche grazie allo spirito collaborativo della cittadinanza e dei diversi enti . 21 Associazioni e Chiesa Gruppo Caritas di Mesoraca al servizio dei sofferenti e dei bisognosi È stato durante la S.Messa del 13 febbraio 2011 che, don Ercole Bonofiglio, parroco della parrocchia SS.Purificazione, ha ufficialmente presentato alla comunità i 12 componenti del Gruppo Charitas. Infatti hanno fatto il proprio “esordio” attraverso una bella iniziativa che si è svolta presso la stessa parrocchia, per celebrare la XIX Giornata Mondiale del Malato. Una giornata quindi dedicata al malato, agli ex malati e a tutti coloro che hanno vissuto o che vivono da vicino la malattia condividendone ansie, preoccupazioni, speranze….e che non a caso viene celebrata dal mondo cattolico, in sintonia con la giornata della memoria della Beata Vergine di Lourdes (11 febbraio). Come sappiamo, il luogo, la grotta dove apparve la “Bella Signora”(come la descrisse Bernardette), è diventato luogo di pellegrinaggio di milioni di fedeli, un cammino che ormai è diventato simbolo di speranza per tanti malati in cerca di un miracolo di guarigione sia “fisico che spirituale”. Dopo un primo momento dedicato ai canti rivolti a tutti i malati, è iniziata la S.Messa celebrata da don Ercole. Una liturgia toccante e a tratti emozionante che ha avuto tra i fedeli, la partecipazione di una delegazione degli anziani della Casa di Riposo “S.Rita”, molti disabili e diversi cittadini che pur- 22 troppo si trovano nell’attuale situazione di vivere la malattia. Molto sentito il passaggio del parroco che, rivolgendosi ai malati ha detto loro di “non doversi considerare parte marginale della comunità, ma al contrario di avere un ruolo determinante per la vita cristiana, perché portano attraverso le loro sofferenze il vero messaggio di Cristo”. I malati sono stati trasportati in chiesa grazie al contributo dei componenti della Charitas che hanno trasportato alcuni anziani con le proprie auto, oltre che del Comune che ha messo a disposizione uno Caterina Pollizzi scuolabus e ai volontari della Protezione Civile, coordinati dal presidente Eugenio Londino, che hanno collaborato nell’organizzazione. Durante la Messa, i 12 componenti del Gruppo Charitas hanno recitato una preghiera e hanno ringraziato la parrocchia, sostenendo “di essere pronti a mettersi a disposizione dell’intera comunità mesorachese”. Al termine della S. Messa, hanno rivolto un ringraziamento per la notevole iniziativa, anche il sindaco Armando Foresta e l’assessore Giuseppe Stirparo che, insieme al consigliere Pino Bubba, hanno rappresentato l’Amministrazione comunale. “Mi complimento con don Ercole e il Gruppo Charitas per l’organizzazione e per la sensibilità a non trascurare una parte della nostra comunità, al fine di portare solidarietà e conforto, sentimenti questi che tanto possono rincuorare chi soffre e spera nella guarigione” ha sostenuto il sindaco Foresta. In conclusione don Ercole ha consegnato a tutti i malati un’immagine della Madonna, mentre i bambini del catechismo hanno realizzato per loro, con l’aiuto delle catechiste, un fiore ciascuno in segno di speranza. I parrocchiani e i componenti del gruppo Charitas, hanno poi organizzato un rinfresco per condividere ancora qualche momento tutti insieme. Idee in Comune Associazioni e Chiesa Commedia teatrale a cura del gruppo giovani “Giuseppe Brizzi” Pino Gigliotti Grande consenso quello ottenuto sabato 7 maggio dai ragazzi del Gruppo Giovani “Giuseppe Brizzi” che nella palestra comunale di via Pietrarizzo, si sono cimentati nella rappresentazione teatrale “San Giovanni Decollato”. Consenso manifestato dai numerosi concittadini presenti che, fra risate e stupore hanno assistito alla commedia fino all’ultimo atto. Per i circa 50 giovani del Gruppo, sapientemente guidati dal parroco don Ercole Bonofiglio, la positiva esperienza è iniziata quando nel mese di marzo tutti insieme si sono recati nella gemellata Lavena Ponte Tresa per esibirsi nel lavoro teatrale preparato. “Un’esperienza molto positiva” commenta don Ercole “della quale abbiamo voluto poi rendere testimonianza nella nostra cittadina”. La serata, presentata da Valeria Nero e Simone Marrazzo, è iniziata con la consegna ai componenti del Gruppo “Giuseppe Brizzi” di una “targa” da parte dell’Amministrazione comunale per l’impegno dimostrato in questi mesi. Momento questo curato dall’assessore GiuIdee in Comune seppe Stirparo, presente insieme ad una delegazione dell’Amministrazione. È poi seguita la proiezione di due video: il primo dedicato da don Ercole e Pino Bubba a tutti i ragazzi del Gruppo giovani di Mesoraca e del Gruppo Giovani di Ponte Tresa, è stata una testimonianza dei molti momenti trascorsi nella cittadina lombarda a Marzo; nel secondo video invece, sono stati i ragazzi di Ponte Tresa che hanno dato un “in bocca al Lupo” ai componenti del Gruppo Giovani di Mesoraca. Ha avuto quindi inizio la commedia di Nino Martoglio che, divisa in tre atti, già dalle prime battute ha divertito e intrattenuto i presenti in modo piacevole e spensierato. Gli attori che hanno partecipato, tra protagonisti e non, erano: Davide Fico, nella parte di Don Agostino Miciacio; Mariangela Fuoco Marrazzo, era Concetta moglie di Don Agostino, Bianca Fera, nella parte di Serafina la loro figlia; francesco Parini, nella parte di Peppiniello, fratello di Serafina; Antonio Elia, era lo studente innamorato di Serafina; Francesco Aiello era Don Calogero, lo zio di Michelino; Mariagrazia Spartano, interpretava Prudenzia, zia di Michelino e moglie di Don Calogero; Domenico Gentile, ha vestito i panni di Don Peppino Esposito, Malavitoso; Orlando Falbo, ha interpretato Orazio Scavonetto, figlioccio di Don Peppino e pretendente di Serafina; Margherita Cariati e Mariassunta Gualtieri, erano le vicine di casa; Emanuele Pollizzi ha interpretato il sindaco; Carmine Matarise era il calzolaio; Lorenzo Bianco era il bandista; Isabella Grimaldi, Anna Italia Londino ed Elisabetta Martino, erano Carmela, Nunziatina e Assunta, bambine del cortile. La regia è stata curata da don Ercole e da Pino Bubba. Per quanto riguarda i costumi e l’aiuto scena ha visto impegnate Rosa Piane, Filomena Grimaldi e Valeria Nero. Ovviamente nei saluti e ringraziamenti finali, don Ercole ha rivolto una lode a tutti i componenti del Gruppo Giovani, anche a quelli che non hanno recitato e che si sono occupati invece di aiutare gli organizzatori lavorando “dietro le quinte” per allestire le scene, vendere i biglietti ecc. Inoltre sempre una parte dei ragazzi si sono impegnati durante la serata per vendere varie vivande, negli intervalli dei tre atti. Un ringraziamento è poi stato rivolto da don Ercole al sindaco Armando Foresta, all’Amministrazione comunale e all’assessore Stirparo per il riconoscimento ricevuto e per la collaborazione data (dalla disponibilità della palestra, a quella dei mezzi per trasportare il materiale), oltre che al dirigente scolastico Elio Talarico per aver contribuito e aver messo a disposizione diverso materiale (sedie) e a tutti gli Sponsor, che hanno con il loro contributo economico reso possibile questa esperienza. “Esperienze di questo genere sono molto costruttive per tutti, soprattutto per i più giovani” ha sostenuto Pino Bubba “ci auguriamo di poter contare sempre sull’aiuto di tutti come in questo caso, per ripetere esperienze simili anche in futuro”. Complimenti quindi a don Ercole e ai “suoi Ragazzi” per l’impegno sostenuto 23 Scuola Concluso il progetto PON con una mirabile manifestazione Petronilla Esposito Bravi e simpatici gli alunni, gli insegnanti e i genitori dell’Istituto Comprensivo Don Matteo Lamanna, coinvolti nel Progetto PON F1 2010/2011 e finanziato con i Fondi Strutturali Europei 2007/2013. La manifestazione conclusiva, che si è svolta nei locali della Scuola Primaria di Filippa venerdì 10 giugno, ha avuto inizio con “l’entrata in scena” degli alunni con le bandiere accompagnati dall’Inno Europeo, seguito poi dall’Inno d’Italia. È toccato alla dirigente Rosa Grimaldi aprire la manifestazione, infatti, ha introdotto la programmazione svolta nel progetto e ha ringraziato tutti i presenti, inclusi il sindaco Armando Foresta e il vicesindaco Pasquale Covelli accompagnati da una corposa delegazione dell’Amministrazione comunale. Hanno iniziato “i lavori” i docenti Antonio Aiello e Beniamino Capocchiano che sulle note del brano “Vieni via con me”, hanno eseguito una significativa parodia con botta e risposta su ciò che rende la scuola migliore o al contrario, peggiore. Sono quindi seguite le presentazioni, uno per volta, dei singoli moduli del progetto. Il primo ad essere presentato è stato il modulo “Buon Ambiente, miglior Salute”, attraverso il quale la scuola ha elaborato un percorso su tematiche ambientali volto alla maturazione di individui attenti ai rapidi processi di cambiamento tecnologico, sociale, ambientale ed ai problemi ad essi correlati. La finalità prioritaria di questo modulo, è stata quella di riuscire a sensibilizzare gli studenti su questioni cruciali del nostro tempo, come ad esempio l’importanza della tutela dell’ambiente naturale e antropico. Nella presentazione di questo modulo, gli alunni si sono anche cimentati nell’interpretazione della canzone “Il ragazzo della via Gluk”, oltre che aver testimoniato sull’esperienza svolta che ha toccato diverse tematiche dell’ambiente: Acqua, Aria, Energia, Rifiuti, Riciclaggio e Alimentazione(strettamente legata alla salute e all’ambiente). Il secondo modulo presentato, dal titolo “La Storia siamo 24 Noi: racconti di Vita”, ha coinvolto i ragazzi in un simpatico “TG PON”, attraverso il quale hanno relazionato sul lavoro svolto basato sulla ricerca delle proprie radici e delle proprie trazioni, al fine di capire le proprie origini e prendere coscienza di Sé come parte integrante di un contesto culturale ben definito. Attraverso questo percorso educativo, i ragazzi hanno ampliato il campo delle loro conoscenze tramite uscite sul territorio. Simpatico il finale che ha visto gli alunni cimentarsi in un testo “inventato” sulle note di una famosa canzone, componendo il brano dal titolo “Inno a Mesoraca”. È seguito il modulo che ha visto coinvolti personalmente alcuni genitori degli alunni. Ancora una volta questo modulo è servito a testimoniare come il dialogo tra la scuola e la famiglia sia fondamentale per mirare all’interesse comune della formazione dei minori, ottimizzando i modi della comunicazione per meglio comprendere i propri figli. E “Figli” infatti, è stata la canzone interpretata da tutte le mamme, che con emozione hanno comunque dato te- stimonianza del loro interessante percorso in questo progetto. L’ultimo modulo, dal titolo “Dal Banco al Sipario”, ha rappresentato in questa manifestazione, una parte comica che ha divertito tutti i presenti. Anche in questa occasione, attraverso il lavoro svolto in questo modulo, si è avuta testimonianza che il teatro riesce a “tirare fuori” le potenzialità di ogni singolo alunno, anche di quelli che provengono da un’altra cultura, o di chi invece è diversamente abile. Infatti nella messa in scena della commedia “A Ciappina”, scritta appositamente per le scuole dal commediografo e regista Nino Gemelli, gli alunni hanno giocato a fare teatro, cercando di organizzare una loro commedia in una simpatica assunzione di ruoli e responsabilità, mettendo in risalto gli aspetti tipici della loro età. La cosa più divertente e simpatica, è stata quella di sentire i ragazzi interpretare questa commedia in dialetto. Risate a crepapelle quindi, per terminare questa presentazione del progetto Pon, che nella realizzazione ha messo in gioco alunni, docenti e genitori determinando una conclusione degna di una scuola italiana che funziona. Sono seguiti, da parte della dirigente Grimaldi, i dovuti ringraziamenti a tutti coloro che in qualche modo hanno collaborato nella realizzazione del progetto e a tutti i presenti. Il vicesindaco Covelli, a nome di tutta l’Amministrazione, si è complimentato per il lavoro svolto, così come si è complimentato il maresciallo De Giorgi, che ha sottolineato quanto sia importante educare i più piccoli verso tematiche cruciali, partendo già dalla più tenera età. La serata si è conclusa con una mostra, a testimonianza del lavoro svolto nei due moduli “Buon Ambiente, miglior Salute” e “La storia siamo noi…”, costituita da foto, testimonianze, rappresentazioni di prodotti alimentari ecc. Tutti i presenti si sono poi intrattenuti nel ricco buffet ,offerto in parte dai genitori degli alunni. Idee in Comune Scuola Rappresentazione teatrale a cura del plesso Santa Margherita dell’I.C. “Aldo Moro” È bastato veramente poco per far “catapultare” nel mondo dei sogni, tutti i presenti al Musical “Alice nel Paese delle Meraviglie”, organizzato dalla Compagnia teatrale “La Margherita” del plesso S.Margherita dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro. Presentato per la priva volta a S.Severina giorno 23 maggio, in occasio n e d el la ra s se g n a teat r ale “CASTELFIABA”, il musical è poi stato ripresentato presso l’auditorium del Liceo Socio-Psico-pedagogico R.L.Satriani, il giorno 24 maggio. Ad aprire i lavori la responsabile del progetto, ins. Anna Gentile, che dopo i saluti di benvenuto e i dovuti ringraziamenti ha relazionato sugli obiettivi del progetto, spiegando che si tratta della continuazione del lavoro già iniziato lo scorso anno e che aveva fatto portare a casa la vittoria di Castelfiaba. Ha poi sottolineato che la realizzazione di questo musical è stata possibile grazie ad un proficuo lavoro d squadra degli insegnanti del plesso S.Margherita e nello specifico, per la recitazione e i costumi : Lisa Saffo, Franca Costa, Sabata Statti, Sara Rizza; per la scenografia: Tonina Marrazzo, Franca Costa, Giuseppe Marrazzo, Tonino Covelli, Lina Natale; per i canti: Rosa Lombardo e Felice Vigliante; stesura copione, coreografia e regia: Anna Gentile. La compagnia teatrale è composta da tutti i bambini del plesso e per l’occasione i piccoli artisti sono stati acconciati dal parrucchiere Mario Bubba, mentre gli splendidi costumi sono stati realizzati dalla concittadina Franca Vetere, devolvendo poi il ricavato ad una comunità di bambini orfani del Brasile. L’insegnante Gentile ha spiegato di come il lavoro teatrale realizzato, liberamente ispirato alla celebre fiaba di “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol, sia stato il frutto di un’attenta analisi e rielaborazione delle molte versioni sia teatrali che cinematografiche realizzate negli anni. Ovviamente, ci si deve complimentare per come il tutto sia stato abilmente adattato alle diverse esigenze e capacità di drammatizzazione dei bambiIdee in Comune ni che lo hanno portato in scena, raggiungendo appieno quello che era il vero obiettivo di questo lavoro: “mantenere vivo dentro ognuno di noi, quel mondo meraviglioso dove sono custoditi i sogni, la fantasia, lo stupore” e certamente questi bambini, guidati sapientemente dalle loro insegnanti, hanno saputo in Un entusiasmante musical della compagnia teatrale costituita nel Plesso Santa Margherita. Una rappresentazione “dolce” che ha partecipato alla rassegna teatrale di Castelfiaba 2011 quest’occasione, trasportare tutta la magia delle fiabe nel cuore di ogni presente. Ma ancora, un altro ingrediente fondamentale è stato poi aggiunto e che, dosato nel modo giusto, ha evidenziato nel vero senso della parola, che “la diversità, se conside- Luisa Fontana rata e letta come una importante valorizzazione, produce inevitabilmente un reciproco arricchimento per tutti”. Certamente, in questa esperienza più ricchi si saranno sentiti tutti i bambini, tutti i docenti, ma soprattutto più ricca lo sarà stata la piccola Maria Concetta, la vera regina della fiaba, che con le sue “ali svolazzanti” ha valorizzato e arricchito la vita di tutti coloro che hanno partecipato a questa rappresentazione, ma soprattutto dei bambini che l’hanno accolta fra loro con naturalezza e disinvoltura, come solo i bambini con la loro genuinità e spontaneità sanno fare. Anche il dirigente Elio Talarico, nel suo intervento finale, si è così espresso: “Abbiamo visto la regina Rossa che è stata spodestata, la regina Alice che è stata incoronata prendendo il suo posto, ma la vera regina di questa rappresentazione è stata Maria Concetta, che da ora in poi sarà per noi tutti la regina del plesso S. Margherita”. Era ovvio con una rappresentazione così bella, non portare a casa un significativo premio della rassegna di Castelfiaba. Complimenti e auguri! 25 Riflessioni Riflessioni sul ruolo politico della donna Carmen Carceo La politica si mobilita con le donne e per le donne. Quando è necessario gli uomini si uniscono alle colleghe nella protesta. Parole, dibattiti, dichiarazioni d’intenti e di principi. Spesso, di fronte ad avvenimenti di grande scalpore (vedi anche caso Ruby) come effetto collaterale, si discute della questione femminile. Di tanto in tanto le cosiddette pari opportunità risalgono, con più o meno clamore, le posizioni dell’agenda politica. Le donne tornano a essere centrali nel dibattito politico. Ma non sembrano riuscire a superare quei confini e diventare centrali anche nella vita politica. Perché nei partiti le donne restano una minoranza, lontane dalle posizioni apicali. Appaiono ancora quote, tutt’al più, da iscrivere nelle liste elettorali. Ma le quote da sole non bastano: vanno combinate a fattori culturali e sociali, lo spiegano anche molti studiosi. Ben venga, allora, un dibattito sulla dignità delle donne che riporti il tema al centro dell'agenda politica. Ma forse, ancora una volta, non basterà. Il sistema politico dei partiti è ancora fortemente costruito intorno alla figura maschile; le leggi elettorali non contengono norme idonee a superare l’attuale divario di rappresentanza di genere; le donne di fatto hanno difficoltà ad accedere alla politica sia per un preconcetto culturale che per un sistema di lavoro che non aiuta la conciliazione dei tempi. Si impone la necessità di inserire nell’agenda della politica azioni atte a sollecitare l’eleggibilità delle donne e la 26 Curiosità A Mesoraca una donna siede, per la prima volta, in un consiglio comunale nel 1972. Si tratta della signora Luisa Andali, eletta nelle fila dell’allora partito comunista a soli 19 anni. Una vera e propria conquista per il mondo femminile. Il sindaco di allora era Vincenzo Tesoriere. L’evento si ripete solo dopo tredici anni, nel 1985, con l’elezione a consigliere comunale della signora Ida Piane, sempre P.C.I.. Alla stessa era stata affidata la delega ai servizi sociali. Il sindaco era Francesco Spinelli. Correva l’anno 1994 quando anche la ex DC riesce a portare una rappresentante del “gentil sesso” in un consiglio comunale candidata, però, in una lista civica con a capo Salvatore Lonetto. Si tratta di Antonella Capocchiano. Dopo un silenzio durato 15 anni, giungiamo ai giorni nostri: 07 giugno 2009 Luisa Fontana e Carmen Carceo sono le nuove consigliere comunali di Mesoraca. Era la sera del 25 giugno dello stesso anno quando il sindaco Armando Foresta nel primo consiglio comunale nomina, per la prima volta a Mesoraca, una donna assessore: Carmen Carceo. crescita della cultura delle pari opportunità. Certamente la caduta di credibilità della Politica è particolarmente presente tra le donne che, per la loro innata sensibilità guardano alla sostanza delle cose e rifuggono le manovre della politica che per loro non trovano riscontro nella realtà e problematicità quotidiana. E’ necessaria, quindi,un’azione per riattivare e stimolare un nuovo protagonismo politico delle donne perché la storia insegna che attraverso la loro opera è possibile far avanzare la crescita della civiltà. Sono anni che sociologi ed economisti dimostrano che in qualunque società evoluta le donne che lavorano sono senza alcun dubbio volano per la crescita culturale e lo sviluppo economico. Sono valore aggiunto in qualunque settore professionale grazie alla versatilità ed alla concretezza che spesso le caratterizza. Non dimentichiamo che la maternità è funzione sociale. Qualunque sia lo schieramento politico, l’estrazione sociale e culturale soldatesse, astronaute, scienziate, minatrici, bancarie, insegnanti, pilote, devono fare fronte unico contro una mentalità maschilista che sta pervadendo sempre di più la società soprattutto nell’ ambiente politico ed economico più elevato. Da una recente ricerca emerge che i due rami del parlamento raggiungono attualmente una percentuale di donne pari al 16,1%, inferiore alla media europea del 22%. Le statistiche mostrano percentuali basse anche sulla presenza femminile negli enti locali: le consigliere comunali sono il 17,7%, gli assessori donna il 18,1%, ma solo il 9,6% dei sindaci è donna. E’ innegabile che l’Italia, attualmente, non sia un paese per donne (secondo un sondaggio realizzato per misurare il divario di opportunità tra uomini e donne in 134 Paesi, l’Italia è al 74° posto nella classifica generale, al 121° se si considera come riferimento la differenza di retribuzione per lo stesso tipo di lavoro svol- Idee in Comune Riflessioni …” In politica se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna. “ (Margaret Tatcher) to. Per non parlare dell’incidenza delle donne sulla forza lavoro e delle opportunità loro concesse di fare carriera all’interno delle aziende). Figuriamoci Mesoraca!!! Un comune che nella sua storia politica vanta una presenza femminile in seno ai propri consigli comunali di “ben” cinque unità! Fatidico il 2009 anno in cui le donne elette sono addirittura due e che segna l’ingresso della donna mesorachese, finalmente, anche nell’esecutivo. Evviva! Anche a Mesoraca una donna diventa assessore! Come mai questo scenario? Le donne incontrano difficoltà o non hanno alcun interesse verso la politica? O è una forma di reticenza ad esporsi in prima persona, dovuta probabilmente ad una mentalità maschilista che scoraggia le donne? Io credo che le ragioni che fanno emergere queste oggettive difficoltà delle donne ad inserirsi nei meandri della politica siano da annoverarsi in diversi fattori: la diffusa mentalità maschilista che porta a privilegiare gli uomini nella formazione delle liste; da non sottovalutare le difficoltà di conciliare la famiglia con gli impegni politici e istituzionali; importante è anche la scarsa fiducia nelle donne in genere, poca solidarietà tra le stesse donne; inoltre il grande disinteresse dei partiti a portare avanti candidate donne. Le cose rispetto al passato sono andate migliorando, è vero. Ma la strada è ancora lunga e faticosa. Anche i dati a livello internazionale mostrano che tanto ancora resta da fare. Soprattutto se si pensa che una volta varcata la soglia, lo sforzo della donna per poter competere alla pari dell’uomo non è mai sufficiente! La volontà dell’uomo è sempre più forte. A volte anche al cospetto di alcune donne ciò che sostiene un uomo ha sempre più valore. Ciò che mi rincuora è che le donne non ci scoraggiamo facilmente! Non perdiamo mai la forza per andare avanti, nonostante tutto. “Quella forza delle donne che la psicologia non può spiegare”, affermava O. Wilde, “ma che invece esiste ed è presente in ognuna”. Una Idee in Comune forza costruita nel tempo e nella storia, troppo spesso ad altissimo costo, lottando contro la chiusura di un mondo costruito dall’uomo per l’uomo. Una forza messa a dura prova da una società che alla donna chiede di dimostrare di più, per raggiungere quel traguardo che gli uomini ( diciamocelo) conquistano più facilmente. Una forza accumulata dalla necessità di dare risposte a figli, casa, marito, lavoro, nella straordinaria impresa di conciliare tempi ed efficienza. Le donne dovremmo essere ormai stanche di sentire appelli alle pari opportunità, alle quote rosa, alla lotta contro lo sfruttamento dell’immagine femminile che si riducono a meri slogan propagandistici, impoveriti di ogni contenuto effettivo. Per troppo tempo siamo state tenute sotto una teca, protette ma anche ostacolate nella nostra crescita personale. Il diritto alla tutela non deve degenerare in consuetudini protettive, che rafforzano solamente la discriminazione sessuale nella società e nel mondo del lavoro. Vorrei poter pensare al mio Paese come un posto in cui avere delle concrete possibilità per il futuro; dove poter competere testa a testa con gli altri ed avere i loro stessi diritti, ma anche i loro stessi doveri ricordando agli uomini che “sono figli delle donne ma non sono come noi”. 27 Politica Mesoraca ancora una volta rappresentata in seno al consiglio comunale della cittadina lombarda Antonio Aiello Ancora una volta Mesoraca ha trionfato a Lavena Ponte Tresa in occasione delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011. Infatti nella lista civica “Insieme si può”, dove il candidato a sindaco era Pietro Vittorio Roncoroni (sindaco uscente), un ottimo consenso lo ha ottenuto il candidato Franco Esposito di Mesoraca che con i suoi 129 voti, è risultato terzo eletto dopo il candidato Pietro Muraca, risultato primo eletto e anche lui di origini per metà mesorachesi (mamma di Mesoraca e papà del vicino comune di Petronà), e il secondo eletto Fierravanti. Quindi una lista vincente quella di “Insieme si può” che con i suoi 1604 consensi ha ottenuto una netta vittoria sulle altre due liste: “Noi con Voi” guidata dalla candidata a sindaco Mina Grazia Donata e “Fai vincere il paese” guidata dal candidato a sindaco Massimo Mastromarino. In entrambe, la comunità dei mesorachesi era rappresentata da uno o più concittadini, proprio come in quella risultata vincente. Questo ovviamente sta a significare che non si sottovaluta l’importante apporto e contributo dei mesorachesi nel comune lombardo e che da tutti e tre i candidati a sindaco, c’è stata la massima disponibilità in questo senso; passaggio ammirevole che onora la comunità mesorachese e che è stato di rilevante importanza nel periodo di formazione delle liste, tanto da indurre il sindaco di Mesoraca, Armando Foresta (accompagnato dall’assessore Antonio Carcello) ad accettare l’invito dell’uscente sindaco Roncoroni a far visita nella gemellata cittadina lombarda. Tutto ciò in una prospettiva di un futuro che veda le due cittadine gemellate intrecciate in un rapporto non solo di amicizia e rispetto, ma anche di positiva e fattiva collaborazione. Una collaborazione che riprenderà già da subito con il sindaco Roncoroni, al suo secondo mandato amministrativo, e con la sua giunta, ma che certamente sarebbe ripartita anche con gli altri due candidati 28 a sindaco. Intanto il concittadino Esposito assapora questa vittoria che gli consentirà di proseguire il proprio cammino nell’amministrazione guidata da Roncoroni, come nei cinque anni appena conclusi, che lo aveva visto rivestire la carica di Vice-Presidente della Comunità Montana. “Sono felice di questo risultato” afferma infatti Esposito “e ringrazio tutti coloro che hanno riposto la propria fiducia in me votandomi. Io, dal canto mio, posso affermare che sicuramente ce la metterò tutta per non deluderli. Inoltre ringrazio tutti gli amici, parenti e conoscenti che sono a Mesoraca e che subito hanno espresso le proprie congratulazioni e mi hanno tempestato di messaggi e telefonate. Roncoroni è un ottimo sindaco e questa riconferma significa che i cittadini hanno apprezzato il lavoro svolto nei cinque anni trascorsi e io sono orgoglioso di appartenere ancora una volta ad un gruppo guidato da lui”. Ovviamente il sindaco Foresta appena venuto a conoscenza dei risultati finali si è messo in contatto con il sindaco Roncoroni per congratularsi della vittoria. Dalle istituzioni mesorachesi e da tutta la comunità, sono quindi giunti i migliori auguri ai concittadini eletti, nella speranza che la loro esperienza amministrativa possa essere da esempio e possa mantenere alto non solo il nome di Mesoraca, ma l’identità della “nostra” Calabria e del nostro Sud. Auguri e buon lavoro!!! Idee in Comune Riflettori su... La tecnica e la passione nelle mani e nel cuore di questo giovane orafo mesorachese Luisa Fontana Quello di Salvatore Ferrazzo è un talento frutto di una grande passione che già piccolissimo gli ha aperto la strada verso un percorso ricco di soddisfazioni. Giovanissimo, con i suoi soli 23 anni, Salvatore può vantare un curriculum di tutto rispetto, costituito da lavoro, passione e ….molti premi. Orafo con un grande talento, ha completato i suoi studi all’Istituto d’Arte Barlacchi di Crotone nel 2005 e nello stesso anno ha vinto il premio “speciale” Rita Levi Montalcini, realizzando una splendida spilla. Ancora prima, durante il suo percorso di studi, ha partecipato a numerosi concorsi che gli hanno fruttato prestigiosi premi. Fra questi, nel 2003 vince il terzo posto ad un concorso regionale per la realizzazione di una Croce Ottagonale, simbolo dell’ordine di Malta e l’anno dopo, vince il secondo posto in occasione della realizzazione della “Croce Pettorale” per il 25° anniversario di Pontificato di S.S.Giovanni Paolo II. Nel 2006 si è aggiudicato il primo premio sezione design al Concorso Premio Biennale Alfonso Frangipane per l’arte e il progetto. Nel 2007 si diploma in Arte dei Metalli e dell’Oreficeria e in seguito si trasferisce per qualche mese ad Arezzo, dove lavora presso un artigiano orafo. Tornato in Calabria, si trasferisce per due anni nella città di Crotone e continua la propria formazione presso l’orafo Saverio Romeo. Decide quindi di tornare a Mesoraca e di mettersi in proprio aprendo un laboratorio in via Nazionale. È qui che dalle abili mani di Salvatore prendono forma collane, orecchini e bracciali di tutti i tipi. Ed è qui che Salvatore con tutta la sua maestria e riservatezza si dedica a questa passione con serietà, creatività e originalità, regalando a chiunque ammiri il suo operato, la possibilità di sognare e captare il misterioso legame che ci lega alla nostra storia e alle nostre tradizioni. La materia come per magia prende forma, inducendoci a revoIdee in Comune care la cultura che appartiene ad ognuno di noi e alla nostra terra. Fra le realizzazioni di Salvatore ce n’è una che ricorre spesso e che testimonia la sua passione e la sua abilità nel creare diverse “Croci”. Come quella che qualche mese fa ha donato all’attuale Papa. L’occasione si è presenta quando il segretario di Papa Benedetto XVI, Mons. Gorge Gaenswein, si è recato a Perugia per ritirare la Laurea in Honoris Causa in “Sistemi di comunicazione nelle relazioni internazionali” assegnatagli dall’Università per Stranieri della città umbra. Attraverso il “gancio” del concittadino Antonello Lamanna, che vive a Perugia ormai da moltissimi anni, la splendida croce, che è stata realizzata in filigrana, con rubini e piccole perle, è quindi giunta nelle mani dell’alto prelato, il quale a sua volta ha fatto da tramite con il Papa, che certamente avrà ammirato il dono del giovane Salvatore. Un plauso quindi a questo giovane artistaartigiano, il quale oltre che rendere orgogliosi i propri genitori, rappresenta un esempio di laboriosità che non può che far gioire ogni singolo concittadino mesorachese, che con molta probabilità vede in questo artista il riscatto rispetto a quella componente di giovani che affronta il futuro con incertezza e confusione, spesso senza riuscire a trovare la propria strada. 29 Beni culturali e Territorio La chiesa matrice dell’Annunziata Francesco Spinelli “Campanile costruito nella seconda metà del settecento con molto materiale lapideo proveniente dalla chiesa matrice di S.Nicolò distrutta dal terremoto del 21 marzo 1744.” Gagini Materia : marmo bianco di Carrara Misure massime : altezza 150 cm Stato di conservazione : Buono Condizione giuridica : pertinente alla chiesa La chiesa La chiesa matrice dell’Annunziata, retta da molti anni da don Francesco Cavarretta, sorge nella parte alta del centro storico, nel rione omonimo vicino all’antico Castello. La Chiesa, intitolata ai santi Pietro e Paolo Apostoli, nella forma attuale, risale molto probabilmente agli inizi del XVIII secolo, quando vennero aggiunte le due navate laterali. Con la soppressione della parrocchia di San Nicola, a causa del terremoto del 1744 che ne provocò la distruzione, l'Annunziata diventò chiesa matrice. e nel 1797 con bolla dell'arcivescovo di Santa Severina Pierfedele Grisolia di Mormanno, venne eretta nella chiesa una comuneria di dodici cappellani elevata a 16 nel 1830 con bolla del nuovo vescovo Mons. Fra Ludovico Del Gallo. La chiesa venne gravemente danneggiata dal terremoto dell'8 marzo 1832 e successivamente ricostruita. Descrizione architettonica La chiesa presenta una facciata in stile romanico detta a salienti e riprende la ripartizione in tre navate dell’interno. È 30 abbellita da tre portali in pietra arenaria a tutto sesto e da due rosoni posti sopra le porte laterali. Il portale centrale, sormontato da una nicchia nella quale è posta una Madonna con Bambino che gli esperti attribuiscono alla scuola gaginesca, presenta forme piuttosto massicce. È costituto da un’arcata a tutto sesto che si scarica su due pilastri quadrangolari dotati di capitelli lisci e spigoli sagomati. Quattro paraste doriche sottolineano lo slancio verticale della zona centrale, che culmina con un’ampia finestra rettangolare e un timpano. La torre campanaria, che costituisce l’elemento più notevole dell’organismo architettonico, è a pianta pressoché quadrata di metri sei per lato e sorge sulla destra della chiesa, raggiungendo un’altezza di circa quindici metri. La statua della MADONNA COL BAMBINO, in marmo bianco di Carrara, decora la facciata della chiesa della SS.Annunziata intitolata ai santi Pietro e Paolo Apostoli, ed è posta in una nicchia sopra il portale centrale. Misura 150 cm e si avvicina per tipologia a sculture di scuola gaginesca di epoca cinquecentesca. La Vergine, scolpita a tutto tondo, presenta un volto giovane dai lineamenti Statua della madonna col bambino Epoca: XVI SECOLO Collocazione: nicchia sopra il portale principale Autore : ignoto, seguace di Antonello Idee in Comune Beni culturali e Territorio non molto delicati, lo sguardo basso, le labbra serrate e i capelli ricci raccolti sulla nuca. Indossa una tunica ed è avvolta in un mantello che le copre anche il capo. Sorregge con la mano sinistra Gesù Bambino in atto benedicente mentre con la mano destra gli accarezza i piedini. Come la Madonna anche il Bambino, coperto nella parte inguinale da un panno bianco, ha la chioma riccioluta e sostiene con la mano sinistra un piccolo globo che rappresenta il mondo. La composizione è impostata su un basamento sul cui prospetto è raffigurata l’Annunciazione, ese- guita a bassorilievo. È probabile che la scultura sia stata acquistata e donata alla chiesa dell’Annunziata agli inizi del Settecento dai duchi Altemps di Mesoraca, come segno di devozione alla Madonna. Cultura e Spettacolo IL CORAGGIO DI AMARE Un bellissimo e gratificante traguardo quello raggiunto da Leonardo Londino nostro concittadino che ha superato il casting per il film “ il coraggio di amare” della Regista Tania Romeo, che verrà girato in Calabria a partire dal mese di luglio, e che sarà proiettato nelle sale cinematografiche a Idee in Comune Natale di quest’anno. “ E’ stata una grande emozione per me, afferma il nostro Leonardo, quando mi è stato comunicato di essere stato selezionato come attore, in questo bellissimo lavoro cinematografico della bravissima regista Tania Romeo, per me sarà un importante momento da vivere e ricordare, nonché rappresenterà un’opportunità per imparare e migliorare”. Il film, come ampiamente spiegato in diverse occasioni, è la storia di tre diverse storie d’amore dove i protagonisti, in un intreccio fatto di passionalità, amore e sentimenti umani, maturano le loro storie alla ricerca della felicità. L’intero film si basa sulla morale di un passo di William Shakespeare tratto dai Sonetti, che recita: “Amore non è amore che muta quando scopre mutamenti o a spararsi inclina quando altri si separa”. In altre parole, amare è dare senza pretendere. “Il coraggio d’amare” altro non è quindi, DI ANTONIO AIELLO che la capacità non solo di amare la persona amata, chi ci sta vicino, chi vive quotidianamente al nostro fianco, ma rappresenta secondo le intenzioni della regista, anche l’amore per la nostra terra, il coraggio di non abbandonarla, anche a costo di enormi sacrifici. Il film sarà girato come detto in precedenza, interamente in Calabria e vedrà in scena oltre che attori conosciuti e di esperienza, anche un numerosissimo gruppo di attori non professionisti come Leonardo, ai quali è stata offerta volutamente questa opportunità di mettere in mostra il proprio talento. 31 C ’ era una volta Quando giocare all’aperto preparava alla vita Antonio Aiello Mi capita, considerata la professione che esercito come maestro di scuola primaria di stare ad osservare spesso i bambini giocare. Giocano ad emulare qualsiasi cosa, ma quelli che più mi attraggono e mi rapiscono sono i giochi di strada che facevo anch’io quand’ero bambino come loro. In quei momenti, mi sembra di entrare magicamente in una macchina del tempo. Mi succede perché per noi ormai adulti cinquantenni ed oltre, il gioco di strada ha il potere di catapultarti in una dimensione lontana e in un tempo oramai scomparso con la stessa forza che solo gli odori hanno. Rapito mi fermo, cercando di non abbandonarmi a ricordi melanconici e a banali considerazioni di come siano cambiati i tempi e di come i bambini non giochino più a pallone in strada dopo aver delimitato il campo e segnato con il gesso la porta su di un muro, di come adesso frequentino le scuole calcio, e cercando ancora di non riflettere su ciò che tutto questo significa, a come gli appartamenti siano diventati gabbie, e sforzandomi di non interrogarmi su cosa voglia dire, cosa significhi essere un adulto che non ha mai giocato per strada, che non ha mai fatto tardi al ritorno da scuola, che non ha mai conosciuto i sentimenti forti della vittoria, della sconfitta, della rivincita, o del solo gioco per giocare, ma tutto a cielo aperto, su un marciapiede, su uno spiazzo, su un pezzo di mondo che è tuo, senza bisogno di una porta chiusa a chiave, senza bisogno di una cameretta: per una partita, per un torneo, per un gioco intero quello spazio è solo tuo, e dei tuoi amici, o dei tuoi avversari. E che quello spazio sia una strada, o una piazza, è una conquista, perché giocare su un campo abbastanza grande e pianeggiante, o su una spiaggia, quello è normale, sembrano fatti apposta. La strada può diventare un campo di calcio, ma anche molte altre cose. A volte non serve neppure un attrezzo: non serve a nascondino, e serve solo un fazzoletto a far rubabandiera, e servono solo le dita delle mani per giocare a mani e corrente, 32 e servivano solo gambe e riflessi per far tanaliberatutti, e servivano solo le schiene piegate a fare mammana. Certo, sono giochi che si possono fare anche in un parco, o in un prato di montagna, ma non è la stessa cosa: c’è la differenza che passa tra l’andarsene a cavallo in campagna o girare in tondo in un maneggio. Per non dire dei parchi giochi, belli e utili, se ben tenuti: è uno spazio regalato e confinato, non conquistato, sottratto, rubato alla strada. Quando non esistevano i parco giochi, inventavamo giochi, anche. Manici di scopa appuntiti che servivano a colpire un pezzo di manico più piccolo, facendolo librare nell’aria e colpendolo al volo, per lanciarlo lontano. Lo chiamavamo – i nomi dei giochi devono avere un fascino – pizza, pane e suzizza. Ma a volte ci limitavamo a sederci al bordo della strada, e scommettevamo sulla marca della prossima auto che sarebbe passata, o le aspettavamo per rincorrerle, aggrappandoci ad esse facendoci trainare (certo, le automobili erano di meno, ma il gioco testimonia che non è stato solo il traffico a far sparire i giochi di strada). E’ vero, Mesoraca è un paese in cui nei rioni si gioca ancora, sia pure di meno. Per il resto mi pare che il gioco di strada sia ormai, una cosa da spot pubblicitario, in città ideali che non esistono. In realtà è stata una paura generale della strada, un rinchiudersi in se stessi, un timore dello sconosciuto, e di orchi mannari che non hanno più bisogno di regalar caramelle, un ritorno ai propri confini, a uccidere il gioco, non il solo traffico. E per questo ogni volta che mi capita, in qualche posto lontano o vicino che sia, resto rapito a guardare un gioco che non conoscevo, e meglio ancora se è un gioco fatto di niente, di una ruota che rotola, e mi perdo a pensare a cosa è stata quella ruota, che strade ha fatto e a cosa è servita, prima di servire il più spensierato dei manovratori, un bambino che la spinge verso nessun posto, per il solo gusto di vederla mantenere un equilibrio. Se invece è il “mio” gioco, una partita a pallone, lo stesso di tanti bambini come me, succede che mi faccia coinvolgere. Di tutte le foto ricordo Idee in Comune C ’ era una volta che possiedo, quella che mi è più cara è quella del piccolo spiazzo di vico La Rosa, strada in cui abito fin dalla nascita che mi ritrae mentre poso come in una vera formazione di calcio insieme ai miei compagni di allora, tra tutte le foto è quella che più di tutte sprizza polvere e speranza. A quei tempi, il calcio era rigorosamente concepito solo se giocato per strada (non c’era il campo sportivo). Le porte, il più delle volte erano due pietre, l’altezza della porta dipendeva dal portiere, veniva fisicamente stabilita facendogli alzare le braccia: quello diventava il confine. Quando i giocatori erano pochi o in numero dispari c’erano due soluzioni per giocare lo stesso: o si ricorreva al “portiere attaccante” o si giocava a “na porta sula” che non era uno stravolgimento del gioco del calcio, ma una partita in cui l’unica porta era difesa da un portiere neutrale che si doveva girare di spalle quando rimetteva la palla in gioco. Il pallone era prevalentemente di plastica (Super Tele o Super Santos), si bucavano facilmente se finivano su spigoli appuntiti, invece era una grande festa quando qualcuno portava il famoso pallone di cuoio numero 5, quando lo prendevi di testa erano dolori!!! Ma non contava nulla era roba da grandi. A volte capitava che si litigava e si rimproverava più del dovuto il proprietario del pallone e ciò era molto rischioso perché questi affermava con tono minaccioso “… allora me ne vado e porto via il pallone”. L’arbitro non c’era, ci auto-regolavamo, il che implicava anche discussioni infinite tra le due squadre per stabilire se un fallo si sarebbe tradotto in rigore o meno. Questo era il calcio a cui siamo stati abituati, dove la dura legge della strada si traduceva anche nel fatto che ci si auto-arbitrava. Giocare per strada o in piazza… sicuramente un ricordo per noi bambini di ieri ma spero una realtà per i bambini di domani. Oggigiorno è difficile trovarsi la strada piacevolmente sbarrata da dei bambini che giocano, le nostre strade sono invase da automobili e motocicli, dunque è divenuto poco prudente giocare per strada, forse direi che si è persa anche la fiducia verso chi la frequenta. Una volta la strada era maestra di vita...per la strada si giocava, ci si sbucciava un ginocchio, si litigava, si correva, si entrava a conoscenza di cose e fatti che i genitori mai si sarebbero sognati di raccontarci, si prendevano le malattie e le infezioni, si pativa il freddo ed il caldo, la strada ci fortificava e ci preparava alla scena della vita...fino a quando il richiamo amorevole del genitore scandiva la fine della "lezione".... “Ricojjiate!!” Sport & Società ASD PRO MESORACA NON SOLO CALCIO FRA LE PROPRIE FINALITÀ di Francesco MASCAGNI Complimenti alla neo-squadra che, nata da solo un anno (settembre 2010) ha subito centrato la promozione alla categoria superiore, distinguendosi inoltre per il Fair Play dimostrato dentro e fuori dal campo. Questa associazione sportiva, che è nata per opera di alcuni ragazzi mesorachesi, ha il principale scopo di far giocare a calcio i giovani di Mesoraca e di creare quindi l’occasione di avere diverse opportunità di aggregazione; ma contemporaneamente ha anche l’intenzione di poter organizzare eventi socio-culturali a favore dell’intera comunità mesorachese. Per la nuova stagione calcistica 2011/2012 gli obiettivi saranno gli stessi della scorsa stagione: fare cioè un buon campionato, basato oltre che sulla competizione agonistica, anche sul rispetto delle regole e degli avversari. Congratulazioni vivissime quindi a tutti i componenti della squadra e della sua dirigenza: al presidente Francesco Cistaro, ai vicepresidenti Salvatore Narcise e Antonio Mantia, al cassiere Fabio Lamanna e agli atleti Nicola Pallone, Ma scagni Francesco, Francesco Londino, Santino Lavigna, Alessandro Barbera, Carmine Ruberto, Isidoro Ferrazzo, Salvatore Lavigna, Roberto Criniti, Domenico Carnevale, Giuseppe Siriani, Antonio Perri, Salvatore Cuda, Alessandro Covelli, Francesco Giglio, Elenio Londino, Emanuele Londino, Giuseppe Parise, Giuseppe Lombardo, Leonardo Brizzi (CAP.), Luciano Mazzei, Pasquale Brizzi, Fabio Vescio, Tommaso Pasquale. Idee in Comune 33 Di tutto un pò C’è differenza tra esseri umani e scimmie? Fate questo esperimento. 1) Mettete in una gabbia cinque scimmie. Nella gabbia appendete una banana con uno spago e mettete una scala sotto di essa. Non passerà molto tempo e una scimmia si avvicinerà alla scala per arrampicarsi verso la banana. Appena tocca la scala, innaffiate tutte le scimmie con acqua gelata. Dopo un po', un'altra scimmia farà un altro tentativo e scatenerà la stessa reazione: tutte le scimmie saranno innaffiate d'acqua gelata. Questo andrà avanti per un certo numero di tentativi ulteriori. Ben presto, se una scimmia cercherà di arrampicarsi, tutte le altre glielo impediranno. 2) Ora, estraete una scimmia dalla gabbia e sostituitela con una nuova. Questa vede la banana e cerca di arrampicarsi su per la scala. Con sua sorpresa, tutte le altre l'attaccheranno. Dopo un successivo tentativo e attacco, questa saprà che, se cerca di salire la scala, se le prende dalle compagne. 3) Nella fase successiva estraete un'altra delle cinque scimmie originali e sostituitela con una nuova. Questa cerca di avvicinarsi alla scala ed è coperta di botte. La scimmia che è stata introdotta precedentemente prende parte al pestaggio con entusiasmo. 4) Ancora, rimpiazzate una terza scimmia del gruppo di origine con una nuova. Anch'essa fa per avvicinarsi alla scala e riceve la sua lezione. Due delle quatto scimmie che la menano non hanno idea del perché non è permesso salire sulla scala o perché stanno partecipando alla zuffa contro l'ultima arrivata. 5) Dopo aver sostituito anche la quarta e la quinta scimmia, tutte le scimmie che erano state innaffiate d'acqua gelida non sono più nella gabbia. Nonostante ciò nessuna scimmia adesso presente in essa o che sarà successivamente immessa si avvicinerà mai più alla scala. Perché? Risposta: “Perché 'loro' hanno sempre fatto così e qui si è fatto così da sempre.” Questo esperimento spiega come sono state istituite le regole sociali ... Trovato nella rete Oggi pomeriggio ho appreso da una anziana signora l’emozionante storia del brigante Panegranu, che mi piacerebbe raccontarvi. Tanto tempo fa nella zona di "Pantane" abitava un uomo di nome Vincenzo Scalise. Viveva in una piccola casa con sua moglie Antonietta e i suoi due figli. Si trattava di una famiglia molto povera: possedevano, infatti, soltanto un piccolo orticello e due o tre pecorelle. Ogni mattina Antonietta si alzava molto presto,metteva gli ortaggi prodotti dall'orticello in un cesto, per poi venderli al mercato. La donna riusciva così a procurarsi i soldi bastanti a sfamare la propria famiglia. Ma non fu sempre così: capitò, infatti, che Antonietta non riuscì a vendere niente, ritornando a casa insoddisfatta. Raccontato l’accaduto al marito, le fu consigliato di recarsi in località Badessa, dove 34 avrebbe incontrato alcuni uomini guidati da un Vallone. La donna seguì il consiglio del marito, anche se aveva molta paura. Giunta nel luogo indicato, chiese al Vallone se poteva mettere nella sua brocca un po’ di siero, ma l’uomo, con fare arrogante, prese il contenitore e lo gettò via. Antonietta, provata dall’accaduto, tornò a casa, dove raccontò tutto al marito. Imbracciato il fucile, Vincenzo decise così di andare incontro al Vallone per ucciderlo. Compiuto l’atto, si unì a un gruppo di briganti acquisendo il soprannome di “Panegranu” e compiendo più di cento omicidi. La sua storia di delitti e sangue si concluse con la cattura e la morte per decapitazione: il suo cadavere venne appeso al ramo di un olmo e lasciato lì per tre giorni e tre notti. Idee in Comune Di tutto un pò La foto ricordo: ti riconosci? Una bella domanda: se sei stato bambino negli anni ‘50 ‘60 ‘70. Come hai fatto a sopravvivere? 1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag... 2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo. 3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo. 4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte. 5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco. 6.- Bevevamo l'acqua dal tubo del giardino , invece che dalla bottiglia dell'acqua minerale... 7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni.Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Si, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto! 8.- Uscivamo a giocare con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari...cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile . 9.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (sì, anche con il papà) 10.- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi. 11.- Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane burro e marmella- Idee in Comune ta,bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare...a rompere le scatole ai passeri... 12.- Condividevamo una bibita in quattro...dalla stessa bottiglia.... nessuno moriva per questo. 13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo e digitale con 199 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet... Avevamo invece taaanti AMICI. 14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell'amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì aspettava e uscivamo a giocare. 15.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma. 16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno. 17.Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità ... e imparavamo a gestirli. La bella domanda allora è questa: Come abbiamo fatto a sopravvivere a crescere e diventare grandi ? . 35 CENTRO ESTETICO EPILAZIONE DEFINITIVA SOLARIUM SAUNA RICOSTRUZIONE UNGHIE MAKE UP E TANTI ALTRI SERVIZI