La Pizza del futuro è napoletana, ma viene da Bra

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La Pizza del futuro è napoletana, ma viene da Bra
La Pizza del futuro è napoletana,
ma viene da Bra
A Bra, nel cuneese, patria di eccellenze enogastronomiche conosciute in tutto il mondo, è nata una nuova
firma nel settore del food. Una firma ambiziosa: GrandaFood.
Articolata su più settori di attività (ristorazione, distribuzione, franchising, logistica, eventi e consulenza),
l’idea di “GrandaFood” prende forma dopo aver portato al successo il “Gennaro Esposito Bra”, una ex
pizzeria di provincia diventata punto di riferimento per l’altissima qualità della pizza, realizzata dall’astro
nascente Davide Finotti, una delle punte di diamante dell’Associazione Verace Pizza Napoletana e punto
di riferimento nell’”Alleanza Slow Food dei Cuochi”. Un obiettivo raggiunto dopo un lungo percorso fatto
di ricerca e abbinamenti di farine, tempi di lievitazione, cottura e utilizzo di pregiate materie prime come
i “Presidi Slow Food”, che hanno permesso al locale braidese di conquistare al suo esordio assoluto i
due spicchi assegnati dalla Guida “Pizzerie d’Italia 2016 del Gambero Rosso”.
L’ambizioso programma ideato dai cinque i soci di “GrandaFood” (Roberto Noia, Ivan Gerbaldo, Claudio
Paladino, Marco Panero e Manuela Pecchio), prevede la nascita di un nuovo brand, “480°GRADI” (che
è la temperatura di cottura della pizza napoletana nel forno a legna), declinato in varie attività soprattutto
esterne a quella consolidata di “Gennaro Esposito – Bra”.
La partecipazione a “CosmoFood”, rassegna vicentina del settore, rappresenta il debutto e la
presentazione ufficiale di un progetto che getta le basi nella ricerca della qualità “tout court”, partendo dal
desiderio di rivisitare , senza stravolgerla, proprio la pizza, piatto patrimonio dell’umanità che ha ancora
molto da dire. La dimostrazione pratica sono tre laboratori organizzati espressamente per “Granda-Food”
in cui la pizza incontra gusti e calici a volte del tutto inediti.
Alla a Fiera di Vicenza, dunque, il lancio in grande stile del “nuovo modo di fare la pizza”. Ci sarà una
pizzeria, riprodotta all’interno del padiglione XX, ma anche tre laboratori diversi: due legati alla pizza ed
uno alle fritture. Tre tour inediti, di cui uno riservato alla stampa, che dimostrano in modo fin troppo chiaro
il percorso e la filosofia totalmente nuova entro cui sui muove l’intero progetto.
La pizzeria di “480°GRADI”, ospitata presso “CosmoFood”, si avvale di “ScugnIzzo Napoletano”, un forno
elettrico prodotto dalla “Izzo” di Napoli: un gioiello della tecnica che assicura la totale assenza di fumi di
combustione e al tempo stesso permette una cottura che nulla ha da invidiare al classico forno a legna.
Gli incontri
DOMENICA 15 NOVEMBRE, h16,00 | “THANK GOD IT’S FRIED”
Un incontro al vertice fra eccellenze: le fritture di Pasquale Torrente, vero artista di olio e padella nelle
Friggitorie di “Eataly” e la “marinara” fritta di Davide Finotti, per finire in bellezza con le birre di “Baladin”,
storico birrificio cuneese guidato da Teo Musso, l’enfant terrible del beverage italiano.
Intervengono: Pasquale Torrente (Ristorante “Al Convento” – Cetara), Francesca Racca (Bala- din) e
Roberto Noia (480°GRADI).
LUNEDÌ 16 NOVEMBRE, h.16,00 | CONFERENZA STAMPA
L’appuntamento con cui “GrandFood srl” si presenta ufficialmente, offrendo ai partecipanti un assaggio
dell’iniziativa “Touché!”, ovvero l’incontro riuscito fra la pizza napoletana e i vini piemontesi prodotti nelle
prestigiose tenute di “Fontanafredda”. Intervengono: Andrea Farinetti (Fontanafredda – Eataly), Attilio
Tortora (Fontanafredda), Roberto Noia (480°GRADI), Lara Puglia (480°GRADI), Mauro Coluccio
(Responsabile rete ven- dita Italia horeca Fontanafredda). Conduce: Germano Longo
MARTEDÌ 17 NOVEMBRE, h. 16,00 | “MIXPIZ!”
Da una delle tendenze più attuali e di successo, la pizza di Davide Finotti incontra l’arte del “Mixologism”:
le bibite della “Lurisia” e i miscelati della “Compagnia dei Caraibi” danno vita a cocktail che
accompagnano 3 pizze diverse, creando un aggiornamento inedito del piatto più amato che c’è. Con un
tocco in più: il cioccolato di Marco Vacchieri, maestro torinese di creazioni al cacao.
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