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0 modello ok ok 5.0
Leganti Sintetici
Asfalti & Bitumi
Da TotalErg, i leganti sintetici chiari dalle alte prestazioni meccaniche
e dalle caratteristiche di elasticità e di colorazione del materiale
che garantiscono all’opera la necessaria continuità architettonica
IL
RUOLO DEI BITUMI ALBINI
Edgardo Menegatti*
A dispetto di una crisi economica internazionale e di un
contesto particolarmente negativo per il settore stradale
italiano, il 2012 della TotalErg SpA si distingue per alcune
speciali applicazioni di rilievo realizzate con i leganti sintetici chiari, comunemente detti “bitumi albini”, che trovano impiego nelle lavorazioni a cavallo tra le pavimentazioni stradali e l’arredo urbano.
Figura 1 - Un dettaglio dell’attacco tra due asfalti
el corso degli anni, prodotti di diversa natura hanno concorso a rispondere alla nicchia di mercato di asfalti alternativi a quelli neri: resine, leganti idraulici, vernici, ecc.. Pochi di essi hanno però potuto sostituire completamente il ruolo del tradizionale bitume.
Un discorso differente può invece essere fatto con il Kromatis®, prodotto
dalla Total e distribuito in Italia dalla TotalErg SpA, la cui funzione di legante
modificato ed elastico è pienamente assolta, con l’ulteriore valenza di poter progettare anche la colorazione del materiale.
Di seguito trattiamo gli ultimi esempi più significativi.
N
Sicurezza e valore architettonico
Un primo esempio è fornito dagli interventi di ristrutturazione della diga di
Pieve di Cadore (BL).
Nel quadro di un progetto di manutenzione straordinaria dell’intera opera
idraulica, il Committente - ENEL Produzione SpA - si prefiggeva di pavimentare il percorso pubblico carrabile che percorre l’opera sul coronamento dello sbarramento.
La preesistente pavimentazione in blocchi di porfido, sebbene esteticamente di valore, era infatti ormai incerta.
Figura 2 - Per la ristrutturazione della diga di Pieve di Cadore (BL) è stato utilizzato un asfalto composto da Kromatis® 50/70 ASPHO
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Leganti Sintetici
Si tratta di un programma di studio e analisi comunitario, dove la realizzazione di gallerie “chiare” si prefigge di aumentare la sicurezza, grazie al
miglioramento della visibilità, unitamente al risparmio energetico per la
gestione dell’illuminazione.
Il caso delle gallerie di Tesimo e di Moso in Passiria
Le gallerie interessate sono state quella di Tesimo (frazione Narano, al
km 26+290 della S.S. 238), e la galleria n° 6 di Moso in Passiria (S.S.
44 bis “del Passo Rombo”). In questo caso, si è usato inerte calcareo
chiaro, senza uso di pigmenti, con il Kromatis® a gradazione 35/50: la
gradazione più dura, rispetto all’opera precedente, garantisce una maggiore resistenza all’ormaiamento, mantenendo le note caratteristiche di
elasticità, coesione e adesione.
L’asfalto è stato prodotto dall’Impresa Bitumisarco Srl di Bolzano che ha
curato la produzione del materiale per entrambe le gallerie.
Le opere realizzate in questo ambito vengono costantemente controllate dall’Ufficio Tecnico della Provincia di Bolzano; in particolare, la galleria di Ortisei, la cui pavimentazione con il legante Kromatis® ha già superato egregiamente due inverni senza alcun segno di deterioramento
conserva le necessarie caratteristiche di skid e planarità.
Si noti che questi esempi superano la comune applicazione estetica dell’asfalto colorato, affrontando problematiche di carattere marcatamente stradale; sono Strade Provinciali o Statali alpine, in alcuni casi soggette anche ad intenso traffico, e sicuramente inserite in ambienti soggetti a temperature molto rigide: si tratta quindi di asfalti che devono offrire prestazioni meccaniche superiori ad un bitume ordinario ed equiparabili a quelle di un bitume modificato.
Figura 3 - L’asfalto con calcare alla finitrice
Figura 4 - La pavimentazione della diga prima dell’intervento
Solo colore
Un intervento di ripristino puntuale era sicuramente troppo oneroso e non
avrebbe comunque migliorato le condizioni di sicurezza per il pubblico.
Pertanto, la pavimentazione andava sostituita completamente con un materiale omogeneo e solido, ma al contempo elastico e resistente. Il tratto,
sebbene carrabile, non era (e non è) soggetto ad intenso traffico; tuttavia
le escursioni termiche stagionali e giornaliere erano (e sono) significative.
Perciò il manto della pavimentazione doveva garantire, oltre ad una superficie uniforme e ruvida, anche una notevole resistenza a deformazioni
meccaniche e termiche.
Infine a Genova, l’Impresa Aster SpA - seguendo la lunga tradizione comunale di usare i leganti chiari per migliorare l’impatto ambientale delle pavimentazioni carrabili - ha realizzato l’asfalto di Piazza Palermo con
il legante albino della TotalErg SpA.
In questa piazza coesistono aree verdi, parchi giochi per bambini e parcheggi: i percorsi carrabili sono stati realizzati con un asfalto composto
da Kromatis® 35/50 e inerti di calcare di Mezzocorona (TN). La colorazione così ottenuta è giallo ocra.
L’opera si inserisce in un progetto di qualificazione di piazze e vie del
centro storico in cui, ormai periodicamente, si utilizzano questi asfalti
non comuni.
Il Kromatis®
L’asfalto realizzato con il Kromatis®, composto da materiale della stessa
natura dei blocchetti asportati, ha così la colorazione rosso naturale del
porfido, senza alcun apporto di pigmenti artificiali e garantisce quindi la
durata cromatica (oltre ovviamente a quella meccanica) dell’opera anche
dopo un’eventuale intensa usura.
L’Impresa Fratelli De Pra SpA, esecutrice dei lavori, in collaborazione con
l’Ascon Conglomerati Srl di Faé di Longarone e grazie all’assistenza della
Geothema Srl di Venezia che ne ha messo a punto le formulazioni impiantistiche, ha saputo adattare egregiamente le specifiche competenze
sugli asfalti tradizionali a questo nuovo performante prodotto.
Sicurezza ed economia
Intanto, nella regione adiacente, la Provincia di Bolzano continua la sua
sperimentazione sulle gallerie che portano ai passi.
Dopo l’esperienza della galleria di Ortisei del 2010 (si veda “S&A” n° 84 e
n° 90), quest’anno lo studio dell’Università di Ancona condotto dal Prof.
Bocci, Consulente per la Provincia, ha interessato altre due gallerie nell’area di Merano.
Figura 5 - La galleria di Tesimo (frazione Narano, al km 26+290 della S.S.
238) è stata realizzata con un asfalto composto da Kromatis® 35/50
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Leganti Sintetici
Figure 6 e 7 - L’asfalto con calcare alla finitrice
Conclusioni
Il contributo di ENEL Produzione SpA
Ancora una volta (o, per meglio dire, tre volte), il Kromatis® della TotalErg
si è dimostrato una soluzione di alto contenuto tecnico e con elevate potenzialità architettoniche, che fornisce nuove potenzialità progettuali nel
settore stradale.
* Responsabile Assistenza tecnica e Sviluppo bitumi di
TotalErg SpA
Figura 8
Figura 9 - Anche la galleria n° 6 di Moso in Passiria (S.S. 44 bis “del
Passo Rombo”) è stata realizzata con Kromatis® 35/50
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Salvaguardare l’estetica originale realizzando una pavimentazione
compatibile alle esigenze degli anni 2000.
Con questi obiettivi, ENEL Produzione SpA - Unità di Business Hydro Veneto ha affrontato il problema del rifacimento della pavimentazione del coronamento della diga di Pieve di Cadore, in provincia di Belluno. Fin dalla costruzione della diga, risalente agli anni Cinquanta, il coronamento era rivestito con blocchetti in porfido
posati su letto di sabbia e veniva utilizzato anche per il transito pubblico in quanto consente di completare la viabilità circumlacuale.
La continua crescita del transito di autoveicoli, di mezzi agricoli, l’azione dei mezzi di sgombero neve e i notevoli cicli termici hanno
nel tempo imposto una frequente ed onerosa manutenzione della
pavimentazione interessata dalla rottura e dalla fessurazione dei
singoli bolognini. Dovendo procedere al suo rifacimento integrale,
ENEL si è orientata verso una differente tipologia di rivestimento,
scegliendo una pavimentazione in conglomerato bituminoso (asfalto) che coniugava diversi vantaggi: rapidità di esecuzione, economicità, facilità di manutenzione, sicurezza di esercizio.
La particolare tipologia di asfalto è stata subordinata alle specificità del coronamento sia da un punto di vista tecnico - capacità di
drenaggio, possibilità di dilatazione ed assenza di giunti - che estetico, in quanto l’opera si inserisce in un contesto ambientare di assoluto pregio e quindi subordinata al benestare della Soprintendenza Beni Ambientali della Regione Veneto.
L’impegno ad ottimizzare l’inserimento delle proprie opere nel territorio e nell’ambiente circostante rappresenta peraltro, da sempre,
uno dei criteri di azione riconosciuti dalla Certificazione ambientale EMAS ottenuta dall’Unità di Business Hydro Veneto fin dai primi
anni 2000 per tutti i suoi impianti. L’utilizzo delle resine innovative
semitrasparenti ambrate di produzione Total, unitamente ad un conglomerato specificatamente predisposto di natura porfirica dalla caratteristica colorazione tendente al rosa, ha consentito di ottenere
un risultato esteticamente piacevole e molto apprezzato dalle Comunità locali. Ora l’ultima parola spetta al tempo e all’incedere delle stagioni, che rappresenteranno il vero e definitivo test all’affidabilità di questo tipo di soluzione tecnica.
RINGRAZIAMENTI
L’Autore desidera ringraziare Enel Produzione SpA per la collaborazione prestata in merito ad alcuni dettagli riportati nel presente articolo.
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