Il mondo dei disoccupati invisibili: gli over 40

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Il mondo dei disoccupati invisibili: gli over 40
Il mondo dei disoccupati invisibili: gli over 40
Giulia Matteucci
I lavoratori over 40 e 50 sono una fascia della disoccupazione imponente, ma che resta per lo più
nell’ombra. Oggi parliamo di associazioni e iniziative che si occupano di loro e del loro possibile
reinserimento nel mercato del lavoro.
Si chiama “The Amazings” (www.theamazings.com) ed è una startup senza scopo di lucro, nata a Londra
nel 2011. “I Meravigliosi” sono uomini e donne che hanno almeno 50 anni, pensionati o persone che provano
a reinserirsi nel mondo del lavoro e che il più delle volte non riescono nemmeno ad accedere alla fase di
colloquio perché troppo ‘maturi’.
Il bello del progetto "TheAmazings" è il principio di solidarietà intergenerazionale che lo anima: una
piattaforma web, e una scuola offline, dove l’esperienza e le competenze degli over 50 si trasformano in
corsi per giovani con meno di 35 anni. Dalla gioielleria al giornalismo, dalla cucina alla sartoria, tutto ciò che
è stato un mestiere o, semplicemente, una passione, diventa qualcosa da insegnare e tramandare, un
patrimonio fatto di persone e conoscenze maturate nel tempo, dal quale le generazioni più giovani sembrano
essere sempre più attratte.
Le lezioni sono promosse sul sito e quelle più apprezzate dalla community diventano un corso presso la
sede, corsi il cui costo varia da un minimo di 20 sterline a un massimo di 180. "TheAmazings" ha ricevuto un
finanziamento di 50.000 sterline dal Nesta, l'organizzazione inglese per la promozione di progetti
d'innovazione sociale, ma l’attività sta prendendo piede e non è escluso che approdi presto sul vecchio
continente.
Abbiamo cominciato dai “Meravigliosi” per sollevare il velo su una realtà drammatica, italiana e non solo,
quella delladisoccupazione degli over 40, una popolazione invisibile di oltre 1,9 milioni di persone (dati
ISTAT) che ha perso il proprio impiego e non riesce a reinserirsi nel mondo del lavoro.
“In Europa c’è maggiore sensibilità al problema, sia dal punto di vista sociale che istituzionale, non è lo
stesso per l’Italia, le riforme del lavoro hanno gli occhi puntati sui giovani e i media solo di recente hanno
cominciato a rivolgere la loro attenzione alla disoccupazione delle persone con più di 40 anni”, ci
racconta Giuseppe Zaffarano, Presidente di Lavoro-over40(www.lavoro-over40.it), un’associazione che da
dieci anni si occupa della questione con interventi distribuiti su più livelli. “Il problema è diffuso, ma è molto
privato, questo concorre a renderlo un disagio sociale sommerso e facilmente rimuovibile dall’attenzione
pubblica”.
Ma intanto le schiere di adulti senza impiego crescono e aumenta il numero dei nuovi poveri. “Il futuro lo
vedo nero”, prosegue, “questa folla di persone in crescita è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere,
gli adulti sono il perno di intere famiglie, dei figli che si formano o che cercano lavoro, e dei genitori più
anziani in pensione”. Quel che si profila è una situazione sociale ed economica insostenibile.
Lavoro-over-40 è un’associazione nata da un’esperienza personale di perdita di lavoro in età matura con
l’obiettivo di supportare chi si trova a viverla oggi. Le attività svolte sono moltissime, proviamo a riassumerle:
1. Attività di ricerca e studio del fenomeno, divulgazione dello stesso attraverso la partecipazione a
convegni e incontri a tema, sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
2. Lotta contro la discriminazione per età. Sebbene vietato dalla legge, ancora oggi circolano tantissimi
annunci di lavoro con esplicito limite d’età per la candidatura. “Il capitale umano si fa di competenze
individuali, di caratteristiche della persona, di esperienza, non ha a che fare con l’età”, commenta
Zaffarano.
3. Formazione finanziata. Gli ultraquarantenni difficilmente riescono a reinserirsi nel mondo del lavoro
come dipendenti, molti di loro devono poter apprendere nuove professionalità, anche molto diverse da
quelle di provenienza. Lavoro-over40 offre a queste persone una formazione gratuita e finalizzata
all’inserimento.
4. Sostegno psicologico. Attività fondamentali di counseling e di coaching per supportare emotivamente
persone che, oltre alla preoccupazione economica, affrontano il disagio dell’emarginazione, della
vergogna, del non riconoscimento sociale. "La perdita del lavoro e il limbo che si spalanca sono
un’esperienza che facilmente porta le persone alla disperazione".
5. Progettazione di percorsi particolari insieme alle istituzioni e alle associazioni di categoria per
individuare insieme possibili percorsi di reinserimento.
E il Governo? Giuseppe Zaffarano è profondamente deluso dall’operato del Governo Monti e di quello
vigente, le ultime dueriforme del lavoro prevedono molti incentivi, ma i lavoratori in età matura sono sempre
meno tutelati. Zaffarano ha scritto una lettera al Premier per denunciare una discriminazione e si augura,
anche per prevenire un’inutile e triste “guerra tra giovani e adulti, l’eliminazione di ogni incentivo
all’assunzione per ripristinare una parità di opportunità di tutti coloro che affrontano il mercato
dell’occupazione in un momento difficile come quello attuale”.
Un modo deciso di rompere il silenzio su una forma di esclusione sociale troppo a lungo taciuta e una
proposta forte di intervento. Voi cosa ne pensate?