Seconda parte - Hachette

Transcript

Seconda parte - Hachette
Seconda parte
Documento 1
Entriamo in argomento
Osserviamo
1. Per quali motivi una persona decide di lasciare il proprio paese?
2. Oggi, quali popolazioni sono costrette a cambiar paese?
3. Negli anni ’25, in quali paesi d’Europa gli Italiani andavano
a cercare lavoro?
Esercizi
P. 70
Ascoltiamo
Documento 1
1
1 Rileva almeno
6 parole sdrucciole.
2 Quali parole
francesi hai
sentito?
3 Quali sostantivi
accompagnano la
parola «qualche»?
5
10
15
20
25
30
35
56
2 Dove sono?
3 Che cosa è
accaduto?
4 Immagina come
finirà questo fatto.
◗ Foglio di via
Un giorno di settembre, prima della fiera di San Matteo, il Nini Postin
consegnò alla madre di Giacomo un vaglia che veniva dalla Francia. Era di
suo marito. E come l’aspettava! Quattro volte all’anno le mandava quasi
tutto quello che riusciva a risparmiare dopo aver pagato le spese per vivere.
Era emigrato tre anni prima, nel’27, quando qui non c’erano più lavori in
corso e il Tita Sponzio, in municipio, gli aveva detto che in Francia richiedevano minatori per la zona di Metz. [...]
Non fu difficile farsi qualificare come minatori nella richiesta di passaporto.
Che poi era un semplice foglio di carta prestampato [...] Con questo foglio
ripiegato nella tasca della giacca e con una cassa, la solita recuperata dai
depositi di munizioni che invece delle tre bombe da 105 questa volta conteneva un paio di pantaloni di fustagno, qualche maglia, tre camicie, qualche
paia di calze, due chili di pane e una fetta di formaggio, partirono una mattina d’aprile quando il canto del cuculo procurò tanta malinconia perché lui,
almeno, ritornava.
Giunti a Metz dopo quasi due giorni di viaggio e aver cambiato tre volte il
treno, si presentarono al Bureau du Travail dove non vollero tenerli uniti:
alcuni li mandarono nella Mina di Orne, altri in quella di Boulay Moselle.
Benché qualificati minatori e come tali ingaggiati, non li misero a scavare
nell’avanzamento ma a caricare e a spingere a mano i carrelli sulla decauville. Uno per ogni carrello. [...]
Caricare e spingere. Scaricare e ritornare in galleria a caricare. Spingere
ancora con il sudore e la saliva che si impastavano con la polvere del carbone; un mestolo d’acqua per sciacquarsi la bocca ogni tanto e ripulirsi la
gola, un fazzoletto alla cintola per tergersi la fronte e gli occhi. Tutto per
guadagnarsi 31,50 franchi al giorno, e con questi pagare alla Compagnia
delle Miniere l’affitto dell’alloggio nel blocco: una serie di baracche parte in
cotto e parte in legno dove si viveva in gruppi di venti uomini; pagare il cibo
alla mensa, il carbone per il riscaldamento, la luce, una bottiglia di birra.
Con una mano davano e con l’altra riprendevano una buona parte, così che
ben poco restava da mandare alla famiglia. A fatica, dopo sei mesi di risparmio, il padre di Giacomo era riuscito a mandare a casa il primo vaglia per
pagare i debiti fatti per il viaggio e per quel poco di corredo che si era portato appresso. Ora mandava un vaglia ogni quattro mesi e sempre puntuale
arrivava quello che doveva servire per le spese alla fiera di San Matteo, in
previsione dell’inverno.
Mario RIGONI STERN, Le stagioni di Giacomo, Einaudi Ed., 2001
Seconda parte
1 Chi sono
questi uomini?
Per chiarire
1 • Dove vive la madre di Giacomo?
2 • Che cosa consegna Nini Postin? Lo fa spesso?
3 • In quale paese lavora il padre? In quale zona si trova?
4 • Che vita fa il padre di Giacomo?
5 • È partito con le carte in regola? Come lo sai?
6 • Cerca nel testo le cose che il padre di Giacomo ha portato con sé partendo.
7 • Spiega perché, benché sia partito da solo, ora si sente in compagnia.
8 • Che lavoro fa? Corrisponde alle sue competenze?
9 • Cerca nel testo le parole che descrivono il suo lavoro e le condizioni nelle quali lo esercita.
Per ragionare
1 • Come sai che Giacomo ha un buon padre?
2 • Cerca nel testo le parole che mostrano che emigrare era una soluzione ufficiale
per rimediare alla disoccupazione.
3 • Che cosa indovini della situazione economica dell’Italia e della Francia negli anni ’30?
Quali parole ed espressioni mostrano che era indispensabile che il padre di Giacomo
andasse a lavorare all’estero?
4 • Che cosa significa per questi uomini «il foglio ripiegato nella tasca»?
5 • Che cosa simboleggia una partenza una mattina d’aprile? Perché gli uomini
sono malinconici lo stesso?
6 • Immagina le occupazioni del padre di Giacomo dopo il lavoro.
Scriviamo
1 • Mettiti nei panni di Giacomo e immagina come vive
l’assenza del padre e i sentimenti che prova.
2 • Fra tutti i motivi d’emigrazione, quali sono secondo te
i più terribili?
3 • Offrire la possibilità d’emigrare ti sembra davvero
l’unico modo per aiutare le popolazioni povere?
Che cosa si potrebbe proporre di meglio?
Per migliorare
Repérez dans le texte
des exemples :
• de mots invariables
• d’emploi des auxiliaires
• d’infinitif sujet
Prima
parte
Unità 2
57
Seconda parte