Non cederemo alle pressioni Ue nessuna distinzione

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Non cederemo alle pressioni Ue nessuna distinzione
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RASSEGNA STAMPA | CRONACA
22/05/2008 - NON CEDEREMO ALLE PRESSIONI UE
22 MAGGIO 2008 LA REPUBBLICA
CRONACA
Il ministro Maroni rivendica il valore delle norme sulla sicurezza introdotte ieri
"Le carceri si riempiranno? Pazienza, per noi conta quello che chiedono i cittadini"
"Non cederemo alle pressioni Ue
nessuna distinzione tra immigrati"
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Roberto Maroni
ROMA - Sono "indebite", secondo il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, le
critiche mosse dall'Europa su alcuni aspetti del pacchetto sicurezza. "Non
intendiamo cedere di un millimetro a queste pressioni", ha dichiarato
lasciando il Senato al termine di un incontro con i gruppi della maggioranza.
Al primo punto nell'azione del governo, ha sottolineato il responsabile del
Viminale, "c'è la risposta alle preoccupazioni dei cittadini". "Il 90% dei miei
concittadini - ha precisato - sono d'accordo con le misure che noi
prevediamo". Nessun passo indietro quindi per quanto riguarda
l'introduzione del reato di immigrazione clandestina e neppure la possibilità
di introdurre distinzioni, come pure nei giorni scorsi era sembrato potesse
accadere per le badanti. "E' impossibile e assurdo - ha chiarito Maroni pensare di distinguere fra le varie categorie sociali di immigrati. Se uno
entra per lavorare ha già un contratto di lavoro e quindi non è clandestino.
Tutti gli altri, evidentemente, lo sono".
Il ministro dell'Interno ha respinto anche le osservazioni di chi ritiene che
l'introduzione del reato di immigrazione clandestina avrà come effetto
collaterale un ulteriore sovraffollamento delle carceri. "La prima obiezione
alla quale devo rispondere - ha tagliato corto Maroni - è quella dei cittadini
e quella conta più di qualsiasi altra". "Ma poi - si interroga il ministro perchè il reato di immigrazione clandestina è previsto in Francia e in
Germania e la sinistra non si strappa le vesti? Se lo fa, qui, in Italia, è solo
per ragioni ideologiche e per nessun'altra ragione".
Ad aver espresso perplessità nei giorni scorsi sui provvedimenti in materia
di immigrazione annunciati dal governo non era stata però solo l'Unione
Europea, ma anche alcuni singoli stati membri e in particolare la Romania.
All'indomani dell'approvazione del pacchetto da parte del Consiglio dei
ministri, l'atteggiamento di Bucarest è però improntato alla cautela, in attesa
che l'effettiva portata delle novità si chiarisca meglio.
"Il ministro Maroni ha assicurato che le nuove misure sull'immigrazione
rispettano pienamente le normative comunitarie, ma è importante seguire il
modo in cui verranno applicate", ha dichiarato ieri sera alla radio statale
'Romania Actualitati' il sottosegretario per i romeni nel mondo al ministero
degli Esteri, Mihai Gheorghiu. Il rappresentante del governo di Bucarest ,
oggi è a Torino e domani a Milano per incontrare la comunità romena e le
autorità locali. "Un'applicazione che osserverà la legge e rispetterà
pienamente le normative comunitarie - ha aggiunto - sarà un'applicazione
corretta di cui credo che nessuno potrà lamentarsi".
Maroni stamane è tornato anche su un'altro aspetto del pacchetto sicurezza
varato ieri dal governo, le norme che estendono la possibilità di porre sotto
sequestro beni di origine mafiosa. Misure, ha rivendicato il ministro,
"ispirate alle norme a suo tempo suggerite dal giudice Giovanni Falcone e
mai applicate da nessun governo, neppure di centrosinistra".