Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

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Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa
Lunedì 13 giugno 2016
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11
Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
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Rassegna del 13 giugno 2016
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Altoadige
38
Fisdir a bressanone in palio dal 17 i titoli italiani
1
Corriere Dell'umbria
30
Debora lini, serena argenti e super bellini al quarto posto
2
Corriere Delle Alpi
36
De silvestro, tocca a voi
3
Il Quotidiano Della
26
Basilicata
Il Resto Del Carlino (re) 5
Roberto cesaro è il re del vulture
4
In volo da 4500 metri d'altezza «che adrenalina, sono felici»
6
Il Tirreno Grosseto
43
Una domenica da 4 record mondiali
L'arena
35
L'olympic è quarta alle finali
8
L'eco Di Bergamo
8
Uganda, il pugile cieco ispirato dal mito mohamed ali
9
L'unione Sarda
13
Pistorius, oggi si decide la pena
11
Stefano Fabbroni
7
La Gazzetta Dello Sport 51
Rehm a grosseto oro nel lungo con 7.95 a rio coi normodotati? venerdì si saprà
Claudio Arrigoni
12
La Gazzetta Dello Sport 51
Pistorius, ultimo processo presto la sentenza finale
Lorenzo Simoncelli
13
La Nazione Grosseto
17
Argento per la corso bronzo per di marino
14
La Nazione Montecatini
16
Alessia biagini si ripete
15
La Nuova Sardegna
42
Carrozzina a cinque cerchi per il sassarese corradi
La Nuova Venezia
43
Sinigalia-straniero sono d'oro
19
La Provincia Di Como
37
Franchetto non si ferma altro carico di medaglie
20
La Provincia Di Lecco
40
Maspero in diretta su raisport
21
La Provincia Pavese
24
Luciani e porta campioni nazionali
22
La Sicilia
29, 4 Avola e daniele garozzo campioni d'italia a squadre
23
Metropolis
38
Sciabola, gregorio tricolore a squadre
25
Nuovo Corriere
Nazionale
35
Atletica: l'umbro acciarino ottavo agli europei ipc
26
Mario Carta
16
CIP WEB
Iltirreno.gelocal.it
Web
«Il più grande evento del genere mai disputato fino a oggi»
27
NUOTO FISDIR
A Bressanone
in palio dal 17
i titoli italiani
Oberhauser e Scardoni delI'Ssv
» BRESSANONE
Il centro natatorio dell'Acquarena a Bressanone fra pochi giorni sarà il teatro di un importante appuntamento agonistico nazionale: ospiterà infatti l'ottava
edizione del Campionato Italiano Agonistico di Nuoto Fisdir
(Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale).
La grande manifestazione sportiva, che si svolgerà dal 17 al 19
giugno, ovvero da questo venerdì a domenica, è organizzata
dalla Sezione Sport Disabili della SsvBrixen, sodalizio sportivo
che attenderà circa 800 ospiti,
tra atleti con disabilità intellettiva relazionale impegnati nelle
gare per il titolo italiano, e i loro
dirigenti e famigliari.
Si tratta di un evento di grande portata non solo agonistica
ma anche di immagine per il significato dello sport, con ricaruta su tutta la conca brissinense
e della Val d'Isarco. Per la prima
volta una tale manifestazione
sportiva si svolge in Alto Adige e
sono attesi circa atleti prove-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
nienti da tutta Italia e appartenenti a 53 squadre agonistiche.
Le gare di nuoto comprendono
17 diverse discipline e 5 staffette. Per poter ospitare per la prima volta a Bressanone una manifestazione di tale portata, la
struttura dell Acquarena è stata
appositamente omologata e tutto fa pensare che l'impatto che
avrà Bressanone sui suoi ospiti
sarà dei più positivi.
L'Ssv Brixen vanta atleti di
primo piano come tra gli altri
Kathrin Oberhauser e Marco
Scardoni, pluricampioni italiani e attuali detentori di record.
Le gare di nuoto inizieranno venerdì 17 giugno alle ore 9.25 e
prima vi sarà la sfilata della
squadre iscritte. La manifestazione si concluderà nel primo
pomeriggio di domenica 19.
(u.prinz.)
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Atletica Umbria ai piedi del podio ai campionati italiani Junior e Promesse
Debora Lini, Serena Argenti
e super Bellini al quarto posto
A Bressanone Debora Lini e Nicolò Bellini hanno ottenuto ottimi risultati
• PERUGIA - Vanno in archivio senza medaglie ma con un altro
quarto posto i campionati italiani junior e promesse di Bressanone. A
conquistarlo nei 400 ostacoli junior è stato Nicolò Bellini da Terni ma
corre per l'Atletica Capanne, capace di migliorare nell'occasione più
importante dell'anno anche il proprio primato personale e scendere
per la prima volta sotto i 55". Il suo 54"79 (prima aveva 55"05) non
lascia grandi rimpianti visto che per arrivare alla medaglia di bronzo
sarebbe stato necessario scendere di oltre 6 decimi. Per Bellini, figlio
d'arte e allenato da Stefano Evangelisti la conferma di essere uno dei
migliori specialisti nazionali giovanili. Oltre a quello di Bellini sono
arrivati i quarti posti di Debora Lini (Libertas Arcs Cus Perugia) nei
3000 siepi promesse (giù dal podio per appena 11 centesimi), quello di
Serena Argenti (ternana della Bracco) nel martello promesse, i sesti
posti di Eleonora Schertel (Libertas Arcs Cus Perugia) nell'alto promesse e di Alessio Sepe (Winner Foligno) nei 5000 junior (col primato
personale e un bell'ultimo 1000), il settimo di Michele Mencarelli
(Athlon Bastia) nel martello promesse, i noni di Aurora Cuzzocrea
(Libertas Arcs Cus Perugia) nel martello junior e Luca Capogrossi
(A. Monti) nei 10 km di marcia promesse e il dodicesimo di Lorenzo
Carlone (Libertas Orvieto) nell'alto promesse.
Acciarino ottavo Ottavo posto per Antonio Acciarino ai campionati
europei paralimpici di Grosseto. L'alfiere dell'Athletic Terni, pur rimanendo lontano dal suo primato italiano ( 11.73 a Nembro nel 2016) ha
centrato l'ingresso dellafinalead otto del lancio del peso F42 grazie al
10.90 ottenuto alla terza prova.
A
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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EUROPEI PARALIMPICI
Dalla Palma e De Silvestro, tocca a voi
Dggi pomeriggio i due bellunesi saranno protagonisti a Grosseto
» GROSSETO
È la giornata di Davide Dalla
Palma e René De Silvestro. I
due bellunesi saranno protagonisti oggi ai Campionati Europei Paralrmpici di atletica leggera che si stanno svolgendo a
Grosseto. Il primo a scendere
in pista sarà il giovanissimo cadorino De Silvestro (Caprioli),
impegnato nel lancio del giavellotto, categoria F55. L'appuntamento è per le 17.21. L'obiettivo dichiarato da parte di René è
migliorare il personale di 19.07.
Un'ora più tardi (18.24) toccherà a Dalla Palma: il feltrino
di Veneto Special Sport si cimenterà sui 1500. L'obiettivo è
confermare il terzo Dosto otte-
nuto alle ultime edizioni della
rassegna continentale.
A proposito di medaglie, la
rappresentativa azzurra ieri ha
raggiunto quota quattro. Ieri
ne sono arrivate due. Sui 100
metri T35 la sprinter Oxana
Corso si è messa al collo l'argento con il tempo di 15.28
(-0.9). Una conferma, perché
nella scorsa edizione si era
piazzata al secondo posto. Sui
400 metri T44 ha conquistato la
medaglia di bronzo Emanuele
Di Marino in 55.83. Il 27enne
salernitano dell'H2 Dynamic
Handysports Lombardia coglie
il suo primo podio in un grande
evento, alle spalle dei tedeschi
Johannes Floors (48.67) e DavidBehre (49.71). entrambi T43
in una gara a categorie accorpate.
Anche sabato c'erano stati
due allori. Nel salto in lungo
T42-44 era arrivato l'argento di
Martina Caironi. La pluri iridata (nonché portabandiera a
Grosseto) è atterrata a 4,48
(+1.5) avvicinando il suo record
nazionale di 4,60 all'esordio in
questa stagione, dopo un periodo di stop perinfortunio.
L'altra medaglia di sabato è il
bronzo di Arjola Dedaj sui 200
meni TI 1 che ha corso in 28.39
(-1.6) insieme alla sua guida,
l'ex eptatleta Elisa Bettini, chiudendo alle spalle della polacca
Joanna Mazur, oro in 26.73, e
della russa Alina Samigulina,
seconda con27.10.
(i.t.)
m
Davide Dalla Palma
/:
^
René De Silvestro
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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• CICLISMO Grande festa per la quattordicesima Gran Fondo con 800 partecipanti
Roberto Cesaro è il re del Vulture
Il corridore della Bellonese ha regolato in volata Marco Larossa e Romolo Gentile
di MICHELE RIZZO
RIONERO - Grande successo di pubblico e di partecipanti ha avuto la XIV edizione della Granfondo del
Vulture, organizzata dalla
locale U.C.D. "Il Velocifero", presieduta da Claudio
Lapolla. Perfetta l'organizzazione guidata dal dottor
Aldo Cammarota e impeccabile il servizio d'ordine
pubblico dei Carabinieri,
dei Vigili Urbani e della
Protezione Civile. Oltre mille gli iscritti dei quali più di
ottocento, di cui quaranta
donne, si sono presentati al
nastro di partenza posto in
viaNazario Sauro. Alla partenza anche Marcantonio
Samuele, 42 anni, con Handbeike e gli amici Vito Becce e Alessio Lacerra di Potenza della Società Motostaffette Potenza. La XIV
edizione della gara ciclistica amatoriale Granfondo
del Vulture, valida per l'assegnazione della maglia
"Tricolore" di Campione
Nazionale Granfondo Strada Csain 2016 e per il Campionato Nazionale Giro della Regioni D'Italia Csain, ha
registrato pure la presenza
del presidente nazionale
Csain Biagio Saccoccia. Il
vincitore assoluto della
Granfondo del Vulture di
km 125 è stato Roberto Cesaro, che corre per i colori
della "Pedale Bellonese
A.S.D." con il tempo di 3h
55' 07" alla media oraria di
31,90 Km/h. Il corridore
della Bellonese ha regolato
in volata Marco Larossa
deU'Asd Hello Bike Shop
Trani e Romolo Gentile dell'Asd Velosprint di Bitonto.
Al quarto e al quinto posto
si sono piazzati nell'ordine
Valerio Garofalo dell'Asd
Team DPF Bike e Bartolomeo Lucarelli dell'Asd
Sport Bike Lucania con u n
minuto di ritardo. Il vincitore del mediofondo di k m
85 è stato l'abruzzese Luca
Pizzi di Lanciano della
"Amici dei Vigili del Fuoco
di Viterbo Asd" che ha impiegato 2h 26' 50" alla media di 34,73 Km/h, seguito
da Stefano Borghese dell'Asd"Centro Fai da Te Cycling
Team" con il tempo di 2h 27'
15" alla media di 34,63
Km/h e da Gennaro Amato
dell'Asd "Liquori Luxor"
con il tempo di 2h 27' 22" alla media di 34,60 Km/h. Il
vincitore del mediofondo
Luca Pizzi all'arrivo ha sottolineato la durezza del percorso molto impegnativo
per le salite ma anche per le
discese a tratti pericolose
per la strada dissestata con
buche. Ha poi elogiato l'otti-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
ma organizzazione della
gara ripromettendosi di ritornare il prossimo anno.
Luca Pizzi, per la prima volta alla Granfondo del Vulture, la settimana scorsa ha
vinto in Sardegna il "Giro
delle miniere" piazzandosi
primo anche nella generale
ed è stato campione paraolimpico a Londra 2012 in
tandem con il fratello Ivano, non vedente. I quattro
premi della montagna del
medio percorso sono stati
vinti tutti da Ernesto Centofanti, classificatosi al settimo posto, dell'Asd "Borgo
Antico" di Campomarino.
Speaker sul traguardo di
via N. Sauro lo showman
Antonio Petrino, che ha intrattenuto il numeroso
pubblico dando di tanto in
tanto notizie sull'andamento del corsa amatoriale, che
ha avuto u n ottimo successo anche per la cicloturistica a velocità controllata.Dopo la corsa "IL Velocifero"
ha offerto u n ricco e sostanzioso pasta party nel cortile
interno all'aperto del gentilizio Palazzo Fortunato, nel
corso del quale sono stati
premiati i primi classificati
delle varie categorie con
prodotti naturali tipici locali, tra cui il pregiato vino
Aglianico doc del Vulture.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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I protagonisti del Gran Fondo del Vulture
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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U N G I O R N O D A P A R A DIVERSAMENTE ABILI ALLA BASE BFU
In volo da 4500 metri d'altezza
«Che adrenalina, sono felici»
UN GIORNO da para. Lo hanno
vissuto ieri, emozionatissimi, alcuni amici diversamente abili che
si sono lanciati in tandem con
istruttori qualificati, nonostante
il tempo inizialmente inclemente
(poi per fortuna è migliorato), dalla base BFU, Body Fly University, al Campovolo. Per il quarto anno consecutivo Protezione Civile
Paracadutisti Lombardia (Pepi)
ha dato l'occasione a chiunque di
provare un'emozione unica, e fare
del bene contemporaneamente,
regalando un lancio a un ragazzo
diversamente abile con la propria
quota di iscrizione. «La caduta libera dall'altezza di 4500 mt sul livello del mare, alla velocità di circa 250 km/h è una sfida che non
molti hanno il coraggio di affrontare ma che oggi, per molti, diventerà realtà - spiega Monica Fior,
41 anni, di Pepi. - Abbiamo accompagnato alla scuola di paracadutismo sportivo BFU i ragazzi
dell'associazione Arcobaleno Onlus, che si sono lanciati nel vuoto.
Guardateli. Hanno ancora l'adrenalina addosso, sono felici!».
OLTRE a loro, era ospite l'atleta
paralimpica della nazionale italiana di nuoto e sci aloino. Daila Da-
OSPITE LA CAMPIONESSA
Al Campovolo anche l'atleta
paralimpica Daila Dameno:
ieri ha realizzato il suo sogno
meno (48 anni). Daila è un'atleta
dell'ASD Polisportiva Superhabily che sta intraprendendo un percorso nuovo per lei: l'atletica leggera. Ma ieri ha realizzato un sogno a cui sin dall'età di 20 anni
aspira, quello di volare! Sono stati
sufficienti 20 minuti di preparazione per essere pronti a essere accompagnati da un istruttore professionista che ha portato il gruppo da 4500 mt a 1700 mt di caduta
libera, per poi aprire il paracadute
e veleggiare per circa 10 minuti fino all'atterraggio al suolo.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
IL BATTESIMO dell'aria è stato documentato da un dvd e da riprese fotografiche effettuate da
un paracadutista che ne ha seguito il volo durante la caduta libera
e l'atterraggio. «Li abbiamo portati a dormire negli igloo, quest'inverno, a meno 15 gradi. Facciamo
fare a questi ragazzi esperienze un
po' alternative, le stesse che proponiamo ai normodotati. Noi vogliamo integrare chiunque, di qualsiasi età e di qualsiasi abilità. E i nostri paracadutisti hanno come
punto di riferimento il campovolo reggiano. BFU ci dà assistenza,
accogliendoci a braccia aperte.
Non riceviamo nessun finanziamento da Regione o Stato per queste attività». Giorgio Bonaiti, responsabile dei lanci: «Ho collaborato a organizzare la giornata. Le
disabilità di cui sono portatori
questi ragazzi sono le più disparate. A dimostrazione che il volo lo
possono fare tutti. Lo staffe preparatissimo sia a lanciarli sia a portarli a terra in completa sicurezza».
Lara Ferrari
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Una domenica da 4 record mondiali
Paralimpici, allo Zecchini sono arrivate altre due medaglie per l'Italia: Corso argento nei 200, Di Marino bronzo nei 400
di Stefano Fabbroni
» GROSSETO
Quattro record mondiali hanno caratterizzato la seconda
giornata degli Europei paralimpici, svolgimento allo stadio Carlo Zecchini di Grosseto.
Nel corso della domenica
sono arrivate anche altre due
medaglie per l'Italia.
È stata Oxana Corso nei 200
metri T35 a salire per prima
sul podio mettendosi al collo
l'argento dopo aver tagliato il
traguardo in 15.28 dietro alla
vincitrice, la britannica Maria
Lyle che ha conquistato l'oro
grazie ad un bel 14.45 e davanti al bronzo, la polacca JagodaKibil (16.46).
Terza medaglia per l'Italia,
ancora grazie ad un'atleta del
gentil sesso che fa leggermente lievitare il medagliere tricolore a 4 (2 argenti, 2 bronzi).
«Voglio festeggiare questa
che per me è la decima medaglia intemazionale - dice la
Corso, che svela anche un
retroscena - anche se avevo
iniziato con una certa agitazione perché pensavo di cadere dai blocchi di partenza,
quindi per non rischiare h deciso di toglierli. Sono soddisfatta del mio risultato anche
il prospettiva Rio de Janeiro».
La quarta, invece, porta ancora i colori biancorossoverde grazie alla grande prestazione di Emanuele Di Marino, nei quattrocento metri
T44, primo italiano a conquistare una medaglia a Grosseto 2016, meritatissimo terzo
posto sul podio e capace di arrivare a 55.83 dietro ai favoriti
tedeschi Johannes Floors
(48.67) e David Behre (49.71).
Quarto un altro azzurro, Luca Campeotto, 1.01.61 di tempo finale. Due successi, uno a
medaglia e l'altro no, che danno fiducia alla delegazione
italiana capace di sfornare atleti di qualità in grado di ben
figurare nel panorama internazionale e magari, chissà,
Arleta Melodi, nuova primatista mondiale (foto Bf)
anche ai prossimi giochi di
Rio. Per gli azzurri, buono anche il quarto posto di Alvise
De Vidi, veterano classe 1966
ed atìeta italiano parolimpico
più decorato della storia nazionale, nei 100 metri T51.
«La mia prova - spiega - era
solo un test per verificare la
mia condizione e ho visto che
non sono tonico ma ero determinato. Questa di Grosseto è
stata anche un'esperienza
per indirizzare i giovani alla
loro carriera e per insegnare
loro i segreti di questa specialità».
I primati mondiali degli atleti stranieri sono stati conquistati in mattinata dalla polacca Arleta Meloch negli 800
metri T20, oro con il tempo di
2.18.10 e nel pomeriggio dal
croato Branimir Budetic che
ha lanciato il giavellotto nella
categoria alla considerevole
distanza di 65.74 metri ed in
serata la russa Margarita Goncharova nei 200 metri T38
con 26.46 e l'irlandese Noelle
Lenihan che ha ottenuto un
prezioso wr (world record)
nel disco F38 con la lunghezza di 32,14 metri.
Quattro ottimi risultati che
sono stati accompagnati da
altri primati europei e record
dei campionati, uno dei quali
è arrivato da una grande promessa del salto in lungo T44,
il tedesco Markus Rehm
(7.90). Rehm non è riuscito ad
eguagliare 8.40, una misura
sensazionale che non ha
eguali e che pone l'alteta tedesco una spanna sopra gli avversari ed è considerato una
delle stelle dei prossimi Giochi paralimpici.
Il tempo clemente ha favorito le gare che hanno preso il
via la mattina e dopo la pausa
hanno ripreso nel pomeriggio che è stato intenso, con
tanti titoli assegnati e tanto
spettacolo sulle tribune, con
un pubblico numeroso.
Robert Jachimovicz, vincitore nel lancio del disco F 52 (foto Bf)
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Carrozzina
L'Olympic
è quarta
alle finali
Approdata alle final f our per la
conquista del titolo italiano la
squadra giovanile dell'Olympic
Basket Verona si è dovuta
«accontentare» del quarto
posto. Piazzamento d'onore
per una debuttante assoluta,
già pronta a ricandidarsi per le
finali della prossima stagione.
Partecipanti alla corsa allo
scudetto giovanile di Bologna,
oltre ai veronesi, le Volpi Rosse
Menarini Firenze, i Bradipi
Circolo Dozza Bologna e gli
Amicuccioli Giulianova.
Nella semifinale,fra Bradipi
felsinei e Amicuccioli
marchigiani hanno prevalso i
primi. Il risultato non è mai
stato in discussione e Bologna
ha conquistato la finale
abbastanza facilmente.
Più equilibrata la gara fra
Olympic e Volpi Rosse. La
partita è stata ben giocata su
entrambi i fronti e non ha
lasciato rammarico, ai veronesi.
All'intervallo lungo la squadra
fiorentina era avanti di sei e poi
con nuovo strappo, che
l'Olympc Basket Verona non è
riuscito a ricucire si è portata
sul definitivo: 44-28.
Anche la finale di
consolazione per il terszo e
quarto posto è stata ben
interpretata dai gialloblù.
Verona ha sempre tenuto il
comando del gioco, ma è stata
beffata sul f il di sirena dal tiro
di Giulianova che dopo aver
ballonzolato sul ferro, è
entrato: 37-38 il finale (9-3,
20-15,30-25). Delusione? «È
stato un weekend molto
intenso, che ha evidenziato una
grande crescita del gruppo e
della squadra, che ha
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
dimostrato di non mollare mai
e di sapergiocare a testa alta
con tutti. Sono sicuro che la
maturità dei ragazzi emergerà
nel tempo, facendo prevalere
sempre di più lo spirito di
squadra, raggiungendo grandi
traguardi tutti insieme», è il
commento di coach Bombino.
TABELLINO: Donisi, Blakaj 2,
Bigi2,PiciA.l,Taosol8,
Bianchi 10, Benati 4,
Erobogasto, Arbetti. Pici C. n.e.
Ali.: Bombino, a.p.
© RIPRODUZIONERISERVATA
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Uganda, il pugile cieco ispirato dal mito Mohamed Ali
Nella palestra di Kampal
RamadhanBashir:
«Da quando sono stato
costretto a vivere nel buio,
ho sviluppatogli altri sensi»
KAMPALA
^ ^ ^ H L'East Coast Boxing
Club, una delle palestre di pugilato più popolate di Kampala, allesettedel mattino è già in piena
attività. Un via vai di bambini,
ragazzi e uomini che entrano ed
escono dall'edificio, danno pugni ai due sacchi che penzolano
flaccidi in mezzo alla sala, saltano a turno corde sfilacciate, simulano combattimenti, controllano il peso sulla bilancia e
saltellano energici tirando pugni a vuoto.
Ramadhan Bashir è uno dei
primi ad arrivare. È un pugile alto, sulla quarantina, capelli corti, fisico prestante. Completamente cieco. L'oscurità lo ha avvolto all'età di 26 anni, quando in
pochi giorni una grave malattia
ha spento i suoi occhi. Malacecitànongli ha impedito di praticare il suo sport preferito. «Ho
sempre avuto una grande passione per il pugilato. Il mio mito?
Mohamed Ali naturalmente»,
dice con un sorriso. «Da quando
sono stato costi-etto a vivere nel
buio, ho sviluppato gli altri sensi,
in particolar modo l'udito:
ascolto con attenzione i passi e il
respiro dell'avversario. Ho imparato a captare ogni piccolo gesto. Sento muoversi l'aria, il sibilo che mi avverte del colpo in arrivo. Con gli anni sono diventato
molto ricettivo: è come se avessi
una sorta di "sesto senso"».
Bashir ha la grinta per allenarsi ogni giorno: «Tutte le mattine, verso le sette, vado a correre insieme a un altro atleta che
mi guida con la sua voce. Dopodiché entro in palestra per fare
esercizi fisici e per simulare gli
incontri». All'interno della
struttura c'è infatti un'ampia sala dove Bashir salta la corda, migliora l'uso delle leve con l'aiuto
del coach, fa addominali e si allena al sacco. A osservarlo, c'è
Mohamed Ali: la gigantografia
del campione è appesa al muro.
Stupisce la scarsità degli attrezzi
- due sacchi e qualche panca per
gli addominali - contro l'abbondanza dei posti a sedere: un
quarto del pavimento è occupato da un gran numero di seggiole, disposte a platea, e una serie
di panchette corre lungo tutto il
perimetro della sala «In Uganda il pugilato è molto popolare e
chi non lo pratica segue gli allenamenti e gli incontri con passione. La palestra è infatti sempre colma di spettatori».
Per poter indossare i guantoni, Bashir ha dovuto combattere
contro i pregiudizi. Persino i
suoi genitori volevano impedirgli di praticare la boxe: «Mia
mamma e mio papà consideravano il pugilato uno sport pericoloso, preferivano che facessi
calcio. Ma io non ho mollato e ho
iniziato a fare ilboxeur di nascosto», spiega «Dopo essere diventato cieco sono venuto all'East Boxing Club e ho chiesto a
coach Hassan Klialil se potevo
allenarmi lo stesso. Il mister ha
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
acconsentito con entusiasmo e
mi ha fatto iniziare subito il training». Ramadhan è benvoluto
dai compagni della palestra: «Mi
hanno sempre incoraggiato»,
dice. Il pugile ha seifiglie intende prendersi cura della sua famiglia. «Voglio promuovere il pugilato per ciechi e guadagnare abbastanza per assicurare ai miei
figli unabuona istruzione. H mio
motto è disability is not inability». L'obiettivo è arrivare alle Paraolimpiadi: «Mi piacerebbe
riunire tutti i pugili non vedenti
ai Giochi paraolimpici, anche i
non professionisti. Sarebbe una
grande occasione per farci conoscere». L'ostacolo più grande è la
mancanza di sponsor, insufficienti anche per realizzare un altro sogno di Bashir: completare
l'unico match in cui ha combattuto ufficialmente. Nel 2010, infatti, il pugile era sul ring con un
altro boxeur cieco proveniente
dalla Tanzania L'incontro si disputò in Uganda, a Kampala.
Adesso Ramadhan vorrebbe
partecipare al «match di ritorno» in Tanzania, a Dodoma, cosa
che contribuirebbe a diffondere
il pugilato per ciechi nello Stato
confinante: «Iniziare da vicino
per andare lontano», afferma
deciso Bashir.
Ad «accompagnarlo» in questi progetti c'è il ricordo dei
grandi pugili degli anni Ottanta:
Mohamed Ali e Sugar Ray Léonard. Ed è pensando a loro che
Ramadhan Bashir è riuscito a
superare le tante difficoltà che la
vita gli ha presentato.
Valentina G.Milani
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Ramadhan Bashir si allena all'East Coast Boxing Club FOTO MILANI
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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PRETORIA. L'atleta
uccise la fidanzata: nuova udienza
Pistorius, oggi si decide la pena
JOHANNESBURG. L'atleta
sudafricaL'ex atleta paraolimpico era stano Oscar Pistorius tornerà oggi
to ritenuto colpevole di omicidio
di fronte alla Corte suprema di
colposo: nella notte del 14 febPretoria per presenziare albraio del 2014 ha sparato alla fil'udienza in cui si deciderà la pedanzata attraverso la porta del
na che dovrà scontare dopo esbagno. La difesa ha sempre sosere stato ritenuto colpevole delstenuto che Pistorius ha aperto il
l'omicidio della fidanzata Reeva
fuoco per errore, scambiando la
Steenkamp. Pistorius, che al
sua ragazza per un ladro. Il giumomento è agli arresti domicidice di primo grado aveva accetliari, rischia di dover scontare
tato questa versione dei fatti,
un minimo di quindici anni di Oscar Pistorius
condannandolo a cinque anni di
carcere secondo quanto prevede
prigione per omicidio colposo.
il codice penale sudafricano per questo tipo La sentenza fu però annullata dalla Corte
di delitti. Durante l'udienza, che potrebbe Suprema che lo ha dichiarato colpevole di
durare fino a venerdì, la difesa esporrà gli ar- omicidio volontario. Secondo l'Alta Corte
gomenti per cercare di ottenere il minimo infatti, i quattro colpi sparati dall'atleta didella pena possibile, mentre la Procura farà mostrano che aveva intenzione di uccidere
lo stesso per ottenere il massimo previsto la persona che era dietro la porta, sapendo
dalla legge. Secondo alcune fonti locali, il o no di chi si trattava. Pistorius è in libertà
padre della ragazza potrebbe testimoniare vigilata per buona condotta in una casa di faper la prima volta durante questa settimana. miglia a Pretoria.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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EUROPEI PARALIMPICI
Rehm a Grosseto oro nel lungo con 7.95
A Rio coi normodotati? Venerdì si saprà
Claudio Arrigoni
GROSSETO
V
Il tedesco Markus Rehm, 27
anni, in azione ieri a Grosseto UJETTO
• I l tedesco domina,
ma resta lontano dal
personale di 8.40. La
Iaaf sta per decidere
del suo futuro
edere saltare Markus
Rehm è un privilegio. Il
tedesco dal sogno olimpico, amputato a una gamba, a
Grosseto ha avuto vita facile per
l'oro nel lungo nella 2a giornata
dell'Europeo paralimpico che
ha portato altre due medaglie
all'Italia: l'argento nei 100 per
Oxana Corso e bronzo per Emanuele Di Marino nei 400. Ma
Rehm non ha superato gli 8 metri: ha chiuso con 7.95 nel salto
conclusivo, dopo aver aperto
con 7.90. Misure lontane dall'8.40 con cui ha conquistato
l'oro mondiale 2015.
A RIO La testa era anche a ve-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
nerdì, quando saprà dalla Iaaf
se potrà partecipare all'Olimpiade, oltre alla Paralimpiade, lui
che stacca con la protesi. Gli
studi che ha commissionato, attraverso una tv giapponese, evidenziano svantaggi nella rincorsa e non sono in grado di valutare se vi siano vantaggi nel
salto. Rehm ha fatto scuola in
Germania: argento al connazionale Streng, lontano più di un
metro (6.90), con La Barbera a
20 cm dal bronzo (6.47 contro i
6,67 del francese Alaize).
AZZURRI Per la Corso l'argento
nei 100 T35 (15"28) era l'obiettivo, con l'oro prenotato dall'inglese Lyle (14"45) complice una
discussa classificazione. Di Marino sui 400 T43-44 ha bissato il
bronzo della fidanzata Arjola
Dedaj, vinto sabato sui 200 TU.
6 RIPRODUZIONE RISERVATA
Pag. 12
IN SUDAFRICA
>, ultimo processo
Presto la sentenza finale
• PRETORIA (SUDAFRICA) —
Per l'ultima volta, Oscar
Pistorius torna nell'aula G del
Tribunale di Pretoria in un
mini processo che dovrebbe
terminare venerdì con la
lettura della pena che l'ex
atleta sudafricano dovrà
scontare dopo esser stato
condannato in Appello per
l'omicidio della fidanzata
Reeva Steenkamp, uccisa con
quattro colpi di pistola la
notte di San Valentino del
2013. A deciderlo sarà
ancora una volta la giudice
Thokozile Masipa, la stessa
che in primo grado, ned'
ottobre 2014, l'aveva graziato,
condannandolo «solo» per
omicidio colposo, credendo
in parte alla versione secondo
cui Biade Runner avrebbe
sparato pensando che dietro la
porta del bagno della sua villa si
nascondesse un ladro. Accusa e
difesa presenteranno alla togata
sudafricana ali ultimi elementi
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
per mitigare o accentuare gli
anni di pena che Pistorius dovrà
scontare nella cella in cui ha già
trascorso dieci mesi per la
prima condanna. Il codice
penale sudafricano prevede 15
anni per omicidio: più probabile
che il campione paralimpico se
la cavi con una sentenza tra i 10
e i 12 anni. A grande sorpresa
l'accusa ha fatto sapere che il
padre di Reeva verrà chiamato a
deporre.
Lorenzo Simoncelli
Pag. 13
DUE MEDAGLIE
Argento per la Corso
Bronzo per Di Marino
Risultati Ancora una giornata di soddisfazioni i colori azzurri
LA SECONDA giornata di gare allo «Zecchini» ha portato due medaglie medaglie all'Italia, nei
Campionati Europei Paralimpici: sui 100 metri T35 la firma la
mette la sprinter Oxana Corso,
medaglia d'argento, con il tempo
di 15.28, mentre il bronzo è arrivato nei 400 T44 grazie a Emanuele
Di Marino con il tempo di 55'87.
Per la Oxana si tratta del terzo podio azzurro in questa rassegna
continentale. «Questa è la decima
medaglia internazionale della
mia carriera _ dichiara soddisfatta la giovane portacolori delle
Fiamme Gialle al termine della
gara _ e stasera voglio festeggiarla
con tutti, e spero che l'Italia tutta
la festeggi con me. Prima della gara ero abbastanza agitata, pensavo
di cadere dai blocchi, li ho trovati
un po' scivolosi e allora ho deciso
di toglierli per sicurezza. Era un
test per Rio, sono contenta del risultato in questo momento della
stagione». La velocista tornerà in
azione a Grosseto mercoledì alle
16.40 sui 200 metri. Negli altri risultati degli atleti azzurri da segnalare il quarto posto nei 100
T51 con 23.94 di Alvise De Vidi
(Fiamme Azzurre), l'atleta italiano paralimpico più decorato della
storia, con 34 medaglie tra Paralimpiadi, Mondiali ed Europei.
L'altro azzurro Riccardo Cavallini (You Can) si è piazzato settimo
in 27.45 nella stessa gara. Nel salto in lungo T37 quinto posto di
Francesca Cipelli, con 3,53. Chiude in sesta posizione sui 200 T53
il 27enne Ivan Messina (Il Faro),
nella prima delle sue quattro gare
di questi Europei con il record stagionale di 30.44. Nella finale dei
400 T47, i due azzurri Giovanni
Mazzette (Saspo Cagliari) e Riccardo Bagaini (Gsh Sempione 82)
chiudono rispettivamente al settimo e ottavo posto. Da segnalare
due record mondiali nel pomeriggio: sui 200 T38 la russa Margarita Goncharova corre in 26.46
mentre nel giavellotto FI 3 il croato Branimir Budetic scaglia il suo
attrezzo a 65,74. In chiusura di
giornata nei 400 T44 oltre al bronzo di Di Marino anche il quarto
posto di Luca Gampeotto. Nel
lungo quarto posto per Roberto
La Barbera con 6,47 ed il settimo
di Riccardo Scendoni con 5,83.
Da segnalare la prova dell'irlandese Noelle Lenihan che ha migliorato il suo record mondiale nel disco F38 con 32,14.
In mattinata la la giornata, per gli
azzurri, si era aperta con il quarto
posto ottenuto da Spartak Doci
sui 1500 metri T37 con il tempo
di 4:38.45. Da registrare il record
del mondo della polacca Arleta
Meloch con 2:18.10 sugli 800 metri T20 ed il primo oro del Regno
Unito grazie al lanciatore Dan
Greaves con 58,15 nel disco
F44-46.
EUROPEI PARALIMPICI DI ATLETICA
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DUE MEDAGLIE! ^ m j p
Argento per la Corso I „_: i * f j ^ * j
Bronzo per Di Marino I - ^mggàm
Nei 200 è il grande giorno
sia:
• Messina: «Con lo s p o r l h o ritrovato il percorso»
FELICI Sopra Oxana Corso, sotto Emanuele Di Marino
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 14
Scherma Titolo italiano di spada paralimpica
Alessia Biagini si ripete
NELLA SECONDA giornata di gare dei campionati italiani
assoluti e paralimpici, le pedane di Roma hanno ospitato le gare
dei campionati di Al e valide per i titoli tricolore paralimpici
maschile e femminile. E la pesciatina Alessia Biagini, vestendo i
colori del Club Scherma Lucca Tbb, si è confermata atleta di
livello altissimo, portando ancora una volta a Pescia il titolo
italiano di spada femminile paralimpica categoria B. In finale ha
liquidato con un secco 15-3 Sara Valenti di Rimini. Al terzo
posto Matilde Spreafico di Lecco, fermata in semifinale da
Valenti (15-12). Il giorno seguente la schermidrice pesciatina è
tornata in pedana per cimentarsi nelle fasi finali del torneo di
fioretto. In semifinale si è trovata di nuovo opposta a Valenti,
liquidata con un 15-1 senza appello. Nello scontro per l'oro però
niente da fare (4-15) contro la veneziana Beatrice 'Bebé' Vio,
campionessa europea e mondiale in carica. «Sono contenta - dice
Biagini - di essermi confermata campionessa italiana. Nel
fioretto ho perso con Bebé, che è molto forte, ma sono riuscita a
tirare abbastanza bene. Ho avuto anche la mia prima esperienza
con l'antidoping: ho dovuto bere due litri e mezzo di acqua in 40
minuti, ma è una cosa positiva che controllino».
Emanuele Cutsodontis
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 15
Carrozzina a cinque cerchi
per il sassarese Corradi
Sarà a Rio de Janeiro per i Giochi paralimpici di tennis nella categoria quad
«Orgoglioso di rappresentare l'isola e per una medaglia non parto battuto»
di Mario Carta
» SASSARI
Ne ha fatta di strada, su quelle
rotelle. Fondo campo e sotto
rete, servizio e segui, laterale e
poi dall'altea parte. Ne ha macinati di chilometri su quella
carrozzina tra diritti e rovesci,
volée e pallonetti. Alberto Corradi, che appena sabato scorso è arrivato secondo al Czech
Open, numero 11 al mondo
nella categoria quad, dal 7 settembre porterà la bandiera di
Sassari e della Sardegna fino a
Rio De Janeiro, ai Giochi paralimpici di wheelchair tennis,
insieme all'amica e collega di
circolo Marianna Lauro, ploaghese, alla terza partecipazione olimpica di fila.
Già fatto il biglietto?
«Lo fa la federazione...e non
lo farà solo per me. Io sono
l'unico azzurro qualificato nella mia categoria, ma in Brasile
nell'open ci saranno anche Fabian Mazzei e Marianna».
Quando ha deciso che voleva andare ai Giochi?
«Per riuscirci dovevo acquisire i punti dei tornei internazionali dal maggio 2015 al
maggio 2016. Entrano i primi
12 del ranking mondiale e mi
ha aiutato l'Open di Alghero
dove in un anno ho fatto due finali, perché visto che in settembre ospiteremo il mondiale è stato anticipato e ho avuto
una chance in più, oltretutto
in casa».
Il suo torneo, il Sardinia
Open, quello che organizza
con la sua società.
E' quello che mi rode di più,
non essere ancora riuscito a
vincerlo. Quest'anno era alla
mia portata, ho perso per una
manciata di punti. Ma le olimpiadi me le sono messe in testa
nel 2014, quando sono entrato
nella categoria quad. Ci siamo
guardati in faccia con il responsabile della Fit Vignali, mi
ha detto devi provarci. Detto e
fatto».
Non è stato così semplice.
«Mi alleno anche sei volte alla settimana per due ore al
giorno, ritmi da professionista
no perché lavoro, ma mi ritaglio il tempo a pranzo tutti i
giorni».
La sua società, la Sardinia
OpenAsdc, sforna campioni.
«E' nata nel 1999 e ora ha
sette tesserati in carrozzina,
più l'attività normale degli associati, ma ci occupiamo soprattutto di manifestazioni,
degli aspetti culturali e sociali
e dell'organizzazione del torneo di Alghero. Poi, sì, con sette tesserati due alle olimpiadi... e poteva andarci anche Luca Arca, main marzo ha deciso
di rinunciare per motivi personali. E' molto forte, nella categoria open ce l'avrebbe fatta
tranquillamente».
Con che prospettive va a
Rio?
«Con glande orgoglio. Partecipare è il motto olimpico ma
sogno una medaglia. Resterà
un sogno, anche se in Coppa
del Mondo a Tokyo pur- perdendo con i numeri 2 e 3 me la
sono giocata, mentre il numero uno è inarrivabile. Gli altri
sono molto forti, però non sono chiuso totalmente».
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Li abbiamo conosciuti, da
anni frequentano Alghero.
«Il nostro torneo è uno dei
più importanti al mondo e l'organizzazione della Coppa del
mondo un onere e un onore in
più».
La sua categoria, il quad.
«E' per chi non h il conuollo
del tronco o ha problemi a uno
degli arti superiori. Ho fatto la
open per tanti anni, ma con il
mio tipo di lesione dorsale
molto alta e il braccio destro
non ero competitivo, quindi...»
A Rio andrà da solo, con il
tecnico della nazionale. Ma a
Rio non c'è arrivato da solo.
«No. Devo ringraziare il mio
allenatore che segue me e tutto il nosuo team da 11 anni,
Alessandro Ciotti, il mio fisioterapista e sparring partner
Marco Zannin, i tecnici della
nazionale italiana Alberto Setti e Giancarlo Bonasia per i
preziosi consigli, il nostro responsabile Fit Gianluca Vignali che mi ha spinto e sostenuto
nel centrare questo prestigioso obiettivo, la mia prima tifosa, mia moglie Giovanna che
mi ha seguito in tantissime occasioni, il mio team di lavoro
Studio Ottico, il mio special team Asdc Sardinia Open. Voglio però in primis dedicare la
mia partecipazione ai prossimi giochi Paralimpici a un
grande uomo, un grande amico, che ha sempre supportato
le mie iniziative, mio grande tifoso e amico fraterno che ci ha
lasciati prematuramente: Piergiuseppe Vacca».
Pag. 16
A undici anni
l'incidente,
nuoto e basket
prima del tennis
Alberto Corradi è nato a Genova, nel 1961, ma è da sempre
sassarese. A undici anni l'incidente in moto, a 10 all'ora, insieme a Marco, uno degli amici della piazza. Una buca per
lavori in corso non segnalati in
viale San Pietro, la moto gli si
ribalta addosso. Frattura cervi-
cale molto alta. La famiglia gli
è stata vicinissima e lo ha mandato in uno dei migliori centri
specializzati al mondo, dove
dopo avergli chiaramente detto da subito che mai più avrebbe camminato, gli è stata insegnata tutta una vita su una sedia a rotelle. E lui questa vita
l'ha presa al volo, sempre circondato da amici veri e da Giovanna Scanu, sua moglie e sua
prima tifosa.
Il primo contatto con lo
sport è stato con il nuoto non
agonistico, poi nel 1990 ha iniziato con il basket nell'Annue
Sassari, ancora lontana dal diventare caumione d'Italia e
d'Europa. «Eravamo l'ultima
squadra in Italia, perdevamo
sempre di 40-50 punti». Poi il
tennis, il primo amore. «La
mia passione dapiccolino, negli Anni 70 facevo l'alba per vedere Panatta agli Open d'Australia. Ero malato di tennis racconta Albergo, che quando
ripone la racchetta è un apprezzato ottico - e a spingermi
sono state la passione, la mia
famiglia e mia moglie, che mi
segue tutto l'anno in giro per il
mondo, da Tokyo alla Turchia». Nel suo palmares, sinora, un titolo italiano e 2 tornei
internazionali.
EGIONEAUTUNum~
Tre immagini di Alberto Corradi, numero 11 al mondo nel wheelchair tennis categoria quad
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Sinigalia-Straniero sono d'oro
Scherma. Le due fiorettiste del Cs Mestre vincono nella prova a squadre. Un argento per D'Ambra
» ROMA
Martina Sinigalia e Stefania
Straniero sono campionesse
d'Italia a squadre di fioretto. Il
titolo lo hanno conquistato ieri
all'Eur Tonino di Roma dove si
sono conclusi gli assoluti di
scherma. Un tricolore che le
due atlete del Circolo Scherma
Mestre hanno raggiunto con il
gruppo sportivo del Corpo Forestale, di cui fanno parte. Un
anno fa a Torino fu bronzo, stavolta l'oro non è sfuggito grazie
soprattutto a una grande prova
in semifinale, in cui hanno di
fatto detronizzato le Fiamme
Oro di Erica Cipressa, quest'anno orfane della leggendaria Valentina Vezzali.
Un successo sofferto, arrivato per 38-33, e in cui Martina Sinigalia ha saputo fare la differenza superando 5-1 l'olimpionica Elisa Di Francisca (sabato
oro individuale, ndr) e 6-3 Alice
Volpi, perdendo poi solo la frazione contro Erica Cipressa.
Nei quarti le "forestali" avevano sfruttato il ritiro del gruppo
sportivo dei Carabinieri, mentre in finale se la sono dovuta
vedere con le Fiamme Gialle,
ma la sfida in pedana si è subito
messa in discesa, perché il solo
problema è stato lavorare sulla
gestione del vantaggio fino alla
chiusura 45-36. Erica Cipressa
quest'anno si è così dovuta accontentare del bronzo, ottenuto grazie alla vittoria 45-33 nella finalina contro l'Aeronautica
Militare, ma che va ad aggiungersi ai tanti trionfi di una stagione comunque incredibile
per la fiorettista veneziana a livello nazionale e internazionale.
Un altro fiorettista del CS
Mestre, ieri però in pedana con
i colori delle Fiamme Oro, è Piero Franco che si è tolto la soddisfazione di vincere anche lui la
medaglia di bronzo. Un terzo
posto meritato, arrivato dopo il
successo nei quarti contro la
Mangiarotti Milano (45-28) e la
sconfitta in semifinale con le
Fiamme Gialle (22-45). La finale per il bronzo è stata quindi
vinta 42-34 sulla Forestale.
Martina Sinigalia e Stefania Straniero, oro a squadre
Nelle prove paralimpiche
medaglia d'argento per Nicola
D'Ambra (Officina della Scherma Mirano), che ha confermato il piazzamento dello scorso
anno a Torino nella sciabola categoria B. Chiuso il girone in seconda posizione, in semifinale
D'Ambra ha sconfitto con un
netto 15-1 Andrea Pellinghelli
(Cs La Farnesiana), perdendo
però l'assalto per l'oro contro il
grande Alessio Sarri (Fiamme
Oro) che si è imposto 15-4. Per
D'Ambra si tratta dell'ennesimo podio tricolore.
Il bilancio della scherma veneziana a questi assoluti di Roma si chiude con due ori, due
argenti e tre bronzi. Ai risultati
di ieri vanno infatti aggiunti
quelli di sabato nelle prove paralimpiche. Beatrice Vio aveva
trionfato nel fioretto, mentre
Matteo Dei Rossi aveva ottenuto un argento nel fioretto e un
bronzo nella spada. A conferma dell'ottimo lavoro della
scuola veneziana anche nel settore paralimpico.
(s.b.)
Nicola D'Ambra argento nella sciabola paralimpica
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 19
Franchetto non si ferma
Altro carico di medaglie
Fisdirdi Loano
Gianluigi Franchetto (Osha-Asp)
Nuoto disabili
Il ventunenne di Luisago
ancora in evidenza
ai campionati europei
Si arricchisce sempre
di più il medagliere dell'Italia
ai campionati europei di nuoto
Fisdir di Loano, riservati ad
atleti con disabilità intellettiva
e relazionale.
Un significativo contributo
alla causa lo sta dando il comasco Gianluigi Franchetto, 21
anni di Luisago, atleta dell'Osha-Asp che sta incrementando anche il suo personale
bottino.
Ieri, alla piscina "Doria Loano Nuoto", si è celebrata un'altra grande giornata e Gianluigi
è riuscito a superarsi nuovamente, conquistando due medaglie d'argento nei 100 delfino
e nei 50 stile, mettendosi al
collo u n altro argento nella
staffetta 4x100 con i compagni
di squadra Kevin Casali, Misha
Palazzo e Marco Scafidi.
Salgono così a quattro le medaglie vinte da Gianluigi nelle
gare singole - a quelle di ieri
vanno infatti aggiunte quella
d'argento nei 50 rana e quella
di bronzo nei 100 stile -, mentre sono già cinque le medaglie
d'argento ottenute nelle varie
staffette, dove l'Italia è praticamente sempre salita sul podio.
Davvero convincente - e
manca ancora una giornata intera di gare - il percorso di
Franchetto, su cui il et Marco
Pesciaiuolo ripone grande
aspettative.
E chissà che non arrivi, nella
giornata conclusiva, anche la
medaglia d'oro, che ancora
manca e che renderebbe ancora più speciale lo splendido
campionato europeo dell'atleta luisaghese.
L.Spo.-L.Pin
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 20
ATLETICA
Maspero in diretta
su Raisport
I tifosi di FedericaMaspero
potranno seguire oggi in direttalagaradella trentasettenne canturina. La comasca è al via alle 16.30 nella
finale dei 200 metri negli
Europei paralimpici di
Grosseto, C.ANS.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Luciani e Porta campioni nazionali
Due medaglie d'oro, quattro
d'argento e sei di bronzo sono il
bottino della Ginnastica Pavese nei
campionati italiani di artistica e
ritmica della Fisdir, riservata agli
atleti con disabilità intellettiva
relazionale, disputati al
PalaRavizza e allestiti dalla società
del presidente Lorenzo Lanza. Sul
primo gradino del podio sale
Melissa Luciani nella artistica
livello 3 seniores alle parallele,
mentre è terza al volteggio. Oro
anche per Giancarlo Porta nella
artistica livello 1 al corpo libero,
mentre è argento agli anelli e
bronzo alle parallele. Seconda nella
artistica livello 2 junior Arianna
Destro al corpo libero, al volteggio e
alla trave. Terzo nella artistica
livello 3 senior Andrey Sferrazza al
corpo liberoe agli anelli. Terzo
posto anche per Michele Tomaselli,
livello 2 senior alle parallele.
Claudio Del Bo, responsabile dei
corsi Fisdir per la Pavese, è
soddisfatto: «La manifestazione è
riuscita benissimo. Il risultato è
stato importante perché abbiamo
conquistato diverse medaglie». Il
presidente Lanza sorride: «Tutto
quanto perfetto, al di là di un
incidente fortuito ad un ragazzo.
Abbiamo dimostrato la società sa
fare le cose per bene. Sono contento
anche per i ragazzi della mia
società che hanno raccolto tanti
buoni risultati». Linda Casalini,
consigliere nazionale della Fisdir:
«Giornata positiva perché abbiamo
più atleti e più società rispetto agli
anni scorsi. La provincia di Pavia è
diventato un polo nazionale».
Chiude la responsabile della
nazionale Fisdir Virna Duca: «I
migliori hanno confermato le loro
qualità, ma ne teniamo d'occhio
altri che stanno crescendo bene».
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 22
SCHERMA ASSOLUTI: IL MODICANO E L'ACESE D'ORO
Avola e Daniele Garozzo
campioni d'Italia a squadre
I campionati italiani Assoluti di
scherma si sono chiusi ieri a Roma
con l'oro a squadre vinto dalle Fiamme Gialle grazie al modicano Giorgio Avola e all'acese Daniele Garozzo. Una medaglia pregiata che si aggiunge a quella conquistata a squadre nella spada dagli etnei Paolo
Pizzo e Alberta Santuccio. Nell'individuale bronzo nel fioretto ancora
con Daniele Garozzo e nella sciabola con la trapanese Lo reta Gulotta.
Nellefinaliparai impiche, infine, oro
per la siracusana Loredana Trigilia.
LORENZO MAGRI PAGINA40
i TRICOLORI ASSOLUTI. A Roma ancora due medaglie per gli atleti siciliani
Avola e Daniele Garozzo d'oro
nella finalissima a squadre
Il modicano e l'acese protagonisti con il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle
gio Avola e l'acese Daniele Garozzo. 1
finanzieri-fiorettisti dopo aver suE' calato ieri a Roma il sipario sull'e- perato in semifinale le Fiamme Oro
dizione 2016 dei campionati Italiani per 45-22, hanno avuto la meglio in
assoluti e paralimpici di scherma. La finale sull'Aeronautica Militare col
giornata finale ha visto assegnati i ti- punteggio di 45-32.
toli di Serie Al difiorettofemminile,
Nella finale si sciabola femminile
fioretto maschile e sciabola femmi- titolo al Cs Carabinieri con Rossella
nile, oltre ai tricolore di sciabola pa- Gregorio, Livia Stagni ed Arianna Erralimpica e di scherma per non ve- rigo grazie al successo in finale condenti e al termine della rassegna tri- tro l'Aeronautica Militare (45-29). Le
colore, è stato anche assegnato il tro- portacolori dei Carabinieri, con la
feo Interforze promosso dall'Ufficio presenza della plurititolata di fioretSport dello Stato Maggiore della Di- to Arianna Errigo "prestata" alla
fesa che è andato al Cs Aeronautica sciabola, avevano avuto ragione in
Militare.
semifinale dell'Esercito col puntegSicilia ancora protagonista e dopo i gio di 45-36. L'Aeronautica Militare,
due bronzi individuali ottenuti dal- invece, aveva fermato la corsa delle
l'acese Daniele Garozzo (fioretto Fiamme Gialle capitanate dalla tramaschile) e dalla trapanese Loreta panese Loreta Gulotta per 45-36. Al
Gulotta (sciabola donne) e i due ori a terzo posto la squadre dell'Esercito,
squadre dell'etneo Paolo Pizzo (spa- dopo il ritiro della squadra del Grupda) con il Cs Aeronautica e l'altra et- po Sportivo della Guardia di Finannea Alberta Santuccio (spada) con il za.
gs Fiamme Oro, ieri nelle finali a
Sicilia ancora sul podio anche nelle
squadre è arrivato l'ennesimo po- finali degli Assoluti paralimpici con
dio.
la siracusana Loredana Trigilia del
E' stata infatti la squadra del Grup- Club Scherma Roma che ha vinto il
po Sportivo Fiamme Gialle diretto titolo di sciabola femminile paralimdal col. Vincenzo Parrinello ad ag- pica, categoria A. L'atleta siciliana
giudicarsi il titolo di Serie Al schie- ormai da anni trasferitasi a Roma ha
rando alfiancodi Valerio Aspromon- vinto lafinalecontro Ionela Andreea
te e Luigi Samuele, il modicano Gior- Mogos delle Lame Rotanti Torino
LORENZO MAGRI
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
(15-14), "vendicando" così la sconfitta subita il giorno prima nella gara
di fioretto femminile. Terzo posto
per Sofia Brunati (Circolo Scherma
Lecco), sconfitta 15-5 da Loredana
Trigilia in semifinale, e per Liliana
Tolu della Chiti Scherma Pistoia, superata 15-4 da Ionela Mogos.
E' stato il derby tutto interno alla
Conad Scherma Modica a concludere il campionato italiano di spada
maschile non vedenti. A vincere è
stato Tommaso Ferraro che in finale
ha superato 10-9 il compagno di
club, Antonio Carnazza. Al terzo posto salgono Strato Petrucci della Zinella Scherma di San Lazzaro di Savena, sconfitto 10-8 da Tommaso
Ferraro in semifinale, e Lorenzo Bailini dell'Accademia Schermistica
Fiorentina, superato 10-9 da Antonio Carnazza.
Adesso per tutti i big azzurri appuntamento dal 20 prossimo a Torun in Polonia dove verranno assegnati i titoli Europei 2016 con la Sicilia che a livello assoluto schiererà
ben sette elementi che potevano essere otto senza il forfait dell'acese
Marco Fichera alla prese con un infortunio che ha convinto il et. azzurro di spada Sandro Cuomo a tenerlo a
riposo per non pregiudicare l'appun-
Pag. 23
tamento olimpico di agosto a Rio.
Della squadra azzurra così faranno
parte nella squadra di spada Rossella
Fiamingo, Enrico Garozzo, Paolo Piz- rozzo e nella sciabola femminile Lozo e Alberta Santuccio; nel fioretto reta Gulotta.
maschile Giorgio Avola e Daniele GaLe Fiamme Gialle
hanno vinto a
roma il tricolore
assoluto (nella
foto il modicano
Giorgio Avola,
l'acese Daniele
Garozzo, Valerio
Aspromonte e
luigi Samuele) di
fioretto
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 24
Scherma
Sciabola, Gregorio tricolore a squadre
E' calato il sipario ieri sull'edizione 2016 dei Campionati
Italiani Assoluti e Paralimpici
di scherma. Si spengono le luci
all'Eur Torrino di
Roma e nell'ultima giornata della
r a s s e g n a tricolore
arriva anche un
acuto salernitano.
Protagonista la "solita" Rossella Gregorio, prossima a
partire con la Nazionale azzurra per
le Olimpiadi di Rio.
La campionessa cresciuta con il
Club Scherma Salerno ha vinto
il titolo italiano a squadre di sciabola femminile con la formazione dei Carabinieri, che schierava
con lei a n c h e Livia Stagni ed
Arianna Errigo. Il team dell'Arma è salito sul gradino più alto
del podio dopo aver sconfitto in
^ ^ ^ finale l'Aeronautica
Militare per 45-29.
Le portacolori dei
Carabinieri, con la
\
' presenza della Errigo, plurititolata di
> £ fioretto "prestata"
alla sciabola, avevano avuto ragione
in semifinale dell'Esercito col punteggio di 45-36. Per
Rossella Gregorio, trascinatrice
del team dei Carabinieri, u n a
g r a n d e iniezione di fiducia in
vista dei Giochi Olimpici.
X
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
©riproduzione riservata
Pag. 25
Atletica: l'umbro
Acciarino ottavo
agli europei Ipc
GROSSETO - Non arriva il
primato italiano che si
aspettava ma comunque
una posizione da finale.
Antonio Acciarino ha
chiuso all'ottavo posto il
campionato europeo paralimpico in corso di
svolgimento a Grosseto.
In una gara in cui Aled
Davies è finito a 2 centimetri dal record del
mondo, l'alfiere
dell'Athletic Terni non è
riuscito a ripetere il lancio con cui a Nembro aveva migliorato il primato
italiano (11.73) ma con il
10.90 ha chiuso ottavo
nel getto del peso F4.2.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 26
DATA
domenica 12 giugno 2016
SITO WEB iltirreno.gelocal.it
INDIRIZZO http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/sport/2016/06/11/news/il-piu-grande-evento-del-genere-mai-disputato-fino-a-oggi-1.13646370
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SIR CRAVER, PRESIDENTE DEL COMITATO INTERNAZIONALE
«Il più grande evento del genere
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GROSSETO. «Grosseto 2016 è il preambolo per le Paralimpiadi di Rio de
Janeiro». Così Sandrino Porru, presidente della Federazione italiana
sport paralimpici, ha definito l’evento che da stamani...
11 giugno 2016
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Janeiro». Così Sandrino Porru, presidente della Federazione italiana
sport paralimpici,
ha definito
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11 giugno 2016
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GROSSETO. «Grosseto 2016 è il preambolo per le Paralimpiadi di Rio de
Janeiro». Così Sandrino Porru, presidente della Federazione italiana sport
paralimpici, ha definito l’evento che da stamani calamiterà l'attenzione degli
appassionati di atletica. «Il più grande evento di atletica paraolimpica mai
disputato finora e questo che si tiene a Grosseto è un esempio di grande
organizzazione», ha ribadito Sir Philip Craver, presidente del Comitato
paralimpico internazionale (Ipc), salito sul palco posto ad un lato della piazza, a
fianco del maxi schermo dove scorrevano parole e le immagini più belle della
cerimonia. Un benvenuto ad atleti e dirigenti sportivi è stato dato anche dal
sindaco uscente, Emilio Bonifazi, dal presidente del Comitato italiano
paralimpico, Luca Pancalli e dal sottosegretario alla giustizia, Gennario Migliore.
A battezzare
gli Europei, però, ci hanno pensato tre ex atleti disabili: l'allenatore della
nazionale italiana di atletica leggera parolimpica Alessandro Kuris, l'atleta
azzurro Riccardo Scendoni ed il giudice Anita Florit che hanno letto in inglese il
giuramento a conclusione della cerimonia.(s.f.)
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