La Firenze di Michelangelo
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La Firenze di Michelangelo
La Firenze di Michelangelo Basilica di Santa Croce, Casa Buonarroti, Museo del Bargello Domenica 13 Novembre Ritrovo alla stazione FS di Arezzo alle ore 7:00 e partenza con treno regionale alle 7:17 – arrivo a Firenze SMN alle ore 8:47 (salvo cambi di orario). Incontro con la guida specializzata che seguirà il gruppo per l'intera giornata. Il percorso si svolgerà interamente a piedi. Pranzo libero in corso d’escursione. Pochi artisti hanno lasciato un segno così profondo e duraturo nella storia dell'arte come il grande Michelangelo Buonarroti. Firenze conserva moltissimi suoi capolavori. Andare alla scoperta della “città di Michelangelo” significa ripercorrere le tappe della sua esperienza artistica, visitando luoghi indissolubilmente legati alla sua memoria. Nato a Caprese (AR) nel 1475, Michelangelo fu il culmine della civiltà rinascimentale e venne celebrato come il massimo genio del suo tempo, rappresentandone anche la drammatica conclusione. Apprendista dal 1487 nella bottega del Ghirlandaio, intorno al 1489 venne in contatto presso il giardino di San Marco – sede della collezione di antichità della famiglia Medici – con la statuaria classica e la filosofia neoplatonica, componenti essenziali per lo sviluppo della sua produzione artistica. L'arte di Michelangelo s’impose presto, fin dalle opere giovanili, e un'aura di mito circondò l'artista "divino". Suoi mecenati e committenti, con i quali ebbe spesso rapporti di particolare e controversa intimità, furono i protagonisti della storia fiorentina e romana. Per comprendere appieno l'evoluzione stilistica di Michelangelo a Firenze è necessario visitare la Casa Buonarroti, nel vivace e pittoresco quartiere di Santa Croce: Casa Buonarroti non è il palazzo dove visse Michelangelo, ma il luogo della memoria e della celebrazione del suo genio. L’edificio fu fatto costruire dall'amato nipote Leonardo e passò di generazione in generazione fino all'estinzione della famiglia. Custodisce le opere della prima giovinezza del grande artista: la Battaglia dei Centauri e la Madonna della Scala. La prima non sarebbe stata possibile senza la conoscenza della statuaria classica che il giovane aveva avuto modo di studiare nel Giardino di San Marco. La seconda è un chiaro omaggio al grande Donatello. Diverse opere scultoree di Michelangelo sono conservate presso il Museo del Bargello: nella sala a lui dedicata, infatti, è possibile ammirare il Bacco, una delle sue rare opere profane, realizzato tra il 1496 e il 1497, il Tondo Pitti e il Ritratto di Bruto. Il Museo del Bargello è situato in un imponente edificio costruito alla metà del Duecento come sede del Capitano del Popolo, ma nel 1574 divenne la sede del Bargello, ovvero del Capitano di Giustizia. Nel 1859 il palazzo divenne Museo Nazionale e così vi sono confluite alcune delle più importanti sculture del Rinascimento, tra le quali capolavori di Donatello, Luca della Robbia, Verrocchio, Cellini, oltre che di Michelangelo. In seguito il museo si è arricchito con prestigiose raccolte di bronzetti, maioliche, cere, smalti, medaglie, avori, ambre, arazzi, mobili, sigilli e tessili, provenienti in parte dalle collezioni medicee e in parte da donazioni di privati. La Basilica di Santa Croce è invece il luogo che conserva le spoglie del “maggior pittore, scultore et architettore che sia mai stato” (G. Vasari), morto a Roma nel febbraio del 1564. Il suo corpo sarebbe stato trafugato dal nipote Leonardo e portato a Firenze, dove ebbe esequie solenni in San Lorenzo per essere infine inumato in Santa Croce, deposto in un sepolcro monumentale disegnato da Giorgio Vasari, composto da tre figure piangenti che rappresentano la pittura, la scultura e l'architettura. Ma Santa Croce, definita da Ugo Foscolo “Tempio delle Itale Glorie”, non è soltanto custode della memoria dei fiorentini illustri, ma è anche chiesa francescana riconosciuta come una delle massime espressioni dello stile gotico in Italia. Al suo interno conserva le testimonianze più significative della pittura fiorentina del Trecento, come lo splendido Crocifisso di Cimabue, le Storie di San Francesco e quelle di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista affrescate da Giotto, la Storia della Vera Croce di Agnolo Gaddi. Al termine delle visite proseguimento per la stazione di Firenze SMN. Alle 18:13 o 19:04 partenza per Arezzo (il biglietto di ritorno del treno sarà individuale, così che ognuno potrà decidere liberamente l'orario di rientro). N.B. L'ordine delle visite sarà deciso dalla guida, in base agli orari di apertura dei siti museali. Eventuali chiusure improvvise sconosciute al momento della programmazione potrebbero causare l'annullamento del viaggio. Quota di partecipazione minimo 40 persone € 49,00 Quota di partecipazione minimo 30 persone € 53,00 La quota comprende: Viaggio in treno regionale a/r – Guida specializzata per l'intera giornata – assicurazione – Ingressi Basilica di Santa Croce e Casa di Michelangelo - accompagnatore Pepita La quota non comprende: Museo del Bargello (costo indicativo) € 4,00/ € 2,00 insegnanti e ragazzi 18-25 anni/ gratis ragazzi < 18 – Auricolari per l’intera giornata € 2,00 a persona IL VIAGGIO SARÀ CONFERMATO CON MINIMO 30 PARTECIPANTI Saldo all'atto della prenotazione Necessaria carta d'identità PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI PEPITA VIAGGI via Ristoro 68 - zona Giotto AREZZO tel. 0575 324500 [email protected] www.pepitaviaggi.com Prima della prenotazione del viaggio, si prega di prendere visione delle condizioni generali di contratto pubblicate sul nostro sito www.pepitaviaggi.com