Focus/Bilancio 2009 Unieco “Rimanere competitivi” Unieco 25: l
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Focus/Bilancio 2009 Unieco “Rimanere competitivi” Unieco 25: l
GEK TESSARO PER UNIECO 2010 PIANETA UNIECO - Luglio 2010 - n. 2 - Rivista Trimestrale - “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento Postale - 70% - DCB - Reggio Emilia Focus/Bilancio 2009 Unieco “Rimanere competitivi” Unieco 25: l’immobiliare è diventato “artistico” CLF: da 65 anni il futuro corre su binari sicuri Social Housing: un premio all’EIRE con CCC Abita 2 2010 CITTÀ DI SALSOMAGGIORE TERME SALSOMAGGIORE TERME VENERDI 24 SETTEMBRE ORE 18 L’arte entra a Palazzo DETRAZ ART 2010 mostra delle opere dello scultore Mario Pavesi SALSOMAGGIORE TERME - P.ZZA ETTORE COSENZA, 3 - INFO: 347-3766727 House Organ di Unieco 2012 anno europeo delle cooperative Riunita a Bruxelles l’Assemblea regionale di Cooperatives Europe, organismo dell’ACI che rappresenta la cooperazione europea, ha fatto il punto sulla “road map” che porterà i cooperatori verso il 2012, proclamato dall’assemblea Generale delle Nazioni Unite e gli Stati Membri “Anno Internazionale delle Cooperative”. come priorità perché la crisi ha dimostrato, e anche in questo caso forse non era necessaria una prova ulteriore, che la cooperazione, e Unieco, hanno saputo navigare nella crisi più grave che l’economia mondiale ricordi senza perdere di vista il valore del lavoro e delle persone che danno vita alle aziende. I dati ne sono una prova. Negli ultimi 18 mesi sono state 702 le nuove cooperative che hanno aderito a Legacoop. Hanno prodotto un fatturato di circa 180 milioni di euro, mentre l’occupazione è stimabile nell’ordine delle 4.500 persone. Il record di natalità spetta alla Sicilia, con 166 cooperative, seguita dall’Emilia Romagna (66), dalla Sardegna (65), dal Lazio (59) e dalla Puglia (43). In riferimento ai settori di attività, la classifica è guidata dalle cooperative sociali (196), seguite da quelle di servizi (165), di produzione e lavoro (118), agroalimentari (72) e di edilizia abitativa (58). Il 2012 è una occasione per affermare con orgoglio che la formula societaria cooperativa rimane uno strumento moderno per trovare soluzioni ai problemi delle persone e delle comunità. E’ un appuntamento importante per tutti i soci di tutte le cooperative. E’ il riconoscimento, se ancora qualcuno ne aveva bisogno, che il modello imprenditoriale cooperativo è uno dei fattori principali dello sviluppo economico e sociale, in particolare per quanto riguarda il raggiungimento di obiettivi di riduzione della povertà. La risoluzione dell’ONU invita i Governi degli Stati Membri, le Nazioni Unite, le organizzazioni cooperative e gli altri stakeholder a cogliere l’occasione dell’Anno internazionale delle Cooperative come modo per promuovere il cooperativismo e sensibilizzare sul contributo delle cooperative allo sviluppo socioeconomico ed invita inoltre a creare un ambiente di maggiore sostegno allo sviluppo cooperativo in ogni parte del mondo. L’ONU sta inviando ai governi un documento relativo all’Anno Internazionale delle Cooperative, da cui dovrebbe poi partire tutto l’iter a livello dei singoli paesi attraverso la costituzione di Comitati Nazionali. In Italia, in vista del 2012, si dovranno attuare tutte le politiche ed i programmi necessari per ribaltare la marginalità a cui oggi alcuni vorrebbero relegare il movimento cooperativo. E’ un impegno che il nuovo consiglio di amministrazione di Unieco assume Editore: Mauro Casoli Direttore responsabile: Il Consiglio di Amministrazione Unieco Sommario Sommario Focus Stefano Catellani Redazione: Unieco Servizio Comunicazione Adriano Milelli Elena Messori Monia Scaltriti Via Meuccio Ruini, 10 Reggio Emilia Tel. 0522-795099 [email protected] Redazione Vetrina immobiliare Cristina Campani Donatella Galloni Graziano Pini Progettazione e editing: Artoni Grafica Montecchio Emilia Fotografie: Superstudio (RE) Massimo Manini Stampa: Bertani&C Via C.A. Dalla Chiesa, 4 42025 Cavriago (RE) Autorizzazione del Tribunale di RE n° 1047 del 16/08/2001 In allegato: La vetrina immobiliare N.1 2010 Bilancio 2009 Unieco: “Rimanere competitivi” L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2009: fatturato a 520 milioni di euro Tutti i “numeri” di Unieco Le aree di business: “la ripresa arriverà” Le persone rimangono “al centro” Casoli: “E’ tempo di grandi cambiamenti” Quattro donne nel nuovo Consiglio di Amministrazione “Ecco le sfide per pensare oltre la crisi” Giuliano Poletti Presidente nazionale Legacoop Le istituzioni Comune e Provincia “siamo al fianco delle imprese e di chi lavora” L’11esimo Bilancio Sociale “Sempre nel Cuore” Tanti i soci che hanno fatto crescere Unieco Pag. 4 Pag. 8 Pag. 9 Pag. 15 Pag. 16 Pag. 17 Pag. 18 Pag. 18 Pag. 19 Pag. 21 Scenari LEGACOOP Emilia Romagna Crescono produzione, vendite e occupazione stabile Pag. 50 Assemblee I bilanci 2009 della cooperazione a confronto CLF cerca opportunità all’estero La Costruzione Lavori Ferroviari Spa nel 2009 ha fatturato 126 Milioni di euro Pag. 22 Pag. 46 Marketing Unieco 25 A Reggio, Correggio, Carpi, Modena e Parma una innovativa proposta immobiliare Pag. 26 Fiere EIRE: un successo per tutta Unieco All’Eire “CCC Abita” vince il premio Ecosostenibilità e Innovazione Tecnologica Real Estate Awards premiata “Porta Nuova Il gruppo CLF a Expo Ferroviaria Torino 2010 CLF “in vetrina” in Germania a InnoTrans 2010 Tecnologie Unieco in vetrina al SEP Alla fiera di Padova l’evento dedicato all’Ambiente Sinergie Edilizia Industrializzata Pag. 40 APE: una storia di successi Unieco e CMB Il progetto “BRC–Building Responsible Competitiveness” Pag. 54 Pag. 30 Eventi “Detraz Art 2010” A Salsomaggiore un evento per sottolineare il pieno recupero di una parte importante del centro termale Residenze Aldegatti: Abitare contemporaneo ANDIL osservatorio laterizi 2009: Metà capacità è inespressa Pag. 43 Pag. 44 Pag. 51 Cooperazione Pag. 32 Pag. 34 Pag. 35 Pag. 36 MIC Conclusa al Museo Cervi la quarta edizione della scuola di Pag. 52 alta formazione di Legacoop Solidarietà “senza frontiere” Il bilancio 2009 di Boorea Pag. 53 guarda al futuro News Pag. 37 Pag. 38 Pag. 48- 49 BILANCIO 2009 UNIECO 4 Focus Pianeta Unieco Bilancio Andate sempre alla ricerca di opportunità che vi offrono l’occasione per imparare. Cercate sempre qualcosa che “si accende il motore” Jack Welch ex Ceo General Electric “Rimanere competitivi” Soddisfare le esigenze dell’oggi creando opportunità per il domani BILANCIO 2009 UNIECO Pianeta Unieco Focus 2009 Unieco 5 Reggio Emilia L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2009: fatturato a 520 milioni di euro In tutto il mondo, quando si cercano le parole giuste per guardare oltre la crisi, quelle che circolano più spesso sono due: “Stay Competitive”, ovvero rimanere competitivi. E’ questa la chiave: continuare a investire nei business chiave, aprirne di nuovi, mantenere e ampliare le quote di mercato nelle aree di tradizionale presenza e conquistarne di nuove in altri mercati, anche all’estero. Cogliere le opportunità che la crisi apre, anche pensando a nuove acquisizioni, per dare un futuro a sfide imprenditoriali che hanno dimostrato, anche in tempi di crisi, di avere i “capitali giusti”. Prima di tutto quello umano, poi la solidità finanziaria e industriale, per “esserci in posizioni di leadership”, quando questa, che non è una selezione tra imprese ma una vera “mutazione”, avrà definito il nuovo quadro di riferimento mondiale. Affrontare la “mutazione”, il grande cambiamento necessario per “rimanere competitivi”. Di questo stiamo parlando. E le strategie “anti crisi” che Unieco sta mettendo in campo passano da 80 nuovi ingressi, assunzioni, (frutto anche di acquisizioni) e dall’avvio di nuovi business in Italia e all’estero. All’assemblea dei soci, riunita all’auditorium Malaguzzi di Reggio Emilia, il presidente Mauro Casoli ha confermato il budget 2010 con il fatturato a 650 milioni di euro. Si lavora con attenzione intorno al piano di sviluppo 2009 -2012 ma con le “armi giuste”: supportati da un bilancio 2009 che evidenzia un fatturato di 520 milioni di euro. “E’ un dato in linea con il 2008 – spiega Casoli – e questo dato per chi come Unieco opera nei settori legati alle costruzioni, all’immobiliare, ai laterizi, ai lavori ferroviari e all’ambiente non era per nulla scontato. Anche l’utile netto consolidato 2009 a quota 21 milioni di euro (escludendo le quote di terzi) è da considerare un dato positivo visto lo scenario che abbiamo affrontato e che abbiamo ancora davanti, perché il calo di investimenti nel mondo delle costruzioni e delle infrastrutture non sembra vicino alla conclusione”. BILANCIO 2009 UNIECO Focus Pianeta Unieco 6 Confermare le perfomances è indispensabile, ma come reagire per avviare una nuova fase di crescita all’insegna della sostenibilità a 360 gradi? “ Noi di Unieco vogliamo rimanere competitivi innovando e puntando sulle nostre eccellenze – commenta Casoli – prima di tutto investendo su nuove risorse. Ottanta assunzioni, lavoro stabile e profili professionali sempre più qualificati, sono la nostra risposta da oltre un secolo e continuiamo a camminare su questa strada. A questo impegno di valorizzazione delle “persone Unieco “ basato su oltre 10mila ore di formazione si aggiunge la propensione a investire in nuove aree d’affari, in Italia e all’estero. Abbiamo lanciato “Unieco Sport” che si propone come partner globale nell’impiantistica sportiva, stiamo entrando nel settore delle energie rinnovabili (fotovoltaico) e con la divisione ambiente sono avviati progetti di altissimo profilo (il termovalorizzatore di Torino, ad esempio). Anche Progetto Astrolabio, il nostro investimento “nel nuovo” realizzato in collaborazione con importanti università darà buoni frutti, partendo dall’edilizia innovativa a bassissimo impatto ambientale. All’estero sono in corso attività di sviluppo con la divisione lavori ferroviari (CLF, Ar.Fer e Sifel) ma anche nel mondo delle costruzioni-infrastrutture, dei laterizi e i primi risultati positivi potrebbero arrivare in tempi non lunghi anche grazie alle sinergie che stiamo sviluppando con il Consorzio Eureca (composto da CMB, Unieco e CLF). Il tema delle sinergie è centrale e Unieco lo svilupperà in futuro anche in relazione ai progetti avviati sulle concessioni autostradali e nel real estate”. Il portafoglio lavori di Unieco si avvicina ai 2 miliardi di euro con importanti progetti in fase di realizzazione. “ Soddisfare le esigenze dell’oggi creando opportunità per il domani”. Era questo il filo conduttore dell’assemblea di bilancio 2009: “abbiamo di fronte uno scenario con molti problemi – puntualizza Casoli – ma anche con tante opportunità, quindi guardiamo con fiducia al 2010, che potrebbe segnare una ripresa nella crescita dei volumi ma non della marginalità, che rimarrà a livelli positivi ma senza tornare ai livelli pre-crisi”. BILANCIO 2009 UNIECO Focus Pianeta Unieco 7 Durante l’assemblea di bilancio i soci hanno votato per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione 2010-2013 BILANCIO 2009 UNIECO 8 ANDREA CATTINI/ DIRETTORE AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO Focus Pianeta Unieco Tutti i “numeri” di Unieco Andrea Cattini, Direttore Amministrazione Finanza e Controllo, all’assemblea che ha approvato il bilancio 2009 di Unieco ha valutato in modo positivo il rapporto con le banche. “E’ un valore importante, un dialogo che continueremo e renderemo più inteso e proficuo” ha detto all’assemblea. importanza per la verifica dell’andamento complessivo della capogruppo e delle società partecipate che in molti casi stanno assumendo dimensioni e ruoli di grande spessore. Sono oltre 80 quelle entrate nell’area del bilancio consolidato 2009 (38 sono controllate e 42 collegate). Da quest’anno Unieco fisserà e presenterà anche al mondo del credito “i numeri” nella relazione semestrale che diventerà un momento di grande A sostenere i piani di sviluppo di Unieco impostati con il piano poliennale 2009-2012 contribuiscono certamente la grande solidità patrimoniale (288,5 milioni il patrimonio netto consolidato): era circa 10 milioni nel 1985. Una crescita continua e importante. In più ci sono i buoni indici finanziari: rapporto debt/ equity a 0,73 nel budget 2010. Le radici cooperative di Unieco sono datate 1904 ma è solo dal 1985 che il marchio è “Unieco”. Allora il fatturato era intorno ai 50 milioni di euro, oggi supera ampiamente e stabilmente i 500 milioni di euro. Giro d’affari Consolidato MILIONI DI EURO 2006 2007 2008 2009 524,119 505,046 525,212 181.229 139.845 103.056 86.720 70.534 60.193 49.804 44.161 29.578 24.457 23.006 22.267 22.101 23.510 23.503 23.328 20.952 18.040 15.762 14.459 10.768 10.747 MIGLIAIA DI EURO 223.675 Dalla nascita di Unieco: 1985-2009 247.239 Evoluzione Patrimonio Netto 265.853 519,888 1985 1986 1987 1988 1988 1989 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 BILANCIO 2009 UNIECO Le aree di business: “la ripresa arriverà” Focus Le sintesi dei direttori delle divisioni operative Pianeta Unieco 9 La Divisione Costruzioni Italia (impegnata su grandi opere come la BreBeMi, TEM e altre infrastrutture che puntano all’Expo 2015 nell’area milanese, ma che opera in tutta Italia su grandi progetti anche in sinergia con altri partner) e la Divisione Costruzioni Emilia (che sta realizzando in tempi record la nuova sede Efsa a Parma) sono alle prese con uno scenario complesso che ancora non evidenzia segni di ripresa, ma il forte orientamento verso la crescita garantirà una fase di sviluppo oltre la crisi anche valutando l’ingresso nel giro di pochi anni sui mercati esteri. Il video: UN VERO GREEN OFFICE La Divisione Lavori Ferroviari con CLF, Arfer e Sifel sarà impegnata nella costruzione di una linea Alta Velocità in Algeria e l’obiettivo del 4% del fatturato 2010 realizzato all’estero è solo propedeutico all’oltre 30% nell’arco del Piano. La Divisione Ambiente si misurerà in Toscana, con la prima gestione integrata dei rifiuti nell’area ATO Sud (Siena Arezzo Grosseto) partecipando al programma con la partecipata STA (Società Toscana Ambiente), e in Piemonte, dove sarà protagonista nella costruzione e gestione del nuovo termovalorizzatore di Torino. La linea di crescita punta anche alla presenza nell’area waste to energy (energia dai rifiuti) e nelle energie rinnovabili (fotovoltaico e biomasse). La Divisione Laterizi&Co grazie al consolidamento di un pool di imprese specializzate, che ora comprende anche APE, Arcaland, Uin, Viva Terra, Solava, Evento, Rivesto, Airbeton, Gral, punta a superare la drammatica crisi del settore laterizi grazie a una gamma di prodotti e soluzioni più adeguate alle nuove esigenze del “costruire sostenibile”. La crescita sostenibile che Unieco ha messo al centro del budget 2010 è diventata ‘l’immagine guida’ anche del video che ha visto i direttori spiegare dati e tendenze seduti davanti a una “scrivania green”, nel senso letterale del termine, visto che l’ufficio verde era, per l’occasione, il grande polmone verde che Unieco ha realizzato a Reggio Emilia con il parco Aquatico. BILANCIO 2009 UNIECO Focus Pianeta Unieco 10 La divisione costruzioni Emilia di Unieco nel 2009 ha realizzato un giro d’affari di 134,9 milioni di euro. Il dato segna un calo rispetto ai 172 milioni del consuntivo 2008 ma la flessione era prevista e lo scostamento rispetto al budget 2009, considerato l’andamento negativo dell’intero compar to costruzioni e immobiliare in Emilia e nelle altre zone dove la divisione opera, è meno rilevante rispetto ad altre imprese. I segnali di mercato sono ancora orientati alla flessione e il budget 2010 della divisione costruzioni Emilia si attesta come giro d’affari a 132,5 milioni quindi tentando di mantenere i livelli del 2009. Dal punto di vista del margine di contribuzione la divisione chiude il 2009 a 8,4 milioni in calo, come previsto, rispetto a 11,5 milioni del bilancio 2008 ma in netto miglioramento rispetto al budget 2009 che si fermava a 5,8 milioni. La previsione per il 2010 invece vede il margine di contribuzione scendere a 5,2 milioni in virtù della congiuntura negativa. “Una sfida nella sfida – ha detto il direttore della divisione costruzioni Emilia Massimo Pinotti – ma è stata una piacevole sorpresa quella di chiudere i conti di fine 2009 della divisione in netto recupero grazie alla produzione che ha compensato le difficoltà dell’immobiliare. Nei numeri quindi il 2009 è stato ‘la coda degli anni buoni’. Gli anni difficili li abbiamo davanti. Il 2010 sarà l’anno più difficile da quando esiste la divisione Costruzioni Emilia. I risultati potranno però cambiare a seconda dell’esito di alcune trattative attulmente in corso. BILANCIO 2009 UNIECO in sensibile aumento rispetto ai 22,2 milioni del consuntivo 2008 e anche rispetto ai 16,8 milioni previsti dal budget 2009. Il budget 2010, alla luce dell’andamento ancora complesso dei mercati di riferimento, è fissato, dal punto di vista del margine di contribuzione a 17,2 milioni quindi in flessione rispetto al consuntivo 2009. “Siamo ancora in corsa – ha commentato il direttore della divisione costruzioni Italia Stefano Imovilli – i “numeri” dicono che siamo ancora in linea con la straordinaria Siamo orientati all’innovazione e commesse come la BreBeMi saranno test basilari. Importanti saranno grandi interventi come Silos a Trieste, Ex Metalmetron a Savona e altri ancora. Oggi viviamo in una dimensione territoriale vasta che comprende il Centro Nord e il taglio minimo delle nostre commesse è cresciuto. Porta Nuova a Milano, il centro commerciale che caratterizzerà il nuovo stadio delle Alpi a Torino, le Torri Faro a Genova, il quartiere ParcoAdriano a Milano (alloggi con tecnologie innovative evolute in un’area complessivamente di circa 500mila metri quadrati, occupata un tempo dagli stabilimenti della Magneti-Marelli), le autostrade in project sono i nostri veri punti di riferimento. Dimostrano che oltre al ‘saper fare’ sappiamo anche gestire l’innovazione. Dovremo anche aumentare la nostra massa critica con alleanze e con strategie di partnership come quelle impostate, in Italia e all’estero, dal Consorzio Eureca. Cosi disegneremo il nostro futuro”. Focus La divisione costruzioni Italia di Unieco nel 2009 ha realizzato un giro d’affari di 169,7 milioni di euro. Il dato segna un aumento rispetto ai 123 milioni del consuntivo 2008 e una leggera flessione, prevista, rispetto al budget 2009 che era fissato a 184,5 milioni. L’avvio di importanti cantieri consentirà, già nel 2010, di veder risalire il giro d’affari a 262,3 milioni. Una cifra importante: è più del doppio rispetto al dato del 2008. Il margine di contribuzione della divisione costruzioni Italia nel 2009 è stato di 25 milioni serie di bilanci positivi che abbiamo realizzato negli ultimi 5 anni. Il riposizionamento avviato dalla divisione Costruzioni Italia darà risultati positivi: siamo pienamente consapevoli della durezza del periodo quindi dovremo fronteggiare il mercato e non subirlo. Il budget 2010 nasce in tempi di crisi ma la dimensione è ancora la crescita. Il primo semestre 2010 in termini acquisitivi è stato positivo ma dovremo mettere nel conto una flessione della redditività sia nell’immobiliare che nelle costruzioni. Dovremo “fare meglio” nella gestione di commesse e progetti complessi, sia con interlocutori privati che pubblici, e il project financing diventerà sempre più importante. Pianeta Unieco 11 BILANCIO 2009 UNIECO Focus Pianeta Unieco 12 La divisione Ambiente di Unieco nel 2009 ha realizzato un giro d’affari di 58,9 milioni. Il dato è in calo rispetto ai 70,8 milioni del bilancio 2008 e c’è una flessione, anche se meno marcato, rispetto al budget 2009 che era a quota 62,6 milioni. Il budget 2010 però segna di nuovo una fase di crescita con il monte lavori che supererà il livello del 2008 arrivando da 74,3 milioni. Il margine di contribuzione 2009 si attesta a 6 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al budget che era a 6,8 milioni e rispetto al dato del 2008 che superava i 9,1 milioni. Nel budget 2010 il margine di contribuzione riprende la via della crescita e si attesterà a 6,1 milioni. “Il 2009 – ha spiegato il direttore della divisione Ambiente Giulio Manzini – è stato un anno difficile ma la divisione Ambiente ha saputo fare fronte alle difficoltà ottenendo un margine di contribuzione che supera il 10% e un ROI netto (ritorno degli investimenti) oltre il 7%. Il 2010 non sarà meno difficile, la ripresa è lontana e permane il calo degli investimenti pubblici. Alla verifica del primo trimestre 2010 siamo però in grado di confermare il budget: + 25% sul consolidato 2009. Confer miamo anche gli investimenti: le Strillaie (impianto di compostaggio a Grosseto) è una commessa da oltre 20 milioni, è partito i l t e r m ova l o r i z z a t o r e di Torino che vale, per quota Unieco, 60 milioni. Siamo al lavoro anche a Bolzano per il nuovo termovalorizzatore e di fatto sono gli unici due impianti in costruzione in Italia. Nel 2010 svilupperemo il tema delle energie rinnovabili partendo dal fotovoltaico. Due commesse sono partite e altre arriveranno anche nel segmento del biogas. E’ stato approvato il piano industriale della Società Toscana Ambiente STA che da sola rappresenta il 50% dei 500 milioni di investimenti previsti dalla divisione ambiente nell’arco di validità del piano (20092012). Competenze e forte presidio del territorio rimarranno i nostri punti forti”. BILANCIO 2009 UNIECO Il giro d’affari della divisione laterizi & co di Unieco nel 2009 è stato di 8,4 milioni. Il comparto dei laterizi e dei materiali da costruzione, nella sua interezza, vive una fase di crisi e in questo contesto si motivano i cali rispetto al giro d’affari 2008 che era a 10,1 milioni e rispetto al budget 2009 che era fissato a 13,1 milioni. Per il 2010 il budget vede l’avvio di una lenta risalita del giro d’affari che si dovrebbe attestare a 9,3 milioni di euro. In questo contesto il bilancio 2009 chiude con un margine negativo per 1,8 milioni che è più pesante rispetto alle previsioni di budget ma è in risalita rispetto al dato negativo per 2,6 milioni del 2008. Il segno “Il tema caratterizzante dell’anno 2009 – ha detto Umberto Magnani, direttore della divisione Laterizi & Co – è stato la mancanza di lavoro in senso assoluto. Il calo del giro d’affari, nell’ultimo biennio è stato dal 30 al 50%, è strutturale e le difficoltà si vedono. Unica eccezione, per le nostre società, è la Ape di Montecchio che ha incrementato il monte lavori chiudendo un buon bilancio con buoni margini di redditività dimostrando di meritare un posizionamento alto nel suo segmento di mercato. Il 2010 sta presentando evidenti segnali di “arresto della caduta” e i segnali arrivano dai prodotti che vengono impiegati nelle primissime fasi del cantieri che erano entrati in crisi per primi alla fine del 2007. L’entrata a regime di Graal e Airbeton saranno le nuove opportunità per Unieco nel 2010 ma gli obiettivi divisionali del piano poliennale andranno ripensati. Ci sarà da soffrire ancora qualche anno ma Unieco non ha nessuna intenzione di stare alla finestra a guardare. Giocheremo un ruolo attivo. Sarà ancora dura, durissima ma ce la faremo”. Focus è confermato dal budget 2010 che vede un margine negativo per 1 milione, in netto miglioramento rispetto alle ultime due annate. Pianeta Unieco 13 BILANCIO 2009 UNIECO Focus Pianeta Unieco 14 sono già acquisite. La divisione ferroviario di Unieco nel 2009 ha realizzato un giro d’affari di 126 milioni di euro in leggero aumento rispetto ai 124 del 2008 e in sensibile aumento rispetto alle previsioni del budget 2009 (+ 15%) che si fermava a 93,2 milioni. Il budget 2010 vede il giro d’affari a 117,5 milioni in attesa del pieno avvio di nuove importanti commesse all’estero che “Nel 2009 – ha detto il presidente di CLF Giuseppe Neri – siamo cresciuti ancora e mantenendo alti i margini (utile netto a 5,6 milioni, + 73% rispetto al budget. Il mercato italiano è più povero rispetto al passato e visto che la crescita attesa dei nostri lavori all’estero non si è ancora concretizzata in pieno significa che è aumentata in Italia la quota di mercato di CLF e delle altre società del gruppo. Un attenta politica acquisitiva, aggressiva al punto giusto lascia ben sperare anche per il 2010 che sarà in linea con il piano poliennale al 2012. I lavori all’estero subiranno ancora slittamenti ma i risultati arriveranno anche grazie alla nuova struttura organizzativa del settore estero e anche nel 2010 ci saranno assunzioni di alto profilo: ingegneri e tecnici qualificati. Ci sentiamo di dire che oggi CLF è l’impresa che volevamo costruire e che sarà capace di uscire da questa crisi”. BILANCIO 2009 UNIECO La direzione Persone Organizzazione e Comunicazione di Unieco manda in archivio il 2009 con un nuovo incremento della forza lavoro. A fine 2009 l’organico totale della capogruppo ha raggiunto le 613 unità contro le 590 del 2008. 143 corsi, 8 in più rispetto al 2008 e 360 lavoratori interessati. Rilevante è il dato dell’anzianità aziendale, che conferma un alto grado di fidelizzazione con oltre 11 anni di anzianità aziendale. Rimane sotto i 43 anni l’età media della forza lavoro di Unieco. La fascia più consistente numericamente è quella degli impiegati, saliti da 322 a 345, e anche il numero dei dirigenti è salito: da 31 a 36. Comprendendo le società partecipate e controllate, Unieco garantisce lavoro a 1.441 addetti e il dato 2009 è in aumento rispetto al 2008 anche grazie all’inserimento di Uin e Costrada. Nelle società partecipate e controllate gli addetti sono 828. Unieco continua a investire nelle attività formative e di accrescimento delle competenze con risorse ingenti: oltre 10mila ore con “Siamo di fronte a scelte impor tanti, il 2009 si configura come un anno di svolta– ha detto il direttore persone organizzazione e comunicazione di Unieco Stefano Elisetti – lo sviluppo dell’occupazione per Unieco è coerente con le linee impostate con il piano poliennale al 2012 che affronta la crisi non solo in modo difensivo ma anche in una logica di sviluppo. Ma “cambiamento” sarà la parola chiave dei prossimi anni. Cambiano infatti le modalità di gestione e gli orizzonti territoriali e sempre più spesso Unieco è “al lavoro” con importanti partner imprenditoriali. Nel corso del 2009 inoltre è stata ottenuta la certificazione ambientale e stiamo impostando le attività che nel 2010 porteranno a ottenere anche la certificazione dei sistemi per la sicurezza. Gestire il cambiamento significa valorizzare valori e principi di Unieco e nel 2010 partirà, per la formazione, la Scuola Unieco”. Focus Le persone rimangono “al centro” Pianeta Unieco 15 BILANCIO 2009 UNIECO Casoli: “E’ tempo di grandi cambiamenti” Focus Pianeta Unieco 16 La quindicesima relazione “firmata Mauro Casoli” si confronta con un bilancio, “un raccolto”, ancora buono ma con scenari sempre più complessi da leggere. Non è la prima e non sarà l’ultima delle crisi che hanno investito il mondo delle costruzioni e dell’immobiliare ma somiglia certamente ad un passaggio epocale più che a una fase congiunturale. “Bilancio buono – ha detto Casoli – perché abbiamo sostanzialmente tenuto sui Volumi di un Budget molto ambizioso, contenendo il capitale investito, (anche se su valori importanti), realizzando un utile netto superiore del 70% a quanto previsto a budget ed in sostanziale tenuta rispetto al 2008, un risultato inimmaginabile un anno fa. Allargando lo sguardo cogliamo altri aspetti: negli ultimi 5 anni Unieco ha realizzato Utili Netti per circa 164 milioni, ha riconosciuto complessivamente a chi ha generato quel risultato circa 23 milioni, ha destinato a Coopfond, per lo sviluppo della cooperazione, circa 5 milioni e ha destinato oltre l’80% dell’utile prodotto a Patrimonio Intergenerazionale. I soci Unieco negli ultimi 5 anni hanno portato il loro investimento in Cooperativa (Capitale Sociale e Prestito) rispettivamente da 6,3 a 15,6 milioni e da 2,.8 a 30,7 milioni. Ci permettiamo di segnalare che una proprietà, “una famiglia”, che investe 46,385 milioni di euro nella azienda ove lavora ci crede, e non è un fenomeno tanto diffuso, nemmeno fra le imprese del mondo privato. Unieco ha un carico fiscale che oscilla dal 1,5% al 2,0% sul fatturato, come le migliori cooperative e comunque anche tutte le altre cooperative sono normalmente sopra l’1%. Le imprese private, complessivamente, non superano l’1,5%. Il livello di patrimonializzazione di Unieco (rapporto patrimonio netto/fatturato) oscilla dal 45/50% e la media delle 12 cooperative viaggia intorno al 30%. Le 28 imprese private sono al di sotto del 20%. E la crisi? Molti analisti si chiedono se sarà a W o a V, noi speriamo solo che per l’Italia non sia a L. Se l’Italia uscisse dalla crisi, crescendo come prima della recessione, ci vorrebbero 15 anni solo per tornare ai livelli di benessere precedente la crisi. La selezione sarà inevitabile e solo se ci sarà una incisiva rivisitazione delle regole possiamo sperare che, come dovrebbe essere, saranno salvaguardate le imprese sane, serie ed espulse le altre. L’ Unieco dei prossimi 10 anni dovrà essere l’Unieco dei migliori. Qualcuno si perderà per strada, ma il MERITO, nel rispetto della nostra catena dei Valori, è l’unico metro. Un po’ del cambiamento tocca a ciascuno di noi, a tutti noi ! Dopo aver cercato di spiegare perché sono soddisfatto e perché sono preoccupato ora cercherò di motivare la mia fiducia. Abbiamo le carte in regola e le motivazioni giuste per un “cambio di passo” che nei prossimi mesi sarà ben visibile all’interno e all’esterno di Unieco. Noi dobbiamo sviluppare maggiormente una nostra CREATIVITA’ COOPERATIVA e forse questo è il passaggio più complesso. E’ la sintesi fra fantasia e concretezza. Unieco ha la reputazione e il il DNA giusto, è un soggetto creativo plurale, per coniugare creatività, competitività e responsabilità sociale. Noi dobbiamo semplicemente essere quello che diciamo di voler essere!“. BILANCIO 2009 UNIECO Pianeta Unieco Focus Quattro donne nel nuovo Consiglio di Amministrazione 17 Il nuovo CdA eletto dai soci Unieco durante l’assemblea di Bilancio 2009 è composto da 15 membri I riconfermati sono 7: Mauro Casoli Presidente Giorgio Fornaciari Enrico Praudi div. Costruzioni Emilia Monia Cocconi div. Costruzioni Emilia div. Costruzioni Emilia Massimo Banfi Gaetano Parenti div. Costruzioni Italia div. Costruzioni Emilia Michele Benatti div. Ambiente direzione Persone Organizzazione e Comunicazione Uber Pignedoli Andrea Fontana Mauro Casarini div. Ambiente Enrico Vezzani div. Costruzioni Italia Eleonora Iori direzione Amministrazione Finanza e Controllo I nuovi ingressi sono otto: Adriano Milelli responsabile Comunicazione Esterna e Sviluppo Politiche Sociali div. Laterizi & Co Mara Gianferrari soci Onorari Sovventori Pina Biondi div. Ferroviario Il nuovo Cda rimarrà in carica tre anni, fino al giugno 2013. L’età media dei consiglieri è scesa a 46 anni e le donne sono salite a quattro. BILANCIO 2009 UNIECO 18 Focus Pianeta Unieco “Ecco le sfide per pensare oltre la crisi” Giuliano Poletti Presidente nazionale Legacoop Il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti nelle sue riflessioni di fronte all’assemblea dei soci di Unieco ha ricordato che: “Abbiamo tutti di fronte un tempo che scorrerà all’insegna di cambiamenti profondi, rapidi, drastici. Il mercato, tanto osannato in passato, ha dimostrato che “non può fare tutto da solo”. E’ per questo che noi cooperatori abbiamo ancora un gran lavoro da fare, dentro e fuori dalle aziende. I primi mesi del 2010, risultati alla mano, confermano le potenzialità della cooperazione. Rimaniamo un antidoto su molte tensioni. La forma cooperativa d’impresa si misura nel mercato e se c’è crisi c’è per tutti ma dimostra di avere riferimenti valoriali diversi. Ora possiamo guardare a v a n t i e d i re c o s e importanti per il futuro di questo Paese. Bisogna continuare a investire per cogliere opportunità in Italia e all’estero. Rimanere competitivi è un tema per tutti e sempre, con la crisi è vitale. Si può rimanere competitivi anche pensando di crescere all’estero mantenendo le caratteristiche che sono proprie della cooperazione. Pensiamo a cooperative che continueranno a essere i “contenitori” del futuro dei loro soci”. Le istituzioni Comune e Provincia “siamo al fianco delle imprese e di chi lavora” questo contesto si possono realizzare sinergie positive con le imprese e con la cooperazione” ha detto Delrio. Parole di “sostegno alle imprese” che cercano di competere rispettando le regole e tutelando il lavoro e le persone sono arrivate dal sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio e dal vice presidente della Provincia di Reggio Emilia Pierluigi Saccardi. “ D o b b i a m o l a v o r a re , insieme, per evolvere verso un modello più innovativo, aperto ed europeo, che basa sulla costruzione del senso di comunità e sull’intelligenza delle persone il suo capitale e in “Il ruolo della cooperazione e dei cooperatori è importante - ha detto Saccardi - è da queste esperienze basate sul ‘fare insieme’ che possiamo partire ogni volta, è già accaduto in passato, che si devo affrontare frasi critiche. E quella che stiamo vivendo certamente lo è visto che 23.000 i lavoratori reggiani a maggio usufruivano di ammortizzatori sociali con un tasso di disoccupazione che nel 2009 ha raggiunto in provincia il 5%, contro il 4,8% dell’Emilia-Romagna, il 4,7% del Nordest e il 7,8% dell’Italia“. La Provincia sta inoltre lavorando sul fronte della legalità e della sicurezza attraverso un Osservatorio provinciale sugli appalti pubblici e sta accompagnando la nascita di 10 nuove imprese innovative attraverso il progetto “Re Up”. BILANCIO 2009 UNIECO Il dato più importante forse è la partecipazione all’assemblea che ha approvato il bilancio 2009 è la prova provata che “Unieco vive”: oltre 600 partecipanti all’assemblea, il 90% dei soci ha votato per il rinnovo del Cda. “il guaio dei nostri tempi è che il futuro non è più quello di una volta” Paul Valery (1871-1945), poeta francese esimo Bilancio Sociale Insieme al bilancio 2009 i soci di Unieco hanno esaminato anche l’11esimo bilancio sociale (per la prima volta contestualmente). Il focus è sempre di più sui soci e in particolare sui nuovi soci che stanno entrando in Unieco. “E’ un processo di rinnovamento importante – ha spiegato Adriano Milelli, responsabile delle politiche sociali di Unieco – che vogliamo sostenere in modo attivo per dare continuità al forte legame con i territori dove operiamo. Di questo e del rapporto con tutti i nostri stakeholder ne rendicontiamo nel bilancio sociale. Responsabilità sociale d’impresa: cosa significa per Unieco e cosa vogliamo mettere in evidenza con questo bilancio sociale? Per noi essere responsabili socialmente significa tutelare il lavoro e promuovere la crescita delle persone, Focus 11 L’ Pianeta Unieco 19 BILANCIO 2009 UNIECO Focus Pianeta Unieco 20 intraprendere in modo etico, stabilire rapporti continuativi con i fornitori basati su condizioni eque, salvaguardare l’ambiente, tutelare e produrre valore per i soci, promuovere e sostenere le varie forme di cooperazione. Non è un caso che tutti questi elementi, che riteniamo fondamentali, siano gli stessi che costituiscono la missione di Unieco. E non è un caso che essi nascano proprio nei valori che stanno alla base del nostro agire. Non dobbiamo quindi inventarci di essere responsabili, non è una strategia di mercato per renderci più accattivanti, tant’è che il bilancio sociale ha raggiunto ormai la sua 11° edizione.Nel 2009 in concomitanza con la definizione del Piano Poliennale 2009-2012, dopo una riflessione e confronto con i soci, la Missione di Unieco, la Catena dei Valori e la Carta dei Comportamenti sono stati rivisti e aggiornati. Il “valore aggiunto” può essere inteso come l’aumento di ricchezza creato dall’impresa attraverso la propria attività. Nel 2009 è stato generato un valore pari a oltre 70 milioni di euro, dei quali più del 50% è stato restituito ai soci e dipendenti. Il 47,5 % del valore aggiunto prodotto dalla cooperativa va a remunerare le persone che vi lavorano, per un totale di oltre 33 milioni di euro. Unieco rimane un “buon posto dove lavorare “ e dove crescere. Molto è stato fatto, negli ultimi anni, per diffondere in azienda la consapevolezza dell’importanza della protezione e della prevenzione su tutti i luoghi di lavoro, soprattutto attraverso un massiccio ricorso a interventi di formazione (ulteriore rispetto a quanto richiesto dalla normativa), anche di tipo specialistico sulle singole mansioni e tipologie di rischio, e a un’intensa frequentazione di sedi e cantieri da parte del Servizio Prevenzione e Protezione (201 visite ispettive nei cantieri). Unieco ha destinato ai propri soci, in aggiunta a quando percepito per la prestazione lavorativa, una quota pari al 6,5% del valore aggiunto prodotto nel 2009 attraverso i seguenti strumenti: remunerazione del capitale sociale - è direttamente proporzionale al capitale versato da ciascun socio, e nel 2009 è stata erogata nella misura del 5,30% per i soci cooperatori e dell’7,30% per i soci sovventori. Rivalutazione gratuita del capitale sociale - nel 2009 è stata pari al 0,70%, equivalente all’incremento ISTAT, come previsto dalla legge. Ristorno: riservato ai soci cooperatori, è definito in relazione alla qualità e quantità dello scambio mutualistico, secondo criteri stabiliti da un apposito regolamento approvato dall’assemblea dei soci. A questi si aggiungono il valore delle attività sociali erogate a favore dei soci e la remunerazione del prestito sociale. Unieco nel 2009 ha destinato a sostegno della comunità in cui opera 337 milioni di euro, attraverso contributi a progetti di solidarietà sociale, attività culturali e iniziative di promozione sportiva. BILANCIO 2009 UNIECO ATTESTATI DI MERITO Tanti i soci che hanno fatto crescere Unieco La fedeltà alla ‘maglia Unieco’ è un fattore di successo che nessun bilancio contabile potrà mai misurare. Quanto valgono uomini e donne che vivono nella stessa azienda contribuendo a farla crescere per 20, o 30 anni? E’ un valore “più che tangibile”, un vero asset, un patrimonio. Ecco perché la consegna degli attestati di merito è sempre un momento di grande emozione. I premiati quest’anno erano una quarantina. Soci che hanno raggiunto 20 anni di anzianità aziendale Soci che hanno raggiunto 30 anni di anzianità aziendale Angella Claudio Bocchi Franco Caiti Massimiliano Carnevali Stefano Grazioli Attilio Magnani Umberto Maranci Giuseppe Mari Roberta Melotti Gian Paolo Renga Marco Capizzi Giuseppe Donelli Vanni Galloni Donatella Gorrieri Antonella Marzi Leo Musi Natale Paterlini Roberto Plebani Valter Rizzo Maurizio Rossini Caterina Zanella Vanni Soci pensionati nel 2009 Adduce Elmut Bertozzi Luciano Brancolini Avio Cavaliere Maurizio Del Bue Giuliano Del Rio Gianni Faietti Maria Maddalena Mandorli Marco Menozzi Renata Merciadri Amedeo Merlante Alvaro Pergreffi Ermanno Pinna Enrico Poletti Giovanni Predieri Loris Sacchetti Martina Vaccari Adriana Focus “Sempre nel Cuore” Pianeta Unieco 21 COOPERAZIONE: BILANCI 2009 COOPERAZIONE: I bilanci 2009 COOPERAZIONE a confronto Assemblee Pianeta Unieco 22 Ivan Soncini e Mauro Casoli Ccpl: “sviluppo in corso” Il Gruppo CCPL di Reggio Emilia ha chiuso l’esercizio 2009 con il valore della produzione consolidato attestato a 595 milioni e un utile netto di esercizio pari a oltre 4,3 milioni.Il presidente Mauro Casoli e l’amministratore delegato Ivan Soncini illustrando la situazione economica, finanziaria e patrimoniale hanno confermato che CCPL ha saputo reagire con prontezza e determinazione agli effetti di una crisi di dimensione mondiale. Gli investimenti tecnici e finanziari, nonostante il periodo di crisi, superano 35,3 milioni con un cash flow che va oltre i 28,2 milioni. Il patrimonio netto complessivo si attesta sui 155 milioni, confermando un rapporto più che soddisfacente tra capitale proprio e indebitamento. La salvaguardia del lavoro si è affermata quale scelta sociale chiave del Gruppo CCPL ed è stata perseguita con successo attraverso la revisione dei modelli organizzativi, volti a contenere i costi e ad ottimizzare l’efficienza delle Aree Strategiche d’Affari (ASA). “Insieme per il futuro” è la traccia guida dell’assemblea di bilancio ma anche del lavoro nei prossimi mesi. Il controllo totale di Gesta, insieme ad Arcoservizi, ha permesso la costituzione di una nuova Area d’affari, “Facility Management”, tra i pochi mercati in crescita in Italia. Il portafoglio delle attività è stato quindi ampliato in sei Aree strategiche d’affari grazie all’ingresso dell’ulteriore nuova ASA “Property e Project Financing Management”. La joint venture con Coop Consumatori Nord Est ha dato vita a Enercoop, per la distribuzione di carburanti, a prezzi competitivi, all’interno delle aree dei centri commerciali. Le Aree “Food Packaging” e “Costruzioni” hanno visto investimenti tecnici finalizzati all’innovazione di prodotti e processi e alla revisione dei modelli di funzionamento. Nel 2009 sono state effettuate cessioni di rami d’azienda ad altre imprese cooperative in una logica di valorizzazione integrata delle attività nell’ambito del movimento. Importanti le novità in atto in questo primo scorcio del 2010. La cooperative socie di CCPL confermano la volontà di rafforzamento attraverso una ricapitalizzazione sia di CCPL Coop che di CCPL Spa. In particolare per CCPL Coop è previsto un aggiornamento significativo delle quote di partecipazione in funzione del numero dei soci delle cooperative. Per CCPL Spa, invece, è attualmente in corso l’iter di aumento del capitale che si concluderà a settembre di quest’anno. Continua anche il rinnovamento della Governance e di particolare rilevanza sociale è la proposta di nuove forme per la partecipazione diretta dei dipendenti all’impresa, avvicinando di fatto il Gruppo CCPL, oggi consorzio di cooperative, al profilo di una cooperativa di primo grado. Al termine della presentazione dei dati di bilancio si è conclusa con un confronto tra Massimo Ferlini, vice presidente della Compagnia delle Opere, e Giuliano Poletti, presidente di Legacoop nazionale, moderato dal giornalista Giuseppe Turani, sul tema “Impresa cooperativa: elementi distintivi e prospettive nel superamento della crisi”. COOPERAZIONE: BILANCI 2009 CCC Matteucci presidente dopo Buzzi Il bilancio consolidato 2009 del CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni) di Bologna approvato a fine giugno segnala un valore della produzione di 966, 5 milioni, in calo rispetto a 1,2 miliardi registrati nel 2008. L’utile netto consolidato si è attestato a 504 mila ero contro 812mila nel 2008. Gli addetti del CCC sono scesi di 5 unità a quota 190. Nella sua relazione il presidente del Consiglio di Gestione Piero Collina ha segnalato che: “il calo dei bandi pubblici e privati evidenziatosi nel 2009, ed ancora persistente nel 2010 nel settore tradizionale del mercato delle costruzioni, principale settore di riferimento del CCC, è stato il primo segnale di una grave situazione che non ha potuto che avere ripercussioni, anche se in misura limitata, sull’andamento dei compensi caratteristici. Alla formalizzazione delle acquisizioni, che sono riuscite comunque a raggiungere i 1.100 milioni di euro, non ha sempre fatto seguito la stipula dei contratti con conseguente avvio dei cantieri; contemporaneamente si è riscontrato nell’anno 2009 un decremento della produzione eseguita in assegnazione, con conseguente, anche se limitata, diminuzione dei compensi consortili di circa il 2,30% rispetto allo scorso esercizio; purtroppo l’andamento 2010 non sembra lasciar intravedere segnali di alleggerimento di questa fase recessiva. Per quanto riguarda la finanza di progetto, il 2009 è stato un anno che ha visto assegnati molti lavori acquisiti tramite questa tipologia di intervento, (oltre 195 milioni di euro), ma l’avvio di questi lavori risulta estremamente difficoltoso e lento.”. I soci di CCC sono242 e hanno chiuso il 2009 con un decremento rispetto allo scorso esercizio del 21,55%; in particolare si rileva la diminuzione dei ricavi da assegnazione lavori (-21,08%). Nel corso dell’assemblea è stato rinnovato il Consiglio di Sorveglianza del CCC e Massimo Matteucci, presidente della CMC di Ravenna, è stato nominato presidente. Raccoglie il testimone da Franco Buzzi. Vice presidente del Consiglio di Sorveglianza è stato eletto Carlo Zini, presidente dell’Ancpl-Legacoop e di CMB Carpi. CMC “Grandi scenari” L’assemblea dei soci della CMC di Ravenna ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2009 e nella sua relazione il presidente Massimo Matteucci ha illustrato i dati di bilancio: fatturato consolidato a 715,7 milioni di euro, di cui 321,2 milioni realizzati nell’attività di costruzioni all’estero (Africa Australe, Sud Est Asiatico, Cina e Algeria). CMC si conferma una tra le primissime imprese nelle costruzioni italiane. Il margine operativo lordo è di 72,8 milioni, pari al 10% dei ricavi, percentualmente tra i più alti rispetto alle altre maggiori imprese del settore. L’ utile netto è di 12,8 milioni di euro, rispetto ai 9,1 milioni dell’esercizio precedente. La posizione finanziaria netta è di 121,4 milioni, sostanzialmente pari al patrimonio netto della Cooperativa (125,4 milioni). Particolarmente significativo infine il portafoglio ordini che sfiora i 3 miliardi di euro, fatto che consente alla CMC di guardare al futuro con sufficiente tranquillità. L’organico fisso della CMC è oggi di 515 unità, di cui 382 soci della cooperativa. Il personale occupato in Italia e nel resto del mondo supera le 8.900 unità. L’amministratore delegato Dario Foschini si è soffermato sulle prospettive per il futuro e sul progetto di sviluppare gradualmente, oltre alla tradizionale attività di general contractor - per la Massimo Matteucci quale Cmc possiede la qualifica più elevata - quella di concessionario e di gestore di reti infrastrutturali, a partire dalle autostrade. Assemblee Pianeta Unieco BILANCI 2009 23 COOPERAZIONE: BILANCI 2009 Assemblee Pianeta Unieco 24 COOPERAZIONE: CMB Buoni “i conti” del 2009 “La recessione in atto sta condizionando fortemente l’economia del nostro Paese, tuttavia CMB ha messo a segno nel 2009 un Bilancio positivo, con un incremento della dimensione aziendale e buoni livelli di redditività”. Con queste parole il presidente Carlo Zini si è rivolto ai numerosi soci e ospiti intervenuti a Carpi all’assemblea che ha approvato il bilancio 2009. Il giro d’affari della capogruppo CMB ha raggiunto, comunque, i 640 milioni di euro, con un utile di quasi 20 milioni al lordo delle imposte. Il patrimonio netto è cresciuto fino a superare i 190 milioni di euro, di cui 32 milioni di capitale dei soci. Un risultato che ha consentito una buona remunerazione del capitale sociale oltre all’attribuzione di una mensilità aggiuntiva ai soci a titolo di ristorno. Nel corso del 2009 si è registrato un ulteriore incremento del numero complessivo dei soci che giungono a quota 1462; fra questi si contano 574 soci cooperatori, 738 sovventori e 150 onorari. CMB è riuscita a tutelare il lavoro e il reddito di Soci e dipendenti, senza introdurre alcuna forma di precarizzazione o ricorrere alla cassa integrazione. E’ proseguita un’intensa attività di formazione del personale, che ha coinvolto oltre il 60% dei dipendenti. L’organico stabilmente occupato è costituito da 850 unità, suddivise in 417 operai e 433 impiegati, tecnici e dirigenti, a cui si aggiungono oltre 100 unità trasferite a società consortili. Considerando poi il personale assunto sui cantieri e nelle diverse società di scopo si arriva ad un organico di oltre 1.200 unità. Nel 2009 CMB ha lavorato sodo ottenendo un buon risultato con l’acquisizione di nuove commesse per circa 600 milioni di euro, che alimentano un portafoglio lavori di 1.250 milioni. Il portafoglio ordini complessivo della Cooperativa sale a circa 2.700 milioni per effetto dei servizi in concessione ultraventennale a valle delle operazioni di project financing. Per competere in un comparto in forte espansione è in fase di costituzione una Concessionaria che opererà in campo autostradale che vedrà riunite insieme a CMB le principali cooperative di costruzione(compresa Unieco) oltre a società finanziarie aderenti a Carlo Zini e la delegazione del Malawi Legacoop. Continua anche l’attività commerciale sui mercati esteri, sui quali si conta di acquisire importanti contratti nel corso dell’anno. L’Assemblea è stata presenziata dal Presidente Nazionale di Legacoop Giuliano Poletti, oltre a numerose autorità e ospiti. Tra gli intervenuti, vanno ricordati Padre Mario Pacifici e alcuni soci di CMB che hanno presentato in assemblea gli sviluppi di un importante progetto di cooperazione internazionale in Malawi. CMB è impegnata in prima linea, a fianco della Cooperativa locale Andiamo, in attività per lo sviluppo e il microcredito in uno dei paesi più poveri del mondo. Cooperativa di Costruzioni di Modena Siamo in crescita Nel 2009 la Cooperativa di Costruzioni di Modena, da anni tra le prime venti imprese generali di costruzioni italiane, ha realizzato un fatturato di 168,6 milioni con un utile di 1,2 milioni. La base occupazionale mantiene le 425 unità, di cui 300 soci-lavoratori. Il fatturato previsto per il 2010 ammonta a 188 milioni. Il portafoglio lavori acquisito nel 2009, nella sola area costruzioni, è di 227 milioni. Coop Costruzioni di Bologna Stabilità Un fatturato a 194,7 milioni (202 nel consolidato di gruppo) con un decremento del 14,9%. L’utile netto 885.000 euro e un patrimonio netto che si rafforza e sfiora i 76 milioni. Sono i dati principale del bilancio di Coop Costruzioni di Bologna. “Va comunque ricordato che il 2008, con gli oltre 228 milioni di euro prodotti, ha rappresentato un anno record – ha spiegato il presidente Adriano Turrini – la Cooperativa infatti cala sull’anno precedente ma continua un sensibile trend di crescita. In sintesi siamo più piccoli del 2008 ma ancora più grandi del 2007”. COOPERAZIONE: BILANCI 2009 COOPSETTE Verso la ripresa Il bilancio consolidato 2009 della Coopsette di Castelnovo Sotto annunciato dal presidente Fabrizio Davoli evidenzia un giro d’affari di 438 milioni di euro, sviluppato principalmente sui mercati delle infrastrutture pubbliche e dello sviluppo immobiliare. Pur in un quadro caratterizzato dalla crisi, l’utile del gruppo supera i 3 milioni di euro, al netto di 3 milioni di imposte. Il portafoglio dei progetti in promozione e dei lavori acquisiti si attesta sui 3 miliardi di euro ed esprime forti potenzialità per i prossimi esercizi. Il patrimonio netto è pari a 290 milioni di euro, a conferma della solidità della cooperativa. Ci sono concrete speranze nel mercato delle concessioni autostradali. Tratti acquisiti sono: l’autostrada regionale Cremona – Mantova, la Tangenziale Esterna Est di Milano e l’autostrada Cispadana Reggiolo-Ferrara sud. Risultati che confermano sempre più il forte orientamento dell’azienda verso questi mercati, con la partecipazione anche ad altre significative gare, in associazione con importanti partner. Vanno inoltre citate le acquisizioni ottenute da Teleya (Divisione Involucri Architettonici) e da Methis (Divisione Arredamento Ufficio). Methis ha da poco presentato “Hook”, un sistema di pareti attrezzate altamente innovativo, progettato dall’architetto Jean Nouvel. Coopsette ha attualmente un organico di circa 900 addetti direttamente occupati nella capogruppo, ai quali si Fabrizio Davoli sommano circa 200 lavoratori occupati in società controllate o collegate. I soci lavoratori sono 577, mentre ammontano a 440 i soci pensionati sovventori. CPL CONCORDIA “A tutta energia” CPL CONCORDIA Group guarda con ottimismo al futuro grazie ad una politica di sviluppo strategico in Italia e all’estero legato alle fonti rinnovabili. Il nuovo piano triennale di investimenti 2010-2012 di oltre 200 milioni per la costruzione di nuove reti gas e per lo sviluppo di fonti rinnovabili (biomasse, solare, cogenerazione, geotermia) consentirà di sviluppare nuove alleanze con maggiori presenze all’estero. Il gruppo modenese guidato da Roberto Casari cerca opportunità di business da cogliere si stanno sviluppando in USA, India, Emirati Arabi, Sudafrica, Cina oltre che nei paesi dove già opera: Bulgaria, Algeria, Francia, Spagna, Argentina. L’esercizio 2009 del Gruppo CPL evidenzia un deciso miglioramento di tutti gli indici principali, con il MOL (EBITDA) a 35,5 milioni (11,2%) e un Risultato Operativo (EBIT) a 21,4 milioni (6,7%). “L’incremento del fatturato – spiega Roberto Casari, presidente di CPL CONCORDIA Group – tocca quasi il 22%, passando dai 261,6 milioni del 2008 ai 318,3 milioni del 2009. Tutto ciò premia i nostri investimenti nel core business energetico e rinnovabile. Nel 2010 prevediamo di superare quota 366 milioni di monte lavori”. Per quanto riguarda l’occupazione (centrale nella mission cooperativa), il gruppo cooperativo modenese ha toccato nel 2009 quota 1124 addetti, con un incremento del 6,6% rispetto al 2008 (in netta controtendenza rispetto al periodo di crisi attuale) e un ulteriore trend positivo del 5,9% nei primi 5 mesi del 2010. Nel complesso le 27 società di CPL CONCORDIA Group contano attualmente oltre 1400 lavoratori. Significativo il dato dei Soci cooperatori, che ha raggiunto nel 2009 le 562 unità (+12,4% rispetto all’anno precedente) ed è attualmente a quota 579: grazie al risultato 2009 ai soci verranno distribuiti 1.500.000 euro di ristorno e 412.000 euro di remunerazione e aumento gratuito del capitale sociale, mentre agli Azionisti di Partecipazione Cooperativa (investitori istituzionali e pubblico indistin- Roberto Casari to) verrà riconosciuto un dividendo dell’8% lordo sul valore nominale delle azioni APC possedute. All’assemblea di bilancio hanno partecipato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, e l’economista Giulio Sapelli, Presidente della “Fondazione Mattei” di ENI. In tema di comunicazione CPL ha presentato “Accanto a te”, il nuovo spot TV prodotto da CPL CONCORDIA, per lanciare con forza il marchio dell’azienda a livello nazionale ed internazionale. Assemblee Pianeta Unieco BILANCI 2009 25 UNIECO 25 Marketing Pianeta Unieco 26 A REGGIO EMILIA, CORREGGIO, CARPI, MODENA E PARMA UNA INNOVATIVA PROPOSTA IMMOBILIARE tante case a “tasso zero” Un film con il teatro disegnato di Gek Tessaro racconta venticinque anni di cooperazione Raccontare in pochi istanti venticinque anni di vita della Unieco di Reggio Emilia che hanno alle spalle una storia di cooperazione iniziata nel 1904. Una storia che ha portato Unieco a posizionarsi tra i dieci più importanti general contractor italiani con attività nelle costruzioni, nei lavori ferroviari, nei laterizi e nell’ambiente per oltre 500 milioni di euro con 1.300 addetti. E’ riuscito a raccontarla in 90 secondi Gek Tessaro con il suo “teatro disegnato”: “Abbiamo affidato a un artista il compito di rendere più visibile il “bel segno” che Unieco vuole lasciare nei territori dove opera – spiega il presidente di Unieco Mauro Casoli – e il film che Gek Tessaro ha realizzato rende evidenti valori e progetti per un futuro sempre orientato verso la sostenibilità”. UNIECO 25 E’ il nuovo finanziamento Unieco per l’acquisto della casa: compra la tua nuova casa da noi e Unieco si farà carico per un massimo di 5 anni dell’intera quota interessi della rata del tuo mutuo. E’ la soluzione ideale per chi vuole abbattere il costo iniziale del mutuo. Per Unieco è stato un modo per sottolineare i 25 anni del marchio ma anche per sperimentare un progetto di marketing innovativo. “In tempi di crisi e di mercato immobiliare che viaggia al rallentatore – ha spiegato il direttore della divisione costruzioni Emilia di Unieco Massimo Pinotti nel corso dell’assemblea di bilancio che ha proposto ai soci un video backstage con tutte le fasi del progetto: dalla ideazione all’utilizzo – era necessario anche da parte nostra uno sforzo. Quella sul progetto case legato a Unieco 25 è certamente la più importante e innovativa operazione di marketing immobiliare innovativo lanciata da Unieco”. C’è un video che non è il classico spot pubblicitario ma un “concept” legato all’arte e alla comunicazione emozionale. C’è una campagna di manifesti e di inserzioni sui quotidiani ma c’è di più. Il film Unieco 25 in una struttura dedicata che ricorda una “casa” viene proiettato nei cinema e nei grandi centri commerciali emiliani dove transitano migliaia di persone. Ci sono volantini e altro materiale informativo. Ma c’è di più. C’è un sito internet tematico: www.unieco25.it che offre tutte le immagini, il video che racconta la realizzazione del film e del progetto (il bckstage), le offerte commerciali immobiliari e consente di leggere la nuova versione aggiornata del volume La Famiglia Unieco. Più tanti contenti che arriveranno nei prossimi mesi”. Gek Tessaro ha disegnato per Unieco una “città ideale” dove abitare che si può “visitare” su www.unieco25.it e scoprire nelle gallerie dei centri commerciali emiliani grazie alla videoinstallazione “Casa Unieco”. Tutte le installazioni sono state annunciate con spot radiofonici che segnalavano la presenza di Unieco nei centri commerciali e il programma “on the road” continuerà anche nei prossimi mesi. “Il 25° Unieco – spiega Pinotti – è abbinato a una serie di proposte immobiliari che abbiamo definito “La tua casa a tasso zero”. Sul portale internet www.unieco25.it sono già visibili le abitazioni nel parmense (Felino, Fidenza, Lesignano de’ bagni e Salsomaggiore), nel UNIECO ti offre l’opportunità di acquistare la tua nuova casa con un mutuo agevolato. Sottoscrivi il finanziamento UNIECO Compagna di viaggio e UNIECO ti accompagnerà pagando per te una parte della rata. Il programma “tasso Zero” sarà attivo fino al 31 dicembre 2010. Unieco 25 “gioco di squadra” Il progetto di marketing Unieco 25 è partito dalla divisione costruzioni Emilia di Unieco. Michele Bergonzini e Donatella Galloni hanno “messo in moto” un team che grazie a specifiche professionalità ha portato a un risultato concreto: un modo innovativo di comunicare le offerte immobiliari “con arte”. Il protagonista è certamente Gek Tessaro che ha “disegnato” per Unieco una città davvero sostenibile. Suo è anche lo slogan guida di tutto il progetto: “LA SOLIDITA’ DELLE IDEE CONDIVISE” www.unieco25.it 27 Pianeta Unieco reggiano (Bagnolo in Piano, Bibbiano, Felina, Castelnovo ne’ Monti, Scandiano, Pieve Modolena, Reggio Emilia e Novellara) e nel modenese (a Carpi) che beneficiano di irripetibili condizioni che vengono praticate solo in occasione del 25° anno di vita del marchio Unieco anche grazie al programma della Regione Emilia Romagna per giovani coppie e famiglie”. Ecco le formule: Marketing Gek Tessaro, illustratore veronese tra i più apprezzati nel panorama editoriale nazionale, ha pubblicato numerosi libri per bambini di cui, oltre che illustratore, è spesso autore dei testi. Dotato di grandi capacità comunicative, da anni propone e conduce attività di laboratorio di educazione all’immagine, letture animate e incontri con l’autore per bambini, insegnanti ed educatori in scuole, biblioteche, musei e manifestazioni culturali in tutta Italia. UNIECO 25 Marketing Pianeta Unieco 28 Ecco cosa ha “raccontato” il film Unieco 25 Voce uomo …Le nostre costruzioni hanno la solidità delle idee condivise… si reggono sulle fondamenta delle volontà di uomini e donne che in più di cent’anni hanno saputo costruire e portare avanti un’idea di cooperazione che ogni giorno diventa un progetto comune. Noi di Unieco costruiamo lasciando un “bel segno” lungo la Via Emilia. Noi di Unieco siamo ‘costruttori di futuro’ e oggi c’è una nuova sfida: costruire uno sviluppo davvero sostenibile. Sostenibile in tutti i sensi. Per le famiglie e per le città. E’ un impegno per il futuro… ma è già ben visibile..è già presente! E’ frutto di una storia che da 25 anni ha un solo nome: UNIECO! (momento in cui compare il logo) Voce donna E’ un anniversario per COSTRUIRE INSIEME! Scopri la tua nuova casa a tasso zero.. e tante altre proposte irripetibili per giovani coppie e famiglie su: www.unieco25.it Voce uomo LA SOLIDITÀ DELLE IDEE CONDIVISE Coordinati da Stefano Catellani hanno lavorato al progetto Massimo Manini (riprese video e montaggio del film Unieco 25), Sebastian Corradi (ripese e monaggio) e Carlo Guareschi (fonico) per il video Unieco 25 – “costruttori di emozioni” che ha visto protagonisti anche grandi voci come quella di Margherita Di Rauso (la stessa che usa la Barilla per le pubblicità del Mulino Bianco), l’attore Giorgio Bongiovanni (lavora stabilmente al Piccolo Teatro di Milano), il giovane musicista Francesco Nigri che ha composto le musiche originali (La canzone “handmade”) registrata al teatro Magnani di Fidenza dove è stato registrato il video backstage, Mario Artoni che ha coordinato tutta la parte grafica e fotografica ma anche il sito internet www.unieco25.it Gioco di squadra vincente. Il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti nel corso dell’assemblea dei soci che aveva il film Unieco 25 tra i focus ha espresso apprezzamento per il “saper fare, il saper costruire che Unieco cerca di coniugare con il saper comunicare”. Un tema che assumerà valenza crescente a fronte della complessità dei mercati. www.unieco25.it UNIECO 25 Chi è Gek Tessaro Gek Tessaro, illustratore veronese tra i più apprezzati nel panorama editoriale nazionale, ha pubblicato numerosi libri per bambini di cui, oltre che illustratore, è spesso autore dei testi. Animato da uno spirito provocatorio e da una sottile vena ironica. Il suo lavoro è sostenuto da una grande passione per il segno grafico, che si esplica anche nella vasta produzione di immagini per manifesti e materiali promozionali. Ha collaborato con diverse case editrici ed i suoi libri hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Tra gli altri “Il salto. Di città in città” (ed. Artebambini) e il “Il circo delle nuvole” (ed. Fanucci) sono stati selezionati tra i 12 migliori titoli italiani rispettivamente del 2005 e del 2008 dalla Biblioteca Internazionale di Monaco. Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno che racconta” nasce “il teatro disegnato”. Sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa, con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi. La sua capacità di osservazione e di sintesi si riversa in performance teatrali coinvolgenti ed efficaci. Marketing Pianeta Unieco 29 FIERAMILANO EIRE/ EXPO ITALIA REAL ESTATE EIRE: un successo per tutta Unieco Fiere Pianeta Unieco 30 E’ stata un’esperienza positiva per il clima di fermento, di operatività e di confronto costruttivo che l’ha caratterizzata, e intensa per relazioni, presenze e incontri, come dimostrano alcuni i dati: 35.000 mq di area espositiva 473 imprese e istituzioni presenti 14.000 operatori professionali provenienti da circa 50 Paesi 326 giornalisti accreditati Social Housing Exhibition: 3.000 mq di area espositiva, 72 espositori e 86 progetti. 65 tra convegni e presentazioni di progetti che hanno registrato circa 3.300 presenze Circa 50 eventi e conferenze organizzati all’interno degli stand Il sito web www.italiarealestate.it ha registrato da gennaio ad oggi 54.097 utenti unici. La 6a edizione di EIRE, l’evento internazionale dedicato al mercato del real estate del Mediterraneo e dei Paesi emergenti. Il risultato complessivo, in controtendenza rispetto agli altri eventi del settore, è estremamente positivo in quanto evidenzia una crescita degli espositori e degli operatori presenti rispetto alla precedente edizione. Lo stand allestito da Unieco e CMB, curato dallo studio “Migliore + Servetto Architetti Associati”, ha attirato molte attenzioni. Per Unieco nel 2010 era la seconda fiera di standing internazionale dopo il Made Expo (in febbraio sempre a Milano) dove sono state presentate le nuove tecnologie e i nuovi prodotti della divisione laterizi e co e le sinergie delle altre divisioni operative. Alla sesta edizione di EIRE – Expo Italia Real Estate era ben presente anche la dimensione internazionale che Unieco sta perseguendo con progetti nel settore ferroviario (in Bulgaria, Algeria e in altri paesi), nel settore delle costruzioni (partecipando a importanti selezioni tra general contractor nei paesi dell’est europa e nell’area dei Paesi Arabi) ma anche con la produzione di laterizi (nell’est Europa) e con le soluzioni per l’ambiente e le energie rinnovabili in Europa. All’EIRE però hanno brillato davvero i grandi interventi di FIERAMILANO “La partecipazione a EIRE – spiega Stefano Immovilli, direttore della Divisione Costruzioni Italia di Unieco – è stata la conferma di due strategie: puntare su progetti di ampio L’obiettivo per il 2011 è confermare il ruolo di EIRE come punto di sostegno e di sintesi per la Community del Real Estate durante tutto l’anno, per dare continuità alle relazioni e ai rapporti nati in fiera attraverso strumenti di comunicazione innovativi, partnership con i principali media di settore, missioni imprenditoriali in alcuni Paesi emergenti e intensificazione del coinvolgimento degli investitori internazionali. La prossima edizione di EIRE si svolgerà dal 7 al 9 giugno 2011 in Fieramilano. 31 Pianeta Unieco respiro che richiedono un know how interdisciplinare e al tempo stesso ‘fare squadra’ valorizzando le collaborazioni come avviene nel Consorzio Stabile Eureca creato con CMB di Carpi e CLF di Bologna. Una linea di sviluppo che porta il nostro saper fare anche sui mercati esteri”. Fiere sviluppo e riqualificazione urbana di Unieco come “Silos Shopping Center” a Trieste, ovvero il recupero dell’area e del complesso dei Silos asburgici, “Le Piazze”, il nuovo Lifestyle Shopping Centre che sorgerà a Castel Maggiore (Bologna), “Le Officine” di Savona (riqualificazione di una grande area industriale, la ex Metalmetron, dismessa) e le nuove iniziative immobiliari come l’intervento My Bonola, nella zona nord/ovest di Milano, al centro del Quartiere Gallaratese, o come l’intervento Torri Faro a Genova: nuovo complesso residenziale nell’area urbana di San Benigno, in posizione strategica tra il Matitone e la Lanterna, due torri a pianta semicircolare con una vista mozzafiato sull’intera città e sul golfo. FIERAMILANO Fiere Pianeta Unieco 32 All’Eire “CCC Abita” vince il premio Ecosostenibilità e Innovazione Tecnologica Eire 2010 si è conclusa con la premiazione dei Social Housing Awards all’interno della Social Housing Exhibition. Oltre 1000 i votanti dal sito www.italiarealestate. it a cui si è aggiunto il parere della Giuria presieduta da Roberto Benaglia. Il concorso ha visto la partecipazione di 72 espositori e 86 progetti presentati in oltre 3.000 mq di superficie. Con i Social Housing Awards, sono stati premiati i migliori progetti delle categorie “Qualità Architettonica”, “Ecosostenibilità e Innovazione Tecnologica” e “Tempi e costi di realizzazione”. Difficile, per la Giuria – presieduta da Roberto Benaglia – assegnare i Social Housing Award, vista l’elevata qualità dei progetti in concorso. L’analisi dei progetti dimostra che con un costo medio di costruzione di 1.150 €/mq è possibile realizzare in tempi brevi (da 6 mesi a 1 anno) residenze di housing sociale di elevato livello architettonico, strutturale e tecnologico. Vincitore il progetto CCC Abita – Environment Conscious Building Systems del Consorzio CCC Abita in quanto l’unico sistema prefabbricato che si colloca in classe energetica Leed, sistema che considera globalmente l’intervento edilizio sotto il profilo del bilancio energetico. Oltre ai risparmi di tempo e costi dovuti al sistema di prefabbricazione, il concept è anche semplice sotto il profilo architettonico e modulabile sotto il profilo della distribuzione degli spazi. La Giuria ha sottolineato come il premio vuole anche essere un auspicio per il mantenimento dei parametri indicati visto che il progetto è ancora in fase di cantierizzazione. Il Consorzio CCC Abita è composto da: CCC di Bologna, Unieco di Reggio Emilia, Consorzio Etruria di Firenze, Coop. Costruzioni di Bologna, Cooperativa Cellini di Prato, STF, STS. FIERAMILANO Fiere Pianeta Unieco 33 IL FORMAT Costo di costruzione €/mq: 1100 euro/mq Canone €/mese: Definito nel Manuale delle Procedure di progettazione finanziaria Numero unità abitative: 10 moduli abitativi a Catalogo per una offerta da 37 a 90 metri quadrati di superficie commerciale LA GIURIA DEI SOCIAL HOUSING AWARDS PRESIDENTE: Roberto Benaglia, BB Consulting Angela Airoldi, Università Bocconi Matteo Del Fante, Cassa Depositi e Prestiti Massimo Frontera, Il Sole 24 Ore - Progetti&Concorsi Alberto G. Lunghini, Reddy’s Group Evelina Marchesini, Il Sole 24 Ore - Mondo Immobiliare Guglielmo Pelliccioli, Daily RE Antonio Ragonesi, Capo Area Infrastrutture, Casa, Sicurezza e Attività Produttive ANCI Gualtiero Tamburini, Assoimmobiliare Oliviero Tronconi, Politecnico di Milano, Dipartimento BEST (www.italiarealestate.it) FIERAMILANO Real Estate Awards Fiere Pianeta Unieco 34 premiate “Capo Malfatano” e “Porta Nuova” Premio “Mattone d’Oro” al complesso di Capo Malfatano come “Miglior progetto turistico/ alberghiero” Dal più bel resort turistico alla migliore infrastruttura, dai centri direzionali ai progetti residenziali: le eccellenze del settore immobiliare sono stati al centro dell’ormai ambito “oscar del mattone”, i Real Estate Awards 2010. Nel corso di una serata finale cui hanno partecipato quasi 600 rappresentanti del settore i “mattoni d’oro 2010” sono stati assegnati dalla platea. Premi alla Reggia Designer Outlet di Marcianise (Caserta), al Capo Malfatano Resort di Teulada (Cagliari) che interessa da vicino Unieco, impegnata a pieno ritmo nella sua realizzazione, sarà il primo resort ecocompatibile realizzato in Sardegna. Il grande progetto turistico alberghiero previsto a Malfatano, nella costa del sud, parte da una joint venture con immobiliare Sansedoni (Unieco è tra i soci), la famiglia Benetton attraverso Ricerca Finanziaria, la Silvano Toti spa ed il Gruppo Tofano. La joint venture si chiama «Malfatano Resort». Le quote di partecipazione sono state attribuite nel seguente modo: Sansedoni 40%; Benetton 25%; Gruppo Tofano 24%; Silvano Toti 11%. La maggioranza è nelle mani della Immobiliare Sansedoni. Premiato anche l’intervento delle Residenze di Porta Nuova Varesine di Hines Italia (Milano) che vedono Unieco e CMB impegnate nel secondo lotto di lavori per 200 milioni di euro. Il lotto Porta Nuova Varesine (oltre 40mila mq di slp) include 9 edifici residenziali progettati dallo studio Arquitectonica di Miami e dagli studi italiani Caputo Partnership e M2P, oltre alla torre residenziale Solaria, che raggiungerà un’altezza di 157 metri diventando l’edificio abitativo più alto di Milano. I lavori avviati in aprile si concluderanno, come previsto da programma, entro la fine del 2012. Altri premi a Città del Sole (Roma), a Jesolo Magica (Venezia), a Nctm come migliore società di consulenza legale-strategica, alla Nuova sede a Padova di Schuco International Italia, allo Jesolo Lido Village. Premio ex aequo per la Variante di Morbegno e per il Ponte Provvisorio Galleggiante come migliore infrastruttura. Fra i progetti stranieri, premiata Corporate Village Malta. Il polo di “Porta Nuova Varesine” a Milano LINGOTTO FIERE Fiere Il gruppo CLF a Expo Ferroviaria Torino 2010 35 Pianeta Unieco FIERE Il Gruppo CLF ha partecipato con successo alla Fiera Expo Ferroviaria 2010 che si è svolta a Torino (Lingotto Fiere) all’inizio di giugno. Un nuovo video ha presentato ai visitatori del salone torinese l’assetto operativo che CLF Arfer, Sifel e Tes offrono al mercato dei lavori ferroviari in Italia e all’estero. CLF ha presentato le sue soluzioni per il futuro nello stand dell’ANIAF (Associazione Nazionale Imprese Ar mamento Ferroviar io), che comprende imprese specializzate nella costruzione e manutenzione ordinaria e straordinaria del binario. Il presidente Giuseppe Neri, il direttore commerciale Pier Paolo Bertozzi e il direttore tecnico produttivo Uber Montermini hanno raccolto molte indicazioni utili anche nel corso della visita dell’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti. Montermini è anche intervenuto al convegno “Manutenzione, innovazione e accessibilità dell’intera rete ferroviaria” con una relazione sulla “Manutenzione predittiva, preventiva e straordinaria sulle linee storiche e di AV/AC”. Al convegno è intervenuto anche il direttore di produzione RFISede Centrale Roma Maurizio Gentile. La fiera torinese che tornerà dal 27 al 29 marzo 2012 insieme a INTERtunnel, la manifestazione parallela dedicata all’industria della galleria, è stata complessivamente positiva: il numero dei visitatori che hanno partecipato alle due rassegne è cresciuto del 12%, raggiungendo un totale di 7300 professionisti che hanno preso contatti con i 450 espositori presenti. EXPO Ferroviaria 2010 e INTERtunnel, la manifestazione parallela dedicata all’industria della galleria, si sono concluse con grande successo. Il numero dei visitatori che hanno partecipato alle due rassegne è cresciuto del 12%, raggiungendo un totale di 7300 professionisti venuti a visitare i 450 espositori presenti. Commentando sul successo di EXPO Ferroviaria e INTERtunnel, Stephen Brooks, presidente degli organizzatori Mack Brooks Exhibitions, ha detto: “Siamo davvero grati per il fortissimo sostegno dimostrato dagli espositori e dai visitatori, che sottolinea il ruolo dei due eventi come punto d’incontro per i professionisti dove scoprire le più recenti innovazioni e tecnologie dei due settori industriali”. www.expoferroviaria.com MESSE BERLIN Fiere Pianeta Unieco 36 IN SETTEMBRE GRANDE APPUNTAMENTO CON LA FIERA TEDESCA DEDICATA AL FUTURO DELLA MOBILITÀ CLF “in vetrina” a InnoTrans 2010 Il gruppo CLF vuole consolidare la sua presenza sui mercati internazionali e per sostenere questa strategia di sviluppo porta per la prima volta i marchi CLF, Arfer, Sifel e TES alla fiera InnoTrans 2010 in programma a Messe Berlin (la fiera di Berlino dal 21 al 24 settembre. prodotti e servizi innovativi. 85.592 operatori professionali erano venuti a Berlino da oltre 100 Paesi. Le sezioni al centro dell’attenzione nell’8° edizione di InnoTrans, dal 21 al 24 settembre 2010: Railway Technology, Infrastructure, Tunnel Construction, Interiors e Public Transport. Questo Salone è organizzato da Messe Berlin GmbH. Sarà l’occasione per capire come si muoverà il mercato. Il terzo studio sul mercato mondiale dell’industria ferroviaria verrà infatti pubblicato in occasione del prossimo Salone InnoTrans a cura dell’Unione delle industrie ferroviarie europee (UNIFE) in collaborazione con il Boston Consulting Group (BCG). La fiera tedesca ha un filo conduttore: “The future of mobility”, ovvero il futuro della mobilità e in questo futuro CLF vuole giocare un ruolo da protagonista in Italia dove è leader nei lavori ferroviari ma anche in Europa e nei paesi emergenti dove più alta è la necessità di nuove infrastrutture. E’ un appuntamento di standing internazionale dove si ritrovano le aziende impegnate a livello internazionale nei trasporti su rotaia. CLF alla fiera internazionale biennale per le tecnologie dei trasporti su rotaia porterà le nuove acquisizioni tecnologiche, le nuove macchine, e i progetti in corso. Il Gruppo CLF sarà presente alla Fiera Inno Trans 2010 all’interno dello stand della STRUKTON Rail, partner societario di CLF insieme ad Unieco. E’ un grande appuntamento, una vetrina di 46mila metri quadrati, con oltre 220 espositori da tutto il mondo. InnoTrans è il punto d’incontro commerciale più importante del mondo per le tecnologie dei trasporti. 1.914 espositori di 41 Paesi hanno presentato a InnoTrans 2008 i loro I risultati della ricerca di mercato “2010 UNIFE Worldwide Rail Market Study“ si basano sui dati rilevati nei principali 50 mercati ferroviari del mondo. Questo studio comprende un panorama attuale del potenziale del mercato e previsioni a breve e a lungo termine sull’andamento del volume del mercato mondiale, diviso per aree geografiche e gruppi di prodotti. Si tratta pertanto dell’analisi più completa del settore. www.innotrans.com NEWS paesi emergenti traineranno ripresa 2010 (+2,9%) CRESME, investimenti 2009 -3,5% Il mercato mondiale delle costruzioni vale 4.531 miliardi, corrispondente all’11,3% dell’ output mondiale. Il 2009 sì è chiuso, rispetto all’anno precedente, con un calo del 3,56% degli investimenti. E’ quanto emerge da uno studio realizzato dal Cresme per Federcostruzioni, la federazione che fa parte di Confindustria e che riunisce le sigle più significative di tutto il comparto edile. Nel 2010, grazie soprattutto all’aumento delle risorse impegnate per opere infrastrutturali (+4,4%), specialmente in Asia (+6,0%) e in America (+7,2% in Nord America e +5,7% in Sud America), il Cresme stima una ripresa degli investimenti dell’ordine del 2,9%, in netta controtendenza rispetto al mercato italiano. Per la prima volta nel 2009 il mercato asiatico, con 1.611 miliardi di investimenti (il 36% degli investimenti mondiali), ha superato il mercato europeo, ridottosi a 1.560 miliardi. “Di fronte alle prospettive decisamente negative del mercato italiano - ha commentato il presidente di Federcostruzioni Paolo Buzzetti - le dinamiche internazionali costituiscono un interessante prospettiva per l’intera filiera delle costruzioni. A differenza che in Italia, gli investimenti complessivi in costruzioni stanno crescendo soprattutto in determinate aree, alcune delle quali vedono da sempre una presenza italiana, mentre altre possono costituire ambiti dove cogliere opportunità.” Per il Presidente di Federcostruzioni lo studio del Cresme evidenzia, oltre all’importanza crescente del mercato asiatico, anche l’interessante crescita prevista in aree a noi vicine come il Nord Africa “che con una previsione di un +7,5% nel 2010 appare sicuramente un mercato dove creare condizioni più favorevoli al nostro sistema industriale. La ripresa, secondo il Cresme, arriverà prima in America (+4,3% nel 2010), trainata da infrastrutture e non residenziale; mentre in Europa il 2010 dovrebbe chiudersi con un’ulteriore flessione del mercato (-1,8%), ancora trascinato al ribasso dalle performances negative del comparto residenziale (-2%) e, soprattutto, di quello non residenziale -4%. Il mercato migliora e incremento delle vendite CASA: ANCPL-LEGACOOP Mercato immobiliare in miglioramento per il 2010, con un leggero incremento delle vendite e un significativo aumento della produzione. E’ quanto prevede un’indagine congiunturale Ancpl-Legacoop. Anche per l’anno in corso le difficoltà continuerebbero per le imprese medie e quelle situate al centro Italia. Nel 2009, sempre secondo l’indagine, l’attività immobiliare ha fortemente risentito della crisi, segnando prestazioni negative in particolar modo per quanto riguarda la produzione. In termini dimensionali, le imprese di media dimensione sono quelle che hanno registrato maggiori difficoltà nella vendita, mentre in termini di localizzazione geografica il Nord ovest è l’area che registra valori di maggiore sofferenza. Un primo rallentamento del mercato immobiliare era stato registrato già nel 2008. Secondo Ancpl-Legacoop occorre intervenire a sostegno delle imprese attraverso misure che non hanno oneri diretti per lo Stato, se non in misura minore. “Ad esempio la revisione della disciplina Iva delle cessioni di abitazioni - ha detto Carlo Zini, presidente di Ancpl-Legacoop parlando all’assemblea annuale delle cooperative di costruzioni - superando il limite dei 4 anni per l’applicazione della stessa imposta, per frenare il notevole incremento dei costi di produzione che ora penalizza le imprese che non riescono a vendere gli immobili”. Anche la parziale revisione della disciplina degli oneri di urbanizzazione è “un’altra misura di semplificazione che potrebbe avere, con l’avvio più rapido di questo tipo di lavori, effetti anticiclici”. Buzzetti: “I cantieri devono riaprire” Ance: l’assemblea a Roma L’assemblea dell’ANCE a Roma nell’Auditorium del Parco della Musica ha visto il presidente Paolo Buzzetti snocciolare dati sempre più allarmanti. A un anno dalla prima convention del settore, gli stati generali delle costruzioni a Roma, i dati sono allarmanti. I numeri della crisi Occupazione Sono 137.000 i posti di lavoro persi nelle costruzioni nel 2009, ma se si considera anche tutto l’indotto il numero sale a 210.000. Fallimenti Più di 2.000 imprese di costruzioni sono fallite nel 2009, il 30%in più rispetto al 2008. Imprese Nel 2009 si sono avute 9.000 imprese di costruzioni in meno rispetto al 2008. Investimenti Gli investimenti in costruzioni in 3 anni si sono ridotti del 18%. Bandi di gara Negli ultimi 6 anni il numero dei bandi di gara per lavori pubblici si è ridotto del 55%. Compravendite In 3 anni le compravendite di abitazioni sono diminuite del 30%. Le vie d’uscita Reciprocità nei diritti e nei doveri. Occorre instaurare un rapporto di reciproca correttezza tra p.a., imprese e cittadini. Le imprese devono versare quello che è loro dovuto ma anche la pubblica amministrazione deve farlo. In questa ottica e tenendo conto dei mancati pagamenti da parte delle amministrazioni locali dovuti al patto di stabilità si ritiene necessario consentire alle imprese di compensare i propri crediti certi, liquidi ed esigibili con le imposte e i contributi dovuti. Spendere i soldi che ci sono. Il Patto di stabilità va tenuto fermo ma, allo stesso tempo, bisogna mettere gli Enti locali virtuosi nella condizione di realizzare gli investimenti necessari allo sviluppo e alla competitività del Paese e onorare i propri debiti nei confronti delle imprese. Accelerare il piano infrastrutturale. Per innescare la funzione anticongiunturale dell’edilizia è necessario: - dare effettivo avvio alla realizzazione del Piano Cipe - mettere a disposizione le risorse disponibili in tempi certi - dare priorità agli interventi diffusi sul territorio, che possono avere un effetto più immediato contro la crisi Utilizzare la leva fiscale. Per accelerare processi virtuosi di uscita dalla crisi è fondamentale l’utilizzo della leva fiscale e l’eliminazione di norme ritorsive, ripristinando l’Iva per le cessioni di abitazioni da parte delle imprese di costruzioni anche dopo i 4 anni dall’ultimazione dei lavori. Piano casa 1 e 2. Sul fronte residenziale è necessario, per far decollare finalmente l’edilizia sociale, che Regioni ed enti locali rispettino la scadenza di 180 giorni per definire proposte d’intervento che possano coinvolgere anche l’imprenditoria privata, avviando un’azione mirata alla riqualificazione urbana e all’abitare sostenibile. Sono inoltre necessarie semplificazioni normative per far partire anche il Piano casa 2. Regolarità e trasparenza nel mercato del lavoro. Per garantire la presenza sul mercato di imprese regolari in materia retributiva e contributiva è prioritario mantenere il documento unico di regolarità contributiva (Durc) nei lavori privati e ampliare lo strumento della Cassa integrazione guadagni ordinaria in edilizia (Cigo), prevedendo l’equiparazione delle modalità del trattamento a quello dell’industria in senso stretto, che consente la sospensione totale dell’attività lavorativa fino ad un massimo di 12 mesi News EDILIZIA: Pianeta Unieco 37 FIERA DI PADOVA Fiere Pianeta Unieco 38 ALLA FIERA DI PADOVA L’EVENTO DEDICATO ALL’AMBIENTE Tecnologie Unieco in vetrina al Sep Nei grandi spazi della Fiera di Padova l’edizione 2010, sintesi di un percorso di approfondimento avviato nella precedente edizione del 2007, in collaborazione con le principali aziende produttrici di veicoli per l’ecologia associate ANFIA, tra le quali Unieco Costruzioni Meccaniche (UCM), ha focalizzato l’attenzione sulle tematiche più attuali legate alla gestione ambientale dei contesti urbani ed alla mobilità, dedicando un ampio spazio alla presentazione delle più aggiornate soluzioni tecnologiche in tema di veicoli ed attrezzature per lo spazzamento, la raccolta, il trasporto rifiuti, l’igiene e la manutenzione urbana. Il comparto veicoli ed attrezzature per l’igiene ambientale dell’Area Attività Industriali di Unieco Ambiente (con U.C.M. e Master Fluid) ha presentato al Sep 2010 un ricco carnet di prodotti e proposte specialistiche. Nei quattro giorni della fiera (2124 aprile) allo stand, insieme ad una panoramica sulle attività Unieco in campo ambientale, sono stati presentati agli operatori di settore tutti i modelli delle spazzatrici U.C.M.: l’ammiraglia Unieco 40.6 nella versione Combi (spazzatrice + lavastrade), la compatta 20.4, l’esclusiva 360 Electrica zero emissioni, l’autocarrata SL140, ed i sistemi lavaruote. Confermato nel proprio segmento il primato di 360 Electrica, che si distingue sul mercato per l’unicità delle soluzioni tecniche e di compatibilità ambientale. Forte attenzione anche per le proposte di Master Fluid che ha esposto una selezione della nuova gamma di attrezzature per l’ecologia di propria produzione (attrezzatura combinata compatta per lo spurgo e sistemi idrodinamici ad alta pressione per l’igiene ambientale). Molto positivi in sintesi gli esiti della partecipazione UniecoN all’evento, con un’affluenza for temente qualificata, che ha riservato un significativo interesse alle nostre attività, sempre più punto di riferimento affidabile ed altamente professionale per gli operatori dei servizi di igiene e manutenzione urbana, grazie alla completezza dell’offerta ed alla qualità della proposta tecnica e di servizio. FIERA DI PADOVA L’edizione 2010 di SEP- Waste Technologies Exibition, l’evento fieristico triennale dedicato alle tecnologie ed ai veicoli per l’igiene ambientale, ha visto Unieco tra i protagonisti.. Il 25 % delle aziende presenti al SEP si occupano di rifiuti: su 600 espositori, tra diretti e indiretti, circa 150 hanno presentato prodotti e tecnologie legate alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. Un dato importante che conferma la scelta del SEP2010 di focalizzare l’attenzione sulle novità tecnologiche nel settore dei rifiuti. Tante le novità a riguardo presentate a Padova per la 23esima edizione del SEP: a partire da impianti all’avanguardia che portano i rifiuti sottoterra e che riducono al minimo i disagi legati alla tradizionale raccolta dei rifiuti, passando per le isole ecologiche mobile, informatizzate a quelle seminterrate e interrate, a basso impatto ambientale e ad energia pulita prodotte, fino ad arrivare ai veicoli a metano per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Non solo rifiuti per il SEP 2010, Systems for Environmental Projects proiettato a 360 gradi sull’ambiente. Tante le soluzioni e le novità tecnologiche legate ai grandi temi dell’ambiente grazie all’importante partecipazione di tutte le aziende leader a livello nazionale nella progettazione, costruzione, vendita ed assistenza di attrezzature per l’ecologia, l’igiene urbana, la pulizia stradale e industriale. Spazio anche alle ultime novità in tema di arredo e design urbano, soluzioni funzionali e creative indice di un’importante ricerca a livello di progettualità, e di attenzione allo stato dell’ambiente e del decoro delle nostre città. Al SEP si è parlato inoltre di approvvigionamento energetico da fonti a basso impatto ambientale e uso efficiente delle risorse e sostenibilità. Non a caso, tra gli impegni di SEP c’è anche quello di essere un progetto di comunicazione ambientale, nel tentativo di informare cittadini e imprese sulla nuova idea di sostenibilità ambientale. www.sepeurope.org Pianeta Unieco Oltre 20.000 i visitatori. E’ il bilancio dellaa 23esima edizione del SEP, la fiera internazionale delle eco tecnologie.“Numeri incoraggianti che sottolineano la forza del settore legato alla tecnologie ambientali, nonostante negli ultimi anni molti altri settori abbiano subito forti contraccolpi economici – spiega Paolo Coin, direttore di PadovaFiere - Il settore delle ecotecnologie è risultato in salute e a sottolinearlo sono state le tante novità presentate in occasione della ventitreesima edizione. Come ogni anno, il SEP si impegna non solo a valorizzare prodotti innovativi che puntino alla riduzione dell’impatto ambientale, ma anche a stimolare la ricerca, attraverso momenti di confronto tra esperti del settore”. Fiere SEP 2010: OLTRE 20.000 VISITATORI 39 EDILIZIA INDUSTRIALIZZATA Sinergie Pianeta Unieco 40 EDILIZIA INDUSTRIALIZZATA APE: una storia di successi Dal “sistema k” al nuovo sistema iperstatico Pluripiano per continuare a crescere A p e “ PA R T N E R F O R B U I L D I N G EVOLUTION”. E’ questo il nuovo logo della APE di Montecchio. L’azienda reggiana si presenterà a brevissimo anche con un nuovo sito internet www. ape.it che rinnova l’immagine di un polo industriale che sarà sempre più integrato nei progetti della divisione Laterizi & Co e di Unieco, che controlla il 78% del pacchetto azionario. Un legame di lunga durata iniziato nel 1985 e che continua a dare buoni frutti. Il valore dell’esperienza avviata nel 1974 da Azzio Castagnetti è ben visibile e il mercato apprezza, dati economici alla mano (positivi nonostante la crisi complessiva del settore edile), l’innovazione firmata APE. Nata nel 1974, la ditta APE ha iniziato per prima in Italia a produrre il “Sistema k” per l’edilizia residenziale ed ha fornito in questi anni travi e pilastri per la realizzazione di appartamenti su tutto il territorio nazionale. Su sollecitazione del mercato e della clientela fin dalla metà degli anni ottanta è stata creata una divisione collaterale impegnata nello studio e produzione di componenti strutturali con caratteristiche specifiche destinate ad opere di terziario innovativo. Centri uffici, commerciali, parcheggi sotterranei e in elevazione, ospedali, centri scolastici ed edifici a destinazioni produttive vengono regolarmente realizzati in parallelo ai tradizionali complessi residenziali. La vera novità è il “Sistema Iperstatico Pluripiano” che proietta APE nel futuro. “Oggi è la vera ossatura produttiva di APE – spiega Castagnetti - ed è stato utilizzato da progettisti e costruttori anche per interventi da 250mila metri cubi (l’equivalente di 800 alloggi residenziali). A L’Aquila la struttura delle palazzine, del Progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili), è stata consegnata e montata in 7 giorni grazie alla prefabbricazione su misura ed ai nostri sistemi innovativi”. E’ un sistema costruttivo integrato realizzato con strutture interamente in cemento armato. Tra le valenze del nuovo sistema spicca certamente la rispondenza totale alla normativa sismica. www.ape.it EDILIZIA INDUSTRIALIZZATA 41 Il sistema costruttivo integrato APE abbina la rapidità di esecuzione e di montaggio (tipica della prefabbricazione a secco) con il risultato di una struttura iperstatica. E’ caratterizzato da quattro elementi: l’innesto di fondazione, il pilastro pluripiano, la trave semiprefabbricata ed il solaio. Può essere applicato in moltissime tipologie costruttive: dalla piccola struttura fino a maglie 10 x 10 metri e oltre anche in presenza di sovraccarichi rilevanti. Il presidente di APE Azzio Castagnetti è fiducioso: “La necessità di soluzioni innovative ed antisismiche porterà APE verso nuovi successi”. Affiancato da Adriano Ferrari (vice presidente di APE) sta guidando una nuova fase di espansione basata sulla qualità e sulle certificazioni SOA – categoria OS13 – Classe V, UNI EN ISO 9901 e UNI EN 13225 ( IQNet, ICMQ, CE) che accreditano il controllo sull’intero processo produttivo, e tutte già in possesso di APE SpA. Ospedale Cona FERRARA Sinergie Il Sistema Pluripiano è caratterizzato da una grande flessibilità che consente di realizzare edifici con altissime prestazioni. Pianeta Unieco da sinistra: Adriano Ferrari, e Azzio Castagnetti vice presidente e presidente APE S.p.A. EDILIZIA INDUSTRIALIZZATA Sinergie Pianeta Unieco 42 Il sistema costruttivo integrato APE abbina la rapidità di esecuzione e di montaggio (tipica della prefabbricazione a secco) con il risultato di una struttura iperstatica. APE fattura 12 milioni di euro e mantiene il quartier generale a Montecchio Emilia dove lavorano 83 dipendenti (una decina gli ingegneri impegnati in ufficio tecnico) su un’area di 45mila metri quadrati (37mila metri quadrati di piazzali per lo stoccaggio). I grandi cantieri per APE sono generalmente nel Nord Italia ma l’operatività è nazionale con realizzazioni di alto profilo al Centro e anche al Sud. “APE può giocare un ruolo importante nei piani di sviluppo della divisione Laterizi &Co e di tutta Unieco – conclude Adriano Ferrari – può portare innovazione tecnologica e di pieno rispetto delle nuove normative. APE è un marchio che garantisce alta qualità e che viene riconosciuto dal mercato”. Il futuro saranno le strutture semi prefabbricate e Unieco ci sarà. Ospedale Gaslini Genova UNIECO:COSTRUZIONI EMILIA Eventi A Salsomaggiore Terme c’è “Detraz Art 2010” Un evento per sottolineare il pieno recupero di una parte importante del centro termale La divisione costruzioni Emilia di Unieco investe nell’arte per comunicare la “qualità del costruire”. In settembre decollerà il progetto “Detraz Art 2010” ovvero una mostra dello scultore Mario Pavesi in occasione della posa (inaugurazione-presentazione alla città) della scultura installata nel cortile dello stabile. L’appuntamento è già fissato il 24 settembre alle 18. Abitare e lavorare a Salsomaggiore DETRAZ ART 2010 L’arte entra a Palazzo mostra delle opere dello scultore Mario Pavesi Conversazione/presentazione con Massimo Tedeschi Sindaco di Salsomaggiore Terme Massimo Pinotti direttore divisione Costruzioni Emilia di Unieco Vittorio Sgarbi che commenterà la mostra Vittorio Savi che analizzerà il complesso dell’intervento di recupero curato dagli architetti Mauro e Ilaria Barbacini. Pianeta Unieco 43 L’edificio nel pieno centro di Salsomaggiore, di fianco alle Terme Berzieri, fu prima convento dei Frati Serviti (nel 1525) e poi Grande Albergo (nel 1890). Unieco sotto l’egida della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio dell’Emilia Romagna - Parma e Piacenza, ha deciso di ristrutturarlo nel pieno rispetto dell’arte e dell’architettura degli anni in cui è stato costruito. All’interno dello storico edificio urbanisticamente trasformato si trovano ora pregiate soluzioni abitative e alcune tipologie di uffici mentre al piano terra, supportati dal fascino del recupero, splendidi locali ad uso commerciale. L’intervento è stato realizzato con materiali e tecnologie di sicura qualità nel pieno rispetto dei vincoli architettonici dettati dalla soprintendenza ma con le caratteristiche richieste dalle normative moderne in materia di isolamenti termico-acustici e di risparmio energetico. Il Palazzo DETRAZ era l’edificio più antico di Salsomaggiore... ora sarà anche il più moderno. http://www.immobiliare.unieco.it/emilia/detraz/index.php UNIECO:COSTRUZIONI ITALIA AEDILITIA/ UNIECO E LAMARO GROUP Eventi Pianeta Unieco 44 Nel cuore di Mantova un evento per sottolineare la conclusione dei lavori di restauro avviati nel 2006 Residenze Aldegatti: Abitare contemporaneo La storia del restauro di Palazzo Aldegatti, nel cuore storico di Mantova, è iniziata nel settembre 2006 con “Passione in movimento” e con una performance di danza contemporanea curata dal LTD di Reggio Emilia e con una conferenza che ha messo a fuoco il grande valore architettonico dell’antico edificio. Quasi quattro anni dopo, il 20 maggio 2010, in occasione del completamento del restauro Aedilitia (la società creata da Unieco e Lamaro Group di Milano) ha riaperto il cortile e le stanze, ora trasformate in residenze di lusso per un “taglio del nastro” dove musica e arte hanno sottolineato la qualità del nuovo polo residenziale. Un evento curato da Comunicattive di Bologna che ha ottenuto positivi riscontri a Mantova. In collaborazione con la galleria Bonelli Arte Contemporanea di Mantova e il design store Interni di Toso, l’evento è stato dedicato all’arte e al design contemporanei. Le vetrine e gli spazi degli uffici di Residenze Aldegatti hanno ospitato la mostra d’arte contemporanea Real Time, a cura di Stefania Giazzi con opere di Paul Beel, Kim Dorland, Roberto Floreani, Michelangelo Galliani, Elena Monzo, Tadashi Moriyama, Davide Nido e Nicola Verlato mentre gli interni di un appartamento sono stati interamente arredati come un catalogo esclusivo, per toccare con mano la vivibilità degli spazi e immaginarne possibili personalizzazioni. Lo show room rimarrà allestito durante tutto il periodo di vendita delle unità immobiliari. Residenze Aldegatti oggi è un complesso di appartamenti e uffici ottenuti dalla ristrutturazione dell’omonimo palazzo nobiliare cinquecentesco, nella centralissima via Chiassi: “Avanguardia e tecnologia nel cuore della storia” hanno sottolineato Stefano Imovilli, direttore della divisione costruzioni Italia di Unieco e Maurizio Cascetta presidente di Lamaro Group. In questi mesi il restauro è stato anche il tema di una conferenza curata da Paola Bettoni e Nicolò Portioli. Una analisi storico-architettonica dell’edificio dal XVI secolo ai giorni nostri attraverso le fonti documentarie, archivistiche e car tografiche confrontate con i dati rilevati durante l’analisi stratigraficomaterica. Una iniziativa di grande interessa a cura del Gruppo Giovani Associazione Amici Di Palazzo Te e dei Musei Mantovani (Associazione di volontariato culturale aderente alla FIDAM). I valori i campo sono altissimi. Il restauro ha prodotto interni con finiture di altissimo pregio, soluzioni architettoniche per il comfort e la piena vivibilità degli ambienti interni. Grazie a grandi lucernari a tetto, terrazze e la luce zenitale che attraversa verticalmente le scale interne, tutti gli appartamenti sono estremamente luminosi e moderni, realizzati su due o tre livelli con soggiorno a doppia altezza e UNIECO COSTRUZIONI ITALIA Eventi Pianeta Unieco 45 La scheda soppalco a vista. La forma essenziale e il colore neutro delle finiture rendono gli spazi perfetti per accogliere qualunque tipo di arredamento. Le finiture di pregio e l’impianto domotico che accompagnano il progetto, rendono gli immobili esclusivi e gli ambienti domestici intelligenti, con un’alta qualità della vita espressa attraverso il risparmio energetico, e l’autoregolazione degli impianti elettrici. Con il supporto delle nuove tecnologie, è possibile la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici (climatizzazione, distribuzione acqua, gas ed energia, impianti di sicurezza), delle reti informatiche e delle reti di comunicazione, allo scopo di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza, il risparmio energetico degli immobili e per migliorare la qualità dell’abitare. Inoltre, con il sistema geotermico sarà possibile utilizzare fonti naturali e rinnovabili per avere calore d’inverno e fresco d’estate all’interno della propria abitazione, con un unico impianto, ecologico, sicuro ed economicamente vantaggioso. Il progetto si è sviluppato su un’area di 3.600 metri quadrati con un attento lavoro di restauro interno ed esterno effettuato sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Architettonici, unito a recupero con destinazione residenziale. 12 unità immobiliari di cui 7 su 2 livelli e 5 su 3 livelli Metrature da 130 mq a 300 mq 3 unità con ingresso indipendente 2 unità con ampia terrazza 48 autorimesse interrate 12 cantine interrate Ascensore con accesso diretto all’interrato Ampi spazi comuni (cortile interno d’onore e cortile rustico) Doppio accesso pedonale (da via Chiassi e Vicolo de Cani) Accesso carrabile da Vicolo de Cani, con cancello automatico Palazzo Aldegatti è anche on line www.residenzealdegatti.it BILANCIO CLF Assemblee Pianeta Unieco 46 LA COSTRUZIONE LAVORI FERROVIARI SPA NEL 2009 HA FATTURATO 126 MILIONI DI EURO CLF cerca opportunità all’estero CLF 2010, “da 65 anni il futuro corre su binari sicuri”. Era il titolo del video proiettato a Bologna in chiusura dell’assemblea del gruppo CLF (Costruzioni Linee Ferroviarie) che ha approvato a Bologna il bilancio 2009. Un bilancio positivo che evidenzia un utile netto di 5,6 milioni (+73% sul 2008). Il fatturato complessivo si attesta a 126 milioni (+15% sul budget) e il piano di sviluppo annunciato dal presidente Giuseppe Neri porta a 140 milioni di euro nel 2012 con una quota di lavori realizzata all’estero che salirà al 31,9% dal 4% previsto nel 2010. A Bologna approvato il bilancio della società controllata da Unieco e partecipata dal gruppo olandese Strukton Gli addetti sono attualmente 489 ma cresceranno fino a 600 nel 2012 grazie ai cantieri esteri come la linea “Orient Express” in Bulgaria (la linea Plovdiv-Svilengrad in fase di realizzazione con la CLF Bulgaria Branch e con cantieri aperti fino al dicembre 2011 ) e una nuova tratta di Alta Velocità in Algeria (linea Oued/Tlelat- Frontiera Marocchina nella zona di Orano. La linea ha uno sviluppo di circa 132 km e per complessivi264 km di binari segna il debutto dei treni veloci, che viaggiano a circa 220km/h, in Algeria. I cantieri partiranno alla fine del 2011 e dureranno 15 mesi). La direzione commerciale di CLF è al lavoro anche in altri Paesi: Croazia (dove è attiva una filiale), e altri paesi dell’area balcanica, nonche’ del nord africa per importanti gare d’appalto. Nelle operazioni all’estero CLF è in partnership con grandi imprese come Astaldi, Condotte d’acqua, Rizzani de Eccher e Pizzarotti. “Nel 2012 il fatturato estero sarà circa la metà di quello realizzato in Italia – commenta il presidente di CLF Giuseppe Neri – e per questo obiettivo stiamo investendo in risorse umane qualificate e nel potenziamento del parco macchine”. Nel 2009 gli investimenti hanno raggiunto i 7,5 milioni d euro. Il budget 2010 prevede un fatturato di 118 milioni di euro con un margine lordo di 19 milioni. BILANCIO CLF L’assemblea che ha approvato il bilancio 2009 di CLF Spa ha rinnovato il consiglio di amministrazione che è composto da: Giuseppe Neri, presidente, Arie Schoots, vice presidente, Johannes Lucas Van Koppenagen, Mauro Casoli, Pina Biondi, Rodolfo Garatti, Enrico Peola. “Lavoro di gruppo” CLF è una società controllata al 60% da Unieco e partecipata al 40% dal gruppo olandese Strukton. CLF controlla il 100% della Arfer di Alessandria, il 60% della Sifel e il 100% della TES di Bologna. CLF partecipa con una quota del 10% al Consorzio Stabile Eureca con CMB Carpi (al 50%) e Unieco Reggio Emilia (40%). CLF, inoltre, attraverso la controllata TES, ha una quota del 45% nel Consorzio Sitec Ferroviario, gli altri soci sono Technec (45%) e LDC (10%). L’attività che Sitec può sviluppare riguarda tutta la progettazione infrastrutturale civile e tecnologica. Sansedoni: “le nuove strategie” Sansedoni spa ha chiuso il 2009 con un utile netto che sfiora il milione di euro mentre a livello consolidato il bilancio è sostanzialmente in pareggio. L’assemblea dei soci a Siena ha confermato Luca Bonechi alla presidenza e ha approvato il progetto di scissione che porterà all'uscita dell’imprenditore Toti. Il gruppo immobiliare che fa capo alla Fondazione Monte Paschi di Siena (48%), alla Silvano Toti (28%), al Monte dei Paschi di Siena (16%) e alla Unieco (8%) registra nel 2009 un valore totale della produzione di 26,6 milioni. Il nuovo consiglio sarà composto da otto amministratori, di cui quattro designati dalla Fondazione (Luca Bonechi, Riccardo Martinelli, Alessandro Piazzi e Luigi Borri), tre da Mps (Roberto Boccucci, Graziano Costantini e Maurizio Salleolini) e uno di Unieco (Mauro Casoli). Bonechi, che assumerà le deleghe operative, è stato confermato presidente e sarà affiancato da un direttore generale di prossima designazione da parte della società. L'attuale amministratore delegato Sergio Iasi, per effetto della scissione del gruppo lascerà l'incarico che ricopre all'interno della società. Tra le novità del 2010 c’è il portale internet della Sansoni Siena www.sansedonispa.it Assemblee Rinnovato il Cda Pianeta Unieco 47 NEWS 48 News Pianeta Unieco ANCPL: Ecco le sfide che ci aspettano Il settore delle costruzioni, da sempre un volano di crescita per l’economia del Paese, è colpito da una crisi senza precedenti, ma non figura nell’agenda delle priorità del Governo, in ritardo sugli impegni assunti un anno fa. Adesso, l’aggravarsi dei problemi del settore, con il rischio concreto dell’ulteriore perdita di oltre 30.000 posti di lavoro, rende non più rinviabile l’adozione di misure di sostegno alla domanda, in particolare di investimenti, per salvare base produttiva ed occupazione e favorire una ripresa produttiva senza la quale non c’è possibilità di risanamento finanziario. A rinnovare l’allarme sulle gravi difficoltà dell’edilizia in Italia è l’Assemblea Nazionale delle Cooperative di Costruzioni aderenti ad Ancpl-Legacoop (252 cooperative e 6 consorzi, un giro d’affari complessivo di circa 6 miliardi di Euro e quasi 16.000 occupati), riunitasi oggi a Roma per richiamare l’attenzione del Governo e delle forze politiche sulla necessità di misure urgenti per un rilancio del settore. In concreto, secondo Ancpl-Legacoop governo nazionale e governi regionali dovrebbero avviare una decisa azione di razionalizzazione delle modalità di spesa delle risorse pubbliche, di maggiore programmazione degli interventi, di riduzione del numero delle stazioni appaltanti, di semplificazione delle procedure di gara. Legacoop verso il 38° Congresso Nazionale L’assemblea nazionale dei delegati Più qualità imprenditoriale, più qualità cooperativa, più qualità associativa. Sono le tre sfide che Legacoop e le cooperative aderenti dovranno affrontare, con una grande disponibilità all’innovazione, se vorranno superare al meglio la crisi che investe il Paese ed avviare una nuova fase di sviluppo, dimostrando che l’impresa cooperativa è in grado di rispondere in modo adeguato ai mutamenti in atto nei mercati globali, nella finanza, nelle nuove tecnologie. A lanciare il messaggio è Giuliano Poletti, presidente di Legacoop, nel suo intervento di apertura dell’Assemblea Nazionale dei Delegati, appuntamento che segna l’apertura ufficiale del percorso che porterà l’organizzazione al suo 38° Congresso Nazionale, in programma per aprile 2011. La preoccupazione per gli effetti negativi che il perdurare della crisi potrà avere anche sulle cooperative, specialmente quelle piccole e piccolissime, nonostante la buona capacità di tenuta complessiva da esse dimostrata nel 2009, deve spingere l’organizzazione, secondo il Presidente, a “dare nuovo slancio al lavoro prezioso fatto in questi mesi, nella consapevolezza che il mondo cooperativo ha dentro di sé molte energie da mobilitare e può fare ancora di più di quanto ha finora realizzato”. La lettura critica degli eccessi del capitalismo apre nuovi spazi all’impresa cooperativa Anche perché, ha aggiunto Poletti “la crisi propone una lettura critica del turbocapitalismo e della iperfinanziarizzazione, si rivalutano il lavoro, la comunità, il pluralismo delle forme di impresa: in sostanza, c’è nuovo spazio per l’agire cooperativo. Oggi abbiamo l’opportunità per dimostrare il valore di questa tipologia d’impresa, dobbiamo saperla cogliere, come cooperative e come associazione”. Da qui la necessità, secondo Poletti, di accettare tutte e tre le sfide proposte. Più qualità imprenditoriale e cooperativa; nuove forme di gestione del risparmio per sostenere progetti di sviluppo “Avere più qualità imprenditoriale” - ha detto il presidente di Legacoop - “è indispensabile, ma per produrla avremo bisogno di più qualità mutualistica e cooperativa; serve più mutualità per avere più efficacia imprenditoriale. Dobbiamo sapere che questo è un punto di forza competitivo, non un limite o un peso: se nella crisi ci siamo difesi un po’ meglio, se oggi siamo fortemente proiettati verso il futuro dipende da questo”. “I ritmi della crescita, la sua sostenibilità sociale e ambientale hanno assunto un valore nuovo” - ha proseguito Poletti - “e le cooperative possono interpretare al meglio questa novità”. Anche il tema dei capitali necessari alla crescita e agli investimenti delle cooperative possono essere guardati sotto una luce nuova. La Borsa, i Mercati Finanziari tipici hanno mostrato la propria forza, ma anche una grande fragilità. “Ora si è riaperta una discussione sul ruolo della finanza, sulla sua regolazione” - ha sottolineato Poletti - “ma anche sul rapporto virtuoso che potrebbe costruirsi tra il risparmio ed il suo impiego come leva per lo sviluppo”. Nell’evidenziare come aumenti sempre di più l’area dei risparmiatori informati e consapevoli, il numero dei cittadini che vogliono sapere con quali finalità i loro risparmi verranno utilizzati, il presidente di Legacoop ha affermato: “Tocca a noi immaginare e proporre forme di gestione del risparmio che, in modo trasparente, possano alimentare progetti di sviluppo cooperativo. C’è spazio per una finanza comunitaria che faccia della trasparenza, della fiducia, della condivisione degli obiettivi, la leva per un nuovo sviluppo”. Il ruolo delle donne e dei giovani; l’innovazione Poletti ha inoltre posto l’accento sull’importanza decisiva di impostare politiche attive di valorizzazione e promozione delle forze più giovani, più fresche presenti nelle cooperative e nell’Associazione. “Mettere in valore l’impegno delle donne e dei giovani” - ha detto il presidente di Legacoop - “è una condizione imprescindibile per vincere le sfide che dobbiamo affrontare e non possiamo lasciare al caso questa leva decisiva per il nostro futuro; così come non possiamo non concentrare la nostra attenzione sulle opportunità che l’innovazione sotto ogni veste può presentare per le cooperative”. “La crisi accentua i ritmi del cambiamento” ha aggiunto Poletti - “e una delle condizioni per guadagnare competitività, leadership di mercato e, conseguentemente, perseguire al meglio lo scopo mutualistico sta nella capacità di mantenersi nel gruppo di testa delle imprese che sanno investire in innovazione: l’accumulazione che nel tempo le nostre cooperative hanno prodotto serve anche a questo, a riposizionarsi dentro la crisi per uscirne più efficienti ed attrezzate”. Tutte queste considerazioni, secondo Poletti, debbono spingere ad accelerare i processi di innovazione di Legacoop. Più qualità associativa: Legacoop, la rete intelligente delle cooperative italiane “Dobbiamo pensare a Legacoop” - ha sottolineato il presidente - “come la rete intelligente delle cooperative italiane, che opera nei campi della rappresentanza, dei servizi, delle reti e delle filiere; un’organizzazione, insomma, che acquisisca una nuova capacità di progettare e promuovere e che, per farlo, sa cambiare e rinnovarsi”. In proposito, Poletti ha ricordato come, nei tre anni trascorsi dal Congresso precedente, siano state attivate nuove aree associative (Legacoopsociali, Legacoop Turismo, Settore Cultura, Mediacoop) e numerosi progetti: Osservatorio e Progetti per il SUD; Governance per l’Impresa e per l’Associazione; nuove strumentazioni finanziarie di supporto alle cooperative; Progetto Legacoop Salute; Progetto Ambiente e Innovazione. “Questo dimostra” - ha concluso Poletti - “che si può fare, che la sfida può essere accettata anche sul piano associativo, con la necessaria consapevolezza che si può e si deve fare di più” Nuove coop crescono Al giro di boa del progetto Mille cooperative in tre anni sono già 702 le neo imprese che hanno aderito a Legacoop. Un risultato straordinario, considerato soprattutto il periodo di crisi, che è stato presentato oggi a Genova nel NEWS 49 In Libreria Il mestiere di capo: essere manager, diventare leader di Benedino Calzolari sugli stili e sulla filosofia della funzione. Contiene, soprattutto, metodologie e strumenti. Ai quali si può far riferimento, ogni volta per parti specifiche, senza dover rileggersi tutto quanto. E’ un manuale operativo del capo “ dice Calzolari. 88th ICA International Co-operative Day 16th UN International Day of Cooperatives (3 July 2010) Idee per competere Il bilancio 2009 di Quadir Quadir, la società di Legacoop che organizza e gestisce progetti di alta formazione, nel 2009 ha ottenuto buoni risultati. E’ stata impegnata nella realizzazione di progetti Mic in Emilia, Lombardia e Liguria. Il Mic è il Corso di Alta Formazione che coinvolge dirigenti e quadri di cooperative reggiane e modenesi – e, da quest’anno anche di altri territori (Torino, Imola, Ferrara), provenienti da diverse realtà aziendali (costruzioni, produzione, agroalimentare, servizi, sociale). Partito nel 2006, il Mic, promosso da Legacoop Reggio Emilia e Legacoop Modena con il coordinamento scientifico di Quadir, è arrivato alla quarta edizione del corso in Emilia, per un totale di 83 dirigenti e quadri coinvolti in un percorso che va da settembre a maggio. Ogni anno il Mic sceglie il proprio corpo docente sia all’interno del nucleo consolidato di docenti coinvolti fin dall’inizio in questa esperienza, sia fra i docenti maggiormente esperti nelle materie che di volta in volta vengono valutate di maggior interesse rispetto all’attualità o all’evoluzione delle esigenze delle imprese. Il nucleo base di docenti ed esperti proviene dalle migliori Università italiane: Politecnico di Milano (Mip), Università Bocconi e Sda Bocconi di Milano, Università di Bologna, Università di Ferrara. Particolare attenzione è prestata alle tematiche indispensabili all’arricchimento delle competenze del manager cooperativo: comunicazione e leadership, dinamica di gruppo, ruolo di dirigente cooperativo, analisi del potenziale di sviluppo individuale. A maggio e novembre 2009 sono partite in collaborazione con Legacoop Lombardia e con Legacoop Liguria due edizioni del Mic per dirigenti e quadri di cooperative lombarde e liguri. Anche in queste esperienze viene proposto lo schema delle edizioni Mic finora realizzate. In questi giorni è prevista la partenza della 2ª edizione in Lombardia. Nel mese di settembre 2010 partirà la 5ª edizione in Emilia e la seconda edizione in Liguria. Quasi a suggello della quinquennale esperienza consulenziale e formativa in Quadir è uscito per la casa editrice Diabasis di Reggio Emilia e con la sponsorizzazione di Unieco, “Il mestiere di capo: essere manager, diventare leader” di Benedino Calzolari. Si tratta di un lavoro che integra vari argomenti sulla managerialità e sulla leadership, elaborati e trattati in diverse realtà aziendali in questi anni. Il “continuum “ di ricerca ed elaborazione, richiesto dalla personalizzazione dei contenuti e dalle specifiche esigenze d’impresa (in particolare ad Unieco) hanno consentito di produrre un’opera unitaria, indirizzata a chi deve acquisire od approfondire il mestiere di “fare le cose bene, gestendo delle persone”. Per questo il libro è ricco di mappe interpretative, strumenti applicativi, casi reali e originali approcci a temi poderosamente già frequentati. Per dirla con la presentazione: “Questo libro, dunque, serve ad apprendere come si fa a fare il manager e come diventare leader, dando per scontato che sono parte del mestiere generale di capo. Dato che chi è capo esercita, già, gran parte dei contenuti del libro, la domanda a che cosa serve può apparire banale. In verità, l’ampiezza delle funzioni del capo fa sì che nessuno sia in grado di esercitarle contemporaneamente né che qualcuno le conosca o le applichi tutte. La risposta potrebbe essere che questo libro serve come una sorta di “borsa degli attrezzi” del capo; non contiene dissertazioni sulla natura e gli scopi del ruolo, “Co-operative enterprise empowers women” “La empresa cooperativa empodera a la mujeres” “L’entreprise coopérative autonomise les femmes” Era centrata sul ruolo della donna nella cooperativa la Sedicesima giornata internazionale della cooperazione proclamata dall’Onu. “Per le donne – recita il messaggio lanciato per l’occasione dall’Alleanza Cooperativa Internazionale – le cooperative hanno un ruolo chiave in quanto sono in grado di rispondere alle loro esigenze sia pratiche che strategiche. Questa tipologia d’impresa offre alle donne, come socie e lavoratrici, mezzi organizzativi efficaci per migliorare il loro livello di vita consentendo l’accesso a opportunità di lavoro dignitoso, di risparmio e credito, salute, abitazione e servizi sociali, istruzione e formazione”. “Le cooperative - osserva L’ACI – offrono inoltre alle donne opportunità per partecipare ad attività economiche ed esercitare la loro influenza sulle stesse”. E saranno dunque proprio le donne imprenditrici le protagoniste della manifestazione programmata da Confcooperative, nel cui sistema la presenza femminile è alta e in controtendenza rispetto ai dati europei che ancora non raggiungono i parametri di Lisbona. Pianeta Unieco L’assemblea di Quadir ha riconfermato Raffaella Curioni alla presidenza ed ha visto l’ingresso anche di Legacoop Modena nella compagine societaria rafforzando il ruolo strategico di Quadir nella definizione di percorsi formativi di sviluppo delle competenze di giovani quadri e dirigenti del sistema cooperativo. News corso del Welcome Day, l’evento organizzato per dare il benvenuto alle nuove cooperative presentando loro i servizi e le opportunità che Legacoop mette loro a disposizione, con tutte le proprie articolazioni. “La costituzione di un numero così cospicuo di nuove cooperative nel giro dell’ultimo anno e mezzo - sottolinea il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti - è un risultato importante, che va oltre le nostre aspettative legate al progetto, lanciato ad inizio 2009, che punta alla promozione di 1.000 nuove cooperative in tre anni”. Il progetto, messo in campo con la collaborazione Coopfond, UGF Banca, Banca Etica ed il sistema dei Confidi, prevede un sostegno alle cooperative costituite al massimo da 36 mesi, purché non abbiano superato i 200.000 euro di fatturato, con finanziamenti a breve e medio termine per il circolante e gli investimenti. LEGACOOP: IL 2009 Pianeta Unieco 50 Emilia-Romagna Scenari Crescono produzione, vendite e occupazione stabile Nel 2009, le 1.600 imprese aderenti alla Lega delle cooperative registrano produzione e vendite, pur con differenze tra settore e settore, in crescita dello 0,8 % rispetto al 2008 mentre l’occupazione è aumentata dello 0,1 %, contro il calo del 2,1 % registrato complessivamente in regione. Era un‘Italia più giusta e più vera dove quelli che emergevano, dovevano essere i “migliori” in tutto. Tour de France del 1952. Sul passo del Galibier Carlo Martini, un fotografo della Omega Fotocronache, immortala uno dei momenti più leggendari del ciclismo internazionale: Coppi e Bartali che si passano una borraccia. I due grandi rivali mostrano il lato cavalleresco dell’agonismo dimostrandosi uomini e non solo atleti. “Il valore della cooperazione è un valore attuale che ha prodotto storia e ha una propria storia. La formula societaria cooperativa è uno strumento moderno per trovare soluzione ai problemi delle persone e dei territori di cui siamo parte integrante e costituente”. E’ la sintesi del presidente di Legacoop Emilia-Romagna Paolo Cattabiani all’assemblea regionale dei delegati 2010 che si è svolta a Reggio Emilia. Sono 1.600 le imprese cooperative aderenti a Legacoop. Nel 2009 produzione e vendite, pur con differenze tra settore e settore, sono cresciute dello 0,8 % rispetto al 2008 e l’occupazione è aumentata dello 0,1 % contro il calo del 2,1 % registrato complessivamente in regione. La forza lavoro rappresenta l’8 % di quella regionale, ma appena l’1 % delle ore di cassa integrazione autorizzate. Sono dati che suscitano un cauto ottimismo e una certa qual soddisfazione, anche se la crisi economica fa sentire ancora i suoi effetti: in Emilia-Romagna sono andati perduti 24 mila posti di lavoro, la disoccupazione sfiora il 5 per cento, le persone in cerca di lavoro sono 98 mila (il doppio del 2008), le esportazioni in calo del 23 per cento e il Pil regionale ha perso il 5 per cento. La crisi non ha colpito in modo uniforme, ma sono dati che innescano, inevitabilmente, nelle società situazioni di iniquità, squilibrio e perdita di coesione per le quali occorre adottare soluzioni urgenti. “La giunta regionale ha lavorato bene – continua Cattabiani – ma la classe dirigente pubblica e privata deve fare i conti con problematiche che hanno pesanti ripercussioni sociali, lavoro e welfare prima di tutto. Dalla manovra del governo non ci aspettiamo solo rigore nei conti pubblici, ma anche gli indispensabili contenuti di equità sociale e la capacità di distinguere tra chi ha amministrato con maggiore o minore equilibrio le risorse pubbliche”. Il primi mesi del 2010 segnano un fatturato in leggera crescita, 1,3 per cento, e una certa stabilità lavorativa; ma si tratta solo di timidi segnali, non di una tendenza consolidata. La ripresa consolidata è ancora un traguardo lontano in Emilia-Romagna. “Nei prossimi mesi saremo chiamati ad aumentare la dimensione delle imprese cooperative: se in alcuni settori questo è un elemento di sopravvivenza, in altri è fondamentale per mantenere le posizioni di leadership nel mercato”, conclude Cattabiani. “Cambiano le motivazioni, non l’obiettivo: concentrare e nazionalizzare ulteriormente l’offerta cooperativa. Un modello imprenditoriale che, quando serve, può cambiare passo e produrre scatti vincenti, senza tuttavia lasciare indietro nessuno. Mi vengono in mente Coppi e Bartali: attori di sfide durissime, ma pronti a passarsi la borraccia... Anche noi abbiamo bisogno di aumentare il livello della nostra solidarietà. La coesione vera, la voglia di fare cose assieme, di passarci anche noi la borraccia, è il modo migliore per uscire da questa terribile crisi”. LATERIZI 2009 “Oggi, sostanzialmente, è come se un impianto su due fosse fermo” ha detto all’assemblea annuale dell’ANDIL che si è svolta a fine giugno a Milano Marittima il presidente Catervo Cangiotti. La produzione 2009 mostra i segni profondi della crisi: “metà della capacità produttiva è rimasta inespressa!” Tra chiusure, sospensioni e scarsa utilizzazione degli impianti, l’industria italiana dei laterizi ha visto ridotta la sua produzione di un ulteriore 32,2% rispetto al 2008. Se ci si riferisce al periodo ante crisi, dagli oltre 20-21 milioni di tonnellate si è passati a poco più di 12 milioni del 2009; valore mai così basso e notevolmente inferiore ai minimi (15-16 milioni di tonnellate) toccati nel 1965, nel 1985 e nel 1997. Si tratta, dunque, di una crisi senza precedenti che stenta ad essere superata. I piazzali sono ancora pieni ed i primi mesi del 2010 non evidenziano un’inversione di tendenza. In termini previsionali, pur nella complessità di tale esercizio in un momento di elevata volatilità, gli investimenti nelle costruzioni, con cui la produzione di laterizi ha sempre avuto una buona sintonia, mostrano segni di ripresa, o quantomeno di stabilizzazione, per il biennio 2010 - 2011, soprattutto nella nuova edilizia residenziale. In ogni caso si tratta di un lieve recupero delle produzioni con valori ben lontani dai livelli pre-crisi. L’industria italiana dei laterizi nel 2009 Le previsioni nel breve periodo La produzione 2009 dell’industria dei laterizi ha subito una drastica riduzione: -32,2% rispetto al 2008 e -40,6% rispetto al 2007, anno di inizio della crisi. Nel 2009, sono stati, dunque, prodotti poco più di 12 milioni di tonnellate di laterizi. Un valore così basso non è stato mai registrato nei cicli produttivi precedenti, i cui valori minimi si attestavano intorno ai 15-16 milioni di tonnellate ed è, pertanto, una chiara espressione di una congiuntura mai così “depressa”. Anche nel dettaglio delle singole tipologie di prodotto, significative sono le variazioni rispetto al 2008 ed ancor più rispetto ai valori ante crisi (2007): crolla la produzione di tavelle e tavelloni (-57,5%); calano del 40 - 50% quelle dei blocchi da solaio, dei mattoni faccia a vista, dei blocchi normali per murature, dei forati e dei laterizi da pavimentazione. Riduzioni comunque elevate, ma meno “violente”, si rilevano per i blocchi alleggeriti (-34%, in due anni), per gli elementi per coperture (-27,4%) e per i pezzi speciali (-32,7%). In termini previsionali, pur nella complessità di tale esercizio in un momento di elevata volatilità, il riferimento alla dinamica degli investimenti nelle costruzioni, con cui la produzione di laterizi ha sempre avuto una buona sintonia, mostra segni di ripresa o quantomeno di stabilità nei prossimi due anni. Nel 2010 secondo le previsioni del CRESME “nel comparto residenziale lo scenario continua ad essere negativo. La stabilizzazione della caduta si avrà probabilmente solo nel 2011.” All’assemblea di Andil ha partecipato il direttore della divisione laterizi&Co di Unieco Umberto Magnani che dell’associazione settoriale di Confindustria è consigliere. Pianeta Unieco Metà capacità è inespressa 51 Eventi ANDIL OSSERVATORIO LATERIZI 2009: ALTA FORMAZIONE LEGACOOP Cooperazione Pianeta Unieco 52 Si è conclusa con una iniziativa al Museo Cervi di Gattatico la quarta edizione del Mic, la Scuola di alta formazione per giovani dirigenti cooperativi promossa da Legacoop Reggio Emilia e Legacoop Modena. Il Mic sta riscuotendo un sempre maggiore interesse non solo tra i partecipanti, ma anche presso le cooperative reggiane e modenesi, e recentemente corsi del Mic sono stati avviati anche in Lombardia e Liguria. L’attività del Mic è coordinata da Quadir, la società di Legacoop che organizza e gestisce progetti di alta formazione, e si avvale della qualificata collaborazione di numerosi docenti del Mip, Politecnico di Milano, dell’Università Bocconi di Milano, Dipartimento di Storia Economica e di Strategia, dell’Università di Bologna, dell’Università di Ferrara, dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dell’Università di Parma. La giornata finale della quarta edizione si è svolta nella cornice sempre suggestiva del Museo Cervi, e si è incentrata su una conversazione che aveva come filo conduttore il tema della responsabilità individuale e come protagonista Tania Pedroni, sceneggiatrice del film “L’uomo che verrà” del regista Giorgio Diritti. E’ stato proiettato anche un interessante e toccante documentario sul back stage del film. Hanno dialogato con Tania Pedroni lo storico e notista politico Andrea Romano e il presidente di Istoreco Mirco Carrettieri. La conversazione è stata coordinata da Massimiliano Panarari che ha curato l’aggironamento del volume “La famiglia Unieco”. Presenti all’iniziativa i partecipanti alla quarta edizione del Mic e diversi allievi delle precedenti edizioni, oltre a numerosi dirigenti cooperativi di Reggio Emilia e Modena. All’iniziativa ha portato il suo saluto la presidente dell’Istituto Alcide Cervi, Rossella Cantoni, MIC Conclusa al Museo Cervi la quarta edizione della scuola di alta formazione di Legacoop che ha ricordato anche gli stretti legami tra l’istituto da lei presieduto e Legacoop, che negli ultimi anni si è ulteriormente rafforzata attraverso la collaborazione alle attività del Cervi della cooperativa Boorea. Prima della conversazione con Tania Pedroni il coordinatore scientifico del Mic, Maurizio Brioni, aveva illustrato le finalità di questa scuola realizzata da Legacoop, che non è una semplice master per dirigenti, ma che vuole essere anche un approfondimento e una riflessione sui valori e sull’identità cooperativa, e serve per avere una comprensione degli scenari sempre più complessi in cui le cooperative si trovano ad operare. Il Mic è nato anche dall’esigenza di formare una nuova generazione di dirigenti cooperativi, capaci anche di leggere non solo i problemi aziendali ma anche i bisogni sociali. Ai partecipanti al Mic, che è durato da settembre a maggio, sono poi stati consegnati gli attestati di partecipazione da parte dei presidenti di Legacoop Modena Roberto Vezzelli e Legacoop Reggio Emilia Ildo Cigarini, affiancati dalla direttrice del Mic Raffaella Curioni e dal responsabile Sviluppo Giuliano Nicolini. I partecipanti alla quarta edizione sono stati Stefania Venturi di Ambra, Stefano Campani di Boorea, Pasquale Sicurezza e Antonio Terzoni di Ccpl, Giorgia Del Torre di Cir food, Marco Caprara di Cmr, Gessica Barani del consorzio Quarantacinque, Chiara Migliorin di Legacoop Reggio Emilia, Leonardo Di Pinto di Orion, Claudio Viani di Parmareggio, Alessandro Brighetti, Davide Fontani di Unieco e Vanni Borsari di Unipeg, Sara Bardulla di Artecasearia, Moreno Piccinini di Cet, Paolo Andreoli di Cmb, Stefano Riccio di Coop Bilanciai, Valeria Cicutto di Coptip, Paolo Martinelli e Rita Villa di Cpl Concordia, Luca Fedrigotti di Riparte, oltre al ferrarese Andrea Benini di Camelot. BOOREA 2009 SOLIDARIETÀ Cooperazione “senza frontiere!” 53 Pianeta Unieco IL BILANCIO 2009 DI BOOREA GUARDA AL FUTURO L’assemblea dei soci di Boorea (40 società, quasi tutte cooperative aderenti a Legacoop Reggio) ha approvato il bilancio 2009, che si è chiuso con un patrimonio netto in ulteriore crescita a 15,4 milioni di euro. Nell'attivo patrimoniale, l'85% delle immobilizzazioni è investito in immobili, tutti messi a reddito (e in alcuni casi concessi in comodato gratuito ad associazioni di volontariato) e prevalentemente con cooperative socie, il 15% è investito in partecipazioni. Nonostante la crisi che ha colpito anche l'economia reggiana, nel 2009 Boorea ha confermato il volume di risorse spese o erogate, circa 300.000 euro, in attività di solidarietà sul territorio, cooperazione internazionale, internazionalizzazione e creazione di nuova cooperazione, e cultura e ricerca. Tra le iniziative più importanti realizzate nel 2009, l'anno del Decennale, figurano la tradizionale Grande Cena a Correggio, il cui incasso di 20.000 euro è stato destinato al rafforzamento e alla creazione di tre cooperative di minatori del sale, agricoltori e lavoratrici della lana di lama nelle Salinas Grandes sulle Ande Argentine, alcuni seminari con ospiti di grande prestigio, come Noreena Hertz (Università di Cambridge), e il sostegno alla ong Cies e alla bottega di commercio equo “Domus Aequa” a Roma. Molte anche le iniziative di solidarietà svolte sul territorio, a favore di associazioni come Nondasola (per le donne vittime di violenze) e Mus-E, attiva con iniziative artistiche e culturali nelle scuole elementari reggiane con forte presenza di bambini immigrati. Sul fronte della internazionalizzazione, proseguono le attività in Croazia, a supporto delle cooperative socie presenti nel Paese, come Cormo, in particolare con la promozione di forme di collaborazione tra le Università del Paese e l'Università di Modena e Reggio nel campo della meccatronica e in quello della sanità. Nel 2010, oltre che con la mobilitazione per le vittime del terremoto di Haiti, Boorea sarà impegnata a sostenere progetti di cooperazione di varie ong in diversi Paesi, come Brasile, Madagascar, Sudafrica e soprattutto Palestina, dove, con il progetto laparoscopia a favore di tre ospedali (Ramallah, Hebron e Nablus), la cooperativa reggiana investirà 40.000 euro. Prosegue inoltre il rapporto di collaborazione con il Museo Cervi, in particolare per il Festival della Resistenza e per lo sviluppo di iniziative a sostegno della associazione “Libera”. L'assemblea dei soci ha inoltre formalizzato l'ingresso di due nuovi membri nel consiglio di amministrazione: si tratta di Luca Bosi (Cooperativa Muratori Reggiolo), che sostituisce Alberto Rebuzzi, e Guido Saccardi (Coopselios), in sostituzione di Francesco Malpeli, attuale direttore di Legacoop Reggio. Gli altri componenti del consiglio di amministrazione, insieme al presidente Ildo Cigarini, restano il vicepresidente Moris Ferretti (Unipeg) e i consiglieri Mara Leporati (CCPL), Maurizio Brioni (Coopsette), Stefano Elisetti (Unieco), Edwin Ferrari (Coop Consumatori Nordest), Sergio Manfredini (Conad Centronord), Paolo Ferrari (Coopservice), Emil Anceschi (Transcoop), Francesca Bonomo (Orion), Gino Montipò (Cir Food). EDILIZIA:COMPETIZIONE RESPONSABILE Sinergie Pianeta Unieco 54 UNIONE EUROPEA-SICUREZZA E RESPONSABILITÀ SOCIALE Unieco e CMB Il progetto “BRC–Building Responsible Competitiveness” In edilizia è possibile competere in maniera responsabile? O meglio, è possibile che comportamenti responsabili e virtuosi diventino la chiave di volta per essere più competitivi? Il settore delle costruzioni è destinato a distinguersi nelle graduatorie per diffusione di comportamenti illegali e poco responsabili o - da sempre volano per le economie nazionali - può rappresentare una chiave importante per la diffusione di comportamenti virtuosi, la promozione di un ambiente più compatibile, la riqualificazione delle aree urbane, la rimessa al centro del lavoro e delle persone? Deve essere possibile. La percezione che vi sia un forte legame fra responsabilità sociale, sostenibilità e competitività è sempre più marcata e le maggiori istituzioni europee ed internazionali sono alla costante ricerca delle evidenze di questo legame. In questo contesto, il settore delle costruzioni rappresenta spesso un esempio di settore nel quale il malcostume è tuttora diffuso e dove si ritiene che vi siano possibilità di innovazione ridotte. Le più evidenti criticità del settore sono rappresentate da alcuni dati: · 13 lavoratori morti ogni 100.000 addetti, contro il 5 della media degli altri settori economici; · il 95% delle imprese del settore sono piccole o medie con 20 addetti massimo:ì questo dato unito al frequente ricorso al subappalto fa emergere una forte esigenza di presidio della filiera per favorire la regolarità dei rapporti di lavoro; · la presenza femminile nel settore, a livello europeo, è solo l’11,6% degli addetti ;ì · gli edifici rappresentano il 40% del consumo finale di energia dell’Unione Europea.ì E quale può essere, in questo scenario, il ruolo di imprese, pubbliche amministrazioni eì rappresentanze sociali per adottare comportamenti innovativi ispirati alla responsabilità sociale? Risponde, o almeno tenta EDILIZIA:COMPETIZIONE RESPONSABILE Pianeta Unieco 55 Le Linee Guida, distribuite nel corso dei lavori, hanno lo scopo di supportare concretamente le imprese di costruzione nell’adozione di comportamenti socialmente responsabili. Gli ambiti su cui le Linee Guida si soffermano indicando modalità innovative d’intervento sono salute e sicurezza, eco-compatibilità, pari opportunità e gestione della catena di fornitura. E’ proprio quest’ultimo ambito che comporta l’adozione dell’innovazione più determinante, quella culturale. Ne hanno parlato in una tavola rotonda “Competitività di settore, competitività di territorio: un nuovo ruolo degli stakeholder nel promuovere comportamenti virtuosi?” Rossano Rimelli, Direttore ANCPL; Piero Leonesio, Seg. Gen. Dipartimento Ambiente, Salute e Sicurezza FILLEA CGIL; Glauco Lazzari, Responsabile Servizio Politiche Industriali Regione Emilia-Romagna; Francesco Aldrelli, Direttore Organizzazione e Risorse Umane CMB Adriano Milelli, Responsabile Politiche Sociali Unieco. Sinergie di disegnare percorsi per dare risposte concrete a queste problematiche, il Progetto di ricerca europeo “BRC – Building Responsible Competitiveness”, finanziato dalla Direzione Generale Impresa e Industria della Commissione Europea e guidato da Impronta Etica, organizzazione senza scopo di lucro per la promozione della responsabilità sociale d’impresa (RSI). Il progetto, durato 18 mesi, ha visto il coinvolgimento di un ampio partenariato (nel quale sono state riunite competenze diverse – tecniche, accademiche, di RSI – e le rappresentanze sociali del settore) e di 5 paesi (Italia, Spagna, Ungheria, Portogallo, Austria), sotto i riflettori di CSREurope, la più autorevole organizzazione europea per la promozione della RSI. L’adozione di politiche volte ad attuare una gestione più attenta e sostenibile di salute e sicurezza ha un impatto positivo sull’efficienza e sul benessere dei lavoratori, contribuisce alla riduzione degli infortuni e dei costi connessi (sanzioni, spese assicurative, copertura lavoratori in malattia) e quindi può concorrere ad accrescere la produttività complessiva dell’azienda. E’ questo l’assunto alla base dei lavori del convegno promosso a Bologna con “Impronta Etica”. I principali risultati del Progetto illustrati in un meeting a fine aprile a Bologna nascono dall’esperienza di soggetti imprenditoriali ed istituzionali, quali Ancpl - Legacoop, Ires - CGIL e Regione EmiliaRomagna. CMB e Unieco, importanti società cooperative con sede in Emilia Romagna, rappresentano alcuni degli esempi guida individuati dal progetto per realizzare una più efficace relazione tra competitività e responsabilità sociale. Artoni©Grafica LA SOLIDITA’ DELLE IDEE CONDIVISE GEK TESSARO PER UNIECO 2010 La tua casa a tasso zero ... e tante altre proposte irripetibili per giovani coppie e famiglie In occasione del suo venticinquesimo anniversario, Unieco ti propone due vantaggiosi finanziamenti per l’acquisto della tua casa: cerca la tua nuova casa su www.unieco25.it per informazioni: Tel. 0522 795325 Via Meuccio Ruini, 10 - 42100 Reggio Emilia Per un periodo massimo di 5 anni. Offerta soggetta a valutazione dell’Ente erogante.