Focus/Bilancio 2009 Unieco “Rimanere competitivi” Unieco 25: l

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Focus/Bilancio 2009 Unieco “Rimanere competitivi” Unieco 25: l
GEK TESSARO PER UNIECO 2010
PIANETA UNIECO - Luglio 2010 - n. 2 - Rivista Trimestrale - “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento Postale - 70% - DCB - Reggio Emilia
Focus/Bilancio 2009 Unieco
“Rimanere competitivi”
Unieco 25: l’immobiliare
è diventato “artistico”
CLF: da 65 anni
il futuro corre su binari sicuri
Social Housing:
un premio all’EIRE con CCC Abita
2
2010
CITTÀ DI
SALSOMAGGIORE TERME
SALSOMAGGIORE TERME
VENERDI
24 SETTEMBRE
ORE 18
L’arte entra
a Palazzo
DETRAZ ART 2010
mostra
delle opere
dello scultore
Mario Pavesi
SALSOMAGGIORE TERME - P.ZZA ETTORE COSENZA, 3 - INFO: 347-3766727
House Organ di Unieco
2012
anno europeo delle cooperative
Riunita a Bruxelles l’Assemblea regionale di Cooperatives Europe, organismo dell’ACI che rappresenta la
cooperazione europea, ha fatto il punto sulla “road map” che porterà i cooperatori verso il 2012, proclamato
dall’assemblea Generale delle Nazioni Unite e gli Stati Membri “Anno Internazionale delle Cooperative”.
come priorità perché la crisi ha dimostrato, e anche in
questo caso forse non era necessaria una prova ulteriore,
che la cooperazione, e Unieco, hanno saputo navigare
nella crisi più grave che l’economia mondiale ricordi
senza perdere di vista il valore del lavoro e delle persone
che danno vita alle aziende. I dati ne sono una prova.
Negli ultimi 18 mesi sono state 702 le nuove cooperative
che hanno aderito a Legacoop. Hanno prodotto un
fatturato di circa 180 milioni di euro, mentre l’occupazione
è stimabile nell’ordine delle 4.500 persone. Il record di
natalità spetta alla Sicilia, con 166 cooperative, seguita
dall’Emilia Romagna (66), dalla Sardegna (65), dal Lazio
(59) e dalla Puglia (43). In riferimento ai settori di attività,
la classifica è guidata dalle cooperative sociali (196),
seguite da quelle di servizi (165), di produzione e lavoro
(118), agroalimentari (72) e di edilizia abitativa (58).
Il 2012 è una occasione per affermare con orgoglio che la formula societaria cooperativa rimane uno strumento moderno per trovare soluzioni ai problemi delle persone e delle comunità.
E’ un appuntamento importante per tutti i soci di tutte
le cooperative. E’ il riconoscimento, se ancora qualcuno
ne aveva bisogno, che il modello imprenditoriale
cooperativo è uno dei fattori principali dello sviluppo
economico e sociale, in particolare per quanto
riguarda il raggiungimento di obiettivi di riduzione
della povertà. La risoluzione dell’ONU invita i Governi
degli Stati Membri, le Nazioni Unite, le organizzazioni
cooperative e gli altri stakeholder a cogliere l’occasione
dell’Anno internazionale delle Cooperative come modo
per promuovere il cooperativismo e sensibilizzare
sul contributo delle cooperative allo sviluppo socioeconomico ed invita inoltre a creare un ambiente
di maggiore sostegno allo sviluppo cooperativo in
ogni parte del mondo. L’ONU sta inviando ai governi
un documento relativo all’Anno Internazionale delle
Cooperative, da cui dovrebbe poi partire tutto l’iter a
livello dei singoli paesi attraverso la costituzione di
Comitati Nazionali. In Italia, in vista del 2012, si dovranno
attuare tutte le politiche ed i programmi necessari per
ribaltare la marginalità a cui oggi alcuni vorrebbero
relegare il movimento cooperativo. E’ un impegno che
il nuovo consiglio di amministrazione di Unieco assume
Editore:
Mauro Casoli
Direttore responsabile:
Il Consiglio di Amministrazione Unieco
Sommario
Sommario
Focus
Stefano Catellani
Redazione:
Unieco Servizio Comunicazione
Adriano Milelli
Elena Messori
Monia Scaltriti
Via Meuccio Ruini, 10
Reggio Emilia
Tel. 0522-795099
[email protected]
Redazione Vetrina
immobiliare
Cristina Campani
Donatella Galloni
Graziano Pini
Progettazione e editing:
Artoni Grafica
Montecchio Emilia
Fotografie:
Superstudio (RE)
Massimo Manini
Stampa:
Bertani&C
Via C.A. Dalla Chiesa, 4
42025 Cavriago (RE)
Autorizzazione
del Tribunale di RE
n° 1047 del 16/08/2001
In allegato:
La vetrina
immobiliare
N.1 2010
Bilancio 2009 Unieco:
“Rimanere competitivi”
L’assemblea dei soci ha
approvato il bilancio 2009:
fatturato a 520 milioni di euro
Tutti i “numeri” di Unieco
Le aree di business: “la
ripresa arriverà”
Le persone rimangono
“al centro”
Casoli: “E’ tempo
di grandi cambiamenti”
Quattro donne nel nuovo
Consiglio di Amministrazione
“Ecco le sfide per pensare
oltre la crisi”
Giuliano Poletti Presidente nazionale Legacoop
Le istituzioni Comune e
Provincia
“siamo al fianco delle imprese
e di chi lavora”
L’11esimo Bilancio Sociale
“Sempre nel Cuore”
Tanti i soci che hanno fatto
crescere Unieco
Pag. 4
Pag. 8
Pag. 9
Pag. 15
Pag. 16
Pag. 17
Pag. 18
Pag. 18
Pag. 19
Pag. 21
Scenari
LEGACOOP Emilia Romagna
Crescono produzione, vendite
e occupazione stabile
Pag. 50
Assemblee
I bilanci 2009 della
cooperazione a confronto
CLF cerca opportunità
all’estero
La Costruzione Lavori
Ferroviari Spa nel 2009 ha
fatturato 126 Milioni di euro
Pag. 22
Pag. 46
Marketing
Unieco 25
A Reggio, Correggio,
Carpi, Modena e Parma
una innovativa proposta
immobiliare
Pag. 26
Fiere
EIRE:
un successo per tutta Unieco
All’Eire “CCC Abita” vince
il premio Ecosostenibilità e
Innovazione Tecnologica
Real Estate Awards
premiata “Porta Nuova
Il gruppo CLF a Expo
Ferroviaria Torino 2010
CLF “in vetrina” in Germania
a InnoTrans 2010
Tecnologie Unieco in vetrina
al SEP
Alla fiera di Padova l’evento
dedicato all’Ambiente
Sinergie
Edilizia Industrializzata
Pag. 40
APE: una storia di successi
Unieco e CMB
Il progetto “BRC–Building
Responsible Competitiveness” Pag. 54
Pag. 30
Eventi
“Detraz Art 2010”
A Salsomaggiore un evento
per sottolineare il pieno
recupero di una parte
importante del centro termale
Residenze Aldegatti:
Abitare contemporaneo
ANDIL osservatorio laterizi
2009:
Metà capacità è inespressa
Pag. 43
Pag. 44
Pag. 51
Cooperazione
Pag. 32
Pag. 34
Pag. 35
Pag. 36
MIC
Conclusa al Museo Cervi la
quarta edizione della scuola di
Pag. 52
alta formazione di Legacoop
Solidarietà “senza frontiere”
Il bilancio 2009 di Boorea
Pag. 53
guarda al futuro
News
Pag. 37
Pag. 38
Pag. 48- 49
BILANCIO 2009 UNIECO
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Focus
Pianeta Unieco
Bilancio
Andate sempre alla ricerca
di opportunità che vi offrono
l’occasione per imparare.
Cercate sempre qualcosa
che “si accende il motore”
Jack Welch
ex Ceo General Electric
“Rimanere
competitivi”
Soddisfare le
esigenze dell’oggi
creando
opportunità
per il domani
BILANCIO 2009 UNIECO
Pianeta Unieco
Focus
2009 Unieco
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Reggio Emilia
L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio
2009: fatturato a 520 milioni di euro
In tutto il mondo, quando si cercano le parole giuste per
guardare oltre la crisi, quelle che circolano più spesso
sono due: “Stay Competitive”, ovvero rimanere competitivi.
E’ questa la chiave: continuare a investire nei business
chiave, aprirne di nuovi, mantenere e ampliare le quote di
mercato nelle aree di tradizionale presenza e conquistarne
di nuove in altri mercati, anche all’estero. Cogliere le
opportunità che la crisi apre, anche pensando a nuove
acquisizioni, per dare un futuro a sfide imprenditoriali
che hanno dimostrato, anche in tempi di crisi, di avere
i “capitali giusti”. Prima di tutto quello umano, poi la
solidità finanziaria e industriale, per “esserci in posizioni di
leadership”, quando questa, che non è una selezione tra
imprese ma una vera “mutazione”, avrà definito il nuovo
quadro di riferimento mondiale.
Affrontare la “mutazione”, il grande cambiamento
necessario per “rimanere competitivi”.
Di questo stiamo parlando. E le strategie “anti crisi” che
Unieco sta mettendo in campo passano da 80 nuovi
ingressi, assunzioni, (frutto anche di acquisizioni) e
dall’avvio di nuovi business in Italia e all’estero.
All’assemblea dei soci, riunita all’auditorium Malaguzzi di
Reggio Emilia, il presidente Mauro Casoli ha confermato il
budget 2010 con il fatturato a 650 milioni di euro. Si lavora
con attenzione intorno al piano di sviluppo 2009 -2012 ma
con le “armi giuste”: supportati da un bilancio 2009 che
evidenzia un fatturato di 520 milioni di euro. “E’ un dato
in linea con il 2008 – spiega Casoli – e questo dato per
chi come Unieco opera nei settori legati alle costruzioni,
all’immobiliare, ai laterizi, ai lavori ferroviari e all’ambiente
non era per nulla scontato. Anche l’utile netto consolidato
2009 a quota 21 milioni di euro (escludendo le quote di
terzi) è da considerare un dato positivo visto lo scenario
che abbiamo affrontato e che abbiamo ancora davanti,
perché il calo di investimenti nel mondo delle costruzioni
e delle infrastrutture non sembra vicino alla conclusione”.
BILANCIO 2009 UNIECO
Focus
Pianeta Unieco
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Confermare le perfomances è indispensabile, ma come
reagire per avviare una nuova fase di crescita all’insegna
della sostenibilità a 360 gradi? “ Noi di Unieco vogliamo
rimanere competitivi innovando e puntando sulle nostre
eccellenze – commenta Casoli – prima di tutto investendo
su nuove risorse. Ottanta assunzioni, lavoro stabile e
profili professionali sempre più qualificati, sono la nostra
risposta da oltre un secolo e continuiamo a camminare
su questa strada. A questo impegno di valorizzazione
delle “persone Unieco “ basato su oltre 10mila ore di
formazione si aggiunge la propensione a investire in
nuove aree d’affari, in Italia e all’estero. Abbiamo lanciato
“Unieco Sport” che si propone come partner globale
nell’impiantistica sportiva, stiamo entrando nel settore
delle energie rinnovabili (fotovoltaico) e con la divisione
ambiente sono avviati progetti di altissimo profilo (il
termovalorizzatore di Torino, ad esempio). Anche Progetto
Astrolabio, il nostro investimento “nel nuovo” realizzato in
collaborazione con importanti università darà buoni frutti,
partendo dall’edilizia innovativa a bassissimo impatto
ambientale. All’estero sono in corso attività di sviluppo
con la divisione lavori ferroviari (CLF, Ar.Fer e Sifel) ma
anche nel mondo delle costruzioni-infrastrutture, dei
laterizi e i primi risultati positivi potrebbero arrivare in
tempi non lunghi anche grazie alle sinergie che stiamo
sviluppando con il Consorzio Eureca (composto da CMB,
Unieco e CLF). Il tema delle sinergie è centrale e Unieco
lo svilupperà in futuro anche in relazione ai progetti avviati
sulle concessioni autostradali e nel real estate”.
Il portafoglio lavori di Unieco si avvicina ai 2 miliardi
di euro con importanti progetti in fase di realizzazione.
“ Soddisfare le esigenze dell’oggi creando opportunità per
il domani”. Era questo il filo conduttore dell’assemblea di
bilancio 2009: “abbiamo di fronte uno scenario con molti
problemi – puntualizza Casoli – ma anche con tante
opportunità, quindi guardiamo con fiducia al 2010, che
potrebbe segnare una ripresa nella crescita dei volumi
ma non della marginalità, che rimarrà a livelli positivi ma
senza tornare ai livelli pre-crisi”.
BILANCIO 2009 UNIECO
Focus
Pianeta Unieco
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Durante l’assemblea di bilancio i soci hanno votato
per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione 2010-2013
BILANCIO 2009 UNIECO
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ANDREA CATTINI/ DIRETTORE AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO
Focus
Pianeta Unieco
Tutti i “numeri” di Unieco
Andrea Cattini, Direttore
Amministrazione Finanza
e Controllo, all’assemblea
che ha approvato il bilancio
2009 di Unieco ha valutato
in modo positivo il rapporto
con le banche. “E’ un valore
importante, un dialogo che
continueremo e renderemo
più inteso e proficuo” ha
detto all’assemblea.
importanza per la verifica
dell’andamento complessivo della capogruppo e
delle società partecipate
che in molti casi stanno
assumendo dimensioni e
ruoli di grande spessore.
Sono oltre 80 quelle entrate nell’area del bilancio
consolidato 2009 (38 sono
controllate e 42 collegate).
Da quest’anno Unieco
fisserà e presenterà anche al mondo del credito
“i numeri” nella relazione
semestrale che diventerà un momento di grande
A sostenere i piani di sviluppo di Unieco impostati con il piano poliennale
2009-2012 contribuiscono
certamente la grande solidità patrimoniale (288,5
milioni il patrimonio netto
consolidato): era circa 10
milioni nel 1985. Una crescita continua e importante.
In più ci sono i buoni indici
finanziari: rapporto debt/
equity a 0,73 nel budget
2010. Le radici cooperative
di Unieco sono datate 1904
ma è solo dal 1985 che il
marchio è “Unieco”. Allora
il fatturato era intorno ai 50
milioni di euro, oggi supera
ampiamente e stabilmente
i 500 milioni di euro.
Giro d’affari Consolidato
MILIONI DI EURO
2006
2007
2008
2009
524,119
505,046
525,212
181.229
139.845
103.056
86.720
70.534
60.193
49.804
44.161
29.578
24.457
23.006
22.267
22.101
23.510
23.503
23.328
20.952
18.040
15.762
14.459
10.768
10.747
MIGLIAIA DI EURO
223.675
Dalla nascita di Unieco: 1985-2009
247.239
Evoluzione Patrimonio Netto
265.853
519,888
1985 1986 1987 1988 1988 1989 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
BILANCIO 2009 UNIECO
Le aree di business:
“la ripresa arriverà”
Focus
Le sintesi dei direttori delle divisioni operative
Pianeta Unieco
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La Divisione Costruzioni Italia (impegnata su grandi opere
come la BreBeMi, TEM e altre infrastrutture che puntano
all’Expo 2015 nell’area milanese, ma che opera in tutta
Italia su grandi progetti anche in sinergia con altri partner)
e la Divisione Costruzioni Emilia (che sta realizzando in
tempi record la nuova sede Efsa a Parma) sono alle prese
con uno scenario complesso che ancora non evidenzia
segni di ripresa, ma il forte orientamento verso la crescita
garantirà una fase di sviluppo oltre la crisi anche valutando
l’ingresso nel giro di pochi anni sui mercati esteri.
Il video:
UN VERO GREEN OFFICE
La Divisione Lavori Ferroviari con CLF, Arfer e Sifel sarà
impegnata nella costruzione di una linea Alta Velocità in
Algeria e l’obiettivo del 4% del fatturato 2010 realizzato
all’estero è solo propedeutico all’oltre 30% nell’arco del
Piano.
La Divisione Ambiente si misurerà in Toscana, con la
prima gestione integrata dei rifiuti nell’area ATO Sud
(Siena Arezzo Grosseto) partecipando al programma
con la partecipata STA (Società Toscana Ambiente), e
in Piemonte, dove sarà protagonista nella costruzione e
gestione del nuovo termovalorizzatore di Torino. La linea
di crescita punta anche alla presenza nell’area waste
to energy (energia dai rifiuti) e nelle energie rinnovabili
(fotovoltaico e biomasse).
La Divisione Laterizi&Co grazie al consolidamento di un
pool di imprese specializzate, che ora comprende anche
APE, Arcaland, Uin, Viva Terra, Solava, Evento, Rivesto,
Airbeton, Gral, punta a superare la drammatica crisi del settore laterizi grazie a una gamma di prodotti e soluzioni più
adeguate alle nuove esigenze del “costruire sostenibile”.
La crescita sostenibile che Unieco ha messo al centro
del budget 2010 è diventata ‘l’immagine guida’ anche
del video che ha visto i direttori spiegare dati e tendenze
seduti davanti a una “scrivania green”, nel senso letterale
del termine, visto che l’ufficio verde era, per l’occasione, il
grande polmone verde che Unieco ha realizzato a Reggio
Emilia con il parco Aquatico.
BILANCIO 2009 UNIECO
Focus
Pianeta Unieco
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La divisione costruzioni
Emilia di Unieco nel 2009
ha realizzato un giro
d’affari di 134,9 milioni
di euro. Il dato segna un
calo rispetto ai 172 milioni
del consuntivo 2008 ma
la flessione era prevista e
lo scostamento rispetto al
budget 2009, considerato
l’andamento negativo
dell’intero compar to
costruzioni e immobiliare
in Emilia e nelle altre zone
dove la divisione opera,
è meno rilevante rispetto
ad altre imprese. I segnali
di mercato sono ancora
orientati alla flessione e il
budget 2010 della divisione
costruzioni Emilia si attesta
come giro d’affari a 132,5
milioni quindi tentando
di mantenere i livelli del
2009. Dal punto di vista del
margine di contribuzione
la divisione chiude il 2009
a 8,4 milioni in calo, come
previsto, rispetto a 11,5
milioni del bilancio 2008
ma in netto miglioramento
rispetto al budget 2009 che
si fermava a 5,8 milioni.
La previsione per il 2010
invece vede il margine di
contribuzione scendere
a 5,2 milioni in virtù della
congiuntura negativa.
“Una sfida nella sfida –
ha detto il direttore della
divisione costruzioni
Emilia Massimo Pinotti –
ma è stata una piacevole
sorpresa quella di chiudere
i conti di fine 2009 della
divisione in netto recupero
grazie alla produzione
che ha compensato le
difficoltà dell’immobiliare.
Nei numeri quindi il 2009
è stato ‘la coda degli anni
buoni’. Gli anni difficili li
abbiamo davanti. Il 2010
sarà l’anno più difficile da
quando esiste la divisione
Costruzioni Emilia.
I risultati potranno però
cambiare a seconda
dell’esito di alcune trattative
attulmente in corso.
BILANCIO 2009 UNIECO
in sensibile aumento rispetto
ai 22,2 milioni del consuntivo 2008 e anche rispetto
ai 16,8 milioni previsti dal
budget 2009. Il budget 2010,
alla luce dell’andamento ancora complesso dei mercati
di riferimento, è fissato, dal
punto di vista del margine di
contribuzione a 17,2 milioni
quindi in flessione rispetto al
consuntivo 2009.
“Siamo ancora in corsa – ha
commentato il direttore della divisione costruzioni Italia
Stefano Imovilli – i “numeri”
dicono che siamo ancora
in linea con la straordinaria
Siamo orientati all’innovazione e commesse come la BreBeMi saranno test basilari.
Importanti saranno grandi interventi come Silos a Trieste,
Ex Metalmetron a Savona
e altri ancora. Oggi viviamo
in una dimensione territoriale vasta che comprende il
Centro Nord e il taglio minimo delle nostre commesse
è cresciuto. Porta Nuova a
Milano, il centro commerciale
che caratterizzerà il nuovo
stadio delle Alpi a Torino, le
Torri Faro a Genova, il quartiere ParcoAdriano a Milano
(alloggi con tecnologie innovative evolute in un’area
complessivamente di circa
500mila metri quadrati, occupata un tempo dagli stabilimenti della Magneti-Marelli),
le autostrade in project sono i
nostri veri punti di riferimento.
Dimostrano che oltre al ‘saper fare’ sappiamo anche gestire l’innovazione. Dovremo
anche aumentare la nostra
massa critica con alleanze e
con strategie di partnership
come quelle impostate, in Italia e all’estero, dal Consorzio
Eureca. Cosi disegneremo il
nostro futuro”.
Focus
La divisione costruzioni Italia
di Unieco nel 2009 ha realizzato un giro d’affari di 169,7
milioni di euro. Il dato segna
un aumento rispetto ai 123
milioni del consuntivo 2008 e
una leggera flessione, prevista, rispetto al budget 2009
che era fissato a 184,5 milioni. L’avvio di importanti cantieri consentirà, già nel 2010,
di veder risalire il giro d’affari
a 262,3 milioni. Una cifra importante: è più del doppio
rispetto al dato del 2008. Il
margine di contribuzione della divisione costruzioni Italia
nel 2009 è stato di 25 milioni
serie di bilanci positivi che
abbiamo realizzato negli ultimi 5 anni. Il riposizionamento
avviato dalla divisione Costruzioni Italia darà risultati
positivi: siamo pienamente
consapevoli della durezza
del periodo quindi dovremo
fronteggiare il mercato e
non subirlo. Il budget 2010
nasce in tempi di crisi ma la
dimensione è ancora la crescita. Il primo semestre 2010
in termini acquisitivi è stato
positivo ma dovremo mettere
nel conto una flessione della
redditività sia nell’immobiliare che nelle costruzioni.
Dovremo “fare meglio” nella
gestione di commesse e progetti complessi, sia con interlocutori privati che pubblici, e
il project financing diventerà
sempre più importante.
Pianeta Unieco
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BILANCIO 2009 UNIECO
Focus
Pianeta Unieco
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La divisione Ambiente
di Unieco nel 2009 ha
realizzato un giro d’affari
di 58,9 milioni. Il dato è
in calo rispetto ai 70,8
milioni del bilancio 2008
e c’è una flessione, anche
se meno marcato, rispetto
al budget 2009 che era a
quota 62,6 milioni. Il budget
2010 però segna di nuovo
una fase di crescita con il
monte lavori che supererà
il livello del 2008 arrivando
da 74,3 milioni. Il margine
di contribuzione 2009 si
attesta a 6 milioni di euro, in
leggera flessione rispetto al
budget che era a 6,8 milioni
e rispetto al dato del 2008
che superava i 9,1 milioni.
Nel budget 2010 il margine
di contribuzione riprende
la via della crescita e si
attesterà a 6,1 milioni.
“Il 2009 – ha spiegato il
direttore della divisione
Ambiente Giulio Manzini
– è stato un anno difficile
ma la divisione Ambiente
ha saputo fare fronte alle
difficoltà ottenendo un
margine di contribuzione
che supera il 10% e un
ROI netto (ritorno degli
investimenti) oltre il 7%.
Il 2010 non sarà meno
difficile, la ripresa è lontana
e permane il calo degli
investimenti pubblici. Alla
verifica del primo trimestre
2010 siamo però in grado
di confermare il budget:
+ 25% sul consolidato
2009. Confer miamo
anche gli investimenti:
le Strillaie (impianto di
compostaggio a Grosseto)
è una commessa da
oltre 20 milioni, è partito
i l t e r m ova l o r i z z a t o r e
di Torino che vale, per
quota Unieco, 60 milioni.
Siamo al lavoro anche
a Bolzano per il nuovo
termovalorizzatore e di fatto
sono gli unici due impianti
in costruzione in Italia. Nel
2010 svilupperemo il tema
delle energie rinnovabili
partendo dal fotovoltaico.
Due commesse sono
partite e altre arriveranno
anche nel segmento del
biogas. E’ stato approvato
il piano industriale
della Società Toscana
Ambiente STA che da sola
rappresenta il 50% dei
500 milioni di investimenti
previsti dalla divisione
ambiente nell’arco di
validità del piano (20092012). Competenze e
forte presidio del territorio
rimarranno i nostri punti
forti”.
BILANCIO 2009 UNIECO
Il giro d’affari della divisione
laterizi & co di Unieco nel
2009 è stato di 8,4 milioni.
Il comparto dei laterizi e dei
materiali da costruzione,
nella sua interezza, vive
una fase di crisi e in questo
contesto si motivano i cali
rispetto al giro d’affari 2008
che era a 10,1 milioni e
rispetto al budget 2009 che
era fissato a 13,1 milioni.
Per il 2010 il budget vede
l’avvio di una lenta risalita del
giro d’affari che si dovrebbe
attestare a 9,3 milioni di
euro. In questo contesto il
bilancio 2009 chiude con un
margine negativo per 1,8
milioni che è più pesante
rispetto alle previsioni di
budget ma è in risalita
rispetto al dato negativo per
2,6 milioni del 2008. Il segno
“Il tema caratterizzante
dell’anno 2009 – ha detto
Umberto Magnani, direttore
della divisione Laterizi & Co –
è stato la mancanza di lavoro
in senso assoluto. Il calo
del giro d’affari, nell’ultimo
biennio è stato dal 30 al 50%,
è strutturale e le difficoltà si
vedono. Unica eccezione,
per le nostre società, è la
Ape di Montecchio che ha
incrementato il monte lavori
chiudendo un buon bilancio
con buoni margini di redditività
dimostrando di meritare un
posizionamento alto nel suo
segmento di mercato. Il 2010
sta presentando evidenti
segnali di “arresto della
caduta” e i segnali arrivano
dai prodotti che vengono
impiegati nelle primissime
fasi del cantieri che erano
entrati in crisi per primi alla
fine del 2007. L’entrata a
regime di Graal e Airbeton
saranno le nuove opportunità
per Unieco nel 2010 ma
gli obiettivi divisionali del
piano poliennale andranno
ripensati. Ci sarà da
soffrire ancora qualche
anno ma Unieco non ha
nessuna intenzione di stare
alla finestra a guardare.
Giocheremo un ruolo attivo.
Sarà ancora dura, durissima
ma ce la faremo”.
Focus
è confermato dal budget
2010 che vede un margine
negativo per 1 milione, in
netto miglioramento rispetto
alle ultime due annate.
Pianeta Unieco
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BILANCIO 2009 UNIECO
Focus
Pianeta Unieco
14
sono già acquisite.
La divisione ferroviario
di Unieco nel 2009 ha
realizzato un giro d’affari
di 126 milioni di euro in
leggero aumento rispetto ai
124 del 2008 e in sensibile
aumento rispetto alle
previsioni del budget 2009
(+ 15%) che si fermava a
93,2 milioni. Il budget 2010
vede il giro d’affari a 117,5
milioni in attesa del pieno
avvio di nuove importanti
commesse all’estero che
“Nel 2009 – ha detto il
presidente di CLF Giuseppe
Neri – siamo cresciuti
ancora e mantenendo alti
i margini (utile netto a 5,6
milioni, + 73% rispetto al
budget. Il mercato italiano
è più povero rispetto al
passato e visto che la
crescita attesa dei nostri
lavori all’estero non si è
ancora concretizzata
in pieno significa che
è aumentata in Italia la
quota di mercato di CLF
e delle altre società del
gruppo. Un attenta politica
acquisitiva, aggressiva al
punto giusto lascia ben
sperare anche per il 2010
che sarà in linea con il
piano poliennale al 2012.
I lavori all’estero subiranno
ancora slittamenti ma i
risultati arriveranno anche
grazie alla nuova struttura
organizzativa del settore
estero e anche nel 2010 ci
saranno assunzioni di alto
profilo: ingegneri e tecnici
qualificati. Ci sentiamo
di dire che oggi CLF è
l’impresa che volevamo
costruire e che sarà capace
di uscire da questa crisi”.
BILANCIO 2009 UNIECO
La direzione Persone Organizzazione e Comunicazione di Unieco manda in archivio
il 2009 con un nuovo incremento della forza lavoro. A fine 2009 l’organico
totale della capogruppo ha raggiunto le 613 unità contro le 590 del 2008.
143 corsi, 8 in più rispetto
al 2008 e 360 lavoratori
interessati. Rilevante è il dato
dell’anzianità aziendale, che
conferma un alto grado di
fidelizzazione con oltre 11
anni di anzianità aziendale.
Rimane sotto i 43 anni l’età
media della forza lavoro di
Unieco.
La fascia più consistente
numericamente è quella
degli impiegati, saliti da 322
a 345, e anche il numero dei
dirigenti è salito: da 31 a 36.
Comprendendo le società
partecipate e controllate,
Unieco garantisce lavoro
a 1.441 addetti e il dato
2009 è in aumento rispetto
al 2008 anche grazie
all’inserimento di Uin e
Costrada. Nelle società
partecipate e controllate
gli addetti sono 828.
Unieco continua a investire
nelle attività formative e
di accrescimento delle
competenze con risorse
ingenti: oltre 10mila ore con
“Siamo di fronte a scelte
impor tanti, il 2009 si
configura come un anno di
svolta– ha detto il direttore
persone organizzazione e
comunicazione di Unieco
Stefano Elisetti – lo sviluppo
dell’occupazione per
Unieco è coerente con le
linee impostate con il piano
poliennale al 2012 che
affronta la crisi non solo in
modo difensivo ma anche
in una logica di sviluppo.
Ma “cambiamento” sarà la
parola chiave dei prossimi
anni. Cambiano infatti le
modalità di gestione e
gli orizzonti territoriali e
sempre più spesso Unieco
è “al lavoro” con importanti
partner imprenditoriali. Nel
corso del 2009 inoltre è stata
ottenuta la certificazione
ambientale e stiamo
impostando le attività che nel
2010 porteranno a ottenere
anche la certificazione dei
sistemi per la sicurezza.
Gestire il cambiamento
significa valorizzare valori e
principi di Unieco e nel 2010
partirà, per la formazione, la
Scuola Unieco”.
Focus
Le persone
rimangono “al centro”
Pianeta Unieco
15
BILANCIO 2009 UNIECO
Casoli: “E’ tempo
di grandi cambiamenti”
Focus
Pianeta Unieco
16
La quindicesima relazione “firmata Mauro Casoli” si confronta
con un bilancio, “un raccolto”, ancora buono ma con scenari
sempre più complessi da leggere. Non è la prima e non sarà
l’ultima delle crisi che hanno investito il mondo delle costruzioni
e dell’immobiliare ma somiglia certamente ad un passaggio
epocale più che a una fase congiunturale. “Bilancio buono –
ha detto Casoli – perché abbiamo sostanzialmente tenuto sui
Volumi di un Budget molto ambizioso, contenendo il capitale
investito, (anche se su valori importanti), realizzando un utile
netto superiore del 70% a quanto previsto a budget ed in
sostanziale tenuta rispetto al 2008, un risultato inimmaginabile
un anno fa.
Allargando lo sguardo cogliamo altri aspetti: negli ultimi 5
anni Unieco ha realizzato Utili Netti per circa 164 milioni, ha
riconosciuto complessivamente a chi ha generato quel risultato
circa 23 milioni, ha destinato a Coopfond, per lo sviluppo della
cooperazione, circa 5 milioni e ha destinato oltre l’80% dell’utile
prodotto a Patrimonio Intergenerazionale. I soci Unieco negli
ultimi 5 anni hanno portato il loro investimento in Cooperativa
(Capitale Sociale e Prestito) rispettivamente da 6,3 a 15,6
milioni e da 2,.8 a 30,7 milioni.
Ci permettiamo di segnalare che una proprietà, “una famiglia”,
che investe 46,385 milioni di euro nella azienda ove lavora
ci crede, e non è un fenomeno tanto diffuso, nemmeno fra
le imprese del mondo privato. Unieco ha un carico fiscale
che oscilla dal 1,5% al 2,0% sul fatturato, come le migliori
cooperative e comunque anche tutte le altre cooperative sono
normalmente sopra l’1%. Le imprese private, complessivamente,
non superano l’1,5%. Il livello di patrimonializzazione di Unieco
(rapporto patrimonio netto/fatturato) oscilla dal 45/50% e la
media delle 12 cooperative viaggia intorno al 30%. Le 28
imprese private sono al di sotto del 20%.
E la crisi? Molti analisti si chiedono se sarà a W o a V, noi
speriamo solo che per l’Italia non sia a L. Se l’Italia uscisse dalla
crisi, crescendo come prima della recessione, ci vorrebbero
15 anni solo per tornare ai livelli di benessere precedente
la crisi. La selezione sarà inevitabile e solo se ci sarà una
incisiva rivisitazione delle regole possiamo sperare che, come
dovrebbe essere, saranno salvaguardate le imprese sane, serie
ed espulse le altre.
L’ Unieco dei prossimi 10 anni dovrà essere l’Unieco dei migliori.
Qualcuno si perderà per strada, ma il MERITO, nel rispetto della
nostra catena dei Valori, è l’unico metro. Un po’ del cambiamento
tocca a ciascuno di noi, a tutti noi !
Dopo aver cercato di spiegare perché sono soddisfatto e
perché sono preoccupato ora cercherò di motivare la mia
fiducia. Abbiamo le carte in regola e le motivazioni giuste per
un “cambio di passo” che nei prossimi mesi sarà ben visibile
all’interno e all’esterno di Unieco.
Noi dobbiamo sviluppare maggiormente una nostra CREATIVITA’
COOPERATIVA e forse questo è il passaggio più complesso. E’
la sintesi fra fantasia e concretezza. Unieco ha la reputazione
e il il DNA giusto, è un soggetto creativo plurale, per coniugare
creatività, competitività e responsabilità sociale. Noi dobbiamo
semplicemente essere quello che diciamo di voler essere!“.
BILANCIO 2009 UNIECO
Pianeta Unieco
Focus
Quattro donne
nel nuovo Consiglio
di Amministrazione
17
Il nuovo CdA eletto dai
soci Unieco durante
l’assemblea di Bilancio
2009 è composto da 15
membri
I riconfermati sono 7:
Mauro Casoli
Presidente
Giorgio Fornaciari
Enrico Praudi
div. Costruzioni Emilia
Monia Cocconi
div. Costruzioni Emilia
div. Costruzioni Emilia
Massimo Banfi
Gaetano Parenti
div. Costruzioni Italia
div. Costruzioni Emilia
Michele Benatti
div. Ambiente
direzione Persone
Organizzazione e
Comunicazione
Uber Pignedoli
Andrea Fontana
Mauro Casarini
div. Ambiente
Enrico Vezzani
div. Costruzioni Italia
Eleonora Iori
direzione Amministrazione
Finanza e Controllo
I nuovi ingressi sono otto:
Adriano Milelli
responsabile Comunicazione
Esterna e Sviluppo Politiche
Sociali
div. Laterizi & Co
Mara Gianferrari
soci Onorari Sovventori
Pina Biondi
div. Ferroviario
Il nuovo Cda rimarrà in
carica tre anni, fino al
giugno 2013.
L’età media dei consiglieri è
scesa a 46 anni e le donne
sono salite a quattro.
BILANCIO 2009 UNIECO
18
Focus
Pianeta Unieco
“Ecco le sfide per
pensare oltre la crisi”
Giuliano Poletti
Presidente nazionale Legacoop
Il presidente nazionale di
Legacoop Giuliano Poletti
nelle sue riflessioni di fronte
all’assemblea dei soci di
Unieco ha ricordato che:
“Abbiamo tutti di fronte
un tempo che scorrerà
all’insegna di cambiamenti
profondi, rapidi, drastici.
Il mercato, tanto osannato
in passato, ha dimostrato
che “non può fare tutto da
solo”. E’ per questo che
noi cooperatori abbiamo
ancora un gran lavoro da
fare, dentro e fuori dalle
aziende. I primi mesi del
2010, risultati alla mano,
confermano le potenzialità
della cooperazione.
Rimaniamo un antidoto su
molte tensioni. La forma
cooperativa d’impresa
si misura nel mercato e
se c’è crisi c’è per tutti
ma dimostra di avere
riferimenti valoriali diversi.
Ora possiamo guardare
a v a n t i e d i re c o s e
importanti per il futuro di
questo Paese. Bisogna
continuare a investire
per cogliere opportunità
in Italia e all’estero.
Rimanere competitivi è un
tema per tutti e sempre,
con la crisi è vitale. Si può
rimanere competitivi anche
pensando di crescere
all’estero mantenendo le
caratteristiche che sono
proprie della cooperazione.
Pensiamo a cooperative
che continueranno a
essere i “contenitori” del
futuro dei loro soci”.
Le istituzioni
Comune e Provincia
“siamo al fianco
delle imprese
e di chi lavora”
questo contesto si possono
realizzare sinergie positive
con le imprese e con la
cooperazione” ha detto
Delrio.
Parole di “sostegno alle
imprese” che cercano di
competere rispettando le
regole e tutelando il lavoro
e le persone sono arrivate
dal sindaco di Reggio
Emilia Graziano Delrio e
dal vice presidente della
Provincia di Reggio Emilia
Pierluigi Saccardi.
“ D o b b i a m o l a v o r a re ,
insieme, per evolvere verso
un modello più innovativo,
aperto ed europeo, che
basa sulla costruzione
del senso di comunità
e sull’intelligenza delle
persone il suo capitale e in
“Il ruolo della cooperazione
e dei cooperatori è
importante - ha detto
Saccardi - è da queste
esperienze basate
sul ‘fare insieme’ che
possiamo partire ogni
volta, è già accaduto in
passato, che si devo
affrontare frasi critiche. E
quella che stiamo vivendo
certamente lo è visto che
23.000 i lavoratori reggiani
a maggio usufruivano di
ammortizzatori sociali con
un tasso di disoccupazione
che nel 2009 ha raggiunto
in provincia il 5%, contro il
4,8% dell’Emilia-Romagna,
il 4,7% del Nordest e il
7,8% dell’Italia“.
La Provincia sta inoltre
lavorando sul fronte
della legalità e della
sicurezza attraverso un
Osservatorio provinciale
sugli appalti pubblici e sta
accompagnando la nascita
di 10 nuove imprese
innovative attraverso il
progetto “Re Up”.
BILANCIO 2009 UNIECO
Il dato più importante forse è la
partecipazione all’assemblea che ha
approvato il bilancio 2009 è la prova
provata che “Unieco vive”: oltre 600
partecipanti all’assemblea, il 90% dei
soci ha votato per il rinnovo del Cda.
“il guaio dei nostri tempi è
che il futuro non è più quello
di una volta”
Paul Valery
(1871-1945), poeta francese
esimo
Bilancio Sociale
Insieme al bilancio 2009
i soci di Unieco hanno
esaminato anche l’11esimo
bilancio sociale (per la prima
volta contestualmente).
Il focus è sempre di più
sui soci e in particolare
sui nuovi soci che stanno entrando in Unieco. “E’ un
processo di rinnovamento importante – ha spiegato
Adriano Milelli, responsabile delle politiche sociali di
Unieco – che vogliamo sostenere in modo attivo per dare
continuità al forte legame con i territori dove operiamo.
Di questo e del rapporto con tutti i nostri stakeholder ne
rendicontiamo nel bilancio sociale.
Responsabilità sociale d’impresa: cosa significa per
Unieco e cosa vogliamo mettere in evidenza con questo
bilancio sociale?
Per noi essere responsabili socialmente significa
tutelare il lavoro e promuovere la crescita delle persone,
Focus
11
L’
Pianeta Unieco
19
BILANCIO 2009 UNIECO
Focus
Pianeta Unieco
20
intraprendere in modo etico, stabilire rapporti continuativi
con i fornitori basati su condizioni eque, salvaguardare
l’ambiente, tutelare e produrre valore per i soci, promuovere
e sostenere le varie forme di cooperazione. Non è un caso
che tutti questi elementi, che riteniamo fondamentali,
siano gli stessi che costituiscono la missione di Unieco.
E non è un caso che essi nascano proprio nei valori che
stanno alla base del nostro agire. Non dobbiamo quindi
inventarci di essere responsabili, non è una strategia di
mercato per renderci più accattivanti, tant’è che il bilancio
sociale ha raggiunto ormai la sua 11° edizione.Nel 2009
in concomitanza con la definizione del Piano Poliennale
2009-2012, dopo una riflessione e confronto con i soci,
la Missione di Unieco, la Catena dei Valori e la Carta dei
Comportamenti sono stati rivisti e aggiornati.
Il “valore aggiunto” può essere inteso come l’aumento di
ricchezza creato dall’impresa attraverso la propria attività.
Nel 2009 è stato generato un valore pari a oltre 70 milioni
di euro, dei quali più del 50% è stato restituito ai soci e
dipendenti. Il 47,5 % del valore aggiunto prodotto dalla
cooperativa va a remunerare le persone che vi lavorano,
per un totale di oltre 33 milioni di euro.
Unieco rimane un “buon posto dove lavorare “ e dove
crescere. Molto è stato fatto, negli ultimi anni, per
diffondere in azienda la consapevolezza dell’importanza
della protezione e della prevenzione su tutti i luoghi
di lavoro, soprattutto attraverso un massiccio ricorso
a interventi di formazione (ulteriore rispetto a quanto
richiesto dalla normativa), anche di tipo specialistico sulle
singole mansioni e tipologie di rischio, e a un’intensa
frequentazione di sedi e cantieri da parte del Servizio
Prevenzione e Protezione (201 visite ispettive nei cantieri).
Unieco ha destinato ai propri soci, in aggiunta a quando
percepito per la prestazione lavorativa, una quota pari al
6,5% del valore aggiunto prodotto nel 2009 attraverso i
seguenti strumenti:
remunerazione del capitale sociale - è direttamente
proporzionale al capitale versato da ciascun socio, e nel
2009 è stata erogata nella misura del 5,30% per i soci
cooperatori e dell’7,30% per i soci sovventori.
Rivalutazione gratuita del capitale sociale - nel 2009
è stata pari al 0,70%, equivalente all’incremento ISTAT,
come previsto dalla legge. Ristorno: riservato ai soci
cooperatori, è definito in relazione alla qualità e quantità
dello scambio mutualistico, secondo criteri stabiliti da un
apposito regolamento approvato dall’assemblea dei soci.
A questi si aggiungono il valore delle attività sociali erogate
a favore dei soci e la remunerazione del prestito sociale.
Unieco nel 2009 ha destinato a sostegno della comunità
in cui opera 337 milioni di euro, attraverso contributi a
progetti di solidarietà sociale, attività culturali e iniziative
di promozione sportiva.
BILANCIO 2009 UNIECO
ATTESTATI DI MERITO
Tanti i
soci che
hanno fatto
crescere
Unieco
La fedeltà alla ‘maglia Unieco’
è un fattore di successo che
nessun bilancio contabile potrà
mai misurare. Quanto valgono
uomini e donne che vivono nella
stessa azienda contribuendo a
farla crescere per 20, o 30 anni?
E’ un valore “più che tangibile”, un
vero asset, un patrimonio. Ecco
perché la consegna degli attestati
di merito è sempre un momento
di grande emozione. I premiati
quest’anno erano una quarantina.
Soci che hanno
raggiunto 20
anni di anzianità
aziendale
Soci che hanno
raggiunto 30
anni di anzianità
aziendale
Angella Claudio
Bocchi Franco
Caiti Massimiliano
Carnevali Stefano
Grazioli Attilio
Magnani Umberto
Maranci Giuseppe
Mari Roberta
Melotti Gian Paolo
Renga Marco
Capizzi Giuseppe
Donelli Vanni
Galloni Donatella
Gorrieri Antonella
Marzi Leo
Musi Natale
Paterlini Roberto
Plebani Valter
Rizzo Maurizio
Rossini Caterina
Zanella Vanni
Soci pensionati
nel 2009
Adduce Elmut
Bertozzi Luciano
Brancolini Avio
Cavaliere Maurizio
Del Bue Giuliano
Del Rio Gianni
Faietti Maria Maddalena
Mandorli Marco
Menozzi Renata
Merciadri Amedeo
Merlante Alvaro
Pergreffi Ermanno
Pinna Enrico
Poletti Giovanni
Predieri Loris
Sacchetti Martina
Vaccari Adriana
Focus
“Sempre
nel Cuore”
Pianeta Unieco
21
COOPERAZIONE: BILANCI 2009
COOPERAZIONE:
I bilanci 2009
COOPERAZIONE
a confronto
Assemblee
Pianeta Unieco
22
Ivan Soncini e Mauro Casoli
Ccpl: “sviluppo in corso”
Il Gruppo CCPL di Reggio Emilia ha chiuso l’esercizio
2009 con il valore della produzione consolidato attestato
a 595 milioni e un utile netto di esercizio pari a oltre 4,3
milioni.Il presidente Mauro Casoli e l’amministratore
delegato Ivan Soncini illustrando la situazione economica,
finanziaria e patrimoniale hanno confermato che CCPL
ha saputo reagire con prontezza e determinazione agli
effetti di una crisi di dimensione mondiale. Gli investimenti
tecnici e finanziari, nonostante il periodo di crisi, superano
35,3 milioni con un cash flow che va oltre i 28,2 milioni.
Il patrimonio netto complessivo si attesta sui 155 milioni,
confermando un rapporto più che soddisfacente tra
capitale proprio e indebitamento. La salvaguardia del
lavoro si è affermata quale scelta sociale chiave del
Gruppo CCPL ed è stata perseguita con successo
attraverso la revisione dei modelli organizzativi, volti
a contenere i costi e ad ottimizzare l’efficienza delle
Aree Strategiche d’Affari (ASA). “Insieme per il futuro”
è la traccia guida dell’assemblea di bilancio ma anche
del lavoro nei prossimi mesi. Il controllo totale di Gesta,
insieme ad Arcoservizi, ha permesso la costituzione di
una nuova Area d’affari, “Facility Management”, tra i pochi
mercati in crescita in Italia. Il portafoglio delle attività
è stato quindi ampliato in sei Aree strategiche d’affari
grazie all’ingresso dell’ulteriore nuova ASA “Property e
Project Financing Management”. La joint venture con
Coop Consumatori Nord Est ha dato vita a Enercoop,
per la distribuzione di carburanti, a prezzi competitivi,
all’interno delle aree dei centri commerciali. Le Aree
“Food Packaging” e “Costruzioni” hanno visto investimenti
tecnici finalizzati all’innovazione di prodotti e processi e
alla revisione dei modelli di funzionamento. Nel 2009 sono
state effettuate cessioni di rami d’azienda ad altre imprese
cooperative in una logica di valorizzazione integrata delle
attività nell’ambito del movimento. Importanti le novità
in atto in questo primo scorcio del 2010. La cooperative
socie di CCPL confermano la volontà di rafforzamento
attraverso una ricapitalizzazione sia di CCPL Coop che
di CCPL Spa. In particolare per CCPL Coop è previsto un
aggiornamento significativo delle quote di partecipazione
in funzione del numero dei soci delle cooperative. Per
CCPL Spa, invece, è attualmente in corso l’iter di aumento
del capitale che si concluderà a settembre di quest’anno.
Continua anche il rinnovamento della Governance e di
particolare rilevanza sociale è la proposta di nuove forme
per la partecipazione diretta dei dipendenti all’impresa,
avvicinando di fatto il Gruppo CCPL, oggi consorzio di
cooperative, al profilo di una cooperativa di primo grado.
Al termine della presentazione dei dati di bilancio si
è conclusa con un confronto tra Massimo Ferlini, vice
presidente della Compagnia delle Opere, e Giuliano
Poletti, presidente di Legacoop nazionale, moderato
dal giornalista Giuseppe Turani, sul tema “Impresa
cooperativa: elementi distintivi e prospettive nel
superamento della crisi”.
COOPERAZIONE: BILANCI 2009
CCC
Matteucci presidente dopo Buzzi
Il bilancio consolidato 2009 del CCC
(Consorzio Cooperative Costruzioni)
di Bologna approvato a fine giugno
segnala un valore della produzione
di 966, 5 milioni, in calo rispetto a
1,2 miliardi registrati nel 2008. L’utile
netto consolidato si è attestato a
504 mila ero contro 812mila nel
2008. Gli addetti del CCC sono
scesi di 5 unità a quota 190. Nella
sua relazione il presidente del
Consiglio di Gestione Piero Collina
ha segnalato che: “il calo dei bandi
pubblici e privati evidenziatosi nel
2009, ed ancora persistente nel
2010 nel settore tradizionale del
mercato delle costruzioni, principale
settore di riferimento del CCC, è
stato il primo segnale di una grave
situazione che non ha potuto che
avere ripercussioni, anche se in
misura limitata, sull’andamento dei
compensi caratteristici.
Alla
formalizzazione
delle
acquisizioni, che sono riuscite
comunque a raggiungere i 1.100
milioni di euro, non ha sempre fatto
seguito la stipula dei contratti con
conseguente avvio dei cantieri;
contemporaneamente si è riscontrato
nell’anno 2009 un decremento della
produzione eseguita in assegnazione,
con conseguente, anche se limitata,
diminuzione dei compensi consortili
di circa il 2,30% rispetto allo scorso
esercizio; purtroppo l’andamento
2010 non sembra lasciar intravedere
segnali di alleggerimento di questa
fase recessiva. Per quanto riguarda
la finanza di progetto, il 2009 è stato
un anno che ha visto assegnati
molti lavori acquisiti tramite questa
tipologia di intervento, (oltre
195 milioni di euro), ma l’avvio di
questi lavori risulta estremamente
difficoltoso e lento.”. I soci di CCC
sono242 e hanno chiuso il 2009 con
un decremento rispetto allo scorso
esercizio del 21,55%; in particolare
si rileva la diminuzione dei ricavi da
assegnazione lavori (-21,08%).
Nel corso dell’assemblea è stato
rinnovato il Consiglio di Sorveglianza
del CCC e Massimo Matteucci,
presidente della CMC di Ravenna,
è stato nominato presidente.
Raccoglie il testimone da Franco
Buzzi. Vice presidente del Consiglio
di Sorveglianza è stato eletto Carlo
Zini, presidente dell’Ancpl-Legacoop
e di CMB Carpi.
CMC
“Grandi scenari”
L’assemblea dei soci della CMC di
Ravenna ha approvato il bilancio
relativo all’esercizio 2009 e nella
sua relazione il presidente Massimo
Matteucci ha illustrato i dati di bilancio:
fatturato consolidato a 715,7 milioni
di euro, di cui 321,2 milioni realizzati
nell’attività di costruzioni all’estero
(Africa Australe, Sud Est Asiatico,
Cina e Algeria). CMC si conferma
una tra le primissime imprese nelle
costruzioni italiane. Il margine
operativo lordo è di 72,8 milioni, pari
al 10% dei ricavi, percentualmente
tra i più alti rispetto alle altre maggiori
imprese del settore. L’ utile netto è
di 12,8 milioni di euro, rispetto ai
9,1 milioni dell’esercizio precedente.
La posizione finanziaria netta è di
121,4 milioni, sostanzialmente pari
al patrimonio netto della Cooperativa
(125,4 milioni). Particolarmente
significativo infine il portafoglio ordini
che sfiora i 3 miliardi di euro, fatto
che consente alla CMC di guardare
al futuro con sufficiente tranquillità.
L’organico fisso della CMC è oggi
di 515 unità, di cui 382 soci della
cooperativa. Il personale occupato
in Italia e nel resto del mondo supera
le 8.900 unità. L’amministratore
delegato Dario Foschini si è
soffermato sulle prospettive per il
futuro e sul progetto di sviluppare
gradualmente, oltre alla tradizionale
attività di general contractor - per la
Massimo Matteucci
quale Cmc possiede la qualifica più
elevata - quella di concessionario
e di gestore di reti infrastrutturali, a
partire dalle autostrade.
Assemblee
Pianeta Unieco
BILANCI 2009
23
COOPERAZIONE: BILANCI 2009
Assemblee
Pianeta Unieco
24
COOPERAZIONE:
CMB
Buoni “i conti” del 2009
“La recessione in atto sta condizionando fortemente l’economia del nostro Paese, tuttavia CMB ha messo a
segno nel 2009 un Bilancio positivo,
con un incremento della dimensione
aziendale e buoni livelli di redditività”.
Con queste parole il presidente Carlo
Zini si è rivolto ai numerosi soci e ospiti intervenuti a Carpi all’assemblea
che ha approvato il bilancio 2009. Il
giro d’affari della capogruppo CMB ha
raggiunto, comunque, i 640 milioni di
euro, con un utile di quasi 20 milioni
al lordo delle imposte. Il patrimonio
netto è cresciuto fino a superare i
190 milioni di euro, di cui 32 milioni di
capitale dei soci. Un risultato che ha
consentito una buona remunerazione
del capitale sociale oltre all’attribuzione di una mensilità aggiuntiva ai soci
a titolo di ristorno. Nel corso del 2009
si è registrato un ulteriore incremento
del numero complessivo dei soci che
giungono a quota 1462; fra questi si
contano 574 soci cooperatori, 738
sovventori e 150 onorari. CMB è riuscita a tutelare il lavoro e il reddito di
Soci e dipendenti, senza introdurre
alcuna forma di precarizzazione o
ricorrere alla cassa integrazione. E’
proseguita un’intensa attività di formazione del personale, che ha coinvolto
oltre il 60% dei dipendenti. L’organico
stabilmente occupato è costituito da
850 unità, suddivise in 417 operai e
433 impiegati, tecnici e dirigenti, a cui
si aggiungono oltre 100 unità trasferite
a società consortili. Considerando poi
il personale assunto sui cantieri e nelle diverse società di scopo si arriva ad
un organico di oltre 1.200 unità. Nel
2009 CMB ha lavorato sodo ottenendo
un buon risultato con l’acquisizione di
nuove commesse per circa 600 milioni
di euro, che alimentano un portafoglio
lavori di 1.250 milioni. Il portafoglio
ordini complessivo della Cooperativa
sale a circa 2.700 milioni per effetto
dei servizi in concessione ultraventennale a valle delle operazioni di project
financing.
Per competere in un comparto in forte
espansione è in fase di costituzione
una Concessionaria che opererà in
campo autostradale che vedrà riunite
insieme a CMB le principali cooperative di costruzione(compresa Unieco)
oltre a società finanziarie aderenti a
Carlo Zini e la delegazione del Malawi
Legacoop. Continua anche l’attività
commerciale sui mercati esteri, sui
quali si conta di acquisire importanti
contratti nel corso dell’anno.
L’Assemblea è stata presenziata dal
Presidente Nazionale di Legacoop
Giuliano Poletti, oltre a numerose
autorità e ospiti. Tra gli intervenuti,
vanno ricordati Padre Mario Pacifici
e alcuni soci di CMB che hanno presentato in assemblea gli sviluppi di
un importante progetto di cooperazione internazionale in Malawi. CMB
è impegnata in prima linea, a fianco
della Cooperativa locale Andiamo, in
attività per lo sviluppo e il microcredito
in uno dei paesi più poveri del mondo.
Cooperativa di Costruzioni di Modena
Siamo in crescita
Nel 2009 la Cooperativa di Costruzioni di Modena, da anni tra le prime
venti imprese generali di costruzioni
italiane, ha realizzato un fatturato di
168,6 milioni con un utile di 1,2 milioni. La base occupazionale mantiene
le 425 unità, di cui 300 soci-lavoratori. Il fatturato previsto per il 2010
ammonta a 188 milioni. Il portafoglio
lavori acquisito nel 2009, nella sola
area costruzioni, è di 227 milioni.
Coop Costruzioni di Bologna
Stabilità
Un fatturato a 194,7 milioni (202 nel
consolidato di gruppo) con un decremento del 14,9%. L’utile netto
885.000 euro e un patrimonio netto
che si rafforza e sfiora i 76 milioni.
Sono i dati principale del bilancio
di Coop Costruzioni di Bologna. “Va
comunque ricordato che il 2008, con
gli oltre 228 milioni di euro prodotti,
ha rappresentato un anno record – ha
spiegato il presidente Adriano Turrini
– la Cooperativa infatti cala sull’anno
precedente ma continua un sensibile
trend di crescita. In sintesi siamo
più piccoli del 2008 ma ancora più
grandi del 2007”.
COOPERAZIONE: BILANCI 2009
COOPSETTE
Verso la ripresa
Il bilancio consolidato 2009 della Coopsette di Castelnovo Sotto annunciato dal presidente Fabrizio Davoli
evidenzia un giro d’affari di 438 milioni
di euro, sviluppato principalmente sui
mercati delle infrastrutture pubbliche
e dello sviluppo immobiliare. Pur in
un quadro caratterizzato dalla crisi,
l’utile del gruppo supera i 3 milioni di
euro, al netto di 3 milioni di imposte.
Il portafoglio dei progetti in promozione e dei lavori acquisiti si attesta
sui 3 miliardi di euro ed esprime forti
potenzialità per i prossimi esercizi. Il
patrimonio netto è pari a 290 milioni di euro, a conferma della solidità
della cooperativa. Ci sono concrete
speranze nel mercato delle concessioni autostradali. Tratti acquisiti sono:
l’autostrada regionale
Cremona – Mantova, la Tangenziale
Esterna Est di Milano e l’autostrada
Cispadana Reggiolo-Ferrara sud. Risultati che confermano sempre più il
forte orientamento dell’azienda verso
questi mercati, con la partecipazione
anche ad altre significative gare, in
associazione con importanti partner.
Vanno inoltre citate le acquisizioni
ottenute da Teleya (Divisione Involucri
Architettonici) e da Methis (Divisione
Arredamento Ufficio). Methis ha da
poco presentato “Hook”, un sistema di
pareti attrezzate altamente innovativo,
progettato dall’architetto Jean Nouvel.
Coopsette ha attualmente un organico di circa 900 addetti direttamente
occupati nella capogruppo, ai quali si
Fabrizio Davoli
sommano circa 200 lavoratori occupati in società controllate o collegate.
I soci lavoratori sono 577, mentre
ammontano a 440 i soci pensionati
sovventori.
CPL CONCORDIA
“A tutta energia”
CPL CONCORDIA Group guarda con
ottimismo al futuro grazie ad una politica di sviluppo strategico in Italia e
all’estero legato alle fonti rinnovabili.
Il nuovo piano triennale di investimenti
2010-2012 di oltre 200 milioni per la
costruzione di nuove reti gas e per lo
sviluppo di fonti rinnovabili (biomasse, solare, cogenerazione, geotermia)
consentirà di sviluppare nuove alleanze con maggiori presenze all’estero. Il gruppo modenese guidato da
Roberto Casari cerca opportunità di
business da cogliere si stanno sviluppando in USA, India, Emirati Arabi,
Sudafrica, Cina oltre che nei paesi
dove già opera: Bulgaria, Algeria,
Francia, Spagna, Argentina. L’esercizio 2009 del Gruppo CPL evidenzia
un deciso miglioramento di tutti gli
indici principali, con il MOL (EBITDA)
a 35,5 milioni (11,2%) e un Risultato
Operativo (EBIT) a 21,4 milioni (6,7%).
“L’incremento del fatturato – spiega
Roberto Casari, presidente di CPL
CONCORDIA Group – tocca quasi il
22%, passando dai 261,6 milioni del
2008 ai 318,3 milioni del 2009. Tutto
ciò premia i nostri investimenti nel
core business energetico e rinnovabile. Nel 2010 prevediamo di superare
quota 366 milioni di monte lavori”.
Per quanto riguarda l’occupazione
(centrale nella mission cooperativa),
il gruppo cooperativo modenese ha
toccato nel 2009 quota 1124 addetti,
con un incremento del 6,6% rispetto
al 2008 (in netta controtendenza rispetto al periodo di crisi attuale) e un
ulteriore trend positivo del 5,9% nei
primi 5 mesi del 2010. Nel complesso
le 27 società di CPL CONCORDIA
Group contano attualmente oltre 1400
lavoratori. Significativo il dato dei Soci
cooperatori, che ha raggiunto nel
2009 le 562 unità (+12,4% rispetto
all’anno precedente) ed è attualmente
a quota 579: grazie al risultato 2009
ai soci verranno distribuiti 1.500.000
euro di ristorno e 412.000 euro di remunerazione e aumento gratuito del
capitale sociale, mentre agli Azionisti
di Partecipazione Cooperativa (investitori istituzionali e pubblico indistin-
Roberto Casari
to) verrà riconosciuto un dividendo
dell’8% lordo sul valore nominale delle
azioni APC possedute. All’assemblea di bilancio hanno partecipato il
Ministro del Lavoro e delle Politiche
Sociali, Maurizio Sacconi, e l’economista Giulio Sapelli, Presidente della
“Fondazione Mattei” di ENI. In tema
di comunicazione CPL ha presentato
“Accanto a te”, il nuovo spot TV prodotto da CPL CONCORDIA, per lanciare con forza il marchio dell’azienda
a livello nazionale ed internazionale.
Assemblee
Pianeta Unieco
BILANCI 2009
25
UNIECO 25
Marketing
Pianeta Unieco
26
A REGGIO EMILIA, CORREGGIO, CARPI, MODENA E PARMA
UNA INNOVATIVA PROPOSTA IMMOBILIARE
tante case
a “tasso zero”
Un film con il teatro disegnato di Gek Tessaro
racconta venticinque anni di cooperazione
Raccontare in pochi istanti venticinque anni di
vita della Unieco di Reggio Emilia che hanno
alle spalle una storia di cooperazione iniziata
nel 1904. Una storia che ha portato Unieco a
posizionarsi tra i dieci più importanti general
contractor italiani con attività nelle costruzioni,
nei lavori ferroviari, nei laterizi e nell’ambiente
per oltre 500 milioni di euro con 1.300 addetti.
E’ riuscito a raccontarla in 90 secondi Gek Tessaro con
il suo “teatro disegnato”: “Abbiamo affidato a un artista il
compito di rendere più visibile il “bel segno” che Unieco
vuole lasciare nei territori dove opera – spiega il presidente
di Unieco Mauro Casoli – e il film che Gek Tessaro ha
realizzato rende evidenti valori e progetti per un futuro
sempre orientato verso la sostenibilità”.
UNIECO 25
E’ il nuovo finanziamento
Unieco per l’acquisto della
casa: compra la tua nuova
casa da noi e Unieco si farà
carico per un massimo di 5
anni dell’intera quota interessi
della rata del tuo mutuo. E’ la
soluzione ideale per chi vuole
abbattere il costo iniziale del
mutuo.
Per Unieco è stato un modo per sottolineare i 25 anni
del marchio ma anche per sperimentare un progetto di
marketing innovativo.
“In tempi di crisi e di mercato immobiliare che viaggia
al rallentatore – ha spiegato il direttore della divisione
costruzioni Emilia di Unieco Massimo Pinotti nel corso
dell’assemblea di bilancio che ha proposto ai soci un video
backstage con tutte le fasi del progetto: dalla ideazione
all’utilizzo – era necessario anche da parte nostra uno
sforzo. Quella sul progetto case legato a Unieco 25 è
certamente la più importante e innovativa operazione di
marketing immobiliare innovativo lanciata da Unieco”.
C’è un video che non è il classico spot pubblicitario ma un
“concept” legato all’arte e alla comunicazione emozionale.
C’è una campagna di manifesti e di inserzioni sui quotidiani
ma c’è di più. Il film Unieco 25 in una struttura dedicata
che ricorda una “casa” viene proiettato nei cinema e nei
grandi centri commerciali emiliani dove transitano migliaia
di persone. Ci sono volantini e altro materiale informativo.
Ma c’è di più. C’è un sito internet tematico: www.unieco25.it
che offre tutte le immagini, il video che racconta la
realizzazione del film e del progetto (il bckstage), le offerte
commerciali immobiliari e consente di leggere la nuova
versione aggiornata del volume La Famiglia Unieco. Più
tanti contenti che arriveranno nei prossimi mesi”.
Gek Tessaro ha disegnato per Unieco una “città ideale”
dove abitare che si può “visitare” su www.unieco25.it e
scoprire nelle gallerie dei centri commerciali emiliani grazie
alla videoinstallazione “Casa Unieco”.
Tutte le installazioni sono state annunciate con spot
radiofonici che segnalavano la presenza di Unieco nei
centri commerciali e il programma “on the road” continuerà
anche nei prossimi mesi. “Il 25° Unieco – spiega Pinotti – è
abbinato a una serie di proposte immobiliari che abbiamo
definito “La tua casa a tasso zero”. Sul portale internet
www.unieco25.it sono già visibili le abitazioni nel parmense
(Felino, Fidenza, Lesignano de’ bagni e Salsomaggiore), nel
UNIECO ti offre l’opportunità
di acquistare la tua nuova
casa con un mutuo agevolato.
Sottoscrivi il finanziamento
UNIECO Compagna di viaggio
e UNIECO ti accompagnerà
pagando per te una parte della
rata.
Il programma “tasso Zero” sarà attivo fino al 31 dicembre
2010.
Unieco 25
“gioco di squadra”
Il progetto di marketing Unieco 25 è partito dalla divisione
costruzioni Emilia di Unieco. Michele Bergonzini e
Donatella Galloni hanno “messo in moto” un team che
grazie a specifiche professionalità ha portato a un risultato
concreto: un modo innovativo di comunicare le offerte
immobiliari “con arte”.
Il protagonista è certamente Gek Tessaro che ha “disegnato”
per Unieco una città davvero sostenibile.
Suo è anche lo slogan guida di tutto il progetto:
“LA SOLIDITA’ DELLE IDEE CONDIVISE”
www.unieco25.it
27
Pianeta Unieco
reggiano (Bagnolo in Piano, Bibbiano, Felina, Castelnovo
ne’ Monti, Scandiano, Pieve Modolena, Reggio Emilia
e Novellara) e nel modenese (a Carpi) che beneficiano
di irripetibili condizioni che vengono praticate solo in
occasione del 25° anno di vita del marchio Unieco anche
grazie al programma della Regione Emilia Romagna per
giovani coppie e famiglie”. Ecco le formule:
Marketing
Gek Tessaro, illustratore veronese tra i più
apprezzati nel panorama editoriale nazionale,
ha pubblicato numerosi libri per bambini di cui,
oltre che illustratore, è spesso autore dei testi.
Dotato di grandi capacità comunicative, da
anni propone e conduce attività di laboratorio
di educazione all’immagine, letture animate e
incontri con l’autore per bambini, insegnanti
ed educatori in scuole, biblioteche, musei e
manifestazioni culturali in tutta Italia.
UNIECO 25
Marketing
Pianeta Unieco
28
Ecco cosa ha
“raccontato”
il film Unieco 25
Voce uomo
…Le nostre costruzioni hanno la solidità
delle idee condivise…
si reggono sulle fondamenta delle volontà di
uomini e donne che in più di cent’anni hanno
saputo costruire e portare avanti un’idea di
cooperazione che ogni giorno diventa un
progetto comune.
Noi di Unieco costruiamo lasciando un “bel
segno” lungo la Via Emilia.
Noi di Unieco siamo ‘costruttori di futuro’
e oggi c’è una nuova sfida: costruire uno
sviluppo davvero sostenibile. Sostenibile
in tutti i sensi. Per le famiglie e per le città.
E’ un impegno per il futuro… ma è già ben
visibile..è già presente!
E’ frutto di una storia che da 25 anni ha
un solo nome: UNIECO! (momento in cui
compare il logo)
Voce donna
E’ un anniversario per COSTRUIRE INSIEME!
Scopri la tua nuova casa a tasso zero.. e
tante altre proposte irripetibili per giovani
coppie e famiglie su:
www.unieco25.it
Voce uomo
LA SOLIDITÀ DELLE IDEE CONDIVISE
Coordinati da Stefano Catellani hanno lavorato al progetto Massimo
Manini (riprese video e montaggio del film Unieco 25), Sebastian
Corradi (ripese e monaggio) e Carlo Guareschi (fonico) per il video
Unieco 25 – “costruttori di emozioni” che ha visto protagonisti anche
grandi voci come quella di Margherita Di Rauso (la stessa che usa la
Barilla per le pubblicità del Mulino Bianco), l’attore Giorgio Bongiovanni
(lavora stabilmente al Piccolo Teatro di Milano), il giovane musicista
Francesco Nigri che ha composto le musiche originali (La canzone
“handmade”) registrata al teatro Magnani di Fidenza dove è stato
registrato il video backstage, Mario Artoni che ha coordinato tutta la
parte grafica e fotografica ma anche il sito internet www.unieco25.it
Gioco di squadra vincente. Il presidente nazionale di Legacoop Giuliano
Poletti nel corso dell’assemblea dei soci che aveva il film Unieco 25 tra
i focus ha espresso apprezzamento per il “saper fare, il saper costruire
che Unieco cerca di coniugare con il saper comunicare”. Un tema che
assumerà valenza crescente a fronte della complessità dei mercati.
www.unieco25.it
UNIECO 25
Chi è
Gek
Tessaro
Gek Tessaro, illustratore veronese tra i più apprezzati nel
panorama editoriale nazionale, ha pubblicato numerosi
libri per bambini di cui, oltre che illustratore, è spesso
autore dei testi. Animato da uno spirito provocatorio e
da una sottile vena ironica.
Il suo lavoro è sostenuto da una grande passione per il
segno grafico, che si esplica anche nella vasta produzione
di immagini per manifesti e materiali promozionali.
Ha collaborato con diverse case editrici ed i suoi libri
hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Tra gli altri “Il
salto. Di città in città” (ed. Artebambini) e il “Il circo
delle nuvole” (ed. Fanucci) sono stati selezionati tra i 12
migliori titoli italiani rispettivamente del 2005 e del 2008
dalla Biblioteca Internazionale di Monaco.
Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno
che racconta” nasce “il teatro disegnato”. Sfruttando le
impensabili doti della lavagna luminosa, con una tecnica
originalissima, dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi.
La sua capacità di osservazione e di sintesi si riversa in
performance teatrali coinvolgenti ed efficaci.
Marketing
Pianeta Unieco
29
FIERAMILANO
EIRE/ EXPO ITALIA REAL ESTATE
EIRE: un successo
per tutta Unieco
Fiere
Pianeta Unieco
30
E’ stata un’esperienza positiva per il clima di
fermento, di operatività e di confronto costruttivo che
l’ha caratterizzata, e intensa per relazioni, presenze
e incontri, come dimostrano alcuni i dati:
35.000 mq di area espositiva
473 imprese e istituzioni presenti
14.000 operatori professionali provenienti da circa 50 Paesi
326 giornalisti accreditati
Social Housing Exhibition: 3.000 mq di area espositiva, 72
espositori e 86 progetti.
65 tra convegni e presentazioni di progetti che hanno
registrato circa 3.300 presenze
Circa 50 eventi e conferenze organizzati all’interno degli
stand
Il sito web www.italiarealestate.it ha registrato da gennaio
ad oggi 54.097 utenti unici.
La 6a edizione di EIRE, l’evento
internazionale dedicato al
mercato del real estate del
Mediterraneo e dei Paesi
emergenti.
Il risultato complessivo, in controtendenza rispetto agli
altri eventi del settore, è estremamente positivo in quanto
evidenzia una crescita degli espositori e degli operatori
presenti rispetto alla precedente edizione.
Lo stand allestito da Unieco e CMB, curato dallo studio
“Migliore + Servetto Architetti Associati”, ha attirato molte
attenzioni. Per Unieco nel 2010 era la seconda fiera di
standing internazionale dopo il Made Expo (in febbraio
sempre a Milano) dove sono state presentate le nuove
tecnologie e i nuovi prodotti della divisione laterizi e co e
le sinergie delle altre divisioni operative. Alla sesta edizione
di EIRE – Expo Italia Real Estate era ben presente anche
la dimensione internazionale che Unieco sta perseguendo
con progetti nel settore ferroviario (in Bulgaria, Algeria e
in altri paesi), nel settore delle costruzioni (partecipando
a importanti selezioni tra general contractor nei paesi
dell’est europa e nell’area dei Paesi Arabi) ma anche con
la produzione di laterizi (nell’est Europa) e con le soluzioni
per l’ambiente e le energie rinnovabili in Europa.
All’EIRE però hanno brillato davvero i grandi interventi di
FIERAMILANO
“La partecipazione a EIRE – spiega Stefano Immovilli,
direttore della Divisione Costruzioni Italia di Unieco – è stata
la conferma di due strategie: puntare su progetti di ampio
L’obiettivo per il 2011 è confermare il ruolo di EIRE come
punto di sostegno e di sintesi per la Community del
Real Estate durante tutto l’anno, per dare continuità alle
relazioni e ai rapporti nati in fiera attraverso strumenti di
comunicazione innovativi, partnership con i principali
media di settore, missioni imprenditoriali in alcuni Paesi
emergenti e intensificazione del coinvolgimento degli
investitori internazionali. La prossima edizione di EIRE si
svolgerà dal 7 al 9 giugno 2011 in Fieramilano.
31
Pianeta Unieco
respiro che richiedono un know how interdisciplinare e al
tempo stesso ‘fare squadra’ valorizzando le collaborazioni
come avviene nel Consorzio Stabile Eureca creato con
CMB di Carpi e CLF di Bologna. Una linea di sviluppo
che porta il nostro saper fare anche sui mercati esteri”.
Fiere
sviluppo e riqualificazione urbana di Unieco come “Silos
Shopping Center” a Trieste, ovvero il recupero dell’area e
del complesso dei Silos asburgici, “Le Piazze”, il nuovo
Lifestyle Shopping Centre che sorgerà a Castel Maggiore
(Bologna), “Le Officine” di Savona (riqualificazione di una
grande area industriale, la ex Metalmetron, dismessa) e le
nuove iniziative immobiliari come l’intervento My Bonola,
nella zona nord/ovest di Milano, al centro del Quartiere
Gallaratese, o come l’intervento Torri Faro a Genova: nuovo
complesso residenziale nell’area urbana di San Benigno, in
posizione strategica tra il Matitone e la Lanterna, due torri
a pianta semicircolare con una vista mozzafiato sull’intera
città e sul golfo.
FIERAMILANO
Fiere
Pianeta Unieco
32
All’Eire “CCC Abita”
vince il premio
Ecosostenibilità
e Innovazione Tecnologica
Eire 2010 si è conclusa con la
premiazione dei Social Housing
Awards all’interno della Social
Housing Exhibition. Oltre 1000 i
votanti dal sito www.italiarealestate.
it a cui si è aggiunto il parere della
Giuria presieduta da Roberto
Benaglia. Il concorso ha visto la
partecipazione di 72 espositori e
86 progetti presentati in oltre 3.000
mq di superficie.
Con i Social Housing Awards, sono
stati premiati i migliori progetti delle
categorie “Qualità Architettonica”,
“Ecosostenibilità e Innovazione
Tecnologica” e “Tempi e costi di
realizzazione”.
Difficile, per la Giuria – presieduta
da Roberto Benaglia – assegnare i
Social Housing Award, vista l’elevata
qualità dei progetti in concorso.
L’analisi dei progetti dimostra che
con un costo medio di costruzione
di 1.150 €/mq è possibile realizzare
in tempi brevi (da 6 mesi a 1 anno)
residenze di housing sociale
di elevato livello architettonico,
strutturale e tecnologico. Vincitore
il progetto CCC Abita – Environment
Conscious Building Systems del
Consorzio CCC Abita in quanto
l’unico sistema prefabbricato che
si colloca in classe energetica Leed,
sistema che considera globalmente
l’intervento edilizio sotto il profilo
del bilancio energetico. Oltre ai
risparmi di tempo e costi dovuti
al sistema di prefabbricazione, il
concept è anche semplice sotto il
profilo architettonico e modulabile
sotto il profilo della distribuzione
degli spazi. La Giuria ha sottolineato
come il premio vuole anche essere
un auspicio per il mantenimento
dei parametri indicati visto che
il progetto è ancora in fase di
cantierizzazione.
Il Consorzio CCC Abita è composto
da: CCC di Bologna, Unieco di
Reggio Emilia, Consorzio Etruria
di Firenze, Coop. Costruzioni di
Bologna, Cooperativa Cellini di
Prato, STF, STS.
FIERAMILANO
Fiere
Pianeta Unieco
33
IL FORMAT
Costo di costruzione €/mq:
1100 euro/mq
Canone €/mese:
Definito nel Manuale delle Procedure di
progettazione finanziaria
Numero unità abitative:
10 moduli abitativi a Catalogo per una
offerta da 37 a 90 metri quadrati di
superficie commerciale
LA GIURIA DEI SOCIAL
HOUSING AWARDS
PRESIDENTE: Roberto Benaglia, BB Consulting
Angela Airoldi, Università Bocconi
Matteo Del Fante, Cassa Depositi e Prestiti
Massimo Frontera, Il Sole 24 Ore - Progetti&Concorsi
Alberto G. Lunghini, Reddy’s Group
Evelina Marchesini, Il Sole 24 Ore - Mondo Immobiliare
Guglielmo Pelliccioli, Daily RE
Antonio Ragonesi, Capo Area Infrastrutture, Casa,
Sicurezza e Attività Produttive ANCI
Gualtiero Tamburini, Assoimmobiliare
Oliviero Tronconi, Politecnico di Milano, Dipartimento BEST
(www.italiarealestate.it)
FIERAMILANO
Real Estate Awards
Fiere
Pianeta Unieco
34
premiate
“Capo Malfatano”
e “Porta Nuova”
Premio “Mattone d’Oro”
al complesso di Capo
Malfatano come “Miglior
progetto turistico/
alberghiero”
Dal più bel resort turistico alla migliore infrastruttura, dai
centri direzionali ai progetti residenziali: le eccellenze del
settore immobiliare sono stati al centro dell’ormai ambito
“oscar del mattone”, i Real Estate Awards 2010.
Nel corso di una serata finale cui hanno partecipato quasi
600 rappresentanti del settore i “mattoni d’oro 2010” sono
stati assegnati dalla platea.
Premi alla Reggia Designer Outlet di Marcianise (Caserta),
al Capo Malfatano Resort di Teulada (Cagliari) che interessa
da vicino Unieco, impegnata a pieno ritmo nella sua
realizzazione, sarà il primo resort ecocompatibile realizzato
in Sardegna. Il grande progetto turistico alberghiero
previsto a Malfatano, nella costa del sud, parte da una
joint venture con immobiliare Sansedoni (Unieco è tra i
soci), la famiglia Benetton attraverso Ricerca Finanziaria,
la Silvano Toti spa ed il Gruppo Tofano. La joint venture si
chiama «Malfatano Resort». Le quote di partecipazione
sono state attribuite nel seguente modo: Sansedoni 40%;
Benetton 25%; Gruppo Tofano 24%; Silvano Toti 11%. La
maggioranza è nelle mani della Immobiliare Sansedoni.
Premiato anche l’intervento delle Residenze di Porta
Nuova Varesine di Hines Italia (Milano) che vedono Unieco
e CMB impegnate nel secondo lotto di lavori per 200
milioni di euro. Il lotto Porta Nuova Varesine (oltre 40mila
mq di slp) include 9 edifici residenziali progettati dallo
studio Arquitectonica di Miami e dagli studi italiani Caputo
Partnership e M2P, oltre alla torre residenziale Solaria, che
raggiungerà un’altezza di 157 metri diventando l’edificio
abitativo più alto di Milano. I lavori avviati in aprile si
concluderanno, come previsto da programma, entro
la fine del 2012. Altri premi a Città del Sole (Roma), a
Jesolo Magica (Venezia), a Nctm come migliore società di
consulenza legale-strategica, alla Nuova sede a Padova
di Schuco International Italia, allo Jesolo Lido Village.
Premio ex aequo per la Variante di Morbegno e per il Ponte
Provvisorio Galleggiante come migliore infrastruttura. Fra i
progetti stranieri, premiata Corporate Village Malta.
Il polo di “Porta Nuova Varesine” a Milano
LINGOTTO FIERE
Fiere
Il gruppo CLF
a Expo Ferroviaria
Torino 2010
35
Pianeta Unieco
FIERE
Il Gruppo CLF ha partecipato con
successo alla Fiera Expo Ferroviaria
2010 che si è svolta a Torino (Lingotto
Fiere) all’inizio di giugno. Un nuovo video
ha presentato ai visitatori del salone
torinese l’assetto operativo che CLF
Arfer, Sifel e Tes offrono al mercato dei
lavori ferroviari in Italia e all’estero.
CLF ha presentato le sue soluzioni
per il futuro nello stand dell’ANIAF
(Associazione Nazionale Imprese
Ar mamento Ferroviar io), che
comprende imprese specializzate
nella costruzione e manutenzione
ordinaria e straordinaria del binario. Il
presidente Giuseppe Neri, il direttore
commerciale Pier Paolo Bertozzi e
il direttore tecnico produttivo Uber
Montermini hanno raccolto molte
indicazioni utili anche nel corso della
visita dell’amministratore delegato
delle Ferrovie Mauro Moretti.
Montermini è anche intervenuto al
convegno “Manutenzione, innovazione
e accessibilità dell’intera rete
ferroviaria” con una relazione sulla
“Manutenzione predittiva, preventiva
e straordinaria sulle linee storiche e
di AV/AC”. Al convegno è intervenuto
anche il direttore di produzione RFISede Centrale Roma Maurizio Gentile.
La fiera torinese che tornerà dal
27 al 29 marzo 2012 insieme a
INTERtunnel, la manifestazione
parallela dedicata all’industria della
galleria, è stata complessivamente
positiva: il numero dei visitatori che
hanno partecipato alle due rassegne
è cresciuto del 12%, raggiungendo un
totale di 7300 professionisti che hanno
preso contatti con i 450 espositori
presenti. EXPO Ferroviaria 2010 e
INTERtunnel, la manifestazione
parallela dedicata all’industria della
galleria, si sono concluse con grande
successo. Il numero dei visitatori che
hanno partecipato alle due rassegne
è cresciuto del 12%, raggiungendo
un totale di 7300 professionisti venuti
a visitare i 450 espositori presenti.
Commentando sul successo di EXPO
Ferroviaria e INTERtunnel, Stephen
Brooks, presidente degli organizzatori
Mack Brooks Exhibitions, ha detto:
“Siamo davvero grati per il fortissimo
sostegno dimostrato dagli espositori
e dai visitatori, che sottolinea il ruolo
dei due eventi come punto d’incontro
per i professionisti dove scoprire le più
recenti innovazioni e tecnologie dei
due settori industriali”.
www.expoferroviaria.com
MESSE BERLIN
Fiere
Pianeta Unieco
36
IN SETTEMBRE GRANDE APPUNTAMENTO CON LA FIERA TEDESCA
DEDICATA AL FUTURO DELLA MOBILITÀ
CLF “in vetrina”
a InnoTrans 2010
Il gruppo CLF vuole consolidare la sua presenza sui mercati
internazionali e per sostenere questa strategia di sviluppo
porta per la prima volta i marchi CLF, Arfer, Sifel e TES alla fiera
InnoTrans 2010 in programma a Messe Berlin (la fiera di Berlino
dal 21 al 24 settembre.
prodotti e servizi innovativi. 85.592 operatori professionali
erano venuti a Berlino da oltre 100 Paesi. Le sezioni al
centro dell’attenzione nell’8° edizione di InnoTrans, dal 21
al 24 settembre 2010: Railway Technology, Infrastructure,
Tunnel Construction, Interiors e Public Transport. Questo
Salone è organizzato da Messe Berlin GmbH.
Sarà l’occasione per capire come si muoverà il mercato.
Il terzo studio sul mercato mondiale dell’industria
ferroviaria verrà infatti pubblicato in occasione del
prossimo Salone InnoTrans a cura dell’Unione delle
industrie ferroviarie europee (UNIFE) in collaborazione
con il Boston Consulting Group (BCG).
La fiera tedesca ha un filo conduttore: “The future of
mobility”, ovvero il futuro della mobilità e in questo futuro
CLF vuole giocare un ruolo da protagonista in Italia dove
è leader nei lavori ferroviari ma anche in Europa e nei
paesi emergenti dove più alta è la necessità di nuove
infrastrutture.
E’ un appuntamento di standing internazionale dove si
ritrovano le aziende impegnate a livello internazionale
nei trasporti su rotaia.
CLF alla fiera internazionale biennale per le tecnologie
dei trasporti su rotaia porterà le nuove acquisizioni
tecnologiche, le nuove macchine, e i progetti in corso. Il
Gruppo CLF sarà presente alla Fiera Inno Trans 2010
all’interno dello stand della STRUKTON Rail, partner
societario di CLF insieme ad Unieco.
E’ un grande appuntamento, una vetrina di 46mila metri
quadrati, con oltre 220 espositori da tutto il mondo.
InnoTrans è il punto d’incontro commerciale più importante
del mondo per le tecnologie dei trasporti. 1.914 espositori
di 41 Paesi hanno presentato a InnoTrans 2008 i loro
I risultati della ricerca di mercato “2010 UNIFE
Worldwide Rail Market Study“ si basano sui dati rilevati
nei principali 50 mercati ferroviari del mondo. Questo
studio comprende un panorama attuale del potenziale
del mercato e previsioni a breve e a lungo termine
sull’andamento del volume del mercato mondiale, diviso
per aree geografiche e gruppi di prodotti. Si tratta pertanto
dell’analisi più completa del settore.
www.innotrans.com
NEWS
paesi emergenti
traineranno ripresa
2010 (+2,9%)
CRESME, investimenti
2009 -3,5%
Il mercato mondiale delle costruzioni vale 4.531
miliardi, corrispondente all’11,3% dell’ output
mondiale. Il 2009 sì è chiuso, rispetto all’anno precedente, con un calo del 3,56% degli
investimenti. E’ quanto emerge da uno studio
realizzato dal Cresme per Federcostruzioni,
la federazione che fa parte di Confindustria e
che riunisce le sigle più significative di tutto il
comparto edile. Nel 2010, grazie soprattutto
all’aumento delle risorse impegnate per opere
infrastrutturali (+4,4%), specialmente in Asia
(+6,0%) e in America (+7,2% in Nord America
e +5,7% in Sud America), il Cresme stima una
ripresa degli investimenti dell’ordine del 2,9%,
in netta controtendenza rispetto al mercato
italiano.
Per la prima volta nel 2009 il mercato asiatico,
con 1.611 miliardi di investimenti (il 36% degli
investimenti mondiali), ha superato il mercato
europeo, ridottosi a 1.560 miliardi.
“Di fronte alle prospettive decisamente negative del mercato italiano - ha commentato il
presidente di Federcostruzioni Paolo Buzzetti
- le dinamiche internazionali costituiscono un
interessante prospettiva per l’intera filiera delle
costruzioni.
A differenza che in Italia, gli investimenti
complessivi in costruzioni stanno crescendo
soprattutto in determinate aree, alcune delle
quali vedono da sempre una presenza italiana,
mentre altre possono costituire ambiti dove
cogliere opportunità.” Per il Presidente di Federcostruzioni lo studio del Cresme evidenzia, oltre
all’importanza crescente del mercato asiatico,
anche l’interessante crescita prevista in aree
a noi vicine come il Nord Africa “che con una
previsione di un +7,5% nel 2010 appare sicuramente un mercato dove creare condizioni più
favorevoli al nostro sistema industriale.
La ripresa, secondo il Cresme, arriverà prima
in America (+4,3% nel 2010), trainata da infrastrutture e non residenziale; mentre in Europa
il 2010 dovrebbe chiudersi con un’ulteriore
flessione del mercato (-1,8%), ancora trascinato al ribasso dalle performances negative del
comparto residenziale (-2%) e, soprattutto, di
quello non residenziale -4%.
Il mercato migliora
e incremento delle
vendite
CASA: ANCPL-LEGACOOP
Mercato immobiliare in miglioramento per il
2010, con un leggero incremento delle vendite
e un significativo aumento della produzione.
E’ quanto prevede un’indagine congiunturale
Ancpl-Legacoop. Anche per l’anno in corso le
difficoltà continuerebbero per le imprese medie
e quelle situate al centro Italia. Nel 2009, sempre secondo l’indagine, l’attività immobiliare ha
fortemente risentito della crisi, segnando prestazioni negative in particolar modo per quanto
riguarda la produzione. In termini dimensionali,
le imprese di media dimensione sono quelle
che hanno registrato maggiori difficoltà nella
vendita, mentre in termini di localizzazione geografica il Nord ovest è l’area che registra valori
di maggiore sofferenza. Un primo rallentamento
del mercato immobiliare era stato registrato già
nel 2008. Secondo Ancpl-Legacoop occorre
intervenire a sostegno delle imprese attraverso misure che non hanno oneri diretti per lo
Stato, se non in misura minore. “Ad esempio
la revisione della disciplina Iva delle cessioni
di abitazioni - ha detto Carlo Zini, presidente di
Ancpl-Legacoop parlando all’assemblea annuale delle cooperative di costruzioni - superando il
limite dei 4 anni per l’applicazione della stessa
imposta, per frenare il notevole incremento dei
costi di produzione che ora penalizza le imprese
che non riescono a vendere gli immobili”. Anche
la parziale revisione della disciplina degli oneri
di urbanizzazione è “un’altra misura di semplificazione che potrebbe avere, con l’avvio più
rapido di questo tipo di lavori, effetti anticiclici”.
Buzzetti: “I cantieri
devono riaprire”
Ance: l’assemblea
a Roma
L’assemblea dell’ANCE a Roma nell’Auditorium del Parco della Musica ha visto il
presidente Paolo Buzzetti snocciolare dati
sempre più allarmanti. A un anno dalla prima
convention del settore, gli stati generali delle
costruzioni a Roma, i dati sono allarmanti.
I numeri della crisi
Occupazione Sono 137.000 i posti di lavoro
persi nelle costruzioni nel 2009, ma se si
considera anche tutto l’indotto il numero
sale a 210.000.
Fallimenti Più di 2.000 imprese di costruzioni
sono fallite nel 2009, il 30%in più rispetto al
2008.
Imprese Nel 2009 si sono avute 9.000 imprese
di costruzioni in meno rispetto al 2008.
Investimenti Gli investimenti in costruzioni in
3 anni si sono ridotti del 18%.
Bandi di gara Negli ultimi 6 anni il numero dei
bandi di gara per lavori pubblici si è ridotto
del 55%.
Compravendite In 3 anni le compravendite di
abitazioni sono diminuite del 30%.
Le vie d’uscita
Reciprocità nei diritti e nei doveri. Occorre
instaurare un rapporto di reciproca correttezza tra p.a., imprese e cittadini. Le imprese
devono versare quello che è loro dovuto ma
anche la pubblica amministrazione deve farlo.
In questa ottica e tenendo conto dei mancati
pagamenti da parte delle amministrazioni locali
dovuti al patto di stabilità si ritiene necessario
consentire alle imprese di compensare i propri
crediti certi, liquidi ed esigibili con le imposte
e i contributi dovuti.
Spendere i soldi che ci sono. Il Patto di stabilità
va tenuto fermo ma, allo stesso tempo, bisogna
mettere gli Enti locali virtuosi nella condizione
di realizzare gli investimenti necessari allo sviluppo e alla competitività del Paese e onorare i
propri debiti nei confronti delle imprese.
Accelerare il piano infrastrutturale. Per innescare la funzione anticongiunturale dell’edilizia
è necessario:
- dare effettivo avvio alla realizzazione del Piano
Cipe
- mettere a disposizione le risorse disponibili
in tempi certi
- dare priorità agli interventi diffusi sul territorio, che possono avere un effetto più immediato contro la crisi
Utilizzare la leva fiscale. Per accelerare processi virtuosi di uscita dalla crisi è fondamentale
l’utilizzo della leva fiscale e l’eliminazione di norme ritorsive, ripristinando l’Iva per le cessioni di
abitazioni da parte delle imprese di costruzioni
anche dopo i 4 anni dall’ultimazione dei lavori.
Piano casa 1 e 2. Sul fronte residenziale è necessario, per far decollare finalmente l’edilizia
sociale, che Regioni ed enti locali rispettino la
scadenza di 180 giorni per definire proposte
d’intervento che possano coinvolgere anche
l’imprenditoria privata, avviando un’azione
mirata alla riqualificazione urbana e all’abitare
sostenibile. Sono inoltre necessarie semplificazioni normative per far partire anche il
Piano casa 2.
Regolarità e trasparenza nel mercato del
lavoro. Per garantire la presenza sul mercato
di imprese regolari in materia retributiva e
contributiva è prioritario mantenere il documento unico di regolarità contributiva (Durc)
nei lavori privati e ampliare lo strumento della
Cassa integrazione guadagni ordinaria in edilizia (Cigo), prevedendo l’equiparazione delle
modalità del trattamento a quello dell’industria
in senso stretto, che consente la sospensione
totale dell’attività lavorativa fino ad un massimo
di 12 mesi
News
EDILIZIA:
Pianeta Unieco
37
FIERA DI PADOVA
Fiere
Pianeta Unieco
38
ALLA FIERA DI PADOVA L’EVENTO DEDICATO ALL’AMBIENTE
Tecnologie
Unieco
in vetrina al Sep
Nei grandi spazi della Fiera di
Padova l’edizione 2010, sintesi di un
percorso di approfondimento avviato
nella precedente edizione del 2007,
in collaborazione con le principali
aziende produttrici di veicoli per
l’ecologia associate ANFIA, tra le
quali Unieco Costruzioni Meccaniche
(UCM), ha focalizzato l’attenzione
sulle tematiche più attuali legate
alla gestione ambientale dei contesti
urbani ed alla mobilità, dedicando
un ampio spazio alla presentazione
delle più aggiornate soluzioni
tecnologiche in tema di veicoli ed
attrezzature per lo spazzamento, la
raccolta, il trasporto rifiuti, l’igiene e
la manutenzione urbana.
Il comparto veicoli ed attrezzature per
l’igiene ambientale dell’Area Attività
Industriali di Unieco Ambiente (con
U.C.M. e Master Fluid) ha presentato
al Sep 2010 un ricco carnet di prodotti
e proposte specialistiche.
Nei quattro giorni della fiera (2124 aprile) allo stand, insieme ad
una panoramica sulle attività Unieco
in campo ambientale, sono stati
presentati agli operatori di settore
tutti i modelli delle spazzatrici
U.C.M.: l’ammiraglia Unieco 40.6
nella versione Combi (spazzatrice
+ lavastrade), la compatta 20.4,
l’esclusiva 360 Electrica zero
emissioni, l’autocarrata SL140, ed
i sistemi lavaruote.
Confermato nel proprio segmento
il primato di 360 Electrica, che si
distingue sul mercato per l’unicità
delle soluzioni tecniche e di
compatibilità ambientale.
Forte attenzione anche per le
proposte di Master Fluid che ha
esposto una selezione della nuova
gamma di attrezzature per l’ecologia
di propria produzione (attrezzatura
combinata compatta per lo spurgo
e sistemi idrodinamici ad alta
pressione per l’igiene ambientale).
Molto positivi in sintesi gli esiti della
partecipazione UniecoN all’evento,
con un’affluenza for temente
qualificata, che ha riservato un
significativo interesse alle nostre
attività, sempre più punto di
riferimento affidabile ed altamente
professionale per gli operatori dei
servizi di igiene e manutenzione
urbana, grazie alla completezza
dell’offerta ed alla qualità della
proposta tecnica e di servizio.
FIERA DI PADOVA
L’edizione 2010
di SEP- Waste
Technologies
Exibition, l’evento
fieristico triennale
dedicato alle
tecnologie ed ai
veicoli per l’igiene
ambientale, ha
visto Unieco tra i
protagonisti..
Il 25 % delle aziende presenti al
SEP si occupano di rifiuti: su 600
espositori, tra diretti e indiretti,
circa 150 hanno presentato
prodotti e tecnologie legate alla
raccolta e allo smaltimento dei
rifiuti. Un dato importante che
conferma la scelta del SEP2010
di focalizzare l’attenzione sulle
novità tecnologiche nel settore
dei rifiuti.
Tante le novità a riguardo
presentate a Padova per la
23esima edizione del SEP: a
partire da impianti all’avanguardia
che portano i rifiuti sottoterra e
che riducono al minimo i disagi
legati alla tradizionale raccolta
dei rifiuti, passando per le isole
ecologiche mobile, informatizzate
a quelle seminterrate e interrate,
a basso impatto ambientale e ad
energia pulita prodotte, fino ad
arrivare ai veicoli a metano per
la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Non solo rifiuti per il SEP 2010,
Systems for Environmental
Projects proiettato a 360 gradi
sull’ambiente. Tante le soluzioni
e le novità tecnologiche legate ai
grandi temi dell’ambiente grazie
all’importante partecipazione di
tutte le aziende leader a livello
nazionale nella progettazione,
costruzione, vendita ed assistenza
di attrezzature per l’ecologia,
l’igiene urbana, la pulizia stradale
e industriale. Spazio anche alle
ultime novità in tema di arredo
e design urbano, soluzioni
funzionali e creative indice di
un’importante ricerca a livello di
progettualità, e di attenzione allo
stato dell’ambiente e del decoro
delle nostre città.
Al SEP si è parlato inoltre di
approvvigionamento energetico
da fonti a basso impatto
ambientale e uso efficiente delle
risorse e sostenibilità. Non a caso,
tra gli impegni di SEP c’è anche
quello di essere un progetto di
comunicazione ambientale, nel
tentativo di informare cittadini
e imprese sulla nuova idea di
sostenibilità ambientale.
www.sepeurope.org
Pianeta Unieco
Oltre 20.000 i visitatori. E’ il
bilancio dellaa 23esima edizione
del SEP, la fiera internazionale
delle eco tecnologie.“Numeri
incoraggianti che sottolineano
la forza del settore legato alla
tecnologie ambientali, nonostante
negli ultimi anni molti altri settori
abbiano subito forti contraccolpi
economici – spiega Paolo Coin,
direttore di PadovaFiere - Il settore
delle ecotecnologie è risultato
in salute e a sottolinearlo sono
state le tante novità presentate
in occasione della ventitreesima
edizione. Come ogni anno,
il SEP si impegna non solo a
valorizzare prodotti innovativi che
puntino alla riduzione dell’impatto
ambientale, ma anche a stimolare
la ricerca, attraverso momenti di
confronto tra esperti del settore”.
Fiere
SEP 2010: OLTRE
20.000 VISITATORI
39
EDILIZIA INDUSTRIALIZZATA
Sinergie
Pianeta Unieco
40
EDILIZIA INDUSTRIALIZZATA
APE: una storia
di successi
Dal “sistema k” al nuovo sistema iperstatico Pluripiano
per continuare a crescere
A p e “ PA R T N E R F O R B U I L D I N G
EVOLUTION”. E’ questo il nuovo logo
della APE di Montecchio. L’azienda
reggiana si presenterà a brevissimo
anche con un nuovo sito internet www.
ape.it che rinnova l’immagine di un
polo industriale che sarà sempre più
integrato nei progetti della divisione
Laterizi & Co e di Unieco, che controlla il
78% del pacchetto azionario. Un legame
di lunga durata iniziato nel 1985 e che
continua a dare buoni frutti.
Il valore dell’esperienza avviata nel 1974 da Azzio
Castagnetti è ben visibile e il mercato apprezza,
dati economici alla mano (positivi nonostante la crisi
complessiva del settore edile), l’innovazione firmata APE.
Nata nel 1974, la ditta APE ha iniziato per prima in Italia
a produrre il “Sistema k” per l’edilizia residenziale ed ha
fornito in questi anni travi e pilastri per la realizzazione
di appartamenti su tutto il territorio nazionale. Su
sollecitazione del mercato e della clientela fin dalla metà
degli anni ottanta è stata creata una divisione collaterale
impegnata nello studio e produzione di componenti
strutturali con caratteristiche specifiche destinate ad opere
di terziario innovativo. Centri uffici, commerciali, parcheggi
sotterranei e in elevazione, ospedali, centri scolastici ed
edifici a destinazioni produttive vengono regolarmente
realizzati in parallelo ai tradizionali complessi residenziali.
La vera novità è il “Sistema Iperstatico Pluripiano” che
proietta APE nel futuro. “Oggi è la vera ossatura produttiva
di APE – spiega Castagnetti - ed è stato utilizzato da
progettisti e costruttori anche per interventi da 250mila
metri cubi (l’equivalente di 800 alloggi residenziali). A
L’Aquila la struttura delle palazzine, del Progetto C.A.S.E.
(Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili),
è stata consegnata e montata in 7 giorni grazie alla
prefabbricazione su misura ed ai nostri sistemi innovativi”.
E’ un sistema costruttivo integrato realizzato con strutture
interamente in cemento armato. Tra le valenze del nuovo
sistema spicca certamente la rispondenza totale alla
normativa sismica.
www.ape.it
EDILIZIA INDUSTRIALIZZATA
41
Il sistema costruttivo integrato APE abbina la rapidità di
esecuzione e di montaggio (tipica della prefabbricazione
a secco) con il risultato di una struttura iperstatica.
E’ caratterizzato da quattro elementi: l’innesto di fondazione,
il pilastro pluripiano, la trave semiprefabbricata ed il solaio.
Può essere applicato in moltissime tipologie costruttive:
dalla piccola struttura fino a maglie 10 x 10 metri e oltre
anche in presenza di sovraccarichi rilevanti.
Il presidente di APE Azzio Castagnetti è fiducioso:
“La necessità di soluzioni innovative ed antisismiche
porterà APE verso nuovi successi”. Affiancato da
Adriano Ferrari (vice presidente di APE) sta guidando
una nuova fase di espansione basata sulla qualità e
sulle certificazioni SOA – categoria OS13 – Classe
V, UNI EN ISO 9901 e UNI EN 13225 ( IQNet, ICMQ,
CE) che accreditano il controllo sull’intero processo
produttivo, e tutte già in possesso di APE SpA.
Ospedale Cona
FERRARA
Sinergie
Il Sistema Pluripiano è caratterizzato da una grande
flessibilità che consente di realizzare edifici con altissime
prestazioni.
Pianeta Unieco
da sinistra:
Adriano Ferrari,
e Azzio Castagnetti
vice presidente e presidente
APE S.p.A.
EDILIZIA INDUSTRIALIZZATA
Sinergie
Pianeta Unieco
42
Il sistema costruttivo integrato APE abbina la
rapidità di esecuzione e di montaggio (tipica
della prefabbricazione a secco) con il risultato
di una struttura iperstatica.
APE fattura 12 milioni di euro e mantiene il quartier
generale a Montecchio Emilia dove lavorano 83 dipendenti
(una decina gli ingegneri impegnati in ufficio tecnico) su
un’area di 45mila metri quadrati (37mila metri quadrati
di piazzali per lo stoccaggio).
I grandi cantieri per APE sono generalmente nel Nord
Italia ma l’operatività è nazionale con realizzazioni di alto
profilo al Centro e anche al Sud.
“APE può giocare un ruolo importante nei piani di sviluppo
della divisione Laterizi &Co e di tutta Unieco – conclude
Adriano Ferrari – può portare innovazione tecnologica e
di pieno rispetto delle nuove normative. APE è un marchio
che garantisce alta qualità e che viene riconosciuto dal
mercato”. Il futuro saranno le strutture semi prefabbricate
e Unieco ci sarà.
Ospedale Gaslini
Genova
UNIECO:COSTRUZIONI EMILIA
Eventi
A Salsomaggiore
Terme c’è
“Detraz Art 2010”
Un evento per sottolineare
il pieno recupero di una
parte importante del centro
termale
La divisione costruzioni Emilia di Unieco investe nell’arte
per comunicare la “qualità del costruire”. In settembre
decollerà il progetto “Detraz Art 2010” ovvero una mostra
dello scultore Mario Pavesi in occasione della posa
(inaugurazione-presentazione alla città) della scultura
installata nel cortile dello stabile.
L’appuntamento è già fissato
il 24 settembre alle 18.
Abitare e lavorare a Salsomaggiore
DETRAZ ART 2010
L’arte entra a Palazzo
mostra delle opere dello scultore
Mario Pavesi
Conversazione/presentazione con
Massimo Tedeschi
Sindaco di Salsomaggiore Terme
Massimo Pinotti
direttore divisione Costruzioni Emilia di Unieco
Vittorio Sgarbi
che commenterà la mostra
Vittorio Savi
che analizzerà il complesso dell’intervento di recupero
curato dagli architetti Mauro e Ilaria Barbacini.
Pianeta Unieco
43
L’edificio nel pieno centro di Salsomaggiore, di fianco
alle Terme Berzieri, fu prima convento dei Frati Serviti
(nel 1525) e poi Grande Albergo (nel 1890). Unieco sotto
l’egida della Soprintendenza per i Beni Architettonici e
per il Paesaggio dell’Emilia Romagna - Parma e Piacenza,
ha deciso di ristrutturarlo nel pieno rispetto dell’arte e
dell’architettura degli anni in cui è stato costruito.
All’interno dello storico edificio urbanisticamente
trasformato si trovano ora pregiate soluzioni abitative
e alcune tipologie di uffici mentre al piano terra,
supportati dal fascino del recupero, splendidi locali ad
uso commerciale.
L’intervento è stato realizzato con materiali e tecnologie di
sicura qualità nel pieno rispetto dei vincoli architettonici
dettati dalla soprintendenza ma con le caratteristiche
richieste dalle normative moderne in materia di isolamenti
termico-acustici e di risparmio energetico.
Il Palazzo DETRAZ era l’edificio più antico di
Salsomaggiore... ora sarà anche il più moderno.
http://www.immobiliare.unieco.it/emilia/detraz/index.php
UNIECO:COSTRUZIONI ITALIA
AEDILITIA/ UNIECO E LAMARO GROUP
Eventi
Pianeta Unieco
44
Nel cuore di Mantova un evento per sottolineare la
conclusione dei lavori di restauro avviati nel 2006
Residenze
Aldegatti:
Abitare
contemporaneo
La storia del restauro di Palazzo
Aldegatti, nel cuore storico di
Mantova, è iniziata nel settembre
2006 con “Passione in movimento”
e con una performance di danza
contemporanea curata dal LTD di
Reggio Emilia e con una conferenza
che ha messo a fuoco il grande valore
architettonico dell’antico edificio.
Quasi quattro anni dopo, il 20 maggio
2010, in occasione del completamento
del restauro Aedilitia (la società creata
da Unieco e Lamaro Group di Milano)
ha riaperto il cortile e le stanze, ora
trasformate in residenze di lusso per
un “taglio del nastro” dove musica e
arte hanno sottolineato la qualità del
nuovo polo residenziale. Un evento
curato da Comunicattive di Bologna
che ha ottenuto positivi riscontri a
Mantova. In collaborazione con la
galleria Bonelli Arte Contemporanea
di Mantova e il design store Interni di
Toso, l’evento è stato dedicato all’arte
e al design contemporanei.
Le vetrine e gli spazi degli uffici di
Residenze Aldegatti hanno ospitato
la mostra d’arte contemporanea Real
Time, a cura di Stefania Giazzi con
opere di Paul Beel, Kim Dorland,
Roberto Floreani, Michelangelo
Galliani, Elena Monzo, Tadashi
Moriyama, Davide Nido e Nicola
Verlato mentre gli interni di un
appartamento sono stati interamente
arredati come un catalogo esclusivo,
per toccare con mano la vivibilità
degli spazi e immaginarne possibili
personalizzazioni. Lo show room
rimarrà allestito durante tutto il periodo
di vendita delle unità immobiliari.
Residenze Aldegatti oggi è un
complesso di appartamenti e
uffici ottenuti dalla ristrutturazione
dell’omonimo palazzo nobiliare
cinquecentesco, nella centralissima
via Chiassi: “Avanguardia e
tecnologia nel cuore della storia”
hanno sottolineato Stefano Imovilli,
direttore della divisione costruzioni
Italia di Unieco e Maurizio Cascetta
presidente di Lamaro Group.
In questi mesi il restauro è stato anche
il tema di una conferenza curata
da Paola Bettoni e Nicolò Portioli.
Una analisi storico-architettonica
dell’edificio dal XVI secolo ai giorni
nostri attraverso le fonti documentarie,
archivistiche e car tografiche
confrontate con i dati rilevati durante
l’analisi stratigraficomaterica. Una
iniziativa di grande interessa a cura del
Gruppo Giovani Associazione Amici
Di Palazzo Te e dei Musei Mantovani
(Associazione di volontariato culturale
aderente alla FIDAM).
I valori i campo sono altissimi.
Il restauro ha prodotto interni con
finiture di altissimo pregio, soluzioni
architettoniche per il comfort e la
piena vivibilità degli ambienti interni.
Grazie a grandi lucernari a tetto,
terrazze e la luce zenitale che
attraversa verticalmente le scale
interne, tutti gli appartamenti sono
estremamente luminosi e moderni,
realizzati su due o tre livelli con
soggiorno a doppia altezza e
UNIECO COSTRUZIONI ITALIA
Eventi
Pianeta Unieco
45
La scheda
soppalco a vista.
La forma essenziale e il colore
neutro delle finiture rendono gli
spazi perfetti per accogliere
qualunque tipo di arredamento.
Le finiture di pregio e l’impianto
domotico che accompagnano
il progetto, rendono gli immobili
esclusivi e gli ambienti domestici
intelligenti, con un’alta qualità della
vita espressa attraverso il risparmio
energetico, e l’autoregolazione degli
impianti elettrici.
Con il supporto delle nuove tecnologie,
è possibile la gestione coordinata,
integrata e computerizzata degli
impianti tecnologici (climatizzazione,
distribuzione acqua, gas ed
energia, impianti di sicurezza),
delle reti informatiche e delle reti
di comunicazione, allo scopo di
migliorare la flessibilità di gestione,
il comfort, la sicurezza, il risparmio
energetico degli immobili e per
migliorare la qualità dell’abitare.
Inoltre, con il sistema geotermico
sarà possibile utilizzare fonti naturali e
rinnovabili per avere calore d’inverno
e fresco d’estate all’interno della
propria abitazione, con un unico
impianto, ecologico, sicuro ed
economicamente vantaggioso.
Il progetto si è sviluppato su un’area
di 3.600 metri quadrati con un attento
lavoro di restauro interno ed esterno
effettuato sotto l’Alta Sorveglianza
della Soprintendenza ai Beni
Architettonici, unito a recupero con
destinazione residenziale.
12 unità immobiliari di cui 7 su 2 livelli e 5 su
3 livelli
Metrature da 130 mq a 300 mq
3 unità con ingresso indipendente
2 unità con ampia terrazza
48 autorimesse interrate
12 cantine interrate
Ascensore con accesso diretto all’interrato
Ampi spazi comuni (cortile interno d’onore e
cortile rustico)
Doppio accesso pedonale (da via Chiassi e Vicolo
de Cani)
Accesso carrabile da Vicolo de Cani, con cancello
automatico
Palazzo Aldegatti è anche on line
www.residenzealdegatti.it
BILANCIO CLF
Assemblee
Pianeta Unieco
46
LA COSTRUZIONE LAVORI FERROVIARI SPA NEL 2009 HA FATTURATO
126 MILIONI DI EURO
CLF cerca
opportunità
all’estero
CLF 2010, “da 65 anni il futuro corre su binari sicuri”.
Era il titolo del video proiettato a Bologna in chiusura
dell’assemblea del gruppo CLF (Costruzioni Linee
Ferroviarie) che ha approvato a Bologna il bilancio 2009.
Un bilancio positivo che evidenzia un utile netto di 5,6
milioni (+73% sul 2008). Il fatturato complessivo si attesta
a 126 milioni (+15% sul budget) e il piano di sviluppo
annunciato dal presidente Giuseppe Neri porta a 140
milioni di euro nel 2012 con una quota di lavori realizzata
all’estero che salirà al 31,9% dal 4% previsto nel 2010.
A Bologna
approvato il
bilancio della
società controllata
da Unieco e
partecipata dal
gruppo olandese
Strukton
Gli addetti sono attualmente 489 ma cresceranno fino
a 600 nel 2012 grazie ai cantieri esteri come la linea
“Orient Express” in Bulgaria (la linea Plovdiv-Svilengrad
in fase di realizzazione con la CLF Bulgaria Branch e con
cantieri aperti fino al dicembre 2011 ) e una nuova tratta
di Alta Velocità in Algeria (linea Oued/Tlelat- Frontiera
Marocchina nella zona di Orano. La linea ha uno sviluppo
di circa 132 km e per complessivi264 km di binari segna il
debutto dei treni veloci, che viaggiano a circa 220km/h, in
Algeria. I cantieri partiranno alla fine del 2011 e dureranno
15 mesi).
La direzione commerciale di CLF è al lavoro anche
in altri Paesi: Croazia (dove è attiva una filiale), e altri
paesi dell’area balcanica, nonche’ del nord africa per
importanti gare d’appalto. Nelle operazioni all’estero CLF è
in partnership con grandi imprese come Astaldi, Condotte
d’acqua, Rizzani de Eccher e Pizzarotti.
“Nel 2012 il fatturato estero sarà circa la metà di quello
realizzato in Italia – commenta il presidente di CLF
Giuseppe Neri – e per questo obiettivo stiamo investendo
in risorse umane qualificate e nel potenziamento del
parco macchine”.
Nel 2009 gli investimenti hanno raggiunto i 7,5 milioni
d euro.
Il budget 2010 prevede un fatturato di 118 milioni di euro
con un margine lordo di 19 milioni.
BILANCIO CLF
L’assemblea che ha approvato il
bilancio 2009 di CLF Spa ha rinnovato
il consiglio di amministrazione che
è composto da: Giuseppe Neri,
presidente, Arie Schoots, vice
presidente, Johannes Lucas Van
Koppenagen, Mauro Casoli, Pina
Biondi, Rodolfo Garatti, Enrico Peola.
“Lavoro di
gruppo”
CLF è una società controllata al 60%
da Unieco e partecipata al 40% dal
gruppo olandese Strukton.
CLF controlla il 100% della Arfer di
Alessandria, il 60% della Sifel e il
100% della TES di Bologna.
CLF partecipa con una quota del 10%
al Consorzio Stabile Eureca con CMB
Carpi (al 50%) e Unieco Reggio Emilia
(40%).
CLF, inoltre, attraverso la controllata
TES, ha una quota del 45% nel
Consorzio Sitec Ferroviario, gli altri
soci sono Technec (45%) e LDC (10%).
L’attività che Sitec può sviluppare
riguarda tutta la progettazione
infrastrutturale civile e tecnologica.
Sansedoni: “le nuove strategie”
Sansedoni spa ha chiuso il 2009 con un utile netto che sfiora
il milione di euro mentre a livello consolidato il bilancio è
sostanzialmente in pareggio. L’assemblea dei soci a Siena ha
confermato Luca Bonechi alla presidenza e ha approvato il
progetto di scissione che porterà all'uscita dell’imprenditore Toti.
Il gruppo immobiliare che fa capo alla Fondazione Monte Paschi
di Siena (48%), alla Silvano Toti (28%), al Monte dei Paschi di
Siena (16%) e alla Unieco (8%) registra nel 2009 un valore totale
della produzione di 26,6 milioni. Il nuovo consiglio sarà composto
da otto amministratori, di cui quattro designati dalla Fondazione
(Luca Bonechi, Riccardo Martinelli, Alessandro Piazzi e Luigi
Borri), tre da Mps (Roberto Boccucci, Graziano Costantini e
Maurizio Salleolini) e uno di Unieco (Mauro Casoli). Bonechi, che
assumerà le deleghe operative, è stato confermato presidente e
sarà affiancato da un direttore generale di prossima designazione
da parte della società. L'attuale amministratore delegato Sergio
Iasi, per effetto della scissione del gruppo lascerà l'incarico che
ricopre all'interno della società. Tra le novità del 2010 c’è il portale
internet della Sansoni Siena www.sansedonispa.it
Assemblee
Rinnovato il Cda
Pianeta Unieco
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NEWS
48
News
Pianeta Unieco
ANCPL:
Ecco le sfide
che ci aspettano
Il settore delle costruzioni, da sempre un
volano di crescita per l’economia del Paese, è
colpito da una crisi senza precedenti, ma non
figura nell’agenda delle priorità del Governo,
in ritardo sugli impegni assunti un anno fa.
Adesso, l’aggravarsi dei problemi del settore,
con il rischio concreto dell’ulteriore perdita
di oltre 30.000 posti di lavoro, rende non più
rinviabile l’adozione di misure di sostegno
alla domanda, in particolare di investimenti,
per salvare base produttiva ed occupazione e
favorire una ripresa produttiva senza la quale
non c’è possibilità di risanamento finanziario.
A rinnovare l’allarme sulle gravi difficoltà
dell’edilizia in Italia è l’Assemblea Nazionale
delle Cooperative di Costruzioni aderenti ad
Ancpl-Legacoop (252 cooperative e 6 consorzi, un giro d’affari complessivo di circa 6
miliardi di Euro e quasi 16.000 occupati), riunitasi oggi a Roma per richiamare l’attenzione del
Governo e delle forze politiche sulla necessità
di misure urgenti per un rilancio del settore.
In concreto, secondo Ancpl-Legacoop governo
nazionale e governi regionali dovrebbero avviare una decisa azione di razionalizzazione delle
modalità di spesa delle risorse pubbliche, di
maggiore programmazione degli interventi, di
riduzione del numero delle stazioni appaltanti,
di semplificazione delle procedure di gara.
Legacoop verso
il 38° Congresso
Nazionale
L’assemblea nazionale
dei delegati
Più qualità imprenditoriale, più qualità cooperativa, più qualità associativa. Sono le tre
sfide che Legacoop e le cooperative aderenti
dovranno affrontare, con una grande disponibilità all’innovazione, se vorranno superare al
meglio la crisi che investe il Paese ed avviare
una nuova fase di sviluppo, dimostrando che
l’impresa cooperativa è in grado di rispondere
in modo adeguato ai mutamenti in atto nei
mercati globali, nella finanza, nelle nuove
tecnologie.
A lanciare il messaggio è Giuliano Poletti,
presidente di Legacoop, nel suo intervento di
apertura dell’Assemblea Nazionale dei Delegati, appuntamento che segna l’apertura ufficiale
del percorso che porterà l’organizzazione al
suo 38° Congresso Nazionale, in programma
per aprile 2011.
La preoccupazione per gli effetti negativi che
il perdurare della crisi potrà avere anche sulle
cooperative, specialmente quelle piccole e
piccolissime, nonostante la buona capacità
di tenuta complessiva da esse dimostrata nel
2009, deve spingere l’organizzazione, secondo
il Presidente, a “dare nuovo slancio al lavoro
prezioso fatto in questi mesi, nella consapevolezza che il mondo cooperativo ha dentro
di sé molte energie da mobilitare e può fare
ancora di più di quanto ha finora realizzato”.
La lettura critica degli eccessi del capitalismo
apre nuovi spazi all’impresa cooperativa
Anche perché, ha aggiunto Poletti “la crisi propone una lettura critica del turbocapitalismo
e della iperfinanziarizzazione, si rivalutano il
lavoro, la comunità, il pluralismo delle forme
di impresa: in sostanza, c’è nuovo spazio per
l’agire cooperativo. Oggi abbiamo l’opportunità
per dimostrare il valore di questa tipologia
d’impresa, dobbiamo saperla cogliere, come
cooperative e come associazione”.
Da qui la necessità, secondo Poletti, di accettare tutte e tre le sfide proposte.
Più qualità imprenditoriale e cooperativa;
nuove forme di gestione del risparmio per
sostenere progetti di sviluppo
“Avere più qualità imprenditoriale” - ha detto
il presidente di Legacoop - “è indispensabile,
ma per produrla avremo bisogno di più qualità
mutualistica e cooperativa; serve più mutualità
per avere più efficacia imprenditoriale. Dobbiamo sapere che questo è un punto di forza
competitivo, non un limite o un peso: se nella
crisi ci siamo difesi un po’ meglio, se oggi
siamo fortemente proiettati verso il futuro
dipende da questo”.
“I ritmi della crescita, la sua sostenibilità sociale e ambientale hanno assunto un valore nuovo” - ha proseguito Poletti - “e le cooperative
possono interpretare al meglio questa novità”.
Anche il tema dei capitali necessari alla crescita
e agli investimenti delle cooperative possono
essere guardati sotto una luce nuova. La Borsa,
i Mercati Finanziari tipici hanno mostrato la
propria forza, ma anche una grande fragilità.
“Ora si è riaperta una discussione sul ruolo della finanza, sulla sua regolazione” - ha
sottolineato Poletti - “ma anche sul rapporto
virtuoso che potrebbe costruirsi tra il risparmio
ed il suo impiego come leva per lo sviluppo”.
Nell’evidenziare come aumenti sempre di più
l’area dei risparmiatori informati e consapevoli,
il numero dei cittadini che vogliono sapere con
quali finalità i loro risparmi verranno utilizzati,
il presidente di Legacoop ha affermato: “Tocca
a noi immaginare e proporre forme di gestione
del risparmio che, in modo trasparente, possano alimentare progetti di sviluppo cooperativo.
C’è spazio per una finanza comunitaria che
faccia della trasparenza, della fiducia, della
condivisione degli obiettivi, la leva per un
nuovo sviluppo”.
Il ruolo delle donne e dei giovani; l’innovazione
Poletti ha inoltre posto l’accento sull’importanza decisiva di impostare politiche attive di
valorizzazione e promozione delle forze più
giovani, più fresche presenti nelle cooperative
e nell’Associazione. “Mettere in valore l’impegno delle donne e dei giovani” - ha detto
il presidente di Legacoop - “è una condizione
imprescindibile per vincere le sfide che dobbiamo affrontare e non possiamo lasciare al
caso questa leva decisiva per il nostro futuro;
così come non possiamo non concentrare
la nostra attenzione sulle opportunità che
l’innovazione sotto ogni veste può presentare
per le cooperative”.
“La crisi accentua i ritmi del cambiamento” ha aggiunto Poletti - “e una delle condizioni
per guadagnare competitività, leadership di
mercato e, conseguentemente, perseguire al
meglio lo scopo mutualistico sta nella capacità di mantenersi nel gruppo di testa delle
imprese che sanno investire in innovazione:
l’accumulazione che nel tempo le nostre cooperative hanno prodotto serve anche a questo,
a riposizionarsi dentro la crisi per uscirne più
efficienti ed attrezzate”.
Tutte queste considerazioni, secondo Poletti,
debbono spingere ad accelerare i processi di
innovazione di Legacoop.
Più qualità associativa: Legacoop, la rete intelligente delle cooperative italiane
“Dobbiamo pensare a Legacoop” - ha sottolineato il presidente - “come la rete intelligente
delle cooperative italiane, che opera nei campi
della rappresentanza, dei servizi, delle reti e
delle filiere; un’organizzazione, insomma, che
acquisisca una nuova capacità di progettare
e promuovere e che, per farlo, sa cambiare
e rinnovarsi”.
In proposito, Poletti ha ricordato come, nei tre
anni trascorsi dal Congresso precedente, siano
state attivate nuove aree associative (Legacoopsociali, Legacoop Turismo, Settore Cultura,
Mediacoop) e numerosi progetti: Osservatorio
e Progetti per il SUD; Governance per l’Impresa
e per l’Associazione; nuove strumentazioni
finanziarie di supporto alle cooperative; Progetto Legacoop Salute; Progetto Ambiente e
Innovazione.
“Questo dimostra” - ha concluso Poletti - “che
si può fare, che la sfida può essere accettata
anche sul piano associativo, con la necessaria
consapevolezza che si può e si deve fare di più”
Nuove coop
crescono
Al giro di boa del progetto Mille cooperative
in tre anni sono già 702 le neo imprese che
hanno aderito a Legacoop. Un risultato straordinario, considerato soprattutto il periodo di
crisi, che è stato presentato oggi a Genova nel
NEWS
49
In Libreria
Il mestiere di capo: essere manager,
diventare leader di Benedino Calzolari
sugli stili e sulla filosofia della funzione.
Contiene, soprattutto, metodologie e strumenti. Ai quali si può far riferimento, ogni volta
per parti specifiche, senza dover rileggersi
tutto quanto.
E’ un manuale operativo del capo “ dice Calzolari.
88th ICA
International
Co-operative Day
16th UN International
Day of Cooperatives
(3 July 2010)
Idee per competere
Il bilancio 2009
di Quadir
Quadir, la società di Legacoop che organizza e
gestisce progetti di alta formazione, nel 2009
ha ottenuto buoni risultati. E’ stata impegnata
nella realizzazione di progetti Mic in Emilia,
Lombardia e Liguria. Il Mic è il Corso di Alta
Formazione che coinvolge dirigenti e quadri
di cooperative reggiane e modenesi – e, da
quest’anno anche di altri territori (Torino,
Imola, Ferrara), provenienti da diverse realtà
aziendali (costruzioni, produzione, agroalimentare, servizi, sociale).
Partito nel 2006, il Mic, promosso da Legacoop Reggio Emilia e Legacoop Modena con il
coordinamento scientifico di Quadir, è arrivato
alla quarta edizione del corso in Emilia, per un
totale di 83 dirigenti e quadri coinvolti in un
percorso che va da settembre a maggio. Ogni
anno il Mic sceglie il proprio corpo docente sia
all’interno del nucleo consolidato di docenti
coinvolti fin dall’inizio in questa esperienza,
sia fra i docenti maggiormente esperti nelle
materie che di volta in volta vengono valutate
di maggior interesse rispetto all’attualità o
all’evoluzione delle esigenze delle imprese. Il
nucleo base di docenti ed esperti proviene dalle
migliori Università italiane: Politecnico di Milano (Mip), Università Bocconi e Sda Bocconi
di Milano, Università di Bologna, Università di
Ferrara. Particolare attenzione è prestata alle
tematiche indispensabili all’arricchimento delle
competenze del manager cooperativo: comunicazione e leadership, dinamica di gruppo, ruolo
di dirigente cooperativo, analisi del potenziale
di sviluppo individuale.
A maggio e novembre 2009 sono partite in
collaborazione con Legacoop Lombardia e
con Legacoop Liguria due edizioni del Mic
per dirigenti e quadri di cooperative lombarde
e liguri. Anche in queste esperienze viene
proposto lo schema delle edizioni Mic finora
realizzate. In questi giorni è prevista la partenza
della 2ª edizione in Lombardia. Nel mese di
settembre 2010 partirà la 5ª edizione in Emilia
e la seconda edizione in Liguria.
Quasi a suggello della quinquennale esperienza
consulenziale e formativa in Quadir è uscito
per la casa editrice Diabasis di Reggio Emilia e
con la sponsorizzazione di Unieco, “Il mestiere
di capo: essere manager, diventare leader” di
Benedino Calzolari.
Si tratta di un lavoro che integra vari argomenti sulla managerialità e sulla leadership,
elaborati e trattati in diverse realtà aziendali
in questi anni.
Il “continuum “ di ricerca ed elaborazione,
richiesto dalla personalizzazione dei contenuti e dalle specifiche esigenze d’impresa (in
particolare ad Unieco) hanno consentito di
produrre un’opera unitaria, indirizzata a chi
deve acquisire od approfondire il mestiere di
“fare le cose bene, gestendo delle persone”.
Per questo il libro è ricco di mappe interpretative, strumenti applicativi, casi reali e originali
approcci a temi poderosamente già frequentati.
Per dirla con la presentazione: “Questo libro,
dunque, serve ad apprendere come si fa a fare
il manager e come diventare leader, dando per
scontato che sono parte del mestiere generale
di capo. Dato che chi è capo esercita, già, gran
parte dei contenuti del libro, la domanda a che
cosa serve può apparire banale.
In verità, l’ampiezza delle funzioni del capo
fa sì che nessuno sia in grado di esercitarle
contemporaneamente né che qualcuno le conosca o le applichi tutte. La risposta potrebbe
essere che questo libro serve come una sorta
di “borsa degli attrezzi” del capo; non contiene
dissertazioni sulla natura e gli scopi del ruolo,
“Co-operative enterprise empowers women”
“La empresa cooperativa empodera a la mujeres”
“L’entreprise coopérative autonomise les
femmes”
Era centrata sul ruolo della donna nella cooperativa la Sedicesima giornata internazionale
della cooperazione proclamata dall’Onu.
“Per le donne – recita il messaggio lanciato per
l’occasione dall’Alleanza Cooperativa Internazionale – le cooperative hanno un ruolo chiave
in quanto sono in grado di rispondere alle loro
esigenze sia pratiche che strategiche. Questa
tipologia d’impresa offre alle donne, come
socie e lavoratrici, mezzi organizzativi efficaci
per migliorare il loro livello di vita consentendo
l’accesso a opportunità di lavoro dignitoso, di
risparmio e credito, salute, abitazione e servizi
sociali, istruzione e formazione”. “Le cooperative - osserva L’ACI – offrono inoltre alle
donne opportunità per partecipare ad attività
economiche ed esercitare la loro influenza
sulle stesse”.
E saranno dunque proprio le donne imprenditrici le protagoniste della manifestazione
programmata da Confcooperative, nel cui
sistema la presenza femminile è alta e in controtendenza rispetto ai dati europei che ancora
non raggiungono i parametri di Lisbona.
Pianeta Unieco
L’assemblea di Quadir ha riconfermato Raffaella Curioni alla presidenza ed ha visto l’ingresso
anche di Legacoop Modena nella compagine
societaria rafforzando il ruolo strategico di
Quadir nella definizione di percorsi formativi
di sviluppo delle competenze di giovani quadri
e dirigenti del sistema cooperativo.
News
corso del Welcome Day, l’evento organizzato
per dare il benvenuto alle nuove cooperative
presentando loro i servizi e le opportunità che
Legacoop mette loro a disposizione, con tutte
le proprie articolazioni. “La costituzione di un
numero così cospicuo di nuove cooperative
nel giro dell’ultimo anno e mezzo - sottolinea
il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti - è
un risultato importante, che va oltre le nostre
aspettative legate al progetto, lanciato ad inizio
2009, che punta alla promozione di 1.000
nuove cooperative in tre anni”. Il progetto,
messo in campo con la collaborazione Coopfond, UGF Banca, Banca Etica ed il sistema dei
Confidi, prevede un sostegno alle cooperative
costituite al massimo da 36 mesi, purché non
abbiano superato i 200.000 euro di fatturato,
con finanziamenti a breve e medio termine per
il circolante e gli investimenti.
LEGACOOP: IL 2009
Pianeta Unieco
50
Emilia-Romagna
Scenari
Crescono produzione, vendite
e occupazione stabile
Nel 2009, le 1.600 imprese aderenti alla Lega delle cooperative registrano
produzione e vendite, pur con differenze tra settore e settore, in crescita
dello 0,8 % rispetto al 2008 mentre l’occupazione è aumentata dello 0,1 %,
contro il calo del 2,1 % registrato complessivamente in regione.
Era un‘Italia più giusta e più vera dove quelli che
emergevano, dovevano essere i “migliori” in tutto.
Tour de France del 1952. Sul passo del Galibier Carlo
Martini, un fotografo della Omega Fotocronache,
immortala uno dei momenti più leggendari del
ciclismo internazionale: Coppi e Bartali che si passano
una borraccia. I due grandi rivali mostrano il lato
cavalleresco dell’agonismo dimostrandosi uomini e
non solo atleti.
“Il valore della cooperazione è
un valore attuale che ha prodotto
storia e ha una propria storia. La
formula societaria cooperativa è
uno strumento moderno per trovare
soluzione ai problemi delle persone
e dei territori di cui siamo parte
integrante e costituente”. E’ la
sintesi del presidente di Legacoop
Emilia-Romagna Paolo Cattabiani
all’assemblea regionale dei delegati
2010 che si è svolta a Reggio
Emilia.
Sono 1.600 le imprese cooperative
aderenti a Legacoop. Nel 2009
produzione e vendite, pur con
differenze tra settore e settore, sono
cresciute dello 0,8 % rispetto al
2008 e l’occupazione è aumentata
dello 0,1 % contro il calo del 2,1
% registrato complessivamente in
regione. La forza lavoro rappresenta
l’8 % di quella regionale, ma appena
l’1 % delle ore di cassa integrazione
autorizzate. Sono dati che suscitano
un cauto ottimismo e una certa
qual soddisfazione, anche se la
crisi economica fa sentire ancora
i suoi effetti: in Emilia-Romagna
sono andati perduti 24 mila posti
di lavoro, la disoccupazione sfiora
il 5 per cento, le persone in cerca
di lavoro sono 98 mila (il doppio del
2008), le esportazioni in calo del
23 per cento e il Pil regionale ha
perso il 5 per cento. La crisi non ha
colpito in modo uniforme, ma sono
dati che innescano, inevitabilmente,
nelle società situazioni di iniquità,
squilibrio e perdita di coesione per
le quali occorre adottare soluzioni
urgenti.
“La giunta regionale ha lavorato
bene – continua Cattabiani – ma la
classe dirigente pubblica e privata
deve fare i conti con problematiche
che hanno pesanti ripercussioni
sociali, lavoro e welfare prima di
tutto. Dalla manovra del governo
non ci aspettiamo solo rigore
nei conti pubblici, ma anche gli
indispensabili contenuti di equità
sociale e la capacità di distinguere
tra chi ha amministrato con
maggiore o minore equilibrio le
risorse pubbliche”.
Il primi mesi del 2010 segnano
un fatturato in leggera crescita,
1,3 per cento, e una certa
stabilità lavorativa; ma si tratta
solo di timidi segnali, non di una
tendenza consolidata. La ripresa
consolidata è ancora un traguardo
lontano in Emilia-Romagna. “Nei
prossimi mesi saremo chiamati
ad aumentare la dimensione
delle imprese cooperative: se
in alcuni settori questo è un
elemento di sopravvivenza, in altri
è fondamentale per mantenere le
posizioni di leadership nel mercato”,
conclude Cattabiani. “Cambiano
le motivazioni, non l’obiettivo:
concentrare e nazionalizzare
ulteriormente l’offerta cooperativa.
Un modello imprenditoriale che,
quando serve, può cambiare passo
e produrre scatti vincenti, senza
tuttavia lasciare indietro nessuno. Mi
vengono in mente Coppi e Bartali:
attori di sfide durissime, ma pronti
a passarsi la borraccia... Anche
noi abbiamo bisogno di aumentare
il livello della nostra solidarietà. La
coesione vera, la voglia di fare cose
assieme, di passarci anche noi la
borraccia, è il modo migliore per
uscire da questa terribile crisi”.
LATERIZI 2009
“Oggi, sostanzialmente, è come se un impianto su due fosse
fermo” ha detto all’assemblea annuale dell’ANDIL che si è svolta
a fine giugno a Milano Marittima il presidente Catervo Cangiotti.
La produzione 2009 mostra i segni profondi della crisi: “metà della capacità produttiva è rimasta inespressa!”
Tra chiusure, sospensioni e scarsa utilizzazione degli impianti, l’industria italiana dei laterizi ha visto ridotta la sua
produzione di un ulteriore 32,2% rispetto al 2008. Se ci si riferisce al periodo ante crisi, dagli oltre 20-21 milioni di
tonnellate si è passati a poco più di 12 milioni del 2009; valore mai così basso e notevolmente inferiore ai minimi
(15-16 milioni di tonnellate) toccati nel 1965, nel 1985 e nel 1997.
Si tratta, dunque, di una crisi senza precedenti che stenta ad essere superata. I piazzali sono ancora pieni ed
i primi mesi del 2010 non evidenziano un’inversione di tendenza.
In termini previsionali, pur nella complessità di tale esercizio in un momento di elevata volatilità, gli investimenti
nelle costruzioni, con cui la produzione di laterizi ha sempre avuto una buona sintonia, mostrano segni di ripresa, o
quantomeno di stabilizzazione, per il biennio 2010 - 2011, soprattutto nella nuova edilizia residenziale. In ogni caso
si tratta di un lieve recupero delle produzioni con valori ben lontani dai livelli pre-crisi.
L’industria italiana
dei laterizi nel 2009
Le previsioni
nel breve periodo
La produzione 2009 dell’industria dei
laterizi ha subito una drastica riduzione:
-32,2% rispetto al 2008 e -40,6% rispetto
al 2007, anno di inizio della crisi. Nel 2009,
sono stati, dunque, prodotti poco più di 12
milioni di tonnellate di laterizi. Un valore
così basso non è stato mai registrato
nei cicli produttivi precedenti, i cui valori
minimi si attestavano intorno ai 15-16
milioni di tonnellate ed è, pertanto, una
chiara espressione di una congiuntura mai
così “depressa”. Anche nel dettaglio delle
singole tipologie di prodotto, significative
sono le variazioni rispetto al 2008 ed ancor
più rispetto ai valori ante crisi (2007): crolla
la produzione di tavelle e tavelloni (-57,5%);
calano del 40 - 50% quelle dei blocchi
da solaio, dei mattoni faccia a vista, dei
blocchi normali per murature, dei forati e
dei laterizi da pavimentazione. Riduzioni
comunque elevate, ma meno “violente”, si
rilevano per i blocchi alleggeriti (-34%, in
due anni), per gli elementi per coperture
(-27,4%) e per i pezzi speciali (-32,7%).
In termini previsionali, pur nella complessità
di tale esercizio in un momento di elevata
volatilità, il riferimento alla dinamica degli
investimenti nelle costruzioni, con cui la
produzione di laterizi ha sempre avuto una
buona sintonia, mostra segni di ripresa
o quantomeno di stabilità nei prossimi
due anni. Nel 2010 secondo le previsioni
del CRESME “nel comparto residenziale
lo scenario continua ad essere negativo.
La stabilizzazione della caduta si avrà
probabilmente solo nel 2011.”
All’assemblea di Andil ha partecipato il
direttore della divisione laterizi&Co di Unieco
Umberto Magnani che dell’associazione
settoriale di Confindustria è consigliere.
Pianeta Unieco
Metà capacità
è inespressa
51
Eventi
ANDIL OSSERVATORIO LATERIZI 2009:
ALTA FORMAZIONE LEGACOOP
Cooperazione
Pianeta Unieco
52
Si è conclusa con una iniziativa al
Museo Cervi di Gattatico la quarta
edizione del Mic, la Scuola di alta
formazione per giovani dirigenti
cooperativi promossa da Legacoop
Reggio Emilia e Legacoop Modena.
Il Mic sta riscuotendo un sempre
maggiore interesse non solo tra i
partecipanti, ma anche presso le
cooperative reggiane e modenesi,
e recentemente corsi del Mic sono
stati avviati anche in Lombardia
e Liguria. L’attività del Mic è
coordinata da Quadir, la società
di Legacoop che organizza e
gestisce progetti di alta formazione,
e si avvale della qualificata
collaborazione di numerosi docenti
del Mip, Politecnico di Milano,
dell’Università Bocconi di Milano,
Dipartimento di Storia Economica
e di Strategia, dell’Università di
Bologna, dell’Università di Ferrara,
dell’Università di Modena e Reggio
Emilia e dell’Università di Parma.
La giornata finale della quarta
edizione si è svolta nella cornice
sempre suggestiva del Museo
Cervi, e si è incentrata su una
conversazione che aveva come
filo conduttore il tema della
responsabilità individuale e
come protagonista Tania Pedroni,
sceneggiatrice del film “L’uomo
che verrà” del regista Giorgio
Diritti. E’ stato proiettato anche
un interessante e toccante
documentario sul back stage del
film. Hanno dialogato con Tania
Pedroni lo storico e notista politico
Andrea Romano e il presidente
di Istoreco Mirco Carrettieri. La
conversazione è stata coordinata
da Massimiliano Panarari che
ha curato l’aggironamento del
volume “La famiglia Unieco”.
Presenti all’iniziativa i partecipanti
alla quarta edizione del Mic e
diversi allievi delle precedenti
edizioni, oltre a numerosi dirigenti
cooperativi di Reggio Emilia e
Modena. All’iniziativa ha portato il
suo saluto la presidente dell’Istituto
Alcide Cervi, Rossella Cantoni,
MIC
Conclusa al Museo
Cervi la quarta
edizione della
scuola di alta
formazione
di Legacoop
che ha ricordato anche gli stretti
legami tra l’istituto da lei presieduto
e Legacoop, che negli ultimi
anni si è ulteriormente rafforzata
attraverso la collaborazione alle
attività del Cervi della cooperativa
Boorea. Prima della conversazione
con Tania Pedroni il coordinatore
scientifico del Mic, Maurizio Brioni,
aveva illustrato le finalità di questa
scuola realizzata da Legacoop,
che non è una semplice master
per dirigenti, ma che vuole essere
anche un approfondimento e una
riflessione sui valori e sull’identità
cooperativa, e serve per avere
una comprensione degli scenari
sempre più complessi in cui le
cooperative si trovano ad operare.
Il Mic è nato anche dall’esigenza di
formare una nuova generazione di
dirigenti cooperativi, capaci anche
di leggere non solo i problemi
aziendali ma anche i bisogni sociali.
Ai partecipanti al Mic, che è durato
da settembre a maggio, sono
poi stati consegnati gli attestati
di partecipazione da parte dei
presidenti di Legacoop Modena
Roberto Vezzelli e Legacoop
Reggio Emilia Ildo Cigarini,
affiancati dalla direttrice del Mic
Raffaella Curioni e dal responsabile
Sviluppo Giuliano Nicolini.
I partecipanti alla quarta edizione
sono stati Stefania Venturi di
Ambra, Stefano Campani di Boorea,
Pasquale Sicurezza e Antonio
Terzoni di Ccpl, Giorgia Del Torre
di Cir food, Marco Caprara di Cmr,
Gessica Barani del consorzio
Quarantacinque, Chiara Migliorin di
Legacoop Reggio Emilia, Leonardo
Di Pinto di Orion, Claudio Viani di
Parmareggio, Alessandro Brighetti,
Davide Fontani di Unieco e Vanni
Borsari di Unipeg, Sara Bardulla di
Artecasearia, Moreno Piccinini di
Cet, Paolo Andreoli di Cmb, Stefano
Riccio di Coop Bilanciai, Valeria
Cicutto di Coptip, Paolo Martinelli
e Rita Villa di Cpl Concordia,
Luca Fedrigotti di Riparte, oltre al
ferrarese Andrea Benini di Camelot.
BOOREA 2009
SOLIDARIETÀ
Cooperazione
“senza frontiere!”
53
Pianeta Unieco
IL BILANCIO 2009 DI BOOREA GUARDA AL FUTURO
L’assemblea dei soci di Boorea (40 società, quasi tutte
cooperative aderenti a Legacoop Reggio) ha approvato
il bilancio 2009, che si è chiuso con un patrimonio netto
in ulteriore crescita a 15,4 milioni di euro.
Nell'attivo patrimoniale, l'85%
delle immobilizzazioni è investito
in immobili, tutti messi a reddito
(e in alcuni casi concessi in
comodato gratuito ad associazioni di
volontariato) e prevalentemente con
cooperative socie, il 15% è investito in
partecipazioni. Nonostante la crisi che
ha colpito anche l'economia reggiana,
nel 2009 Boorea ha confermato il
volume di risorse spese o erogate,
circa 300.000 euro, in attività di
solidarietà sul territorio, cooperazione
internazionale, internazionalizzazione
e creazione di nuova cooperazione, e
cultura e ricerca.
Tra le iniziative più importanti realizzate
nel 2009, l'anno del Decennale,
figurano la tradizionale Grande
Cena a Correggio, il cui incasso
di 20.000 euro è stato destinato al
rafforzamento e alla creazione di
tre cooperative di minatori del sale,
agricoltori e lavoratrici della lana di
lama nelle Salinas Grandes sulle
Ande Argentine, alcuni seminari
con ospiti di grande prestigio,
come Noreena Hertz (Università di
Cambridge), e il sostegno alla ong
Cies e alla bottega di commercio
equo “Domus Aequa” a Roma. Molte
anche le iniziative di solidarietà svolte
sul territorio, a favore di associazioni
come Nondasola (per le donne vittime
di violenze) e Mus-E, attiva con
iniziative artistiche e culturali nelle
scuole elementari reggiane con forte
presenza di bambini immigrati. Sul
fronte della internazionalizzazione,
proseguono le attività in Croazia,
a supporto delle cooperative socie
presenti nel Paese, come Cormo, in
particolare con la promozione di forme
di collaborazione tra le Università
del Paese e l'Università di Modena e
Reggio nel campo della meccatronica
e in quello della sanità. Nel 2010,
oltre che con la mobilitazione per le
vittime del terremoto di Haiti, Boorea
sarà impegnata a sostenere progetti
di cooperazione di varie ong in diversi
Paesi, come Brasile, Madagascar,
Sudafrica e soprattutto Palestina, dove,
con il progetto laparoscopia a favore
di tre ospedali (Ramallah, Hebron
e Nablus), la cooperativa reggiana
investirà 40.000 euro. Prosegue
inoltre il rapporto di collaborazione
con il Museo Cervi, in particolare per
il Festival della Resistenza e per lo
sviluppo di iniziative a sostegno della
associazione “Libera”. L'assemblea dei
soci ha inoltre formalizzato l'ingresso
di due nuovi membri nel consiglio
di amministrazione: si tratta di Luca
Bosi (Cooperativa Muratori Reggiolo),
che sostituisce Alberto Rebuzzi, e
Guido Saccardi (Coopselios), in
sostituzione di Francesco Malpeli,
attuale direttore di Legacoop Reggio.
Gli altri componenti del consiglio
di amministrazione, insieme al
presidente Ildo Cigarini, restano il
vicepresidente Moris Ferretti (Unipeg)
e i consiglieri Mara Leporati (CCPL),
Maurizio Brioni (Coopsette), Stefano
Elisetti (Unieco), Edwin Ferrari
(Coop Consumatori Nordest), Sergio
Manfredini (Conad Centronord),
Paolo Ferrari (Coopservice), Emil
Anceschi (Transcoop), Francesca
Bonomo (Orion), Gino Montipò (Cir
Food).
EDILIZIA:COMPETIZIONE RESPONSABILE
Sinergie
Pianeta Unieco
54
UNIONE EUROPEA-SICUREZZA E RESPONSABILITÀ SOCIALE
Unieco e CMB
Il progetto
“BRC–Building
Responsible
Competitiveness”
In edilizia è possibile competere in maniera
responsabile? O meglio, è possibile che
comportamenti responsabili e virtuosi diventino
la chiave di volta per essere più competitivi?
Il settore delle costruzioni è destinato
a distinguersi nelle graduatorie per
diffusione di comportamenti illegali
e poco responsabili o - da sempre
volano per le economie nazionali - può
rappresentare una chiave importante
per la diffusione di comportamenti
virtuosi, la promozione di un ambiente
più compatibile, la riqualificazione
delle aree urbane, la rimessa al centro
del lavoro e delle persone? Deve
essere possibile. La percezione che vi
sia un forte legame fra responsabilità
sociale, sostenibilità e competitività
è sempre più marcata e le maggiori
istituzioni europee ed internazionali
sono alla costante ricerca delle
evidenze di questo legame. In questo
contesto, il settore delle costruzioni
rappresenta spesso un esempio di
settore nel quale il malcostume è
tuttora diffuso e dove si ritiene che
vi siano possibilità di innovazione
ridotte. Le più evidenti criticità del
settore sono rappresentate da alcuni
dati: · 13 lavoratori morti ogni 100.000
addetti, contro il 5 della media degli
altri settori economici; · il 95% delle
imprese del settore sono piccole
o medie con 20 addetti massimo:ì
questo dato unito al frequente ricorso
al subappalto fa emergere una forte
esigenza di presidio della filiera per
favorire la regolarità dei rapporti di
lavoro; · la presenza femminile nel
settore, a livello europeo, è solo
l’11,6% degli addetti ;ì · gli edifici
rappresentano il 40% del consumo
finale di energia dell’Unione Europea.ì
E quale può essere, in questo
scenario, il ruolo di imprese, pubbliche
amministrazioni eì rappresentanze
sociali per adottare comportamenti
innovativi ispirati alla responsabilità
sociale? Risponde, o almeno tenta
EDILIZIA:COMPETIZIONE RESPONSABILE
Pianeta Unieco
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Le Linee Guida, distribuite nel corso dei lavori, hanno
lo scopo di supportare concretamente le imprese di
costruzione nell’adozione di comportamenti socialmente
responsabili. Gli ambiti su cui le Linee Guida si soffermano
indicando modalità innovative d’intervento sono salute e
sicurezza, eco-compatibilità, pari opportunità e gestione
della catena di fornitura. E’ proprio quest’ultimo ambito che
comporta l’adozione dell’innovazione più determinante,
quella culturale.
Ne hanno parlato in una tavola rotonda “Competitività
di settore, competitività di territorio: un
nuovo ruolo degli stakeholder nel promuovere
comportamenti virtuosi?”
Rossano Rimelli, Direttore ANCPL;
Piero Leonesio, Seg. Gen. Dipartimento Ambiente,
Salute e Sicurezza FILLEA CGIL;
Glauco Lazzari, Responsabile Servizio Politiche
Industriali Regione Emilia-Romagna;
Francesco Aldrelli, Direttore Organizzazione e
Risorse Umane CMB
Adriano Milelli, Responsabile Politiche Sociali Unieco.
Sinergie
di disegnare percorsi per dare risposte
concrete a queste problematiche, il
Progetto di ricerca europeo “BRC – Building
Responsible Competitiveness”, finanziato
dalla Direzione Generale Impresa e
Industria della Commissione Europea e
guidato da Impronta Etica, organizzazione
senza scopo di lucro per la promozione
della responsabilità sociale d’impresa
(RSI). Il progetto, durato 18 mesi, ha visto
il coinvolgimento di un ampio partenariato
(nel quale sono state riunite competenze
diverse – tecniche, accademiche, di RSI – e
le rappresentanze sociali del settore) e di 5
paesi (Italia, Spagna, Ungheria, Portogallo,
Austria), sotto i riflettori di CSREurope,
la più autorevole organizzazione europea
per la promozione della RSI. L’adozione di
politiche volte ad attuare una gestione più
attenta e sostenibile di salute e sicurezza
ha un impatto positivo sull’efficienza e sul
benessere dei lavoratori, contribuisce alla
riduzione degli infortuni e dei costi connessi
(sanzioni, spese assicurative, copertura
lavoratori in malattia) e quindi può concorrere
ad accrescere la produttività complessiva
dell’azienda. E’ questo l’assunto alla base
dei lavori del convegno promosso a Bologna
con “Impronta Etica”. I principali risultati del
Progetto illustrati in un meeting a fine aprile a
Bologna nascono dall’esperienza di soggetti
imprenditoriali ed istituzionali, quali Ancpl
- Legacoop, Ires - CGIL e Regione EmiliaRomagna. CMB e Unieco, importanti società
cooperative con sede in Emilia Romagna,
rappresentano alcuni degli esempi guida
individuati dal progetto per realizzare una
più efficace relazione tra competitività e
responsabilità sociale.
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