LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO A.S. 2012

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LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO A.S. 2012
LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO A.S. 2012 - 2013
PIANIFICAZIONE DELL'AZIONE DIDATTICA
Classe III A
Indirizzo Scientifico
Materia Fisica
Docente Francesco Minosso
OBIETTIVI
Finalità, obiettivi e indicazioni metodologiche generali del corso di fisica del liceo scientifico sono
specificati nel documento contenente le Indicazioni Nazionali per l’attuazione della riforma della scuola
secondaria superiore1 a cui si rimanda. Secondo le Indicazioni, per il conseguimento degli obiettivi sono da
privilegiare metodi di lavoro interattivi e di gruppo rispetto alla semplice lezione frontale.
Nella riunione del Consiglio di Classe dell’8 X 2012 sono stati definiti alcuni obiettivi trasversali
educativi e formativi di cui si tiene conto per la progettazione dell'attività formativa comune e di quella
personale. Tali obiettivi vanno intesi come obiettivi di processo a lungo termine, da realizzare nel corso del
triennio. L’intento degli insegnanti è quello di aiutare i ragazzi a passare da un metodo di studio autodiretto
in modo da dare loro più chance per proseguire gli studi all’università. Gli obiettivi tratti dal verbale della
seduta, sono i seguenti.
Conoscenze dei linguaggi specifici e dei contenuti delle varie discipline.
Conoscenze e strumenti per la comunicazione.
Strumenti per il laboratorio
Strumenti per il lavoro di gruppo
Strumenti per il problem solving
Strumenti di autovalutazione e orientamento.
In riferimento alle linee guida e alle competenze di cittadinanza, vengono assunti nello sviluppo del
curricolo di fisica i seguenti, distinti per area.
1-Area metodologica: acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre
ricerche e approfondimenti personali; saper compiere interconnessioni tra metodi e contenuti delle singole
discipline.
2-Area logico-argomentativa: sostenere il proprio pensiero, ascoltare e valutare criticamente le
argomentazioni altrui; ragionare con rigore logico, identificare i problemi e ad individuare possibili
soluzioni; leggere e interpretare i contenuti di diverse forme di comunicazione.
3-Area linguistica e comunicativa: leggere e comprendere testi complessi di diversa natura (per fisica a
carattere scientifico), cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato; curare l’esposizione orale e
saperla adeguare ai diversi contesti; utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per
studiare, fare ricerca e comunicare.
4-Area scientifica, matematica e tecnologica: conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica della realtà; possedere i contenuti fondamentali delle scienze sperimentali,
padroneggiandone le procedure e i metodi d’indagine propri, anche per potersi orientare nel campo della
scienza applicata; utilizzare strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e d’approfondimento;
comprendere la valenza metodologica dell’informatica della formalizzazione e della modellizzazione dei
processi complessi e dell’individuazione di procedimenti risolutivi.
Obiettivi disciplinari
Gli obiettivi disciplinari del corso di Fisica, stabiliti dal Coordinamento per materie del 10 IX 2012, sono la
conoscenza e l'applicazione corretta del metodo scientifico. L’acquisizione di tale metodo avverrà
gradualmente, realizzando, quest’anno, il profilo di competenze seguente
Conoscenze
• Conoscere termini specifici e le definizioni operative di grandezze cinematiche, dinamiche e di
termologia
1
“Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e
gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del
Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento” reperito nel
sito dell’indire, letto il 4 ottobre 2012: http://nuovilicei.indire.it/content/index.php?action=lettura&id_m=7782&id_cnt=10497
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•
Enunciare e illustrare una legge fisica per la descrizione del moto di oggetti e gli scambi li lavoro e
calore tra sistemi fisici, esemplificando situazioni sperimentali
• Conoscere e saper operare con le leggi di conservazione dell’energia nello studio del moto di un oggetto
e dello scambio di calore e lavoro tra sistemi termodinamici
Competenze di primo livello
• Individuare relazioni fra grandezze fisiche nell'ambito della meccanica e della termologia
• Usare correttamente formule dirette e inverse per la risoluzione di esercizi di fine capitolo
• Elaborare dati e tabelle, tracciare grafici per la discussione di esperimenti
Competenze di secondo livello
• Risolvere semplici problemi di meccanica e termologia
• Utilizzare il linguaggio adeguato
• Usare gli strumenti di laboratorio correttamente e in sicurezza e stendere un rapporto di ricerca
Gli obiettivi disciplinari minimi sono stati definiti come segue:
Conoscenze
• Conoscere termini specifici e le definizioni operative di grandezze cinematiche, dinamiche e di
termologia
• Enunciare e illustrare una legge fisica per la descrizione del moto di oggetti e gli scambi li lavoro e
calore tra sistemi fisici, esemplificando situazioni sperimentali
• Conoscere e saper operare con le leggi di conservazione dell’energia nello studio del moto di un oggetto
e dello scambio di calore e lavoro tra sistemi termodinamici
Competenze di primo livello
• Individuare relazioni fra grandezze fisiche nell'ambito della meccanica e della termologia
• Usare correttamente formule dirette e inverse per la risoluzione di esercizi di fine capitolo
Competenze di secondo livello
• Risolvere semplici esercizi di applicazione delle conoscenze
All’insegnante di fisica è richiesto di integrare il profilo delineato dal consiglio di classe con le competenze
disciplinari. Le scelte operative e di metodo indicate qui sotto consentono la realizzazione degli obiettivi
indicati, ove ci sia la partecipata collaborazione degli alunni.
LIVELLI DI PARTENZA
[OMISSIS]
ATTIVITÀ (METODI E MEZZI)
Sulla base delle considerazioni precedenti si è deciso di stabilire i seguenti mezzi per conseguire gli obiettivi
del corso di fisica e favorire il consolidamento di un metodo di lavoro efficace:
• usare il manuale in adozione come strumento di riferimento per lo studio individuale e il consolidamento
dei concetti soprattutto nella seconda parte dell’anno scolastico
• usare il quaderno di lavoro come strumento per la registrazione degli episodi di apprendimento
significativi nell’attività didattica in classe
• usare il quaderno di lavoro come luogo dell’archiviazione delle osservazioni e dei dati di laboratorio
Per favorire la concettualizzazione si intende lavorare più possibile nel modo seguente:
•
partire da osservazioni su fenomeni del mondo reale (ad esempio osservazione di oggetti che cadono,
spinte e resistenze, peso e gravità, eccetera)
• realizzare alcune situazioni, per così dire “ripulite”, adatte allo studio in laboratorio
• approdare alla sistemazione dei concetti ritrovandoli tra le pagine del libro di testo.
Allo svolgimento di esercizi e problemi, in cui attuare il processo di deduzione dai principi viene dedicata
parte del secondo periodo dell’anno, qualora i ragazzi siano in grado di governare i processi di osservazione
e formulazione di ipotesi su cui si intende lavorare nel primo periodo. Entro la fine dell’anno, sarà possibile,
credo, che i ragazzi siano più consapevoli di adesso del metodo fisico della modellizzazione della realtà.
Per la realizzazione del curricolo si predisporranno, dunque, ove possibile, degli ambienti di
apprendimento che privilegino le esperienze di ricerca e laboratorio sfruttando tecniche di apprendimento
collaborativi. Il laboratorio povero è l’ambiente di lavoro privilegiato perché facilmente realizzabile in aula
ed anche a casa.
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Questo progetto didattico implica necessariamente una forte responsabilizzazione dei ragazzi (cui per
altro sembrano inclini): essi sono chiamati, oltre agli sforzi cognitivi e di metodo richiesti dalla disciplina, a
mantenere una stretta concentrazione per non perdere il senso dei discorsi e a svolgere molto del lavoro di
sistemazione dei concetti autonomamente o in gruppo, a casa.
Data la situazione di partenza della classe e il quadro orario a disposizione, in merito ai contenuti si
ritiene di poter trattare abbastanza bene due grandi aree della meccanica: la cinematica e il concetto di forza
nel primo periodo dell’anno. Nel secondo periodo si concentrerà l’attenzione sul principio di conservazione
dell’energia in meccanica e in termodinamica. Le competenze che saranno sviluppate saranno
prevalentemente quelle dell’osservazione, della misurazione e della modellizzazione di fatti sperimentali.
CONTENUTI
IL MOTO – settembre 2012-dicembre 2012
Laboratorio
La caduta dei pirottini da pasticceria e l’attrito viscoso; il lancio degli oggetti (uso di foto stroboscopiche o
del programma di acquisizione dati Tracker); realizzazione del moto circolare uniforme
I concetti
Le grandezze cinematiche: posizione, spostamento, istante, intervallo di tempo, velocità e accelerazione; la
legge oraria, grafici di traiettoria e di legge oraria.
LA DINAMICA – dicembre 2012-febbraio 2013
Laboratorio
La rotaia a cuscino d’aria; film del PSSC “Inerzia e moto”; misurare le forze con le molle; analisi di foto
stroboscopiche di oggetti in moto su rotaia a cuscino d’aria.
I concetti
Principio d’inerzia, seconda legge della dinamica e definizione operativa di forza, principio di azione e
reazione. Diversi tipi di forze. Diagramma di corpo libero.
LEGGI DI CONSERVAZIONE – marzo 2012
I concetti
I principi di conservazione della quantità di moto (ricavato dal terzo principio) e dell’energia (ripasso).
I GAS – aprile 2013
Laboratorio
Film del PSSC “La pressione gassosa”.
I concetti
La teoria cinetica del gas perfetto
LA TERMODINAMICA – aprile-maggio 2013
I concetti
Il termometro a gas. Equilibrio termico. Primo e secondo principio della termodinamica
Laboratorio
Misurare la temperatura di una lampadina a incandescenza
STRUMENTI DI LAVORO
Il testo adottato è Walker, Dalla meccanica alla fisica moderna, vol. Meccanica, vol. Termodinamica e
onde, ed. Pearson.
Lavagna interattiva multimediale, fotocopie per lo svolgimento di alcune attività, aula virtuale, laboratorio di
matematica, laboratorio di fisica.
ALTRE ATTIVITÀ
Partecipazione facoltativa alle gare di fisica della scuola
MODALITÀ DI VERIFICA
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La verifica dei progressi formativi è individuale perché ogni studente è un individuo a sé. I processi
formativi di cui si è scritto richiedono due tipi di monitoraggio diversi, uno per quanto riguarda la
padronanza delle abilità disciplinari prescritte dagli obiettivi e un altro, per così dire di processo, per cui una
valutazione oggettiva e quantificabile numericamente non sembra significativa.
Una verifica con valutazione numerica sarà effettuata al termine di significative attività o al termine di
significativi segmenti tematici trattati utilizzando vari strumenti per dare a tutti la possibilità di esplicitare il
proprio stile di apprendimento. In terza vengono privilegiate le prove scritte individuali (due compiti per
quadrimestre), eventuali relazioni orali assegnate su temi, relazioni e documentazione dell'attività di
laboratorio di fisica (una a quadrimestre). La valutazione terrà conto dei livelli di apprendimento e del
conseguimento degli obiettivi secondo i criteri e la griglia esposti qui sotto.
Una verifica di processo verrà messa in atto tramite l'osservazione dei comportamenti e delle loro
variazioni durante le discussioni guidate e le attività di laboratorio di fisica, durante le relazioni e
l'osservazione di indicatori come il modo di organizzare il quaderno degli appunti, l'atteggiamento durante le
attività di autoistruzione, e così via. Ove possibile tali valutazioni saranno esplicitate agli alunni nell'ottica
della chiarezza di comunicazione e del conseguimento delle abilità di autovalutazione per un progetto di sé
considerato obiettivo formativo prioritario in tutti i sensi.
La valutazione numerica sarà espressa tramite un voto, il più delle volte intero, che esprima il livello
di conseguimento globale degli obiettivi nella singola prova. Tale valutazione sarà supportata, nelle prove
scritte, da indicatori di livello relativi a ciascuno dei problemi proposti e, in generale, da messaggi
compensativi (se ritenuti necessari) per fornire agli studenti il necessario feedback dei processi di
apprendimento di modo che possano essere attivati i correttivi del caso.
La valutazione finale sarà la conclusione di tutta la serie di interventi volti a risolvere le difficoltà, ad
accompagnare il recupero e a valorizzare le attitudini particolari degli studenti, tenendo conto anche del
modo in cui si sono sviluppati i processi di apprendimento suddetti.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione numerica sarà conforme ai criteri di valutazione approvati dal Collegio dei Docenti e descritti
nel POF. I criteri riassunti nella tabella qui sotto, rappresentano la griglia di valutazione delle diverse prove
che saranno svolte, mentre la valutazione dei livelli di competenza raggiunti dagli alunni sarà determinata, di
volta in volta, dal tipo di prova predisposta.
CRITERI COMUNI PER L'ESPRESSIONE DELLA VALUTAZIONE
Giudizio
Obiettivo
Risultato
Voto
Ha prodotto un lavoro nullo o solo iniziato
Ha lavorato in modo molto parziale e
disorganico, con gravi errori, anche dal punto
di vista logico.
Ha lavorato in modo parziale con alcuni errori
o in maniera completa con gravi errori
Ha lavorato complessivamente:
Non raggiunto
Scarso
1-2
Non raggiunto
Gravemente
insufficiente
3-4
Solo parzialmente
raggiunto
Insufficiente
5
Sufficiente
6
Discreto
7
Buono –
Ottimo
8-9
Eccellente
10
in maniera corretta dal punta di vista logico e
cognitivo, ma imprecisa nella forma o nella Sufficientemente raggiunto
coerenza argomentativa o nelle conoscenze
in maniera corretta ma parziale
Ha lavorato in maniera corretta, ma con
qualche imprecisione dal punto di vista della
Raggiunto
forma o delle conoscenze
Ha lavorato in maniera corretta e completa dal
Pienamente raggiunto
punto di vista della forma e delle conoscenze
Ha lavorato in maniera corretta e completa,
con rielaborazione personale e critica delle
Pienamente raggiunto
conoscenze
Mestre, 18 ottobre 2012.
Francesco Minosso
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