leggi la lettera integrale dei sindaci
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Piazza San Magno, 9 20025 Legnano (MI) CF e PI 00807960158 SEGRETERIA SINDACO Telefono 0331.471.366 Fax 0331.471.299 e-mail: [email protected] Prot. n. 29544 li, 2 luglio 2014 All’Assessore all’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Dott.ssa Claudia Maria Terzi Piazza Città di Lombardia n. 1 20124 - MILANO Al Presidente di ACCAM S.p.A. Dr. Roberto Antonelli Strada Comunale per Arconate n. 121 21052 - BUSTO ARSIZIO Al Signor Sindaco del Comune di Busto Arsizio Gianluigi Farioli Via F.lli d'Itali n. 12 21052 - BUSTO ARSIZIO e p.c. Ai Signori Sindaci dei Comuni: ARSAGO SEPRIO CARDANO AL CAMPO CASTELLANZA FAGNANO OLONA FERNO GALLARATE GOLASECCA GORLA MAGGIORE LONATE POZZOLO MARNATE OLGIATE OLONA SAMARATE SOMMA LOMBARDO VIZZOLA TICINO OGGETTO: protocollo di intesa tra Regione Lombardia, Accam S.p.A.., Provincia di Varese, Comune di Busto Arsizio, Arpa Lombardia, ASL Varese, per l’avvio di attività finalizzate alla valutazione di alternative all’esistente progetto di revamping del termovalorizzatore di Busto Arsizio” Scriviamo la presente al fine di fare il punto su alcune questioni di vitale importanza per il futuro di ACCAM S.p.A. e del ciclo integrato dei rifiuti sull’area vasta coperta dai soci ACCAM. Le vicende relative alla società, all’impianto di termovalorizzazione e alle proposte per il revamping sono complesse e lunghe. La ricostruzione di quanto accaduto solo negli ultimi mesi potrebbe necessitare di una grande quantità di tempo. Riteniamo peraltro di poter dire che c’è un tratto comune che unifica e spiega molte azioni sin qui intraprese: la volontà di potenziare, nell’ambito di una gestione associata, il ciclo integrato dei rifiuti; l’incremento della differenziata; la riduzione dei fattori di inquinamento; il contenimento dei costi. Sono queste le linee-guida su cui, pur con ritardi e difficoltà, si è sempre mossa l’assemblea di ACCAM S.p.A.. I sottoscrittori di questa lettera sono Sindaci di Comuni della provincia di Milano dislocati nell’Alto Milanese. La particolare natura di ACCAM, società a cavallo delle due Province di Varese e Milano, non ci ha mai creato problemi essendo il bacino di ACCAM un ambito integrato – l’Alto Milanese - che storicamente si è caratterizzato per le notevoli sinergie socio-economiche, infrastrutturali, istituzionali e politiche. La scelta di sostenere il progetto di rilancio di ACCAM per noi Sindaci milanesi ha avuto anche un ulteriore funzione: quella di fare squadra in vista della città metropolitana. Non vogliamo che il processo costituente della nuova città ci costringa ad essere periferia della grande metropoli. Quindi vogliamo e dobbiamo unirci per fare squadra e per rilanciare progetti di alto valore. Per queste ragioni abbiamo creduto ad ACCAM ed alla sua funzione aggregatrice intorno ad un progetto di vera autonomia nella gestione di un importantissimo servizio pubblico. Per questa stessa ragione crediamo alla necessità di una forte alleanza con i comuni del basso varesotto, i quali – ne siamo certi – potranno comprendere che questa nostra iniziativa, per ora limitata ai Comuni milanesi, non vuole in alcun modo prefigurare intenti scissionistici. Al contrario si tratta di una proposta aperta al contributo, ai suggerimenti e alle proposte da parte di tutti i soci ACCAM Abbiamo alcuni principi irrinunciabili: il primo di questi principi è quello per cui il rilancio di ACCAM non potrà avvenire costringendo sia i comuni milanesi, sia quelli varesini, a subire decisioni di altri. Vogliamo pari dignità e vogliamo essere protagonisti del nostro futuro. Quanto avvenuto nelle ultime settimane ci fa purtroppo rilevare che non esiste analoga convinzione in tutti i protagonisti di questa vicenda. Ricordiamo infatti che nell’assemblea dello scorso 15 aprile, fu deciso di costituire un gruppo tecnico che operasse – entro metà luglio 2014 – per la definizione di scenari alternativi al revamping. Il gruppo si è costituito, ha lavorato alacremente e sembra ormai in grado di presentare all’assemblea i primi esiti del suo lavoro. Il Comune di Busto Arsizio, invece – ad insaputa dell’assemblea – ha concordato con Regione Lombardia per “l’avvio di un gruppo di lavoro a partire dal 1 agosto”. Nell’assemblea del 25 giugno la proposta di protocollo è stata sottoposta ai Sindaci i quali pur non gradendone i contenuti e per mero spirito costruttivo, hanno deciso di limitarsi ad emendarla parzialmente. Salvo scoprire che il lavoro fatto era del tutto inutile in quanto la segreteria del Sindaco di Busto, nella giornata antecedente l’assemblea, aveva già concordato con Regione Lombardia i contenuti del protocollo. Abbiamo il fondato timore che in tutta questa vicenda qualcuno non abbia ben compreso appieno le ragioni della nostra azione e i principi fondanti della nostra partecipazione al progetto ACCAM. La nostra battaglia per l’autonomia da Milano non è fatta per diventare vassalli di altri. Ed è altrettanto importante che Regione Lombardia comprenda che l’interlocutore per la definizione delle ipotesi di rilancio di ACCAM non è la società né il Comune ospitante. I numeri lo dimostrano concretamente: senza l’apporto di rifiuti e di risorse che può essere garantito dai Comuni del milanese, i piani di rilancio di ACCAM non hanno alcuna possibilità di decollare. Occorre quindi ribadire quantomeno il rispetto per le decisioni democraticamente assunte dai soci. Il gruppo tecnico c’è e, come già ripetutamente detto in diverse sedi, se Regione Lombardia intende offrire un aiuto a questo gruppo lo faccia ma senza sovrapposizione di ruoli e senza condizionare tempi e poteri. Non possiamo perdere altri mesi. E’ venuto il momento di dire che la nostra partecipazione al progetto ACCAM non può essere acritica e subalterna. Chiedere a gran voce la “pari dignità” significa rivendicare che: • le decisioni assunte vengano attuate e non stravolte; • che entro ottobre 2014 ACCAM vada ad approvare una proposta di rilancio che regga sotto il profilo economico, finanziario ed ambientale • che Regione Lombardia svolga il proprio ruolo senza interferire sull’autonomia della società e dell’assemblea • che il Comune di Busto Arsizio operi costantemente ed in ogni sede istituzionale in piena collegialità con tutti i soci Accam S.p..A.. Chiediamo pertanto • alla Regione Lombardia di revocare e/o sospendere l’iter di approvazione del “protocollo di intesa tra Regione Lombardia, Accam S.p.A.., Provincia di Varese, Comune di Busto Arsizio, Arpa Lombardia, ASL Varese, per l’avvio di attività finalizzate alla valutazione di alternative all’esistente progetto di revamping del termovalorizzatore di Busto Arsizio”; • al Presidente di ACCAM di procedere – entro e non oltre il 20 luglio p.v. – alla convocazione di una nuova assemblea dei soci che consenta al gruppo tecnico già costituito di relazionare sul lavoro fatto e sui possibili scenari di sviluppo. Distinti saluti. Sottoscritta dai Sindaci dei sottoindicati Comuni: COMUNE FIRMA BUSCATE Marina Teresa Pisoni CANEGRATE Roberto Colombo CASTANO PRIMO Giuseppe Pignatiello LEGNANO Alberto Centinaio MAGNAGO Carla Picco NERVIANO Enrico Cozzi PARABIAGO Franco Borghi POGLIANO MILANESE Vincenzo Magistrelli RESCALDINA Michele Cattaneo SAN GIORGIO SU LEGNANO Walter Cecchin SAN VITTORE OLONA Marilena Vercesi VANZAGHELLO Giani Leopoldo Angelo