D1.1.1 - IoT_|_ToI. - Istituto Superiore Mario Boella
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D1.1.1 - IoT_|_ToI. - Istituto Superiore Mario Boella
Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI IoT_|_ToI POR F.E.S.R. 2007/2013 DELIVERABLE WP1 – GESTIONE E COORDINAMENTO D1.1.1 – DESCRIZIONE PROGETTO Numero Deliverable: D1.1.1 Numero WP: 1 Titolo WP: Numero Task: 1.1- 1.7 Titolo Task: Redatto da: Data di consegna prevista: Nome file: GESTIONE E COORDINAMENTO M. De Gennaro (Magneti Marelli) 15/04/2012 Data di consegna effettiva: D1.1.1.docx Livello di riservatezza (PU; RE; CO; EC): PU Stato documento (F: final; D: draft; RD: revised draft): F Data di inizio progetto e durata: D1.1.1.docx 15/04/2012 01/04/2012 , due anni Versione: 1.0 Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Indice Indice ........................................................................................................................2 Lista Tabelle ............................................................................................................4 Introduzione - sintesi della proposta progettuale ..............................................5 1. Idea e motivazioni alla base del progetto, problematica affrontata e obiettivi generali .....................................................................................................6 2. Coerenza, sinergia e grado di integrazione rispetto alla TP/LS di appartenenza e al piano generale di attività del Polo ...................................... 13 3. Stato dell’arte scientifico-tecnologico ........................................................... 14 4. Innovazioni perseguite nel progetto .............................................................. 15 5. Sostenibilità tecnico-economica .................................................................... 17 3.6 Integrazione con altre iniziative ed evoluzioni future ................................ 19 La proposta di progetto copre diversi campi di attività che sono collegabili a progetti tuttora in corso o precedentemente sviluppati dalle società partecipanti. ........................................................................................................... 19 Un ulteriore sviluppo, di più lungo termine, è dato dalle comunicazioni Vehicle to Grid (V2G). In questo paradigma i veicoli comunicano con l’infrastruttura di gestione dell’energia elettrica per il coordinamento della produzione/immagazzinamento dell’energia elettrica. Le macchine ibride possono infatti produrre energia necessaria alla rete in caso di un picco di richiesta che non può essere soddisfatta; viceversa i veicoli elettrici possono fungere da accumulatori di energia in avanzo sulla rete. Tutte queste operazioni hanno la necessità di una comunicazione real-time tra la rete (grid) ed il veicolo che possono essere abilitate grazie agli studi che verranno effettuati nel progetto. ......................................................................... 19 3.7 Modalità di management e controllo del progetto ..................................... 19 3.8 Ricadute, impatti attesi e diffusione/applicabilità dei risultati ................. 20 4.2 Eventi di verifica del progetto ....................................................................... 21 4.3 Descrizione del progetto attraverso Work Packages ................................ 22 D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Lista Figure Figura 1. V- model per IoT_|_ToI .................Errore. Il segnalibro non è definito. Figura 2. Test Site del Progetto IoT_|_ToI ...Errore. Il segnalibro non è definito. Figura 3. Disposizione dei parcheggi lungo l’area del Test Site del Progetto IoT_|_ToI......................................................Errore. Il segnalibro non è definito. Figura 4. Posizionamento antenne di comunicazione V2X ... Errore. Il segnalibro non è definito. Figura 5. Posizionamento delle telecamere .Errore. Il segnalibro non è definito. Figura 6. Posizionamento delle sonde ambientali ...... Errore. Il segnalibro non è definito. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Lista Tabelle Tabella 1. Modello di Caso d’uso .................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 2. CU1.0.1 - Collezione dati di nodi IoT fissi e mobili da parte del CCT .....................................................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 3. CU 1.0.2 - Richiesta di parcheggi liberi ..... Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 4. CU 1.0.3 - Invio tempi di rosso / verde dei semafori ................ Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 5. CU 1.0.4 - Informazioni dello stato del traffico...... Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 6. CU 2.1.1 - Rilevamento dello stato delle sorgenti di luce di un semaforo ......................................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 7. CU 2.1.2 - Rilevamento dello stato di un semaforo ................. Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 8. CU 2.1.3 - Rilevamento dello stato dei parcheggi discreti ....... Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 9. CU 2.1.4 - Rilevamento dello stato dei parcheggi continui ...... Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 10. CU 2.1.5 - Rilevamento dello stato delle corsie (Eventi Elementari) .....................................................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 11. CU 2.1.6 - Rilevamento dello stato delle corsie (Eventi Dedotti) .....................................................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 12. CU 2.2.1 - Misurazione e invio dati concentrazioni inquinanti da postazioni fisse ............................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 13. CU 2.2.2 - Misurazione e invio dati concentrazioni inquinanti da postazioni mobili ..........................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 14. CU 2.3.1 - Stima della densità del traffico veicolare ............. Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 15. CU 2.3.2 - Trasferimento dati V2V (Bidirezionale) ................ Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 16. CU 2.3.3 - Trasferimento dati V2I (Bidirezionale) .................. Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 17. CU 2.4.1 - Collezione dati da veicoli (Posizione, Velocità, Accelerazione, ecc.).....................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 18. CU 2.4.2 - Collezione dati di terra e immagini (Parcheggi, Traffico, Semafori) .....................................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 19. CU 2.4.3 - Collezione dei dati derivati e relativi alla gestione dei dati, con elenco comunicazioni, ricalcoli, valori statistici, disponibilità ed affidabilità del sistema ........................................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 20. CU 2.5.1 - Correzione del posizionamento del nodo IoT ....... Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 21. CU 2.6.1 - Ricerca parcheggi liberi in area definita dalla posizione vettura richiedente .......................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 22. CU 2.6.2 - Individuazione stato semaforico e invio ai veicoli di aggiornamenti ..............................................Errore. Il segnalibro non è definito. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Tabella 23. CU 2.6.3 - Segnalazione di stato traffico . Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 24. CU 2.7.1 - Individuazione stato meteo ed eventuale informativa all’utente veicolo ..........................................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 25. Requisiti funzionali ....................Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 26. Requisiti tecnici dei componenti Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 27. Disposizione parcheggi lungo il Test Site Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 28. Tipi di inquadrature e rilevazioni effettuate dalle telecamere . Errore. Il segnalibro non è definito. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Introduzione - sintesi della proposta progettuale La proposta progettuale Internet of Things: road-Traffic over Internet (IoT_|_ToI) propone di declinare il problema delle Internet of Things nella gestione del traffico stradale e dell’inquinamento urbano da esso provocato. Nella proposta, i due diversi problemi (traffico e inquinamento) vengono affrontati in modo unificato tramite la raccolta e gestione di dati distribuiti. Nella fattispecie si ritiene che siano proprio i veicoli, ed alcuni “strategici” nodi fissi di infrastruttura, a fungere da nodi IoT per la raccolta di dati di monitoraggio e per innescare il processo decisionale - mirato ad azioni correttive sul traffico. Pertanto lo scenario proposto declina il tema IoT in un caso 1) pratico e fattibile a medio termine, 2) corrispondente ad un problema reale, 3) di rilevanza territoriale, considerata l’importanza del settore veicolare, 4) affrontabile con strumenti realizzativi concreti (quali una piattaforma di comunicazione tra veicoli e veicoli o infrastrutture che verrà sviluppata da Magneti Marelli, i dispositivi di visione per il rilevamento del traffico e dei parcheggi, sviluppati da C System e Ivrea Sistemi, ed un data base intelligente, sviluppato da Hicare, che collezioni i dati di traffico e inquinamento per il centro di controllo del traffico). La proposta IoT_|_ToI perseguirà i seguenti obiettivi teorici e/o pratici: Studio delle problematiche IoT orientate alle comunicazioni veicolari per il controllo e la gestione del traffico urbano; Progettazione e realizzazione di una piattaforma di comunicazione per infrastrutture fisse e nodi veicolari; Progettazione di protocolli di comunicazione e di raccolta dei dati provenienti dai nodi fissi e mobili allestiti; Progettazione di un dimostratore presso il centro di controllo del traffico per la raccolta ed elaborazione di dati distribuiti sul territorio tramite nodi veicolari, sensori ambientali e telecamere fisse; Progettazione di più dimostratori veicolari, equipaggiati con una piattaforma di comunicazione con le infrastrutture per lo scambio di informazioni inerenti il traffico, e con dispositivi di visualizzazione delle informazioni di traffico provenienti dal centro di controllo; Studio simulativo di algoritmi di IoT-driven per il green-routing (incluse problematiche legate alla ricerca dei parcheggi liberi); Integrazione in un Test Site scelto dei dimostratori fissi e veicolari per la preparazione di una dimostrazione finale del progetto che evidenzi i risultati raggiunti. Il progetto rientra nella categoria interpolo in quanto presenta sinergie con il polo della Meccatronica e dei Sistemai Avanzati di Produzione (MESAP) di cui ISMB è socio. Il tema proposto e, più in particolare, le attività svolte da ISMB, aderiscono infatti alla traiettoria PRODOTTI SMART del polo della Meccatronica e, più nel dettaglio, alla linea di sviluppo dei prodotti smart MECHA (MECHatronics Automation). Pertanto i costi di ISMB vengono riferiti rispettivamente a tali traiettoria e linea. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU 1. Idea e motivazioni alla base del problematica affrontata e obiettivi generali IoT_|_ToI progetto, Il progetto Internet of Things: road-Traffic over Internet (IoT_|_ToI) affronta il problema del monitoraggio e controllo del traffico stradale urbano e della prevenzione dell’inquinamento, attraverso la raccolta di dati da entità distribuite (fisse o mobili) secondo il modello IoT. La raccolta di tali informazioni viene attuata tramite sensoristica a bordo veicoli e infrastrutture di strada - telecamere per il rilevamento delle posizioni veicolari, di postazioni libere di parcheggi, e sensori ambientali integrati in veicoli e infrastrutture. Le informazioni raccolte vengono poi inviate verso un centro di controllo ed elaborazione dati che estrae le statistiche di interesse ed invia informazioni di traffico ai veicoli presenti nell’area monitorata dal centro di elaborazione. Questo di tipo di architettura di sistema permette l’attivazione di diversi servizi, tra i quali il monitoraggio dello stato di occupazione dei parcheggi, la stima del livello di congestione delle strade della rete urbana e il conseguente bilanciamento del carico stradale, attraverso la comunicazione wireless tra veicoli e infrastrutture locali, queste ultime collegate al centro di elaborazione e controllo. I servizi offerti permettono la limitazione dei tempi di percorrenza media e quindi le emissioni dei veicoli, specie in aree che già ne siano particolarmente afflitte, e facilita la gestione del traffico rispondendo alle esigenze degli utenti così come delle diverse aree urbane. Studi recenti hanno infatti evidenziato i costi del tempo passato mediamente in automobile per persona come mostrato nella seguente tabella. E’ inoltre noto che problemi come quelli delle polveri sottili stanno recentemente attanagliando le principali città – non ultima Torino - con punte negative nell’inverno 2009-2010 (59 giorni di supermanto dei limiti nei primi 3 mesi dell’anno contro i 35 consentiti per legge). Infine, si sottolinea che la problematica della ricerca di parcheggio provoca, soprattutto nelle grandi città, un considerevole aumento dell’inquinamento e della congestione del traffico; per contro la gestione di informazioni sulla disponibilità di parcheggi liberi in vicinanza ovvero dello stato di occupazione di quelli vicini alla destinazione, rappresenterebbero una possibile soluzione al problema. In tale ambito, il progetto IoT_|_ToI si propone i seguenti obiettivi: Realizzazione di un dimostratore infrastrutturale che permetta il supporto dei seguenti servizi: (i) monitoraggio del traffico veicolare e distribuzione di dati sulla congestione della D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI rete stradale urbana; (ii) stima dell'occupazione dei parcheggi e diffusione di tale informazione ai veicoli che transitano in prossimità dell'area interessata. Realizzazione di un dimostratore veicolare che usufruirà dei servizi messi a disposizione dal dimostratore infrastrutturale, grazie all’integrazione a bordo veicolo di dispositivi di comunicazione wireless che ricevano le informazioni di traffico e stato parcheggi dalle infrastrutture circostanti, e di dispositivi di visualizzazione delle informazioni al guidatore. Sviluppo di protocolli e algoritmi per la raccolta e la distribuzione dei dati relativi al traffico veicolare, tramite l'utilizzo di comunicazione wireless veicolo-veicolo e veicoloinfrastruttura e la comunicazione via cavo tra infrastruttura e centro di controllo. Definizione della configurazione ottimale dell'architettura di rete, con particolare attenzione (i) ai parametri di comunicazione wireless per garantire i requisiti esistenti sulla copertura del servizio, e (ii) all'integrazione di sistemi di correzione del segnale GPS per ottenere informazioni accurate sul posizionamento dei veicoli. Implementazione al centro di controllo di algoritmi e piattaforme software per la validazione ed elaborazione dei dati raccolti, al fine di estrarre le statistiche di interesse. Tali obiettivi verranno raggiunti tramite lo sviluppo di strumenti ICT e sfruttando il paradigma IoT. In particolare, il progetto si articola nelle seguenti attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale: Progettazione del dimostratore infrastrutturale nell'area torinese di Corso Castelfidardo, localizzata tra il Politecnico di Torino e l’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB). Il dimostratore comprenderà punti di accesso fissi operanti con tecnologia wireless 802.11 e collegati via cavo ad un centro di controllo ed elaborazione dati presso ISMB. I punti di accesso fissi saranno collegati alle telecamere fisse per il monitoraggio del traffico e dei parcheggi, e alle sonde ambientali che rileveranno dei parametri sensibili dell’inquinamento di origine veicolare in ambiente cittadino (CO, NO2, polveri sottili). Progettazione di più dimostratori veicolari, equipaggiati con: una piattaforma di comunicazione wireless 802.11 progettata analogamente a quella infrastrutturale e poi personalizzata per uso veicolare, un GPS, sonde ambientali e dispositivi di visualizzazione delle informazioni provenienti dal centro di controllo tramite comunicazione wireless con infrastrutture. I vari dispositivi a bordo veicolo andranno opportunamente integrati nell’architettura veicolare. Definizione e studio simulativo di protocolli ed algoritmi per la raccolta di dati relativi ai veicoli che transitano nella zona di interesse e che parcheggiano nelle aree limitrofe. Le soluzioni sviluppate opereranno in modo distribuito, sfruttando le comunicazioni interveicolo e provvederanno alla consegna dei dati aggregati ai punti di accesso fissi. Tali dati saranno integrati con informazioni rilevate tramite telecamere, in modo da migliorare la percezione dell’area da monitorare tramite dati provenienti da fonti differenti. I dati raccolti tramite le tecniche citate al punto precedente saranno trasferiti via cavo al centro di controllo, dove verranno elaborati da algoritmi specificatamente sviluppati, implementati e validati all'interno del progetto. Le statistiche così ottenute sulla congestione di traffico e stato di occupazione dei parcheggi verranno distribuite verso i veicoli, tramite un percorso inverso nella rete dell'informazione e l'implementazione di protocolli di routing multihop. Analogamente, il centro di controllo distribuirà dati per la correzione del segnale GPS rilevato dai veicoli, che è noto risultare inaccurato in ambiente urbano. I parametri di configurazione delle piattaforme di comunicazione veicolari, delle antenne a bordo veicolo e dei punti di accesso fissi dovranno essere ottimizzati per fornire una sufficiente copertura radio della area interessata e una buona qualità della D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI comunicazione sui canali di frequenza utilizzati (basso livello di interferenza, limitati effetti di fading). Uso delle telecamere fisse per la raccolta di informazioni di traffico. Come già brevemente citato nei punti relativi ai dimostratori fissi e veicolari, nell’ambito del progetto IoT_|_ToI la raccolta delle informazioni avviene anche mediante l'uso di telecamere fisse. Queste sono utilizzate per tre scopi principali: monitoraggio dello stato d'uso dei parcheggi, apprendimento e monitoraggio dello stato dei semafori, monitoraggio del traffico. Un aspetto innovativo risiede nell'assenza di controllo umano per raggiungere i tre scopi. Si intende infatti progettare e realizzare algoritmi di analisi intelligente delle immagini e meccanismi di segnalazione generale o particolare della situazione attuale, persino con consigli sulla guida. In Figura 1 è mostrato un esempio di allestimento del Test Site in Corso Castelfidardo in Torino, con i vari nodi IoT fissi e mobili, ed il centro di controllo del traffico. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI centro di controllo del traffico Politecnico di Torino e ISMB Politecnico di Torino e ISMB nodo IoT mobile nodo IoT fisso Collegamento via cavo Collegamento WiFi 802.11 Figura 1. Collegamenti tra nodi IoT fissi, mobili e centro di controllo del traffico. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Nella Figura 2 è indicata un’architettura logica dei nodi IoT fissi, mobili, e del centro di controllo del traffico. All’interno del nodo IoT mobile sarà presente la piattaforma di comunicazione WiFi 802.11, che permetterà di inviare ai nodi IoT fissi e mobili le informazioni sul proprio stato (posizione, velocità, accelerazione), nonché le informazioni provenienti dai sensori ambientali (stato inquinamento – livello di emissioni catturate dai sensori nella posizione corrente). Il nodo IoT fisso più vicino riceverà dai nodi IoT mobili le informazioni e sua volta le inoltrerà via cavo al centro di controllo del traffico. Le informazioni saranno ricevute e salvate in un opportuno Data Base. Gli algoritmi di controllo del traffico, accedendo al Data Base, faranno le opportune elaborazioni e invieranno le informazioni relative allo stato del traffico (stato semafori, stato occupazione corsie, ecc. ) verso i nodi IoT fissi, in modo geo - referenziato (quindi ogni nodo IoT fisso riceverà le informazioni relative alla propria area circostante). Inoltre il centro di controllo del traffico fornirà una correzione DGPS per ciascun veicolo comunicante con i nodi IoT fissi, di cui sia a conoscenza (cioè nodi IoT mobili presenti nel Data Base). Tutte le informazioni inviate dal centro di controllo del traffico ai nodi IoT fissi saranno inoltrate ai nodi IoT mobili attraverso un canale di comunicazione 802.11. Quando un nodo IoT mobile riceverà le informazioni da un nodo IoT fisso, le mostrerà sull’HMI di bordo, in modo che l’utente finale (il guidatore), le possa utilizzare durante la guida. I colori delle frecce in Figura 2 indicano i due versi di flusso dati: il nero indica l’invio di tutti i dati verso il centro di controllo, il quale li raccoglie all’interno di un appropriato Data Base avviando l’opportuna elaborazione; in parallelo all’elaborazione dei dati ricevuti viene attivata la correzione DGPS. Il colore blu invece indica il flusso inverso, dal centro di controllo verso i nodi IoT fissi e poi verso i nodi mobili. Il salvataggio dei dati provenienti dai nodi IoT fissi e mobili avviene all’interno di un Data Base che dovrà memorizzare i dati ricevuti in base ai tempi di ricezione e ai nodi che li hanno inviati. I dati presenti all’interno del Data Base dovranno essere aggiornati in base al tipo di dato, per fare ciò bisognerà studiare ed implementare delle opportune strategie di aggiornamento. La Figura 2 rappresenta sia componenti funzionali che dispositivi HW (telecamere, sensori ambientali, etc...) presenti nei vari nodi. Alcuni moduli funzionali non necessariamente saranno realizzati in dispositivi distinti. Ad esempio, il modulo software che gestisce l’HMI di bordo potrebbe risiedere nello stesso componente HW dove verrà implementato il modulo software della comunicazione, anche se funzionalmente i due moduli hanno obiettivi differenti e quindi sono mostrati separatamente. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Sensori ambientali Sensori ambientali Telecamere nodo IoT fisso Piattaforma di Comunicazione 802.11 Piattaforma di Comunicazione 802.11 HMI di bordo GPS + correzione DGPS nodo IoT mobile Correzione DGPS Data Base Algoritmi di gestione traffico centro di controllo del traffico Dati inviati verso la piattaforma di comunicazione Informazioni inviate da un nodo IoT veicolare ad un nodo IoT fisso Informazioni inviate da un nodo IoT fisso al centro di controllo del traffico via cavo Informazioni dal Data Base agli algoritmi di controllo e all’algoritmo di correzione DGPS. Informazioni inviate dal centro di controllo ai nodi IoT fissi. Informazioni inviate da un nodo IoT fisso ad un nodo IoT veicolare Informazioni inviate dalla piattaforma di comunicazione ai componenti a bordo vettura. Figura 2. Architettura dei nodi IoT fissi, mobili e centro di controllo del traffico. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Le attività sono pianificate secondo la seguente roadmap (specificata nel dettaglio nel Capitolo 4): Definizione dei casi d’uso del sistema cooperativo veicolare – infrastrutturale, conseguente definizione di specifiche e architettura di veicoli e infrastrutture, interfacce tra le due entità; scelta delle informazioni di scambio tra veicoli e infrastrutture; scelta della tecnologia di comunicazione tra le possibili varianti dello standard IEEE/ETSI 802.11; analisi degli strumenti per l’elaborazione dei dati e definizione dell’architettura della base dati usata dal centro di controllo; definizione dell’architettura del sistema di visione e dei sensori ambientali. (M1-M6). Soluzioni algoritmiche: analisi di soluzioni protocollari per la comunicazione wireless; algoritmi di visione per controllo del traffico e gestione parcheggi; algoritmi per l’integrazione dei dati e la distribuzione verso i veicoli; algoritmi di correzione GPS delle posizioni veicolari. (M7-M18). Sviluppo dei nodi IoT: sviluppo di nodi prototipali veicolari e di nodi di infrastruttura in tecnologia IEEE 802.11 e ottimizzazione dei parametri di comunicazione; sviluppo del sistema di correzione del segnale GPS; visualizzazione delle posizioni veicolari iniziali e corrette su dispositivi a bordo veicolo; sviluppo prototipale di un sistema di visione ed identificazione dei veicoli tramite telecamere e sua integrazione nell’architettura di sistema; integrazione dei sensori ambientali nei nodi IoT. (M7-M18). Integrazione, verifica e validazione sul Test Site: test dei singoli componenti veicolari, integrazione dei componenti a bordo vettura e test; test dei singoli componenti infrastrutturali, integrazione dei componenti nell’infrastruttura stradale e test; posizionamento dei veicoli e infrastrutture nell’area del Test Site e validazione del sistema cooperativo complessivo; analisi statistica dei dati prelevati del Test Site; preparazione della dimostrazione finale e dimostrazione (M13-M24). Le tematiche affrontate e i risultati che saranno raggiunti nell’ambito del progetto sono di particolare rilevanza per le pubbliche amministrazioni dei centri urbani, che sono chiamati a garantire bassi livelli di emissioni e una mobilità sostenibile. Analogamente, sono di interesse per le compagnie di trasporto pubblico e di gestione di parcheggi, con ricadute estremamente positive sull’efficienza del sistema. La comunicazione wireless tra veicoli e con infrastrutture è anche di notevole interesse per i centri di ricerca e per Magneti Marelli, dal momento che essa è uno dei temi di studi degli ultimi anni in ambito europeo per i sistemi di trasporto privati. Si sottolinea infine che la comunicazione intra veicolare - tra i vari dispositivi a bordo veicolo: dispositivo di visualizzazione informazioni al guidatore, dispositivo di comunicazione wireless, sensori, è un ramo del campo automotive che negli ultimi anni sta acquisendo sempre maggiore interesse, ed è facilmente integrabile con le tematiche del Polo della Meccatronica. In particolare, esiste già un accordo di mutua divulgazione dei risultati di questo progetto con il progetto SIMEBUS del Polo della Meccatronica, con duplice vantaggio per entrambi i progetti. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI 2. Coerenza, sinergia e grado di integrazione rispetto alla TP/LS di appartenenza e al piano generale di attività del Polo La “Internet of Things” (IoT) rappresenta oggi un modello di interazione con i dati, piuttosto che una vera e propria architettura di rete. L’idea di base è che tutti gli oggetti, anche quelli facenti parte della quotidianità, possano essere identificabili, raggiungibili e interrogabili. Il principale problema della IoT è rappresentato dalla scalabilità delle soluzioni tecnologiche che comporta necessariamente il superamento dei paradigmi esistenti: non più una raggiungibilità esaustiva e deterministica, bensì una comunicazione spesso event-driven e best-effort. Inoltre IoT fa ampia leva sulle capacità di aggregazione dei dati. Ultimo ma non meno importante, IoT richiede la costruzione di una struttura di raccolta, distribuzione e rappresentazione (visualizzazione) efficace dei dati, senza la quale la grossa mole di informazioni diverrebbe inutilizzabile. Virtualmente il modello proposto della IoT si adatta ad una pletora di possibili “oggetti”: la presente proposta si concentra su Internet-Things che si riferiscono al contesto urbano, raccolgono dati di traffico e sfruttano le comunicazioni wireless veicolo-veicolo e veicoloinfrastruttura (V2V e V2I) per la raccolta e l’aggregazione delle informazioni, nonché per la distribuzione di informazioni di controllo. I dati raccolti sono finalizzati al monitoraggio di traffico (compresa la raccolta di dati di congestione e di occupazione di parcheggi) e all’elaborazione di statistiche che possano essere utili ai veicoli per minimizzare il tempo di percorrenza (e dunque di livelli di emissione) e di ricerca di parcheggi. Secondo l’intenzione del Consorzio proponente, l’impostazione scelta offre i seguenti vantaggi: La scelta delle applicazioni e del contesto ambientale-urbano prospetta un’implementazione significativa delle tematiche IoT calandole in una realtà a medio termine; Molte tematiche delle IoT sono presenti. Nella fattispecie, vengono affrontate i seguenti key open issues:: scalabilità della soluzione; ottimizzazione dell’uso di reti di comunicazione wireless; raccolta di dati eterogenei in modalità sollecitata o eventdriven; creazione di piattaforme di elaborazione e rappresentazione visuale dei dati; distribuzione di informazioni per il controllo delle things; L’applicazione risponde a tematiche di sostenibilità che coniugano le direttive europee (si citano le keyword FP7: green routing ed environmental monitoring); Il progetto propone la realizzazione di dimostratori che avranno una propria valenza pratica nelle due seguenti applicazioni: 1) campagna di raccolta di dati reali da veicoli per la stima della congestione stradale e dell’occupazione dei parcheggi; 2) elaborazione di tali dati per la creazione di informazioni di controllo volte alla riduzione dei tempi di percorrenza e della ricerca di parcheggio dei veicoli; Le comunicazioni veicolari infine avranno un proprio spazio, costituendo un asset strategico per economica piemontese, fortemente polarizzato sul veicolare. In particolare i benefici riguardano alcuni sviluppi e numerose ricadute, relative alla creazione di una piattaforma e uno standard di integrazione e gestione dei dati a bordo auto: il progetto inizierà ad affrontare il tema occupandosi dell’integrazione delle piattaforme di visualizzazione dati, del GPS e della piattaforma di comunicazione. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI 3. Stato dell’arte scientifico-tecnologico Le reti di comunicazione veicolari hanno recentemente ricevuto grande attenzione, da parte del mondo sia scientifico che industriale. Tali sistemi di rete permettono infatti il supporto di applicazioni di fondamentale importanza per la sicurezza stradale e per la realizzazione di una mobilità sostenibile. In una rete veicolare, vi sono due modalità di comunicazione: veicolo-veicolo (V2V) e veicoloinfrastruttura (V2I o I2V). Il primo è tipicamente usato per lo scambio di informazioni tra veicoli per servizi di sicurezza stradale. Il secondo mira ad estendere l’orizzonte delle reti veicolari tramite nodi gateway posizionati a bordo strada, i quali permettono di connettersi a Internet o a centri di controllo per ottenere informazioni sullo stato della rete e del traffico stradale o i cosiddetti servizi di informazione e intrattenimento (infotainment). Entrambe le modalità di comunicazione possono poi far uso di trasmissioni multi-hop per estendere l’area di copertura della rete. I protocolli di comunicazione per reti veicolari impiegati a livello internazionale sono DSRC [S1] (standardizzato da ETSI, ISO e CEN in Europa, e da FCC negli Stati Uniti d’America), 802.11p [S2] (standardizzato da IEEE), e CALM [S3] (standardizzato da ISO). Tali protocolli danno la possibilità di comunicare a breve o media distanza, tipicamente nelle bande a 5.9 GHz. Mentre DSRC e 802.11p sembrano essere state progettate con l’obiettivo primario di fornire sicurezza stradale, CALM è maggiormente orientato al supporto di applicazioni infotainment. Vale inoltre la pena citare il progetto ITS (Intelligent Transportation System) che in ambito europeo ha dato vita a numerose iniziative, tra cui eSafety, EasyWay e il Car-2-Car Communication Consortium (C2C-CC) [S4]. Quest’ultimo in particolare ha l’importante ruolo di riunire i maggiori produttori di veicoli e alcuni centri di ricerca per creare uno standard europeo e armonizzare tali specifiche con le regolamentazioni internazionali nel campo dei sistemi di trasporto intelligenti. Riguardo all’aspetto dell’instradamento del traffico dati in reti veicolari, recentemente sono stati proposti numerosi protocolli in letteratura. Tra gli approcci proposti, merita particolare attenzione il cosiddetto routing geografico, o Greedy Perimeter Stateless Routing (GPSR) [Karp00, Lochert05]: assumendo di conoscere la posizione della destinazione, è possibile consegnare traffico senza sapere preventivamente il percorso da seguire, ma semplicemente inviandolo al veicolo che in quel momento è più vicino alla destinazione. Un altro interessante protocollo è TrafRoute [Frank09], che sfrutta l’approccio source routing e la presenza di infrastruttura nel caso il traffico dati debba essere consegnato a grande distanza dal nodo sorgente. Il percorso scoperto tramite TrafRoute è una sequenza di identificatori, che non si riferiscono a veicoli ma a punti fissi (landmarks) che devono essere attraversati. Nell’ambito dei protocolli per la distribuzione e della raccolta dei dati, si citano le soluzioni presentate in [Korkmaz04, Zhao08]. In particolare la prima prevede la diffusione di informazione tramite broadcasting e l’elezione di nodi incaricati ad inoltrare i dati a tutti i veicoli della rete, mentre la seconda mira ad estendere l’area di copertura di nodi di infrastruttura tramite l’uso di veicoli che ritrasmettano i dati in modalità multi-hop. Il lavoro in [Borsetti09] invece propone una tecnica per la diffusione localizzata e il mantenimento dell’informazione all’interno di specifiche aree di interesse. Si sottolinea che rispetto ai lavori esistenti o alle attività di progetto attualmente in corso, la proposta IoT_|_ToI presenta numerosi aspetti innovativi. Innanzitutto, la proposta mira a coniugare comunicazioni wireless da una parte ed algoritmi per la raccolta di campioni sullo stato del traffico veicolare dall’altra. Lo specifico contesto porta alla necessità di definire nuovi meccanismi e protocolli per la raccolta di tali dati, in modo da ottenere statistiche affidabili. Inoltre, applicazioni quali la rilevazione distribuita dello stato dei parcheggi e la distribuzione di tale informazione, richiedono di selezionare accuratamente le modalità di comunicazione (broadcast/geocast/ unicast), al fine di soddisfare la qualità del servizio richiesta dagli utenti. I meccanismi sopra menzionati saranno poi combinati con un servizio di distribuzione di D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI correzione delle coordinate GPS, che costituisce un elemento di novità. Non solo, ma questi meccanismi di correzione permetteranno l’implementazione di numerosi servizi (che richiedono un posizionamento accurato) tramite dispositivi GPS a basso costo, evitando l’uso del GPS differenziale. Infine, a testimonianza della competenza e della rilevanza internazionale delle attività svolta dai partner coinvolti nella proposta IoT_|_ToI, si cita che Magneti Marelli ha partecipato al progetto Integrato Europeo SAFESPOT, “Smart Vehicles on Smart Roads”, in cui è stato sviluppato un primo sistema di comunicazione a bordo veicolo basato sulla tecnologia wireless a corto raggio, e che attualmente partecipa al progetto Europeo, CoVel - “Cooperative Vehicle Localization for Efficient Urban Mobility”, incentrato sulla comunicazione per mobilità efficiente. In ambito regionale, il progetto VICSUM, guidato dal Politecnico di Torino e svolto in collaborazione con CRF (Centro Ricerche Fiat) e CSP (Centro Supercalcolo Piemonte), e finanziato dalla Regione Piemonte, ha studiato la problematica della mobilità sostenibile attraverso la definizione, progettazione e, infine, la realizzazione di scenari di intervento in cui il ruolo cardine è giocato dai sistemi di Information Technology. VICSUM ha definito un’architettura di rete di comunicazione mobile dove i veicoli stessi giocano un ruolo fondamentale nella raccolta di informazioni (sulla viabilità, sui servizi locali, sulle attrattive turistiche, e sull’offerta commerciale) così come nella loro distribuzione e condivisione. I risultati del progetto VICSUM [V1][V2] saranno quindi presi come punto di partenza per lo sviluppo di alcune delle soluzioni che si intendono studiare e sviluppare nell'ambito del progetto IoT_|_ToI. [S1] http://www.its.dot.gov/telecom/tele_dsrc.htm [S2] http://grouper.ieee.org/groups/802/11/Reports/tgp_update.htm [S3] http://www.calm.hu/ [S4] http://www.car-to-car.org/ [Karp00] B. Karp, H. T. Kung, “GPSR: greedy perimeter stateless routing for wireless networks,” 6th ACM conference on Mobile computing and networking, New York, NY, USA, 2000. [Lochert05] C. Lochert, M. Mauve, H. Füßler, H. Hartenstein, “Geographic routing in city scenarios,” ACM SIGMOBILE Mobile Computing and Communications Review, 9(1):69–72, 2005. [Frank09] R. Frank, E. Giordano, P. Cataldi, M. Gerla, “TrafRoute: An Efficient Routing Scheme for Vehicular Networks,” Technical Report 90018, University of California Los Angeles (UCLA), 2009. [Korkmaz04] G. Korkmaz, E. Ekici, F. Ozguner, U. Ozguner, ``Urban Multihop Broadcast Protocol for Inter-vehicle Communication System,'' ACM VANET, 2004. [Zhao08] J. Zhao, T. Arnold, Y. Zhang, G. Cao, ``Extending Drive-Thru Data Access by Vehicleto-Vehicle Relay,'' ACM VANET, 2008. [Borsetti09] D. Borsetti, M. Fiore, C. Casetti, C.-F. Chiasserini, “When Services Go Local”, ACM MSWiM, Tenerife, Spain, 2009. [V1] L. Liquori, D. Borsetti, C. Casetti C.-F. Chiasserini, “An Overlay Architecture for Vehicular Networks”, Networking 2008, Singapore, 2008. [V2] S. Annese, C. Casetti, C.-F. Chiasserini, N. Di Maio, A. Ghittino, M. Reineri, “Seamless Connectivity and Routing in Vehicular Networks with Infrastructure,” IEEE Journal on Selected Areas in Communications (IEEE JSAC), in press. 4. Innovazioni perseguite nel progetto Come anticipato dal titolo del progetto (IoT_|_ToI Internet of Things: road-Traffic over Internet), il progetto declina la Internet of Things in ambito urbano, con particolare attenzione al monitoraggio ambientale e del traffico. Il tema è interessante in quanto propone una soluzione di chiaro impatto, non puramente teorica, e finalizzata alla gestione di problemi reali (congestione di traffico e inquinamento). Per D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI giunta lo studio cala il concetto di IoT in un contesto tecnologico ugualmente di avanguardia, quello delle comunicazioni veicolari. Pertanto le innovazioni sottese sono raggruppabili in due sottoinsiemi ugualmente significativi: innovazioni relative alla gestione scalabile dei dati IoT; innovazioni relative all’applicazione dei concetti IoT in ambito VANET (Vehicular Ad hoc NETworks). Le innovazioni relative al settore IoT riguardano due dei principali punti aperti sottesi in letteratura [1]: 1. la raccolta (e l’indirizzamento) di grandi quantità di dati. Se si fa riferimento al problema specifico dell’autoconfigurazione della rete wireless di interconnessione delle cose è difficile immaginare un’unica rete (virtualmente infinita) di nodi IoT distribuiti in modo indefinito. La soluzione proposta fa riferimento ad un indirizzamento georeferenziato degli oggetti, gestito a livello di rete a pacchetto tramite i nodi veicolari che fungono quindi da proxy; 2. La gestione (anche storica) di grandi quantità dati, la conoscenza (a priori o appresa) degli oggetti (compreso il naming), l’aggregazione dei dati e la visualizzazione: tale problema è ben noto anche alla Comunità Europea che ha sottolineato l’esigenza di un’opportuna governance [2]. Occorre premettere che il paradigma IoT propone una sovrapposizione di informazione generica, per cui è possibile che diversi contesti adottino e adattino il paradigma diversamente – per cui potranno esistere soluzioni disgiunte e diversamente ottimizzate. Pertanto nel settore IoT le innovazioni si collocano contemporaneamente a livello applicativo (in quanto rispondono alla progettazione di una soluzione reale con impatto fino al livello di gestione dati) e a livello di innovazione Europea, (in quanto affronta temi discussi a livello scientifico in programma FP7). Le innovazioni nel settore specifico IoT-VANET [1], riguardano l’impiego di VANET come strumento abilitante per comunicazioni T2T (thing to thing): vehicle-to-person, vehicle-toinfrastructure, vehicle-to-environment. Il tema si coniuga bene con le problematiche di IoT in quanto, la disponibilità di dati fortemente decentralizzati permette di migliorare la conoscenza dello stato del traffico stradale e quindi di prendere decisioni migliori per il suo smaltimento: evidenti sono anche le ricadute ambientali. A ciò si aggiunga che le comunicazioni veicolari VANET costituiscono tuttora uno dei temi di ricerca “aperti” in ambito ICT. Le tecnologie di comunicazione veicolare costituiscono oggi un argomento ancora vivo e non del tutto consolidato; inoltre le conoscenze del settore riguardano principalmente la teoria e la conoscenza simulativa delle problematiche: si osserva a tale proposito che in Europa sono solo recentemente stati avviati nell’ambito FP7 i Field Operational Test (FoT), finalizzati ad una conoscenza pratica (hands-on) del contesto. Inoltre i principali enti di standardizzazione (IEEE e ETSI) stanno attualmente lavorando alla definizione degli standard di comunicazione tra i veicoli, aprendo la strada ad una lunga serie di applicazioni (dal controllo del traffico alla sicurezza di guida). Pertanto il frame work del progetto ben si adatta alla sperimentazione di tali tecnologie emergenti, sia pure in un contesto applicativo specifico (IoT). Non possono quindi essere trascurate le ricadute di innovazione nel settore VANET, particolarmente rilevante per le aziende torinesi del settore automobilistico e, per il comparto Piemontese in generale. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Pertanto nel settore IoT-VANET le innovazioni si collocano contemporaneamente a livello europeo (in quanto contestuale e potenzialmente sinergico ai FoT) e locale (considerata la rilevanza); inoltre le innovazioni attese possono essere classificate sia a livello di soluzione tecnica (ovvero di tecnologia abilitante di base) che a livello applicativo. Le soluzioni attese comprendono quindi contenuti di ricerca di base (con ottime opportunità di pubblicazione in ambito internazionale) ma anche tecnologico di prodotto (con discrete opportunità brevettuali). [1] Si citano a titolo di esempio tre white paper (research report) dell’HammerSmith Group: “The Internet of things: Networked objects and smart devices”,February 2010; “The Internet of things: Vehicles as networked objects”, July 2009 “Clicks and Mortar – Web 4.0, The Internet of Things”, May 2009. [2] Line of action 1 – Governance, del documento Commission of the European Communities (2009-06-18). "Internet of Things — An action plan for Europe" (pag.5) 5. Sostenibilità tecnico-economica L’elevato livello nonché l’equilibrato mix di competenze tecniche dei partner di questo progetto (Università, Istituto di Ricerca, Azienda di componentistica automotive, Piccole Imprese con conoscenze tecniche specialistiche nel settore della progettazione elettronica e software), consentiranno di coprire adeguatamente tutti gli aspetti realizzativi del progetto. Nel merito specifico del rispetto dei tempi e dei costi di realizzazione saranno utilizzate in particolare le competenze che derivano dalle peculiarità del settore di appartenenza delle aziende manifatturiere come ad esempio Magneti Marelli che renderanno disponibili le migliori risorse derivanti dalla lunga esperienza nella progettazione e realizzazione di prodotti elettronici automotive che, come noto nel mercato, richiedono il rispetto di vincoli di costo ed affidabilità molto elevati. Il livello di rischio sarà minimizzato dall’utilizzo in elevata misura di soluzioni tecniche e criteri di progettazione derivanti dall’esperienza di realizzazione di dispositivi di produzione. Al contempo saranno utilizzati idonei strumenti di analisi del rischio adottati in azienda nel processo di ricerca e sviluppo prodotto ed opportunamente adeguati alle esigenze del progetto. Nello specifico lo strumento sarà costituito da un questionario mediante il quale ciascun partner, a cadenza regolare, potrà verificare rispondendo ai quesiti formalizzati il livello di adeguatezza e le eventuali criticità in modo da definire tempestivamente azioni correttive o soluzioni alternative. Una analisi preliminare dei principali rischi connessi alla realizzazione del progetto in oggetto ha portato a definire alcuni aspetti di rilievo riassunti nel prospetto seguente. Componente/Tecnologia Modulo di comunicazione con tecnologia IEEE 802.11 D1.1.1.docx ANALISI DEL PRELIMINARE RISCHIO Livello di rischio Probabilità (Basso/Medio/Alto) (Basso/Medio/Alto) Basso Medio Azioni Correttive Utilizzo di schede Standard o impegno di tecnologie di comunicazione alternative (es. GPRS) Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Disponibilità di dati puntuali da infrastruttura Medio Medio Ricostruzione dati mediante RSU (Road Side Unit) mobile. Sensori di rilevamento esterni (telecamera, sensori ambientali) Basso Basso Utilizzo di soluzioni standard già consolidate. Utilizzo GPS senza correzioni; revisione degli Use Cases in ottica di realizzabilità. Localizzazione precisa GPS Medio Basso Fattibilità degli Use Cases definiti Medio Basso Gestione dei dati in tempo reale nel data base e collegamenti con algoritmi esterni al data base. Basso Medio Revisione degli Use Cases non fattibili in ottica di realizzabilità. Revisione del data base esistente di Hicare, focalizzata sugli aspetti caratteristici del progetto. Le verifiche di fattibilità saranno effettuate a cadenze regolari nel corso di svolgimento del progetto e riguarderanno ogni sotto-componente del sistema, con particolare attenzione alle soluzioni più innovative che verranno preventivamente valutate in termini di effettiva realizzabilità. Ciò consentirà in caso di dubbi o di rischio di infattibilità di ricorrere a soluzioni alternative in grado comunque di garantire il soddisfacimento degli obiettivi di progetto stabiliti. La scelta dei vari componenti HW a bordo vettura e sulle infrastrutture fisse sarà effettuata considerando gli eventuali rischi, indicati nella tabella, ed eventuali soluzioni di back up. Per quanto riguarda invece l’analisi dei rischi dovuti ai dati che vengono scambiati tra i nodi, e il data base di gestione di tali dati, la procedura che verrà compiuta è la seguente. I dati raccolti dai vari nodi IoT fissi e mobili verranno storicizzati nel database multidimensionale proprietario di Hicare (piattaforma "Lilith Enterprise"). La struttura gerarchico/relazionale del database permetterà di accedere ai dati con grande efficienza (in termini di velocità e occupazione disco) e di analizzare i dati sfruttando i potenti strumenti di front end sviluppabili nel framework Lilith. Una base dati relazionale (implementata su MySql) verrà affiancata a quella multidimensionale proprietaria per offrire un accesso open agli algoritmi di controllo traffico. I dati che verranno scambiati tra i nodi IoT fissi e mobili e con il centro di controllo saranno strutturati in messaggi standard per la comunicazione. Il contenuto dei messaggi includerà sicuramente un identificativo del nodo inviante, un tempo di invio, e dei parametri caratteristici che indichino il tipo di dato (dato ambientale, dato da telecamera, dato da veicolo,ecc). La criticità legata all’invio dei messaggi via WiFi è dovuta alla non certezza di ricezione dei messaggi. I protocolli di comunicazione WiFi utilizzati infatti non garantiscono che tutti i messaggi inviati siano effettivamente ricevuti dai nodi. Questa criticità deve essere gestita sia dal lato di chi invia che da chi riceve. Dal lato trasmissione, il nodo che invia un messaggio può decidere di inviarlo più volte per essere certo che almeno uno dei messaggi venga ricevuto. La strategia di invio sarà decisa opportunamente durante la fase di architettura e specifiche del sistema di comunicazione. Dal lato ricezione, il nodo che riceve il messaggio deve operare alcuni controlli per assicurarsi che il messaggio ricevuto sia nuovo (cioè non già ricevuto); se il messaggio è nuovo viene elaborato opportunamente mentre se già ricevuto viene scartato. Il Data Base dovrà essere in grado di gestire la criticità dei dati in termini di allineamento temporale. Se il data base riceve più messaggi consecutivi con lo stesso identificatore, con lo stesso contenuto e con tempi di invio molto simili, dovrà decidere, sulla base delle tempistiche D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI predefinite, se gestire tutti i messaggi, cancellarne alcuni o sovrascrivere dei contenuti nelle tabelle. 6. Integrazione con altre iniziative ed evoluzioni future La proposta di progetto copre diversi campi di attività che sono collegabili a progetti tuttora in corso o precedentemente sviluppati dalle società partecipanti. La comunicazione intra veicolare, tra i vari dispositivi a bordo veicolo ed il sistema di comunicazione VANET, è un ramo del campo automotive che negli ultimi anni sta acquisendo sempre maggiore interesse, ed è facilmente integrabile con le tematiche del Polo della Meccatronica. In particolare, esiste già un accordo di mutua divulgazione dei risultati di questo progetto con il progetto SIMEBUS del Polo della Meccatronica, con duplice vantaggio per entrambi i progetti. La comunicazione VANET, tra veicoli e infrastrutture, è uno degli aspetti chiave su cui la Comunità Europea ha investito fondi negli ultimi anni, con l’obiettivo di introdurre tale tecnologia a bordo dei veicoli per ridurre di diversi punti percentuali gli incidenti automobilistici e le loro conseguenze. Magneti Marelli ha partecipato al progetto Integrato Europeo SAFESPOT, “Smart Vehicles on Smart Roads”, in cui è stato sviluppato un primo sistema di comunicazione a bordo veicolo basato sulla tecnologia wireless a corto raggio. Attualmente Magneti Marelli partecipa ad un altro progetto Europeo, CoVel - “Cooperative Vehicle Localization for Efficient Urban Mobility”, che è incentrato sulla comunicazione a corto e medio raggio per mobilità efficiente, e quindi ha molti punti in comune con la proposta corrente. Le attività che verranno portate avanti nel progetto relativamente ai sistemi di comunicazione seguono anche gli sviluppi che a livello europeo si stanno ottenendo in ETSI e nel consorzio C2C, in cui diversi partner sono coinvolti. In ambito regionale, si evidenzia come la proposta progettuale presenti diversi punti di contatto con il progetto VICSUM, guidato dal Politecnico di Torino e svolto in collaborazione con CRF e CSP, e finanziato dalla Regione Piemonte. In particolare, VICSUM ha studiato la problematica della mobilità sostenibile attraverso la definizione, progettazione e, infine, la realizzazione di scenari di intervento in cui il ruolo cardine è giocato dai sistemi di Information Technology. VICSUM ha definito un’architettura di rete di comunicazione mobile dove i veicoli stessi giocano un ruolo fondamentale nella raccolta di informazioni (sulla viabilità, sui servizi locali, sulle attrattive turistiche, e sull’offerta commerciale) così come nella loro distribuzione e condivisione. I risultati del progetto VICSUM saranno quindi presi come punto di partenza per lo sviluppo di alcune delle soluzioni che si intendono studiare e sviluppare nell'ambito del progetto IoT_|_ToI. Un ulteriore sviluppo, di più lungo termine, è dato dalle comunicazioni Vehicle to Grid (V2G). In questo paradigma i veicoli comunicano con l’infrastruttura di gestione dell’energia elettrica per il coordinamento della produzione/immagazzinamento dell’energia elettrica. Le macchine ibride possono infatti produrre energia necessaria alla rete in caso di un picco di richiesta che non può essere soddisfatta; viceversa i veicoli elettrici possono fungere da accumulatori di energia in avanzo sulla rete. Tutte queste operazioni hanno la necessità di una comunicazione real-time tra la rete (grid) ed il veicolo che possono essere abilitate grazie agli studi che verranno effettuati nel progetto. 7 Modalità di management e controllo del progetto D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI Per la realizzazione del progetto verranno il più possibile utilizzati, con i necessari adeguamenti, le metodologie e gli strumenti normalmente impiegati nel processo di progettazione nell’ambito della ricerca e sviluppo applicata alla realizzazione di prodotti di produzione. Si prevede di utilizzare il modello a V (successivamente ripreso nel Capitolo 4.1) implementando gli strumenti di verifica al termine di ogni fase del ciclo di sviluppo. Come citato già nel Capitolo 3.5, ciò consentirà di attuare le necessarie azioni correttive minimizzando il rischio di incorrere in successive infattibilità e di compromettere l’esito del progetto. Tutti i partner di progetto utilizzeranno la metodologia definita fornendo le evidenze del rispetto del processo (verbali di riunione, design review, piani di verifica e validazione e report di test). Sarà cura del partner capofila supportare i partner nella corretta attuazione del processo e monitorarne l’attuazione. Verranno selezionati ed utilizzati gli strumenti informatici idonei a supportare le varie fasi di progetto (pianificazione, definizione e verifica dei requisiti e delle specifiche, design, implementazione e validazione). In ottica di contenimento dei costi si farà ricorso il più possibile a strumenti standard e di comune conoscenza (ad esempio i diversi strumenti di Microsoft: Office, Project). Verrà costituito uno Steering Committee composto da un rappresentante di ogni Azienda Partner con il compito di monitorare lo svolgimento del progetto e definire le eventuali azioni correttive. Lo Steering Committee si riunirà con cadenza minima trimestrale o secondo le necessità puntuali che dovessero insorgere. Al fine di garantire una corretta ed efficace condivisione della documentazione di progetto sarà istituito un idoneo strumento informatico (collaboration tool) fornito dei necessari requisiti di sicurezza e salvaguardia dei dati. 8 Ricadute, impatti attesi e diffusione/applicabilità dei risultati Il problema del controllo del traffico e dell’inquinamento da esso provocato è attuale a livello europeo. Il progetto si propone di allestire strumenti ICT per la gestione di tali problemi. Considerando il partenariato del progetto e gli strumenti già sviluppati dai partner stessi, l’obiettivo, per quanto ambizioso, risulta perseguibile. Seppure non sia verosimile la costruzione di una soluzione industriale, è sicuramente possibile lo sviluppo di un prototipo e, quindi, l’acquisizione delle conoscenze che accelerino una soluzione a tali annosi problemi. Alla luce di quanto detto si può affermare che la prima ricaduta riguarda l’obiettivo stesso del progetto, ovvero l’accelerazione di soluzioni ai problemi di inquinamento e congestione del traffico. Tali ricadute hanno un evidente impatto sulla sostenibilità urbana. A tale proposito, si desidera evidenziare che la proposta contiene alcune idee innovative. Per esempio, qualora si dimostrassero fattibili, il controllo di congestione e la stima dei parcheggi liberi, rappresenterà un’innovazione di servizio e permetterà di diminuire situazioni di superamento dei parametri di inquinamento e di migliorare la qualità di vita dei cittadini. Il progetto prevede la sperimentazione su rete wireless veicolare di standard da poco introdotti, come l’802.11p. Questo rappresenta un’attività in linea con quanto presente al momento a livello internazionale (come descritto nel Capitolo 3.4, stanno partendo in questi mesi gli International Field Operational Test). Pertanto una seconda importante ricaduta è rappresentata dalla crescita di competenza verticale e non solo teorica nel settore veicolare. I piani di D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI disseminazione già intrapresi congiuntamente da alcuni partner (per esempio Magneti Marelli e ISMB nel progetto Industria 2015 “Easy Rider”) assicureranno piani per le ricadute territoriali. Non possono quindi essere escluse ricadute di innovazione nel settore VANET, particolarmente rilevante per le aziende torinesi del settore automobilistico e, più in generale, per la crescita del comparto Piemontese. Entrando nel merito del partenariato occorre dire che i partner industriali, in particolare Magneti Marelli, avranno ricadute in termini di miglioramento dei propri prodotti e servizi – o quanto meno un’accelerazione nel loro sviluppo. Torino inoltre dispone già di un sistema di controllo del traffico per i mezzi pubblici, gestito da Mizar in collaborazione con 5T. Mizar è interessata quindi ai risultati del progetto perché potranno essere considerati un primo passo in ottica di un aggiornamento futuro dei sistemi di gestione dei mezzi pubblici. Infine occorre menzionare un’altra possibile ricaduta nel settore della sostenibilità. Il traffico, soprattutto nelle grandi città, è in continuo aumento e di conseguenza anche gli incidenti ad esso correlati come mostra il grafico seguente: Il progetto persegue la riduzione delle alte concentrazioni di traffico e la diminuzione dei tempi di ricerca del parcheggio e quindi considera, tra le possibili ricadute indirette, anche la potenziale riduzione degli incidenti. 9. Eventi di verifica del progetto In considerazione della durata del progetto (2 anni) saranno istituite n. 2 milestones annuali di verifica. In occasione di ciascuna milestone di verifica saranno messi a disposizione per verifica sia i deliverable tecnici prodotti fino a quel punto del progetto, sia i report finanziari. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI 10. Descrizione del progetto attraverso Work Packages Il progetto è stato suddiviso in cinque Work Packages, con relativi task. La suddivisione in Work Packages è stata ottenuta seguendo il modello di sviluppo a V (indicato nella figura sottostante). Il WP1 è di gestione e coordinamento, e ha la durata intera del progetto, in quanto segue l’andamento delle attività. Il WP2 si occupa di definizione delle specifiche del sistema cooperativo veicoli - infrastrutture e dei sottosistemi componenti, ricavando per il sistema complessivo e per i componenti sia le specifiche che l’architettura di base. Il WP3 e WP4 sono sviluppati in parallelo temporalmente: partendo dalle architetture dei componenti del sistema veicolo e del sistema infrastruttura, si svilupperanno i moduli hardware e software. Il WP5 si occuperà del test dei singoli componenti dell’architettura veicolare/infrastrutturale, dell’integrazione dei componenti nei nodi veicolari/infrastrutturali, dei test singoli dei veicoli e dei nodi infrastrutturali, e conseguentemente del test del sistema cooperativo complessivo, eseguito sul Test Site. Nell’ambito del WP5 sarà anche eseguita la dimostrazione finale del progetto. WP1 Gestione e Coordinamento Piani di Test WP5 WP2 Integrazione, Verifica e Validazione su Test Site Specifiche Report di Test WP3 WP4 Soluzioni algoritmiche Sviluppo dei nodi IoT Ciclo di sviluppo a V e work package definiti. La tabella seguente illustra i task in base al nome, ai mesi di inizio e fine e al partner responsabile. D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. WP Livello di riservatezza - PU Nome Gestione e coordinamento Mese di fine Partner Responsabile M1 M24 Magneti Marelli Collezione report periodici di attività tecniche e amministrative M1 M24 Magneti Marelli T1.1 Pianificazione attività e monitoraggio. M1 M24 Magneti Marelli T1.2 Rendicontazione di spese e report tecnici periodici M1 M24 Istituto Superiore Mario Boella T1.3 Rendicontazione di spese e report tecnici periodici M1 M24 Politecnico di Torino, Dipartimento di Elettronica T1.4 Rendicontazione di spese e report tecnici periodici M1 M24 Hicare T1.5 Rendicontazione di spese e report tecnici periodici M1 M24 C System T1.6 Rendicontazione di spese e report tecnici periodici M1 M24 Capetti Elettronica T1.7 Rendicontazione di spese e report tecnici periodici M1 M24 Ivrea Sistemi M1 M6 Magneti Marelli Definizione delle specifiche T2.0 Integrazione contenuti tecnici del Work Package M1 M6 Magneti Marelli T2.1 Definizione casi d’uso e requisiti del sistema di comunicazione WiFi M1 M3 Istituto Superiore Mario Boella T2.2 Architettura e specifiche del sistema veicolo M1 M6 Magneti Marelli T2.3 Architettura e specifiche della rete di comunicazione WiFi per veicoli e infrastrutture M1 M6 Politecnico di Torino, Dipartimento di Elettronica T2.4 Architettura e specifiche della base dati M1 M6 Hicare T2.5 Architettura e specifiche del sistema di visione M1 M6 C System T2.6 Specifiche del sistema di visione M1 M6 Ivrea Sistemi T2.7 Architettura e specifiche dei sensori per rilevazioni ambientali M1 M6 Capetti Elettronica M7 M18 Istituto Superiore Mario Boella M15 M18 Istituto Superiore Mario Boella M7 M18 Istituto Superiore Mario Boella M7 M18 Politecnico di Torino, Soluzioni algoritmiche WP3 Mese di inizio T1.0 WP1 WP2 IoT_|_ToI T3.0 T3.1 T3.2 D1.1.1.docx Integrazione contenuti tecnici del Work Package Comunicazione wireless tra nodi IoT. Protocolli di comunicazione wireless Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU IoT_|_ToI per raccolta e distribuzione dei dati T3.3 Algoritmi di visione per controllo traffico e gestione parcheggi M7 M18 C System T3.4 Piattaforme per la gestione di dati e algoritmi di data fusion M7 M18 Hicare T3.5 Logiche di gestione ed integrazione della correzione DGPS nella piattaforma di comunicazione veicolare M16 M18 Magneti Marelli M7 M18 Magneti Marelli Sviluppo dei nodi IoT WP4 Dipartimento di Elettronica T4.0 Integrazione contenuti tecnici del Work Package M15 M18 Magneti Marelli T4.1 Sviluppo dei nodi IoT mobili e supporto allo sviluppo dei nodi fissi M7 M18 Magneti Marelli T4.2 Sviluppo del sistema di correzione DGPS per aumentare la precisione di posizione dei nodi mobili e sviluppo dei nodi IoT fissi M7 M18 Istituto Superiore Mario Boella T4.3 Realizzazione del sistema di visione per monitoraggio stato traffico e occupazione parcheggi M7 M18 Ivrea Sistemi T4.4 Integrazione dei sensori ambientali sui nodi IoT M7 M18 Capetti Elettronica Integrazione, verifica e validazione su Test Site M13 M24 C System T5.0 Integrazione contenuti tecnici del Work Package M22 M24 C System T5.1 Integrazione e validazione delle componenti HW dei nodi fissi M13 M18 Capetti Elettronica T5.2 Installazione ed integrazione del sistema di visione sul Test Site e validazione M13 M18 C System T5.3 Validazione della comunicazione I2V/V2V M13 M18 Politecnico di Torino, Dipartimento di Elettronica T5.4 Installazione ed integrazione delle componenti a bordo veicolo e validazione M19 M24 Magneti Marelli T5.5 Integrazione del sistema di comunicazione sui nodi fissi e validazione M18 M24 Istituto Superiore Mario Boella T5.6 Analisi statistica dei dati del Test Site M13 M18 Hicare WP5 D1.1.1.docx Deliverable D1.1.1. Livello di riservatezza - PU Milestones N. Titolo Organizzazione M1.1 preliminare del progetto Deliverables N. Titolo D1.1.1 IoT_|_ToI_DOC D1.2.1 IoT_|_ToI_RT M1.2 Documentazione D1.2.2 IoT_|_ToI_R D1.2.3 IoT_|_ToI_PDT Casi d’uso e M2.1 requisiti del sistema Architetture e specifiche dei M2.2 sistemi cooperativi. Soluzioni M3.1 algoritmiche Nodi IoT_|_ToI M4.1 mobili Nodi IoT_|_ToI M4.2 fissi M4.3 Sistema Visione Validazione di M5.1 componenti Integrazione di tutti i sistemi a M5.2 bordo veicolo / infrastruttura e validazione Validazione sistema M5.3 complessivo su test site M1.3 Evento finale D1.1.1.docx D2.1.1 IoT_|_ToI_RT_CasiD’usoERequisiti D2.1.2 IoT_|_ToI_PDT_Sistema D2.2.1 IoT_|_ToI_RT_ArchitettureSpecificheSistemi D2.2.2 IoT_|_ToI_PDT_Componenti D2.2.3 IoT_|_ToI_PDT_Integrazione D3.1.1 IoT_|_ToI_RT_SoluzioniAlgoritmiche D4.1.1 IoT_|_ToI_P _Nodi IoT_mobili D4.2.1 IoT_|_ToI_P _Nodi IoT_fissi D4.3.1 IoT_|_ToI_P_SistemaVisione D5.1.1 IoT_|_ToI_RT_ValidazioneComponenti D5.2.1 IoT_|_ToI_RT_ValidazioneIntegrazione D5.3.1 IoT_|_ToI_RT_ValidazioneSistema IoT_|_ToI