Paolo Tinarelli ha conseguito la laurea in Scienze
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Paolo Tinarelli ha conseguito la laurea in Scienze
Paolo Tinarelli ha conseguito la laurea in Scienze Motorie all’Università di Bologna. Ha svolto l’attività di educatore fisico in diversi ambiti sportivi e formativi. Si è diplomato in Massofisioterapia e Massaggio. Ha organizzato corsi di massaggio per neonati ed ha svolto l’attività di massaggiatore-chinesiologo. Ha conseguito il D.O. (Diploma in Osteopatia) presso il C.I.O. (Collegio Italiano di Osteopatia) ed è m.R.O.I. (membro del Registro degli Osteopati d’Italia). Segue corsi di Medicina Tradizionale Cinese in sinergia con i principi dell’Osteopatia. Attualmente svolge l’attività di osteopata ed è docente presso l’Osteopathic Spine Center Education di Bologna. COS'È L'OSTEOPATIA Il termine Osteopatia, dal greco osteon (osso) e pathos (sofferenza), fu ideato dal Dott. Andrew Taylor Still per definire quelle disfunzioni che coinvolgono, oltre alle ossa, l’intero organismo, e che si manifestano con tensione e rigidità dei tessuti, causando dolore ed una postura alterata. Chi pratica questa scienza olistica viene definito osteopath (osteopata): colui che sul sentiero (path) dell’osso (intendendo tutti i tessuti della struttura umana), valuta come funziona l’organismo, offrendo, a chi gli si rivolge, un recupero naturale della salute. L’Osteopatia si basa sul principio che un corpo ben alimentato, che possiede una corretta postura e vive in un habitat confortevole, è in grado di produrre efficacemente propri rimedi contro le malattie che lo debilitano. BREVE STORIA L’Osteopatia è nata negli U.S.A. nel 1874, sotto l’impulso del Dott. Still, che nel 1892 fondò nel Missouri la prima scuola osteopatica. L’Osteopatia nel tempo si è sviluppata in tre grandi branche: strutturale, viscerale e craniosacrale. La prima si occupa prevalentemente della struttura articolare, muscolare, legamentosa; quella viscerale considera la funzionalità degli organi e dei visceri; l’Osteopatia cranio-sacrale si occupa del buon funzionamento del Sistema Nervoso Centrale (cranio, rachide, osso sacro). In realtà sono solo branche formali, in quanto l’osteopata, per migliorare lo stato di salute della persona, si avvale di tutte le sue conoscenze professionali, utilizzando le tecniche più idonee al problema. Attualmente l’Osteopatia è riconosciuta legalmente nei Paesi Anglosassoni e in Brasile. In Europa è regolamentata in Gran Bretagna, Francia, Paesi Nordici, Germania, Svizzera. Nel 1999 il Consiglio d’Europa ha invitato gli stati membri a regolarizzare lo “status delle medicine non convenzionali”, tra cui l’Osteopatia, in modo da garantirne a pieno titolo l'inserimento nei “Servizi Sanitari Nazionali”, come professione indipendente ed autonoma. Nel 2010 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riconosce l'Osteopatia. In Italia il 19-12-2012 è stata approvata la legge che riconosce l’Osteopatia, ma come professione non sanitaria. Il ROI (Registro degli Osteopati d’Italia) è l’associazione osteopatica che è stata dichiarata “Persona giuridica” dallo stato italiano. COME AGISCE I sistemi arterioso, venoso e linfatico danno nutrimento a tutte le cellule del corpo umano e provvedono all’eliminazione delle sostanze di rifiuto. L’osteopata, attraverso le sue tecniche, rimuove gli ostacoli a questo “fiume di vita”, permettendo alle forze autoguaritrici di ripristinare lo stato di salute. I principali strumenti di lavoro dell’osteopata sono la sua sensibilità manuale ed un lettino. Le mani dell’osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti ed a raccogliere dati importanti sulla loro consistenza e temperatura. Egli non tocca necessariamente le parti dolenti del corpo, ma quelle che sono causa del dolore: così un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla colonna vertebrale, sul disequilibrio del bacino, sulla respirazione, o intervenendo solo su un organo addominale. INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI Per essere in buona salute è necessaria l’integrità della nostra struttura, del nostro sistema di regolazione neurologico, ormonale e circolatorio. Le indicazioni per rivolgersi ad un osteopata riguardano i disturbi funzionali, cioè tutto ciò che funziona male nel corpo. Lo scopo è quello di favorire le normali reazioni dell’organismo, stimolandone le possibilità di autoguarigione. Fino a quando è possibile ripristinare le capacità di autoriparazione del corpo, qualunque tipo di disturbo fisico è di competenza dell’osteopata. Il limite ad intervenire si ha quando sono presenti gravi lesioni anatomiche, oppure in tutte le urgenze mediche di pronto soccorso. In questi casi, non c’è l’impellenza di agire sulla causa che ha provocato l’instaurarsi della malattia, ma bisogna intervenire rapidamente per eliminare il malessere. Ad eccezione di queste circostanze estreme, il trattamento osteopatico è necessario, come “aiuto esterno”, per ristabilire le normali funzionalità del corpo e ritrovare lo stato di salute, senza timore di provocare effetti secondari indesiderati. CHI PUÒ BENEFICIARE DI UN TRATTAMENTO OSTEOPATICO Neonati e bambini, a causa di un parto difficoltoso e/o con problemi cranio-sacrali; donne in gravidanza e dopo il parto, per migliorare la respirazione (utile durante la gestazione ed il travaglio), l’elasticità delle articolazioni pelviche e di eventuali cicatrici, agire sull’incontinenza e sulla depressione post-parto; adolescenti, con atteggiamenti posturali scorretti (scoliosi, cifosi, ecc.); sportivi, per agire tempestivamente sugli squilibri muscolari che predispongono a strappi e a traumi ripetitivi; adulti, per intervenire sui malesseri dell’organismo e non compromettere l’efficienza fisica e mentale; anziani, per avere un sostegno valido nelle malattie croniche e affrontare meglio le condizioni precarie di salute; tutte le persone che hanno subito un trauma da “colpo di frusta”.