guida alla coltivazione dei peperoncini piu` piccanti del mondo 2016

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guida alla coltivazione dei peperoncini piu` piccanti del mondo 2016
GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DEI PEPERONCINI PIU' PICCANTI DEL MONDO 2016
­ INTRO e TABELLA DEI PEPERONCINI DI TUTTO IL MONDO
­ CAPITOLO 1: LA SEMINA
­ CAPITOLO 2: LA FASE VEGETATIVA
­ CAPITOLO 3: LA FIORITURA e LA RACCOLTA DEI PEPERONCINI
­ CAPITOLO 4: COSA FARE CON LE PIANTE DOPO AVER RACCOLTO I PEPERONCINI
INTRO e TABELLA DEI PEPERONCINI DI TUTTO IL MONDO
La classifica dei Peperoncini più piccanti del Mondo è data dalla Scala di Scoville, il cui valore espresso in SHU (Scoville Heat Units), determina la
piccantezza di un Peperoncino, per farvi un paragone considerate che il classico Peperoncino Cayenna Rosso che potete trovare in qualsiasi
supermercato arriva al massimo a 30.000 SHU. Tenete sempre a portata di mano la seguente TABELLA DEI PEPERONCINI DI TUTTO IL MONDO da
me redatta ed aggiornata a Settembre 2016: vi è riportata la posizione in classifica dei principali Peperoncini, la piccantezza in SHU, la
provenienza, la temperatura e giorni necessari per la germinazione, quest'ultimo dato è ESTREMAMENTE IMPORTANTE in fase di semina. I
Peperoncini in cui non viene indicato un colore diverso si considerano generalmente rossi, rientrano nella classifica i vari colori di ogni singola
specie, anche se il gusto sarà diverso, per esempio i valori del Trinidad Moruga Scorpion si suppone essere identico per la versione rossa, gialla e
chocolate.
NOME
PICCANTEZZA IN
SHU
PROVENIENZA
GERMINAZIONE
1) Carolina Reaper
2.200.000
Stati Uniti
22° / 32° gradi in 10 / 20
giorni
2) Trinidad Moruga Scorpion
2.000.000
Trinidad & Tobago
22° / 32° gradi in 10 / 20
giorni
3) Douglah, Bhutlah, Sepia Serpent, Trinidad
Scorpion Butch Taylor, Naga Viper (Inghilterra), Jay
Peach
1.500.000 circa
Caraibi, Inghilterra e Usa
22° / 32° gradi in 10 / 20
giorni
4) Naga Morich, Bhut Jolokia ­ Ghost Chili, Infinity
Chili, 7 Pod (Giamaica)
1.000.000 circa
India e Giamaica
22° / 32° gradi in 08 / 20
giorni
5) Habanero Red Savina
577.000
Messico
20° / 32° gradi in 07 / 14
giorni
6) Habanero di tutti i colori, Fatalii, Scotch Bonnet,
Pink Tiger, Pimenta da Neyde
300.000 circa
Messico, Usa, Italia, Brasile
20° / 32° gradi in 07 / 14
giorni
7) Burkina Yellow, Yellow Bullet, Capezzolo di
Scimmia, Jamaican Hot, Gorogong Yellow
200.000 circa
Africa, Perù, Giamaica
20° / 32° gradi in 07 / 14
giorni
8) Bird's Eye, Malagueta, Thay Dragon, Rocoto,
Mushroom, Brasilian Starfish, Aji Fantasy White,
Acratà, Cheiro Roxa
100.000 circa
Africa, Brasile, Thailandia,
Ande
20° / 32° gradi in 07 / 14
giorni
9) Calabrese, Tabasco, Aji, Cayenna, Peter Pepper,
Chile de Arbol, Serrano, Elephant Trunk, Hot Apple,
Thunder Mountain Long Horn, Piri Piri
23.000 / 50.000
Italia, Messico, Cina
18° / 32° gradi in 07 / 14
giorni
10) Jalapeno, Hungarian Yellow Wax, Anaheim, Bacio
di Satana, Cherry Pepper
5.000 / 15.000
Messico, Ungheria, Italia
18° / 32° gradi in 07 / 14
giorni
CAPITOLO 1: LA SEMINA
Tutte le piante di Peperoncino, apparte il Cayenna, il Calabrese, il Cherry, il Bacio di Satana e pochi altri, sono di origine caraibica / tropicale, sono
quindi abituate a nascere in luoghi dove è caldo tutto l'anno. Hanno una germinazione ed una crescita lenta visto che non sono obbligati dalla
natura a fruttificare velocemente a causa dell'arrivo dell'inverno. Una volta nate sono tutte piante di facile gestione, la cosa un pò più complicata,
specialmente per i principianti, è appunto la fase di germinazione, cioè quella in cui si passa dal Seme alla piantina. Piantate i Vostri Semi durante
il giorno di luna nuova nei mesi di gennaio, febbraio, marzo... se non si ha la possibilità di piantare in questo periodo potrete comunque seminare
fino a giugno anche se sarà molto probabile che la fruttificazione la otterrete l'estate dell'anno successivo. Le piante di Peperoncino più piccanti
(Capsicum Chinense), se trattate come vi spiegherò più avanti, vivranno per vari anni e non solo per un anno come i nostri Peperoncini (Capsicum
Annuum). Il giorno preciso della luna nuova di ogni mese lo potrete trovare facilmente su Google. Prendiamo come esempio il Peperoncino più
piccante del Mondo, entrato nel Guinness dei Primati a dicembre 2013, il mitico CAROLINA REAPER: come vedete dalla tabella i Semi
germoglieranno ad una temperatura di almeno 22 gradi... qui viene la difficoltà principale: creare un ambiente cosi caldo nel mese di gennaio o
febbraio. Il mio consiglio è quello di comprare una miniserra con tanto di semenzaio, terriccio per la semina e termometro / igometro. La miniserra
crea un piccolo ambiente caldo e umido, con questo caldo che io suggerisco di mantenere fra i 24 ed i 28 gradi (temperatura ottimale per tutti i tipi
di Peperoncino) si ha la certezza che i semi germoglino e che lo facciano più celermente. Nel caso non vogliate comprare una miniserra piantate i
Vostri Semi in un vaso ponendolo vicino a una fonte di calore, come può essere un termosifone, monitorando il fatto che non sia nè troppo lontano
nè troppo vicino in modo da mantenere sempre una temperatura fra i 24 ed i 28 gradi... molto più difficile a dirsi che a farsi, basterà avere un
termometro digitale con cui controllare, altrimenti se avete intenzione di piantare pochi semi, piantateli in piccoli vasetti e metteteli sopra il
modem, il calore sprigionato aiuterà molto nella germinazione. Prendete i Vostri Semi e metteteli in un bicchiere di acqua per le 24 ore precedenti
alla semina, cosi facendo farete capire al Seme che è giunto il momento di germogliare e ammorbiderete il tegumento. Il giorno dopo prendete il
Vostro semenzaio o vaso e riempitelo di terriccio da semina, generalmente composto per il 50% da terriccio normale e per il 50% da sabbia e/o
perlite. Dovete essere assolutamente certi che nel terriccio che utilizzerete non ci sia alcuna traccia di fertilizzante, deve essere quindi light,
altrimenti rischierete di bruciare i Semi. Riempite i Vostri contenitori fino a mezzo centimetro dalla cima, spruzzateci un pò d'acqua possibilmente
tiepida, adagiateci i Vostri Semi tirandoli fuori direttamente dall'acqua e copriteli delicatamente con il mezzo centimetro di terra che manca per
arrivare in cima al vaso o semenzaio che utilizzate. Rispruzzateci un pò d'acqua. Non premete mai il terriccio dentro il contenitore che state
utilizzando per la semina altrimenti rischiate di soffocare il Seme.
Una volta interrati tutti i Vostri Semi prendete una pellicola di nylon come quella usata in cucina e coprite il Vostro vaso o semenzaio in modo da
mantenere ancora di più la temperatura giusta e l'umidità. Ricordatevi di distanziare i Semi l'uno dall'altro di almeno un centrimetro. Adesso non
dovete far altro che porre il Vostro semenzaio o vaso vicino a una fonte di calore come quella di un termosifone, monitorando con un termometro,
che la temperatura non scenda MAI SOTTO I 20 GRADI e che preferibilmente si mantenga fra i 24 ed i 28 gradi SEMPRE. Mai esporre i Semi al sole
diretto nel tentativo di far aumentare la temperatura, perchè cosi facendo i Semi si bruceranno sia per il calore che per la troppa luce. La
situazione ideale infatti, oltre alla temperatura, è una zona di penombra finchè i Semi non nascono e si aprono nelle loro caratteristiche due
foglioline verdi. E' altrettanto fortemente SCONSIGLIATO di mettere il Vostro semenzaio o vaso sopra la fonte di calore, altrimenti i Semi li
bollirete e non germoglieranno. Per mantenere il calore durante la notte, nel caso si spegnessero i termosifoni, usate delle scatole di legno o di
cartone che sono buoni isolanti di temperatura. A questo punto la fase di semina è conclusa e dovrete solo aspettare i giorni indicati per ogni
singola specie nella tabella... nel caso del Carolina Reaper se avete fatto tutto bene vedrete sbucare le prime piantine dopo una decina di giorni (a
volte ne bastano 4 o 5), se cosi non fosse aspettatene comunque venti.
In questo periodo di attesa della nascita delle piantine dovrete solo ricordarvi due cose: 1) Levare la pellicola di nylon e spruzzare con acqua tiepida una volta al giorno il Vostro semenzaio o vaso facendo molta attenzione a che la terra
risulti SEMPRE umida e non fradicia altrimenti rischiate di far marcire i Semi. Dopo aver spruzzato l'acqua rimettete la pellicola di nylon.
2) Controllare che la temperatura del Vostro termometro, che dovrete adagiare in cima al Vostro vaso o semenzaio anch'esso SOTTO la pellicola di
nylon, sia fra i 24 ed i 28 gradi... MAI FAR SCENDERE LA TEMPERATURA SOTTO I 20 GRADI ALTRIMENTI NON NASCE NIENTE. Ovviamente nel caso
la temperatura sia troppo bassa avvicinate il Vostro semenzaio o vaso alla fonte di calore, nel caso invece sia troppo alta allontanatelo dalla fonte
di calore.
Se avrete fatto tutto bene Vi assicuro che sarà una gioia enorme veder spuntare le Vostre piantine!
CAPITOLO 2: LA FASE VEGETATIVA
La fase vegetativa è il momento in cui si va dalla nascita della piantina alla nascita dei primi fiori e quindi alla fruttificazione. In questa fase, che
va più o meno da febbraio fino a giugno, dovrete trapiantare le piantine dal contenitore iniziale in cui è nato il Seme a un vaso del diametro di
circa 10 centimetri per un'altezza di 10 centimetri. Rimuovete con estrema delicatezza la piantina dal semenzaio, possibilmente lasciando la terra
che ha intorno alle radici INTATTA e ponetela a dimora nel nuovo vasetto. Il nuovo vasetto dovrà avere una base composta da uno o due centimetri
di pietra pomice o affini (quei sassetti che servono ad un corretto drenaggio e cioè a non lasciar ristagnare l'acqua dentro il vaso), poi mettete del
terriccio universale con una percentuale di 80% terriccio e 20% perlite (quei sassolini bianchi dal ph neutro che servono a mantenere la giusta
umidità e a far crescere le radici della piantina senza incontrare troppe difficoltà), ponete una piantina per vasetto e infine ricoprite con un
centimetro di pietra pomice o affini in modo che il terriccio non si secchi a causa del sole diretto.
RICORDATI CHE:
­ Tutte le piante di Peperoncino sotto i 10 gradi MUOIONO
­ Tutte le piante di Peperoncino sotto i 20 gradi NON CRESCONO
­ Esporre le piante di Peperoncino al sole il più possibile non appena avranno fatto almeno 4 foglioline, apparte il torrido sole di giugno e luglio,
momento in cui per stare al pieno sole dovranno già essere grandicelle
­ Se la notte la temperatura scende a 10 gradi mettete le piante al riparo dal freddo.
Se volete usare la chimica (sempre con parsimonia) nei mesi di aprile, maggio e giugno innaffiate le piante per il giorno della luna piena,
momento in cui la luna attrae maggiormente la Terra e momento in cui, grazie a questa attrazione, le piante crescono di più, con un concime
liquido, io suggerisco quello universale con NPK 20­20­20, vale a dire una fonte di nutrimento di ampio raggio sia in azoto, determinante in fase
vegetativa, fosforo e potassio, importanti per la salute della pianta e ancora di più durante la fruttificazione. Se volete dei Peperoncini Bio
scordatevi la chimica e usate del semplice letame. Quando la pianta sarà troppo grande per il vasetto da 10 cm di diametro, ve ne accorgerete se
tirando fuori la pianta dal vaso ci saranno tutte le radici in circolo intorno al perimetro del vaso, trapiantatele in un vaso più grande. La scelta del
vaso dipende dallo spazio che avete a disposizione, la misura ottimale per i vasi è di 20 litri per i Capsicum Chinense e 15 litri per tutti gli altri,
cmq sia se non avrete abbastanza spazio otterrete dei risultati soddisfascenti anche con vasi da 5 litri. Va da sè che più grande sarà il vaso e più
grande sarà la pianta e il raccolto. Ricordatevi che nei giorni più caldi di giugno, luglio ed agosto dovrete annaffiare le piante, possibilmente dopo il
tramonto, tutti i giorni.
CAPITOLO 3: LA FIORITURA e la RACCOLTA DEI PEPERONCINI
Siamo più o meno nel periodo che va da maggio e giugno ed i primi fiori cominciano a sbocciare sulle nostre belle piante di Peperoncino. E' una
bella soddisfazione vero? Bene! In questa fase Vi dovrete solo ricordare di annaffiare quotidianamente le Vostre piante e di versare l'acqua alla
base del tronco della pianta e di non nebulizzare MAI sulle foglie perchè le piante di Peperoncino non amano questo trattamento. Verso l'inizio di
luglio potrete iniziare a raccogliere i Vostri beneamati Peperoncini, le primizie iniziano proprio a luglio, a seconda ovviamente della specie. La
fruttificazione si porterà avanti finchè farà caldo e a seconda della zona in cui vivete addirittura fino a novembre, durante l'eccezionale caldo
dell'anno 2015 alcuni miei amici Sardi hanno raccolto Peperoncini Habanero Orange fino all'inizio di dicembre. Per capire quando un frutto è pronto
per la raccolta dovrete aspettare che il colore sia bello vivo e se prendendo in mano il frutto e alzandolo si stacca... allora vuol dire che è pronto
per la raccolta. Una volta raccolti i Peperoncini, tagliateli a metà, disponeteli su un piatto e lasciateli al sole alcuni giorni... questo è il metodo
antico vecchio di centinaia di anni, altrimenti potrete disporli su una teglia in forno per alcune ore a 50 gradi ricordando di lasciare leggermente
aperto lo sportello del forno per far uscire l'umidità. L'essiccazione sarà terminata quando i Peperoncini stringendoli in mano si sbricioleranno. Se
volete farvi una bella pasta piccante potrete comunque usare i Peperoncini freschi, tagliateli a piccoli pezzi e soffriggeteli insieme a cipolla e/o
aglio. Ricordatevi di trattare questi Peperoncini con i guanti e MAI E POI MAI TOCCARVI OCCHI O BOCCA mentre li maneggiate, rischiereste
l'ustione, a me è successo e non è una bella cosa.
CAPITOLO 4: COSA FARE CON LE PIANTE DOPO AVER RACCOLTO I PEPERONCINI
Queste piante tropicali vivono per alcuni anni (anche 4 o 5) se trattate adeguatamente. Ovviamente non potrebbero sopravvivere al nostro inverno
italiano quindi per far si che arrivino alla primavera successiva una volta che avrete raccolto tutti i Peperoncini dovrete potarle. Potatele con
decisione lasciando solo i rami principali e qualche foglia e generalmente fra la fine di ottobre e l'inizio di novembre mettetele in casa o comunque
in un posto riparato dove la temperatura NON SCENDA MAI SOTTO I 10 GRADI, annaffiatele poco. Cosi facendo a febbraio dell'anno successivo,
quindi dopo appena 3 o 4 mesi, la pianta rinizierà il suo nuovo ciclo vegetativo e potrete ripetere le operazioni sopra elencate nuovamente ed
ottenere un nuovo e senz'altro più copioso raccolto.
Questa piccola Guida è stata scritta con passione e amore da Carlo Martini di Semi Strani ed è Free Copyright, ho usato in questa stampa un
carattere piccolo e nel formato fronte/retro al fine di usare un solo foglio di carta, contro ogni spreco e per salvaguardare, anche con questi piccoli
gesti, la nostra Madre Natura, ne potete fare l'uso che volete, salvo ricavarci dei soldi o modificarla. Se volete dei Semi veramente tosti visitate il
mio umile sito www.semistrani.com