DECIO GIOSEFFI - Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti

Transcript

DECIO GIOSEFFI - Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti
RICORDO DI DECIO GIOSEFFI
Decio Gioseffi, giugno 1988.
DECIO GIOSEFFI (1919-2007)
IDEE E PROSPETTIVE A CONFRONTO
Maurizio Lorber
Decio Gioseffi, scomparso il primo marzo 2007, era nato a Trieste il 12 agosto 1919. Laureatosi a
Padova in Archeologia e Storia dell’Arte Antica, dal 1943/44 divenne assistente di Luigi Coletti e di
Roberto Salvini presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Trieste. Libero docente dal
1958, assunse gli incarichi di Storia della critica d’arte, Storia dell’arte medioevale e Storia dell’arte
moderna fino a divenire cattedratico di Storia dell’arte medioevale e moderna nel 1967. Ricoprì ininterrottamente il ruolo di direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte medioevale e moderna dell’Università
di Trieste dal 1964 al 19931.
Furono due studi, realizzati quando ancora si poteva definire un giovane studioso, ad attribuirgli i
primi riconoscimenti internazionali: Perspectiva artificialis. Per la storia della prospettiva spigolature ed
appunti e La cupola vaticana: un’ipotesi michelangiolesca entrambi editi dall’Università degli Studi di Trieste,
rispettivamente nel 1957 e 1960 per i quali ottenne il prestigioso premio Olivetti (1957 e 1961).
Accanto all’attività scientifica, Decio Gioseffi, svolse un’intensa attività di critico militante che trovò
ampio spazio in programmi radiofonici e dal 1945 al 1962 in interventi sui quotidiani locali, un elenco di questi è pubblicato di seguito al presente contributo.
Discreto e riservato, Gioseffi fu apprezzato membro di molti comitati e consigli scientifici di enti
culturali, mostre, musei, riviste scientifiche, fra cui ricordiamo i consigli scientifici del Centro
Internazionale per gli Studi di Architettura di Vicenza e dell’Università Internazionale dell’Arte di
Firenze nonché il Comitato di redazione della rivista “Critica d’Arte”. Dal 1980 al 1989 divenne
Presidente del Comitato di Settore per i Beni Artistici e Storici presso il Ministero dei Beni Culturali.
Da attento studioso, volle incentivare gli studi di storia dell’arte dei giovani studiosi locali e proprio
a tal fine fondò e diresse, dal 1975 al 1993, il periodico “Arte in Friuli Arte a Trieste”, voce ufficiale
della ricerca svolta in seno all’Istituto di Storia dell’Arte di Trieste.
La passione per discipline apparentemente lontane dalla storia dell’arte quali l’epistemologia e la
semiotica2 e la sua inesauribile curiosità enciclopedica lo hanno condotto ad applicare un metodo interdisciplinare mai banalizzante a tutte le tematiche delle quali ha trattato. Fin dagli esordi, con la già
ricordata Perspectiva artificialis (Trieste, 1957) e con il testo dedicato a Canaletto (Trieste, 1958) concernente l’uso e le implicazioni della camera ottica nell’ideazione e realizzazione delle vedute, dimostrò
di padroneggiare aspetti tecnici solitamente ostili agli studiosi di ambito umanistico: “No student of the
vedutisti can afford to neglect this lively and exhaustive work which puts an end to much vague surmissing about the use of the camera obscura3”. Pur senza potersi definire un contemporaneista, apportò
contributi originali per il reperimento delle fonti visive in chiave semiologica di Mondrian e Picasso4.
L’ a p p roccio agli studi che caratterizzò Gioseffi può trova re analogia soltanto nell’opera di altri due studiosi: Carlo Ludovico Ragghianti e Ernst Gombrich, sebbene l’impronta del triestino rimanga sempre al
di fuori dagli schemi consolidati, come conferma il poderoso lavoro su Giotto Architetto, (Milano 1964)
nel quale vennero formulate ipotesi coraggiose e furono proposte soluzioni a problemi inediti: “If at times
we may feel that Dr Gioseffi is attempting to claim too much for his Giotto architetto, all students of the
9
master will neve rtheless be in his debt for the courageus exploration of so much uncharted ground [...] it
raises fundamental questions that have scarcely been touched upon by previous students of Giotto”5.
La passione per l’architettura, già palesatasi nei primi studi, rimase costante nella sua attività. In particolare Palladio e il palladianesimo lo videro coinvolto sia a livello di direzione scientifica che di pubblicazioni nell’attività del “Centro Internazionale degli Studi di Architettura Andrea Palladio” di
Vicenza. Gli articoli presenti nel “Bollettino del Centro di Internazionale degli Studi di Architettura”
coprono un arco di tempo che va dal 1972 al 19806.
Si interessò anche all’arte medioevale con numerosi contributi che spaziano dalla miniatura7 alla
scultura8 toccando tematiche particolarmente dibattute9.
Nel 1994 vennero nuovamente editi alcuni studi di storia della prospettiva (dal 1957 al 1988) nella
rivista “Arte in Friuli Arte a Trieste”. La prefazione, a cura dello stesso studioso triestino, è l’ultimo scritto che Decio Gioseffi ci ha lasciato.
Assertore convinto che la conoscenza non dovesse prescindere dall’esperienza empirica, in questo
ultimo testo ci ricorda che
[se] il metodo è quello di interagire con le cose vuol dire che alcune cose esistono ed esiste
anzitutto il soggetto interagente. Tutte le dimostrazioni [...] sono basate su assiomi. Ma il convenzionalista pensa di poter porre o togliere assiomi a suo piacimento, mentre per l’operazionista
tutto si fonda sull’assioma del soggetto. Il soggetto operante non può essere estromesso dall’ o p erazione che da esso è anzi fondata [...] L’assioma del soggetto o dell’io che non potrà essere negato neanche da chi dice di negarlo è il soggetto fondante di qualsiasi proposizione sensata10
Decio Gioseffi non era un convenzionalista e riteneva che il mondo avesse una sua oggettività che
non derivava da formule ermeneutiche o relativistiche. Questo approccio è assolutamente congruente
con il suo metodo di indagine, come appare con chiarezza fin nel suo primo testo sulla prospettiva:
“One of the valuable features of Dr Gioseffi’s book [Perspectiva artificialis] is that it brings the subject
back on to empirical plane, where it can, if necessary, he investigated by experiment”11.
Ma, come ha ben rilevato Tomás Maldonado, “Gioseffi colloca al centro della sua analisi le implicazioni epistemologiche della prospettiva, andando ben oltre la prospettiva stessa, per investire la più
vasta questione del valore conoscitivo di ogni tipo di rappresentazione illusoria della realtà”12.
Né l’esperienza fenomenica né la storia sono il luogo nel quale regna l’infinita interpretazione. Su
questi punti avrebbe ancora potuto discutere, trovando notevoli punti di contatto, con studiosi quali
Umberto Eco, Carlo Ginzburg e Maurizio Ferraris13. Decio Gioseffi infatti, in maniera provo c a t o r i a
e dissacrante, ricord a va puntualmente durante le sue lezioni come sia un bel affermare che la “re a l t à ”
è solo questione di interpretazione quando ti cade un ferro da stiro sul piede.
L’uomo conosce ciò che fa. L’ha detto il Vico, intendendo di riferirsi alla storia. Ci ho messo
molto per accorgermi di quanto la posizione del Vico (meglio da me conosciuto attraverso il
lungo e produttivo ancorché intermittente sodalizio con il Ragghianti) potesse riuscire di supporto alla concezione operatoria (secondo Bridgman e Dingler) che mi pareva di poter più facilmente condividere riguardo una teoria generale della conoscenza14
La questione prospettica. Panofsky e Gioseffi una disfida di idee
Il posto di Decio Gioseffi nella storia dell’ a rte resta comunque indissolubilmente legato allo studio della pro s p e t t i va15, tanto che nel 1987 pubblicò un saggio sulla pro s p e t t i va rinascimentale nel
10
Confronto fra l’Apocalisse di St. Sever (metà dell’XI secolo) e Guernica di Picasso.
catalogo della mostra Space in Eu ropean Art allestita a Tokyo16, al quale part e c i p a rono anche Gi u l i o
Carlo Argan e Ernst Go m b r i c h .
Tanti dei suoi tanti scritti sono caratterizzati da quel tratto vivace, alle volte anche polemico, ricco dal
punto di vista argomentativo che già si imponeva in Perspectiva artificialis: “Questo del Gioseffi è un lavoro serio, vivo, stimolante, anche se in certi punti soffre per eccesso di dimostrazione o di confutazione”17.
Ma per comprendere appieno il contributo apportato da Gioseffi agli studi prospettici è necessario
inquadrare il fenomeno in termini contenutistici e di autori.
La storia della prospettiva, intesa quale rappresentazione dello spazio nell’arte, trova il suo principio
nello studio del 1927 di Erwin Panofsky18, il quale definì una “forma simbolica” quel sistema geometrico ideato da Brunelleschi per rappresentare lo spazio. Ma il senso di questa definizione rimanda a
quella chiave interpretativa dell’arte che è l’iconologia. Disciplina volta all’interpretazione dell’opera
attraverso l’analisi di diversi elementi: religiosi, politici, scientifici e filosofici riferibili ad un determinato periodo che ne definiscono i principi, le tendenze e i pensieri propri di un gruppo sociale o culturale. L’iconologia è pertanto un metodo interpretativo attraverso il quale lo storico recupera e comprende il significato simbolico latente dell’opera.
Riferendosi pertanto alle ricerche di Aby Warburgh e, congiuntamente, agli studi filosofici del
Cassirer, Panofsky propose la teoria delle “forme simboliche”, all’interno della quale è proprio il metodo di rappresentazione spaziale a divenire il simbolo di una civiltà e a rivelare, al pari del soggetto rappresentato e dei significati ad esso connessi, la cultura e la concezione del mondo soggiacente. Questo
modello di indagine che potremmo definire quasi una sorta di pre-semiotica dell’arte ha dato il via ad
una notevole quantità di studi che, relativamente alla prospettiva, sono stati portati avanti da autori
quali Pierre Francastel19, John White20 e Alan M. G. Little21. Secondo il loro punto di vista:
1. Gli antichi non conoscevano la prospettiva lineare così come intesa nel Rinascimento poiché il loro
concetto di spazio era diverso.
2. I valori “simbolici” e i sistemi di rappresentazione spaziale sono interdipendenti.
3. Il contesto socio-culturale è la chiave per compre n d e re e va l u t a rele diverse modalità di raffigurazione.
4. Nel Rinascimento esistevano teorie e, di conseguenza, rappresentazioni prospettiche diverse - pros p e t t i va lineare e sintetica - fondate su diversi teoremi.
Gioseffi, fin dal 1957, sottopose a critica serrata queste posizioni teoriche che si trovavano in parte
esposte esplicitamente e in parte in nuce nel testo di Panofsky. Partendo dall’analisi critica dei singoli
problemi inerenti la prospettiva così come vengono impostati da Panofsky, mise in dubbio la stessa
11
R i c o s t ruzione, secondo le indicazioni di Vi t ruvio, per le pitture
prospettiche delle scene teatrali.
12
metodologia investigativa dell’iconologia.
L’analisi di Gioseffi si mosse in una
duplice direzione: da un lato si limitò a corre g g e re alcuni errori filologici e tecnici, dall’altra mise in dubbio l’ i n t e r p retazione iconologica applicata ai metodi rappresentativi.
Secondo l’iconologia qualsiasi forma di
rappresentazione è legata ad un momento
storico e nessuna risulta di per sé vera al di
fuori del proprio contesto culturale. Ciò, a
detta del Gioseffi, sarebbe una dimostrazione
circolare e, riguardo alla prospettiva rinascimentale, non sarebbe rispondente al vero
poiché, a suo dire, la perspectiva artificialis è
una scoperta scientifica, vera oggi come un
tempo, in quanto evinta dalla perspectiva
natura l i s, ossia dall’ottica e dalle sue implicazioni perc e t t i ve. Ciò non significa che la pros p e t t i va non sia un codice figurativo con le
sue regole e i suoi limiti22, ma i suoi fondamenti geometrici sono desunti dal nostro
sistema visivo secondo un procedimento di
corrispondenza biunivoca tra oggetti posti
dietro al piano del quadro e punti materialmente segnati sul piano stesso. Per di più la
s c o p e rta rinascimentale sarebbe in realtà una
“riscoperta” poiché non si differenzierebbe
dalla proiettiva degli antichi.
La argomentazione gioseffiana parte da
alcuni concetti generali di ottica antica nella
quale si ravvisano tutti gli elementi otticogeometrici utili a dimostrare che la prospettiva era già conosciuta dagli antichi e che i
fondamenti sono rimasti i medesimi all’epoca di Brunelleschi23. Partendo dall’analisi di
testi antichi (Euclide e Tolomeo ...) l’autore
evince sia le nozioni ottico-geometriche che
sono alla base del disegno prospettico (cono
visivo, proiezione su di un piano tramite
sezione del predetto cono) che la distinzione tra ottica, intesa quale studio dei fenomeni visivi, e prospettiva correlata ad essa
ma rivolta alla rappresentazione; tutte argomentazioni già ben note e dibattute nelle
fonti antiche24 (dal III sec. a. C. al V sec.
Assisi, Transetto inferiore, ricostruzione prospettica.
d.C.) e con le quali si confronteranno autori del Rinascimento quali Filippo Brunelleschi25, Leon
Battista Alberti (De Pictura, 1436) o Lorenzo Ghiberti26.
È questa una prima confutazione alle tesi di Guido Hauck27, G. J. Kern28 e Panofsky secondo i
quali nell’antichità non si era sviluppata una teoria coerente nell’ambito della geometria proiettiva.
Una seconda confutazione attiene, non solo all’esistenza delle basi teoriche della prospettiva, ma,
sulla scorta di alcune precisazioni del Be ye n29, al suo utilizzo nell’ambito della pittura antica, come è ben
testimoniato da alcune pitture pompeiane. Per sostanziare anche dal punto di vista teorico il riscontro
applicativo, Gioseffi propose una rilettura di un difficile passo di Vi t ruvio che, secondo Panofsky, pogg i a va su di una concezione spaziale sferica la cui realizzazione pratica era la costruzione “a spina di pesce”
già indicata dal Kern30. L’interpretazione di Gioseffi, volta a dimostrare che, in realtà, si tratta della
descrizione di un metodo per la riduzione prospettica di un oggetto, dati pianta e alzato dello stesso, è
da considerarsi la più attendibile. Questa ipotesi interpre t a t i va del De Architectura di Vi t ruvio, testo che,
come ben noto, ci è giunto senza immagini, è stata poi oggetto di ulteriori precisazioni teoriche definite nel corso degli anni e degli studi successivi31.
Anche la tematica della riscoperta dello spazio prospettico evidenzia una contrapposizione fra i due
autori poiché, a dire di Panofsky, è stata l’Annuciazione (1344) di Ambrogio Lorenzetti il primo caso in
cui ve n i va fatto ricorso al punto di fuga unificato (il concorso delle rette parallele tra di loro in un unico
punto è la pratica sulla quale si fonda la prospettiva rinascimentale), mentre per Gioseffi, che part i va da
un’indicazione del Longhi (1952), è stato Giotto ad Assisi e Padova a dimostrare una conoscenza quasi
13
sbalorditiva, inusuale per quei tempi, dei principi geometrico-spaziali. Tale sapienza era stata pro b a b i lmente acquisita attraverso l’osservazione di re p e rti pittorici antichi, analoghi a quelli esaminati da Gioseffi
nella prima parte del suo testo e atti a comprovare una conoscenza avanzata dei principi prospettici.
Con grande acume lo studioso triestino evidenzia come le prospettive giottesche non siano state notate poiché i rigorosi piani digradati prospetticamente non definiscono i pavimenti, come accade nel
Rinascimento, bensì i soffitti (Giotto, La preghiera dei pretendenti, Padova, Capella degli Scrovegni, 1305).
Stupisce quindi in Giotto l’anticipazione di tali conoscenze geometriche, le quali comunque sono
‘facilmente’ riscontrabili nei suoi dipinti. Di verso il caso di Brunelleschi, ve ro e proprio “r i s c o p r i t ore” della pro s p e t t i va, poiché i suoi ‘e s p e r i m e n t i’ prospettici, atti a dimostrare la correttezza del procedimento geometrico, non ci sono sopravvenuti. Rettificando molto di quanto asserito dagli studiosi precedenti (Kern, Sanpaolesi, Argan ...) Gioseffi suggerisce, tramite un’attenta rilettura della
fonti, che, per chiarire la fenomenologia ottica inerente la pro i ezione del tridimensionale sul piano,
Brunelleschi si servì dello specchio. La pratica, secondo lo studioso, non dov rebbe destare meraviglia
poiché è stato Tolomeo nella ben nota Ot t i c a a pro p o r re il ricalco dei punti sullo specchio per ottenere un’immagine prospettica dell’oggetto prescelto.
Delle due prospettive realizzate dal Brunelleschi, la prima raffigurava una veduta del Battistero di
Firenze dipinto su di una tavoletta che ve n i va osservata a rovescio, attraverso un foro praticato in
coincidenza del punto di concorso delle rette ortogonali al quadro, riflessa su di uno specchio, in essa
il cielo non era dipinto ma vi si specchiava, assieme alle nuvole, sull’argento brunito32. La seconda,
raffigurante Piazza della Signoria, contrariamente alla precedente non richiedeva alcun marc h i n g egno ottico per essere osservata. Sulla precisa analisi di questa tavoletta Gioseffi ritornerà nei
Complementi33, pubblicati dalla rivista “Critica d’ a rt e”, offrendone una ricostruzione ben diversa da
quella proposta da altri autori34. La sua argomentazione poggia su di un’attenta rilettura della descrizione del Manetti - autore di una biografia dell’ a rchitetto - e non prescinde da una ricognizione storico-topografica del sito.
Gli argomenti trattati non si possono certo definire di facile risoluzione, come viene testimoniato
dalla copiosa letteratura successiva a questi studi35, rimane il fatto che le interpretazioni fornite da
Gioseffi sono imprescindibili per ogni ulteriore sviluppo in ordine a tali tematiche36.
Nell’ambito degli studi prospettici, notabile rimane la precisazione fornita da Gioseffi a proposito
di Leon Battista Alberti e, segnatamente, della cosiddetta “costruzione abbreviata” (1436) la prima
descrizione di un metodo prospettico, purtroppo priva del supporto grafico.
A suo dire questo metodo pratico utilizzato dai pittori per costruire un piano prospetticamente
digradato secondo le indicazioni fornite dall’amico Brunelleschi implica la conoscenza del “punto di
distanza” (punto di concorso delle rette orientate a 45° rispetto al piano del quadro), che ancor oggi
molti studiosi considerano una conquista successiva.
Spetta pertanto a Gioseffi il merito di aver definito e sistematizzato le diverse metodologie che venivano utilizzate:
1. “Costruzione legittima” desunta dalla pianta e dell’alzato dell’oggetto da rappresentare e dalle
relative sezioni, utilizzata, secondo quanto testimonia Vasari, da Brunelleschi e assimilabile dal punto
di vista operativo e concettuale al sistema descritto da Vitruvio.
2. “Costruzione abbreviata”, così come descritta dall’Alberti.
3. “Costruzione con punti di distanza” utilizzata palesemente per la prima volta da Jean Pelerin
Viator nel 1505 ma già conosciuta da Paolo Uccello come dimostra la sinopia sottostante La Natività
nel chiostro di San Martino alla Scala.
A proposito Gioseffi considera che, sebbene i sistemi adottati siano diversi, i risultati coincidono
poiché si rimane sempre all’interno della stessa concezione ottico-spaziale. E, proprio per rafforzare que14
st’idea, lo studioso si appresta all’esame di un altro testo considerato da molti un autentico busillis poiché descrittivo di un ulteriore metodo prospettico senza l’ausilio delle immagini. La ricostruzione dell’intero procedimento che molti studiosi avevano fallito (Brockhaus, Kristeller, Panofsky) è frutto dell’analisi di un passo del De Scuptura di Pomponio Gaurico (1504) nella quale si evidenzia come, per la
prima volta, appaia la testimonianza scritta dell’uso del punto della distanza. A ciò si aggiunge l’interessante ipotesi, peraltro già avanzata dal Brockhaus, che il metodo sia stato elaborato nell’ambito di
una scuola prospettica padovana riferibile a Mantegna, poiché Gaurico frequentò l’ambiente letterario
e artistico padovano.
Ma l’autentica confutazione delle tesi di Panofsky e di White37 avviene in merito alla “prospettiva
sintetica”, la cui teoria terrebbe conto della sfericità della retina. Gioseffi, recuperando lo stesso pensiero teorico di Leonardo, del quale White dà un’interpretazione completamente diversa, conclude osservando che la veridicità della prospettiva non è compromessa né dalla sfericità della retina né dalla rotazione dell’occhio e che l’affermazione secondo la quale le rette si vedono curve è priva di senso. Secondo
White invece lo stesso Leonardo avrebbe teorizzato una pratica tale per cui si poteva rappresentare lo
spazio come curvo al fine di trasporre sul piano del quadro la curvatura dell’immagine retinica (“prospettiva sintetica”!). Palesemente errata la dimostrazione di White poiché le immagini non si percepiscono come riflesse in uno specchio convesso. Gli esempi portati dal White sono invece la riprova di
una pratica, ben nota dell’ambiente oltre montano, ovvero la copia desunta dall’immagine riflessa nello
specchio convesso, deformata similmente ad una moderna fotografia con obiettivo fish-eye.
Nello stesso anno in cui veniva pubblicato Perspectiva artificialis, John White dava alle stampe The
Birth and Rebirth of Pictorial Space38 nel cui testo venivano ampliate e ulteriormente rafforzate le teorie esposte in due articoli pubblicati precedentemente dal Warburg Institute (1949; 1951) e in parte già
messe in discussione da Gioseffi. Ragghianti, estimatore degli studi intrapresi dal triestino, lo stimolò a
scriverne una recensione che, in breve, divenne un vero e proprio testo pubblicato in due puntate sulla
rivista “Critica d’Arte” (1957-1958). Così lo esortò Carlo Ludovico Ragghianti: “intanto, Le propongo di sottomettere a discussione serrata, cortese ma ferma, il recente volume del White, che posseggo e
posso mandarLe quando voglia”39.
Il testo auspicato da Ragghianti fu intitolato Complementi di Prospettiva40 poiché altro non era che
il naturale complemento di Perspectiva Artificialis. Il fatto che fosse nato come recensione al volume di
White - del quale, a differenza di Perspectiva, si hanno numerose edizioni in lingua originale e tradotte
- non dovrebbe destar meraviglia poiché, a ben notare, anche la Perspectiva nasceva come “recensione
critica” al testo del Panofsky.
I Complementi continuarono così il discorso sull’antichità, approfondendo la ricostruzione della
seconda tavoletta del Brunelleschi e soffermandosi con attenzione su Paolo Uccello, al quale Gioseffi
per lungo tempo pensò di dedicare un libro in cui esporre il suo personalissimo punto di vista. Proprio
su Paolo lo storico dell’arte formulò una serie di puntualizzazioni molto ardite che ci testimoniano la
sua capacità di azzardo, non priva di attendibilità, su argomenti quali l’anamorfosi e l’esperienza dell’anaglifo che Paolo Uccello avrebbe sperimentato.
Le teorie di Gioseffi spesso hanno trovato estimatori41, altre volte sono state messe in discussione
ma, in ogni caso, è stata loro attribuita dignità scientifica42; le sue teorie hanno suscitato l’interesse di
scienziati43, di studiosi di storia dei procedimenti proiettivi44 e di semiologi45.
D’altra parte la prospettiva è ancor oggi fonte e oggetto di controversie in materia di iconismo, tanto
che la posizione assunta da Panofsky, secondo la quale è un fenomeno di pura convenzione, si ritrova ben
riassunta da Giuliano Briganti: “La vista è un fenomeno molto più complesso di quanto non supponesse
il Brunelleschi. Quello che l’occhio percepisce è uno spazio limitato e discontinuo, l’immagine è sfocata
ai margini e divisa in gruppi più o meno indipendenti. Inoltre, poiché il campo visivo è fisiologicamente
15
sferoidale l’occhio, in parte percepisce curve, invece di rette. Quindi la scoperta di Brunelleschi ha avuto
un valore relativo dal punto di vista scientifico, ma enorme da quello psicologico-artistico”46.
Decio Gioseffi sosteneva, fin dal ’57, che queste argomentazioni risultavano contraddittorie nella
prassi e ne trovò conferma con l’applicazione della “prospettiva brunelleschiana” nell’ambito dei sistemi di simulazione di volo47. Le stesse vennero inoltre confutate dagli studi sperimentali sulla percezione visiva delle invarianti percettive48. Infine l’affermazione “vedere le rette come curve” è totalmente
irrilevante per la pratica pittorica, poiché il dipinto prospettico, in quanto oggetto di visione, subisce le
medesime elaborazioni ottico-fisiologiche degli “oggetti reali”.
Il suo contributo determinò la formazione di due schieramenti contrapposti49: “convenzionalisti” e
“naturalisti”, il cui dibattito si spostò sul fronte semiologico (il problema dell’iconismo50), che egli aveva
comunque anticipato tanto nel problema che nella soluzione, che infatti si risolse con il ridimensionamento della posizione convenzionalista51. Proprio per tali motivi il Dipartimento di Rappresentazione
e Rilievo dell’Università La Sapienza di Roma ha riservato un posto di rilievo a Gioseffi non mancando di coinvolgerlo nelle attività scientifiche52.
Ernst Gombrich, fin dal suo Arte e Illusione53 ha sempre considerato corretta la lettura del Gioseffi
sui fondamenti della prospettiva e anche in uno dei suoi ultimi articoli ha ribadito l’esattezza di quelle
conclusioni: “Molti anni prima Decio Gioseffi aveva avanzato obiezioni simili [a quelle di Richard
Tobin54] all’interpretazione che Panofsky dà di un passaggio indubbiamente molto oscuro di Vitruvio.
Panofsky era sufficientemente umile per ammettere che una tra le sue tesi preferite aveva ricevuto un
duro colpo [...] in una lettera datata I marzo 1960, rispose a quanto scrivevo in Art and Illusion, laddove affermavo che l’obiezione di Gioseffi non poteva “essere facilmente superata”55.
In conclusione sottolineiamo che, se il ricordo dello storico dell’ a rte si è focalizzato sulla
Pe r s p e c t i va Artificialis non è solo perché ne ricorrono i cinquant’anni dalla pubblicazione56, ma per la
ferma convinzione che essa testimonia in maniera tangibile il talento brillante di un giovane studioso
eccezionalmente promettente, che non tradì le aspettative che riponevano in lui Ro b e rto Salvini e
Carlo Lu d ovico Ragghianti.
Decio Gioseffi rimase sempre fedele al metodo “operazionista”, tanto che nel 1994, nella prefazione
alla riedizione del testo del 1957, scrisse: “Da un po’ di tempo si riparla con una certa insistenza di leggi
di natura. È un buon segno. Gli scienziati di laboratorio non ne ave vano mai dubitato, del resto. Ma non
era di buon gusto ostentare la propria ingenua fiducia in un prodotto così scopertamente positivista”57.
NOTE
1 Per la bibliografia completa di Decio Gioseffi: M. LORBER, Bibliografia per tema di Decio Gioseffi,
“Arte in Friuli Arte a Trieste”, 12-13, 1993, pp. 321-334.
2 Sistemi visivi: convenzioni e criteri di interpretazione, “Critica d’arte”, 1971, 115, pp. 3-30; Arte,
fare e vedere, “Critica d’arte”, 1975, 139, pp. 3-10 e sulla storia della semiologia: Vitruvio: una semiologia dei sistemi visivi, “Critica d’Arte”, fasc. 146, 1976, pp. 3-7; Agostino: una teoria generale dei segni,
“Critica d’Arte”, fasc. 148-149, 1976, pp. 93-99.
3 B. A. R. C ARTER, recensione a Canaletto “The Burlington Magazine”, 104, sep. 1962, 714, pp.
398-399.
4 La falsa preistoria di Piet Mondrian, Trieste 1957; Picasso, Guernica e i Codici Mozaribici, “Critica
d’arte”, 1965, 73, pp. 5-7; pp. 11-26; 1965, 75, pp. 6-24,.
5 A. S MART, recensione a Giotto architetto, “The Burlington Magazine”, 110, feb. 1968, 779, pp.
100-103. La validità del lavoro e la potenzialità di nuove aperture su Giotto, come affermato dallo
16
Smart, sono confermate nel testo di L. BELLOSI, La pecora di Giotto, Torino 1985, del quale il docente
triestino conservava copia con dedica dell’autore: “ A Decio Gioseffi, cui questo libro deve molto”.
6 In realtà l’ultimo contributo scientifico, che riassume una serie di tematiche architettoniche care
al Gioseffi è stato pubblicato nel 1989, sempre a cura del “Centro Internazionale di Studi di
Architettura A. Palladio”: Palladio oggi: dal Wittkower al postmoderno, “Annali di architettura”, 1, 1989,
pp. 105-121.
7 Una traccia per Oderisi e un’ipotesi per Franco, in Miniatura in Friuli crocevia di civiltà, Pordenone
1987, pp. 83-91.
8 Scultura altomedioevale in Friuli, Roma 1979 e il primo volume della Storia della pittura dal IV al
XX secolo: Storia della pittura. Dal IV all’XI secolo, Novara 1983.
9 Lo svolgimento del linguaggio giottesco da Assisi a Padova: il soggiorno riminese e la componente ravennate, “Arte Veneta”, XV, 1961, pp. 11-24.
10 Prefazione, “Arte in Friuli Arte a Trieste”, 14, 1994, pp. 5-14 [p.9].
11 M. H. PIRENNE, recensione a Perspectiva artificialis di D. Gioseffi, “The Art Bullettin”, 41, jun.
1959, 2, pp. 213-217.
12 T. MALDONADO, Reale e virtuale, Milano 1992 p. 19.
13 M. FERRARIS, Il mondo esterno, Milano 2001.
14 D. GIOSEFFI, Il rilievo tra storia e scienza, “XY, Dimensioni del Disegno”, anno III, n. 6-7, aprile 1988, pp. 5-16, ristampato in “Arte in Friuli Arte a Trieste” (14, 1994, p. 301). Gli autori ai quali fa
riferimento Decio Gioseffi gli erano disponibili, in traduzione italiana, nella biblioteca d’Istituto, ora
sezione della biblioteca del Dipartimento di Storia e Storia dell’arte dell’Università di Trieste: H.
DINGLER, Il metodo della ricerca nelle scienze, Milano 1953; P. W. BRIDGMAN, La critica operazionale
della scienza, Torino 1969. In particolare la sezione XIX permette di leggere in palinsesto gli interessi
interdisciplinari dello studioso triestino.
15 Furono le traduzioni delle voci Ottica e Prospettiva (Optical Concepts e Perspective in Enciclopedia
Universal of Wordl Art, X-XI, New York-Toronto-London 1966), originariamente pubblicate nel 1963
sull’Enciclopedia Universale dell’Arte (Venezia-Roma, X, pp. 273-286; XI, pp. 116-159) a diffondere le
sue acquisizioni in tale materia
16 Italy’s contribution: Perspective and the Renaissance, in Space in Eu ropean Art. Council of Eu ro p e
exhibition in Japan, catalogo della mostra di Tokyo, National Museum of Western Art, To k yo 1987,
pp. 135-140.
17 Dalla recensione di Francesco Tentori in “Casabella”, 218, 1958, p. 93.
18 E. PANOFSKY, Die Perspektive als symbolische Form, “Vorträge der Bibliothek Warburgh”, 192425, ma Lipsia-Berlino, 1927, trad. it. La prospettiva come “forma simbolica” e altri scritti, Milano,
Feltrinelli, 1961.
19 P. Francastel, Peinture et société - Naissance et destruction d’un espace plastique - De la renaissance
au cubisme, Lyon, Audin, 1951.
20 J. White, The Birth and Rebirth of the Pictorial Space, Faber and Faber, London, 1957.
21 A. M. G. LITTLE, Roman perspective painting and the ancient stage, Kennebunk 1971.
22 M. KUBOVY, The psychology of perspective and Renaissance art, Cambridge 1986.
23 Questa tesi è ripresa in Continuità della prospettiva da Democrito a Brunelleschi, in La prospettiva
pittorica: un convegno, a cura di C. KRAUSE, Roma 1985, pp. 25-41.
24 A favore della tesi di Decio Gioseffi è la curatrice dell’ultima edizione italiana dell’Ottica di
Euclide, Francesca Incadorna: L’ellenismo conosceva la prospettiva?, in EUCLIDE, Ottica, saggio introduttivo, traduzione e note di F. INCADORNA), Roma 1996, 67-80. A conclusioni analoghe a quelle del
Gioseffi giunge anche Lucio Russo, il quale tuttavia non cita il testo dell’autore triestino: L. RUSSO, La
17
rivoluzione dimenticata. Il pensiero scientifico greco e la scienza moderna, Milano 2001, pp. 82-89.
25 Filippo Brunelleschi e la svolta «copernicana»: la formalizzazione geometrica della pro s p e t t i va, in
Filippo Brunelleschi la sua opera e il suo tempo, Atti del Conve g n o, Fi re n ze 18-22 ottobre 1977, Fire n ze
1978, pp. 81-91.
26 Il terzo commentario e il pensiero prospettico del Ghiberti, in Lorenzo Ghiberti e il suo tempo. Atti
del Convegno, Firenze, 18-21 ottobre 1978, Firenze 1980, pp. 398-405.
27 G. HAUCK, Die subjective Perspective und die Horizontalen Curvaturen des Dorischen Styls,
Stoccarda 1875.
28 G. J. K ERN, Jahreszeitenmosaik der Münchener Bibliothek und die Skenographie bei Vitruv,
“Archäologische Anzeiger”, 1938, pp. 245 ss.
29 H. G. BEYEN, Die antike Zentralperspektive, “Archäologischer Anzeiger des Jahrbuchs des deutschen archäologischen Institutes”, 1939, pp. 47-72.
30 G. J. K ERN, Die Entwicklung der centralperspektivischen Construktion in Europäischen Malerei,
“Forschungen und Fortschritte”, 1937, p. 181.
31 Come si può constatare nell’articolo Rappresentazione Geometrica dello Spazio, “XY, Dimensioni
del Disegno”, I, 1986, 1, pp. 55-74, ripubblicato in“Arte in Friuli Arte a Trieste” (14, 1994, pp. 247282). L’articolo è un efficace compendio della sue idee inerenti la rappresentazione prospettica.
32 L’analisi estremamente dettagliata negli aspetti ottico geometrici di Nicholas Pastore confermò la
ricostruzione del Gioseffi presente in Perspectiva artificialis e nei Complementi di prospettiva: N. Pastore,
On Brunelleschi’s perspective “experiments” or demonstrations, “The Italian Journal of psycology”, VI,
August 1979, 2, pp. 157-180.
33 Complementi di prospettiva. Di un nuovo libro; di Apollodoro di Atene; di Filippo di Paolo e d’altre
cose, “Critica d’arte”, 1957, 24, pp. 468-488; 1958, 25-26, pp. 102-149, ripubblicati in “Arte in Friuli
Arte a Trieste” (14, 1994, pp. 165-245).
34 J. WHITE, The Birth and Rebirth ... cit., trad. it. Nascita e rinascita dello spazio pittorico, Milano
1971.
35 Per una sintetica rassegna della bibliografia in merito M. K EMP, The Science of Art. Optical themes in western art from Bruneleschi to Seurat, New Haven 1990, trad. it. La scienza dell’arte, Firenze
1994, pp. 20-23; pp. 381-383.
36 Sulle implicazioni epistemologiche della prospettiva secondo Decio Gioseffi: Realtà e conoscenza
del Brunelleschi, “Critica d’Arte”, 1967, 85, pp. 8-18.
37 J. WHITE, Developments in Renaissance perspective I, “Journal of the Warburg and Courtauld
Institutes”, XII, 1949, pp. 58-79.
38 J. W HITE, The Birth and Rebirth of Pictorial Space, London 1957.
39 La lettera è datata 25 settembre 1957 su carta intestata della rivista “Critica d’Arte” allora diretta da Carlo Ludovico Ragghianti. La missiva accompagnava la recensione, che apparve su “Sele Arte”
(1957, 31, pp. 49-58) con il titolo Prospettiva; in realtà un saggio lungo e dettagliato, scritto dallo stesso Ragghianti, che riassume e integra la Perspectiva artificialis del Gioseffi.
40 Complementi di prospettiva ... cit.
41 B. A. R. CARTER, Pictorial Space, recensione al testo di J. WHITE, The Birth and Rebirth ..., “The
Burlington Magazine”, 100, dec. 1958, 669, pp. 444-447: “More recently Decio Gioseffi (Perspectiva
artificialis, Trieste 1957) examined the whole controversial subject anew. His interpretations of
Leonardo’s notes on perspective lead to conclusions which seem more amenable to reason than those
reached by Dr White” p. 446.
42 R. KLEIN, Etudes sur la perspective à la Renaissance (1956-1963), “Bibliothéque d’Humanisme et
18
Renaissance”, XXV, 1963, pp. 577-587, trad. it. Studi sulla prospettiva del Rinascimento. 1956-1963, in
La forma e l’intelligibile, Torino 1975, pp. 298- 315.
43 Bioastronautics, a cura di K. E. SCHAEFER, New York 1964, p. 362.
44 R. SINISGALLI, Per la storia della prospettiva (1405-1605) in Il contributo di Simon Stevin allo sviluppo scientifico della prospettiva artificiale, Roma 1978, pp. 25-164.
45 Le osservazioni di Maldonado sulla posizione semiotica e gnoseologica di Decio Gioseffi in Reale
e virtuale … cit., pp. 17-19.
46 Giuliano Briganti in Il romanzo della pittura - Masaccio e Piero, supplemento a “La Repubblica”,
2 novembre 1988, p. 18.
47 R. N. HABER, Flight Simulation, “Scientific American”, July 1986, pp. 90-97.
48 Solo un accenno bibliografico ai testi di psicologia ben noti e discussi durante le sue lezione dal
Gioseffi: R. GREGORY, Occhio e cervello, trad. it. Milano 1966; G. JOHANSSON, La percezione visiva del
movimento, “Le Scienze”, 86, 1975, pp. 66-74, ma anche le considerazioni sui gradienti di densità tissurale di J. J. G IBSON, The Ecological Approach to Visual perception, London 1986 e il testo di M. H.
PIRENNE, Optics, Painting and Photography, Cambridge 1970, quest’ultimo noto estimatore delle tesi
sostenute dal Gioseffi.
49 Per una contestualizzazione più ampia di questi problemi semiotici il saggio di Tomás
Maldonado, in Reale e virtuale … cit, pp. 9-78.
50 R. FABBRICHESI LEO, La polemica sull’iconismo (1964-1975), Napoli 1983.
51 E. H. GOMBRICH, Mirror and the map, “Philosophical Transactions of the Royal Society”, 270,
1975, 903, trad. it. Lo specchio e la mappa: teorie della rappresentazione figurativa, in L’immagine e l’occhio, Torino 1985, pp. 156-185; E. H. GOMBRICH, Immagine e codice: limiti e possibilità delle convenzioni nella rappresentazione pittorica, in L’immagine e l’occhio … cit., pp. 329-351; U. ECO, Iconismo e
ipoicone, in IDEM Kant e l’ornitorinco, Milano 1997, pp. 295-348.
52 I fondamenti scientifici della rappresentazione, Atti del Convegno, Roma, 17-19 aprile 1986, Roma
1989.
53 “Le cui argomentazioni storiche e logiche difficilmente possono essere ignorate”: E.H.
GOMBRICH, Art and Illusion, A Study in the Psychology of Pictorial Representation, New York 1961, trad.
it. Arte e illusione, Torino 1965, p. 511, n. 292.
54 R. T OBIN, Ancient Perspective and Euclid’s Optics, “The Journal of Warburg and Courtauld
Institute”, LIII, 1990, pp.14-41.
55 E. H. G OMBRICH, Icon, “The New York Review”, 15 febbraio 1996, trad. it., Icona, in Dal mio
tempo, Torino 1999, pp. 137-138.
56 Fatto curioso che Perspectiva artificialis sia stato pubblicato lo stesso anno, il 1957, del testo di
Federico Zeri Pittura e Controriforma. “L’arte senza tempo” di Scipione da Gaeta. Due modi estremamente rigorosi di fare storia dell’arte seppure diametralmente opposti.
57 D. GIOSEFFI, Prefazione … cit., p. 7.
19
BIBLIOGRAFIA DEGLI ARTICOLI GIORNALISTICI DI DECIO GIOSEFFI [GIO]
APPARSI SU “IL GIORNALE DI TRIESTE”
La presente bibliografia è tratta dalla tesi di laurea della dottoressa Sabrina Vermigli
(Decio Gioseffi critico d’arte, relatore prof.ssa Barbara Boccazzi Mazza, A.A. 1998-1999).
La bibliografia completa degli scritti scientifici di Decio Gioseffi è stata pubblicata in “Arte in Friuli
Arte a Trieste” a cura di Maurizio Lorber: Bibliografia essenziale per tema di Decio Gioseffi, “Arte in
Friuli Arte a Trieste”, 12-13, 1993, pp. 321-334.
L’indicazione degli articoli è in ordine cronologico
Un secolo che viene incontro sorridendo. Cordialità dal Se t t e c e n t o, 1 febbraio 1949, p. 3
Un genio raggiante del Rinascimento. Il Mantegna degli Ere m i t a n i, 11 marzo 1949, p. 3
Una biografia di Fe rnanda Wittgens. Vi n c e n zo Foppa caposcuola lombard o, 19 ottobre 1949, p. 3
La mostra di Franco As c o. Arte polemica, 23 dicembre 1949, p. 3
Poliziotti art i s t i, 24 dicembre 1949, p. 3
Mo s t re d’ a rt e. Incisori allo “Scorpione”, 3 gennaio 1950, p. 3
La mostra degli artisti d’ It a l i a, 15 gennaio 1950, p. 3
Mo s t re d’ a rt e. Pittori fiore n t i n i, 22 gennaio 1950, p. 3
Una re t ro s p e t t i va di Giuseppe Tominz, 22 febbraio 1950, p. 3
Chagall, una monografia di Um b ro Ap o l l o n i o, 17 marzo 1950, p. 3
Profilo di Giuseppe Tominz specchio fedele del suo tempo, 21 marzo 1950, p. 3
Cronache d’ a rte: Trieste e il Friuli in una mostra a Tarcento, 15 aprile 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rt e. La personale di Sp a z z a p a n, 18 aprile 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rt e. Mario Rebez alla Galleria Trieste, 27 aprile 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rt e. La personale di Spacal alla Galleria dello “Scorpione”, 29 aprile 1950, p. 4
Un mondo allucinante sulle tele: sfrenata fantasia di Gi rolamo Bosch, 30 aprile 1950, p. 3
Le acqueforti di Goya al Ci rcolo della Cu l t u ra, 12 maggio 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Miele Za n g rando e Guglielmo Gru b i s s a, 24 maggio 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Bozidar Ja k a r, 30 maggio 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La “personale” di Pi e ro Lu c a n o, 31 maggio 1950, p. 4
Einaudi inaugura oggi a Venezia la XXV Biennale, panorama dell’ a rte mondiale: Accanto alle “belve del 1950” la
sorridente anedottica di Favre t t o, 8 giugno 1950, p. 4
Alla Galleria Trieste: Disegni colorati di Nino Perizi, 9 giugno 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Giuseppe Fu rl a n i, 13 giugno 1950, p. 4
L’espressionismo pittorico tedesco. Opposte tendenze di Oscar Ko k o s c h k a, 13 giugno 1950, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Alfredo Ze c c a, 14 giugno 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Cosimo Priva t o, 23 giugno 1950, p. 4
I triestini alla Biennale, 24 giugno 1950, p. 4
Complimento per un’opera mirabile. Il nuovo altare a S. Gi u s t o, 28 giugno 1950, p. 4
Gi rovagando nel “mare magnum” dell’arte. Richiamo di sirene alla Biennale di Ve n e z i a, 12 luglio 1950, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Incisioni dei maestri italiani, 13 luglio 1950, p. 4
Raccolte d’ a rte a soggetto, 29 luglio 1950, p. 3
Il tempo si è fermato in un’antica città della Franconia. Profondo fascino di un uomo scomparso tra le nude navate del
Duomo di Ba m b e r g a, 25 agosto 1950, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Disegni dell’ Ot t o c e n t o, 26 agosto 1950, p. 4
Il II fascicolo di “Sp a z i o”, 29 agosto 1950, p. 3
Ir refutabile testimonianza d’italianità. L’osmosi artistica tra l’ Istria e la Ma d re p a t r i a, 5 settembre 1950, p. 3
Una cappelletta vo t i va di Franco Asco a Sa n t’ An n a, 13 settembre 1950, p. 4
Il dramma dell’ a rte tedesca nella pittura di Al b e rto Düre r, 13 settembre 1950, p. 3
20
Un eccezionale avvenimento artistico a Trieste, la mostra storica dei pittori istriani, 14 settembre 1950, p. 4
La mostra storica dei pittori istriani, rassegna dei “m o d e rn i”, 23 settembre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Gino Br i g h i, 30 settembre 1950, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Sergio Ca valieri alla Galleria Tr i e s t e, 21 ottobre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Santandrea al Ci rcolo Art i s t i c o. Armando Cuniolo allo “Scorpione”, 27 ottobre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Al Ci rcolo dei C.R.D.A., 28 ottobre 1950, p. 4
Il pieno successo d’una tradizionale mostra d’ a rte. Ca r i c a t u re di ieri e di oggi, 8 nove m b re 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. L’annuale rassegna al Ci rcolo Marina Me rcantile - Il francese Decaux al Ci rcolo Artistico, 16 nove mbre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La personale dell’ing. Costanzi, 24 nove m b re 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La personale di Linuccia Sa b a, 2 dicembre 1950, p. 4
Una “Pietà” di Mascherini all’ In t e rnazionale d’ a rte sacra, 9 dicembre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. De c o razioni di Rossini, Bergagna, De ve t t a, 12 dicembre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La pittura di Walter Falzari, 13 dicembre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Males allo Scorpione, 16 dicembre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Doppia personale: Rossini e Be r g a g n a, 19 dicembre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Il pittore Bruno Zo l i a, 27 dicembre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La natalizia alla Galleria Tr i e s t e, 29 dicembre 1950, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La personale di Jean-Paul Clad, 3 gennaio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La “Natalizia” al Ci rcolo Art i s t i c o, 5 gennaio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. De c o razioni di Dino Predonzani, 7 gennaio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Cominotto alla Galleria Tr i e s t e, 9 gennaio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La Polizia alla Galleria Tr i e s t e, 18 gennaio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Due pittrici veneziane allo Scorpione. Federico Righi al Ci rcolo della St a m p a, 25 gennaio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I pittori veneziani al C.C.A., 1 febbraio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Disegni di Nicola Sp o n z a, 6 febbraio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Oscar Brunner alla Galleria Tr i e s t e, 15 febbraio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Al C.R.A.L. dell’ Arsenale Tr i e s t i n o, 23 febbraio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La personale di Adolfo Levier al Ci rcolo della Cultura e delle Arti, 1 marzo 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Bianco e nero, 13 marzo 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Nino Caffè, il pittore dei pre t i n i, 20 marzo 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I bolognesi alla “Galleria Trieste”, 22 marzo 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I decoratori alla Galleria Tr i e s t e, 3 aprile 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Il pittore Pi e t ro Fo rn a r i, 5 aprile 1951, p. 4
Alla Galleria “Ca s a n u ova”. I disegni di Ca rena, 17 aprile 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Giuseppe Torelli alla “Trieste”, 19 aprile 1951, p. 4
Dove oggi è la sede centrale del Banco di Roma. Vicende storiche di un palazzo ro m a n o, 4 maggio 1951, p. 3
Aperta a Milano la grande rassegna delle arti decorative. Att,raverso i saloni della IX Triennale, 18 maggio 1951, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Fiore n zo Tomea alla “Ca s a n u ova”, 24 maggio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Gli artisti carinziani al C.C.A., 26 maggio 1951, p. 4
La Biennale d’ a rte triveneta al Pa l a z zo della Ragione di Padova, 6 giugno 1951, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Cecilia Li e b m a n n, 8 giugno 1951, p. 3
Mo s t re d’ a rte. I monotipi di Vittorio Be r g a g n a, 6 luglio 1951, p. 4
Bilancio positivo di una bella iniziativa. Arte in ve t r i n a, 7 luglio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Le ceramiche di Mario Mo retti, 12 luglio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I pittori milanesi al C.C.A., 26 luglio 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Un pittore istriano a Ve n e z i a, 12 settembre 1951, p. 4
Bu rano continua ad essere di moda ma l’antico fascino è scomparso, 26 settembre 1951, p. 3
Bilancio positivo di una grande mostra (Gi ovanni Battista Ti e p o l o ), 6 ottobre 1951, p. 3
Un avvenimento culturale alla Galleria Trieste. I maestri del colore, 17 ottobre 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Collezionisti di bianco e nero, 19 ottobre 1951, p. 4
21
Mo s t re d’ a rte. Sei pittori russi pro f u g h i, 6 nove m b re 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Andrée Sasson alla Galleria Tr i e s t e, 7 nove m b re 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Cadorin alla Galleria Ca s a n u ova, 9 nove m b re 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Successi di Nino Perizi in campo nazionale, 10 nove m b re 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Successo alla quarta unive r s i t a r i a, 22 nove m b re 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte a Trieste. Litografie e acqueforti del gran vecchio Matisse - La disinvolta pittura di Pr i vato - Pittrici e
scultrici dei “Soroptimist clubs” alla Casanuova, 27 nove m b re 1951, p. 4
Al l’ a va n g u a rdia degli incisori italiani. Le xilografie di Spacal, 1 dicembre 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Incisioni e litografie di Music, 6 dicembre 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I disegni di Livio Scattareggia, 13 dicembre 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La natalizia del bozzetto alla Ca s a n u ova, 23 dicembre 1951, p. 4
Ot t a va edizione di una felice iniziativa dell’E.N.A.L. La caricatura si addice ai triestini, 25 dicembre 1951, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Gli Ac q u e relli di Fantoni al C.C.A., 27 dicembre 1951, p. 4
“La rassegna dei libri”, L’essenza dell’ a rc h i t e t t u ra, 15 gennaio 1952, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Vecchia Trieste di Amalia Gi a n z m a n n, 16 gennaio 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La personale di Righi al C.C.A., 2 febbraio 1952, p. 4
Panorama di una mostra nazionale. Il Premio Ar b i t e r, 5 febbraio 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Russo e Bront alla Ro s s o n i, 6 febbraio 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Due pittori udinesi al Caffè Na z i o n a l e, 14 febbraio 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Paolo de Klodich alla Galleria Tr i e s t e, 15 febbraio 1952, p. 4
Un’ospite d’eccezione alla Galleria Ca s a n u ova. Leonor Fini donna e pittrice, 20 febbraio 1952, p. 4
Mi rabili opere d’ a rte su un colosso dei mari. Scultori e pittori triestini nelle sale della motonave “Augustus”, 26 febbraio 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Otto artisti alla Sala Ro s s o n i, 8 marzo 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I ceramisti alla Galleria Ca s a n u ova, 13 marzo 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Il pittore Primo Tinelli al Caffè Na z i o n a l e, 19 marzo 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La personale di Cornelia Corbellini, 25 marzo 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I Maestri del colore alla “Trieste”, 29 marzo 1952, p. 4
Il messaggio di Art u ro Fittke “dilettante domenicale” del pennello, 2 aprile 1952, p. 4
Un interessante artista dell’Ottocento. Giuseppe Tominz, 6 aprile 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I pittori romani al C.C.A., 11 aprile 1952, p. 4
Nelle sale della Galleria Ca s a n u ova. La Mo s t ra d’ a rte sacra, 16 aprile 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Giuseppe Mirigliano alla sala Rossoni, 26 aprile 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Gli acquarelli di Grubissa, 14 maggio 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I pittori friulani al C.C.A., 21 maggio 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La Permanente rinata all’Exc e l s i o r, 30 maggio 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I pittori “re a l i s t i” italiani alla Ro s s o n i, 10 giugno 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. We rner Scholz alla Galleria Tr i e s t e, 12 giugno 1952, p. 4
Nella suggestiva cornice dei giardini di Venezia. Aperta la XXVI Biennale, 15 giugno 1952, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Giuseppe To relli e Franca Lu c c a rd i, 18 giugno 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Art u ro Fi n a z zer alla Ro s s o n i, 26 giugno 1952, p. 4
Dopo le ingenti distruzioni durante la guerra. Restituito al culto degli italiani il patrimonio artistico di Treviso, 28
giugno 1952, p. 3
Mo s t re d’ a rte. I disegni colorati di Nino Pe r i z i, 8 luglio 1952, p. 4
Settecento opere nelle sale della scuola “Guido Corsi”. La Mo s t ra nazionale d’ a rte, 10 luglio 1952, p. 4
“La rassegna dei libri”, L’arte dei popoli primitivi, 7 ottobre 1952, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Del Dra g o, Furlan e Rebez alla Rossoni, 8 ottobre 1962, p. 4
“La rassegna dei libri”, “ Quei medici...”, 12 ottobre 1952, p. 3
Mo s t re d’ a rte. La ristretta collettiva all’ Albergo Excelsior, 17 ottobre 1952, p. 4
Gli artisti triestini alla Bi e n n a l e, 18 ottobre 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Il ceramista Pa rnigotto alla Ro s s o n i, 25 ottobre 1952, p. 4
22
“La rassegna dei libri”, “Ecco Leonard o”, 18 nove m b re 1952, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Due pittori: Livio Rosignano e CosimoPr i va t o, 26 nove m b re 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. L’”Arte spaziale” alla Ca s a n u ova, 27 nove m b re 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Il Nudo alla Galleria Ro s s o n i, 28 nove m b re 1952, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Guglielmo Grubissa alla Ro s s o n i, 3 dicembre 1952, p. 4
Una mostra collettiva di alto interesse. Gli “Artisti d’ It a l i a” alla Ca s a n u ova, 6 dicembre 1952, p. 4
Alla Galleria Trieste. Pittura dell’ Ot t o c e n t o, 19 dicembre 1952, p. 4
Una rassegna di alto interesse. La mostra alla Fi e ra, 3 gennaio 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I disegni alla Galleria Ca s a n u ova, 5 gennaio 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La pittrice Garzolini alla Galleria Ro s s o n i, 8 gennaio 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Le caricature di Guarino alla Casanuova, 15 gennaio 1953, p. 4
Una rassegna nazionale alla IX edizione. Divertenti funambolismi alla Mostra della caricatura, 21 gennaio 1953, p. 4
Alla Venezia di Turner approda lo “spaziale” Gu i d i, 9 febbraio 1953, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Tre artisti alla “Ro s s o n i”, 12 febbraio 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La re t ro s p e t t i va di Romano Rossini, 14 febbraio 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Il pittore Luigi Tommaseo alla Ca s a n u ova, 4 marzo 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I “Pittori contemporanei” alla Tr i e s t e, 7 marzo 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Pi e t ro Melecchi alla Ca s a n u ova, 2 aprile 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La personale di Grubissa alla Ro s s o n i, 9 aprile 1953, p. 4
Un eccezionale avvenimento artistico nella capitale lombarda. Omaggio alla provincia italiana la “Mo s t ra dei pittori
della re a l t à ”, 14 aprile 1953, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Leandro Vaccari alla Galleria Tr i e s t e, 17 aprile 1953, p. 4
Il munifico gesto di un devoto di Trieste. La collezione St a v ropulos entrata in possesso del Comune, 21 aprile 1953, p. 4
Successo di un’esposizione allestita dal Comune. Cento disegni di Ti e p o l o, 26 aprile 1953, p. 5
La nuova filiale del Banco di Napoli. Un pannello di Sp a c a l, 26 aprile 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Le personali di Heussser, Godina e Pa van alla Ro s s o n i, 28 aprile 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I tre udinesi alla Galleria Ro s s o n i, 5 maggio 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Angelo Brombo alla Galleria Tr i e s t e, 6 maggio 1953, p. 4
Un’avvincente mostra dell’ Enal alla Galleria Trieste. Disegni di fanciulli, 28 maggio 1953, p. 2
Mo s t re d’ a rte. Ivan Mosca alla Galleria Ca s a n u ova, 4 giugno 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Litografie di Rouault e incisioni di Picasso al C.C.A., 5 giugno 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Fulvio Pendini alla Galleria Ca s a n u ova, 6 giugno 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Giuseppe Torelli alla Galleria Ro s s o n i, 10 giugno 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Luigi Ba rtoli alla Galleria comunale, 11 giugno 1953, p. 4
La mostra di Lore n zo Lotto al Pa l a z zo Ducale di Ve n e z i a, 17 giugno 1953, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Una raccolta di pittura modern a, 23 giugno 1953, p. 4
Successo della mostra d’ a rte in vetrina. Una novantina di opere sugli itinerari favo r i t i, 14 luglio 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Oskar Matulla alla Galleria Tr i e s t e, 18 luglio 1953, p. 4
Un grande veneziano onorato dopo quattro secoli. L’ a rte di Lore n zo Lotto nella mostra al Palazzo dei Do g i, 21 luglio
1953, p. 3
“La rassegna dei libri”, “Lore n zo Lotto” di Coletti, 29 luglio 1953, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Si l vana Amerighi alla Ro s s o n i, 19 settembre 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Sette pittori contemporanei alla “Trieste”, 7 ottobre 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte a Tr i e s t e, 8 ottobre 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Ugo Fraschetti alla “Trieste”, 20 ottobre 1953, p. 4
In un padiglione della Fi e ra a Mo n t e b e l l o. La Mostra degli artisti triestini, 21 ottobre 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Lucky L. Lupetina alla Ro s s o n i, 31 ottobre 1953, p. 4
In c o n t ro con Pi c a s s o, 1 nove m b re 1953, p. 3
Op e re di artisti triestini a Venezia Padova e Va l d a g n o, 4 nove m b re 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Ottone Rosai alla Ca s a n u ova, 6 nove m b re 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Bront, Cordella e Ferraris alla Ro s s o n i, 17 nove m b re 1953, p. 4
23
Mo s t re d’ a rte. Omaggio a undici pittori triestini, 28 nove m b re 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La personale di Ca p o g rossi al C.C.A., 1 dicembre 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Maria Lupieri alla Ca s a n u ova, 9 dicembre 1953, p. 4
La mostra nazionale di pittura all’ Università. Un’inchiesta sul gusto, 17 dicembre 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I disegni di Pi n z a n i, 17 dicembre 1953, p. 4
Panorama dell’ a rte modern a, 22 dicembre 1953, p. 4
La mostra nazionale di pittura all’ Università. Il gruppo “di centro”, 25 dicembre 1953, p. 4
La mostra nazionale di pittura all’ Università. I maestri dell’ a rte astra t t a, 31 dicembre 1953, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Disegni di Antonio Fu rlan alla Ierc o, 12 gennaio 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Il Premio di pittura Adolfo Levier, 15 gennaio 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Nicola Sponza alla Sala comunale, 21 gennaio 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Riccardo Bastianutto alla Sala comunale, 12 febbraio 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Nel genere del disegno colorato tre firme e una comune vocazione, 21 febbraio 1954, p. 4
Poeti del colore alla Galleria Trieste. Dai patriarchi dell’Ottocento ai maestri della pittura modern a, 23 febbraio 1954, p. 4
Degno tributo di riconoscenza al novantenne scultore Alfonso Ca n c i a n i, 25 febbraio 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. La personale di Livio Rosignano nella sala esposizioni del Comune, 27 febbraio 1954, p. 4
La grande mostra aperta al palazzo reale di Mi l a n o. Pittori olandesi del Se i c e n t o, 4 marzo 1954, p. 3
Adolfo Levier rivive nella ricchissima re t ro s p e t t i va, 13 marzo 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Quasi una scoperta la “personale” di Gianni Ru s s i a n, 18 marzo 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Claudio Ce rnigoi Ursich alla Je rc o, 9 marzo 1954, p. 4
Una lodevole iniziativa editoriale. “Il fiore delle miniature italiane”, 19 marzo 1954, p. 3
“Via Crucis” di Ca rlo Sbisà, 25 marzo 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I massimi pittori contemporanei alla Ca s a n u ova, 26 marzo 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. L’ultima personale di Art u ro Fi n a z ze r, 1 aprile 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Op e re ispirate all’amore, 6 aprile 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Qu a t t ro pittori friulani nella saletta dell’ As t o r i a, 7 aprile 1954, p. 4
Ricordo di un illustre uomo d’ a rte. Nino Barbantini critico umanista, 9 aprile 1954, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Tre pittori alla “Ro s s o n i”: Stracca, Ferraris e Bi a n c h i, 17 aprile 1954, p. 4
La mostra dei monumenti medievali sardi. Inediti e rari documenti di un’ a rte ancora da scoprire, 19 aprile 1954, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Promettente innesto di Muggia nella vita artistica triestina, 21 aprile 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. L’amabile pittura di Ca s c e l l a, 29 aprile 1954, p. 4
Una vasta rassegna nelle sale di Palazzo Madama a Torino. La mostra dell’ Es p ressionismo e dell’ a rte tedesca nel XX
s e c o l o, 5 maggio 1954, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Emozioni visive di Spacal incanto di colori e ritmi di linee, 8 maggio 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Si distinguono i più piccini nella rassegna del “disegno del fanciullo”, 12 maggio 1954, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Ac q u e relli di Giordani, 16 maggio 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Risaltano alla Galleria Trieste il vigore e lo stile del “nuovo” Ca r r à, 20 maggio 1954, p. 4
La mostra di Georges Rouault. Largamente ra p p resentata nei suoi aspetti più diversi la produzione del maestro parigin o, 26 maggio 1954, p. 3
Nel quadro delle celebrazioni mariane. La mostra sacra allestita al Castello di S. Gi u s t o, 1 giugno 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. I disegni dell’ a rchitetto Nobile, 3 giugno 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Paesaggi montani e campestri di Grubissa, 4 giugno 1954, p. 4
Nel complesso panoramico del colle di S. Giusto. La “torre” dell’I.N.A.I.L. ha da essere sopraelevata?, 9 giugno 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Quasi un surrealista Emerico Schiffrer, 18 giugno 1954, p. 4
I pittori italiani alla Bi e n n a l e, 25 giugno 1954, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Un maestro della xilografia: Ma rangoni, 2 luglio 1954, p. 4
Scultura italiana alla Bi e n n a l e, 3 luglio 1954, p. 3
La X Triennale di Mi l a n o, 1 settembre 1954, p. 3
Nel quadro delle celebrazioni in onore di Ma rco Polo. Ca p o l a vori dell’ a rte cinese al Pa l a z zo Ducale di Ve n e z i a, 15 sett e m b re 1954, p. 3
Mo s t re d’ a rte. De vetta alla Sala comunale, 21 ottobre 1954, p. 4
24
BIBLIOGRAFIA DEGLI ARTICOLI GIORNALISTICI DI
DECIO GIOSEFFI (GIO) APPARSI SU “IL PICCOLO”
L’indicazione degli articoli è in ordine cronologico
Un secolo e mezzo di affermazioni cittadine nell’arte. Il linguaggio degli artisti giuliani da Giuseppe Gatteri a Ma rcello
Ma s c h e r i n i, 26 ottobre 1954, p. 3
Una mostra che è stata coronata da lusinghiero successo. In c o n t ro con Guido Reni”storico” alla grande rassegna bolog n e s e, 7 nove m b re 1954, p. 3
Nei padiglioni della Fiera campionaria. La terza mostra degli artisti triestini, 10 nove m b re 1954, p. 3
Tradizione e ve r i s m o, 24 nove m b re 12954, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Giorgio Grai alla Ro s s o n i, 28 nove m b re 1954, p. 3
Mo s t re d’ a rte. La re t ro s p e t t i va di Art u ro Na t h a n, 30 nove m b re 1954, p. 4
Un imponente complesso di opere. Da un museo modernissimo una rassegna di capolavo r i, 3 dicembre 1954, p. 3
Gli affreschi di Casarini nella chiesa del Se m i n a r i o, 7 dicembre 1954, p. 3
Mo s t re d’ a rte. I disegni di Pi n z a n i, 17 dicembre 1954, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Il ceramista Mario Mo retti in una personale all’ ” As t o r i a”, 6 gennaio 1955, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Giorgio Titz e Sabino Coloni alla Comunale, 11 gennaio 1955, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Maestri della pittura italiana alla “Giotto”, 15 gennaio 1955, p. 4
Mo s t re d’ a rte. Mario Zampini alla “Ca s a n u ova”, 28 gennaio 1955, p. 4
Non basta far ridere per cre a re una caricatura, 29 gennaio 1955, p. 3
Un enigma insoluto da secoli. In una collezione londinese l’autentico volto del Corre g g i o ?, 2 febbraio 1955, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Enrico Prampolini alla Gi o t t o, 9 febbraio 1955, p. 4
Da n e o, De vetta, Perizi, Predonzani, Righi. Cinque pittori triestini in un saggio di Francesco Tenze, 17 febbraio
1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Guidi, Music e Fantoni alla Giotto, 25 febbraio 1955, p. 5
Del Dra g o, Rebez, Zolia e Ed e ra Radici. Qu a t t ro “personali” alla Ro s s o n i, 26 febbraio 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Le “puntesecche” di Maria Ba t t i g e l l i, 5 marzo 1955, p. 6
L’”Epistolario” di Art u ro Ma rtini. Un grande artista dal cara t t e re impossibile, 8 marzo 1955, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Litografie a colori alla Giotto, 11 marzo 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Bruno Sauli e Al b e rto Visintini alla Ro s s o n i, 24 marzo 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il pittore Mario Toppi alla Gi o t t o, 26 marzo 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Giuseppe Mo ro alla Sala comunale, 29 marzo 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Visioni istriane del pittore Grubissa alla Rossoni, 7 marzo 1955, p. 6
La rassegna alla galleria Gi o t t o. Nino Maccari confessa il suo peccato di volgarità, 8 aprile 1955, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Alice Ps a c a ropulo alla Sala comunale, 12 aprile 1955, p. 6
La mostra d’ a rte giovanile ha dato confortanti risultati, 21 aprile 1955, p. 6
Un’umanità beffarda e insolente nei capolavori dell’ a rte etru s c a, 27 aprile 1955, p. 3
Una mostra re t ro s p e t t i va di grande interesse. Fittke pittore domenicale, 3 maggio 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Mariano Ce rne e Do l o res Fallada alla Comunale, 17 maggio 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Fonda, Plisnier e Amodeo alla “Ro s s o n i”, 28 maggio 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. L’ a rchitetto Ps a c a ropulo alla “Ca s a n u ova”, 31 maggio 1955, p. 6
La settima dell’ a rc h i t e t t u ra si apre oggi con una conferenza di Ro g e r s, 8 giugno 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La personale di Nicola Sp o n z a, 11 giugno 1955, p. 6
Nell’opera di Giorgione convergono tutte le esperienze dei pittori ve n e z i a n i, 11 giugno 1955, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Fiore n zo Tomea alla Galleria “Giotto”, 14 giugno 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. L’”Internazionale giova n i l e” e la rassegna della F. U . C . I ., 10 settembre 1955, p. 6
Oltre settecento opere alla “Triennale” di Pa d ova, 12 ottobre 1955, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Il pittore Ralph Rumney nella Sala dell’ ” As t o r i a”, 15 ottobre 1955, p. 6
Da vanti agli inquisitori austriaci tenne fede ai suoi elevati principi, 27 ottobre 1955, p. 3
Un artista che si costruì da sé i propri mezzi espressivi. È morto Maurice Utrillo sognante interprete di Parigi, 6 nove mbre 1955, p. 6
25
Una preziosa collezione del museo Re voltella. Acqueforti di Jacques Callot nella Sala d’ a rte comunale, 8 nove m b re
1955, p. 5
Gi ovani artisti nella sala Rossoni. Pi t t u re, disegni e sculture all’ o t t a va mostra universitaria, 16 nove m b re 1955, p. 6
La rassegna degli artisti triestini. Pittori e scultori al Ce n t ro culturale dell’ U . S . I . S ., 23 nove m b re 1955, p. 5,
Mo s t re d’ a rte. Incisioni di Van Rossen alla Galleria Casanuova, 26 nove m b re 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ma rangoni espone nella sala comunale, 29 nove m b re 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Personale di Misculin alla Galleria Tr i e s t e, 7 dicembre 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Disegni di Livio Ro s i g n a n o, 11 dicembre 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Postuma di Wostry alla Galleria “A. Lonza”, 13 dicembre 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Disegni di Gino De Finetti esposti nella Sala comunale, 14 dicembre 1955, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Quadri del Museo Re voltella esposti nella Sala comunale, 3 gennaio 1956,p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il pittore Ennio Emili della nuova leva triestina, 15 gennaio 1956, p. 6
L o d e vole e intelligente iniziativa di una grande industria. Otto capolavori d’ a rte in un originale concorso, 21 gennaio
1956, p. 3
Mo s t re d’ a rte. C h e rubini e Ma rtini alla Galleria Tr i e s t e, 24 gennaio 1956, p. 6
Alla galleria d’ a rte comunale. Im p ressioni dal mondo visibile nelle pitture di Franca Luccard i, 1 febbraio 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Di alto livello le sculture esposte da Negrisin alla “Comunale”, 16 febbraio 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Fulvio Monai alla Comunale - Titz alla Ca p p e l l i, 18 febbraio 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. “Collages” di Titina Rota alla Galleria Ca s a n u ova, 23 febbraio 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. I pittori Grom e Ra valico alla Comunale e alla “Trieste”, 8 marzo 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Acquarelli di Giordani esposti alla Comunale, 20 marzo 1956, p. 6
Un’ i n i z i a t i vache potrà re a l i z z a re notevole successo. Op e re esposte e premiate nella prima edizione del “Ponterosso”, 28
m a rzo 1956, p. 6
Un’esistenza tutta spesa per l’ a rte. È morto a Milano Filippo De Pi s i s, 3 aprile 1956, p. 3
Mo s t re d’ a rte. L’ a c q u a rellista Pi e ro Coeli alla “Trieste” - Smalti su metallo di Paolo de Poli alla “Ca s a n u ova”, 7 aprile 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rt e . Il pittore Riccardo Schwe i zer alla “Ca s a n u ova”. Scenografie in una saletta della Li b reria Ca p p e l l i, 26
aprile 1956, p. 6
Oggi si chiude la mostra documentaria al C.C.A. Ve ro e falso nell’ a rc h i t e t t u ra chiamata ad arre d a re le navi, 28 aprile 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gu a l t i e ro Nassiguerra in una re t ro s p e t t i va alla Lonza, 3 maggio 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gi ovanni Palladini e Nino Spagnoli alla “Trieste”, 9 maggio 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rt e . Giuseppe Fu rlani alla Galleria comunale. Una “personale” di Righi nella saletta Ca p p e l l i, 22 maggio
1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Sole Sandri alla Ca s a n u ova, 25 maggio 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Bruto Cimadori alla “Lonza” - Pia Russatti al Ci rcolo Marina Me rcantile - Gli allievi dell’ U . P. alla
Sala comunale, 6 giugno 1956, p. 6
Con una partecipazione senza precedenti di artisti italiani e stranieri. Si inaugura oggi a Venezia la XXVIII Bi e n n a l e
d’ a rte, 19 giugno 1956, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Cinque pittori alla Galleria “Trieste”, 20 giugno 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Lilian Ca rajan alla “Comunale”, 21 giugno 1956, p. 6
Mostre d’arte. Ferraris alla Rossoni e Capra alla Lonza. Una pittura “sui generi” di Telia Maro c c h i, 23 giugno 1956, p. 6
Alla XXVIII esposizione internazionale d’ a rte. Primo giro d’orientamento fra i padiglioni della Bi e n n a l e, 24 giugno
1956, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Alexander Calder al C.C.A., 27 giugno 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Vittorio Be r g a g n a, 3 luglio 1956, p. 6
Mo s t ra di Francesco Maffei autentico campione baro c c o, 4 luglio 1956, p. 3
Mo s t re d’ a rte. La personale di NinoPerizi alla Ca s a n u ova, 11 luglio 1956, p. 6
Una mostra nel rinnovato palazzo dell’ Accademia. Non fu profeta a Genova Luca Ca m b i a s o, ottimo pittore, 12 luglio
1956, p. 3
Ai margini di una mostra di Nino Perizi. Tentativo di “Sp i e g a re” l’ a rte a un lettore perplesso, 17 agosto 1956, p. 6
Abbiamo involontariamente messo la mano su un ve s p a i o. Dibattito sull’ a rte moderna con alcuni oppositori garbati e
26
n o, 4 settembre 1956, p. 6
Per un sereno dibattito sull’ a rte moderna. Non si intende impart i re lezioni ma offrire spunti alla meditazione, 5 sett e m b re 1956, p. 6
Il dibattito provocato dai lettori sull’arte moderna. Con Sofianopulo botta e risposta mettiamo la parola fine alla polem i c a, 7 settembre 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Bianco e nero a Mu g g i a, 11 settembre 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Pittori ferraresi alla “Lonza”, 12 settembre 1956, p. 6
Una manifestazione che si è inserita alla vita artistica del paese. Se ve ra selezione di opere alla Mostra del Pre m i o
Ma rzo t t o, 21 settembre 1956, p. 6
Mostre d’ a rte. La pittrice Lucia Bessi - Esposizione alla Scuola d’Arte delle opere degli allievi, 25 settembre 1956, p. 6
Prezioso contributo all’ a rte e al costume. Vita e storia di Venezia in un omaggio alla gondola, 4 ottobre 1956, p. 3
Un’indovinata rassegna di pitture e sculture. Gli artisti triestini nelle sale dell’ U S I S, 16 ottobre 1956, p. 6
È compito ingrato discorre re di arte e di artisti sul giorn a l e, 3 nove m b re 1956, p. 19
Mo s t re d’ a rte. La personale di Dino Predonzani alla Ca s a n u ova, 14 nove m b re 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Personale di Culliat alla Galleria Ca s a n u ova, 27 nove m b re 1956, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Una rassegna pittorica alla “Galleria Ro s s o n i”, 2 dicembre 1956, p. 6
Un avvenimento nella vita artistica della città. La “personale” di Mascherini esposta alla Sala comunale, 7 dicembre
1956, p. 6
Le mostre degli artisti triestini alla Rossoni e alla Sala comunale. Quasi un inventario di due rassegne allestite contemporaneamente per Natale, 29 dicembre 1956, p. 6
La mostra di stampe giapponesi. Piccolo viaggio alla Ca s a n u ova fra i “samurai” e le “geishe”, 1 gennaio 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il pittore Bogdan Grom alla Galleria Rossoni - Pino Passalenti all’ Ar redarte - La mostra alla “Lonza”,
16 gennaio 1957, p. 6
La sindacale a palazzo Attems di Gorizia. Triestini, goriziani e udinesi alla quarta Mo s t ra d’ a rti figura t i ve, 6 gennaio
1957, p. 6
Mostre d’ a rte. Il magico realismo di Luigi Spacal alla Comunale - Paolo de Klodich alla Tr i e s t e, 18 gennaio 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rt e . Adriano Micoli alla “Casanuova” - Rebez all’USIS - Ce ramiche di Ca rlo e Mi rella Sbisà, 12 febbraio
1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Nino Perizi e Mariano Ce rne all’ Ar redart e, 27 febbraio 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La “personale” di Leopoldo Kostoris. Gi a n a n d rea Ostilio alla “Ca s a n u ova”, 26 febbraio 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il passaggio di Grubissa dall’ a c q u e rello all’ o l i o, 7 marzo 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Elena Meneghini alla “Comunale”, 12 marzo 1957,p. 6
Mo s t re d’ a rte. Dante Mo ro alla Galleria “Trieste”, Augusto Ce rnigoi alla “Comunale”, Marcello Verdelli alla “Lonza”,
26 marzo 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Leila Caselli alla “Ca s a n u ova”, 2 aprile 1957, p. 5
Mo s t re d’ a rte. Mi rella Sbisà alla “Comunale”, 4 aprile 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La “personale” di Pi e ro Lu c a n o, 7 aprile 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Maestri dell’Ottocento e del Nove c e n t o, 14 aprile 1957, p. 3
Cordoglio negli ambienti artistici. La scomparsa di Ottone Ro s a i, 21 aprile 1957, p. 6
Escursione critica nella cro c i e ra del “Tergesteo”. Un’opera unitaria e dignitosa che accresce il prestigio della città, 14
maggio 1957, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Maria Lupieri alla “Comunale”, 14 maggio 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Sponza alla Galleria Tr i e s t e, 16 maggio 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Fi g u re e ritratti alla “Lonza”, 25 maggio 1957, p. 6
Mostre d’arte. Telia Ma rocchi alla “Casanuova” - Pitture di Guglielmo Stracca alla Galleria Lonza, 29 maggio 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Tre pittori veneziani alla “Trieste”, 14 giugno 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gli allievi di A. Ps a c a ropulo alla “Comunale”, 19 giugno 1957, p. 6
Mostre d’ a rte. Fe rfoglia e Sollazzi alla Comunale - La collettiva a Miramare esigenza inderogabile, 26 giugno 1957, p. 6
Centocinquanta opere esposte a Mi ramare. La mostra d’ a rte figura t i va del sindacato pittori e scultori, 29 giugno 1957, p. 6
Una scelta esemplare ed esauriente per la rassegna veneziana. Cento opere di Jacopo Bassano alla mostra aperta a
Pa l a z zo Ducale, 3 luglio 1957, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Impressioni sport i ve di Gino de Fi n e t t i, 14 luglio 1957, p. 6
27
Inaugurata in un convento ra vennate la mostra dei mosaici di S. Ap o l l i n a re, 21 agosto 1957, p. 3
R i p roposto Antonio Ca n ova nei suoi significati più vivi, 24 settembre 1957, p. 3
Mostre d’arte. Carlo Hollesch alla Galleria Comunale - Gustavo Boldrini e Bepi Longo alla “Trieste”, 19 ottobre 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Keeping alla Ca s a n u ova - Raccolta di “Impressioni estive” alla Galleria Lonza, 26 ottobre 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Le acqueforti dei Tiepolo alla Comunale, 7 nove m b re 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Pastelli di Nino Perizi alla Sala comunale d’ a rt e, 22 nove m b re 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. I ritratti di Walter Falzari alla “Ca s a n u ova”, 29 nove m b re 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Michelangelo Guacci e Gi ovanni Mi s c u l i n, 7 dicembre 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Si l vano Manzini e Maria Chiacich alla Galleria “Lonza”, 11 dicembre 1957, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La tradizione triestina delle rassegne natalizie, 2 gennaio 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Mo retti alla Lonza, Ma rceglia alla Tr i e s t e, 11 gennaio 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. L’esposizione alle As s i c u razioni Genera l i, 21 gennaio 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Progetti per l’ a r redamento d’un albergo - Una trentina di pittori alla Galleria Lonza - Paesaggi di
Luchesi alla Sala comunale, 12 febbraio 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Qu a t t ro pittori napoletani e un pordenonese alla Galleria Trieste e alla Galleria Lonza, 21 febbraio
1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Grubissa alla “Trieste”, 4 marzo 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Franco Batacchi alla “Ca s a n u ova”, 5 marzo 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La pittrice El e t t ra Metallinò alla Galleria comunale. Disegni e acquerelli di Gi ovanni Duiz alla
“Lonza”, 19 marzo 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rt e . I successi internazionali di Luigi Spacal che espone alla “Ca s a n u ova”. Artisti ternani alla “Lonza”, 1
aprile 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Adriano Al b e rti alla Comunale, 2 aprile 1958, p. 5
Mo s t re d’ a rte. Si gfrido Ma ovaz alla Comunale, 8 aprile 1958, p. 6
Inaugurata a Milano una mostra di elevato livello artistico. Dagli affreschi di impronta giottesca ai capolavori del
Qu a t t rocento lombard o, 19 aprile 1958, p. 3
Mo s t re d’ a rte. L’incisore olandese Van Rossenm alla “Ca s a n u ova”, 23 aprile 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Sintesi di elementi stilistici indiani ed ellenici nelle sculture del Grandhara esposte alla Comunale, 7
maggio 1958,p. 6
Mo s t re d’ a rte. Hansi Cominotti alla Comunale, 10 maggio 1958, p. 6
Assegnato il primo premio a un lavo ro di Osvaldo Li c i n i, 20 maggio 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Due pittori e due scultori alla Sala comunale d’ a rt e, 21 maggio 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il premio Trieste 1958 - Alla Galleria Lonza, 28 maggio 1958, p. 6
Allestita al centro culturale U.S.I.S. la “Mo s t ra di primave ra” del Sindacato pittori e scultori, 7 giugno 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Una rassegna di Alice Ps a c a ropulo alla Ca s a n u ova. Mi rella Sutto e Miela Reina alla Sala Comunale,
10 giugno 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Su l l’esempio di via Margutta un’esposizione in galleria Ro s s o n i, 11giugno 1958, p. 6
Poche le novità alla massima rassegna d’ a rte internazionale. Al l’insegna dell’astrattismo la XXIX Biennale di Ve n e z i a,
18 giugno 1958, p. 3
Mo s t re d’ a rt e . Finy Suppancich, Al m i ra Cracolici e Bruno Ponte espongono nelle sale della Galleria Ca s a n u ova, 20 giugno 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rt e . Due rassegne quasi contemporaneamente allestite nella Galleria Lonza: una dedicata al nudo, l’altra al
paesaggio, 5 luglio 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La seconda “Se m i p e rmanente” all’insegna di via Ma r g u t t a, 9 luglio 1958,p. 6
Un approfondito studio di Remigio Marini. La vita e la personalità di Sebastiano Fl o r i g e r i o, 18 luglio 1958, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Claudio Xantidis alla Comunale, 17 agosto 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Claudio Ce rnigoi - Ursic alla Galleria Comunale, 5 settembre 1958, p. 6
R i e vocati i fasti di Ca’ Pesaro in una intelligente mostra ve n e z i a n a, 12 settembre 1958, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Sabino Coloni espone alla Galleria comunale, 18 settembre 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Una personale di Bergagna alla Sala comunale d’ a rt e, 11 ottobre 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Tonzar espone alla Lonza e Zanutto in Galleria Ro s s o n i, 12 ottobre 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Sculture e disegni di Ugo Carrà esposti alla Sala comunale d’ a rte, 26 ottobre 1958, p. 6
28
Mo s t re d’ a rte. Artisti americani d’oggi in una rassegna al Ce n t ro U.S.I.S., 28 ottobre 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Luciano De Comelli alla Galleria Ca s a n u ova, 12 nove m b re 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Op e re plastiche di Sbisà in una chiesetta a Somplago, 13 nove m b re 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Francesco Volpi alla Lonza e Luigi Müller alla Ca s a n u ova, 26 nove m b re 1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Una personale di Polvi alla Galleria Lonza. L’ i n i z i a t i va dei “microquadri” alla Rossoni, 11 dicembre
1958, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Bianco e neri di Campitelli alla “Comunale”, 10 gennaio 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Al b e rto Gianquinto alla Galleria Rossoni. Ospiti e simpatizzanti alla “Lonza”, 13 gennaio 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Umanità e sapienza di Gi ovanni Giord a n i, 3 febbraio 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Le sgargianti trame di Nello Pacchietto, 4 febbraio 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Utilità del cartellone in Ireneo Ra valico - Rassegna ispirata ai fiori - Riproduzioni all’ Us i s, 11 febbraio
1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Paolo Menegasco alla Galleria Rossoni, 25 febbraio 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La pittrice Ca raian alla galleria comunale, 10 marzo 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Oreste Dequel alla “Comunale”, 11 marzo 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rt e . I “Ma e s t r i” alla Rossoni - De Senibus alla Lonza - Affermazioni di Luigi Spacal, 21 marzo 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gusto del Quattrocento nei dipinti del Sorm a n i, 31 marzo 1959, p. 5
Mo s t re d’ a rte. Beppino Ghirardi in galleria Ro s s o n i, 3 aprile 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Edmondo Passauro alla “Comunale”, 12 aprile 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Nicolò Perusino alla “Lonza”, 14 aprile 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gi a n a n d rea Ostilio alla “Ro s s o n i”. Luigi Spacal alla Sala Comunale, 28 aprile 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. “Personale” di Ca rlo Sbisà, 13 maggio 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Con il pittore Pi e t ro Grassi è stata aperta una nuova Galleria. Un anno di attività di Perizi - Su c c e s s i
di De vetta e di Spacal. Si chiude domani sera alla Comunale la bella mostra di Sbisà, 19 maggio 1959, p. 6
Mostre d’arte. Una personale di Nino Perizi ai “Rettori”. Rassegna postuma di Torelli alla “Lonza”, 30 maggio 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Federico Righi, dieci anni dopo, 31 maggio 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ricordo di Giuseppe To re l l i, 3 giugno 1959, p. 6
La mostra alla stazione marittima. Da Pola a Venzone monumenti restaura t i, 4 giugno 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Augusto Ce rnigoi alla “Comunale”, 14 giugno 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Mascherini interl o c u t o re in un dialogo al ve rt i c e, 19 giugno 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Za n c a n a ro alla “Ro s s o n i” - Ca rtellonisti alla “Comunale”, 23 giugno 1959, p. 6
Felicemente realizzata dopo molti anni una originale iniziativa. Inaugurata al museo di Ra venna una rassegna di
mosaici modern i, 23 giugno 1959, p. 3
Una rassegna impostata con criteri diversi da ogni altra precedente. Aperta nei saloni di Ca’ Pe s a ro la Mo s t ra del
“Seicento a Venezia”, 7 luglio 1959, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Camillo Jona e Mario Zocconi due architetti che dipingono, 22 luglio 1959, p. 6
Dedicata alla vitalità nell’ a rte la mostra di Pa l a z zo Grassi. Pi t t u ra e scultura d’ a va n g u a rdia in una istruttiva rassegna
veneziana, 20 agosto 1959, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Maria Ca rli Pugliese, 1 settembre 1959, p. 6
Allestita in un ottocentesco salone del Valentino. Op p o rtuna occasione di dialogo la Mo s t ra Francia - Italia a To r i n o,
10 settembre 1959, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Incisori moderni, 10 ottobre 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Walter Piacesi alla Ca s a n u ova, 11 ottobre 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ca p o g rossi inidito, 21 ottobre 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Stracca, Ma g n o l a t o, Be rt i n i, 24 ottobre 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il maggior campione degli incisori neoclassici, 28 ottobre 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Dino Predonzani “sulla cresta dell’ o n d a”, 8 nove m b re 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Pagan e Scrignani, 14 nove m b re 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Wolf, Schultz, de Re y a, 15 nove m b re 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Colorio e Bl a s o n, 17 nove m b re 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Lucano alla Galleria dei Re t t o r i, 28 nove m b re 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Guarino alla “Comunale”, 4 dicembre 1959, p. 6
29
Mo s t re d’ a rte. Litografie di Gianquinto alla Ca s a n u ova, 5 dicembre 1959, p. 6
Usciti i tradizionali cartoncini d’auguri. Fedeli Kollmann e Josè all’appuntamento di Na t a l e, 12 dicembre 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La “sindacale” alla Galleria del Nuovo, 15 dicembre 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Artisti sotto l’abete. L’ i n c i s o re Mario Dinon, 23 dicembre 1959, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Personale di Sponza, collettiva a Muggia, 1 gennaio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gu a l t i e ro Cornachin, 5 gennaio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Pi e t ro Grassi alla Comunale, 22 gennaio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Si l vestri dieci anni dopo, 14 febbraio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Alice Ps a c a ro p u l o, 24 febbraio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Li t o g rafie di Edmondo Bacci alla Ca s a n u ova, Michelangelo Guacci espone al Bar Mo n c e n i s i o,10 marzo
1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il “futurista” Crali alla Comunale, 15 marzo 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gi va n n i, 16 marzo 1960, p. 6
Le illustrazioni di “Italia ritorna”. Disegni per il libro degli anni difficili, 18 marzo 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Postuma di Titz al “Nuovo”, 31 marzo 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Pittori moderni tedeschi, 28 aprile 1960,,, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Bresolin, Sorm a n i, 7 maggio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Un tart a ro alla Cr i m e a, 17 maggio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ottocento e Novecento nelle collezioni dei rotariani, 28 maggio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Qu a t t ro alla Comunale, Mo rena, Ll oyd i a n i, 31 maggio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. To s t i, 3 giugno 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ce rnigoj, Coloni, 14 giugno 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Sponza, Born e t t i n i, 15 giugno 1960, p. 6
Aspetti e caratteri della rassegna aperta a Venezia. Monotona nella sua limpidezza didattica la XXX edizione della
Biennale d’ a rt e, 21 giugno 1960, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Is p i razione mare, 23 giugno 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Riccobon e Ponte, Il C.A.N.T., 12 luglio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Bi a n c o n e r i s t i, 28 luglio 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Giuseppe Ne g r i s i n, 13 agosto 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Tiziano Perizi, Cz i n n e r, Righi, 10 settembre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. L’acquerellista Si l vana Amerighi alla “Permanente S. Gi u s t o” - Rassegna d’autunno Gianna Marini al
“Moncenisio” - Puntuale all’appuntamento l’Un i versità popolare, 29 settembre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. “Antichi mosaici d’ Is raele”, 5 ottobre 1960, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Cra g l i e t t o, Ferraris, 9 ottobre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. R i t o rno di Da n e o, 12 ottobre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Sponza, ultimo ro m a n t i c o, 18 ottobre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Maria Lupieri e la lezione inform a l e, 25 ottobre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Fulvio Monai, 30 ottobre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Lucano e St ra c c a, 15 nove m b re 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ma t t a re l l i, 16 nove m b re 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. I pittori bra s i l i a n i, 18 nove m b re 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gi ovanni Giordani, Ma z zo l e n i, 23 nove m b re 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il “caso” Squitieri, 29 nove m b re 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Tosti, De q u e l, 30 nove m b re 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. I “valoriplastici” di Ed g a rdo Sambo, 1 dicembre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ed g a rdo Sambo alla “Comunale”, Giorgio Pecchiar alla “San Giusto”, 6 dicembre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Litografie, 21 dicembre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il padovano Riccardo Galuppo espone alla Galleria “Ro s s o n i”, 27 dicembre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Natalizia alla “Lonza”, 28 dicembre 1960, p. 6
Mostre d’arte. Pittori triestini alla “Galleria alla Loggia”, Palestra di giovani alla “Galleria Trieste”, 30 dicembre 1960, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Panorama illuminante, 3 gennaio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Pastelli di Perizi, 4 gennaio 1961, p. 6
30
Mo s t re d’ a rte. Fedeltà di Brumatti, 17 gennaio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Posar - Go r i n i, 17 gennaio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ca rv i n, 18 gennaio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. H l a va t y, 19 gennaio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Luigi Ci l l o, 21 gennaio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Luigi Spazzapan i bianco e nero, 26 gennaio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rt e . Studia sul posto il motivo e poi dipinge “a memeria” di getto. Livio Ro s i g n a n o, un artista dalla personalità singolare, 1 febbraio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ugo Carà va a Vienna con due dozzine di bro n zetti, 10 febbraio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Maria Poggi - Paola Ci a n a, 15 febbraio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Come si dipingeva ai tempi di Sve vo, 25 febbraio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Alla Galleria dei Rettori due giovani artisti: Perusini e Persi; Gradito ritorno di V. A. Cocever con le sue
preziose ceramiche; Scene campestri e marine nelle tele del piemontese Ferraris, 4 marzo 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rt e . Affermazione di fiducia nella pittura alla prima “personale” romana di Alice Psacaropulo. Un talento
autentico nei modi espressivi di Rossana Rizzardi, attualmente “Alla Loggia”, 7 marzo 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Scenografia e pittura, i distinti volti del giovane fiorentino Ercole Sa v i a n e, 10 marzo 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Janine Ma s c h e s - Spada; Gi a n a n d rea Ostilio, 18 marzo 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Malni; Sa c c h i, 24 marzo 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Duren, 25 marzo 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Grubissa alla Rossoni, 30 marzo 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Il tedesco H. Pfeiffer al Nu ovo, 4 aprile 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Franceschini - Ce rn i g o i, 11 aprile 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Mo retto,Tonzar e Persi; Alice Ps a c a ropulo a Roma, 18 aprile 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Mi rella Sbisà, 27 aprile 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Grassi, Sormani, Mi c a l e s c o, 28 aprile 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Laghi e Marcegaglia; Panciera, Godina, Pe r i c i n, 14 maggio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. I giovani della “Piccola Fornace”, 27 maggio 1961, p. 6
Allestita negli ambienti della stazione marittima. La Mo s t ra internazionale d’ a rte sacra; La ra p p re s e n t a t i va triestina,
31 maggio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Da Zamattio a Ro s i g n a n o, 13 giugno 1961, p. 6
Aperta nei saloni di Pa l a z zo Ducale a Venezia. Un ritorno alle origini con la mostra di Ca rlo Crive l l i, 14 giugno
1961, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Gli incisori dell’ U . P., 20 giugno 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Guacci e Zenari ai Rettori - Bi a n c o n e ro e scultura, 22 giugno 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Interessanti rassegne del bianconero e di scultura, 29 giugno 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Personale di Ca s t e l reggio - Abilità di Do n a t e l l a, 30 giugno 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Rebez e Duiz, 5 luglio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gli allievi del Re vo l t e l l a, 6 luglio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Sponza - Palcich, 12 luglio 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Pa d ovan, Ar i o s i, 18 luglio 1961, p. 6
Un volume della serie “At t ra verso l’ Italia” del Touring. Arte e paesaggio siciliani in un pre g e vole documentario, 12 sett e m b re 1961, p. 3
Ricordo di Luigi Coletti, 20 settembre 1961, p. 3
Mo s t re d’ a rte. Due giovani pittori, 22 settembre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Grassi, Fabbri, De q u e l, 19 ottobre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Bianco e nero alla Loggia, 20 ottobre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Autunnale del C.A., 2 nove m b re 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Augusto Ce rn i g o i, 3 nove m b re 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Telia Marocchi, Claudio Mo retti, 5 nove m b re 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La regionale del Sindacato BB.AA., 19 nove m b re 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Franco As c o, 25 nove m b re 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Forconi, 26 nove m b re 1961, p. 6
31
“Mostred’a”,BincCmplu10g95.6
“Mostred’a”,AlbGinquR.OpmzL13g956UàvfcI-
Mo s t re d’ a rte. Ossi Cz i n n e r, 28 nove m b re 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Nuova Scuola Eu ro p e a, 6 dicembre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Cinque alla “Ca vana”, 7 dicembre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Po r ro - Be r g e s i o, 9 dicembre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Sabino Coloni; Ma t t a re l l i, 10 dicembre 1961, p. 6
Gli auguri natalizi di “Ci t t a d e l l a”. Puntuali all’appuntamento i Re Magi di “K”e “Jo s è ”, 16 dicembre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Funzione dell’ i n f o rmale nell’ a r redamento modern o, 21 dicembre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Maestri del Nove c e n t o, 22 dicembre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Natalizia all’ ” Arredarte”, 24 dicembre 1961, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La rassegna alla Comunale; Gli incisori alla “Loggia”, 4 gennaio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Cinque incisori alla “Ca vana”, 9 gennaio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Guido Antoni, 18 gennaio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Mieczyslaw Wejman; Duren - Mi c a l e s c o, 21 gennaio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Rupert St ö c k l, 24 gennaio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Anna Ta m a ro, 3 febbraio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Zotti - Hlavaty - Ferf o g l i a, 4 febbraio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Maria Josefa Ide-Pere z, 15 febbraio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Palazzi e Cornachin alla Galleria Comunale, 3 marzo 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ferreris alla Rossoni - Collettiva alla S. Gi u s t o, 4 marzo 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gianni Palminteri alla Galleria Ca va n a, 6 marzo 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. “Senilità” al Re voltella e “Umberto Veruda ‘62”, 21 marzo 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Fred Pi t t i n o, Wegner - Fre i d a s, 23 marzo 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La “Ba u h a u s” all’ Istituto Germanico, 28 marzo 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Perizi alla Comunale, 30 marzo 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ce rdonio e la Ps a c a ro p u l o, 31 marzo 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Drago Trsar alla Ca va n a, 3 aprile 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gi ovannini, Ma z z a roli e Grubissa alla Ro s s o n i, 5 aprile 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Due brevi rassegne al museo Revoltella, 8 aprile 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ernesto Ze n a r i, 15 aprile 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Zi g a i n a, 18 aprile 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Stultus - Licata - Sa l va rani, 26 aprile 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Casellati, Colella, Duren, Ze l e n k o, 15 maggio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. La collettiva del Sindacato BB.AA., 22 maggio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ca rlo Ho l l e s c h, 23 maggio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Gli incisori dell’ U P, 24 maggio 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ca rella - Fi t z g e ra l d, 1 giugno 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Ca rlo Ci u s s i, 6 giugno 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Litografie di Vedova, 8 giugno 1962, p. 6
Mo s t re d’ a rte. Biban, Calcinoni, Ge r g o l e t, 10 giugno 1962, p. 6
Segni e tagli diventano familiari e cresce il nuovo esperanto. Nella trentunesima Biennale veneziana mercanti e informalisti tra vagliano i critici, 14 luglio 1962, p. 3
Ha conquistato il “Viareggio” per la saggistica. Fondamentale il volume di Ragghianti su Mo n d r i a n, 14 settembre
1962, p. 3
A Palazzo Ducale un’ a l t ra mostra degli anni dispari. Piace a tutti il Carpaccio gemma della pittura ve n e t a, 19 giugno 1963, p. 3
Michele Al p a t ov ha pubblicato “Il maestro di Cre m l i n o”. Una breccia nella nostra cultura che ci fa spaziare in zo n e
inesplora t e, 14 gennaio 1964, p. 3
Tutti i problemi dell’ a rc h i t e t t u ra dell’età industriale. Il bisturi di dieci specialisti affondato in cento anni di edilizia,
19 gennaio 1964, p. 3
Pi a z zetta, i lumi nel pennello, 16 giugno 1983, p. 3
32
CONTRIBUTI
33
34