Assenza di neve sulle Orobie
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Assenza di neve sulle Orobie
L’ECO DI BERGAMO 34 SABATO 17 DICEMBRE 2016 Provincia Meteo: sole per almeno altri cinque giorni. Però più freddo Le previsioni a breve-medio termine indicano ancora almeno quattro-cinque giorni di sole, con temperature che dovrebbero abbassarsi. [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ Dicembre nero per le piste da sci Dov’è la neve? Dicembre, presenze in picchiata I dati di Foppolo, Carona e San Simone 9/10 10/11 11/12 12/13 13/14 14/15 15/16 media - 1.288 - - 502 - 415 315 Dicembre 34.664 32.230 19.150 39.533 35.992 16.650 12.428 27.235 Gennaio 58.331 55.514 52.199 51.693 42.334 45.356 38.422 49.121 Febbraio 47.791 43.610 45.771 41.647 34.993 44.258 41.513 42.798 Marzo 31.095 31.227 14.954 32.420 44.145 31.902 37.499 31.892 6.684 2.596 74 6.264 4.663 6.176 2.330 4.112 Novembre Aprile TOTALE 178.565 166.465 132.148 171.557 162.629 144.342 132.607 155.473 Val Brembana. Da tre stagioni è il mese più critico con presenze più che dimezzate rispetto al passato GIOVANNI GHISALBERTI Ormai non sembra più bastare neppure la neve artificiale. Neppure avere a disposizione decine di cannoni sparaneve. Perché se di mezzo ci si mette anche l’inversione termica, c’è poco da fare. Freddo in basso e più caldo in alto. Tanto che, nei giorni scorsi, si riusciva a innevare la parte bassa della pista del Valgussera a Foppolo, ma non la quota più alta, verso i 2.200 metri. Foppolo che, nonostante tutte le difficoltà, oggi e domani riesce di nuovo a aprire le piste, allargate però rispetto a quelle proposte al ponte dell’Immacolata. Ci si fermerà lunedì per poi riaprire dal 23 dicembre, tutti i giorni. Un dicembre nero, questo, per le stazioni bianche della nostra provincia, come ormai accade da tre stagioni. Niente neve dal cielo e temperature per nulla favorevoli. Quest’anno, poi, a complicare le cose, è arrivata l’inversione termica, fenomeno che ha portato temperature troppo alte in quota anche per sparare con continuità neve artificiale. Risultato: le stazioni sci aperte nella Bergamasca sono solo quelle di Foppolo e Monte Pora (una sola pista). Sostanzialmente ferme tutte le altre, che devono accon- tentarsi di campetti scuola per principianti o altre proposte alternative, pattinaggio, rifugi, piste da bob. E qualcuno (San Simone) si sta attrezzando anche con pareti di ghiaccio artificiale. Le prospettive meteo, peraltro, non sono incoraggianti: visto che per almeno altri cinque giorni, di neve dal cielo, non dovrebbe arrivarne. Forse si abbasseranno le temperature e, almeno chi avrà a disposizione i macchi- n Si scia su strisce di neve artificiale, comunque alta e compatta. Niente fiocchi in vista n Val Brembana: piste allargate e aperte a Foppolo. Piani di Bobbio: salita solo da Lecco Attenzione: il soccorso in pista costa 200 euro Meglio assicurarsi Se in altre realtà è ormai una prassi già conosciuta, per la Bergamasca è certamente una novità che potrà far discutere o meno, ma alla quale meglio stare attenti: per la stagione invernale appena cominciata sulle piste da sci della Valle Brembana (Piani di Bobbio, Bremboski, Valtorta e Piazzatorre) è in vigore una efJfznfTvwHqhIGVtRtDgfpNI4HhKVNOYas749IV+iM= nuova regola in materia di sicurezza, chi si infortuna e viene soccorso dovrà sborsare 200 euro. Soldi che non ritirano i soccorritori stessi, ma che vanno a finire nelle casse del gestore. «Si tratta di costi – spiega Nicola Bernacca, responsabile della scuola regionale per pattugliatoripiste da sci della Fe- nari, potrà sparare neve e garantire qualche pista in più. Si scia, quindi, su strisce di neve artificiale compatta, a Foppolo alta anche 70-80 centimetri, ulteriormente ampliate in larghezza rispetto ai primi cinque giorni del ponte dell’Immacolata. Si sta ripetendo la difficile stagione dello scorso anno, anzi, qualcuno dice che è peggio, proprio per le temperature che consentono di sparare poca neve. Nel comprensorio di Brembo Ski già il dicembre della stagione 2015-2016, si era rivelato il più povero degli ultimi sette anni, con meno di 13 mila primi ingressi a fronte dei 34 mila, per esempio, del 2009-2010, o dei 39 mila della stagione 20122013 o i 35 mila del 20132014, l’ultima con numeri alti. In pratica presenze che sono diventate un terzo. Che poi pesano sul bilancio finale, anche se a febbraio o marzo si va oltre le 40 mila presenze. Analoga situazione di difficoltà a Valtorta-Piani di Bobbio, che dall’8 dicembre scorso è aperta tutti i giorni ma solo con accesso grazie alla cabinovia di Barzio, sul versante lecchese. Chiusa, per ora, la seggiovia che sale da Ceresola-Valtorta (aprirà, dicono dalla gestione, entro Natale). derazione italiana piste da sci (Fisps) – che prima erano in carico agli stessi gestori e che ora, per motivi di abbattimento delle spese, sono a pagamento dell’infortunato, come segnalato dai cartelli installati nelle stazioni di risalita. C’è un’alternativa meno onerosa che prevede il pagamento, insieme al giornaliero, di tre euro (a giornata per persona), che copre le spese in caso di infortunio: il sovrapprezzo per l’assicurazione è segnalato sul biglietto e in tal caso, in caso di intervento, la procedura prevede che il gestore proceda con la rivalsa sull’assicurazione, segnalando l’accaduto. Il protocollo è in vigore già da tempo in comprensori sciisti- Credit: foto ValbrembanaWeb «Sta andando molto peggio dello scorso anno - dice Massimo Fossati, amministratore delle Imprese turistiche barziesi e presidente degli esercenti funiviari lombardi – perché le temperature non ci assistono, la produzione di neve con i cannoni, finora, è stata scarsa». Così ai Piani di Bobbio è rimasta in funzione solo la seggiovia Fortino. Da oggi, invece, si scia su tre-quattro piste, grazie agli impianti Camosci e Chiesetta. «Continuiamo a sparare anche sulle piste di Valtorta prosegue Fossati - ed entro Natale il collegamento dovrebbe essere aperto». «Perdere il ponte dell’Immacolata si può mettere in conto - prosegue - è successo spesso anche negli anni passati, perché resta un’incognita. Ma le presenze che perdi a Natale, purtroppo, non le recuperi più nei mesi successivi». A Piazzatorre (gestita ancora da Imprese turistiche barziesi), invece, si cercano proposte alternative: con l’apertura dello snowland (pista da bob e da sci per principianti), pattinaggio su ghiaccio al coperto e apertura della seggiovia Gremei che oggi e domani consentirà di raggiungere il rifugio (recentemente acquistato dal Co- mune). Si spara neve nella parte bassa della pista del Bosco, in attesa che i fiocchi dal cielo imbianchino il resto del comprensorio. «La neve artificiale costa dice Gaetano Bonetti, direttore dell’ufficio turistico mentre quella dal cielo è gratuita. Se non arriva, però, si fa il possibile per offrire alternative. L’acquisto del rifugio? Per noi era fondamentale. In questo modo diventa sostenibile anche la gestione della seggiovia». Senza neve e con impianti fermi, le altre due stazioni brembane di sci alpino, Cusio-Piani dell’Avaro e Oltre il Colle. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ci ben più importanti e le statistiche rivelano come gli interventi siano sensibilmente diminuiti: lo sciatore chiama solo se la situazione richiede una reale urgenza. Quel che si auspica è che gli introiti vengano poi utilizzati dal gestore per apportare migliorie nel soccorso». Certo, dice Bernacca, «il gestore non può quindi delimitare chilometri e chilometri di piste con reti e fa il possibile per segnalare il bordo pista ma è lo sciatore che deve avere il buon senso di ridurre la velocità. Infine il casco: manca purtroppo ancora l’abitudine ad indossarlo, nei giovani». Silvia Salvi Volontari del soccorso sulle piste ©RIPRODUZIONE RISERVATA 35 L’ECO DI BERGAMO SABATO 17 DICEMBRE 2016 DOMANI Open day delle scuole di sci Per bambini ma anche adulti cuole di sci lombarde: la nona edizione dell’open day e stata programmata per domani. Si tratta di un’intera giornata in cui i professionisti della neve lombardi saranno a disposizione per lezioni collettive gratuite di due ore dedicate ai bambini e agli S adulti nelle discipline dello sci alpino, dello sci nordico, dello snowboard, del telemark e anche per bambini diversamente abili. Le scuole aderenti all’iniziativa sono 60. È un’occasione per mamme e papa che intendono avvicinare i propri figli alla neve, allo sport e alle località montane della regio- ne, e per loro stessi per acquisire dalle prime nozioni sciistiche a quelle più avanzate. Per aderire contattare la scuola sci o snowboard e comunicare l’adesione, la scuola fornirà tutte le indicazioni utili. L’elenco delle scuole e consultabile sul sito: www.amsilombardia.com. Pora solo al comando e Spiazzi si prepara Valli Seriana e di Scalve. Oggi si scia al Pian del Termen domani forse anche a Gromo. A Schilpario ok il fondo MARTA TODESCHINI Un cannone in azione sulla pista di fondo degli abeti a Schilpario FOTO FRONZI Foppolo, rinviata l’apertura della pista del Valgussera Seggiovie della Quarta Baita e del Montebello, due tapis roulant alle Foppelle di Foppolo, la seggiovia di arroccamento Alpe Soliva a Carona e il tappeto in Val Carisole. Saranno questi gli impianti di risalita aperti oggi e domani nel comprensorio di Brembo Ski, in alta Valle Brembana: tre piste, più altre tre per i principianti, quindi, quelle disponibili. Il giornaliero scontato costerà 24 euro. Il tentativo di innevare artificialmente le piste del monte Valgussera, purtroppo, non è riuscito, a causa delle temperature che negli ultimi giorni sono rimaste troppo alte per produrre neve. Apertura del Valgussera, quindi, rinviata alla prossima settimana, il 23 dicembre, se la temperatura scenderà. A Valtorta-Piani di Bobbio aperti tre impianti di risalita ma con accesso consentito solo da Barzio, sul versante lecchese. Chiusa ancora la seggiovia di Valtorta. Oggi e domani sarà aperto il campo scuola a Piazzatorre e funzionerà la seggiovia Gremei per raggiungere il rifugio, ma le tre piste del comprensorio saranno chiuse per mancanza di neve. Così come attendono fiocchi dal cielo Cusio-Piani dell’Avaro, Oltre il Colle-Alben e tutte le piste di fondo della val Brembana. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il menù degli sciatori non cambia, per chi sceglie le piste della Valle Seriana e della Valle di Scalve: come per il lungo Ponte dell’Immacolata, anche oggi sarà soltanto il Monte Pora a rispondere puntuale all’appello, mentre per domani – ma la certezza si avrà soltanto all’ultimo momento – agli Spiazzi di Gromo potrebbe aprire il campo scuola. Stessa stazione sciistica – l’unica ad aprire, già oggi e poi domani insieme a Foppolo –, stessa pista, al Pora: la Pian del Termen, servita dall’omonima seggiovia quadriposto, mentre la pista Boschetto e il campo scuola rimarranno chiusi. «Anche questa settimana ce l’abbiamo messa tutta, stiamo continuando, quando la temperatura lo consente, a produrre neve – spiega Roberto Meraviglia, amministratore delegato di Irta Spa –. La copertura è ottimale sulla Pian del Termen, ma l’obiettivo è comunque arrivare a breve a una copertura totale delle piste Valzelli e Cima Pora. Non arrivando neve, dobbiamo concentrarci su queste piste». L’augurio di Meraviglia come dei colleghi delle altre stazioni sciistiche è che arrivi presto la neve dal cielo, «ma ragionevolmente, penso non prima di Natale». «Corsi e ricorsi» Così, tanto vale sfruttare il fondo già compatto e aumentare il manto, con ottimismo: «Non mi lascio demotivare da questo clima: certo è un dato di fatto che siamo in un periodo di secca, ma secondo me – continua Meraviglia – la natura è ciclica. Ad esempio, ho una buona memo- Al Pora, lo scorso weekend n n La carenza di neve generalizzata di quest’anno, su tutto l’arco alpino, è molto particolare» ria dell’inverno del 1980 in cui non ci fu neve per tutto l’inverno, ma anche della nevicata dell’85 che bloccò tutta la Lombardia. C’è da dire che la carenza di neve generalizzata di quest’anno, su tutto l’arco alpino, a parte qualche stazione in Valle D’Aosta, è molto particolare». E così a tutti gli sciatori non resta che aspettare settimane migliori, oppure approfittare del Pora aperto, dove alle 14 andrà in scena «L’abbraccio al Monte Pora», una catena di abbracci tutti intorno al nuovo laghetto per festeggiarne l’inaugurazione. Per salire in seggiovia, tariffa scontata: il prezzo del giornaliero adulto è per questo weekend di 20 euro, junior 15; il mattinale (8,15-12,30) adulto 15 euro, junior 12; il pomeridiano (12,30- 16,30) adulto 15 euro, junior 12. Tutto il resto, nonostante gli sforzi dei gestori, oggi rimane chiuso, mentre «per domenica (domani, ndr) agli Spiazzi di Gromo pensiamo di aprire la pista del campo scuola, quindi di avere in funzione il tapis roulant – anticipa Angelo Testa, presidente della società degli impianti –: consigliamo comunque di guardare il nostro sito www.spiazzidigromo.it, mentre ricordo che le nostre seggiovie e il rifugio Vodala, così come le piste di downhill, sono in funzione». Mirtillo ancora chiuso A Lizzola la cooperativa che ha in gestione gli impianti avvisa: «Stiamo concentrando i nostri sforzi sulla pista Due Baite e sul campo scuola», ma per ora di aprire non se ne parla. Lo conferma anche il direttore della Scuola sci Lizzola, Marcello Semperboni: «Si sta sparando, ma non è sufficiente: soltanto dalla scorsa notte (tra giovedì e ieri, ndr) si riesce a produrre neve artificiale in modo continuativo» e così anche il rifugio Mirtillo, a 2000 metri di quota, preso in affitto dalla cooperativa dopo due anni di chiusura, rimane ancora chiuso. In Valle di Scalve si scia sull’anello di fondo di Schilpario, allungato fino a due chilometri e mezzo di tracciato, mentre le discese sono ancora off limits sia dalla pista di Epolo, dove si sta comunque innevando, sia da quelle di Colere, che ormai punta tutto su Natale. La stagione secca non spaventa gli highlander dello scialpinismo: sfida spettacolo sul Purito SELVINO La neve latita e si punta sulle vacanze di Natale. La data che Selvino si segna in rosso sul calendario è quella del 29 dicembre, quando il pendio del monte Purito ospiterà la tappa zero dell’Highlander SkiUp. La formula è originale e avvincente: si tratta di una gara di scialpinismo in ripetute in cui conta concentrazione, strategia, ma anche tanto tanto cuore. Come recita il regolamento, efJfznfTvwHqhIGVtRtDgfpNI4HhKVNOclSAz0M7d1U= quella che si disputerà a partire dalle 18,30 sarà una gara di scialpinismo ad eliminazione, previste 3 manche di qualifica a tempo. Le batterie di atleti si sfidano secondo una cadenza temporale predefinita su un tracciato di circa 250 metri di sviluppo e di 80 di dislivello positivo (pendenza media del 32%). La partenza si effettua in linea all’avviso di un segnale sonoro; è previsto un traguardo posizionato al termine di un tracciato di gara chiuso. Sarà conteggiato e sarà considerato valido per la prova il tempo impiegato nella fase di salita per percorrere la distanza tra la linea di partenza, posta alla base del tracciato, e il traguardo, posto alla sommità del campo di gara. La fase di transizione, cambio pelli e discesa sono da effettuarsi secondo le indicazioni dell’organizzazione entro i tempi prestabiliti così da rispettare i tempi dell’evento. Tali fasi non sono conteggiate ai fini della classifica. L’edizione zero, confezionata da Spiagames Outdoor Agency in collaborazione di Selvino Sport e del Comune di Selvino, è interessante anche per il montepremi: al primo classificato nella categoria uomini andranno 900 euro, 700 alla prima donna; 200 euro al primo uomo e 150 alla prima donna. M. Tode. Il 29 dicembre gara in 3 manche ad eliminazione ©RIPRODUZIONE RISERVATA