Cuba mar 2013 RCS 10 tour+4mare

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Cuba mar 2013 RCS 10 tour+4mare
CUBA
Itinerario completo con visite
dei siti coloniali, dell’ovest
dell’isola, dei luoghi della
rivoluzione e del superbo
mare dei Caraibi
FORT ALAMO DEL SOCIALISMO REALE,
ULTIMA THULE DI UN’IDEOLOGIA
09 - 24 MARZO 2013, 16 giorni – 14 notti
Fino alla metà degli anni ottanta del ventesimo secolo, una visita turistica a Cuba presupponeva la
verifica soddisfatta che ciò in cui si credeva fosse non solo possibile in linea teorica, ma realmente in
progress, lì, sotto i propri occhi. Occhi che erano sovente coperti dalla benda rossa dell’ideologia.
Come spesso accade quando si aprono gli occhi dopo un lungo buio, si rimane abbagliati, tanto
che ciò che si vede in piena luce perde contorni, sfumature, nitore. E così una visita alla Cuba di
oggi si trasforma quasi sempre nella ricerca di conferme alle delusioni di chi ha preso troppa luce o
ai pregiudizi, speculari a queste medesime delusioni, di chi continua ad avere gli occhi
superbamente bendati, seppur di diverso colore.
Al di fuori di quel quasi ci sono coloro che vorrebbero provare almeno a distinguere il bambino, se
c’è, e sono certo che c’è, prima che le belve, sbranato ancora caldo il cadavere di Fidel Castro, lo
buttino via con l’acqua sporca nel furore astioso della vendetta.
1° giorno, sabato 09 marzo 2013: Milano > L’Avana
Ritrovo dei signori partecipanti all’aeroporto di Milano, disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali
e partenza con volo diretto per L’Avana. Arrivo nel tardo pomeriggio e trasferimento all’hotel per la
sistemazione nelle camere e per la cena.
TRAVEL DESIGN STUDIO di La Meta srl via Legnano 31, 24124 Bergamo BG, Italy PIVA 04822280964
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2° giorno, domenica 10 marzo 2013: L’Avana
Pensione completa. Giornata dedicata alla visita panoramica della città con la fortezza del Morro e
il centro storico coloniale. Sosta imprescindibile per un mojito alla Bodeguita del Medio il bar reso
celebre da Hemingway. Nel tardo pomeriggio trasferimento al ristorante Divina Pastora in tempo per
il Cañonazo de las Nueve, tradizionale cerimonia del colpo di cannone che ripropone il momento
che in epoca spagnola segnalava la chiusura delle porte della città. Cena e rientro in hotel.
L’Avana. Panfilo de Narvaez fondò nel novembre 1519 un accampamento militare che
chiamò San Cristobal de la Habana, in onore di Cristoforo Colombo e di Habana, la figlia del
cacicco locale Habaguanex. La città fu oggetto di continui saccheggi e incendi da parte dei
corsari fino alla costruzione dei castelli della Real Fuerza, del Morro, della Chorrera e del Cojimar.
Nel 1762 la città venne conquistata dagli inglesi, che se ne andarono dopo undici mesi e dopo
aver ottenuto dai reali di Spagna, la vicina penisola della Florida. Nell'anno 1900 nella capitale
cubana si insediò una classe dirigente sottomessa agli interessi statunitensi, che produsse feroci
dittature e rese l'Avana centro di traffici illeciti mafiosi e capitale del della prostituzione e del
gioco. Sotto l’attacco dei barbudos di Camilo Cienfuegos e di Ernesto Guevara, il mitico Che, la
notte dell'ultimo dell'anno 1958 il dittatore Batista e tutti i suoi complici malavitosi fuggirono
portandosi dietro tutte le ricche casse dello Stato.
Numerosissimi i siti d’interesse della capitale: il Templete, nel luogo in cui secondo gli storici cubani
fu fondata la città dell'Avana; il Castillo de la Real Fuerza con la Giraldilla, banderuola simbolo
ufficiale della città; il palazzo barocco de los Capitanes Generales, sede dei governatori
spagnoli, dei governatori militari statunitensi e dei presidenti-fantoccio cubani, oggi sede del
Museo della Città con una bella collezione di quitrin, carrozze coloniali; il Palacio del Segundo
Cabo, il Vicegovernatore, in barocco andaluso, con splendidi colonnati; il Palacio de los Obispos
del 1751; il Seminario gesuita di San Carlos y San Ambrosio, collegato alla Cattedrale tramite un
passaggio che giunge fino all'altare maggiore, oggi ospita il Museo diocesano; Piazza della
Cattedrale della Virgen Maria de la Inmaculata Concepcion, dove furono conservati, dal 1796 al
1898, i resti mortali di Colombo, la cui facciata barocca è una delle più belle e fantasiose di tutto
il nuovo mondo; Palacio Pedroso, trasformato alla fine del Novecento in Palazzo dell'Artigianato
Cubano; la Bodeguita del Medio, pittoresca osteria, mitico bar, e vero e proprio monumento
della cultura cubana: sulle pareti del locale le firme di Hemingway, Neruda, Allende,...; Palacio
Gomez, trasformato nell’hotel Florida nel 1885, con uno splendido patio con colonne su due livelli
e pavimenti di marmo; il Bar Floridita con lo sgabello di Hemingway, che mantiene intatta l’allure
precastrista di locale ambito dal jet set americano dell’epoca; l'hotel Ambus Mundos dove ha
soggiornato e lavorato Hemingway, dalla bella terrazza panoramica; il Monte di Pietà, ora Casa
de la Moneda, che espone collezioni di monete cubane dal '500 a oggi, incluse le famose
banconote del 1960 firmate Che Presidente del Banco de Cuba; il Museo de l'Automovil, con una
cinquantina di affascinanti automobili degli anni tra il 1940 e il 1960, tra cui la Chevrolet usata dal
Che quando era ministro, la Oldsmobile di Camilo Cienfuegos quand'era capo di stato maggiore
dell'Esercito, la Maserati con cui Manuel Fangio vinse il GP di F1 svoltosi sul lungomare dell'Avana
nel 1957; la Casa Natale di José Martí; il Teatro García Lorca; il Capitolio Nacional, copia del
Campidoglio di Washington, antica sede del Parlamento Repubblicano, oggi sede della
Accademia delle Scienze di Cuba; il Museo Nacional de la Música; il Museo de la Revolución; il
Museo Antropológico Montané, con una collezione di oggetti precolombiani; Plaza de la
Revolución con il murale dedicato al Che; il Parque Històrico Militar, composto dal Castillo de los
Tres Santos Reyes Magos del Morro e dalla Fortaleza de San Carlos de la Cabaña; il Barrio Chino,
quartiere cinese con tipica porta d’ingresso, teatro cantonese e negozi tradizionali; il Vedado,
quartiere esclusivo del principio del secolo scorso, dove la borghesia risiedeva in sontuose ville,
oggi centro economico e sociale della capitale; Miramar, quartiere residenziale oltre il Río
Almendares, dove si trovano le rappresentanze diplomatiche e commerciali internazionali, gli
alberghi moderni, ristoranti e i cabaret più rinomati come il Tropicana, il Parisièn e il Turquino; il
Malecón. Il magnifico lungomare dell’Avan, da vedere al tramonto l'ora in cui si riempie di gente.
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3° giorno, lunedì 11 marzo 2013: L’Avana > San Francisco de Paula > Pinar del Rio
Pensione completa. In mattina partenza per San Francisco de Paula (15 Km, 30’), visita a Finca Vigia,
casa-museo di Ernest Hemingway e proseguimento per Viñales (180 Km, 3h), nella provincia di Pinar
del Rio, la più occidentale di Cuba, dove si coltiva il miglior tabacco del mondo. Visita ad una
fabbrica di tabacco e alla Casa del Veguero. Proseguimento per Pinar del Rio (27 Km, 45’).
Sistemazione in hotel, spartano ma che gode di una vista spettacolare sulla lussureggiante vallata.
Sistemazione nelle camere riservate e cena.
San Francisco de Paula. La Finca Vigia, la tenuta dove visse Ernest Hemingway dal 1939 al 1960 e
dove sono conservati i suoi ricordi. Bella la villa, arredata con gusto e understatement, se si
eccettuano i trofei di caccia e gli enormi manifesti delle corride. Interessante la torre per pensare
e straordinario il panorama che arriva all’Avana dove lo scrittore era ospite abituale alla
Bodeguita per il mojito e al Floridita per il daiquiri, e oltre fino al mare. La macchina da scrivere e
alcuni effetti personali di Hemingway sono conservati anche nella camera 511 all'hotel Ambus
Mundos dove lo scrittore soggiornò e lavorò dal 1929.
Viñales, tipico centro rurale concentrato attorno a una graziosa piazza coloniale, la Plaza de
Armas, con una graziosa chiesa barocca. La Valle di Viñales appare come un eden dimenticato
di epoca preistorica, dove i mogotes, colline dalle forme irregolari, si alternano agli hoyos,
avvallamenti verdeggianti.
D’intorno il Mirador della Valle di Viñales, belvedere che offre un paesaggio affascinante sulla
valle circondata dai mogotes, caverne e fiumi sotterranei prodotti da fenomeni carsici erosivi; il
Palenque de Los Cimarrones, grotta dove è ricostruito un ambiente dove vivevano, durante
l’epoca coloniale, i Cimarrones, gli schiavi fuggitivi, inconsueto mix tra museo, ristorante con
ottima cucina creola, e discoteca con musiche e danze in onore degli orishas, le divinità
afrocubane della Santeria; la Cueva del Indio, lunga grotta sotterranea percorsa dal fiume San
Vicente, con pregevoli pitture rupestri; la Comunidad Los Acuàticos, sul fianco di un mogote a
300 m d’altezza, dove gli abitanti professano un culto sincretico che si rifà al mito di Atlantide.
A circa 4 Km della città, El Mural de la Prehistoria, un'opera di circa 180 m di lunghezza, realizzata
sul Mogote Dos Hermanas, dall’artista cubano Leovigildo Gonzales che raffigura l’evoluzione
della vita sulla Terra.
4° giorno, martedì 12 marzo 2013: Pinar del Rio > Cueva de los Indios > L’Avana
Pensione completa. Breve visita di Pinar del Rio e partenza per la suggestiva Cueva de los Indios (32
Km, 30’), che si vista in barca attraverso un fiume sotterraneo. Vista al Mural de la Prehistoria (11 Km,
15’) eseguito nel 1961 sul versante di un Mogote a simboleggiare la teoria della evoluzione umana, e
al giardino botanico di Soroa (117 Km, 2h). Rientro all’Avana (82 Km, 1h30’), discesa in hotel,
sistemazione nelle camere riservate. A seguire cena di arrivederci in ristorante panoramico del
centro storico.
Pinar del Rio, fondata nel 1669, prende il nome dalle circostanti foreste di pini e dal rio Guamà
che l’attraversa. Tra le attrazioni locali il Teatro neoclassico José Jacinto Milanés; il Museo Historico
Provincial, con un interessante excursus storico dalle civiltà precolombiane fino ai nostri giorni; il
Museo dello Sport, dedicato ai grandi successi sportivi cubani; Calle Martì, il lunghissimo corso
principale, con caratteristici negozi e bei palazzi; la Casa della Cultura, ex sede del Club
Asturiano, dalle pareti dipinte di giallo e verde; il Palazzo Guash, in stile eclettico, che ospita il
Museo di Scienze Naturali; il Museo del Tabacco, nell'ex carcere di Calle Maceo; la Fabbrica di
Tabacco Francisco Donatièn, all’interno di un ex carcere batistiano; la Fábrica de Bebidas Casa
Garay, dove viene distillato dalla guava il brandy Guayabita del Pinar; la Iglesia Catedral de San
Rosado; la Parroquia Nuestra Señora de la Caridad.
Soroa. Nella Sierra del Rosario, è un angolo di Svizzera con le palme. Nei pressi il Salto de Soroa,
una cascata formata dal fiume Manantiales, sotto la quale è possibile fare il bagno e
l’Orquideario grande giardino dove fioriscono, tra novembre e marzo, più di 750 specie di
orchidee.
Dal vicino Castillo de las Nubes un bel panorama sulla Valle de Soroa.
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5° giorno, mercoledì 13 marzo L’Avana > Jagüey Grande > Guamá > Trinidad
Pensione completa. Dopo la prima colazione partenza per Jagüey Grande (154 Km, 2h30’) e
Guamà (16 Km, 30’), nella penisola di Zapata, e visita dell’allevamento di coccodrilli. Proseguimento
per Trinidad (197 Km, 3h), discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e tempo a
disposizione per un primo bagno a mare a Playa Ancon. Cena.
Jagüey Grande. Nel vecchio zuccherificio in disuso Covadonga, Fidel Castro installò il comando
(Comandancia) delle operazioni militari per contrastare il tentativo d’invasione statunitense del
1961. Da qui a Guamà e fino a Playa Larga e oltre fino a Playa Giron e ancora più a oriente
sorgono i cippi commemorativi dei 176 difensori caduti e i cartelli che segnalano i luoghi degli
scontri.
La penisola di Zapata comprende un parco nazionale con zone umide protette, le cienagas, e
una laguna, la Laguna del Tesoro, sulle cui coste, a Guamà c’è una specie di fattoria, dove si
allevano tartarughe, strani pesci preistorici e coccodrilli.
6° giorno, giovedì 14 marzo 2013: Trinidad > Cienfuegos > Santa Clara > Trinidad
Pensione completa. Partenza per Cienfuegos (82 Km, 1h30’), la Perla del Sud e Patrimonio
dell’Umanità UNESCO. Visita al Teatro Terry, un piccolo capolavoro architettonico con platea a ferro
di cavallo e due ordini di palchi in legno dove si esibirono Enrico Caruso e Sarah Bernhardt, la
Cattedrale de la Purisima Concepción e il Palacio Ferrer. Proseguimento per Santa Clara (70 Km,
1h), visita del Mausoleo dedicato al Che Guevara. Rientro a Trinidad (98 Km, 1h30’) per la cena.
Cienfuegos. La città vanta un centro coloniale ben conservato, i cui edifici più importanti
sono il Palacio del Ayuntamiento, il Teatro Tomas Terry, piccolo gioiello in perfetto stile
Fitzcarraldo, con la platea a ferro di cavallo e due ordini di palchi in legno; la Catedral de la
Purisima Concepcion, il Caffè Palatino il Palacio Ferrer che ospita la Casa Provincial de la Cultura.
Sul bel lungomare restaurato bei palazzi anni Trenta, come lo Yacht Club, ora Club Cienfuegos, e
l’originale Palacio Del Valle, in un improbabile stile moresco, con splendido terrazzo dalla vista
impagabile. Sul Prado, poco più avanti della statua di Beny Moré, il cantautore forse più celebre
di tutta Cuba, si apre una filiale della gelateria Coppelia, l’unico locale dove i cubani fanno la
fila.
Santa Clara. Città simbolo e santuario della Rivoluzione Cubana. In città si trovano luoghi di
importanza simbolica come il Parque Leoncio Vidal con l’hotel che ancora mostra i segni delle
pallottole piovute durante l’attacco decisivo e il Monumento al Tren Blindado, composto da
alcuni vagoni del convoglio fatto deragliare, a qualche centinaio di metri di distanza, dalla
colonna del Che e che segnò la svolta decisiva per il trionfo della Rivoluzione.Ai margini
dell’abitato il suggestivo sito del Mausoleo dedicato al Che Guevara con una grande spianata
deserta e un largo viale avvolti da musica diffusa dagli altoparlanti. A dispetto della retorica del
monumento, le tombe che negli oscuri locali del sottosuolo raccolgono i resti del Che e dei
compagni morti a Vallegrande, sono invece semplici e sobrie. Il Museo del Mausoleo raccoglie
alcuni oggetti appartenuti al Che.
7° giorno, venerdì 15 marzo 2013: Trinidad > Iznaga > Sancti Spiritus > Camagüey
Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Trinidad con sosta alla Canchánchara, celebre
bar dove fu inventato il cocktail a base di rhum, lime e miele dallo stesso nome del locale. Nel
pomeriggio partenza per la della Valle de los Ingenios (15 Km, 15’), con la visita di Iznaga, e di Sancti
Spiritus (58 Km, 1h15’). Proseguimento per Camagüey (188 Km, 3h), discesa in hotel e sistemazione
nelle camere riservate. Cena al ristorante Campana de Toledo e dopocena puntata alla Casa della
Trova, dove l’orchestra suona e canta i più struggenti hit cubani e il palco brulica di appassionati di salsa.
Trinidad fu fondata nel 1514, ma è rimasta un porto secondario utilizzato dai contrabbandieri
che portavano schiavi e oro dalla Giamaica fino alla fine del XVIII secolo. Agli inizi del XIX secolo
in seguito a una rivolta di schiavi i latifondisti francesi abbandonarono Haiti e si rifugiarono a
Trinidad, dove ristabilirono i loro piccoli imperi. L'eredità di questo breve periodo di ricchezza è
testimoniato dalle torri delle chiese barocche della città, dai pavimenti in marmo di Carrara,
dalle griglie in ferro battuto e dalle grandi residenze. Da vedere il Museo Histórico Municipal; la
Casa de la Trova; il Parque Cespedes, dove sosta la bella gioventù locale; le rovine del teatro
Brunet; l’hostal Colina con begli arredi art déco e un mirador sui tetti della città; la Plaza Mayor
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con la chiesa e il Museo Romantico; il bar La Canchánchara, dove hanno inventato il long drink
che porta lo stesso nome, a base di rum, succo di lime, acqua frizzante e miele.
Iznaga, l’unica località della Valle de los Ingenios, dove erano concentrati un gran numero di
zuccherifici, in cui è rimasto qualcosa: la casa padronale, la torre Manaca, sorta di campanile per
scandire l’orario di lavoro degli schiavi, le case degli schiavi medesimi, ora ristrutturate e abitate.
Ai piedi del viale d’ingresso la pensilina della fermata del treno a vapore. Che non arriverà più
perché è rotto e non ci sono i pezzi di ricambio per aggiustarlo. Colpa naturalmente
dell’embargo.
Sancti Spiritus. Graziosa cittadina fondata da Diego Velázquez de Cuéllar nel 1514 sul Rio
Yayabo. D’interesse il Ponte del 1815; il Parque Honorato, dove si trovano la Casa de la Trova e la
Farmacia naturale; il Museo de Arte Colonial, l’antica residenza della famiglia Iznaga, fuggita
dopo la rivoluzione, che conserva intatto tutto l’arredamento; la Plaza Mayor con la parrocchiale
del XVI secolo.
8° giorno, sabato 16 marzo 2013: Camagüey > Bayamo > Manzanillo
Pensione completa. Dopo la prima colazione visita di Camagüey con tempo per una passeggiata
con i taxi-triciclo tipici della città. Al termine partenza per Bayamo (208 Km, 3h15’) e sosta per una
breve visita. A seguire proseguimento per Manzanillo. Sistemazione in hotel, spartano ed essenziale,
nelle camere riservate e cena.
Camagüey. Uno dei primi sette villaggi fondati a Cuba dagli spagnoli, nel 1515 con il nome di
Santa Maria de Puerto Principe. Nel 1668 fu devastata dal pirata Henry Morgan. È la città delle
piazze e delle chiese barocche, tra le più interessanti quella della Mercede dove si può ammirare
una custodia d’argento realizzata dal messicano Benitez Alfonso fondendo 25.000 monete
d’argento raccolte tra i devoti, che custodisce un Cristo settecentesco. Interessante il bar della
lotteria, la casa dei pittori Jover e Ileana Sanchez, la piazza del Carmen, con le simpatiche statue
dedicate alla gente di tutti i giorni. Tipici di Camagüey sono i tinajónes, grandi otri
in terracotta introdotti dagli Spagnoli in epoca coloniale per conservare l'acqua e oggi diventati
un simbolo della città e usati per adornare vie e piazze.
Bayamo. Capitale della provincia di Granma, la più meridionale dell'isola e seconda delle sette
città fondate da Diego Velázquez de Cuéllar, nel 1513. A Bayamo ebbe inizio la I guerra
d'indipendenza cubana, quando nell'ottobre del 1868 il possidente creolo Carlos Manuel de
Céspedes liberò i suoi schiavi, costituì un esercito e invase la parte orientale dell'isola. Al centro
della città si trova il Parque Céspedes, un delizioso parco ombroso con lunghe panchine in
marmo, l'Ayuntamiento e le statue di Carlos Manuel de Céspedes e di Perucho Figueredo, che
per lui compose l'inno nazionale cubano.
9° giorno, domenica 17 marzo 2013: Manzanillo > Cabo Cruz > Santiago de Cuba
Pensione completa. Partenza per Cabo Cruz, tra campi di canna da zucchero e strade dalla
manutenzione approssimativa, verso Playa las Coloradas, il luogo da dove Fidel e il Che diedero
inizio alla Revolución. Tra le fitte mangrovie si percorre circa 2 km su una passerella fino al punto
esatto dove lo scalcagnato natante Granma sbarcò i coraggiosi superstiti della avventurosa
traversata dal Messico, determinati alla liberazione dell’Isola. Pranzo a Cabo Cruz sul mare nel
pittoresco minuscolo borgo di pescatori. Proseguimento per Santiago, discesa in hotel, sistemazione
nelle camere riservate e cena.
Manzanillo si affaccia sul Golfo de Guacanayabo ed è un'area importante per le attività portuali
e per la pesca di aragoste e gamberi. D’interesse il Parque Céspedes, il Museo de História
Municipal, la Iglesia de la Purísima Conceptión. Il Museo Histórico La Demajagua, a 10 Km dalla
città, monumento nazionale cubano, è la terra di origine di Carlos Manuel de Céspedes, uno dei
Padri della Patria, conserva reperti delle tre guerre di indipendenza antispagnole.
Cabo Cruz. Presso il capo si trova la Playa Las Coloradas il 2 dicembre 1956, Fidel Castro e altri 81
uomini sbarcarono e diedero inizio alla lotta che portò alla cacciata di Batista. Oggi alla Playa
Las Coloradas c’è il Parque Nacional del Desembarco con una replica del Granma, il battello
utilizzato dai ribelli.
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10° giorno, lunedì 18 marzo 2103: Santiago de Cuba
Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita di Santiago. In mattinata visita della città, e
nel pomeriggio visita del Cuartel Moncada, ex caserma dell’esercito di Batista, che ora accoglie in
parte una scuola e il bel museo 26 de Julio, con cimeli e documenti delle guerre d’indipendenza e
della lotta rivoluzionaria.
Santiago de Cuba. Santiago è considerata la culla della rivoluzione, che da qui si è estesa al
resto dell’isola. La città si affaccia sulla Bahía de Santiago de Cuba e ha una caratteristica
atmosfera caraibica con le case con balconi in ferro battuto, finestre a sesto acuto e strette
scale esterne. Fondata nel 1514 da Diego Velázquez de Cuéllar subito divenne il centro
principale di Cuba e fu capitale fino dal 1522 al 1553. Gravemente danneggiata da due
terremoti, nel 1675 e nel 1679 e sovente oggetto di incursioni corsare fu dotata di un porto ben
munito e di fortificazioni, la più famosa delle quali è il Castello di San Pedro de la Roca. Conserva
diverse vestigia della colonizzazione iberica, fra cui la cattedrale, vari palazzi amministrativi, le
residenze dei governatori, la Casa de Diego Velázquez e il Museo Municipal Bacardí. Di grande
interesse il Cementerio Santa Ifigenia, dove sono sepolti molti rivoluzionari, tra cui José Martí, Frank
Pais, i caduti del 26 luglio e il grande musicista Compay Segundo. Imprescindibile una visita alla
Caserma Moncada, teatro del maldestro assalto fallito il 26 luglio 1953, dei ribelli guidati da Fidel
Castro. Dei 160 assalitori, armati per lo più con fucili da caccia, 61 rimasero uccisi, altri catturati e
torturati a morte, altri ancora, tra cui Fidel Castro, fuggirono sulla Sierra Maestra, dove furono
catturati dopo una settimana. Al processo Castro, che era avvocato, si difese da solo e
pronunciò la famosa arringa difensiva "La storia mi assolverà". Fidel fu condannato a morte, ma la
condanna fu commutata in 15 anni di reclusione all'Isola dei Pini e dopo due anni amnistiato.
Dopo la vittoria del movimento rivoluzionario, la caserma Moncada fu trasformata in un
complesso studentesco e ospita un bel museo dedicato alla rivoluzione. Da vedere anche Piazza
della Rivoluzione, dove, in un bel simbolismo, enormi lame di machete si levano al cielo presso
una statua equestre di Antonio Maceo; la casa sul Parque Velazquez dove affaccia il balcone
dal quale Fidel Castro annunciò il trionfo della Revolución; la Casa de la Trova; Plaza de Dolores,
con l’omonimo Collegio dove studiò Castro da giovane, il Castello del Morro. Nei dintorni Cobre,
il villaggio del Santuario della Patrona di Cuba e delle miniere di rame, fronteggiato, sulla collina
di fronte dal monumento al cimarron e la Granjita Siboney, dove Castro preparò l’attacco alla
Caserma Moncada.
11° giorno, martedì 19 marzo 2103: Santiago de Cuba > Guardalavaca
Pensione completa. Partenza per Guardalavaca e sistemazione in resort a bordo spiaggia.
12/14° giorno, mercoledì/venerdì 20-22 marzo 2103: Guardalavaca
Pensione completa formula ALL INCLUSIVE. Intere giornate a disposizione per relax e attività balneari.
Guardalavaca, a 176 Km da Santiago e a 73 Km dall’aeroporto di Holguin nel municipio di Rafael
Freyre. I 4 Km di spiaggia a forma di conchiglia, delimitati da rocce alle due estremità, sono
circondanti da vegetazione tropicale. Il mare è trasparente, la sabbia finissima, la barriera
corallina molto vicina alla riva. A ovest della spiaggia si estende la Bahia Naranjo, un parco
naturale che comprende 32 Km di costa e 1.000 ha di bosco, con colline carsiche ricoperte da
una fitta vegetazione.
Nei pressi il Chorro de Maita, necropoli precolombiana, e l’Aldea Taina, ricostruzione di un
villaggio indio.
15° giorno, sabato 23 marzo Holguin > Milano
Mezza pensione. Nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto di Holguin (154 Km, 2h30’) in tempo utile
per il volo di ritorno in Italia. Pasti e pernottamento a bordo.
16° giorno, domenica 24 marzo 2013: Milano
L’arrivo a Milano Malpensa è previsto in mattinata.
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QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE
1.900€ soci - 2.000€ non soci
SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA € 300
All’iscrizione versare caparra da 1000€ !!!
Le quote comprendono:
voli charter Milano Malpensa / Havana // Holguin / Milano Malpensa;
sistemazione negli hotel indicati o similari;
*tasse aeroportuali aggiornate ad oggi.
trattamento di pensione completa (all Inclusive in hotel a Trinidad e Guardalavaca);
trasferimenti in pullman privato GT per tutta la durata del tour;
ingressi ai siti in programma;
una bibita a pranzo;
guida parlante italiano a disposizione per tutto il tour;
visto d’ingresso;
assicurazione sanitaria (massimale € 5000) e bagaglio (massimale € 500);
assicurazione RC Tour Operator Grandi Rischi (massimale € 33,5 milioni);
utilizzo gratuito del programma di gestione via web tdsgruppi.net.
Le quote non comprendono:
eventuale adeguamento carburante ( mese di febbraio € 136);
tasse d’uscita da pagare in loco, 25 CUC (circa € 19);
bevande durante le cene in hotel (a eccezione di Trinidad e Guardalavaca);
mance e facchinaggi negli alberghi;
tutto quanto non espressamente indicato alla voce la quota comprende.
Supplementi:
assicurazione annullamento viaggio:
+ 45 € fino a 2.000 € di spesa
Hotel quotati (o similari):
L’Avana
Hotel O’Farrill **** Pinar del Rio
Hotel Jazmines ***
Trinidad
Hotel Brisas del Mar **** Camagüey
Hotel Islazur Colon *** Manzanillo
Hotel Islazul Guacanayabo ***
Santiago de Cuba
Hotel Melia Santiago ***** Guardalavaca Hotel Playa Pesquero ***** TRAVEL DESIGN STUDIO 16/01/2013 Pagina 7 di 8
Documenti necessari per i cittadini italiani adulti e minori:
Passaporto con validità minima residua di 3 mesi dalla data prevista di rientro e marca annuale
di convalida.
Visto d’ingresso.
Note:
Le distanze e i tempi di percorrenza riportati nel programma sono desunti da siti di mappe
elettroniche e sono forniti, come le descrizioni delle località, a titolo puramente indicativo; la
sequenza delle visite è da ritenersi orientativa e le visite previste possono non includere alcuni
dei siti o dei monumenti descritti, in dipendenza degli orari e dei giorni di accessibilità stagionali
e del tempo effettivamente a disposizione.
Per gli alberghi sono riportati, se disponibili, la classificazione ufficiale e, con i pallini verdi, il
giudizio assegnato dal sito Tripadvisor®, rilevato alla data del presente preventivo.
Patrimoni dell’Umanità UNESCO (World Heritage)
La Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, adottata dalla Conferenza
generale dell'UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e
mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di
eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale e possiedono
valore di universalità, unicità e insostituibilità.
Alla data del 30 novembre 2012 la lista contiene 911 siti in 151 paesi dei 187 che
hanno ratificato la Convenzione.
Per informazioni ed iscrizione,
contattare la segr.del CRAL RCS 02.2485333,
oppure inviare una mail a [email protected]
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