10 modi per dare una mano all`ambiente salvando il portafogli

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10 modi per dare una mano all`ambiente salvando il portafogli
10 modi per dare una mano all’ambiente
salvando il portafogli
Quando parlo di attenzione all’ambiente (e alla salute) mi capita spesso di sentirmi dire: “Sì, ma non me
lo posso permettere”. C’è un po’ quest’idea che vivere in maniera ecosostenibile costi di più, che sia
una cosa d’élite, riservata a chi non ha preoccupazioni su come arrivare alla fine del mese: i prodotti
ecologici (per la casa e l’igiene personale) costano molto di più di quelli convenzionali, per non parlare
del cibo biologico, che in Italia sembra proprio una cosa da ricchi.
Vorrei sfatare questo mito: vivere in maniera sana ed ecocompatibile non significa spendere di
più, anzi: in molti casi può essere un modo per risparmiare.
Vediamo come e perché.
1) Ridurre i consumi - comprare di meno
Innanzitutto, non mi stancherò mai di ripeterlo, ridurre il nostro carico sull’ambiente (in termini di
emissioni e di inquinamento) significa soprattutto ridurre gli sprechi. E ridurre gli sprechi
significa ridurre i consumi (soprattutto quelli inutili): riutilizzare e riciclare quello che abbiamo, non
buttar via vestiti, scarpe e accessori ancora in buone condizioni, apparecchiature elettroniche ancora
funzionanti. In altre parole, cercare di opporci all’obsolescenza programmata che vuole che quello che
abbiamo si rompa presto o passi di moda. In questo senso, ridurre i consumi, riutilizzare e riciclare si
riassume in tre semplici parole: comprare di meno. E se compriamo di meno, va da sé, spenderemo
anche di meno.
2) Ridurre gli sprechi alimentari
Ma ridurre gli sprechi alimentari significa anche pianificare bene la nostra spesa per non
buttare cibo: ogni anno finiscono nella spazzatura oltre 10 tonnellate di cibo (solo in Italia). Pianificando
la spesa e conservando gli alimenti nella maniera corretta, eviteremo di buttare cibo e soldi nella
spazzatura. Quindi compreremo di meno e spenderemo di meno, e magari potremo permetterci di
comprare cibi di maggiore qualità. Oltretutto, se compriamo cibi locali e di stagione, spenderemo di meno
che se compriamo ciliegie cilene a dicembre o kiwi neozelandesi a luglio.
3) Autoprodurre gli alimenti
Per ridurre i costi alimentari e al tempo stesso avere maggiori sicurezze per la nostra salute,
possiamo autoprodurre alcune cose: il pane, per esempio, costa sempre di più e spesso è di cattiva
qualità. Nella zona in cui abito a Torino, il pane fatto con farine convenzionali si trova mediamente a
3,50-4€ al chilo e dura a stento mezza giornata (di sera è già diventato “di carta”). Il pane biologico
arriva anche a 6-7€ al chilo. È da un po’ di tempo che noi ce lo facciamo in casa: lo lasciamo lievitare a
lungo (così dura di più ed è più digeribile) e utilizziamo tre tipi di farine (farina “0”, manitoba e integrale
biologica macinata a pietra). Un chilo di pane fatto in casa con farine biologiche ci costa circa
1,20€ al chilo, compreso il costo della corrente per il forno (costi che possono ulteriormente diminuire
utilizzando farine convenzionali). Ipotizzando di consumare un chilo di pane a settimana (noi siamo in
due e ne consumiamo poco), il costo sarebbe di 62,40€ all’anno, contro i 182€ che si spenderebbero
in media comprando il pane in panetteria.
4) Coltivare l'orto
Il pane naturalmente è solo un esempio: ci sono molti cibi che si possono autoprodurre, come la
pasta o anche gli ortaggi e la frutta. Naturalmente l’orto casalingo è una spesa all’inizio, però se la
cosa funziona, si può ragionevolmente pensare di rientrare nei costi e prodursi frutta e verdura di
stagione senza l’utilizzo di pesticidi e diserbanti che inquinano l’ambiente e sono dannosi per la salute.
5) Autoprodurre i detersivi
L’autoproduzione naturalmente non si limita solo al cibo. Per ridurre l’enorme quantità di sostanze
chimiche a cui siamo esposti ogni giorno, possiamo eliminare i detergenti chimici e ricorrere a metodi
di pulizia naturale, utilizzando ingredienti come bicarbonato, acido citrico e oli essenziali per
comporre semplici ed efficaci detersivi fai-da-te. Una miscela di 3 cucchiai di acido citrico e 3
cucchiai di bicarbonato sciolti in un litro d’acqua è un ottimo anticalcare. Per ottenere
uno spruzzino universale per vetri e superfici, basta sciogliere 100 ml di alcol in 400 ml d’acqua e
aggiungere 4-5 gocce di olio essenziale di melaleuca (noto anche come tea tree oil, con funzioni
antibatteriche). Le possibilità di autoproduzione sono molto vaste (si va da detergenti di vario genere a
saponi e dentifrici), il risultato è ottimo e ci saremo liberati dei vari Glassex e Lysoform, risparmiando
soldi ed evitando di esporci a prodotti chimici tossici, irritanti e inquinanti.
6) Ridurre gli imballaggi
Ridurre gli sprechi significa anche ridurre l’usa e getta, presente in ogni aspetto della nostra
vita quotidiana: possiamo eliminare stoviglie, bicchieri, bottiglie e posate di plastica, utilizzare coperchi
e accessori in silicone al posto della pellicola e dell’alluminio, preferire le coppette mestruali o i
pannolini lavabili agli assorbenti usa e getta, ridurre gli imballaggi inutili quando facciamo la spesa
(comprando per esempio alimenti sfusi o detersivi alla spina): con una sola mossa, risparmieremo
sul costo degli imballaggi e smetteremo di comprare immondizia.
7) Risparmiare energia
Anche la spesa energetica è un’importante voce del nostro bilancio: in quest’ambito ci sono
molti piccoli accorgimenti che possiamo adottare, e che messi tutti insieme ci aiutano a risparmiare.
Possiamo utilizzare elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie a pieno carico e
scegliere lampadine a basso consumo: particolarmente buone le Ekò, che contengono una minore
quantità di mercurio (riciclato) e si accendono subito. (Attenzione però allo smaltimento: visto che
contengono mercurio, queste lampadine non vanno buttate nell’indifferenziato).
E poi possiamo evitare di lasciare in standby computer, lettori DVD, videoregistratori, radio, hi-fi e
altre apparecchiature, che continuano a consumare (tra gli 1 e i 5 watt) anche se sembrano spente (cosa
che si può verificare con un misuratore di consumo). Per non dover staccare ogni volta gli apparecchi
manualmente, sono disponibili delle ciabatte multipresa con interruttore o delle speciali prese che
staccano automaticamente l’alimentazione quando il dispositivo va in standby (acquistabili in Italia sul
sito comparativo Trovaprezzi).
8) Risparmiare acqua
Un altro grande spreco, ambientale ed economico, è quello dell’acqua: ogni giorno si
consumano mediamente 200 litri d’acqua a persona, di cui il 28% va per lo scarico del wc e il 36%
per l’igiene personale. Per ridurre gli sprechi e i consumi (e quindi risparmiare) possiamo fare un utilizzo
più oculato dell’acqua, anche attraverso dei riduttori di flusso: considerando che la portata di un
rubinetto è di circa 15-20 litri al minuto, i riduttori permettono di risparmiare fino al 70% di acqua,
a seconda del tipo.
Anche sull’acqua da bere si può risparmiare: bere acqua del rubinetto significa risparmiare
emissioni (circa 0,04 kg di CO2 per 100 litri di acqua del rubinetto, contro gli oltre 10 kg di CO2 per 100
litri d’acqua che viaggiano per 100 km) e ridurre lo spreco di bottiglie di plastica usa e getta.
Attenzione però alle caraffe filtranti: una recente inchiesta ha messo in evidenza che le caraffe, pur
migliorando il gusto dell’acqua, la privano di sali minerali e favoriscono la proliferazione batterica, e di
recente i magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati alcuni produttori di caraffe come Brita,
Auchan e Viviverde.
9) Acquistare online
Se è vero che tanti prodotti ecologici e/o naturali in Italia costano molto, c’è sempre la
possibilità di comprarli online e in stock: i prodotti della Weleda per esempio si trovano sul sito
tedesco Homoempatia e costano circa la metà rispetto all’Italia. Per i detersivi ecologici
Ecoverconsigliamo il sito Violey, mentre per prodotti biologici o ecologici di vario genere
(dall’abbigliamento, al cibo, ai prodotti per bambini) si trovano ottime offerte su Ethical Superstore o
sulla piattaforma di commercio etico Ethical Community. Sono tutti siti che noi abbiamo sperimentato e,
per trarne il massimo beneficio, conviene comprare in gruppo (mettendosi d’accordo con amici e parenti)
in maniera da ridurre l’impatto delle spese di spedizione. Per non parlare della spesa biologica a domicilio:
sono tante ormai le realtà in tutta italia che permettono di acquistare online prodotti biologici e di
stagione per poi consegnarli direttamente a casa. Il risparmio è assicurato.
10) Lasciare a casa l'automobile
Dulcis in fundo: andare a lavoro in bici o muoversi con i mezzi pubblici, se le distanze e la rete
di trasporti ce lo permettono, produce un risparmio enorme non solo in termini di emissioni. Provare per
credere.
Avete altre idee intelligenti per ridurre i consumi e dare una mano all’ambiente?
Caterina D'Amico