Monza, fra natura, arte e lavoro Artigiani, tradizione e innovazione

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Monza, fra natura, arte e lavoro Artigiani, tradizione e innovazione
PLEIADI
ECONOMIA
C U LT U R A
N° 63 - Semestrale - Ottobre 2013
SOLIDARIETÀ
TERRITORIO
SPORT
CREVALMAGAZINE
LA TUA BANCA
Artigiani,
tradizione
e innovazione
SOCIOINCREVAL
150 partner,
tante occasioni
per i Soci
UN WEEK END A...
Monza,
fra natura, arte
e lavoro
EDITORIALE
A sostegno
della nostra clientela
È fondamentale superare definitivamente
questa fase di incertezza, per consentire alle banche italiane
di recuperare la fiducia dei mercati internazionali
I
Miro Fiordi - Amministratore Delegato Credito Valtellinese
Il Gruppo Creval si lascia alle spalle un primo semestre certamente complesso, in linea con l’andamento generale, anche se qualche timida sfumatura di sereno sembra fare capolino per l’economia italiana, segnatamente per quanto riguarda gli indicatori di fiducia, che normalmente anticipano il cambiamento del ciclo economico. Sarà
comunque una ripresa lenta, in cui il fattore disoccupazione, specie giovanile, influirà sensibilmente e ci vorranno diversi anni per recuperare la
ricchezza “distrutta” durante questa crisi.
Gestione operativa migliorata
Secondo le più recenti stime della Banca d’Italia il PIL del nostro Paese dovrebbe contrarsi nel
2013 dell’1,9%, dopo 8 trimestri consecutivi di
flessione. L’Italia rimane al centro dell’attenzione
sia in Europa che nel Mondo. L’instabilità politica non piace agli investitori internazionali e per le
banche determina il permanere di costi di raccolta
penalizzanti.
Superare definitivamente questa fase di incertezza è fondamentale, poiché consentirebbe
alle banche italiane di recuperare la fiducia dei mercati internazionali, riducendo in prospettiva i costi della raccolta all’ingrosso e, di conseguenza,
i tassi sui prestiti applicati alla clientela.
In questo contesto, nei primi sei mesi dell’anno, il Gruppo Creval ha molto lavorato per migliorare il risultato della gestione operativa, che si
è attestato a 140 milioni di euro, in crescita
dell’11,5% su base annua. Tale risultato è la sintesi, sul fronte dei ricavi, di iniziative strutturate di
miglioramento della “forbice” fra i tassi attivi e passivi, che ha consentito di incrementare il margine
di interesse rispetto all’ultimo trimestre del 2012,
4 PLEIADI
Miro Fiordi,
Amministratore
Delegato
Credito
Valtellinese.
e delle iniziative commerciali preordinate al collocamento di nuovi prodotti per la
clientela. In questo contesto, il primo semestre ha visto il pieno sviluppo della
partnership nel settore del
risparmio gestito con Anima
SGR – cui il Creval ha ceduta la propria “fabbrica” di asset management a fine 2012
– e l’avvio operativo della
collaborazione con IBL Banca nell’ambito dei finanziamenti personali, nella forma
tecnica della cessione del
quinto dello stipendio.
Sul fronte dei costi operativi, l’implementazione dell’accordo sindacale
siglato ad agosto 2012 ha consentito una riduzione significativa dei costi del personale, in calo del
6,3% rispetto a giugno 2012. Positivi effetti sui costi operativi sono stati conseguiti attraverso ulteriori
operazioni di razionalizzazione del Gruppo; nel periodo si è dato corso infatti alla fusione di Deltas nella Capogruppo e alla cessione di Aperta Fiduciaria a Istifid – nostra partecipata al 30% circa – pervenendo a una ulteriore semplificazione della struttura del Gruppo. Continua la riorganizzazione della rete filiali del Gruppo, secondo due direttrici: da
un lato, il trasferimento degli sportelli in perdita in
aree territoriali più interessanti e, dall’altro, alleggerendo le filiali più piccole, che diventano in prospettiva sportelli “satellite” di agenzie più strutturate,
dedicate ai servizi di consulenza per la clientela.
In questo quadro, l’azione della rete commerciale ha visto la realizzazione di alcuni obiettivi significativi. Il rapporto impieghi/depositi è stato ricondotto, in linea con gli obiettivi del Piano
Strategico, sotto il 100%, al fine di preservare elevati livelli di liquidità; è altresì significativo citare
l’ampliamento della base clienti, che, a fine giugno, ha raggiunto le 941.000 unità circa (+2,6%
rispetto a giugno 2012), con un tasso di fidelizzazione del 97%.
Le operazioni, effettuate nel semestre, preordinate a ottimizzare ulteriormente le attività di rischio
e il portafoglio partecipativo – con la vendita dell’interessenza in Banca di Cividale, nel contesto di
un rinnovato accordo di collaborazione industriale, e in Aperta Fiduciaria – hanno consentito il rimborso dei “Tremonti Bonds”, in linea con gli obiettivi industriali del Gruppo. Importante è stato anche il sostegno dei Soci, che hanno sottoscritto le
azioni rivenienti da Warrant 2014 Credito Valtellinese
per oltre 20 milioni di euro.
Una buona capacità di erogazione
Il livello di patrimonializzazione in essere – il core
capital ratio risulta pari all’8% circa, mentre il total capital ratio si attesta all’11,1% – ci rende fiduciosi in termini di solidità patrimoniale. Nei primi sei mesi dell’anno, il Gruppo ha mantenuto, grazie alle operazioni di rafforzamento patrimoniale realizzate, una buona capacità di erogazione; i finanziamenti concessi nel periodo sono stati pari a circa un miliardo di euro, di cui 700 milioni circa alle
imprese e 300 alle famiglie.
Molto importante in tale contesto sono state alcune collaborazioni: innanzi tutto, con i consorzi fidi,
EQUILIBRIO TECNICO
Il Gruppo Credito Valtellinese ha rafforzato la liquidità
e la patrimonializzazione e ha snellito la propria struttura,
per rispondere al mercato con efficacia e costi minori.
che ci hanno consentito di aumentare il credito alle
imprese, anche attraverso le garanzie offerte dal
Fondo Centrale di Garanzia per le PMI. In prospettiva, l’accordo firmato con il FEI a luglio scorso ci consentirà di erogare fino a 100 milioni di euro
di nuovi credito alle PMI, in particolare per progetti
di innovazione di prodotto e processo.
Navighiamo, dunque, in tempi di crisi, che ci
accompagneranno ancora per un periodo non
breve. Il Gruppo ha rafforzato i propri profili di
equilibrio tecnico – la liquidità e la patrimonializzazione – e ha snellito la propria struttura, per rispondere con maggiore efficacia al mercato e con
costi minori. La redditività certamente soffre, perché il c.d. “costo del credito” rimane alto a causa della difficoltà che vivono ormai da sei anni PMI
e famiglie.
Teniamo la barra dritta, perseguendo con determinazione gli obiettivi strategici che ci siamo dati
e siamo convinti che la ripresa economica, seppur timida, che va profilandosi ci troverà rafforzati,
pronti a sostenere la nostra clientela.
PLEIADI 5
SOMMARIO - N° 63, ottobre 2013
ECONOMIA
8
12
16
24
30
SPECIALSOCIO 1
Dati primo semestre 2013. Accordi FEI
e Istifid. Premio alla Carta dei Valori
SPECIALSOCIO 2
SocioInCreval, tante occasioni per tutti.
Con Sepa, Europa ancor più unita
IL PUNTO
In attesa dello slancio. CamCom
Monza e Brianza: aziende nostro valore
PRODOTTI E PROGETTI
Artigiani, fra tradizione e innovazione.
Il concorso “Realizzare l’improbabile”
IMPRESE E MERCATI
Marco Fortis, Fondazione Edison:
«Anche l’Italia ha il suo petrolio»
SPAZIO AMICO
34 IL PERSONAGGIO
Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog,
l’uomo da un milione di copie
38 L’AZIENDA
Il Gruppo Iperal e i suoi iperstore,
al primo posto la qualità
44 L’EVENTO
“Il capitale umano”, ultimo film di Virzì,
una storia di ordinari conflitti
FAMIGLIA
48 I FINANZIAMENTI
Rendi i tuoi acquisti più leggeri
con la linea di prodotti “FidoAperto”
52 NUOVI PRODOTTI
Per fortuna c’è Armonia 2.0.
Le carte di credito CartaSi
TERRITORIO
56 UN WEEK END A...
Monza e la Brianza, quattro passi
tra natura, arte e lavoro
CULTURA
66 GLI EVENTI/1
Le spoglie di Don Bosco in Valtellina:
«È la mia vita stare con voi»
70 GLI EVENTI/2
I cinquecento anni della chiesa
di San Rocco a Sondrio
72 LE MOSTRE
Tino Stefanoni, Bruno Bordoli
Franco Grignani, Poesia Visiva
76 FORMAZIONE E ORIENTAMENTO
Incontri sui nativi digitali. Costruire
il paesaggio. Teatro incontro
80 I LIBRI
“Phil Stern. Sicily 1943”
e “Formazione al lavoro”
SOLIDARIETÀ
83 GLI INTERVENTI
A Finale Emilia è tornato l’asilo.
I defibrillatori di Monza e Sondrio
84 I PROGETTI
Progetto Slancio, a Monza una casa
dove poter ritrovare la dignità
86 L’INIZIATIVA
Caro papà Natale, cinque anni
di sorrisi e 71 aule informatiche
SPORT
90 GLI ATLETI
Una squadra vincente, composta
dai sei campioni sostenuti da Creval
95 GLI EVENTI
Caiolo, il ritorno di Manassero
alla Pro-Am benefica valtellinese
96 I CORSI
Lezioni di guida sicura all’autodromo
di Monza, pensando alla sicurezza
98 SEI MESI DI SPORT
I principali eventi sponsorizzati
dal Gruppo Creval negli ultimi mesi
6 PLEIADI
56
Monza
e la Brianza
A pochi chilometri
da Milano, la città
famosa per il parco
e per il Gran Premio
di Formula 1
è riconosciuta
come la capitale
della Brianza, area
ricca di bellezze
naturali e tra le più
produttive d’Italia.
Il settore artigianale lombardo,
fra tradizione e innovazione
La vittoria nel concorso “Realizzare
l’improbabile” permetterà a venti realtà
artigiane di mostrare il loro grado di modernità
attraverso la realizzazione di un film.
24
34
L’uomo
da un milione
di copie
Tiziano Sclavi,
il creatore di Dylan
Dog, il personaggio
dei fumetti che ha
riscosso più successo
di sempre in Italia,
ci parla della sua
grande passione,
quella per gli animali.
Pleiadi
Periodico semestrale.
N° 63, ottobre 2013
Editore
Credito Valtellinese
Direttore responsabile
Roberto Grazioli
Comitato di redazione
Luciano Camagni, Umberto Colli,
Tiziana Colombera, Raffaella Cristini,
Enzo Rocca, Franco Sala, Mauro Selvetti
Coordinamento editoriale
Christian Moretti
Responsabile di redazione
e realizzazione editoriale
Luca Palestra
Via Paolo da Cannobio 37
20122 Milano
Progetto grafico e impaginazione
CarBer (art director)
Davide Sala (grafica e pre-stampa)
Hanno collaborato
Storia di
ordinari conflitti
“Il capitale umano”,
undicesimo film di
Paolo Virzì, racconta
le vicende di due
famiglie coinvolte
in una storia noir.
72
Le mostre d’arte
44
Gli eventi organizzati dalla Fondazione.
Da Tino Stefanoni a Bruno Bordoli, da
Franco Grignani alla corrente Poesia visiva.
Anna Acquistapace, Dario Albertoli,
Gabriella Armanasco, Paolo Baroli,
Michela Beltrama, Attilio Bertini, Beatrice Bettini,
Marta Bongini, Simona Bonomelli,
Marco Bormolini, Tiziana Camozzi, Ugo Colombo,
Chiara Cornalba, Paola Cottica,
Giovanni De Agostini, Michele De Dosso,
Monica Dioli, Daniela Fallati, Cinzia Franchetti,
Francesca Galimberti, Maria Teresa Giancola,
Fernando Grattirola, Leo Guerra, Astrid Ivone,
Camilla Marini, Angelo Mascheroni,
Silvia Paindelli, Michele Petrelli, Vittorio Pontoni,
Raffaella Premoli, Cristina Quadrio Curzio,
Simona Rainoldi, Stefano Ranucci,
Stefania Resnati, Cristina Rizzi,
Gianmario Schiavetti, Monica Sironi,
Daniela Tortorella
Redazione
Credito Valtellinese
c/o Direzione Mercato
Piazza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio
[email protected]
Immagine di copertina
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Fotografie
Archivio Gruppo Creval,
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via Belvedere 42
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Autorizzazione del Tribunale di Sondrio
n. 167 del 15 gennaio 1985
INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13
DEL D.LGS. 196/2003
Una squadra vincente
I sei atleti sostenuti
da Creval, campioni
di discipline sportive
molto diverse fra loro.
90
Credito Valtellinese S.c., Capogruppo del
Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede
in Piazza Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità
di Titolare del trattamento e Responsabile
del trattamento per le società del Gruppo bancario
Credito Valtellinese, La informa che i Suoi dati
personali, necessari all’invio periodico della nostra
rivista, sono trattati per tale finalità da nostri
dipendenti e collaboratori addetti alle attività
di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni
e media, all’uopo designati quali incaricati.
Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto
citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista
di distribuzione inviando una comunicazione a:
[email protected]
PLEIADI 7
ECONOMIA SPECIALSOCIO
8 PLEIADI
C’è
SOLIDITÀ
patrimoniale
La gestione operativa del Gruppo Creval è in miglioramento su base annua,
grazie alla crescita dell’attività finanziaria e alla flessione dei costi operativi.
E il rimborso dei “Tremonti Bond” non ha richiesto alcun aumento di capitale
I
I risultati consolidati al 30 giugno 2013 – approvati dal Consiglio di Amministrazione il
6 agosto – riverberano le difficoltà del quadro economico generale e del contesto operativo del settore. Il risultato netto della gestione operativa è tuttavia in miglioramento
su base annua, sostenuto dai risultati dell’attività finanziaria e dalla flessione dei costi operativi. Tra gli aspetti positivi, proprio
nel difficile contesto operativo e di mercato, la solidità patrimoniale anche dopo il rimborso, su conforme autorizzazione della
Banca d’Italia, dei cosiddetti “Tremonti
bond” per 200 milioni di euro, senza necessità di ricorso al mercato per nuovi aumenti di capitale.
Capitalizzazione appropriata
Gli interventi già attuati, unitamente
alle ulteriori operazioni di capital management pianificate per il secondo semestre
2013, consentiranno il mantenimento di un
livello di capitalizzazione più che appropriato
rispetto al livello minimo individuato dalla
Banca d’Italia per il Creval, anche in vista dei
nuovi requisiti richiesti da Basilea III.
Al 30 giugno 2013 i crediti verso la
clientela, pari a 20,8 miliardi di euro, sono
in contrazione rispetto a dicembre 2012, con
un andamento, coerente con quello di settore, che riflette la debolezza della domanda, principalmente delle imprese per via del-
la flessione degli investimenti, mentre il perdurare della recessione economica incide
sulla qualità del credito, con crediti deteriorati netti che raggiungono 2,5 miliardi di
euro. La raccolta diretta – pari a circa 21,2
miliardi di euro – è in flessione su dicembre
2012 per effetto della riduzione della componente istituzionale, mentre la dinamica
della raccolta indiretta – quasi 10,9 miliardi – permane condizionata dalla volatilità dei
mercati finanziari.
Attività finanziaria in salita
I risultati economici del primo semestre principalmente risentono del livello dei
tassi a breve termine stabilmente assestati
su valori prossimi al minimo
11
storico. Il margine di in- 1
teresse – 219 milioni di
231
22
euro – è in diminuzione
29
su base annua, ma in mi8
glioramento rispetto al
primo trimestre 2013. Le
14
commissioni nette – 131 milioni di euro
– sono in leggero aumento, mentre il risultato dell’attività finanziaria, pari
a oltre 38 milioni di euro, evidenzia un progresso sensibile sia su base annua che sul
primo trimestre dell’anno.
I proventi operativi raggiungono 400 milioni di euro con un leggero 30 MILIARDI DI EURO
Il totale dell’attivo
del primo semestre 2013
ha superato i 30 miliardi
di euro, dato superiore
rispetto a quello
registrato un anno fa
e alla fine del 2012.
542
Gli sportelli
del Gruppo
Creval
37
3
52
134
DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2013
Dati patrimoniali
Crediti verso clientela
Totale dell’attivo
Raccolta diretta da Clientela
Raccolta indiretta da Clientela
30/06/2013
20.802.952
30.070.852
21.175.548
10.868.016
31/12/2012
22.007.837
29.896.063
22.102.650
11.200.816
var.%
-5,47
0,58
-4,19
-2,97
30/06/2012
22.396.609
29.716.735
21.737.176
11.377.323
var. %
-7,12
1,19
-2,58
-4,48
Dati espressi in migliaia di euro
PLEIADI 9
ECONOMIA SPECIALSOCIO
Ceduta Aperta Fiduciaria a Istifid, l’operatore indipendente di cui Creval è azionista al 28,7%
Un accordo nel segno dell’ottimizzazione delle risorse
C
redito Valtellinese e Istifid Società
Fiduciaria e di Revisione hanno
sottoscritto un accordo – entrato in vigore
il 1° luglio 2013 – che prevede la cessione
dell’intera partecipazione di Creval in Aperta
Fiduciaria a Istifid per un controvalore
in linea con il valore di carico nel bilancio
di Creval. Istifid è uno dei principali operatori
indipendenti per la fornitura di servizi fiduciari,
societari e di organizzazione aziendale.
Credito Valtellinese ne è azionista
di riferimento, con una partecipazione pari
al 28,7%. Aperta Fiduciaria svolge attività
che concernono l’amministrazione di beni
per conto terzi, la relativa intestazione e la
rappresentanza di azionisti e obbligazionisti.
L’accordo di partnership rientra nell’ambito
degli obiettivi definiti dal Piano Strategico
2011-2014 del Gruppo Creval, che prevede
l’attuazione di una semplificazione
della struttura societaria e organizzativa del
Gruppo e di un’ottimizzazione dell’allocazione
delle risorse e del capitale fra le diverse aree
di business, con l’ulteriore focalizzazione
dell’operatività sul retail banking. L’accordo
consentirà a Istifid di ampliare il proprio
bacino potenziale di clientela, puntando
sulla crescita della propria attività.
918.110
926.887
ACCORDO
SOTTOSCRITTO
L’amministratore
Delegato Credito
Valtellinese,
Miro Fiordi, stringe
la mano a Simonetta
Parravicini, Direttore
Generale di Istifid.
DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2013
EVOLUZIONE NUMERO
DI CLIENTI DEL GRUPPO
INCREMENTO +2,6%
Tali propositi potranno trovare attuazione
grazie alla collaborazione a lungo termine,
attiva dal 1° luglio, che prevede un’azione
congiunta tra i due soggetti in relazione
all’acquisizione da parte di Istifid – tramite
la neo acquistata Aperta Fiduciaria –
di mandati fiduciari provenienti da clienti
del Gruppo Creval. Un’operazione
che trova il suo naturale sbocco nella fusione
per incorporazione di Aperta Fiduciaria
operata da Istifid a partire dalla fine del 2013.
Dati economici
Margine d’interesse
Proventi operativi
Oneri operativi
Risultato netto gest. operativa
Utile del periodo
941.880
1° Sem 2013
219.157
399.754
(259.568)
140.186
2.832
1° Sem 2012
236.835
396.792
(271.072)
125.720
28.451
var%
-7,46
0,75
-4,24
11,51
-90,05
Dati espressi in migliaia di euro
30.06.12
31.12.12
30.06.13
CLIENTI IN CRESCITA
Rispetto alla fine del primo
semestre del 2012,
il numero dei clienti
al 30 giugno 2013
è aumentato di 23.770 unità,
con un incremento del 2,6%.
10 PLEIADI
aumento rispetto al primo semestre
2012, decisamente più sensibile sul
primo trimestre 2013.
Gli oneri operativi, pari a 260 milioni di euro, sono in riduzione del
4,2% su base annua, grazie agli effetti positivi delle azioni di rigoroso
controllo e contenimento strutturale intraprese.
Il risultato netto della gestione
operativa si attesta quindi a 140 mi-
lioni di euro, in aumento di oltre
l’11% rispetto allo scorso anno,
mentre il risultato dell’operatività
corrente al lordo delle imposte –
tenuto conto delle rettifiche per il rischio di credito – si rappresenta in
22 milioni di euro. Dedotti gli oneri
fiscali del periodo – 18 milioni di
euro – e gli utili di pertinenza di terzi, il risultato netto di periodo si attesta a 2,8 milioni di euro.
Accordo tra Gruppo Creval e Fondo Europeo per gli Investimenti
A sostegno delle imprese innovative
G
razie all’accordo sottoscritto
col FEI (Fondo Europeo per
gli Investimenti, organo
del Gruppo BEI specializzato
nelle agevolazioni per l’accesso
al credito) il Gruppo Credito
Valtellinese mette
a disposizione delle
imprese italiane
orientate
all’innovazione
un plafond
di 100 milioni
di euro per
finanziamenti
a condizioni
particolarmente
favorevoli, con
il supporto della
garanzia del FEI
a valere sul 50%
dell’importo
erogato.
«Considerato
il contesto
particolarmente
incerto per le società che
incontrano difficoltà di accesso
al credito – ha dichiarato l’AD del
Credito Valtellinese, Miro Fiordi –,
questo accordo rappresenta un
segno tangibile e una forte azione
intesa a rafforzare le relazioni
tra il Gruppo Creval
e le imprese».
I nuovi
finanziamenti
proposti hanno
un importo minimo
di 25mila euro
e un massimo
di 3 milioni di euro,
con durata fino
a 7 anni. Sono
rivolti alle PMI
che necessitano
di finanziamenti
per investimenti
a sostegno di
ricerca, sviluppo
e attività innovative.
L’accordo è stato
sottoscritto nell’ambito del Risk
Sharing Instrument (RSI), iniziativa
congiunta del Gruppo Banca
Europea per gli Investimenti
e della Commissione Europea,
con l’obiettivo di incoraggiare
le banche a sostenere le PMI
e le “Small Mid-caps” (aziende
con meno di 500 dipendenti)
che hanno bisogno di
finanziamenti per investimenti
o di capitale a sostegno delle
attività rivolte all’innovazione.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.
Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti
pubblicizzati e per quanto non espressamente
indicato occorre far riferimento ai fogli informativi
e alla documentazione informativa prescritta
dalla normativa vigente, disponibili presso
tutte le dipendenze e sul sito internet
www.creval.it nella sezione “Trasparenza”.
La concessione dei finanziamenti è subordinata
alla sussistenza dei necessari requisiti in capo
al richiedente nonché all’approvazione
della banca e, in ogni caso, può avvenire solo
nei limiti del plafond disponibile pari a
complessivi Euro 100.000.000 di capitale erogato.
Menzione speciale ottenuta da Sodalitas relativa all’ambito “Persona e Lavoro”
Un premio alla Carta dei Valori del Gruppo Creval
a Carta dei Valori del Gruppo Creval,
disponibile sul sito www.creval.it, è stata
premiata con una menzione speciale da Sodalitas
all’interno delle iniziative di sostenibilità
e responsabilità sociale d’impresa.
Il riconoscimento, relativo all’ambito “Persona
e Lavoro”, premia le imprese e le organizzazioni
che valorizzano con efficacia il proprio impegno
socialmente responsabile. La Carta deiValori
indica i principi su cui il Gruppo Creval fonda la
propria identità distintiva,“contraddistinta dalla
tensione a operare per una
crescita sostenibile, come
definita all’interno del Piano
strategico”. Questi gli otto
valori in cui tutti i dipendenti
sono chiamati a riconoscersi:
L
1. Integrità e responsabilità verso la Collettività
2. Competenza non solo tecnica ma anche
in termini di efficienza ed efficacia
3. Coerenza di azione
4. Cultura del servizio,della fiducia
e del merito nell’operatività quotidiana
5. Spirito cooperativo individuale e condiviso,
in linea con la natura di Gruppo
a matrice popolare
6. Senso di appartenenza,inteso come coesione
7. Orientamento al cambiamento per comprendere
velocemente il mutare del
contesto e fornire risposte
flessibili e personalizzate
8. Innovazione per
la sostenibilità al servizio del
Gruppo e della Comunità.
PLEIADI 11
ECONOMIA SPECIALSOCIO
SocioInCreval,
occasioni
per tutti
Il programma di servizi e sconti studiato per i Soci,
conta più di 150 partner per oltre mille punti vendita
A
di Roberto Grazioli - Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval
A sei mesi dal lancio, prosegue il cammino di SocioInCreval, il programma studiato e sviluppato
per offrire ai Soci Creval una serie di agevolazioni
e sconti su prodotti e servizi messi a disposizione
dalla Banca e dai partner commerciali.
Gli esercenti – ristoranti, alberghi, negozi,
teatri, terme, parchi giochi, ecc. – che offrono
uno sconto ai nostri Soci, hanno superato la soglia di 150, con oltre mille punti vendita sparsi
su tutto il territorio nazionale. Un numero più che
triplicato rispetto al dato di partenza, dovuto anche alla modalità di adesione semplice e immediata, che può essere fatta direttamente dal
sito www.socioincreval.it, compilando un form
sintetico.
La pagina Facebook del programma supera oggi 2.700 Fan e,
grazie alla costante collaborazione
dei partner, ha arricchito notevolmente i propri contenuti. Attraverso questa pagina i Soci possono
Che cosa bisogna fare per usufruire degli sconti
I 120mila Soci Creval
stanno dimostrando
interesse per l’iniziativa.
Ogni giorno telefonano
al numero verde 800.184.919, scrivono
all’email [email protected]
per avere spiegazioni o esprimere curiosità
sull’iniziativa. Il consiglio per il Socio
è quello di leggere bene le modalità
di accesso agli sconti presenti sul sito
www.socioincreval.it. Per alcune
convenzioni, oltre all’esibizione della tessera
12 PLEIADI
SocioInCreval è necessario stampare
un coupon, mentre per le modalità online
bisogna spesso richiedere un codice
di accesso e fornire il numero identificativo
della tessera personale. Il sito internet
è uno strumento indispensabile
per conoscere le modalità per usufruire
degli sconti. In ogni caso bisogna fare
presente sempre, in particolar modo nei
ristoranti convenzionati, che si è Soci Creval
ed esibire la tessera prima dell’emissione
dello scontrino o della fattura.
ORA È PIÙ FACILE
INDIVIDUARLI
Gli oltre 1.000 punti
vendita che offrono
sconti ai Soci Creval
sono individuabili
grazie alle vetrofanie
distribuite
a tutti gli esercizi
convenzionati.
PLEIADI 13
ECONOMIA SPECIALSOCIO
UNA CARTA TUTTA D’ORO
A sinistra, la tessera associativa personalizzata che
consente, una volta presentata, di ottenere i vantaggi e gli
sconti offerti dai partner che aderiscono a SocioInCreval.
restare aggiornati sulle offerte e sulle promozioni,
sulle new entry in SocioInCreval e possono interagire direttamente con il team SocioInCreval,
lasciando commenti, o cliccando su “Mi piace”.
I visitatori unici del sito www.socioincreval.it
sono stati invece oltre 30mila. Il sito espone nel
dettaglio tutte le offerte e, soprattutto, spiega
come sia possibile accedere agli stessi sconti.
Pepito: un testimonial
Vetrofanie e APP
davvero simpatico
Per consentire ai Soci di poter sfruttare i vanPepito, l’ovetto testimonial di SocioInCreval, è stato
taggi offerti, ai partner sono state distribuite le
disegnato in diverse versioni che lo ritraggono in molteplici
vetrofanie SocioInCreval che, una volta espopose che richiamano le offerte commerciali presenti
ste, consentono ai Soci di identificare immenel programma: mentre fa shopping, è alle terme, pratica
diatamente gli esercizi commerciali aderenti al
sport, è in vacanza... Sempre sorridente e simpatico, Pepito
programma. È stata lanciata inoltre la APP Sosarà l’immagine di copertina di quaderni, disponibili per ogni
cioInCreval grazie alla quale i Soci possono rincliente nelle filiali Creval, che avranno come destinatari
tracciare direttamente dal proprio smarthphoi bambini e, perché no, anche chi bambino non lo è più.
ne o tablet l’indirizzo dei punti vendita che aderiscono al programma. Ovunque ci si trovi, in tutta Italia, l’applicazione permette con È stata creata l’APP SocioInCreval con cui è possibile trovare
pochi click di sco- gli esercenti partner più vicini o in una data località prescelta
prire le opportunità
offerte da SocioInCreval presenti nelwww.socioincreval.it, vengono pubblicati gli
le vicinanze del luogo in cui ci si trosconti dei partner rivolti ai Soci e le offerte
va in quel momento o in una dispeciali last minute, valide per periodi liversa località selezionata.
mitati, con sconti consistenti rispetto ai norL’APP fornisce inoltre una
mali prezzi di listino.
scheda che descrive l’attiI partner commerciali SocioInCrevità dei partner, i dettagli
val sono per circa il 70% in Lombardell’offerta esclusiva per i
dia, in prevalenza nelle provincie di
Soci e il percorso da seguiSondrio e Milano.
re per raggiungere l’eserciTra gli aderenti vi sono tutzio selezionato. L’APP è ditavia anche diversi esercenti di
sponibile gratuitamente per
altre regioni, come PiemonApple, Android e Windows.
te, Lazio e Sicilia. Hanno
inoltre aderito all’iniziativa, in
Le offerte last minute
qualità di partner, brand di
dei partner
prestigio che possono vanOgni giorno sulla pagina Fan
tare una diffusione sull’inteFacebook di SocioInCreval e sul sito
ro territorio Italiano.
14 PLEIADI
il 1° febbraio 2014 il sistema
Con SEPA l’Europa Nasce
unico europeo dei pagamenti in euro
sarà ancora più unita È
ormai
imminente
la “SEPA End
Date”, ovvero
l’importante scadenza del progetto europeo
finalizzato alla realizzazione dell’area unica
dei pagamenti in euro (Single Euro Payments
Area) in cui tutti – cittadini, imprese
e operatori economici – saranno in grado
di effettuare e ricevere pagamenti in euro
in Europa (ovvero i 28 Paesi aderenti
all’Unione Europea oltre a Islanda, Norvegia,
Liechtenstein, Svizzera e Principato
di Monaco), a partire da un singolo conto
bancario o utilizzando un'unica carta
di pagamento, con la stessa facilità e sicurezza
su cui possono contare attualmente
nel proprio contesto nazionale, alle stesse
condizioni e con gli stessi diritti e obblighi.
Dal 1° febbraio bonifici e addebiti diretti
nazionali (RID) saranno
sostituiti definitivamente
dai corrispondenti strumenti
di pagamento paneuropei:
Sepa Credit Transfer (SCT)
e Sepa Direct Debit (SDD).
L’11 ottobre a Sondrio si è svolto
un evento sul nuovo sistema
europeo di incassi e pagamenti
N
Nell’impegnativa migrazione alla SEPA che vedrà coinvolte le imprese, chiamate ad adeguare
le proprie procedure ai nuovi standard europei,
si intensificano le iniziative del Gruppo Creval volte ad accompagnare la clientela nel processo di
aggiornamento.
Venerdì 11 ottobre si è svolto a Sondrio
l’evento “SEPA - il nuovo sistema europeo di incassi e pagamenti. Le risposte Creval per le Imprese”, che ha visto la partecipazione di numerose
aziende, enti e operatori commerciali, interessati
a comprendere le principali novità e i previsti cambiamenti introdotti per l’esecuzione di pagamenti e la ricezione di incassi a partire
dal 1° febbraio 2014. Dopo il saluto
d’apertura del Condirettore Generale della banca, Luciano Camagni,
la mattinata è proseguita con gli interventi di Massimo Battistella,
Responsabile Ciclo Attivo Servizi di
Amministrazione Telecom Italia e
Responsabile Commissione Pagamenti AITI (Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa), e di Francesco Panzeri, Business Consultant in DDway (società specializzata nella consulenza su sistemi di
incasso e pagamento). Nell’ambito del suo intervento, Battistella ha illustrato le tempistiche, le criticità e le opportunità per le imprese connesse all’avvento della SEPA, mentre Panzeri ha approfondito i passi che l’azienda deve compiere per
l’adeguamento agli strumenti di incasso e pagamento sotto l’aspetto operativo/procedurale e di
standard di formato. L’ultima parte del convegno
si è concentrata sui servizi che il Gruppo Creval
mette a disposizione della propria clientela per agevolare questa importante transizione.
L’evento è stato trasmesso in streaming sul
sito www.creval.it, dove è disponibile la registrazione degli interventi.
Per maggiori informazioni è inoltre costantemente aggiornata su creval.it l’area SEPA, dove
possono essere scaricate le Guide ABI che illustrano in modo semplice e chiaro i cambiamenti
previsti per i consumatori e per le imprese.
ANCHE
PAESI
NO UE
Il nuovo
sistema di
pagamenti
in euro
coinvolge
anche
Paesi
al di fuori
della UE,
tra i quali
Svizzera,
Norvegia
e Islanda.
Bonifico SEPA (SCT)
I principali cambiamenti
riguardano le imprese
che dispongono bonifici
mediante servizio di Internet banking
della banca. In particolare dovranno
adeguare, al più tardi entro il 1° febbraio 2016,
i propri sistemi informativi per utilizzare
i nuovi formati SEPA basati sugli standard
internazionali XML nei tracciati
di colloquio con la propria banca.
Addebito SEPA (SDD)
È un servizio di incasso basato sulla
sottoscrizione da parte del debitore di
un’autorizzazione (c.d. mandato) a prelevare
i fondi direttamente dal proprio conto
corrente. Il servizio di addebito diretto SDD
si differenzia, a seconda della classificazione
del cliente debitore, in due schemi:
SDD “Core”, utilizzabile indistintamente
per clienti debitori consumatori e non,
e SDD “Business to Business”, riservato
ai soli clienti debitori non consumatori.
PLEIADI 15
ECONOMIA IL PUNTO
CHIARI SEGNALI DI RIPRESA
Se l’Italia ancora fatica a segnare punti decisi
di miglioramento, dagli Stati Uniti e da altri Paesi
europei sembrano giungere notizie incoraggianti:
la crisi sembra stia mollando un po’ la morsa
e si intravedono possibilità di ripresa per tutti.
16 PLEIADI
In attesa dello
SLANCIO
Gli indicatori di sentiment hanno ricominciato
a migliorare. Le speranze di ripresa hanno messo
radici e stanno germogliando nell’economia reale
L
di Umberto Colli - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
L’economia mondiale ha ritrovato un minimo
slancio dopo l’inatteso rallentamento del primo
trimestre 2013. I dati che si sono susseguiti tra
marzo e aprile delineavano, infatti, una nuova decelerazione della produzione e dei commerci internazionali. L’America e il Giappone si sono distinte dall’Europa.
Mentre le prime due hanno attraversato gli
ultimi sei mesi positivamente, l’Europa ha subito un rallentamento solo in parte inatteso, perché frutto della “coda” delle politiche di austerità intraprese dai Paesi periferici nel 2012, che
hanno gravato sulle prospettive di rilancio come
una zavorra. I consumi europei sono rimasti tiepidi, nel migliore dei casi, con una propensione
alla spesa molto bassa, anche a causa della riduzione della disponibilità delle famiglie – su cui
grava l’elevata disoccupazione, soprattutto giovanile – e della perdita di potere d’acquisto.
L’intreccio tra crescita, consumi e scambi internazionali non ha lasciato indenne nemmeno
la Cina, che ha subito una contrazione dell’export soprattutto verso l’Europa. Solo le più recenti rilevazioni hanno fornito un quadro in miglioramento anche per Pechino che, grazie alla stabilizzazione e al lento miglioramento dei consumi europei e americani, sta registrando un recupero nell’export. In questo frangente si attardano le economie emergenti, che ancora attendono di agganciarsi alla locomotiva cinese (per
quanto riguarda i Paesi del Sud Est Asiatico), e
agli USA (per quelli dell’America Latina).
La recessione morde meno
L’attività economica globale continua dunque a espandersi a ritmi tutto sommato modesti. Come sottolineato dal Presidente della BCE,
Mario Draghi, nei suoi interventi più recenti, gli
indicatori del clima di sentiment hanno mostrato un indebolimento a giugno per poi progredire uniformemente tra tutti i Paesi della UME nel
corso dell’estate.
La situazione non è però omogenea; ci troviamo di fronte a Paesi che sono tornati a crescere, come la Germania, e ad altri, come la Francia, in cui la contrazione è ormai alle spalle, mentre in Italia e Spagna è ancora prematuro parlare di ripresa, anche se la recessione morde meno
e alcuni timidi miglioramenti sono stati compiuti. In particolare, in questi due Paesi la disoccupazione rimane estremamente elevata e costituisce il maggior fardello all’espansione.
Gli europei consumano ancora poco
Le difficoltà degli Stati a economie avanzate si sono ripercosse sui Paesi emergenti che
hanno subito un deterioramento della crescita e
delle prospettive di medio termine. Nel complesso delle economie di nuova industrializzazione,
il principale indicatore della loro decelerazione
è misurabile dai commerci internazionali, che
hanno seguito nel corso dell’anno un trend inferiore a quanto il Fondo Monetario Internazionale si aspettava, a causa della debole domanda
da parte dei consumatori europei, mentre quelli americani hanno ripreso a consumare, pur se
a ritmi inferiori a quelli pre-crisi.
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e dei maggiori avvenimenti finanziari mondiali.
PLEIADI 17
gary yim / Shutterstock.com
ECONOMIA IL PUNTO
Gli indici di Wall Street, in estate, tornati in prossimità dei massimi storici
La Borsa americana sopra i livelli pre-bolla Internet
ll’inizio di maggio 2013
il Presidente del Comitato
dei Governatori della Federal
Reserve, Ben Bernanke,
ha annunciato l’intenzione
di modificare in senso meno
espansivo la politica monetaria
senza però definire una data
di attuazione di tale scelta,
limitandosi a indicare
che qualora le condizioni
dell’economia e del mercato
del lavoro fossero migliorate
avrebbe attuato una strategia
“di rientro” impostata
sulla gradualità. La reazione
dei mercati è stata tempestiva
(maggio) e i listini azionari
si sono adeguati a questo nuovo
scenario. Il mese di giugno
è stato caratterizzato da
un andamento negativo per
le maggiori borse mondiali.
Lo S&P500, nonostante fosse
il mercato maggiormente
coinvolto, ha registrato un calo
mensile del 2,6%. Il Dax di
Francoforte è disceso del 5%,
mentre il FtseMib è arrivato
a perdere il 12%, portando
la performance annuale
A
18 PLEIADI
in territorio negativo. Gli indici
europei e americani hanno
successivamente trascorso
un’estate tranquilla, nonostante
nell’ultimo decennio le difficoltà
e l’affanno dei listini si siano
manifestati più volte in questo
periodo, cogliendo di sorpresa
gli investitori. Luglio è quindi
stato un mese di risalita, con
gli indici americani che sono
tornati in prossimità dei massimi
storici. Questi livelli, è bene
sottolinearlo, sono superiori
ai record raggiunti prima dello
scoppio della bolla Internet
tra il 1999 e il 2000 e prima della
crisi dei sub-prime tra il 2007
e il 2008. La Borsa di Francoforte
è stata l’unica, in Europa, ad avere
una dinamica analoga a quella
di Wall Street. Si è posizionata
anch’essa, infatti, al di sopra
dei precedenti massimi storici
e anche durante l’estate,
nonostante i sali e scendi, non
li ha violati con nuovi ribassi.
Meno brillante, ma pur sempre
in risalita, è stata Parigi. Madrid
e Milano hanno anch’esse
proceduto tra alti e bassi
muovendosi spesso in sintonia e
coerentemente con l’andamento
dello spread dei propri titoli
statali rispetto al benchmark
tedesco. L’andamento dei
mercati azionari ha risentito delle
tensioni geopolitiche nel Medio
Oriente anche con una certa
ampiezza. L’attuale stazionarietà
della situazione ha però
consentito agli indici azionari
di riposizionarsi verso l’alto.
2000
LAST 3 MONTHS ON YEAR AGO
2002
2004
2006
2008
2010
Trade, per 12 months percentage change
Come si evince dal grafico in alto, l’andamento trimestrale dei commerci mondiali segna un andamento debole e al di sotto delle performance realizzate dal 2000. Su base trimestrale l’interscambio
globale è migliorato dello 0,3%, anche se si tratta
di una minor crescita rispetto al primo trimestre del
2013. Nel complesso delle economie avanzate (USAGiappone-UEM) l’import del secondo trimestre ha
evidenziato segni positivi solo per gli USA, mentre
è rimasto invariato nelle altre due aree.
Cresce l’export dell’America Latina
L’export delle economie emergenti nello stesso arco di tempo è in flessione, anche se con andamento eterogeneo: da un lato se ne riscontra il calo
in Asia ed Europa Centrale-Orientale, dall’altro se ne
registra un incremento in America Latina, aiutato nei
primi sei mesi dell’anno dall’indebolimento delle rispettive valute, contro euro e dollaro, che è stato più
rapido e intenso della parabola seguita dalle monete asiatiche. In questo quadro, che si compone di
scambi commerciali e tassi di cambio, l’unica valuta tra quelle dei Paesi emergenti ad apprezzarsi contro euro e dollaro, nei primi sei mesi dell’anno, è stato il renminbi cinese.
Il trend degli scambi internazionali si mantiene
dunque a livelli modesti, inferiori a quelli registrati nei
precedenti 12 anni. Il Fondo Monetario Internazionale prevedeva, nel suo Outlook di gennaio, un tasso annuo di crescita dei commerci internazionali pari
al 3,8%, mentre le rilevazioni da fine dicembre a giugno indicano un progresso tendenziale dell’1,6%.
Si tratta di un indicatore importante che ci dice
come la ripresa mondiale si stia materializzando, seppur in misura modesta. A riprova di queste considerazioni, anche l’Indice Dry Baltic, che sintetizza
l’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei
noli delle navi da cargo a livello mondiale e quindi
è indicatore dell’andamento dei commerci, rimane
su livelli minimi. Trattandosi di un indice finanziario
che si collega all’andamento dell’economia reale con
particolare riferimento ai commerci internazionali, potremmo interpretare il rialzo dell’ultimo mese come
M R / Shutterstock.com
20 %
15
10
5
0
-5
-10
-15
-20
2012
COMMERCI STABILI
Il grafico a lato evidenzia
l’andamento trimestrale
dei commerci mondiali.
Il dato attuale risulta
essere inferiore
a quello del 2000,
ma sembra essersi
stabilizzato in attesa
di una futura ripresa.
una “scommessa” positiva che il mercato fa sulla base delle aspettative
future, in coerenza con
gli indicatori di sentiment che propendono
per un recupero del quadro economico.
Congiuntamente
con le opinioni espresse
dai maggiori centri di ricerca economica italiani ed esteri, possiamo ritenere che la fase più
acuta della crisi sia alle
nostre spalle. L’impegno a costruire un futuro più solido e proficuo non deve però disperdersi
dentro facili ottimismi. La ripresa che stiamo sperimentando in Europa lascia sul terreno un tasso di
disoccupazione del 12%, con picchi doppi in Spagna e Grecia. Per l’Italia il tasso di disoccupazione
giovanile rimane preoccupante. Infatti, la media nazionale di questo aggregato ad agosto sfiorava il
40% con tassi record, in negativo, nel Mezzogiorno con oltre il 50%. Come emerso a livello europeo,
il rilancio del Vecchio Continente non può prescindere da queste drammatiche evidenze e le azioni previste dall’Agenda 2020 delineano interventi improntati alla crescita “inclusiva”, proprio perché la ripresa non sia “senza occupazione”.
Ripresa: l’Europa appare attardata
A completamento del quadro delineato, risulta interessante verificare il posizionamento dei più
importanti Paesi secondo la dinamica dei cicli economici, che si susseguono tra contrazione ed
espansione. Come scritto in questa e nella precedente edizione primaverile di Pleiadi, l’economia
americana è quella che grazie ai poderosi stimoli PLEIADI 19
ECONOMIA IL PUNTO
Obbligazioni: la FED spinge al rialzo i rendimenti statunitensi, tedeschi e francesi
La stabilità politica aiuta lo spread spagnolo
annuncio da parte del
Presidente della FED, Ben
Bernanke, di voler rimodulare
la politica monetaria
americana ha avuto rilevanti
conseguenze anche sulle
curve dei rendimenti
statunitensi. Dinamica che poi
si è riflessa sulla curva tedesca
e francese e, in ultima battuta,
su quelle italiana e spagnola.
Il Treasury a 10 anni, che
costituisce un benchmark
mondiale per i tassi degli
investimenti a basso rischio,
ha visto un sensibile rialzo
dei rendimenti, passando
dal minimo di inizio maggio
(1,62%) all’attuale 2,68%
(+66% in pochi mesi!).
Il livello in cui si trova
il Treasury è di poco inferiore
al 3%, raggiunto nelle ultime
sedute prima della chiusura
di questa pubblicazione.
La dinamica del decennale
tedesco (Bund) è stata
analoga. Il rendimento del
titolo ritenuto meno rischioso
dagli investitori internazionali
tra quelli dei Paesi dell’euro
zona è passato da un minimo
storico di inizio maggio
(1,17%), all’attuale 1,88%,
(+63%). Anche il Bund per
alcune sedute ha registrato
massimi superiori al 2%,
livello ritenuto, come il 3% per
il Treasury, una resistenza
psicologica da parte
degli operatori istituzionali.
Il BTP italiano a 10 anni
non è stato immune da questi
andamenti, anche se
è doveroso sottolineare
che la risalita del rendimento
del benchmark italiano è stata
inferiore a quella tedesca,
se misurata in termini relativi.
L’
20 PLEIADI
Spread BONOS-BTP
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
-20,0
1 gen 24 gen 18 feb 13 mar 5 apr
Infatti, a fronte di un
apprezzamento del Bund del
63%, la risalita del BTP è stata
solo del 15%. Guardando
ai valori assoluti, la risalita
dei rendimenti tedeschi è stata
di circa 73 centesimi, mentre
solo di 54 per quelli italiani,
e questo ha conferito stabilità
allo spread Italia-Germania,
che si è mosso da aprile a oggi
nella parte bassa del range
230-300 bp. Attualmente
il differenziale si posiziona
in prossimità dei 235 bp
e quindi in un’area che
da molti viene considerata
di tranquillità, sebbene
gli auspici siano a favore
di una compressione
dei rendimenti italiani in modo
da ridurre il costo
del finanziamento del nostro
debito pubblico, che staziona
a 2.072 miliardi di euro.
Tutto sommato anche le ultime
turbolenze politiche italiane
non hanno avuto ripercussioni
sullo spread con la Germania
anche se è doveroso
evidenziare che si sono
materializzate in termini
relativi a favore dei titoli
30 apr 23 mag 17 giu 10 lug
2 ago 27 ago 19 set 4 ott
spagnoli (Bonos), meno
penalizzati rispetto al BTP
dal rialzo generalizzato dei
tassi d’interesse mondiali.
La discesa del differenziale
Spagna-Italia a -14 bp (vedi
grafico in alto) premia
appunto la maggior stabilità
politica di Madrid rispetto
a Roma e per questo
la maggior forza
nell’imprimere una svolta
positiva alla ripresa
economica che si sta
affacciando. L’Italia non deve
perdere questa grande
opportunità ed è per questo
che è opinione ampiamente
diffusa che l’azione dell’attuale
governo debba proseguire
con maggior determinazione.
PAC
Con l’oscillazione dei mercati meglio scegliere un investimento periodico
Per costruire un capitale a piccoli passi
uando si vive un momento
di forte oscillazione dei
mercati, il Piano di Accumulo
di Capitale (PAC) può rivelarsi
la scelta vincente; consente infatti
di investire somme di denaro,
anche di importo limitato,
al fine di costruire un capitale
nel tempo senza preoccuparsi
dell’andamento dei corsi
di breve periodo. La scelta
di un investimento periodico
e costante facilita il contenimento
dei rischi legati alle imprevedibili
oscillazioni dei mercati
distribuendoli su un orizzonte
temporale più esteso.
scelta di prodotti diversificati
per area geografica di riferimento,
obiettivi, settori e stili di
investimento.
Q
Prodotti diversificati,
per ogni esigenza
Il PAC coniuga inoltre obiettivi
di risparmio e di investimento,
attraverso una gestione affidata a
professionisti. Attivando un PAC,
infatti, il Cliente – con l’aiuto
del proprio Consulente di fiducia –
seleziona i fondi comuni
o i comparti di SICAV che più
si adattano alle proprie esigenze,
nonché il numero, la periodicità
e l’importo dei versamenti.
In ogni momento è inoltre
possibile, senza costi aggiuntivi,
modificare le caratteristiche
del Piano oppure interromperlo.
Il capitale accumulato continuerà
a essere gestito e il cliente avrà
la facoltà di richiedere rimborsi
oppure di riprendere i versamenti.
Il PAC è dunque un ottimo
strumento per:
costruire un capitale nel corso
del tempo grazie a regolari
accantonamenti;
diversificare i propri investimenti
rivolgendosi a mercati dinamici;
mediare fasi positive e negative
di mercato evitando
comportamenti irrazionali.
Il Gruppo bancario Credito
Valtellinese, attraverso uno o più
fondi e SICAV dell’offerta Creval
Multimanager, propone un’ampia
monetari è riuscita, per prima, a portarsi nella parte espansiva del ciclo economico. La segue l’Inghilterra, che è stata altrettanto proattiva con le politiche monetarie, insieme al Giappone, che in pochi
mesi dopo l’insediamento del governo Abe ha dato
GLI USA
SONO PRIMI
Ecco come
i principali
Paesi stanno
recuperando
nei confronti
della crisi.
Tre motivi per scegliere un
Piano di Accumulo di Capitale
È pratico
Lo attivi con il primo versamento
e i successivi sono automatici.
In base alle tue esigenze
puoi decidere di sospendere
o ridurre i versamenti in qualsiasi
momento e il capitale
accumulato può essere
rimborsato in tutto o in parte.
È accessibile
Puoi investire in uno o più prodotti
dell’offerta Creval Multimanager
anche con piccole somme.
Inoltre non sono previste
commissioni di ingresso.
È costruito per te
Sei tu a decidere importo, durata
e frequenze dei versamenti.
Prima dell’adesione occorre
leggere i prospetti disponibili
sul sito www.creval.it, nella sezione
“Fondi comuni e SICAV”, e presso
le dipendenze delle banche del
Gruppo Creval, al fine di conoscere
in dettaglio le caratteristiche
dei fondi, i relativi costi e rischi.
avvio a profondi cambiamenti nella politica monetaria e valutaria del Paese (vedi grafico a sinistra).
Anche la Cina si trova nella fase di risalita dopo
il rallentamento tra fine 2012 e inizio 2013. L’Europa appare più attardata, dopo aver attraversato la
crisi del debito sovrano tra il 2010 e il 2011. La ripresa è stata ulteriormente rallentata dall’adozione
di politiche fiscali estremamente restrittive per
scongiurare una deriva che la spingeva verso il default non solo dei debiti sovrani, ma anche della moneta unica. Un rischio che la BCE è riuscita a scongiurare grazie alla sua azione pervasiva.
(documento elaborato sulla base delle informazioni al 04/10/2013)
PLEIADI 21
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Le aziende sono il nostro
VALORE
La parola a Carlo Edoardo Valli, Presidente
della Camera di Commercio di Monza e Brianza,
territorio costituito da 90mila attività economiche
C
Carlo Edoardo Valli è il Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza.
Presidente Valli, il vostro territorio è in molti settori considerato una “locomotiva d’Italia”. Ci vuole illustrare quali, in particolare?
«Il territorio di Monza e Brianza ha una struttura economico produttiva solida, con una eccezionale densità imprenditoriale per un totale di oltre 90mila attività economiche, vale a dire circa
un’impresa attiva ogni tredici abitanti, pari a una
densità di 155 imprese per Kmq. Il settore dell’industria costituisce una parte importante del
tessuto imprenditoriale della Brianza, con 22mila
attività. Di queste circa 9.500 appartengono al
settore manifatturiero, di cui i comparti più rappresentativi sono la meccanica e l’industria del
legno e della fabbricazione di mobili. L’artigianato, settore chiave dell’economia della Brianza,
rappresenta il 36% delle imprese attive».
Ci può fare un identikit dell’azienda tipica
brianzola?
«La Brianza è una grande area produttiva,
IL “MADE IN BRIANZA”
La Camera di Commercio è molto impegnata nella promozione delle
specificità produttive del territorio brianzolo. Nella foto sopra,
da sinistra, Aldo Fumagalli Romario, Vice Presidente Credito Valtellinese,
Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza
e Brianza e Franco Sala, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese.
22 PLEIADI
che ospita alcune delle filiere più importanti e
di qualità del nostro made in Italy. Un territorio
denso di popolazione e di imprese, che si
sono trasformate stando al passo con i cambiamenti del mercato. I grandi poli industriali hanno generato filiere nei settori trainanti che, anche con la crisi, rappresentano veri e propri
brand. L’imprenditore della Brianza vive in una
dimensione internazionale, sempre aperta sul
mondo, tanto che nell’export cerca di superare la crisi».
Dal punto di vista occupazionale, qual è
la situazione relativa al vostro territorio di riferimento?
«Gli ultimi dati non sono confortanti, eppure
constatiamo che ci sono ancora imprenditori che
investono mettendo in campo nuove assunzioni. Nel 2012 il tasso di disoccupazione in Brianza si è attestato al 7,8%, in linea con quello regionale (7,5%), ma largamente inferiore alla media nazionale (10,7%). Nonostante la crisi, si è registrato un incremento degli occupati dal 2010
al 2012 pari al 3,3%, maggiore rispetto alla media regionale e nazionale».
Che cosa fate, in particolare, per
sostenere le attività produttive e i
prodotti tipici del vostro territorio?
«Come Camera di commercio siamo impegnati su più asset strategici
per lo sviluppo dell’intero sistema
delle nostre imprese. Le sosteniamo
nei percorsi di internazionalizzazione:
ogni anno con Promos accompagniamo all’estero circa mille imprenditori. In cinque anni abbiamo destinato alle imprese più di 3 milioni di
euro attraverso bandi specifici dedicati all’innovazione. Mediante corsi di formazione e lo
Sportello Punto Nuovo Impresa abbiamo sostenuto 2.600 aspiranti imprenditori. Lavoriamo d’intesa con istituzioni e associazioni, e in
generale con tutto il sistema economico, per
Il Gran Premio di Formula 1,
un patrimonio da preservare
«Il Gran Premio e lo storico circuito –
dice il Presidente Valli in risposta alle
voci che vorrebbero l’appuntamento
motoristico monzese a rischio
di “eliminazione” – proiettano Monza
e la Lombardia fuori dai nostri confini.
Un ruolo che può rivelarsi ancor
più strategico in vista di Expo 2015,
perché la qualità e l’attrattività
di un territorio si esprimono anche
attraverso i grandi elementi di
riconoscibilità internazionale, preziosi
alleati anche nel marketing delle
nostre produzioni
all’estero.
I numeri parlano
da soli:
l’edizione
2013 del Gran
Premio d’Italia
ha generato
in una sola
settimana un
indotto turistico “diretto”
di 31,5 milioni di euro, in aumento
di circa il 2,5% rispetto allo scorso
anno. Non esiste Formula 1 senza
Monza: faremo di tutto per garantire
il Gran Premio anche oltre il 2016.
L’Autodromo è un patrimonio
nazionale, non solo di Monza,
per questo dobbiamo lavorare come
sistema per garantire continuità».
SIMBOLO DI AUTONOMIA
L’Arengario di Monza, antico Palazzo Comunale
della città, simbolo dell’autonomia comunale e
oggi sede di mostre d’arte e rassegne culturali.
creare e diffondere la cultura della rete di impresa. Infine, valorizziamo le specificità produttive attraverso iniziative promozionali specifiche per la tutela del “made in Brianza”, attraverso moderni sistemi di tracciabilità».
La vicinanza con Milano rappresenta
un’opportunità o un freno per lo sviluppo della vostra economia locale?
«La Brianza e Milano sono complementari.
Qui la produzione, a Milano i servizi. Qui l’artigianato diffuso, che è lo zoccolo duro della produzione di qualità, là il terziario. Milano e
Monza sono metà della stessa mela, parti
complementari che necessitano l’una dell’altra.
Sono fermamente convinto che ciascuno debba coltivare la propria identità, lavorando insieme sui grandi progetti come l’Expo».
Start up, formazione e occupazione giovanile. Qual è il vostro impegno su questi importanti temi?
«Abbiamo sempre investito nella formazione. Attraverso corsi e consulenze di specialisti,
come Formaper, supportiamo gli aspiranti imprenditori negli start up aziendali con la convinzione che ogni nuova impresa che nasce sia un
valore per il territorio. Collaboriamo inoltre con
le banche del territorio per creare progetti specifici di supporto ai giovani che intendono
aprire un’attività in proprio, e più in generale a
chi oggi sceglie la via dell’imprenditorialità per
superare le difficoltà occupazionali».
PLEIADI 23
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
ARTIGIANI
fra tradizione e innovazione
Il Credito Valtellinese è tra i promotori di un concorso
che permetterà a venti realtà artigiane lombarde
di mostrare il loro grado di “modernità”
attraverso la realizzazione di un film
di Luciano Camagni - Condirettore Generale Credito Valtellinese
In un mondo che corre a velocità siderali,
l’esigenza di mantenere alcuni punti fermi ha
portato a rilanciare e sostenere una delle categorie più caratteristiche del nostro sistema
produttivo, quella degli artigiani – linfa vitale
dell’economia reale delle zone di insediamento del Gruppo Creval.
Fondazione Giannino Bassetti per la responsabilità nell’innovazione, insieme a Credito Valtellinese, alle Camere di commercio di
Milano e di Monza e Brianza e a Confartigianato, hanno così indetto il concorso “Realizzare l’improbabile – Artigianato, nuovo nome
del lavoro” grazie al quale raccontare, con l’ausilio di un film, la nuova sostanza delle realtà
artigianali italiane, con particolare riferimento
al territorio di Milano e
Monza-Brianza.
Dal tornio alla
stampante 3D
Ci piace pensare
che gli artigiani abbiano
saputo mantenere una
distintiva creatività, inalterata nel tempo.
La loro capacità di
rappresentare un aspetto importante della produttività italiana si è
UN DIVERSO APPROCCIO AL LAVORO
Lo sviluppo dei mercati in senso globale richiede
oggi una diversa organizzazione del lavoro artigianale
e un diverso approccio verso i singoli materiali trattati.
24 PLEIADI
Le aziende vincitrici del concorso
Queste le imprese selezionate lo scorso luglio
dalla commissione
del concorso “Realizzare
l’Improbabile”, riunita presso Fondazione
Giannino Bassetti - che vedranno rappresentata
la loro attività nel film realizzato dal Centro
Sperimentale di Cinematografia-Sede
Lombardia: Azucena (arredamento e design),
Bagatti Bronzisti (lavorazione metalli),
Berto Salotti (arredamento), Carlo Panzeri
(illuminazione d’interni), Design Glass Cieffe
(lavorazione vetro), T.A. Pneumatici (officina
meccanica), Galbiati Natale (arredamento),
GV di Villa Gianluca (arredamento), Legatoria
Codina (legatoria libri), Maga
Animation (studio animazione),
Millepercento (costruttore
motociclette), Mumble Mumble
(arredamento), Piotto torneria
(tornitura), Piper Lux (sistemi
illuminanti), Roadrunner
Engineering (ausili per persone con
disabilità), Rossi Lorenzo e figli
(trattamento tessuti), Studio FM
vetrine (progettazione e allestimenti
vetrine), TG Stampi (stampi per
termoplastica e pressofusione),
Tresoldi & Casiraghi (carpenterie
metalliche e meccaniche), Vetreria
Cinquanta (vetreria artistica). La commissione
ha inoltre ritenuto di conferire una menzione
speciale a Metal Sistem (arredo commerciale)
e Consorzio Premax (coltelli e forbici).
CAPACITÀ
DI ADATTARSI
Il mercato globale
è sempre più vasto
e la concorrenza sempre
più agguerrita.
Oggi l’artigiano deve
sapere sfruttare
le opportunità messe
in campo dall’evoluzione
tecnologica,
trasformandosi
in manager di se stesso.
Il tutto senza
perdere di mira
la qualità dei prodotti.
PLEIADI 25
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Prodotti e servizi per soddisfare le esigenze di gestione aziendale, finanziamento e investimento
CrevalArtigiani, una linea creata per dare valore al lavoro
PRODUZIONE DI BENI
La linea CrevalArtigiani
si rivolge a un’attività̀
di produzione di beni,
anche semilavorati, o servizi.
l Gruppo bancario Credito
Valtellinese è da sempre vicino
alle categorie produttive che
operano sul territorio, tra le quali
un ruolo primario è assunto dagli
artigiani. In questa direzione va
CrevalArtigiani, una linea completa
di prodotti e servizi interamente
dedicata alle imprese artigiane
e finalizzata a risolverne le
necessità di gestione aziendale,
di finanziamento e di investimento.
L’offerta è rivolta in particolare
alle aziende artigiane che hanno
al centro della propria attività
la produzione di beni, anche
semilavorati, o di servizi.
I
L’offerta
I prodotti della linea
CrevalArtigiani si adattano
alle diverse esigenze dell’impresa
artigiana al fine di supportare
i titolari ad affrontare le diverse
situazioni economiche tipiche
della vita aziendale.
In particolare, offrono:
sostegno alla gestione ordinaria
(finanziamento del circolante,
smobilizzo dei crediti);
evoluta senza che siano venuti meno l’ingegno e
la voglia di creare, anche sfruttando le grandi potenzialità garantite dall’evoluzione tecnologica.
Da lavoratore spesso solitario, nella propria bottega e con la propria manualità, l’artigiano di oggi può essere tranquillamente
definito un “Artigiano 2.0” perché l’allargamento del mercato, anche in questo settore
divenuto ormai globale, origina l’esigenza di
fornire la produzione di una diversa organizzazione e di un diverso approccio con i materiali trattati.
Se da una parte la tradizione non viene dimenticata, dunque, l’occhio corre all’innovazione: se il tornio rimane al centro del
laboratorio, è consueto che da qualche parte
abbiano fatto la loro comparsa il computer e la
stampante 3D, strumento che, essendo solo
all’inizio della propria fase evolutiva, rende difficile comprenderne appieno le potenzialità.
26 PLEIADI
finanziamento di progetti
(ampliamento aziendale, rinnovo
dei macchinari, trasformazione
in impresa sostenibile, supporto
alle attività da e verso l’estero);
investimento delle disponibilità
finanziarie (gestione della liquidità,
risparmio gestito e investimenti
assicurativi);
protezione dei beni e delle persone
(previdenza complementare,
protezione finanziamenti,
polizza infortuni, assicurazione
di auto e casa).
I finanziamenti agevolati
Creval è in grado di individuare
le migliori soluzioni di finanziamento:
grazie a convenzioni e accordi
sottoscritti con le Finanziarie
Regionali, con Artigiancassa
e con i Consorzi Fidi, è possibile
beneficiare di finanziamenti
agevolati. Di norma l’agevolazione
assume la configurazione
di un contributo in conto interessi,
con l’obiettivo di ridurre il tasso
di interesse nominale annuo
o di un cofinanziamento erogato
in parte con fondi pubblici,
a condizioni economiche agevolate.
L’attenzione di Creval agli artigiani
è testimoniata anche dal fatto
che il Gruppo è attivo nel favorire
l’accesso dei finanziamenti
di una singola azienda alla garanzia
del Fondo Legge 662/96, destinato
alle Piccole e Medie Imprese.
Il Fondo, grazie alla garanzia
dello Stato, abbatte il rischio
del finanziatore, facilitando
l’accesso al credito per la clientela.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.
Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti
pubblicizzati e per quanto non espressamente
indicato occorre far riferimento ai fogli informativi
e alla documentazione informativa prescritta dalla
normativa vigente, disponibili presso tutte
le dipendenze e sul sito internet www.creval.it
nella sezione “Trasparenza”. La concessione delle
carte di credito e dei finanziamenti è subordinata
alla sussistenza dei necessari requisiti in capo
al richiedente nonché all’approvazione della banca.
La promozione attraverso un film
e riprese video relative alle attività produttive artigianali vincitrici
del concorso “Realizzare l’improbabile” saranno effettuate
dai professionisti del Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede
Lombardia, importante istituzione italiana di insegnamento,
ricerca e sperimentazione in campo cinematografico,
con il coordinamento di Fondazione Giannino Bassetti e dei curatori
Manolo De Giorgi (architetto, giornalista e scrittore) e Andrea
Kerbaker (autore di libri di narrativa e saggistica tradotti in molte
lingue). A inizio 2014 verranno organizzati eventi pubblici per
promuovere e far conoscere le aziende protagoniste del film.
L
UNA DELLE AZIENDE VINCITRICI
Sotto, il colorato show room di una delle aziende artigianali che hanno vinto il concorso.
Si tratta di “Mumble Mumble” che è specializzata in complementi per l’arredo in resina.
Il valore aggiunto rimane lo stesso
Dire che gli artigiani si sono adeguati o si
stanno adeguando alle opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica non significa dequalificarne l’attività, ma valorizzarla: la loro capacità
produttiva di oggi è sempre e comunque frutto
di secoli di creatività, di intere generazioni di lavoratori abituati a forgiare con abilità i più diversi materiali fino a farne, in molti casi, veri e
propri capolavori di “unicità”.
Le contaminazioni tra tecniche e culture si
intensificano e contribuiscono a dare valore agli
aspetti di caratterizzazione produttiva che sono
maggiormente legati al territorio di provenienza,
oltre che alla cultura artigianale della regione di
origine; questi, se ben osservati, costituiscono
un vero e proprio Valore Aggiunto, il quid che
porta al successo dei singoli prodotti sui mercati
di tutto il mondo. Ecco che quindi nasce la figura
dell’artigiano del futuro che, oltre a essere come
PLEIADI 27
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Intervista all’architetto Manolo De Giorgi, tra i curatori di “Realizzare l’improbabile”
«Questo è un mondo concreto, su cui bisogna puntare»
L’
architetto Manolo De Giorgi
è tra i curatori del concorso
“Realizzare l’improbabile”.
Perché pensare a un concorso
dedicato agli artigiani?
«Perché rappresentano un punto
centrale della produzione italiana,
ancor prima dell’industria. E poi
perché sono una categoria che
evidenzia una complessità e varietà
di casi difficilmente riscontrabili in
altre realtà. Penso ad esempio al
settore del design, che esprime una
specificità unica, assoluta».
Qual è il “sistema artigianato”
che si è evidenziato?
«Un sistema fatto di realtà molto
diverse, che subiscono gli effetti del
territorio che le ospitano. Per quelle
della provincia di Monza e Brianza,
ad esempio, non si registrano
al momento grossi problemi.
Le aziende di Milano, invece,
si scontrano giornalmente
con difficoltà derivate dai costi e da
una normativa complicata e sono
sempre più costrette a decentrare
la loro sede, con disagi notevoli per
quanto riguarda tempi e logistica».
Qual è l’aspetto produttivo più
caratteristico delle realtà
artigianali da voi analizzate?
«Ci ha colpito in modo particolare
un aspetto specifico, quello che
riguarda la produzione di parti
di prodotti. C’è tutto un mondo
nascosto, che produce oggetti
o strumenti che consentono ad altri,
soprattutto all’industria, di creare
prodotti finiti. Ecco, la grandezza
del nostro artigianato sta proprio
lì, nell’avere un’importanza
fondamentale nei passaggi
intermedi della creazione dei
prodotti, che vengono completati
e venduti dalle grandi aziende».
Quali sensazioni ha ricevuto
dall’incontro di queste realtà
artigianali ?
«Una sensazione di concretezza.
Credo che si tratti di un mondo su
cui bisogna puntare. Credo sempre
più nell’apporto di questa cultura,
fondamentale per differenziarci e
salvarci da questo mercato globale,
davvero difficile da affrontare».
Quando sarà pronto il film sulle
aziende vincitrici?
«Il prodotto finale dovrebbe essere
pronto per fine febbraio 2014».
Il mondo artigiano ha radici antiche e ramificazioni
che non vedono l’ora di puntare con decisione al futuro
sempre attento alla qualità del prodotto, pone la
propria abilità produttiva al servizio di procedimenti e filiere più complesse che trasformano le
imprese artigiane in centri di alta specializzazione, inseriti in un contesto più ampio e articolato. Un movimento d’avanguardia, questo, che
potrà assicurare in futuro nuove opportunità di
sviluppo economico e nuove possibilità di impiego per le generazioni più giovani.
Un concorso per il territorio
Il concorso “Realizzare l’improbabile” si è rivolto proprio alle aziende artigianali dei territori delle
provincie di Milano e Monza e Brianza che, come
scritto nel bando, “manifestino peculiari innovazioni
nel loro settore merceologico o che si caratterizzino per unicità tecnica, anche su parziali stadi di
lavorazione del prodotto”. Un appello rivolto in particolare ai settori manifatturiero, edilizio e del terziario che evidenzino carattere di internazionalità.
28 PLEIADI
A fronte delle oltre 50 domande pervenute, la
commissione composta dai rappresentanti degli
enti promotori del progetto ha selezionato una
ventina di casi, proclamati vincitori del concorso,
e un altro paio cui è stata conferita una menzione
speciale. Alle aziende vincitrici, tra le quali ben
nove sono clienti del Credito Valtellinese, verrà offerta l’opportunità di far conoscere la propria attività d’avanguardia attraverso un film realizzato dai
professionisti del Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia, che sarà utilizzato
dagli stessi promotori dell’iniziativa per attività istituzionali, strategiche, formative e culturali.
Perché il mondo artigiano è un patrimonio
che ha radici antiche ma ramificazioni che non
vedono l’ora di puntare con decisione al futuro,
con la stessa forza che ha contraddistinto questa categoria nei secoli e che l’ha portata a essere una delle principali colonne portanti
dell’economia del nostro Paese.
Queste le imprese artigianali clienti del Creval che hanno vinto il concorso
Nove aziende premiate per la loro capacità di innovazione
Tra le aziende artigianali vincitrici del concorso “Realizzare l’improbabile” ce ne sono
nove che sono anche clienti Creval. Vediamo
di che cosa si occupano e, soprattutto, come
operano, così da scoprire quali siano stati i
“meriti” che hanno portato alla loro selezione.
AZUCENA
Azucena Srl
Con sede a Busto Arsizio (Va), realizza
dal 1947 mobili, lampade, imbottiti, maniglie
e oggetti di arredamento su disegno proprio
e degli architetti Luigi Caccia Dominioni,
Ignazio Gardella e Corrado Corradi. La produzione è affidata a terzi: a piccole e medie imprese/laboratori artigianali
del Nord Italia. Azucena esegue il controllo qualità, l’assemblaggio e la commercializzazione dei prodotti finiti.
Dopo una lunga collaborazione alla realizzazione di motori
e kit di trasformazione per le Moto Guzzi, nel 2007 Millepercento realizza la BB1, moto potente e innovativa. Nel
2008 mette in campo il progetto M2S che porterà a tempo
di record alla presentazione dell’Alba, sportiva spinta dal
motore Guzzi 4V. Nel 2013 l’attenzione è stata prestata alla
creazione della Albacete, terza moto artigianale.
Mumble Mumble
A Milano, dal 1997 progetta e realizza rivestimenti e
complementi in resina per l’arredo. SperiDESIGN CLASSIC CIEFFE
menta nel proprio laboratorio l’applicazione
dei materiali per utilizzi innovativi o non convenzionali, in applicazione di soluzioni artigiane dai forti contenuti artistici e di design.
Consorzio Premax
Sito a Premana (Lc), è un’associazione senza fine di
lucro fondata nel 1974 che si occupa della promozione e
della vendita in tutto il mondo dei prodotti fabbricati dalle
aziende consorziate, specializzate nella proMILLEPERCENTO
duzione di forbici, cesoie, coltelli e altri articoli da taglio e da regalo. Premax raggruppa
40 aziende (e altre 20 sono in fase di associazione), con oltre 350 addetti.
Design Glass Cieffe
Vetreria di Paderno Dugnano (Mi), nata
nel 1985. Unisce alle lavorazioni tradizionali
e storiche del vetro nuove tecnologie all’avanguardia, spaziando tra la semplice
produzione di elementi in vetro e la ricerca
di un servizio completo. Tra i suoi prodotti:
fronti vetrinali, parapetti, tettoie, pareti divisorie, tavoli, gradini, docce e pavimentazioni. Ma anche arredamenti di interni personalizzati, tagliati su misura per ogni esigenza.
GV
GV di Gianluca Villa
Ha sede a Lissone (Mb) e realizza, da oltre 20 anni, divani, sedie, letti imbottiti, testate, tende, imbottiture di divani e poltrone, partendo dal fusto in legno di abete, con
imbottitura e rivestimento con poliuretano espanso e finitura in tela. Nel 2012 ha ricevuto il riconoTRESOLDI & CASIRAGHI
scimento della Regione Lombardia come
“Artigiano eccellente”.
Millepercento Srl
Realtà giovane che opera a Casatenovo
(Lc), una factory artigianale nata nel 2007
con l’obiettivo di puntare alla produzione di
moto esclusive ad altissime prestazioni.
Rossi Lorenzo e figli SpA
Di Villasanta (Mb), ha più di 40 dipendenti e si occupa di predisposizione di tessuti utilizzati per vestiti. Tra le produzioni
particolari, la collezione di tessuti composti
per il 76% da cotone, 22% da
nylon e 2% da elastomero per
camiceria stretch. Un’altra collezione prodotta dalla Rossi
Lorenzo è quella relativa ai tessuti in cotone 100% “superdry
high performance” per abiti da
uomo e da donna.
T.A. Pneumatici
Società fondata nel 1985
da Franco Totino, da 37 anni
operatore nel campo del settore pneumatici. Da lui, un’idea che potrebbe cambiare la sicurezza stradale:
applicare sulle spalle degli pneumatici la
scritta “Sicur” con caratteri catarifrangenti,
che possa essere vista da chi percorre una
strada buia in caso di incidente o ribaltamento dell’auto. Una scritta che risulta essere visibile solo dopo il calare del sole, così
da non turbare l’estetica dell’auto.
Tresoldi & Casiraghi Srl
A Carugate (Mi), si occupa della costruzione di manufatti in carpenteria di tipo leggero, medio e pesante inclusa
la lavorazione meccanica, la riparazione, la trasformazione
e l’allestimento di automezzi speciali, la costruzione di apparecchi in pressione. La ditta è inoltre specializzata nella
predisposizione di impianti di trattamento fumi, acqua e aria,
oltre che di impianti di riscaldamento, termici e industriali.
PLEIADI 29
ECONOMIA IMPRESE E MERCATI
Anche l’Italia ha il suo
PETROLIO
«Siamo il quinto Paese al mondo per valore aggiunto
manifatturiero» sottolinea Marco Fortis, Vice Presidente
di Fondazione Edison, che aggiunge: «Anche per questo
è molto azzardato associarci ai tradizionali Paesi PIGS»
I
di Enzo Rocca – Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
Incontriamo il Professor Marco Fortis, Vice Presidente della Fondazione Edison e docente di
Economia Industriale e Commercio Estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università
Cattolica di Milano, presso cui insegna dal 1989.
Professor Fortis, l’economia reale è la
grande malata del nostro Paese. Uno dei
punti forti delle sue argomentazioni, pubblicate in particolare dal Sole 24 Ore e dal Messaggero, concerne un’Unione europea distante,
“contabile”, concentrata sul “rigore senza
sviluppo” e sul “dogma dell’austerità”. Potrebbe richiamare il punto per i nostri lettori?
«Appare evidente in primo luogo come l’Europa dei ministri (finanziari) e dei numeri rischi di
affermarsi a detrimento delle politiche per il lavoro e la coesione sociale. Nel nostro Paese i tas-
si di disoccupazione giovanile sono a livelli allarmanti e a Bruxelles si parla ancora e solo (o quasi) di austerità. La recessione in corso necessita
di coraggio, strategie economiche innovative, possibili politiche dell’offerta, eventualmente anche
scostamenti provvisori e governabili dei parametri. Invece il vicolo cieco di un rigore fine a se stesso ci sta trascinando in una spirale che tra le altre cose minaccia di distruggere la stessa nostra
capacità produttiva. In secondo luogo l’Unione
europea ha confuso la crisi di credibilità politica
dell’Italia (vera) con una crisi di “fondamentali”
economici (non vera), “accanendosi” per così dire
sul nostro Paese e fissandosi dogmaticamente sul
rispetto dei parametri di Maastricht, in particolare sul rapporto deficit/Pil».
La Commissione europea riconosce come
“rispetto alle altre nazioni dell’euro l’Italia è entrata nella crisi globale con un settore privato finanziariamente robusto e con un solido si
stema bancario”. Restiamo il “grande malato
Chi è Marco Fortis
L’INCONTRO
Sopra, da sinistra, Marco Fortis,
docente universitario e Vice Presidente
di Fondazione Edison, ed Enzo Rocca,
Vice Direttore Generale Credito Valtellinese.
30 PLEIADI
Marco Fortis è Vice Presidente della
Fondazione Edison e responsabile
della Direzione Studi Economici di Edison.
È docente di Economia Industriale e Commercio Estero presso
la Facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano, dove insegna dal 1989.
È membro del Comitato scientifico del Centro di Ricerche
in Analisi Economica, Economia internazionale, Sviluppo Economico
(Cranec) dell’Università Cattolica di Milano e Vice Presidente
del Comitato Scientifico della Fondazione Edison.
TROVARE LA VIA GIUSTA
Il Professor Fortis vede un futuro dalle
buone prospettive per l’Italia, a patto
che vengano adottate «linee di politica
economica tese a liberare i fattori
della produzione» e vengano superate
«le vaste resistenze di natura corporativa
che frenano la locomotiva-Italia».
ECONOMIA IMPRESE E MERCATI
I MILLE PRIMATI DEL MADE IN ITALY
Nel 2011 il nostro Paese si è piazzato primo, secondo o terzo al mondo per attivo
commerciale con l’estero in relazione a quasi mille prodotti. Nello stesso anno l’Italia
è stato il Paese che, dopo la Cina, ha battuto più volte la Germania sul numero
di prodotti con attivo commerciale, come evidenziato nel grafico qui riprodotto.
ESPORTAZIONI NETTE, ANNO 2011
Numero di prodotti in cui il Paese “batte” la Germania
(Indice Fortis-Corradini. Analisi sulla base di circa 4.000 prodotti per ogni paese,
ad esclusione del settore alimentari e energia)
2.500
2.134
1.500
1.215
117,6
81,9
127,0
90,2
71,2
99,6
85,8
123,6
84,2
156,9
731
677
584
246
0
IN % DELLA
RICCHEZZA
FINANZIARIA NETTA
DELLE FAMIGLIE, 2011
155,8
67,1
75,6
66,7
42,0
49,4
83,6
101,2
118,8
335,3
Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e Commissione Europea
32 PLEIADI
1.097
500
IL DEBITO PUBBLICO 2012 NEI PRINCIPALI PAESI DELL’EUROZONA
Irlanda
Germania
Italia
Francia
Olanda
Belgio
Cipro
Portogallo
Spagna
Grecia
1.099
1.000
ITALIA FUORI DAI PIGS
IN % DEL PIL
Controvalore totale di 1.215 prodotti in cui l’Italia “batte”
la Germania: 150 miliardi di dollari (6,8% del Pil italiano)
2.000
Numero di prodotti
d’Europa” alla pari di Spagna e Portogallo, o ha
ragione chi dice che non lo siamo mai stati?
«Propendo per la seconda ipotesi e sottolineo come veniamo da vent’anni di dura lotta politica basata sulla (in parte “auto”) distruzione progressiva della nostra immagine a livello internazionale. Per soffermarci su un indicatore molto significativo, purtroppo sino a ora inutilmente, il governo italiano ha fortemente premuto su Bruxelles perché l’alto debito pubblico del Paese venisse valutato contemporaneamente al basso debito delle famiglie e all’alto livello dello stock di ricchezza. È evidente come la scelta finale del parametro di riferimento influisce sull’immagine di
un sistema economico, e ad esempio sulla reazione dei mercati (come emerge dalla tabella qui
sotto riprodotta, ndr). In ogni caso, è molto azzardato associarci ai tradizionali Paesi Pigs (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna)».
Con riferimento specifico alla nostra manifattura (che lei definisce il “petrolio dell’Italia”) si notano punti di debolezza e di forza. Ce
li illustra, in sintesi?
«I primi sono riscontrabili in particolare nella “cornice di contorno” regolamentare-fiscaleenergetica e nei lacci e lacciuoli che frenano la
libera attività imprenditoriale. Si tratta di pesi forti, di natura unicamente esogena. Tra i punti di
forza vorrei sottolineare molto schematicamente che le imprese svolgono, e bene, il proprio do-
Cina
Italia
USA
Giappone Corea
Francia
G.B
Grecia
vere di unità produttive efficienti. I dati che proponiamo noi come Fondazione Edison, ad
esempio, sono molto illuminanti al riguardo.
Penso soprattutto a tre elementi: grado di innovazione, flessibilità organizzativa, qualità dei
prodotti. Siamo il quinto Paese del mondo per valore aggiunto manifatturiero, non a caso».
“È la flessibilità che fa vincere sui nuovi
mercati”, lei ha scritto per il Sole 24 Ore dello
scorso 9 aprile. Come reagiscono le imprese
italiane alla crisi?
«La crescente concorrenza dei Paesi emergenti asiatici e dell’Europa orientale si è fatta
sentire. Penso ad esempio al settore del mobile e, sullo sfondo, alla gravissima situazione
dell’industria nazionale delle costruzioni e del
settore immobiliare (gli ambiti sono interconnessi). Qualità dei prodotti, design, flessibilità
e prontezza delle imprese nel reagire al mutato quadro della domanda mondiale hanno consentito alle nostre imprese di reagire proattivamente e di recuperare una parte del fatturato
Due passioni: la bicicletta e la Valtellina
IL PASSO DEL MORTIROLO
SIMBOLO PER I CICLISTI
Il Professor Marco Fortis
sul passo del Mortirolo,
una delle salite più dure
da affrontare, meta di ogni
appassionato ciclista.
I
l Professor Marco Fortis è un assiduo
frequentatore delle montagne di Sondrio
e dintorni. Montagne che spesse volte
ha superato insieme alla sua amica
a due ruote, come lui stesso racconta:
«Da anni trascorro le vacanze in provincia
di Sondrio, e segnatamente a Bormio.
estero pre-crisi, da cui dipende per molte la
stessa capacità di sopravvivenza».
“I mille primati del Made in Italy”. In cosa
consiste l’indice Fortis-Corradini correlato?
«Secondo l’Indice Fortis-Corradini elaborato
dalla Fondazione Edison, su circa 5mila prodotti in
cui si può suddividere con il massimo grado di disaggregazione statistica il commercio internazionale, nel 2011 l’Italia è risultata la prima, seconda
o terza economia al mondo per attivo commerciale con l’estero in quasi mille – 946 per l’esattezza
– che hanno generato un surplus di 183 miliardi di dollari.
Tra i più importanti primi attivi con l’estero detenuti dall’Italia nel commercio mondiale vi
sono quelli per: calzature in
pelle, macchine per imballaggio, attrezzature frigorifere
per supermercati, pasta, occhiali, elicotteri, yacht di lusso, pelli conciate, tubi in acciaio, pompe per liquidi, pomodori lavorati, mele. Tra i secondi posti vi sono: vini e spumanti, rubinetti e valvole, mobili, lavori in acciaio e alluminio, bulloneria, navi da crocie-
Un tempo ero un discreto ciclista scalatore.
E anche oggi quando vengo in Valtellina
non manco mai di fare qualche bella salita
con la bici da corsa. Sono stato uno
dei primi a effettuare il brevetto del Trittico
del Mortirolo alcuni anni fa. E ho salito tutti
i passi più importanti della zona: Stelvio,
Gavia, Foscagno, Forcola di Livigno, Eira,
Bernina. Anche quest’anno, sia pure ormai
solo come cicloturista, ho partecipato con
Giorgio Squinzi alla nona edizione del Mapei
Day: una festa straordinaria dello sport
che porta migliaia di sportivi (a piedi, con
gli ski roll e in bici) sino in cima allo Stelvio».
ra, forni e cucine, uva. Ma abbiamo anche posto l’Italia in
confronto con la super-competitiva Germania. E i risultati
sono sorprendenti. Infatti, escludendo l’energia e i prodotti
agricolo-alimentari, il commercio mondiale si compone di circa 4mila beni manufatti al livello di disaggregazione 6-digit, e l’Italia, dopo la Cina, è il Paese che batte più volte la Germania per numero di prodotti (ben
1.215) in cui il suo attivo commerciale è superiore
al corrispondente valore tedesco».
L’alta ricchezza finanziaria delle famiglie,
associata all’avanzo primario record cumulato dallo stato dal 1995 a oggi, rende la prospettiva per l’Italia molto meno fosca di quanto vorrebbero autorevoli commentatori…
«Il mantra di parametri a natura anche ideologica offusca la vista. Pur in
presenza di squilibri territoriali evidenti e di un sistemaPaese “difficile”, le prospettive per l’Italia sono molto
meno fosche di quanto si
possa comunemente leggere. Si tratta in primo luogo di
crederci; poi, di adottare linee
di politica economica tese a
liberare i fattori della produzione e non a “imbrigliarli”, superando le vaste resistenze di
natura corporativa che frenano la locomotiva-Italia».
PLEIADI 33
IL PERSONAGGIO TIZIANO SCLAVI
L’uomo da un
di copie
milione
Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, il personaggio
del fumetto che ha riscosso più successo di sempre in Italia,
ci parla della sua grande passione, quella per gli animali
S
di Luca Palestra
Se devi andare a intervistare Tiziano Sclavi, ti immagini di dover superare ostacoli di ogni genere
e natura, varcare porte che conducono all’ignoto,
combattere con zombie e fantasmi che spuntano
un po’ ovunque. Perché Sclavi, che di cose nella
sua vita ne ha fatte davvero tante, è conosciuto soprattutto per essere il creatore di Dylan Dog, il personaggio dei fumetti più famoso d’Italia, protagonista di storie horror vissute in una Londra gotica
e dalle mille sorprese. Ti immagini tutto questo e
ti rassicuri solo quando vedi quel tranquillo gentiluomo di campagna che, insieme alla moglie e ai loro sette amici a quattro zampe, ti viene incontro sorridente. Niente zombie, ti dici, meno male... e puoi
così cominciare la tua intervista.
Cominciamo proprio da questi
simpaticissimi cani. Una grande
passione, lo si capisce, e forse
anche una scelta di vita...
«Sì, dopo tanti anni vissuti in
città, a Milano, venire a stare in
campagna ci ha dato la possibilità di scoprire queste meravigliose creature. Viviamo qui insieme a sette cani e a due
gatti, che rischiano ogni
volta di aumentare di numero perché i nostri amici, che conoscono la nostra passione, ci portano
cuccioli a ripetizione e io tendo a innamorarmene al primo colpo. Ma
devo dire che l’amore è totale per
tutti gli animali. Ecco, forse escluse le zecche e le zanzare...».
34 PLEIADI
Una passione che si sta trasformando in
qualcosa di utile per tutti i nostri amici a quattro zampe. Ce ne vuole parlare?
«Da sempre ho cercato di aiutare un po’ tutti gli animali in genere, con donazioni ad associazioni che a vario titolo si occupano di loro. Ma
adesso abbiamo deciso, mia moglie e io, di fare
qualcosa di più, cioè creare una fondazione che
venga gestita da veterinari di fama internazionale e che si occupi della ricerca per le malattie cardiopolmonari di cani e gatti. Si chiamerà “Fondazione Otto” dal nome del nostro primo cane, salvato da una terapia che in genere non viene utilizzata sugli animali».
Come si combina questo amore
smisurato per gli animali con quello per l’horror?
«Ma... finché negli horror ammazzano le persone mi va bene, se ammazzano gli animali un po’ meno!
Anche se questo è un cliché quasi inevitabile, nel cinema di quel
genere. Fateci caso, se in un film
c’è una famiglia con il cane, il primo a morire sarà proprio l’animale. Non se ne può davvero più...».
Parliamo dei suoi esordi.
Quando ha capito che poteva diventare uno sceneggiatore di fumetti?
«Molto presto. Ho sempre amato i fumetti, tanto che da bambino volevo fare il
disegnatore, anche se non ne avevo le capacità. La voglia di scrivere le sceneggiature mi è venuta leggendo Linus, la rivista di fumetti degli Anni ’60 su cui scri
veva gente come Oreste Del Buono e
TALENTO E FORTUNA
Un ritratto di Tiziano
Sclavi. Parlando
di successo in generale
e del suo in particolare,
il creatore di Dylan Dog
dice: «C’è una parte di
talento, sì, ma ce n’è
sempre anche una di
fortuna. Il talento
ti fa arrivare fino a 100,
ma per raggiungere
il 1.000 non basta,
ci vuole anche la fortuna».
IL PERSONAGGIO TIZIANO SCLAVI
Chi è Tiziano Sclavi
iziano Sclavi è nato a Broni, in
provincia di Pavia, il 3 aprile
1953. Scrittore precoce, ben presto
concentra la sua attenzione sulla
sua grande passione, il fumetto,
diventando sceneggiatore e
distinguendosi per il suo talento.
Nel 1986 crea Dylan Dog, album
che batte tutti i record di vendite
e che gli frutta, nel 1990 il premio
Yellow Kid, l’oscar del fumetto.
Tiziano Sclavi è anche scrittore.
Al suo attivo una lunga serie
di racconti e romanzi, libri per
bambini e canzoni. Nel 1992,
con i racconti “Sogni di sangue”
vince il premio Giallo dell’anno
al Festival Noir di Viareggio.
Nel 1994 esce il film “Dellamorte
Dellamore” diretto da Michele
Soavi, tratto dal suo romanzo
omonimo, scritto nel 1991.
T
DYLAN, GROUCHO E IL LIBRO/CD
Sopra, a sinistra la copertina del
numero 1 di Dylan Dog e a destra
il libro/cd con le liriche scritte
da Tiziano Sclavi e musicate dai
Secondamarea. A sinistra, così come
il personaggio di Dylan Dog è ispirato
all’attore Rupert Everett, quello
del suo amico e assistente Groucho
richiama il comico Groucho Marx.
«Se dovessi rinascere vorrei reincarnarmi in René Goscinny,
creatore di Asterix, Lucky Luke e molti altri. Un genio assoluto!»
Umberto Eco. Avevo 14 anni e già scrivevo racconti. In seguito ho cominciato a collaborare con
il Corriere dei Ragazzi, dove ho trovato persone
che mi hanno dato fiducia e hanno influito molto
sulla mia formazione come Grazia Nidasio (crea-
DAVANTI ALLA SCRIVANIA DI DYLAN DOG
Luciano Camagni, Condirettore Generale Credito Valtellinese,
insieme con Tiziano Sclavi, davanti alla scrivania
su cui il creatore di Dylan Dog ha ideato la maggior
parte delle avventure del suo famoso personaggio.
36 PLEIADI
trice di Valentina Melaverde, ndr) e Alfredo Castelli, che mi chiese di scrivere alcune storie dei suoi
personaggi, “Gli Aristocratici”. A un certo punto
sono stato assunto dal Corriere, al posto di un certo Ferruccio De Bortoli, che lasciò la testata dei
piccoli per entrare in quella dei grandi...».
E infine c’è stato il passaggio alla Bonelli, la
casa editrice per cui da lì a qualche anno avrebbe creato Dylan Dog. Come ci arrivò?
«Collaboravo con loro già da un po’ di tempo.
Un giorno sono andato lì e ho chiesto: “Non avete un posto per me?”. Ce l’avevano. All’inizio eravamo in tre: Sergio Bonelli, un grande amico che
mi manca tanto, il direttore Decio Canzio e io. Erano i primi Anni ’80, un’epoca non tanto buona per
i fumetti. Dopo qualche scelta editoriale non proprio felice abbiamo deciso di pensare a nuove serie per i nostri album. È così che è nato Dylan Dog».
Un successo strepitoso, anche un milione
di copie vendute in un mese. Quando l’ha
creato pensava che sarebbe andata così?
«No, nessuno poteva immaginarlo. Ma piacque subito, fu un successo davvero travolgente.
Probabilmente quel personaggio ha saputo catalizzare su di sé le angosce, i malumori dei giovani del momento. Un’epoca in cui l’horror riscuo-
Fondazione Otto, per la salute di cani e gatti
I
o e mia moglie ci dedichiamo da anni e ormai
quasi esclusivamente alla cura, alla tutela e al
rispetto degli animali. Dei nostri (ne abbiamo nove,
sette cani e due gatti) ma anche di tutti gli altri,
e infatti quando abbiamo la possibilità aiutiamo
varie associazioni che si occupano di cani e gatti
bisognosi. Uno dei sogni che ci sta più a cuore
è la Fondazione Otto, un progetto ancora in divenire
che prende il nome da un nostro adorato bassottino,
salvato in extremis da una gravissima forma
di polmonite grazie a una terapia, basata
sul coma farmacologico con ventilazione assistita,
molto costosa e poco attuata in campo veterinario.
Terapia proposta dal dottor Roberto Santilli, dalla
dottoressa Manuela Perego e dallo staff della Clinica
Veterinaria Malpensa
di Samarate e attuata
dal primario anestesista
dottor Alberto Perini.
La Fondazione Otto
ancora non è nata. Esiste un comitato costitutivo che
ha lo scopo di promuoverla e raccogliere fondi per
realizzarla. Abbiamo donato e raccolto già circa
quarantamila euro, ma ne occorrono almeno
settantamila per richiederne il riconoscimento
e lo stato di onlus. La Fondazione ha l’ambizioso
obiettivo di diventare uno dei primi organismi
indipendenti per la ricerca scientifica delle patologie
cardiopolmonari del cane e del gatto e la cura
gratuita degli animali i cui proprietari non possono
permettersi costosi interventi. Alla guida della
Fondazione ci sarà lo stesso dottor Santilli,
cardiologo veterinario di fama internazionale,
coadiuvato dal dottor Perini e dalla dottoressa
Perego, primario di terapia intensiva.
Tiziano Sclavi
Per informazioni e donazioni:
Angelo Mascheroni, segretario del Comitato
e-mail: [email protected].
Per donazioni dirette: Comitato Fondazione Otto
IBAN: IT 58 K 05216 01630 000000014887
INSIEME AI SUOI CANI
Tiziano Sclavi, qui sopra insieme ai suoi
bassotti, sta creando una fondazione che
si occuperà di ricerca e cura veterinaria.
teva un buon ritorno e si andava ad affermare lo
splatter come genere nuovo».
A Dylan Dog ha fatto vivere le avventure più
fantasiose, fantastiche e agghiaccianti. Da
dove le sono venute, tutte quelle idee?
«Di sicuro non dalla vita reale... io non le ho certo vissute. Non so, forse uno un po’ ci è portato,
poi aiutano le letture. E io ho sempre letto molto».
Non c’è il rischio che una personalità forte
come quella di Dylan Dog finisca con prevalere, nel tempo, su quella del suo stesso autore?
«Prevalere no, ma influenzare certe scelte di
vita, quello sì. Per fare un esempio, io non conoscevo l’heavy metal, genere molto amato, invece,
da Dylan Dog. Ma con il tempo lui mi ha trasmesso la passione e sono diventato anch’io un
amante di questa tipologia di musica...».
C’è un fumetto, nel panorama italiano e internazionale che avrebbe voluto creare lei?
«Ce ne sono tanti... forse i Peanuts, i personaggi di Schultz con Linus e Charlie Brown. Ma ho una
certezza: se dovessi rinascere vorrei reincarnarmi
in René Goscinny, il creatore di Asterix, Lucky Luke
e molti altri. Lo considero un genio assoluto».
Qual è il futuro del fumetto? Se lo immagina, lei, Dylan Dog sul tablet?
«Come no! Sono un appassionato di tecnologia, ho strumenti digitali sparsi per tutta la casa, credo che in futuro sarà una cosa del tutto normale.
Anche se credo, come diceva Sergio Bonelli, che
il fumetto d’autore resterà comunque su carta e diventerà un prodotto d’élite, molto prezioso».
Per concludere, signor Sclavi, dica la verità: a lei un po’ gli zombie sono simpatici...
«Tutti i mostri mi sono simpatici, perché mi identifico. Perché, in verita, io sono i mostri!».
Il tutto accompagnato da un lampo improvviso negli occhi. Ecco, c’era da aspettarselo, altro che
tranquillo gentiluomo di campagna...
PLEIADI 37
L’AZIENDA IPERAL
38 PLEIADI
Al primo posto
la
QUALITÀ
Da quasi 30 anni il Gruppo Iperal opera
nel settore della grande distribuzione
mettendo al primo posto il rispetto
per i suoi clienti e per i loro bisogni
a cura di Luca Palestra
Dire Iperal, in provincia di Sondrio e dintorni, significa dire
ipermercato. Dagli anni ’80, infatti il gruppo fondato da Antonio Tirelli rappresenta la massima offerta possibile dal
punto di vista dei grandi store, a partire dal primo, quello di Castione Andevenno, per arrivare agli ultimi, aperti anche nelle province confinanti alla Valtellina.
Dottor Tirelli, com’è nata l’avventura di Iperal ?
«L’idea di aprire un ipermercato alle porte di Sondrio
è nata nei primi anni ’80. Ci fu la possibilità di acquistare
un’area e l’autorizzazione commerciale dalla società supermercati Scherini che allora stava cedendo tutte le sue
attività. C’era un gran desiderio da parte mia, dopo essermi laureato, di realizzare un progetto ambizioso. Le previsioni di consulenti, banchieri e colleghi non erano ottimistiche per la scarsità di popolazione residente. Ma fu un
successo».
Come le è venuta l’idea, negli anni ’80, di aprire un
ipermercato? La sua famiglia già si occupava di vendita al dettaglio?
«La mia famiglia si occupava di commercio all’ingrosso. Mio padre Bruno iniziò l’attività negli anni ’60. Si trattava, quando decidemmo di aprire l’ipermercato, di mettere in discussione l’attività esistente. Infatti, non era possibile pensare di rifornire i dettaglianti della provincia di Sondrio e far loro concorrenza con l’ipermercato. Una sfida
molto impegnativa: nel 1986 aprì l’ipermercato Iperal e l’anno dopo chiudemmo l’attività di ingrosso Tirmarket».
Iperal è divenuto nel tempo uno dei simboli imprenditoriali di un territorio “chiuso” dalle montagne com’è IL FONDATORE
Antonio Tirelli, fondatore, Presidente e Amministratore
Delegato del Gruppo Iperal. La società conta 34 punti
vendita tra ipermercati, supermercati e iperstore.
PLEIADI 39
L’AZIENDA IPERAL
«Il segreto del successo del marchio Iperal? Aver dedicato tanto
tempo al lavoro con entusiasmo, passione e curiosità»
la Valtellina. Qual è il segreto di questo successo?
«Metterei al primo posto l’aver dedicato tanto tempo al lavoro con entusiasmo e passione. Poi, un atteggiamento
di curiosità verso tutto quello che succedeva nel nostro settore al di fuori del
nostro territorio. Cercare sempre di imparare dai migliori confrontando, con
umiltà, le proprie idee.
Dalla Valtellina il Gruppo Iperal si sta
spostando sempre più nelle provincie vicine. È davvero così difficile conquistare territori “esterni”, per quanto riguarda gli ipermercati, come certe polemiche
degli ultimi mesi farebbero intendere?
«Dopo avere realizzato ipermercati,
centri commerciali, discount e supermercati in provincia di Sondrio nei primi anni
2000 venne il momento di varcare i confini provinciali. Non mi animava la smania di conquistare nuovi mercati e nemmeno quello di scalare le
classifiche degli incassi o del reddito, ma semplicemente quello di realizzare progetti vincenti. È evidente che avere successo in bacini di utenza commerciale dove ci sono già altre catene della distribuzione è molto difficile e lo sta diventando sempre di più. Lo sviluppo di Iperal è stato prudente
e abbiamo valutato tante proposte, scegliendo di
aprire nuovi punti vendita dove l’insegna era già
conosciuta ed apprezzata: prima la provincia di
Lecco, poi la Brianza e il Comasco. Discorso a sé
riguarda la Valcamonica dove dapprima abbiamo
40 PLEIADI
IL PRIMO A CASTIONE, IL PIÙ GRANDE A FUENTES
In alto, una foto d’archivio del primo ipermercato Iperal,
aperto nel 1986 a Castione Andevenno. Qui sopra,
l’entrata del complesso del Trivio di Fuentes, datato 1996.
acquisito una partecipazione di minoranza nella
società Sermark e in seguito, grazie alla famiglia
Serventi, siamo entrati in quel territorio conservando il legame di quell’insegna alla Valle. È certo che l’apertura di un nuovo ipermercato, ma delle volte anche di un grande supermercato, solleva le proteste dei piccoli commercianti. Sono ragioni legittime, come lo è cercare di far crescere
Iperal nel rispetto delle regole».
FINORA RACCOLTI
650MILA EURO
Dal 2008, grazie
all’iniziativa “Far bene
la spesa”, il Gruppo
Iperal ha distribuito
650mila euro alle
associazioni benefiche
locali che vengono
di volta in volta
selezionate dai clienti.
Attraverso l’iniziativa “La Spesa che fa bene” si può premiare una Onlus locale
Facciamo crescere il territorio con l’aiuto dei clienti
G
razie all’iniziativa Iperal
“La Spesa che fa bene”,
che permette di scegliere
una Onlus locale e di premiarla
con una donazione, i clienti
Iperal possono aiutare
un’associazione benefica che
opera nei territori dove sono presenti i punti
vendita del Gruppo, contribuendo così a
finanziare un progetto solidale. Così il territorio
cresce anche grazie alla generosità dei clienti.
La solidarietà si rinnova
Dal lancio dell’iniziativa, nel 2008,
“La Spesa che fa bene” ha consentito
di devolvere in beneficenza oltre 650mila euro
complessivamente. L’iniziativa per il 2013
prosegue e si rinnova cambiando la formula
delle donazioni, che consentirà di aiutare,
quest’anno, ben 50 associazioni locali.
Le associazioni
Iperal ha selezionato 50 associazioni del territorio
che operano nel Terzo Settore.
Le realtà si occupano di volontariato, assistenza
agli anziani e ai disabili, tutela dei bambini,
salute, famiglia. Il montepremi iniziale che verrà
donato è di 110mila euro, oltre a 2 euro aggiuntivi
per ogni preferenza espressa dai clienti,
che saranno assegnati in base a una classifica
stilata dal numero di indicazioni ricevute
da ogni associazione. È dunque il cliente stesso
che può scegliere il progetto
sociale che gli sembra
più utile o l’associazione
conosciuta tra le Onlus
selezionate, che sono distribuite
nei territori delle province
di Lecco, Bergamo, Como,
Monza e Brianza, Sondrio, Milano e Brescia.
Come funziona?
Per esprimere la preferenza è sufficiente donare
500 punti raccolti con CartAmica, la tessera
fedeltà Iperal. Con questo piccolo gesto,
chiunque può contribuire a formare la classifica
delle associazioni, donando, come detto, 2 euro
per ogni preferenza espressa, che si vanno
a sommare al premio finale. La costruzione
del montepremi assicura una vincita finale
a ognuna delle 50 associazioni selezionate.
«S
ono legato da sempre al Credito Valtellinese – sottolinea
Antonio Tirelli – perché fin da ragazzo mio padre
mi raccontò di quanto all’inizio dell’attività di ingrosso lo avesse
sostenuto. Sono molto legato alle persone che in questi anni
ho frequentato, in particolare al Presidente Giovanni De Censi
e all’Amministratore Delegato Miro Fiordi. Ricordo con piacere
l’esperienza di Consigliere di Amministrazione del Credito
Artigiano e quella ancora in corso di Consigliere della
Fondazione Gruppo Credito
Valtellinese.Voglio raccontare
un aneddoto legato
all’apertura dell’ipermercato
di Castione Andevenno nel
1986. Allora, per selezionare
i collaboratori di Iperal,
chiesi la collaborazione della
Società Deltas del Gruppo
Creval. Ebbene, questa
iniziativa creò per alcuni anni
l’impressione che il Credito
Valtellinese fosse socio
di Iperal... Ora possiamo dire IL GIORNO DELL’APERTURA
Sopra, Antonio Tirelli, al centro,
che il Credito Valtellinese
con Edoardo Semeria, Responsabile
è più semplicemente
Direzione Territoriale Area Sondriola mia banca di casa».
Brescia-Bergamo del Creval e Umberto
Colli, Vice Direttore Generale Credito
Valtellinese. In alto, la squadra di Iperal
Bianzone il giorno dell’apertura.
42 PLEIADI
Legato al Credito Valtellinese fin da ragazzo
Qual è la logica commerciale con cui vi rifornite di alcuni prodotti piuttosto che di altri?
È solo una questione economica?
«Sono orgoglioso di aver costituito nei primi anni 2000 l’alleanza, chiamata Agorà, con altre tre Società della distribuzione: Sogegross di
Genova, Poli di Trento e Tigros di Varese. In questi anni abbiamo organizzato acquisti, marketing
e logistica comuni migliorando le condizioni di
acquisto e di servizio alle reti di
vendita».
Come sono cambiati i consumi delle persone dall’apertura dei suoi primi iper a oggi?
«Sempre più la scelta dei prodotti deve tener conto del valore
che il cliente gli riconosce. Da una
parte c’è la domanda crescente di
qualità del cibo e di garanzie per
la salute, dall’altra l’esigenza di risparmio. Stiamo rinunciando a
parte del profitto per abbassare i
prezzi mantenendo la qualità, in particolare, dei
prodotti più salutistici, come frutta e verdura. Siamo inoltre da sempre impegnati nel proporre ai nostri clienti un assortimento ricco di prodotti locali, per far crescere insieme a noi anche le aziende del territorio in cui operiamo».
Siete un Gruppo che dà lavoro a oltre 1.500
persone. Si immaginava qualcosa del genere
«I valori che cerchiamo di tenere alti sono il rispetto delle persone
e dei loro bisogni, l’umiltà, la concretezza e la trasparenza»
quando aprì il suo priCON I FORNITORI
VALTELLINESI
mo supermercato?
Sopra, foto di gruppo
«È un enorme redi Antonio Tirelli con
sponsabilità, quella di
i fornitori valtellinesi
dare lavoro a tante persoche hanno realizzato
ne. Il lavoro, oltre che fonil Centro Commerciale
te di reddito e di soddisfadi Civate, in provincia
zione dei bisogni materiadi Lecco, nel 2011.
li, ha valori intangibili fondamentali. Oltre a coloro
punto di vista sociale e
che oggi lavorano in Ipequali sono gli obiettivi
ral, mi gratifica molto penche il gruppo si pone in
sare a tutte le persone, ai
questo ambito?
giovani in particolare, che
IPERAL È PARTNER DI SOCIOINCREVAL
«Il gruppo Iperal sohanno potuto crescere e
Fino al 13 febbraio 2014 i Soci Creval potranno
stiene da alcuni anni le
migliorarsi in questi anni
accumulare più Punti Spesa su CartaAmica Base
associazioni del volontagrazie all’esperienza in
e CartaAmica Oro e ottenere ancora più
riato delle comunità nelIperal. Confesso tuttavia
velocemente
i
premi
in
catalogo.
Per
informazioni
le quali è presente con le
che non avrei mai pensarivolgersi ai Box Accoglienza dei punti vendita,
sue attività. È un segno
to negli anni ’80 di trovarpresentando la tessera personale SocioInCreval.
di gratitudine verso comi nella posizione nella
loro che si impegnano
quale mi trovo ora».
con passione a far del bene a chi ne ha bisogno.
Si parla sempre più di valori, in ogni campo.
Un’esperienza arricchente l’ho vissuta in questi
Quali sono quelli alla base del Gruppo Iperal?
anni, incontrando i rappresentanti delle associa«I valori in cui credo e che cerco, insieme ai colzioni di volontariato che raccontano le situazioni
laboratori, di mantenere alti in Iperal sono il rispetche vivono quotidianamente. È facile emozionarto delle persone e dei loro bisogni, l’umiltà, la consi e diventa spontaneo ringraziarli per quello che
cretezza e la trasparenza».
fanno e sostenere, almeno dal punto di vista ecoIperal è conosciuta per essere da sempre sonomico, il loro operato».
lidale con il territorio. Quali attività svolgete dal
PLEIADI 43
EVENTO CINEMA
Una storia di ordinari
CONFLITTI
“Il capitale umano”, undicesimo
film di Paolo Virzì, racconta
attraverso un cast eccezionale
le vicende di due famiglie
coinvolte in una vicenda noir
S
Si intitola “Il capitale umano” ed è il prossimo film
di Paolo Virzì, il regista livornese trapiantato a Roma
che ha diretto, nella sua carriera, grandi successi di
pubblico e critica come “Ovosodo”, “Caterina va in
città”, “Tutta la vita davanti” e, ultimo arrivato, “La
prima cosa bella”. Prodotto da Indiana Production,
“Il capitale umano” è tratto dal romanzo che ha lo
stesso titolo e che è stato scritto da Stephen Amidon, romanziere americano che con la sua opera descrive realisticamente la vita delle famiglie dei sobborghi benestanti del Connecticut.
Una situazione che Virzì ha deciso di ricostruire, ambientando la vicenda, però, nella cerchia della ricca borghesia Lombarda. Una scelta coraggiosa, dettata dal fatto che, come ha sottolineato lo
44 PLEIADI
stesso regista, «ormai Stati Uniti e Italia si assomigliano sempre di più». Il substrato narrativo è in effetti molto simile per entrambe le situazioni.
Alla base c’è una difficoltà comune: nel romanzo americano derivata dall’evento più drammatico
degli ultimi decenni, l’attacco alle Twin Towers dell’11
settembre, nel film italiano dalla crisi economica che
attanaglia le persone, anche quelle che godono di
una vita privilegiata.
Dalla ricchezza al baratro
«Si tratta di una storia narrata da vari punti di vista – ha dichiarato Virzì, quando è stato chiamato ad
anticipare qualcosa sul suo nuovo lavoro –, una sor
ta di puzzle che mette in mostra quello che siamo
REGISTA E
SCENEGGIATORE
Paolo Virzì, 49 anni,
è regista, sceneggiatore
e produttore
cinematografico.
Viene considerato
uno degli eredi
della tradizione della
commedia all’italiana.
PLEIADI 45
EVENTO CINEMA
Indiana Production Company
ndiana Production Company è stata fondata nel 2005
da Marco Cohen e Fabrizio Donvito. Nel 2008 si è
unito a Indiana Benedetto Habib in qualità di partner
e direttore finanziario. Indiana Production ha
al suo attivo 6 film cinema, 2 film Tv, centinaia di spot
pubblicitari e in preparazione numerosi progetti cinema
e tv per il mercato italiano e internazionale. Indiana
attualmente sta producendo il “Capitale Umano”
di Paolo Virzì, coproduzione Italo-Francese,
“I Principianti” di Claudio Cupellini, in coproduzione,
e “Italy in a Day”, in associazione con Scott Free.
Nel 2010 ha prodotto “La Prima Cosa Bella”
di Paolo Virzì, candidato italiano agli Oscar 2011 come
miglior film straniero. Nel 2012 è stata coproduttore
e produttore esecutivo di “Romeo & Juliet”,
coproduzione Italo-Anglo-Americana. In pubblicità,
Indiana lavora con registi cinematografici di fama
internazionale come Paolo Virzì, Gabriele Salvatores,
Harald Swartz, Antony Hoffman. Per il 2013 Indiana
ha in esclusiva sulla pubblicità Paolo Sorrentino.
Qui di seguito la filmografia di Indiana Production.
Produzioni: “Estomago” di Marco Jorge (2007);
“La Prima Cosa Bella” di Paolo
Virzì (2010); “I Più Grandi Di Tutti”
di Carlo Virzì (2011); “Italian Movies”
di Matteo Pellegrini (2011); “Romeo
e Giulietta” di Carlo Carlei (2012).
Film Tv: “4 Padri Single” di Paolo Monico
(2008); “Un Paradiso Per Due” di Pier Belloni
(2009); “Io ricordo” di Ruggero Gabbai (2007).
In release: “Il Capitale Umano” di Paolo Virzì;
“Italy In A Day” di Gabriele Salvatores.
Line up: “Il Nome Del Figlio” di Francesca Archibugi; “I Principianti”
di Claudio Cupellini; “La Porta Del Cielo” di Peter Chelsom.
I
Come è nato il rapporto con il Gruppo Creval
N
ell’ambito dello sviluppo di fondi per il finanziamento del
cinema, è stata emanata una legge sul credito d’imposta
che spinge le società a investire nel cinema ricevendo in cambio
incentivi fiscali. Con quest’ottica Indiana ha presentato
il progetto al Credito Valtellinese. Il gradimento di questo
dipende da diversi fattori, come
la qualità di sceneggiatura,
regia, cast artistico e tecnico,
budget di produzione. Dopo
aver valutato il progetto il
Credito Valtellinese ha verificato
e discusso insieme a Indiana
l’ammontare dell’investimento
e del piano di rientro previsto.
46 PLEIADI
GIRATO TRA MILANO E LA BRIANZA
“Capitale umano” è stato girato da marzo ad aprile 2013
tra Milano e le campagne e le colline della ricca Brianza.
Qui sopra, il regista Paolo Virzì tra i due protagonisti
maschili, Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni.
diventati nel momento in cui abbiamo creduto
di poter moltiplicare la ricchezza senza fare fatica, e invece ci siamo improvvisamente ritrovati in un baratro». Il tutto illustrato attraverso un
racconto noir, che si intreccia con un’approfondita analisi dei rapporti tra i protagonisti della pellicola, con una particolare attenzione a quello
esistente all’interno dei due nuclei famigliari raccontati, soprattutto tra i padri e i figli.
Un cast davvero eccezionale
Per il suo undicesimo lungometraggio, Virzì ha
scelto un cast di attori davvero eccezionale: Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi,
Luigi Lo Cascio, Bebo Storti, Gigio
L’ACCORDO
La stretta di mano tra Benedetto
Habib, partner di Indiana Production
Company, e Luciano Camagni,
Condirettore Generale Creval.
Come si crea un film, dall’idea al ciak
CON LE PROTAGONISTE
Il regista Paolo Virzì
durante le riprese del suo
undicesimo film. Qui sotto,
con Valeria Golino.
A fondo pagina, con
Valeria Bruni Tedeschi.
U
n film è un progetto creativo e si
divide in diverse fasi. Nasce
inizialmente da un’idea e dai talenti che
l’hanno prodotta. L’ispirazione può derivare
da un libro o da un soggetto originale.
La parte di scrittura della sceneggiatura
è una delle fasi più delicate nella
preparazione di un film.
Generalmente la prima
versione della sceneggiatura
viene rivista e corretta molte
volte prima di ottenere
la versione finale. Una volta
definito il “concept” si passa
a una fase molto importante:
lo sviluppo della sceneggiatura
che consiste nel creare
da un’idea una squadra che
vada a definire un progetto
filmico in termini
di sceneggiatura e soggetto.
Come molto spesso capita,
lo stesso regista è lo
sceneggiatore del film oppure
la stesura viene affidata ad altri
sceneggiatori. Definiti soggetto
e sceneggiatura, partono
due momenti principali:
1. ricerca delle risorse
finanziarie: la casa di produzione contatta
altri co-produttori, finanziatori esterni,
compie operazioni di pre-vendita;
2. ricerca di risorse artistiche e tecniche:
cast artistico (attori che vengono scelti
dal regista) e poi tutti gli altri ruoli tecnici
principali come il direttore della fotografia,
scenografo, costumista, compositore, ecc.
Il regista ha un ruolo di dominus
dell’intera macchina artistica.
È lui che ha la gestione complessiva
dei reparti e soprattutto degli attori
nella valorizzazione delle loro capacità
artistiche. È consuetudine che il regista
sviluppi un rapporto comunicativo
diretto con gli attori per guidarli
e ottenere la loro migliore interpretazione.
Una volta definiti i ruoli, inizia la parte
di pre-produzione di un film
che consiste nell’individuazione
delle location, della stesura del piano
di lavorazione e nel reperimento
di tutti i materiali necessari
per la realizzazione del lungometraggio.
Più accurata è la preparazione
nella fase di pre-produzione,
migliore sarà il risultato del lavoro
successivo, che riguarda
nello specifico la produzione del film.
Alberti. Attori molto conosciuti al grande pubblico,
ai quali sono state affiancate tre giovani promesse, chiamate a interpretare il ruolo dei figli: Matilde Gioli, Giovanni Anzaldo e Guglielmo Pinelli.
Il film è stato girato tra Milano, Varese e Como
e sarà distribuito nei cinema a partire dal 3 gennaio 2014 («Sì, in effetti è un film che può essere definito “invernale”», ha sottolineato Virzì).
Una vicenda che coinvolge due famiglie
La storia comincia nella notte della vigilia di Natale, su una strada provinciale della Brianza, quando un ciclista viene investito da un SUV.
Difficile stabilire che cosa sia successo veramente, ma il tragico fatto influirà sul destino di due
famiglie, quella di Dino Ossola (Bentivoglio), immobiliarista che è sull’orlo del fallimento, e Giovanni
Bernaschi (Gifuni), uomo di successo, top rider della finanza. «Nel film – ha raccontato Virzì – c’è dell’ironia beffarda verso una borghesia che vuole fare
il passo più lungo della gamba, ma soprattutto c’è
un viaggio nel conflitto tra genitori e figli».
E anche per quanto riguarda il futuro del cinema italiano, il regista toscano ha le idee chiare: «Sono convinto che il cinema serva ancora.
Non è mai un lusso perché ti nutre l’immaginazione. Ma penso anche che serva un cinema capace di raccontare il nostro Paese, soprattutto in
questo brutto momento, che sappia rischiare, che
non si faccia condizionare e ritrovi la libertà che
l’aveva fatto grande in altre stagioni».
PLEIADI 47
FAMIGLIA I FINANZIAMENTI
Rendi i tuoi acquisti
più LEGGERI
Il Gruppo Creval incrementa il credito alle famiglie grazie a una vasta
gamma di prodotti e ad accordi commerciali stretti
con realtà qualificate nel settore del credito al consumo
L
di Roberto Grazioli - Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval
L’acquisto di un’auto, di mobili per la casa, gli
investimenti per piccole ristrutturazioni dell’abitazione o anche per la predisposizione di impianti di produzione energetica attraverso fonti rinnovabili: sono davvero tante le situazioni
per cui una famiglia decide di chiedere un finanziamento a una banca.
Il fatto di non disporre, nel momento del bisogno, della liquidità necessaria non deve
rappresentare un freno allo sviluppo familiare.
Esistono a questo proposito molti prodotti
bancari che permettono di conciliare le esigenze del momento con le entrate periodiche future, senza che sia necessario rinviare la spesa o intaccare i propri risparmi.
La Linea FidoAperto
La linea FidoAperto, con la quale il Gruppo Creval testimonia l’impegno di continuare a
fare credito alle famiglie, consente finanziamenti non superiori ai 75mila euro. Si tratta di finanziamenti “chirografari”, che non richiedono
cioè il rilascio di una garanzia reale come
l’ipoteca sui beni di proprietà di chi chiede il finanziamento.
L’erogazione al cliente dei finanziamenti di
FidoAperto avviene in tempi brevissimi, normalmente sul suo conto corrente attraverso il
quale vengono in seguito rimborsate le singole rate di restituzione del fido, nella misura e con
la frequenza concordate sulla base delle esigenze del cliente stesso.
I vantaggi di FidoAperto
I prodotti della Linea FidoAperto offrono:
• comodità: la somma finanziata viene accreditata sul conto corrente e può essere utilizzata attraverso la modalità di pagamento preferita (bonifico, assegno, Bancomat o Cart@perta, ecc.);
• immediatezza: la somma viene messa a
disposizione in tempi brevissimi;
• personalizzazione: il cliente può scegliere la durata del piano di rimborso e le modalità
LA CRESCITA DEL CREDITO AL CONSUMO EROGATO DAL GRUPPO CREVAL ALLE FAMIGLIE
Finanziamenti Creval
Finanziamenti Compass
Numero
Totale erogato
Numero Totale erogato
Gen-Dic 2012
5.842
69.933.805
6.369
68.278.143
Gen-Giu 2013
3.302
40.275.269
3.201
34.394.590
48 PLEIADI
CONCRETO SOSTEGNO
PER OGNI NECESSITÀ
Il Gruppo Creval, aderendo
a tutti gli accordi promossi
da ABI (Associazione
Bancaria Italiana), mette
in campo strumenti
di sostegno alle famiglie,
legati in particolare
all’attuale contesto
economico quali
la sospensione
delle rate dei mutui
e dei finanziamenti
per perdita di lavoro,
l’anticipo della Cassa
Integrazione Guadagni
e i Contratti di Solidarietà.
PLEIADI 49
FAMIGLIA I FINANZIAMENTI
La soluzione ideale per tutte le famiglie che hanno una necessità immediata di liquidità
FidoAperto, una linea di prodotti dedicata ai consumatori
F
idoAperto è la linea
di prodotti e servizi
dedicata ai consumatori
che hanno esigenze di
finanziamento, a fronte di
necessità immediata di
liquidità: fronteggia spese
impreviste, acquisti importanti
e investimenti finalizzati.
Fido Famiglia
Il prestito che risponde
alle esigenze di gestione di
spese impreviste o acquisti di importi fino a 75mila
euro. Piano di rimborso: a
rate mensili con possibilità di
scelta tra tasso fisso o variabile. Inoltre, il finanziamento,
tramite la convezione “Fido
Famiglia SocioInCreval Premium”, riserva condizioni
agevolate ai Soci del Credito Valtellinese.
Fidocontinuo
Il prestito ricaricabile che risponde a esigenze finanziarie periodiche ricorrenti (spese mediche, tasse
universitarie, ecc.) fino a
20mila euro. Piano di rimborso: a rate mensili con tasso
fisso. Inoltre, il finanziamento, tramite la convenzione
“Fido Studio Figli SocioIn-
Fido Progetto
Finanziamento che permette di pianificare acquisti a
partire da 75mila euro.
Piano di rimborso a rate
mensili, trimestrali o semestrali, con possibilità di scelta tra tasso fisso o variabile.
Creval Premium”, destinata
a sostenere le spese connesse agli studi dei figli, riserva condizioni agevolate ai
Soci del Credito Valtellinese.
Creval Energia Pulita
Finanziamento per chi decide di investire nel risparmio energetico acquistando o installando impianti per
la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili. Prevede la copertura totale dell’investimento fino a 75mila
euro. Piano di rimborso: a
rate mensili con tasso variabile.
Fido Primi Acquisti
Il prestito, esente da spese
di istruttoria e di incasso
rata, che soddisfa le prime
necessità di spesa, fino a
10mila euro, di studenti universitari e lavoratori di età
compresa tra 18 e 27 anni.
Piano di rimborso: a rate
mensili con tasso variabile.
Fido Accanto a Te
Finanziamento fino a 20mila
euro, esente da spese di
istruttoria e di incasso rata,
dedicato alle persone con
disabilità che hanno ne-
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
I finanziamenti erogati
attraverso il prodotto
Fido Famiglia hanno
mediamente un importo
che si aggira attorno
ai 10/15.000 euro,
con una scadenza media
di circa 4 anni.
cessità di acquistare mezzi di
trasporto e di ausilio che facilitino l’autosufficienza e
l’integrazione. Piano di rimborso: a rate mensili, con
tasso variabile.
Affidamento
in conto corrente
Affidamento che permette di
avere elasticità di cassa e
di gestione di spese per cui
è necessaria una disponibilità immediata. Importo, durata e piano di rimborso
concordati sulla base delle
necessità del cliente.
Fidocontinuo
assicurativo
Finanziamento a tasso agevolato finalizzato alla copertura delle esigenze finanziarie derivanti dalla sottoscrizione di polizze assicurative danni distribuite dal
Gruppo, che consente di diluire su dodici mesi i premi
assicurativi da corrispondere, con particolare riferimento alle polizze “abitazione” e
“auto”. Il carattere “revolving” del fido consente di
rinnovare la formula a ogni
scadenza annuale dei premi.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente
indicato occorre far riferimento ai fogli informativi e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet
www.creval.it nella sezione “trasparenza”. La concessione dei finanziamenti è subordinata alla sussistenza
dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all'approvazione
della banca.
I finanziamenti di Creval sono pensati per le famiglie che
desiderano fare acquisti dilazionando la spesa nel tempo
di erogazione più rispondenti alle sue esigenze ha la possibilità di riutilizzare il finanziamento nel• trasparenza: il rimborso avviene in maniera automatica e l’andamento di restituzione
può essere monitorato anche via Internet. C’è
inoltre la possibilità di richiedere e ottenere
preventivi personalizzati in filiale e online;
• ricaricabilità: con Fidocontinuo il cliente
50 PLEIADI
la misura in cui viene rimborsata, senza dover
presentare nuove richieste di affidamento;
• sicurezza: il rimborso del prestito può essere assicurato, contro ogni eventuale rischio, attraverso specifiche polizze realizzate in collaborazione con primari partner assicurativi.
Grazie all’accordo tra Gruppo Creval e Compass S.p.A.
Il finanziamento arriva “Presto”
er rispondere ai bisogni di
finanziamento di un numero
sempre maggiore di clienti,
il Gruppo Creval ha da tempo
stretto partnership con alcune
delle realtà più prestigiose
e qualificate nel settore del credito
al consumo italiano. Un esempio
è il consolidato rapporto creato
nel 2009 con Compass S.p.A.,
la società del credito alla famiglia
del Gruppo bancario Mediobanca.
Basato su un rapporto di sinergia
tra i due gruppi – che prevede
P
la condivisione dei processi
di analisi delle esigenze espresse
dal mercato e delle soluzioni
finanziarie disponibili – l’accordo
offre ai clienti Creval la possibilità
di accedere a prodotti di Compass
quali “Presto”, un prestito
personale facile, sicuro e
immediato. Le procedure per
richiedere tale finanziamento,
il cui importo non può superare
i 30mila euro, sono semplificate
al massimo: l’esito del processo
di istruttoria può essere
comunicato già allo sportello,
pochi minuti dopo
l’effettuazione della richiesta.
Il prestito viene erogato
in un’unica soluzione,
direttamente tramite bonifico
sul conto corrente intestato
al richiedente. Le rate
sono estendibili fino a un
massimo di 84 mesi e sono
addebitate direttamente
sul conto corrente.
Messaggio pubblicitario con finalità
promozionale. Servizio finanziario
e salvo approvazione di Compass S.p.A.
alla richiesta del finanziamento. Per
le condizioni economiche e contrattuali
si rimanda ai documenti informativi
disponibili presso le Filiali della Banca
Credito Valtellinese S.c. opera in qualità
di intermediario del credito in virtù
del rapporto di collaborazione senza
vincolo di esclusiva con Compass S.p.A.
L’ACCORDO
CON IBL BANCA
Il momento della firma.
Da sinistra,
Mario Giordano
e Franco Masera,
AD e Presidente
di IBL Banca,
e Miro Fiordi, AD
di Credito Valtellinese.
Insieme a IBL Banca SpA
per la cessione del quinto
l Gruppo Creval e IBL Banca S.p.A. –
istituto che opera dal 1927 nei settori del
credito personale e dei conti di risparmio –
hanno concluso nel luglio scorso
un accordo grazie al quale i clienti delle
banche del Gruppo Creval, lavoratori
dipendenti e pensionati, potranno
accedere ai finanziamenti contro cessione
del quinto dello stipendio o della pensione
erogati da IBL Banca. L’accordo prevede
la possibilità di ottenere importi di
una certa rilevanza, variabili in funzione
della sostenibilità della rata. Il rimborso del
prestito avviene infatti con rata mensile,
a tasso fisso, trattenuta direttamente dallo
stipendio o dalla pensione e non superiore
a 1/5 del totale netto percepito. La durata
del periodo di rimborso del prestito contro
cessione del quinto è compresa tra 24
e 120 mesi in modo da poter scegliere
la formula su misura in base alle
specifiche esigenze. «Un accordo – ha
sottolineato Miro Fiordi, AD del Credito
Valtellinese – che ci permette di
incrementare ulteriormente il credito
concesso alle famiglie, che costituiscono,
insieme alle PMI, la nostra clientela di
riferimento. Siamo lieti di avere avviato
una collaborazione con IBL Banca, realtà
storica, attiva e qualificata nel settore
del credito contro cessione del quinto».
Dal canto suo Mario Giordano, AD di IBL
Banca, ha rimarcato che «la partnership
con il Gruppo Creval ci consente di attivare
importanti sinergie con un primario gruppo
bancario». La cessione del quinto dello
stipendio è una forma di prestito tutta
italiana. Fu ideata nel 1861
per volontà di Re Vittorio
Emanuele II per concedere
privilegi ai dipendenti statali,
ma solo nel 1950 cominciò
a essere regolamentata
in modo dettagliato.
Si tratta di una soluzione
di finanziamento comoda
e sicura. Per la richiesta
non occorre presentare
alcuna motivazione
ed è sufficiente la firma
singola dell’interessato.
I
PLEIADI 51
FAMIGLIA NUOVI PRODOTTI
“CAMBIOBANCA”,
CON NESSUNA SPESA
Tra i vantaggi offerti
dal Conto Armonia 2.0
c’è la possibilità
di utilizzare il servizio
“CambioBanca”
di Creval, offerto
gratuitamente a chi,
cliente di un’altra
banca, vuole accedere
a un rapporto di conto
corrente con una banca
del Gruppo Creval.
52 PLEIADI
Per fortuna c’è
ARMONIA
Nello scorso aprile il conto “che ti assomiglia”
è entrato nella sua fase 2.0, con nuovi contenuti
basati sui tratti distintivi che lo hanno reso,
negli ultimi dieci anni, un prodotto di gran successo
di Raffaella Cristini - Responsabile Direzione Prodotti Gruppo Creval
D
Dieci anni fa, proprio nel mese di ottobre, vedeva la luce il primo numero di Pleiadi. Sempre dieci anni fa veniva lanciato Conto Armonia con lo slogan “La trasparenza e
il profilo che cerchi, il conto tutto
compreso che trovi”.
Formula “tutto compreso”
Inizialmente basato su quattro diverse tipologie di prodotto, Conto Armonia si presentava alla clientela privata del Gruppo Credito Valtellinese
come una linea di conto corrente esclusiva, chiara e trasparente.
Un conto pensato per semplificare il rapporto con la banca e offrire il massimo della tranquillità e convenienza mediante una formula “tutto compreso” che, a fronte di un canone mensile contenuto, fisso e predeterminato, consenta di effettuare tutte le operazioni bancarie desiderate e di accedere a un ampio ventaglio di
prodotti e servizi, usufruendo inoltre di interessanti agevolazioni pensate per i Soci del Credito Valtellinese o in base al patrimonio finanziario personale o alla propria età. Questi gli ingredienti di una ricetta di successo che ha reso Con-
to Armonia la linea di punta con cui,
nel tempo, il Gruppo ha raccolto il riscontro favorevole di migliaia di
clienti.
La versione evoluta
Dallo scorso aprile Conto Armonia si è radicalmente rinnovato. Ne è nata una versione
evoluta, denominata Conto Armonia 2.0, nuova
nella veste e nei contenuti pur senza perdere quei
tratti distintivi che hanno decretato il successo
della prima edizione:
• trasparenza: il costo del conto e i servizi
a esso abbinati sono subito chiari e verificabili
• convenienza: il canone mensile “tutto
compreso” permette di risparmiare rispetto al costo dell’acquisto dei singoli servizi
• semplicità: il consulente in filiale aiuta il
cliente a scegliere, tra le diverse opzioni possibili, quella più adatta alle sue esigenze
• comodità: tramite il servizio CambioBanca il consulente si può occupare gratuitamente di tutte le pratiche per trasferire, in una
delle banche del Gruppo, il conto originariamente acceso presso altro istituto di credito.
PLEIADI 53
FAMIGLIA NUOVI PRODOTTI
VANTAGGI PER OVER 65
E PER I SOCI CREVAL
I conti Armonia 2.0
prevedono sconti
o azzeramenti sui canoni
per varie categorie
di clienti, tra i quali
gli over 65 e i Soci
del Credito Valtellinese, in
base al possesso azionario
in deposito presso
le banche del Gruppo.
Armonia 2.0 è un conto pensato per semplificare il rapporto
con la banca e offrire il massimo della tranquillità e convenienza
Le formule disponibili
Conto Armonia 2.0 è composto da cinque
“pacchetti” di conto corrente.
Armonia 2.0 Giovane
Su misura per i giovani dai 18
ai 27 anni, completo e a canone zero, gestibile anche via
Internet. Mette a disposizione
il finanziamento agevolato Fido
Primi Acquisti per le prime necessità di spesa e
la carta ricaricabile Cart@perta Gold (a zero costi di ricarica se eseguita dall’home banking
banc@perta) per effettuare acquisti online.
Armonia 2.0 Zero
Pensato per chi desidera un
conto a canone zero e senza spese di registrazione
fino a 100 operazioni annue.
Garantisce servizi bancari
come banc@perta, Post@inlinea e la domiciliazione delle utenze.
Armonia 2.0 Leggero
Dedicato a chi utilizza abitualmente i prodotti e i servizi bancari più comuni
come il bancomat internazionale V PAY e la carta ricaricabile Cart@perta Gold per i
pagamenti via internet. Prevede un canone di
5 euro mensili, riducibile o azzerabile con il seguente requisito:
• sconto del 50% per i soci con almeno 150
azioni Credito Valtellinese, elevabile a un livello di gratuità a partire da 500 azioni.
54 PLEIADI
Armonia 2.0 Argento
Ideale per completezza dei servizi offerti (tra cui la carta di credito CartaSi
Classic) per chi ha già un piccolo patrimonio da investire ed effettua un
buon numero di operazioni all’anno.
Prevede un canone di 10 euro mensili, riducibile o
azzerabile in presenza di determinati requisiti:
• sconto del 25% per gli over 65 anni
• sconto del 100% per i Soci con almeno 1.500
azioni Credito Valtellinese.
Armonia 2.0 Oro
È il conto corrente full optional
che soddisfa le esigenze finanziarie
più complesse e offre interessanti
agevolazioni sui servizi inclusi (tra i
quali CartaSi Gold e il finanziamento
rateale Creval Energia Pulita) e una
maggior remunerazione dei depositi. Prevede un
canone di 15 euro mensili, riducibile o azzerabile in presenza di determinati requisiti:
• sconto del 25% per gli over 65 anni
• sconto del 100% per i soci con almeno 3.000
azioni Credito Valtellinese.
Il canone di Armonia 2.0 Leggero, Argento, Oro è
azzerato per chi possiede una somma depositata
presso una delle banche del Gruppo, pari o superiore a 100mila euro in Fondi, Sicav, Polizze Vita, Gestioni Patrimoniali e Private Banking collocati e/o distribuiti dal Gruppo.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni
relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente
indicato occorre far riferimento ai fogli informativi, agli annunci
pubblicitari e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa
vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet
www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione delle carte
di credito e dei finanziamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari
requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della banca.
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cegliere CartaSi
per i pagamenti vuol
dire disporre della carta
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la spendibilità delle
proprie carte sia presso
milioni di esercizi commerciali, sia online, in tutta
sicurezza e con assistenza 24 ore su 24 per ogni
esigenza, prevedendo fino a 45 giorni di credito senza
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ioSi, il programma fedeltà che premia le spese
effettuate con la carta e offre numerosi vantaggi e servizi
aggiuntivi. L’offerta CartaSi del Gruppo Creval
– oggi attivabile anche online – si rivolge a privati
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personale e professionale. Ideale anche per
i viaggi e il tempo
libero, grazie
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assicurativa
aggiuntiva e a tanti
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ed esclusiva, è lo strumento
di pagamento che permette
di avere a disposizione tutti
i servizi e le possibilità
desiderate. C’è la possibilità di richiedere, senza
spese aggiuntive, una carta familiare per uno
o più componenti il nucleo familiare.
CartaSi Black. Destinata
ai clienti Private, offre
un profilo di spesa elevato
e con caratteristiche
esclusive grazie al pacchetto
“World Signia” del circuito
MasterCard, un insieme
di servizi che offrono
assistenza e copertura assicurativa nel settore viaggi,
del business e del tempo libero.
CARTE AZIENDALI
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gli studi professionali e le piccole/medie imprese.
Efficace e conveniente per ridurre gli anticipi
di cassa e per fruire di una vasta gamma di servizi
esclusivi. È disponibile nelle tipologie Silver, Oro
e nella versione Confindustria.
CartaSi Corporate. Per le grandi aziende,
le multinazionali e gli enti pubblici, studiata per
le aziende in cui gran parte del personale si sposta
per lavoro. È disponibile nelle tipologie Silver e Oro.
CartaSi Black Aziendale. È abbinabile sia a posizioni
Business, sia Corporate. È la carta più prestigiosa
della linea. Si rivolge a imprenditori e top manager
con profilo di spesa elevato, per la gestione delle spese
sostenute nell’ambito dell’attività professionale.
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è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo
al richiedente nonché all’approvazione della banca.
PLEIADI 55
TERRITORIO UN WEEK END A...
UNA VILLA DA RE
La monumentale facciata
della Villa Reale di Monza,
complesso neoclassico
progettato nel 1777
da Giuseppe Piermarini
per conto dell’imperatrice
Maria Teresa d’Austria.
La villa è oggetto
di un attento lavoro
di restauro, la cui
conclusione è prevista
per marzo 2014.
56 PLEIADI
Monza
natura, arte e lavoro
A pochi chilometri da Milano, la città famosa in tutto
il mondo per la Villa Reale, per il suo immenso parco
e per il Gran Premio di Formula 1 è da sempre riconosciuta
come capoluogo della Brianza, area geografica
ricca di bellezze naturali e tra le più produttive d’Italia
PLEIADI 57
TERRITORIO UN WEEK END A...
U
Monza, l’antica Modicia (o Maguntia), in epoca romana era
già un castrum dalla riconoscibile organizzazione urbana
Un gioiellino. Monza appare così al visitatore che,
per la prima o la milionesima volta, passeggia lungo le sue vie. A pochi chilometri (ufficialmente 15,
in realtà molti meno, considerando i confini comunali) da Milano, si incontra un città che orgogliosamente mostra le sue bellezze, fatte di storia e arte, ma anche di paesaggi naturali.
Abbracciato com’è dal territorio di cui è capoluogo di provincia, la Brianza, l’importante
centro lombardo dimostra la saggezza dei suoi
primi abitanti che, sin dall’Età del Ferro, avevano pensato bene di installarsi in queste zone.
L’antica Modicia (o Maguntia), che in epoca romana era già un castrum dalla riconoscibile organizzazione urbana, nei secoli ha raccolto testimonianze artistiche e architettoniche che ancora oggi possono essere ammirate. Facile da
visitare per le dimensioni raccolte del centro sto-
58 PLEIADI
AUTONOMIA COMUNALE E RELIGIOSITÀ
Sopra, l’Arengario, antico palazzo comunale di Monza,
risalente al XIII secolo, il più importante edificio civile
della città. Sotto un particolare della facciata del Duomo.
Tra borghi e colline, tra pianura e laghi
l territorio della provincia di Monza e della Brianza
comprende la Bassa Brianza e Brianza ex milanese,
confinante a nord con la provincia di Lecco
e di Como, a ovest con quella di Varese e a est con
Bergamo e Milano.Va distinta dalla Brianza intesa
come area geografica, che la comprende e la amplia
fino alle valli prealpine, dove nasce il Lambro a nord
e il fiume Seveso a ovest. Il nome – che pare derivato
dal termine celtico brig, che significa colle, altura –
richiama la presenza di rilievi, ma questi sono
in realtà concentrati a nord e a est, mentre la Bassa
Brianza è occupata dalla propaggine settentrionale
della Pianura Padana, quindi da un paesaggio per lo
più pianeggiante. Oggi densamente abitato,
il territorio provinciale è stato eletto sin dai tempi più
remoti a luogo di residenza estiva delle popolazioni
cittadine, complice il clima mite e la presenza di corsi
d’acqua e di laghi, nonostante la regione briantea
sia solo marginalmente interessata dal Lario. Alla
provincia di Lecco appartengono importanti specchi
d’acqua come il lago di Annone, ventunesimo
italiano per estensione, e l’Eupilo (o lago di Pusiano).
I
rico, si offre come un puzzle di monumenti, chiese e prove dell’ingegno umano. I punti di riferimento sono tanto semplici da individuare
quanto imperdibili.
Restando nel centro, il primo monumento che
si incontra percorrendo l’elegante via Italia è il Duomo, dedicato a San Giovanni Battista. Capolavoro dalla facciata marmorea policroma del XIV secolo, la basilica sorge sulla sede dell’oraculum
(cappella) che la regina bavara Teodolinda, vedova di Autari e sposa di Agilulfo, re dei Longobardi, fece costruire nel 595. Nel corso dei secoli la
chiesa è stata ricostruita, ma del suo passato antico sono rimaste le preziose testimonianze.
Queste compongono il Tesoro, conservato nel Museo del Duomo, con oggetti di oreficeria di epoca longobarda, mitre e tessuti, arazzi, avori scolpiti e incisi e reliquie, e sono esposte nella Cappella di Teodolinda, magnificamente decorata dalla bottega degli Zavattari con le
storie leggendarie della fondatrice.
IMMERSE NEL VERDE
Sopra, la Basilica
medioevale di Agliate,
con la sua struttura in stile
romanico. A destra,
una vista di Montevecchia,
centro collinare posto
nella Brianza orientale,
in provincia di Lecco.
PLEIADI 59
TERRITORIO UN WEEK END A...
Tra i più famosi personaggi della storia che hanno usato la Corona Ferrea
sono da annoverare Carlo Magno (dal 775) e Napoleone (dal 1805)
FORGIATA CON UNO DEI CHIODI DELLA CROCIFISSIONE
A sinistra, un particolare della facciata della chiesa di Santa Maria
al Carrobiolo. Sotto, la Corona Ferrea, custodita nel Duomo di Monza.
Nei parchi della Brianza, in bicicletta
C
Proprio nella Cappella, troviamo la celebre Corona Ferrea,
usata dagli imperatori del Sacro
Romano Impero fino a Napoleone, un diadema composto da
sei lamine rettangolari d’oro
adornate da 46 gemme e unite
da cerniere. Al suo interno, una
sottile lamina di ferro che, secondo la leggenda, sarebbe
stata forgiata con uno dei chiodi della crocifissione di Gesù.
Oltre all’architettura religiosa,
alla quale appartengono le chiese di Santa Maria in Strada, del
1348, di Santa Maria al Carrobiolo e la chiesa di San Maurizio
(dove visse Marianna De Leyva,
la Monaca di Monza del Manzoni), va poi ricordata quella civile, che ha nell’Arengario il suo più importante monumento. Costruito nel 1290 in stile
gotico lombardo e simbolo dell'autonomia comunale raggiunta dalla città nel XIII secolo, domina
piazza Roma con l'alta torre campanaria e il grande porticato ad archi del piano inferiore.
60 PLEIADI
on dislivelli non troppo faticosi e un paesaggio verde
ondulato che si amalgama con i centri abitati, il territorio
della provincia di Monza e Brianza si presta bene a essere
esplorato in sella a una bicicletta. Oltre a quelli presenti
all’interno del Parco di Monza,
gli itinerari possibili sono numerosi
e seguono tragitti sia nella storia,
sia nella natura. I punti
di riferimento sono il Lambro,
il Canale Villoresi e il Parco
delle Groane. Una prima,
semplice possibilità consiste nel
percorrere il territorio da ovest
a est, partendo da Pinzano
e arrivando a Monza seguendo
il Canale Villoresi, lungo poco più
di 13 chilometri quasi totalmente
protetti e integralmente ciclabili,
sulle sponde del corso d’acqua.
Altrimenti, è possibile
sperimentare i diversi tragitti
all’interno del Parco del Lambro,
come quello che, partendo
da Porta San Giorgio a Villasanta,
conduce al Ponte sul Lambro a Canonica Lambro in circa
un’ora di pedalata tra scorci campestri, santuari, mulini
e sfarzose ville, seguendo le precise indicazioni della
segnaletica stradale e dei cartelloni posti all’interno del parco.
DEDICATO A SAN GIOVANNI BATTISTA
La bella facciata del Duomo di Monza,
risalente alla seconda metà del Trecento.
La torre campanaria, alta 79 metri,
fu completata nei primi anni del ’600.
PLEIADI 61
ELEGANTI CASCINE
E VILLE SONTUOSE
Uno scorcio invernale
del Parco di Monza,
con sullo sfondo
la Villa. Sotto,
l’ottocentesca Cascina
San Fedele, in stile
neogotico. In basso,
villa Mirabello, dimora
seicentesca
preesistente alla
creazione del parco,
che ne ospita gli uffici
amministrativi.
Il Parco e la Villa di Monza, ecco la Brianza di inizio ’800
enza dubbio tra i simboli di Monza,
la Villa Reale e il Parco sono una tappa
immancabile nella visita alla città.
E, per dirla tutta, anche al territorio
brianzolo. I 700 ettari che si estendono
a nord del centro cittadino compongono
il più grande parco recintato da mura
d’Europa e costituiscono un vero
compendio dell’area agricola della zona.
Al suo interno non ci si limita a percorrere
ameni viali elegantemente disposti (che
pure esistono
e lo rendono
una delizia per
le gite per tutta
la famiglia) ma
si finisce anche
con l’immergersi
nella natura
di un tempo,
immaginando
come doveva
presentarsi la
Brianza a inizio
Ottocento con le
sue cascine, ville e campi coltivati.
Importante polmone verde per chi vi abita
intorno (oltre a Monza, dove troviamo
l’ingresso principale, è circondato dai
comuni di Lesmo,Villasanta,Vedano
al Lambro e Biassono) il Parco è anche
un’oasi per numerosissime specie animali
S
62 PLEIADI
e vegetali. Frequentato ogni anno da oltre
un milione di persone, consente di seguire
itinerari sia paesaggistici, all’interno delle aree
boschive ancora intatte, sia artistico-storici,
seguendone i viali che collegano capolavori
come la Villa Mirabello, del 1668, la Villa
Mirabellino, del 1776, passando per
la neogotica Cascina San Fedele, del 1805.
Fortemente voluto da Eugenio di Beauharnais,
figliastro di Napoleone e viceré del Regno
d'Italia, il Parco si estende alle spalle
di un altro capolavoro, questa volta
architettonico, rappresentato
dalla Villa Reale. Fatta costruire
nel 1770 dall’imperatrice Maria
Teresa d’Austria per il figlio
Ferdinando I, Governatore della
Lombardia, e realizzata in soli tre
anni su disegno di Giuseppe
Piermarini (lo stesso del Teatro
alla Scala di Milano), la villa
avrebbe dovuto essere,
inizialmente, solo (si fa per dire)
L’autodromo, storica sede
del Gran Premio d’Italia
Una buona parte del Parco di Monza
è occupata dall’Autodromo Nazionale.
Risalente al 1922, il circuito
automobilistico fu costruito nel tempo
record di 110 giorni su un’area di 370
ettari posta nella parte nordoccidentale del parco. Terzo circuito
automobilistico permanente al mondo
in ordine cronologico, è formato
da due percorsi separati (una pista
stradale e l’anello d’alta velocità)
che si incontrano nel rettilineo d’arrivo.
È sempre stato sede del Gran Premio
d’Italia di Formula 1, tranne che nel
periodo bellico e nell’edizione del 1980.
una residenza di campagna, ritiro per
l’arciduca che qui sarebbe sfuggito alla calura
estiva milanese. Ben presto, però, il progetto
divenne qualcosa di ben più importante.
Costruita seguendo lo stile neoclassico
e la sobrietà della villa lombarda, la Reggia
riprendeva la grandiosità di quella di Caserta,
alla cui realizzazione il Piermarini aveva
collaborato. Il risultato fu un imponente edificio
dalla struttura a U, con un corpo centrale
di rappresentanza al quale si aggiunsero
due ali laterali per le stanze padronali
e degli ospiti e altre due sezioni
perpendicolari alla parte principale, destinate
alla servitù, alle stalle e agli attrezzi, per
un totale di quasi settecento stanze.
Tutto intorno i magnifici giardini, realizzati
in contemporanea alla villa ispirandosi
inizialmente ai principi della moda francese, su
disegno geometrico, e poi, nell’ampliamento, a
BOLIDI NELLA NATURA
Il Gran Premio d’Italia di Formula 1 si svolge
dagli Anni ’20 sul famoso circuito di Monza,
circondato dal parco recintato più esteso d’Europa.
quelli dei giardini all’inglese e delle
contemporanee teorie paesaggiste, che
puntavano a una maggiore uniformità con
il paesaggio circostante, al quale dovevano
collegarsi attraverso un doppio viale
di alberi. Oggi di quell’importante progetto
si possono ancora ammirare il laghetto
e il tempietto, oltre al roseto, ritenuto
dai botanici tra i più importanti d’Europa.
Di Villa e spazi annessi quali la Cappella,
il Teatrino e la Rotonda, invece, si possono
visitare solo alcune parti, su appuntamento
e in particolari periodi dell’anno,
in quanto negli Appartamenti Reali
sono in corso importanti lavori di restauro.
PLEIADI 63
TERRITORIO UN WEEK END A...
Nel regno della
A
luganega
Alcune tracce della cucina tipica
brianzola sono riscontrabili in antichi documenti, datati addirittura
XVI secolo. Tra le altre sue osservazioni Stefano Ortensio Lando, storico milanese di quell’epoca, scrisse infatti nel suo “Commentari delle cose d’Italia” una frase che suonava più o meno così: «Non ti scordar della luganega di Monza».
Un tributo non da poco per uno
dei prodotti alimentari tradizionali
che sono sopravvissuti – non a
caso, vien da dire – fino ai giorni nostri. Si tratta della salsiccia tipica
monzese, un insaccato dal colore
chiaro, più tendente al bianco che
al rosso, e dal gusto delicato.
Gli ingredienti di questa salsiccia sono molto particolari e contribuiscono a donarle un sapore unico: nella sua composizione non devono mancare carne di suino, ovviamente, ma nemmeno grana padano, brodo di carne e, addirittura, vino Marsala. La salsiccia brian-
Già nota nel XVI secolo, la salsiccia tipica
di Monza, dal colore chiaro e dal gusto delicato,
è protagonista indiscussa della cucina brianzola
e, soprattutto, del risotto alla monzese
zola è la protagonista indiscussa del
piatto più cucinato nelle trattorie tipiche del territorio, il risotto alla
monzese. Qui ne presentiamo (vedi
pagina a fianco) la versione con il risotto bianco. Ma ce n’è anche una
con il risotto giallo, con lo zafferano,
che per tradizione viene preparata –
e mangiata – nell’ultimo giovedì di
gennaio quando, in osservanza di
un’antica festa di origine celtica, si
usa bruciare sul rogo un fantoccio
che raffigura la Giubbiana, una strega, mentre tutti intorno producono
un rumore assordante. Un rito che,
dice la tradizione, ha il potere di assicurare salute e prosperità per tutti, per tutto l’arco dell’anno.
LA TRADIZIONE - Nomi misteriosi per piatti antichi
ustisciada, busecca matta e cassoeula. Non sono parole
straniere, ma il nome in dialetto di tre piatti antichi, appartenenti
alla storia gastronomica brianzola. Il primo è un piatto di carne
lasciata cuocere dopo essere stata soffritta (rustè, da qui
il nome della ricetta) insieme alla cipolla e al grasso di maiale.
La seconda è la variante brianzola della zuppa a base di trippa
tipica del milanese. Matta nel senso di “finta”, perché in questa
versione al posto della trippa ci sono frittatine. La terza è una zuppa
di verze molto calorica che contiene anche sedano, carote, cipolla,
puntine, piedini e cotenna di maiale oltre all’immancabile luganega.
R
64 PLEIADI
Le ricette
Risotto
alla monzese
Ingredienti
(per 4 persone)
• 320 g di riso
• 100 g di luganega (salsiccia)
• 700 ml di brodo di carne
• 50 g di burro
• 1 cipolla
• 1 bicchiere di vino rosso
• Sale e pepe
Preparazione
Fate rosolare il riso con la cipolla
triturata unita al burro, quindi
versate il vino e lasciatelo sfumare.
Continuate a cuocere il riso per
circa 15 minuti, aggiungendo
il brodo di carne a mestoli,
in modo che non asciughi mai.
Nel frattempo cuocete la luganega
spellata: prima bollitela
per un minuto in acqua poi
sul fuoco bagnata di vino rosso
e lasciata per almeno 10 minuti
con il coperchio sul fuoco spento,
così che produca un po’ di sugo.
Come servirlo
Mettete il risotto nel piatto,
poi con un cucchiaio premetene
la parte centrale così da creare
un incavo. Qui posizionate
il pezzo di salsiccia, bagnandolo
con il suo sughetto, e servite.
Torta paesana
Ingredienti (per 6 persone)
• 1 l di latte
• 300 g di pane raffermo
• 2 uova
• 70 g di uvetta
• 120 g di amaretti
• 100 g di cacao
in polvere amaro
• 80 g di pinoli
• 120 g di zucchero vanigliato
Preparazione
Prendete il pane, spezzettatelo
in una ciotola e ricopritelo
con il latte ben caldo. Lasciatelo
a mollo per almeno 3-4 ore,
mescolando di tanto in tanto.
Mettete a bagno l’uvetta in acqua
calda e tritate gli amaretti insieme
al cacao. Amalgamate il pane,
diventato morbido, con le uova
e la farina di amaretti e cacao,
unendo anche i pinoli
e lo zucchero vanigliato. Mischiate
bene e, per ultima, aggiungete
l’uvetta. Quindi sistemate in uno
stampo rotondo e mettete in forno
caldo a 190° per un’ora.
Come servirlo
Dopo averla tolta dal forno,
lasciate raffreddare la torta
completamente.
Non abbiate fretta di mangiarla:
la torta paesana è molto
più buona se gustata il giorno
dopo la preparazione.
PLEIADI 65
CULTURA GLI EVENTI
«È la
mia
vita
stare con voi»
Le spoglie di san Giovanni Bosco saranno ospitate dalla Collegiata
di Sondrio il 13 e 14 febbraio 2014. Un appuntamento che testimonia
il forte legame esistente tra la Valtellina e la figura del Santo piemontese
di don Francesco Viganò
A
Anno 2015: bicentenario della nascita di san
Giovanni Bosco (1815-1888). L’urna del Santo,
conservata nella basilica di Maria Ausiliatrice
a Torino, il 13 e 14 febbraio 2014, sarà a Sondrio, ospitata dalla Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, la chiesa principale della città.
Perché a Sondrio pur non essendo don
Bosco mai stato in Valtellina? Perché la storia della Valle è stata segnata in questi ultimi
cento anni dalla sua personalità, grazie alla
presenza dei Salesiani e a tante figure significative di ex-allievi dell’oratorio san Rocco e
del convitto che continuano a influenzare
positivamente il tessuto sociale della nostra
Valle. Una metafora può rendere l’idea: «Tutti, anche gli sprovveduti, possono sapere
quanti semi ci sono in una mela; solo Dio sa
quante mele ci sono in un seme»...
66 PLEIADI
Don Luigi Guanella di Fraciscio di Campodolcino, ora santo, conobbe personalmente don
Bosco e fu suo allievo. Il bene da lui fatto e che
la sua congregazione ancora oggi svolge, affonda le prime radici in don Bosco. Don Luigi
Borghino, il don Bosco della Valtellina è, come
lui, di origine piemontese ma sondriese di adozione. «Figlio del popolo con la scorza del contadino ma con il cuore del Carpentiere di Nazareth» (don Egidio Viganò). Venendo a Sondrio
nel 1925, ha portato con sé non solo il gusto per
il buon vino (anche i vini valtellinesi hanno origini piemontesi perché ottenuti da uve “nebbiolo”...), ma l’attenzione per i giovani. Don Carlo
Braga, di Tirano, grande missionario in Cina e
nelle Filippine; il venerabile don Giuseppe
Quadrio di Vervio, teologo; don Egidio Viganò,
di Sondrio, settimo successore di don Bosco;
È STATO CANONIZZATO
DA PIO XI NEL 1934
San Giovanni Bosco
è nato a Castelnuovo d’Asti
il 16 agosto 1815
ed è morto a Torino
il 31 gennaio 1888.
È stato dichiarato santo
il 1° aprile 1934, giorno
di Pasqua, da papa Pio XI.
A lui si deve la fondazione
delle congregazioni
dei Salesiani e delle Figlie
di Maria Ausiliatrice.
PLEIADI 67
CULTURA GLI EVENTI
Don Bosco ha dato tanto alla Valtellina e la Valtellina gli è grata.
Il suo arrivo a Sondrio è come l’arrivo in famiglia di un amico
don Ugo De Censi, di Polaggia, del
quale il Peruviano Jorge Mario Vargas Llosa, Premio Nobel per la letteratura 2010, ha elogiato recentemente l’opera straordinaria realizzata nel Chacas, sulle Ande.
Ancora. Perché a duecento anni
di distanza il tempo, che tutto avvolge nell’oblio, non sembra scalfire
don Bosco? La spiegazione sta nel
“sogno” da lui perseguito per una
vita: lavorare per i giovani e per il futuro. Vissuto in un secolo ricco di pedagogisti quali Herbart, Froebel, Pestalozzi,
Giraud, Ferranti Aporti, don Bosco, pur non avendo scritto grossi volumi di pedagogia ma solo un
trattatello sul Sistema Preventivo, è ricordato
come un educatore straordinario. Il suo segreto sta qui: invece di scrivere libri sui giovani, ha
preferito spendere la sua vita con loro e per loro.
«È la mia vita stare con voi», soleva dire. Fin da
ragazzo ha sempre avuto chiara la propria
“identità” di educatore. Coltiva la sua vocazione senza tentennamenti, anche di fronte ad allettanti alternative. «L’insegnamento più efficace consiste nel fare noi stessi quello che si insegna». Di più. È un modo di essere e di pensare che si identifica con l’educatore stesso.
Il suo Sistema Preventivo è ancora attuale.
L’INAUGURAZIONE DEL BUSTO
L’inaugurazione del busto di don Egidio Viganò
a Sondrio. A sinistra, don Angelo Viganò; a destra,
don Pascual Chàvez V., nono successore di don Bosco.
68 PLEIADI
IL “DON BOSCO DELLA VALTELLINA”
A fianco, da sinistra, don Francesco,don Egidio
e don Angelo Viganò con don Luigi Borghino,
il “don Bosco della Valtellina”.
Oggi, alla povertà e all’emarginazione “materiale” si contrappone (almeno nel mondo occidentale) quella “culturale” per cui l’ignoranza diventa una nuova grave povertà; all’analfabetismo di
un tempo si va sostituendo l’analfabetismo
tecnologico, per cui, se per don Bosco il problema era liberare i giovani dalla povertà materiale e dall’ignoranza, paradossalmente, oggi il compito nuovo è liberarli dalla opulenza del consumismo. «La liberazione dalla fame e dalla fatica
non coincide necessariamente con la liberazione dalla servitù e dalla degradazione» (Habermas). Alcune sue interessanti intuizioni.
La centralità del giovane
Don Bosco focalizza l’attenzione più sui giovani che sugli adulti. Credere significa “sognare”: «Nulla avviene nella vita se prima non è un
sogno». Viviamo immersi nella realtà, ma sono
i sogni che ci aiutano ad accettarla. E il sogno
più grande è aiutare qualcuno a dare un senso alla propria esistenza.
Ci sono pittori, direbbe Picasso, che trasformano il sole in un puntino giallo; altri che trasformano un puntino giallo nel sole. In questo don Bosco è “maestro”. Percepisce che i tempi cambiano: pone l’attenzione sulla “città” rispetto a una
cultura cattolica che continua a prediligere la
“campagna”. Realizza un equilibrio tra Scuola,
Formazione Professionale e Lavoro, intuendone
LA VIGNA E I SUOI FILARI
Don Bosco, come Gesù, amava la vite, considerata
pianta simbolo: «Io sono la vite, voi i tralci...».
l’arricchente sinergia. Fa suo il concetto di prevenzione, allora sconosciuto ai più e oggi dato
come ovvio. Pur sottolineando l’umanesimo della conoscenza, predilige rimarcare l’umanesimo
della responsabilità contro il vagabondaggio
ideologico e la cultura del frammento, la parcellizzazione dell’esistenza che condanna il giovane a sopravvivere tra «le pieghe dell’esistente,
come il pesce nella rete o la mosca nella bottiglia»
(Musil). Valorizza la cultura del “tempo libero” e
delle attività ludiche, dando importanza al gioco,
al teatro, alle scampagnate, alla musica.
Siamo, oggi, di fronte a sfide nuove. La più
allarmante rimane quella formativa. L’adulto, con
il suo modo di vivere e di pensare,
educa o diseduca. Non esiste un
“non-comportamento”; tutto nella
vita educa o diseduca. Non è il giovane che si droga, ma è una vita
senza senso che spinge il giovane
alla droga; non è il vino che ubriaca, ma è l’uomo che si ubriaca. Parafrasando Montaigne, il giovane
non è un vaso da riempire, ma una
fiamma da accendere.
Qualche studioso si chiede,
dubbioso, quale sia l’apporto “sociale” di don Bosco. La sua risposta? “Fare educazione” perché in
qualsiasi scenario sociale, è sempre
in gioco lo stesso sfruttamento dei
giovani. Giovani sfruttati come forza-lavoro (ai suoi tempi); o come
massa-consumo (oggi).
Emblematico l’incontro di don
Bosco con un piccolo muratore,
lungo una via di Torino, mentre sta tirando un carretto carico. Non facendocela più, scoppia in lacrime. Don
Bosco che sta passando di lì, lascia
i suoi accompagnatori e si mette a
spingere la carretta (impensabile per
un prete nell’ottocento!). È il simbolo di tutta la sua vita: aiutare i giovani sfiduciati a riprendere speranza,
condividendo con loro il carico dell’esistenza. Don Bosco ha dato tanto alla Valtellina e la Valtellina gli è grata. La sua
venuta a Sondrio non è una visita di cortesia ma
è come l’arrivo in famiglia di un amico o di una
persona cara. «Vivere nel cuore di chi resta significa non morire mai» (S. Agostino).
Per informazioni:
Fondazione Opera Don Bosco ONLUS
Via Copernico, 9 - 20125 Milano
Per donazioni: Credito Valtellinese
Corso Magenta, 59 – 20121 Milano
IBAN: IT 29 H 05216 01614 000000011725
PLEIADI 69
CULTURA GLI EVENTI
DALL’APERTA CAMPAGNA AL CENTRO DELLA CITTÀ
Le stampe ma anche le foto d’epoca mostrano che la Chiesa di San Rocco
in passato era posta in mezzo ai prati, al di fuori delle mura della città.
di
I cinquecento anni
SAN ROCCO
1513-2013: la chiesa sondriese edificata come ringraziamento
per una peste scampata (o provvidenzialmente cessata)
ha compiuto mezzo millennio
R
di Angela Dell’Oca - Direttore del MVSA di Sondrio
Raccontare il volto di un edificio sacro come oggi lo
vediamo, andando a ritroso nel tempo, prima ancora che ricostruirne vicissitudini e interventi, descriverne gli elementi storici, artistici o culturali, è raccontare la storia di una comunità, delle persone che
l’hanno voluto, conservato e trasformato fino a noi.
C’è quindi da dar spazio alla componente umana: la
devozione per un santo, Rocco, così noto per la popolare iconografia della gamba con la piaga, del cagnolino con la pagnotta in bocca, dell’abito, il mantello con la conchiglia del pellegrino, il cappello a larghe falde e il bordone con la zucca come borraccia,
ci parla di un mondo che si affida con fedele confidenza alla protezione celeste.
E le celebrazioni erano continue: il giorno del santo titolare, da cui il titolo, “s’è fatto voto di celebrar la
festa di San Rocco in perpetuo”, ma anche per San
Sebastiano, per le rogazioni, le processioni in giro per
la campagna. Nell’archivio della Collegiata dei Santi
Gervasio e Protasio c’è una buona messe di notizie,
in particolare l’Inventario Della Chiesa di Santo Rocho
di Sondrio de mobbili et immobili fatto l’anno del 1631,
registro contabile del terribile periodo della peste che
tra il 1629 e 1630 falcidiava quasi la metà della popolazione. È un lungo elenco quello dei donatori e dei
committenti cui dobbiamo l’arricchirsi di suppellettili
70 PLEIADI
Un vero e proprio rapporto affettivo
con l’edificio e con i Salesiani
L
e la continua attività di trasformazione dell’edificio sacro: famiglie importanti e modesti fittavoli, piccoli proprietari; una partecipazione corale.
Purtroppo, nei cinquecento
anni che ci separano dalla fondazione, molto è andato perduto, qualcosa è rimasto, altro potrà forse riemergere con ulteriori ricerche e un
po’ di fortuna; a titolo di esempio,
proveniente da San Rocco rimane
una predella con i Quattro evangelisti, Giovanni Battista e San Girolamo, da tempo ricoverata nel Museo
cittadino, che non appare ricollocabile, nemmeno idealmente, per le trasformazioni strutturali dell’altare.
Quando nel Settecento si costruisce la nuova cappella dedicata a San Gregorio, taumaturgo al pari degli altri due santi, papa che, rinunciando alla vocazione monastica, al silenzio e alla preghiera contemplativa, si fa vicino al popolo romano che soffre per le incursione dei barbari e il contagio, per la pala dell’altare verrà dato incarico a Pietro Ligari. È il suo capolavoro e come tale verrà considerato al punto che il dipinto oggi non è più nella chiesa filiale di San Rocco,
ma in Collegiata, al posto d’onore. È evidente l’analogia con il grande santo milanese, il Carlo Borromeo, così
presente nelle nostre valli in numerose dedicazioni di
chiese e oratori, immagine cara a tutti i lombardi, al punto che il Ligari ne prende a prestito le fattezze.
E se non si trovano più “un para d’angeli grandi”
a chiesa cittadina di
San Rocco riveste per
me un vero e proprio
valore affettivo. Per nove
anni in giovinezza ho
frequentato l’attiguo
collegio e in quella chiesa
ho partecipato alla Messa
mattutina sotto la guida dei
sacerdoti educatori, che
preparavano noi ragazzi con lo zelo e la serietà
dell’impronta salesiana. La frequentazione
del periodo giovanile motivò più tardi la scelta
di questo luogo di culto per la celebrazione
del mio matrimonio e, chissà se per caso o per
inconscia attrazione, è il quartiere “San Rocco”,
che nella chiesa ha il suo fulcro, quello che
ho scelto per la mia residenza così che anche
i miei figli e nipoti hanno potuto frequentare
l’omonimo Oratorio. Certamente il rapporto
affettivo con il sacro edificio è rafforzato dalla
presenza dei Salesiani, che da oltre
cent’anni continuano l’opera
di Don Bosco in Valtellina, per
lo specialissimo legame della mia
famiglia d’origine con l’ordine
religioso, nel quale sono stati
ordinati i miei due fratelli sacerdoti.
Ho perciò vissuto con particolare
partecipazione emotiva
le celebrazioni che hanno reso onore
al quinto centenario della fondazione
della bella chiesa cittadina.
Giovanni De Censi,
Presidente Credito Valtellinese
QUANDO AVEVA ANCORA IL CAMPANILE
Qui sopra, il libro dedicato ai 500 anni della chiesa di San Rocco di
Sondrio, edito a settembre 2013. In alto un disegno di Antonio Caimi
collocabile intorno alla metà dell’Ottocento, quando la chiesa aveva
ancora il campanile, demolito nel 1903 (Collezione J. Merizzi).
elencati in un Inventario del 1634, in compenso ci
sono due coppie di reliquiari a busto con i frammenti d’ossa di Sant’Emiliano, San Benigno, Sant’Ambrogio, Santa Elisabetta, San Francesco e Santa
Chiara. O il crocifisso abbracciato da Francesco, alter Christus, in legno, che a prima vista sembra di
una mano migliore delle altre sculture fornite lungo
il Novecento delle ben introdotte e sperimentate botteghe della Val Gardena.
Come si può vedere è una lunga storia e ci sono
ancora molti capitoli da scrivere.
PLEIADI 71
CULTURA MOSTRE
L’enigma
dell’ OVVIO
La Galleria Gruppo Credito
Valtellinese ospita la più grande
e completa mostra antologica
dell’artista lecchese Tino
Stefanoni, creatore di opere
divenute icone contemporanee
Q
Quella ospitata dalla Galleria Gruppo Credito Valtellinese dal 20 novembre 2013 all’11 gennaio 2014
è la più grande e completa antologica di Tino Stefanoni, artista nato a Lecco nel 1937, i cui lavori sono
considerati vere e proprie icone contemporanee.
La mostra, curata da Valerio Dehò, presenta
oltre cento opere realizzate dal 1965 a oggi, a documentare il percorso creativo di un artista che è
riuscito a combinare gli echi della PopArt con la Metafisica di Carlo Carrà e di Giorgio de Chirico. Senza peraltro dimenticare la lezione del Beato Angelico, artista del Quattrocento italiano la cui opera
si caratterizzava, proprio come quella di Stefanoni, per il suo stretto legame alle geometrie segrete tra gli oggetti e gli elementi del paesaggio.
Dalla Pop Art ai segnali stradali
Il percorso parte proprio dai lavori in cui si
avvertono le suggestioni della Pop Art, nei primi anni ’60, per proseguire con i “Segnali stradali regolamentari” (1969-70), caratterizzati dall’inserimento ironico di oggetti-icona all’interno
dei cartelli stradali.
Gli anni ’70 rappresentano il momento della
“metafisica senza mitologia”, con oggetti comuni – matite, mescoli, imbuti, ecc. – disposti su file
ordinate e affiancati gli uni agli altri creando linee
geometriche nello spazio vuoto. Momento superato dagli “Elenchi di cose”, con gli oggetti ritratti come se fossero visti con una lente d’ingrandimento e dalle “Apparizioni”, in cui domina l’essenzialità della linea e la distanza dal colore.
Gli anni ’80 sono quelli delle nature morte e delle vedute che si caratterizzano per l’assenza del72 PLEIADI
BEATO ANGELICO E METAFISICA
Alcune tra le opere più famose di Tino Stefanoni.
In alto, “Segnali stradali regolamentari” (1969-70).
Sopra, “Piastre guida per la ricerca delle cose” (1971).
A destra, nella pagina seguente, “Le camicie” (1973).
L’artista intimista Bruno Bordoli
e la contaminazione delle forme
na grande mostra personale, che
raccoglie la produzione copiosa,
ricca e intimista di Bruno Bordoli, artista
nato nel 1943 a Porlezza, paese in provincia
di Como affacciato sul lago di Lugano.
Si parte dalle opere dei primi anni ’70,
con una pittura basata su un linguaggio
che oscilla tra espressionismo figurale
ed espressionismo
astratto, per arrivare
alla produzione degli
anni ’90, caratterizzati
da un misticismo laico,
reso attraverso
la contrapposizione
e contaminazione
di contenuti e forme.
Nella sua vita Bordoli
ha creato oltre 10mila
opere, tra le quali anche
i collage della seconda
metà degli anni ’70,
grandi opere create
utilizzando fotografie
pubblicate su riviste
di largo consumo.
Di grande interesse
i lavori su carta
(matita, china, tempera,
incisione, olio,
tecniche miste)
che rappresentano
elementi di analisi
e studio dei temi volta
per volta trattati.
E, infine, i lavori di
commento delle grandi
opere letterarie, dalla
Divina Commedia alle Avventure
di Pinocchio. La mostra è curata
da Daniele Abadal, Leo Guerra
e Cristina Quadrio Curzio.
(Dall’alto:“Uomo con scimmia”
e “Bue scannato - omaggio a Rembrandt”).
U
i
Bruno Bordoli.
Dal 27 febbraio al 20 aprile 2014.
Sondrio, Galleria Credito Valtellinese,
piazza Quadrivio 8. Ingresso libero.
PLEIADI 73
CULTURA MOSTRE
Per maggiori informazioni sulle mostre in programma:
www.creval.it/gallerie/gr_gallerie.htm
OGGETTI/ICONA
Un’altra opera di Tino Stefanoni:
“Senza titolo”, acrilici su tela del 1984.
la figura umana. È il periodo più metafisico: gli alberi, le case, tutto è ridotto all’essenziale, come
nelle seguenti “Sinopie”, dipinti in cui è richiamata la tecnica dell’affresco.
Una poetica fatta di elementi semplici
Il titolo dell’esposizione, “L’enigma dell’ovvio”,
rispecchia perfettamente la poetica di Tino Stefanoni fatta di elementi semplici, ma che vengono presentati in un modo spiazzante, metafisico, facendoli diventare qualcosa di misterioso. La dimensione di apparente semplicità, rende enigmatici questi lavori, che attestano la qualità e il pensiero di un
artista che ha saputo attraversare da protagonista
gli ultimi 50 anni di storia dell’arte italiana.
Accompagna la mostra un catalogo (edizione Fondazione Gruppo Credito Valtellinese), con
testo del curatore Valerio Dehò e un saggio inedito che lo storico dell’arte Arturo Schwarz ha voluto dedicare all’artista.
74 PLEIADI
i
TINO STEFANONI. L’ENIGMA DELL’OVVIO
Dal 20 novembre 2013 all’11 gennaio 2014
Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese,
Corso Magenta 59. Ingresso libero.
Pittore, designer, architetto, scienziato e scrittore
Franco Grignani, artista solitario
difficile definire un artista
come Franco Grignani, nato
nel 1908 a Pieve Porto Morone,
piccolo paese in provincia
di Pavia e morto a Milano
nel 1999. «Si tratta di un pittore,
di un designer, di un architetto,
di uno scienziato?» si chiedono
da sempre i critici, senza
dimenticare che Grignani
fu anche un buon scrittore.
Le sue opere infatti escono
da ogni schema e lui stesso
non ha mai dichiarato né dato
mostra di appartenere
a una corrente artistica piuttosto
che a un’altra. Azzardando, si
può sostenere che nella sua
copiosa produzione di opere vi
siano chiare basi futuriste
(Depero), con evidenti
infiltrazioni foto-grafiche (Man
Ray) e, forse, pop (Warhol).
Poco, per racchiudere l’opera e
l’ingegno artistico
di Grignani in una specifica
categoria. La mostra ospitata
dalla Galleria Gruppo Credito
Valtellinese di Milano è
È
composta da 50 opere, cinque
per ognuno dei periodi che
hanno caratterizzato la sua
evoluzione artistica:
1. Esperimenti
percezione flou
2. Effetti Moiré
3. Interferenze
4. Oli
5. Permutazioni
6. Dissociazioni dal campo
7. Periodiche
8. Psicoplastiche/
psicostrutture
9. La diagonale nascosta/
L’errore nella diagonale
nascosta
10. Strutture simbiotiche
con lo studio del colore.
La mostra prevede inoltre
una sezione fotografica
(1945/46) e una sezione grafica.
i
Franco Grignani.
Dal 6 febbraio al 5 aprile 2014
Milano, Galleria Gruppo
Credito Valtellinese,
corso Magenta 59.
Ingresso libero.
ALTERAZIONI VISIVE
A destra, creazioni di Grignani. Dall’alto: “Tensione plurima” (1964),
“Dissociazione dal campo”(1966), il marchio “Pura lana vergine”.
La Poesia visiva, quando l’arte sa rompere gli schemi
L
a Galleria Carifano ospita una
grande mostra dedicata alla
Poesia visiva, la corrente artistica
sviluppatasi nei primi decenni della
seconda metà del Novecento come
ricerca di rottura degli schemi tra le arti.
Una forma d’arte nuova e affascinante,
nata ufficialmente a Firenze nel 1963,
che ha avuto forti collegamenti
con la Poesia e con la ricerca fonetica,
tanto che si è parlato anche di Poesia
sonora. La mostra prende spunto dai
principali gruppi italiani, per allargare
il discorso anche ad alcune personalità
internazionali, per documentare la
diffusione mondiale di un fenomeno
culturale che continua a essere fonte
di interesse e di ricerca. Una sezione
della mostra, infine, verrà dedicata
ai libri d’artista. (Da sinistra, “Il poeta
incendia la parola” di Eugenio Miccini e
“L’ora della poesia” di Lucia Marcucci).
i
Belle parole. Poesia visiva
altre e storie tra arte e letteratura
Dal 10 aprile al 18 maggio 2014.
Fano, Galleria Carifano, Palazzo
Corbelli.Via Arco D’Augusto 47.
PLEIADI 75
CULTURA FORMAZIONE
Largo alla generazione
DIGITALE
Il professor Paolo Ferri, relatore degli incontri per insegnanti
organizzati a Sondrio, racconta che cosa significhi essere
un “nativo digitale” e quale sarà il nuovo ruolo della scuola
P
di Luca Palestra
Paolo Ferri è il docente di “La scuola dei nativi digitali”, gli incontri formativi per insegnanti delle scuole
secondarie di 1° grado, organizzati a Sondrio dalla Fondazione
Gruppo Credito Valtellinese.
A lui – professore di Didattica
e Pedagogia Speciale dell’Università Bicocca di Milano e tra i massimi esperti di scuola digitale – abbiamo chiesto di spiegare chi
sono, per l’esattezza, questi nativi digitali.
«La definizione è stata usata per la prima volta nel 2001 dallo scrittore americano Mark Prensky
e sta a indicare i giovani che sono nati in un contesto caratterizzato dalla presenza di Internet e di
schermi interattivi, che influenzano la loro “formazione” fin dalla nascita. In Italia ci si riferisce alla generazione nata dal 2001/2005 in poi».
In che cosa differiscono i nativi digitali dagli “immigrati digitali”, coloro che cioè sono arrivati al mondo interattivo in età adulta?
«L’idea mia, forse un po’ radicale lo ammetto, è che i nativi digitali siano diversi anche antropologicamente da noi adulti. Non so se è proprio
così, ma è certo che questa generazione è stata
studiata in questi ultimi anni dai massimi esperti di
vari campi, dalla pedagogia sperimentale alla sociologia, e i risultati dimostrano la sussistenza di
forti differenze nelle attivazioni neurali, derivanti dai
diversi strumenti che si è abituati a utilizzare. L’approccio degli immigrati alla tecnologia digitale è
76 PLEIADI
DOCENTE E SAGGISTA
A sinistra, il professor
Paolo Ferri, docente
dell’Università Bicocca
di Milano.
Nel 2011 ha pubblicato
il saggio “Nativi digitali”.
molto circoscritto, questa viene utilizzata perlopiù
per comunicare o per recuperare informazioni. I più
giovani hanno un rapporto diverso. Loro questa tecnologia la vivono fin da quando erano in fasce e
la utilizzano in modo del tutto naturale, come se
facesse parte della loro vita. E non solo per fini comunicativi, per loro si tratta di svago, divertimento, curiosità. L’interazione, così intesa, cambia i
comportamenti legati all’apprendimento, alla socialità e acuisce le differenze di approccio tra le generazioni. Pur tenendo conto di un aspetto da non
sottovalutare: il tempo impiegato oggi sugli strumenti digitali corrisponde a quello che una volta
veniva dedicato alla televisione. C’è stato quindi
solo un cambio di “mezzo”».
Qual è la relazione del nativi digitali con il sapere? Il fatto di avere tutte le informazioni a portata di mano non può portare, alla lunga, alla
“morte” dell’istituzione scolastica?
«No, questo è un pericolo che non si corre.
Perché è vero che oggi i giovani dispongono di
strumenti potentissimi, che trasformano il modo
di apprendere, ma la scuola non è in pericolo. È
vero, oggi ci si rende conto che l’insegnamento
IL COMPUTER NELLA CULLA
I giovani nati nell’era della
digitalizzazione hanno verso la rete
un approccio di tipo sociale,
comunicativo, legato all’intrattenimento
e al divertimento. A differenza delle altre
generazioni che, invece, fanno di Internet
un uso esclusivamente strumentale.
PLEIADI 77
CULTURA FORMAZIONE
Costruire il paesaggio
L
a tutela e valorizzazione del paesaggio,
con una particolare attenzione agli aspetti
vantaggiosi di un rapporto equilibrato tra uomo
e natura. Sono questi i punti centrali del Concorso
“Il Paesaggio Costruito. Paesaggio e beni culturali
civili in Valtellina”, realizzato nell’ambito
del Distretto Culturale della Valtellina, promosso
da Fondazione Cariplo. Il concorso ha coinvolto
23 scuole primarie e secondarie della Provincia
di Sondrio. Gli elaborati sono stati valutati
da una Commissione composta da rappresentanti
della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese
e degli altri enti pratocinatori. Sono stati privilegiati
gli elaborati che si rivolgevano ai coetanei,
con riferimento a beni culturali meno noti,
con una presentazione adatta a essere fruita
anche da un’utenza straniera. Ecco gli elaborati
vincitori, uno per ciascuna categoria di concorso:
• “Da Pendolasco: una torre da scoprire”,
classi III, IV e V della Scuola primaria “G. Rodari” di
Poggiridenti Istituto Comprensivo Sondrio Centro;
• “Fracaiolo, Gombaro e l’amico (nemico) Mallero”
classe II A dell’Istituto Secondario di 1° grado
“G. P. Ligari” Istituto Comprensivo Sondrio Centro;
• “Le torri della Magnifica Terra” classe IV TST
dell’Istituto Secondario di 2° grado I.P.S.A.R.
“D. Zappa” di Bormio.
LA FELICITÀ PER LA VITTORIA
La soddisfazione dei vincitori dopo la cerimonia di premiazione.
Dall’alto, le ragazze dello “Zappa” di Bormio, gli studenti della “Ligari”
di Sondrio e i più piccoli, quelli della “Rodari” di Poggiridenti.
«I tablet nelle scuole al posto dei libri? È un processo naturale, e come
tale va considerato. Una volta si utilizzavano le tavolette di fango...»
nozionistico può dirsi superato – è inutile perdere tempo a raccontare cose che possono essere comprese attraverso altri strumenti –, ma ci si
ferma qui. Perché anche il ruolo dell’insegnante
subisce un’evoluzione: smette di essere un erogatore puro di sapere e diviene una figura che insegna ad apprendere in maniera critica. Attenzione, questo non è un ruolo meno importante rispetto al passato, tutt’altro!».
Per le scuole, si parla sempre più di libri
sostituiti dal tablet. Una rivoluzione da guardare con sospetto o con entusiasmo?
«È un processo naturale, e come tale va considerato. Una volta si scriveva sulle tavolette di fango, poi sul papiro fino ad arrivare a Gutenberg. E
siamo solo all’inizio: il tablet è stato inventato nel
2001, la sua tecnologia è in piena evoluzione, non
si è ancora stabilizzata. Difficile immaginare oggi
78 PLEIADI
quali potenzialità potranno essere sfruttate anche
solo tra pochi anni. Il discorso, piuttosto, è di natura strutturale. L’Italia, da questo punto di vista,
è in ritardo di almeno 15 anni rispetto ad altri Paesi europei come l’Inghilterra, la Germania, ma anche la Spagna. Non si tratta di problemi legati alla
metodologia dell’insegnamento, né di dotazioni di
Le scuole si incontrano a teatro
eatro Incontro”, che quest’anno vedrà
la sua settima stagione d’attuazione,
è un progetto che si rivolge a tutti gli Istituti
d’Istruzione Superiore di 2°grado della provincia
di Sondrio e che vuole mettere al centro
dell’attenzione dei giovani studenti il teatro
come strumento di espressione, educazione
e orientamento. Gli ideatori dei “Teatro Incontro”
sono la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese,
l’Associazione Culturale Spartiacque
e L.A.Vo.P.S. (Libere Associazioni di Volontariato della
Provincia di Sondrio), tutte realtà che
“T
strumenti tecnologici. Il ritardo è sulla diffusione
della banda larga, sul cablaggio degli edifici pubblici. È inutile avere computer super potenti, se poi
non se ne possono sfruttare appieno le potenzialità. Nell’immediato futuro bisognerà puntare soprattutto su questo aspetto, oltre che naturalmente sulla preparazione degli insegnanti. Distinguendo bene tra informatica, che viene studiata nelle
università e competenza digitale, che invece
oggi la si apprende all’asilo...».
L’approccio nuovo alla vita dei nativi digitali non rischia di scavare un solco tra loro
e le “vecchie” generazioni?
«Di sicuro si vengono a creare scompensi che
l’ambiente scolastico può rendere ancor più evidenti. Nelle scuole elementari le maestre e i
maestri possono vivere un certo sconcerto ma restano comunque figure rilevanti che riescono comunque a passare contenuti ai loro alunni. Il problema sorge più avanti, in medie e superiori, quando il professore, come ho accennato prima, non
può più permettersi di essere un semplice elargi-
si occupano di formazione
giovanile su vari temi,
che vanno dal volontariato
alla cittadinanza attiva,
e che da anni collaborano
con le scuole del territorio
della provincia di Sondrio.
“Teatro Incontro” affronta
i temi dello star bene a scuola, dell’educazione
alla solidarietà e della gestione creativa del conflitto,
con particolare attenzione alle tematiche
interculturali. L’idea su cui si fonda il progetto
è questa: il teatro, come linguaggio espressivo,
assume un’importante funzione nell’attività
formativa dei ragazzi e interviene nel cammino
che porta ognuno di loro a conoscere meglio se
stessi, in relazione agli altri, aiutandoli a sviluppare
gradualmente una capacita di attenzione,
di memoria e di esposizione. Questa esperienza
offre ai giovani e agli insegnanti la possibilità
di sperimentare, attraverso linguaggi corporei
ed emotivi presi dalle tecniche di base del teatro,
codici nuovi a sostegno delle dinamiche e dei
percorsi dell’apprendimento e della maturazione
di un pensiero critico. Il teatro diventa luogo
simbolico privilegiato per l’apprendimento
di un agire libero, creativo e non violento, orientato
a una cultura della solidarietà e della pace.
tore di nozioni. Presto questo accadrà anche nel
mondo produttivo, se ne avvertono già i primi segnali. Perché c’è questo aspetto importante, che
salvaguarda le vecchie generazioni rispetto alle
nuove: le tecnologie offrono la possibilità di accedere facilmente al sapere ma lasciano poco spazio allo sviluppo della capacità riflessiva. Ecco, è
proprio lì che deve intervenire la scuola».
Per concludere, professor Ferri, qual è la
sua opinione riguardo gli incontri organizzati con gli insegnanti delle scuole di Sondrio?
«Credo che la Fondazione Gruppo Creval stia
affrontando la questione in maniera illuminata.
L’obiettivo dichiarato è quello di creare un percorso strutturato di formazione per evitare che gli acquisti delle attrezzature digitali, da parte degli istituti scolastici, finiscano nelle cantine. Perché
spesso succede così, in Italia, per colpa di quella
carenza strutturale di cui parlavo prima. Io dico sempre e mi piace ripeterlo, che prima ci devono essere banda larga e formazione e solo dopo ci si può
concentrare sull’acquisto dei computer».
PLEIADI 79
CULTURA LIBRI
Foto da uno
SBARCO
Il libro/catalogo
della mostra
che ha riscosso
un grande successo
ad Acireale e a Milano,
intitolata al fotografo
Phil Stern, è il volume
strenna Creval
per Natale 2013
L
L’Operazione Husky – questo il nome assegnato
dagli Stati Maggiori Alleati allo sbarco anglo-americano in Sicilia – è la prima grande operazione anfibia della Seconda Guerra mondiale. Rappresentò, per certi versi, la prova generale del grande
sbarco che di lì a poco sarebbe avvenuto nel nord
dell’Europa, sulle spiagge della Normandia.
Un testimone speciale
Da Palermo a Catania, le vicende legate a questo sbarco e alle operazioni che ne fecero seguito, furono testimoniate, tra gli altri, da Phil Stern, giovane fotografo di Filadelfia, arruolato nei Ranger, le
truppe d’assalto comandate dal generale Darby
come fotografo di guerra. Al pari di tanti alti suoi colleghi, Stern – che al ritorno in America diventerà un
fotografo di successo, noto per i suoi ritratti dei divi
di Hollywood – immortalò le operazioni militari e le
interazioni tra i militari americani e le popolazioni locali dell’isola italiana.
Phil Stern. Sicily 1943
A cura di: Ezio Costanzo, Cristina
Quadrio Curzio e Leo Guerra
Editore: Fondazione Gruppo
Credito Valtellinese
Stampa: Silvana Editoriale
Anno: 2013
Pagine: 180
80 PLEIADI
A 70 ANNI DALL’EVENTO
Qui sopra, Phil Stern (a destra)
in un’immagine che lo ritrae
a Palermo nel 1943,
mentre viene aiutato a predisporre
la sua attrezzatura fotografica.
In alto, il momento dello sbarco
delle truppe americane a Licata.
A sinistra, la copertina del libro/catalogo.
(foto copyright Phil Stern/Cpi).
1943, L’ISOLA LIBERATA
Qui sopra, navi e aerei alleati sulle acque del Mediterraneo
in direzione della Sicilia, pochi istanti prima dello barco.
Sotto, a Palermo, la sede del Giornale di Sicilia requisita
dai soldati americani per far posto agli uffici di “Stars and stripes”.
Dalla mostra al volume
Queste immagini sono diventate l’asse portante della
mostra “Phil Stern. Sicily 1943”,
che ha riscosso grande successo ad Acireale e a Milano, di cui
questo volume rappresenta l’interessante catalogo. Il libro,
strenna del Gruppo Creval per
Natale 2013, si compone di tre
sezioni. La prima è dedicata
agli scatti di Stern. La seconda
riproduce le immagini selezionate da Cristina Quadrio Curzio e
Leo Guerra – Commissari delle
mostre prodotte dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese
– tra quelle scattate dai combat
photographers americani e raccolte dagli archivi dell’Imperial
War Museum di Londra. La terza riguarda il lavoro realizzato da Carmelo Nicosia – responsabile del Dipartimento Fotografia e Video dell’Accademia delle Belle Arti di
Catania – durante il ritorno di Stern in Sicilia,
lo scorso luglio, 70 anni dopo lo sbarco.
Un progetto educativo
Il volume, che raccoglie i saggi di Ezio Costanzo – docente, giornalista e storico siciliano che ne è anche il curatore – e di Giuseppe
Giarrizzo, professore emerito dell’Università degli Studi di Catania e accademico dei Lincei,
rappresenta la prima parte di un progetto
educativo più vasto, messo in campo dalla
Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.
Insieme al catalogo, infatti, è stato anche
realizzato un video/documentario incentrato
sull’evento, i cui testi sono stati scritti da Ezio
Costanzo, che ne ha anche curato la regia, insieme a Filippo Ariotta.
PLEIADI 81
CULTURA LIBRI E CONVEGNI
Valorizzare le risorse
GIOVANILI
Nel corso del convegno “Giovani e lavoro”
sono stati presentati progetti di successo
legati all’inserimento nel mondo del lavoro
M
Martedì 1 ottobre, la sala Vitali del Credito Valtellinese in Sondrio ha ospitato il convegno “Giovani e lavoro. Iniziative di indirizzo a favore dell’occupabilità” promosso dalla Fondazione Gruppo
Credito Valtellinese per una riflessione sulla tematica dell’inserimento dei giovani nel mondo del
lavoro e per presentare il volume “La formazione al lavoro. Insegnando si impara”.
Il Presidente della Fondazione, professor Angelo Palma, ha presentato le due sessioni del
convegno. La prima, un focus sulla situazione di
scenario riferita al problema dell’occupazione giovanile da parte del professor Michele Tiraboschi,
Ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore del Centro Studi “Marco Biagi”.
La seconda, una serie di azioni concrete attuate da enti privati a favore dell’inserimento dei
giovani nel mondo del lavoro, introdotta dalla dottoressa Cinzia Franchetti della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese: Sodalitas di Milano e l’Associazione Merlino di Sondrio con il corso “Giovani & Imprese”, la Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale A. Badoni di Lecco con
la formazione ai docenti sulle logiche organizzative aziendali, la Fondazione Pietro Carsana di Lecco con il progetto “Imparare a lavorare” e la “Società di Sviluppo Locale di Sondrio”.
82 PLEIADI
La formazione al lavoro
Insegnando si impara
n volume che rappresenta il punto di
arrivo di un lungo percorso su formazione
e orientamento dei giovani, che la Fondazione
Gruppo Credito Valtellinese ha avviato
fin dall’inizio della sua attività, nel 1998.
Un impegno che ha portato, nel 2002,
alla creazione del centro di orientamento
“Il Quadrivio” di Sondrio, seguito, nel 2004,
da quello di Acireale. Da allora l’attività
ha cercato di rispondere alle esigenze rilevate
tramite una linea di ricerca-azione che
ha indagato e approfondito la situazione
della realtà giovanile della provincia di Sondrio.
“La formazione al lavoro” propone uno dei
temi più urgenti emersi
dall’indagine: quello della
collaborazione tra giovani
e adulti nell’inserimento
lavorativo. Il volume offre
considerazioni sulla
fondamentale fase
del formare al lavoro,
collocandola tra sistema
scolastico e azienda,
tra istruzione teorica ed
esperienza dinamica. «Ci
è sembrato importante –
la sottolineatura
del Presidente
della Fondazione Gruppo
Credito Valtellinese,
Angelo Maria Palma – insistere su due aspetti
del rapporto fra giovani e adulti nel lavoro:
la continuità dell’impegno di sviluppo
culturale che si manifesta di generazione
in generazione e la reciprocità dello stimolo
di apprendimento che si esprime, in misura
e con modalità diverse, fra esperti e inesperti».
Assunto Quadrio Aristarchi è professore
emerito di Psicologia Sociale e docente
in Università Cattolica di Milano e in altre
università italiane. È autore di oltre
un centinaio di pubblicazioni di carattere
psicologico, sociale e giuridico.
Cinzia Franchetti è responsabile del Settore
Orientamento e Formazione della
Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.
Ha realizzato numerosi progetti per favorire
lo sviluppo culturale, sociale ed economico
basato sulla valorizzazione delle risorse
umane e in particolare dei giovani.
U
PRONTA A RIOSPITARE
240 BAMBINI DEL PAESE
La nuova scuola per
l’infanzia di Finale Emilia,
è stata progettata
per ospitare ben
240 bambini del paese,
suddivisi tra le due sezioni
di nido e le sei sezioni
di scuola materna.
A Finale Emilia
è tornato l’ASILO
A meno di un anno dal terribile terremoto
che l’ha distrutta, la scuola per l’infanzia
del paese modenese è stata ricostruita
L
Le tremende scosse di terremoto del 20 e 29 maggio 2012 hanno distrutto, oltre a migliaia di altre costruzioni ed edifici in Emilia e in Lombardia, anche
l’asilo comunale di Finale Emilia, uno dei centri più
colpiti dal sisma. Domenica 5 maggio 2013, a meno
di un anno da quel terribile evento, il nuovo complesso scolastico Sacro Cuore è stato inaugurato
grazie all’intervento e alla volontà di molti imprenditori ed enti – tra i quali il Gruppo Creval, che ha
contribuito con una somma di 50mila euro, parte
dei fondi raccolti con la sottoscrizione avviata tramite la Fondazione del Gruppo – che hanno deciso di partecipare al progetto “Erga Omnes Onlus”.
Il nuovo asilo consiste in una struttura interamente in legno, altamente ecologica, antisismica
e a elevato risparmio energetico. I tempi di realizzazione sono stati da record: dopo i primi lavori di
tracciamento dell’area compiuti a fine luglio 2012,
si è passati alla presentazione del progetto agli inizi di ottobre e dal 7 aprile 2013 la scuola ha ripreso l’attività. Ora l’asilo è stato restituito, ma l’emergenza non è finita. Il progetto può essere ancora
sostenuto con versamento al cc intestato a:
Associazione “Erga Omnes Onlus”
Causale: “Asilo Finale Emilia”
IBAN: IT81T0521611010000000017638
Defibrillatori, Monza e le scuole di Sondrio sono più sicure
I
primi cinque minuti sono
importantissimi per cercare
di salvare la vita a una persona colpita
da infarto. Ma bisogna avere gli
strumenti adatti per poter intervenire.
Per questo, a Monza, l’Associazione
Brianza per il Cuore – sostenuta,
tra gli altri, dal Gruppo Creval –
ha posizionato 13 defibrillatori in zone
strategiche della città. Si tratta di
strumenti semplici da utilizzare – grazie
alle istruzioni della guida vocale che si
attiva all’apertura della bacheca –, che
prevedono anche l’attivazione di una
chiamata ai volontari del 118, pronti
a correre sul luogo dell’incidente.
Su iniziativa della Croce Rossa
provinciale di Sondrio con il supporto
della Fondazione del Creval, lo scorso
16 ottobre un defibrillatore portatile
è stato invece posizionato all’interno
dell’Istituto scolastico Itis Mattei
di Sondrio. Lo strumento sarà
a disposizione dell’intero Campus
scolastico di Sondrio, il cui personale
(8 persone) è stato formato all’utilizzo.
PLEIADI 83
SOLIDARIETÀ PROGETTO SLANCIO
LAVORI IN CORSO
Un’immagine della
struttura di Monza,
i cui lavori sono iniziati
nell’agosto 2011.
Una casa dove poter ritrovare
la
DIGNITÀ
Da fine 2013 operativa a Monza
una struttura per malati di SLA
e persone in Stato Vegetativo
S
SLAncio è un progetto di solidarietà messo in campo dalla Cooperativa La Meridiana di Monza, che
prevede la costruzione e la gestione di una casa di cura per persone in Stato Vegetativo o colpite da
malattie neurologiche e neuromuscolari invalidanti come la SLA, le
distrofie o la sclerosi multipla.
La struttura – operativa a partire dalla fine del 2013 e costruita
a Monza, nell’area dell’ex Centro
Sportivo Rondò dei Pini, adiacente alla RSA San Pietro, anch’essa
gestita dalla cooperativa La Meridiana – è stata concepita per assicurare ai pazienti le cure necessarie da prestarsi nel
corso di un ricovero di lungodegenza, con servizi
dedicati, operatori specializzati, spazi per l’intimità e per la vita sociale, comfort e sicurezza.
Gli obiettivi del Progetto SLAncio
Il progetto, interamente a carico della cooperativa La Meridiana si pone questi obiettivi:
coprire il buco nella rete dei servizi che riguarda il ricovero di lungo periodo per i malati complessi, che necessitano di cure costanti e che non
possono essere curati nella rete ospedaliera;
84 PLEIADI
DUE TESTIMONIAL D’ECCEZIONE
Sopra, il capitano dell’Inter, Javier Zanetti, insieme
a Luigi Picheca, ospite delle strutture de “La Meridiana”
e testimonial del progetto SLAncio, affiancato
dalla moglie Lucia e dal figlio Valerio.
garantire la dignità delle persone assistite, offrendo loro e ai loro famigliari la possibilità di scegliere la cura migliore anche in situazioni limite, quali sono quelle che prevedono la
dipendenza della vita dalla ventilazione meccanica o dalla nutrizione artificiale;
Da sempre al fianco degli anziani
L’iniziativa di Cancro Primo Aiuto
La Cooperativa Sociale “La Meridiana” è nata nel 1976
come associazione di volontariato per iniziativa
di un gruppo di ragazzi della Parrocchia di San Biagio,
a Monza. Oggi integra due cooperative: “La Meridiana”
e “La Meridiana Due” che contano 85
soci, 65 volontari e 210 fra dipendenti,
professionisti e consulenti. L’obiettivo
de “La Meridiana” è il benessere dei
più anziani e il loro rilancio come parte
attiva e valore aggiunto della vita
di comunità. Per questo la cooperativa
si occupa di curare la loro fragilità, disabilità e malattie
attraverso la gestione di centri diurni, RSA, comunità
di alloggio, appartamenti protetti, centri di aggregazione
e servizi di consulenza e di assistenza domiciliare.
500 parrucche in 6 mesi
IL PIÙ ATTREZZATO D’ITALIA
Il centro in fase di realizzazione a Monza sarà un punto di riferimento in Italia
per la cura dei malati di Sla e in Stato Vegetativo in regime di lungodegenza.
olo sei mesi per
distribuirne oltre
500, più che in tutto
il 2013. Risponde
sicuramente
a un’esigenza reale
il “Progetto Parrucche”
della Onlus Cancro
Primo Aiuto che
prevede la donazione
gratuita di parrucche alle
donne malate di cancro
che si sottopongono
a chemioterapia.
Il boom di richieste
è dovuto sia alla
possibilità, dallo scorso
mese di marzo,
di ordinare online
la parrucca
direttamente dal sito
dell’associazione
(www.cpaonlus.org)
sia ai nuovi “sportelli”
aperti negli ultimi mesi
presso alcuni ospedali
lombardi (Policlinico
di Pavia, San Giovanni
XIII di Bergamo e Lodi),
grazie anche alla
collaborazione con
S
alcune associazioni
di volontariato locali,
dove le donne
ammalate possono
rivolgersi. Nel frattempo
sono state portate
avanti alcune iniziative
per raccogliere i fondi
necessari a sostenere
il progetto: dal 24 al 28
settembre si è svolta
la terza edizione
di “Santiago in rosa”,
che ha visto
protagoniste quattro
donne che hanno
percorso in bicicletta
1.200 km (da Santiago
a Lourdes), mentre
sono in corso, con
il sostegno della
Fondazione Creval,
concerti di musica
classica – già svolti
a Bormio e Como
e in programma a Lecco
e Monza – che vedono
quali protagonisti
il violinista Alessio Bidoli
e il pianista
Luigi Moscatello.
offrire un sostegno psicologico alle famiglie,
in considerazione della loro situazione delicata.
I servizi offerti dalla struttura
Il centro è in grado di ospitare 73 degenti, suddivisi in quattro nuclei abitativi specializzati, forniti di equipe dedicate e attrezzature idonee.
I primi due nuclei sono dedicati all’accoglienza delle persone in Stato vegetativo o in stato di minima coscienza, il terzo è predisposto per
ospitare le persone affette da malattie neuromuscolari, come la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e le distrofie, mentre il quarto è in via di definizione con gli enti pubblici di riferimento.
Per sostenere “Progetto SLAncio”:
Credito Valtellinese Milano San Fedele
IBAN: IT 87 N 05216 01630 000000003717
intestato a: La Meridiana Due Soc. Coop. Sociale
www.progettoslancio.it - tel: 039 39051
[email protected]
IN CONCERTO
Alessio Bidoli
e Luigi
Moscatello, le
loro esecuzioni
sono disponibili
anche in cd.
SOLIDARIETÀ L’INIZIATIVA
Cinque anni di
sorrisi
È trascorso un lustro dalla presentazione
del primo cd della serie “Caro papà Natale”.
Da allora sono stati fatti tanti passi e, soprattutto,
l’Associazione Culturale Claudio Moretti ha donato
71 aule informatiche a istituti di tutta Italia
S
Sono passati cinque anni dalla sera del
20 novembre 2008 quando, nella sede
delle Stelline del Credito Valtellinese,
l’Associazione Culturale Claudio Moretti presentò il cd “Caro papà Natale…”. Un progetto ambizioso, che si
proponeva di realizzare aule informatiche presso le oncologie pediatriche
degli ospedali, per dare ai piccoli ricoverati la possibilità di mantenere il
contatto con gli amici, i familiari e la
scuola grazie a internet, a un computer e a una webcam.
Ora si può fare un bilancio e, per capire meglio la portata di quanto fatto da
allora, ecco un po’ di numeri:
3 cd con 48 brani natalizi classici,
inediti, tradizionali e internazionali;
1 libro di ricordi e speranze;
oltre 100 artisti, cantanti, comici,
conduttori, cabarettisti coinvolti
gratuitamente nel progetto;
oltre 100mila copie commercializzate;
1 disco d’oro e 1 disco di platino;
1 medaglia di riconoscimento
al progetto assegnata dal Presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano;
71 aule informatiche inaugurate;
14 regioni raggiunte dal progetto.
Se all’inizio l’obiettivo erano le oncologie pediatriche, in seguito ci
si è resi conto che c’erano altri reparti pediatrici e altre patologie che potevano essere parte importante di questo progetto. Di conseguenza sono state installate aule in istituti di riabilitazione, case di assistenza per i bambini, case di accoglienza per i piccoli pazienti in terapia e i loro familiari, scuole in ospedale e neuropsichiatrie pediatriche dove il computer
diventa anche una “terapia”. Risultanti importanti, raggiunti grazie al fondamentale supporto del Gruppo Creval
e dei suoi clienti, che hanno acquistato con grande generosità cd e libri.
TRE CD E UN LIBRO
I fondi per poter aprire le aule sono stati
raccolti grazie alla vendita di questi prodotti
e al coinvolgimento di oltre 100 artisti
di fama nazionale e internazionale.
Chi volesse contribuire alla realizzazione di nuove aule o avere maggiori informazioni al riguardo può visitare il sito
www.caropapanatale.it
o inviare un’email a
[email protected].
Le aule donate alla Nostra Famiglia
Tra le realtà che hanno beneficiato del sostegno dell’iniziativa Caro papà Natale c’è l’Associazione “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini. Abbiamo chiesto alla dottoressa Enrica
Milani, pedagogista dell’associazione, che
cosa significhi avere uno spazio dove i ragazzi possano sedersi a una scrivania e utilizzare un computer.
«Per noi è stata un’opportunità unica e
preziosa. Siamo un Centro di Rabilitazione che
ospita, per attività riabilitative, educative e
86 PLEIADI
INSIEME A LITTLE TONY
La chitarra con gli autografi
degli artisti che hanno
partecipato a “Caro
papà Natale”. A destra, in alto,
la stretta di mano tra Little Tony
e Giovanni De Censi, Presidente
di Creval, alla presentazione
del’iniziativa, nel 2008. Al centro,
l’inaugurazione di una delle aule
donate, con Mauro Selvetti,
Vice Direttore Generale Credito
Valtellinese. Qui sotto, la medaglia
con cui nel 2010 il Presidente
delle Repubblica Italiana,
Giorgio Napolitano, ha voluto
dare il suo personale
riconoscimento al progetto.
PLEIADI 87
Le 71 aule informatiche già installate (in ordine di apertura)
› Bergamo: Ospedale Riuniti Reparto di Pediatria
› Brescia: Ospedale dei Bambini Spedali Civili
› Ancona: Presidio Ospedaliero di Alta Specializzazione
Reparto di Neuropsichiatria Infantile
› Pavia: Ospedale San Matteo – Reparto di Pediatria
› Torino: Ospedale Pediatrico Regina Margherita
› Catania: Policlinico – Unità Op. di Emato-Oncologia Pediatrica
› Merate (Lc): Ospedale Leopoldo Mandic – Reparto di Pediatria
› Como: Ospedale Sant’Anna – Reparto di Pediatria
› Milano: Istituto Nazionale dei Tumori – Reparto di Pediatria
› Rieti: Ospedale San Camillo De’ Lellis – Reparto di Pediatria
› Milano: Ospedale Niguarda Ca’ Granda – Reparto di Oftalmologia
› Desenzano del Garda (Bs): Az. Ospedaliera – Reparto di Pediatria
› Gavardo (Bs): Ospedale La Memoria – Reparto di Pediatria
› Verona: Ospedale di Borgo Trento – Reparto di Pediatria
› Busto Arsizio (Va): Ospedale Di Circolo – Reparto di Pediatria
› Vicenza: Azienda Ospedaliera – Reparto di Pediatria
› Sondrio: Azienda Ospedaliera – Reparti di Pediatria e di Oncologia
› Roma: Policlinico Gemelli – Reparto di Oncologia
› Palermo: Ospedale dei Bambini G. Di Cristina
Reparto di Oncoematologia
› Milano: Ospedale San Raffaele – Reparto di Pediatria
› Lecco: Ospedale Manzoni – Reparto di Neuropsichiatria Infantile
e dell’Adolescenza
› Genova: Istituto Giannina Gaslini – Dip. di Ematologia e Oncologia
› Firenze: Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Reparto di Oncoematologia Pediatrica – Day Hospital
› Milano: Associazione CasAmica Onlus
› San Marcello Pistoiese (Pt): Dynamo Camp
› Roma: Osp. Pediatrico Bambin Gesù Ludoteca presidio di Palidoro
› Merate (Lc): Ospedale di Merate – Sede Territoriale
di Neuropsichiatria Infantile
› Sondrio: Comunità educativa
per minori Mille Colori
› Varese: Ospedale Filippo del Ponte
Clinica Pediatrica degli Studi dell’Insubria
› Milano: Ospedale Sacco
Reparto di Pediatria
› Rimini: Ospedale Infermi
Reparto di Pediatria
› Milano: Ospedale Buzzi
Reparto di Pediatria
› Brescia: Ospedale dei Bambini
Reparto di Oncologia Pediatrica
› Brescia: Casa Ronald Mc Donald
di Via Costalunga
› Padova: Azienda Ospedaliera
Dipartimento di Pediatria “Salus Pueri”
› Messina: Azienda Ospedaliera
Universitaria Policlinico “G. Martino”
› Roma: Casa di Accoglienza per minori
“La mia famiglia”
› Torino: Associazione “CasaOz” Onlus
› Bosisio Parini (Lc): Associazione “La Nostra Famiglia”
› Conegliano Veneto (Tv): Associazione “La Nostra Famiglia”
› Milano: Associazione CasAmica Onlus – Casa dei Bambini
› San Vito al Tagliamento (Pn): Associazione “La Nostra Famiglia”
› San Donato Milanese (Mi): Policlinico
88 PLEIADI
“G. Salesi”-Oncoematologia
Reparto di Cardio-chirurgia Pediatrica
› Mestre (Ve): Ospedale dell’Angelo – Reparto di Pediatria
› Pavia: Istituto Dosso Verde
› Aviano (Pn): Area Giovani dell’IRCSS Centro di Rif. Oncologico
› Milano: Azienda Ospedaliera San Paolo – Clinica Pediatrica
› Saronno (Va): Reparto di Pediatria
› Roma: Associazione Peter Pan Onlus – Casa “La Stellina”
› Roma: Associazione Peter Pan Onlus – Casa “La Seconda Stella”
› Roma: Ass. Peter Pan Onlus – “La Grande Casa di Peter Pan”
› Monza: Ospedale San Gerardo - Reparto di Ematologia Pediatrica
› San Vito al Tagliamento (Pn): Cooperativa “Il Granello”
› Roma: Casa Ronald Mc Donald di Palidoro
› Roma: Casa Ronald Mc Donald Bellosguardo
› Capriolo (Bs): Casa di Accoglienza “Nuovo Sentiero”
› Vedano Olona (Va): Associazione “La Nostra Famiglia”
› Milano: Osp. Fatebenefratelli e Oftalmico – Reparto di Pediatria
› Napoli: Az. Ospedaliera “Antonio Cardarelli” – UOD Microcitemia
Talassemia Pediatrica e emoglobinopatie pediatriche
› Milano: Ospedale Niguarda Ca’ Granda
Centro per la Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare
› Pordenone: Osp. Santa Maria degli Angeli – Reparto di Pediatria
› Bolzano: Osp. Centrale, Day Hospital Oncoematologico Pediatrico
› Cava dei Tirreni (Sa): Ass. La Nostra Famiglia, Scuola Elementare
› Cava dei Tirreni (Sa): Associazione La Nostra Famiglia,
Terapia Occupazionale
› Cosenza: Azienda Ospedaliera “Annunziata”, U.O.C. di Pediatria
› Ostuni (Br): Ass. La Nostra Famiglia, Centro di Riabilitazione
› San Giovanni Rotondo (Fg): Casa
Ronald Mc Donald
› Ponte San Pietro (Bg): Policlinico
Ponte San Pietro, Reparto di Pediatria
› San Daniele del Friuli (Ud): S.O.C.
di Pediatria del Presidio Ospedaliero
› Modena: Az. OspedalieroUniversitaria Policlinico di Modena
Dipartimento ad Attività Integrata
Materno Infantile
Struttura Complessa di Pediatria
› Milano: Scuola Paritaria La Zolla.
Vincitrice Superpremio
Lombardo della 6° edizione
del Campionato di Giornalismo
del quotidiano “Il Giorno”.
scolastiche, 60 ragazzi con difficoltà cognitive e problemi legati al comportamento. Gli
educatori si occupano di questi ragazzi anche
per quanto ne riguarda l’apprendimento. Un
compito che era molto difficile da assolvere,
senza l’ausilio dell’attrezzatura adatta. L’intervento dell’Associazione Culturale Claudio
Moretti e del Gruppo Creval ci ha permesso
di predisporre due aule con PC e stampanti
con cui possiamo assolvere a due compiti:
l’educazione informatica e la riabilitazione cognitiva dei bambini».
Come vengono utilizzati i computer delle
aule predisposte grazie a “Caro papà Natale”?
«Nel nostro istituto vengono ospitati bambini e ragazzi da 0 a 18 anni, con patologie che
possono andare da disturbi generalizzati
dello sviluppo a malattie gravissime. Il gruppo di lavoro ai computer è quello dei ragazzi con un’età compresa tra i 12 e i 16 anni,
che li utilizzano come
complemento all’attività scolastica ma anche
per i momenti di svago. Utilizziamo questi
strumenti, poi, per lavori di riabilitazione cognitiva abituando i giovani che ne hanno bisogno a seguire sequenze operative espresse in più passaggi. Infine
ne facciamo uso anche come integrazione alla
Per sostenere “Caro papà Natale”:
Associazione Culturale Claudio Moretti
Credito Valtellinese Rovato
IBAN: IT 10 D 05216 1101 0000000016600
Causale: donazione a sostegno dell’iniziativa
“Caro papà Natale”
CONTATTO CON GLI AMICI E LA SCUOLA
Le aule informatiche allestite grazie al
progetto “Caro papà Natale” rispondono
al bisogno dei piccoli pazienti di mantenere
il contatto con gli amici e con la scuola.
comunicazione verbale, attraverso
programmi che consentono l’utilizzo di linguaggi pittografici, visuali
e sonori».
Come siete venuti in contatto con l’associazione Claudio
Moretti?
«Loro già avevano avuto rapporti con “La
Nostra Famiglia”, diffusa in tutta Italia. Quando sono venuti da noi è stato emozionante, per
tutti. La cosa che è piaciuta molto, in particolare, è che sono venuti personalmente a consegnare i computer. La presenza degli amici
dell’Associazione Claudio Moretti e del Creval
all’inaugurazione delle aule ha fatto sentire importanti i nostri ragazzi, che da allora pensano a quel momento con grande gioia».
I CENTO ANNI DI UNA PERSONA AMICA
I cento anni della signora Amelia Guanella
sono stati una festa anche per il Gruppo
bancario Credito Valtellinese, di cui
la signora di Campodolcino è stata
per molti anni dipendente. Attorno a lei,
da sinistra, Bruno Locatelli, i nipoti Enrica,
Etta e Bruno Mezzera e il direttore della
filiale Creval di Chiavenna, Moris Luzzi.
PLEIADI 89
SPORT GLI ATLETI CREVAL
Una squadra
VINCENTE
S
Sono i giovani atleti sostenuti dal gruppo Creval.
Eccellono in discipline tra loro molto diverse ma sono
accomunati da un unico valore: il rispetto per lo sport pulito
Si va dalle piste di ghiaccio all’erba
più curata e splendente, dalle due
ruote a motore a quelle che hanno
bisogno di una spinta umana, dalle morbide pedane delle palestre
alle gelide acque dei torrenti di
montagna. C’è chi ha partecipato a
Olimpiadi, portando anche a casa
qualche fantastica medaglia, chi è
stato Campione Mondiale, chi Campione Italiano, chi sogna di indos-
90 PLEIADI
sare presto la maglia della Nazionale, chi ha partecipato e si è imposto
in gare nei Paesi più impensabili e
lontani del mondo.
Non si potrebbero scegliere sei
giovani così diversi l’uno dall’altro,
verrebbe da dire. All’apparenza non
hanno niente che li accomuni (anche se due di loro hanno, curiosamente, lo stesso nome e cognome),
ma non è così. Ci sono almeno due
aspetti che li rendono una squadra
affiatata, oltre che vincente. Il primo
è il fatto che tutti sono sostenuti dal
Gruppo bancario Credito Valtellinese. Il secondo è che per loro fare
sport significa portare avanti valori veri, costruiti sul talento donato da
madre natura e sulla fatica degli allenamenti, elementi fondamentali
per salire sui gradini più alti dei podi
di tutto il mondo.
PLEIADI 91
SPORT GLI ATLETI CREVAL
Arianna Fontana (short track)
Elia Silvestri (ciclocross e MTB)
Nata a Polaggia di Berbenno (So) il 14 aprile 1990, ha
esordito nella Nazionale italiana di Short Track nel 2005.
Gareggia per le Fiamme Gialle.
Nato a Lecco il 29 marzo 1990, vive a Talamona (So).
I suoi hobby sono sciare, downhill, stare con gli amici.
Corre per il team SelleItalia - Guerciotti.
IL PALMARÉS
Ha vinto due bronzi olimpici: a Torino 2006 (nella staffetta
3.000 metri) e a Vancouver 2010 (nella prova individuale
sui 500 metri). Cinque volte campionessa europea,
è salita 34 volte sul podio della Coppa del Mondo,
serie di gare in cui ha primeggiato per dieci volte.
Nelle competizioni mondiali ha ottenuto finora quattro
medaglie d’argento e tre di bronzo.
IL PALMARÉS
Dopo le vittorie nazionali e internazionali a livello giovanile,
nel 2011 è stato Campione italiano Under 23, ha vinto il
Giro d’Italia Under 23 e si è laureato vice campione
europeo a Francoforte. Nel 2012 ha conquistato il titolo di
Campione Italiano assoluto ciclocross e il 4° posto nella
classifica finale di Coppa del Mondo. Nel 2013 è
diventato Campione italiano XCE (MTB) a Ortisei.
GLI APPUNTAMENTI FUTURI
La stagione agonistica 2013/2014 sarà incentrata in
particolare su un appuntamento: «Dopo le gare in Cina,
Korea e a Bormio, l’attenzione sarà tutta per le Olimpiadi
di Sochi, in Russia, in programma a febbraio 2014.
Una medaglia? La concorrenza sarà agguerrita, ma
io ce la metterò tutta per tornare sul podio olimpico...».
GLI APPUNTAMENTI FUTURI
A cavallo tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, molti
sono gli appuntamenti importanti: Giro d’Italia
Ciclocross, Campionati italiani e Mondiali e gare
di Coppa del Mondo. «Ho lavorato molto per cercare
di diventare un campione – dice – e ora voglio
raccogliere sempre più i frutti di queste mie fatiche».
92 PLEIADI
Gabriele Giarba (trial)
Giorgio Dell’Agostino (canoa)
Nato a Sondrio il 13 marzo 1997, abita a Berbenno di
Valtellina (So). Affiliato al Moto Club Valtellina, gareggia
per il Top Trial Team World Team. Fa parte del Progetto
Giovani della Federazione Motociclistica Italiana.
Nato a Sondrio il 4 febbraio 1995, vive nel capoluogo
valtellinese. Gareggia dal 2010 nella specialità “Canoa
discesa”. La sua stagione agonistica parte nel mese
di marzo e prosegue per tutta l’estate.
IL PALMARÉS
Quest’anno ha ottenuto il Premio Rookies 2013, che
viene assegnato al miglior esordiente nel Campionato
del Mondo. Ha ottenuto due terzi posti nei Campionati
Europei Junior e Youth e si è classificato 2° nel
Campionato Mondiale Youth. Ottimi i risultati ottenuti
a livello nazionale nel Campionato Italiano TR2,
che l’ha visto costantemente a ridosso dei migliori.
IL PALMARÉS
Lo scorso luglio a Lofer, in Austria, si è laureato
Campione Mondiale Junior 2013 nella gara classica
categoria C1, titolo che si aggiunge a quello europeo
junior conquistato nel 2012 a Solkan, Slovenia. Nel 2013
ha partecipato all’appuntamento di Coppa del Mondo
Senior che si è svolto a Piateda (So), piazzandosi
10° nella gara classica e 11° in quella sprint.
GLI APPUNTAMENTI FUTURI
Il 2014 sarà un anno ricco di appuntamenti, con
i campionati nazionali, europei e mondiali a farla da
padrone: «Tutto quello che arriverà andrà bene, visto
che passerò alla categoria superiore e mi confronterò
con ragazzi fino ai 25 anni... sarà una bella esperienza!».
GLI APPUNTAMENTI FUTURI
L’obiettivo per il prossimo anno è già chiaro: «Devo
riuscire a fare bene in tutte le competizioni, cercando
di arrivare al massimo della forma in vista del Mondiale
assoluto Senior che si svolgerà a Boffetto, nel comune
di Piateda (So). Giocherò in casa, voglio fare bella figura».
PLEIADI 93
SPORT GLI ATLETI CREVAL
Andrea Rota (golf)
Andrea Rota (karate)
Nato il 1° gennaio 1986 a Palazzago (Bg), ha iniziato
a giocare a golf a otto anni presso il Golf Club
Bergamo l’Albenza. Professionista a 19 anni,
da cinque è componente della Squadra Nazionale
Professionisti della Federazione Italiana Golf.
Nato a Lecco il 28 luglio 1997, frequenta la classe terza
del Liceo Scientifico di indirizzo sportivo Pio XII a
Sondrio. È guidato dal maestro Paolo Casiraghi,
allenatore della Nazionale italiana Shito Ryu della
Federazione Fesik. Attualmente è cintura nera 1 Dan.
IL PALMARÉS
Il 2013 è stato un anno ricco di risultati, che lo hanno
issato fino al 54° posto nel ranking, tra i primi 10 italiani, e
che gli hanno permesso di conquistare la “carta” per il
Challenge Tour 2014. Nel Challenge 2013 ha collezionato
un 3° posto a Padova (-13), un 5° in Austria (-12) e due
diciassettesimi in Ucraina (-7) e Kazakistan (-6).
IL PALMARÉS
Abituato a vincere fin dalla categoria ragazzi (dal 2006),
nel 2012/2013 ha raccolto i suoi principali risultati,
tra i quali spiccano le vittorie nei Campionati Mondiali
a Teresina, in Brasile, nella sua categoria (Cadetti) e in
quella superiore (Juniores) e a Montecatini Terme nei
Campionati Italiani, anche lì nelle due categorie.
GLI APPUNTAMENTI FUTURI
Lo sguardo va lontano: «La conquista della Carta 2014
è una grande soddisfazione. Sento che il lavoro e i
sacrifici di questi anni daranno frutto e l’obiettivo
rimane per me la partecipazione alle Olimpiadi 2016 in
Brasile. Sarebbe il concretizzarsi di un sogno...».
GLI APPUNTAMENTI FUTURI
La nuova stagione prevede appuntamenti importanti a
ogni livello, regionale, nazionale e internazionale: «Mi
impegnerò al massimo per vincere tutte le mie gare
e ottenere così la convocazione per i Campionati
Mondiali che si terranno nel 2014 a Orlando, in Florida».
94 PLEIADI
SPORT GOLF
Per il secondo
anno
consecutivo,
la giovane stella
del golf italiano
non ha voluto
mancare
alla tradizionale
Pro-Am
benefica
valtellinese
UN’ANNATA
POSITIVA
Quella vissuta
da Matteo
Manassero
è un’annata
agonistica
positiva, che
l’ha visto trionfare
tra l’altro, alla Pga
Championship
svoltasi
a Virginia Water
in Inghilterra.
Caiolo, il ritorno
di
P
MANASSERO
Promessa mantenuta. «Tornerò a Caiolo» aveva
detto lo scorso anno Matteo Manassero, il 20enne
campione internazionale di golf, dopo avere partecipato alla Pro-Am dallo scopo benefico Valtellina Golf for Charity “Christian Steiner”.
Un impegno rispettato, con il numero 9 del ranking europeo e 28 di quello mondiale che non ha
voluto mancare all’edizione 2013 della gara organizzata per raccogliere, come sempre, fondi da destinare a Christian Steiner, il fisioterapista e osteopata milanese tetraplegico a causa di un incidente che sta costruendo una struttura a Bali, priva di
barriere architettoniche, pensata per far vivere vacanze serene alle persone con disabilità. Oltre ai
145 partecipanti, suddivisi in squadre che si sono
date battaglia fino all’ultimo colpo, alla giornata hanno partecipato numerosi spettatori – tra loro molti bambini – che hanno assistito in mattinata all’esibizione e nel pomeriggio alla gara del giovane campione veneto, che ha dispensato
spettacolo e autografi per tutti.
«Un’occasione d’oro – ha sottolineato il Presidente del Credito
Valtellinese e di ICBPI, Giovanni De
Censi – per fare del bene, avvicinare molti giovani a questo sport
stimolante e interessante e valorizzare la Valtellina, le sue bellezze naturali e il suo ricco patrimonio
enogastronomico».
L’amore per la Valtellina: «Qui mi trovo bene»
Circondato dai fan di tutte le età,
accorsi a bordo green per vederlo
all’opera, Matteo Manassero ha
voluto festeggiare il suo ritorno sul
campo del Valtellina Golf Club di
Caiolo con parole di elogio rivolte
alla terra e all’impianto che lo hanno
ospitato: «Qui mi trovo molto bene
– ha detto –, i valtellinesi sono molto
ospitali. Poi ho potuto apprezzare,
ancora una volta, la bellezza del
vostro campo da golf: un percorso
divertente, rilassante ma anche
molto competitivo».
PLEIADI 95
SPORT CORSI GUIDA SICURA
Pensando alla
SICUREZZA
Guidare sulla storica pista dell’autodromo
di Monza, un desiderio realizzabile grazie ai corsi
di guida sicura organizzati da Wakegranturismo
e studiati per ogni livello di automobilista
L
L’emozione di guidare sull’asfalto del circuito più veloce del mondo, unita all’opportunità unica di imparare i “trucchi” per condurre l’automobile con maggiore sicurezza sulle strade che percorriamo tutti i
giorni. Questo è quanto può derivare dalla partecipazione a uno dei corsi di guida sicura che, proprio
su questa storica pista, vengono organizzati da Wakegranturismo, società che si occupa anche della
“circolazione turistica” dell’autodromo di Monza, il
cui Amministratore Delegato è Mattia Boccardo.
Signor Boccardo, ci spiega in che cosa consiste un corso di guida sicura?
«Si tratta di una mezza giornata in cui si viene preparati alla guida quotidiana delle automobili. I corsi vengono eseguiti con macchine Punto
Abarth sui grandi piazzali dell’autodromo di Monza e mirano a risolvere nove tipologie di esercizi.
Si tratta di spazi su cui vengono predisposti percorsi in cui vengono via via mutate le condizioni
stradali attraverso l’utilizzo di birilli, segnalatori,ostacoli di vario genere, parti dell’asfalto bagnato...».
Il partecipante al corso arriva dunque all’autodromo, si mette in
auto e comincia a provare le varie situazioni...
«Non subito, prima
assiste a una lezione
teorica in cui si descrive
come ci si deve predisporre alla guida. La posizione sul sedile, per
esempio, è molto importante: bisogna stare alla
giusta distanza dal volante e dai pedali. Altra
cosa da tenere sempre
CONDIZIONI DI GUIDA AL LIMITE
Nel corso base di guida sicura il pilota viene affiancato
da un istruttore che lo aiuta ad affrontare gli esercizi
studiati per mettere alla prova la sua tecnica di guida.
96 PLEIADI
presente è come si deve tenere il volante. Alla fine
della teoria sono illustrati i nove esercizi previsti dal
corso, dopo di che si può finalmente salire in auto.
Il pilota viene affiancato da un istruttore che lo segue e lo guida nel percorso».
In che cosa consistono gli esercizi che vengono eseguiti durante il corso?
«Si affrontano le classiche situazioni limite della guida di tutti i giorni. Si parte dalla frenata controllata – con asfalto asciutto e bagnato, con o senza ABS
– per arrivare all’imbocco della curva, con approfondimento sulla tecnica del controsterzo. E a conclusione del corso viene svolta una mini-gara di velocità, con tempi registrati. Il diploma rilasciato dipende
anche dal risultato ottenuto in quest’ultima prova».
Questo è il corso di guida base, ma voi ne
organizzate anche di altri tipi. Ce li può illustrare brevemente?
«Ci sono anzitutto i Corsi Pista Dinamica da
svolgersi anch’essi con l’affiancamento dell’istruttore, pensati per chi ha già un’esperienza di pista
e vuole affinare le proprie tecniche di guida. Poi i
corsi Pista Ewo WGT, riservati a coloro che hanno già partecipato al corso guida Pista Dinamica
e che si svolgono con auto con oltre 350 cavalli
di potenza. L’obiettivo, in questo caso, consiste nel
perfezionare tutte le tecniche, prestando grande
attenzione ai particolari che contribuiscono ad aumentare la velocità in pista. Infine ci sono i corsi
Pista WGT, nel corso dei quali possono essere utilizzati diversi modelli di autovetture GT, con i quali “saggiare” la pista di Monza».
Per chiudere, chi sono i partecipanti-tipo dei
vostri corsi?
«Sono di due tipi. Da una parte i neopatentati che vogliono acquistare padronanza del mezzo in condizioni un po’ più difficili del normale e
soprattutto con situazioni particolari improvvise.
Dall’altra coloro che amano la guida su pista e che
hanno però ancora dei margini per “aumentare”
il proprio concetto di velocità».
AUTO IN PISTA
Wakegranturismo mette
a disposizioni auto più
o meno potenti, a seconda
del grado del corso.
Si va dalle grintose
Punto Abarth alle potenti e
spettacolari Gran Turismo.
Vola online e guida sicuro
A
cquistando biglietti aerei attraverso
il sito www.creval.it, nella pagina
“Biglietteria aerea” della sezione
banc@perta, è possibile ricevere
un voucher valido per un corso di Guida
Sicura presso l’Autodromo Nazionale
di Monza. Per farlo è sufficiente accedere
al motore di ricerca dell’agenzia viaggi
Trans Global Tours – partner di Creval –,
cercare il volo di proprio interesse e
acquistarlo subito con addebito sul conto
corrente, senza commissioni bancarie.
I biglietti arriveranno nella casella di posta.
Fino al 19 febbraio 2014 è valida la
promozione “Fly&Safe Drive”, per la quale
acquistando viaggi, biglietti aerei o altri
servizi a marchio Trans Global Tours
attraverso banc@perta, al raggiungimento
di 15 acquisti e suoi multipli si riceverà in
omaggio il voucher gratuito per il corso.
Per poter eseguire queste operazioni
occorre disporre dell’accesso
in banc@perta, il servizio di home
banking gratuito del Gruppo Creval.
Operazione a premi indetta da b.b.b. srl valida
dal 20/02/2013 al 19/02/2014. Le immagini dei premi
sono a titolo illustrativo. Messaggio pubblicitario con
finalità promozionale. Il servizio “Biglietti aerei on line”
è disponibile nei giorni feriali, dalle ore 8 alle ore 18.30.
Le condizioni economiche e contrattuali del servizio
banc@perta sono dettagliate nei “fogli informativi”
disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito
www.creval.it nella sezione trasparenza.
PLEIADI 97
Sei mesi di sport (maggio-ottobre 2013)
Appuntamenti sponsorizzati
dal Gruppo bancario Credito Valtellinese
Campionati Italiani Assoluti di Atletica
Foto: Luca Gianatti
Dal 26 al 28 luglio si sono svolti all’Arena Gianni Brera i campionati
dedicati a Pietro Mennea, campione scomparso lo scorso 21 marzo.
Valtellina Basket Circuit 2013
XXXI edizione per la “summer league” più
importante del panorama della pallacanestro
europea, con squadre italiane e straniere.
4° Leo Creval Golf Trophy
Consueto successo per il torneo
a scopo benefico organizzato alla
Pinetina di Appiano Gentile il 25 maggio.
ATP Tour Challenger Credito
Valtellinese “Città di Como”
Il ritiro del Torino a Bormio
Lo spagnolo Carreno Busta si è
Dal 14 al 28 luglio Bormio ha ospitato
il Torino Calcio: tre le amichevoli disputate, con
Bormiese, Calcio Lecco 1912 e Virtus Entella.
aggiudicato per la seconda volta il torneo
di singolare giocato sui campi in terra
rossa posti in riva al lago di Como.