Monza, fra natura, arte e lavoro Artigiani, tradizione e innovazione
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Monza, fra natura, arte e lavoro Artigiani, tradizione e innovazione
PLEIADI ECONOMIA C U LT U R A N° 63 - Semestrale - Ottobre 2013 SOLIDARIETÀ TERRITORIO SPORT CREVALMAGAZINE LA TUA BANCA Artigiani, tradizione e innovazione SOCIOINCREVAL 150 partner, tante occasioni per i Soci UN WEEK END A... Monza, fra natura, arte e lavoro EDITORIALE A sostegno della nostra clientela È fondamentale superare definitivamente questa fase di incertezza, per consentire alle banche italiane di recuperare la fiducia dei mercati internazionali I Miro Fiordi - Amministratore Delegato Credito Valtellinese Il Gruppo Creval si lascia alle spalle un primo semestre certamente complesso, in linea con l’andamento generale, anche se qualche timida sfumatura di sereno sembra fare capolino per l’economia italiana, segnatamente per quanto riguarda gli indicatori di fiducia, che normalmente anticipano il cambiamento del ciclo economico. Sarà comunque una ripresa lenta, in cui il fattore disoccupazione, specie giovanile, influirà sensibilmente e ci vorranno diversi anni per recuperare la ricchezza “distrutta” durante questa crisi. Gestione operativa migliorata Secondo le più recenti stime della Banca d’Italia il PIL del nostro Paese dovrebbe contrarsi nel 2013 dell’1,9%, dopo 8 trimestri consecutivi di flessione. L’Italia rimane al centro dell’attenzione sia in Europa che nel Mondo. L’instabilità politica non piace agli investitori internazionali e per le banche determina il permanere di costi di raccolta penalizzanti. Superare definitivamente questa fase di incertezza è fondamentale, poiché consentirebbe alle banche italiane di recuperare la fiducia dei mercati internazionali, riducendo in prospettiva i costi della raccolta all’ingrosso e, di conseguenza, i tassi sui prestiti applicati alla clientela. In questo contesto, nei primi sei mesi dell’anno, il Gruppo Creval ha molto lavorato per migliorare il risultato della gestione operativa, che si è attestato a 140 milioni di euro, in crescita dell’11,5% su base annua. Tale risultato è la sintesi, sul fronte dei ricavi, di iniziative strutturate di miglioramento della “forbice” fra i tassi attivi e passivi, che ha consentito di incrementare il margine di interesse rispetto all’ultimo trimestre del 2012, 4 PLEIADI Miro Fiordi, Amministratore Delegato Credito Valtellinese. e delle iniziative commerciali preordinate al collocamento di nuovi prodotti per la clientela. In questo contesto, il primo semestre ha visto il pieno sviluppo della partnership nel settore del risparmio gestito con Anima SGR – cui il Creval ha ceduta la propria “fabbrica” di asset management a fine 2012 – e l’avvio operativo della collaborazione con IBL Banca nell’ambito dei finanziamenti personali, nella forma tecnica della cessione del quinto dello stipendio. Sul fronte dei costi operativi, l’implementazione dell’accordo sindacale siglato ad agosto 2012 ha consentito una riduzione significativa dei costi del personale, in calo del 6,3% rispetto a giugno 2012. Positivi effetti sui costi operativi sono stati conseguiti attraverso ulteriori operazioni di razionalizzazione del Gruppo; nel periodo si è dato corso infatti alla fusione di Deltas nella Capogruppo e alla cessione di Aperta Fiduciaria a Istifid – nostra partecipata al 30% circa – pervenendo a una ulteriore semplificazione della struttura del Gruppo. Continua la riorganizzazione della rete filiali del Gruppo, secondo due direttrici: da un lato, il trasferimento degli sportelli in perdita in aree territoriali più interessanti e, dall’altro, alleggerendo le filiali più piccole, che diventano in prospettiva sportelli “satellite” di agenzie più strutturate, dedicate ai servizi di consulenza per la clientela. In questo quadro, l’azione della rete commerciale ha visto la realizzazione di alcuni obiettivi significativi. Il rapporto impieghi/depositi è stato ricondotto, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico, sotto il 100%, al fine di preservare elevati livelli di liquidità; è altresì significativo citare l’ampliamento della base clienti, che, a fine giugno, ha raggiunto le 941.000 unità circa (+2,6% rispetto a giugno 2012), con un tasso di fidelizzazione del 97%. Le operazioni, effettuate nel semestre, preordinate a ottimizzare ulteriormente le attività di rischio e il portafoglio partecipativo – con la vendita dell’interessenza in Banca di Cividale, nel contesto di un rinnovato accordo di collaborazione industriale, e in Aperta Fiduciaria – hanno consentito il rimborso dei “Tremonti Bonds”, in linea con gli obiettivi industriali del Gruppo. Importante è stato anche il sostegno dei Soci, che hanno sottoscritto le azioni rivenienti da Warrant 2014 Credito Valtellinese per oltre 20 milioni di euro. Una buona capacità di erogazione Il livello di patrimonializzazione in essere – il core capital ratio risulta pari all’8% circa, mentre il total capital ratio si attesta all’11,1% – ci rende fiduciosi in termini di solidità patrimoniale. Nei primi sei mesi dell’anno, il Gruppo ha mantenuto, grazie alle operazioni di rafforzamento patrimoniale realizzate, una buona capacità di erogazione; i finanziamenti concessi nel periodo sono stati pari a circa un miliardo di euro, di cui 700 milioni circa alle imprese e 300 alle famiglie. Molto importante in tale contesto sono state alcune collaborazioni: innanzi tutto, con i consorzi fidi, EQUILIBRIO TECNICO Il Gruppo Credito Valtellinese ha rafforzato la liquidità e la patrimonializzazione e ha snellito la propria struttura, per rispondere al mercato con efficacia e costi minori. che ci hanno consentito di aumentare il credito alle imprese, anche attraverso le garanzie offerte dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI. In prospettiva, l’accordo firmato con il FEI a luglio scorso ci consentirà di erogare fino a 100 milioni di euro di nuovi credito alle PMI, in particolare per progetti di innovazione di prodotto e processo. Navighiamo, dunque, in tempi di crisi, che ci accompagneranno ancora per un periodo non breve. Il Gruppo ha rafforzato i propri profili di equilibrio tecnico – la liquidità e la patrimonializzazione – e ha snellito la propria struttura, per rispondere con maggiore efficacia al mercato e con costi minori. La redditività certamente soffre, perché il c.d. “costo del credito” rimane alto a causa della difficoltà che vivono ormai da sei anni PMI e famiglie. Teniamo la barra dritta, perseguendo con determinazione gli obiettivi strategici che ci siamo dati e siamo convinti che la ripresa economica, seppur timida, che va profilandosi ci troverà rafforzati, pronti a sostenere la nostra clientela. PLEIADI 5 SOMMARIO - N° 63, ottobre 2013 ECONOMIA 8 12 16 24 30 SPECIALSOCIO 1 Dati primo semestre 2013. Accordi FEI e Istifid. Premio alla Carta dei Valori SPECIALSOCIO 2 SocioInCreval, tante occasioni per tutti. Con Sepa, Europa ancor più unita IL PUNTO In attesa dello slancio. CamCom Monza e Brianza: aziende nostro valore PRODOTTI E PROGETTI Artigiani, fra tradizione e innovazione. Il concorso “Realizzare l’improbabile” IMPRESE E MERCATI Marco Fortis, Fondazione Edison: «Anche l’Italia ha il suo petrolio» SPAZIO AMICO 34 IL PERSONAGGIO Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, l’uomo da un milione di copie 38 L’AZIENDA Il Gruppo Iperal e i suoi iperstore, al primo posto la qualità 44 L’EVENTO “Il capitale umano”, ultimo film di Virzì, una storia di ordinari conflitti FAMIGLIA 48 I FINANZIAMENTI Rendi i tuoi acquisti più leggeri con la linea di prodotti “FidoAperto” 52 NUOVI PRODOTTI Per fortuna c’è Armonia 2.0. Le carte di credito CartaSi TERRITORIO 56 UN WEEK END A... Monza e la Brianza, quattro passi tra natura, arte e lavoro CULTURA 66 GLI EVENTI/1 Le spoglie di Don Bosco in Valtellina: «È la mia vita stare con voi» 70 GLI EVENTI/2 I cinquecento anni della chiesa di San Rocco a Sondrio 72 LE MOSTRE Tino Stefanoni, Bruno Bordoli Franco Grignani, Poesia Visiva 76 FORMAZIONE E ORIENTAMENTO Incontri sui nativi digitali. Costruire il paesaggio. Teatro incontro 80 I LIBRI “Phil Stern. Sicily 1943” e “Formazione al lavoro” SOLIDARIETÀ 83 GLI INTERVENTI A Finale Emilia è tornato l’asilo. I defibrillatori di Monza e Sondrio 84 I PROGETTI Progetto Slancio, a Monza una casa dove poter ritrovare la dignità 86 L’INIZIATIVA Caro papà Natale, cinque anni di sorrisi e 71 aule informatiche SPORT 90 GLI ATLETI Una squadra vincente, composta dai sei campioni sostenuti da Creval 95 GLI EVENTI Caiolo, il ritorno di Manassero alla Pro-Am benefica valtellinese 96 I CORSI Lezioni di guida sicura all’autodromo di Monza, pensando alla sicurezza 98 SEI MESI DI SPORT I principali eventi sponsorizzati dal Gruppo Creval negli ultimi mesi 6 PLEIADI 56 Monza e la Brianza A pochi chilometri da Milano, la città famosa per il parco e per il Gran Premio di Formula 1 è riconosciuta come la capitale della Brianza, area ricca di bellezze naturali e tra le più produttive d’Italia. Il settore artigianale lombardo, fra tradizione e innovazione La vittoria nel concorso “Realizzare l’improbabile” permetterà a venti realtà artigiane di mostrare il loro grado di modernità attraverso la realizzazione di un film. 24 34 L’uomo da un milione di copie Tiziano Sclavi, il creatore di Dylan Dog, il personaggio dei fumetti che ha riscosso più successo di sempre in Italia, ci parla della sua grande passione, quella per gli animali. Pleiadi Periodico semestrale. N° 63, ottobre 2013 Editore Credito Valtellinese Direttore responsabile Roberto Grazioli Comitato di redazione Luciano Camagni, Umberto Colli, Tiziana Colombera, Raffaella Cristini, Enzo Rocca, Franco Sala, Mauro Selvetti Coordinamento editoriale Christian Moretti Responsabile di redazione e realizzazione editoriale Luca Palestra Via Paolo da Cannobio 37 20122 Milano Progetto grafico e impaginazione CarBer (art director) Davide Sala (grafica e pre-stampa) Hanno collaborato Storia di ordinari conflitti “Il capitale umano”, undicesimo film di Paolo Virzì, racconta le vicende di due famiglie coinvolte in una storia noir. 72 Le mostre d’arte 44 Gli eventi organizzati dalla Fondazione. Da Tino Stefanoni a Bruno Bordoli, da Franco Grignani alla corrente Poesia visiva. Anna Acquistapace, Dario Albertoli, Gabriella Armanasco, Paolo Baroli, Michela Beltrama, Attilio Bertini, Beatrice Bettini, Marta Bongini, Simona Bonomelli, Marco Bormolini, Tiziana Camozzi, Ugo Colombo, Chiara Cornalba, Paola Cottica, Giovanni De Agostini, Michele De Dosso, Monica Dioli, Daniela Fallati, Cinzia Franchetti, Francesca Galimberti, Maria Teresa Giancola, Fernando Grattirola, Leo Guerra, Astrid Ivone, Camilla Marini, Angelo Mascheroni, Silvia Paindelli, Michele Petrelli, Vittorio Pontoni, Raffaella Premoli, Cristina Quadrio Curzio, Simona Rainoldi, Stefano Ranucci, Stefania Resnati, Cristina Rizzi, Gianmario Schiavetti, Monica Sironi, Daniela Tortorella Redazione Credito Valtellinese c/o Direzione Mercato Piazza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio [email protected] Immagine di copertina Clickalps.com Fotografie Archivio Gruppo Creval, Simone Bracchi, Shutterstock Stampa RDS Webprinting Srl via Belvedere 42 20043 - Arcore (Mb) Stampato in 130.000 copie Spedizione ap 70% - Sondrio Autorizzazione del Tribunale di Sondrio n. 167 del 15 gennaio 1985 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003 Una squadra vincente I sei atleti sostenuti da Creval, campioni di discipline sportive molto diverse fra loro. 90 Credito Valtellinese S.c., Capogruppo del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento e Responsabile del trattamento per le società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a: [email protected] PLEIADI 7 ECONOMIA SPECIALSOCIO 8 PLEIADI C’è SOLIDITÀ patrimoniale La gestione operativa del Gruppo Creval è in miglioramento su base annua, grazie alla crescita dell’attività finanziaria e alla flessione dei costi operativi. E il rimborso dei “Tremonti Bond” non ha richiesto alcun aumento di capitale I I risultati consolidati al 30 giugno 2013 – approvati dal Consiglio di Amministrazione il 6 agosto – riverberano le difficoltà del quadro economico generale e del contesto operativo del settore. Il risultato netto della gestione operativa è tuttavia in miglioramento su base annua, sostenuto dai risultati dell’attività finanziaria e dalla flessione dei costi operativi. Tra gli aspetti positivi, proprio nel difficile contesto operativo e di mercato, la solidità patrimoniale anche dopo il rimborso, su conforme autorizzazione della Banca d’Italia, dei cosiddetti “Tremonti bond” per 200 milioni di euro, senza necessità di ricorso al mercato per nuovi aumenti di capitale. Capitalizzazione appropriata Gli interventi già attuati, unitamente alle ulteriori operazioni di capital management pianificate per il secondo semestre 2013, consentiranno il mantenimento di un livello di capitalizzazione più che appropriato rispetto al livello minimo individuato dalla Banca d’Italia per il Creval, anche in vista dei nuovi requisiti richiesti da Basilea III. Al 30 giugno 2013 i crediti verso la clientela, pari a 20,8 miliardi di euro, sono in contrazione rispetto a dicembre 2012, con un andamento, coerente con quello di settore, che riflette la debolezza della domanda, principalmente delle imprese per via del- la flessione degli investimenti, mentre il perdurare della recessione economica incide sulla qualità del credito, con crediti deteriorati netti che raggiungono 2,5 miliardi di euro. La raccolta diretta – pari a circa 21,2 miliardi di euro – è in flessione su dicembre 2012 per effetto della riduzione della componente istituzionale, mentre la dinamica della raccolta indiretta – quasi 10,9 miliardi – permane condizionata dalla volatilità dei mercati finanziari. Attività finanziaria in salita I risultati economici del primo semestre principalmente risentono del livello dei tassi a breve termine stabilmente assestati su valori prossimi al minimo 11 storico. Il margine di in- 1 teresse – 219 milioni di 231 22 euro – è in diminuzione 29 su base annua, ma in mi8 glioramento rispetto al primo trimestre 2013. Le 14 commissioni nette – 131 milioni di euro – sono in leggero aumento, mentre il risultato dell’attività finanziaria, pari a oltre 38 milioni di euro, evidenzia un progresso sensibile sia su base annua che sul primo trimestre dell’anno. I proventi operativi raggiungono 400 milioni di euro con un leggero 30 MILIARDI DI EURO Il totale dell’attivo del primo semestre 2013 ha superato i 30 miliardi di euro, dato superiore rispetto a quello registrato un anno fa e alla fine del 2012. 542 Gli sportelli del Gruppo Creval 37 3 52 134 DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2013 Dati patrimoniali Crediti verso clientela Totale dell’attivo Raccolta diretta da Clientela Raccolta indiretta da Clientela 30/06/2013 20.802.952 30.070.852 21.175.548 10.868.016 31/12/2012 22.007.837 29.896.063 22.102.650 11.200.816 var.% -5,47 0,58 -4,19 -2,97 30/06/2012 22.396.609 29.716.735 21.737.176 11.377.323 var. % -7,12 1,19 -2,58 -4,48 Dati espressi in migliaia di euro PLEIADI 9 ECONOMIA SPECIALSOCIO Ceduta Aperta Fiduciaria a Istifid, l’operatore indipendente di cui Creval è azionista al 28,7% Un accordo nel segno dell’ottimizzazione delle risorse C redito Valtellinese e Istifid Società Fiduciaria e di Revisione hanno sottoscritto un accordo – entrato in vigore il 1° luglio 2013 – che prevede la cessione dell’intera partecipazione di Creval in Aperta Fiduciaria a Istifid per un controvalore in linea con il valore di carico nel bilancio di Creval. Istifid è uno dei principali operatori indipendenti per la fornitura di servizi fiduciari, societari e di organizzazione aziendale. Credito Valtellinese ne è azionista di riferimento, con una partecipazione pari al 28,7%. Aperta Fiduciaria svolge attività che concernono l’amministrazione di beni per conto terzi, la relativa intestazione e la rappresentanza di azionisti e obbligazionisti. L’accordo di partnership rientra nell’ambito degli obiettivi definiti dal Piano Strategico 2011-2014 del Gruppo Creval, che prevede l’attuazione di una semplificazione della struttura societaria e organizzativa del Gruppo e di un’ottimizzazione dell’allocazione delle risorse e del capitale fra le diverse aree di business, con l’ulteriore focalizzazione dell’operatività sul retail banking. L’accordo consentirà a Istifid di ampliare il proprio bacino potenziale di clientela, puntando sulla crescita della propria attività. 918.110 926.887 ACCORDO SOTTOSCRITTO L’amministratore Delegato Credito Valtellinese, Miro Fiordi, stringe la mano a Simonetta Parravicini, Direttore Generale di Istifid. DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2013 EVOLUZIONE NUMERO DI CLIENTI DEL GRUPPO INCREMENTO +2,6% Tali propositi potranno trovare attuazione grazie alla collaborazione a lungo termine, attiva dal 1° luglio, che prevede un’azione congiunta tra i due soggetti in relazione all’acquisizione da parte di Istifid – tramite la neo acquistata Aperta Fiduciaria – di mandati fiduciari provenienti da clienti del Gruppo Creval. Un’operazione che trova il suo naturale sbocco nella fusione per incorporazione di Aperta Fiduciaria operata da Istifid a partire dalla fine del 2013. Dati economici Margine d’interesse Proventi operativi Oneri operativi Risultato netto gest. operativa Utile del periodo 941.880 1° Sem 2013 219.157 399.754 (259.568) 140.186 2.832 1° Sem 2012 236.835 396.792 (271.072) 125.720 28.451 var% -7,46 0,75 -4,24 11,51 -90,05 Dati espressi in migliaia di euro 30.06.12 31.12.12 30.06.13 CLIENTI IN CRESCITA Rispetto alla fine del primo semestre del 2012, il numero dei clienti al 30 giugno 2013 è aumentato di 23.770 unità, con un incremento del 2,6%. 10 PLEIADI aumento rispetto al primo semestre 2012, decisamente più sensibile sul primo trimestre 2013. Gli oneri operativi, pari a 260 milioni di euro, sono in riduzione del 4,2% su base annua, grazie agli effetti positivi delle azioni di rigoroso controllo e contenimento strutturale intraprese. Il risultato netto della gestione operativa si attesta quindi a 140 mi- lioni di euro, in aumento di oltre l’11% rispetto allo scorso anno, mentre il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte – tenuto conto delle rettifiche per il rischio di credito – si rappresenta in 22 milioni di euro. Dedotti gli oneri fiscali del periodo – 18 milioni di euro – e gli utili di pertinenza di terzi, il risultato netto di periodo si attesta a 2,8 milioni di euro. Accordo tra Gruppo Creval e Fondo Europeo per gli Investimenti A sostegno delle imprese innovative G razie all’accordo sottoscritto col FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti, organo del Gruppo BEI specializzato nelle agevolazioni per l’accesso al credito) il Gruppo Credito Valtellinese mette a disposizione delle imprese italiane orientate all’innovazione un plafond di 100 milioni di euro per finanziamenti a condizioni particolarmente favorevoli, con il supporto della garanzia del FEI a valere sul 50% dell’importo erogato. «Considerato il contesto particolarmente incerto per le società che incontrano difficoltà di accesso al credito – ha dichiarato l’AD del Credito Valtellinese, Miro Fiordi –, questo accordo rappresenta un segno tangibile e una forte azione intesa a rafforzare le relazioni tra il Gruppo Creval e le imprese». I nuovi finanziamenti proposti hanno un importo minimo di 25mila euro e un massimo di 3 milioni di euro, con durata fino a 7 anni. Sono rivolti alle PMI che necessitano di finanziamenti per investimenti a sostegno di ricerca, sviluppo e attività innovative. L’accordo è stato sottoscritto nell’ambito del Risk Sharing Instrument (RSI), iniziativa congiunta del Gruppo Banca Europea per gli Investimenti e della Commissione Europea, con l’obiettivo di incoraggiare le banche a sostenere le PMI e le “Small Mid-caps” (aziende con meno di 500 dipendenti) che hanno bisogno di finanziamenti per investimenti o di capitale a sostegno delle attività rivolte all’innovazione. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato occorre far riferimento ai fogli informativi e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione dei finanziamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della banca e, in ogni caso, può avvenire solo nei limiti del plafond disponibile pari a complessivi Euro 100.000.000 di capitale erogato. Menzione speciale ottenuta da Sodalitas relativa all’ambito “Persona e Lavoro” Un premio alla Carta dei Valori del Gruppo Creval a Carta dei Valori del Gruppo Creval, disponibile sul sito www.creval.it, è stata premiata con una menzione speciale da Sodalitas all’interno delle iniziative di sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa. Il riconoscimento, relativo all’ambito “Persona e Lavoro”, premia le imprese e le organizzazioni che valorizzano con efficacia il proprio impegno socialmente responsabile. La Carta deiValori indica i principi su cui il Gruppo Creval fonda la propria identità distintiva,“contraddistinta dalla tensione a operare per una crescita sostenibile, come definita all’interno del Piano strategico”. Questi gli otto valori in cui tutti i dipendenti sono chiamati a riconoscersi: L 1. Integrità e responsabilità verso la Collettività 2. Competenza non solo tecnica ma anche in termini di efficienza ed efficacia 3. Coerenza di azione 4. Cultura del servizio,della fiducia e del merito nell’operatività quotidiana 5. Spirito cooperativo individuale e condiviso, in linea con la natura di Gruppo a matrice popolare 6. Senso di appartenenza,inteso come coesione 7. Orientamento al cambiamento per comprendere velocemente il mutare del contesto e fornire risposte flessibili e personalizzate 8. Innovazione per la sostenibilità al servizio del Gruppo e della Comunità. PLEIADI 11 ECONOMIA SPECIALSOCIO SocioInCreval, occasioni per tutti Il programma di servizi e sconti studiato per i Soci, conta più di 150 partner per oltre mille punti vendita A di Roberto Grazioli - Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval A sei mesi dal lancio, prosegue il cammino di SocioInCreval, il programma studiato e sviluppato per offrire ai Soci Creval una serie di agevolazioni e sconti su prodotti e servizi messi a disposizione dalla Banca e dai partner commerciali. Gli esercenti – ristoranti, alberghi, negozi, teatri, terme, parchi giochi, ecc. – che offrono uno sconto ai nostri Soci, hanno superato la soglia di 150, con oltre mille punti vendita sparsi su tutto il territorio nazionale. Un numero più che triplicato rispetto al dato di partenza, dovuto anche alla modalità di adesione semplice e immediata, che può essere fatta direttamente dal sito www.socioincreval.it, compilando un form sintetico. La pagina Facebook del programma supera oggi 2.700 Fan e, grazie alla costante collaborazione dei partner, ha arricchito notevolmente i propri contenuti. Attraverso questa pagina i Soci possono Che cosa bisogna fare per usufruire degli sconti I 120mila Soci Creval stanno dimostrando interesse per l’iniziativa. Ogni giorno telefonano al numero verde 800.184.919, scrivono all’email [email protected] per avere spiegazioni o esprimere curiosità sull’iniziativa. Il consiglio per il Socio è quello di leggere bene le modalità di accesso agli sconti presenti sul sito www.socioincreval.it. Per alcune convenzioni, oltre all’esibizione della tessera 12 PLEIADI SocioInCreval è necessario stampare un coupon, mentre per le modalità online bisogna spesso richiedere un codice di accesso e fornire il numero identificativo della tessera personale. Il sito internet è uno strumento indispensabile per conoscere le modalità per usufruire degli sconti. In ogni caso bisogna fare presente sempre, in particolar modo nei ristoranti convenzionati, che si è Soci Creval ed esibire la tessera prima dell’emissione dello scontrino o della fattura. ORA È PIÙ FACILE INDIVIDUARLI Gli oltre 1.000 punti vendita che offrono sconti ai Soci Creval sono individuabili grazie alle vetrofanie distribuite a tutti gli esercizi convenzionati. PLEIADI 13 ECONOMIA SPECIALSOCIO UNA CARTA TUTTA D’ORO A sinistra, la tessera associativa personalizzata che consente, una volta presentata, di ottenere i vantaggi e gli sconti offerti dai partner che aderiscono a SocioInCreval. restare aggiornati sulle offerte e sulle promozioni, sulle new entry in SocioInCreval e possono interagire direttamente con il team SocioInCreval, lasciando commenti, o cliccando su “Mi piace”. I visitatori unici del sito www.socioincreval.it sono stati invece oltre 30mila. Il sito espone nel dettaglio tutte le offerte e, soprattutto, spiega come sia possibile accedere agli stessi sconti. Pepito: un testimonial Vetrofanie e APP davvero simpatico Per consentire ai Soci di poter sfruttare i vanPepito, l’ovetto testimonial di SocioInCreval, è stato taggi offerti, ai partner sono state distribuite le disegnato in diverse versioni che lo ritraggono in molteplici vetrofanie SocioInCreval che, una volta espopose che richiamano le offerte commerciali presenti ste, consentono ai Soci di identificare immenel programma: mentre fa shopping, è alle terme, pratica diatamente gli esercizi commerciali aderenti al sport, è in vacanza... Sempre sorridente e simpatico, Pepito programma. È stata lanciata inoltre la APP Sosarà l’immagine di copertina di quaderni, disponibili per ogni cioInCreval grazie alla quale i Soci possono rincliente nelle filiali Creval, che avranno come destinatari tracciare direttamente dal proprio smarthphoi bambini e, perché no, anche chi bambino non lo è più. ne o tablet l’indirizzo dei punti vendita che aderiscono al programma. Ovunque ci si trovi, in tutta Italia, l’applicazione permette con È stata creata l’APP SocioInCreval con cui è possibile trovare pochi click di sco- gli esercenti partner più vicini o in una data località prescelta prire le opportunità offerte da SocioInCreval presenti nelwww.socioincreval.it, vengono pubblicati gli le vicinanze del luogo in cui ci si trosconti dei partner rivolti ai Soci e le offerte va in quel momento o in una dispeciali last minute, valide per periodi liversa località selezionata. mitati, con sconti consistenti rispetto ai norL’APP fornisce inoltre una mali prezzi di listino. scheda che descrive l’attiI partner commerciali SocioInCrevità dei partner, i dettagli val sono per circa il 70% in Lombardell’offerta esclusiva per i dia, in prevalenza nelle provincie di Soci e il percorso da seguiSondrio e Milano. re per raggiungere l’eserciTra gli aderenti vi sono tutzio selezionato. L’APP è ditavia anche diversi esercenti di sponibile gratuitamente per altre regioni, come PiemonApple, Android e Windows. te, Lazio e Sicilia. Hanno inoltre aderito all’iniziativa, in Le offerte last minute qualità di partner, brand di dei partner prestigio che possono vanOgni giorno sulla pagina Fan tare una diffusione sull’inteFacebook di SocioInCreval e sul sito ro territorio Italiano. 14 PLEIADI il 1° febbraio 2014 il sistema Con SEPA l’Europa Nasce unico europeo dei pagamenti in euro sarà ancora più unita È ormai imminente la “SEPA End Date”, ovvero l’importante scadenza del progetto europeo finalizzato alla realizzazione dell’area unica dei pagamenti in euro (Single Euro Payments Area) in cui tutti – cittadini, imprese e operatori economici – saranno in grado di effettuare e ricevere pagamenti in euro in Europa (ovvero i 28 Paesi aderenti all’Unione Europea oltre a Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera e Principato di Monaco), a partire da un singolo conto bancario o utilizzando un'unica carta di pagamento, con la stessa facilità e sicurezza su cui possono contare attualmente nel proprio contesto nazionale, alle stesse condizioni e con gli stessi diritti e obblighi. Dal 1° febbraio bonifici e addebiti diretti nazionali (RID) saranno sostituiti definitivamente dai corrispondenti strumenti di pagamento paneuropei: Sepa Credit Transfer (SCT) e Sepa Direct Debit (SDD). L’11 ottobre a Sondrio si è svolto un evento sul nuovo sistema europeo di incassi e pagamenti N Nell’impegnativa migrazione alla SEPA che vedrà coinvolte le imprese, chiamate ad adeguare le proprie procedure ai nuovi standard europei, si intensificano le iniziative del Gruppo Creval volte ad accompagnare la clientela nel processo di aggiornamento. Venerdì 11 ottobre si è svolto a Sondrio l’evento “SEPA - il nuovo sistema europeo di incassi e pagamenti. Le risposte Creval per le Imprese”, che ha visto la partecipazione di numerose aziende, enti e operatori commerciali, interessati a comprendere le principali novità e i previsti cambiamenti introdotti per l’esecuzione di pagamenti e la ricezione di incassi a partire dal 1° febbraio 2014. Dopo il saluto d’apertura del Condirettore Generale della banca, Luciano Camagni, la mattinata è proseguita con gli interventi di Massimo Battistella, Responsabile Ciclo Attivo Servizi di Amministrazione Telecom Italia e Responsabile Commissione Pagamenti AITI (Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa), e di Francesco Panzeri, Business Consultant in DDway (società specializzata nella consulenza su sistemi di incasso e pagamento). Nell’ambito del suo intervento, Battistella ha illustrato le tempistiche, le criticità e le opportunità per le imprese connesse all’avvento della SEPA, mentre Panzeri ha approfondito i passi che l’azienda deve compiere per l’adeguamento agli strumenti di incasso e pagamento sotto l’aspetto operativo/procedurale e di standard di formato. L’ultima parte del convegno si è concentrata sui servizi che il Gruppo Creval mette a disposizione della propria clientela per agevolare questa importante transizione. L’evento è stato trasmesso in streaming sul sito www.creval.it, dove è disponibile la registrazione degli interventi. Per maggiori informazioni è inoltre costantemente aggiornata su creval.it l’area SEPA, dove possono essere scaricate le Guide ABI che illustrano in modo semplice e chiaro i cambiamenti previsti per i consumatori e per le imprese. ANCHE PAESI NO UE Il nuovo sistema di pagamenti in euro coinvolge anche Paesi al di fuori della UE, tra i quali Svizzera, Norvegia e Islanda. Bonifico SEPA (SCT) I principali cambiamenti riguardano le imprese che dispongono bonifici mediante servizio di Internet banking della banca. In particolare dovranno adeguare, al più tardi entro il 1° febbraio 2016, i propri sistemi informativi per utilizzare i nuovi formati SEPA basati sugli standard internazionali XML nei tracciati di colloquio con la propria banca. Addebito SEPA (SDD) È un servizio di incasso basato sulla sottoscrizione da parte del debitore di un’autorizzazione (c.d. mandato) a prelevare i fondi direttamente dal proprio conto corrente. Il servizio di addebito diretto SDD si differenzia, a seconda della classificazione del cliente debitore, in due schemi: SDD “Core”, utilizzabile indistintamente per clienti debitori consumatori e non, e SDD “Business to Business”, riservato ai soli clienti debitori non consumatori. PLEIADI 15 ECONOMIA IL PUNTO CHIARI SEGNALI DI RIPRESA Se l’Italia ancora fatica a segnare punti decisi di miglioramento, dagli Stati Uniti e da altri Paesi europei sembrano giungere notizie incoraggianti: la crisi sembra stia mollando un po’ la morsa e si intravedono possibilità di ripresa per tutti. 16 PLEIADI In attesa dello SLANCIO Gli indicatori di sentiment hanno ricominciato a migliorare. Le speranze di ripresa hanno messo radici e stanno germogliando nell’economia reale L di Umberto Colli - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese L’economia mondiale ha ritrovato un minimo slancio dopo l’inatteso rallentamento del primo trimestre 2013. I dati che si sono susseguiti tra marzo e aprile delineavano, infatti, una nuova decelerazione della produzione e dei commerci internazionali. L’America e il Giappone si sono distinte dall’Europa. Mentre le prime due hanno attraversato gli ultimi sei mesi positivamente, l’Europa ha subito un rallentamento solo in parte inatteso, perché frutto della “coda” delle politiche di austerità intraprese dai Paesi periferici nel 2012, che hanno gravato sulle prospettive di rilancio come una zavorra. I consumi europei sono rimasti tiepidi, nel migliore dei casi, con una propensione alla spesa molto bassa, anche a causa della riduzione della disponibilità delle famiglie – su cui grava l’elevata disoccupazione, soprattutto giovanile – e della perdita di potere d’acquisto. L’intreccio tra crescita, consumi e scambi internazionali non ha lasciato indenne nemmeno la Cina, che ha subito una contrazione dell’export soprattutto verso l’Europa. Solo le più recenti rilevazioni hanno fornito un quadro in miglioramento anche per Pechino che, grazie alla stabilizzazione e al lento miglioramento dei consumi europei e americani, sta registrando un recupero nell’export. In questo frangente si attardano le economie emergenti, che ancora attendono di agganciarsi alla locomotiva cinese (per quanto riguarda i Paesi del Sud Est Asiatico), e agli USA (per quelli dell’America Latina). La recessione morde meno L’attività economica globale continua dunque a espandersi a ritmi tutto sommato modesti. Come sottolineato dal Presidente della BCE, Mario Draghi, nei suoi interventi più recenti, gli indicatori del clima di sentiment hanno mostrato un indebolimento a giugno per poi progredire uniformemente tra tutti i Paesi della UME nel corso dell’estate. La situazione non è però omogenea; ci troviamo di fronte a Paesi che sono tornati a crescere, come la Germania, e ad altri, come la Francia, in cui la contrazione è ormai alle spalle, mentre in Italia e Spagna è ancora prematuro parlare di ripresa, anche se la recessione morde meno e alcuni timidi miglioramenti sono stati compiuti. In particolare, in questi due Paesi la disoccupazione rimane estremamente elevata e costituisce il maggior fardello all’espansione. Gli europei consumano ancora poco Le difficoltà degli Stati a economie avanzate si sono ripercosse sui Paesi emergenti che hanno subito un deterioramento della crescita e delle prospettive di medio termine. Nel complesso delle economie di nuova industrializzazione, il principale indicatore della loro decelerazione è misurabile dai commerci internazionali, che hanno seguito nel corso dell’anno un trend inferiore a quanto il Fondo Monetario Internazionale si aspettava, a causa della debole domanda da parte dei consumatori europei, mentre quelli americani hanno ripreso a consumare, pur se a ritmi inferiori a quelli pre-crisi. ISCRIVITI ALLA “NOTA FINANZIARIA” DI CREVAL Accedi all’home banking banc@perta dal sito www.creval.it nell’area “Finanza/Dispositive” e attiva la funzione “Gestione newsletter finanziaria”. Riceverai gratuitamente sulla tua casella di posta elettronica una sintesi quotidiana dei dati macroeconomici e dei maggiori avvenimenti finanziari mondiali. PLEIADI 17 gary yim / Shutterstock.com ECONOMIA IL PUNTO Gli indici di Wall Street, in estate, tornati in prossimità dei massimi storici La Borsa americana sopra i livelli pre-bolla Internet ll’inizio di maggio 2013 il Presidente del Comitato dei Governatori della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha annunciato l’intenzione di modificare in senso meno espansivo la politica monetaria senza però definire una data di attuazione di tale scelta, limitandosi a indicare che qualora le condizioni dell’economia e del mercato del lavoro fossero migliorate avrebbe attuato una strategia “di rientro” impostata sulla gradualità. La reazione dei mercati è stata tempestiva (maggio) e i listini azionari si sono adeguati a questo nuovo scenario. Il mese di giugno è stato caratterizzato da un andamento negativo per le maggiori borse mondiali. Lo S&P500, nonostante fosse il mercato maggiormente coinvolto, ha registrato un calo mensile del 2,6%. Il Dax di Francoforte è disceso del 5%, mentre il FtseMib è arrivato a perdere il 12%, portando la performance annuale A 18 PLEIADI in territorio negativo. Gli indici europei e americani hanno successivamente trascorso un’estate tranquilla, nonostante nell’ultimo decennio le difficoltà e l’affanno dei listini si siano manifestati più volte in questo periodo, cogliendo di sorpresa gli investitori. Luglio è quindi stato un mese di risalita, con gli indici americani che sono tornati in prossimità dei massimi storici. Questi livelli, è bene sottolinearlo, sono superiori ai record raggiunti prima dello scoppio della bolla Internet tra il 1999 e il 2000 e prima della crisi dei sub-prime tra il 2007 e il 2008. La Borsa di Francoforte è stata l’unica, in Europa, ad avere una dinamica analoga a quella di Wall Street. Si è posizionata anch’essa, infatti, al di sopra dei precedenti massimi storici e anche durante l’estate, nonostante i sali e scendi, non li ha violati con nuovi ribassi. Meno brillante, ma pur sempre in risalita, è stata Parigi. Madrid e Milano hanno anch’esse proceduto tra alti e bassi muovendosi spesso in sintonia e coerentemente con l’andamento dello spread dei propri titoli statali rispetto al benchmark tedesco. L’andamento dei mercati azionari ha risentito delle tensioni geopolitiche nel Medio Oriente anche con una certa ampiezza. L’attuale stazionarietà della situazione ha però consentito agli indici azionari di riposizionarsi verso l’alto. 2000 LAST 3 MONTHS ON YEAR AGO 2002 2004 2006 2008 2010 Trade, per 12 months percentage change Come si evince dal grafico in alto, l’andamento trimestrale dei commerci mondiali segna un andamento debole e al di sotto delle performance realizzate dal 2000. Su base trimestrale l’interscambio globale è migliorato dello 0,3%, anche se si tratta di una minor crescita rispetto al primo trimestre del 2013. Nel complesso delle economie avanzate (USAGiappone-UEM) l’import del secondo trimestre ha evidenziato segni positivi solo per gli USA, mentre è rimasto invariato nelle altre due aree. Cresce l’export dell’America Latina L’export delle economie emergenti nello stesso arco di tempo è in flessione, anche se con andamento eterogeneo: da un lato se ne riscontra il calo in Asia ed Europa Centrale-Orientale, dall’altro se ne registra un incremento in America Latina, aiutato nei primi sei mesi dell’anno dall’indebolimento delle rispettive valute, contro euro e dollaro, che è stato più rapido e intenso della parabola seguita dalle monete asiatiche. In questo quadro, che si compone di scambi commerciali e tassi di cambio, l’unica valuta tra quelle dei Paesi emergenti ad apprezzarsi contro euro e dollaro, nei primi sei mesi dell’anno, è stato il renminbi cinese. Il trend degli scambi internazionali si mantiene dunque a livelli modesti, inferiori a quelli registrati nei precedenti 12 anni. Il Fondo Monetario Internazionale prevedeva, nel suo Outlook di gennaio, un tasso annuo di crescita dei commerci internazionali pari al 3,8%, mentre le rilevazioni da fine dicembre a giugno indicano un progresso tendenziale dell’1,6%. Si tratta di un indicatore importante che ci dice come la ripresa mondiale si stia materializzando, seppur in misura modesta. A riprova di queste considerazioni, anche l’Indice Dry Baltic, che sintetizza l’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle navi da cargo a livello mondiale e quindi è indicatore dell’andamento dei commerci, rimane su livelli minimi. Trattandosi di un indice finanziario che si collega all’andamento dell’economia reale con particolare riferimento ai commerci internazionali, potremmo interpretare il rialzo dell’ultimo mese come M R / Shutterstock.com 20 % 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 2012 COMMERCI STABILI Il grafico a lato evidenzia l’andamento trimestrale dei commerci mondiali. Il dato attuale risulta essere inferiore a quello del 2000, ma sembra essersi stabilizzato in attesa di una futura ripresa. una “scommessa” positiva che il mercato fa sulla base delle aspettative future, in coerenza con gli indicatori di sentiment che propendono per un recupero del quadro economico. Congiuntamente con le opinioni espresse dai maggiori centri di ricerca economica italiani ed esteri, possiamo ritenere che la fase più acuta della crisi sia alle nostre spalle. L’impegno a costruire un futuro più solido e proficuo non deve però disperdersi dentro facili ottimismi. La ripresa che stiamo sperimentando in Europa lascia sul terreno un tasso di disoccupazione del 12%, con picchi doppi in Spagna e Grecia. Per l’Italia il tasso di disoccupazione giovanile rimane preoccupante. Infatti, la media nazionale di questo aggregato ad agosto sfiorava il 40% con tassi record, in negativo, nel Mezzogiorno con oltre il 50%. Come emerso a livello europeo, il rilancio del Vecchio Continente non può prescindere da queste drammatiche evidenze e le azioni previste dall’Agenda 2020 delineano interventi improntati alla crescita “inclusiva”, proprio perché la ripresa non sia “senza occupazione”. Ripresa: l’Europa appare attardata A completamento del quadro delineato, risulta interessante verificare il posizionamento dei più importanti Paesi secondo la dinamica dei cicli economici, che si susseguono tra contrazione ed espansione. Come scritto in questa e nella precedente edizione primaverile di Pleiadi, l’economia americana è quella che grazie ai poderosi stimoli PLEIADI 19 ECONOMIA IL PUNTO Obbligazioni: la FED spinge al rialzo i rendimenti statunitensi, tedeschi e francesi La stabilità politica aiuta lo spread spagnolo annuncio da parte del Presidente della FED, Ben Bernanke, di voler rimodulare la politica monetaria americana ha avuto rilevanti conseguenze anche sulle curve dei rendimenti statunitensi. Dinamica che poi si è riflessa sulla curva tedesca e francese e, in ultima battuta, su quelle italiana e spagnola. Il Treasury a 10 anni, che costituisce un benchmark mondiale per i tassi degli investimenti a basso rischio, ha visto un sensibile rialzo dei rendimenti, passando dal minimo di inizio maggio (1,62%) all’attuale 2,68% (+66% in pochi mesi!). Il livello in cui si trova il Treasury è di poco inferiore al 3%, raggiunto nelle ultime sedute prima della chiusura di questa pubblicazione. La dinamica del decennale tedesco (Bund) è stata analoga. Il rendimento del titolo ritenuto meno rischioso dagli investitori internazionali tra quelli dei Paesi dell’euro zona è passato da un minimo storico di inizio maggio (1,17%), all’attuale 1,88%, (+63%). Anche il Bund per alcune sedute ha registrato massimi superiori al 2%, livello ritenuto, come il 3% per il Treasury, una resistenza psicologica da parte degli operatori istituzionali. Il BTP italiano a 10 anni non è stato immune da questi andamenti, anche se è doveroso sottolineare che la risalita del rendimento del benchmark italiano è stata inferiore a quella tedesca, se misurata in termini relativi. L’ 20 PLEIADI Spread BONOS-BTP 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 -20,0 1 gen 24 gen 18 feb 13 mar 5 apr Infatti, a fronte di un apprezzamento del Bund del 63%, la risalita del BTP è stata solo del 15%. Guardando ai valori assoluti, la risalita dei rendimenti tedeschi è stata di circa 73 centesimi, mentre solo di 54 per quelli italiani, e questo ha conferito stabilità allo spread Italia-Germania, che si è mosso da aprile a oggi nella parte bassa del range 230-300 bp. Attualmente il differenziale si posiziona in prossimità dei 235 bp e quindi in un’area che da molti viene considerata di tranquillità, sebbene gli auspici siano a favore di una compressione dei rendimenti italiani in modo da ridurre il costo del finanziamento del nostro debito pubblico, che staziona a 2.072 miliardi di euro. Tutto sommato anche le ultime turbolenze politiche italiane non hanno avuto ripercussioni sullo spread con la Germania anche se è doveroso evidenziare che si sono materializzate in termini relativi a favore dei titoli 30 apr 23 mag 17 giu 10 lug 2 ago 27 ago 19 set 4 ott spagnoli (Bonos), meno penalizzati rispetto al BTP dal rialzo generalizzato dei tassi d’interesse mondiali. La discesa del differenziale Spagna-Italia a -14 bp (vedi grafico in alto) premia appunto la maggior stabilità politica di Madrid rispetto a Roma e per questo la maggior forza nell’imprimere una svolta positiva alla ripresa economica che si sta affacciando. L’Italia non deve perdere questa grande opportunità ed è per questo che è opinione ampiamente diffusa che l’azione dell’attuale governo debba proseguire con maggior determinazione. PAC Con l’oscillazione dei mercati meglio scegliere un investimento periodico Per costruire un capitale a piccoli passi uando si vive un momento di forte oscillazione dei mercati, il Piano di Accumulo di Capitale (PAC) può rivelarsi la scelta vincente; consente infatti di investire somme di denaro, anche di importo limitato, al fine di costruire un capitale nel tempo senza preoccuparsi dell’andamento dei corsi di breve periodo. La scelta di un investimento periodico e costante facilita il contenimento dei rischi legati alle imprevedibili oscillazioni dei mercati distribuendoli su un orizzonte temporale più esteso. scelta di prodotti diversificati per area geografica di riferimento, obiettivi, settori e stili di investimento. Q Prodotti diversificati, per ogni esigenza Il PAC coniuga inoltre obiettivi di risparmio e di investimento, attraverso una gestione affidata a professionisti. Attivando un PAC, infatti, il Cliente – con l’aiuto del proprio Consulente di fiducia – seleziona i fondi comuni o i comparti di SICAV che più si adattano alle proprie esigenze, nonché il numero, la periodicità e l’importo dei versamenti. In ogni momento è inoltre possibile, senza costi aggiuntivi, modificare le caratteristiche del Piano oppure interromperlo. Il capitale accumulato continuerà a essere gestito e il cliente avrà la facoltà di richiedere rimborsi oppure di riprendere i versamenti. Il PAC è dunque un ottimo strumento per: costruire un capitale nel corso del tempo grazie a regolari accantonamenti; diversificare i propri investimenti rivolgendosi a mercati dinamici; mediare fasi positive e negative di mercato evitando comportamenti irrazionali. Il Gruppo bancario Credito Valtellinese, attraverso uno o più fondi e SICAV dell’offerta Creval Multimanager, propone un’ampia monetari è riuscita, per prima, a portarsi nella parte espansiva del ciclo economico. La segue l’Inghilterra, che è stata altrettanto proattiva con le politiche monetarie, insieme al Giappone, che in pochi mesi dopo l’insediamento del governo Abe ha dato GLI USA SONO PRIMI Ecco come i principali Paesi stanno recuperando nei confronti della crisi. Tre motivi per scegliere un Piano di Accumulo di Capitale È pratico Lo attivi con il primo versamento e i successivi sono automatici. In base alle tue esigenze puoi decidere di sospendere o ridurre i versamenti in qualsiasi momento e il capitale accumulato può essere rimborsato in tutto o in parte. È accessibile Puoi investire in uno o più prodotti dell’offerta Creval Multimanager anche con piccole somme. Inoltre non sono previste commissioni di ingresso. È costruito per te Sei tu a decidere importo, durata e frequenze dei versamenti. Prima dell’adesione occorre leggere i prospetti disponibili sul sito www.creval.it, nella sezione “Fondi comuni e SICAV”, e presso le dipendenze delle banche del Gruppo Creval, al fine di conoscere in dettaglio le caratteristiche dei fondi, i relativi costi e rischi. avvio a profondi cambiamenti nella politica monetaria e valutaria del Paese (vedi grafico a sinistra). Anche la Cina si trova nella fase di risalita dopo il rallentamento tra fine 2012 e inizio 2013. L’Europa appare più attardata, dopo aver attraversato la crisi del debito sovrano tra il 2010 e il 2011. La ripresa è stata ulteriormente rallentata dall’adozione di politiche fiscali estremamente restrittive per scongiurare una deriva che la spingeva verso il default non solo dei debiti sovrani, ma anche della moneta unica. Un rischio che la BCE è riuscita a scongiurare grazie alla sua azione pervasiva. (documento elaborato sulla base delle informazioni al 04/10/2013) PLEIADI 21 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Le aziende sono il nostro VALORE La parola a Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza, territorio costituito da 90mila attività economiche C Carlo Edoardo Valli è il Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza. Presidente Valli, il vostro territorio è in molti settori considerato una “locomotiva d’Italia”. Ci vuole illustrare quali, in particolare? «Il territorio di Monza e Brianza ha una struttura economico produttiva solida, con una eccezionale densità imprenditoriale per un totale di oltre 90mila attività economiche, vale a dire circa un’impresa attiva ogni tredici abitanti, pari a una densità di 155 imprese per Kmq. Il settore dell’industria costituisce una parte importante del tessuto imprenditoriale della Brianza, con 22mila attività. Di queste circa 9.500 appartengono al settore manifatturiero, di cui i comparti più rappresentativi sono la meccanica e l’industria del legno e della fabbricazione di mobili. L’artigianato, settore chiave dell’economia della Brianza, rappresenta il 36% delle imprese attive». Ci può fare un identikit dell’azienda tipica brianzola? «La Brianza è una grande area produttiva, IL “MADE IN BRIANZA” La Camera di Commercio è molto impegnata nella promozione delle specificità produttive del territorio brianzolo. Nella foto sopra, da sinistra, Aldo Fumagalli Romario, Vice Presidente Credito Valtellinese, Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza e Franco Sala, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese. 22 PLEIADI che ospita alcune delle filiere più importanti e di qualità del nostro made in Italy. Un territorio denso di popolazione e di imprese, che si sono trasformate stando al passo con i cambiamenti del mercato. I grandi poli industriali hanno generato filiere nei settori trainanti che, anche con la crisi, rappresentano veri e propri brand. L’imprenditore della Brianza vive in una dimensione internazionale, sempre aperta sul mondo, tanto che nell’export cerca di superare la crisi». Dal punto di vista occupazionale, qual è la situazione relativa al vostro territorio di riferimento? «Gli ultimi dati non sono confortanti, eppure constatiamo che ci sono ancora imprenditori che investono mettendo in campo nuove assunzioni. Nel 2012 il tasso di disoccupazione in Brianza si è attestato al 7,8%, in linea con quello regionale (7,5%), ma largamente inferiore alla media nazionale (10,7%). Nonostante la crisi, si è registrato un incremento degli occupati dal 2010 al 2012 pari al 3,3%, maggiore rispetto alla media regionale e nazionale». Che cosa fate, in particolare, per sostenere le attività produttive e i prodotti tipici del vostro territorio? «Come Camera di commercio siamo impegnati su più asset strategici per lo sviluppo dell’intero sistema delle nostre imprese. Le sosteniamo nei percorsi di internazionalizzazione: ogni anno con Promos accompagniamo all’estero circa mille imprenditori. In cinque anni abbiamo destinato alle imprese più di 3 milioni di euro attraverso bandi specifici dedicati all’innovazione. Mediante corsi di formazione e lo Sportello Punto Nuovo Impresa abbiamo sostenuto 2.600 aspiranti imprenditori. Lavoriamo d’intesa con istituzioni e associazioni, e in generale con tutto il sistema economico, per Il Gran Premio di Formula 1, un patrimonio da preservare «Il Gran Premio e lo storico circuito – dice il Presidente Valli in risposta alle voci che vorrebbero l’appuntamento motoristico monzese a rischio di “eliminazione” – proiettano Monza e la Lombardia fuori dai nostri confini. Un ruolo che può rivelarsi ancor più strategico in vista di Expo 2015, perché la qualità e l’attrattività di un territorio si esprimono anche attraverso i grandi elementi di riconoscibilità internazionale, preziosi alleati anche nel marketing delle nostre produzioni all’estero. I numeri parlano da soli: l’edizione 2013 del Gran Premio d’Italia ha generato in una sola settimana un indotto turistico “diretto” di 31,5 milioni di euro, in aumento di circa il 2,5% rispetto allo scorso anno. Non esiste Formula 1 senza Monza: faremo di tutto per garantire il Gran Premio anche oltre il 2016. L’Autodromo è un patrimonio nazionale, non solo di Monza, per questo dobbiamo lavorare come sistema per garantire continuità». SIMBOLO DI AUTONOMIA L’Arengario di Monza, antico Palazzo Comunale della città, simbolo dell’autonomia comunale e oggi sede di mostre d’arte e rassegne culturali. creare e diffondere la cultura della rete di impresa. Infine, valorizziamo le specificità produttive attraverso iniziative promozionali specifiche per la tutela del “made in Brianza”, attraverso moderni sistemi di tracciabilità». La vicinanza con Milano rappresenta un’opportunità o un freno per lo sviluppo della vostra economia locale? «La Brianza e Milano sono complementari. Qui la produzione, a Milano i servizi. Qui l’artigianato diffuso, che è lo zoccolo duro della produzione di qualità, là il terziario. Milano e Monza sono metà della stessa mela, parti complementari che necessitano l’una dell’altra. Sono fermamente convinto che ciascuno debba coltivare la propria identità, lavorando insieme sui grandi progetti come l’Expo». Start up, formazione e occupazione giovanile. Qual è il vostro impegno su questi importanti temi? «Abbiamo sempre investito nella formazione. Attraverso corsi e consulenze di specialisti, come Formaper, supportiamo gli aspiranti imprenditori negli start up aziendali con la convinzione che ogni nuova impresa che nasce sia un valore per il territorio. Collaboriamo inoltre con le banche del territorio per creare progetti specifici di supporto ai giovani che intendono aprire un’attività in proprio, e più in generale a chi oggi sceglie la via dell’imprenditorialità per superare le difficoltà occupazionali». PLEIADI 23 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI ARTIGIANI fra tradizione e innovazione Il Credito Valtellinese è tra i promotori di un concorso che permetterà a venti realtà artigiane lombarde di mostrare il loro grado di “modernità” attraverso la realizzazione di un film di Luciano Camagni - Condirettore Generale Credito Valtellinese In un mondo che corre a velocità siderali, l’esigenza di mantenere alcuni punti fermi ha portato a rilanciare e sostenere una delle categorie più caratteristiche del nostro sistema produttivo, quella degli artigiani – linfa vitale dell’economia reale delle zone di insediamento del Gruppo Creval. Fondazione Giannino Bassetti per la responsabilità nell’innovazione, insieme a Credito Valtellinese, alle Camere di commercio di Milano e di Monza e Brianza e a Confartigianato, hanno così indetto il concorso “Realizzare l’improbabile – Artigianato, nuovo nome del lavoro” grazie al quale raccontare, con l’ausilio di un film, la nuova sostanza delle realtà artigianali italiane, con particolare riferimento al territorio di Milano e Monza-Brianza. Dal tornio alla stampante 3D Ci piace pensare che gli artigiani abbiano saputo mantenere una distintiva creatività, inalterata nel tempo. La loro capacità di rappresentare un aspetto importante della produttività italiana si è UN DIVERSO APPROCCIO AL LAVORO Lo sviluppo dei mercati in senso globale richiede oggi una diversa organizzazione del lavoro artigianale e un diverso approccio verso i singoli materiali trattati. 24 PLEIADI Le aziende vincitrici del concorso Queste le imprese selezionate lo scorso luglio dalla commissione del concorso “Realizzare l’Improbabile”, riunita presso Fondazione Giannino Bassetti - che vedranno rappresentata la loro attività nel film realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Sede Lombardia: Azucena (arredamento e design), Bagatti Bronzisti (lavorazione metalli), Berto Salotti (arredamento), Carlo Panzeri (illuminazione d’interni), Design Glass Cieffe (lavorazione vetro), T.A. Pneumatici (officina meccanica), Galbiati Natale (arredamento), GV di Villa Gianluca (arredamento), Legatoria Codina (legatoria libri), Maga Animation (studio animazione), Millepercento (costruttore motociclette), Mumble Mumble (arredamento), Piotto torneria (tornitura), Piper Lux (sistemi illuminanti), Roadrunner Engineering (ausili per persone con disabilità), Rossi Lorenzo e figli (trattamento tessuti), Studio FM vetrine (progettazione e allestimenti vetrine), TG Stampi (stampi per termoplastica e pressofusione), Tresoldi & Casiraghi (carpenterie metalliche e meccaniche), Vetreria Cinquanta (vetreria artistica). La commissione ha inoltre ritenuto di conferire una menzione speciale a Metal Sistem (arredo commerciale) e Consorzio Premax (coltelli e forbici). CAPACITÀ DI ADATTARSI Il mercato globale è sempre più vasto e la concorrenza sempre più agguerrita. Oggi l’artigiano deve sapere sfruttare le opportunità messe in campo dall’evoluzione tecnologica, trasformandosi in manager di se stesso. Il tutto senza perdere di mira la qualità dei prodotti. PLEIADI 25 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Prodotti e servizi per soddisfare le esigenze di gestione aziendale, finanziamento e investimento CrevalArtigiani, una linea creata per dare valore al lavoro PRODUZIONE DI BENI La linea CrevalArtigiani si rivolge a un’attività̀ di produzione di beni, anche semilavorati, o servizi. l Gruppo bancario Credito Valtellinese è da sempre vicino alle categorie produttive che operano sul territorio, tra le quali un ruolo primario è assunto dagli artigiani. In questa direzione va CrevalArtigiani, una linea completa di prodotti e servizi interamente dedicata alle imprese artigiane e finalizzata a risolverne le necessità di gestione aziendale, di finanziamento e di investimento. L’offerta è rivolta in particolare alle aziende artigiane che hanno al centro della propria attività la produzione di beni, anche semilavorati, o di servizi. I L’offerta I prodotti della linea CrevalArtigiani si adattano alle diverse esigenze dell’impresa artigiana al fine di supportare i titolari ad affrontare le diverse situazioni economiche tipiche della vita aziendale. In particolare, offrono: sostegno alla gestione ordinaria (finanziamento del circolante, smobilizzo dei crediti); evoluta senza che siano venuti meno l’ingegno e la voglia di creare, anche sfruttando le grandi potenzialità garantite dall’evoluzione tecnologica. Da lavoratore spesso solitario, nella propria bottega e con la propria manualità, l’artigiano di oggi può essere tranquillamente definito un “Artigiano 2.0” perché l’allargamento del mercato, anche in questo settore divenuto ormai globale, origina l’esigenza di fornire la produzione di una diversa organizzazione e di un diverso approccio con i materiali trattati. Se da una parte la tradizione non viene dimenticata, dunque, l’occhio corre all’innovazione: se il tornio rimane al centro del laboratorio, è consueto che da qualche parte abbiano fatto la loro comparsa il computer e la stampante 3D, strumento che, essendo solo all’inizio della propria fase evolutiva, rende difficile comprenderne appieno le potenzialità. 26 PLEIADI finanziamento di progetti (ampliamento aziendale, rinnovo dei macchinari, trasformazione in impresa sostenibile, supporto alle attività da e verso l’estero); investimento delle disponibilità finanziarie (gestione della liquidità, risparmio gestito e investimenti assicurativi); protezione dei beni e delle persone (previdenza complementare, protezione finanziamenti, polizza infortuni, assicurazione di auto e casa). I finanziamenti agevolati Creval è in grado di individuare le migliori soluzioni di finanziamento: grazie a convenzioni e accordi sottoscritti con le Finanziarie Regionali, con Artigiancassa e con i Consorzi Fidi, è possibile beneficiare di finanziamenti agevolati. Di norma l’agevolazione assume la configurazione di un contributo in conto interessi, con l’obiettivo di ridurre il tasso di interesse nominale annuo o di un cofinanziamento erogato in parte con fondi pubblici, a condizioni economiche agevolate. L’attenzione di Creval agli artigiani è testimoniata anche dal fatto che il Gruppo è attivo nel favorire l’accesso dei finanziamenti di una singola azienda alla garanzia del Fondo Legge 662/96, destinato alle Piccole e Medie Imprese. Il Fondo, grazie alla garanzia dello Stato, abbatte il rischio del finanziatore, facilitando l’accesso al credito per la clientela. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato occorre far riferimento ai fogli informativi e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione delle carte di credito e dei finanziamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della banca. La promozione attraverso un film e riprese video relative alle attività produttive artigianali vincitrici del concorso “Realizzare l’improbabile” saranno effettuate dai professionisti del Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia, importante istituzione italiana di insegnamento, ricerca e sperimentazione in campo cinematografico, con il coordinamento di Fondazione Giannino Bassetti e dei curatori Manolo De Giorgi (architetto, giornalista e scrittore) e Andrea Kerbaker (autore di libri di narrativa e saggistica tradotti in molte lingue). A inizio 2014 verranno organizzati eventi pubblici per promuovere e far conoscere le aziende protagoniste del film. L UNA DELLE AZIENDE VINCITRICI Sotto, il colorato show room di una delle aziende artigianali che hanno vinto il concorso. Si tratta di “Mumble Mumble” che è specializzata in complementi per l’arredo in resina. Il valore aggiunto rimane lo stesso Dire che gli artigiani si sono adeguati o si stanno adeguando alle opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica non significa dequalificarne l’attività, ma valorizzarla: la loro capacità produttiva di oggi è sempre e comunque frutto di secoli di creatività, di intere generazioni di lavoratori abituati a forgiare con abilità i più diversi materiali fino a farne, in molti casi, veri e propri capolavori di “unicità”. Le contaminazioni tra tecniche e culture si intensificano e contribuiscono a dare valore agli aspetti di caratterizzazione produttiva che sono maggiormente legati al territorio di provenienza, oltre che alla cultura artigianale della regione di origine; questi, se ben osservati, costituiscono un vero e proprio Valore Aggiunto, il quid che porta al successo dei singoli prodotti sui mercati di tutto il mondo. Ecco che quindi nasce la figura dell’artigiano del futuro che, oltre a essere come PLEIADI 27 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Intervista all’architetto Manolo De Giorgi, tra i curatori di “Realizzare l’improbabile” «Questo è un mondo concreto, su cui bisogna puntare» L’ architetto Manolo De Giorgi è tra i curatori del concorso “Realizzare l’improbabile”. Perché pensare a un concorso dedicato agli artigiani? «Perché rappresentano un punto centrale della produzione italiana, ancor prima dell’industria. E poi perché sono una categoria che evidenzia una complessità e varietà di casi difficilmente riscontrabili in altre realtà. Penso ad esempio al settore del design, che esprime una specificità unica, assoluta». Qual è il “sistema artigianato” che si è evidenziato? «Un sistema fatto di realtà molto diverse, che subiscono gli effetti del territorio che le ospitano. Per quelle della provincia di Monza e Brianza, ad esempio, non si registrano al momento grossi problemi. Le aziende di Milano, invece, si scontrano giornalmente con difficoltà derivate dai costi e da una normativa complicata e sono sempre più costrette a decentrare la loro sede, con disagi notevoli per quanto riguarda tempi e logistica». Qual è l’aspetto produttivo più caratteristico delle realtà artigianali da voi analizzate? «Ci ha colpito in modo particolare un aspetto specifico, quello che riguarda la produzione di parti di prodotti. C’è tutto un mondo nascosto, che produce oggetti o strumenti che consentono ad altri, soprattutto all’industria, di creare prodotti finiti. Ecco, la grandezza del nostro artigianato sta proprio lì, nell’avere un’importanza fondamentale nei passaggi intermedi della creazione dei prodotti, che vengono completati e venduti dalle grandi aziende». Quali sensazioni ha ricevuto dall’incontro di queste realtà artigianali ? «Una sensazione di concretezza. Credo che si tratti di un mondo su cui bisogna puntare. Credo sempre più nell’apporto di questa cultura, fondamentale per differenziarci e salvarci da questo mercato globale, davvero difficile da affrontare». Quando sarà pronto il film sulle aziende vincitrici? «Il prodotto finale dovrebbe essere pronto per fine febbraio 2014». Il mondo artigiano ha radici antiche e ramificazioni che non vedono l’ora di puntare con decisione al futuro sempre attento alla qualità del prodotto, pone la propria abilità produttiva al servizio di procedimenti e filiere più complesse che trasformano le imprese artigiane in centri di alta specializzazione, inseriti in un contesto più ampio e articolato. Un movimento d’avanguardia, questo, che potrà assicurare in futuro nuove opportunità di sviluppo economico e nuove possibilità di impiego per le generazioni più giovani. Un concorso per il territorio Il concorso “Realizzare l’improbabile” si è rivolto proprio alle aziende artigianali dei territori delle provincie di Milano e Monza e Brianza che, come scritto nel bando, “manifestino peculiari innovazioni nel loro settore merceologico o che si caratterizzino per unicità tecnica, anche su parziali stadi di lavorazione del prodotto”. Un appello rivolto in particolare ai settori manifatturiero, edilizio e del terziario che evidenzino carattere di internazionalità. 28 PLEIADI A fronte delle oltre 50 domande pervenute, la commissione composta dai rappresentanti degli enti promotori del progetto ha selezionato una ventina di casi, proclamati vincitori del concorso, e un altro paio cui è stata conferita una menzione speciale. Alle aziende vincitrici, tra le quali ben nove sono clienti del Credito Valtellinese, verrà offerta l’opportunità di far conoscere la propria attività d’avanguardia attraverso un film realizzato dai professionisti del Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia, che sarà utilizzato dagli stessi promotori dell’iniziativa per attività istituzionali, strategiche, formative e culturali. Perché il mondo artigiano è un patrimonio che ha radici antiche ma ramificazioni che non vedono l’ora di puntare con decisione al futuro, con la stessa forza che ha contraddistinto questa categoria nei secoli e che l’ha portata a essere una delle principali colonne portanti dell’economia del nostro Paese. Queste le imprese artigianali clienti del Creval che hanno vinto il concorso Nove aziende premiate per la loro capacità di innovazione Tra le aziende artigianali vincitrici del concorso “Realizzare l’improbabile” ce ne sono nove che sono anche clienti Creval. Vediamo di che cosa si occupano e, soprattutto, come operano, così da scoprire quali siano stati i “meriti” che hanno portato alla loro selezione. AZUCENA Azucena Srl Con sede a Busto Arsizio (Va), realizza dal 1947 mobili, lampade, imbottiti, maniglie e oggetti di arredamento su disegno proprio e degli architetti Luigi Caccia Dominioni, Ignazio Gardella e Corrado Corradi. La produzione è affidata a terzi: a piccole e medie imprese/laboratori artigianali del Nord Italia. Azucena esegue il controllo qualità, l’assemblaggio e la commercializzazione dei prodotti finiti. Dopo una lunga collaborazione alla realizzazione di motori e kit di trasformazione per le Moto Guzzi, nel 2007 Millepercento realizza la BB1, moto potente e innovativa. Nel 2008 mette in campo il progetto M2S che porterà a tempo di record alla presentazione dell’Alba, sportiva spinta dal motore Guzzi 4V. Nel 2013 l’attenzione è stata prestata alla creazione della Albacete, terza moto artigianale. Mumble Mumble A Milano, dal 1997 progetta e realizza rivestimenti e complementi in resina per l’arredo. SperiDESIGN CLASSIC CIEFFE menta nel proprio laboratorio l’applicazione dei materiali per utilizzi innovativi o non convenzionali, in applicazione di soluzioni artigiane dai forti contenuti artistici e di design. Consorzio Premax Sito a Premana (Lc), è un’associazione senza fine di lucro fondata nel 1974 che si occupa della promozione e della vendita in tutto il mondo dei prodotti fabbricati dalle aziende consorziate, specializzate nella proMILLEPERCENTO duzione di forbici, cesoie, coltelli e altri articoli da taglio e da regalo. Premax raggruppa 40 aziende (e altre 20 sono in fase di associazione), con oltre 350 addetti. Design Glass Cieffe Vetreria di Paderno Dugnano (Mi), nata nel 1985. Unisce alle lavorazioni tradizionali e storiche del vetro nuove tecnologie all’avanguardia, spaziando tra la semplice produzione di elementi in vetro e la ricerca di un servizio completo. Tra i suoi prodotti: fronti vetrinali, parapetti, tettoie, pareti divisorie, tavoli, gradini, docce e pavimentazioni. Ma anche arredamenti di interni personalizzati, tagliati su misura per ogni esigenza. GV GV di Gianluca Villa Ha sede a Lissone (Mb) e realizza, da oltre 20 anni, divani, sedie, letti imbottiti, testate, tende, imbottiture di divani e poltrone, partendo dal fusto in legno di abete, con imbottitura e rivestimento con poliuretano espanso e finitura in tela. Nel 2012 ha ricevuto il riconoTRESOLDI & CASIRAGHI scimento della Regione Lombardia come “Artigiano eccellente”. Millepercento Srl Realtà giovane che opera a Casatenovo (Lc), una factory artigianale nata nel 2007 con l’obiettivo di puntare alla produzione di moto esclusive ad altissime prestazioni. Rossi Lorenzo e figli SpA Di Villasanta (Mb), ha più di 40 dipendenti e si occupa di predisposizione di tessuti utilizzati per vestiti. Tra le produzioni particolari, la collezione di tessuti composti per il 76% da cotone, 22% da nylon e 2% da elastomero per camiceria stretch. Un’altra collezione prodotta dalla Rossi Lorenzo è quella relativa ai tessuti in cotone 100% “superdry high performance” per abiti da uomo e da donna. T.A. Pneumatici Società fondata nel 1985 da Franco Totino, da 37 anni operatore nel campo del settore pneumatici. Da lui, un’idea che potrebbe cambiare la sicurezza stradale: applicare sulle spalle degli pneumatici la scritta “Sicur” con caratteri catarifrangenti, che possa essere vista da chi percorre una strada buia in caso di incidente o ribaltamento dell’auto. Una scritta che risulta essere visibile solo dopo il calare del sole, così da non turbare l’estetica dell’auto. Tresoldi & Casiraghi Srl A Carugate (Mi), si occupa della costruzione di manufatti in carpenteria di tipo leggero, medio e pesante inclusa la lavorazione meccanica, la riparazione, la trasformazione e l’allestimento di automezzi speciali, la costruzione di apparecchi in pressione. La ditta è inoltre specializzata nella predisposizione di impianti di trattamento fumi, acqua e aria, oltre che di impianti di riscaldamento, termici e industriali. PLEIADI 29 ECONOMIA IMPRESE E MERCATI Anche l’Italia ha il suo PETROLIO «Siamo il quinto Paese al mondo per valore aggiunto manifatturiero» sottolinea Marco Fortis, Vice Presidente di Fondazione Edison, che aggiunge: «Anche per questo è molto azzardato associarci ai tradizionali Paesi PIGS» I di Enzo Rocca – Vice Direttore Generale Credito Valtellinese Incontriamo il Professor Marco Fortis, Vice Presidente della Fondazione Edison e docente di Economia Industriale e Commercio Estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica di Milano, presso cui insegna dal 1989. Professor Fortis, l’economia reale è la grande malata del nostro Paese. Uno dei punti forti delle sue argomentazioni, pubblicate in particolare dal Sole 24 Ore e dal Messaggero, concerne un’Unione europea distante, “contabile”, concentrata sul “rigore senza sviluppo” e sul “dogma dell’austerità”. Potrebbe richiamare il punto per i nostri lettori? «Appare evidente in primo luogo come l’Europa dei ministri (finanziari) e dei numeri rischi di affermarsi a detrimento delle politiche per il lavoro e la coesione sociale. Nel nostro Paese i tas- si di disoccupazione giovanile sono a livelli allarmanti e a Bruxelles si parla ancora e solo (o quasi) di austerità. La recessione in corso necessita di coraggio, strategie economiche innovative, possibili politiche dell’offerta, eventualmente anche scostamenti provvisori e governabili dei parametri. Invece il vicolo cieco di un rigore fine a se stesso ci sta trascinando in una spirale che tra le altre cose minaccia di distruggere la stessa nostra capacità produttiva. In secondo luogo l’Unione europea ha confuso la crisi di credibilità politica dell’Italia (vera) con una crisi di “fondamentali” economici (non vera), “accanendosi” per così dire sul nostro Paese e fissandosi dogmaticamente sul rispetto dei parametri di Maastricht, in particolare sul rapporto deficit/Pil». La Commissione europea riconosce come “rispetto alle altre nazioni dell’euro l’Italia è entrata nella crisi globale con un settore privato finanziariamente robusto e con un solido si stema bancario”. Restiamo il “grande malato Chi è Marco Fortis L’INCONTRO Sopra, da sinistra, Marco Fortis, docente universitario e Vice Presidente di Fondazione Edison, ed Enzo Rocca, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese. 30 PLEIADI Marco Fortis è Vice Presidente della Fondazione Edison e responsabile della Direzione Studi Economici di Edison. È docente di Economia Industriale e Commercio Estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna dal 1989. È membro del Comitato scientifico del Centro di Ricerche in Analisi Economica, Economia internazionale, Sviluppo Economico (Cranec) dell’Università Cattolica di Milano e Vice Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Edison. TROVARE LA VIA GIUSTA Il Professor Fortis vede un futuro dalle buone prospettive per l’Italia, a patto che vengano adottate «linee di politica economica tese a liberare i fattori della produzione» e vengano superate «le vaste resistenze di natura corporativa che frenano la locomotiva-Italia». ECONOMIA IMPRESE E MERCATI I MILLE PRIMATI DEL MADE IN ITALY Nel 2011 il nostro Paese si è piazzato primo, secondo o terzo al mondo per attivo commerciale con l’estero in relazione a quasi mille prodotti. Nello stesso anno l’Italia è stato il Paese che, dopo la Cina, ha battuto più volte la Germania sul numero di prodotti con attivo commerciale, come evidenziato nel grafico qui riprodotto. ESPORTAZIONI NETTE, ANNO 2011 Numero di prodotti in cui il Paese batte la Germania (Indice Fortis-Corradini. Analisi sulla base di circa 4.000 prodotti per ogni paese, ad esclusione del settore alimentari e energia) 2.500 2.134 1.500 1.215 117,6 81,9 127,0 90,2 71,2 99,6 85,8 123,6 84,2 156,9 731 677 584 246 0 IN % DELLA RICCHEZZA FINANZIARIA NETTA DELLE FAMIGLIE, 2011 155,8 67,1 75,6 66,7 42,0 49,4 83,6 101,2 118,8 335,3 Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e Commissione Europea 32 PLEIADI 1.097 500 IL DEBITO PUBBLICO 2012 NEI PRINCIPALI PAESI DELL’EUROZONA Irlanda Germania Italia Francia Olanda Belgio Cipro Portogallo Spagna Grecia 1.099 1.000 ITALIA FUORI DAI PIGS IN % DEL PIL Controvalore totale di 1.215 prodotti in cui lItalia batte la Germania: 150 miliardi di dollari (6,8% del Pil italiano) 2.000 Numero di prodotti d’Europa” alla pari di Spagna e Portogallo, o ha ragione chi dice che non lo siamo mai stati? «Propendo per la seconda ipotesi e sottolineo come veniamo da vent’anni di dura lotta politica basata sulla (in parte “auto”) distruzione progressiva della nostra immagine a livello internazionale. Per soffermarci su un indicatore molto significativo, purtroppo sino a ora inutilmente, il governo italiano ha fortemente premuto su Bruxelles perché l’alto debito pubblico del Paese venisse valutato contemporaneamente al basso debito delle famiglie e all’alto livello dello stock di ricchezza. È evidente come la scelta finale del parametro di riferimento influisce sull’immagine di un sistema economico, e ad esempio sulla reazione dei mercati (come emerge dalla tabella qui sotto riprodotta, ndr). In ogni caso, è molto azzardato associarci ai tradizionali Paesi Pigs (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna)». Con riferimento specifico alla nostra manifattura (che lei definisce il “petrolio dell’Italia”) si notano punti di debolezza e di forza. Ce li illustra, in sintesi? «I primi sono riscontrabili in particolare nella “cornice di contorno” regolamentare-fiscaleenergetica e nei lacci e lacciuoli che frenano la libera attività imprenditoriale. Si tratta di pesi forti, di natura unicamente esogena. Tra i punti di forza vorrei sottolineare molto schematicamente che le imprese svolgono, e bene, il proprio do- Cina Italia USA Giappone Corea Francia G.B Grecia vere di unità produttive efficienti. I dati che proponiamo noi come Fondazione Edison, ad esempio, sono molto illuminanti al riguardo. Penso soprattutto a tre elementi: grado di innovazione, flessibilità organizzativa, qualità dei prodotti. Siamo il quinto Paese del mondo per valore aggiunto manifatturiero, non a caso». “È la flessibilità che fa vincere sui nuovi mercati”, lei ha scritto per il Sole 24 Ore dello scorso 9 aprile. Come reagiscono le imprese italiane alla crisi? «La crescente concorrenza dei Paesi emergenti asiatici e dell’Europa orientale si è fatta sentire. Penso ad esempio al settore del mobile e, sullo sfondo, alla gravissima situazione dell’industria nazionale delle costruzioni e del settore immobiliare (gli ambiti sono interconnessi). Qualità dei prodotti, design, flessibilità e prontezza delle imprese nel reagire al mutato quadro della domanda mondiale hanno consentito alle nostre imprese di reagire proattivamente e di recuperare una parte del fatturato Due passioni: la bicicletta e la Valtellina IL PASSO DEL MORTIROLO SIMBOLO PER I CICLISTI Il Professor Marco Fortis sul passo del Mortirolo, una delle salite più dure da affrontare, meta di ogni appassionato ciclista. I l Professor Marco Fortis è un assiduo frequentatore delle montagne di Sondrio e dintorni. Montagne che spesse volte ha superato insieme alla sua amica a due ruote, come lui stesso racconta: «Da anni trascorro le vacanze in provincia di Sondrio, e segnatamente a Bormio. estero pre-crisi, da cui dipende per molte la stessa capacità di sopravvivenza». “I mille primati del Made in Italy”. In cosa consiste l’indice Fortis-Corradini correlato? «Secondo l’Indice Fortis-Corradini elaborato dalla Fondazione Edison, su circa 5mila prodotti in cui si può suddividere con il massimo grado di disaggregazione statistica il commercio internazionale, nel 2011 l’Italia è risultata la prima, seconda o terza economia al mondo per attivo commerciale con l’estero in quasi mille – 946 per l’esattezza – che hanno generato un surplus di 183 miliardi di dollari. Tra i più importanti primi attivi con l’estero detenuti dall’Italia nel commercio mondiale vi sono quelli per: calzature in pelle, macchine per imballaggio, attrezzature frigorifere per supermercati, pasta, occhiali, elicotteri, yacht di lusso, pelli conciate, tubi in acciaio, pompe per liquidi, pomodori lavorati, mele. Tra i secondi posti vi sono: vini e spumanti, rubinetti e valvole, mobili, lavori in acciaio e alluminio, bulloneria, navi da crocie- Un tempo ero un discreto ciclista scalatore. E anche oggi quando vengo in Valtellina non manco mai di fare qualche bella salita con la bici da corsa. Sono stato uno dei primi a effettuare il brevetto del Trittico del Mortirolo alcuni anni fa. E ho salito tutti i passi più importanti della zona: Stelvio, Gavia, Foscagno, Forcola di Livigno, Eira, Bernina. Anche quest’anno, sia pure ormai solo come cicloturista, ho partecipato con Giorgio Squinzi alla nona edizione del Mapei Day: una festa straordinaria dello sport che porta migliaia di sportivi (a piedi, con gli ski roll e in bici) sino in cima allo Stelvio». ra, forni e cucine, uva. Ma abbiamo anche posto l’Italia in confronto con la super-competitiva Germania. E i risultati sono sorprendenti. Infatti, escludendo l’energia e i prodotti agricolo-alimentari, il commercio mondiale si compone di circa 4mila beni manufatti al livello di disaggregazione 6-digit, e l’Italia, dopo la Cina, è il Paese che batte più volte la Germania per numero di prodotti (ben 1.215) in cui il suo attivo commerciale è superiore al corrispondente valore tedesco». L’alta ricchezza finanziaria delle famiglie, associata all’avanzo primario record cumulato dallo stato dal 1995 a oggi, rende la prospettiva per l’Italia molto meno fosca di quanto vorrebbero autorevoli commentatori… «Il mantra di parametri a natura anche ideologica offusca la vista. Pur in presenza di squilibri territoriali evidenti e di un sistemaPaese “difficile”, le prospettive per l’Italia sono molto meno fosche di quanto si possa comunemente leggere. Si tratta in primo luogo di crederci; poi, di adottare linee di politica economica tese a liberare i fattori della produzione e non a “imbrigliarli”, superando le vaste resistenze di natura corporativa che frenano la locomotiva-Italia». PLEIADI 33 IL PERSONAGGIO TIZIANO SCLAVI L’uomo da un di copie milione Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, il personaggio del fumetto che ha riscosso più successo di sempre in Italia, ci parla della sua grande passione, quella per gli animali S di Luca Palestra Se devi andare a intervistare Tiziano Sclavi, ti immagini di dover superare ostacoli di ogni genere e natura, varcare porte che conducono all’ignoto, combattere con zombie e fantasmi che spuntano un po’ ovunque. Perché Sclavi, che di cose nella sua vita ne ha fatte davvero tante, è conosciuto soprattutto per essere il creatore di Dylan Dog, il personaggio dei fumetti più famoso d’Italia, protagonista di storie horror vissute in una Londra gotica e dalle mille sorprese. Ti immagini tutto questo e ti rassicuri solo quando vedi quel tranquillo gentiluomo di campagna che, insieme alla moglie e ai loro sette amici a quattro zampe, ti viene incontro sorridente. Niente zombie, ti dici, meno male... e puoi così cominciare la tua intervista. Cominciamo proprio da questi simpaticissimi cani. Una grande passione, lo si capisce, e forse anche una scelta di vita... «Sì, dopo tanti anni vissuti in città, a Milano, venire a stare in campagna ci ha dato la possibilità di scoprire queste meravigliose creature. Viviamo qui insieme a sette cani e a due gatti, che rischiano ogni volta di aumentare di numero perché i nostri amici, che conoscono la nostra passione, ci portano cuccioli a ripetizione e io tendo a innamorarmene al primo colpo. Ma devo dire che l’amore è totale per tutti gli animali. Ecco, forse escluse le zecche e le zanzare...». 34 PLEIADI Una passione che si sta trasformando in qualcosa di utile per tutti i nostri amici a quattro zampe. Ce ne vuole parlare? «Da sempre ho cercato di aiutare un po’ tutti gli animali in genere, con donazioni ad associazioni che a vario titolo si occupano di loro. Ma adesso abbiamo deciso, mia moglie e io, di fare qualcosa di più, cioè creare una fondazione che venga gestita da veterinari di fama internazionale e che si occupi della ricerca per le malattie cardiopolmonari di cani e gatti. Si chiamerà “Fondazione Otto” dal nome del nostro primo cane, salvato da una terapia che in genere non viene utilizzata sugli animali». Come si combina questo amore smisurato per gli animali con quello per l’horror? «Ma... finché negli horror ammazzano le persone mi va bene, se ammazzano gli animali un po’ meno! Anche se questo è un cliché quasi inevitabile, nel cinema di quel genere. Fateci caso, se in un film c’è una famiglia con il cane, il primo a morire sarà proprio l’animale. Non se ne può davvero più...». Parliamo dei suoi esordi. Quando ha capito che poteva diventare uno sceneggiatore di fumetti? «Molto presto. Ho sempre amato i fumetti, tanto che da bambino volevo fare il disegnatore, anche se non ne avevo le capacità. La voglia di scrivere le sceneggiature mi è venuta leggendo Linus, la rivista di fumetti degli Anni ’60 su cui scri veva gente come Oreste Del Buono e TALENTO E FORTUNA Un ritratto di Tiziano Sclavi. Parlando di successo in generale e del suo in particolare, il creatore di Dylan Dog dice: «C’è una parte di talento, sì, ma ce n’è sempre anche una di fortuna. Il talento ti fa arrivare fino a 100, ma per raggiungere il 1.000 non basta, ci vuole anche la fortuna». IL PERSONAGGIO TIZIANO SCLAVI Chi è Tiziano Sclavi iziano Sclavi è nato a Broni, in provincia di Pavia, il 3 aprile 1953. Scrittore precoce, ben presto concentra la sua attenzione sulla sua grande passione, il fumetto, diventando sceneggiatore e distinguendosi per il suo talento. Nel 1986 crea Dylan Dog, album che batte tutti i record di vendite e che gli frutta, nel 1990 il premio Yellow Kid, l’oscar del fumetto. Tiziano Sclavi è anche scrittore. Al suo attivo una lunga serie di racconti e romanzi, libri per bambini e canzoni. Nel 1992, con i racconti “Sogni di sangue” vince il premio Giallo dell’anno al Festival Noir di Viareggio. Nel 1994 esce il film “Dellamorte Dellamore” diretto da Michele Soavi, tratto dal suo romanzo omonimo, scritto nel 1991. T DYLAN, GROUCHO E IL LIBRO/CD Sopra, a sinistra la copertina del numero 1 di Dylan Dog e a destra il libro/cd con le liriche scritte da Tiziano Sclavi e musicate dai Secondamarea. A sinistra, così come il personaggio di Dylan Dog è ispirato all’attore Rupert Everett, quello del suo amico e assistente Groucho richiama il comico Groucho Marx. «Se dovessi rinascere vorrei reincarnarmi in René Goscinny, creatore di Asterix, Lucky Luke e molti altri. Un genio assoluto!» Umberto Eco. Avevo 14 anni e già scrivevo racconti. In seguito ho cominciato a collaborare con il Corriere dei Ragazzi, dove ho trovato persone che mi hanno dato fiducia e hanno influito molto sulla mia formazione come Grazia Nidasio (crea- DAVANTI ALLA SCRIVANIA DI DYLAN DOG Luciano Camagni, Condirettore Generale Credito Valtellinese, insieme con Tiziano Sclavi, davanti alla scrivania su cui il creatore di Dylan Dog ha ideato la maggior parte delle avventure del suo famoso personaggio. 36 PLEIADI trice di Valentina Melaverde, ndr) e Alfredo Castelli, che mi chiese di scrivere alcune storie dei suoi personaggi, “Gli Aristocratici”. A un certo punto sono stato assunto dal Corriere, al posto di un certo Ferruccio De Bortoli, che lasciò la testata dei piccoli per entrare in quella dei grandi...». E infine c’è stato il passaggio alla Bonelli, la casa editrice per cui da lì a qualche anno avrebbe creato Dylan Dog. Come ci arrivò? «Collaboravo con loro già da un po’ di tempo. Un giorno sono andato lì e ho chiesto: “Non avete un posto per me?”. Ce l’avevano. All’inizio eravamo in tre: Sergio Bonelli, un grande amico che mi manca tanto, il direttore Decio Canzio e io. Erano i primi Anni ’80, un’epoca non tanto buona per i fumetti. Dopo qualche scelta editoriale non proprio felice abbiamo deciso di pensare a nuove serie per i nostri album. È così che è nato Dylan Dog». Un successo strepitoso, anche un milione di copie vendute in un mese. Quando l’ha creato pensava che sarebbe andata così? «No, nessuno poteva immaginarlo. Ma piacque subito, fu un successo davvero travolgente. Probabilmente quel personaggio ha saputo catalizzare su di sé le angosce, i malumori dei giovani del momento. Un’epoca in cui l’horror riscuo- Fondazione Otto, per la salute di cani e gatti I o e mia moglie ci dedichiamo da anni e ormai quasi esclusivamente alla cura, alla tutela e al rispetto degli animali. Dei nostri (ne abbiamo nove, sette cani e due gatti) ma anche di tutti gli altri, e infatti quando abbiamo la possibilità aiutiamo varie associazioni che si occupano di cani e gatti bisognosi. Uno dei sogni che ci sta più a cuore è la Fondazione Otto, un progetto ancora in divenire che prende il nome da un nostro adorato bassottino, salvato in extremis da una gravissima forma di polmonite grazie a una terapia, basata sul coma farmacologico con ventilazione assistita, molto costosa e poco attuata in campo veterinario. Terapia proposta dal dottor Roberto Santilli, dalla dottoressa Manuela Perego e dallo staff della Clinica Veterinaria Malpensa di Samarate e attuata dal primario anestesista dottor Alberto Perini. La Fondazione Otto ancora non è nata. Esiste un comitato costitutivo che ha lo scopo di promuoverla e raccogliere fondi per realizzarla. Abbiamo donato e raccolto già circa quarantamila euro, ma ne occorrono almeno settantamila per richiederne il riconoscimento e lo stato di onlus. La Fondazione ha l’ambizioso obiettivo di diventare uno dei primi organismi indipendenti per la ricerca scientifica delle patologie cardiopolmonari del cane e del gatto e la cura gratuita degli animali i cui proprietari non possono permettersi costosi interventi. Alla guida della Fondazione ci sarà lo stesso dottor Santilli, cardiologo veterinario di fama internazionale, coadiuvato dal dottor Perini e dalla dottoressa Perego, primario di terapia intensiva. Tiziano Sclavi Per informazioni e donazioni: Angelo Mascheroni, segretario del Comitato e-mail: [email protected]. Per donazioni dirette: Comitato Fondazione Otto IBAN: IT 58 K 05216 01630 000000014887 INSIEME AI SUOI CANI Tiziano Sclavi, qui sopra insieme ai suoi bassotti, sta creando una fondazione che si occuperà di ricerca e cura veterinaria. teva un buon ritorno e si andava ad affermare lo splatter come genere nuovo». A Dylan Dog ha fatto vivere le avventure più fantasiose, fantastiche e agghiaccianti. Da dove le sono venute, tutte quelle idee? «Di sicuro non dalla vita reale... io non le ho certo vissute. Non so, forse uno un po’ ci è portato, poi aiutano le letture. E io ho sempre letto molto». Non c’è il rischio che una personalità forte come quella di Dylan Dog finisca con prevalere, nel tempo, su quella del suo stesso autore? «Prevalere no, ma influenzare certe scelte di vita, quello sì. Per fare un esempio, io non conoscevo l’heavy metal, genere molto amato, invece, da Dylan Dog. Ma con il tempo lui mi ha trasmesso la passione e sono diventato anch’io un amante di questa tipologia di musica...». C’è un fumetto, nel panorama italiano e internazionale che avrebbe voluto creare lei? «Ce ne sono tanti... forse i Peanuts, i personaggi di Schultz con Linus e Charlie Brown. Ma ho una certezza: se dovessi rinascere vorrei reincarnarmi in René Goscinny, il creatore di Asterix, Lucky Luke e molti altri. Lo considero un genio assoluto». Qual è il futuro del fumetto? Se lo immagina, lei, Dylan Dog sul tablet? «Come no! Sono un appassionato di tecnologia, ho strumenti digitali sparsi per tutta la casa, credo che in futuro sarà una cosa del tutto normale. Anche se credo, come diceva Sergio Bonelli, che il fumetto d’autore resterà comunque su carta e diventerà un prodotto d’élite, molto prezioso». Per concludere, signor Sclavi, dica la verità: a lei un po’ gli zombie sono simpatici... «Tutti i mostri mi sono simpatici, perché mi identifico. Perché, in verita, io sono i mostri!». Il tutto accompagnato da un lampo improvviso negli occhi. Ecco, c’era da aspettarselo, altro che tranquillo gentiluomo di campagna... PLEIADI 37 L’AZIENDA IPERAL 38 PLEIADI Al primo posto la QUALITÀ Da quasi 30 anni il Gruppo Iperal opera nel settore della grande distribuzione mettendo al primo posto il rispetto per i suoi clienti e per i loro bisogni a cura di Luca Palestra Dire Iperal, in provincia di Sondrio e dintorni, significa dire ipermercato. Dagli anni ’80, infatti il gruppo fondato da Antonio Tirelli rappresenta la massima offerta possibile dal punto di vista dei grandi store, a partire dal primo, quello di Castione Andevenno, per arrivare agli ultimi, aperti anche nelle province confinanti alla Valtellina. Dottor Tirelli, com’è nata l’avventura di Iperal ? «L’idea di aprire un ipermercato alle porte di Sondrio è nata nei primi anni ’80. Ci fu la possibilità di acquistare un’area e l’autorizzazione commerciale dalla società supermercati Scherini che allora stava cedendo tutte le sue attività. C’era un gran desiderio da parte mia, dopo essermi laureato, di realizzare un progetto ambizioso. Le previsioni di consulenti, banchieri e colleghi non erano ottimistiche per la scarsità di popolazione residente. Ma fu un successo». Come le è venuta l’idea, negli anni ’80, di aprire un ipermercato? La sua famiglia già si occupava di vendita al dettaglio? «La mia famiglia si occupava di commercio all’ingrosso. Mio padre Bruno iniziò l’attività negli anni ’60. Si trattava, quando decidemmo di aprire l’ipermercato, di mettere in discussione l’attività esistente. Infatti, non era possibile pensare di rifornire i dettaglianti della provincia di Sondrio e far loro concorrenza con l’ipermercato. Una sfida molto impegnativa: nel 1986 aprì l’ipermercato Iperal e l’anno dopo chiudemmo l’attività di ingrosso Tirmarket». Iperal è divenuto nel tempo uno dei simboli imprenditoriali di un territorio “chiuso” dalle montagne com’è IL FONDATORE Antonio Tirelli, fondatore, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Iperal. La società conta 34 punti vendita tra ipermercati, supermercati e iperstore. PLEIADI 39 L’AZIENDA IPERAL «Il segreto del successo del marchio Iperal? Aver dedicato tanto tempo al lavoro con entusiasmo, passione e curiosità» la Valtellina. Qual è il segreto di questo successo? «Metterei al primo posto l’aver dedicato tanto tempo al lavoro con entusiasmo e passione. Poi, un atteggiamento di curiosità verso tutto quello che succedeva nel nostro settore al di fuori del nostro territorio. Cercare sempre di imparare dai migliori confrontando, con umiltà, le proprie idee. Dalla Valtellina il Gruppo Iperal si sta spostando sempre più nelle provincie vicine. È davvero così difficile conquistare territori “esterni”, per quanto riguarda gli ipermercati, come certe polemiche degli ultimi mesi farebbero intendere? «Dopo avere realizzato ipermercati, centri commerciali, discount e supermercati in provincia di Sondrio nei primi anni 2000 venne il momento di varcare i confini provinciali. Non mi animava la smania di conquistare nuovi mercati e nemmeno quello di scalare le classifiche degli incassi o del reddito, ma semplicemente quello di realizzare progetti vincenti. È evidente che avere successo in bacini di utenza commerciale dove ci sono già altre catene della distribuzione è molto difficile e lo sta diventando sempre di più. Lo sviluppo di Iperal è stato prudente e abbiamo valutato tante proposte, scegliendo di aprire nuovi punti vendita dove l’insegna era già conosciuta ed apprezzata: prima la provincia di Lecco, poi la Brianza e il Comasco. Discorso a sé riguarda la Valcamonica dove dapprima abbiamo 40 PLEIADI IL PRIMO A CASTIONE, IL PIÙ GRANDE A FUENTES In alto, una foto d’archivio del primo ipermercato Iperal, aperto nel 1986 a Castione Andevenno. Qui sopra, l’entrata del complesso del Trivio di Fuentes, datato 1996. acquisito una partecipazione di minoranza nella società Sermark e in seguito, grazie alla famiglia Serventi, siamo entrati in quel territorio conservando il legame di quell’insegna alla Valle. È certo che l’apertura di un nuovo ipermercato, ma delle volte anche di un grande supermercato, solleva le proteste dei piccoli commercianti. Sono ragioni legittime, come lo è cercare di far crescere Iperal nel rispetto delle regole». FINORA RACCOLTI 650MILA EURO Dal 2008, grazie all’iniziativa “Far bene la spesa”, il Gruppo Iperal ha distribuito 650mila euro alle associazioni benefiche locali che vengono di volta in volta selezionate dai clienti. Attraverso l’iniziativa “La Spesa che fa bene” si può premiare una Onlus locale Facciamo crescere il territorio con l’aiuto dei clienti G razie all’iniziativa Iperal “La Spesa che fa bene”, che permette di scegliere una Onlus locale e di premiarla con una donazione, i clienti Iperal possono aiutare un’associazione benefica che opera nei territori dove sono presenti i punti vendita del Gruppo, contribuendo così a finanziare un progetto solidale. Così il territorio cresce anche grazie alla generosità dei clienti. La solidarietà si rinnova Dal lancio dell’iniziativa, nel 2008, “La Spesa che fa bene” ha consentito di devolvere in beneficenza oltre 650mila euro complessivamente. L’iniziativa per il 2013 prosegue e si rinnova cambiando la formula delle donazioni, che consentirà di aiutare, quest’anno, ben 50 associazioni locali. Le associazioni Iperal ha selezionato 50 associazioni del territorio che operano nel Terzo Settore. Le realtà si occupano di volontariato, assistenza agli anziani e ai disabili, tutela dei bambini, salute, famiglia. Il montepremi iniziale che verrà donato è di 110mila euro, oltre a 2 euro aggiuntivi per ogni preferenza espressa dai clienti, che saranno assegnati in base a una classifica stilata dal numero di indicazioni ricevute da ogni associazione. È dunque il cliente stesso che può scegliere il progetto sociale che gli sembra più utile o l’associazione conosciuta tra le Onlus selezionate, che sono distribuite nei territori delle province di Lecco, Bergamo, Como, Monza e Brianza, Sondrio, Milano e Brescia. Come funziona? Per esprimere la preferenza è sufficiente donare 500 punti raccolti con CartAmica, la tessera fedeltà Iperal. Con questo piccolo gesto, chiunque può contribuire a formare la classifica delle associazioni, donando, come detto, 2 euro per ogni preferenza espressa, che si vanno a sommare al premio finale. La costruzione del montepremi assicura una vincita finale a ognuna delle 50 associazioni selezionate. «S ono legato da sempre al Credito Valtellinese – sottolinea Antonio Tirelli – perché fin da ragazzo mio padre mi raccontò di quanto all’inizio dell’attività di ingrosso lo avesse sostenuto. Sono molto legato alle persone che in questi anni ho frequentato, in particolare al Presidente Giovanni De Censi e all’Amministratore Delegato Miro Fiordi. Ricordo con piacere l’esperienza di Consigliere di Amministrazione del Credito Artigiano e quella ancora in corso di Consigliere della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.Voglio raccontare un aneddoto legato all’apertura dell’ipermercato di Castione Andevenno nel 1986. Allora, per selezionare i collaboratori di Iperal, chiesi la collaborazione della Società Deltas del Gruppo Creval. Ebbene, questa iniziativa creò per alcuni anni l’impressione che il Credito Valtellinese fosse socio di Iperal... Ora possiamo dire IL GIORNO DELL’APERTURA Sopra, Antonio Tirelli, al centro, che il Credito Valtellinese con Edoardo Semeria, Responsabile è più semplicemente Direzione Territoriale Area Sondriola mia banca di casa». Brescia-Bergamo del Creval e Umberto Colli, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese. In alto, la squadra di Iperal Bianzone il giorno dell’apertura. 42 PLEIADI Legato al Credito Valtellinese fin da ragazzo Qual è la logica commerciale con cui vi rifornite di alcuni prodotti piuttosto che di altri? È solo una questione economica? «Sono orgoglioso di aver costituito nei primi anni 2000 l’alleanza, chiamata Agorà, con altre tre Società della distribuzione: Sogegross di Genova, Poli di Trento e Tigros di Varese. In questi anni abbiamo organizzato acquisti, marketing e logistica comuni migliorando le condizioni di acquisto e di servizio alle reti di vendita». Come sono cambiati i consumi delle persone dall’apertura dei suoi primi iper a oggi? «Sempre più la scelta dei prodotti deve tener conto del valore che il cliente gli riconosce. Da una parte c’è la domanda crescente di qualità del cibo e di garanzie per la salute, dall’altra l’esigenza di risparmio. Stiamo rinunciando a parte del profitto per abbassare i prezzi mantenendo la qualità, in particolare, dei prodotti più salutistici, come frutta e verdura. Siamo inoltre da sempre impegnati nel proporre ai nostri clienti un assortimento ricco di prodotti locali, per far crescere insieme a noi anche le aziende del territorio in cui operiamo». Siete un Gruppo che dà lavoro a oltre 1.500 persone. Si immaginava qualcosa del genere «I valori che cerchiamo di tenere alti sono il rispetto delle persone e dei loro bisogni, l’umiltà, la concretezza e la trasparenza» quando aprì il suo priCON I FORNITORI VALTELLINESI mo supermercato? Sopra, foto di gruppo «È un enorme redi Antonio Tirelli con sponsabilità, quella di i fornitori valtellinesi dare lavoro a tante persoche hanno realizzato ne. Il lavoro, oltre che fonil Centro Commerciale te di reddito e di soddisfadi Civate, in provincia zione dei bisogni materiadi Lecco, nel 2011. li, ha valori intangibili fondamentali. Oltre a coloro punto di vista sociale e che oggi lavorano in Ipequali sono gli obiettivi ral, mi gratifica molto penche il gruppo si pone in sare a tutte le persone, ai questo ambito? giovani in particolare, che IPERAL È PARTNER DI SOCIOINCREVAL «Il gruppo Iperal sohanno potuto crescere e Fino al 13 febbraio 2014 i Soci Creval potranno stiene da alcuni anni le migliorarsi in questi anni accumulare più Punti Spesa su CartaAmica Base associazioni del volontagrazie all’esperienza in e CartaAmica Oro e ottenere ancora più riato delle comunità nelIperal. Confesso tuttavia velocemente i premi in catalogo. Per informazioni le quali è presente con le che non avrei mai pensarivolgersi ai Box Accoglienza dei punti vendita, sue attività. È un segno to negli anni ’80 di trovarpresentando la tessera personale SocioInCreval. di gratitudine verso comi nella posizione nella loro che si impegnano quale mi trovo ora». con passione a far del bene a chi ne ha bisogno. Si parla sempre più di valori, in ogni campo. Un’esperienza arricchente l’ho vissuta in questi Quali sono quelli alla base del Gruppo Iperal? anni, incontrando i rappresentanti delle associa«I valori in cui credo e che cerco, insieme ai colzioni di volontariato che raccontano le situazioni laboratori, di mantenere alti in Iperal sono il rispetche vivono quotidianamente. È facile emozionarto delle persone e dei loro bisogni, l’umiltà, la consi e diventa spontaneo ringraziarli per quello che cretezza e la trasparenza». fanno e sostenere, almeno dal punto di vista ecoIperal è conosciuta per essere da sempre sonomico, il loro operato». lidale con il territorio. Quali attività svolgete dal PLEIADI 43 EVENTO CINEMA Una storia di ordinari CONFLITTI “Il capitale umano”, undicesimo film di Paolo Virzì, racconta attraverso un cast eccezionale le vicende di due famiglie coinvolte in una vicenda noir S Si intitola “Il capitale umano” ed è il prossimo film di Paolo Virzì, il regista livornese trapiantato a Roma che ha diretto, nella sua carriera, grandi successi di pubblico e critica come “Ovosodo”, “Caterina va in città”, “Tutta la vita davanti” e, ultimo arrivato, “La prima cosa bella”. Prodotto da Indiana Production, “Il capitale umano” è tratto dal romanzo che ha lo stesso titolo e che è stato scritto da Stephen Amidon, romanziere americano che con la sua opera descrive realisticamente la vita delle famiglie dei sobborghi benestanti del Connecticut. Una situazione che Virzì ha deciso di ricostruire, ambientando la vicenda, però, nella cerchia della ricca borghesia Lombarda. Una scelta coraggiosa, dettata dal fatto che, come ha sottolineato lo 44 PLEIADI stesso regista, «ormai Stati Uniti e Italia si assomigliano sempre di più». Il substrato narrativo è in effetti molto simile per entrambe le situazioni. Alla base c’è una difficoltà comune: nel romanzo americano derivata dall’evento più drammatico degli ultimi decenni, l’attacco alle Twin Towers dell’11 settembre, nel film italiano dalla crisi economica che attanaglia le persone, anche quelle che godono di una vita privilegiata. Dalla ricchezza al baratro «Si tratta di una storia narrata da vari punti di vista – ha dichiarato Virzì, quando è stato chiamato ad anticipare qualcosa sul suo nuovo lavoro –, una sor ta di puzzle che mette in mostra quello che siamo REGISTA E SCENEGGIATORE Paolo Virzì, 49 anni, è regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Viene considerato uno degli eredi della tradizione della commedia all’italiana. PLEIADI 45 EVENTO CINEMA Indiana Production Company ndiana Production Company è stata fondata nel 2005 da Marco Cohen e Fabrizio Donvito. Nel 2008 si è unito a Indiana Benedetto Habib in qualità di partner e direttore finanziario. Indiana Production ha al suo attivo 6 film cinema, 2 film Tv, centinaia di spot pubblicitari e in preparazione numerosi progetti cinema e tv per il mercato italiano e internazionale. Indiana attualmente sta producendo il “Capitale Umano” di Paolo Virzì, coproduzione Italo-Francese, “I Principianti” di Claudio Cupellini, in coproduzione, e “Italy in a Day”, in associazione con Scott Free. Nel 2010 ha prodotto “La Prima Cosa Bella” di Paolo Virzì, candidato italiano agli Oscar 2011 come miglior film straniero. Nel 2012 è stata coproduttore e produttore esecutivo di “Romeo & Juliet”, coproduzione Italo-Anglo-Americana. In pubblicità, Indiana lavora con registi cinematografici di fama internazionale come Paolo Virzì, Gabriele Salvatores, Harald Swartz, Antony Hoffman. Per il 2013 Indiana ha in esclusiva sulla pubblicità Paolo Sorrentino. Qui di seguito la filmografia di Indiana Production. Produzioni: “Estomago” di Marco Jorge (2007); “La Prima Cosa Bella” di Paolo Virzì (2010); “I Più Grandi Di Tutti” di Carlo Virzì (2011); “Italian Movies” di Matteo Pellegrini (2011); “Romeo e Giulietta” di Carlo Carlei (2012). Film Tv: “4 Padri Single” di Paolo Monico (2008); “Un Paradiso Per Due” di Pier Belloni (2009); “Io ricordo” di Ruggero Gabbai (2007). In release: “Il Capitale Umano” di Paolo Virzì; “Italy In A Day” di Gabriele Salvatores. Line up: “Il Nome Del Figlio” di Francesca Archibugi; “I Principianti” di Claudio Cupellini; “La Porta Del Cielo” di Peter Chelsom. I Come è nato il rapporto con il Gruppo Creval N ell’ambito dello sviluppo di fondi per il finanziamento del cinema, è stata emanata una legge sul credito d’imposta che spinge le società a investire nel cinema ricevendo in cambio incentivi fiscali. Con quest’ottica Indiana ha presentato il progetto al Credito Valtellinese. Il gradimento di questo dipende da diversi fattori, come la qualità di sceneggiatura, regia, cast artistico e tecnico, budget di produzione. Dopo aver valutato il progetto il Credito Valtellinese ha verificato e discusso insieme a Indiana l’ammontare dell’investimento e del piano di rientro previsto. 46 PLEIADI GIRATO TRA MILANO E LA BRIANZA “Capitale umano” è stato girato da marzo ad aprile 2013 tra Milano e le campagne e le colline della ricca Brianza. Qui sopra, il regista Paolo Virzì tra i due protagonisti maschili, Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni. diventati nel momento in cui abbiamo creduto di poter moltiplicare la ricchezza senza fare fatica, e invece ci siamo improvvisamente ritrovati in un baratro». Il tutto illustrato attraverso un racconto noir, che si intreccia con un’approfondita analisi dei rapporti tra i protagonisti della pellicola, con una particolare attenzione a quello esistente all’interno dei due nuclei famigliari raccontati, soprattutto tra i padri e i figli. Un cast davvero eccezionale Per il suo undicesimo lungometraggio, Virzì ha scelto un cast di attori davvero eccezionale: Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi, Luigi Lo Cascio, Bebo Storti, Gigio L’ACCORDO La stretta di mano tra Benedetto Habib, partner di Indiana Production Company, e Luciano Camagni, Condirettore Generale Creval. Come si crea un film, dall’idea al ciak CON LE PROTAGONISTE Il regista Paolo Virzì durante le riprese del suo undicesimo film. Qui sotto, con Valeria Golino. A fondo pagina, con Valeria Bruni Tedeschi. U n film è un progetto creativo e si divide in diverse fasi. Nasce inizialmente da un’idea e dai talenti che l’hanno prodotta. L’ispirazione può derivare da un libro o da un soggetto originale. La parte di scrittura della sceneggiatura è una delle fasi più delicate nella preparazione di un film. Generalmente la prima versione della sceneggiatura viene rivista e corretta molte volte prima di ottenere la versione finale. Una volta definito il “concept” si passa a una fase molto importante: lo sviluppo della sceneggiatura che consiste nel creare da un’idea una squadra che vada a definire un progetto filmico in termini di sceneggiatura e soggetto. Come molto spesso capita, lo stesso regista è lo sceneggiatore del film oppure la stesura viene affidata ad altri sceneggiatori. Definiti soggetto e sceneggiatura, partono due momenti principali: 1. ricerca delle risorse finanziarie: la casa di produzione contatta altri co-produttori, finanziatori esterni, compie operazioni di pre-vendita; 2. ricerca di risorse artistiche e tecniche: cast artistico (attori che vengono scelti dal regista) e poi tutti gli altri ruoli tecnici principali come il direttore della fotografia, scenografo, costumista, compositore, ecc. Il regista ha un ruolo di dominus dell’intera macchina artistica. È lui che ha la gestione complessiva dei reparti e soprattutto degli attori nella valorizzazione delle loro capacità artistiche. È consuetudine che il regista sviluppi un rapporto comunicativo diretto con gli attori per guidarli e ottenere la loro migliore interpretazione. Una volta definiti i ruoli, inizia la parte di pre-produzione di un film che consiste nell’individuazione delle location, della stesura del piano di lavorazione e nel reperimento di tutti i materiali necessari per la realizzazione del lungometraggio. Più accurata è la preparazione nella fase di pre-produzione, migliore sarà il risultato del lavoro successivo, che riguarda nello specifico la produzione del film. Alberti. Attori molto conosciuti al grande pubblico, ai quali sono state affiancate tre giovani promesse, chiamate a interpretare il ruolo dei figli: Matilde Gioli, Giovanni Anzaldo e Guglielmo Pinelli. Il film è stato girato tra Milano, Varese e Como e sarà distribuito nei cinema a partire dal 3 gennaio 2014 («Sì, in effetti è un film che può essere definito “invernale”», ha sottolineato Virzì). Una vicenda che coinvolge due famiglie La storia comincia nella notte della vigilia di Natale, su una strada provinciale della Brianza, quando un ciclista viene investito da un SUV. Difficile stabilire che cosa sia successo veramente, ma il tragico fatto influirà sul destino di due famiglie, quella di Dino Ossola (Bentivoglio), immobiliarista che è sull’orlo del fallimento, e Giovanni Bernaschi (Gifuni), uomo di successo, top rider della finanza. «Nel film – ha raccontato Virzì – c’è dell’ironia beffarda verso una borghesia che vuole fare il passo più lungo della gamba, ma soprattutto c’è un viaggio nel conflitto tra genitori e figli». E anche per quanto riguarda il futuro del cinema italiano, il regista toscano ha le idee chiare: «Sono convinto che il cinema serva ancora. Non è mai un lusso perché ti nutre l’immaginazione. Ma penso anche che serva un cinema capace di raccontare il nostro Paese, soprattutto in questo brutto momento, che sappia rischiare, che non si faccia condizionare e ritrovi la libertà che l’aveva fatto grande in altre stagioni». PLEIADI 47 FAMIGLIA I FINANZIAMENTI Rendi i tuoi acquisti più LEGGERI Il Gruppo Creval incrementa il credito alle famiglie grazie a una vasta gamma di prodotti e ad accordi commerciali stretti con realtà qualificate nel settore del credito al consumo L di Roberto Grazioli - Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval L’acquisto di un’auto, di mobili per la casa, gli investimenti per piccole ristrutturazioni dell’abitazione o anche per la predisposizione di impianti di produzione energetica attraverso fonti rinnovabili: sono davvero tante le situazioni per cui una famiglia decide di chiedere un finanziamento a una banca. Il fatto di non disporre, nel momento del bisogno, della liquidità necessaria non deve rappresentare un freno allo sviluppo familiare. Esistono a questo proposito molti prodotti bancari che permettono di conciliare le esigenze del momento con le entrate periodiche future, senza che sia necessario rinviare la spesa o intaccare i propri risparmi. La Linea FidoAperto La linea FidoAperto, con la quale il Gruppo Creval testimonia l’impegno di continuare a fare credito alle famiglie, consente finanziamenti non superiori ai 75mila euro. Si tratta di finanziamenti “chirografari”, che non richiedono cioè il rilascio di una garanzia reale come l’ipoteca sui beni di proprietà di chi chiede il finanziamento. L’erogazione al cliente dei finanziamenti di FidoAperto avviene in tempi brevissimi, normalmente sul suo conto corrente attraverso il quale vengono in seguito rimborsate le singole rate di restituzione del fido, nella misura e con la frequenza concordate sulla base delle esigenze del cliente stesso. I vantaggi di FidoAperto I prodotti della Linea FidoAperto offrono: • comodità: la somma finanziata viene accreditata sul conto corrente e può essere utilizzata attraverso la modalità di pagamento preferita (bonifico, assegno, Bancomat o Cart@perta, ecc.); • immediatezza: la somma viene messa a disposizione in tempi brevissimi; • personalizzazione: il cliente può scegliere la durata del piano di rimborso e le modalità LA CRESCITA DEL CREDITO AL CONSUMO EROGATO DAL GRUPPO CREVAL ALLE FAMIGLIE Finanziamenti Creval Finanziamenti Compass Numero Totale erogato Numero Totale erogato Gen-Dic 2012 5.842 69.933.805 6.369 68.278.143 Gen-Giu 2013 3.302 40.275.269 3.201 34.394.590 48 PLEIADI CONCRETO SOSTEGNO PER OGNI NECESSITÀ Il Gruppo Creval, aderendo a tutti gli accordi promossi da ABI (Associazione Bancaria Italiana), mette in campo strumenti di sostegno alle famiglie, legati in particolare all’attuale contesto economico quali la sospensione delle rate dei mutui e dei finanziamenti per perdita di lavoro, l’anticipo della Cassa Integrazione Guadagni e i Contratti di Solidarietà. PLEIADI 49 FAMIGLIA I FINANZIAMENTI La soluzione ideale per tutte le famiglie che hanno una necessità immediata di liquidità FidoAperto, una linea di prodotti dedicata ai consumatori F idoAperto è la linea di prodotti e servizi dedicata ai consumatori che hanno esigenze di finanziamento, a fronte di necessità immediata di liquidità: fronteggia spese impreviste, acquisti importanti e investimenti finalizzati. Fido Famiglia Il prestito che risponde alle esigenze di gestione di spese impreviste o acquisti di importi fino a 75mila euro. Piano di rimborso: a rate mensili con possibilità di scelta tra tasso fisso o variabile. Inoltre, il finanziamento, tramite la convezione “Fido Famiglia SocioInCreval Premium”, riserva condizioni agevolate ai Soci del Credito Valtellinese. Fidocontinuo Il prestito ricaricabile che risponde a esigenze finanziarie periodiche ricorrenti (spese mediche, tasse universitarie, ecc.) fino a 20mila euro. Piano di rimborso: a rate mensili con tasso fisso. Inoltre, il finanziamento, tramite la convenzione “Fido Studio Figli SocioIn- Fido Progetto Finanziamento che permette di pianificare acquisti a partire da 75mila euro. Piano di rimborso a rate mensili, trimestrali o semestrali, con possibilità di scelta tra tasso fisso o variabile. Creval Premium”, destinata a sostenere le spese connesse agli studi dei figli, riserva condizioni agevolate ai Soci del Credito Valtellinese. Creval Energia Pulita Finanziamento per chi decide di investire nel risparmio energetico acquistando o installando impianti per la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili. Prevede la copertura totale dell’investimento fino a 75mila euro. Piano di rimborso: a rate mensili con tasso variabile. Fido Primi Acquisti Il prestito, esente da spese di istruttoria e di incasso rata, che soddisfa le prime necessità di spesa, fino a 10mila euro, di studenti universitari e lavoratori di età compresa tra 18 e 27 anni. Piano di rimborso: a rate mensili con tasso variabile. Fido Accanto a Te Finanziamento fino a 20mila euro, esente da spese di istruttoria e di incasso rata, dedicato alle persone con disabilità che hanno ne- SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE I finanziamenti erogati attraverso il prodotto Fido Famiglia hanno mediamente un importo che si aggira attorno ai 10/15.000 euro, con una scadenza media di circa 4 anni. cessità di acquistare mezzi di trasporto e di ausilio che facilitino l’autosufficienza e l’integrazione. Piano di rimborso: a rate mensili, con tasso variabile. Affidamento in conto corrente Affidamento che permette di avere elasticità di cassa e di gestione di spese per cui è necessaria una disponibilità immediata. Importo, durata e piano di rimborso concordati sulla base delle necessità del cliente. Fidocontinuo assicurativo Finanziamento a tasso agevolato finalizzato alla copertura delle esigenze finanziarie derivanti dalla sottoscrizione di polizze assicurative danni distribuite dal Gruppo, che consente di diluire su dodici mesi i premi assicurativi da corrispondere, con particolare riferimento alle polizze “abitazione” e “auto”. Il carattere “revolving” del fido consente di rinnovare la formula a ogni scadenza annuale dei premi. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato occorre far riferimento ai fogli informativi e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “trasparenza”. La concessione dei finanziamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all'approvazione della banca. I finanziamenti di Creval sono pensati per le famiglie che desiderano fare acquisti dilazionando la spesa nel tempo di erogazione più rispondenti alle sue esigenze ha la possibilità di riutilizzare il finanziamento nel• trasparenza: il rimborso avviene in maniera automatica e l’andamento di restituzione può essere monitorato anche via Internet. C’è inoltre la possibilità di richiedere e ottenere preventivi personalizzati in filiale e online; • ricaricabilità: con Fidocontinuo il cliente 50 PLEIADI la misura in cui viene rimborsata, senza dover presentare nuove richieste di affidamento; • sicurezza: il rimborso del prestito può essere assicurato, contro ogni eventuale rischio, attraverso specifiche polizze realizzate in collaborazione con primari partner assicurativi. Grazie all’accordo tra Gruppo Creval e Compass S.p.A. Il finanziamento arriva “Presto” er rispondere ai bisogni di finanziamento di un numero sempre maggiore di clienti, il Gruppo Creval ha da tempo stretto partnership con alcune delle realtà più prestigiose e qualificate nel settore del credito al consumo italiano. Un esempio è il consolidato rapporto creato nel 2009 con Compass S.p.A., la società del credito alla famiglia del Gruppo bancario Mediobanca. Basato su un rapporto di sinergia tra i due gruppi – che prevede P la condivisione dei processi di analisi delle esigenze espresse dal mercato e delle soluzioni finanziarie disponibili – l’accordo offre ai clienti Creval la possibilità di accedere a prodotti di Compass quali “Presto”, un prestito personale facile, sicuro e immediato. Le procedure per richiedere tale finanziamento, il cui importo non può superare i 30mila euro, sono semplificate al massimo: l’esito del processo di istruttoria può essere comunicato già allo sportello, pochi minuti dopo l’effettuazione della richiesta. Il prestito viene erogato in un’unica soluzione, direttamente tramite bonifico sul conto corrente intestato al richiedente. Le rate sono estendibili fino a un massimo di 84 mesi e sono addebitate direttamente sul conto corrente. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Servizio finanziario e salvo approvazione di Compass S.p.A. alla richiesta del finanziamento. Per le condizioni economiche e contrattuali si rimanda ai documenti informativi disponibili presso le Filiali della Banca Credito Valtellinese S.c. opera in qualità di intermediario del credito in virtù del rapporto di collaborazione senza vincolo di esclusiva con Compass S.p.A. L’ACCORDO CON IBL BANCA Il momento della firma. Da sinistra, Mario Giordano e Franco Masera, AD e Presidente di IBL Banca, e Miro Fiordi, AD di Credito Valtellinese. Insieme a IBL Banca SpA per la cessione del quinto l Gruppo Creval e IBL Banca S.p.A. – istituto che opera dal 1927 nei settori del credito personale e dei conti di risparmio – hanno concluso nel luglio scorso un accordo grazie al quale i clienti delle banche del Gruppo Creval, lavoratori dipendenti e pensionati, potranno accedere ai finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione erogati da IBL Banca. L’accordo prevede la possibilità di ottenere importi di una certa rilevanza, variabili in funzione della sostenibilità della rata. Il rimborso del prestito avviene infatti con rata mensile, a tasso fisso, trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione e non superiore a 1/5 del totale netto percepito. La durata del periodo di rimborso del prestito contro cessione del quinto è compresa tra 24 e 120 mesi in modo da poter scegliere la formula su misura in base alle specifiche esigenze. «Un accordo – ha sottolineato Miro Fiordi, AD del Credito Valtellinese – che ci permette di incrementare ulteriormente il credito concesso alle famiglie, che costituiscono, insieme alle PMI, la nostra clientela di riferimento. Siamo lieti di avere avviato una collaborazione con IBL Banca, realtà storica, attiva e qualificata nel settore del credito contro cessione del quinto». Dal canto suo Mario Giordano, AD di IBL Banca, ha rimarcato che «la partnership con il Gruppo Creval ci consente di attivare importanti sinergie con un primario gruppo bancario». La cessione del quinto dello stipendio è una forma di prestito tutta italiana. Fu ideata nel 1861 per volontà di Re Vittorio Emanuele II per concedere privilegi ai dipendenti statali, ma solo nel 1950 cominciò a essere regolamentata in modo dettagliato. Si tratta di una soluzione di finanziamento comoda e sicura. Per la richiesta non occorre presentare alcuna motivazione ed è sufficiente la firma singola dell’interessato. I PLEIADI 51 FAMIGLIA NUOVI PRODOTTI “CAMBIOBANCA”, CON NESSUNA SPESA Tra i vantaggi offerti dal Conto Armonia 2.0 c’è la possibilità di utilizzare il servizio “CambioBanca” di Creval, offerto gratuitamente a chi, cliente di un’altra banca, vuole accedere a un rapporto di conto corrente con una banca del Gruppo Creval. 52 PLEIADI Per fortuna c’è ARMONIA Nello scorso aprile il conto “che ti assomiglia” è entrato nella sua fase 2.0, con nuovi contenuti basati sui tratti distintivi che lo hanno reso, negli ultimi dieci anni, un prodotto di gran successo di Raffaella Cristini - Responsabile Direzione Prodotti Gruppo Creval D Dieci anni fa, proprio nel mese di ottobre, vedeva la luce il primo numero di Pleiadi. Sempre dieci anni fa veniva lanciato Conto Armonia con lo slogan “La trasparenza e il profilo che cerchi, il conto tutto compreso che trovi”. Formula “tutto compreso” Inizialmente basato su quattro diverse tipologie di prodotto, Conto Armonia si presentava alla clientela privata del Gruppo Credito Valtellinese come una linea di conto corrente esclusiva, chiara e trasparente. Un conto pensato per semplificare il rapporto con la banca e offrire il massimo della tranquillità e convenienza mediante una formula “tutto compreso” che, a fronte di un canone mensile contenuto, fisso e predeterminato, consenta di effettuare tutte le operazioni bancarie desiderate e di accedere a un ampio ventaglio di prodotti e servizi, usufruendo inoltre di interessanti agevolazioni pensate per i Soci del Credito Valtellinese o in base al patrimonio finanziario personale o alla propria età. Questi gli ingredienti di una ricetta di successo che ha reso Con- to Armonia la linea di punta con cui, nel tempo, il Gruppo ha raccolto il riscontro favorevole di migliaia di clienti. La versione evoluta Dallo scorso aprile Conto Armonia si è radicalmente rinnovato. Ne è nata una versione evoluta, denominata Conto Armonia 2.0, nuova nella veste e nei contenuti pur senza perdere quei tratti distintivi che hanno decretato il successo della prima edizione: • trasparenza: il costo del conto e i servizi a esso abbinati sono subito chiari e verificabili • convenienza: il canone mensile “tutto compreso” permette di risparmiare rispetto al costo dell’acquisto dei singoli servizi • semplicità: il consulente in filiale aiuta il cliente a scegliere, tra le diverse opzioni possibili, quella più adatta alle sue esigenze • comodità: tramite il servizio CambioBanca il consulente si può occupare gratuitamente di tutte le pratiche per trasferire, in una delle banche del Gruppo, il conto originariamente acceso presso altro istituto di credito. PLEIADI 53 FAMIGLIA NUOVI PRODOTTI VANTAGGI PER OVER 65 E PER I SOCI CREVAL I conti Armonia 2.0 prevedono sconti o azzeramenti sui canoni per varie categorie di clienti, tra i quali gli over 65 e i Soci del Credito Valtellinese, in base al possesso azionario in deposito presso le banche del Gruppo. Armonia 2.0 è un conto pensato per semplificare il rapporto con la banca e offrire il massimo della tranquillità e convenienza Le formule disponibili Conto Armonia 2.0 è composto da cinque “pacchetti” di conto corrente. Armonia 2.0 Giovane Su misura per i giovani dai 18 ai 27 anni, completo e a canone zero, gestibile anche via Internet. Mette a disposizione il finanziamento agevolato Fido Primi Acquisti per le prime necessità di spesa e la carta ricaricabile Cart@perta Gold (a zero costi di ricarica se eseguita dall’home banking banc@perta) per effettuare acquisti online. Armonia 2.0 Zero Pensato per chi desidera un conto a canone zero e senza spese di registrazione fino a 100 operazioni annue. Garantisce servizi bancari come banc@perta, Post@inlinea e la domiciliazione delle utenze. Armonia 2.0 Leggero Dedicato a chi utilizza abitualmente i prodotti e i servizi bancari più comuni come il bancomat internazionale V PAY e la carta ricaricabile Cart@perta Gold per i pagamenti via internet. Prevede un canone di 5 euro mensili, riducibile o azzerabile con il seguente requisito: • sconto del 50% per i soci con almeno 150 azioni Credito Valtellinese, elevabile a un livello di gratuità a partire da 500 azioni. 54 PLEIADI Armonia 2.0 Argento Ideale per completezza dei servizi offerti (tra cui la carta di credito CartaSi Classic) per chi ha già un piccolo patrimonio da investire ed effettua un buon numero di operazioni all’anno. Prevede un canone di 10 euro mensili, riducibile o azzerabile in presenza di determinati requisiti: • sconto del 25% per gli over 65 anni • sconto del 100% per i Soci con almeno 1.500 azioni Credito Valtellinese. Armonia 2.0 Oro È il conto corrente full optional che soddisfa le esigenze finanziarie più complesse e offre interessanti agevolazioni sui servizi inclusi (tra i quali CartaSi Gold e il finanziamento rateale Creval Energia Pulita) e una maggior remunerazione dei depositi. Prevede un canone di 15 euro mensili, riducibile o azzerabile in presenza di determinati requisiti: • sconto del 25% per gli over 65 anni • sconto del 100% per i soci con almeno 3.000 azioni Credito Valtellinese. Il canone di Armonia 2.0 Leggero, Argento, Oro è azzerato per chi possiede una somma depositata presso una delle banche del Gruppo, pari o superiore a 100mila euro in Fondi, Sicav, Polizze Vita, Gestioni Patrimoniali e Private Banking collocati e/o distribuiti dal Gruppo. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato occorre far riferimento ai fogli informativi, agli annunci pubblicitari e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione delle carte di credito e dei finanziamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della banca. L’offerta del Gruppo Credito Valtellinese per la gestione dei tuoi pagamenti Le carte di credito CartaSi, per privati e imprese cegliere CartaSi per i pagamenti vuol dire disporre della carta di credito più accettata al mondo – grazie al collegamento con i due più importanti circuiti internazionali: MasterCard e Visa. CartaSi garantisce la spendibilità delle proprie carte sia presso milioni di esercizi commerciali, sia online, in tutta sicurezza e con assistenza 24 ore su 24 per ogni esigenza, prevedendo fino a 45 giorni di credito senza interessi né commissioni aggiuntive. Entrare nel mondo CartaSi consente inoltre di accedere all’esclusivo Club ioSi, il programma fedeltà che premia le spese effettuate con la carta e offre numerosi vantaggi e servizi aggiuntivi. L’offerta CartaSi del Gruppo Creval – oggi attivabile anche online – si rivolge a privati e aziende con una gamma completa di carte e interessanti promozioni sul canone, per specifiche linee di prodotto e per i Soci, in grado di soddisfare le esigenze personali e di business più sofisticate. S CARTA CLASSIC CartaSi Classic. È la carta di credito più accettata e diffusa, adatta per le spese di tutti i giorni. È semplice, sicura e conveniente. Ha un limite di utilizzo mensile massimo pari a 3mila euro. Oggi ancor più sicura grazie al servizio SMS gratuito e alla polizza assicurativa multirischi, anch’essa gratuita. LE CARTE PREMIUM CartaSi Gold. È la carta energica e dinamica, per chi ha esigenze legate alla propria crescita personale e professionale. Ideale anche per i viaggi e il tempo libero, grazie alla copertura assicurativa aggiuntiva e a tanti servizi esclusivi dedicati al life style. CartaSi Platinum. Prestigiosa ed esclusiva, è lo strumento di pagamento che permette di avere a disposizione tutti i servizi e le possibilità desiderate. C’è la possibilità di richiedere, senza spese aggiuntive, una carta familiare per uno o più componenti il nucleo familiare. CartaSi Black. Destinata ai clienti Private, offre un profilo di spesa elevato e con caratteristiche esclusive grazie al pacchetto “World Signia” del circuito MasterCard, un insieme di servizi che offrono assistenza e copertura assicurativa nel settore viaggi, del business e del tempo libero. CARTE AZIENDALI CartaSi Business Plus. Per i liberi professionisti, gli studi professionali e le piccole/medie imprese. Efficace e conveniente per ridurre gli anticipi di cassa e per fruire di una vasta gamma di servizi esclusivi. È disponibile nelle tipologie Silver, Oro e nella versione Confindustria. CartaSi Corporate. Per le grandi aziende, le multinazionali e gli enti pubblici, studiata per le aziende in cui gran parte del personale si sposta per lavoro. È disponibile nelle tipologie Silver e Oro. CartaSi Black Aziendale. È abbinabile sia a posizioni Business, sia Corporate. È la carta più prestigiosa della linea. Si rivolge a imprenditori e top manager con profilo di spesa elevato, per la gestione delle spese sostenute nell’ambito dell’attività professionale. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato occorre far riferimento ai fogli informativi e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione delle carte di credito è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della banca. PLEIADI 55 TERRITORIO UN WEEK END A... UNA VILLA DA RE La monumentale facciata della Villa Reale di Monza, complesso neoclassico progettato nel 1777 da Giuseppe Piermarini per conto dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria. La villa è oggetto di un attento lavoro di restauro, la cui conclusione è prevista per marzo 2014. 56 PLEIADI Monza natura, arte e lavoro A pochi chilometri da Milano, la città famosa in tutto il mondo per la Villa Reale, per il suo immenso parco e per il Gran Premio di Formula 1 è da sempre riconosciuta come capoluogo della Brianza, area geografica ricca di bellezze naturali e tra le più produttive d’Italia PLEIADI 57 TERRITORIO UN WEEK END A... U Monza, l’antica Modicia (o Maguntia), in epoca romana era già un castrum dalla riconoscibile organizzazione urbana Un gioiellino. Monza appare così al visitatore che, per la prima o la milionesima volta, passeggia lungo le sue vie. A pochi chilometri (ufficialmente 15, in realtà molti meno, considerando i confini comunali) da Milano, si incontra un città che orgogliosamente mostra le sue bellezze, fatte di storia e arte, ma anche di paesaggi naturali. Abbracciato com’è dal territorio di cui è capoluogo di provincia, la Brianza, l’importante centro lombardo dimostra la saggezza dei suoi primi abitanti che, sin dall’Età del Ferro, avevano pensato bene di installarsi in queste zone. L’antica Modicia (o Maguntia), che in epoca romana era già un castrum dalla riconoscibile organizzazione urbana, nei secoli ha raccolto testimonianze artistiche e architettoniche che ancora oggi possono essere ammirate. Facile da visitare per le dimensioni raccolte del centro sto- 58 PLEIADI AUTONOMIA COMUNALE E RELIGIOSITÀ Sopra, l’Arengario, antico palazzo comunale di Monza, risalente al XIII secolo, il più importante edificio civile della città. Sotto un particolare della facciata del Duomo. Tra borghi e colline, tra pianura e laghi l territorio della provincia di Monza e della Brianza comprende la Bassa Brianza e Brianza ex milanese, confinante a nord con la provincia di Lecco e di Como, a ovest con quella di Varese e a est con Bergamo e Milano.Va distinta dalla Brianza intesa come area geografica, che la comprende e la amplia fino alle valli prealpine, dove nasce il Lambro a nord e il fiume Seveso a ovest. Il nome – che pare derivato dal termine celtico brig, che significa colle, altura – richiama la presenza di rilievi, ma questi sono in realtà concentrati a nord e a est, mentre la Bassa Brianza è occupata dalla propaggine settentrionale della Pianura Padana, quindi da un paesaggio per lo più pianeggiante. Oggi densamente abitato, il territorio provinciale è stato eletto sin dai tempi più remoti a luogo di residenza estiva delle popolazioni cittadine, complice il clima mite e la presenza di corsi d’acqua e di laghi, nonostante la regione briantea sia solo marginalmente interessata dal Lario. Alla provincia di Lecco appartengono importanti specchi d’acqua come il lago di Annone, ventunesimo italiano per estensione, e l’Eupilo (o lago di Pusiano). I rico, si offre come un puzzle di monumenti, chiese e prove dell’ingegno umano. I punti di riferimento sono tanto semplici da individuare quanto imperdibili. Restando nel centro, il primo monumento che si incontra percorrendo l’elegante via Italia è il Duomo, dedicato a San Giovanni Battista. Capolavoro dalla facciata marmorea policroma del XIV secolo, la basilica sorge sulla sede dell’oraculum (cappella) che la regina bavara Teodolinda, vedova di Autari e sposa di Agilulfo, re dei Longobardi, fece costruire nel 595. Nel corso dei secoli la chiesa è stata ricostruita, ma del suo passato antico sono rimaste le preziose testimonianze. Queste compongono il Tesoro, conservato nel Museo del Duomo, con oggetti di oreficeria di epoca longobarda, mitre e tessuti, arazzi, avori scolpiti e incisi e reliquie, e sono esposte nella Cappella di Teodolinda, magnificamente decorata dalla bottega degli Zavattari con le storie leggendarie della fondatrice. IMMERSE NEL VERDE Sopra, la Basilica medioevale di Agliate, con la sua struttura in stile romanico. A destra, una vista di Montevecchia, centro collinare posto nella Brianza orientale, in provincia di Lecco. PLEIADI 59 TERRITORIO UN WEEK END A... Tra i più famosi personaggi della storia che hanno usato la Corona Ferrea sono da annoverare Carlo Magno (dal 775) e Napoleone (dal 1805) FORGIATA CON UNO DEI CHIODI DELLA CROCIFISSIONE A sinistra, un particolare della facciata della chiesa di Santa Maria al Carrobiolo. Sotto, la Corona Ferrea, custodita nel Duomo di Monza. Nei parchi della Brianza, in bicicletta C Proprio nella Cappella, troviamo la celebre Corona Ferrea, usata dagli imperatori del Sacro Romano Impero fino a Napoleone, un diadema composto da sei lamine rettangolari d’oro adornate da 46 gemme e unite da cerniere. Al suo interno, una sottile lamina di ferro che, secondo la leggenda, sarebbe stata forgiata con uno dei chiodi della crocifissione di Gesù. Oltre all’architettura religiosa, alla quale appartengono le chiese di Santa Maria in Strada, del 1348, di Santa Maria al Carrobiolo e la chiesa di San Maurizio (dove visse Marianna De Leyva, la Monaca di Monza del Manzoni), va poi ricordata quella civile, che ha nell’Arengario il suo più importante monumento. Costruito nel 1290 in stile gotico lombardo e simbolo dell'autonomia comunale raggiunta dalla città nel XIII secolo, domina piazza Roma con l'alta torre campanaria e il grande porticato ad archi del piano inferiore. 60 PLEIADI on dislivelli non troppo faticosi e un paesaggio verde ondulato che si amalgama con i centri abitati, il territorio della provincia di Monza e Brianza si presta bene a essere esplorato in sella a una bicicletta. Oltre a quelli presenti all’interno del Parco di Monza, gli itinerari possibili sono numerosi e seguono tragitti sia nella storia, sia nella natura. I punti di riferimento sono il Lambro, il Canale Villoresi e il Parco delle Groane. Una prima, semplice possibilità consiste nel percorrere il territorio da ovest a est, partendo da Pinzano e arrivando a Monza seguendo il Canale Villoresi, lungo poco più di 13 chilometri quasi totalmente protetti e integralmente ciclabili, sulle sponde del corso d’acqua. Altrimenti, è possibile sperimentare i diversi tragitti all’interno del Parco del Lambro, come quello che, partendo da Porta San Giorgio a Villasanta, conduce al Ponte sul Lambro a Canonica Lambro in circa un’ora di pedalata tra scorci campestri, santuari, mulini e sfarzose ville, seguendo le precise indicazioni della segnaletica stradale e dei cartelloni posti all’interno del parco. DEDICATO A SAN GIOVANNI BATTISTA La bella facciata del Duomo di Monza, risalente alla seconda metà del Trecento. La torre campanaria, alta 79 metri, fu completata nei primi anni del ’600. PLEIADI 61 ELEGANTI CASCINE E VILLE SONTUOSE Uno scorcio invernale del Parco di Monza, con sullo sfondo la Villa. Sotto, l’ottocentesca Cascina San Fedele, in stile neogotico. In basso, villa Mirabello, dimora seicentesca preesistente alla creazione del parco, che ne ospita gli uffici amministrativi. Il Parco e la Villa di Monza, ecco la Brianza di inizio ’800 enza dubbio tra i simboli di Monza, la Villa Reale e il Parco sono una tappa immancabile nella visita alla città. E, per dirla tutta, anche al territorio brianzolo. I 700 ettari che si estendono a nord del centro cittadino compongono il più grande parco recintato da mura d’Europa e costituiscono un vero compendio dell’area agricola della zona. Al suo interno non ci si limita a percorrere ameni viali elegantemente disposti (che pure esistono e lo rendono una delizia per le gite per tutta la famiglia) ma si finisce anche con l’immergersi nella natura di un tempo, immaginando come doveva presentarsi la Brianza a inizio Ottocento con le sue cascine, ville e campi coltivati. Importante polmone verde per chi vi abita intorno (oltre a Monza, dove troviamo l’ingresso principale, è circondato dai comuni di Lesmo,Villasanta,Vedano al Lambro e Biassono) il Parco è anche un’oasi per numerosissime specie animali S 62 PLEIADI e vegetali. Frequentato ogni anno da oltre un milione di persone, consente di seguire itinerari sia paesaggistici, all’interno delle aree boschive ancora intatte, sia artistico-storici, seguendone i viali che collegano capolavori come la Villa Mirabello, del 1668, la Villa Mirabellino, del 1776, passando per la neogotica Cascina San Fedele, del 1805. Fortemente voluto da Eugenio di Beauharnais, figliastro di Napoleone e viceré del Regno d'Italia, il Parco si estende alle spalle di un altro capolavoro, questa volta architettonico, rappresentato dalla Villa Reale. Fatta costruire nel 1770 dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria per il figlio Ferdinando I, Governatore della Lombardia, e realizzata in soli tre anni su disegno di Giuseppe Piermarini (lo stesso del Teatro alla Scala di Milano), la villa avrebbe dovuto essere, inizialmente, solo (si fa per dire) L’autodromo, storica sede del Gran Premio d’Italia Una buona parte del Parco di Monza è occupata dall’Autodromo Nazionale. Risalente al 1922, il circuito automobilistico fu costruito nel tempo record di 110 giorni su un’area di 370 ettari posta nella parte nordoccidentale del parco. Terzo circuito automobilistico permanente al mondo in ordine cronologico, è formato da due percorsi separati (una pista stradale e l’anello d’alta velocità) che si incontrano nel rettilineo d’arrivo. È sempre stato sede del Gran Premio d’Italia di Formula 1, tranne che nel periodo bellico e nell’edizione del 1980. una residenza di campagna, ritiro per l’arciduca che qui sarebbe sfuggito alla calura estiva milanese. Ben presto, però, il progetto divenne qualcosa di ben più importante. Costruita seguendo lo stile neoclassico e la sobrietà della villa lombarda, la Reggia riprendeva la grandiosità di quella di Caserta, alla cui realizzazione il Piermarini aveva collaborato. Il risultato fu un imponente edificio dalla struttura a U, con un corpo centrale di rappresentanza al quale si aggiunsero due ali laterali per le stanze padronali e degli ospiti e altre due sezioni perpendicolari alla parte principale, destinate alla servitù, alle stalle e agli attrezzi, per un totale di quasi settecento stanze. Tutto intorno i magnifici giardini, realizzati in contemporanea alla villa ispirandosi inizialmente ai principi della moda francese, su disegno geometrico, e poi, nell’ampliamento, a BOLIDI NELLA NATURA Il Gran Premio d’Italia di Formula 1 si svolge dagli Anni ’20 sul famoso circuito di Monza, circondato dal parco recintato più esteso d’Europa. quelli dei giardini all’inglese e delle contemporanee teorie paesaggiste, che puntavano a una maggiore uniformità con il paesaggio circostante, al quale dovevano collegarsi attraverso un doppio viale di alberi. Oggi di quell’importante progetto si possono ancora ammirare il laghetto e il tempietto, oltre al roseto, ritenuto dai botanici tra i più importanti d’Europa. Di Villa e spazi annessi quali la Cappella, il Teatrino e la Rotonda, invece, si possono visitare solo alcune parti, su appuntamento e in particolari periodi dell’anno, in quanto negli Appartamenti Reali sono in corso importanti lavori di restauro. PLEIADI 63 TERRITORIO UN WEEK END A... Nel regno della A luganega Alcune tracce della cucina tipica brianzola sono riscontrabili in antichi documenti, datati addirittura XVI secolo. Tra le altre sue osservazioni Stefano Ortensio Lando, storico milanese di quell’epoca, scrisse infatti nel suo “Commentari delle cose d’Italia” una frase che suonava più o meno così: «Non ti scordar della luganega di Monza». Un tributo non da poco per uno dei prodotti alimentari tradizionali che sono sopravvissuti – non a caso, vien da dire – fino ai giorni nostri. Si tratta della salsiccia tipica monzese, un insaccato dal colore chiaro, più tendente al bianco che al rosso, e dal gusto delicato. Gli ingredienti di questa salsiccia sono molto particolari e contribuiscono a donarle un sapore unico: nella sua composizione non devono mancare carne di suino, ovviamente, ma nemmeno grana padano, brodo di carne e, addirittura, vino Marsala. La salsiccia brian- Già nota nel XVI secolo, la salsiccia tipica di Monza, dal colore chiaro e dal gusto delicato, è protagonista indiscussa della cucina brianzola e, soprattutto, del risotto alla monzese zola è la protagonista indiscussa del piatto più cucinato nelle trattorie tipiche del territorio, il risotto alla monzese. Qui ne presentiamo (vedi pagina a fianco) la versione con il risotto bianco. Ma ce n’è anche una con il risotto giallo, con lo zafferano, che per tradizione viene preparata – e mangiata – nell’ultimo giovedì di gennaio quando, in osservanza di un’antica festa di origine celtica, si usa bruciare sul rogo un fantoccio che raffigura la Giubbiana, una strega, mentre tutti intorno producono un rumore assordante. Un rito che, dice la tradizione, ha il potere di assicurare salute e prosperità per tutti, per tutto l’arco dell’anno. LA TRADIZIONE - Nomi misteriosi per piatti antichi ustisciada, busecca matta e cassoeula. Non sono parole straniere, ma il nome in dialetto di tre piatti antichi, appartenenti alla storia gastronomica brianzola. Il primo è un piatto di carne lasciata cuocere dopo essere stata soffritta (rustè, da qui il nome della ricetta) insieme alla cipolla e al grasso di maiale. La seconda è la variante brianzola della zuppa a base di trippa tipica del milanese. Matta nel senso di “finta”, perché in questa versione al posto della trippa ci sono frittatine. La terza è una zuppa di verze molto calorica che contiene anche sedano, carote, cipolla, puntine, piedini e cotenna di maiale oltre all’immancabile luganega. R 64 PLEIADI Le ricette Risotto alla monzese Ingredienti (per 4 persone) • 320 g di riso • 100 g di luganega (salsiccia) • 700 ml di brodo di carne • 50 g di burro • 1 cipolla • 1 bicchiere di vino rosso • Sale e pepe Preparazione Fate rosolare il riso con la cipolla triturata unita al burro, quindi versate il vino e lasciatelo sfumare. Continuate a cuocere il riso per circa 15 minuti, aggiungendo il brodo di carne a mestoli, in modo che non asciughi mai. Nel frattempo cuocete la luganega spellata: prima bollitela per un minuto in acqua poi sul fuoco bagnata di vino rosso e lasciata per almeno 10 minuti con il coperchio sul fuoco spento, così che produca un po’ di sugo. Come servirlo Mettete il risotto nel piatto, poi con un cucchiaio premetene la parte centrale così da creare un incavo. Qui posizionate il pezzo di salsiccia, bagnandolo con il suo sughetto, e servite. Torta paesana Ingredienti (per 6 persone) • 1 l di latte • 300 g di pane raffermo • 2 uova • 70 g di uvetta • 120 g di amaretti • 100 g di cacao in polvere amaro • 80 g di pinoli • 120 g di zucchero vanigliato Preparazione Prendete il pane, spezzettatelo in una ciotola e ricopritelo con il latte ben caldo. Lasciatelo a mollo per almeno 3-4 ore, mescolando di tanto in tanto. Mettete a bagno l’uvetta in acqua calda e tritate gli amaretti insieme al cacao. Amalgamate il pane, diventato morbido, con le uova e la farina di amaretti e cacao, unendo anche i pinoli e lo zucchero vanigliato. Mischiate bene e, per ultima, aggiungete l’uvetta. Quindi sistemate in uno stampo rotondo e mettete in forno caldo a 190° per un’ora. Come servirlo Dopo averla tolta dal forno, lasciate raffreddare la torta completamente. Non abbiate fretta di mangiarla: la torta paesana è molto più buona se gustata il giorno dopo la preparazione. PLEIADI 65 CULTURA GLI EVENTI «È la mia vita stare con voi» Le spoglie di san Giovanni Bosco saranno ospitate dalla Collegiata di Sondrio il 13 e 14 febbraio 2014. Un appuntamento che testimonia il forte legame esistente tra la Valtellina e la figura del Santo piemontese di don Francesco Viganò A Anno 2015: bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco (1815-1888). L’urna del Santo, conservata nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, il 13 e 14 febbraio 2014, sarà a Sondrio, ospitata dalla Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, la chiesa principale della città. Perché a Sondrio pur non essendo don Bosco mai stato in Valtellina? Perché la storia della Valle è stata segnata in questi ultimi cento anni dalla sua personalità, grazie alla presenza dei Salesiani e a tante figure significative di ex-allievi dell’oratorio san Rocco e del convitto che continuano a influenzare positivamente il tessuto sociale della nostra Valle. Una metafora può rendere l’idea: «Tutti, anche gli sprovveduti, possono sapere quanti semi ci sono in una mela; solo Dio sa quante mele ci sono in un seme»... 66 PLEIADI Don Luigi Guanella di Fraciscio di Campodolcino, ora santo, conobbe personalmente don Bosco e fu suo allievo. Il bene da lui fatto e che la sua congregazione ancora oggi svolge, affonda le prime radici in don Bosco. Don Luigi Borghino, il don Bosco della Valtellina è, come lui, di origine piemontese ma sondriese di adozione. «Figlio del popolo con la scorza del contadino ma con il cuore del Carpentiere di Nazareth» (don Egidio Viganò). Venendo a Sondrio nel 1925, ha portato con sé non solo il gusto per il buon vino (anche i vini valtellinesi hanno origini piemontesi perché ottenuti da uve “nebbiolo”...), ma l’attenzione per i giovani. Don Carlo Braga, di Tirano, grande missionario in Cina e nelle Filippine; il venerabile don Giuseppe Quadrio di Vervio, teologo; don Egidio Viganò, di Sondrio, settimo successore di don Bosco; È STATO CANONIZZATO DA PIO XI NEL 1934 San Giovanni Bosco è nato a Castelnuovo d’Asti il 16 agosto 1815 ed è morto a Torino il 31 gennaio 1888. È stato dichiarato santo il 1° aprile 1934, giorno di Pasqua, da papa Pio XI. A lui si deve la fondazione delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. PLEIADI 67 CULTURA GLI EVENTI Don Bosco ha dato tanto alla Valtellina e la Valtellina gli è grata. Il suo arrivo a Sondrio è come l’arrivo in famiglia di un amico don Ugo De Censi, di Polaggia, del quale il Peruviano Jorge Mario Vargas Llosa, Premio Nobel per la letteratura 2010, ha elogiato recentemente l’opera straordinaria realizzata nel Chacas, sulle Ande. Ancora. Perché a duecento anni di distanza il tempo, che tutto avvolge nell’oblio, non sembra scalfire don Bosco? La spiegazione sta nel “sogno” da lui perseguito per una vita: lavorare per i giovani e per il futuro. Vissuto in un secolo ricco di pedagogisti quali Herbart, Froebel, Pestalozzi, Giraud, Ferranti Aporti, don Bosco, pur non avendo scritto grossi volumi di pedagogia ma solo un trattatello sul Sistema Preventivo, è ricordato come un educatore straordinario. Il suo segreto sta qui: invece di scrivere libri sui giovani, ha preferito spendere la sua vita con loro e per loro. «È la mia vita stare con voi», soleva dire. Fin da ragazzo ha sempre avuto chiara la propria “identità” di educatore. Coltiva la sua vocazione senza tentennamenti, anche di fronte ad allettanti alternative. «L’insegnamento più efficace consiste nel fare noi stessi quello che si insegna». Di più. È un modo di essere e di pensare che si identifica con l’educatore stesso. Il suo Sistema Preventivo è ancora attuale. L’INAUGURAZIONE DEL BUSTO L’inaugurazione del busto di don Egidio Viganò a Sondrio. A sinistra, don Angelo Viganò; a destra, don Pascual Chàvez V., nono successore di don Bosco. 68 PLEIADI IL “DON BOSCO DELLA VALTELLINA” A fianco, da sinistra, don Francesco,don Egidio e don Angelo Viganò con don Luigi Borghino, il “don Bosco della Valtellina”. Oggi, alla povertà e all’emarginazione “materiale” si contrappone (almeno nel mondo occidentale) quella “culturale” per cui l’ignoranza diventa una nuova grave povertà; all’analfabetismo di un tempo si va sostituendo l’analfabetismo tecnologico, per cui, se per don Bosco il problema era liberare i giovani dalla povertà materiale e dall’ignoranza, paradossalmente, oggi il compito nuovo è liberarli dalla opulenza del consumismo. «La liberazione dalla fame e dalla fatica non coincide necessariamente con la liberazione dalla servitù e dalla degradazione» (Habermas). Alcune sue interessanti intuizioni. La centralità del giovane Don Bosco focalizza l’attenzione più sui giovani che sugli adulti. Credere significa “sognare”: «Nulla avviene nella vita se prima non è un sogno». Viviamo immersi nella realtà, ma sono i sogni che ci aiutano ad accettarla. E il sogno più grande è aiutare qualcuno a dare un senso alla propria esistenza. Ci sono pittori, direbbe Picasso, che trasformano il sole in un puntino giallo; altri che trasformano un puntino giallo nel sole. In questo don Bosco è “maestro”. Percepisce che i tempi cambiano: pone l’attenzione sulla “città” rispetto a una cultura cattolica che continua a prediligere la “campagna”. Realizza un equilibrio tra Scuola, Formazione Professionale e Lavoro, intuendone LA VIGNA E I SUOI FILARI Don Bosco, come Gesù, amava la vite, considerata pianta simbolo: «Io sono la vite, voi i tralci...». l’arricchente sinergia. Fa suo il concetto di prevenzione, allora sconosciuto ai più e oggi dato come ovvio. Pur sottolineando l’umanesimo della conoscenza, predilige rimarcare l’umanesimo della responsabilità contro il vagabondaggio ideologico e la cultura del frammento, la parcellizzazione dell’esistenza che condanna il giovane a sopravvivere tra «le pieghe dell’esistente, come il pesce nella rete o la mosca nella bottiglia» (Musil). Valorizza la cultura del “tempo libero” e delle attività ludiche, dando importanza al gioco, al teatro, alle scampagnate, alla musica. Siamo, oggi, di fronte a sfide nuove. La più allarmante rimane quella formativa. L’adulto, con il suo modo di vivere e di pensare, educa o diseduca. Non esiste un “non-comportamento”; tutto nella vita educa o diseduca. Non è il giovane che si droga, ma è una vita senza senso che spinge il giovane alla droga; non è il vino che ubriaca, ma è l’uomo che si ubriaca. Parafrasando Montaigne, il giovane non è un vaso da riempire, ma una fiamma da accendere. Qualche studioso si chiede, dubbioso, quale sia l’apporto “sociale” di don Bosco. La sua risposta? “Fare educazione” perché in qualsiasi scenario sociale, è sempre in gioco lo stesso sfruttamento dei giovani. Giovani sfruttati come forza-lavoro (ai suoi tempi); o come massa-consumo (oggi). Emblematico l’incontro di don Bosco con un piccolo muratore, lungo una via di Torino, mentre sta tirando un carretto carico. Non facendocela più, scoppia in lacrime. Don Bosco che sta passando di lì, lascia i suoi accompagnatori e si mette a spingere la carretta (impensabile per un prete nell’ottocento!). È il simbolo di tutta la sua vita: aiutare i giovani sfiduciati a riprendere speranza, condividendo con loro il carico dell’esistenza. Don Bosco ha dato tanto alla Valtellina e la Valtellina gli è grata. La sua venuta a Sondrio non è una visita di cortesia ma è come l’arrivo in famiglia di un amico o di una persona cara. «Vivere nel cuore di chi resta significa non morire mai» (S. Agostino). Per informazioni: Fondazione Opera Don Bosco ONLUS Via Copernico, 9 - 20125 Milano Per donazioni: Credito Valtellinese Corso Magenta, 59 – 20121 Milano IBAN: IT 29 H 05216 01614 000000011725 PLEIADI 69 CULTURA GLI EVENTI DALL’APERTA CAMPAGNA AL CENTRO DELLA CITTÀ Le stampe ma anche le foto d’epoca mostrano che la Chiesa di San Rocco in passato era posta in mezzo ai prati, al di fuori delle mura della città. di I cinquecento anni SAN ROCCO 1513-2013: la chiesa sondriese edificata come ringraziamento per una peste scampata (o provvidenzialmente cessata) ha compiuto mezzo millennio R di Angela Dell’Oca - Direttore del MVSA di Sondrio Raccontare il volto di un edificio sacro come oggi lo vediamo, andando a ritroso nel tempo, prima ancora che ricostruirne vicissitudini e interventi, descriverne gli elementi storici, artistici o culturali, è raccontare la storia di una comunità, delle persone che l’hanno voluto, conservato e trasformato fino a noi. C’è quindi da dar spazio alla componente umana: la devozione per un santo, Rocco, così noto per la popolare iconografia della gamba con la piaga, del cagnolino con la pagnotta in bocca, dell’abito, il mantello con la conchiglia del pellegrino, il cappello a larghe falde e il bordone con la zucca come borraccia, ci parla di un mondo che si affida con fedele confidenza alla protezione celeste. E le celebrazioni erano continue: il giorno del santo titolare, da cui il titolo, “s’è fatto voto di celebrar la festa di San Rocco in perpetuo”, ma anche per San Sebastiano, per le rogazioni, le processioni in giro per la campagna. Nell’archivio della Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio c’è una buona messe di notizie, in particolare l’Inventario Della Chiesa di Santo Rocho di Sondrio de mobbili et immobili fatto l’anno del 1631, registro contabile del terribile periodo della peste che tra il 1629 e 1630 falcidiava quasi la metà della popolazione. È un lungo elenco quello dei donatori e dei committenti cui dobbiamo l’arricchirsi di suppellettili 70 PLEIADI Un vero e proprio rapporto affettivo con l’edificio e con i Salesiani L e la continua attività di trasformazione dell’edificio sacro: famiglie importanti e modesti fittavoli, piccoli proprietari; una partecipazione corale. Purtroppo, nei cinquecento anni che ci separano dalla fondazione, molto è andato perduto, qualcosa è rimasto, altro potrà forse riemergere con ulteriori ricerche e un po’ di fortuna; a titolo di esempio, proveniente da San Rocco rimane una predella con i Quattro evangelisti, Giovanni Battista e San Girolamo, da tempo ricoverata nel Museo cittadino, che non appare ricollocabile, nemmeno idealmente, per le trasformazioni strutturali dell’altare. Quando nel Settecento si costruisce la nuova cappella dedicata a San Gregorio, taumaturgo al pari degli altri due santi, papa che, rinunciando alla vocazione monastica, al silenzio e alla preghiera contemplativa, si fa vicino al popolo romano che soffre per le incursione dei barbari e il contagio, per la pala dell’altare verrà dato incarico a Pietro Ligari. È il suo capolavoro e come tale verrà considerato al punto che il dipinto oggi non è più nella chiesa filiale di San Rocco, ma in Collegiata, al posto d’onore. È evidente l’analogia con il grande santo milanese, il Carlo Borromeo, così presente nelle nostre valli in numerose dedicazioni di chiese e oratori, immagine cara a tutti i lombardi, al punto che il Ligari ne prende a prestito le fattezze. E se non si trovano più “un para d’angeli grandi” a chiesa cittadina di San Rocco riveste per me un vero e proprio valore affettivo. Per nove anni in giovinezza ho frequentato l’attiguo collegio e in quella chiesa ho partecipato alla Messa mattutina sotto la guida dei sacerdoti educatori, che preparavano noi ragazzi con lo zelo e la serietà dell’impronta salesiana. La frequentazione del periodo giovanile motivò più tardi la scelta di questo luogo di culto per la celebrazione del mio matrimonio e, chissà se per caso o per inconscia attrazione, è il quartiere “San Rocco”, che nella chiesa ha il suo fulcro, quello che ho scelto per la mia residenza così che anche i miei figli e nipoti hanno potuto frequentare l’omonimo Oratorio. Certamente il rapporto affettivo con il sacro edificio è rafforzato dalla presenza dei Salesiani, che da oltre cent’anni continuano l’opera di Don Bosco in Valtellina, per lo specialissimo legame della mia famiglia d’origine con l’ordine religioso, nel quale sono stati ordinati i miei due fratelli sacerdoti. Ho perciò vissuto con particolare partecipazione emotiva le celebrazioni che hanno reso onore al quinto centenario della fondazione della bella chiesa cittadina. Giovanni De Censi, Presidente Credito Valtellinese QUANDO AVEVA ANCORA IL CAMPANILE Qui sopra, il libro dedicato ai 500 anni della chiesa di San Rocco di Sondrio, edito a settembre 2013. In alto un disegno di Antonio Caimi collocabile intorno alla metà dell’Ottocento, quando la chiesa aveva ancora il campanile, demolito nel 1903 (Collezione J. Merizzi). elencati in un Inventario del 1634, in compenso ci sono due coppie di reliquiari a busto con i frammenti d’ossa di Sant’Emiliano, San Benigno, Sant’Ambrogio, Santa Elisabetta, San Francesco e Santa Chiara. O il crocifisso abbracciato da Francesco, alter Christus, in legno, che a prima vista sembra di una mano migliore delle altre sculture fornite lungo il Novecento delle ben introdotte e sperimentate botteghe della Val Gardena. Come si può vedere è una lunga storia e ci sono ancora molti capitoli da scrivere. PLEIADI 71 CULTURA MOSTRE L’enigma dell’ OVVIO La Galleria Gruppo Credito Valtellinese ospita la più grande e completa mostra antologica dell’artista lecchese Tino Stefanoni, creatore di opere divenute icone contemporanee Q Quella ospitata dalla Galleria Gruppo Credito Valtellinese dal 20 novembre 2013 all’11 gennaio 2014 è la più grande e completa antologica di Tino Stefanoni, artista nato a Lecco nel 1937, i cui lavori sono considerati vere e proprie icone contemporanee. La mostra, curata da Valerio Dehò, presenta oltre cento opere realizzate dal 1965 a oggi, a documentare il percorso creativo di un artista che è riuscito a combinare gli echi della PopArt con la Metafisica di Carlo Carrà e di Giorgio de Chirico. Senza peraltro dimenticare la lezione del Beato Angelico, artista del Quattrocento italiano la cui opera si caratterizzava, proprio come quella di Stefanoni, per il suo stretto legame alle geometrie segrete tra gli oggetti e gli elementi del paesaggio. Dalla Pop Art ai segnali stradali Il percorso parte proprio dai lavori in cui si avvertono le suggestioni della Pop Art, nei primi anni ’60, per proseguire con i “Segnali stradali regolamentari” (1969-70), caratterizzati dall’inserimento ironico di oggetti-icona all’interno dei cartelli stradali. Gli anni ’70 rappresentano il momento della “metafisica senza mitologia”, con oggetti comuni – matite, mescoli, imbuti, ecc. – disposti su file ordinate e affiancati gli uni agli altri creando linee geometriche nello spazio vuoto. Momento superato dagli “Elenchi di cose”, con gli oggetti ritratti come se fossero visti con una lente d’ingrandimento e dalle “Apparizioni”, in cui domina l’essenzialità della linea e la distanza dal colore. Gli anni ’80 sono quelli delle nature morte e delle vedute che si caratterizzano per l’assenza del72 PLEIADI BEATO ANGELICO E METAFISICA Alcune tra le opere più famose di Tino Stefanoni. In alto, “Segnali stradali regolamentari” (1969-70). Sopra, “Piastre guida per la ricerca delle cose” (1971). A destra, nella pagina seguente, “Le camicie” (1973). L’artista intimista Bruno Bordoli e la contaminazione delle forme na grande mostra personale, che raccoglie la produzione copiosa, ricca e intimista di Bruno Bordoli, artista nato nel 1943 a Porlezza, paese in provincia di Como affacciato sul lago di Lugano. Si parte dalle opere dei primi anni ’70, con una pittura basata su un linguaggio che oscilla tra espressionismo figurale ed espressionismo astratto, per arrivare alla produzione degli anni ’90, caratterizzati da un misticismo laico, reso attraverso la contrapposizione e contaminazione di contenuti e forme. Nella sua vita Bordoli ha creato oltre 10mila opere, tra le quali anche i collage della seconda metà degli anni ’70, grandi opere create utilizzando fotografie pubblicate su riviste di largo consumo. Di grande interesse i lavori su carta (matita, china, tempera, incisione, olio, tecniche miste) che rappresentano elementi di analisi e studio dei temi volta per volta trattati. E, infine, i lavori di commento delle grandi opere letterarie, dalla Divina Commedia alle Avventure di Pinocchio. La mostra è curata da Daniele Abadal, Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio. (Dall’alto:“Uomo con scimmia” e “Bue scannato - omaggio a Rembrandt”). U i Bruno Bordoli. Dal 27 febbraio al 20 aprile 2014. Sondrio, Galleria Credito Valtellinese, piazza Quadrivio 8. Ingresso libero. PLEIADI 73 CULTURA MOSTRE Per maggiori informazioni sulle mostre in programma: www.creval.it/gallerie/gr_gallerie.htm OGGETTI/ICONA Un’altra opera di Tino Stefanoni: “Senza titolo”, acrilici su tela del 1984. la figura umana. È il periodo più metafisico: gli alberi, le case, tutto è ridotto all’essenziale, come nelle seguenti “Sinopie”, dipinti in cui è richiamata la tecnica dell’affresco. Una poetica fatta di elementi semplici Il titolo dell’esposizione, “L’enigma dell’ovvio”, rispecchia perfettamente la poetica di Tino Stefanoni fatta di elementi semplici, ma che vengono presentati in un modo spiazzante, metafisico, facendoli diventare qualcosa di misterioso. La dimensione di apparente semplicità, rende enigmatici questi lavori, che attestano la qualità e il pensiero di un artista che ha saputo attraversare da protagonista gli ultimi 50 anni di storia dell’arte italiana. Accompagna la mostra un catalogo (edizione Fondazione Gruppo Credito Valtellinese), con testo del curatore Valerio Dehò e un saggio inedito che lo storico dell’arte Arturo Schwarz ha voluto dedicare all’artista. 74 PLEIADI i TINO STEFANONI. L’ENIGMA DELL’OVVIO Dal 20 novembre 2013 all’11 gennaio 2014 Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Corso Magenta 59. Ingresso libero. Pittore, designer, architetto, scienziato e scrittore Franco Grignani, artista solitario difficile definire un artista come Franco Grignani, nato nel 1908 a Pieve Porto Morone, piccolo paese in provincia di Pavia e morto a Milano nel 1999. «Si tratta di un pittore, di un designer, di un architetto, di uno scienziato?» si chiedono da sempre i critici, senza dimenticare che Grignani fu anche un buon scrittore. Le sue opere infatti escono da ogni schema e lui stesso non ha mai dichiarato né dato mostra di appartenere a una corrente artistica piuttosto che a un’altra. Azzardando, si può sostenere che nella sua copiosa produzione di opere vi siano chiare basi futuriste (Depero), con evidenti infiltrazioni foto-grafiche (Man Ray) e, forse, pop (Warhol). Poco, per racchiudere l’opera e l’ingegno artistico di Grignani in una specifica categoria. La mostra ospitata dalla Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano è È composta da 50 opere, cinque per ognuno dei periodi che hanno caratterizzato la sua evoluzione artistica: 1. Esperimenti percezione flou 2. Effetti Moiré 3. Interferenze 4. Oli 5. Permutazioni 6. Dissociazioni dal campo 7. Periodiche 8. Psicoplastiche/ psicostrutture 9. La diagonale nascosta/ L’errore nella diagonale nascosta 10. Strutture simbiotiche con lo studio del colore. La mostra prevede inoltre una sezione fotografica (1945/46) e una sezione grafica. i Franco Grignani. Dal 6 febbraio al 5 aprile 2014 Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, corso Magenta 59. Ingresso libero. ALTERAZIONI VISIVE A destra, creazioni di Grignani. Dall’alto: “Tensione plurima” (1964), “Dissociazione dal campo”(1966), il marchio “Pura lana vergine”. La Poesia visiva, quando l’arte sa rompere gli schemi L a Galleria Carifano ospita una grande mostra dedicata alla Poesia visiva, la corrente artistica sviluppatasi nei primi decenni della seconda metà del Novecento come ricerca di rottura degli schemi tra le arti. Una forma d’arte nuova e affascinante, nata ufficialmente a Firenze nel 1963, che ha avuto forti collegamenti con la Poesia e con la ricerca fonetica, tanto che si è parlato anche di Poesia sonora. La mostra prende spunto dai principali gruppi italiani, per allargare il discorso anche ad alcune personalità internazionali, per documentare la diffusione mondiale di un fenomeno culturale che continua a essere fonte di interesse e di ricerca. Una sezione della mostra, infine, verrà dedicata ai libri d’artista. (Da sinistra, “Il poeta incendia la parola” di Eugenio Miccini e “L’ora della poesia” di Lucia Marcucci). i Belle parole. Poesia visiva altre e storie tra arte e letteratura Dal 10 aprile al 18 maggio 2014. Fano, Galleria Carifano, Palazzo Corbelli.Via Arco D’Augusto 47. PLEIADI 75 CULTURA FORMAZIONE Largo alla generazione DIGITALE Il professor Paolo Ferri, relatore degli incontri per insegnanti organizzati a Sondrio, racconta che cosa significhi essere un “nativo digitale” e quale sarà il nuovo ruolo della scuola P di Luca Palestra Paolo Ferri è il docente di “La scuola dei nativi digitali”, gli incontri formativi per insegnanti delle scuole secondarie di 1° grado, organizzati a Sondrio dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. A lui – professore di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università Bicocca di Milano e tra i massimi esperti di scuola digitale – abbiamo chiesto di spiegare chi sono, per l’esattezza, questi nativi digitali. «La definizione è stata usata per la prima volta nel 2001 dallo scrittore americano Mark Prensky e sta a indicare i giovani che sono nati in un contesto caratterizzato dalla presenza di Internet e di schermi interattivi, che influenzano la loro “formazione” fin dalla nascita. In Italia ci si riferisce alla generazione nata dal 2001/2005 in poi». In che cosa differiscono i nativi digitali dagli “immigrati digitali”, coloro che cioè sono arrivati al mondo interattivo in età adulta? «L’idea mia, forse un po’ radicale lo ammetto, è che i nativi digitali siano diversi anche antropologicamente da noi adulti. Non so se è proprio così, ma è certo che questa generazione è stata studiata in questi ultimi anni dai massimi esperti di vari campi, dalla pedagogia sperimentale alla sociologia, e i risultati dimostrano la sussistenza di forti differenze nelle attivazioni neurali, derivanti dai diversi strumenti che si è abituati a utilizzare. L’approccio degli immigrati alla tecnologia digitale è 76 PLEIADI DOCENTE E SAGGISTA A sinistra, il professor Paolo Ferri, docente dell’Università Bicocca di Milano. Nel 2011 ha pubblicato il saggio “Nativi digitali”. molto circoscritto, questa viene utilizzata perlopiù per comunicare o per recuperare informazioni. I più giovani hanno un rapporto diverso. Loro questa tecnologia la vivono fin da quando erano in fasce e la utilizzano in modo del tutto naturale, come se facesse parte della loro vita. E non solo per fini comunicativi, per loro si tratta di svago, divertimento, curiosità. L’interazione, così intesa, cambia i comportamenti legati all’apprendimento, alla socialità e acuisce le differenze di approccio tra le generazioni. Pur tenendo conto di un aspetto da non sottovalutare: il tempo impiegato oggi sugli strumenti digitali corrisponde a quello che una volta veniva dedicato alla televisione. C’è stato quindi solo un cambio di “mezzo”». Qual è la relazione del nativi digitali con il sapere? Il fatto di avere tutte le informazioni a portata di mano non può portare, alla lunga, alla “morte” dell’istituzione scolastica? «No, questo è un pericolo che non si corre. Perché è vero che oggi i giovani dispongono di strumenti potentissimi, che trasformano il modo di apprendere, ma la scuola non è in pericolo. È vero, oggi ci si rende conto che l’insegnamento IL COMPUTER NELLA CULLA I giovani nati nell’era della digitalizzazione hanno verso la rete un approccio di tipo sociale, comunicativo, legato all’intrattenimento e al divertimento. A differenza delle altre generazioni che, invece, fanno di Internet un uso esclusivamente strumentale. PLEIADI 77 CULTURA FORMAZIONE Costruire il paesaggio L a tutela e valorizzazione del paesaggio, con una particolare attenzione agli aspetti vantaggiosi di un rapporto equilibrato tra uomo e natura. Sono questi i punti centrali del Concorso “Il Paesaggio Costruito. Paesaggio e beni culturali civili in Valtellina”, realizzato nell’ambito del Distretto Culturale della Valtellina, promosso da Fondazione Cariplo. Il concorso ha coinvolto 23 scuole primarie e secondarie della Provincia di Sondrio. Gli elaborati sono stati valutati da una Commissione composta da rappresentanti della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e degli altri enti pratocinatori. Sono stati privilegiati gli elaborati che si rivolgevano ai coetanei, con riferimento a beni culturali meno noti, con una presentazione adatta a essere fruita anche da un’utenza straniera. Ecco gli elaborati vincitori, uno per ciascuna categoria di concorso: • “Da Pendolasco: una torre da scoprire”, classi III, IV e V della Scuola primaria “G. Rodari” di Poggiridenti Istituto Comprensivo Sondrio Centro; • “Fracaiolo, Gombaro e l’amico (nemico) Mallero” classe II A dell’Istituto Secondario di 1° grado “G. P. Ligari” Istituto Comprensivo Sondrio Centro; • “Le torri della Magnifica Terra” classe IV TST dell’Istituto Secondario di 2° grado I.P.S.A.R. “D. Zappa” di Bormio. LA FELICITÀ PER LA VITTORIA La soddisfazione dei vincitori dopo la cerimonia di premiazione. Dall’alto, le ragazze dello “Zappa” di Bormio, gli studenti della “Ligari” di Sondrio e i più piccoli, quelli della “Rodari” di Poggiridenti. «I tablet nelle scuole al posto dei libri? È un processo naturale, e come tale va considerato. Una volta si utilizzavano le tavolette di fango...» nozionistico può dirsi superato – è inutile perdere tempo a raccontare cose che possono essere comprese attraverso altri strumenti –, ma ci si ferma qui. Perché anche il ruolo dell’insegnante subisce un’evoluzione: smette di essere un erogatore puro di sapere e diviene una figura che insegna ad apprendere in maniera critica. Attenzione, questo non è un ruolo meno importante rispetto al passato, tutt’altro!». Per le scuole, si parla sempre più di libri sostituiti dal tablet. Una rivoluzione da guardare con sospetto o con entusiasmo? «È un processo naturale, e come tale va considerato. Una volta si scriveva sulle tavolette di fango, poi sul papiro fino ad arrivare a Gutenberg. E siamo solo all’inizio: il tablet è stato inventato nel 2001, la sua tecnologia è in piena evoluzione, non si è ancora stabilizzata. Difficile immaginare oggi 78 PLEIADI quali potenzialità potranno essere sfruttate anche solo tra pochi anni. Il discorso, piuttosto, è di natura strutturale. L’Italia, da questo punto di vista, è in ritardo di almeno 15 anni rispetto ad altri Paesi europei come l’Inghilterra, la Germania, ma anche la Spagna. Non si tratta di problemi legati alla metodologia dell’insegnamento, né di dotazioni di Le scuole si incontrano a teatro eatro Incontro”, che quest’anno vedrà la sua settima stagione d’attuazione, è un progetto che si rivolge a tutti gli Istituti d’Istruzione Superiore di 2°grado della provincia di Sondrio e che vuole mettere al centro dell’attenzione dei giovani studenti il teatro come strumento di espressione, educazione e orientamento. Gli ideatori dei “Teatro Incontro” sono la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, l’Associazione Culturale Spartiacque e L.A.Vo.P.S. (Libere Associazioni di Volontariato della Provincia di Sondrio), tutte realtà che “T strumenti tecnologici. Il ritardo è sulla diffusione della banda larga, sul cablaggio degli edifici pubblici. È inutile avere computer super potenti, se poi non se ne possono sfruttare appieno le potenzialità. Nell’immediato futuro bisognerà puntare soprattutto su questo aspetto, oltre che naturalmente sulla preparazione degli insegnanti. Distinguendo bene tra informatica, che viene studiata nelle università e competenza digitale, che invece oggi la si apprende all’asilo...». L’approccio nuovo alla vita dei nativi digitali non rischia di scavare un solco tra loro e le “vecchie” generazioni? «Di sicuro si vengono a creare scompensi che l’ambiente scolastico può rendere ancor più evidenti. Nelle scuole elementari le maestre e i maestri possono vivere un certo sconcerto ma restano comunque figure rilevanti che riescono comunque a passare contenuti ai loro alunni. Il problema sorge più avanti, in medie e superiori, quando il professore, come ho accennato prima, non può più permettersi di essere un semplice elargi- si occupano di formazione giovanile su vari temi, che vanno dal volontariato alla cittadinanza attiva, e che da anni collaborano con le scuole del territorio della provincia di Sondrio. “Teatro Incontro” affronta i temi dello star bene a scuola, dell’educazione alla solidarietà e della gestione creativa del conflitto, con particolare attenzione alle tematiche interculturali. L’idea su cui si fonda il progetto è questa: il teatro, come linguaggio espressivo, assume un’importante funzione nell’attività formativa dei ragazzi e interviene nel cammino che porta ognuno di loro a conoscere meglio se stessi, in relazione agli altri, aiutandoli a sviluppare gradualmente una capacita di attenzione, di memoria e di esposizione. Questa esperienza offre ai giovani e agli insegnanti la possibilità di sperimentare, attraverso linguaggi corporei ed emotivi presi dalle tecniche di base del teatro, codici nuovi a sostegno delle dinamiche e dei percorsi dell’apprendimento e della maturazione di un pensiero critico. Il teatro diventa luogo simbolico privilegiato per l’apprendimento di un agire libero, creativo e non violento, orientato a una cultura della solidarietà e della pace. tore di nozioni. Presto questo accadrà anche nel mondo produttivo, se ne avvertono già i primi segnali. Perché c’è questo aspetto importante, che salvaguarda le vecchie generazioni rispetto alle nuove: le tecnologie offrono la possibilità di accedere facilmente al sapere ma lasciano poco spazio allo sviluppo della capacità riflessiva. Ecco, è proprio lì che deve intervenire la scuola». Per concludere, professor Ferri, qual è la sua opinione riguardo gli incontri organizzati con gli insegnanti delle scuole di Sondrio? «Credo che la Fondazione Gruppo Creval stia affrontando la questione in maniera illuminata. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un percorso strutturato di formazione per evitare che gli acquisti delle attrezzature digitali, da parte degli istituti scolastici, finiscano nelle cantine. Perché spesso succede così, in Italia, per colpa di quella carenza strutturale di cui parlavo prima. Io dico sempre e mi piace ripeterlo, che prima ci devono essere banda larga e formazione e solo dopo ci si può concentrare sull’acquisto dei computer». PLEIADI 79 CULTURA LIBRI Foto da uno SBARCO Il libro/catalogo della mostra che ha riscosso un grande successo ad Acireale e a Milano, intitolata al fotografo Phil Stern, è il volume strenna Creval per Natale 2013 L L’Operazione Husky – questo il nome assegnato dagli Stati Maggiori Alleati allo sbarco anglo-americano in Sicilia – è la prima grande operazione anfibia della Seconda Guerra mondiale. Rappresentò, per certi versi, la prova generale del grande sbarco che di lì a poco sarebbe avvenuto nel nord dell’Europa, sulle spiagge della Normandia. Un testimone speciale Da Palermo a Catania, le vicende legate a questo sbarco e alle operazioni che ne fecero seguito, furono testimoniate, tra gli altri, da Phil Stern, giovane fotografo di Filadelfia, arruolato nei Ranger, le truppe d’assalto comandate dal generale Darby come fotografo di guerra. Al pari di tanti alti suoi colleghi, Stern – che al ritorno in America diventerà un fotografo di successo, noto per i suoi ritratti dei divi di Hollywood – immortalò le operazioni militari e le interazioni tra i militari americani e le popolazioni locali dell’isola italiana. Phil Stern. Sicily 1943 A cura di: Ezio Costanzo, Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra Editore: Fondazione Gruppo Credito Valtellinese Stampa: Silvana Editoriale Anno: 2013 Pagine: 180 80 PLEIADI A 70 ANNI DALL’EVENTO Qui sopra, Phil Stern (a destra) in un’immagine che lo ritrae a Palermo nel 1943, mentre viene aiutato a predisporre la sua attrezzatura fotografica. In alto, il momento dello sbarco delle truppe americane a Licata. A sinistra, la copertina del libro/catalogo. (foto copyright Phil Stern/Cpi). 1943, L’ISOLA LIBERATA Qui sopra, navi e aerei alleati sulle acque del Mediterraneo in direzione della Sicilia, pochi istanti prima dello barco. Sotto, a Palermo, la sede del Giornale di Sicilia requisita dai soldati americani per far posto agli uffici di “Stars and stripes”. Dalla mostra al volume Queste immagini sono diventate l’asse portante della mostra “Phil Stern. Sicily 1943”, che ha riscosso grande successo ad Acireale e a Milano, di cui questo volume rappresenta l’interessante catalogo. Il libro, strenna del Gruppo Creval per Natale 2013, si compone di tre sezioni. La prima è dedicata agli scatti di Stern. La seconda riproduce le immagini selezionate da Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra – Commissari delle mostre prodotte dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese – tra quelle scattate dai combat photographers americani e raccolte dagli archivi dell’Imperial War Museum di Londra. La terza riguarda il lavoro realizzato da Carmelo Nicosia – responsabile del Dipartimento Fotografia e Video dell’Accademia delle Belle Arti di Catania – durante il ritorno di Stern in Sicilia, lo scorso luglio, 70 anni dopo lo sbarco. Un progetto educativo Il volume, che raccoglie i saggi di Ezio Costanzo – docente, giornalista e storico siciliano che ne è anche il curatore – e di Giuseppe Giarrizzo, professore emerito dell’Università degli Studi di Catania e accademico dei Lincei, rappresenta la prima parte di un progetto educativo più vasto, messo in campo dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. Insieme al catalogo, infatti, è stato anche realizzato un video/documentario incentrato sull’evento, i cui testi sono stati scritti da Ezio Costanzo, che ne ha anche curato la regia, insieme a Filippo Ariotta. PLEIADI 81 CULTURA LIBRI E CONVEGNI Valorizzare le risorse GIOVANILI Nel corso del convegno “Giovani e lavoro” sono stati presentati progetti di successo legati all’inserimento nel mondo del lavoro M Martedì 1 ottobre, la sala Vitali del Credito Valtellinese in Sondrio ha ospitato il convegno “Giovani e lavoro. Iniziative di indirizzo a favore dell’occupabilità” promosso dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese per una riflessione sulla tematica dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e per presentare il volume “La formazione al lavoro. Insegnando si impara”. Il Presidente della Fondazione, professor Angelo Palma, ha presentato le due sessioni del convegno. La prima, un focus sulla situazione di scenario riferita al problema dell’occupazione giovanile da parte del professor Michele Tiraboschi, Ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore del Centro Studi “Marco Biagi”. La seconda, una serie di azioni concrete attuate da enti privati a favore dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, introdotta dalla dottoressa Cinzia Franchetti della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese: Sodalitas di Milano e l’Associazione Merlino di Sondrio con il corso “Giovani & Imprese”, la Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale A. Badoni di Lecco con la formazione ai docenti sulle logiche organizzative aziendali, la Fondazione Pietro Carsana di Lecco con il progetto “Imparare a lavorare” e la “Società di Sviluppo Locale di Sondrio”. 82 PLEIADI La formazione al lavoro Insegnando si impara n volume che rappresenta il punto di arrivo di un lungo percorso su formazione e orientamento dei giovani, che la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ha avviato fin dall’inizio della sua attività, nel 1998. Un impegno che ha portato, nel 2002, alla creazione del centro di orientamento “Il Quadrivio” di Sondrio, seguito, nel 2004, da quello di Acireale. Da allora l’attività ha cercato di rispondere alle esigenze rilevate tramite una linea di ricerca-azione che ha indagato e approfondito la situazione della realtà giovanile della provincia di Sondrio. “La formazione al lavoro” propone uno dei temi più urgenti emersi dall’indagine: quello della collaborazione tra giovani e adulti nell’inserimento lavorativo. Il volume offre considerazioni sulla fondamentale fase del formare al lavoro, collocandola tra sistema scolastico e azienda, tra istruzione teorica ed esperienza dinamica. «Ci è sembrato importante – la sottolineatura del Presidente della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, Angelo Maria Palma – insistere su due aspetti del rapporto fra giovani e adulti nel lavoro: la continuità dell’impegno di sviluppo culturale che si manifesta di generazione in generazione e la reciprocità dello stimolo di apprendimento che si esprime, in misura e con modalità diverse, fra esperti e inesperti». Assunto Quadrio Aristarchi è professore emerito di Psicologia Sociale e docente in Università Cattolica di Milano e in altre università italiane. È autore di oltre un centinaio di pubblicazioni di carattere psicologico, sociale e giuridico. Cinzia Franchetti è responsabile del Settore Orientamento e Formazione della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. Ha realizzato numerosi progetti per favorire lo sviluppo culturale, sociale ed economico basato sulla valorizzazione delle risorse umane e in particolare dei giovani. U PRONTA A RIOSPITARE 240 BAMBINI DEL PAESE La nuova scuola per l’infanzia di Finale Emilia, è stata progettata per ospitare ben 240 bambini del paese, suddivisi tra le due sezioni di nido e le sei sezioni di scuola materna. A Finale Emilia è tornato l’ASILO A meno di un anno dal terribile terremoto che l’ha distrutta, la scuola per l’infanzia del paese modenese è stata ricostruita L Le tremende scosse di terremoto del 20 e 29 maggio 2012 hanno distrutto, oltre a migliaia di altre costruzioni ed edifici in Emilia e in Lombardia, anche l’asilo comunale di Finale Emilia, uno dei centri più colpiti dal sisma. Domenica 5 maggio 2013, a meno di un anno da quel terribile evento, il nuovo complesso scolastico Sacro Cuore è stato inaugurato grazie all’intervento e alla volontà di molti imprenditori ed enti – tra i quali il Gruppo Creval, che ha contribuito con una somma di 50mila euro, parte dei fondi raccolti con la sottoscrizione avviata tramite la Fondazione del Gruppo – che hanno deciso di partecipare al progetto “Erga Omnes Onlus”. Il nuovo asilo consiste in una struttura interamente in legno, altamente ecologica, antisismica e a elevato risparmio energetico. I tempi di realizzazione sono stati da record: dopo i primi lavori di tracciamento dell’area compiuti a fine luglio 2012, si è passati alla presentazione del progetto agli inizi di ottobre e dal 7 aprile 2013 la scuola ha ripreso l’attività. Ora l’asilo è stato restituito, ma l’emergenza non è finita. Il progetto può essere ancora sostenuto con versamento al cc intestato a: Associazione “Erga Omnes Onlus” Causale: “Asilo Finale Emilia” IBAN: IT81T0521611010000000017638 Defibrillatori, Monza e le scuole di Sondrio sono più sicure I primi cinque minuti sono importantissimi per cercare di salvare la vita a una persona colpita da infarto. Ma bisogna avere gli strumenti adatti per poter intervenire. Per questo, a Monza, l’Associazione Brianza per il Cuore – sostenuta, tra gli altri, dal Gruppo Creval – ha posizionato 13 defibrillatori in zone strategiche della città. Si tratta di strumenti semplici da utilizzare – grazie alle istruzioni della guida vocale che si attiva all’apertura della bacheca –, che prevedono anche l’attivazione di una chiamata ai volontari del 118, pronti a correre sul luogo dell’incidente. Su iniziativa della Croce Rossa provinciale di Sondrio con il supporto della Fondazione del Creval, lo scorso 16 ottobre un defibrillatore portatile è stato invece posizionato all’interno dell’Istituto scolastico Itis Mattei di Sondrio. Lo strumento sarà a disposizione dell’intero Campus scolastico di Sondrio, il cui personale (8 persone) è stato formato all’utilizzo. PLEIADI 83 SOLIDARIETÀ PROGETTO SLANCIO LAVORI IN CORSO Un’immagine della struttura di Monza, i cui lavori sono iniziati nell’agosto 2011. Una casa dove poter ritrovare la DIGNITÀ Da fine 2013 operativa a Monza una struttura per malati di SLA e persone in Stato Vegetativo S SLAncio è un progetto di solidarietà messo in campo dalla Cooperativa La Meridiana di Monza, che prevede la costruzione e la gestione di una casa di cura per persone in Stato Vegetativo o colpite da malattie neurologiche e neuromuscolari invalidanti come la SLA, le distrofie o la sclerosi multipla. La struttura – operativa a partire dalla fine del 2013 e costruita a Monza, nell’area dell’ex Centro Sportivo Rondò dei Pini, adiacente alla RSA San Pietro, anch’essa gestita dalla cooperativa La Meridiana – è stata concepita per assicurare ai pazienti le cure necessarie da prestarsi nel corso di un ricovero di lungodegenza, con servizi dedicati, operatori specializzati, spazi per l’intimità e per la vita sociale, comfort e sicurezza. Gli obiettivi del Progetto SLAncio Il progetto, interamente a carico della cooperativa La Meridiana si pone questi obiettivi: coprire il buco nella rete dei servizi che riguarda il ricovero di lungo periodo per i malati complessi, che necessitano di cure costanti e che non possono essere curati nella rete ospedaliera; 84 PLEIADI DUE TESTIMONIAL D’ECCEZIONE Sopra, il capitano dell’Inter, Javier Zanetti, insieme a Luigi Picheca, ospite delle strutture de “La Meridiana” e testimonial del progetto SLAncio, affiancato dalla moglie Lucia e dal figlio Valerio. garantire la dignità delle persone assistite, offrendo loro e ai loro famigliari la possibilità di scegliere la cura migliore anche in situazioni limite, quali sono quelle che prevedono la dipendenza della vita dalla ventilazione meccanica o dalla nutrizione artificiale; Da sempre al fianco degli anziani L’iniziativa di Cancro Primo Aiuto La Cooperativa Sociale “La Meridiana” è nata nel 1976 come associazione di volontariato per iniziativa di un gruppo di ragazzi della Parrocchia di San Biagio, a Monza. Oggi integra due cooperative: “La Meridiana” e “La Meridiana Due” che contano 85 soci, 65 volontari e 210 fra dipendenti, professionisti e consulenti. L’obiettivo de “La Meridiana” è il benessere dei più anziani e il loro rilancio come parte attiva e valore aggiunto della vita di comunità. Per questo la cooperativa si occupa di curare la loro fragilità, disabilità e malattie attraverso la gestione di centri diurni, RSA, comunità di alloggio, appartamenti protetti, centri di aggregazione e servizi di consulenza e di assistenza domiciliare. 500 parrucche in 6 mesi IL PIÙ ATTREZZATO D’ITALIA Il centro in fase di realizzazione a Monza sarà un punto di riferimento in Italia per la cura dei malati di Sla e in Stato Vegetativo in regime di lungodegenza. olo sei mesi per distribuirne oltre 500, più che in tutto il 2013. Risponde sicuramente a un’esigenza reale il “Progetto Parrucche” della Onlus Cancro Primo Aiuto che prevede la donazione gratuita di parrucche alle donne malate di cancro che si sottopongono a chemioterapia. Il boom di richieste è dovuto sia alla possibilità, dallo scorso mese di marzo, di ordinare online la parrucca direttamente dal sito dell’associazione (www.cpaonlus.org) sia ai nuovi “sportelli” aperti negli ultimi mesi presso alcuni ospedali lombardi (Policlinico di Pavia, San Giovanni XIII di Bergamo e Lodi), grazie anche alla collaborazione con S alcune associazioni di volontariato locali, dove le donne ammalate possono rivolgersi. Nel frattempo sono state portate avanti alcune iniziative per raccogliere i fondi necessari a sostenere il progetto: dal 24 al 28 settembre si è svolta la terza edizione di “Santiago in rosa”, che ha visto protagoniste quattro donne che hanno percorso in bicicletta 1.200 km (da Santiago a Lourdes), mentre sono in corso, con il sostegno della Fondazione Creval, concerti di musica classica – già svolti a Bormio e Como e in programma a Lecco e Monza – che vedono quali protagonisti il violinista Alessio Bidoli e il pianista Luigi Moscatello. offrire un sostegno psicologico alle famiglie, in considerazione della loro situazione delicata. I servizi offerti dalla struttura Il centro è in grado di ospitare 73 degenti, suddivisi in quattro nuclei abitativi specializzati, forniti di equipe dedicate e attrezzature idonee. I primi due nuclei sono dedicati all’accoglienza delle persone in Stato vegetativo o in stato di minima coscienza, il terzo è predisposto per ospitare le persone affette da malattie neuromuscolari, come la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e le distrofie, mentre il quarto è in via di definizione con gli enti pubblici di riferimento. Per sostenere “Progetto SLAncio”: Credito Valtellinese Milano San Fedele IBAN: IT 87 N 05216 01630 000000003717 intestato a: La Meridiana Due Soc. Coop. Sociale www.progettoslancio.it - tel: 039 39051 [email protected] IN CONCERTO Alessio Bidoli e Luigi Moscatello, le loro esecuzioni sono disponibili anche in cd. SOLIDARIETÀ L’INIZIATIVA Cinque anni di sorrisi È trascorso un lustro dalla presentazione del primo cd della serie “Caro papà Natale”. Da allora sono stati fatti tanti passi e, soprattutto, l’Associazione Culturale Claudio Moretti ha donato 71 aule informatiche a istituti di tutta Italia S Sono passati cinque anni dalla sera del 20 novembre 2008 quando, nella sede delle Stelline del Credito Valtellinese, l’Associazione Culturale Claudio Moretti presentò il cd “Caro papà Natale…”. Un progetto ambizioso, che si proponeva di realizzare aule informatiche presso le oncologie pediatriche degli ospedali, per dare ai piccoli ricoverati la possibilità di mantenere il contatto con gli amici, i familiari e la scuola grazie a internet, a un computer e a una webcam. Ora si può fare un bilancio e, per capire meglio la portata di quanto fatto da allora, ecco un po’ di numeri: 3 cd con 48 brani natalizi classici, inediti, tradizionali e internazionali; 1 libro di ricordi e speranze; oltre 100 artisti, cantanti, comici, conduttori, cabarettisti coinvolti gratuitamente nel progetto; oltre 100mila copie commercializzate; 1 disco d’oro e 1 disco di platino; 1 medaglia di riconoscimento al progetto assegnata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; 71 aule informatiche inaugurate; 14 regioni raggiunte dal progetto. Se all’inizio l’obiettivo erano le oncologie pediatriche, in seguito ci si è resi conto che c’erano altri reparti pediatrici e altre patologie che potevano essere parte importante di questo progetto. Di conseguenza sono state installate aule in istituti di riabilitazione, case di assistenza per i bambini, case di accoglienza per i piccoli pazienti in terapia e i loro familiari, scuole in ospedale e neuropsichiatrie pediatriche dove il computer diventa anche una “terapia”. Risultanti importanti, raggiunti grazie al fondamentale supporto del Gruppo Creval e dei suoi clienti, che hanno acquistato con grande generosità cd e libri. TRE CD E UN LIBRO I fondi per poter aprire le aule sono stati raccolti grazie alla vendita di questi prodotti e al coinvolgimento di oltre 100 artisti di fama nazionale e internazionale. Chi volesse contribuire alla realizzazione di nuove aule o avere maggiori informazioni al riguardo può visitare il sito www.caropapanatale.it o inviare un’email a [email protected]. Le aule donate alla Nostra Famiglia Tra le realtà che hanno beneficiato del sostegno dell’iniziativa Caro papà Natale c’è l’Associazione “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini. Abbiamo chiesto alla dottoressa Enrica Milani, pedagogista dell’associazione, che cosa significhi avere uno spazio dove i ragazzi possano sedersi a una scrivania e utilizzare un computer. «Per noi è stata un’opportunità unica e preziosa. Siamo un Centro di Rabilitazione che ospita, per attività riabilitative, educative e 86 PLEIADI INSIEME A LITTLE TONY La chitarra con gli autografi degli artisti che hanno partecipato a “Caro papà Natale”. A destra, in alto, la stretta di mano tra Little Tony e Giovanni De Censi, Presidente di Creval, alla presentazione del’iniziativa, nel 2008. Al centro, l’inaugurazione di una delle aule donate, con Mauro Selvetti, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese. Qui sotto, la medaglia con cui nel 2010 il Presidente delle Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, ha voluto dare il suo personale riconoscimento al progetto. PLEIADI 87 Le 71 aule informatiche già installate (in ordine di apertura) › Bergamo: Ospedale Riuniti Reparto di Pediatria › Brescia: Ospedale dei Bambini Spedali Civili › Ancona: Presidio Ospedaliero di Alta Specializzazione Reparto di Neuropsichiatria Infantile › Pavia: Ospedale San Matteo – Reparto di Pediatria › Torino: Ospedale Pediatrico Regina Margherita › Catania: Policlinico – Unità Op. di Emato-Oncologia Pediatrica › Merate (Lc): Ospedale Leopoldo Mandic – Reparto di Pediatria › Como: Ospedale Sant’Anna – Reparto di Pediatria › Milano: Istituto Nazionale dei Tumori – Reparto di Pediatria › Rieti: Ospedale San Camillo De’ Lellis – Reparto di Pediatria › Milano: Ospedale Niguarda Ca’ Granda – Reparto di Oftalmologia › Desenzano del Garda (Bs): Az. Ospedaliera – Reparto di Pediatria › Gavardo (Bs): Ospedale La Memoria – Reparto di Pediatria › Verona: Ospedale di Borgo Trento – Reparto di Pediatria › Busto Arsizio (Va): Ospedale Di Circolo – Reparto di Pediatria › Vicenza: Azienda Ospedaliera – Reparto di Pediatria › Sondrio: Azienda Ospedaliera – Reparti di Pediatria e di Oncologia › Roma: Policlinico Gemelli – Reparto di Oncologia › Palermo: Ospedale dei Bambini G. Di Cristina Reparto di Oncoematologia › Milano: Ospedale San Raffaele – Reparto di Pediatria › Lecco: Ospedale Manzoni – Reparto di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza › Genova: Istituto Giannina Gaslini – Dip. di Ematologia e Oncologia › Firenze: Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer Reparto di Oncoematologia Pediatrica – Day Hospital › Milano: Associazione CasAmica Onlus › San Marcello Pistoiese (Pt): Dynamo Camp › Roma: Osp. Pediatrico Bambin Gesù Ludoteca presidio di Palidoro › Merate (Lc): Ospedale di Merate – Sede Territoriale di Neuropsichiatria Infantile › Sondrio: Comunità educativa per minori Mille Colori › Varese: Ospedale Filippo del Ponte Clinica Pediatrica degli Studi dell’Insubria › Milano: Ospedale Sacco Reparto di Pediatria › Rimini: Ospedale Infermi Reparto di Pediatria › Milano: Ospedale Buzzi Reparto di Pediatria › Brescia: Ospedale dei Bambini Reparto di Oncologia Pediatrica › Brescia: Casa Ronald Mc Donald di Via Costalunga › Padova: Azienda Ospedaliera Dipartimento di Pediatria “Salus Pueri” › Messina: Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” › Roma: Casa di Accoglienza per minori “La mia famiglia” › Torino: Associazione “CasaOz” Onlus › Bosisio Parini (Lc): Associazione “La Nostra Famiglia” › Conegliano Veneto (Tv): Associazione “La Nostra Famiglia” › Milano: Associazione CasAmica Onlus – Casa dei Bambini › San Vito al Tagliamento (Pn): Associazione “La Nostra Famiglia” › San Donato Milanese (Mi): Policlinico 88 PLEIADI “G. Salesi”-Oncoematologia Reparto di Cardio-chirurgia Pediatrica › Mestre (Ve): Ospedale dell’Angelo – Reparto di Pediatria › Pavia: Istituto Dosso Verde › Aviano (Pn): Area Giovani dell’IRCSS Centro di Rif. Oncologico › Milano: Azienda Ospedaliera San Paolo – Clinica Pediatrica › Saronno (Va): Reparto di Pediatria › Roma: Associazione Peter Pan Onlus – Casa “La Stellina” › Roma: Associazione Peter Pan Onlus – Casa “La Seconda Stella” › Roma: Ass. Peter Pan Onlus – “La Grande Casa di Peter Pan” › Monza: Ospedale San Gerardo - Reparto di Ematologia Pediatrica › San Vito al Tagliamento (Pn): Cooperativa “Il Granello” › Roma: Casa Ronald Mc Donald di Palidoro › Roma: Casa Ronald Mc Donald Bellosguardo › Capriolo (Bs): Casa di Accoglienza “Nuovo Sentiero” › Vedano Olona (Va): Associazione “La Nostra Famiglia” › Milano: Osp. Fatebenefratelli e Oftalmico – Reparto di Pediatria › Napoli: Az. Ospedaliera “Antonio Cardarelli” – UOD Microcitemia Talassemia Pediatrica e emoglobinopatie pediatriche › Milano: Ospedale Niguarda Ca’ Granda Centro per la Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare › Pordenone: Osp. Santa Maria degli Angeli – Reparto di Pediatria › Bolzano: Osp. Centrale, Day Hospital Oncoematologico Pediatrico › Cava dei Tirreni (Sa): Ass. La Nostra Famiglia, Scuola Elementare › Cava dei Tirreni (Sa): Associazione La Nostra Famiglia, Terapia Occupazionale › Cosenza: Azienda Ospedaliera “Annunziata”, U.O.C. di Pediatria › Ostuni (Br): Ass. La Nostra Famiglia, Centro di Riabilitazione › San Giovanni Rotondo (Fg): Casa Ronald Mc Donald › Ponte San Pietro (Bg): Policlinico Ponte San Pietro, Reparto di Pediatria › San Daniele del Friuli (Ud): S.O.C. di Pediatria del Presidio Ospedaliero › Modena: Az. OspedalieroUniversitaria Policlinico di Modena Dipartimento ad Attività Integrata Materno Infantile Struttura Complessa di Pediatria › Milano: Scuola Paritaria La Zolla. Vincitrice Superpremio Lombardo della 6° edizione del Campionato di Giornalismo del quotidiano “Il Giorno”. scolastiche, 60 ragazzi con difficoltà cognitive e problemi legati al comportamento. Gli educatori si occupano di questi ragazzi anche per quanto ne riguarda l’apprendimento. Un compito che era molto difficile da assolvere, senza l’ausilio dell’attrezzatura adatta. L’intervento dell’Associazione Culturale Claudio Moretti e del Gruppo Creval ci ha permesso di predisporre due aule con PC e stampanti con cui possiamo assolvere a due compiti: l’educazione informatica e la riabilitazione cognitiva dei bambini». Come vengono utilizzati i computer delle aule predisposte grazie a “Caro papà Natale”? «Nel nostro istituto vengono ospitati bambini e ragazzi da 0 a 18 anni, con patologie che possono andare da disturbi generalizzati dello sviluppo a malattie gravissime. Il gruppo di lavoro ai computer è quello dei ragazzi con un’età compresa tra i 12 e i 16 anni, che li utilizzano come complemento all’attività scolastica ma anche per i momenti di svago. Utilizziamo questi strumenti, poi, per lavori di riabilitazione cognitiva abituando i giovani che ne hanno bisogno a seguire sequenze operative espresse in più passaggi. Infine ne facciamo uso anche come integrazione alla Per sostenere “Caro papà Natale”: Associazione Culturale Claudio Moretti Credito Valtellinese Rovato IBAN: IT 10 D 05216 1101 0000000016600 Causale: donazione a sostegno dell’iniziativa “Caro papà Natale” CONTATTO CON GLI AMICI E LA SCUOLA Le aule informatiche allestite grazie al progetto “Caro papà Natale” rispondono al bisogno dei piccoli pazienti di mantenere il contatto con gli amici e con la scuola. comunicazione verbale, attraverso programmi che consentono l’utilizzo di linguaggi pittografici, visuali e sonori». Come siete venuti in contatto con l’associazione Claudio Moretti? «Loro già avevano avuto rapporti con “La Nostra Famiglia”, diffusa in tutta Italia. Quando sono venuti da noi è stato emozionante, per tutti. La cosa che è piaciuta molto, in particolare, è che sono venuti personalmente a consegnare i computer. La presenza degli amici dell’Associazione Claudio Moretti e del Creval all’inaugurazione delle aule ha fatto sentire importanti i nostri ragazzi, che da allora pensano a quel momento con grande gioia». I CENTO ANNI DI UNA PERSONA AMICA I cento anni della signora Amelia Guanella sono stati una festa anche per il Gruppo bancario Credito Valtellinese, di cui la signora di Campodolcino è stata per molti anni dipendente. Attorno a lei, da sinistra, Bruno Locatelli, i nipoti Enrica, Etta e Bruno Mezzera e il direttore della filiale Creval di Chiavenna, Moris Luzzi. PLEIADI 89 SPORT GLI ATLETI CREVAL Una squadra VINCENTE S Sono i giovani atleti sostenuti dal gruppo Creval. Eccellono in discipline tra loro molto diverse ma sono accomunati da un unico valore: il rispetto per lo sport pulito Si va dalle piste di ghiaccio all’erba più curata e splendente, dalle due ruote a motore a quelle che hanno bisogno di una spinta umana, dalle morbide pedane delle palestre alle gelide acque dei torrenti di montagna. C’è chi ha partecipato a Olimpiadi, portando anche a casa qualche fantastica medaglia, chi è stato Campione Mondiale, chi Campione Italiano, chi sogna di indos- 90 PLEIADI sare presto la maglia della Nazionale, chi ha partecipato e si è imposto in gare nei Paesi più impensabili e lontani del mondo. Non si potrebbero scegliere sei giovani così diversi l’uno dall’altro, verrebbe da dire. All’apparenza non hanno niente che li accomuni (anche se due di loro hanno, curiosamente, lo stesso nome e cognome), ma non è così. Ci sono almeno due aspetti che li rendono una squadra affiatata, oltre che vincente. Il primo è il fatto che tutti sono sostenuti dal Gruppo bancario Credito Valtellinese. Il secondo è che per loro fare sport significa portare avanti valori veri, costruiti sul talento donato da madre natura e sulla fatica degli allenamenti, elementi fondamentali per salire sui gradini più alti dei podi di tutto il mondo. PLEIADI 91 SPORT GLI ATLETI CREVAL Arianna Fontana (short track) Elia Silvestri (ciclocross e MTB) Nata a Polaggia di Berbenno (So) il 14 aprile 1990, ha esordito nella Nazionale italiana di Short Track nel 2005. Gareggia per le Fiamme Gialle. Nato a Lecco il 29 marzo 1990, vive a Talamona (So). I suoi hobby sono sciare, downhill, stare con gli amici. Corre per il team SelleItalia - Guerciotti. IL PALMARÉS Ha vinto due bronzi olimpici: a Torino 2006 (nella staffetta 3.000 metri) e a Vancouver 2010 (nella prova individuale sui 500 metri). Cinque volte campionessa europea, è salita 34 volte sul podio della Coppa del Mondo, serie di gare in cui ha primeggiato per dieci volte. Nelle competizioni mondiali ha ottenuto finora quattro medaglie d’argento e tre di bronzo. IL PALMARÉS Dopo le vittorie nazionali e internazionali a livello giovanile, nel 2011 è stato Campione italiano Under 23, ha vinto il Giro d’Italia Under 23 e si è laureato vice campione europeo a Francoforte. Nel 2012 ha conquistato il titolo di Campione Italiano assoluto ciclocross e il 4° posto nella classifica finale di Coppa del Mondo. Nel 2013 è diventato Campione italiano XCE (MTB) a Ortisei. GLI APPUNTAMENTI FUTURI La stagione agonistica 2013/2014 sarà incentrata in particolare su un appuntamento: «Dopo le gare in Cina, Korea e a Bormio, l’attenzione sarà tutta per le Olimpiadi di Sochi, in Russia, in programma a febbraio 2014. Una medaglia? La concorrenza sarà agguerrita, ma io ce la metterò tutta per tornare sul podio olimpico...». GLI APPUNTAMENTI FUTURI A cavallo tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, molti sono gli appuntamenti importanti: Giro d’Italia Ciclocross, Campionati italiani e Mondiali e gare di Coppa del Mondo. «Ho lavorato molto per cercare di diventare un campione – dice – e ora voglio raccogliere sempre più i frutti di queste mie fatiche». 92 PLEIADI Gabriele Giarba (trial) Giorgio Dell’Agostino (canoa) Nato a Sondrio il 13 marzo 1997, abita a Berbenno di Valtellina (So). Affiliato al Moto Club Valtellina, gareggia per il Top Trial Team World Team. Fa parte del Progetto Giovani della Federazione Motociclistica Italiana. Nato a Sondrio il 4 febbraio 1995, vive nel capoluogo valtellinese. Gareggia dal 2010 nella specialità “Canoa discesa”. La sua stagione agonistica parte nel mese di marzo e prosegue per tutta l’estate. IL PALMARÉS Quest’anno ha ottenuto il Premio Rookies 2013, che viene assegnato al miglior esordiente nel Campionato del Mondo. Ha ottenuto due terzi posti nei Campionati Europei Junior e Youth e si è classificato 2° nel Campionato Mondiale Youth. Ottimi i risultati ottenuti a livello nazionale nel Campionato Italiano TR2, che l’ha visto costantemente a ridosso dei migliori. IL PALMARÉS Lo scorso luglio a Lofer, in Austria, si è laureato Campione Mondiale Junior 2013 nella gara classica categoria C1, titolo che si aggiunge a quello europeo junior conquistato nel 2012 a Solkan, Slovenia. Nel 2013 ha partecipato all’appuntamento di Coppa del Mondo Senior che si è svolto a Piateda (So), piazzandosi 10° nella gara classica e 11° in quella sprint. GLI APPUNTAMENTI FUTURI Il 2014 sarà un anno ricco di appuntamenti, con i campionati nazionali, europei e mondiali a farla da padrone: «Tutto quello che arriverà andrà bene, visto che passerò alla categoria superiore e mi confronterò con ragazzi fino ai 25 anni... sarà una bella esperienza!». GLI APPUNTAMENTI FUTURI L’obiettivo per il prossimo anno è già chiaro: «Devo riuscire a fare bene in tutte le competizioni, cercando di arrivare al massimo della forma in vista del Mondiale assoluto Senior che si svolgerà a Boffetto, nel comune di Piateda (So). Giocherò in casa, voglio fare bella figura». PLEIADI 93 SPORT GLI ATLETI CREVAL Andrea Rota (golf) Andrea Rota (karate) Nato il 1° gennaio 1986 a Palazzago (Bg), ha iniziato a giocare a golf a otto anni presso il Golf Club Bergamo l’Albenza. Professionista a 19 anni, da cinque è componente della Squadra Nazionale Professionisti della Federazione Italiana Golf. Nato a Lecco il 28 luglio 1997, frequenta la classe terza del Liceo Scientifico di indirizzo sportivo Pio XII a Sondrio. È guidato dal maestro Paolo Casiraghi, allenatore della Nazionale italiana Shito Ryu della Federazione Fesik. Attualmente è cintura nera 1 Dan. IL PALMARÉS Il 2013 è stato un anno ricco di risultati, che lo hanno issato fino al 54° posto nel ranking, tra i primi 10 italiani, e che gli hanno permesso di conquistare la “carta” per il Challenge Tour 2014. Nel Challenge 2013 ha collezionato un 3° posto a Padova (-13), un 5° in Austria (-12) e due diciassettesimi in Ucraina (-7) e Kazakistan (-6). IL PALMARÉS Abituato a vincere fin dalla categoria ragazzi (dal 2006), nel 2012/2013 ha raccolto i suoi principali risultati, tra i quali spiccano le vittorie nei Campionati Mondiali a Teresina, in Brasile, nella sua categoria (Cadetti) e in quella superiore (Juniores) e a Montecatini Terme nei Campionati Italiani, anche lì nelle due categorie. GLI APPUNTAMENTI FUTURI Lo sguardo va lontano: «La conquista della Carta 2014 è una grande soddisfazione. Sento che il lavoro e i sacrifici di questi anni daranno frutto e l’obiettivo rimane per me la partecipazione alle Olimpiadi 2016 in Brasile. Sarebbe il concretizzarsi di un sogno...». GLI APPUNTAMENTI FUTURI La nuova stagione prevede appuntamenti importanti a ogni livello, regionale, nazionale e internazionale: «Mi impegnerò al massimo per vincere tutte le mie gare e ottenere così la convocazione per i Campionati Mondiali che si terranno nel 2014 a Orlando, in Florida». 94 PLEIADI SPORT GOLF Per il secondo anno consecutivo, la giovane stella del golf italiano non ha voluto mancare alla tradizionale Pro-Am benefica valtellinese UN’ANNATA POSITIVA Quella vissuta da Matteo Manassero è un’annata agonistica positiva, che l’ha visto trionfare tra l’altro, alla Pga Championship svoltasi a Virginia Water in Inghilterra. Caiolo, il ritorno di P MANASSERO Promessa mantenuta. «Tornerò a Caiolo» aveva detto lo scorso anno Matteo Manassero, il 20enne campione internazionale di golf, dopo avere partecipato alla Pro-Am dallo scopo benefico Valtellina Golf for Charity “Christian Steiner”. Un impegno rispettato, con il numero 9 del ranking europeo e 28 di quello mondiale che non ha voluto mancare all’edizione 2013 della gara organizzata per raccogliere, come sempre, fondi da destinare a Christian Steiner, il fisioterapista e osteopata milanese tetraplegico a causa di un incidente che sta costruendo una struttura a Bali, priva di barriere architettoniche, pensata per far vivere vacanze serene alle persone con disabilità. Oltre ai 145 partecipanti, suddivisi in squadre che si sono date battaglia fino all’ultimo colpo, alla giornata hanno partecipato numerosi spettatori – tra loro molti bambini – che hanno assistito in mattinata all’esibizione e nel pomeriggio alla gara del giovane campione veneto, che ha dispensato spettacolo e autografi per tutti. «Un’occasione d’oro – ha sottolineato il Presidente del Credito Valtellinese e di ICBPI, Giovanni De Censi – per fare del bene, avvicinare molti giovani a questo sport stimolante e interessante e valorizzare la Valtellina, le sue bellezze naturali e il suo ricco patrimonio enogastronomico». L’amore per la Valtellina: «Qui mi trovo bene» Circondato dai fan di tutte le età, accorsi a bordo green per vederlo all’opera, Matteo Manassero ha voluto festeggiare il suo ritorno sul campo del Valtellina Golf Club di Caiolo con parole di elogio rivolte alla terra e all’impianto che lo hanno ospitato: «Qui mi trovo molto bene – ha detto –, i valtellinesi sono molto ospitali. Poi ho potuto apprezzare, ancora una volta, la bellezza del vostro campo da golf: un percorso divertente, rilassante ma anche molto competitivo». PLEIADI 95 SPORT CORSI GUIDA SICURA Pensando alla SICUREZZA Guidare sulla storica pista dell’autodromo di Monza, un desiderio realizzabile grazie ai corsi di guida sicura organizzati da Wakegranturismo e studiati per ogni livello di automobilista L L’emozione di guidare sull’asfalto del circuito più veloce del mondo, unita all’opportunità unica di imparare i “trucchi” per condurre l’automobile con maggiore sicurezza sulle strade che percorriamo tutti i giorni. Questo è quanto può derivare dalla partecipazione a uno dei corsi di guida sicura che, proprio su questa storica pista, vengono organizzati da Wakegranturismo, società che si occupa anche della “circolazione turistica” dell’autodromo di Monza, il cui Amministratore Delegato è Mattia Boccardo. Signor Boccardo, ci spiega in che cosa consiste un corso di guida sicura? «Si tratta di una mezza giornata in cui si viene preparati alla guida quotidiana delle automobili. I corsi vengono eseguiti con macchine Punto Abarth sui grandi piazzali dell’autodromo di Monza e mirano a risolvere nove tipologie di esercizi. Si tratta di spazi su cui vengono predisposti percorsi in cui vengono via via mutate le condizioni stradali attraverso l’utilizzo di birilli, segnalatori,ostacoli di vario genere, parti dell’asfalto bagnato...». Il partecipante al corso arriva dunque all’autodromo, si mette in auto e comincia a provare le varie situazioni... «Non subito, prima assiste a una lezione teorica in cui si descrive come ci si deve predisporre alla guida. La posizione sul sedile, per esempio, è molto importante: bisogna stare alla giusta distanza dal volante e dai pedali. Altra cosa da tenere sempre CONDIZIONI DI GUIDA AL LIMITE Nel corso base di guida sicura il pilota viene affiancato da un istruttore che lo aiuta ad affrontare gli esercizi studiati per mettere alla prova la sua tecnica di guida. 96 PLEIADI presente è come si deve tenere il volante. Alla fine della teoria sono illustrati i nove esercizi previsti dal corso, dopo di che si può finalmente salire in auto. Il pilota viene affiancato da un istruttore che lo segue e lo guida nel percorso». In che cosa consistono gli esercizi che vengono eseguiti durante il corso? «Si affrontano le classiche situazioni limite della guida di tutti i giorni. Si parte dalla frenata controllata – con asfalto asciutto e bagnato, con o senza ABS – per arrivare all’imbocco della curva, con approfondimento sulla tecnica del controsterzo. E a conclusione del corso viene svolta una mini-gara di velocità, con tempi registrati. Il diploma rilasciato dipende anche dal risultato ottenuto in quest’ultima prova». Questo è il corso di guida base, ma voi ne organizzate anche di altri tipi. Ce li può illustrare brevemente? «Ci sono anzitutto i Corsi Pista Dinamica da svolgersi anch’essi con l’affiancamento dell’istruttore, pensati per chi ha già un’esperienza di pista e vuole affinare le proprie tecniche di guida. Poi i corsi Pista Ewo WGT, riservati a coloro che hanno già partecipato al corso guida Pista Dinamica e che si svolgono con auto con oltre 350 cavalli di potenza. L’obiettivo, in questo caso, consiste nel perfezionare tutte le tecniche, prestando grande attenzione ai particolari che contribuiscono ad aumentare la velocità in pista. Infine ci sono i corsi Pista WGT, nel corso dei quali possono essere utilizzati diversi modelli di autovetture GT, con i quali “saggiare” la pista di Monza». Per chiudere, chi sono i partecipanti-tipo dei vostri corsi? «Sono di due tipi. Da una parte i neopatentati che vogliono acquistare padronanza del mezzo in condizioni un po’ più difficili del normale e soprattutto con situazioni particolari improvvise. Dall’altra coloro che amano la guida su pista e che hanno però ancora dei margini per “aumentare” il proprio concetto di velocità». AUTO IN PISTA Wakegranturismo mette a disposizioni auto più o meno potenti, a seconda del grado del corso. Si va dalle grintose Punto Abarth alle potenti e spettacolari Gran Turismo. Vola online e guida sicuro A cquistando biglietti aerei attraverso il sito www.creval.it, nella pagina “Biglietteria aerea” della sezione banc@perta, è possibile ricevere un voucher valido per un corso di Guida Sicura presso l’Autodromo Nazionale di Monza. Per farlo è sufficiente accedere al motore di ricerca dell’agenzia viaggi Trans Global Tours – partner di Creval –, cercare il volo di proprio interesse e acquistarlo subito con addebito sul conto corrente, senza commissioni bancarie. I biglietti arriveranno nella casella di posta. Fino al 19 febbraio 2014 è valida la promozione “Fly&Safe Drive”, per la quale acquistando viaggi, biglietti aerei o altri servizi a marchio Trans Global Tours attraverso banc@perta, al raggiungimento di 15 acquisti e suoi multipli si riceverà in omaggio il voucher gratuito per il corso. Per poter eseguire queste operazioni occorre disporre dell’accesso in banc@perta, il servizio di home banking gratuito del Gruppo Creval. Operazione a premi indetta da b.b.b. srl valida dal 20/02/2013 al 19/02/2014. Le immagini dei premi sono a titolo illustrativo. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Il servizio “Biglietti aerei on line” è disponibile nei giorni feriali, dalle ore 8 alle ore 18.30. Le condizioni economiche e contrattuali del servizio banc@perta sono dettagliate nei “fogli informativi” disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito www.creval.it nella sezione trasparenza. PLEIADI 97 Sei mesi di sport (maggio-ottobre 2013) Appuntamenti sponsorizzati dal Gruppo bancario Credito Valtellinese Campionati Italiani Assoluti di Atletica Foto: Luca Gianatti Dal 26 al 28 luglio si sono svolti all’Arena Gianni Brera i campionati dedicati a Pietro Mennea, campione scomparso lo scorso 21 marzo. Valtellina Basket Circuit 2013 XXXI edizione per la “summer league” più importante del panorama della pallacanestro europea, con squadre italiane e straniere. 4° Leo Creval Golf Trophy Consueto successo per il torneo a scopo benefico organizzato alla Pinetina di Appiano Gentile il 25 maggio. ATP Tour Challenger Credito Valtellinese “Città di Como” Il ritiro del Torino a Bormio Lo spagnolo Carreno Busta si è Dal 14 al 28 luglio Bormio ha ospitato il Torino Calcio: tre le amichevoli disputate, con Bormiese, Calcio Lecco 1912 e Virtus Entella. aggiudicato per la seconda volta il torneo di singolare giocato sui campi in terra rossa posti in riva al lago di Como.